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Scuola Secondaria di I grado Statale ad Indirizzo Musicale “Ettore Romagnoli” Gela PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2014 – 2015 Dirigente Scolastico Sandra Scicolone Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 2 di 130 Venite fanciulli, qui si istruisce, non si tormenta Vittorino da Feltre Il compito principale dell’educazione è soprattutto quello di formare l’uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale l’uomo forma se stesso ad essere uomo. J. Maritain 2 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 3 di 130 L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Art.26 Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo 1. IDENTITÀ DELLA SCUOLA Storia della Scuola La Scuola “Ettore Romagnoli” nella società contemporanea UNICEF : Scuola Ambasciatrice di Buona Volontà Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi La Scuola “E. Romagnoli” Osservatorio locale di area per il contrasto della dispersione scolastica 3 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 4 di 130 1.1 STORIA DELLA SCUOLA La Scuola Media Statale “E. Romagnoli”, ad indirizzo musicale, è nata nell’anno scolastico 1940/41 come Scuola Media annessa al Ginnasio Eschilo, con sole quattro prime classi. Il 6 Dicembre 1948, su proposta del Preside e con delibera del Collegio dei Docenti, ha preso il nome di Scuola Media “E. Romagnoli” con una fisionomia ben precisa e tre corsi al completo; è stata così chiamata in onore del noto letterato romano Ettore Romagnoli (1871-1938) il quale, amante della Sicilia, culla della civiltà greca in Italia, si recava spesso a Gela (allora Terranova, terra nativa della moglie) che, con i suoi paesaggi costieri e le vestigia di età classica, pare lo ispirasse nelle sue fatiche poetiche e letterarie. Il 13 Gennaio 1953 è stata istituita la prima cassa scolastica della Scuola. Prima nella storia di Gela con un solido radicamento nel tessuto della città, è stata ubicata in pieno centro storico fino agli anni ’60 quando, in concomitanza con l’istituzione della Scuola Media Unificata, ebbe la sua sede definitiva dov’è tutt’oggi: in Via Volturno n° 28. Dall’anno scolastico 1981/82, la Scuola ha ampliato l’Offerta Formativa con l’istituzione del Tempo Prolungato, inizialmente operante con un modello a trentanove ore settimanali nei corsi A e B dove, in seguito, è stato introdotto lo studio della seconda lingua straniera. Dati gli esiti positivi, dall’anno scolastico 1985/86 tale modello è stato esteso ai corsi G e F con le medesime peculiarità: flessibilità oraria, lavoro per classi aperte sia in orizzontale che in verticale, utilizzo dei laboratori. Dall’anno scolastico 1993/94 è stato anche istituito un Corso Sperimentale ad Indirizzo Musicale, con quattro classi di Strumento: Pianoforte, Chitarra, Flauto e Tromba. Oggi risulta costituita da 11 corsi completi, con un modello di trenta ore settimanali, ad eccezione del corso G, ad indirizzo musicale, che adotta un modello di trentadue ore settimanali. Dall’anno scolastico 2014/2015 la scuola ha adottato il modello orario della settimana corta (dal lunedì al venerdì). 1.2 LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA La Scuola accoglie un gran numero di utenti provenienti perlopiù dal quartiere “San Giacomo” - considerato ad alto rischio di delinquenza minorile e carente di strutture e centri di aggregazione utili alla formazione psicologica e socio-culturale giovanile - e dal quartiere “Caposoprano”, socialmente e culturalmente più evoluto, abitato da famiglie che nutrono molta fiducia nella Scuola e nell’Istruzione. In tale contesto, la Scuola ha operato e continua ad operare per sopperire alle lacune esistenti, potenziando le strutture, le attività ed i laboratori già esistenti e creandone altri più funzionali (drammatizzazione, ginnastica artistica, laboratori di ceramica) così da favorire e stimolare la creatività e l’espressività, debellare la dispersione e la disaffezione scolastica, porsi al servizio di ogni singolo alunno, adottando strategie differenziate e promuovendo attività che gratifichino tutti. La Scuola, mantenendo uno sguardo attento sulla rapidità dei mutamenti e sulla discontinuità presenti nella società contemporanea, tiene conto del fatto che ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle 4 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 5 di 130 in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta (Indicazioni Nazionali 2012). La Scuola “E. Romagnoli” intende quindi porsi non più come mezzo di semplice trasmissione di conoscenze consolidate e standardizzate, ma come una “scuola amica”, in grado di rispondere adeguatamente ai bisogni dei nuovi utenti: futuri cittadini in grado di gestire la complessità della società odierna, la rapidità dei cambiamenti, l’innovazione morale e multiculturale, la globalizzazione, la multimedialità delle comunicazioni; futuri uomini/donne con personalità in grado di reagire all’insicurezza, all’ansia, all’indebolimento dei valori tradizionali, alla crisi delle convinzioni assolute. 1.3 LA SCUOLA E L’UNICEF Il 22 novembre 2004 con una cerimonia ufficiale, alla presenza di esponenti nazionali e provinciali dell’UNICEF, la Scuola Media “E . Romagnoli” di Gela è nominata ambasciatrice di buona volontà e, nel mese di Luglio 2012, Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi. Essere ambasciatori dell’UNICEF è un grande traguardo ma anche una grande responsabilità in quanto impegna tutti a lavorare attivamente a sostegno dei suoi progetti, a farli conoscere e ad operare a difesa dei diritti dei bambini. La scuola è senza dubbio il primo luogo dove i bambini incontrano l’alterità e dove, oltre ai contenuti delle discipline insegnate, imparano a confrontarsi nel rispetto delle differenze e dei diritti di ognuno. Essa deve diventare il luogo dove i diritti dei bambini siano rispettati e vissuti quotidianamente, dove ogni alunno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e trovare una risposta ai propri bisogni. Pertanto, è importante creare una scuola amica che offra accoglienza, ascolto, sostegno, autorevolezza, luogo nel quale riconoscersi ed essere riconosciuti nella propria identità, dove potersi esprimere e relazionare, dove praticare una sana gestione dei conflitti quotidiani piccoli o grandi, dove la legalità non è una materia di studio, ma uno stile di vita. Partendo da questa idea di scuola, è possibile coniugare valori e principi dell’Unicef e finalità educativo formative dei diversi percorsi didattici. L’impegno è quello di: promuovere percorsi diversificati di conoscenza e approfondimento delle problematiche dell’essere bambino oggi e della condizione dell’infanzia nel mondo; promuovere percorsi di partecipazione alla vita scolastica e territoriale attraverso momenti di confronto e discussione all’interno di assemblee, creando una consulta di bambini; favorire la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dedicare alla riflessione sui diritti le giornate del 20 Novembre (Celebrazione della Convenzione) e quella del 16 Aprile (Giornata nazionale del bambino); sostenere progetti Unicef organizzando eventi legati alla raccolta fondi (tombola musicale itinerante nelle scuole; mostra–mercato; bancarella del dolce); partecipare alla “Settimana dei ragazzi”. 5 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 6 di 130 1.4 RAPPORTI CON IL TERRITORIO La Scuola ha sempre ritenuto importante mantenere una collaborazione viva e costante con Enti e Istituzioni al fine di fruire di servizi, produrre insieme nuove idee, realizzare progetti, migliorare il senso civico della propria utenza. Alla luce di ciò ha stipulato accordi di collaborazione, convenzioni, protocolli d’intesa. 6 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 7 di 130 1.5 LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” OSSERVATORIO LOCALE DI AREA PER IL CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” è sede per l’a. s. 2014/2015 dell’Osservatorio Interistituzionale dell’area di Gela per la Dispersione Scolastica col compito di accompagnare gli accordi in sinergia da attivare tra Scuole e Servizi Sociali del Comune di Gela sulle modalità di recupero degli alunni inadempienti, sul personale a cui rivolgersi e sugli indirizzi ove inviare dette segnalazioni. Base del lavoro dell’Osservatorio è il Piano di Intervento Regionale dell’anno 2013/14 (riproposto per l'a.s. 2014/2015) per la prevenzione della dispersione scolastica e lo sviluppo degli apprendimenti di base. L’architettura interistituzionale prevede la collocazione di tutti gli attori della presa in carico delle situazioni problematiche in precisi ruoli e passaggi. Il sistema educativo in questione è strutturato in più livelli, l’uno comprensivo dell’altro: il MACRO che coincide con il livello regionale e provinciale, l’ESO costituito dall’intersezione dei territori della provincia di Caltanissetta (zona nord e sud della provincia), il MESO (osservatori di Gela, Niscemi, Riesi, Caltanissetta, Mussomeli) e, al suo interno, le reti di scuole per l’educazione prioritaria (R.E.P.) contenenti tutte le MICRO-aree (ovvero le singole istituzioni scolastiche). Le R.E.P. possono essere di supporto all’attività interna delle scuole e permettere la partecipazione più attiva ai progetti con finanziamento europeo. La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” ha costituito per l’a. s. 2014/2015 la Rete Educativa Prioritaria per il contrasto della dispersione insieme alle seguenti istituzioni scolastiche di Gela: Direzione Dittattica 2° Circolo “E. Solito”, I. I. S.S. “Eschilo” e I.I.S.S. “L. Sturzo”. 7 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 8 di 130 (L’educazione deve) condurre l’uomo alla piena chiarezza di se stesso [...] a conoscere la sua vera vocazione e riempirla spontaneamente e liberamente. F. Froebel 1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA 8 Organigramma della Scuola Funzioni Strumentali Consiglio di Istituto Collegio dei Docenti Responsabili dei Dipartimenti disciplinari e delle Strutture Consiglio di Classe Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 2.1 ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DIRIGENTE SCOLASTICO Sandra Scicolone 1° collaboratore Direttore s.g.a prof.ssa Angela Amato Tullio Carbone 2° collaboratore prof.ssa Natalia Sorbello Assistenti Amministrativi: Pompeo Siracusa Natalina Lo Bartolo Angela Ragona Marina Zuccalà Collaboratori scolastici: Barrile Calogero Bucceri Concetta Bunetta Angelo Cafà Nunzia Cammarata Filippo Cannizzaro Maria Cascino Francesca Federico Carmela Italiano Emanuela La Torre Grazia Ruffo Genovese Delizia FF.SS. Area 1. prof.ssa Raffaella Contrafatto Area 2. prof.ssa Valeria Psaila prof.ssa Rosaria Augeri Area 3. prof. Marcello Labbate Area 4. prof. ssa Francesca R. Costarelli Area 5. prof.ssa Rita G. Rinzivillo Area 6. prof.ssa Tiziana Finocchiaro Docenti 9 Pag. 9 di 130 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 10 di 130 2.2 FUNZIONI STRUMENTALI Denominazione funzione strumentale AREA 1 Gestione POF, Invalsi e coordinamento valutazione alunni AREA 2 Orientamento, rapporti con il territorio e continuità educativa con le scuole di base. AREA 3 Tecnologie informatiche e multimediali Area didattica AREA 4 Legalità, ambiente, salute, viaggi d’istruzione AREA 5 Disagio sociale, dispersione scolastica, BES AREA 6 Fondi strutturali europei e partenariati Breve descrizione dei compiti Nominativo Docente Garantire il collegamento delle diverse progettualità presenti nel POF. Attivare e garantire i processi di revisione, ricalibratura, monitoraggio e valutazione delle azioni Contrafatto presenti nel POF. Raffaella Predisporre questionari per monitorare l’azione didattica e l’azione organizzativa della scuola. Coordinare il progetto di valutazione degli alunni. Coordinare le attività di orientamento scolastico per gli alunni di terza. Psaila Valeria Curare i rapporti con le agenzie educative presenti nel Rosaria Augeri territorio. Predisporre schede per la raccolta dati. Supporto ai docenti ed alle attività didattiche. Manutenzione ordinaria hardware con aggiornamento software. Supporto al Dirigente ed agli Uffici. Responsabile del materiale informatico e dei laboratori d’informatica ed amministratore di rete. Consulenza tecnica predisposizione Progetti FSE – FESR e relative gare. Gestire progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni pubbliche e private, viaggi d’istruzione ed iniziative culturali. Curare la rilevazione dei bisogni degli alunni e del territorio. Coordinare i progetti dell’area della dispersione scolastica. Coordinare l’attività di controllo delle assenze con relativa rendicontazione mensile al D.S. curare i contatti con i coordinatori di classe e con i Servizi Sociali. Supporto ai docenti nell’applicazione della normativa su BES e DSA. Coordinare le attività relative a tutte le tipologie dei Fondi Strutturali Europei, in ogni fase (aggiornamento della piattaforma di gestione, reperimento delle documentazioni aggiornati, inserimento dati, elaborazione scheda dei bisogni formativi e strutturali, predisposizione bandi e avvisi, completamento di tutte le azioni) Curare il coordinamento delle attività di partenariato con le scuole all’estero e l’organizzazione delle stesse. Gruppo di supporto alla Funzione Strumentale per l’attività di continuità educativa nella scuola di base e l’orientamento scolastico e professionale dopo la terza media. Labbate Marcello Costarelli Francesca Rinzivillo Rita G. Finocchiaro Tiziana Professoresse Agata Mammoliti, C. Pruiti Ciarello, Valeria Cuba 10 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 11 di 130 2.3 CONSIGLIO DI ISTITUTO provvede a: definire le scelte generali di gestione ed amministrazione della scuola; adottare il P.O.F. elaborato dal Collegio dei Docenti; approvare gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e di aggiornamento. Ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola. GENITORI DOCENTI PERSONALE ATA Presti Daniela Amato Angela La Torre Grazia Maria Vella Fortunata Psaila Valeria Italiano Emanuela Salafia Venere M. Pruiti Ciarello Caterina Portelli Orazio Di Dio Paolo Ganci Concetta Cammilleri Oscar Vindigni Giorgio Finocchiaro Tiziana Città Rosario A. F. Tuzzetti Manuelisa La Marca Davide Umana Maria Pia Commissione Elettorale GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione) Docenti: A. Bonincontro – V. Vedda Genitori: A. Rizzo – C. Acquinato Ass. Amm.vo: N. Lo Bartolo Dirigente scolastico Docenti H: S. Maresca – M.C. Bartoli- M.G. Placenti Docenti coordinatori: L. Esposito – P. Mulé FS area 5: G. Rinzivillo Genitori: Sigg. Pontivenga – Gravina Rappresentante Comune di Gela Organo di Garanzia Comitato di valutazione Dirigente scolastico Dirigente scolastico Docenti: C. Pruiti Ciarello – P. Di Dio Genitori: O. Portelli – D. Presti A.T.A.: Coll. Scol. Grazia La Torre Docenti: Cocchiaro N. Patrizia Finocchiaro Tiziana Pruiti Ciarello Caterina Tuzzetti Manuelisa N.A.V. - Nucleo di autovalutazione Dirigente Scolastico Docente referente per la valutazione: R. Contrafatto Docenti: N. Sorbello – A. Amato 11 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 12 di 130 2.4 COLLEGIO DEI DOCENTI ha il compito di: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. identificare le Funzioni strumentali; formulare proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e composizione delle classi; deliberare in materia didattica. Amato Angela Amato M. Clotilde Arancio Nuccia Arancio Lucia G. Augeri Rosaria Bambili Angela Bartoli Maria C. Bonincontro Angela Bunetto Francesca Cafà Barbara Caminiti Maria A. Cammilleri Oscar Campanaro Angela Cascone Giovanna Catania Carmela Catania Filippa Chiaramonte Giovanni Cocchiaro Nunzia P. Collura Laura Contrafatto Raffaella Costarelli Francesca Cuba Valeria Dell’Aira Maria Concetta Di Dio Paolo Di Lisi Paola Di Natale Debora Di Pasqua Maria Di Rosa Giovanna Esposito Carmela Falsone Maria Elena Finocchiaro Tiziana Fiocco Cinzia Garro Francesca Gennuso Claudia Gibaldi Mattia D. Guardo Lucia 37. Incorvaia Rosa 38. Incorvaia Vincenzo 39. Labbate Marcello 40. La Licata Maria Carmela 41. La Placa Ivana 42. La Riva Edmondo 43. Lombardo Rossano 44. Maganuco Luisa 45. Mammano Daniele 46. Mammoliti Agata 47. Marazzotta Maria Rosa 48. Maniglia Rita 49. Maresca Sabina 50. Miano Rita 51. Mulè Pierangela 52. Musumeci Michele 53. Occhipinti Antonio 54. Petitto Michele 55. Placenti Maria G. 56. Pruiti Ciarello Caterina 57. Psaila Valeria 58. Puglisi Patrizia 59. Rinzivillo Rita 60. Salerno Antonella 61. Scarlata Maria 62. Scuzzarella Giuseppe 63. Seminatore Maria E. 64. Signorelli Claudia 65. Sorbello Alfia 66. Tardino Patrizia 67. Tuzzetti Manuelisa 68. Umana Maria Pia 69. Vedda Gaetano 70. Vella Maria Rosa 71. Zito Giuseppe 12 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 13 di 130 2.5 RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DELLE STRUTTURE DIPARTIMENTO DISCIPLINARE DOCENTE RESPONSABILE Lettere Cocchiaro Patrizia e Seminatore M. Eleonora Matematica e scienze Arancio Lucia Lingua straniera Psaila Valeria Tecnologia Vedda Gaetano Scienze motorie Garro Francesca Musica Labbate Marcello Arte e immagine Catania Carmela Religione Bambili Angela Strumento Petitto Michele Sostegno Placenti Maria Grazia STRUTTURA COMPITI •Coordinare la progettazione dei piani di studio e delle Unità di Apprendimento con i relativi criteri di valutazione per classi parallele; •Predisporre prove comuni (n.1 a gennaio e n.1 a maggio) con relativi criteri di valutazione; •tenere frequenti contatti con i docenti della stessa disciplina; •stendere una relazione finale; •raccogliere il materiale prodotto. COMPITI DOCENTE RESPONSABILE Biblioteca Arancio Nunzia Laboratorio di Lingue Laboratorio di Informatica Laboratorio di Scienze Laboratorio di Ceramica Laboratorio di Strumento Laboratorio H Incorvaia Vincenzo Palestra Garro Francesca Verificare ed aggiornare il regolamento per il corretto utilizzo del Laboratorio; esporre e diffondere il regolamento; fornire agli utilizzatori informazioni inerenti al corretto uso, alle misure di sicurezza applicabili al posto di lavoro e alle modalità di svolgimento dell’attività didattica; effettuare verifiche periodiche (almeno ogni 6 mesi) sull’efficienza delle macchine. Labbate Marcello Incorvaia Rosa Gibaldi Mattia Daniela Mammano Daniele Placenti Maria Grazia DOCENTI REFERENTI: Registro elettronico: Referente H: Referente CTRH: Commissione libri in comodato d’uso: GOSP: Petitto Michele Placenti Maria Grazia Di Pasqua Maria Commissione Gare: A. Occhipinti, G.V. Vedda, A. Amato, M. Tuzzetti ASPP: A. Occhipinti Umana Maria Pia – Esposito Carmela Rinzivillo Giusi - Puglisi Patrizia – Vella Maria R. 13 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 14 di 130 2.6 CONSIGLIO DI CLASSE ha la funzione di: programmare le attività educative e didattiche della classe; gestire i problemi comportamentali; elaborare strategie di intervento per il recupero e il potenziamento. I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE Nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del Decreto Legislativo n. 297/94 art.5 comma 8, rappresentano un punto di riferimento per la classe e per il consiglio; sono deputati al coordinamento e allo svolgimento delle seguenti funzioni: 1° 2° 3° 1B 2B 3B 1C 2C 3C 1D 2D 3D 1E 2E 3E 1F 2F 3F presiedere il Consiglio di classe su delega del Dirigente scolastico monitorare le assenze degli alunni; curare i rapporti con le famiglie; raccogliere le programmazioni disciplinari dei singoli docenti; ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione dei documenti di valutazione da parte del C.d.C; coordinare le attività relative alla compilazione e trascrizione negli scrutini intermedi e negli scrutini finali. Gennuso Claudia Cafà Barbara Amato Angela Sorbello Alfia Mammoliti Agata Psaila Valeria La Licata M.(Lumia C. Grazia) Zito Giuseppe Bonincontro Angela Amato Maria Clotilde Caminiti Maria Assunta Contrafatto Raffaella Costarelli Francesca Catania Filippa Augeri Rosaria Tardino Patrizia Vella Maria Rosa Maniglia Concetta Rita 1G 2G 3G 1H 2H 3H 1I 2I 3I 1L 2L 3L 1M 2M 3M 14 Seminatore Maria Eleonora Rinzivillo Rita Giuseppa Mulè Pierangela Cocchiaro N. Patrizia Tuzzetti Manuelisa Miano Rita Umana Maria Pia Incorvaia Rosa Maria Pruiti Ciarello Caterina Di Pasqua Maria Cuba Valeria Guardo Lucia Maria Puglisi Patrizia Arancio Nunzia Angela Dell’Aira Maria Concetta Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 15 di 130 Educare l'uomo vuol dire dargli il senso della 'prospettiva', il senso, cioè, della gioia per le vie di domani. A.S. Makarenko Risorse Umane e Professionali: Il Personale Docente Il Personale ATA La consistenza numerica della popolazione scolastica 2. RISORSE DELLA SCUOLA E ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Risorse Materiali e Strumentali Struttura oraria delle classi Struttura oraria delle classi ad indirizzo musicale 15 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 16 di 130 3.1 COMPOSIZIONE DEL PERSONALE DOCENTE Il corpo docente della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da 78 membri, suddivisi secondo il seguente schema: Materie Letterarie 18 Scienze Matematiche,Chimiche, Fisiche Naturali 11 Lingua Straniera Inglese 6 Lingua Straniera Francese 4 Lingua Straniera Spagnolo 1 Tecnologia 3 Arte ed immagine 4 Musica 4 Scienze motorie 4 Religione 2 Sostegno 10 Docenti di strumento 4 Composizione del Personale ATA Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1 Assistenti Amministrativi 4 Collaboratori Scolastici 11 16 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 17 di 130 3.2 CONSISTENZA NUMERICA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA Gli alunni sono n. 876 così suddivisi: Tempo normale Corso musicale Totale Prime classi 266 29 295 Seconde classi 277 25 302 Terze classi 255 24 279 Totale 798 78 876 3.3 LE STRUTTURE La scuola è dotata delle seguenti strutture: n. 4 uffici: presidenza, direzione amministrativa, N. 33 Aule segreteria amministrativa, segreteria didattica Sala dei professori Sala informatica dei professori Aula Magna “G. Blanco”- sala teatro Laboratorio multimediale-linguistico Laboratorio di ceramica Biblioteca Laboratorio di informatica Laboratorio di Arte ed immagine Laboratorio di Tecnologia Laboratorio di Scienze Aula H Palestra Videoteca Saletta pianoforte ARTICOLAZIONE DELLE CLASSI Le classi sono 33, articolate secondo lo schema sotto riportato: Tempo normale Corso musicale Totale Prime classi 10 1 11 Seconde classi 10 1 11 17 Terze classi 10 1 11 Totale 30 3 33 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 18 di 130 3.4 LE ATTREZZATURE La scuola è fornita di un buon numero di attrezzature didattiche che vengono incrementate ogni anno. Esse sono: lavagne interattive multimediali Televisori videoregistratori Episcopio fotocopiatrice Ciclostile forno per ceramica lavagne luminose pianoforte mezzacoda, pianoforti verticali, tastiere e pianoforti digitali. trombe, flauti traversi, percussioni, chitarre, strumenti ritmici e didattici sussidi audiovisivi strumentazione informatica (hardware, software, reti wireless e fisiche) lettori dvd/divx Maxischermi videoproiettori impianto audio fisso ed apparecchiature portatili Videoingranditore per ipovedenti Computer/tablet/portatili 18 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 19 di 130 3.5 STRUTTURA ORARIA DELLE CLASSI A seguito della legge n° 53 del 28 marzo 2003 e in ottemperanza al Decreto Legge n.226 del 17 ottobre 2005 la scuola ha ritenuto opportuno adottare un modello unico di tempo scuola: modello a 30 ore, che prevede 30 ore di insegnamenti curriculari. A tutti gli alunni è consentito frequentare, compatibilmente con lo svolgimento delle attività obbligatorie e con l’eventuale esigenza di selezione dei partecipanti, le attività di ampliamento dell’offerta formativa previste dal POF. 3.6 SCANSIONE SETTIMANALE DELL’ORARIO SCOLASTICO (30 ore obbligatorie) anno scolastico 2014/2015 Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Mattino 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore Venerdì 6 ore 3.7 STRUTTURA ORARIA DEL LE CLASSI AD INDIRIZZO MUSICALE Per le classi ad indirizzo musicale l’istituzione scolastica adotta il modello di tempo scuola che prevede 30 ore di insegnamenti curriculari e 2 ore settimanali in orario pomeridiano per lo studio dello strumento e del solfeggio. 19 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 20 di 130 anno scolastico 2014/2015 Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Mattino 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore 6 ore Pomeriggio 2 ore settimanali di Strumento Obiettivo del corso ad indirizzo musicale è quello di fornire una completa e consapevole alfabetizzazione musicale e, ritenendo che la musica sia un valido veicolo di comunicazione, il corso intende sviluppare negli allievi una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, un’ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé. STRUMENTI Pianoforte Flauto traverso Chitarra Tromba Le unità didattiche di 60 minuti sono distribuite in 5 giorni (comprendenti sia le lezioni di strumento che quelle di Teoria e Solfeggio). Ogni singolo alunno ha diritto a due ore di lezione individuale alla settimana (divise in due incontri) durante le quali è previsto lo studio di teoria e solfeggio impartito dallo stesso docente di strumento. Nei periodi prossimi alle esibizioni, in occasione delle festività e della partecipazione ai concorsi, un giorno intero è destinato esclusivamente alle prove del coro e alla musica d’insieme. Per gli alunni della seconda e della terza classe inseriti nel gruppo della musica d’insieme è previsto un terzo rientro pomeridiano. 20 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 21 di 130 Non esiste un solo tipo di Intelligenza; ognuno è dotato in misura variabile di ben 9 tipi di intelligenza, cioè 9 competenze intellettive indipendenti. Gardner 3. FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE 21 Finalità della Scuola Scelte educative e didattiche Il curricolo Interventi per gli alunni diversamente abili Interventi per gli alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento e Bisogni educativi speciali/PAI I Progetti curriculari e l’Ampliamento dell’Offerta Formativa Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 22 di 130 4.1 FINALITÀ DELLA SCUOLA La Scuola, in linea con la cultura dell’autonomia, sensibile alle esigenze del contesto socio-ambientale del territorio in cui opera, attenta agli “input” derivanti dalla complessa società di oggi, volta all’impiego e alla valorizzazione delle professionalità esistenti al suo interno nonché alla utilizzazione delle strutture in essa presenti, opererà per : elevare il successo scolastico degli allievi attivando efficaci processi di orientamento, prestando attenzione ai bisogni degli allievi, favorendo la scoperta dell’identità e lo sviluppo di una “cittadinanza attiva”, proiettata verso la mondialità; promovendo la formazione e l’aggiornamento dei docenti; diversificando e ampliando l’offerta formativa; mantenendo rapporti costanti con le famiglie; creare un’organizzazione scolastica adeguata alle nuove responsabilità della scuola introducendo nuove figure di raccordo tra il D. S. e il Collegio dei docenti; formando gruppi che interagiscono con il resto della struttura; assegnando compiti ben precisi e formalizzati; favorendo l’autonomia e la capacità decisionale dei singoli; favorire l’apertura della scuola al territorio elaborando progetti in rete con altri enti e Istituzioni presenti nel territorio; creando occasioni di dialogo, di confronto e di scambio con la più vasta comunità sociale (famiglie, enti locali, associazioni, ecc.); elevare la qualità della scuola valorizzando le risorse umane e professionali disponibili; progettando attività coerenti con le finalità generali, fattibili e controllabili; monitorando i risultati e i processi; verificando il raggiungimento degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli prefissati; accettando la valutazione come strumento di miglioramento. 22 Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela POF 2013/2014 Pag. 23 di 130 4.2 LE FINALITÀ EDUCATIVE IDENTITÀ SAPERI CONVIVENZA CIVILE Sto bene con me stesso e con gli altri Rispetto l’ambiente che mi circonda Rispetto gli altri per diventare protagonista della mia crescita e della mia formazione Sono consapevole dei miei doveri e dei miei diritti So affrontare con responsabilità i problemi quotidiani So comprendere l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti per diventare cittadino del mondo SO COSTRUIRE IL MIO DOMANI 23 So comunicare con il Linguaggio del corpo (movimento, suono) Linguaggio della parola (verbale e scritta) Linguaggio dei media (stampa, cinema, televisione, ipermedia) Linguaggio simbolico e grafico per riuscire ad esprimermi attraverso tutti i linguaggi Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 24 di 130 4.3 LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE La scuola cercherà di promuovere il successo formativo degli alunni, rendendo l’insegnamento quanto più efficace per sostenere i processi di apprendimento. In particolare si effettueranno le seguenti scelte: creazione di un clima sereno, caratterizzato da accoglienza, sicurezza, fiducia, aiuto e collaborazione, in grado di consentire a tutti gli alunni di inserirsi con facilità nel contestoclasse e nel contesto-scuola; centralità dell’alunno; piani di studio personalizzati (unità di apprendimento pluridisciplinari); programmazione annuale comune elaborata dai dipartimenti disciplinari tenendo presenti i bisogni degli alunni sia in campo affettivo che cognitivo; contratto formativo con gli alunni; individualizzazione degli interventi per rispettare i tempi di apprendimento dei singoli alunni; collaborazione con la famiglia; criteri comuni per la rilevazione degli apprendimenti (verifiche); criteri comuni per la formulazione dei giudizi (valutazione). Ogni Consiglio di classe, nel rispetto della libertà di insegnamento, sceglierà metodi, strategie e tecniche didattiche diversi, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere e tenendo conto degli stili cognitivi degli alunni. I docenti della stessa disciplina raggiungeranno degli accordi sulle strategie didattiche da adottare e sistematicamente effettueranno delle verifiche comuni. Non sarà trascurata la lezione frontale per l’esposizione dei contenuti, ma si ricorrerà soprattutto a metodi attivi che prevedono il coinvolgimento diretto degli alunni. Le strategie metodologiche scelte a livello di Istituzione scolastica sono : metodo euristico che privilegia la ricerca, la scoperta della soluzione dei problemi; lezione partecipata; lavoro di gruppo; lavoro a coppia; lavoro tutoriale. 4.4 IL CURRICOLO Per curricolo si intende quel percorso formativo che la Scuola come istituzione, gli insegnanti e gli allievi compiono “insieme” per il conseguimento di finalità e obiettivi in linea con i bisogni educativi e cognitivi. Il Curricolo della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da: discipline previste dalle “Indicazioni Nazionali” per la Scuola Secondaria di I grado; progetti curriculari; laboratori opzionali facoltativi; attività integrative. Risponderà ai bisogni degli alunni nelle loro peculiarità cognitive ed affettive, nei loro ritmi d’apprendimento, integrando l’educativo con il cognitivo e mirando a: promuovere conoscenze (sapere); 24 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 25 di 130 fornire abilità e competenze (saper fare); educare (saper essere); orientare (saper decidere). Un curricolo, quindi, che formi persone capaci di pensare autonomamente e criticamente, di dialogare con altre, di incontrare culture diverse, di fare scelte responsabili. 4.5 INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La realtà sociale nella quale la scuola opera è eterogenea e il contesto scolastico è portato ad adeguarsi alle differenziate situazioni relativamente alla utilizzazione delle risorse esistenti, al coinvolgimento delle famiglie, alla collaborazione con le strutture extrascolastiche. In accordo con quanto espresso, per gli alunni diversamente abili in questa scuola si intendono progettare interventi idonei volti allo sviluppo globale dell’alunno e miranti al conseguimento delle seguenti finalità: autonomia personale; sviluppo delle abilità comunicative; acquisizione delle abilità sociali; sviluppo dei rapporti interpersonali; acquisizione delle abilità di base relativamente alle discipline scolastiche. Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la maturazione dei singoli allievi, verranno utilizzate metodologie d’intervento differenziate purché risultino efficaci. Si partirà dall’esperienza vissuta, dalle potenzialità e abilità possedute dall’alunno per promuovere, attraverso la mediazione dei docenti, la formazione ed il graduale sviluppo delle capacità strumentali e cognitive. Si utilizzerà l’aula laboratoriale specificamente attrezzata a ricevere gli alunni diversamente abili per attivare iniziative di recupero estese agli alunni considerati demotivati e a rischio di dispersione, coinvolgendoli, il più possibile, con i compagni delle proprie classi divise in piccoli gruppi eterogenei. Tali iniziative ed interventi educativi e didattici si incrementeranno in un momento di incontro collettivo a cadenza periodica, che permetterà di fare operare in modo coordinato tutti i docenti e gli alunni coinvolti nelle predette attività. Poiché le verifiche servono a valutare il processo di apprendimento e di maturazione del discente, nonché l’azione didattica del docente, esse saranno sempre riferite agli obiettivi prefissati per ogni alunno. Le verifiche saranno diversificate a seconda del criterio di riferimento; si effettueranno attraverso giochi educativi, compilazione di schede, osservazioni, dialoghi, procedimenti per tentativi ed errori, ecc. e consentiranno di valutare la crescita o gli eventuali insuccessi che suggeriranno ulteriori progetti di attività più idonee. Per la valutazione si terrà conto delle potenziali capacità degli alunni, dell’impegno dimostrato e dei miglioramenti rilevati in rapporto ai livelli di partenza. 25 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 26 di 130 4.6 INTERVENTI PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI La scuola è particolarmente attenta alle problematiche relative ai BES e DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia), adottando una didattica funzionale alla crescita integrale ed armonica di ciascun discente. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, si legge nella Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012. In particolare la scuola favorisce: l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze degli alunni con DSA e con BES da parte di tutti i docenti; l’introduzione e l’uso, da parte di tutto il Consiglio di Classe, di strumenti compensativi e dispensativi, valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno; l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione formativa. Il tutto confluisce in un documento, il PDP (Piano Didattico Personalizzato) che, una volta redatto, viene condiviso con la famiglia. 4.7 PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e nota MIUR del 27/6/2013 A.S. 2013-2014 Proposto dal G.L.I. d’istituto in data 04/11/2013. Deliberato dal collegio dei docenti in data 09/12/2013 Adattato e deliberato in via definitiva dal G.L.I. e dal Collegio dei Docenti in data 27/06/2014 Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. 1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto. Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto esterno” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”. Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. 26 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 27 di 130 Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”. Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION” . 2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità”; cfr. “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme successive o collegate. In tempi recenti si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA etc. Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura, partenariati esterni etc. A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in situazione scolastica: disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc. 3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un alunno che esprime un BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue: alunno con BES team docente riconoscimento PDP azioni verifiche RISORSE ri-progettazione Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o 27 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 28 di 130 assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). 4) LA SITUAZIONE PREVISTA PER L’AS 2013-2014 Il quadro generale della distribuzione degli alunni con disabilità, DSA e BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: SC. SEC. 1° alunni con disabilità certificata N° 22 alunni con DSA quale fattore prevalente N° 10 alunni con deficit del linguaggio quale fattore prevalente N° 0 alunni con deficit delle abilità non verbali quale fattore prevalente N° 0 alunni con deficit della coordinazione motoria quale fattore prevalente N° 0. Alunni con deficit della vista quale fattore prevalente N° 1 alunni con ADHD di tipo lieve quale fattore prevalente N° 0 alunni con gravi problemi di salute. N° 2 N° 1 disturbo della condotta in adolescenza N° 0 alunni stranieri non alfabetizzati N° 0 alunni con disagio socioculturale N° 9 alunni con disturbo oppositivo provocatorio quale fattore prevalente 5) PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA Come si è detto l’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti di criticità e punti di forza; tra i punti di criticità si segnala: DESCRIZIONE Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità; Presenza di alunni stranieri poco alfabetizzati; STRATEGIE RISOLUTIVE 1) impiego razionale delle risorse disponibili, 2) segnalazione all’USR competente, 3) richiesta ed assegnazione di ulteriori risorse di sostegno. 1 impiego razionale delle risorse disponibili. Ridotte forme di sostegno sistemico da parte dei servizi sociali dell’ente locale competente a favore delle famiglie con gravi problemi socioeconomici Incontro con responsabile S.S. competente. 2)Fornitura di materiale didattico a favore delle famiglie con gravi problemi socio-economici. Presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che limitano la mobilità degli alunni e del personale con disabilità motoria; Mancanza di servizi igienici a norma per alunni e personale con disabilità motoria Richiesta a E.L. competente di: 1) installazione di sistemi di superamento; 2) collocazione degli alunni con difficoltà motorie nelle aule del piano terra. 1) Richiesta a E.L. competente di installazione di ulteriori servizi igienici per persone disabili. 2)Presenza di personale OSA. 1) Segnalazione a ASL e E.L. competenti. 2) Richiesta ad associazioni di settore e di volontariato. Organizzazione di corso di formazione con esperti del CTS competente Indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per disabili motori Ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili quali strumenti compensativi Situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con BES che esprimono comportamenti disturbanti e/o a rischio Difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per Incontro con i genitori con psicologo o assistenti all’ascolto. 1) Ove possibile, incontri fra docenti delle scuole di continuità; 28 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela l’anno scolastico successivo insufficienti rapporti di partenariato con soggetti esterni allo scopo di favorire l’inclusione sociale Globale degli alunni con BES. POF 2010/2011 Pag. 29 di 130 2) predisporre moduli documentali-informativi di accompagnamento; 3) Osservazione sistematica e riflessione sulla presenza di eventuali casi. accordi con: - biblioteca comunale; - museo; - convenzioni e protocolli di intesa con enti locali, regionali e nazionali. per scambi e collaborazioni strutturate e stabili. Punti di forza: - Docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area dell’inclusione; - Personale per assistenza alla comunicazione; - LIM in tutte le classi; - PON inclusivi; - Riconoscimento del titolo di “Scuola amica dell’infanzia – UNICEF”, aperta all’accoglienza e all’inclusione. - Alto livello di sensibilità verso la “differenza” da parte del personale docente; - Progetti d’istituto a favore dell’inclusione; - Laboratorio H con postazione multimediale e implementazione del materiale didattico specifico; - Presenza di strumento compensativo (video ingranditore) per ipovedenti; - Software specifici per l’inclusione. 6) OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ciascuno; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per operare con disegni, immagini, schemi etc.), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc.); i tre predetti “canali” tipicamente si attivano in situazione laboratoriale; 2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. 29 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 30 di 130 7) CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono principalmente sei: a) docenti curricolari; b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione; c) docenti di sostegno; d) specialisti socio-sanitari; e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992; f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL. Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è direttamente collegata alla “quantità” oraria) principalmente le figure indicate alle lettere “d” e “e”. L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avviene secondo i criteri sotto riportati: - di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19, comma 11; - deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato: a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando: - tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8; - la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel rapporto 1:1, a causa di una non sufficiente disponibilità oraria, non compromette l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili; b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili: - che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la proposta del rapporto 1:1; - per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili; c) rapporto inferiore a 1:2 nei seguenti casi: - alunni con disabilità di tipo lieve; - insufficiente numero di ore di sostegno; - continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo livello e ATA, ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della continuità didattica/assistenziale. La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1° livello dipendente dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali: - a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto; - maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi: a) condizione di gravità, b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione verbale e non verbale. 30 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 31 di 130 8) IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE DI PERSONALE DOCENTE DI SOSTEGNO PER L’AS 2013-2014 SCUOLA SECONDARIA . 1° GR. ALUNNO CLASSE/SE ZIONE *********************** 2H *********************** 2E ************************ 1F *********************** 2C *********************** 3C ********************** 3E ********************** 1C ********************* 3M ********************** 1G ********************* 3B ********************* 3H ********************* 1I ********************* 1H ********************* 3M ********************* 2M ********************** 3I ********************* 3I ********************* 3L ********************* 3L ********************* 1D ********************* 3F ********************* 3F GRAVITA’ COM. 3 DOC. SOSTEGNO N° ORE/SETT. [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no [ ] si [ ] no Placenti ASS. E.L. N° ORE/SETT 18 ore Cammilleri 18 ore Maganuco 18 ore Cipollina 18 ore Broccia 18 ore Fiocco 12 ore Bartoli 12 ore Di Pasqua 12 ore Maresca 9 ore Marazzotta 9 ore Veletti 9 ore Trentuno 9 ore Fiocco 6 ore Di Pasqua 6 ore Bartoli 6 ore Foderà 6 ore Foderà 12 ore Agnello 6 ore Agnello 6 ore Agnello 6 ore Maresca 4,5 ore Maresca 4,5 ore 31 x ASSIST. DI BASE OSA [ ] si [ x ] no [ ] si [ x] no [ ] si [ x] no [ x ] si [ ] no [ ] si [ x] no [ x] si [ ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x ] no [ ] si [ x] no Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 32 di 130 4.8 I PROGETTI Dal curriculo all’ampliamento dell’Offerta Formativa AREA DELLA CONVIVENZA CIVILE Favorire lo sviluppo di un sistema valoriale proprio fondato sull’etica della responsabilità e della legalità. Promuovere la crescita di consapevolezza e la responsabilizzazione dell’individuo. A scuola di legalità Elezione dei rappresentanti di classe A scuola di Costituzione Ricerca-studio sui comportamenti disfunzionali degli alunni AREA DELLA SOLIDARIETÀ Favorire l’instaurarsi di rapporti interpersonali basati sulla solidarietà, la collaborazione, la tolleranza e la disponibilità verso l’altro. Promuovere comportamenti mirati alla collaborazione e non alla competizione. Progetto “Scuola amica” Iniziative PRO UNICEF Adesione Campagna Telethon AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELLA SALUTE Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi ambientali al fine di stabilire un corretto rapporto uomo/ambiente. Prendere coscienza della propria appartenenza al mondo per tutelare la qualità della propria vita e delle generazioni future. Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi riguardanti lo stare bene. Promuovere la capacità di riflettere sui rischi per la salute che scaturiscono da comportamenti errati e/o negativi. Attività di Educazione alla salute” Attività di Educazione ambientale AREA MUSICALE Favorire la crescita di una sensibilità musicale nel territorio, integrando scuola e comunità sociale in un dialogo costruttivo. Creare momenti di aggregazione, evitando forme di isolamento sociale che favoriscono comportamenti devianti. Coniugare la cultura della musica con la cultura della solidarietà. 32 Note in città Lezioni-concerto a scuola Minifestival 2015 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ Favorire l’acquisizione e l’utilizzo del linguaggio verbale e non verbale per soddisfare le esigenze comunicative e creative di ogni individuo. Offrire a tutti gli alunni la possibilità di ottenere un livello di partecipazione generale e potenziare l’integrazione col territorio, realizzando il diritto all’apprendimento e ad una vita integrata in un contesto sociale per non rimanere ai margini e sfociare nelle devianze. Pag. 33 di 130 Giochi matematici Progetto “Giornalisti a scuola” Kangourou From my homeland to the land of Europe AREA DELLO SPORT E DELLE PARI OPPORTUNITA’ POF 2010/2011 Basket a scuola Majorettes e danza moderna Cheerleding Giochi sportivi studenteschi Lo sport del sorriso Un amico a quattro zampe Tombola natalizia Progetto “Kiva” Festival internazionale della francofonia 33 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 34 di 130 AREA DELL’EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELLA SALUTE: . GREEN& SPORT Comando Corpo Forestale regione Sicilia: Educazione ambientale Consultorio Gela 2: educazione sessuale SERT: i poliabusi AREA DELLA LEGALITA’ Agenzia delle Entrate: Fisco& scuola. Comando Corpo dei Carabinieri: “Il fenomeno del bullismo e l’educazione alla legalità”; Base militare di Sigonella: visita in loco. Progetto “Kiva”, in rete con le scuole della provincia PROGETTI IN RETE AREA DEI LINGUAGGI Compagnia Anilam Teatro di Roma: rappresentazione teatrale “Servi e Padroni” Compagnia France Théãtre: rappresentazione teatrale in lingua francese; Compagnia Palkettostage: rappresentazione teatrale in lingua inglese. CESMA: rappresentazione teatrale in lingua inglese MGM: protocollo d’intesa per integrazione attività curriculari Certificazioni Cambridge e DELF Per un itinerario progressivo e continuo: accordo di rete tra Scuola Sec. di I grado “E. Romagnoli” – Direzione Didattica II Circolo “E. Solito” – I.I.S.S. “Eschilo” Gela Associazione Il Tempio di Apollo: 34 protocollo d’intesa per la costituzione del CID ( Centro per l’insegnamento della didattica) per alunni con Bisogni educativi speciali e Disturbi specifici dell’Apprendimento e per la promozione della loro autonomia. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 35 di 130 PROGETTO ORIENTAMENTO Il progetto di orientamento scolastico segue le linee guida nazionali sull’orientamento permanente dettate dal MIUR ed è centrato sulla persona e sui suoi bisogni, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il disagio giovanile e favorire l’inclusione sociale. Esso svolge un ruolo centrale e strategico nella lotta alla dispersione scolastica e all’insuccesso formativo degli studenti. Partendo dalla considerazione che l’orientamento è “un’insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi personali di vita nelle situazioni d’apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e competenze vengono acquisite e/o sviluppate” il progetto si sviluppa nell’arco del triennio attraverso: Una didattica orientativa/orientante finalizzata all’acquisizione delle competenze orientative di base o life skills; Attività di accompagnamento e di consulenza orientativa a sostegno del progetto individuale. La didattica orientativa è alla base del progetto scolastico e si realizza in tutto il percorso formativo nell’insegnamento/apprendimento delle discipline finalizzato all’acquisizione dei saperi e delle abilità trasversali. Saperi spendibili nella società odierna che è sempre più complessa e competitiva e abilità trasversali volte all’inclusione sociale che implicano una metodologia didattica laboratoriale che fa uso costante delle nuove tecnologie digitali, la certificazione delle competenze, l’introduzione di stage e tirocini formativi, partenariati bilaterali, multilaterali e scambi culturali in genere. Le attività di accompagnamento si realizzano in determinati momenti di transizione del percorso educativo e sono soprattutto a sostegno e a favore degli alunni in entrata (orientamento in entrata) e in uscita (orientamento in uscita) garantendo la continuità didattica nella scuola di base. L’orientamento in entrata è rivolto ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie del territorio e l’orientamento in uscita è rivolto agli alunni delle classi terze della scuola che devono scegliere dove proseguire il percorso formativo successivo e conoscere le diverse opportunità del territorio. Le attività di orientamento si realizzano nel primo periodo dell’anno scolastico attraverso: Incontri informativi e formativi con i docenti e gli alunni della scuole previa calendarizzazione degli incontri ed accordi tra Dirigenti Scolastici e Docenti Referenti; Giornate di Open Days aperte agli alunni e alle loro famiglie che vogliono visitare la struttura scolastica, incontrare lo staff della scuola e partecipare ad attività didattiche/laboratoriali; Presentazione dell’orchestra della scuola agli alunni e alle loro famiglie con il concerto di Natale; Possibilità di lavorare in rete con altre scuole primarie e secondarie di II grado per la realizzazione di progetti curricolari condivisi; Consulenza psicologica e/o colloqui individuali in caso di specifiche esigenze o richieste. 35 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 36 di 130 Progetto “Area a rischio” : una scuola amica La Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela, beneficiaria delle risorse per progetti delle scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica, di cui all’art. 9 del CCNL Contratto Scuola, per l’anno scolastico 2013-14, ha portato a conclusione una vasta azione progettuale che, secondo quanto consentito dalle comunicazioni in merito da parte del MIUR e dell’U.S.R. per la Sicilia, si è dipanata sull’arco temporale compreso tra il maggio e il novembre 2014. Il progetto risulta strutturato in dodici moduli che, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012, hanno mirato a orientare gli alunni coinvolti sul senso dell’esperienza educativa, a rinforzarli nell’alfabetizzazione culturale di base, ad accostarli ai principi di Cittadinanza e Costituzione e a favorirne il riallineamento sul piano cognitivo attraverso la predisposizione di nuovi e stimolanti ambienti di apprendimento. I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado restano il riferimento educativo e culturale dell’intervento nella sua complessità. Per creare un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni ma, in particolare, per quanti ricadono nella vasta casistica degli studenti con Bisogni Educativi Speciali, degli studenti con esperienze di ripetenza scolastica, degli alunni con manifesta disaffezione, culminante nell’abbandono, nei confronti delle attività formative scolastiche, l’Istituto ha promosso delle microattività progettuali della durata di diciotto ore ciascuna imperniate su varie aree disciplinari e socio-relazionali: Elenco moduli, docenti impegnati e ore assegnate Nome del Progetto Incontriamo la Matematica Il bello della Matematica Conosco il mio territorio Docente Prof.ssa Arancio Lucia Prof.ssa Miano Rita Ore per Gruppo di studio Ore assegnate N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore Prof.ssa Arancio Nunzia Angela N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore Nome del Progetto Una strada per amica Irrompe il volley a scuola Modulo in lingua francese: Direction Maghreb Prof.ssa La Placa Ivana Rosaria N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore Laboratorio verde Prof.ssa Incorvaia Rosa Maria N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore Irrompe il volley a scuola Cineforum: Una finestra sul mondo dei ragazzi Modulo genitori: Per conoscere e capire i propri figli Approfondisco e riproduco la bellezza del mio territorio Prof.ssa Umana Maria Pia N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore Approfondisco e riproduco la bellezza del mio territorio Docente Prof. Cammilleri Oscar Prof.ssa Bunetto Francesca Rita Prof. Di Dio Paolo Giuseppe Prof.ssa Tardino Patrizia Prof.ssa Bambili Angela Prof. Cirrone (2h di attività) Prof.ssa Gibaldi Mattia Daniela Ore per Gruppo di studio Ore assegnate N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore n° 2 ore per Gruppo di studio N° 2 ore per Gruppo di studio n. 18 ore n. 18 ore N° 2 ore per Gruppo di studio Prof.ssa Gibaldi n. 18 ore 36 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 37 di 130 PROGETTO KiVa KiVa è un programma volto alla prevenzione ed intervento contro il bullismo sviluppato all‟Università di Turku in Finlandia: il termine “KiVa” deriva dalla parola finnica kiusaamista vastaan, che significa “contro il bullismo”, ma poiché kiva significa anche “piacevole”, da qui il doppio significato di scuole contro il bullismo e scuole piacevoli, felici. Il programma, che ha ricevuto nel 2009 l’Award dell’European Crime Prevention, è stato sviluppato sulla base di un modello teorico di spiegazione del bullismo centrato sui ruoli dei partecipanti e ha un’ attenzione prevalente sul gruppo classe e sul potenziale coinvolgimento dei ragazzi che spesso osservano i problemi e non fanno niente per far smettere le prepotenze. Gli studi sulla valutazione dei modelli di intervento contro il bullismo hanno dimostrato un’efficacia media del 20- 25%. Questo programma risulta essere di gran lunga quello più efficace dimostrando una capacità di riduzione del bullismo del 50% . Propria per questa sua efficacia, il programma è in fase di sperimentazione in altri paesi del mondo occidentale (Olanda, Galles, USA, Lussemburgo, Giappone, Estonia). Il Il Progetto si propone di: -produrre materiali di lavoro, manuali, schede operative per insegnanti e ragazzi che possono rafforzare gli atteggiamenti e i comportamenti di aiuto, rispetto e solidarietà tra compagni ; -coinvolgere insegnanti, dirigenti , famiglie e la comunità in relazione alla sperimentazione di questo modello; -sperimentare il modello di intervento KiVa valutandone l’efficacia a livello di riduzione del fenomeno, di cambiamenti degli atteggiamenti dei ragazzi e di miglioramento del clima a livello di classe e di scuola. 37 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 38 di 130 IL PARTENARIATO "From my homeland to the land of Europe”, Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” nasce come prosecuzione del progetto Comenius “Drama journey of a coin throughout European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia e Ungheria nel biennio 2011-2013. L’obiettivo generale del programma Comenius - uno dei programmi settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) - Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente 2007-2013 - era quello di contribuire allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza, favorendo la mobilità transnazionale e contribuendo all’accrescimento della cittadinanza attiva e all’apprendimento permanente. Gli obiettivi strategici di ET2020, per il periodo 2014-2020, rimangono fondamentalmente i medesimi, sebbene siano stati ridefiniti: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” non è coperto finanziariamente dal nuovo programma comunitario Erasmus+, ma persegue gli obiettivi di ET 2020: da questo presupposto scaturisce l’accordo tra la nostra istituzione scolastica, Scuola Secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli”, e la scuola ungherese già partner del progetto Comenius, il “Baktay Ervin Gimnázium” di Dunaharazsti” (HU), di sostenere lo sforzo economico per continuare lo scambio pedagogico-culturale tra comunità scolastiche e sociali. Nel corso dell’a.s. 2014/2015, oltre ai rappresentanti delle comunità scolastiche, prenderanno parte allo scambio anche i rappresentanti delle rispettive amministrazioni locali, che si sono impegnate formalmente a sostenere gli studenti nel loro processo di crescita e di incontro con l’Europa. Le delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma culturale e didattico che consentirà agli studenti e allo staff coinvolti di mettere in atto strategie di costruzione di percorsi formativi che consentiranno il raggiungimento dei benchmark di ET 2020. Il partenariato nasce come prosecuzione del progetto Comenius “Drama journey of a coin thoughout European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia e Ungheria nel biennio 2011-2013. Il programma Comenius è uno dei programmi settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 con l’obiettivo generale di contribuire allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza e riunisce al suo interno tutte le iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. I fondamenti giuridici su cui si fonda il Lifelong Learning Programme si ritrovano negli art. 149 e 150 del Trattato dell'Unione, in cui si afferma che "La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione..." (art. 149) e che "La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri..." (art. 150). Il Partenariato Italia – Ungheria, “From my homeland to the land of Europe”, che proseguirà durante tutto il corrente anno scolastico, scaturisce dalla volontà della nostra istituzione scolastica, Scuola secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli”, e di quella ungherese, il “ Baktay Ervin Gimnázium Dunaharazsti” (HU), di continuare lo scambio pedagogico-culturale tra comunità scolastiche e sociali. Le delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma culturale e didattico che consentirà agli studenti e ai docenti impegnati di approfondire la loro conoscenza di culture e lingue europee attuando, in tal senso, gli obiettivi del programma comunitario Lifelong Learning Programme. La finalità globale è la crescita degli alunni come cittadini europei 38 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 39 di 130 FORMIAMOCI IN EUROPA La Scuola Secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli” è già da anni è inserita in un contesto di apertura alla dimensione europea che ha manifestato partecipando al Piano Operativo Nazionale sulle basic skills, ai FESR, a partenariati internazionali, ai POR , e aderendo in modo pieno e consapevole ai principi di ET 2020. Il progetto “Formiamoci in Europa” è supportato dal Programma Comunitario Erasmus+, Azione KA1 Mobilità dello staff della scuola, che nasce con obiettivo di sostenere l’impegno dei Paesi partecipanti al programma nel raggiungimento degli obiettivi prioritari di ET 2020: fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà; migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione; promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione. Sulla base di queste premesse, e tenendo conto del processo di innovazione intrapreso sul piano didattico e organizzativo, la Scuola intende continuare il proprio percorso coinvolgendo non solo la componente discente ma anche la componente docente e amministrativa in maniera più sostanziale, attraverso percorsi di studio che sviluppino e potenzino fondamentalmente le seguenti aree selezionate dal personale: l’organizzazione del processo di insegnamento/apprendimento; i nuovi metodi di insegnamento; le competenze linguistiche in almeno due lingue straniere comunitarie; la “dimensione Europea” nel senso più ampio; la management competence con particolare riferimento all’ambito dirigenziale e gestionaleorganizzativo. Il principio ispiratore generale del progetto risulta, infatti, l'arricchimento volontario in termini di conosce nze e competenze dei lavoratori della scuola per promuovere il successo scolastico degli alunni e garantire efficienza ed efficacia all'azione organizzativo-gestionale. L’obiettivo generale del progetto è la costituzione di uno spazio educativo comune europeo e la soddisfazione del bisogno d’aggiornamento professionale di quanti operano, a qualsiasi titolo, nella scuola Lo staff partecipante alle mobilità, 33 unità di personale docente e non docente, è consapevole degli aspetti connessi con l'esperienza stessa. Esso si impegna, infatti, a svolgere uno studio propedeutico necessario all'approfondimento della lingua comunitaria scelta per l’attività di formazione per poter fruire in maniera completa dell’esperienza di formazione all’estero. Tuttavia, condizione necessaria e manifesta del personale rispetto alla partecipazione alla mobilità risulta la volontà di condividere i contenuti in sessioni di formazione per altro personale della scuola. I partecipanti al progetto maturano, innanzitutto, la enterpreneurial skill, poiché ciascuno può consapevolmente fornire il proprio contributo all'attività formativa della scuola e alle attività del territorio. Questo processo si inquadra all’interno di un piano di sviluppo strategico che intende creare una rete di saperi che metta i discenti nella condizione di divenire studenti e lavoratori europei e che esplicita la volontà di avere una scuola all'avanguardia dal punto di vista didattico, e, nel contempo, un centro di divulgazione dei saperi. Uno staff consapevole delle proprie risorse e della propria professionalità è una struttura professionale che opera per il potenziamento del curricolo, accrescendo la motivazione degli studenti e riducendo, contestualmente, l'abbandono scolastico. Gli studenti e le loro famiglie, infatti, risultano il target principale dell’impegno della Scuola “Ettore Romagnoli” di potenziare la qualità del servizio offerto. La proposta progettuale è stata accolta e valutata positivamente dalla Commissione Europea, che ha erogato un finanziamento adeguato a coprire le necessità legate all’organizzazione delle attività di formazione all’estero, motivando la propria decisione con un giudizio in cui viene elogiata “la cultura della progettazione e della valutazione, patrimonio della scuola e frutto di precedenti esperienze”. 39 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 40 di 130 MOBILITÀ DOCENTI ERASMUS PLUS Name of the project: PROJECT TIMETABLE Project activity* Febbraio/ Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio/Giugno Luglio Contatti con l'esterno Attività preparatorie Finocchiaro: Praga 3 -7 Novembre 2014 Mobilità Di Natale, Di Lisi: Antibes, 15-19 Dicembre, 2014 Fanciulli, Vedda, Lombardo: M alta, 2-6 Febbraio 2015 Cuba, Di Pasqua, M arazzotta, Rinzivillo: Praga, 10-14 Novembre 2014 Psaila, Augeri: Jaen, 2329 Novembre 2014 Di Rosa, Gennuso, M aresca: Dublino, 1-7 M arzo 2015 Amato, Caminiti: Dublino, 19-25 Aprile 2015 D.s. Scicolone, M alaga M ammoliti, Placenti: 8-14 M arzo 2015 Praga, 27-1 M aggio Contrafatto, Pruiti: Dublino: 20-24 Luglio 2015 Labbate: Praga, 20-24 Luglio 2015 ATA: Ragona, Zuccalà : M alta Carbone (DGSA), Siracusa: Spagna Valutazione dei bisogni formativi Valutazione in itenere Valutazione sommativa Multiplier Event Project activity types : Contatti con l'esterno: Iscrizione di ciascun docente alle Scuole estere per formazione Erasmus; preparazione libretti … Attività preparatorie : corso di potenziamento della Lingua Inglese Mobilità per corsi di aggiornamento: Clil, Study Visit, English for educators and administrative staff, ICT In Education Interventi di valutazione su: bisogni formativi, corso di formazione, progetto Multiplier event: disseminazione esterna 40 Agosto/Settembre Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 41 di 130 La natura umana non è una macchina da costruire secondo un modello e da regolare perché compia esattamente il lavoro assegnato, ma un albero che ha bisogno di crescere e di svilupparsi in ogni direzione, secondo le tendenze delle forze interiori che lo rendono una persona vivente. John Stuart Mill 5. IL PIANO OPERATIVO NAZIONALE PIANO INTEGRATO 41 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 42 di 130 5.1 I Progetti P.O.N. La Scuola per lo Sviluppo è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1. La titolarità di questo programma è del Ministero dell'istruzione - Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell'Istruzione Scolastica - Ufficio V, che funge da Autorità di Gestione. Il PON Scuola si avvale di due Fondi: il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Ha come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di 4 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia. Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo: 1. La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica 2. Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione 3. L'ampliamento delle competenze di base 4. Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla 5. L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione) 6. Lo sviluppo dell'istruzione permanente 7. La formazione dei docenti e del personale scolastico 8. Il rafforzamento delle pari opportunità di genere 9. Lo sviluppo di una cultura ambientale La Scuola Romagnoli dal 2007 ha attivato, e tutt’oggi contina ad attivare, numerosi progetti P.O.N. riguardanti interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze civiche (legalità, ambiente ecc.); interventi per promuovere il successo scolastico; interventi per promuovere l’eccellenza; interventi individualizzati e per l’auto-aggiornamento del personale scolastico. La Scuola è in attesa dell’emanazione da parte del MIUR dei nuovi bandi rientranti nella Programmazione P.O.N. 2014/2020. Nell’anno scolastico 2013-2014 è stato attivato un Piano Integrato strutturato su nove progetti: 42 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Pag. 43 di 130 Obiettivo/azione Intervento C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”- Italiano: Percorso formativo di comunicazione in lingua madre 50 “Italiano per noi” POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ 50 Italiano per noi, 2 C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Competenze trasversali: Consapevolezza ed espressioni culturali 50 Imparare …… recitando (progetto musical) C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Matematica : Competenza di base in matematica (sviluppo) 30 Matematica insieme 30 Scientificamente 30 Matematica ricreativa 50 Speak out! 30 Français pour nous 30 In…Formiamoci 1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Ore POF 2010/2011 Titolo POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave scienze : Competenza di base in scienze C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Matematica : Competenza di base in matematica (rinforzo, giochi matematici) POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Lingua straniera Inglese Percorso formativo di competenza in lingua straniera POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ C “Migliorare i livelli di conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Lingua straniera Francese Percorso formativo di competenza in lingua straniera POF: AREA DEI LINGUAGGI E DELLA CREATIVITA’ B. Migliorare le competenze del personale della scuola e dei docenti 1. Interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave Percorsi formativi sulle metodologie didattiche 43 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 44 di 130 Il primo movente che dovrebbe spingerci a studiare è il desiderio di accrescere l'eccellenza della nostra natura e di rendere un essere intelligente ancora più intelligente. Montesquieu 6. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA 44 Italiano Storia Geografia Matematica Musica Strumento Musicale Arte e Immagine Lingue straniere Religione Tecnologia Scienze motorie Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 45 di 130 ITALIANO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. 45 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 46 di 130 Obiettivi formativi disciplinari annuali OBIETTIVI CLASSI PRIME CLASSI SECONDE Ascolto e parlato Ascoltare in modo attento e consapevole, comprendendo i messaggi e le informazioni principali. Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato. Intervenire in una conversazione e/o in una discussione rispettando tempi e turni di parola. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato • Ascoltare in modo attento e consapevole, comprendendo messaggi e informazioni prodotti da altri, anche trasmessi dai media. • Ascoltare testi applicando tecniche di supporto alla comprensione. • Intervenire con pertinenza e coerenza in una comunicazione e/o in una discussione, rispettando tempi e turno di parola. • Raccontare oralmente esperienze personali secondo un ordine logico e con linguaggio appropriato. • Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato. Lettura Utilizzare tecniche di lettura silenziosa e di lettura espressiva ad alta voce. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici o conoscitivi. Leggere testi narrativi e descrittivi, sia realistici sia fantastici, distinguendo l’invenzione letteraria dalla realtà. Comprendere in testi di vario tipo il senso generale e individuarne le caratteristiche. Scrittura Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati. Realizzare forme diverse di scrittura in prosa e in versi. Sperimentare liberamente, anche con l’utilizzo del computer, diverse forme di scrittura. Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base. Comprendere, nei casi più semplici e frequenti, l’uso e il significato figurato delle parole. Ascoltare testi prodotti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media, individuando scopo, argomento e informazioni principali. Riferire oralmente di sé, del proprio vissuto e delle conoscenze acquisite, in base a un criterio logico e in modo chiaro ed esauriente. Intervenire in una conversazione o in una discussione, con pertinenza e coerenza rispettando tempi e turni di parola. Argomentare in modo pertinente la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe. varia natura in modo corretto ed espressivo. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura applicando tecniche e strategie differenziate di supporto alla comprensione. Riconoscere le caratteristiche dei vari tipi testuali (narrativi, descrittivi e poetici). Potenziare la capacità di comprensione di un testo di tipo narrativo, descrittivo, poetico e individuare le principali informazioni. Leggere ad alta voce e in modo espressivo testi di diversa tipologia, permettendo a chi ascolta di capire. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura, applicando tecniche e strategie differenziate di supporto alla comprensione. Ricavare informazioni esplicite ed implicite dai testi per documentarsi su un argomento specifico o per realizzare scopi pratici. Comprendere testi di vario tipo e forma, individuandone le loro caratteristiche strutturali. Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. Scrivere testi adeguati alla Leggere ad alta voce testi di Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo CLASSI TERZE consegna e corretti dal punto di vista ortografico, morfosintattico, lessicale. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Realizzare forme diverse di scrittura in prosa e in versi. Utilizzare la videoscrittura per i propri testi, anche come supporto all’esposizione orale. Utilizzare strumenti di consultazione. Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e delle attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli 46 Scrivere testi di tipo diverso corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi adeguati allo scopo e al destinatario. Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. Scrivere sintesi anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti in vista di scopi specifici. Scrivere testi utilizzando programmi di videoscrittura e curando l’impostazione grafica e concettuale, anche come supporto all’esposizione orale. Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale. Comprendere ed usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Elementi di Grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua Strategie di recupero Strategie di potenziamento Attività laboratoriali Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline di studio. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione. Conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole. Comprendere le principali relazioni di significato tra le parole. Riconoscere in una frase o in un testo le parti del discorso, o categorie lessicali, riconoscerne i principali tratti grammaticali; riconoscere le congiunzioni di uso più frequente. Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di questa conoscenza per rivedere la propria produzione scritta e correggere eventuali errori. Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali ( descrittivo, narrativo, poetico). interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare il dizionario, rintracciandone all’interno le informazioni utili per risolvere dubbi linguistici. Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali. Riconoscere ed utilizzare correttamente gli elementi costitutivi della frase semplice. Riflettere sui propri errori tipici, segnalati dall’insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta. Lettura di semplici testi con questionario di comprensione. Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo. Uso del dizionario per la ricerca dei termini. Completamento di testi. Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemiguida. Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali). Lettura di semplici testi con Lettura di vari tipi di testo e comprensione critica. Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc). Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. Lettura di vari tipi di testo e questionario di comprensione. Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo. Uso del dizionario per la ricerca dei termini. Completamento di testi. Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemi-guida. Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali). comprensione critica. Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc). Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. POF 2010/2011 Pag. 47 di 130 discipline e anche ad ambiti di interesse personali. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Riconoscere le principali relazioni tra significati delle parole ( sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere l’organizzazione del lessico in campi semantici. Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno a un primo grado di subordinazione. Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali (narrativi, argomentativi, espositivo-informativi, poetico). Lettura di semplici testi con questionario di comprensione. Riconoscimento degli elementi fondamentali dei vari tipi di testo. Uso del dizionario per la ricerca dei termini. Completamento di testi. Produzione di semplici testi anche con l’ausilio di schemiguida. Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. Schede di autocorrezione ( correzione di errori ortografici e grammaticali). Lettura di vari tipi di testo e comprensione critica. Laboratorio di scrittura creativa ( manipolare un testo, operare con creatività, etc). Esercizi grammaticali a difficoltà graduata. Laboratorio di lettura; Laboratorio di scrittura creativa; Giochi linguistici; Cineforum tematico; Laboratorio teatrale; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe concettuali; esercizi interattivi con CD-Rom; realizzazione di carteloni tematici. 47 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 48 di 130 ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI PRIME OBIETTIVI Ascolto e parlato CONOSCERSI PER… CRESCERE” ( TESTO DESCRITTIVO) “NEL MONDO DELLA FANTASIA” (TESTO NARRATIVO) “ EMOZIONI TRA RIME E VERSI” (TESTO POETICO) Tempi: SettembreOttobre- Novembre Tempi: DicembreGennaio – Febbraio Tempi: Marzo – Aprile – Maggio • Ascoltare e interagire in situazioni comunicative informali. Ascoltare in modo Ascoltare e memorizzare un testo poetico. Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato. Ascoltare e interagire in una discussione attenendosi al tema. Riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato. Leggere utilizzando Leggere utilizzando Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo poetico. Leggere il mito in modo espressivo “a più voci” e comprendere il suo valore di verità e il significato religioso. Produrre correttamente testi descrittivi in modo soggettivo e oggettivo. Produrre semplici Scrivere giocando con le parole. Manipolare un testo di tipo epico in modo coerente. Lettura tecniche adeguate e comprendere il significato globale di un testo. Scrittura attento e consapevole, comprendendo i messaggi e le informazioni principali. Ascoltare testi letti e/o prodotti da altri riconoscendo le parole “chiave” del messaggio ascoltato. Raccontare esperienze personali o storie inventate organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni elementi descrittivi e informativi. tecniche adeguate e comprendere il significato globale di un testo. testi narrativi in modo logico e corretto. 48 “ MITI ED EROI”: (TESTO EPICO) Tempi: intero anno scolastico “ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA” Tempi: intero anno scolastico Conoscere e applicare le regole dell’ortografia e della morfologia. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 49 di 130 ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI SECONDE OBIETTIVI “ESPERIENZE DI VITA”: (TESTO NARRATIVO) Tempi: SettembreOttobre- Novembre “CONOSCERSI PER CRESCERE ”: (AUTOBIOGRAFIA, LETTERA, DIARIO) Tempi: Dicembre/Marzo “LA VITA IN VERSI”: (TESTO POETICO) Tempi: AprileMaggio-Giugno LETTERATURA ITALIANA: (dal Duecento al Settecento) Tempi: intero a. s. “ELEMENTI DI GRAMMATICA Tempi: intero anno scolastico Ascoltare, comprendere e memorizzare un testo poetico. • Ascoltare e riflettere sul “valore” di un testo letterario. • Riconoscere le principali relazioni tra significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione. • Conoscere e applicare le regole dell’ortografia. • Conoscere e applicare le regole della morfologia. • Riconoscere l’organizzazione logico-sintattica della frase semplice. • Espandere la frase semplice attraverso gli elementi di complemento diretto ed indiretto. Ascolto e parlato • Ascoltare e interagire in situazioni comunicative informali. Ascoltare, comprendere e Lettura Leggere testi in modo attivo ed espressivo comprendendone il significato. • Leggere ad alta voce e/o in modo silenzioso testi per selezionare e sintetizzare le informazioni. Leggere ad alta voce in • Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo letterario Produrre testi narrativi in modo corretto. Scrivere • Raccontare storie, emozioni e stati d’animo in versi. • Revisionare un testo e cogliere il punto di vista dell’autore.. Scrittura confrontarsi su esperienze proprie ed una pagina di diario, di autobiografia e/o una lettera formale/informale, esprimendo sentimenti e stati d’animo. modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo poetico. ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI TERZE OBIETTIVI “IL TESTO NARRATIVO” Tempi: intero anno scolastico “IL TESTO ARGOMENTATIVO” Tempi: Gennaio – Febbraio “LA RELAZIONE” Tempi: Marzo “IL TESTO POETICO” Tempi: AprileMaggio Ascolto e parlato • Ascoltare e comprendere testi narrativi, cogliendone messaggi e valori positivi. • Esprimere oralmente narrazioni in modo personale e creativo. • Valutare la natura e l’attendibilità del messaggio ascoltato secondo il proprio punto di vista. • Intervenire nelle discussioni usando argomentazioni per formulare e validare ipotesi, per sostenere o confutare tesi. • Ascoltare e riferire oralmente su un argomento di studio con ordine logico e con linguaggio appropriato. • Ascoltare e comprendere una poesia, adottando tecniche e strategie specifiche. • Recitare in modo espressivo le poesie studiate e/o prodotte autonomamente. Lettura • Leggere in modo attivo ed espressivo, individuando le caratteristiche strutturali (personaggi, tempi e luoghi, narratore). • Leggere con espressività e comprendere autonomamente testi argomentativi. • Leggere con espressività e comprendere in modo autonomo un testo. • Leggere testi poetici e analizzarli a livello fonico e metrico – sintattico. • Leggere ad alta voce in modo espressivo e individuare le caratteristiche formali e linguistiche di un testo letterario. Scrittura • Produrre testi narrativi con procedure creative guidate e/o autonome, utilizzando il linguaggio e le tecniche apprese. • Scrivere testi argomentativi usando un linguaggio oggettivo e un registro linguistico adeguato. • Produrre una relazione, rispettando le caratteristiche testuali. • Scrivere la parafrasi e il commento di una poesia. • Revisionare un testo, cogliendone il significato e il punto di vista dell’autore. “ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA” Tempi: intero anno scolastico • Consolidare le regole dell’ortografia e della morfologia. • Consolidare la struttura sintattica della proposizione o frase semplice. • Riconoscere e analizzare la struttura sintattica del periodo o frase complessa. 49 CENNI DI STORIA LETTERATURA ITALIANA(Ottocento e Novecento) Tempi: intero anno scolastico • Ascoltare e riflettere sul “valore” di un testo letterario. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 50 di 130 Attività e metodi Si partirà dall’esperienza personale dell’alunno e si favoriranno tutte le situazioni in cui questi si riconosce protagonista e autore: laboratori di lettura e scrittura, conversazioni libere e guidate, giochi relazionali e linguistici, lavori individuali e di gruppo. Si ricorrerà alle diverse strategie didattiche quali: role playing, lettura espressiva “a più voci”, mastery learning e brain storming. Inoltre saranno utilizzate prove d’ingresso. La varietà dei metodi adottati permetterà al ragazzo di vivere esperienze diversamente formative, a seconda delle sue capacità e attitudini. Sussidi Libro di testo, vocabolario, schede di lavoro, questionari, biblioteca, sussidi multimediali. Verifiche Test diagnostico-conoscitivi, produzioni scritte e orali, prove d’ascolto, produzioni iconiche esercizi ludico-linguistici, Valutazione La valutazione sarà in itinere e sommativa; essa sarà individualizzata e mai di confronto e pertanto rapportata all’iter formativo dell’alunno. Nelle verifiche orali si valuteranno le conoscenze, le capacità di rielaborazione, l’uso corretto della lingua e l’ordine dell’esposizione. In riferimento alla produzione scritta essa terrà conto dei seguenti criteri: TESTO DESCRITTIVO VOTO 10 9 8 Referente Descrive il referente illustrandone le parti e le qualità in modo: Dettagliato, organico e funzionale Organico e funzionale. Funzionale e coerente. Coerente. 7 6 Semplice ma coerente. 5 Non sempre coerente. 4 Confuso. I 3 2 1 Incoerente Non riesce a descrivere il referente. Rifiuta la prova. Criteri di descrizione. Utilizza Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è: Consapevolmente e funzionalmente più criteri di descrizione. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza. Funzionalmente e coerentemente più criteri di descrizione. Coerentemente più criteri di descrizione. Consapevolmente e coerentemente un solo criterio di descrizione. Coerentemente un solo criterio di descrizione. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza. Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza. Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza. Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio. In modo poco coerente un solo criterio di descrizione. In modo incoerente un solo criterio di descrizione. In modo sconnesso e incoerente un solo criterio di descrizione Non riesce a utillizzare nessun criterio di descrizione Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. 50 Ricchezza e originalità del testo. Il contenuto è: Originale ed esauriente. Pienamente esauriente. Esauriente. Adeguato. Complessivamente adeguato Essenziale. Povero. Povero e non sempre attinente. Non attinente. Rifiuta la prova. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 51 di 130 TESTO NARRATIVO VOTO 10 Adesione alla traccia. L’ elaborato è Ampiamente attinente alla traccia. 9 Pienamente attinente alla traccia. 8 Adeguatamente attinente alla traccia. 7 Complessivamente attinente alla traccia. 6 Sostanzialmente attinente alla traccia. 5 Essenzialmente attinente alla traccia. 4 3 2 1 Parzialmente attinente alla traccia. Non sempre attinente alla traccia. Non attinente alla traccia. Rifiuta la prova. Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è: Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza. Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza. Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza. Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio. Rifiuta la prova. Ricchezza e originalità del testo. Il contenuto è: Originale ed esauriente. Pienamente esauriente. Esauriente. Adeguato. Complessivamente adeguato Essenziale. Povero. Povero e non sempre attinente. Non attinente. Rifiuta la prova. TESTO : LETTERA O DIARIO VOTO Adesione alla traccia. L’ elaborato è: Regole specifiche del genere. Presenta Correttezza formale e struttura del discorso. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza. Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza. Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza. Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio. Rifiuta la prova. 10 Ampiamente attinente alla traccia. 9 Pienamente attinente alla traccia. Pienamente e in modo originale alle regole del genere. In modo originale alle regole del genere. 8 Adeguatamente attinente alla traccia. In modo soddisfacente alle regole del genere. 7 Complessivamente attinente alla traccia. In modo adeguato alle regole del genere. 6 Sostanzialmente attinente alla traccia. 5 Essenzialmente attinente alla traccia. In modo sostanzialmente adeguato alle regole del genere. In modo parziale alle regole del genere. 4 Parzialmente attinente alla traccia. In modo frammentario alle regole del genere. 3 2 1 Non sempre attinente alla traccia. Non attinente alla traccia. Rifiuta la prova. In modo alquanto frammentario alle regole del genere. Non risponde alle regole specifiche del genere. Rifiuta la prova. Ricchezza e originalità del testo. La forma è: 51 Il contenuto è: Originale ed esauriente. Pienamente esauriente. Esauriente. Adeguato. Complessivamente adeguato Essenziale. Povero. Povero e non sempre attinente. Non attinente. Rifiuta la prova. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 52 di 130 TESTO ARGOMENTATIVO VOTO Adesione alla traccia. L’ elaborato è: Regole specifiche del genere. Presenta Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è: 10 Ampiamente attinente alla traccia. Un’analisi originale dei contenuti e uno sviluppo argomentativo pienamente esauriente. 9 Pienamente attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo esauriente. 8 Adeguatamente attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo soddisfacente. 7 Complessivamente attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo adeguato. 6 Sostanzialmente attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo sostanziale. 5 Essenzialmente attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo essenziale. 4 Parzialmente attinente alla traccia. I Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo parziale. 3 Non sempre attinente alla traccia. Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo argomentativo frammentario. 2 Non attinente alla traccia. Non risponde alle regole specifiche del genere. 1 Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza. Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza. Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza. Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza. Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo improprio. Rifiuta la prova. TESTO: LA RELAZIONE VOTO 10 Adesione alla traccia. L’ elaborato è: Ampiamente attinente alla traccia. 9 Pienamente attinente alla traccia. 8 Adeguatamente attinente alla traccia. 7 Complessivamente attinente alla traccia. 6 Sostanzialmente attinente alla traccia. 5 Essenzialmente attinente alla traccia. 4 Parzialmente attinente alla traccia. I 3 Non sempre attinente alla traccia. 2 Non attinente alla traccia. 1 Rifiuta la prova. Regole specifiche del genere. Presenta Correttezza formale e struttura del discorso. La forma è: Uno sviluppo approfondito e strutturato Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e dell’argomento. morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza. Uno sviluppo esauriente Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e dell’argomento. morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Uno sviluppo soddisfacente Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e dell’argomento. il lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e coerenza. Uno sviluppo adeguato dell’argomento. Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una sostanziale coesione e coerenza. Uno sviluppo sostanziale Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico dell’argomento. e morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta una sostanziale coesione Uno sviluppo essenziale Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e dell’argomento. morfologico e il lessico è semplice ed essenziale. Presenta una parziale coesione e coerenza. Uno sviluppo parziale dell’argomento. Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e coerenza. Uno sviluppo frammentario Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e dell’argomento. il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio. Manca di coerenza. Non risponde alle regole specifiche del Completamente scorretta dal punto di vista ortografico genere. e morfologico e il lessico è usato in modo improprio. Rifiuta la prova. Rifiuta la prova. 52 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 53 di 130 In riferimento alla produzione scritta del Testo Poetico sarà somministrata una prova oggettiva che terrà conto dei seguenti criteri: 1) Individuazione dell’argomento e del tema. 2) Analisi stilistica dell’argomento poetico ( strofa, verso, rima, figure retoriche, etc ). 3) Riflessione personale sul testo proposto. Prova scritta di Italiano I Quadrimestre: almeno tre prove di cui una oggettiva II Quadrimestre : almeno tre prove di cui una oggettiva Valutazione globale ITALIANO CLASSI PRIME VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia , ortografia e morfologia. Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia, ortografia e morfologia. VOTO 2 Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica le regole di fonologia, ortografia e morfologia. Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce ed applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia. Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti. Conosce e, opportunamente guidato, applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia. Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce, a volte, in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia. Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. VOTO 1 Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 53 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 54 di 130 CLASSI SECONDE VOTO 10 VOTO 2 Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice. Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice. Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice. Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice. Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti. Conosce e, opportunamente guidato, applica i principali elementi della frase semplice. Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce i principali elementi della frase semplice. Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. VOTO 1 Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE CLASSI TERZE VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale. Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo. Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale. Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e rispettando la punteggiatura. Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo. Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale. Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo. Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo. Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto. Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso. Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari. Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo. Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle situazioni comunicative. Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce semplici testi scritti. 54 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTO 2 VOTO 1 POF 2010/2011 Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato. Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta. Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida. Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice e della frase complessa. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice e della frase complessa. Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo. Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative. Legge semplici testi in modo stentato. Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida. Non riconosce i principali elementi della frase semplice e della frase complessa. Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. 55 Pag. 55 di 130 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 56 di 130 STORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. 56 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 57 di 130 STORIA: Obiettivi formativi disciplinari annuali OBIETTIVI Uso delle fonti CLASSI PRIME • • Organizzazione delle informazioni • • • Strumenti concettuali • • CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Distinguere in un testo le informazioni principali e individuare i concetti “chiave”. Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato. • Distinguere in un testo le informazioni principali e individuare i concetti “chiave”. • Analizzare le fonti storiche di diverso tipo per ricavarne informazioni. • Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti. Leggere una carta storicogeografica. Avviare l’approccio problematico alle vicende storiche ( chiedersi il “perché ). Raggiungere un primo livello di padronanza del codice specifico. • Costruire semplici grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate. • Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. • Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana ed europea. • Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte. • Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le conoscenze studiate. • Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale. Conoscere gli aspetti fondamentali degli avvenimenti storici. Avviare alla concettualizzazione (capacità di comprendere semplici operazioni logiche, cogliere i rapporti di causa-effetto). • Conoscere gli aspetti fondamentali degli avvenimenti storici e culturali. • Stabilire relazioni di causaeffetto tra i fatti storici. • Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. • Comprendere aspetti e strutture dei processi storici italiani, europei e mondiali. • Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati. • Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile. Produzione • Produrre semplici grafici e mappe spazio-temporali per ricavare informazioni e per organizzare le conoscenze studiate. Attività Giochi linguistici; Cineforum tematico; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe laboratoriali concettuali; Lettura e analisi di documenti e fonti; Esercizi interattivi con l’utilizzo di CD-Rom; • Produrre mappe spaziotemporali, tabelle e grafici, utilizzando fonti di informazione diverse. • Esporre conoscenze e concetti appresi usando in modo appropriato il linguaggio specifico della disciplina. Realizzazione di cartelloni tematici. 57 • Produrre mappe e testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 58 di 130 STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA OBIETTIVI “Raccordo con la scuola primaria: quadri di antiche civiltà” Tempi: Settembre – Ottobre “L’Alto Medioevo: Dalla crisi dell’ Impero romano all’espansione islamica” Tempi: Novembre “La nascita della società feudale” Tempi: Dicembre – Gennaio “Il Basso Medioevo: L’Europa dopo il mille e le Crociate” Tempi: Febbraio – Marzo “Il Basso Medioevo: Papato, Impero e Comuni” Tempi: Marzo – Aprile “La fine del Medioevo e l’Umanesimo” Tempi: Maggio – Giugno Uso delle fonti • Orientarsi nel testo individuando i concetti “chiave”. • Orientarsi nel testo individuando i concetti “chiave”. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sulla società feudale. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sul processo che determinò la rinascita dopo l’anno Mille. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sui poteri universali e sulla nascita dei Comuni. • Individuare in un testo le informazioni principali e analizzare fonti scritte e iconografiche. Organizzazione • Disporre gli delle eventi secondo informazioni una linea temporale. • Disporre gli eventi secondo una linea temporale. • Ricavare informazioni dalle cartine storicogeografiche. • Comprendere il significato delle seguenti parole chiave: civiltà, monarchia, democrazia, impero, Stato, Chiesa. • Ricavare informazioni dalle cartine storicogeografiche. • Ricavare informazioni dalle cartine storicogeografiche. Strumenti concettuali • Conoscere gli indicatori del tempo, i caratteri distintivi delle antiche civiltà e comprendere i concetti di periodo, età, etc. • Conoscere i principali eventi relativi alla nascita e alla diffusione della civiltà islamica. • Completare tabelle cronologiche e conoscere l’organizzazione del sistema feudale, comprendendone le cause e le conseguenze. • Conoscere i caratteri specifici dell’Europa dopo il Mille, comprenderne cause e conseguenze e usare il linguaggio specifico. • Conoscere il ruolo dei poteri universali durante il Basso Medioevo, comprendere cause e conseguenze del conflitto tra comuni ed impero, utilizzando il linguaggio specifico. • Conoscere le caratteristiche delle grandi monarchie europee • Conoscere le cause che portarono alla nascita delle Signorie e dei Principati in Italia e alla crisi del Trecento, utilizzando il linguaggio specifico. Produzione • Realizzare una linea del tempo e dello spazio. • Completare e/o produrre semplici mappe concettuali. • Produrre semplici mappe concettuali e/o entrare nella quotidianità di vicende e personaggi storici del mondo feudale. • Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali. • Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali. • Costruire semplici schemi riassuntivi e mappe concettuali. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tempi: intero anno scolastico. Apprendere e interiorizzare i principi “del vivere e del convivere”. • Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana . • 58 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 59 di 130 STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA OBIETTIVI “L’Europa e i nuovi mondi” Tempi: Settembre – Ottobre – Novembre “Riforma protestante e Controriforma cattolica” Tempi: Novembre – Novembre - Dicembre “Il Seicento: età di contrasti” Tempi: Gennaio Febbraio “L’Età delle rivoluzioni e di Napoleone” Tempi: Marzo-Aprile “Dalla Restaurazione al Risorgimento” (caratteri generali) Tempi: Maggio-giugno Uso delle fonti • Utilizzare documenti per approfondire gli eventi trattati. • Lettura autonoma e guidata di testi e fonti. • Lettura autonoma e guidata di testi scritti ed iconografici. • Lettura autonoma e guidata di testi scritti ed iconografici. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sulla Restaurazione e sul Risorgimento. Organizzazione delle informazioni • Cogliere i mutamenti storici e culturali che hanno caratterizzato l’Europa del Rinascimento. • Analizzare il contesto storico e culturale in cui nasce la Riforma protestante. • Comprendere eventi, cause e conseguenze dell’Europa del Seicento. • Riflettere sulla cultura illuminista e sull’egemonia napoleonica in Europa. • Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le conoscenze studiate. Strumenti concettuali • Conoscere e comprendere le cause e le conseguenze della scoperta e della colonizzazione del Nuovo Mondo, utilizzando il lessico specifico. • Conoscere le linee fondamentali degli eventi connessi alla Riforma protestante e alla Controriforma cattolica, utilizzando il lessico specifico. • Conoscere il quadro politico e socioeconomico dell’Europa del Seicento e le tappe fondamentali della colonizzazione dell’America. • Comprendere il significato della Rivoluzione scientifica. • Conoscere eventi, cause e conseguenze delle “tre rivoluzioni”, utilizzando il linguaggio specifico. • Conoscere le vicende politiche e militari della Restaurazione e del Risorgimento, comprendendone cause e conseguenze. • Utilizzare il linguaggio specifico. Produzione • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. • Selezionare, schedare ed organizzare le informazioni con mappe, schemi e tabelle. • Selezionare, schedare ed organizzare le informazioni con mappe, schemi e cartine. • Produrre e/o completare schemi riassuntivi e mettere in relazione causa ed effetti degli eventi esaminati • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. CITTADINANZA E COSTITUZIONE Tempi: intero anno scolastico • Apprendere ed interiorizzare le regole “del vivere e del convivere”. • Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana. 59 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 60 di 130 STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA OBIETTIVI “Il mondo di fine Ottocento” (caratteri generali) Tempi: SettembreOttobre “Dalla Prima guerra mondiale ai totalitarismi” Tempi: Novembre Dicembre– Gennaio “ La Seconda Guerra Mondiale” Tempi: Febbraio Marzo “ Il Secondo dopoguerra” Tempi: Marzo- Aprile Maggio Cittadinanza e Costituzione Intero anno scolastico Uso delle fonti • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni. • Analizzare fonti scritte e iconografiche per ricavare informazioni sul Secondo dopoguerra e sul mondo attuale. Organizzazione delle informazioni • Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le conoscenze studiate. • Costruire grafici e mappe spazio-temporali per organizzare le conoscenze studiate • Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le conoscenze studiate. • Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le conoscenze studiate. Comprendere i principi sanciti dalla nostra Costituzione; Conoscere ed analizzare le caratteristiche principali degli organi costituzionali e l’organizzazione politica che regge il nostro Paese Strumenti concettuali • Conoscere le vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali che hanno caratterizzato quest’epoca. • Utilizzare il linguaggio specifico. • Conoscere le vicende politiche e militari della Prima guerra mondiale, cogliendone relazioni di causa-effetto. • Conoscere le fasi dell’affermazione del nazismo, del fascismo e dei regimi totalitari. • Conoscere le principali vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali del periodo storico. • Conoscere le principali vicende politiche e le trasformazioni economiche e sociali del Secondo dopoguerra e del mondo attuale. Produzione • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. • Completare e/o produrre carte, mappe e schemi. Attività e metodi Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e comprensione dell’evento storico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le conseguenze, di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle secondo uno schema logico, chiaro ed organico. Saranno favorite, quindi, attività quali: leggere e ripetere, osservare e spiegare illustrazioni e didascalie, eseguire lavori di ricerca su argomenti trattati. Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi di documenti, la costruzione di tabelle che potranno costituire un prezioso riepilogo di quanto interpretato ed acquisito dagli alunni. Sussidi Libri di testo, Mappe riassuntive, tabelle, grafici cronologici, testi alternativi, schede didattiche, documenti storici e letterari, supporti audiovisivi e multimediali. Verifiche e valutazione In stretta connessione con gli obiettivi programmati saranno utilizzate: prove oggettive (questionari a risposta aperta o chiusa, questionari a scelta multipla, schemi, grafici e tracciati da completare). colloqui orali, discussioni su tematiche specifiche, incentivando gli interventi e le proposte operative. Le verifiche consentiranno di formulare una valutazione complessiva dell’alunno, che non si risolverà in un semplice giudizio di merito, ma diverrà, attraverso il confronto tra i risultati ottenuti e quelli previsti, un momento in cui si concretizzeranno gli effetti dell’azione formativa, vagliati sulla base di criteri oggettivi. 60 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 61 di 130 Le verifiche permetteranno di accertare: La conoscenza degli eventi storici La loro collocazione spazio – temporale La capacità di osservazione La capacità di stabilire relazioni tra fatti storici L’acquisizione di abilità operative L’acquisizione del linguaggio specifico CRITERI DI VALUTAZIONE CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTO 2 VOTO 1 Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente utilizzando anche documenti. Mostra sicurezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta una corretta e sicura conoscenza degli eventi storici, che approfondisce mediante l’uso di documenti. Mostra agevole capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici, che approfondisce ricorrendo alla lettura di documenti. Mostra autonoma capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici che, opportunamente guidato, approfondisce mediante la lettura di documenti. Mostra qualche incertezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza degli eventi storici. Solo se guidato stabilisce relazioni tra i fatti storici. Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Interviene solo se sollecitato. Presenta una parziale conoscenza degli eventi storici. Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i fatti storici. Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico ed interviene nelle discussioni solo se insistentemente sollecitato. Presenta una frammentaria conoscenza degli eventi storici. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni. Presenta una lacunosa conoscenza degli eventi storici. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni. Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. 61 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 62 di 130 GEOGRAFIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI CLASSI PRIME CLASSI TERZE CLASSI SECONDE Orientamento • Orientarsi utilizzando i punti cardinali. • Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano e all’Europa attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta ( fotografie, filmati, etc.). • Orientarsi nello spazio in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi. • Conoscere l’ambiente fisico ed umano attraverso l’osservazione • Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi. • Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. Linguaggio della geograficità • Leggere una carta geografica attraverso la legenda, i simboli ed i colori. • Analizzare i principali caratteri fisici del territorio, interpretando carte geografiche di diversa scala, carte tematiche e grafici. • Leggere ed interpretare vari tipi di carte geografiche. • Utilizzare strumenti tradizionali (carte, grafici …) ed innovativi (cartografia computerizzata …) per comprendere fatti e fenomeni territoriali. • Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. • Utilizzare strumenti per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali. Paesaggio • Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani ed europei, individuando le analogie e le differenze. • Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi europei, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. • Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente. • Conoscere importanza di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale. • Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi italiani, europei e mondiali, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. • Conoscere temi e problemi di tutela del paesaggio come patrimonio naturale e culturale e progettare azioni di valorizzazione. • Acquisire il concetto di regione geografica ( fisica, climatica, storica, economica). • Individuare problemi relativi alla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. • Consolidare il concetti di regione geografica, applicandolo all’Europa. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi al continente europeo. • Comunicare le conoscenze attraverso il linguaggio specifico della disciplina. • Regione territoriale e sistema 62 ATTIVITA’ LABORATORIALI • Consolidare il concetto di regione geografica ( fisica, climatica, storica, economica). Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici. Giochi linguistici; Cineforum tematico; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe concettuali; Lettura e analisi di documenti e fonti; Esercizi interattivi con l’utilizzo di CD-Rom; Realizzazione di cartelloni tematici. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 63 di 130 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA OBIETTIVI “L’orientamento” Tempi: Settembre – Ottobre “Paesaggio – ambiente – territorio – Profilo fisico europeo” Tempi: Novembre – Dicembre –Gennaio “La dimensione economica e politica europea” Tempi: Febbraio – Marzo “Europa e Italia: la popolazione” Tempi: Aprile “L’Italia e le sue regioni” Tempi: Maggio-Giugno Orientamento • Orientarsi nello spazio reale, usando punti di riferimento. Linguaggio della geograficità • Individuare nel territorio i fattori fisici ed antropici • Leggere una carta geografica attraverso la legenda, i simboli ed i colori. • Leggere ed interpretare carte geografiche, tematiche e fotografie. • Leggere carte e grafici relativi alle aree agricole e a quelle industriali. • Leggere e interpretare carte geografiche, tematiche e fotografie. • Leggere ed interpretare carte geografiche, tematiche e fotografie relative alle regioni italiane. Paesaggio Conoscere le caratteristiche fondamentali dei climi e degli ambienti dell’Europa. Conoscere i principali elementi del territorio europeo. • Conoscere le caratteristiche fondamentali dei settori dell’economia. • Conoscere il funzionamento dell’UE. • Conoscere gli elementi e le diverse forme di paesaggio urbano nell’Europa contemporanea. • Conoscere i principali flussi migratori che hanno interessato ed interessano l’Europa. • Conoscere l’aspetto fisico ed antropico del territorio italiano. Regione e sistema territoriale • Operare collegamenti tra le caratteristiche ambientali e le attività dell’uomo. • Comprendere i fattori che hanno determinato un diverso sviluppo dell’economia nelle varie aree europee. • Individuare nel territorio la presenza di gruppi etnici e fenomeni demografici. • Comprendere le relazioni tra fattori fisici ed antropici delle regioni italiane. • Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente. 63 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 64 di 130 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA OBIETTIVI “Gli Stati europei: uno sguardo d’insieme” Tempi: Settembre Ottobre “ La Regione Iberica / La Regione Franco – Germanica” Tempi: Ottobre – Novembre – Dicembre “La Regione Britannica” Tempi: Dicembre – Gennaio Orientamento • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i vari Stati europei. • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati. • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati. • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati. • Orientarsi nella carta geografica, riconoscendo i sopracitati Stati. Linguaggio della geo-graficità • Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche relative all’UE. • Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica. • Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati. • Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica. • Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati. • Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica. • Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati. • Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica. • Leggere ed interpretare statistiche, grafici e carte tematiche per comprendere e comunicare fatti e fenomeni territoriali relativi agli Stati esaminati. • Conoscere ed utilizzare la terminologia specifica. Paesaggio • Interpretare e confrontare alcuni caratteri dei paesaggi europei, anche in relazione alla loro evoluzione nel tempo. • Conoscere l’importanza della tutela del paesaggio europeo come patrimonio naturale e culturale. • Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati. • Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati. • Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati. • Individuare aspetti e problemi di tutela del paesaggio dei paesi europei esaminati. Regione e sistema territoriale • Conoscere storia, fondamenti e principali finalità dell’UE. • Individuare nella complessità territoriale europea aspetti e problemi legati alla globalizzazione. • Consolidare il concetto di regione geografica relativamente al continente europeo. • Conoscere le caratteristiche fisico-antropiche fondamentali della regione. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati. • Conoscere le caratteristiche fisicoantropiche fondamentali della regione. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati. • Conoscere le caratteristiche fisicoantropiche fondamentali della regione. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati. • Conoscere le caratteristiche fisicoantropiche fondamentali della regione. • Analizzare le interrelazioni tra fatti e fenomeni demografici, sociali ed economici relativi agli Stati esaminati. 64 “La Regione Scandinava – Baltica/ La Regione CentroOrientale ” Tempi: Febbraio – Marzo “ La Regione Mediterraneo Balcanica / La Regione Russa ” Tempi: Aprile – Maggio – Giugno Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 65 di 130 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA OBIETTIVI “Il pianetaTerra” Tempi: Settembre – Ottobre “La popolazione del nostro Pianeta” Tempi: Novembre “L’economia del pianeta nell’ Era della Globalizzazione” Tempi: Novembre – Dicembre “Geopolitica dell’Era della Globalizzazione” Tempi: Dicembre – Gennaio “I continenti extraeuropei” Tempi: Gennaio – Giugno Linguaggio della geograficità • Leggere carte, tabelle e grafici. • Capire e utilizzare correttamente il linguaggio geografico. • Leggere e produrre tabelle, carte fisiche e tematiche. • Capire e utilizzare correttamente il linguaggio geografico. • Leggere e produrre tabelle, carte fisiche e tematiche. • Leggere e utilizzare carte, schemi e grafici. • Comprendere ed usare il significato di termini ed espressioni propri del linguaggio geografico. • Leggere e utilizzare carte, schemi e grafici . • Comprendere il significato e usare termini ed espressioni propri del linguaggio geografico. Paesaggio • Conoscere le origini e le caratteristiche dell’Universo, con particolare riferimento al pianeta Terra, ai suoi movimenti, alla sua struttura interna ed esterna, alle sue fasce climatiche e relativi biomi presenti. • Riconoscere e comprendere le origini del pianeta Terra e le sue evoluzioni. • Conoscere i processi di origine ed evoluzione degli esseri umani, i grandi cambiamenti demografici nei paesi europei ed extraeuropei, lo sviluppo di nuove attività, il processo di urbanizzazione, le principali lingue e religioni della terra. • Riconoscere la complessità dei problemi ambientali e delle soluzioni ipotizzate e comprendere le problematiche legate allo sviluppo sostenibile. • Conoscere l’ importanza delle Organizzazioni pacifiche per la tutela dei diritti umani. • Conoscere le caratteristiche fisiche, culturali, politiche ed economiche dei diversi continenti per operare confronti. Regione e sistema territoriale • Individuare aspetti e problemi relativi ai cambiamenti climatici e territoriali, anche in relazione all’intervento umano. • Individuare aspetti e problemi relativi alla crescita demografica e ai movimenti migratori. • Conoscere i processi di sviluppo economico ed umano, i principali squilibri nella distribuzione della ricchezza sulla terra e gli effetti della globalizzazione in atto nel mondo. • Individuare aspetti, vantaggi e problemi nei processi di globalizzazione. • Conoscere le forme di governo e il sistema politico mondiale. • Conoscere le cause e le conseguenze dei conflitti contemporanei nel mondo e l’ intervento delle organizzazioni pacifiche. • Riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sull’ambiente. • Comprendere le relazioni tra le diverse attività dell’uomo e le problematiche legate ai rapporti tra i diversi gruppi umani. Orientamento • Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento fissi. • Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall’alto. 65 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 66 di 130 Attività e metodi Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e comprensione del fenomeno geografico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le conseguenze, di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle secondo uno schema logico, chiaro ed organico. Saranno favorite quindi, attività quali: leggere e ripetere, osservare e spiegare illustrazioni e didascalie, eseguire i lavori di ricerca su argomenti trattati. Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi e la produzione di carte geografiche, la costruzione di tabelle e grafici. Sussidi Libro di testo, atlante, schede di lavoro, questionari, cartine geografiche, fotografie, documenti vari, sussidi audiovisivi e multimediali. Verifiche e valutazione Le verifiche, in itinere e sommativa, controlleranno la misura e la qualità dell’apprendimento, ma anche l’adeguatezza e l’efficacia delle iniziative assunte per promuoverlo. Per cercare di rendere interessante il momento della verifica, verranno scelte prove che permettano all’alunno un’auto-verifica, così da presentarsi come momento conclusivo di una unità di lavoro e al tempo stesso punto di partenza della successiva. Verranno proposte verifiche a risposta chiusa (vero o falso, scelta multipla, corrispondenza, completamento), a risposta aperta (questionari, tabelle e schemi da completare), nonché colloqui orali. CRITERI DI VALUTAZIONE CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE VOTO 2 VOTO 1 Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente, utilizzando con sicurezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Mostra consolidata capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Presenta una approfondita conoscenza dei contenuti ed utilizza correttamente i linguaggi e gli strumenti propri della disciplina. Mostra una pertinente capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Presenta una adeguata conoscenza dei contenuti ed utilizza in modo autonomo gli strumenti e i linguaggi propri della disciplina. Mostra autonoma capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Presenta un’ adeguata conoscenza dei contenuti e, opportunamente guidato, utilizza correttamente gli strumenti e i linguaggi propri della disciplina. Mostra qualche incertezza nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza dei contenuti. Solo se guidato stabilisce relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Comprende ed usa con difficoltà gli strumenti ed i linguaggi propri della disciplina. Interviene solo se sollecitato. Presenta una parziale conoscenza dei contenuti. Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso. Interviene nelle discussioni solo se costantemente sollecitato. Presenta una frammentaria conoscenza dei contenuti. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni. Presenta una lacunosa conoscenza dei contenuti. Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni. Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati. 66 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 67 di 130 MATEMATICA E SCIENZE MATEMATICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione). Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. SCIENZE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. OBIETTIVI FORMATIVI Classe prima Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia Sapersi predisporre ad affrontare attività nuove Gestire l’organizzazione del proprio lavoro scolastico -Essere consapevoli del proprio metodo di lavoro -Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca -Saper prendere appunti secondo le indicazioni date dall’insegnante -Saper costruire schemi sulle conoscenze di base su un determinato argomento Obiettivi relazionali e comunicativi Obiettivi disciplinari -Comprendere, rielaborare e produrre con un linguaggio appropriato -Leggere comprendere e rielaborare un testo -Leggere e creare tabelle e schemi -Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica -Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo -Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi e operazioni -Utilizzare, riconoscere, creare, classificare e operare classificazioni -Porsi problemi e prospettarne soluzioni: +sviluppare capacità intuitive +verificare la validità delle intuizioni +verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali -Sviluppare una mentalità scientifica: +registrare, ordinare e correlare dati +riconoscere analogie e differenze +inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali 67 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 68 di 130 OBIETTIVI FORMATIVI Classe seconda Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia Riflettere criticamente su affermazioni e informazioni, per arrivare a convinzioni fondate Sapersi confrontare consapevolmente con il lavoro della classe e le richieste dell’insegnante Saper organizzare il lavoro scolastico personale Sviluppare autonomamente un efficace metodo di lavoro e adeguarlo alle diverse esigenze Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca. Saper prendere appunti su segnalazioni dell’insegnante Saper fare e utilizzare sintesi eventualmente con la guida dell’insegnante Obiettivi relazionali e comunicativi Obiettivi disciplinari Comprendere, rielaborare e produrre definizioni e proprietà con un linguaggio appropriato Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi, operazioni. Maturare consapevolezza e padronanza del calcolo nell’insieme Q Leggere, comprendere e rielaborare un testo, saperne ricavare informazioni. In particolare trasformare un problema in modello Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo Comunicare con un linguaggio che utilizzi anche simboli, rappresentazioni grafiche, schemi, che facilitino l’organizzazione del pensiero Porsi problemi e prospettarne soluzioni: scoprire l’importanza di formulare ipotesi, non solo per spiegare fatti e fenomeni, ma anche per organizzare correttamente l’osservazione sviluppare capacità intuitive. verificare la validità delle intuizioni con ragionamenti via via più organizzati. verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali Tali competenze si applicano in particolare al problema della misura, alla costruzione di formule, alla dimostrazione del teorema di Pitagora, dei teoremi di Euclide, ….. Sviluppare una mentalità scientifica nel modo di affrontare i problemi: registrare, ordinare e correlare dati. riconoscere proprietà varianti e invarianti, analogie e differenze. inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse. Tali competenze si applicano in particolare alla costruzione del modello del problema, alle trasformazioni geometriche, alla proporzione come modello di un problema, alla progettazione di un’indagine statistica OBIETTIVI FORMATIVI Classe terza Obiettivi relativi ad orientamento e autonomia -Saper affrontare attività nuove -Gestire l’organizzazione del proprio lavoro scolastico -Essere consapevoli del proprio metodo di lavoro -Saper gestire gli errori non come insuccessi, ma come restrizione del campo di ricerca. -Saper prendere appunti in modo autonomo ed essere in grado di riutilizzarli -Saper costruire schemi sulle conoscenze di base su un determinato argomento. Obiettivi relazionali e comunicativi Obiettivi disciplinari -Comprendere rielaborare e produrre con un linguaggio appropriato -Leggere comprendere e rielaborare un testo Leggere e creare tabelle e schemi -Saper mettere in gioco le proprie conoscenze e sottoporle a verifica -Praticare esperienze di cooperazione e di lavoro di gruppo - Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee matematiche fondamentali- Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi e operazioni. - Porsi problemi e prospettarne soluzioni: - sviluppare capacità intuitive - verificare la validità delle intuizioni - verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e risultati sperimentali - Sviluppare una mentalità scientifica - registrare, ordinare e correlare dati. - riconoscere analogie e differenze. - inquadrare in un medesimo schema logico questioni diverse. 68 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 69 di 130 I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO Classe prima Matematica -Il numero -Geometria -Misura -Dati e previsioni a integrazione delle quattro aree sono presenti due nuclei tematici: Aspetti storici connessi alla matematica Introduzione al pensiero razionale Scienze -Fisica e chimica: materia e peso, calore e temperatura -Biologia: il suolo, i viventi, regno piante regno animale -Ecologia a integrazione delle aree tematiche sono presenti le varie attività di educazione all’affettività, ambientale, alla salute. ARITMETICA Unità di apprendimento: N°1 Accoglienza matematica Contenuti -Le tabelle a doppia entrata -Gli ortogrammi, gli aerogrammi, gli ideogrammi. - Gli insiemi: rappresentazione e operazioni TEMPI: Settembre/Ottobre Obiettivi specifici -Saper usare in maniera valida ed efficace disegni e rappresentazioni per indicare procedimenti e soluzioni e per schematizzare situazioni e fenomeni; -Adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari. -Riconoscere e rappresentare gli insiemi. - effettuare operazioni con gli insiemi. Unità di apprendimento: N°2 Che cos’è il numero. N°3 Il numero come misura. N°4 Le quattro operazioni. N°5 Le proprietà delle quattro operazioni. N°6 I Problemi. N° 7 Le potenze Contenuti La rappresentazione decimale del numero, in particolare il senso e il ruolo dello zero. -Il ruolo delle varie operazioni con i numeri naturali e decimali ( inclusa l’elevazione al quadrato e al cubo). -L’applicazione dei sistemi di numerazione a base diversa da 10. -L’operazione di potenza TEMPI: Ottobre-Novembre-Dicembre- Gennaio. Obiettivi specifici -Esprimere le principali proprietà delle operazioni aritmetiche indicandone la loro importanza e utilità in alcuni procedimenti di calcolo. -Eseguire in maniera significativa e corretta le quattro operazioni e l’elevamento a potenza nell’insieme dei numeri naturali e decimali. -Calcolare il valore di espressioni aritmetiche e approssimare i risultati. -Esprimere il concetto di potenza, calcolare le potenze di 10 e usarle per esprimere numeri molto grandi e molto piccoli. -Utilizzare nella risoluzione dei problemi i concetti e i procedimenti propri delle varie operazioni aritmetiche. -Comprendere il significato della radice quadrata come operazione inversa dell’elevamento a quadrato. -Saper eseguire misure. -Comprendere il testo di semplici problemi e formulare ipotesi risolutive. Unità di apprendimento: N° 8 La divisibilità Contenuti -I multipli e divisori di un numero. -La differenza tra un numero primo e uno composto. -I criteri di divisibilità e la scomposizione in fattori primi di un numero intero. -I concetti di multiplo e divisore di un numero, di multiplo e divisore comune, di M.C.D. e di m. c. m. di due o più numeri. TEMPI: Febbraio Obiettivi specifici -Calcolare i multipli e i divisori di un numero. -Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. tra due o più numeri naturali. -Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio specifico, comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto. -Esporre chiaramente un procedimento risolutivo, evidenziando le azioni da compiere e il loro collegamento. Unità di apprendimento: N°9 La frazione. N°10 I numeri razionali. N°11 Le operazioni nell’insieme Q . Contenuti -La frazione come quoziente. -I numeri razionali. -Confronto di numeri razionali. -Frazioni equivalenti. -Il concetto di frazione come operatore su quantità e su grandezze. -I concetti relativi alle operazioni aritmetiche con le frazioni TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio. Obiettivi specifici -Eseguire operazioni con i numeri razionali. -Calcolare la frazione di un intero(figura, numero, segmento). -Individuare frazioni equivalenti e proprie, improprie, apparenti. -Passare dal linguaggio comune al linguaggio specifico. -Riconoscere situazioni problematiche, individuando i dati da cui partire e l’obiettivo da conseguire. -Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolutiva. 69 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 GEOMETRIA Unità di apprendimento: N°1 I piani della geometria. N°2 Gli oggetti della geometria. N°3 Gli angoli. N°4 Rette nel piano Contenuti -Gli enti geometrici fondamentali. -Gli assiomi su punti, rette e piani. -Il sistema internazionale di misura. --Cos’è una semiretta, un segmento, un angolo. -Vari tipi di angoli. -I concetti di perpendicolarità e parallelismo. TEMPI: Ottobre- Novembre- Dicembre- Gennaio Obiettivi specifici -Esprimere in maniera intuitiva i concetti di punto, retta, piano. -Confrontare segmenti. -Disegnare segmenti e angoli. -Esprimere la definizione di angolo, riconoscere i vari tipi e le relative misure. Unità di apprendimento: N°5 I poligoni. N°6 I triangoli. N°7 I quadrilateri. Contenuti -Le figure piane. -Le proprietà dei poligoni. -Le caratteristiche dei triangoli e dei quadrilateri. -I poligoni regolari. -Somma degli angoli di un triangolo e di un poligono. -Le proprietà dei triangoli e dei quadrilateri. TEMPI: Febbraio- Marzo- Aprile- Maggio. Obiettivi specifici -Denominare definire e classificare i poligoni, in particolare i triangoli e i quadrilateri. -Distinguere i poligoni regolari e non regolari. -Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazioni (riga, compasso, squadra e, eventualmente software di geometria). -Utilizzare diverse tecniche risolutive di problemi. SCIENZE Unità di apprendimento: N°1 Le scienze sperimentali Contenuti - Le fasi del metodo sperimentale. -I più comuni strumenti di laboratorio. -Le norme per un uso corretto del laboratorio scientifico. TEMPI: Obiettivi specifici -Applicare il metodo sperimentale. -Eseguire semplici esperienze di laboratorio. -Individuare modelli scientifici Settembre Unità di apprendimento: N°2 L’organizzazione dei viventi – N°3 La classificazione dei viventi Contenuti -Le caratteristiche degli esseri viventi. -La struttura e funzione delle cellule. -La differenza tra una cellula animale e vegetale. -La differenza tra mitosi e meiosi. -Il DNA, base della vita. -Che cos’è un microscopio e l’uso. TEMPI: Ottobre- Novembre Obiettivi specifici -Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non viventi. -Spiegare la struttura di una cellula distinguendo cellule eucariote da cellule procariote, cellule autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus. -Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti ed eucarioti. -Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi. -Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro caratteristiche. 70 Pag. 70 di 130 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Unità di apprendimento: N°4 Monere, protisti, funghi e virus Contenuti -La teoria sulla nascita della vita. -Le caratteristiche degli organismi più semplici dalle monere ai funghi. -Che molti organismi semplici sono utilio nocivi per l’uomo. TEMPI:NOVEMBRE- DICEMBRE Obiettivi specifici -Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non viventi. -Spiegare la struttura di una cellula distinguendo cellule eucariote da cellule procariote, cellule autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus. -Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti ed eucarioti. -Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi. -Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro caratteristiche. Unità di apprendimento: N°5 Le piante Contenuti -Riconoscere le briofite dalle tracheofite e le gimnosperme dalle angiosperme. -La struttura e la funzione della radice. -La struttura e la funzione del fusto. -La struttura e la funzione della foglia. -Il ciclo vitale delle piante vascolari. -Descrivere il processo della fotosintesi. TEMPI: Gennaio- Febbraio Obiettivi specifici -Identificare i criteri per riconoscere i diversi tipi di piante. -Classificare le più comuni angiosperme in base a semi, fiori e frutti. -Preparare materiale da esaminare con il microscopio e compiere osservazioni. -Esaminare le caratteristiche delle parti di una pianta anche di piccole dimensioni. Unità di apprendimento: N°6 Gli animali invertebrati N°7 Gli animali vertebrati Contenuti -Il ciclo vitale degli animali. -Le caratteristiche degli invertebrati e dei vertebrati. -I principali gruppi sistematici di invertebrati e vertebrati. -Gli adattamenti all’ambiente. -Il tipo di riproduzione e sviluppo degli animali. TEMPI: Febbraio- Marzo Obiettivi specifici -Riconoscere un animale in base alle sue caratteristiche. -Riconoscere il grado di complessità. -Valutare le caratteristiche evolutive. Unità di apprendimento: N°8 Gli stati della materia Contenuti -Il concetto di materia e le sue caratteristiche. -Il concetto di atomo e di molecola. -La differenza tra elemento e composto. -I concetti di stato liquido, solido e gassoso. TEMPI: Marzo- Aprile Obiettivi specifici -Spiegare la teoria atomica della materia. -Descrivere i cambiamenti di stato della materia. -Saper stimare il peso specifico di alcune sostanze Unità di apprendimento: N°9 Calore, temperatura e cambiamenti di stato. Contenuti -Il concetto di calore e temperatura. -La misura della temperatura e del calore. -I cambiamenti di stato. -La dilatazione termica. -La propagazione del calore. -Il calore specifico. TEMPI: Aprile Obiettivi specifici -Spiegare la differenza tra calore e temperatura. -Misurare il calore e la temperatura. -Individuare i cambiamenti di stato della materia. -Applicare il fenomeno della dilatazione termica e della propagazione del calore. 71 Pag. 71 di 130 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 72 di 130 Unità di apprendimento: N°10 L’aria. N°11 L’acqua. N°12 Il suolo. Contenuti -Le proprietà dell’acqua e il suo ciclo. -La composizione dell’aria e le sue proprietà. -Le funzioni dell’atmosfera in relazione alla vita sulla terra. -Il concetto di pressione atmosferica. -L’importanza e la composizione del suolo. TEMPI: Maggio Obiettivi specifici -Capire in che cosa consiste l’effetto serra. -Riconoscere gli effetti inquinanti di alcune sostanze. -Spiegare con linguaggio chiaro e preciso l’importanza dell’acqua, dell’aria e del suolo per tutti gli esseri viventi. -Spiegare la relazione tra clima, ambiente e suolo. CLASSE SECONDA PERCORSO DIDATTICO Aritmetica Geometria Scrittura dei numeri Ampliamenti numerici Analogie strutturali Relazioni e corrispondenze. Soluzioni del problema Descrizione del piano Misurare nel piano Costruzione di formule Relazioni di posizione Relazioni quantitative Scienze La materia e la chimica. L’uomo e la vita. La terra e l’ambiente. I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO ARITMETICA Unità di apprendimento: Recupero e ripasso Contenuti Le quattro operazioni – Applicazione delle quattro operazioni in problemi pratici – Comprensione del testo di un problema – verbalizzare la soluzione di semplici problemi – Verificare le proprietà dei poligoni anche con l’uso di materiale di facile consumo. TEMPI: Settembre Obiettivi minimi -Migliorare il metodo di studio. -Conoscere le quattro operazioni. -Saper applicare le quattro operazioni nei vari contesti. -Conoscere gli enti fondamentali della geometria. -Conoscere i poligoni Unità di apprendimento: N°1 Inumeri razionali. N°2 Le operazioni nell’insieme Q. N°3 I numeri irrazionali. Contenuti -Scrittura decimale di un numero decimale finito, periodico semplice e periodico misto. -La frazione generatrice di un numero decimale Un quadrato perfetto. -L’algoritmo per il calcolo della radice quadrata. TEMPI: Ottobre- Novembre-Dicembre- Obiettivi specifici -Eseguire calcoli, espressioni con le frazioni. -Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema, allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolutiva. -Saper applicare le proprietà della radice quadrata. -Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio specifico, comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto. Unità di apprendimento: N°4 I rapporti. N°5 Le proporzioni. Contenuti -Concetto di rapporto tra numeri e tra grandezze. -Concetto di proporzione. -Le proprietà delle proporzioni. -La proporzione continua. TEMPI: Gennaio – Febbraio Obiettivi specifici -Determinare il rapporto tra numeri, tra grandezze omogenee e non omogenee. -Saper calcolare un termine incognito in una proporzione. -Applicare in maniera efficace le proprietà delle proporzioni per il calcolo della percentuale e dell’interesse. -Utilizzare validamente nella risoluzione dei problemi i concetti e i procedimenti propri delle proporzioni. 72 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 73 di 130 Unità di apprendimento: N°6 Funzioni, proporzionalità e piano cartesiano. N°7 Applicazioni della proporzionalità Contenuti - Grandezze costanti e variabili. -Funzioni matematiche e funzioni empiriche. -Il piano cartesiano. -R-Grandezze direttamente proporzionali e rappresentazione grafica. -Grandezze inversamente proporzionali e rappresentazione grafica. -Le principali applicazioni della proporzionalità: problemi del tre semplice (diretto e inverso)ripartizione semplice e composta, percentuale. TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio. Obiettivi specifici -Individuare e distinguere funzioni matematiche ed e empiriche. -Rappresentare punti e semplici funzioni sul piano cartesiano. -Individuare relazioni di proporzionalità diretta e inversa fra grandezze. -Rappresentare la proporzionalità diretta e inversa sul piano cartesiano. -Distinguere le varie tipologie di problemi risolvibili con la proporzionalità diretta e inversa. -Sapere risolvere problemi del tre semplice, del tre composto, di ripartizione, di percentuale. GEOMETRIA Unità di apprendimento: N°1 Il modello del problema N°2 Il calcolo delle aree. N°3 Il teorema di Pitagora Contenuti -I concetti di equiscomponibilità ed equivalenza di figure piane. -Il calcolo delle aree delle figure piane. -Le proprietà di poligoni isoperimetrici ed equiestesi. -Il Teorema di Pitagora. -Applicazione del teorema di Pitagora. TEMPI: Settembre – Ottobre- Novembre- DicembreGennaio. Obiettivi specifici - Individuare poligoni equivalenti. -Calcolare l’area dei poligoni. -Riconoscere poligoni isoperimetrici. -Mettere in relazione i poligoni isoperimetrici ed equivalenti. -Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazione Unità di apprendimento: N°4 La similitudine. Contenuti -Il concetto di similitudine. -I poligoni simili. TEMPI: Febbraio- Marzo. Obiettivi specifici -Applicare la similitudine. -Riconoscere le proprietà dei poligoni simili. -Risolvere problemi usando le proprietà della similitudine ricorrendo a modelli materiali e ad opportuni strumenti di rappresentazione. -Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere. Unità di apprendimento: N°5 Circonferenza e cerchio N°6 Poligoni inscritti e circoscritti Contenuti -La circonferenza, il cerchio e le sue parti. -La lunghezza e l’ampiezza di un arco di circonferenza. -Il concetto di poligoni inscritti e circoscritti. TEMPI: Aprile- Maggio. Obiettivi specifici -Riconoscere le posizioni reciproche di una retta rispetto alla circonferenza e di due circonferenze. -Distinguere le parti della circonferenza e del cerchio. -Risolvere problemi usando proprietà relative alla circonferenza e al cerchio ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di rappresentazioni (riga, compasso, squadra e, eventualmente software di geometria). -Utilizzare diverse tecniche risolutive di problemi. 73 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 74 di 130 SCIENZE Unità di apprendimento: N°1 L’apparato tegumentario N°2 L’apparato locomotore e i movimenti. N°3 L’apparato digerente e l’alimentazione. N°4 L’apparato respiratorio. N°5 L’apparato circolatorio. N°6 L’apparato escretore. Contenuti -La struttura della pelle. Le caratteristiche del sistema scheletrico. -Conoscenze sull’apparato digerente e sull’alimentazione. -Le parti dell’apparato respiratorio e la loro funzione. -L’anatomia e le funzioni del cuore. -La composizione del sangue e il suo percorso nel corpo. -Che cos’è l’escrezione. TEMPI: Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio – Febbraio- Obiettivi specifici -Spiegare cosa sono L’epidermide, il derma, e l’ipoderma. -Spiegare le funzioni della pelle e i fenomeni di termoregolazione, vasodilatazione e vasocostrizione. -Rilevare che gli organismi necessitano di un sistema scheletrico. -Spiegare come i i movimenti del corpo richiedono la collaborazione tra le ossa e i muscoli. -Spiegare il fenomeno dell’affaticamento. -Descrivere i processi di trasformazione del cibo. -Spiegare come il lavoro dei polmoni è legato a quello del cuore. -Riconoscere i gruppi sanguigni. -Spiegare la struttura e il funzionamento dei reni. Unità di apprendimento: N°7Le sostanze chimiche. N°8. I composti organici. Contenuti -La struttura dell’atomo e della materia. -Elementi, composti, metalli e non metalli. -Legami chimici. -Le reazioni chimiche. -Le leggi che regolano le reazioni chimiche. TEMPI: Marzo-Aprile Obiettivi specifici -Distinguere i vari tipi di elementi nella tavola periodica. -Riconoscere e individuare i principali composti organici e inorganici. -Individuare sostanze acide, basiche e neutre. Unità di apprendimento: N°9 Movimento, forza ed equilibrio Contenuti Obiettivi specifici -Il concetto di moto e di quiete. -Gli elementi che distinguono il moto. -Il concetto di forza. -Il concetto di leva. -Quali sono i vari tipi di leva. TEMPI: Maggio -Individuare nelle forze le cause che determinano il moto. -Calcolare la risultante di due o più forze. -Spiegare con linguaggio chiaro e preciso l’importanza delle leve. -Trovare soluzioni di problemi con le leve. 74 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 75 di 130 CLASSE TERZA I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO ARITMETICA Unità di apprendimento: Recupero e consolidamento Contenuti Motivazione : E’ indispensabile che tutti gli alunni raggiungano un grado minimo di abilità che permetta loro di affrontare i temi trattati con maggiori competenze. Nella classe sono presenti alunni con difficoltà e alunni motivati allo studio della disciplina. Contenuti: - Il m.c.m. -I numeri razionali relativi -I numeri razionali in problemi pratici. TEMPI: Settembre Obiettivi minimi di apprendimento -Stimolare la motivazione. -Migliorare il metodo di studio. -Conoscere i numeri razionali. -Saper operare con i numeri razionali in situazioni semplici. Unità di apprendimento: N°1 Il numero relativo. N°2 Operazioni con i numeri relativi Contenuti -Il concetto di numero relativo. - L’insieme dei numeri relativi. -Conoscenze del calcolo algebrico. -Il concetto di radice quadrata di un numero relativo. TEMPI: Ottobre – Novembre-Dicembre Obiettivi specifici -Saper rappresentare i numeri relativi sulla retta orientata. -Saper confrontare due numeri relativi. -Saper riconoscere due numeri relativi concordi, discordi, opposti. -Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri relativi. -Saper calcolare la potenza di un numero relativo. -Acquisire abilità nel calcolo algebrico. -Esprimere le principali proprietà delle operazioni algebriche indicandone la loro importanza e utilità in alcuni procedimenti di calcolo. Unità di apprendimento: N°3 Il calcolo letterale e i monomi N°4 Polinomi Contenuti -Il concetto di numero che diventa lettera. -Cosa esprime una espressione letterale. - Monomi e polinomi TEMPI: Gennaio- Febbraio Obiettivi specifici -Saper calcolare il valore di una espressione letterale. -Saper operare con i monomi e i polinomi. -Riconoscere i principali prodotti notevoli e saperli risolvere. Unità di apprendimento: N° 5 Equazioni Contenuti -Il concetto di uguaglianza. -I due principi di equivalenza delle equazioni. -Equazione determinata, indeterminata e impossibile. TEMPI: Marzo Obiettivi specifici -Saper distinguere un’identità da una equazione. -Saper risolvere un’equazione di primo grado a un’incognita. -Saper discutere e verificare la soluzione di un’equazione -Saper risolvere problemi matematici mediante equazioni di primo grado a un’incognita. Unità di apprendimento: N° 6 Piano cartesiano N°7 Equazioni e linee Contenuti Obiettivi specifici -Riprendere i concetti di sistema di riferimento e piano cartesiano. -Le equazioni delle rette parallele e delle rette perpendicolari. -Il coefficiente angolare di una retta. TEMPI: Aprile -Saper individuare i punti nel piano cartesiano. -Saper calcolare la distanza tra due punti e il punto medio di un segmento. -Saper tracciare il diagramma della retta. -Saper scrivere l’equazione di una retta passante per due punti. -Saper individuare i poligoni nel piano cartesiano. -Saper effettuare misure nel piano cartesiano. . 75 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 76 di 130 Unità di apprendimento: N° 8 L’interpretazione dei dati Contenuti -I concetti di fenomeno collettivo, e variabile statistica. -Le modalità e le fasi di un’indagine statistica. -Significato di evento certo, impossibile, probabile. -Concetto di frequenza e probabilità. TEMPI: Maggio Obiettivi specifici -Saper calcolare la probabilità teorica di un evento casuale. -Saper calcolare la probabilità totale. Esercizi di applicazione alle scienze. GEOMETRIA Unità di apprendimento: Recupero e Ripasso (VOL. B di 2°) Contenuti -Aree dei poligoni Applicazione del teorema di Pitagora. TEMPI: Ottobre Obiettivi specifici - Conoscere i poligoni. -Saper risolvere problemi di geometria. Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere. Unità di apprendimento: N° 1 Figure nello spazio. N°2 Le misure dei solidi. N°3 I prismi. N°4 Piramidi Contenuti -Concetto di piano. -La differenza tra rette complanari e rette sghembe. -Concetto di angolo diedro e di sezione normale di un diedro. -I poliedri e saper individuare le loro caratteristiche. -Concetto di volume di un solido. -Il significato di solidi equivalenti. TEMPI: Ottobre- Novembre-Dicembre- Gennaio Obiettivi specifici -Sapere come può essere individuato un piano. -Sapere quali posizioni possono assumere due rette, due piani, una retta e un piano. -Saper determinare la superficie laterale e totale del prisma, parallelepipedo, cubo, piramide, poliedro regolare. -Saper calcolare il volume dei poliedri. -Sapere la relazione che intercorre tra peso, volume e peso specifico di un corpo. Unità di apprendimento: N° 5 Misure di circonferenza e cerchio Contenuti -Circonferenza e cerchio. -Parti della circonferenza e del cerchio. TEMPI: Febbraio – Marzo Obiettivi specifici -Saper calcolare la lunghezza della circonferenza. -Saper determinare la lunghezza e l’ampiezza di un arco di circonferenza. -Saper calcolare l’area del cerchio e delle sue parti. -Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza e al cerchio. Unità di apprendimento: N°6 I solidi di rotazione Contenuti -Il concetto di solido di rotazione. -Le caratteristiche del cilindro. -Le caratteristiche del cono. -Le caratteristiche della sfera. -Altri solidi generati dalla rotazione di alcuni poligoni. TEMPI: Marzo – Aprile Obiettivi specifici -Sapere determinare le arre e i volumi dei solidi di rotazione. -Acquisire abilità nella risoluzione di problemi relativi ai solidi di rotazione. 76 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 77 di 130 Unità di apprendimento: Ripresa (VOL. B di 2°) Contenuti -Il concetto di similitudine. -I poligoni simili. TEMPI: Maggio Obiettivi specifici -Applicare la similitudine. -Riconoscere le proprietà dei poligoni simili. -Risolvere problemi usando le proprietà della similitudine ricorrendo a modelli materiali e ad opportuni strumenti di rappresentazione. Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un problema, evidenziando le azioni da compiere. SCIENZE Il sistema Terra N°1 La Terra dalle origini ad oggi; N°2 Terremoti e vulcani ; N°3 Minerali e rocce. Contenuti -La struttura interna della Terra -Le origini della Terra La teoria della deriva dei continenti. -La relazione tra i movimenti delle zolle e i fenomeni sismici e vulcanici. - La struttura di un vulcano -I differenti tipi di eruzioni vulcaniche. -Terremoti e maremoti. -Cosa sono l’epicentro e l’ipocentro. -Classificazione e proprietà fisiche dei minerali. -Come si sono formati i minerali. -Le rocce : ignee, sedimentarie, metamorfiche -Il ciclo delle rocce TEMPI: Ottobre-Novembre Astronomia Unità: N°4 Il pianeta terra e il suo satellite Contenuti La Terra e i moti della terra. -I meridiani e i paralleli. -La luna e le sue fasi. -Il sistema solare e i pianeti. -L’universo, le stelle, le costellazioni, le galassie e la via lattea. TEMPI: Novembre- Dicembre Obiettivi specifici -Esporre la struttura e le origini della Terra -Esporre la deriva dei continenti ed indicare le teorie che la sostengono. -Esporre la teoria della tettonica a zolle. -Spiegare come avvengono i fenomeni sismici e vulcanici e come si sono formate le catene montuose. -Spiegare come funzionano i sismografi e descrivere le differenti onde sismiche. -Definire l’intensità e la magnitudo di un terremoto. -Illustrare la distribuzione geografica dei fenomeni sismici e vulcanici in Italia e nel mondo. -Descrivere la struttura interna della Terra. -Comprendere cos’è un minerale e le sue caratteristiche -Comprendere come avviene la degradazione delle rocce - Classificare le rocce della litosfera N°5 ll sistema solare. Obiettivi specifici -Saper descrivere le conseguenze dei moti della terra. -Spiegare le influenze della luna sulla terra (maree ed eclissi). -Spiegare le leggi di keplero e la legge di gravitazione universale. (cenni) -Spiegare cosa sono le stelle e l’evoluzione delle stelle. (cenni) -Esporre le teorie del Big-Bang e dell’espansione dell’universo.( cenni) Biologia Unità: N° 6 L’evoluzione dei viventi. Contenuti Obiettivi specifici -Origine della vita -Le ere geologiche -Cosa s’ intende per evoluzione dei viventi. -Prove sperimentali a sostegno della teoria di Darwin. - TEMPI: Gennaio -Conoscere la teoria sulla nascita della vita. -Conoscere le ere geologiche e le loro caratteristiche -Esporre e confrontare le teorie sull’evoluzione di Darwin e Lamark. (cenni) Unità: N° 7 Il sistema di controllo . N° 8 Gli organi di senso Contenuti Obiettivi specifici 77 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Il sistema nervoso centrale e periferico. -La cellula nervosa. -Il sistema nervoso autonomo. -Le ghiandole endocrine. -Gli organi di senso TEMPI: Gennaio-Febbraio POF 2010/2011 Pag. 78 di 130 -Descrivere il neurone. -Spiegare la differenza tra sistema nervoso centrale, autonomo e periferico. -Spiegare come si trasmette l’impulso nervoso. -Spiegare che cos’è la sinapsi. -Spiegare in che cosa consiste l’attività riflessa -Conoscere struttura e funzioni degli organi di senso Unità N° 9 La riproduzione. Contenuti -Gli apparati riproduttori maschile e femminile. TEMPI: Marzo Obiettivi specifici -Descrivere la struttura delle cellule: spermatozoo e ovulo. -Descrivere la fecondazione e lo sviluppo embrionale. -Spiegare che cos’è la pubertà. -Spiegare la determinazione del sesso. Unità: N° 10 La biologia molecolare. N°11 La genetica e l’ingegneria genetica Contenuti Obiettivi specifici -La struttura del DNA e dell’RNA. - Cos’è il gene e il genoma. - Cos’è un carattere dominante recessivo, cos’è il gene, il genotipo e il fenotipo - Esercizi di genetica -Spiegare i processi di duplicazione, trascrizione e traduzione. -Spiegare che cos’è una mutazione. -Esporre le leggi di Mendel. -Definire la biotecnologia e l’ingegneria genetica. -Spiegare cosa sono gli organismi transgenici TEMPI: Marzo – Aprile Fisica Unità : N° 12 L’elettricità. N° 13 Il lavoro e l’energia Contenuti - L’energia elettrica. -La corrente elettrica. -I conduttori e gli isolanti. -I circuiti elettrici. -Le varie fonti energetiche. -Le forme di inquinamento ambientale. -Le fonti di energie alternative. TEMPI: Maggio Obiettivi specifici -Spiegare le leggi di Ohm. -Descrivere gli effetti della corrente elettrica. -Illustrare alcuni metodi e tecniche per risparmiare le risorse energetiche. METODOLOGIA E STRUMENTI Affinché gli alunni possano acquisire nuove conoscenze e abilità, sarà necessario stabilire un collegamento fra quello che già conoscono e quanto di nuovo verrà loro proposto come approfondimento o completamento. Si terrà conto dell’analogia dei processi mentali degli alunni in questa fascia d’età, proponendo una continuità metodologica con l’anno di studio precedente. Le attività proposte saranno affrontate in modo tale da rispettare i tempi e le modalità d’apprendimento degli alunni.Si promuoverà tutto ciò che può stimolare la loro curiosità e la loro intuizione, da esperienze facilmente comprensibili, pertanto gli alunni saranno impegnati individualmente o in gruppi, in momenti operativi di indagini e riflessioni opportunamente guidati ed integrati dall’insegnante, giungendo secondo la natura dell’argomento a sviluppi più approfonditi e generali. In molti casi l’indagine sperimentale e quella matematica potranno proseguire a lungo assieme, integrandosi senza confondersi. Rilevante sarà l’attività di laboratorio non solo per le scienze sperimentali ma anche per la matematica (procedimenti di misura, costruzione di grafici, costruzioni di geometria). Nell’osservazione diretta di fatti, fenomeni e ambienti gli allievi saranno guidati a discutere fra loro per prospettare soluzioni e ipotesi interpretative. L’esecuzione dell’esperimento individuale o a gruppi oltre a sviluppare abilità manuali fornirà occasioni per effettuare misure. La relazione scritta corredata di disegni, tabelle e grafici, costituirà per gli alunni un momento di riflessione, verifica e di acquisizione oltre che dei concetti di un linguaggio appropriato. E’ ovvio che gli esperimenti non potranno prescindere da momenti didattici in cui si farà uso della comunicazione, sia scritta che orale (informazione, spiegazione, 78 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 79 di 130 illustrazione), sia per immagine (sussidi audiovisivi). In tali momenti dell’attività didattica si provvederà ad una organizzazione problematica dell’esposizione e ad un uso critico ed analitico dei testi e di altri sussidi didattici. Si prevede di fare largo uso di modelli concreti, materiale audiovisivo, esperimenti con materiale povero. ATTIVITA’ DI RECUPERO Tenendo conto delle conoscenze in possesso degli allievi, verrà svolto, nei tempi e nei modi ritenuti di volta in volta più adatti, un lavoro di recupero per gli allievi in difficoltà. Per passare dalla teoria all’applicazione: l’alunno sarà aiutato nell’approccio operativo che gli manca con esercitazioni specifiche per tradurre il sapere in saper fare. Per sapere organizzare lo svolgimento di un lavoro: per apprendere le prime regole di un metodo di lavoro l’esecuzione di esercizi con la guida di esempi svolti. L’osservazione dell’esempio aiuterà l’alunno nell’esecuzione dei compiti, anche solo nel modo di presentare lo svolgimento Per imparare a recuperare e organizzare le conoscenze: l’alunno svolgerà esercizi presentati con un linguaggio più semplice, più vicino al suo lessico, e quindi più comprensibili. Per recuperare lacune nelle conoscenze di base: si organizzeranno delle attività di gruppo mirate al recupero di specifiche conoscenze. Per stimolare la motivazione: Alcuni alunni per motivi diversi, possono presentare una mancanza di motivazione. In questi casi si utilizzeranno: -una sintesi attiva delle unità d’apprendimento, perché consolida le conoscenze -le schede d’informatica, perché l’attività al computer è stimolante -aspetti storici della matematica e delle scienze, perché presenta aspetti curiosi e interessanti -divertimenti matematici -esperimenti in laboratorio di scienze Ampliamento e approfondimento: agli alunni particolarmente dotati, saranno assegnate letture più approfondite; esercitazioni più stimolanti, che dovranno essere confrontate e discusse con l’insegnante e con qualche altro alunno; argomenti più complessi e interessanti. Nel lavoro di gruppo, che è la situazione più delicata per questi alunni, andranno stimolati ad assumere ruoli adeguati, in modo però che evitino di sostituirsi agli altri, e cerchino invece di migliorare la produttività del gruppo con un corretto atteggiamento di collaborazione, di aiuto, di rispetto. Gli alunni saranno stimolati a partecipare a gare “Giochi matematici” e a frequentare corsi per lo sviluppo delle competenze. VERIFICHE Il processo di apprendimento degli alunni della classe sarà costantemente monitorato mediante - frequenti verifiche formative di tipo analitico, che saranno documentate sul registro personale, sulla partecipazione all’elaborazione collettiva dei concetti, sull’attenzione con cui il lavoro viene seguito, sulla qualità del lavoro fatto a casa. - Verifiche periodiche con cadenza mensile o al termine delle unità didattiche, che saranno documentate dalla produzione degli studenti e dalle annotazioni sul registro personale, ad esempio: colloqui orali preceduti o seguiti da brevi esercitazioni pratiche; svolgimento di attività pratiche individuali o di gruppo in classe o nel laboratorio; verifiche scritte riguardanti la comprensione, la rielaborazione dei contenuti, le conoscenze e il linguaggio; Le prove scritte di verifica saranno strutturate secondo i criteri di valutazione e saranno coerenti con gli obiettivi didattici specifici delle unità di apprendimento e con i contenuti proposti. Le modalità di valutazione di ciascuna prova saranno comunicate agli alunni e discusse, le correzioni saranno collettive, in modo da essere utilizzate come strumento formativo. Verranno effettuate tre prove scritte per quadrimestre, di cui una comune per classi parallele. I compiti a casa verranno corretti e controllati ogni giorno in classe. In merito a questa fase di lavoro gli alunni dovranno diventare via via più autonomi. VALUTAZIONE I criteri che saranno seguiti per la valutazione complessiva, per le singole prove, di ogni alunno fanno riferimento all’attuale normativa che descrive in modo generico le dimensioni da valutare. In particolare la valutazione sarà indirizzata a una: 79 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 80 di 130 1.Valutazione d’ingresso Verifica delle abilità cognitive in possesso dell’alunno onde inquadrare esigenze e prospettive. 2.Valutazione diagnostica ( formativa e informale ) Formativa occorrerà con periodicità effettuare: Accertamenti orali e scritti, prove grafiche e metodi applicativi; Controllo del grado di assimilazione dell’alunno attraverso la richiesta di riesporre i quesiti trattati; Accertamenti sulla comprensione e l’applicazione di fatti e fenomeni connessi ai problemi presi in considerazione; Verifica sul rendimento di tipo: basso, medio, alto. In sede di riunione per materia è stata concordata la seguente articolazione dei criteri di valutazione Classe prima MATEMATICA Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti. Legge la realtà, identifica e risolve problemi individua i dati e formula ipotesi di soluzione e verifica Conosce i concetti e i simboli del linguaggio matematico…………… Conosce il sistema di numerazione decimale e le quattro operazioni…… Conosce le regole matematiche e grafiche……………………………… Conosce l’uso di strumenti, gli enti geometrici fondamentali e le unità di misura. Risolve quesiti , applica procedimenti di calcolo e proprietà Saper scegliere e utilizzare strumenti di misura Saper confrontare, ordinare e classificare Saper individuare proprietà, analogie e differenze Saper individuare dati ed elementi di un problema Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati Comprende e usa il linguaggio e i Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico simboli della matematica per indagare e Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni spiegare fenomeni in contesti vari Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche SCIENZE Conoscenza degli elementi propri della disciplina Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale Comprensione e uso dei linguaggi specifici Acquisire il metodo sperimentale Conoscere La struttura dei viventi e della materia Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute. Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali Saper problematizzare fatti e fenomeni Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto dell’ambiente naturale. Saper formulare ipotesi sperimentali Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti Comprendere termini e simboli scientifici Saper decodificare un testo scientifico Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche. 80 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 81 di 130 Classe seconda MATEMATICA Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica Conosce termini, definizioni e proprietà Conosce le regole di calcolo con i numeri razionali e…… Conosce le regole matematiche e grafiche Conosce i poligoni e i relativi teoremi. Individuazione e applicazione di Saper applicare i procedimenti di calcolo e di misura relazioni, proprietà e procedimenti. Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi Saper mettere in relazione quesiti diversi Saper individuare proprietà, analogie e differenze Legge la realtà, identifica e risolve Saper individuare dati ed elementi di un problema problemi individua i dati e formula Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema ipotesi di soluzione e verifica Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati Comprende e usa il linguaggio e i Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico simboli della matematica per indagare e Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni spiegare fenomeni in contesti vari Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche SCIENZE Conoscenza degli elementi propri della disciplina Conoscere termini specifici Conoscere in termini essenziali le relazioni uomo-ambiente Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute. Osservazione di fatti e fenomeni anche con Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale l’uso di strumenti Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali Formulazione di ipotesi e loro verifica Saper problematizzare fatti e fenomeni anche sperimentale Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente Saper formulare ipotesi sperimentali Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti Comprensione e uso dei linguaggi specifici Comprendere termini e simboli scientifici Saper decodificare un testo scientifico Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche. 81 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 82 di 130 Classe terza MATEMATICA Conoscenza degli elementi fondamentali della matematica Individuazione e applicazione di relazioni, proprietà e procedimenti. Legge la realtà, identifica e risolve problemi individua i dati e formula ipotesi di soluzione e verifica Comprende e usa il linguaggio e i simboli della matematica per indagare e spiegare fenomeni in contesti vari Conosce termini, definizioni e proprietà Conosce le regole di calcolo numerico e letterale Conosce le formule matematiche e le rappresentazioni grafiche Conosce i solidi e i relativi teoremi. Saper applicare le tecniche di calcolo numerico e letterale Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi Saper mettere in relazione quesiti diversi Saper individuare proprietà, analogie e differenze Saper individuare dati ed elementi di un problema Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche Descrivere verbalmente situazioni problematiche usando il linguaggio matematico SCIENZE Conoscenza degli elementi propri della disciplina Osservazione di fatti e fenomeni anche con l’uso di strumenti Formulazione di ipotesi e loro verifica anche sperimentale Comprensione e uso dei linguaggi specifici Conoscere termini specifici Conoscere informazioni scientifiche e saper identificare le relazioni uomo-ambiente Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute. Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali Saper problematizzare fatti e fenomeni Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente Saper formulare ipotesi sperimentali Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti Comprendere termini e simboli scientifici Saper decodificare un testo scientifico Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche. 82 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 83 di 130 Griglia di valutazione per le prove scritte di matematica Indicatori: Conoscenze Comprensione e uso dei linguaggi specifici Elaborazione e applicazione di proprietà e procedure % Ottenuta Voto in decimi 0–1 1 2 2 Da 3 a 34 3 Da 35 a 44 4 Da 45 a 54 5 Da 55 a 64 6 Da 65 a 74 7 Da 75 a 84 8 Da 85 a 94 9 Da 95 a 100 10 Descrittori La prova non è stata svolta/viene consegnata in bianco La prova è stata svolta in modo errato e molto limitato Prova inadeguata rispetto alle conoscenze e alle abilità richieste, con numerosi e gravi errori concettuali, di procedimento/esecuzione Prova incompleta e/o approssimativa, con numerosi i errori, superficiale rispetto alle conoscenze e alle abilità richieste Prova superficiale e limitata poco approfondita con errori e non del tutto adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste Prova semplice essenziale e poco approfondita ma complessivamente adeguata alle conoscenze e alle abilità di base richieste Prova complessivamente rispondente agli indicatori, con alcuni errori di ordine concettuale e formale, procedurale/esecutivo, organizzativo Prova corretta rispetto a tutti gli indicatori, con rare incertezze formali, procedurali/esecutive Prova positiva/molto positiva rispetto a tutti gli indicatori, con rare incertezze formali Prova completa, approfondita a livello personale rispetto a tutti gli obiettivi, senza alcuna incertezza formale, rielaborata con precisione e accuratezza Griglia di valutazione per la prova orale INDICATORI CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI ESPOSIZIONE DEGLI ARGOMENTI CAPACITA’ DI COLLEGAMENTO CONOSCENZA DEI TERMINI SPECIFICI METODO DI STUDIO PUNTI GIUDIZIO 2 1,5 1 0,5 0 2 1,5 1 0,5 0 2 2 2 1,5 1 0,5 0 2 1,5 1 0,5 0 2 2 2 1,5 1 0,5 0 2 83 Complete e approfondite Complete Essenziali Superficiali Frammentarie Fluida, sicura Chiara, logica Chiara e semplice Semplice,pertinente Insicura guidata Utilizza autonomamente le conoscenze acquisite in nuove situazioni Collega le conoscenze acquisite autonomamente Collega le conoscenze acquisite, se richiesto Collega le conoscenze acquisite, se guidato Non sa effettuare collegamenti Appropriata Specifica Corretta Scarsa Carente Sa individuare autonomamente e con facilità informazioni, concetti e problemi Sa individuare informazioni e concetti Sa individuare le informazioni più opportune Se guidato, individua solo qualche informazione Non sa individuare le informazioni essenziali Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 84 di 130 MUSICA 1. FUNZIONI FORMATIVE DELLA MUSICA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL TRIENNIO FUNZIONI FORMATIVE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI MUSICA AL TERMINE DEL TRIENNIO FUNZIONE COGNITIVO-CULTURALE: gli alunni esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della realtà, sviluppano un pensiero intuitivo, creativo, duttile, partecipano al patrimonio delle diverse culture e costruiscono l’universo di significati alla base della concezione del mondo nel quale vive la comunità nella quale essi stessi insistono. FUNZIONE LINGUISTICO-COMUNICATIVA: gli alunni esercitano la capacità di espressione e comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche specifiche del linguaggio musicale. FUNZIONE EMOTIVO-AFFETTIVA: gli alunni esercitano la capacità di riflessione critica sulla formalizzazione simbolica delle emozioni, sull’influenza da esse esercitata sul proprio comportamento, educandone il grado ed il tipo di risposta. FUNZIONE IDENTITARIA-INTERCULTURALE: gli alunni prendono coscienza della propria identità e tradizione culturale e acquisiscono gli strumenti per la conoscenza, il confronto, il rispetto di altre espressioni culturali. FUNZIONE RELAZIONALE: gli alunni instaurano relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche compartecipate e sull’ascolto condiviso. FUNZIONE CRITICO-ESTETICA: gli alunni sviluppano una sensibilità basata sull’ascolto critico e sull’interpretazione dei messaggi sonori e di tutte quelle espressioni comunicative legate e/o veicolate dal messaggio sonoro, acquisendo autonomia di giudizio ed elevando il proprio grado di fruizione estetica del patrimonio artistico, sociale e culturale. L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’apprendimento ed alla riproduzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici. Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria capacità di comprensione di eventi, materiali, opere musicali, riconoscendone i significati, anche in relazione al contesto storicoculturale. Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico appropriato ed adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di tradizione orale e scritta. Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle tradizioni storiche ed alle diversità culturali contemporanee. Integra con altri saperi ed altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. Orienta lo sviluppo delle proprie competenze musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità musicale che muova dalla consapevolezza delle proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul territorio. Il piano di lavoro annuale generale Per attivare le risorse degli alunni è necessario partire dal loro vissuto fondando su di esso la scelta dei contenuti che, nel caso di un vissuto poco esteso, possono partire dall’individuazione, riconoscimento, ricostruzione, rielaborazione e riproduzione di un ambiente sonoro; nel caso di un vissuto più attivo e cosciente, dall’ultima canzone dell’estate o dai brani suonati e/o cantati nel corso dell’anno scolastico precedente. Per gli alunni delle prime classi, è necessario partire dal loro vissuto scolastico o da altre esperienze anche familiari. Questa prima fase, di rilevazione iniziale o di adattamento, è fondamentale per la costruzione del modello operativo che sarà utilizzato fino a conclusione del percorso didattico: essa, quindi, non può essere chiusa prima della conclusione del mese di Ottobre. A partire dal mese di Novembre, sarà strutturato un percorso operativo di massima di durata annua, comprendente competenze, abilità/capacità, conoscenze, metodi, modalità di verifica e valutazione, soluzioni organizzative e strategie di apprendimento per ciascuna classe, da integrare, nella massima autonomia, con le proposte operative, le attività ed i contenuti presenti nei libri di testo opportunamente adottati. Le finalità disciplinari si articolano su due macrolivelli: PRODUZIONE e FRUIZIONE CONSAPEVOLE. Lo scopo è quello di favorire lo sviluppo della musicalità che è innata in ciascuno; promuovere l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalità; contribuire al benessere psicofisico in una prospettiva di prevenzione del disagio e di risposta alle esigenze caratteristiche della fascia di età di riferimento. 84 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 85 di 130 2. OBIETTIVI, CONTENUTI, VERIFICHE E VALUTAZIONE ANNUALI AREA DISCIPLINARE OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE Ascolto, Interpretazione, Analisi, e Conoscenze specifiche Ascoltare e differenziare i suoni dai rumori Riconoscere e differenziare gli eventi sonori della realtà quotidiana. Riconoscere i caratteri identificativi del suono. Comprendere le relazioni tra linguaggio musicale e parlato. Comprendere i fattori prosodici di parole e frasi, le strutture ritmiche delle parole e il valore espressivo delle onomatopee. Conoscere le famiglie strumentali dell’orchestra tradizionale. Riconoscere all’ascolto i diversi timbri strumentali. Ascoltare brani musicali rappresentativi e di facile comprensione per analizzarne, con linguaggio appropriato, le strutture fondamentali, il significato espressivo, le variazioni agogico-timbriche. Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali. Conoscere ed ascoltare gli strumenti della musica etnica. Conoscere le peculiarità stilistiche di epoche e generi musicali diversi. Conoscere i criteri di organizzazione formale tradizionali e le principali forme e strutture del linguaggio musicale e la loro valenza espressiva anche in relazione ad altri linguaggi. Descrivere le caratteristiche acustico-fisiche del suono usando la terminologia specifica. Correlare la costruzione dei messaggi musicali con la funzione espressivo-comunicativa. Riconoscere all’ascolto la ripetizione, la variazione, il contrasto delle parti. Riconoscere le principali formazioni strumentali ed i singoli timbri. Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali. Comprendere il significato di notazione. Comprendere il significato segno/suono. Usare i primi segni grafici grammaticali del linguaggio musicale Riconoscere l’organizzazione ritmica dei suoni e di semplici frasi ritmico-melodiche Riconoscere semplici strutture del linguaggio musicale. Comprendere ed usare le regole del linguaggio musicale (leggere e scrivere frasi ritmico-melodiche). Utilizzare la simbologia musicale per la trascrizione dei parametri del suono. Rappresentare graficamente la costruzione di frammenti musicali e/o la forma di facili brani individuando la ripetizione o la diversità delle parti. Acquisire i primi elementi della scrittura musicale con semplice software specifico Eseguire facili frasi melodiche tramite lettura intonata delle note. Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una o due voci, con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili. Utilizzare consapevolmente i parametri del suono per improvvisazioni parlate o cantate. Migliorare la tecnica esecutiva degli strumenti didattici. Eseguire semplici brani con strumenti didattici melodici, sia ad orecchio sia leggendo la notazione sul pentagramma. Linguaggio Specifico Pratica Vocale e Strumentale Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una voce anche con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili. Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici melodici. Eseguire sequenze ritmiche con le mani o con strumenti didattici a percussione. Eseguire facili esercizi con strumenti didattici melodici, sia ad orecchio sia leggendo la notazione sul pentagramma. 85 Confrontare e comprendere prodotti musicali di diverse culture, forme e stili con atteggiamento analitico. Approfondire le funzioni sociali della musica nel nostro tempo. Conoscere i principali usi e funzioni della musica nella realtà contemporanea con particolare attenzione ai massmedia ed alla musica di consumo. Saper esprimere giudizi personali e motivati nei confronti dei vari generi musicali con terminologia appropriata. Comprendere significati e funzioni delle opere musicali nei contesti storici specifici anche in relazione con altre espressioni artistiche e culturali. Ampliare e migliorare l’uso della notazione musicale. Leggere e scrivere frasi ritmico-melodiche complesse. Riconoscere, distinguere ed analizzare le strutture ritmicomelodiche di brani complessi. Rappresentare graficamente la costruzione di frammenti musicali e/o la forma di brani complessi individuando la ripetizione o la diversità delle parti. Usare un software specifico per la notazione. Eseguire da soli e in gruppo brani ad una o più voci (parlati, declamati, intonati) controllando l’espressione e curando il sincronismo e la fusione delle voci. Eseguire brani melodici tramite lettura intonata delle note. Riprodurre con la voce, per imitazione e/o per lettura, brani corali ad una o due voci, con l’accompagnamento di basi musicali appropriate, desunti da repertori senza preclusioni di generi, epoche o stili. Utilizzare consapevolmente i Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Elaborazione e Rielaborazione di materiali sonori: Produzione Creativa Usare la voce per variare i fattori prosodici di frasi parlate e/o cantate. Inventare, produrre, scrivere e improvvisare semplici sequenze ritmiche. Rielaborare le corrispondenze suono-segno con linguaggio personalizzato grafico-pittorico. Rielaborare materiali sonori dati mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale. Leggere ed eseguire brani strumentali, da soli o in gruppo, mantenendo il tempo. Utilizzare consapevolmente i parametri del suono in improvvisazioni strumentali. Accompagnare il canto o le esecuzioni strumentali con adeguati ostinati ritmici. Usare la voce per variare i fattori prosodici di frasi parlate e/o cantate. Inventare, produrre, scrivere e improvvisare sequenze ritmiche di difficoltà graduale. Inventare, produrre, scrivere e improvvisare semplici sequenze melodiche. Rielaborare le corrispondenze suono-segno con linguaggio personalizzato grafico-pittorico. Rielaborare e riorganizzare materiali sonori dati e semplici strutture melodico-ritmiche mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale. Creare o scegliere materiali sonori per sonorizzare racconti, poesie. POF 2010/2011 Pag. 86 di 130 parametri del suono per improvvisazioni parlate o cantate. Possedere le elementari tecniche esecutive degli strumenti didattici. Eseguire brani strumentali di difficoltà crescente. Utilizzare consapevolmente i parametri del suono in improvvisazioni strumentali. Intervenire creativamente nell’organizzazione e realizzazione di attività musicali. Progettare e realizzare messaggi musicali autonomi o associati ad altri linguaggi: drammatizzazioni, coreografie, sonorizzazioni. Usare in maniera creativa mezzi di produzione, riproduzione e registrazione dei suoni. Modificare o manipolare intenzionalmente brani musicali intervenendo sui caratteri sonori ed espressivi. Rielaborare e riorganizzare materiali sonori dati e complesse strutture melodicoritmiche mediante l’ascolto, l’analisi, la sperimentazione e la manipolazione di oggetti sonori, utilizzando anche semplici software di scrittura musicale. PIANO DI LAVORO INDIVID. OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE Standard minimi di accettabilità Conoscere e usare i primi elementi della notazione musicale: pentagramma, chiave di sol, note, figure e pause fino alla minima. Saper intonare facili melodie per imitazione. Conoscere la posizione delle mani sul flauto e la disposizione dei primi cinque suoni naturali. Saper suonare almeno due melodie con figure e pause fino alla minima e con estensione di cinque note. Riconoscere e differenziare le funzioni sociali della musica e i suoni dell’ambiente. Inventare o riconoscere semplici sequenze ritmiche binarie e riprodurle con le mani. Conoscere ed usare gli elementi della notazione fino alla semiminima comprese le pause. Saper intonare semplici melodie per imitazione rispettando i parametri musicali. Conoscere la posizione delle mani sul flauto e la disposizione dei suoni naturali all’ottava. Saper suonare almeno due melodie con figure e pause fino alla semiminima e con estensione all’ottava. Saper riconoscere alcuni timbri strumentali e le variabili del suono. Saper variare una melodia nei suoi aspetti dinamici ed agogici. Saper formare semplici combinazioni ritmico-melodiche. Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni vocali e strumentali d’insieme, per l’attività Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni vocali e strumentali d’insieme, per l’attività Strategie di recuperopotenziamento 86 Conoscere ed usare gli elementi della notazione fino alla croma con relativa pausa. Saper suonare almeno due melodie leggendo lo spartito ed in estensione di ottava. Saper cantare da solo o in gruppo brani desunti dal repertorio. Saper parlare di un genere o di uno stile musicale moderno o contemporaneo. Saper variare una melodia nei suoi aspetti dinamici ed agogici cantando o suonando. Collaborare fattivamente nella realizzazione di un’attività musicale sapendo gestire mezzi di riproduzione-registrazione. Creare una pausa didattica, a Gennaio e Maggio, durante la quale gli alunni, per gruppi eterogenei, si divideranno negli spazi della classe per creare mappe concettuali (su cartelloni o anche multimediali) di riepilogo, per l’attività di Storia della Musica e per svolgere esercitazioni Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela di Pratica Vocale e Strumentale. di Pratica Vocale e Strumentale. POF 2010/2011 Pag. 87 di 130 vocali e strumentali d’insieme, per l’attività di Pratica Vocale e Strumentale. AREE DI APPREND. CONDIVISE OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI CLASSI TERZE Identità personale e orientamento Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune. Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze. Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale. Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività. Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune. Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze. Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale. Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività. Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi. Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi. Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento. Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi. Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi. Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento. Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe. Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione. Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti. Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali. Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe. Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione. Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti. Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali. Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi. Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi. Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e Progettazione consapevole Disponibilità a collaborazione e tolleranza Autonomia di giudizio 87 Scoprire la propria dimensione relazionale mettendo a disposizione le proprie conoscenze e abilità per la realizzazione delle attività in comune. Divenire più consapevoli delle modalità relazionali da attivare con coetanei ed adulti di sesso diverso, sforzandosi di correggere le inadeguatezze. Comprendere le modifiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di comportamento sociale. Individuare proprie capacità, attitudini, interessi, passioni, misurandosi con le varie attività. Prevedere percorsi operativi anche creativi per raggiungere i risultati attesi. Riconoscere e soddisfare bisogni ed interessi propri ed altrui nelle varie esplicazioni delle attività usando i diversi linguaggi appresi. Contribuire alla realizzazione di un’attività comune inserendosi in essa in modo personale e critico, elaborando proposte operative e ipotesi d’intervento. Esprimere concretamente l’atteggiamento di accoglienza verso l’altro e contribuire al valore della solidarietà all’interno ed all’esterno della classe. Riconoscere attività ed atteggiamenti che nelle relazioni interpersonali sottolineano gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione. Migliorare il comportamento sociale: autocontrollo, rispetto delle regole, correttezza nella comunicazione sia con i coetanei sia con gli adulti. Rispettare ed apprezzare le altre Culture conoscendole e praticandone le espressioni artistiche, letterarie, linguistiche, musicali. Sviluppare capacità di valutazione critica delle proprie azioni e di giudizio personale su eventi significativi. Sviluppare capacità di giudizio critico nei confronti di quanto proposto dai mass-media, soprattutto a livello artistico e Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Senso morale e Legalità musicale. Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento. Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppo-classe. Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati. Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte. Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici. musicale. Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento. Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppo-classe. Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati. Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte. Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici. POF 2010/2011 musicale. Riflettere sulle ragioni del proprio agire, motivandolo adeguatamente in relazione al contesto ed ai valori di riferimento. Ricercare ed esplicitare le cause e gli elementi caratterizzanti di esperienze problematiche vissute all’interno del gruppoclasse. Comprendere la funzione di regole e ruoli in ordine allo sviluppo personale, assumendo comportamenti appropriati. Assumere precise responsabilità nelle diverse situazioni scolastiche anche attraverso il confronto con figure di riferimento adulte. Riconoscere l’importanza della Legalità e dei comportamenti coerenti con essa, anche attraverso l’analisi dei messaggi mediatici. OBIETTIVI TRASVERSALI CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Comportamento sociale Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività. Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti. Accettare le diversità e le differenze. Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività. Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti. Accettare le diversità e le differenze. Pag. 88 di 130 Acquisire autocontrollo e rispetto delle regole Acquisire disponibilità a collaborare nell’esecuzione delle attività. Acquisire capacità di comunicare con compagni ed adulti. Accettare le diversità e le differenze. Comportamento personale Acquisire: Autostima Autonomia Attenzione Impegno Correttezza Organizzazione e metodo di studio/lavoro Pertinenza degli interventi Acquisire: Autostima Autonomia Attenzione Impegno Correttezza Organizzazione e metodo di studio/lavoro Pertinenza degli interventi Acquisire: Autostima Autonomia Attenzione Impegno Correttezza Organizzazione e metodo di studio/lavoro Pertinenza degli interventi Competenze linguisticoespressive e operative Acquisire: Capacità di lettura scorrevole ed espressiva. Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non. Capacità di produzione di messaggi verbali e non. Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline. Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte. Capacità di usare correttamente materiali e strumenti. Coordinazione sensomotoria. Abilità manuali. Acquisire: Capacità di lettura scorrevole ed espressiva. Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non. Capacità di produzione di messaggi verbali e non. Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline. Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte. Capacità di usare correttamente materiali e strumenti. Coordinazione sensomotoria. Abilità manuali. Acquisire: Capacità di lettura scorrevole ed espressiva. Capacità di comprensione dei messaggi verbali e non. Capacità di produzione di messaggi verbali e non. Competenza lessicale comune e specifica delle varie discipline. Capacità di motivazione dei giudizi, riflessione critica sulle espressioni verbali e non impiegate e sulle attività svolte. Capacità di usare correttamente materiali e strumenti. Coordinazione sensomotoria. 88 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 89 di 130 Abilità manuali. CONTENUTI LIBRO “E’ UN’ALTRA MUSICA” organizzati per il Registro Elettronico ARGO CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Modulo 1 – Pratica Strumentale e Vocale Vol. A LINGUAGGIO: Unità 1 Unità 2 Unità 3 (livelli Pre, 1 e 2) Vol. A TECNICA: Unità 3 (livelli Pre e 6) Vol. A REPERTORIO: Unità 5 Vol. A LINGUAGGIO: Unità 3 (livelli 3, 4 e 5) Vol. A TECNICA: Unità 3 Unità 4 Vol. A REPERTORIO: Unità 5 Vol. A LINGUAGGIO: Unità 3 Vol. A TECNICA: Unità 3 Vol. A REPERTORIO: Unità 5 Modulo 2 – Storia, funzioni sociali e tematiche trasversali Vol. B: Vol. B: Vol. B: CONTENUTI LIBRO “GUARDA CHE MUSICA!” organizzati per il Registro Elettronico ARGO CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Modulo 1 – Pratica Strumentale e Vocale Vol. A PARTE SECONDA Unità 1 Unità 3 Unità 6 Vol. B PARTE PRIMA Unità 1 Unità 2 Vol. B PARTE SECONDA Unità 1 Unità 3 Vol. B PARTE TERZA Repertorio Vol. A PARTE SECONDA Unità 1, 3 e 6 (riepilogo) Unità 2 Unità 4 Unità 5 Vol. B PARTE PRIMA Unità 1 e 2 (riepilogo) Vol. B PARTE SECONDA Unità 1 e 3 (riepilogo) Vol. B PARTE TERZA Repertorio Vol. A PARTE SECONDA Unità da 1 a 6 (riepilogo) Vol. B PARTE PRIMA Unità 1 e 2 (riepilogo) Unità 3 Vol. B PARTE SECONDA Unità 1 e 3 (riepilogo) Vol. B PARTE TERZA Repertorio Modulo 2 – Storia, funzioni sociali e tematiche trasversali Vol. A PARTE TERZA Unità 1 Unità 2 Unità 3 Vol. A PARTE TERZA Unità 4 Unità 5 Unità 6 Vol. A PARTE TERZA Unità 7 Unità 8 Vol. A PARTE PRIMA Unità 1 Unità 2 Unità 3 VERIFICHE CLASSI PRIME CLASSI SECONDE CLASSI TERZE Sommative Quadrimestrali Funzione linguisticocomunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori. Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali. Funzione linguistico-comunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori. Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali Lettura e Scrittura della Musica. Comprensione ed uso del Lettura e Scrittura della Musica. Comprensione ed uso del Periodiche delle Competenze Unità 1 – Funzioni Sociali Unità 2 – Forme e Stili Unità 3 – Antichità Unità 4 – Medioevo Unità 2 – Forme e Stili Unità 5 – Rinascimento Unità 6 – Barocco Unità 7 – Classicismo 89 Unità 2 – Forme e Stili Unità 8 – Romanticismo Unità 9 – Novecento Unità 10 – Jazz Tematiche trasversali Funzione linguisticocomunicativa: linguaggio specifico; pratica strumentale e vocale; produzione e rielaborazione dei materiali sonori. Funzione cognitivo-culturale: ascolto; interpretazione ed analisi; conoscenze delle diverse forme, stili e culture musicali Lettura Musica. e Scrittura della Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela VALUTAZIONE linguaggio specifico Ascolto, analisi ed interpretazione. Creazione e rielaborazione personale linguaggio specifico Ascolto, analisi ed interpretazione. Creazione e rielaborazione personale CLASSI PRIME La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: CLASSI SECONDE La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato: Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato: “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Voce corrispondente Voto “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Voce corrispondente Voto POF 2010/2011 Pag. 90 di 130 Comprensione ed uso del linguaggio specifico Ascolto, analisi ed interpretazione. Creazione e rielaborazione personale CLASSI TERZE La Valutazione delle Competenze di Musica è espressa come segue: “Conoscenze e competenze della teoria e grammatica musicale e dei contesti storici; capacità di ascolto, collegamento, organizzazione e rielaborazione dei materiali sonori; uso del linguaggio specifico e delle tecniche esecutive strumentali e vocali: ____/10” Il voto è espresso in decimi da 1 a 10 coerentemente con le corrispondenze specificate nello schema sotto indicato: Voce corrispondente Voto Complete, approfondite, ampliate 10 Complete, approfondite, ampliate 10 Complete, approfondite, ampliate 10 Complete e approfondite 9 Complete e approfondite 9 Complete e approfondite 9 Abbastanza complete 8 Abbastanza complete 8 Abbastanza complete 8 Adeguate 7 Adeguate 7 Adeguate 7 Sufficienti 6 Sufficienti 6 Sufficienti 6 Parziali 5 Parziali 5 Parziali 5 Carenti 4 3 2 1 Carenti 4 3 2 1 Carenti 4 3 2 1 Gravemente carenti Assolutamente carenti Inesistenti Gravemente carenti Assolutamente carenti Inesistenti 90 Gravemente carenti Assolutamente carenti Inesistenti Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 91 di 130 STRUMENTO Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado Nel campo della formazione musicale l'insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali all'interno dei quali si individua l'acquisizione di alcuni traguardi essenziali, quali: • il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella capacità di attribuzione di senso; • la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte; • l'acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale; • un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell'attività senso-motoria legata al proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi; • un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione. Orientamenti Formativi L'insegnamento strumentale: – promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; – integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva; – offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; – fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. In particolare la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale: • comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità in rapporto al sistema operativo dello strumento concorrendo allo sviluppo delle abilità senso-motorie legate a schemi temporali precostituiti; • dà all'alunno la possibilità di accedere direttamente all'universo di simboli, significati e categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con sé; • consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione critico-estetiche; • permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione - composizione), sviluppando la dimensione creativa dell'alunno. L'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di appartenenza sociale. CONTENUTI FONDAMENTALI I contenuti delle singole specificità strumentali che devono essere perseguiti sono: • ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione, equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento; 91 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 92 di 130 • autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico; • padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione e l'improvvisazione, sempre opportunamente guidata; • lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del riconoscimento dei suoi parametri costitutivi; • acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore e della sua correzione; • promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica di insieme e la conseguente interazione di gruppo. La capacità di lettura va rinforzata dalla "lettura a prima vista" e va esercitata non soltanto sulla notazione tradizionale ma anche su quelle che utilizzano altri codici, con particolare riferimento a quelli più consoni alle specificità strumentali. FLAUTO PIANOFORTE TROMBA • Acquisizione e sviluppo della • Acquisizione di un'adeguata impostazione strumentale con tecnica di respirazione particolare riguardo alla naturale attraverso il controllo e la impostazione del bocchino sulle labbra; consapevolezza dei processi • sviluppo della muscolatura labiale inspiratorio ed espiratorio; attraverso esercitazione di "buzzing" • acquisizione della tecnica di senza e con il bocchino; emissione nei tre registri e • acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la progressivo sviluppo di una consapevolezza dei processi inspiratorio buona sonorità, della capacità di ed espiratorio; controllo del suono e di • acquisizione della tecnica di intonazione nelle diverse emissione: suoni naturali ed armonici e situazioni timbriche e dinamiche controllo dell'intonazione; e nei cambi di registro; • acquisizione consapevole della • acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione e funzione dei segni dinamici, interpretazione (crescendo, agogici ed espressivi e loro diminuendo, staccato: vari tipi, legato, realizzazione; accelerando, rallentando, ecc.); • acquisizione del controllo della • ampliamento dell'estensione postura e della posizione della attraverso lo sviluppo degli armonici mano; sulle 7 posizioni; • conoscenza delle posizioni • conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali: frullato, cromatiche dello strumento nei glissato e utilizzo delle sordine; tre registri e acquisizione di una • conoscenza delle scale maggiori e sicura tecnica "digitale" minori fino a tre alterazioni; (precisione nella coordinazione • esecuzione di brani solistici e di dei movimenti e sviluppo del insieme nelle tonalità maggiori fino a tre controllo delle diverse velocità); alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista. • controllo consapevole delle "articolazioni" (uso del legato e Alla fine del triennio gli allievi staccato, qualità e velocità dello dovranno saper eseguire con staccato, utilizzo dei diversi tipi consapevolezza brani solistici e di staccato e delle combinazioni d'insieme appartenenti a diversi generi, di staccato e legato); epoche, stili, di difficoltà tecnica • approccio all'esecuzione di adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale abbellimenti (acciaccature e che l'allievo dovrà aver acquisito appoggiature, mordenti, prevede i seguenti contenuti: gruppetti e trilli); • esplorazione e capacità di – principali figurazioni ritmiche in utilizzo delle diverse possibilità tempi semplici e composti; timbriche dello strumento, – utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi anche in relazione ad alcune armonici nell'ambito dell'estensione di 2 ottave; delle moderne tecniche – staccato e legato; compositive. – variazioni dinamiche e agogiche. • Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi; • mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti; • bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters; • salti: note singole, bicordi, ottave, accordi. Alla fine del triennio l'alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: • danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e Valzer; B. Bartòk, For children, ecc.); • pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.); • forme polifoniche e forme-sonata (ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine, ecc.); • variazioni (variazioni facili di Mozart e di Beethoven, variazioni facili di autori del '900, ecc.). 92 CHITARRA Padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacità di variarne gli aspetti dinamici e timbrici; • esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra; • utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice; • conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalità più agevoli anche con l'inserimento del barrée; • conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti; • uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani; • esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legatistaccati, ecc.). Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, almeno a due voci, anche, con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 93 di 130 CRITERI DI VALUTAZIONE Classi prime, seconde e terze VOTO 10 OTTIMO – ECCELLENTE VOTO 9 DISTINTO VOTO 8 BUONO VOTO 7 DISCRETO VOTO 6 SUFFICIENTE VOTO 5 MEDIOCRE VOTO 4 Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente mediante uno zelante studio personale. Mostra sicurezza tecnica ed originalità interpretativa nell’eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta una corretta e sicura conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce autonomamente mediante lo studio personale. Mostra agevole capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce mediante lo studio personale. Mostra autonoma capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici che, opportunamente sollecitato, approfondisce mediante lo studio personale. Mostra qualche incertezza nell’eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Presenta un’accettabile ma superficiale conoscenza degli elementi teorici. Solo se guidato riesce ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina. Si esercita solo se sollecitato. Presenta una parziale conoscenza degli elementi teorici. Opportunamente guidato prova ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati, ma con difficoltà tecniche. Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico e si esercita solo se insistentemente sollecitato. Presenta una frammentaria conoscenza degli elementi teorici, lacune nella tecnica e si esercita poco a casa. Sebbene guidato, non è in grado di eseguire correttamente gli esercizi/studi/brani assegnati. INSUFFICIENTE VOTO 3 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Presenta gravi lacune tecniche/teoriche e non si esercita a casa. Sebbene guidato, non è in grado di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati. VOTO 2 Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse per le attività proposte. VOTO 1 Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità. Non mostra alcun interesse per le attività proposte. 93 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 94 di 130 ARTE E IMMAGINE Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. OBIETTIVI FORMATIVI OBIETTIVI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA Linguaggio visivo Rimuovere gli stereotipi e stimolare la creatività Sviluppare ed approfondire la capacità di osservazione, rappresentazione ed interpretazione Sviluppare uno stile espressivo personale progettando elaborati creativi Tecniche espressive Conoscere ed usare le basilari tecniche espressive Approfondire la conoscenza e l'utilizzo delle principali tecniche espressive Utilizzare consapevolmente e adeguatamente strumenti e tecniche figurative Produzione e rielaborazione di messaggi visivi Realizzare semplici elaborati grafici con l'utilizzo delle varie tecniche espressive Rappresentare la tridimensionalità attraverso la sfumatura delle ombre e delle luci e attraverso l'uso delle regole prospettiche Copiare e rielaborare opere dei periodi trattati; progettare elaborati creativi; sviluppare uno stile espressivo personale Storia dell'arte Maturare la consapevolezza spazio-temporale, individuare il periodo storico delle opere trattate Consolidare la consapevolezza spaziotemporale, riconoscere le opere trattate e individuarne il periodo artistico Riconoscere movimenti artistici, opere, stili dei periodi trattati ; contestualizzare le opere storicamente e geograficamente 94 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 95 di 130 Classe prima OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PERIODO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO TEMI ECONTENUTI Test d’ingresso su abilità percettive, capacità di osservazione, conoscenze di base sugli elementi del linguaggio visuale, abilità grafiche, uso del colore. Rilevamento degli stereotipi figurativi U.D.1 Osservare, comprendere, comunicare L’ambiente naturale La percezione visiva Che cos’è l’arte? Alle origini dell’arte: arte preistorica Come leggere l’opera d’arte CONOSCENZE Vedere e osservare Lettura di immagini ABILITA’ Uso del linguaggio specifico di base Applicazione di tecniche grafiche ed espressive Produzione e rielaborazione Produrre elaborati grafici Osservare e descrivere Leggere e interpretare i contenuti dei Leggere e comprendere. messaggi visivi e multimediali Produrre e rielaborare Il Riconoscere le leggi della percezione meccanismo della visione Le visiva e applicarle nella realizzazione leggi della percezione e di un messaggio visivo Riconoscere i illusioni ottiche Il mondo codici e le regole compositive presenti vegetale: l’albero Caratteri nelle opere d’arte Lettura e fondamentali dell’arte interpretazione semplice di un’opera preistorica Lettura ed analisi d’arte Produrre elaborati grafici di opere d’arte U.D.2 La grammatica visiva e i suoi Usare gli elementi visivi di base in Gli elementi del linguaggio codici: punto, segno, linea, modo espressivo e non stereotipo. visuale: punto, segno, linea, pattern, texture, superficie Sperimentare l’uso di tecniche diverse superficie, forma La forma della natura e le per realizzare segni e texture Il vicino Oriente antico forme geometriche Riconoscere forme secondo la loro Struttura portante delle forme struttura e riprodurle geometriche Riconoscere i codici e le regole Caratteri fondamentali compositive presenti nelle opere dell’arte delle civiltà fluviali d’arte (Mesopotamia Egitto) Lettura e interpretazione semplice di Lettura ed analisi di opere un’opera d’arte d’arte Produrre elaborati grafici U.D. 3 Il colore: teorie del colore, Comporre colori e gradazioni Gli elementi del linguaggio aspetti percettivi, cerchio di cromatiche visuale: il colore, la Itten, armonie e contrasti. Usare correttamente il colore secondo composizione La composizione: la scelta i principi delle armonie e dei contrasti Il mondo egeo: arte cretese e compositiva, peso visivo ed Analizzare la composizione micenea equilibrio individuando le relazioni tra gli Tecniche grafiche e pittoriche Caratteri fondamentali elementi, peso ed equilibrio dell’arte delle civiltà: cretese e Lettura e interpretazione di un’opera micenea d’arte Lettura ed analisi di opere Produrre elaborati grafici d’arte U.D.4 Riconoscere i codici e le regole Arte greca Tecniche grafiche e Caratteri fondamentali compositive presenti nelle opere pittoriche dell’arte greca Lettura ed d’arte Lettura e interpretazione di analisi di opere d’arte un’opera d’arte in modo critico Produrre elaborati grafici U.D. 5 Riconoscere i codici e le regole Arte etrusca e romana Caratteri fondamentali compositive presenti nelle opere Tecniche grafiche e pittoriche dell’arte etrusca e romana d’arte Lettura e interpretazione di Lettura ed analisi di opere un’opera d’arte in modo critico d’arte La composizione: il Produrre elaborati grafici basati sulla modulo e ritmo variazione modulare di elementi grafici U.D.6 Osservare, riconoscere e Il mondo vegetale I fiori e i L’ambiente naturaleL’arte interpretare gli elementi frutti; la natura morta paleocristiana dell’ambiente circostante Produrre Caratteri fondamentali elaborati con l’uso di tecniche e dell’arte paleocristiana materiali diversi Lettura e Lettura ed analisi di opere interpretazione di un’opera d’arte in d’arte modo critico 95 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 96 di 130 CLASSE SECONDA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PERIODO SETTEMBRE TEMI E CONOSCENZE CONTENUTI Test su argomenti svolti nel Vedere e osservare corso dell’anno precedente. Lettura di immagini Recupero dei prerequisiti U.D.1 Luce e ombra Osservare e descrivere Luce- ombra Caratteri fondamentali dell’arte L’arte del medioevo: Il romanica e gotica Romanico e il Gotico OTTOBRE U.D.2 NOVEMBRE Quadro generale dell’arte del Rinascimento Il Rinascimento Caratteri fondamentali dell’arte del Quattrocento L’Arte del Quattrocento Lettura ed analisi di opera d’arte Spazio: dal piano al volume Raffigurare lo spazio a tre Lo spazio e la dimensioni rappresentazione prospettica La prospettiva intuitiva, centrale e accidentale U.D. 3 DICEMBRE GENNAIO Il Rinascimento L’Arte del Cinquecento U.D.4 Arte e ambiente FEBBRAIO MARZO Il mondo animale La figura umana U.D. 5 APRILE MAGGIO GIUGNO Il Seicento Il Settecento U.D.6 La Pubblicità, La Grafica. Quadro generale dell’arte del Cinquecento Caratteri fondamentali dell’arte del Cinquecento Lettura ed analisi di opere d’arte Rielaborare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche diverse Conoscere e descrivere il mondo animale La forma del corpo Le mani Il volto Il ritratto La caricatura La maschera Quadro generale dell’arte Barocca Caratteri fondamentali dell’arte del Seicento Lettura ed analisi di opere d’arte. Il Settecento: il vedutismo, il Rococò Gli elementi fondamentali del visual design La grafica pubblicitaria 96 ABILITA’ Uso di linguaggi specifici, riferiti alla storia dell’arte e alle leggi della percezione e della comunicazione. Applicazione di tecniche grafiche ed espressive Produzione e rielaborazione Produrre grafici Riconoscere e descrivere i contrasti luce-ombra nella realtà e nelle rappresentazioni visive Rappresentare il volume attraverso il chiaroscuro Rappresentare composizioni di oggetti dal vero Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborate grafici Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Rappresentare oggetti piani e solidi e ambienti in prospettiva centrale e accidentale Riconoscere nelle immagini d’arte e nei messaggi visivi le tecniche della prospettiva Produrre elaborate grafici Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici Osservare, riconoscere e interpretare il mondo animale Produrre ed inventare messaggi visivi con l’uso di tecniche e materiali diversi Osservare e rappresentare la figura umana Rielaborare in modo espressivo la figura umana, le mani e il volto Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione di un’opera d’arte in modo appropriato. Leggere, interpretare e produrre messaggi visivi rapportandoli ai contesti in cui sono stati realizzati Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 97 di 130 CLASSE TERZA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PERIODO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO TEMI ECONTENUTI U.D.1 Test d’ingresso, La Prospettiva. U.D.2 Il Neoclassicismo, il Romanticismo. CONOSCENZE conoscere le regole della prospettiva accidentale ABILITA’ saper applicare le regole della prospettiva accidentale Quadro generale e caratteri fondamentali del Neoclassicismo e del Romanticismo. Lettura e analisi di opere d’arte. Approfondimenti online U.D.3 Quadro generale e caratteri Il Realismo, l’Impressionismo, fondamentali del Realismo, il Postimpressionismo dell’Impressionismo, del Postimpressionismo Lettura e analisi di opere d’arte. Approfondimenti online Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici applicando le tecniche espressive dei periodi studiati U.D. 4 Quadro generale e caratteri Riconoscere i codici e le L’Espressionismo,L’Art generali dell’ Espressionismo, regole compositive presenti Nouveau, Il Secessionismo e dell’Art Nouveau, del nelle opera d’arte. Klimt. Secessionismo Lettura e interpretazione Lettura ed analisi di opere critica di un’opera d’arte d’arte Produrre elaborati grafici Rielaborare e produrre messaggi visivi con l’uso di tecniche diverse U.D.5 Caratteri fondamentali del Riconoscere i codici e le Cubismo, Futurismo, Cubismo, Futurismo, regole compositive presenti Astrattismo, Dadaismo, Astrattismo, Dadaismo, nelle opere d’arte Surrealismo, Metafisica, il Surrealismo, Metafisica, e Lettura e interpretazione Ritorno all’Ordine. architettura razionalista critica di un’opera d’arte Produrre elaborati grafici applicando le tecniche espressive dei periodi studiati U.D. 6 Il metodo progettuale Abitazione e arredamento, Il L’abitazione Design Il Design industriale U.D.6 La Pop Art, L’Arte Informale, Il Graffitismo Il Fumetto Caratteri fondamentale della Pop Art, Arte Informale, Graffitismo. Il Fumetto. La tavola, la striscia, la vignetta Saper osservare per progettare in modo semplice un oggetto di uso quotidiano Rappresentare in pianta un appartamento Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte Lettura e interpretazione critica di un’opera d’arte Produzione di una striscia fumettistica. METODOLOGIA Il metodo scelto per la comunicazione didattica è il metodo induttivo: si cercherà di leggere un’opera d’arte in modo semplice, facendo comprendere i principali aspetti formali, tecnici, estetici e culturali conoscere autori, movimenti, periodi artistici e saperli collocarli nel contesto storico, la conoscenza dei principali stili artistici. Il lavoro in classe sarà svolto secondo forme varie e articolate: varietà di comunicazione con la sottoscritta, stimolazione del dialogo interattivo esteso al gruppo classe , lavoro individuale alternato al lavoro in gruppi, fasi di recupero per alunni in difficoltà e di approfondimento per gli altri, performance e valutazione finale. Le attività espressive, tipiche della disciplina saranno a scuola ed alcune volte verranno completate a casa, in orario extrascolastico, secondo gli effettivi interessi secondo le indicazioni fornite a scuola. 97 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 98 di 130 Strumenti e mezzi Libro di testo, materiale da disegno, materiale stampato e audiovisivi, (videocassette, diapositive, film, ecc), riviste, fotocamera digitale, computer, Lim. Verifiche: Utilizzo di schemi grafici, controllo elaborati grafico-pittorici ed espressivi, esposizione e dei lavori di gruppo ( cartelloni, ricerche, modelli ) . Analisi delle immagini prodotte. Valutazione : La valutazione sarà sia intermedia che finale, sarà individuale e riferita al livello di conoscenze e capacità del singolo alunno. Tramite gli elaborati grafico-pittorici sarà valutata l’evoluzione della tecnica e della fantasia, in relazione al proprio potenziale iniziale. CRITERI DI VALUTAZIONE CLASSI PRIME VOTO 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 U.D.1 Sapere produrre semplici elabora ti grafici applicando le leggi della percezione visiva U.D.2 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando gli elementi del linguaggio visuale (il punto, la line, la texture). Sa leggere, in modo autonomo e sicuro, i messaggi visivi e rappresentare gli elementi della realtà (o astratti), superando gli stereotipi. Riconosce, in modo sicuro ed autonomo, gli elementi del linguaggio visuale, creando eccellenti elaborati grafici con diversi strumenti. Sa leggere, in modo autonomo e corretto, i messaggi visivi e rappresentare gli elementi della realtà (o astratti), superando gli stereotipi. Riconosce, in modo autonomo e corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con diversi strumenti Legge, in modo corretto, i messaggi visivi, riproduce gli elementi della realtà (o astratti), riconosce e supera molti degli stereotipi Riconosce, in modo sicuro e corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti Riproduce gli elementi della realtà (o astratti), riconoscendo e superando gli stereotipi principali Riconosce, in modo corretto, gli elementi del linguaggio visuale, creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti Legge, in modo guidato, i messaggi visivi, riproduce elementi della realtà (o astratti), supera alcuni degli stereotipi Riconosce, in modo guidato, gli elementi del linguaggio visuale creando elaborati grafici con segni elementari e con diversi strumenti Legge, in modo insufficiente, i messaggi visivi, supera solo alcuni degli stereotipi. Riconosce, in modo guidato, solo alcuni degli gli elementi del linguaggio visuale creando elaborati grafici con segni elementari. Legge, in modo scarso, i messaggi visivi, non supera gli stereotipi. Non utilizza in maniera corretta gli elementi del linguaggio visuale nella realizzazione di elaborati grafici. Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati. Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati. Esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità. Non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità. Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati. U.D.3 U.D.4 U.D.5 U.D.6 Saper riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte analizzate. Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le varie tecniche espressive. Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche. Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche. Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche. Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche. Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi utilizzando le varie tecniche pittoriche. Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi. Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi. Conosce scarsi contenuti in modo scorretto, applica in modo errato poche tecniche artistiche per produrre elementari messaggi visivi. Sconosce i contenuti , applica in modo totalmente errato le tecniche artistiche.. Non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità. Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe 98 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 99 di 130 CLASSI SECONDE VOTO 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 U.D.1 Sapere rappresentare il volume attraverso il chiaroscuro e il rapporto luce-ombra. U.D.2 U.D.3 U.D.5 U.D.6 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le regole della prospettiva. Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte. Applica le regole della prospettiva lineare in modo completo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata. U.D.4 Sapere osservare e rappresentare la figura umana Applica le regole della prospettiva lineare in modo autonomo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata. Applica in modo completo e sicuro le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva Applica, in modo corretto e sicuro, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata. applica in modo completo le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva Applica, in modo corretto, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata. applica in modo corretto le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva Applica, in modo guidato , le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata. Applica, in modo guidato le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare in modo elementare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli, in maniera sufficiente, anche in funzione espressiva Conosce i contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo le tecniche artistiche per produrre e elementari messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale. Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso. Rappresenta in modo elementare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli, con difficoltà. Benché guidato, applica con difficoltà alcune regole della prospettiva. Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto. Non utilizza in maniera corretta gli elementi del linguaggio visuale nella rappresentazione della figura umana. Utilizza in modo errato la tecnica del chiaroscuro. Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed in modo errato alcune regole della prospettiva accidentale. Conosce scarsi contenuti in modo scorretto. Benché guidato, non è in grado di applicare le regole della prospettiva accidentale. Sconosce i contenuti relativi ai vari periodi della storia dell'arte. Benché guidato, non si impegna nella rappresentazione della figura umana, delle sue parti e nella rielaborazione espressiva Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi grafici seppur semplificati. non esegue alcun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità. Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto luci/ombre. Non è in grado di realizzare elaborati utilizzando la tecnica del chiaro-scuro. esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità non esegue alcun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità. 99 Applica in modo autonomo e completo le proporzioni del corpo umano, sa rappresentare la figura umana, il volto, le mani, rielaborandoli anche in funzione espressiva Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 100 di 130 CLASSI TERZE VOTO U.D.1 Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le regole della prospettiva 10 applica le regole della prospettiva lineare in modo preciso e corretto per rappresentare lo spazio; conosce in modo molto approfondito gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali 9 applica le regole della prospettiva lineare in modo autonomo e corretto per rappresentare lo spazio; conosce in modo approfondito gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali 8 Applica, in modo corretto e sicuro, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce bene gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali 7 Applica, in modo corretto, le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce gli elementi fondamentali dei linguaggi multimediali 6 Applica, in modo guidato , le regole della prospettiva centrale per rappresentare lo spazio; conosce alcuni elementi dei linguaggi multimediali 5 4 3 2 1 applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo superficiale alcuni elementi dei linguaggi multimediali Benché guidato, applica con difficoltà alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo superficiale alcuni elementi dei linguaggi multimediali Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed in modo errato alcune regole della prospettiva accidentale; conosce in modo errato alcuni elementi dei linguaggi multimediali benché guidato, non è in grado di applicare le regole della prospettiva accidentale; sconosce gli elementi dei linguaggi multimediali non esegue alcun esercizio grafico – né a scuola né a casa – seppur semplificato e adattato alle sue capacità, non conosce gli elementi dei linguaggi multimediali U.D.2 U.D.3 U.D.4 U.D.5 U.D.7 Sapere leggere ed interpretare le opere d'arte dei vari periodi riconoscendone i codici e le regole compositive Conosce e illustra in modo preciso e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e preciso i soggetti studiati per produrre in modo molto creativo messaggi visivi Conosce e illustra in modo completo e dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo autonomo e corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi Conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo completo i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi Conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione; rielabora in modo corretto i soggetti studiati per produrre in modo creativo messaggi visivi Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme espressive e nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso, applica in modo approssimativo poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e scorretto, applica in modo approssimativo e poco corretto poche tecniche artistiche per produrre pochi e elementari messaggi visivi Conosce scarsi contenuti in modo scorretto, applica in modo errato poche tecniche artistiche per produrre elementari messaggi visivi Sconosce i contenuti , applica in modo totalmente errato le tecniche artistiche Non esegue alcuna consegna orale o scritta anche se proposta su argomenti molto semplificati e trattati poco prima in classe 100 U.D.6 Saper osservare per progettare in modo semplice un oggetto quotidiano di uso Applica, in modo preciso e sicuro, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze Applica, in modo completo e sicuro, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze Applica, in modo autonomo, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze Applica, in modo corretto, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze Applica, in modo guidato, un metodo progettuale seguendo le giuste sequenze benché guidato, rivela qualche difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale e nel seguire le corrette sequenze benché guidato, rivela grosse difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale e nel seguire le corrette sequenze benché guidato, rivela gravi difficoltà nell’ applicare un metodo progettuale benché guidato, non applica alcun criterio progettuale, esegue pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità non applica alcun criterio progettuale, non esegue nessun esercizio grafico né a scuola né a casa seppur semplificato e adattato alle sue capacità Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 101 di 130 LINGUA INGLESE I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa TRAGUARDI ASCOLTO ( comprensione orale) L’alunno comprende i punti essenziali di un discorso su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. PARLATO (produzione e interazione orale) - Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti. - Descrive situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. OBIETTIVI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA LETTURA (comprensione scritta) - Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. SCRITTURA (produzione scritta) Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari. Capire frasi ed espressioni molto semplici concernenti la persona, la famiglia, le cose concrete dell’ambiente circostante a condizione che si parli lentamente e in modo ben articolato. -Comunicare con uno o più interlocutori in contesti noti scambiando semplici informazioni personali; -Descrivere con frasi ed espressioni semplici persone e luoghi molto familiari. - Capire parole di uso comune nonché frasi molto semplici; - Comprendere il senso globale di brevi testi ed individuare le informazioni principali. - Scrivere semplici e brevi testi e messaggi (una cartolina, un invito o una e-mail) ; - Compilare un modulo con i dati personali. -Capire singole parole ed espressioni usate molto correntemente per comunicare informazioni semplici riguardanti la propria persona, la famiglia, e l’ambiente circostante, a condizione che venga usato un linguaggio chiaro e ben articolato. -Capire i punti essenziali di un messaggio o di un annuncio semplice, breve e chiaro. - Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. - Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici otelevisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano i propri interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Comunicare in situazioni di vita quotidiana scambiando semplici e dirette informazioni che riguardano temi e attività familiari. - Descrivere con frasi ed espressioni semplici persone, luoghi, cose ed attività svolte. Individuare informazioni concrete e prevedibili in testi quotidiani semplici (per esempio un annuncio, un prospetto, un menù o un orario). - Capire una e-mail o una lettera personale semplice e breve. Scrivere un appunto o una comunicazione breve e semplice nonché una e-mail o una lettera personale. - Dare risposte coerenti ed appropriate a semplici domande. - Descrivere o presentare persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani; indicare che cosa piace o non piace; esprimere un’opinione e motivarla con espressioni e frasi connesse in modo semplice. - Interagire con uno o più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile. -Gestire conversazioni di routine, scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. - Leggere brevi storie e semplici biografie. - Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi. - Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. - Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgono di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. 101 RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO - Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. - Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi. - Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. - Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. -Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato; - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legate a lingue diverse. - Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. -Osservare parole ed espressioni nei contesti d’uso e coglierne i rapporti di significato; - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Rilevare semplici analogie o differenze tra comportamenti e usi legati a lingue diverse. - Riconoscere come si apprende e che cosa ostacola il proprio apprendimento. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela ORDINE 1 2 3 4 5 POF 2010/2011 Pag. 102 di 130 ARGOMENTI DEL PROGRAMMA I CLASSE Starter Alfabeto – Numeri e denaro – Colori – Oggetti scolastici – Linguaggio da usare in classe – Animali – Orari – Giorni, mesi e stagioni – Numeri ordinali e date – Materie scolastiche – Sostantivi plurali. Io e i miei nuovi amici Lessico Grammatica Paesi e nazionalità Pronomi personali soggetto Aggettivi qualificativi Be: Present simple, forma affermativa, negativa, interrogativa e risposte brevi. Aggettivi possessivi Articoli: a/an, the Il mio mondo Lessico Grammatica La famiglia Have got:Present simple, tutte le La casa: stanze, arredamento forme ed elettrodomestici Il genitive sassone Preposizioni di luogo Il mondo intorno a me Lessico Grammatica La routine quotidiana e le Present simple ore. Avverbi di frequenza Gli sport. Preposizioni di tempo Question words Pronomi personali complemento Interessi e tempo libero Lessico Le attività del tempo libero. L’abbigliamento Grammatica Can: tutte le forme Imperativo affermativo e negativo Present Continuous: tutte le forme Funzioni linguistico-comunicative Parlare di se stessi e di altre persone. Chiedere e dare informazioni personali. Funzioni linguisticocomunicative Parlare di ciò che si possiede. Parlare dell’arredamento di una stanza. Cultura dei paesi anglofoni Informazioni sulla geografia del Regno Unito. Cultura dei paesi anglofoni Informazioni sugli oggetti preferiti dai ragazzi in Gran Bretagna. Buckingham Palace. Funzioni linguisticocomunicative Parlare di programmi televisivi. Parlare di ciò che piace o non piace. Cultura dei paesi anglofoni -Abitudini televisive delle famiglie in Gran Bretagna. -Routine scolastica di uno studente inglese e ordinamento scolastico nel Regno Unito. Funzioni linguisticocomunicative Parlare delle attività del tempo libero. Fare acquisti di vestiario e capire i prezzi. Cultura dei paesi anglofoni Attività del tempo libero dei ragazzi inglesi. II CLASSE 1 2 3 4 5 Richieste e accordi Lessico Le descrizioni fisiche. Gli strumenti e i generi musicali. Uno sguardo al passato Lessico Mestieri e professioni. Personaggi noti del passato Grammatica Present simple e Present continuous. Pronomi possessivi. Avverbi di modo. Funzioni linguisticocomunicative Chiedere, accordare o rifiutare un permesso. Esprimere accordo o disaccordo. Cultura dei paesi anglofoni Una storia di musica popolare. Gli Stati Uniti d’America. Grammatica Past simple dei verbi regolari e irregolari, tutte le forme. Funzioni linguisticocomunicative Raccontare un evento passato Cultura dei paesi anglofoni Walt Disney Funzioni linguisticocomunicative Cultura dei paesi anglofoni Hard Rock Cafe. Piatti tradizionali. Viaggiare attraverso l’Europa Lessico Grammatica Mezzi di trasporto Present continuous con Cibi e bevande significato di futuro. I sostantivi numerabili e non numerabili. In città Lessico Luoghi pubblici Lavoro domestico Emozioni e sentimenti Lessico Emozioni e sentimenti Prendere accordi. Ordinare cibo e bevande. Grammatica Must Have to I verbi seguiti dalla forma -ing Funzioni linguistico-comunicative Chiedere e dare indicazioni stradali. Chiedere il permesso di fare qualcosa. Cultura dei paesi anglofoni La città di New York. Grammatica Il comparativo degli aggettivi. Il superlativo degli aggettivi. Funzioni linguistico-comunicative Richiedere informazioni turistiche. Fare una telefonata. Cultura dei paesi anglofoni Guinness world records 102 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 103 di 130 III CLASSE 1 2 3 4 5 Uno sguardo al futuro Lessico La personalità e il mondo dei teenagers. L’ambiente ed il clima. Grammatica Be going to Will/won’t May/Might Periodo ipotetico di I tipo Funzioni linguistico-comunicative Parlare di programmi futuri. Fare predizioni. Cultura dei paesi anglofoni Il clima in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. L’uragano Katrina. Grammatica Present Perfect Past Participle Ever+never Present Perfect/Past Simple Present Perfect + for/since I pronomi relativi Funzioni linguistico-comunicative Descrivere e Parlare di esperienze passate. Esprimere la durata delle esperienze passate. Porre domande su libri letti recentemente e rispondere. Cultura dei paesi anglofoni James Bond Australia: terra d’avventure Scrittori inglesi. Grammatica Past continuous Past continuous vs Past Simple + when/while Should/Shouldn’t Il period ipotetico di II tipo Funzioni linguistico-comunicative Parlare di azioni in svolgimento nel passato. Dare consigli. Cultura dei paesi anglofoni I problemi degli adolescenti britannici. Il bullismo nel Regno Unito. Il Mondo virtuale Lessico Il computer ed internet. I Telefoni cellulari. Grammatica Il Passivo: present simple. Il Passivo: past simple. Funzioni linguistico-comunicative Parlare degli oggetti preferiti. Esprimere preferenze. Porre domande sulle invenzioni e rispondere. Descrivere un’invenzione. Cultura dei paesi anglofoni Il padre di Internet La pubblicità Lessico I media Grammatica Discorso diretto e indiretto. Funzioni linguistico-comunicative Parlare di cinema e di televisione. Parlare di pubblicità. Esprimere opinioni. Cultura dei paesi anglofoni Rupert Murdoch: un gigante dei media. Esperienze Lessico Libri, viaggi e storie avventurose. Adolescenti e bullismo Lessico Malattie e problemi degli adolescenti. 103 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 104 di 130 LINGUA FRANCESE/SPAGNOLO TRAGUARDI ASCOLTO ( comprensione orale) PARLATO (produzione e interazione orale) -Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali. -Descrive in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente LETTURA (comprensione scritta) -Comprensione orale del significato di semplici testi ed espressioni afferenti alla sfera personale -Produzione orale di semplici messaggi. -Interazione orale su argomenti di carattere personale e familiare -Comprensione scritta del significato di semplici testi ed espressioni relativi alla sfera personale -Produzione scritta di semplici testi - Riconoscere ed usare i diversi suoni e segni della seconda lingua comunitaria. - Riconoscere ed usare il registro formale ed informale. - Riflettere sull’esistenza dei prestiti linguistici in uso nella lingua italiana Comprensione orale del significato globale di semplici testi ed espressioni relativi alla vita quotidiana - Produzione orale di messaggi adeguati alla situazione comunicativa linguisticamente comprensibili anche se con errori formali - Interazione orale su argomenti di carattere quotidiano -Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. -Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. -Interagire, su argomenti atti a soddisfare bisogni di tipo concreto e/o scambiare semplici informazioni, in modo comprensibile utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. -Comprensione scritta del significato globale di semplici testi ed espressioni relativi alla vita quotidiana -Produzione scritta di messaggi adeguati alla situazione comunicativa linguisticamente comprensibili anche se con errori formali - Riconoscere le caratteristiche significative di alcuni aspetti della cultura veicolata dalla lingua straniera - Saper utilizzare strumenti di consultazione -Comprendere testi semplici di contenuto familiare e di tipo concreto e trovare informazioni specifiche in materiali di uso corrente. -Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettano però la comprensibilità del messaggio. - Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. - Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. - Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. - Riconoscere i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue. -L’alunno comprende brevi messaggi orali relativi ad ambiti familiari. OBIETTIVI CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA -Comprendere istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti. - Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. -L’alunno comprende messaggi scritti relativi ad ambiti familiari. -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo. 104 SCRITTURA (produzione scritta) -Descrive in modo semplice aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDIMENTO -Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticicomunicativi e culturali propri delle lingue di studio. -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. -Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 105 di 130 Traguardi generali per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per L2 (francese, spagnolo) e Obiettivi di apprendimento. Obiettivi di apprendimento per la seconda lingua comunitaria MODULO trasversale 1 2 3 0 1 2 3 MODULI DIPARTIMENTALI OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO SECONDA LINGUA COMUNITARIA I CLASSE La Francia che io conosco/La Spagna che io conosco -Notizie storiche, geografiche e culturali -I simboli francesi/spagnoli -Prestiti linguistici ed aspetti culturali dei Paesi francofoni(L2 francese)/Aspetti culturali dei Paesi Latino-Americani(L2 Spagnolo) Chi sono -Salutare -Presentare e presentarsi -Chiedere e dire il nome, l’età, la nazionalità, il domicilio, la professione Come sono -Descriversi -Descrivere qualcuno Il mondo intorno a me -Descrivere il mondo circostante: la famiglia, la casa, la città. - Parlare della routine - Esprimere gusti e preferenze II CLASSE Riepilogando -Riepilogo funzioni e strutture Stabilire un contatto -Proporre di fare qualcosa -Chiedere il permesso -Dare un appuntamento -Dare istruzioni In giro tra negozi e ristoranti -Vendere e comprare -Offrire qualcosa -Ordinare al ristorante -Parlare di alimentazione. Dal presente al passato -Chiedere e dire la frequenza di un’azione -Riassumere -Raccontare al presente -Raccontare al passato III CLASSE 0 Riepilogando -Riepilogo funzioni e strutture 1 Il mondo degli adolescenti -Parlare della propria sfera personale con riferimento ai sentimenti e al tempo libero. 2 Secondo me - Esprimere e chiedere un’opinione - Confrontare le proprie opinioni con quelle altrui. -Motivare una scelta. - Intervistare su fatti e opinioni, mettendo a confronti situazioni passate e situazioni attuali. Come me la cavo - Rapportarsi con avvenimenti e realtà lontane nel tempo e nello spazio, mettere a confronto le proprie opinioni con quelle altrui su argomenti di interesse comune come la pace, l'intercultura e il razzismo. -Riassumere 3 105 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 106 di 130 Strategie didattiche Completamento di griglie e tabelle. Ascolto e creazione di brevi dialoghi, descrizioni, testi di varia natura. Attività comunicative e presentazioni orali. Lettura e comprensione di semplici testi. Esercizi strutturali e di reimpiego delle funzioni linguistiche. Esercizi aggiuntivi di rafforzamento e di supporto. Giochi linguistici. Attività mirate all’acquisizione di competenze specifiche per le certificazioni esterne. Correzione di errori ortografici e grammaticali. Argomenti di interesse culturale volti a incuriosire e motivare gli alunni. Stage linguistici all’estero e scambi culturali. Partecipazione a spettacoli in lingua straniera. Procedimenti personalizzati per favorire il processo di apprendimento e maturazione Strategie per il potenziamento/arricchimento delle conoscenze e delle competenze: Ricerche individuali e/o di gruppo Impulso allo spirito critico e alla creatività Strategie per il sostegno/consolidamento delle conoscenze e della competenze: Esercitazioni di fissazione/automatizzazione delle conoscenze Offerta di occasioni gratificanti Strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze: Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari Attività guidate a crescente livello di difficoltà Stimolo ai rapporti interpersonali con compagni più ricchi di interessi Metodi e soluzioni organizzative Approccio comunicativo per lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità linguistiche. Metodo della scoperta guidata per la riflessione sulla lingua. Lezione interattiva. Lavori individuali, a coppie, a piccoli gruppi, a squadre. Sussidi Libro di testo ed eserciziario, materiali autentici o semiautentici, dizionari, strumenti multimediali. Verifiche Test diagnostico-conoscitivi, test oggettivi e/o soggettivi, colloqui orali, prove d’ascolto. Valutazione Valutazione in itinere e sommativa rapportata sempre all’iter formativo dell’alunno. Essa terrà conto della partecipazione, dell’impegno e dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza. 106 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 107 di 130 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI LINGUE STRANIERE (INGLESE, FRANCESE E SPAGNOLO) Abilità Comprensione della Lingua orale/scritta Dialoghi Questionari Esercizi vero/falso, a scelta multipla, di completamento Descrittori Comprende pienamente e con prontezza il contenuto di un messaggio 10 Comprende pienamente il contenuto di un messaggio 9 Comprende quasi integralmente il contenuto di un messaggio 8 Comprende discretamente il contenuto di un messaggio 7 Comprende gli elementi essenziali di un messaggio Comprende parzialmente il messaggio Role play e dialoghi guidati Conversazioni Esposizione orale di argomenti di studio Racconti Riassunti Descrizioni Produzione della lingua scritta Cartoline Lettere personali Inviti Annunci Relazioni Conoscenza ed uso di strutture e funzioni Role play Conversazioni Racconti Riassunti Descrizioni Cartoline Lettere personali Test strutturati 5 4 Comprende solo qualche elemento evidente di un messaggio 3 Rifiuta la prova 6 Comprende in minima parte un messaggio senza cogliere il significato globale Non comprende il messaggio Interazione/Produzione orale Voto 2 1 Si esprime autonomamente con pronuncia corretta ed in modo scorrevole. Utilizza lessico e registro appropriati. 10 Si esprime con pronuncia corretta e in modo scorrevole. Utilizza lessico e registro quasi sempre appropriati. 9 Si esprime con pronuncia corrette ed in modo abbastanza scorrevole. Utilizza lessico e registro non sempre appropriati. 8 Si esprime con pronuncia non sempre corretta, ma comprensibile e con lessico e registro generalmente appropriati. 7 Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con lessico e registro non sempre appropriati. Le incertezze nell’esposizione orale non compromettono l’efficacia comunicativa. 6 Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con errori lessicali e di registro che compromettono a volte l’efficacia comunicativa Si esprime con pronuncia poco corretta e con errori lessicali e di registro che compromettono spesso l’efficacia comunicativa Si esprime in modo molto poco comprensibile Interagisce con difficoltà usando un lessico e una sintassi scorretti Non interagisce Scrive brevi testi in modo organico, coeso e personale utilizzando un linguaggio ricco ed appropriato Scrive brevi testi in modo organico utilizzando un linguaggio appropriato e corretto Scrive brevi testi in modo chiaro utilizzando quasi sempre un linguaggio appropriato e corretto. Scrive brevi testi in modo chiaro e con un linguaggio generalmente appropriato e corretto Scrive brevi testi in modo semplice e comprensibile Scrive brevi testi in modo molto semplice e non sempre comprensibile Scrive messaggi poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali e grammaticali i Scrive messaggi molto poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali e grammaticali Riesce con difficoltà a scrivere qualche frase comprensibile. Non è in grado di produrre un messaggio scritto Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto ed autonomo 5 4 3 2 1 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 10 Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto 9 Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo abbastanza corretto Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo adeguato 8 Conosce sostanzialmente strutture e funzioni e le usa in modo accettabile 6 Conosce in modo frammentario strutture e funzioni comunicative e le usa in modo non sempre corretto 5 Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo poco corretto 4 Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo molto poco corretto 3 Mostra una conoscenza quasi nulla 2 Mostra una conoscenza nulla 107 7 1 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Rielaborazione Risposte a domande Esposizione orale di argomenti di studio Riassunti Pag. 108 di 130 Rielabora le parti del discorso in modo autonomo mostrando un ottima proprietà di linguaggio POF 2010/2011 10 Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’ottima proprietà di linguaggio Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito una buona proprietà di linguaggio Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’adeguata conoscenza della lingua 9 8 7 Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale ma mostrando di aver acquisito la conoscenza delle strategie metodologiche 6 Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale ma mostrando di aver acquisito una generica conoscenza delle strategie metodologiche 5 Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie metodologiche quasi nulle 4 Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie metodologiche nulle 3/2/1 Criteri per l’assegnazione della valutazione numerica alle prove strutturate (misurazione) Le prove strutturate, con esercizi lessicali, grammaticali e sull’uso delle funzioni comunicative, saranno valutate con un punteggio assegnato ad ogni esercizio in base al grado di difficoltà: in generale un punto per ogni risposta giusta, due punti qualora la risposta preveda due operazioni cognitive o la produzione di frasi più articolate. Il punteggio complessivo sarà poi trasformato in percentuale. Successivamente i valori percentuali verranno convertiti in valori decimali, arrotondati per eccesso o per difetto come da tabella. FASCIA DI PUNTEGGIO O PERCENTUALE VOTO 96 – 100 10 86 – 95 9 76 – 85 8 66 – 75 7 56 – 65 6 46 – 55 5 36 – 45 4 26 – 35 3 16 – 25 2 0 – 15 1 108 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 109 di 130 RELIGIONE CLASSI PRIME OBIETTIVI I ragazzi si interrogano: i tanti perché. A che serve la religione? Bibbia: carta d'identità di Dio Gennaio - Febbraio - Marzo Alla scoperta di Gesù: Terra, parole, vita di Gesù. Gesù nell'arte Aprile - Maggio -Giugno Obiettivi specifici di Apprendimento l'origine del mondo e dell'uomo nelle principali religioni antiche (conoscenze) luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze) Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità) • il libro della Bibbia, documento storico - culturale e parola di Dio (conoscenze) • ricostruire le tappe della storia di Israele, della prima comunità cristiana e della composizione della Bibbia (abilità) • individuare il messaggio centrale di alcuni brani biblici, utilizzando informazioni storico-letterarie e teologiche (abilità) • l'identità storica e di fede di Gesù (conoscenze) • l'opera di Gesù, la sua parola, i miracoli, la sua morte e risurrezione e la missione della chiesa nel mondo ( conoscenze) • la persona e la vita di Gesù nell'arte e nella cultura in Italia e in Europa nell'epoca medioevale e moderna • riconoscere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti quotidiani, familiari e religiosi( abilità) • Identificare i tratti fondamentali della figura di Gesù nei Vangeli sinottici, confrontandoli con i dati della ricerca storica (abilità) • documentare come le parole e le opere di Gesù abbiano ispirato scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione(abilità) • riconoscere i vari modi di interpretare la vita di Gesù nella letteratura e nell'arte. Obiettivi Formativi: scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo • scoprire l'importanza di saper riflettere sugli avvenimenti che accadono ogni giorno, che piano piano costruiscono la storia • scoprire che l'arte è un modo significativo di esprimere la fede • scoprire che le religioni sono importanti veicoli di valori positivi per la società • saper comprendere il senso della storia della salvezza attraverso il testo sacro ebraico Cristiano saper comprendere il valore dell'opera e delle parole di Gesù • apprezzare un opera d'arte e saperla leggere anche come espressione della fede di un popolo • analisi documenti su libro di testo/libro di storia • riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica • • • • • Competenze: Percorso didattico • vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale analisi documenti su libro di testo/libro di storia lavoro in gruppo mappa concettuale raccordi con altre discipline ed educazioni verifica 109 analisi documenti su libro di testo scheda operativa sul testo lavoro in gruppo mappa concettuale raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 110 di 130 CLASSI SECONDE I ragazzi si interrogano: i tanti perché. A che serve la religione? In chi crede il cristiano? Il cammino della Chiesa nella storia. Ottobre - Novembre Dicembre Dio e l'uomo: Conosciamo gli ebrei e i musulmani Gennaio - Febbraio Marzo I ragazzi si interrogano. Perché credere? Alla ricerca del senso della vita La Chiesa in un cammino di confronto e dialogo Aprile - Maggio - Giugno Obiettivi specifici l'origine del mondo e di Apprendimento dell'uomo nelle • studio della Chiesa primitiva e della sua missione (conoscenze) • Informazioni relative alla diffusione del cristianesimo nei primi secoli ( conoscenze) • Collegare lo sviluppo della Chiesa al contesto religioso, culturale e storico nei primi secoli dopo Cristo(abilità) • La missione della Chiesa nel mondo e la testimonianza della carità. L'ecumenismo e il dialogo interre1igioso ( conoscenze) • Studio delle principali caratteristiche delle religioni ebraica e islamica (conoscenze) • individuare gli elementi e i significati dello spazio sacro nei monoteismi (abilità) • Riconoscere i vari modi di interpretare la vita di Gesù, di alcuni santi e profeti, nella letteratura e nell'arte. • studiare gli aspetti teologico dottrinali della Riforma e della Controriforma (conoscenze) • approfondire lo studio sulla diffusione del cristianesimo in tutto il mondo ad opera dei missionari ( conoscenze) • Conoscere alcuni testimoni cristiani ed ebrei significativi e le loro scelte di vita (conoscenze) • conoscere le differenze dottrinali e gli elementi comuni tra cattolici e protestanti (abilità) • riconoscere i principali fattori del cammino ecumenico e l'impegno della chiesa per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato (abilità) • Cogliere gli aspetti costitutivi e i significati della celebrazione dei sacramenti(abilità) Obiettivi Formativi: scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo • Conoscere la Chiesa come realtà universale e locale, comunità di fratelli, edificata da carismi e ministeri • scoprire l'importanza di saper riflettere sugli avvenimenti che accadono ogni giorno e che piano piano costruiscono la storia scoprire che le religioni sono importanti veicoli di valori positivi per la società • vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale Documentare come le parole e le opere di Cristo abbiano ispirato le scelte di vita fraterna, di carità e di riconciliazione nella storia della prima Chiesa • saper comprendere l'apporto dato dal cristianesimo e dall'ebraismo e dall' islam alla storia, cultura, arte europea • saper comprendere il valore religioso e sociale dell'opera della Chiesa • cogliere gli aspetti innovativi del Concilio Vaticano II e del dialogo ecumenico. • analisi documenti su libro di testo/libro di storia • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica • analisi documenti su libro di testo/libro di storia • riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica • analisi documenti su libro di testo • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni OBIETTIVI principali religioni antiche (conoscenze) luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze) Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità) Competenze: Percorso didattico analisi documenti su libro di testo/libro di storia lavoro in gruppo mappa concettuale raccordi con altre discipline ed educazioni verifica 110 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 111 di 130 CLASSI TERZE OBIETTIVI I ragazzi si interrogano: i tanti perché. A che serve la religione? Nel nome della pace: Chiesa e Chiese cristiane. Le religioni orientali. New Age e nuovi movimenti religiosi. Ottobre - Novembre - Dicembre Come vivere? Vivere in modo responsabile. Dieci parole di riferimento(Decalogo ebraico e cristiano) Otto strade per convivere(l'ottuplice sentiero buddista). Cinque pilastri per la vita(etica nell'islam) Il progetto cristiano di vita Gennaio - Febbraio - Marzo I ragazzi si interrogano: Vivere ... ma come? Religioni e senso della vita: La libertà di scelte per la vita, la responsabilità della propria libertà e delle scelte di vita, l'etica della vita, il rapporto con gli altri (amicizia, amore),noi e il creato, cenni ad alcuni testi del Magistero della Chiesa. Aprile - Maggio - Giugno Obiettivi specifici di Apprendimento l'origine del mondo e dell'uomo nelle principali religioni antiche (conoscenze) luoghi, tempi, persone e simboli sacri delle principali religioni dell'antichità (conoscenze) Evidenziare gli elementi specifici delle religioni antiche, in particolare della religione degli egizi, dei romani, dei greci e degli etruschi (abilità) • Conoscere le principali religioni e la loro diffusione nel mondo • Individuare l'originalità della speranza cristiana rispetto alla proposta di altre religioni • Cogliere nei documenti della Chiesa le indicazioni che favoriscono l'incontro, il confronto e la convivenza tra persone di diversa cultura e religione • Individuare nelle testimonianze di vita evangelica anche attuali, scelte di libertà per un proprio progetto di vita • Conoscere gli aspetti più rilevanti (contesto storico e sociale, valori proposti ... ) del Decalogo, delle Beatitudini, dell'Ottuplice sentiero e dei Cinque Pilastri. • Descrivere l'insegnamento cristiano sui rapporti interpersonali, l'affettività, la sessualità ..... • Confrontare criticamente comportamenti e aspetti della cultura attuale con la proposta etica cristiana • Fornire i fondamenti dell'etica cristiana Obiettivi Formativi: scoprire l'importanza di trovare risposte alle domande sul senso della vita per poter fare un progetto di vita responsabile e positivo • Conoscere le religioni come realtà portatrici di valori positivi • Cogliere i problemi posti dal consolidarsi di una società multiculturale, multi etnica e plurireligiosa e la necessità di un dialogo interreligioso sereno. • scoprire l'importanza di saper riflettere sulle scelte di vita e sui valori che viviamo ogni giorno e che, piano piano ,costruiscono la nostra vita • Proporre gli strumenti per poter costruire una scala valoriale • Far emergere l'importanza di un discorso etico cristiano e interreligioso per una convivenza sociale serena • vivere la responsabilità verso se stessi e verso gli altri come elemento essenziale per un progetto di crescita personale • Saper costruire una mappa delle religioni, mettendo in evidenza le caratteristiche specifiche • Saper presentare i principi e il cammino del dialogo interreligioso • conoscere lo specifico della risposta cristiana riguardo i valori di vita e la scelta tra ciò che si pensa sia bene / male • saper costruire una propria scala di valori di vita • saper riflettere e esprimere una propria opinione su alcune tematiche etiche: libertà e responsabilità personale, tutela del creato, difesa della vita ..... • analisi documenti su libro di testo/libro di storia • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica • analisi documenti su libro di testo/libro di storia • riferimento biblico • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni • verifica • analisi documenti su libro di testo • scheda operativa sul testo • lavoro in gruppo • mappa concettuale • raccordi con altre discipline ed educazioni verifica Competenze: Percorso didattico analisi documenti su libro di testo/libro di storia lavoro in gruppo mappa concettuale raccordi con altre discipline ed educazioni verifica 111 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 112 di 130 Strategie metodologiche e didattiche si cercherà di : motivare continuamente gli allievi mediante opportunità di lavoro significative ed attive, che richiedano la loro partecipazione realizzare un percorso che permetta agli alunni di scoprire il più autonomamente possibile ciò che occorre sapere favorire l'apprendimento collaborativo favorire l'autovalutazione personale da parte degli allievi Per realizzare ciò che si propone si utilizzeranno le seguenti strategie didattiche e metodologiche : lavoro a coppie ed a piccolo gruppo con esercizi mirati ; dialogo guidato dall'insegnante e discussioni; lavoro individuale di studio, riflessione, ricerca, ricostruzione dell'unità d'apprendimento svolta; attività di problematizzazione, di raccolta delle informazioni, di confronto dei dati, di personale rielaborazione e di confronto in gruppo; lezione frontale. Si proporranno poi alcuni sussidi didattici ed attività finalizzate a favorire l'integrazione in classe dei ragazzi diversabili. Tali attività privilegeranno i codici non verbali ed il gioco. Per gli allievi, seguiti da insegnante di sostegno, sarà steso un piano di lavoro individualizzato. Mezzi e strumenti Per svolgere le lezioni saranno utilizzati: 1- Libro di testo in adozione 2- Eventuale quaderno personale dell'allievo 3- Cartine, atlante biblico, libro di storia, antologia, testi di storia della Chiesa e di storia dell'arte. 4- Matite colorate e cartelloni - lavagna 5- CD-Rom, DVD didattici 6- Supporti multimediali Saranno utilizzate, se necessario, l'aula informatica,1’Aula magna. Verifica e controllo degli apprendimenti Si effettueranno: 1- Rilevazione situazione di partenza 2- Osservazioni sistematiche, annotate sul registro dell'insegnante, delle modalità di partecipazione alla vita scolastica e di lavoro in classe degli alunni (autonomia della persona, rispetto degli altri, organizzazione del materiale scolastico ... ) 3- Almeno due verifiche orali per quadrimestre delle conoscenze e competenze acquisite. 4- Due verifiche sommative scritte (alla fine del quadrimestre). 5- Prove d'autovalutazione per gli alunni (nel Cooperative Learning) 6- Esercitazioni scritte nelle varie fasi di lavoro con produzione di testi e commenti personali da parte degli alunni 112 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela Pag. 113 di 130 CRITERI CLASSE PRIMA Conoscenza dei contenuti essenziali della religione l'alunno sa individuare fatti, elementi specifici relativi al cristianesimo e alle diverse testimonianze della ricerca religiosa l'alunno conosce le tappe storiche dell'evoluzione della Chiesa dalle origini a oggi l'alunno conosce i principi basilari dell'etica biblico-cristiana: la condizione dell'uomo come creatura, la dignità di ogni persona, la coscienza libera e responsabile Capacità di riconoscere ed apprezzare i valori religiosi l'alunno sa individuare interrogativi di senso e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella vita personale e sociale l'alunno sa individuare interrogativi di senso e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella vita personale e sociale l'alunno sa individuare interrogativi di senso e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella vita personale e sociale; sa stabilire confronti tra molteplici e differenti interpretazioni di fatti ed esperienze sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave; sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave ; sa consultare le fonti bibliche ed i documenti per selezionarvi le informazioni chiave ; sa organizzare le informazioni selezionate sa organizzare le informazioni selezionate sa individuare il significato di termini specifici dell'ire; sa individuare il significato di termini specifici dell'ire ; sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi sa individuare il significato di termini specifici dell'ire ; sa utilizzare i linguaggi specifici per comunicare conoscenze, percorsi effettuati, idee personali, valori religiosi Capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche e ai documenti sa organizzare le informazioni selezionate Comprensione dei linguaggi specifici CLASSE SECONDA POF 2010/2011 CLASSE TERZA GIUDIZIO INSUFFICIENTE (voto:1-3) PARTECIPAZIONE Nulla Lo studente costantemente si rifiuta di partecipare CONOSCENZE Disorganiche Lo studente Possiede Pochissime conoscenze e non è in grado di utilizzarle COMPETENZE Inconsistenti Lo studente non presenta competenze specifiche SCARSO (voto 4) Inadeguata Gli interventi dello studente non sono pertinenti rispetto al compito richiesto Superficiali Lo studente possiede solo alcuni contenuti che non sempre utilizza in modo adeguato Incerte Lo studente esplicita a volte alcune competenze MEDIOCRE (voto 5) Passiva Lo studente non sempre si coinvolge nel dialogo educativo Sporadiche Lo studente manifesta alcune competenze SUFFICIENTE (voto 6) Scolastica Lo studente dà il proprio contributo solo in relazione Agli argomenti trattati Adeguata Prevalgono nello studente, momenti di pieno coinvolgimento Frammentarie Lo studente possiede una parte dei contenuti che utilizza in modo sporadico Generiche Lo studente ha acquisito i contenuti essenziali che sa utilizzare in alcune circostanze Adeguate Lo studente ha acquisito la maggior parte dei contenuti DISTINTO (voto 8) Attiva Lo studente mostrauna costante attenzione agli argomenti proposti, utilizzando ulteriori fonti Corrette Lo studente ha acquisito i contenuti proposti dal percorso didattico ed è in grado di riutilizzarli Precise Lo studente dimostra di possedere e di sapere applicare con costanza e sicurezza le competenze OTTIMO (voto 9) Costruttiva Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo originale Approfondite Lo studente è in grado di integrare i contenuti personali con quelli disciplinari, che sa rielaborare in maniera approfondita ECCELLENTE (voto 10) Creativa Gli interventi dello studente sono propositivi e di stimolo alla classe Critiche Lo studente padroneggia in maniera completa i contenuti e li riutilizza in forma chiara, originale ed interdisciplinare Consolidate Lo studente sa utilizzare, nella personale ricerca sul senso della vita, i modelli interpretativi della religione cattolica Complete Lo studente è in grado di saper confrontare i modelli interpretativi della religione cattolica con quelli delle altre Religioni BUONO (voto 7) 113 Essenziali Lo studente dimostra di possedere solo le competenze fondamentali Pertinenti Lo studente manifesta e sa applicare le sue competenze Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 114 di 130 TECNOLOGIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola secondaria di primo grado L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali; Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte; È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivi Vedere, osservare e sperimentare Prevedere, immaginare e progettare Intervenire, trasformare e produrre CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA CLASSE TERZA - Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull'ambiente scolastico o sulla propria abitazione; - Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fìsiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali; - Effettuare stime di grandezze fìsiche riferite a materiali e oggetti dell'ambiente scolastico; - Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche; - Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative; - Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi; - Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi; - Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. - Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità; - Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano; - Progettare una gita d'istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili. - Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni; - Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici; Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell'arredo scolastico o casalingo; - Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. - Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti); 114 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 115 di 130 PROGETTAZIONE DIDATTICA PERIODO CLASSE PRIMA CLASSE SECONDA Settembre/ - Test di ingresso,significato di Scienza, tecnica e tecnologia – Attività umane, Bisogni , beni e servizi - Il disegno: un mezzo di comunicazione. -Disegno geometrico : le conoscenze di base - strumenti necessari - uso della matita, del compasso, delle squadre e del goniometro - primi elementi di disegno: le linee fondamentali, la squadratura del foglio da disegno -Questionari e riepiloghi sugli argomenti svolti l’anno precedente con particolare riferimento sulle materie plastiche, il vetro e la ceramica. -Disegno geometrico: figure geometriche piane e divisione di circonferenze in un numero qualsiasi di parti uguali – Introduzione alla rappresentazione degli oggetti in proiezioni ortogonali. Novembre -La produzione : i settori e i fattori della produzione - Disegno: nozioni geometriche elementari: rette perpendicolari e parallele, divisione di segmenti ed angoli, esercitazioni con figure geometriche di base. -L'agricoltura (Interventi sul terreno e sulle Piante; Le colture principali)- La Zootecnia. Proiezioni ortogonali di figure geometriche. Dicembre: -Tecnologia dei materiali ( classificazione, proprietà e ciclo dei materiali ): Tecnologia del legno – Educazione ambientale (riciclaggio, raccolta differenziata dei rifiuti ecc. ) Rappresentazione dei dati: schemi grafici, diagrammi lineari, - Disegno: costruzione di figure geometriche piane . Gennaio: Tecnologia dei materiali: Tecnologia della carta - Misura, concetto di misura; sistemi e strumenti di misura; Disegno: costruzione di figure geometriche piane . -La conservazione degli alimenti. -Disegno tecnico: Proiezioni Ortogonali di solidi geometrici. La pianta di una casa . Febbraio: Tecnologia dei materiali: Tecnologia delle fibre tessili e delle pelli (il vetro e le ceramiche) - Disegno: il linguaggio grafico, la simbologia, costruzione di giure geometriche piane. La confezione degli alimenti e l'industria alimentare - Disegno tecnico : la quotatura del disegno tecnico . Marzo: Tecnologia dei materiali: Tecnologia e dei metalli - Disegno in scale di proporzione, costruzione di figure geometriche. -Abitazione, Città e Territorio: Le strutture degli edifici gli impianti - Disegno tecnico: proiezioni ortogonali di gruppi di solidi, la sezione di solidi. Aprile: - Tecnologia dei materiali: Tecnologia delle materie plastiche -Disegno: divisione della circonferenza in parti uguali, le scale col metodo della quadrettatura. Tecnologia del vetro e della ceramica. -esercitazioni sulle figure simmetriche e sulle composizioni geometriche . -Gli spazi dell'abitazione; La città– -Disegno tecnico : proiezioni ortogonali di gruppi di oggetti. -Le reti di comunicazione ( mezzi via terra, via mare e via aerea)Le Proiezione assonometriche di oggetti vari. Che cosa sono le macchine ( macchine semplici e complesse, classificazione delle macchine energia alle macchine) - Disegno tecnico : cenni sulla rappresentazione assonometrica. Il mondo delle telecomunicazioni ( sistemi di trasmissione, la telefonia, la radiotelevisione (L'economia globale, il mondo del lavoro). Ottobre Maggio/ Giugno CLASSE TERZA -L'alimentazione (principi nutritivi e funzione degli alimenti) - Proiezioni ortogonali di solidi geometrici.. -Questionari e riepiloghi sugli argomenti svolti l’anno precedente con particolare riferimento sulle macchine semplici e complesse; Energia: forme di energia -Disegno tecnico: Rappresentazione degli oggetti; proiezioni ortogonali, cenni sulle sezioni. -Energia (fonti di energia, i combustibili, l'energia nucleare) - Disegno: Sviluppo e inviluppo dei solidi - Grafici statistici. . -Energia ( produzione trasporto e consumo dell'energia); Proiezione di solidi geometrici in assonometria cavaliera . Energie Rinnovabili; Proiezioni di solidi geometrici in assonometria isometrica. L’Elettricità – La corrente elettrica ( circuito elettrico, grandezze elettriche, collegamenti in serie e parallelo) Effetti della corrente (joule, luminoso, chimico, magnetico e fisiologico)Elettricità e sicurezza - Proiezioni di solidi geometrici in assonometria monometrica. L'elettronica (componenti elettronici), - Proiezione assonometrica di oggetti vari. METODOLOGIA: Il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento della tecnologia richiede necessariamente l’adozione di criteri metodologici e didattici fondati sul coinvolgimento motivato di ciascun alunno secondo tre momenti didattici tra loro interdipendenti, ma non subordinati gerarchicamente o temporalmente: 115 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 116 di 130 L’elaborazione teorica delle principali aree tecnologiche, dei concetti fondamentali e delle nozioni di base, inerenti ai vari settori tecnologici trattati. La realizzazione di attività laboratoriali, attraverso le quali gli alunni imparano facendo, passano cioè dal sapere al saper come fare e al saper fare. L’applicazione dei contenuti (conoscenze e abilità operative) attraverso una pluralità di esperienze operative e di esercitazioni. Mezzi e strumenti: Le varie attività saranno integrate da materiale non strutturato (articoli di giornale e riviste, opuscoli, cataloghi tecnici, mappe, carte planimetriche, cartelloni murali, fogli di acetato, lavagna luminosa, pennarelli, forbici, colla, dépliant pubblicitari). Si farà uso anche della L.I.M. disponibile nella scuola. Verifiche e valutazione: Saranno inscindibili dal progetto educativo, pertanto saranno fatte sia in itinere, senza attendere scadenze, osservando in ogni momento le reazioni, le proposte, le osservazioni, gli interventi personali durante le spiegazioni e le discussioni, sia in momenti dedicati espressamente alle verifiche terminali ed intermedie alle unità didattiche e di lavoro. Il giudizio finale dovrà esprimere prevalentemente il livello di padronanza delle competenze acquisite da ciascun allievo Le verifiche si effettueranno tramite questionari, test a risposte chiuse del tipo vero - falso o a scelta multipla, prove sperimentali, colloqui. Tali prove saranno volte ad accertare il raggiungimento di capacità, conoscenze, acquisizione di metodo. Da questi elementi sarà formulato il giudizio globale tenendo presente anche: l'impegno, l'attenzione, la partecipazione, la capacità di analisi e sintesi e l'abilità alle attività operative. La valutazione terrà conto del «come» il lavoro è stato svolto da ogni alunno. Per questo motivo sarà applicata la seguente griglia di valutazione, che tiene conto della capacità di selezionare le informazioni durante lo studio della Verifica Finale (MappaConcettuale) ma anche dell’interesse e dell’impegno dimostrato e della capacità di collaborare all’interno della classe. I criteri di valutazione saranno i seguenti: Voto 10 OttimoEccellente Voto 9 Distinto Voto 8 Buono Voto 7 Discreto Voto 6 Sufficiente Voto 5 Mediocre Voto 4 Leggera Insufficienza Voto 3 Media Insufficienza Voto 2 Grave Insufficienza Voto 1 Totalmente Insufficiente Sa spiegare i fenomeni attraverso un'osservazione autonoma; si orienta ad acquisire un sapere più integrale. Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera autonoma. Comprende completamente e usa in modo sicuro e consapevole il linguaggio tecnico. Sa spiegare i fenomeni con padronanza attraverso un'osservazione autonoma;. Realizza gli elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici autonomamente. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura. Comprende correttamente e usa in modo completo il linguaggio tecnico. Sa spiegare i fenomeni attraverso una buona osservazione; si orienta ad acquisire un sapere completo. Realizza gli elaborati grafici in modo razionale; usa gli strumenti tecnici con sicurezza e in modo appropriato. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura. Usa con padronanza il linguaggio tecnico. Sa spiegare i fenomeni attraverso una osservazione abbastanza corretta; conosce nozioni e concetti. Realizza gli elaborati grafici in modo corretto; usa gli strumenti tecnici in modo adeguato ed abbastanza appropriato. Conosce ed usa le tecniche in modo corretto. Usa il linguaggio tecnico in modo chiaro ed idoneo. Realizza gli elaborati grafici in modo essenziale; usa gli strumenti tecnici in modo sufficientemente corretto. Conosce ed usa le tecniche più semplici. Usa il linguaggio tecnico in modo sufficientemente corretto. Conosce in modo parziale i fenomeni e i meccanismi della realtà tecnologica. Rappresenta e riproduce in modo incerto gli elaborati grafici; usa gli strumenti tecnici in modo poco corretto. E’ incerto nell’usare le tecniche più semplici. Comprende complessivamente il linguaggio tecnico, ma ha la difficoltà nel suo utilizzo. Denota una conoscenza carente dei fenomeni e dei meccanismi della realtà tecnologica. Ha varie difficoltà nel rappresentare e riprodurre gli elaborati grafici, usa gli strumenti tecnici in modo non sempre corretto. Coglie in modo parziale e inadeguato le tecniche più semplici. Ha gravi difficoltà nel comprendere e usare il linguaggio tecnico. Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza alcuni elaborati grafici con molti errori; usa gli strumenti tecnici con modalità raramente corrette. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico. Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza tutti gli elaborati grafici con molti errori; usa gli strumenti tecnici in modo scorretto. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico. Si rifiuta di effettuare qualsiasi attività didattica. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico. Per gli alunni in difficoltà saranno predisposte attività di recupero. 116 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 117 di 130 EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI FORMATIVI CLASSI I-II-III consolidare stili di vita corretti e salutari per la prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, abbandono precoce della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza Accettare i cambiamenti del proprio corpo, per viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona condividere con altre persone esperienze di gruppo( esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra) per educare a comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace e per promuovere l’inserimento di alunni con varie forme di diversità sperimentare la vittoria e la sconfitta attraverso l’attività sportiva, per apprendere la capacità di modulare e controllare le proprie emozioni Promuovere il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile ( rispetto di sé e degli altri, lealtà, senso di appartenenza e di responsabilità, negazione di qualsiasi forma di violenza) OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE SECONDA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CLASSE TERZA Conoscere le varie parti del corpo ed essere consapevole delle proprie abilità condizionali. Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le diversità. Sapere mettere in atto comportamenti corretti a scuola e per strada, anche in situazioni di pericolo. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. Sapere mantenere in buona salute il proprio corpo attraverso una corretta igiene personale e una adeguata attività fisica. Sapersi orientare e muovere nello spazio, anche in situazioni inusuali Sapere coordinare e utilizzare schemi motori combinati tra loro. Utilizzare il corpo e il movimento per esprimersi. Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diversi giochi di movimento e presportivi. Mantenere un impegno motorio costante per migliorare le capacità condizionali. Utilizzare le abilità coordinative acquisite, per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea. Padroneggiare le proprie capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco. Partecipare al gioco di squadra mettendo in atto comportamenti collaborativi. Conoscere e applicare correttamente il regolamento dei giochi sportivi praticati, accettando anche la sconfitta. Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le diversità. Sapere mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo ambientale e personale. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. Sapere riconoscere il corretto rapporto tra esercizio fisicoalimentazione-benessere. Mantenere un impegno motorio prolungato nel tempo, manifestando autocontrollo del proprio corpo nella sua funzionalità cardio-respiratoria e muscolare. Sapere utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper applicare schemi e azioni di movimento per risolvere in forma originale e creativa un determinato problema motorio, riproducendo anche nuove forme di movimento. Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Padroneggiare molteplici capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa. Partecipare in forma propositiva alla scelta di strategie di gioco, mettendo in atto comportamenti collaborativi. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico dei giochi sportivi praticati, assumendo anche il ruolo di arbitro. Saper gestire in modo consapevole gli eventi della gara con autocontrollo e rispetto dell’altro, accettando la sconfitta. Essere consapevole del valore delle regole, interagendo positivamente con gli altri e accettando le diversità. Assumere consapevolezza che l’efficienza fisica e corrette abitudini di vita, contribuiscono a mantenere un buon stato di salute. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. Sapere mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo. 117 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 118 di 130 CONTENUTI MODULI CLASSE PRIMA ABILITA’COORDINATIVE 1 ABILITA’CONDIZIONALI 1 Coordinazione Mobilità articolare Resistenza EDUCAZIONE ALLA SALUTE CLASSE SECONDA Coordinazione Mobilità articolare Resistenza Mangiare per star bene CLASSE TERZA Coordinazione Mobilità articolare Resistenza Paramorfismi Contro le dipendenze I danni del doping ATTIVITA’ LUDICA Pallavolo-Giochi Pallavolo-Giochi Pallavolo-Giochi COMUNICAZIONE CORPOREA SICUREZZA Il linguaggio del corpo La sicurezza a scuola ABILITA’ COORDINATIVE 2 ABILITA’ CONDIZIONALI 2 Equilibrio Velocità Forza Equilibrio Velocità Forza Equilibrio Velocità Forza SICUREZZA La sicurezza in strada Prestare soccorso MATURAZIONE EDUCATIVA Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione Relazioni nel gruppo/Impegno/ Interesse/Partecipazione Olimpiadi e Paralimpiadi I valori dello sport Aspetti degenerativi dello sport ED.CONVIVENZA CIVILE Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune METODOLOGIA Ogni lezione avrà come protagonista l’alunno con le sue esigenze psico-fisiche. Sarà dato quindi ampio spazio a forme di attività ludiche e di gruppo, che gli permetteranno un inserimento positivo nell’ambiente scolastico. La successione degli sforzi e delle difficoltà di svolgimento di ogni attività, terrà conto dello sviluppo fisiologico dell’alunno. In questo contesto l’insegnante tenderà a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, acquisite fuori dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti; ad attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; a favorire l’esplorazione e la scoperta per sollecitare gli alunni a individuare problemi, sollevare domande, mettere in discussione le conoscenze già elaborate, trovare appropriate piste d’indagine, cercare soluzioni originali; a incoraggiare l’apprendimento collaborativo; a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere prendendo atto degli errori commessi, delle ragioni di un insuccesso, delle difficoltà incontrate e delle strategie per superarle. 118 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 119 di 130 Quindi l’insegnante farà da animatore pronto a modificare continuamente la propria metodologia d’insegnamento adattandola di volta in volta alla situazione, in base alla maturazione cognitiva, affettiva, sociale e motoria degli alunni ed in base alle attrezzature messe a disposizione dalla scuola. E comunque nelle attività in cui l’alunno dovrà cimentarsi individualmente l’insegnante interverrà proponendo difficoltà graduali a seconda della fascia di livello e con stimoli e incoraggiamenti che varieranno da alunno ad alunno. Nelle attività di gruppo, nei giochi e nelle attività sportive in genere, proporrà regole e strategie atte ad agevolare, mettere a proprio agio, stimolare e incoraggiare gli alunni con maggiori difficoltà e frenare nella giusta misura gli alunni esuberanti. CRITERI PER IL PROFILO D’INGRESSO DELL’ALUNNO Fascia alta (xxx) 8 Fascia media (xx) 7/6 Fascia bassa (x)5/4 (Approccio con l’attività ludica) GIOCO: Comprende le regole, le sa mettere in pratica, prende iniziative, coordinato nel gesto motorio. Comprende le regole/ comprende quasi tutte le regole, le mette quasi sempre in pratica, abbastanza/ poco coordinato nel gesto motorio. Ha difficoltà nel comprendere le regole, imitando gli altri le mette in pratica/ e nel metterle in pratica, poco coordinato nel gesto motorio/ per niente coordinato nel gesto motorio (Abilità motorie) COORD. : Comprende l’esercizio e lo esegue correttamente. Comprende l’esercizio e lo esegue approssimativamente/ con qualche difficoltà. Ha difficoltà a comprendere l’esercizio, imitando gli altri cerca di eseguirlo/ e a metterlo in pratica. MOBIL. ARTIC. : Ha un’ottima escursione articolare. Ha una discreta escursione articolare. Ha una modesta escursione articolare. TEST D’INGRESSO 1) Giochi. 2 ) Facile percorso con attrezzi. 3 ) Esercizio con la bacchetta graduata o alla spalliera. CRITERI PER LA VALUTAZIONE La valutazione verrà considerata parte integrante del processo educativo. A tal scopo l’alunno verrà messo nelle condizioni di capire i traguardi da raggiungere, di riconoscere le difficoltà e stimare le proprie abilità, di imparare a riflettere sui propri risultati, di valutare i progressi compiuti, di trarre considerazioni per migliorarsi. A scadenza quadrimestrale verranno effettuati test specifici riguardanti le abilità coordinative e condizionali, per rilevarne lo sviluppo globale raggiunto, e riguardo le attività ludiche e sportive si valuterà la capacità di 119 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 120 di 130 sapere eseguire con competenza e padronanza i gesti motori e di saperli utilizzare in modo opportuno e utile allo scopo stabilito ed inoltre la capacità di comprendere e sapere mettere in pratica le regole prefissate. Per quanto riguarda gli approfondimenti, l’alunno verrà valutato, di volta in volta, in base alla competenza con la quale espone gli argomenti trattati, in base alla valutazione critica che ne sa dare e in base all’applicazione pratica che ne deduce. Sarà effettuata, inoltre, una valutazione riguardo al processo di maturazione educativa personale e cioè riguardo alla costanza nella partecipazione, alla capacità di sapere mantenere un impegno, alle relazioni attivate nel gruppo classe tra i compagni, al comportamento tenuto nei riguardi degli altri e dell’ambiente, all’interesse dimostrato nei riguardi della disciplina. Tabella per la valutazione in decimali Voto 10 OttimoEccellente Voto 9 Distinto Voto 8 Buono Voto 7 Discreto Esegue con competenza e padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilitoValuta criticamente le esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con competenza gli argomenti trattati , li valuta in modo critico e ne deduce un’applicazione pratica- Si relaziona accettando le diversità e rispettando le regole stabilite Esegue con padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilito- Sa valutare le esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con competenza gli argomenti trattati e ne deduce un’ applicazione pratica- Si relaziona accettando le diversità e rispettando le regole stabilite Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile e opportuno allo scopo stabilito- Nelle esperienze motorie di gruppo mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con padronanza gli argomenti trattati e valuta la loro utilità pratica- Si relaziona rispettando le regole stabilite Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile allo scopo stabilito- Nelle esperienze motorie di gruppo mette in atto comportamenti collaborativi- Sa esporre in modo appropriato gli argomenti trattati- Si relaziona rispettando le regole stabilite Voto 6 Sufficiente Esegue in maniera adeguata alle sue capacità i gesti motori , ma li utilizza in modo non sempre opportuno- Nelle esperienze motorie di gruppo collabora quasi sempre con i compagni- Espone gli argomenti trattati in modo essenziale- Conosce le regole stabilite e le rispetta quasi sempre Voto 5 Mediocre Esegue con qualche difficoltà i gesti motori e li utilizza in modo non sempre corretto- Nelle esperienze motorie di gruppo collabora poco con i compagni- Espone superficialmente e solo in parte gli argomenti trattati- Conosce le regole stabilite ma le rispetta raramente Voto 4 Insufficiente Esegue con difficoltà i gesti motori e non li sa utilizzare in modo opportuno- Nelle esperienze di gruppo non sa collaborare con i compagni- Ha difficoltà a comprendere gli argomenti trattati- Conosce solo alcune delle regole stabilite e non sempre le sa applicare Voto 3 Gravemente insufficiente Esegue con molta difficoltà i gesti motori anche semplici- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati-Conosce solo alcune delle regole stabilite e spesso non le rispetta Voto 2 Partecipa passivamente alle lezioni- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Ha difficoltà a comprendere gli argomenti trattati-Non sa rispettare le regole stabilite Voto 1 Partecipa passivamente alle lezioni - E’ sempre scontroso con i compagni-Ha difficoltà a comprendere e completo disinteresse per gli argomenti trattati- Non sa rispettare le regole stabilite 120 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 121 di 130 La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalita' anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialita' e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo D.P.R. 122/2009, art.1 7. LA VALUTAZIONE 121 Valutazione in ingresso, formativa e sommativa Criteri di valutazione Giudizio di profitto Giudizio di comportamento Competenze educative generali La valutazione della Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 122 di 130 7.1 CRITERI E I SISTEMI DI VALUTAZIONE La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo educativo ed assume un carattere informativo e formativo nei confronti di ciascun alunno e delle famiglie. L’attività valutativa ha tre tempi: iniziale intermedio finale Oggetto della Valutazione saranno: il pregresso, ossia i bisogni, le risorse, le abilità d’ingresso degli allievi; i loro condizionamenti positivi o negativi; il processo, cioè tutto l’insieme delle attività formative cui si è dato vita con gli eventuali correttivi; le prestazioni degli allievi, i loro comportamenti in termini di conoscenze, abilità, competenze; il prodotto finale: i traguardi raggiunti. I momenti-chiave della Valutazione si articoleranno nel seguente modo: Valutazione in Ingresso Tre Aree di lavoro comune da parte dei docenti: identità; convivenza civile; strumenti culturali. Verranno utilizzati strumenti di indagine formali (test d’ingresso) e strumenti d’indagine di tipo qualitativo (questionari, colloqui e schede di osservazione). I risultati serviranno ad elaborare i piani di studio personalizzati atti a valorizzare le potenzialità dell’allievo e a soddisfare i bisogni riscontrati. Valutazione Formativa Valutazione Sommativa Servirà al docente per scegliere soluzioni metodologiche atte a differenziare gli interventi didattici; metterà in evidenza i progressi conseguiti dall’allievo nel suo percorso, creando spunti di riflessione per il docente sulla validità delle soluzioni metodologiche adottate e sugli interventi programmati. Servirà a controllare i progressi conseguiti dagli alunni rispetto alla situazione di partenza, alle finalità e agli obiettivi programmati, agi esiti degli interventi individualizzati. In essa rientrano gli scrutini quadrimestrali, gli scrutini finali, le prove d’esame. Avrà inoltre un valore informativo sul processo di apprendimento e di formazione del discente, anche ai fini dell’orientamento. La scuola si avvarrà dei criteri di valutazione con l’utilizzazione di specifiche e comuni griglie che rileveranno negli alunni: impegno; partecipazione attenzione; metodo di studio; relazioni con gli altri (capacità di sviluppare relazioni positive all’interno del gruppo, rispetto di sé e dell’ambiente); disponibilità ad apprendere; progressi rispetto ai livelli di partenza. 122 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 123 di 130 7.2 CRITERI DI VALUTAZIONE Riguarderanno : Giudizi di Profitto Giudizi di Comportamento Competenze educative generali VOTAZIONE GIUDIZIO DI PROFITTO 10 L’alunno dimostra conoscenze complete, organiche e particolarmente approfondite; capacità di rielaborare i contenuti, di operare collegamenti, di organizzare autonomamente le conoscenze in situazioni nuove, di operare analisi e sintesi. L’esposizione risulta fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato. 9 L’alunno dimostra conoscenze ampie complete e approfondite, apprezzabile capacità di comprensione e di analisi; capacità di rielaborazione personale dei contenuti con apporti critici originali e di operare collegamenti. L’esposizione risulta chiara, precisa, ricca e ben articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato. 8 L’alunno dimostra conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali. L’esposizione risulta chiara e articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato . 7 L’alunno dimostra conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione risulta chiara e sostanzialmente corretta con l’uso di una terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico così come parziale è l’autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite . 6 L’alunno dimostra conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione è semplice e sostanzialmente corretta, il lessico povero ma appropriato. 5 L’alunno dimostra conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi; l’ esposizione non sempre è lineare e coerente, minimo risulta il bagaglio di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile. 4 L’alunno dimostra conoscenze incomplete, scarsa capacità di comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed approssimativa , il lessico povero 3 L’alunno dimostra conoscenze incomplete e frammentarie, scarsa capacità di comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed approssimativa , il lessico povero 2 L’alunno dimostra di non aver conseguito alcun progresso, di possedere scarsa capacità di comprensione e di analisi, incapacità di esposizione , lessico povero 1 L’alunno si rifiuta di applicarsi a qualsiasi attività didattica proposta. 123 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela VOTAZIONE POF 2010/2011 Pag. 124 di 130 GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO 10 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Costante e serio svolgimento delle consegne scolastiche. Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe. Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico. Frequenza assidua Ottima socializzazione. 9 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Regolare svolgimento delle consegne scolastiche. Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica. Ruolo positivo all’interno della classe. Rispetto del regolamento scolastico. Frequenza regolare Ottima socializzazione. 8 Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Regolare adempimento dei doveri scolastici. Equilibrio nei rapporti interpersonali. Inserimento positivo nel gruppo classe. Adeguato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Frequenza regolare Buona socializzazione 7 Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. Svolgimento non sempre regolare dei compiti assegnati. Limitata partecipazione e collaborazione al funzionamento del gruppo classe. Discreto rispetto delle norme disciplinari d’Istituto. Saltuari ritardi e/o uscite anticipate Assenze numerose 6 Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche. Saltuario svolgimento dei compiti assegnati. Disturbo o disinteresse nei confronti dell’attività didattica. Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. Saltuari ritardi e/o uscite anticipate Assenze numerose <6 Disinteresse per le varie discipline Rapporti problematici con gli altri. Frequente disturbo dell’attività didattica. Funzione negativa all’interno della classe. Reiterati episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico. Frequenti ritardi e/o uscite anticipate. Eccessive ore di assenze Votazione Competenze Educative Generali 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Partecipazione Partecipa alle varie attività con attenzione viva e costante Partecipa alle varie attività con attenzione costante e adeguata Partecipa alle attività con attenzione regolare Partecipa alle attività in modo adeguato Partecipa alle attività in modo talvolta discontinuo e inadeguato Partecipa alle attività solo se continuamente sollecitato Partecipa solo a qualche attività Partecipa in modo discontinuo e solo a determinate attività Partecipa passivamente alle attività Si rifiuta di partecipare alle attività didattiche 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 Impegno Si impegna in modo assiduo e produttivo Si impegna in modo costante Si impegna in modo regolare Si impegna in modo adeguato Si impegna in modo accettabile Si impegna dietro sollecitazione Si impegna sporadicamente Si impegna sporadicamente e in modo inadeguato Si impegna passivamente Si rifiuta di impegnarsi Interesse 124 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 125 di 130 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 10 Manifesta un comportamento corretto ed educato e interagisce attivamente e Manifesta un interesse vivo e costante Manifesta un interesse adeguato e costante Manifesta un interesse regolare Manifesta un interesse adeguato Manifesta un interesse accettabile Manifesta un interesse superficiale Manifesta un interesse discontinuo Manifesta inadeguato interesse Manifesta interesse discontinuo e inadeguato Non manifesta alcun interesse Relazione con gli altri costruttivamente nel gruppo classe. 9 Manifesta un comportamento corretto e collabora positivamente con il gruppo 8 Manifesta un comportamento generalmente corretto , interagendo in modo 7 Manifesta un comportamento non sempre corretto, mostrandosi a volte poco 6 Manifesta un comportamento non sempre corretto, facendo registrare qualche 5 Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando frequentemente 4 Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando rapporti 3 Manifesta una funzione negativa all’interno del gruppo classe e si rapporta in 2 Manifesta un comportamento costantemente contrario alle regole di convivenza 1 Manifesta un comportamento assolutamente scorretto con coetanei e adulti classe adeguato con il gruppo classe.. rispettoso nei confronti dei coetanei episodio di inosservanza delle regole e di mancato rispetto dei coetanei. rapporti problematici con coetanei e a volte con gli adulti problematici con coetanei e a volte con gli adulti modo violento con i coetanei e poco corretto con gli adulti scolastica 7.3 LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA Ad ogni istituzione scolastica spetta la responsabilità dell’autovalutazione; alla luce delle Indicazioni Nazionali del 2012 e in conformità alla Direttiva ministeriale n.56 del 12-07-2004, riguardante le attività valutative di sistema e quelle relative agli apprendimenti degli alunni, la Scuola “E. Romagnoli” dall’anno scolastico 20052006 ha effettuato l’iscrizione al SNV. La finalità dell’autovalutazione della Scuola è verificare il risultato della propria azione e, qualora necessario, correggere errori, programmare interventi diversi, cambiare impostazioni. Nel corso di quest’anno scolastico saranno predisposti: raccolta e tabulazione dei dati relativi, in previsione della compilazione del questionario di sistema predisposto dall’INVALSI; attività valutativa degli apprendimenti attraverso l’elaborazione di questionari, griglie e prove sistematiche con annessa autovalutazione degli alunni. Inoltre, al fine di rilevare il grado di soddisfazione dei genitori, saranno elaborati e somministrati periodicamente dei questionari di gradimento che avranno come tematiche l’offerta formativa della scuola nonché le iniziative intraprese dalla stessa nei confronti della riforma in atto. Oggetto di autovalutazione sarà lo stesso POF, che verrà periodicamente monitorato in riferimento ai seguenti indicatori: modalità di attuazione; livello di partecipazione e condivisione rispetto alle varie componenti scolastiche; risultati; proposte di miglioramento. A partire dall’ anno scolastico 2014/2015, al fine dell’attuazione del DPR 80/2013, la Scuola procederà anche alla definizione del Rapporto di Autovalutazione. 125 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 126 di 130 8 Ottobre 2002: Giornata europea dei genitori e della scuola, “partenariato” tra scuola e famiglia come “elemento facilitatore” della buona riuscita della formazione educativa dei giovani Commissione Europea 8. SCUOLA/FAMIGLIA Patto di Corresponsabilità 126 Piano Annuale delle Attività Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 127 di 130 8.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIA Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità” Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” Visto l’art. 2 del suddetto Decreto che dispone: “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e d al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastico” Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” IL DIRIGENTE SCOLASTICO Vista la Delibera N°5 del Consiglio d’Istituto dell’01/10/2013 EMANA IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA da sottoscrivere da parte di tutti i genitori degli alunni iscritti presso la S. S. di I grado ad Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela LA SCUOLA SI IMPEGNA A…. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A… LO STUDENTE SI IMPEGNA A… Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale Prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro. Promuovere il talento e l’eccellenza, comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di cittadinanza Condividere con gli insegnanti linee educative comuni, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni PARTECIPAZIONE Ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico-educativo dei propri figli Frequentare regolarmente i corsi e assolvere assiduamente agli impegni di studio. Favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe INTERVENTI EDUCATIVI Comunicare costantemente con le famiglie, informandole sull’andamento didattico-disciplinare degli studenti. Fare rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti, in particolare relativamente all’utilizzo di telefonini e altri dispositivi elettronici. Prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà OFFERTA FORMATIVA RELAZIONALITÀ 127 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 128 di 130 8.2 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEI DOCENTI a.s. 2014/15 (Deliberato dal C.D. in data 25/09/2014 ) Sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti, il Dirigente Scolastico ha predisposto il Piano Annuale delle attività ed i conseguenti impegni del personale docente. Lo stesso, nel quadro della programmazione dell’azione educativa, può essere modificato, nel corso dell’anno scolastico, per fare fronte a nuove esigenze. Organo Data Collegio dei 20 Novembre 2015 Docenti 9 Gennaio 2015 13 Maggio 2015 Argomento principale Consigli di classe Dal 13 al 17 Ottobre 2014 Dal 24 al 28 Novembre 2014 Dal 09 al 11 Dicembre 2014 Dal 09 al 13 Marzo 2015 Dal 05 al 08 Maggio 2015 21 ottobre 2014 Elezione rappresentanti genitori Colloqui con le 09-11 Dicembre 2014 09-13 Febbraio 2015 famiglie 08-10 Aprile 2015 ricevimento settimanale Riunioni dipartimentali 09 Gennaio 2014 04 Maggio 2014 Scrutini I quadrimestre Dal 2 al 6 febbraio 2015 Scrutini II quadrimestre Dal 09 al 11 giugno 2015 Ricevimento genitori Consegna schede I quadrimestre Ricevimento genitori Rapporti individuali con le famiglie Fine anno scolastico: Martedì 09 Giugno 2015 128 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 Pag. 129 di 130 INDICE 1. 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 2. 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 3. 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 5. 5.1 6. 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 6.7 6.8 6.9 Identità della Scuola Storia della Scuola ……………………………………………………… pag. La Scuola E. Romagnoli nella società contemporanea ………………………….. La Scuola e l’Unicef ……………………………………………………………. Rapporti con il territorio ………………………………………………………... La Scuola “E.Romagnoli” osservatorio locale di area per il contrasto della dispersione scolastica …………………………………………………………… Struttura organizzativa Organigramma della Scuola ……………………………………………………… Funzioni strumentali ……………………………………………………………. Consiglio di Istituto ……………………………………………………………. Collegio dei docenti ……………………………………………………………. Responsabili dei Dipartimenti e delle Strutture …………………………………… Consiglio di Classe …………………………………………………………… Risorse della Scuola e organizzazione didattica ………………………………… Composizione del personale docente e ATA ………………………………… Consistenza numerica della popolazione scolastica …………………………….. Le Strutture ……………………………………………………………………. Le Attrezzature ……………………………………………………………….... Struttura oraria delle classi ……………………………………………………… Scansione settimanale dell’orario scolastico ……………………………………… Struttura oraria del corso ad indirizzo musicale ………………………………….. Finalità educative e formative Finalità della Scuola ………………………………………………………….. Le finalità educative …………………………………………………………….. Le scelte educative e didattiche ………………………………………………….. Il curricolo ……………………………………………………………………….. Interventi per gli alunni diversamente abili ………………………………………. Interventi per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali ……………………………………………. Piano Annuale per l’Inclusività ……………………………………………. I Progetti Progetto Orientamento ……………………………………………………. Progetto “area a rischio” – per una scuola amica ………………………………….. Progetto KiVa …………………………………………………………………… Partenariato …………………………………………………………………… Erasmus + …………………………………………………………………… Il Piano Operativo nazionale I Progetti P.O.N. ……………………………………………………………. La Progettazione didattica …………………………………………………… Italiano ……………………………………………………………………. Storia …………………………………………………………………… Geografia …………………………………………………………………… Matematica e Scienze …………………………………………………………… Musica ………………………………………………………………………… Strumento ………………………………………………………………………. Arte e Immagine ……………………………………………………………….. Lingue straniere (Inglese/Francese/Spagnolo) …………………………………… Religione ………………………………………………………………………. 129 4 4 5 6 7 9 10 11 12 13 14 15 16 17 17 18 19 19 20 22 23 24 24 25 26 26 35 36 37 38 39 42 44 45 56 62 67 84 91 94 101 109 Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela POF 2010/2011 6.10 Tecnologia …………………………………………………………………… 6.11 Educazione Fisica ………………………………………………………….. 7. La Valutazione 7.1 Sistemi e criteri di valutazione ……………………………………………… 7.2 I criteri di valutazione ……………………………………………….. 7.3 La valutazione della Scuola …………………………………………………… 8. Scuola/Famiglia 8.1 Patto di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia ……………………………….. 8.2 Piano annuale delle attività dei docenti ………………………………………… Indice ……………………………………………………………………… 130 114 117 122 123 125 127 128 129 Pag. 130 di 130