(POF 2014.2015 (1) (1))

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(POF 2014.2015 (1) (1))
Scuola Secondaria di I grado Statale
ad Indirizzo Musicale
“Ettore Romagnoli”
Gela
PIANO OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2014 – 2015
Dirigente Scolastico
Sandra Scicolone
Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela
POF 2013/2014
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Venite fanciulli, qui si istruisce,
non si tormenta
Vittorino da Feltre
Il compito principale dell’educazione
è soprattutto quello di formare l’uomo,
o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico
per mezzo del quale l’uomo
forma se stesso ad essere uomo.
J. Maritain
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Scuola Statale Secondaria di I grado “E. Romagnoli” – Gela
POF 2013/2014
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L'istruzione deve essere
indirizzata al pieno sviluppo
della personalità umana ed
al rafforzamento del rispetto
dei diritti dell'uomo e delle
libertà fondamentali.
Art.26 Dichiarazione Universale
dei diritti dell’uomo
1. IDENTITÀ DELLA SCUOLA
Storia della Scuola
 La Scuola “Ettore
Romagnoli” nella
società contemporanea
 UNICEF : Scuola
Ambasciatrice di
Buona Volontà Scuola Amica dei
bambini e dei ragazzi
 La Scuola “E.
Romagnoli”

Osservatorio locale di
area per il contrasto
della dispersione
scolastica
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1.1 STORIA DELLA SCUOLA
La Scuola Media Statale “E. Romagnoli”, ad indirizzo musicale, è nata nell’anno scolastico 1940/41 come
Scuola Media annessa al Ginnasio Eschilo, con sole quattro prime classi.
Il 6 Dicembre 1948, su proposta del Preside e con delibera del Collegio dei Docenti, ha preso il nome di
Scuola Media “E. Romagnoli” con una fisionomia ben precisa e tre corsi al completo; è stata così chiamata
in onore del noto letterato romano Ettore Romagnoli (1871-1938) il quale, amante della Sicilia, culla della
civiltà greca in Italia, si recava spesso a Gela (allora Terranova, terra nativa della moglie) che, con i suoi
paesaggi costieri e le vestigia di età classica, pare lo ispirasse nelle sue fatiche poetiche e letterarie.
Il 13 Gennaio 1953 è stata istituita la prima cassa scolastica della Scuola.
Prima nella storia di Gela con un solido radicamento nel tessuto della città, è stata ubicata in pieno centro
storico fino agli anni ’60 quando, in concomitanza con l’istituzione della Scuola Media Unificata, ebbe la sua
sede definitiva dov’è tutt’oggi: in Via Volturno n° 28.
Dall’anno scolastico 1981/82, la Scuola ha ampliato l’Offerta Formativa con l’istituzione del Tempo
Prolungato, inizialmente operante con un modello a trentanove ore settimanali nei corsi A e B dove, in
seguito, è stato introdotto lo studio della seconda lingua straniera.
Dati gli esiti positivi, dall’anno scolastico 1985/86 tale modello è stato esteso ai corsi G e F con le
medesime peculiarità: flessibilità oraria, lavoro per classi aperte sia in orizzontale che in verticale, utilizzo dei
laboratori.
Dall’anno scolastico 1993/94 è stato anche istituito un Corso Sperimentale ad Indirizzo Musicale, con
quattro classi di Strumento: Pianoforte, Chitarra, Flauto e Tromba.
Oggi risulta costituita da 11 corsi completi, con un modello di trenta ore settimanali, ad eccezione del corso
G, ad indirizzo musicale, che adotta un modello di trentadue ore settimanali.
Dall’anno scolastico 2014/2015 la scuola ha adottato il modello orario della settimana corta (dal lunedì al
venerdì).
1.2
LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA
La Scuola accoglie un gran numero di utenti provenienti perlopiù dal quartiere “San Giacomo” - considerato
ad alto rischio di delinquenza minorile e carente di strutture e centri di aggregazione utili alla formazione
psicologica e socio-culturale giovanile - e dal quartiere “Caposoprano”, socialmente e culturalmente più
evoluto, abitato da famiglie che nutrono molta fiducia nella Scuola e nell’Istruzione.
In tale contesto, la Scuola ha operato e continua ad operare per sopperire alle lacune esistenti, potenziando
le strutture, le attività ed i laboratori già esistenti e creandone altri più funzionali (drammatizzazione,
ginnastica artistica, laboratori di ceramica) così da favorire e stimolare la creatività e l’espressività, debellare
la dispersione e la disaffezione scolastica, porsi al servizio di ogni singolo alunno, adottando strategie
differenziate e promuovendo attività che gratifichino tutti.
La Scuola, mantenendo uno sguardo attento sulla rapidità dei mutamenti e sulla discontinuità presenti nella
società contemporanea, tiene conto del fatto che ogni singola persona, nella sua esperienza quotidiana, deve tener conto
di informazioni sempre più numerose ed eterogenee e si confronta con la pluralità delle culture. Nel suo itinerario formativo ed
esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle
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in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta (Indicazioni Nazionali 2012).
La Scuola “E. Romagnoli” intende quindi porsi non più come mezzo di semplice trasmissione di
conoscenze consolidate e standardizzate, ma come una “scuola amica”, in grado di rispondere
adeguatamente ai bisogni dei nuovi utenti: futuri cittadini in grado di gestire la complessità della società
odierna, la rapidità dei cambiamenti, l’innovazione morale e multiculturale, la globalizzazione, la
multimedialità delle comunicazioni; futuri uomini/donne con personalità in grado di reagire all’insicurezza,
all’ansia, all’indebolimento dei valori tradizionali, alla crisi delle convinzioni assolute.
1.3 LA SCUOLA E L’UNICEF
Il 22 novembre 2004 con una cerimonia ufficiale, alla presenza di esponenti nazionali e provinciali
dell’UNICEF, la Scuola Media “E . Romagnoli” di Gela è nominata ambasciatrice di buona volontà e,
nel mese di Luglio 2012, Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi.
Essere ambasciatori dell’UNICEF è un grande traguardo ma anche una grande responsabilità in quanto
impegna tutti a lavorare attivamente a sostegno dei suoi progetti, a farli conoscere e ad operare a difesa dei
diritti dei bambini.
La scuola è senza dubbio il primo luogo dove i bambini incontrano l’alterità e dove, oltre ai contenuti delle
discipline insegnate, imparano a confrontarsi nel rispetto delle differenze e dei diritti di ognuno. Essa deve
diventare il luogo dove i diritti dei bambini siano rispettati e vissuti quotidianamente, dove ogni alunno
possa esprimere al meglio le proprie potenzialità e trovare una risposta ai propri bisogni. Pertanto, è
importante creare una scuola amica che offra accoglienza, ascolto, sostegno, autorevolezza, luogo nel
quale riconoscersi ed essere riconosciuti nella propria identità, dove potersi esprimere e relazionare, dove
praticare una sana gestione dei conflitti quotidiani piccoli o grandi, dove la legalità non è una materia di
studio, ma uno stile di vita.
Partendo da questa idea di scuola, è possibile coniugare valori e principi dell’Unicef e finalità educativo formative dei diversi percorsi didattici.
L’impegno è quello di:
 promuovere percorsi diversificati di conoscenza e approfondimento delle problematiche
dell’essere bambino oggi e della condizione dell’infanzia nel mondo;
 promuovere percorsi di partecipazione alla vita scolastica e territoriale attraverso momenti di
confronto e discussione all’interno di assemblee, creando una consulta di bambini;
 favorire la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dedicare alla riflessione sui diritti
le giornate del 20 Novembre (Celebrazione della Convenzione) e quella del 16 Aprile
(Giornata nazionale del bambino);
 sostenere progetti Unicef organizzando eventi legati alla raccolta fondi (tombola musicale
itinerante nelle scuole; mostra–mercato; bancarella del dolce);
 partecipare alla “Settimana dei ragazzi”.
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1.4 RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La Scuola ha sempre ritenuto importante mantenere una collaborazione viva e costante con Enti e
Istituzioni al fine di fruire di servizi, produrre insieme nuove idee, realizzare progetti, migliorare il senso
civico della propria utenza. Alla luce di ciò ha stipulato accordi di collaborazione, convenzioni, protocolli
d’intesa.
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1.5 LA SCUOLA “E. ROMAGNOLI” OSSERVATORIO LOCALE DI
AREA PER IL CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” è sede per l’a. s. 2014/2015 dell’Osservatorio
Interistituzionale dell’area di Gela per la Dispersione Scolastica col compito di accompagnare gli accordi
in sinergia da attivare tra Scuole e Servizi Sociali del Comune di Gela sulle modalità di recupero degli
alunni inadempienti, sul personale a cui rivolgersi e sugli indirizzi ove inviare dette segnalazioni.
Base del lavoro dell’Osservatorio è il Piano di Intervento Regionale dell’anno 2013/14 (riproposto per
l'a.s. 2014/2015) per la prevenzione della dispersione scolastica e lo sviluppo degli apprendimenti di base.
L’architettura interistituzionale prevede la collocazione di tutti gli attori della presa in carico delle
situazioni problematiche in precisi ruoli e passaggi.
Il sistema educativo in questione è strutturato in più livelli, l’uno comprensivo dell’altro: il MACRO che
coincide con il livello regionale e provinciale, l’ESO costituito dall’intersezione dei territori della
provincia di Caltanissetta (zona nord e sud della provincia), il MESO (osservatori di Gela, Niscemi, Riesi,
Caltanissetta, Mussomeli) e, al suo interno, le reti di scuole per l’educazione prioritaria (R.E.P.)
contenenti tutte le MICRO-aree (ovvero le singole istituzioni scolastiche).
Le R.E.P. possono essere di supporto all’attività interna delle scuole e permettere la partecipazione più
attiva ai progetti con finanziamento europeo.
La Scuola Secondaria di 1° Grado “E. Romagnoli” ha costituito per l’a. s. 2014/2015 la Rete Educativa
Prioritaria per il contrasto della dispersione insieme alle seguenti istituzioni scolastiche di Gela: Direzione
Dittattica 2° Circolo “E. Solito”, I. I. S.S. “Eschilo” e I.I.S.S. “L. Sturzo”.
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(L’educazione deve)
condurre l’uomo alla piena
chiarezza di se stesso [...] a
conoscere la sua vera
vocazione e riempirla
spontaneamente e
liberamente.
F. Froebel


1.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA




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Organigramma della
Scuola
Funzioni Strumentali
Consiglio di Istituto
Collegio dei Docenti
Responsabili dei
Dipartimenti disciplinari
e delle Strutture
Consiglio di Classe
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2.1 ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Sandra Scicolone
1° collaboratore
Direttore s.g.a
prof.ssa Angela Amato
Tullio Carbone
2° collaboratore
prof.ssa Natalia Sorbello
Assistenti
Amministrativi:
Pompeo Siracusa
Natalina Lo Bartolo
Angela Ragona
Marina Zuccalà
Collaboratori scolastici:
Barrile Calogero
Bucceri Concetta
Bunetta Angelo
Cafà Nunzia
Cammarata Filippo
Cannizzaro Maria
Cascino Francesca
Federico Carmela
Italiano Emanuela
La Torre Grazia
Ruffo Genovese Delizia
FF.SS.
Area 1. prof.ssa Raffaella Contrafatto
Area 2. prof.ssa Valeria Psaila
prof.ssa Rosaria Augeri
Area 3. prof. Marcello Labbate
Area 4. prof. ssa Francesca R. Costarelli
Area 5. prof.ssa Rita G. Rinzivillo
Area 6. prof.ssa Tiziana Finocchiaro
Docenti
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2.2 FUNZIONI STRUMENTALI
Denominazione funzione
strumentale
AREA 1
Gestione POF, Invalsi e
coordinamento valutazione
alunni
AREA 2
Orientamento, rapporti con
il territorio e continuità
educativa con le scuole di
base.
AREA 3
Tecnologie informatiche e
multimediali
Area didattica
AREA 4
Legalità, ambiente, salute,
viaggi d’istruzione
AREA 5
Disagio sociale, dispersione
scolastica, BES
AREA 6
Fondi strutturali europei e
partenariati
Breve descrizione dei compiti
Nominativo
Docente
Garantire il collegamento delle diverse progettualità
presenti nel POF.
Attivare e garantire i processi di revisione,
ricalibratura, monitoraggio e valutazione delle azioni
Contrafatto
presenti nel POF.
Raffaella
Predisporre questionari per monitorare l’azione
didattica e l’azione organizzativa della scuola.
Coordinare il progetto di valutazione degli alunni.
Coordinare le attività di orientamento scolastico per gli
alunni di terza.
Psaila Valeria
Curare i rapporti con le agenzie educative presenti nel
Rosaria Augeri
territorio.
Predisporre schede per la raccolta dati.
Supporto ai docenti ed alle attività didattiche.
Manutenzione ordinaria hardware con aggiornamento
software.
Supporto al Dirigente ed agli Uffici. Responsabile del
materiale informatico e dei laboratori d’informatica ed
amministratore di rete.
Consulenza tecnica predisposizione Progetti FSE –
FESR e relative gare.
Gestire progetti formativi d’intesa con enti ed
istituzioni pubbliche e private, viaggi d’istruzione ed
iniziative culturali.
Curare la rilevazione dei bisogni degli alunni e del
territorio. Coordinare i progetti dell’area della
dispersione scolastica. Coordinare l’attività di controllo
delle assenze con relativa rendicontazione mensile al
D.S. curare i contatti con i coordinatori di classe e con
i Servizi Sociali. Supporto ai docenti nell’applicazione
della normativa su BES e DSA.
Coordinare le attività relative a tutte le tipologie dei
Fondi Strutturali Europei, in ogni fase (aggiornamento
della piattaforma di gestione, reperimento delle
documentazioni
aggiornati,
inserimento
dati,
elaborazione scheda dei bisogni formativi e strutturali,
predisposizione bandi e avvisi, completamento di tutte
le azioni)
Curare il coordinamento delle attività di partenariato
con le scuole all’estero e l’organizzazione delle stesse.
Gruppo di supporto alla Funzione Strumentale per
l’attività di continuità educativa nella scuola di base e
l’orientamento scolastico e professionale dopo la terza
media.
Labbate
Marcello
Costarelli
Francesca
Rinzivillo
Rita G.
Finocchiaro
Tiziana
Professoresse Agata Mammoliti, C. Pruiti Ciarello,
Valeria Cuba
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2.3 CONSIGLIO DI ISTITUTO
provvede a:



definire le scelte generali di gestione ed amministrazione della scuola;
adottare il P.O.F. elaborato dal Collegio dei Docenti;
approvare gli accordi con altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca,
sperimentazione e sviluppo, di formazione e di aggiornamento.
Ha potere deliberante per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e
dell’attività della scuola.
GENITORI
DOCENTI
PERSONALE ATA
Presti Daniela
Amato Angela
La Torre Grazia Maria
Vella Fortunata
Psaila Valeria
Italiano Emanuela
Salafia Venere M.
Pruiti Ciarello Caterina
Portelli Orazio
Di Dio Paolo
Ganci Concetta
Cammilleri Oscar
Vindigni Giorgio
Finocchiaro Tiziana
Città Rosario A. F.
Tuzzetti Manuelisa
La Marca Davide
Umana Maria Pia
Commissione Elettorale
GLI (Gruppo di lavoro per l’Inclusione)
Docenti: A. Bonincontro – V. Vedda
Genitori: A. Rizzo – C. Acquinato
Ass. Amm.vo: N. Lo Bartolo
Dirigente scolastico
Docenti H: S. Maresca – M.C. Bartoli- M.G. Placenti
Docenti coordinatori: L. Esposito – P. Mulé
FS area 5: G. Rinzivillo
Genitori: Sigg. Pontivenga – Gravina
Rappresentante Comune di Gela
Organo di Garanzia
Comitato di valutazione
Dirigente scolastico
Dirigente scolastico
Docenti: C. Pruiti Ciarello – P. Di Dio
Genitori: O. Portelli – D. Presti
A.T.A.: Coll. Scol. Grazia La Torre
Docenti: Cocchiaro N. Patrizia
Finocchiaro Tiziana
Pruiti Ciarello Caterina
Tuzzetti Manuelisa
N.A.V. - Nucleo di autovalutazione
Dirigente Scolastico
Docente referente per la valutazione: R. Contrafatto
Docenti: N. Sorbello – A. Amato
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2.4 COLLEGIO DEI DOCENTI
ha il compito di:



1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
identificare le Funzioni strumentali;
formulare proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e composizione delle classi;
deliberare in materia didattica.
Amato Angela
Amato M. Clotilde
Arancio Nuccia
Arancio Lucia G.
Augeri Rosaria
Bambili Angela
Bartoli Maria C.
Bonincontro Angela
Bunetto Francesca
Cafà Barbara
Caminiti Maria A.
Cammilleri Oscar
Campanaro Angela
Cascone Giovanna
Catania Carmela
Catania Filippa
Chiaramonte Giovanni
Cocchiaro Nunzia P.
Collura Laura
Contrafatto Raffaella
Costarelli Francesca
Cuba Valeria
Dell’Aira Maria Concetta
Di Dio Paolo
Di Lisi Paola
Di Natale Debora
Di Pasqua Maria
Di Rosa Giovanna
Esposito Carmela
Falsone Maria Elena
Finocchiaro Tiziana
Fiocco Cinzia
Garro Francesca
Gennuso Claudia
Gibaldi Mattia D.
Guardo Lucia
37. Incorvaia Rosa
38. Incorvaia Vincenzo
39. Labbate Marcello
40. La Licata Maria Carmela
41. La Placa Ivana
42. La Riva Edmondo
43. Lombardo Rossano
44. Maganuco Luisa
45. Mammano Daniele
46. Mammoliti Agata
47. Marazzotta Maria Rosa
48. Maniglia Rita
49. Maresca Sabina
50. Miano Rita
51. Mulè Pierangela
52. Musumeci Michele
53. Occhipinti Antonio
54. Petitto Michele
55. Placenti Maria G.
56. Pruiti Ciarello Caterina
57. Psaila Valeria
58. Puglisi Patrizia
59. Rinzivillo Rita
60. Salerno Antonella
61. Scarlata Maria
62. Scuzzarella Giuseppe
63. Seminatore Maria E.
64. Signorelli Claudia
65. Sorbello Alfia
66. Tardino Patrizia
67. Tuzzetti Manuelisa
68. Umana Maria Pia
69. Vedda Gaetano
70. Vella Maria Rosa
71. Zito Giuseppe
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2.5 RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E DELLE
STRUTTURE
DIPARTIMENTO
DISCIPLINARE
DOCENTE RESPONSABILE
Lettere
Cocchiaro Patrizia e Seminatore
M. Eleonora
Matematica e scienze
Arancio Lucia
Lingua straniera
Psaila Valeria
Tecnologia
Vedda Gaetano
Scienze motorie
Garro Francesca
Musica
Labbate Marcello
Arte e immagine
Catania Carmela
Religione
Bambili Angela
Strumento
Petitto Michele
Sostegno
Placenti Maria Grazia
STRUTTURA
COMPITI
•Coordinare la progettazione dei
piani di studio e delle Unità di
Apprendimento con i relativi
criteri di valutazione per classi
parallele;
•Predisporre prove comuni (n.1 a
gennaio e n.1 a maggio) con
relativi criteri di valutazione;
•tenere frequenti contatti con i
docenti della stessa disciplina;
•stendere una relazione finale;
•raccogliere il materiale prodotto.
COMPITI
DOCENTE RESPONSABILE
Biblioteca
Arancio Nunzia
Laboratorio di
Lingue
Laboratorio di
Informatica
Laboratorio di
Scienze
Laboratorio di
Ceramica
Laboratorio di
Strumento
Laboratorio H
Incorvaia Vincenzo
Palestra
Garro Francesca
 Verificare ed aggiornare il
regolamento per il corretto
utilizzo del Laboratorio;
 esporre e diffondere il
regolamento;
 fornire agli utilizzatori
informazioni inerenti al corretto
uso, alle misure di sicurezza
applicabili al posto di lavoro e
alle modalità di svolgimento
dell’attività didattica;
 effettuare verifiche periodiche
(almeno ogni 6 mesi)
sull’efficienza delle macchine.
Labbate Marcello
Incorvaia Rosa
Gibaldi Mattia Daniela
Mammano Daniele
Placenti Maria Grazia
DOCENTI REFERENTI:
Registro elettronico:
Referente H:
Referente CTRH:
Commissione libri in
comodato d’uso:
GOSP:
Petitto Michele
Placenti Maria Grazia
Di Pasqua Maria
Commissione Gare: A. Occhipinti, G.V. Vedda,
A. Amato, M. Tuzzetti
ASPP: A. Occhipinti
Umana Maria Pia – Esposito Carmela
Rinzivillo Giusi - Puglisi Patrizia – Vella Maria R.
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2.6 CONSIGLIO DI CLASSE
ha la funzione di:
 programmare le attività educative e didattiche della classe;
 gestire i problemi comportamentali;
 elaborare strategie di intervento per il recupero e il potenziamento.
I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE
Nominati dal Dirigente Scolastico ai sensi del Decreto Legislativo n. 297/94 art.5 comma 8,
rappresentano un punto di riferimento per la classe e per il consiglio; sono deputati al
coordinamento e allo svolgimento delle seguenti funzioni:






1°
2°
3°
1B
2B
3B
1C
2C
3C
1D
2D
3D
1E
2E
3E
1F
2F
3F
presiedere il Consiglio di classe su delega del Dirigente scolastico
monitorare le assenze degli alunni;
curare i rapporti con le famiglie;
raccogliere le programmazioni disciplinari dei singoli docenti;
ritirare il materiale relativo agli scrutini e sovrintendere alla compilazione dei documenti
di valutazione da parte del C.d.C;
coordinare le attività relative alla compilazione e trascrizione negli scrutini intermedi e
negli scrutini finali.
Gennuso Claudia
Cafà Barbara
Amato Angela
Sorbello Alfia
Mammoliti Agata
Psaila Valeria
La Licata M.(Lumia C. Grazia)
Zito Giuseppe
Bonincontro Angela
Amato Maria Clotilde
Caminiti Maria Assunta
Contrafatto Raffaella
Costarelli Francesca
Catania Filippa
Augeri Rosaria
Tardino Patrizia
Vella Maria Rosa
Maniglia Concetta Rita
1G
2G
3G
1H
2H
3H
1I
2I
3I
1L
2L
3L
1M
2M
3M
14
Seminatore Maria Eleonora
Rinzivillo Rita Giuseppa
Mulè Pierangela
Cocchiaro N. Patrizia
Tuzzetti Manuelisa
Miano Rita
Umana Maria Pia
Incorvaia Rosa Maria
Pruiti Ciarello Caterina
Di Pasqua Maria
Cuba Valeria
Guardo Lucia Maria
Puglisi Patrizia
Arancio Nunzia Angela
Dell’Aira Maria Concetta
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Educare l'uomo vuol
dire dargli il senso
della 'prospettiva', il
senso, cioè, della gioia
per le vie di domani.
A.S. Makarenko

Risorse Umane e
Professionali:
Il Personale Docente
Il Personale ATA
La consistenza numerica
della popolazione scolastica
2. RISORSE DELLA SCUOLA E
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Risorse Materiali e
Strumentali
 Struttura oraria delle classi
 Struttura oraria delle classi
ad indirizzo musicale

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3.1 COMPOSIZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Il corpo docente della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da 78 membri, suddivisi secondo il seguente
schema:
Materie Letterarie
18
Scienze Matematiche,Chimiche, Fisiche
Naturali
11
Lingua Straniera Inglese
6
Lingua Straniera
Francese
4
Lingua Straniera Spagnolo
1
Tecnologia
3
Arte ed immagine
4
Musica
4
Scienze motorie
4
Religione
2
Sostegno
10
Docenti di strumento
4
Composizione del Personale ATA
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
1
Assistenti Amministrativi
4
Collaboratori Scolastici
11
16
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3.2 CONSISTENZA NUMERICA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA
Gli alunni sono n. 876 così suddivisi:
Tempo normale
Corso musicale
Totale
Prime classi
266
29
295
Seconde classi
277
25
302
Terze classi
255
24
279
Totale
798
78
876
3.3 LE STRUTTURE
La scuola è dotata delle seguenti strutture:
n. 4 uffici: presidenza, direzione amministrativa,
N. 33 Aule
segreteria amministrativa, segreteria didattica
Sala dei professori
Sala informatica dei professori
Aula Magna “G. Blanco”- sala teatro
Laboratorio multimediale-linguistico
Laboratorio di ceramica
Biblioteca
Laboratorio di informatica
Laboratorio di Arte ed immagine
Laboratorio di Tecnologia
Laboratorio di Scienze
Aula H
Palestra
Videoteca
Saletta pianoforte
ARTICOLAZIONE DELLE CLASSI
Le classi sono 33, articolate secondo lo schema sotto riportato:
Tempo normale
Corso musicale
Totale
Prime classi
10
1
11
Seconde classi
10
1
11
17
Terze classi
10
1
11
Totale
30
3
33
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POF 2013/2014
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3.4 LE ATTREZZATURE
La scuola è fornita di un buon numero di attrezzature didattiche che vengono incrementate ogni anno.
Esse sono:
lavagne interattive multimediali
Televisori
videoregistratori
Episcopio
fotocopiatrice
Ciclostile
forno per ceramica
lavagne luminose
pianoforte mezzacoda, pianoforti verticali,
tastiere e pianoforti digitali.
trombe, flauti traversi, percussioni, chitarre,
strumenti ritmici e didattici
sussidi audiovisivi
strumentazione informatica (hardware,
software, reti wireless e fisiche)
lettori dvd/divx
Maxischermi
videoproiettori
impianto audio fisso ed apparecchiature
portatili
Videoingranditore per ipovedenti
Computer/tablet/portatili
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3.5 STRUTTURA ORARIA DELLE CLASSI
A seguito della legge n° 53 del 28 marzo 2003 e in ottemperanza al Decreto Legge n.226 del 17
ottobre 2005 la scuola ha ritenuto opportuno adottare un modello unico di tempo scuola:

modello a 30 ore, che prevede 30 ore di insegnamenti curriculari.
A tutti gli alunni è consentito frequentare, compatibilmente con lo svolgimento delle attività
obbligatorie e con l’eventuale esigenza di selezione dei partecipanti, le attività di ampliamento
dell’offerta formativa previste dal POF.
3.6 SCANSIONE SETTIMANALE DELL’ORARIO SCOLASTICO
(30 ore obbligatorie)
anno scolastico 2014/2015
Orario
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Mattino
6 ore
6 ore
6 ore
6 ore
Venerdì
6 ore
3.7 STRUTTURA ORARIA DEL LE CLASSI AD INDIRIZZO MUSICALE
Per le classi ad indirizzo musicale l’istituzione scolastica adotta il modello di tempo scuola che
prevede 30 ore di insegnamenti curriculari e 2 ore settimanali in orario pomeridiano per lo studio
dello strumento e del solfeggio.
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anno scolastico 2014/2015
Orario
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Mattino
6 ore
6 ore
6 ore
6 ore
6 ore
Pomeriggio
2 ore settimanali di Strumento
Obiettivo del corso ad indirizzo musicale è quello di fornire una completa e consapevole alfabetizzazione
musicale e, ritenendo che la musica sia un valido veicolo di comunicazione, il corso intende sviluppare
negli allievi una maggiore capacità di lettura attiva e critica del reale, un’ulteriore possibilità di
conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé.
STRUMENTI
Pianoforte
Flauto traverso
Chitarra
Tromba
Le unità didattiche di 60 minuti sono distribuite in 5 giorni (comprendenti sia le lezioni di strumento che
quelle di Teoria e Solfeggio). Ogni singolo alunno ha diritto a due ore di lezione individuale alla settimana
(divise in due incontri) durante le quali è previsto lo studio di teoria e solfeggio impartito dallo stesso
docente di strumento.
Nei periodi prossimi alle esibizioni, in occasione delle festività e della partecipazione ai concorsi, un
giorno intero è destinato esclusivamente alle prove del coro e alla musica d’insieme.
Per gli alunni della seconda e della terza classe inseriti nel gruppo della musica d’insieme è previsto un
terzo rientro pomeridiano.
20
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Non esiste un solo tipo di
Intelligenza;
ognuno è dotato in misura
variabile
di ben 9 tipi di intelligenza,
cioè 9 competenze
intellettive indipendenti.
Gardner


3. FINALITÀ EDUCATIVE E
FORMATIVE




21
Finalità della Scuola
Scelte educative e
didattiche
Il curricolo
Interventi per gli alunni
diversamente abili
Interventi per gli alunni
con Disturbi specifici
dell’apprendimento e
Bisogni educativi
speciali/PAI
I Progetti curriculari e
l’Ampliamento dell’Offerta
Formativa
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4.1 FINALITÀ DELLA SCUOLA
La Scuola, in linea con la cultura dell’autonomia, sensibile alle esigenze del contesto socio-ambientale del
territorio in cui opera, attenta agli “input” derivanti dalla complessa società di oggi, volta all’impiego e alla
valorizzazione delle professionalità esistenti al suo interno nonché alla utilizzazione delle strutture in essa
presenti, opererà per :
elevare il successo scolastico degli allievi
 attivando efficaci processi di orientamento, prestando attenzione ai bisogni degli allievi,
favorendo la scoperta dell’identità e lo sviluppo di una “cittadinanza attiva”, proiettata verso la
mondialità;
 promovendo la formazione e l’aggiornamento dei docenti;
 diversificando e ampliando l’offerta formativa;
 mantenendo rapporti costanti con le famiglie;
creare un’organizzazione scolastica adeguata alle nuove responsabilità della scuola




introducendo nuove figure di raccordo tra il D. S. e il Collegio dei docenti;
formando gruppi che interagiscono con il resto della struttura;
assegnando compiti ben precisi e formalizzati;
favorendo l’autonomia e la capacità decisionale dei singoli;
favorire l’apertura della scuola al territorio


elaborando progetti in rete con altri enti e Istituzioni presenti nel territorio;
creando occasioni di dialogo, di confronto e di scambio con la più vasta comunità sociale
(famiglie, enti locali, associazioni, ecc.);
elevare la qualità della scuola





valorizzando le risorse umane e professionali disponibili;
progettando attività coerenti con le finalità generali, fattibili e controllabili;
monitorando i risultati e i processi;
verificando il raggiungimento degli obiettivi raggiunti rispetto a quelli prefissati;
accettando la valutazione come strumento di miglioramento.
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4.2 LE FINALITÀ EDUCATIVE
IDENTITÀ
SAPERI
CONVIVENZA CIVILE
 Sto bene con me stesso e con gli
altri
 Rispetto l’ambiente che mi
circonda
 Rispetto gli altri
per
diventare protagonista della mia
crescita e della mia formazione
 Sono consapevole dei miei
doveri e dei miei diritti
 So affrontare con responsabilità
i problemi quotidiani
 So comprendere l’importanza di
riconoscere codici e
regolamenti stabiliti
per
diventare cittadino del mondo
SO COSTRUIRE IL MIO DOMANI
23
So comunicare con il
 Linguaggio del corpo (movimento,
suono)
 Linguaggio della parola (verbale e
scritta)
 Linguaggio dei media (stampa,
cinema, televisione, ipermedia)
 Linguaggio simbolico e grafico
per
riuscire ad esprimermi attraverso
tutti i linguaggi
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4.3 LE SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
La scuola cercherà di promuovere il successo formativo degli alunni, rendendo l’insegnamento quanto
più efficace per sostenere i processi di apprendimento.
In particolare si effettueranno le seguenti scelte:
 creazione di un clima sereno, caratterizzato da accoglienza, sicurezza, fiducia, aiuto e
collaborazione, in grado di consentire a tutti gli alunni di inserirsi con facilità nel contestoclasse e nel contesto-scuola;
 centralità dell’alunno;
 piani di studio personalizzati (unità di apprendimento pluridisciplinari);
 programmazione annuale comune elaborata dai dipartimenti disciplinari tenendo presenti i
bisogni degli alunni sia in campo affettivo che cognitivo;
 contratto formativo con gli alunni;
 individualizzazione degli interventi per rispettare i tempi di apprendimento dei singoli alunni;
 collaborazione con la famiglia;
 criteri comuni per la rilevazione degli apprendimenti (verifiche);
 criteri comuni per la formulazione dei giudizi (valutazione).
Ogni Consiglio di classe, nel rispetto della libertà di insegnamento, sceglierà metodi, strategie e tecniche
didattiche diversi, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere e tenendo conto degli stili cognitivi
degli alunni.
I docenti della stessa disciplina raggiungeranno degli accordi sulle strategie didattiche da adottare e
sistematicamente effettueranno delle verifiche comuni.
Non sarà trascurata la lezione frontale per l’esposizione dei contenuti, ma si ricorrerà soprattutto a
metodi attivi che prevedono il coinvolgimento diretto degli alunni.
Le strategie metodologiche scelte a livello di Istituzione scolastica sono :
 metodo euristico che privilegia la ricerca, la scoperta della soluzione dei problemi;
 lezione partecipata;
 lavoro di gruppo;
 lavoro a coppia;
 lavoro tutoriale.
4.4 IL CURRICOLO
Per curricolo si intende quel percorso formativo che la Scuola come istituzione, gli insegnanti e gli allievi
compiono “insieme” per il conseguimento di finalità e obiettivi in linea con i bisogni educativi e
cognitivi.
Il Curricolo della Scuola “E. Romagnoli” è costituito da:
 discipline previste dalle “Indicazioni Nazionali” per la Scuola Secondaria di I grado;
 progetti curriculari;
 laboratori opzionali facoltativi;
 attività integrative.
Risponderà ai bisogni degli alunni nelle loro peculiarità cognitive ed affettive, nei loro ritmi
d’apprendimento, integrando l’educativo con il cognitivo e mirando a:
 promuovere conoscenze (sapere);
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 fornire abilità e competenze (saper fare);
 educare (saper essere);
 orientare (saper decidere).
Un curricolo, quindi, che formi persone capaci di pensare autonomamente e criticamente, di dialogare
con altre, di incontrare culture diverse, di fare scelte responsabili.
4.5 INTERVENTI PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La realtà sociale nella quale la scuola opera è eterogenea e il contesto scolastico è portato ad adeguarsi alle
differenziate situazioni relativamente alla utilizzazione delle risorse esistenti, al coinvolgimento delle
famiglie, alla collaborazione con le strutture extrascolastiche.
In accordo con quanto espresso, per gli alunni diversamente abili in questa scuola si intendono
progettare interventi idonei volti allo sviluppo globale dell’alunno e miranti al conseguimento delle
seguenti finalità:

autonomia personale;

sviluppo delle abilità comunicative;

acquisizione delle abilità sociali;

sviluppo dei rapporti interpersonali;

acquisizione delle abilità di base relativamente alle discipline scolastiche.
Per favorire il raggiungimento degli obiettivi e la maturazione dei singoli allievi, verranno utilizzate
metodologie d’intervento differenziate purché risultino efficaci.
Si partirà dall’esperienza vissuta, dalle potenzialità e abilità possedute dall’alunno per promuovere,
attraverso la mediazione dei docenti, la formazione ed il graduale sviluppo delle capacità strumentali e
cognitive.
Si utilizzerà l’aula laboratoriale specificamente attrezzata a ricevere gli alunni diversamente abili per
attivare iniziative di recupero estese agli alunni considerati demotivati e a rischio di dispersione,
coinvolgendoli, il più possibile, con i compagni delle proprie classi divise in piccoli gruppi eterogenei.
Tali iniziative ed interventi educativi e didattici si incrementeranno in un momento di incontro collettivo
a cadenza periodica, che permetterà di fare operare in modo coordinato tutti i docenti e gli alunni
coinvolti nelle predette attività.
Poiché le verifiche servono a valutare il processo di apprendimento e di maturazione del discente,
nonché l’azione didattica del docente, esse saranno sempre riferite agli obiettivi prefissati per ogni
alunno.
Le verifiche saranno diversificate a seconda del criterio di riferimento; si effettueranno attraverso giochi
educativi, compilazione di schede, osservazioni, dialoghi, procedimenti per tentativi ed errori, ecc. e
consentiranno di valutare la crescita o gli eventuali insuccessi che suggeriranno ulteriori progetti di attività
più idonee.
Per la valutazione si terrà conto delle potenziali capacità degli alunni, dell’impegno dimostrato e dei
miglioramenti rilevati in rapporto ai livelli di partenza.
25
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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4.6 INTERVENTI PER GLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
La scuola è particolarmente attenta alle problematiche relative ai BES e DSA (dislessia, disgrafia,
disortografia e discalculia), adottando una didattica funzionale alla crescita integrale ed armonica di
ciascun discente.
In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale
e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della
cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse, si legge nella Direttiva ministeriale del 27
dicembre 2012.
In particolare la scuola favorisce:



l’accoglienza e il riconoscimento delle diverse esigenze degli alunni con DSA e con BES da
parte di tutti i docenti;
l’introduzione e l’uso, da parte di tutto il Consiglio di Classe, di strumenti compensativi e
dispensativi, valutando le prestazioni scolastiche dell’alunno;
l’adattamento della didattica e delle modalità di valutazione formativa.
Il tutto confluisce in un documento, il PDP (Piano Didattico Personalizzato) che, una volta redatto,
viene condiviso con la famiglia.
4.7
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ
Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e nota MIUR del 27/6/2013
A.S. 2013-2014
Proposto dal G.L.I. d’istituto in data 04/11/2013.
Deliberato dal collegio dei docenti in data 09/12/2013
Adattato e deliberato in via definitiva dal G.L.I. e dal Collegio dei Docenti in data 27/06/2014
Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le
azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica.
1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE
“Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività.
Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di
cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla
persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede
l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto.
Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che
ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti
normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto esterno” per scalare la normalità ma una condizione
connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul
soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX FOR INCLUSION”
di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da
tutti.
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Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza,
aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un
processo “di cambiamento”.
Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION” .
2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità”; cfr.
“convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge
104/1992 e dalle norme successive o collegate. In tempi recenti si sono affiancate altre categorie di
svantaggiati: immigrati, DSA etc.
Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di
BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni
richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali.
La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere
dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni
trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura,
partenariati esterni etc.
A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in situazione scolastica:
disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non
alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc.
3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola inclusiva “si deve già sapere prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un
alunno che esprime un BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES
e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo
può essere formalizzato nello schema che segue:
alunno con BES
team docente
riconoscimento
PDP
azioni
verifiche
RISORSE
ri-progettazione
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione motivata) da parte del consiglio di classe/team è il
primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso dalla disabilità o da un DSA o
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992
e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012).
4) LA SITUAZIONE PREVISTA PER L’AS 2013-2014
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con disabilità, DSA e BES nella scuola è sintetizzato
nella tabella che segue:
SC. SEC. 1°
alunni con disabilità certificata
N°
22
alunni con DSA quale fattore prevalente
N°
10
alunni con deficit del linguaggio quale fattore prevalente
N°
0
alunni con deficit delle abilità non verbali quale fattore prevalente
N°
0
alunni con deficit della coordinazione motoria quale fattore prevalente
N°
0.
Alunni con deficit della vista quale fattore prevalente
N°
1
alunni con ADHD di tipo lieve quale fattore prevalente
N°
0
alunni con gravi problemi di salute.
N°
2
N°
1
disturbo della condotta in adolescenza
N°
0
alunni stranieri non alfabetizzati
N°
0
alunni con disagio socioculturale
N°
9
alunni con disturbo oppositivo provocatorio quale fattore prevalente
5) PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
Come si è detto l’inclusione non è uno status ma un processo che, come tutti i processi, riscontra punti
di criticità e punti di forza; tra i punti di criticità si segnala:
DESCRIZIONE
Ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con
disabilità;
Presenza di alunni stranieri poco alfabetizzati;
STRATEGIE RISOLUTIVE
1) impiego razionale delle risorse disponibili,
2) segnalazione all’USR competente,
3) richiesta ed assegnazione di ulteriori risorse di sostegno.
1 impiego razionale delle risorse disponibili.
Ridotte forme di sostegno sistemico da parte dei servizi sociali dell’ente
locale competente a favore delle famiglie con gravi problemi socioeconomici
Incontro con responsabile S.S. competente.
2)Fornitura di materiale didattico a favore delle famiglie con gravi problemi
socio-economici.
Presenza di barriere architettoniche interne ed esterne alla scuola che
limitano la mobilità degli
alunni e del personale con disabilità motoria;
Mancanza di servizi igienici a norma per alunni e personale con disabilità
motoria
Richiesta a E.L. competente di:
1) installazione di sistemi di superamento;
2) collocazione degli alunni con difficoltà motorie nelle aule del piano terra.
1) Richiesta a E.L. competente di installazione di ulteriori servizi igienici
per persone disabili.
2)Presenza di personale OSA.
1) Segnalazione a ASL e E.L. competenti.
2) Richiesta ad associazioni di settore e di volontariato.
Organizzazione di corso di formazione con esperti del CTS competente
Indisponibilità di mezzi di trasporto dotati di dispositivi per disabili motori
Ridotto numero di docenti preparati per l’impiego di tecnologie digitali utili
quali strumenti compensativi
Situazioni di tensione fra i genitori delle classi frequentati da alunni con
BES che esprimono
comportamenti disturbanti e/o a rischio
Difficoltà nel desumere, per gli alunni neo-iscritti, dalla documentazione
presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per
Incontro con i genitori con psicologo o assistenti all’ascolto.
1) Ove possibile, incontri fra docenti delle scuole
di continuità;
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
l’anno scolastico successivo
insufficienti rapporti di partenariato con soggetti esterni allo scopo di
favorire l’inclusione sociale
Globale degli alunni con BES.
POF 2010/2011
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2) predisporre moduli documentali-informativi di
accompagnamento;
3) Osservazione sistematica e riflessione sulla presenza di eventuali casi.
accordi con:
- biblioteca comunale;
- museo;
- convenzioni e protocolli di intesa con enti locali, regionali e nazionali.
per scambi e collaborazioni strutturate e stabili.
Punti di forza:
- Docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL responsabile dell’area dell’inclusione;
- Personale per assistenza alla comunicazione;
- LIM in tutte le classi;
- PON inclusivi;
- Riconoscimento del titolo di “Scuola amica dell’infanzia – UNICEF”, aperta all’accoglienza e
all’inclusione.
- Alto livello di sensibilità verso la “differenza” da parte del personale docente;
- Progetti d’istituto a favore dell’inclusione;
- Laboratorio H con postazione multimediale e implementazione del materiale didattico specifico;
- Presenza di strumento compensativo (video ingranditore) per ipovedenti;
- Software specifici per l’inclusione.
6) OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel precedente punto 4 hanno diritto ad uno specifico piano:
a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni
con disabilità;
b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee
guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva
ministeriale del 27/12/2012;
c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere
“a” e “b”.
Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani
medesimi.
In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere
trasversale:
1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione
didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle specifiche preferenze e
risorse di apprendimento di ciascuno; a tale riguardo si richiamano: canale iconico
(preferenza per operare con disegni, immagini, schemi etc.), canale verbale (preferenze per
il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni
etc.); i tre predetti “canali” tipicamente si attivano in situazione laboratoriale;
2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola;
3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso
dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione
didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo”
comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura
della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro
etc.
29
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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7) CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE
Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono
principalmente sei:
a) docenti curricolari;
b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione;
c) docenti di sostegno;
d) specialisti socio-sanitari;
e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992;
f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL.
Di queste, hanno carattere intensivo (nel senso che la “qualità” dell’intervento è direttamente collegata alla
“quantità” oraria) principalmente le figure indicate alle lettere “d” e “e”.
L’attribuzione e la ripartizione delle attività di sostegno a favore degli alunni disabili avviene secondo i
criteri sotto riportati:
- di norma il rapporto docente/alunno è 1:2 come previsto dalla L. 111/2011, art. 19, comma 11;
- deroghe dal predetto rapporto possono essere previste come di seguito riportato:
a) rapporto docente/alunno 1:1 esclusivamente quando:
- tale rapporto è espressamente previsto al successivo punto 8;
- la consistenza totale del personale di sostegno assegnato è tale che l’attribuzione nel
rapporto 1:1, a causa di una non sufficiente disponibilità oraria, non compromette
l’attività di sostegno per gli altri alunni disabili;
b) rapporto compreso fra 1:2 e 1:1 a favore degli alunni disabili:
- che, a causa dell’insufficienza del personale di sostegno, non hanno visto accolta la
proposta del rapporto 1:1;
- per i quali la quota oraria superiore al rapporto 1:2 è espressamente prevista al
successivo punto 8 e la conseguente assegnazione non pregiudica l’attività di sostegno
per gli altri alunni disabili;
c) rapporto inferiore a 1:2 nei seguenti casi:
- alunni con disabilità di tipo lieve;
- insufficiente numero di ore di sostegno;
- continuità didattica: l’assegnazione del personale di sostegno, assistente di primo livello e ATA,
ove previsto, deve corrispondere, ove possibile, al criterio della continuità didattica/assistenziale.
La ripartizione oraria e la conseguente assegnazione del personale assistente di 1° livello dipendente
dall’ente locale competente, consegue ai seguenti criteri generali:
- a parità di condizioni: ripartizione oraria equa fra gli alunni aventi diritto;
- maggiore attribuzione oraria nei seguenti casi:
a) condizione di gravità,
b) le attività previste dal PEI assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione
verbale e non verbale.
30
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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8) IMPIEGO FUNZIONALE DELLE RISORSE DI PERSONALE DOCENTE DI
SOSTEGNO
PER L’AS 2013-2014
SCUOLA SECONDARIA . 1° GR.
ALUNNO
CLASSE/SE
ZIONE
***********************
2H
***********************
2E
************************
1F
***********************
2C
***********************
3C
**********************
3E
**********************
1C
*********************
3M
**********************
1G
*********************
3B
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3H
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1I
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1H
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3M
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2M
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3I
*********************
3I
*********************
3L
*********************
3L
*********************
1D
*********************
3F
*********************
3F
GRAVITA’
COM. 3
DOC. SOSTEGNO N°
ORE/SETT.
[ ] si
[ ] no
[ ] si
[ ] no
[ ] si
[ ] no
[ ] si
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Placenti
ASS. E.L. N°
ORE/SETT
18 ore
Cammilleri 18 ore
Maganuco 18 ore
Cipollina
18 ore
Broccia
18 ore
Fiocco
12 ore
Bartoli
12 ore
Di Pasqua 12 ore
Maresca
9 ore
Marazzotta 9 ore
Veletti
9 ore
Trentuno
9 ore
Fiocco
6 ore
Di Pasqua 6 ore
Bartoli
6 ore
Foderà
6 ore
Foderà
12 ore
Agnello
6 ore
Agnello
6 ore
Agnello
6 ore
Maresca 4,5 ore
Maresca 4,5 ore
31
x
ASSIST. DI
BASE OSA
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[ ] si
[ x] no
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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4.8 I PROGETTI
Dal curriculo all’ampliamento dell’Offerta Formativa
AREA DELLA
CONVIVENZA CIVILE
 Favorire lo sviluppo di un sistema valoriale proprio fondato
sull’etica della responsabilità e della legalità.
 Promuovere la crescita di consapevolezza e la
responsabilizzazione dell’individuo.




A scuola di legalità
Elezione dei rappresentanti
di classe
A scuola di Costituzione
Ricerca-studio sui
comportamenti disfunzionali
degli alunni
AREA DELLA SOLIDARIETÀ
 Favorire l’instaurarsi di rapporti interpersonali basati sulla
solidarietà, la collaborazione, la tolleranza e la disponibilità verso
l’altro.
 Promuovere comportamenti mirati alla collaborazione e non alla
competizione.
 Progetto “Scuola amica”
 Iniziative PRO UNICEF
 Adesione Campagna
Telethon
AREA DELL’EDUCAZIONE
AMBIENTALE E DELLA SALUTE
 Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi ambientali al fine
di stabilire un corretto rapporto uomo/ambiente.
 Prendere coscienza della propria appartenenza al mondo per
tutelare la qualità della propria vita e delle generazioni future.
 Favorire lo sviluppo della sensibilità ai problemi riguardanti lo stare
bene.
 Promuovere la capacità di riflettere sui rischi per la salute che
scaturiscono da comportamenti errati e/o negativi.
 Attività di Educazione alla
salute”
 Attività di Educazione
ambientale
AREA MUSICALE
 Favorire la crescita di una sensibilità musicale nel territorio,
integrando scuola e comunità sociale in un dialogo costruttivo.
 Creare momenti di aggregazione, evitando forme di isolamento
sociale che favoriscono comportamenti devianti.
 Coniugare la cultura della musica con la cultura della solidarietà.
32
 Note in città
 Lezioni-concerto a scuola
 Minifestival 2015
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
 Favorire l’acquisizione e l’utilizzo del linguaggio verbale
e non verbale per soddisfare le esigenze
comunicative e creative di ogni individuo.
 Offrire a tutti gli alunni la possibilità di ottenere
un livello di partecipazione generale e potenziare
l’integrazione col territorio, realizzando il diritto
all’apprendimento e ad una vita integrata in un
contesto sociale per non rimanere ai margini e
sfociare nelle devianze.
Pag. 33 di 130
 Giochi matematici
 Progetto “Giornalisti a scuola”
 Kangourou
 From my homeland to the land
of Europe





AREA DELLO SPORT E DELLE
PARI OPPORTUNITA’
POF 2010/2011
Basket a scuola
Majorettes e danza moderna
Cheerleding
Giochi sportivi studenteschi
Lo sport del sorriso
 Un amico a quattro zampe
 Tombola natalizia
 Progetto “Kiva”
 Festival internazionale della
francofonia
33
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 34 di 130
AREA DELL’EDUCAZIONE
AMBIENTALE E DELLA SALUTE:
.
 GREEN& SPORT
 Comando Corpo Forestale
regione Sicilia: Educazione
ambientale
 Consultorio Gela 2: educazione
sessuale
 SERT: i poliabusi
AREA DELLA LEGALITA’
 Agenzia delle Entrate: Fisco&
scuola.
 Comando Corpo dei Carabinieri:
“Il fenomeno del bullismo e
l’educazione alla legalità”;
 Base militare di Sigonella: visita in
loco.
 Progetto “Kiva”, in rete con le
scuole della provincia
PROGETTI IN RETE
AREA DEI LINGUAGGI
 Compagnia Anilam Teatro di
Roma: rappresentazione teatrale
“Servi e Padroni”
 Compagnia France Théãtre:
rappresentazione teatrale in
lingua francese;
 Compagnia Palkettostage:
rappresentazione teatrale in
lingua inglese.
 CESMA: rappresentazione teatrale
in lingua inglese
 MGM: protocollo d’intesa per
integrazione attività curriculari
 Certificazioni Cambridge e
DELF Per un itinerario progressivo e
continuo: accordo di rete tra Scuola
Sec. di I grado “E. Romagnoli” –
Direzione Didattica II Circolo
“E. Solito” – I.I.S.S. “Eschilo” Gela
 Associazione Il Tempio di Apollo:
34
protocollo
d’intesa
per
la
costituzione del CID ( Centro per
l’insegnamento della didattica) per
alunni con Bisogni educativi speciali
e
Disturbi
specifici
dell’Apprendimento e per la
promozione della loro autonomia.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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PROGETTO ORIENTAMENTO
Il progetto di orientamento scolastico segue le linee guida nazionali sull’orientamento permanente dettate dal
MIUR ed è centrato sulla persona e sui suoi bisogni, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il disagio
giovanile e favorire l’inclusione sociale. Esso svolge un ruolo centrale e strategico nella lotta alla dispersione
scolastica e all’insuccesso formativo degli studenti.
Partendo dalla considerazione che l’orientamento è “un’insieme di attività che mette in grado i cittadini di
ogni età, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie capacità, competenze, interessi;
prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione; gestire i propri percorsi
personali di vita nelle situazioni d’apprendimento, di lavoro e in qualunque altro contesto in cui tali capacità e
competenze vengono acquisite e/o sviluppate” il progetto si sviluppa nell’arco del triennio attraverso:
Una didattica orientativa/orientante finalizzata all’acquisizione delle competenze orientative di
base o life skills;
Attività di accompagnamento e di consulenza orientativa a sostegno del progetto individuale.
La didattica orientativa è alla base del progetto scolastico e si realizza in tutto il percorso formativo
nell’insegnamento/apprendimento delle discipline finalizzato all’acquisizione dei saperi e delle abilità
trasversali. Saperi spendibili nella società odierna che è sempre più complessa e competitiva e abilità
trasversali volte all’inclusione sociale che implicano una metodologia didattica laboratoriale che fa uso
costante delle nuove tecnologie digitali, la certificazione delle competenze, l’introduzione di stage e tirocini
formativi, partenariati bilaterali, multilaterali e scambi culturali in genere.
Le attività di accompagnamento si realizzano in determinati momenti di transizione del percorso educativo e
sono soprattutto a sostegno e a favore degli alunni in entrata (orientamento in entrata) e in uscita
(orientamento in uscita) garantendo la continuità didattica nella scuola di base.
L’orientamento in entrata è rivolto ai bambini delle classi quinte delle scuole primarie del territorio e
l’orientamento in uscita è rivolto agli alunni delle classi terze della scuola che devono scegliere dove
proseguire il percorso formativo successivo e conoscere le diverse opportunità del territorio.
Le attività di orientamento si realizzano nel primo periodo dell’anno scolastico attraverso:

Incontri informativi e formativi con i docenti e gli alunni della scuole previa calendarizzazione degli
incontri ed accordi tra Dirigenti Scolastici e Docenti Referenti;

Giornate di Open Days aperte agli alunni e alle loro famiglie che vogliono visitare la struttura scolastica,
incontrare lo staff della scuola e partecipare ad attività didattiche/laboratoriali;

Presentazione dell’orchestra della scuola agli alunni e alle loro famiglie con il concerto di Natale;

Possibilità di lavorare in rete con altre scuole primarie e secondarie di II grado per la realizzazione di
progetti curricolari condivisi;

Consulenza psicologica e/o colloqui individuali in caso di specifiche esigenze o richieste.
35
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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Progetto “Area a rischio” : una scuola amica
La Scuola Secondaria di I Grado a Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela, beneficiaria delle
risorse per progetti delle scuole collocate in aree a rischio, con forte processo immigratorio e contro la
dispersione scolastica, di cui all’art. 9 del CCNL Contratto Scuola, per l’anno scolastico 2013-14, ha portato a
conclusione una vasta azione progettuale che, secondo quanto consentito dalle comunicazioni in merito da
parte del MIUR e dell’U.S.R. per la Sicilia, si è dipanata sull’arco temporale compreso tra il maggio e il
novembre 2014.
Il progetto risulta strutturato in dodici moduli che, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012, hanno mirato a orientare gli alunni coinvolti
sul senso dell’esperienza educativa, a rinforzarli nell’alfabetizzazione culturale di base, ad accostarli ai principi
di Cittadinanza e Costituzione e a favorirne il riallineamento sul piano cognitivo attraverso la predisposizione
di nuovi e stimolanti ambienti di apprendimento. I traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della
scuola secondaria di primo grado restano il riferimento educativo e culturale dell’intervento nella sua
complessità.
Per creare un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo
per tutti gli alunni ma, in particolare, per quanti ricadono nella vasta casistica degli studenti con Bisogni
Educativi Speciali, degli studenti con esperienze di ripetenza scolastica, degli alunni con manifesta
disaffezione, culminante nell’abbandono, nei confronti delle attività formative scolastiche, l’Istituto ha
promosso delle microattività progettuali della durata di diciotto ore ciascuna imperniate su varie aree
disciplinari e socio-relazionali:
Elenco moduli, docenti impegnati e ore assegnate
Nome
del
Progetto
Incontriamo la
Matematica
Il bello della
Matematica
Conosco il mio
territorio
Docente
Prof.ssa
Arancio Lucia
Prof.ssa Miano
Rita
Ore per
Gruppo
di studio
Ore
assegnate
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
Prof.ssa
Arancio Nunzia
Angela
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
Nome del
Progetto
Una strada per
amica
Irrompe il
volley a scuola
Modulo in lingua
francese:
Direction
Maghreb
Prof.ssa La Placa
Ivana Rosaria
N° 2 ore per
Gruppo di studio
n. 18 ore
Laboratorio
verde
Prof.ssa
Incorvaia
Rosa Maria
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
Irrompe il
volley a
scuola
Cineforum:
Una finestra sul
mondo dei
ragazzi
Modulo genitori:
Per conoscere e capire i
propri figli
Approfondisco
e riproduco la
bellezza del mio
territorio
Prof.ssa Umana
Maria Pia
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
Approfondisco e
riproduco la bellezza del
mio territorio
Docente
Prof. Cammilleri
Oscar
Prof.ssa
Bunetto
Francesca Rita
Prof. Di Dio
Paolo
Giuseppe
Prof.ssa Tardino
Patrizia
Prof.ssa
Bambili Angela
Prof. Cirrone (2h di
attività)
Prof.ssa Gibaldi Mattia
Daniela
Ore per
Gruppo di
studio
Ore assegnate
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
N° 2 ore per
Gruppo di
studio
n. 18 ore
n° 2 ore per
Gruppo di studio
N° 2 ore per Gruppo di
studio
n. 18 ore
n. 18 ore
N° 2 ore per Gruppo di
studio
Prof.ssa Gibaldi
n. 18 ore
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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PROGETTO KiVa
KiVa è un programma volto alla prevenzione ed intervento contro il bullismo sviluppato all‟Università di
Turku in Finlandia: il termine “KiVa” deriva dalla parola finnica kiusaamista vastaan, che significa “contro il
bullismo”,
ma poiché kiva significa anche “piacevole”, da qui il doppio significato di scuole contro il bullismo e scuole
piacevoli, felici.
Il programma, che ha ricevuto nel 2009 l’Award dell’European Crime Prevention, è stato sviluppato sulla
base di un modello teorico di spiegazione del bullismo centrato sui ruoli
dei partecipanti e ha un’ attenzione prevalente sul gruppo classe e sul potenziale coinvolgimento dei ragazzi
che spesso osservano i problemi e non fanno niente per far smettere le prepotenze.
Gli studi sulla valutazione dei modelli di intervento contro il bullismo hanno dimostrato un’efficacia media
del 20- 25%. Questo programma risulta essere di gran lunga quello più
efficace dimostrando una capacità di riduzione del bullismo del 50% . Propria per questa sua efficacia, il
programma è in fase di sperimentazione in altri paesi del mondo occidentale (Olanda, Galles, USA,
Lussemburgo, Giappone, Estonia). Il
Il Progetto si propone di:
-produrre materiali di lavoro, manuali, schede operative per insegnanti e ragazzi che possono rafforzare gli
atteggiamenti e i comportamenti di aiuto, rispetto e solidarietà tra compagni ;
-coinvolgere insegnanti, dirigenti , famiglie e la comunità in relazione alla sperimentazione di questo modello;
-sperimentare il modello di intervento KiVa valutandone l’efficacia a livello di riduzione del fenomeno, di
cambiamenti degli atteggiamenti dei ragazzi e di miglioramento del clima a livello di classe e di scuola.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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IL PARTENARIATO
"From my homeland to the land of Europe”,
Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” nasce come prosecuzione del progetto
Comenius “Drama journey of a coin throughout European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia
e Ungheria nel biennio 2011-2013. L’obiettivo generale del programma Comenius - uno dei programmi
settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) - Programma d'azione comunitaria nel campo
dell'apprendimento permanente 2007-2013 - era quello di contribuire allo sviluppo della Comunità
quale società avanzata basata sulla conoscenza, favorendo la mobilità transnazionale e contribuendo
all’accrescimento della cittadinanza attiva e all’apprendimento permanente. Gli obiettivi strategici di
ET2020, per il periodo 2014-2020, rimangono fondamentalmente i medesimi, sebbene siano stati
ridefiniti:
 fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà;
 migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione;
 promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;
 incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione
e della formazione.
Il partenariato "From my homeland to the land of Europe” non è coperto finanziariamente dal nuovo
programma comunitario Erasmus+, ma persegue gli obiettivi di ET 2020: da questo presupposto
scaturisce l’accordo tra la nostra istituzione scolastica, Scuola Secondaria di primo grado “Ettore
Romagnoli”, e la scuola ungherese già partner del progetto Comenius, il “Baktay Ervin Gimnázium” di
Dunaharazsti” (HU), di sostenere lo sforzo economico per continuare lo scambio pedagogico-culturale tra
comunità scolastiche e sociali. Nel corso dell’a.s. 2014/2015, oltre ai rappresentanti delle comunità
scolastiche, prenderanno parte allo scambio anche i rappresentanti delle rispettive amministrazioni locali,
che si sono impegnate formalmente a sostenere gli studenti nel loro processo di crescita e di incontro con
l’Europa. Le delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma
culturale e didattico che consentirà agli studenti e allo staff coinvolti di mettere in atto strategie di
costruzione di percorsi formativi che consentiranno il raggiungimento dei benchmark di ET 2020.
Il partenariato nasce come prosecuzione del progetto Comenius “Drama journey of a coin thoughout
European history”, sviluppato in rete con Grecia, Polonia e Ungheria nel biennio 2011-2013. Il
programma Comenius è uno dei programmi settoriali del Lifelong Learning Programme (LLP) Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento permanente, istituito con decisione del
Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006 con l’obiettivo generale di contribuire allo
sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza e riunisce al suo interno tutte le
iniziative di cooperazione europea nell'ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013.
I fondamenti giuridici su cui si fonda il Lifelong Learning Programme si ritrovano negli art. 149 e 150 del
Trattato dell'Unione, in cui si afferma che "La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di
qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro
azione..." (art. 149) e che "La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed
integra le azioni degli Stati membri..." (art. 150).
Il Partenariato Italia – Ungheria, “From my homeland to the land of Europe”, che proseguirà durante
tutto il corrente anno scolastico, scaturisce dalla volontà della nostra istituzione scolastica, Scuola
secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli”, e di quella ungherese, il “ Baktay Ervin Gimnázium
Dunaharazsti” (HU), di continuare lo scambio pedagogico-culturale tra comunità scolastiche e sociali. Le
delegazioni italiana ed ungherese saranno reciprocamente coinvolte in un programma culturale e didattico
che consentirà agli studenti e ai docenti impegnati di approfondire la loro conoscenza di culture e
lingue europee attuando, in tal senso, gli obiettivi del programma comunitario Lifelong Learning
Programme. La finalità globale è la crescita degli alunni come cittadini europei
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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FORMIAMOCI IN EUROPA
La Scuola Secondaria di primo grado “Ettore Romagnoli” è già da anni è inserita in un contesto di
apertura alla dimensione europea che ha manifestato partecipando al Piano Operativo Nazionale sulle
basic skills, ai FESR, a partenariati internazionali, ai POR , e aderendo in modo pieno e consapevole ai
principi di ET 2020.
Il progetto “Formiamoci in Europa” è supportato dal Programma Comunitario Erasmus+, Azione KA1 Mobilità dello staff della scuola, che nasce con obiettivo di sostenere l’impegno dei Paesi partecipanti al
programma nel raggiungimento degli obiettivi prioritari di ET 2020:
fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà;
migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione;
promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva;
incoraggiare la creatività e l'innovazione, compresa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della
formazione.
Sulla base di queste premesse, e tenendo conto del processo di innovazione intrapreso sul piano didattico e
organizzativo, la Scuola intende continuare il proprio percorso coinvolgendo non solo la componente
discente ma anche la componente docente e amministrativa in maniera più sostanziale, attraverso percorsi
di studio che sviluppino e potenzino fondamentalmente le seguenti aree selezionate dal personale:
l’organizzazione del processo di insegnamento/apprendimento; i nuovi metodi di insegnamento; le
competenze linguistiche in almeno due lingue straniere comunitarie; la “dimensione Europea” nel senso
più ampio; la management competence con particolare riferimento all’ambito dirigenziale e gestionaleorganizzativo.
Il principio ispiratore generale del progetto risulta, infatti, l'arricchimento volontario in termini di conosce
nze e competenze dei lavoratori della scuola per promuovere il successo scolastico degli alunni e garantire
efficienza ed efficacia all'azione organizzativo-gestionale. L’obiettivo generale del progetto è la costituzione
di uno spazio educativo comune europeo e la soddisfazione del bisogno d’aggiornamento professionale di
quanti operano, a qualsiasi titolo, nella scuola
Lo staff partecipante alle mobilità, 33 unità di personale docente e non docente, è consapevole degli
aspetti connessi con l'esperienza stessa. Esso si impegna, infatti, a svolgere uno studio propedeutico
necessario all'approfondimento della lingua comunitaria scelta per l’attività di formazione per poter fruire
in maniera completa dell’esperienza di formazione all’estero. Tuttavia, condizione necessaria e manifesta
del personale rispetto alla partecipazione alla mobilità risulta la volontà di condividere i contenuti in
sessioni di formazione per altro personale della scuola. I partecipanti al progetto maturano, innanzitutto, la
enterpreneurial skill, poiché ciascuno può consapevolmente fornire il proprio contributo all'attività
formativa della scuola e alle attività del territorio. Questo processo si inquadra all’interno di un piano di
sviluppo strategico che intende creare una rete di saperi che metta i discenti nella condizione di divenire
studenti e lavoratori europei e che esplicita la volontà di avere una scuola all'avanguardia dal punto di vista
didattico, e, nel contempo, un centro di divulgazione dei saperi.
Uno staff consapevole delle proprie risorse e della propria professionalità è una struttura professionale che
opera per il potenziamento del curricolo, accrescendo la motivazione degli studenti e riducendo,
contestualmente, l'abbandono scolastico. Gli studenti e le loro famiglie, infatti, risultano il target principale
dell’impegno della Scuola “Ettore Romagnoli” di potenziare la qualità del servizio offerto.
La proposta progettuale è stata accolta e valutata positivamente dalla Commissione Europea, che ha
erogato un finanziamento adeguato a coprire le necessità legate all’organizzazione delle attività di
formazione all’estero, motivando la propria decisione con un giudizio in cui viene elogiata “la cultura della
progettazione e della valutazione, patrimonio della scuola e frutto di precedenti esperienze”.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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MOBILITÀ DOCENTI
ERASMUS PLUS
Name of the project:
PROJECT TIMETABLE
Project activity*
Febbraio/ Settembre Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio/Giugno Luglio
Contatti con l'esterno
Attività preparatorie
Finocchiaro: Praga
3 -7 Novembre 2014
Mobilità
Di Natale, Di Lisi:
Antibes, 15-19
Dicembre, 2014
Fanciulli, Vedda,
Lombardo: M alta,
2-6 Febbraio 2015
Cuba, Di Pasqua,
M arazzotta, Rinzivillo:
Praga, 10-14 Novembre
2014
Psaila, Augeri: Jaen, 2329 Novembre 2014
Di Rosa, Gennuso,
M aresca: Dublino,
1-7 M arzo 2015
Amato, Caminiti:
Dublino, 19-25
Aprile 2015
D.s. Scicolone, M alaga M ammoliti, Placenti:
8-14 M arzo 2015
Praga, 27-1 M aggio
Contrafatto, Pruiti:
Dublino: 20-24
Luglio 2015
Labbate: Praga,
20-24 Luglio 2015
ATA: Ragona,
Zuccalà : M alta
Carbone (DGSA),
Siracusa: Spagna
Valutazione dei bisogni formativi
Valutazione in itenere
Valutazione sommativa
Multiplier Event
Project activity types :
Contatti con l'esterno: Iscrizione di ciascun docente alle Scuole estere per formazione Erasmus; preparazione libretti …
Attività preparatorie : corso di potenziamento della Lingua Inglese
Mobilità per corsi di aggiornamento: Clil, Study Visit, English for educators and administrative staff, ICT In Education
Interventi di valutazione su: bisogni formativi, corso di formazione, progetto
Multiplier event: disseminazione esterna
40
Agosto/Settembre
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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La natura umana non è una
macchina da costruire
secondo un modello e da
regolare perché compia
esattamente il lavoro
assegnato, ma un albero che
ha bisogno di crescere e di
svilupparsi in ogni
direzione, secondo le
tendenze delle forze interiori
che lo rendono una persona
vivente.
John Stuart Mill
5. IL PIANO OPERATIVO NAZIONALE
PIANO INTEGRATO
41
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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5.1 I Progetti P.O.N.
La Scuola per lo Sviluppo è uno dei 7 programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di
Sostegno (QCS), finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo 1.
La titolarità di questo programma è del Ministero dell'istruzione - Direzione Generale per gli Affari
Internazionali dell'Istruzione Scolastica - Ufficio V, che funge da Autorità di Gestione. Il PON Scuola si
avvale di due Fondi: il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Ha
come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di 4 Regioni del Mezzogiorno, ossia: Basilicata,
Calabria, Campania e Sicilia.
Si tratta dunque di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione
delle regioni del mezzogiorno che ha come obiettivi di grande rilievo:
1.
La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica
2.
Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione
3.
L'ampliamento delle competenze di base
4.
Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla
5.
L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione)
6.
Lo sviluppo dell'istruzione permanente
7.
La formazione dei docenti e del personale scolastico
8.
Il rafforzamento delle pari opportunità di genere
9.
Lo sviluppo di una cultura ambientale
La Scuola Romagnoli dal 2007 ha attivato, e tutt’oggi
contina ad attivare, numerosi progetti P.O.N.
riguardanti interventi innovativi per la promozione delle competenze chiave, in particolare sulle discipline
tecnico-scientifiche, matematica, lingua madre, lingue straniere, competenze civiche (legalità, ambiente ecc.);
interventi per promuovere il successo scolastico; interventi per promuovere l’eccellenza; interventi
individualizzati e per l’auto-aggiornamento del personale scolastico.
La Scuola è in attesa dell’emanazione da parte del MIUR dei nuovi bandi rientranti nella
Programmazione P.O.N. 2014/2020.
Nell’anno scolastico 2013-2014 è stato attivato un Piano Integrato strutturato su nove progetti:
42
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
Pag. 43 di 130
Obiettivo/azione
Intervento
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”-
Italiano:
Percorso formativo di
comunicazione in lingua
madre
50
“Italiano per noi”
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
50
Italiano per noi, 2
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Competenze trasversali:
Consapevolezza ed
espressioni culturali
50
Imparare …… recitando
(progetto musical)
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Matematica :
Competenza di base in
matematica
(sviluppo)
30
Matematica insieme
30
Scientificamente
30
Matematica ricreativa
50
Speak out!
30
Français pour nous
30
In…Formiamoci
1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Ore
POF 2010/2011
Titolo
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
scienze :
Competenza di base in
scienze
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Matematica :
Competenza di base in
matematica
(rinforzo, giochi
matematici)
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Lingua straniera Inglese
Percorso formativo di
competenza in lingua
straniera
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
C “Migliorare i livelli di
conoscenza dei giovani”1-Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave
Lingua straniera Francese
Percorso formativo di
competenza in lingua
straniera
POF:
AREA DEI LINGUAGGI E
DELLA CREATIVITA’
B. Migliorare le competenze del
personale della scuola e dei
docenti
1. Interventi innovativi per la
promozione delle competenze
chiave
Percorsi formativi sulle
metodologie didattiche
43
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 44 di 130
Il primo movente che
dovrebbe spingerci a
studiare è il desiderio di
accrescere l'eccellenza
della nostra natura e di
rendere un essere
intelligente ancora più
intelligente.
Montesquieu
6. LA PROGETTAZIONE DIDATTICA
44











Italiano
Storia
Geografia
Matematica
Musica
Strumento Musicale
Arte e Immagine
Lingue straniere
Religione
Tecnologia
Scienze motorie
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 45 di 130
ITALIANO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
al termine della scuola secondaria di primo grado

L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
 Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o prodotti,
nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e
sociali.
 Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
 Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di supporti
specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
 Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali
e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di
quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
 Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
 Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo, destinatario.
 Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici
e sonori.
 Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta
disponibilità).
 Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
 Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate.
 Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
 Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i
propri scritti.
45
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 46 di 130
Obiettivi formativi disciplinari annuali
OBIETTIVI
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
Ascolto e parlato
 Ascoltare in modo attento e
consapevole, comprendendo i
messaggi e le informazioni
principali.
 Ascoltare testi letti e/o prodotti
da altri riconoscendo le parole
“chiave” del messaggio ascoltato.
 Intervenire in una conversazione
e/o in una discussione
rispettando tempi e turni di
parola.
 Raccontare esperienze personali
o storie inventate organizzando il
racconto in modo chiaro,
rispettando l’ordine cronologico
e logico e inserendo gli
opportuni elementi descrittivi e
informativi.
Riferire oralmente su un
argomento di studio con ordine
logico e con linguaggio
appropriato
• Ascoltare in modo attento e
consapevole, comprendendo
messaggi e informazioni
prodotti da altri, anche
trasmessi dai media.
• Ascoltare testi applicando
tecniche di supporto alla
comprensione.
• Intervenire con pertinenza e
coerenza in una comunicazione
e/o in una discussione,
rispettando tempi e turno di
parola.
• Raccontare oralmente
esperienze personali secondo
un ordine logico e con
linguaggio appropriato.
• Riferire oralmente su un
argomento di studio con
ordine logico e con linguaggio
appropriato.
Lettura
 Utilizzare tecniche di lettura
silenziosa e di lettura espressiva
ad alta voce.
 Ricercare informazioni in testi di
diversa natura e provenienza per
scopi pratici o conoscitivi.
 Leggere testi narrativi e
descrittivi, sia realistici sia
fantastici, distinguendo
l’invenzione letteraria dalla realtà.
 Comprendere in testi di vario
tipo il senso generale e
individuarne le caratteristiche.
Scrittura




Produrre testi sostanzialmente
corretti dal punto di vista
ortografico, morfosintattico,
lessicale.
Produrre testi creativi sulla
base di modelli dati.
Realizzare forme diverse di
scrittura in prosa e in versi.
Sperimentare
liberamente,
anche con l’utilizzo del
computer, diverse forme di
scrittura.


Comprendere ed utilizzare in
modo appropriato il lessico di
base.
Comprendere, nei casi più
semplici e frequenti, l’uso e il
significato figurato delle
parole.
 Ascoltare testi prodotti da altri, in
situazioni scolastiche e/o trasmessi
dai media, individuando scopo,
argomento
e
informazioni
principali.
 Riferire oralmente di sé, del
proprio vissuto e delle conoscenze
acquisite, in base a un criterio
logico e in modo chiaro ed
esauriente.
 Intervenire in una conversazione o
in una discussione, con pertinenza
e coerenza rispettando tempi e
turni di parola.
 Argomentare in modo pertinente la
propria tesi su un tema affrontato
nello studio e nel dialogo in classe.
varia natura in modo corretto
ed espressivo.
 Leggere in modalità silenziosa
testi di varia natura applicando
tecniche e strategie
differenziate di supporto alla
comprensione.
 Riconoscere le caratteristiche
dei vari tipi testuali (narrativi,
descrittivi e poetici).
 Potenziare la capacità di
comprensione di un testo di
tipo narrativo, descrittivo,
poetico e individuare le
principali informazioni.
 Leggere ad alta voce e in modo
espressivo testi di diversa tipologia,
permettendo a chi ascolta di capire.
 Leggere in modalità silenziosa testi
di varia natura, applicando tecniche
e strategie differenziate di supporto
alla comprensione.
 Ricavare informazioni esplicite ed
implicite dai testi per documentarsi
su un argomento specifico o per
realizzare scopi pratici.
 Comprendere testi di vario tipo e
forma, individuandone le loro
caratteristiche strutturali.
 Utilizzare testi funzionali di vario
tipo per affrontare situazioni della
vita quotidiana.
 Scrivere testi adeguati alla

 Leggere ad alta voce testi di




Acquisizione ed
espansione del
lessico ricettivo e
produttivo
CLASSI TERZE


consegna e corretti dal punto
di vista ortografico,
morfosintattico, lessicale.
Scrivere sintesi, anche sotto
forma di schemi, di testi
ascoltati o letti in vista di
scopi specifici.
Realizzare forme diverse di
scrittura in prosa e in versi.
Utilizzare la videoscrittura
per i propri testi, anche
come supporto
all’esposizione orale.
Utilizzare strumenti di
consultazione.
Ampliare, sulla base delle
esperienze scolastiche ed
extrascolastiche, delle letture
e delle attività specifiche, il
proprio patrimonio lessicale.
Realizzare scelte lessicali
adeguate in base alla
situazione comunicativa, agli
46





Scrivere testi di tipo diverso
corretti dal punto di vista
morfosintattico,
lessicale,
ortografico, coerenti e coesi
adeguati allo scopo e al
destinatario.
Realizzare forme diverse di
scrittura creativa in prosa e in
versi.
Scrivere sintesi anche sotto
forma di schemi, di testi ascoltati
o letti in vista di scopi specifici.
Scrivere
testi
utilizzando
programmi di videoscrittura e
curando l’impostazione grafica e
concettuale,
anche
come
supporto all’esposizione orale.
Ampliare, sulla base delle
esperienze
scolastiche
ed
extrascolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio
patrimonio lessicale.
Comprendere ed usare in modo
appropriato i termini specialistici
di base afferenti alle diverse
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela

Elementi di
Grammatica
esplicita
e riflessione sugli
usi della lingua





Strategie di
recupero







Strategie di
potenziamento



Attività
laboratoriali

Comprendere e utilizzare
parole e termini specifici legati
alle discipline di studio.
Utilizzare il dizionario come
strumento di consultazione.
Conoscere
i
principali
meccanismi di formazione
delle parole.
Comprendere le principali
relazioni di significato tra le
parole.
Riconoscere in una frase o in
un testo le parti del discorso, o
categorie
lessicali,
riconoscerne i principali tratti
grammaticali; riconoscere le
congiunzioni di uso più
frequente.
Conoscere le fondamentali
convenzioni ortografiche e
servirsi di questa conoscenza
per rivedere la propria
produzione scritta e correggere
eventuali errori.
Riconoscere le caratteristiche
dei principali tipi testuali
(
descrittivo,
narrativo,
poetico).

interlocutori e al tipo di
testo.
Utilizzare il dizionario,
rintracciandone all’interno le
informazioni utili per
risolvere dubbi linguistici.





Riconoscere le caratteristiche
e le strutture dei principali
tipi testuali.
Riconoscere ed utilizzare
correttamente gli elementi
costitutivi della frase
semplice.
Riflettere sui propri errori
tipici, segnalati
dall’insegnante, allo scopo di
imparare ad autocorreggerli
nella produzione scritta.



Lettura di semplici testi con
questionario di comprensione.
Riconoscimento degli elementi
fondamentali dei vari tipi di
testo.
Uso del dizionario per la
ricerca dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi
anche con l’ausilio di schemiguida.
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione (
correzione di errori ortografici
e grammaticali).
 Lettura di semplici testi con
Lettura di vari tipi di testo e
comprensione critica.
Laboratorio di scrittura
creativa ( manipolare un testo,
operare con creatività, etc).
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.
 Lettura di vari tipi di testo e










questionario di
comprensione.
Riconoscimento degli
elementi fondamentali dei
vari tipi di testo.
Uso del dizionario per la
ricerca dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi
anche con l’ausilio di
schemi-guida.
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione (
correzione di errori
ortografici e grammaticali).
comprensione critica.
Laboratorio di scrittura
creativa ( manipolare un
testo, operare con creatività,
etc).
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.








POF 2010/2011
Pag. 47 di 130
discipline e anche ad ambiti di
interesse personali.
Realizzare
scelte
lessicali
adeguate in base alla situazione
comunicativa, agli interlocutori e
al tipo di testo.
Riconoscere
le
principali
relazioni tra significati delle
parole ( sinonimia, opposizione,
inclusione);
conoscere
l’organizzazione del lessico in
campi semantici.
Riconoscere
l’organizzazione
logico-sintattica
della
frase
semplice.
Riconoscere la struttura e la
gerarchia logico-sintattica della
frase complessa almeno a un
primo grado di subordinazione.
Riconoscere le caratteristiche e le
strutture dei principali tipi
testuali (narrativi, argomentativi,
espositivo-informativi, poetico).
Lettura di semplici testi con
questionario di comprensione.
Riconoscimento degli elementi
fondamentali dei vari tipi di
testo.
Uso del dizionario per la ricerca
dei termini.
Completamento di testi.
Produzione di semplici testi
anche con l’ausilio di schemiguida.
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.
Schede di autocorrezione (
correzione di errori ortografici e
grammaticali).
Lettura di vari tipi di testo e
comprensione critica.
Laboratorio di scrittura creativa (
manipolare un testo, operare con
creatività, etc).
Esercizi grammaticali a
difficoltà graduata.
Laboratorio di lettura;
Laboratorio di scrittura creativa;
Giochi linguistici; Cineforum tematico;
Laboratorio teatrale; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe concettuali;
esercizi interattivi con CD-Rom; realizzazione di carteloni tematici.
47
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 48 di 130
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento
CLASSI PRIME
OBIETTIVI
Ascolto e
parlato
CONOSCERSI PER…
CRESCERE” ( TESTO
DESCRITTIVO)
“NEL MONDO DELLA
FANTASIA” (TESTO
NARRATIVO)
“ EMOZIONI TRA
RIME E VERSI”
(TESTO POETICO)
Tempi: SettembreOttobre- Novembre
Tempi: DicembreGennaio – Febbraio
Tempi: Marzo – Aprile
– Maggio
• Ascoltare e interagire
in situazioni
comunicative
informali.
 Ascoltare in modo
 Ascoltare e
memorizzare un
testo poetico.
 Ascoltare testi
letti e/o
prodotti da altri
riconoscendo le
parole “chiave”
del messaggio
ascoltato.
 Ascoltare e
interagire in una
discussione
attenendosi al
tema.
 Riferire
oralmente su un
argomento di
studio con
ordine logico e
con linguaggio
appropriato.
 Leggere utilizzando
 Leggere utilizzando
 Leggere ad alta voce
in modo espressivo
e individuare le
caratteristiche
formali e
linguistiche di un
testo poetico.
 Leggere il mito
in modo
espressivo “a
più voci” e
comprendere il
suo valore di verità
e il significato
religioso.
 Produrre
correttamente testi
descrittivi in modo
soggettivo e oggettivo.
 Produrre semplici
 Scrivere giocando
con le parole.
 Manipolare un
testo di tipo
epico in modo
coerente.

Lettura
tecniche adeguate e
comprendere il
significato globale di
un testo.
Scrittura
attento e consapevole,
comprendendo i
messaggi e le
informazioni
principali.
Ascoltare testi letti
e/o prodotti da altri
riconoscendo le parole
“chiave” del
messaggio ascoltato.
 Raccontare esperienze
personali o storie
inventate
organizzando il
racconto in modo
chiaro, rispettando
l’ordine cronologico e
logico e inserendo gli
opportuni elementi
descrittivi e
informativi.
tecniche adeguate e
comprendere il
significato globale di un
testo.
testi narrativi in modo
logico e corretto.
48
“ MITI ED
EROI”: (TESTO
EPICO)
Tempi: intero anno
scolastico
“ELEMENTI DI
GRAMMATICA
ESPLICITA E
RIFLESSIONE
SUGLI USI
DELLA LINGUA”
Tempi: intero anno
scolastico
 Conoscere e
applicare le
regole
dell’ortografia e
della
morfologia.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 49 di 130
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI SECONDE
OBIETTIVI
“ESPERIENZE DI
VITA”: (TESTO
NARRATIVO)
Tempi: SettembreOttobre- Novembre
“CONOSCERSI PER
CRESCERE ”:
(AUTOBIOGRAFIA,
LETTERA, DIARIO)
Tempi: Dicembre/Marzo
“LA VITA IN VERSI”:
(TESTO POETICO)
Tempi: AprileMaggio-Giugno
LETTERATURA
ITALIANA:
(dal Duecento al
Settecento)
Tempi: intero a. s.
“ELEMENTI DI
GRAMMATICA
Tempi: intero anno
scolastico
 Ascoltare,
comprendere e
memorizzare un testo
poetico.
• Ascoltare e riflettere
sul “valore” di un
testo letterario.
• Riconoscere le
principali relazioni
tra significati delle
parole (sinonimia,
opposizione,
inclusione.
• Conoscere e
applicare le regole
dell’ortografia.
• Conoscere e
applicare le regole
della morfologia.
• Riconoscere
l’organizzazione
logico-sintattica della
frase semplice.
• Espandere la frase
semplice attraverso
gli elementi di
complemento diretto
ed indiretto.
Ascolto e
parlato
• Ascoltare e interagire
in situazioni
comunicative
informali.
 Ascoltare, comprendere e
Lettura

Leggere testi in modo
attivo ed espressivo
comprendendone il
significato.
• Leggere ad alta voce e/o
in modo silenzioso testi
per selezionare e
sintetizzare le
informazioni.
 Leggere ad alta voce in
• Leggere ad alta voce
in modo espressivo e
individuare le
caratteristiche
formali e linguistiche
di un testo letterario

Produrre testi narrativi
in modo corretto.
 Scrivere
• Raccontare storie,
emozioni e stati
d’animo in versi.
• Revisionare un testo
e cogliere il punto di
vista dell’autore..
Scrittura
confrontarsi su
esperienze proprie ed
una pagina di
diario, di autobiografia
e/o una lettera
formale/informale,
esprimendo sentimenti e
stati d’animo.
modo espressivo e
individuare le
caratteristiche formali e
linguistiche di un testo
poetico.
ITALIANO: Obiettivi specifici di apprendimento CLASSI TERZE
OBIETTIVI
“IL TESTO
NARRATIVO”
Tempi: intero anno
scolastico
“IL TESTO
ARGOMENTATIVO”
Tempi: Gennaio – Febbraio
“LA RELAZIONE”
Tempi: Marzo
“IL TESTO
POETICO”
Tempi: AprileMaggio
Ascolto e parlato
• Ascoltare e
comprendere testi
narrativi, cogliendone
messaggi e valori
positivi.
• Esprimere oralmente
narrazioni in modo
personale e creativo.
• Valutare la natura e
l’attendibilità del
messaggio ascoltato
secondo il proprio punto
di vista.
• Intervenire nelle
discussioni usando
argomentazioni per
formulare e validare
ipotesi, per sostenere o
confutare tesi.
• Ascoltare e riferire
oralmente su un
argomento di studio
con ordine logico e
con linguaggio
appropriato.
• Ascoltare e
comprendere una
poesia, adottando
tecniche e
strategie
specifiche.
• Recitare in modo
espressivo le
poesie studiate
e/o prodotte
autonomamente.
Lettura
• Leggere in modo
attivo ed espressivo,
individuando le
caratteristiche
strutturali (personaggi,
tempi e luoghi,
narratore).
• Leggere con espressività
e comprendere
autonomamente testi
argomentativi.
• Leggere con
espressività e
comprendere in modo
autonomo un testo.
• Leggere testi
poetici e
analizzarli a livello
fonico e metrico –
sintattico.
• Leggere ad alta voce
in modo espressivo e
individuare le
caratteristiche formali
e linguistiche di un
testo letterario.
Scrittura
• Produrre testi narrativi
con procedure creative
guidate e/o autonome,
utilizzando il
linguaggio e le
tecniche apprese.
• Scrivere testi
argomentativi usando un
linguaggio oggettivo e un
registro linguistico
adeguato.
• Produrre una
relazione, rispettando
le caratteristiche
testuali.
• Scrivere la
parafrasi e il
commento di una
poesia.
• Revisionare un testo,
cogliendone il
significato e il punto
di vista dell’autore.
“ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA”
Tempi: intero anno scolastico
• Consolidare le regole dell’ortografia e della morfologia.
• Consolidare la struttura sintattica della proposizione o frase semplice.
• Riconoscere e analizzare la struttura sintattica del periodo o frase complessa.
49
CENNI DI STORIA
LETTERATURA
ITALIANA(Ottocento
e Novecento)
Tempi: intero anno
scolastico
• Ascoltare e riflettere
sul “valore” di un
testo letterario.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 50 di 130
Attività e metodi
Si partirà dall’esperienza personale dell’alunno e si favoriranno tutte le situazioni in cui questi si riconosce
protagonista e autore: laboratori di lettura e scrittura, conversazioni libere e guidate, giochi relazionali e
linguistici, lavori individuali e di gruppo. Si ricorrerà alle diverse strategie didattiche quali: role playing,
lettura espressiva “a più voci”, mastery learning e brain storming. Inoltre saranno utilizzate prove
d’ingresso. La varietà dei metodi adottati permetterà al ragazzo di vivere esperienze diversamente
formative, a seconda delle sue capacità e attitudini.
Sussidi
Libro di testo, vocabolario, schede di lavoro, questionari, biblioteca, sussidi multimediali.
Verifiche
Test diagnostico-conoscitivi, produzioni scritte e orali, prove d’ascolto,
produzioni iconiche
esercizi ludico-linguistici,
Valutazione
La valutazione sarà in itinere e sommativa; essa sarà individualizzata e mai di confronto e pertanto
rapportata all’iter formativo dell’alunno.
Nelle verifiche orali si valuteranno le conoscenze, le capacità di rielaborazione, l’uso corretto della lingua
e l’ordine dell’esposizione.
In riferimento alla produzione scritta essa terrà conto dei seguenti criteri:
TESTO DESCRITTIVO
VOTO
10
9
8
Referente
Descrive il referente
illustrandone le parti
e le qualità in modo:
Dettagliato,
organico e
funzionale
Organico e
funzionale.
Funzionale e
coerente.
Coerente.
7
6
Semplice ma
coerente.
5
Non sempre
coerente.
4
Confuso.
I
3
2
1
Incoerente
Non riesce a
descrivere il
referente.
Rifiuta la prova.
Criteri di
descrizione.
Utilizza
Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è:
Consapevolmente e
funzionalmente più
criteri di
descrizione.
Pienamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico utilizzato è
appropriato e ricercato. Presenta un alto
grado di coesione e coerenza.
Funzionalmente e
coerentemente più
criteri di
descrizione.
Coerentemente più
criteri di
descrizione.
Consapevolmente e
coerentemente un
solo criterio di
descrizione.
Coerentemente un
solo criterio di
descrizione.
Pienamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico utilizzato
è vario e appropriato. Presenta un notevole
grado di coesione e coerenza.
Corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è vario. Presenta un
notevole grado di coesione e coerenza.
Complessivamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è
adeguato. Presenta una sostanziale coesione
e coerenza.
Sufficientemente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è
semplice ma corretto. Presenta una
sostanziale coesione
Non sempre corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è
semplice ed essenziale. Presenta una parziale
coesione e coerenza.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice, essenziale
e, a volte, ripetitivo. Presenta una parziale
coesione e coerenza.
Scorretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è povero usato, a
volte, in modo improprio. Manca di coerenza.
Completamente scorretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è usato
in modo improprio.
In modo poco
coerente un solo
criterio di
descrizione.
In modo incoerente
un solo criterio di
descrizione.
In modo sconnesso e
incoerente un solo
criterio di descrizione
Non riesce a
utillizzare nessun
criterio di descrizione
Rifiuta la prova.
Rifiuta la prova.
50
Ricchezza e originalità del testo.
Il contenuto è:
Originale ed esauriente.
Pienamente esauriente.
Esauriente.
Adeguato.
Complessivamente adeguato
Essenziale.
Povero.
Povero e non sempre attinente.
Non attinente.
Rifiuta la prova.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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TESTO NARRATIVO
VOTO
10
Adesione alla traccia.
L’ elaborato è
Ampiamente attinente alla
traccia.
9
Pienamente attinente alla
traccia.
8
Adeguatamente attinente
alla traccia.
7
Complessivamente attinente
alla traccia.
6
Sostanzialmente attinente
alla traccia.
5
Essenzialmente attinente alla
traccia.
4
3
2
1
Parzialmente attinente alla
traccia.
Non sempre attinente alla
traccia.
Non attinente alla traccia.
Rifiuta la prova.
Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è:
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico
e morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e
ricercato. Presenta un alto grado di coesione e
coerenza.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico
e morfologico e il lessico utilizzato è vario e
appropriato. Presenta un notevole grado di
coesione e coerenza.
Corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è vario. Presenta un
notevole grado di coesione e coerenza.
Complessivamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è adeguato.
Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Sufficientemente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma
corretto. Presenta una sostanziale coesione
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico
e morfologico e il lessico è semplice ed essenziale.
Presenta una parziale coesione e coerenza.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a
volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e
coerenza.
Scorretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è povero usato, a volte, in
modo improprio. Manca di coerenza.
Completamente scorretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è usato in
modo improprio.
Rifiuta la prova.
Ricchezza e originalità del testo.
Il contenuto è:
Originale ed esauriente.
Pienamente esauriente.
Esauriente.
Adeguato.
Complessivamente adeguato
Essenziale.
Povero.
Povero e non sempre attinente.
Non attinente.
Rifiuta la prova.
TESTO : LETTERA O DIARIO
VOTO
Adesione alla traccia.
L’ elaborato è:
Regole specifiche del
genere.
Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e
ricercato. Presenta un alto grado di coesione e coerenza.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato.
Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il
lessico è vario. Presenta un notevole grado di coesione e
coerenza.
Complessivamente corretta dal punto di vista ortografico
e morfologico e il lessico è adeguato. Presenta una
sostanziale coesione e coerenza.
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice ma corretto. Presenta
una sostanziale coesione
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice ed essenziale.
Presenta una parziale coesione e coerenza.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e morfologico
e il lessico è semplice, essenziale e, a volte, ripetitivo.
Presenta una parziale coesione e coerenza.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e il
lessico è povero usato, a volte, in modo improprio.
Manca di coerenza.
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
Rifiuta la prova.
10
Ampiamente attinente
alla traccia.
9
Pienamente attinente
alla traccia.
Pienamente e in modo
originale alle regole del
genere.
In modo originale alle
regole del genere.
8
Adeguatamente
attinente alla traccia.
In modo soddisfacente alle
regole del genere.
7
Complessivamente
attinente alla traccia.
In modo adeguato alle
regole del genere.
6
Sostanzialmente
attinente alla traccia.
5
Essenzialmente
attinente alla traccia.
In modo sostanzialmente
adeguato alle regole del
genere.
In modo parziale alle
regole del genere.
4
Parzialmente attinente
alla traccia.
In modo frammentario
alle regole del genere.
3
2
1
Non sempre attinente
alla traccia.
Non attinente alla
traccia.
Rifiuta la prova.
In modo alquanto
frammentario alle regole
del genere.
Non risponde alle regole
specifiche del genere.
Rifiuta la prova.
Ricchezza e originalità
del testo.
La forma è:
51
Il contenuto è:
Originale ed
esauriente.
Pienamente
esauriente.
Esauriente.
Adeguato.
Complessivamente
adeguato
Essenziale.
Povero.
Povero e non sempre
attinente.
Non attinente.
Rifiuta la prova.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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TESTO ARGOMENTATIVO
VOTO
Adesione alla traccia.
L’ elaborato è:
Regole specifiche del genere.
Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è:
10
Ampiamente attinente alla
traccia.
Un’analisi originale dei contenuti e uno
sviluppo argomentativo pienamente
esauriente.
9
Pienamente attinente alla
traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo esauriente.
8
Adeguatamente attinente
alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo soddisfacente.
7
Complessivamente attinente
alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo adeguato.
6
Sostanzialmente attinente
alla traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo sostanziale.
5
Essenzialmente attinente alla
traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo essenziale.
4
Parzialmente attinente alla
traccia.
I
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo parziale.
3
Non sempre attinente alla
traccia.
Un’analisi dei contenuti e uno sviluppo
argomentativo frammentario.
2
Non attinente alla traccia.
Non risponde alle regole specifiche del
genere.
1
Rifiuta la prova.
Rifiuta la prova.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e
ricercato. Presenta un alto grado di coesione e
coerenza.
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico utilizzato è vario e
appropriato. Presenta un notevole grado di
coesione e coerenza.
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico
e il lessico è vario. Presenta un notevole grado di
coesione e coerenza.
Complessivamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è adeguato.
Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Sufficientemente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è semplice ma
corretto. Presenta una sostanziale coesione
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice ed essenziale.
Presenta una parziale coesione e coerenza.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a
volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e
coerenza.
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico
e il lessico è povero usato, a volte, in modo
improprio. Manca di coerenza.
Completamente scorretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è usato in modo
improprio.
Rifiuta la prova.
TESTO: LA RELAZIONE
VOTO
10
Adesione alla traccia.
L’ elaborato è:
Ampiamente attinente alla
traccia.
9
Pienamente attinente alla
traccia.
8
Adeguatamente attinente
alla traccia.
7
Complessivamente attinente
alla traccia.
6
Sostanzialmente attinente
alla traccia.
5
Essenzialmente attinente alla
traccia.
4
Parzialmente attinente alla
traccia.
I
3
Non sempre attinente alla
traccia.
2
Non attinente alla traccia.
1
Rifiuta la prova.
Regole specifiche del genere.
Presenta
Correttezza formale e struttura del discorso.
La forma è:
Uno sviluppo approfondito e strutturato Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
dell’argomento.
morfologico e il lessico utilizzato è appropriato e
ricercato. Presenta un alto grado di coesione e
coerenza.
Uno sviluppo esauriente
Pienamente corretta dal punto di vista ortografico e
dell’argomento.
morfologico e il lessico utilizzato è vario e appropriato.
Presenta un notevole grado di coesione e coerenza.
Uno sviluppo soddisfacente
Corretta dal punto di vista ortografico e morfologico e
dell’argomento.
il lessico è vario. Presenta un notevole grado di
coesione e coerenza.
Uno sviluppo adeguato dell’argomento. Complessivamente corretta dal punto di vista
ortografico e morfologico e il lessico è adeguato.
Presenta una sostanziale coesione e coerenza.
Uno sviluppo sostanziale
Sufficientemente corretta dal punto di vista ortografico
dell’argomento.
e morfologico e il lessico è semplice ma corretto.
Presenta una sostanziale coesione
Uno sviluppo essenziale
Non sempre corretta dal punto di vista ortografico e
dell’argomento.
morfologico e il lessico è semplice ed essenziale.
Presenta una parziale coesione e coerenza.
Uno sviluppo parziale dell’argomento.
Poco corretta dal punto di vista ortografico e
morfologico e il lessico è semplice, essenziale e, a
volte, ripetitivo. Presenta una parziale coesione e
coerenza.
Uno sviluppo frammentario
Scorretta dal punto di vista ortografico e morfologico e
dell’argomento.
il lessico è povero usato, a volte, in modo improprio.
Manca di coerenza.
Non risponde alle regole specifiche del
Completamente scorretta dal punto di vista ortografico
genere.
e morfologico e il lessico è usato in modo improprio.
Rifiuta la prova.
Rifiuta la prova.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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In riferimento alla produzione scritta del Testo Poetico sarà somministrata una prova oggettiva che
terrà conto dei seguenti criteri:
1) Individuazione dell’argomento e del tema.
2) Analisi stilistica dell’argomento poetico ( strofa, verso, rima, figure retoriche, etc ).
3) Riflessione personale sul testo proposto.
Prova scritta di Italiano
I Quadrimestre: almeno tre prove di cui una oggettiva
II Quadrimestre : almeno tre prove di cui una oggettiva
Valutazione globale ITALIANO
CLASSI PRIME
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale.
Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con
espressività e rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia , ortografia e morfologia.
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale.
Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e
rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce ed applica correttamente le regole di fonologia, ortografia e morfologia.
VOTO 2
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale.
Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce ed applica le regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto.
Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce ed applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle
situazioni comunicative.
Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce semplici testi scritti.
Conosce e, opportunamente guidato, applica le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato.
Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida.
Riconosce con difficoltà le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce, a volte, in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Ha difficoltà a riconoscere le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Non riconosce le principali regole di fonologia, ortografia e morfologia.
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
53
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 54 di 130
CLASSI SECONDE
VOTO 10
VOTO 2
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale.
Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con
espressività e rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice.
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale.
Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e
rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Distingue, analizza e usa correttamente i vari elementi della frase semplice.
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale.
Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice.
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto.
Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Distingue, analizza e usa i principali elementi della frase semplice.
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle
situazioni comunicative.
Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce semplici testi scritti.
Conosce e, opportunamente guidato, applica i principali elementi della frase semplice.
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato.
Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida.
Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Non riconosce i principali elementi della frase semplice.
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
CLASSI TERZE
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
Ascolta in modo attivo e finalizzato identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con pertinenza, chiarezza e proprietà lessicale.
Legge con piacere testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con
espressività e rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale e creativo testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
Ascolta con interesse e consapevolezza, identificando i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo attivo, con chiarezza e proprietà lessicale.
Legge testi di vario genere, in modo silenzioso e/o ad alta voce, con pronuncia scorrevole e corretta, con espressività e
rispettando la punteggiatura.
Produce e rielabora in modo personale testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
Ascolta con interesse, comprende e identifica i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative in modo chiaro, adeguato e con proprietà lessicale.
Legge con espressività testi di vario genere, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo adeguato testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
Ascolta e comprende in modo globale i vari tipi di testo e il loro scopo.
Interagisce nelle situazioni comunicative con linguaggio semplice ma corretto.
Legge adeguatamente, ad alta voce e/o in modo silenzioso.
Produce e rielabora in modo semplice testi scritti a seconda degli scopi e dei destinatari.
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo.
Ascolta e comprende le principali informazioni dei vari tipi di testo. Opportunamente sollecitato, interagisce nelle
situazioni comunicative.
Legge testi di vario genere con pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce semplici testi scritti.
54
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
VOTO 2
VOTO 1
POF 2010/2011
Conosce, analizza e applica correttamente le tecniche della frase in base al profilo comunicativo
Ascolta e comprende con qualche difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in semplici situazioni comunicative, opportunamente guidato.
Legge semplici testi con una pronuncia non sempre scorrevole e corretta.
Produce testi scritti con l’aiuto di schemi guida.
Riconosce con difficoltà i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Ha difficoltà a riconoscere i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
Ascolta e comprende con difficoltà le principali informazioni dei vari tipi di testo.
Interagisce in modo inopportuno nelle situazioni comunicative.
Legge semplici testi in modo stentato.
Produce testi scritti in modo scorretto, nonostante l’aiuto di schemi guida.
Non riconosce i principali elementi della frase semplice e della frase complessa.
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
al termine della scuola secondaria di primo grado
 L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
 Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
 Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte, il
tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
 Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
 Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce
sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
 Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
 Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, argomentativo) adeguati a
situazione, argomento, scopo, destinatario.
 Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli
iconici e sonori.
 Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di
alta disponibilità).
 Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
 Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
 Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
 Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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STORIA: Obiettivi formativi disciplinari annuali
OBIETTIVI
Uso delle fonti
CLASSI PRIME
•
•
Organizzazione
delle informazioni
•
•
•
Strumenti
concettuali
•
•
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Distinguere in un testo le
informazioni principali e
individuare i concetti “chiave”.
Ricavare da fonti di tipo diverso
informazioni e conoscenze su
aspetti del passato.
• Distinguere in un testo le
informazioni principali e
individuare i concetti
“chiave”.
• Analizzare le fonti storiche
di diverso tipo per ricavarne
informazioni.
• Usare fonti di diverso tipo
(documentarie, iconografiche,
narrative, materiali, orali, ecc.)
per ricavare conoscenze su temi
definiti.
Leggere una carta storicogeografica.
Avviare l’approccio problematico
alle vicende storiche ( chiedersi il
“perché ).
Raggiungere un primo livello di
padronanza del codice specifico.
• Costruire semplici grafici e
mappe spazio-temporali per
organizzare le conoscenze
studiate.
• Formulare problemi sulla
base delle informazioni
raccolte.
• Collocare la storia locale in
relazione con la storia
italiana ed europea.
• Formulare problemi sulla base
delle informazioni raccolte.
• Costruire grafici e mappe spaziotemporali per organizzare le
conoscenze studiate.
• Collocare la storia locale in
relazione alla storia italiana,
europea, mondiale.
Conoscere
gli
aspetti
fondamentali degli avvenimenti
storici.
Avviare alla concettualizzazione
(capacità di comprendere semplici
operazioni logiche, cogliere i
rapporti di causa-effetto).
• Conoscere gli aspetti
fondamentali degli
avvenimenti storici e
culturali.
• Stabilire relazioni di causaeffetto tra i fatti storici.
• Usare le conoscenze apprese
per comprendere problemi
ecologici, interculturali e di
convivenza civile.
• Comprendere aspetti e strutture
dei processi storici italiani,
europei e mondiali.
• Conoscere il patrimonio
culturale collegato con i temi
affrontati.
• Usare le conoscenze apprese per
comprendere problemi ecologici,
interculturali e di convivenza
civile.
Produzione
•
Produrre semplici grafici e mappe
spazio-temporali per ricavare
informazioni e per organizzare le
conoscenze studiate.
Attività
Giochi linguistici; Cineforum tematico; Recupero e potenziamento; Elaborazione di mappe
laboratoriali
concettuali; Lettura e analisi di documenti e fonti; Esercizi interattivi con l’utilizzo di CD-Rom;
• Produrre mappe spaziotemporali, tabelle e grafici,
utilizzando fonti di
informazione diverse.
• Esporre conoscenze e
concetti appresi usando in
modo appropriato il
linguaggio specifico della
disciplina.
Realizzazione di cartelloni tematici.
57
• Produrre mappe e testi,
utilizzando conoscenze
selezionate da fonti di
informazione diverse.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI
“Raccordo con la
scuola primaria:
quadri di antiche
civiltà”
Tempi: Settembre
– Ottobre
“L’Alto Medioevo:
Dalla crisi dell’
Impero romano
all’espansione
islamica”
Tempi: Novembre
“La nascita della
società feudale”
Tempi: Dicembre –
Gennaio
“Il Basso Medioevo:
L’Europa dopo il mille
e le Crociate”
Tempi: Febbraio – Marzo
“Il Basso
Medioevo:
Papato, Impero e
Comuni”
Tempi: Marzo –
Aprile
“La fine del
Medioevo e
l’Umanesimo”
Tempi: Maggio –
Giugno
Uso delle
fonti
• Orientarsi nel
testo
individuando i
concetti
“chiave”.
• Orientarsi nel testo
individuando i
concetti “chiave”.
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche per
ricavare
informazioni sulla
società feudale.
• Analizzare fonti scritte
e iconografiche per
ricavare informazioni
sul processo che
determinò la rinascita
dopo l’anno Mille.
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche
per ricavare
informazioni
sui poteri
universali e
sulla nascita dei
Comuni.
• Individuare in un
testo le
informazioni
principali e
analizzare fonti
scritte e
iconografiche.
Organizzazione • Disporre gli
delle
eventi secondo
informazioni
una linea
temporale.
• Disporre gli eventi
secondo una linea
temporale.
• Ricavare
informazioni dalle
cartine storicogeografiche.
• Comprendere il
significato delle
seguenti parole chiave:
civiltà, monarchia,
democrazia, impero,
Stato, Chiesa.
• Ricavare
informazioni
dalle cartine
storicogeografiche.
• Ricavare
informazioni dalle
cartine storicogeografiche.
Strumenti
concettuali
• Conoscere gli
indicatori del
tempo, i
caratteri
distintivi delle
antiche civiltà e
comprendere i
concetti di
periodo, età,
etc.
• Conoscere i
principali eventi
relativi alla nascita e
alla diffusione della
civiltà islamica.
• Completare
tabelle
cronologiche e
conoscere
l’organizzazione
del sistema
feudale,
comprendendone
le cause e le
conseguenze.
• Conoscere i caratteri
specifici dell’Europa
dopo il Mille,
comprenderne cause e
conseguenze e usare il
linguaggio specifico.
• Conoscere il
ruolo dei poteri
universali
durante il Basso
Medioevo,
comprendere
cause e
conseguenze
del conflitto tra
comuni ed
impero,
utilizzando il
linguaggio
specifico.
• Conoscere le
caratteristiche
delle grandi
monarchie
europee
• Conoscere le
cause che
portarono alla
nascita delle
Signorie e dei
Principati in Italia
e alla crisi del
Trecento,
utilizzando il
linguaggio
specifico.
Produzione
• Realizzare una
linea del tempo
e dello spazio.
• Completare e/o
produrre semplici
mappe concettuali.
• Produrre semplici
mappe concettuali
e/o entrare nella
quotidianità di
vicende e
personaggi storici
del mondo
feudale.
• Costruire semplici
schemi riassuntivi e
mappe concettuali.
• Costruire
semplici schemi
riassuntivi e
mappe
concettuali.
• Costruire
semplici schemi
riassuntivi e
mappe
concettuali.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Tempi: intero anno scolastico.
Apprendere e interiorizzare i principi “del vivere e del convivere”.
• Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana .
•
58
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI
“L’Europa e i nuovi
mondi”
Tempi: Settembre –
Ottobre – Novembre
“Riforma protestante e
Controriforma cattolica”
Tempi: Novembre –
Novembre - Dicembre
“Il Seicento: età di
contrasti”
Tempi: Gennaio
Febbraio
“L’Età delle rivoluzioni
e di Napoleone”
Tempi: Marzo-Aprile
“Dalla Restaurazione
al Risorgimento”
(caratteri generali)
Tempi: Maggio-giugno
Uso delle
fonti
• Utilizzare documenti
per approfondire gli
eventi trattati.
• Lettura autonoma e guidata
di testi e fonti.
• Lettura autonoma e
guidata di testi scritti
ed iconografici.
• Lettura autonoma e
guidata di testi scritti
ed iconografici.
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche per
ricavare
informazioni sulla
Restaurazione e sul
Risorgimento.
Organizzazione
delle informazioni
• Cogliere i mutamenti
storici e culturali che
hanno caratterizzato
l’Europa del
Rinascimento.
• Analizzare il contesto
storico e culturale in cui
nasce la Riforma
protestante.
• Comprendere eventi,
cause e conseguenze
dell’Europa del
Seicento.
• Riflettere sulla cultura
illuminista e
sull’egemonia
napoleonica in Europa.
• Costruire grafici e
mappe spaziotemporali per
organizzare le
conoscenze studiate.
Strumenti
concettuali
• Conoscere e
comprendere le cause e
le conseguenze della
scoperta e della
colonizzazione del
Nuovo Mondo,
utilizzando il lessico
specifico.
• Conoscere le linee
fondamentali degli eventi
connessi alla Riforma
protestante e alla
Controriforma cattolica,
utilizzando il lessico
specifico.
• Conoscere il quadro
politico e socioeconomico
dell’Europa del
Seicento e le tappe
fondamentali della
colonizzazione
dell’America.
• Comprendere il
significato della
Rivoluzione
scientifica.
• Conoscere eventi,
cause e conseguenze
delle “tre rivoluzioni”,
utilizzando il
linguaggio specifico.
• Conoscere le
vicende politiche e
militari della
Restaurazione e del
Risorgimento,
comprendendone
cause e
conseguenze.
• Utilizzare il
linguaggio specifico.
Produzione
• Completare e/o
produrre carte, mappe
e schemi.
• Selezionare, schedare ed
organizzare le informazioni
con mappe, schemi e
tabelle.
• Selezionare,
schedare ed
organizzare le
informazioni con
mappe, schemi e
cartine.
• Produrre e/o
completare schemi
riassuntivi e mettere in
relazione causa ed
effetti degli eventi
esaminati
• Completare e/o
produrre carte,
mappe e schemi.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Tempi: intero anno scolastico
• Apprendere ed interiorizzare le regole “del vivere e del convivere”.
• Comprendere i principi sanciti dalla Costituzione Italiana.
59
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 60 di 130
STORIA: OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE TERZA
OBIETTIVI
“Il mondo di fine
Ottocento”
(caratteri generali)
Tempi: SettembreOttobre
“Dalla Prima guerra
mondiale ai totalitarismi”
Tempi: Novembre Dicembre– Gennaio
“ La Seconda Guerra
Mondiale”
Tempi: Febbraio Marzo
“ Il Secondo
dopoguerra”
Tempi: Marzo- Aprile Maggio
Cittadinanza e Costituzione
Intero anno scolastico
Uso delle
fonti
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche per
ricavare
informazioni.
• Analizzare fonti scritte e
iconografiche per
ricavare informazioni.
• Analizzare fonti
scritte e
iconografiche per
ricavare
informazioni.
• Analizzare fonti scritte
e iconografiche per
ricavare informazioni
sul Secondo
dopoguerra e sul
mondo attuale.
Organizzazione
delle informazioni
• Costruire grafici e
mappe spaziotemporali per
organizzare le
conoscenze
studiate.
• Costruire grafici e mappe
spazio-temporali per
organizzare le
conoscenze studiate
• Costruire grafici e
mappe spaziotemporali per
organizzare le
conoscenze studiate.
• Costruire grafici e
mappe spaziotemporali per
organizzare le
conoscenze studiate.
 Comprendere i principi
sanciti
dalla
nostra
Costituzione;
 Conoscere ed analizzare le
caratteristiche
principali
degli organi costituzionali e
l’organizzazione
politica
che regge il nostro Paese
Strumenti
concettuali
• Conoscere le
vicende politiche e
le trasformazioni
economiche e
sociali che hanno
caratterizzato
quest’epoca.
• Utilizzare il
linguaggio
specifico.
• Conoscere le vicende
politiche e militari della
Prima guerra mondiale,
cogliendone relazioni di
causa-effetto.
• Conoscere le fasi
dell’affermazione del
nazismo, del fascismo e
dei regimi totalitari.
• Conoscere le
principali vicende
politiche e le
trasformazioni
economiche e sociali
del periodo storico.
• Conoscere le principali
vicende politiche e le
trasformazioni
economiche e sociali
del Secondo
dopoguerra e del
mondo attuale.
Produzione
• Completare e/o
produrre carte,
mappe e schemi.
• Completare e/o produrre
carte, mappe e schemi.
• Completare e/o
produrre carte,
mappe e schemi.
• Completare e/o
produrre carte, mappe
e schemi.
Attività e metodi
Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e
comprensione dell’evento storico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le conseguenze,
di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle secondo uno schema
logico, chiaro ed organico. Saranno favorite, quindi, attività quali: leggere e ripetere, osservare e spiegare
illustrazioni e didascalie, eseguire lavori di ricerca su argomenti trattati.
Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi di documenti, la costruzione di tabelle che potranno
costituire un prezioso riepilogo di quanto interpretato ed acquisito dagli alunni.
Sussidi
Libri di testo, Mappe riassuntive, tabelle, grafici cronologici, testi alternativi, schede didattiche, documenti
storici e letterari, supporti audiovisivi e multimediali.
Verifiche e valutazione
In stretta connessione con gli obiettivi programmati saranno utilizzate:
 prove oggettive (questionari a risposta aperta o chiusa, questionari a scelta multipla, schemi,
grafici e tracciati da completare).
 colloqui orali, discussioni su tematiche specifiche, incentivando gli interventi e le proposte
operative.
Le verifiche consentiranno di formulare una valutazione complessiva dell’alunno, che non si risolverà in un
semplice giudizio di merito, ma diverrà, attraverso il confronto tra i risultati ottenuti e quelli previsti, un
momento in cui si concretizzeranno gli effetti dell’azione formativa, vagliati sulla base di criteri oggettivi.
60
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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Le verifiche permetteranno di accertare:

La conoscenza degli eventi storici

La loro collocazione spazio – temporale

La capacità di osservazione

La capacità di stabilire relazioni tra fatti storici

L’acquisizione di abilità operative

L’acquisizione del linguaggio specifico
CRITERI DI VALUTAZIONE
CLASSI PRIME, SECONDE, TERZE
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
VOTO 2
VOTO 1
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente utilizzando anche documenti.
Mostra sicurezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici.
Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta una corretta e sicura conoscenza degli eventi storici, che approfondisce mediante l’uso di
documenti.
Mostra agevole capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici.
Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici, che approfondisce ricorrendo alla lettura di
documenti.
Mostra autonoma capacità di stabilire relazioni tra i fatti storici.
Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta una adeguata conoscenza degli eventi storici che, opportunamente guidato, approfondisce mediante
la lettura di documenti.
Mostra qualche incertezza nello stabilire relazioni tra i fatti storici.
Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza degli eventi storici.
Solo se guidato stabilisce relazioni tra i fatti storici.
Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Interviene solo se sollecitato.
Presenta una parziale conoscenza degli eventi storici.
Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i fatti storici.
Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico ed interviene nelle discussioni solo se insistentemente
sollecitato.
Presenta una frammentaria conoscenza degli eventi storici.
Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni.
Presenta una lacunosa conoscenza degli eventi storici.
Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni tra i fatti storici e di intervenire nelle discussioni.
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
61
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
 Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle
coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di
riferimento fissi.
 Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
 Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi
fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche come patrimonio naturale e
culturale da tutelare e valorizzare.
 Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti
di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI
CLASSI PRIME
CLASSI TERZE
CLASSI SECONDE
Orientamento
• Orientarsi utilizzando i
punti cardinali.
• Estendere le proprie carte
mentali al territorio italiano
e all’Europa attraverso gli
strumenti dell’osservazione
indiretta ( fotografie, filmati,
etc.).
• Orientarsi nello spazio in
base ai punti cardinali e a
punti di riferimento fissi.
• Conoscere l’ambiente
fisico ed umano attraverso
l’osservazione
• Orientarsi sulle carte e
orientare le carte a grande
scala in base ai punti cardinali
e a punti di riferimento fissi.
• Orientarsi nelle realtà
territoriali lontane, anche
attraverso l’utilizzo dei
programmi multimediali di
visualizzazione dall’alto.
Linguaggio della geograficità
• Leggere una carta geografica
attraverso la legenda, i
simboli ed i colori.
• Analizzare i principali
caratteri fisici del territorio,
interpretando carte
geografiche di diversa scala,
carte tematiche e grafici.
• Leggere ed interpretare
vari tipi di carte
geografiche.
• Utilizzare strumenti
tradizionali (carte, grafici
…) ed innovativi
(cartografia
computerizzata …) per
comprendere fatti e
fenomeni territoriali.
• Leggere e interpretare vari tipi
di carte geografiche
utilizzando scale di riduzione,
coordinate geografiche e
simbologia.
• Utilizzare strumenti per
comprendere e comunicare
fatti e fenomeni territoriali.
Paesaggio
• Conoscere gli elementi che
caratterizzano i principali
paesaggi italiani ed europei,
individuando le analogie e le
differenze.
• Interpretare e confrontare
alcuni caratteri dei paesaggi
europei, anche in relazione
alla loro evoluzione nel
tempo.
• Riconoscere le
trasformazioni apportate
dall’uomo sull’ambiente.
• Conoscere importanza di
tutela del paesaggio come
patrimonio naturale e
culturale.
• Interpretare e confrontare
alcuni caratteri dei paesaggi
italiani, europei e mondiali,
anche in relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
• Conoscere temi e problemi di
tutela del paesaggio come
patrimonio naturale e
culturale e progettare azioni di
valorizzazione.
• Acquisire il concetto di
regione geografica ( fisica,
climatica, storica,
economica).
• Individuare problemi relativi
alla tutela e valorizzazione
del patrimonio naturale e
culturale.
• Consolidare il concetti di
regione geografica,
applicandolo all’Europa.
• Analizzare le interrelazioni
tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed
economici relativi al
continente europeo.
• Comunicare le conoscenze
attraverso il linguaggio
specifico della disciplina.
•
Regione
territoriale
e
sistema
62
ATTIVITA’
LABORATORIALI
•
Consolidare il concetto di
regione geografica ( fisica,
climatica, storica,
economica).
Analizzare le interrelazioni
tra fatti e fenomeni
demografici, sociali ed
economici.
 Giochi linguistici;
 Cineforum tematico;
 Recupero e
potenziamento;
 Elaborazione di mappe
concettuali;
 Lettura e analisi di
documenti e fonti;
 Esercizi interattivi con
l’utilizzo di CD-Rom;
 Realizzazione
di
cartelloni tematici.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI
“L’orientamento”
Tempi: Settembre
– Ottobre
“Paesaggio – ambiente
– territorio –
Profilo fisico europeo”
Tempi: Novembre –
Dicembre –Gennaio
“La dimensione
economica e
politica europea”
Tempi: Febbraio –
Marzo
“Europa e Italia: la
popolazione”
Tempi: Aprile
“L’Italia e le sue regioni”
Tempi: Maggio-Giugno
Orientamento
• Orientarsi nello
spazio reale,
usando punti di
riferimento.
Linguaggio della geograficità
• Individuare nel
territorio i
fattori fisici ed
antropici
• Leggere una
carta geografica
attraverso la
legenda, i
simboli ed i
colori.
• Leggere ed interpretare
carte geografiche,
tematiche e fotografie.
• Leggere carte e
grafici relativi alle
aree agricole e a
quelle industriali.
• Leggere e interpretare
carte geografiche,
tematiche e fotografie.
• Leggere ed interpretare
carte geografiche,
tematiche e fotografie
relative alle regioni italiane.
Paesaggio
 Conoscere le
caratteristiche
fondamentali dei climi
e degli ambienti
dell’Europa.
 Conoscere i principali
elementi del territorio
europeo.
• Conoscere le
caratteristiche
fondamentali dei
settori
dell’economia.
• Conoscere il
funzionamento
dell’UE.
• Conoscere gli elementi
e le diverse forme di
paesaggio urbano
nell’Europa
contemporanea.
• Conoscere i principali
flussi migratori che
hanno interessato ed
interessano l’Europa.
• Conoscere l’aspetto fisico
ed antropico del territorio
italiano.
Regione e sistema
territoriale
• Operare collegamenti
tra le caratteristiche
ambientali e le attività
dell’uomo.
• Comprendere i
fattori che hanno
determinato un
diverso sviluppo
dell’economia
nelle varie aree
europee.
• Individuare nel
territorio la presenza di
gruppi etnici e
fenomeni demografici.
• Comprendere le relazioni
tra fattori fisici ed antropici
delle regioni italiane.
• Riconoscere le
trasformazioni apportate
dall’uomo sull’ambiente.
63
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI
“Gli Stati europei: uno
sguardo d’insieme”
Tempi: Settembre Ottobre
“ La Regione
Iberica / La
Regione Franco –
Germanica”
Tempi: Ottobre –
Novembre –
Dicembre
“La Regione
Britannica”
Tempi: Dicembre –
Gennaio
Orientamento
• Orientarsi nella carta
geografica, riconoscendo
i vari Stati europei.
• Orientarsi nella
carta geografica,
riconoscendo i
sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta
geografica,
riconoscendo i
sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta
geografica,
riconoscendo i
sopracitati Stati.
• Orientarsi nella carta
geografica,
riconoscendo i
sopracitati Stati.
Linguaggio della
geo-graficità
• Leggere ed interpretare
statistiche, grafici e carte
tematiche relative all’UE.
• Conoscere ed utilizzare la
terminologia specifica.
• Leggere ed
interpretare
statistiche, grafici
e carte tematiche
per comprendere e
comunicare fatti e
fenomeni
territoriali relativi
agli Stati
esaminati.
• Conoscere ed
utilizzare la
terminologia
specifica.
• Leggere ed
interpretare
statistiche, grafici e
carte tematiche per
comprendere e
comunicare fatti e
fenomeni territoriali
relativi agli Stati
esaminati.
• Conoscere ed
utilizzare la
terminologia
specifica.
• Leggere ed interpretare
statistiche, grafici e
carte tematiche per
comprendere e
comunicare fatti e
fenomeni territoriali
relativi agli Stati
esaminati.
• Conoscere ed utilizzare
la terminologia
specifica.
• Leggere ed
interpretare
statistiche, grafici e
carte tematiche per
comprendere e
comunicare fatti e
fenomeni territoriali
relativi agli Stati
esaminati.
• Conoscere ed
utilizzare la
terminologia
specifica.
Paesaggio
• Interpretare e
confrontare alcuni
caratteri dei paesaggi
europei, anche in
relazione alla loro
evoluzione nel tempo.
• Conoscere l’importanza
della tutela del paesaggio
europeo come
patrimonio naturale e
culturale.
• Individuare aspetti
e problemi di
tutela del
paesaggio dei paesi
europei esaminati.
• Individuare aspetti e
problemi di tutela
del paesaggio dei
paesi europei
esaminati.
• Individuare aspetti e
problemi di tutela del
paesaggio dei paesi
europei esaminati.
• Individuare aspetti e
problemi di tutela
del paesaggio dei
paesi europei
esaminati.
Regione e sistema
territoriale
• Conoscere storia,
fondamenti e principali
finalità dell’UE.
• Individuare nella
complessità territoriale
europea aspetti e
problemi legati alla
globalizzazione.
• Consolidare il concetto di
regione geografica
relativamente al
continente europeo.
• Conoscere le
caratteristiche
fisico-antropiche
fondamentali della
regione.
• Analizzare le
interrelazioni tra
fatti e fenomeni
demografici,
sociali ed
economici relativi
agli Stati
esaminati.
• Conoscere le
caratteristiche fisicoantropiche
fondamentali della
regione.
• Analizzare le
interrelazioni tra fatti
e fenomeni
demografici, sociali
ed economici relativi
agli Stati esaminati.
• Conoscere le
caratteristiche fisicoantropiche
fondamentali della
regione.
• Analizzare le
interrelazioni tra fatti e
fenomeni demografici,
sociali ed economici
relativi agli Stati
esaminati.
• Conoscere le
caratteristiche fisicoantropiche
fondamentali della
regione.
• Analizzare le
interrelazioni tra
fatti e fenomeni
demografici, sociali
ed economici relativi
agli Stati esaminati.
64
“La Regione
Scandinava – Baltica/
La Regione CentroOrientale ”
Tempi: Febbraio – Marzo
“ La Regione
Mediterraneo Balcanica / La
Regione Russa ”
Tempi: Aprile –
Maggio – Giugno
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
CLASSE TERZA
OBIETTIVI
“Il pianetaTerra”
Tempi: Settembre –
Ottobre
“La popolazione del
nostro Pianeta”
Tempi: Novembre
“L’economia del
pianeta nell’ Era
della
Globalizzazione”
Tempi: Novembre –
Dicembre
“Geopolitica dell’Era
della Globalizzazione”
Tempi: Dicembre –
Gennaio
“I continenti
extraeuropei”
Tempi: Gennaio –
Giugno
Linguaggio della geograficità
• Leggere carte,
tabelle e grafici.
• Capire e utilizzare
correttamente il
linguaggio geografico.
• Leggere e produrre
tabelle, carte fisiche e
tematiche.
• Capire e utilizzare
correttamente il
linguaggio
geografico.
• Leggere e produrre
tabelle, carte fisiche
e tematiche.
• Leggere e utilizzare
carte, schemi e
grafici.
• Comprendere ed
usare il significato di
termini ed espressioni
propri del linguaggio
geografico.
• Leggere e utilizzare
carte, schemi e
grafici .
• Comprendere il
significato e usare
termini ed
espressioni propri
del linguaggio
geografico.
Paesaggio
• Conoscere le
origini e le
caratteristiche
dell’Universo, con
particolare
riferimento al
pianeta Terra, ai
suoi movimenti,
alla sua struttura
interna ed esterna,
alle sue fasce
climatiche e relativi
biomi presenti.
• Riconoscere e
comprendere le
origini del pianeta
Terra e le sue
evoluzioni.
• Conoscere i processi di
origine ed evoluzione
degli esseri umani, i
grandi cambiamenti
demografici nei paesi
europei ed extraeuropei,
lo sviluppo di nuove
attività, il processo di
urbanizzazione, le
principali lingue e
religioni della terra.
• Riconoscere la
complessità dei
problemi
ambientali e delle
soluzioni ipotizzate
e comprendere le
problematiche
legate allo sviluppo
sostenibile.
• Conoscere
l’ importanza delle
Organizzazioni
pacifiche per la tutela
dei diritti umani.
• Conoscere le
caratteristiche
fisiche, culturali,
politiche ed
economiche dei
diversi continenti
per operare
confronti.
Regione e sistema
territoriale
• Individuare aspetti
e problemi relativi
ai cambiamenti
climatici e
territoriali, anche in
relazione
all’intervento
umano.
• Individuare aspetti e
problemi relativi alla
crescita demografica e
ai movimenti migratori.
• Conoscere i
processi di sviluppo
economico ed
umano, i principali
squilibri nella
distribuzione della
ricchezza sulla terra
e gli effetti della
globalizzazione in
atto nel mondo.
• Individuare aspetti,
vantaggi e problemi
nei processi di
globalizzazione.
• Conoscere le forme
di governo e il
sistema politico
mondiale.
• Conoscere le cause e
le conseguenze dei
conflitti
contemporanei nel
mondo e l’ intervento
delle organizzazioni
pacifiche.
• Riconoscere le
trasformazioni
apportate
dall’uomo
sull’ambiente.
• Comprendere le
relazioni tra le
diverse attività
dell’uomo e le
problematiche
legate ai rapporti
tra i diversi gruppi
umani.
Orientamento
•
Orientarsi sulle carte e orientare le carte a grande scala in base ai punti cardinali e a punti di riferimento
fissi.
• Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l’utilizzo dei programmi multimediali di
visualizzazione dall’alto.
65
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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Attività e metodi
Nello svolgimento dell’attività didattica si cercherà, da una parte, di migliorare le capacità di lettura e
comprensione del fenomeno geografico, avendo cura di evidenziare i concetti – chiave, le cause e le
conseguenze, di chiarire la terminologia, di utilizzare le capacità di riorganizzare le idee e riordinarle
secondo uno schema logico, chiaro ed organico. Saranno favorite quindi, attività quali: leggere e ripetere,
osservare e spiegare illustrazioni e didascalie, eseguire i lavori di ricerca su argomenti trattati.
Dal punto di vista operativo, si proporrà l’analisi e la produzione di carte geografiche, la costruzione di
tabelle e grafici.
Sussidi
Libro di testo, atlante, schede di lavoro, questionari, cartine geografiche, fotografie, documenti vari,
sussidi audiovisivi e multimediali.
Verifiche e valutazione
Le verifiche, in itinere e sommativa, controlleranno la misura e la qualità dell’apprendimento, ma anche
l’adeguatezza e l’efficacia delle iniziative assunte per promuoverlo. Per cercare di rendere interessante il
momento della verifica, verranno scelte prove che permettano all’alunno un’auto-verifica, così da
presentarsi come momento conclusivo di una unità di lavoro e al tempo stesso punto di partenza della
successiva.
Verranno proposte verifiche a risposta chiusa (vero o falso, scelta multipla, corrispondenza,
completamento), a risposta aperta (questionari, tabelle e schemi da completare), nonché colloqui orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE
CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
VOTO 2
VOTO 1
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente, utilizzando con sicurezza i linguaggi e gli
strumenti specifici della disciplina.
Mostra consolidata capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Presenta una approfondita conoscenza dei contenuti ed utilizza correttamente i linguaggi e gli strumenti
propri della disciplina.
Mostra una pertinente capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Presenta una adeguata conoscenza dei contenuti ed utilizza in modo autonomo gli strumenti e i linguaggi
propri della disciplina.
Mostra autonoma capacità nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Presenta un’ adeguata conoscenza dei contenuti e, opportunamente guidato, utilizza correttamente gli
strumenti e i linguaggi propri della disciplina.
Mostra qualche incertezza nell’individuare relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Presenta una accettabile ma superficiale conoscenza dei contenuti.
Solo se guidato stabilisce relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Comprende ed usa con difficoltà gli strumenti ed i linguaggi propri della disciplina.
Interviene solo se sollecitato.
Presenta una parziale conoscenza dei contenuti.
Opportunamente guidato prova a stabilire relazioni tra i diversi aspetti di quanto appreso.
Interviene nelle discussioni solo se costantemente sollecitato.
Presenta una frammentaria conoscenza dei contenuti.
Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni.
Presenta una lacunosa conoscenza dei contenuti.
Sebbene guidato, non è in grado di stabilire relazioni e di intervenire nelle discussioni.
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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MATEMATICA E SCIENZE
MATEMATICA: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli
elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia
sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, …) e ne coglie il rapporto
col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito
come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE: Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e
ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure
appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole
delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro
diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI FORMATIVI
Classe prima
Obiettivi relativi
ad orientamento e
autonomia
 Sapersi predisporre ad affrontare attività
nuove
 Gestire l’organizzazione del proprio lavoro
scolastico
-Essere consapevoli del proprio metodo di
lavoro
-Saper gestire gli errori non come insuccessi,
ma come restrizione del campo di ricerca
-Saper prendere appunti secondo le indicazioni
date dall’insegnante
-Saper costruire schemi sulle conoscenze di
base su un determinato argomento
Obiettivi relazionali
e comunicativi
Obiettivi disciplinari
-Comprendere, rielaborare e
produrre con un linguaggio
appropriato
-Leggere comprendere e rielaborare
un testo
-Leggere e creare tabelle e schemi
-Saper mettere in gioco le proprie
conoscenze e sottoporle a verifica
-Praticare esperienze di
cooperazione e di lavoro di gruppo
-Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi e
operazioni
-Utilizzare, riconoscere, creare, classificare e operare
classificazioni
-Porsi problemi e prospettarne soluzioni:
+sviluppare capacità intuitive
+verificare la validità delle intuizioni
+verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate e
risultati sperimentali
-Sviluppare una mentalità scientifica:
+registrare, ordinare e correlare dati
+riconoscere analogie e differenze
+inquadrare in un medesimo schema logico questioni
diverse
Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee
matematiche fondamentali
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OBIETTIVI FORMATIVI
Classe seconda
Obiettivi relativi
ad orientamento e
autonomia
Riflettere criticamente su affermazioni e
informazioni, per arrivare a convinzioni
fondate
Sapersi confrontare consapevolmente
con il lavoro della classe e le richieste
dell’insegnante
Saper organizzare il lavoro scolastico
personale
Sviluppare autonomamente un efficace
metodo di lavoro e adeguarlo alle
diverse esigenze
Saper gestire gli errori non come
insuccessi, ma come restrizione del
campo di ricerca.
Saper prendere appunti su segnalazioni
dell’insegnante
Saper fare e utilizzare sintesi
eventualmente con la guida
dell’insegnante
Obiettivi relazionali
e comunicativi
Obiettivi disciplinari
Comprendere, rielaborare e
produrre definizioni e proprietà con
un linguaggio appropriato
Ricordare e riprodurre algoritmi, regole, leggi,
operazioni.
Maturare consapevolezza e padronanza del calcolo
nell’insieme Q
Leggere, comprendere e rielaborare
un testo, saperne ricavare
informazioni. In particolare
trasformare un problema in modello
Saper mettere in gioco le proprie
conoscenze e sottoporle a verifica
Praticare esperienze di cooperazione
e di lavoro di gruppo
Comunicare con un linguaggio che
utilizzi anche simboli,
rappresentazioni grafiche, schemi,
che facilitino l’organizzazione del
pensiero
Porsi problemi e prospettarne soluzioni:

scoprire l’importanza di formulare ipotesi, non
solo per spiegare fatti e fenomeni, ma anche
per organizzare correttamente l’osservazione

sviluppare capacità intuitive.

verificare la validità delle intuizioni con
ragionamenti via via più organizzati.

verificare se vi è rispondenza tra ipotesi
formulate e risultati sperimentali
Tali competenze si applicano in particolare al
problema della misura, alla costruzione di formule,
alla dimostrazione del teorema di Pitagora, dei
teoremi di Euclide, …..
Sviluppare una mentalità scientifica nel modo di
affrontare i problemi:

registrare, ordinare e correlare dati.

riconoscere proprietà varianti e invarianti,
analogie e differenze.

inquadrare in un medesimo schema logico
questioni diverse.
Tali competenze si applicano in particolare alla
costruzione del modello del problema, alle
trasformazioni geometriche, alla proporzione come
modello di un problema, alla progettazione di
un’indagine statistica
OBIETTIVI FORMATIVI
Classe terza
Obiettivi relativi
ad orientamento e
autonomia
-Saper affrontare attività nuove
-Gestire l’organizzazione del proprio
lavoro scolastico
-Essere consapevoli del proprio metodo
di lavoro
-Saper gestire gli errori non come
insuccessi, ma come restrizione del
campo di ricerca.
-Saper prendere appunti in modo
autonomo ed essere in grado di
riutilizzarli
-Saper costruire schemi sulle
conoscenze di base su un determinato
argomento.
Obiettivi relazionali
e comunicativi
Obiettivi disciplinari
-Comprendere rielaborare e
produrre con un linguaggio
appropriato
-Leggere comprendere e rielaborare
un testo
Leggere e creare tabelle e schemi
-Saper mettere in gioco le proprie
conoscenze e sottoporle a verifica
-Praticare esperienze di
cooperazione e di lavoro di gruppo
- Inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee
matematiche fondamentali- Ricordare e riprodurre
algoritmi, regole, leggi e operazioni.
- Porsi problemi e prospettarne soluzioni:
- sviluppare capacità intuitive
- verificare la validità delle intuizioni
- verificare se vi è rispondenza tra ipotesi formulate
e risultati sperimentali
- Sviluppare una mentalità scientifica
- registrare, ordinare e correlare dati.
- riconoscere analogie e differenze.
- inquadrare in un medesimo schema logico
questioni diverse.
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I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO
Classe prima
Matematica
-Il numero
-Geometria
-Misura
-Dati e previsioni
a integrazione delle quattro aree
sono presenti due nuclei tematici:
 Aspetti storici connessi alla matematica
 Introduzione al pensiero razionale
Scienze
-Fisica e chimica: materia e peso, calore e temperatura
-Biologia: il suolo, i viventi, regno piante regno animale
-Ecologia
a integrazione delle aree tematiche sono presenti le varie attività di
educazione all’affettività, ambientale, alla salute.
ARITMETICA
Unità di apprendimento: N°1 Accoglienza matematica
Contenuti
-Le tabelle a doppia entrata
-Gli ortogrammi, gli aerogrammi, gli ideogrammi.
- Gli insiemi: rappresentazione e operazioni
TEMPI: Settembre/Ottobre
Obiettivi specifici
-Saper usare in maniera valida ed efficace disegni e rappresentazioni per
indicare procedimenti e soluzioni e per schematizzare situazioni e fenomeni;
-Adoperare il linguaggio e i simboli della matematica
per indagare con metodo cause di fenomeni
problematici in contesti vari.
-Riconoscere e rappresentare gli insiemi.
- effettuare operazioni con gli insiemi.
Unità di apprendimento: N°2 Che cos’è il numero. N°3 Il numero come misura. N°4 Le quattro operazioni.
N°5 Le proprietà delle quattro operazioni. N°6 I Problemi. N° 7 Le potenze
Contenuti
La rappresentazione decimale del
numero, in particolare il senso e il
ruolo dello zero.
-Il ruolo delle varie operazioni con i
numeri naturali e decimali
( inclusa l’elevazione al quadrato e al
cubo).
-L’applicazione dei sistemi di
numerazione a base diversa da 10.
-L’operazione di potenza
TEMPI: Ottobre-Novembre-Dicembre-
Gennaio.
Obiettivi specifici
-Esprimere le principali proprietà delle operazioni aritmetiche indicandone la loro importanza e
utilità in alcuni procedimenti di calcolo.
-Eseguire in maniera significativa e corretta le quattro operazioni e l’elevamento a potenza
nell’insieme dei numeri naturali e decimali.
-Calcolare il valore di espressioni aritmetiche e approssimare i risultati.
-Esprimere il concetto di potenza, calcolare le potenze di 10 e usarle per esprimere numeri molto
grandi e molto piccoli.
-Utilizzare nella risoluzione dei problemi i concetti e i procedimenti propri delle varie operazioni
aritmetiche.
-Comprendere il significato della radice quadrata come operazione inversa dell’elevamento a
quadrato.
-Saper eseguire misure.
-Comprendere il testo di semplici problemi e formulare ipotesi
risolutive.
Unità di apprendimento: N° 8 La divisibilità
Contenuti
-I multipli e divisori di un numero.
-La differenza tra un numero primo e uno composto.
-I criteri di divisibilità e la scomposizione in fattori primi di un
numero intero.
-I concetti di multiplo e divisore di un numero, di multiplo e
divisore comune, di M.C.D. e di m. c. m. di due o più numeri.
TEMPI: Febbraio
Obiettivi specifici
-Calcolare i multipli e i divisori di un numero.
-Calcolare il M.C.D. e il m.c.m. tra due o più numeri
naturali.
-Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio
specifico, comprendendo e usando un lessico
adeguato al contesto.
-Esporre chiaramente un procedimento risolutivo,
evidenziando le azioni da compiere e il loro
collegamento.
Unità di apprendimento: N°9 La frazione. N°10 I numeri razionali. N°11 Le operazioni nell’insieme Q .
Contenuti
-La frazione come quoziente.
-I numeri razionali.
-Confronto di numeri razionali.
-Frazioni equivalenti.
-Il concetto di frazione come operatore
su quantità e su grandezze.
-I concetti relativi alle operazioni aritmetiche con le frazioni
TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio.
Obiettivi specifici
-Eseguire operazioni con i numeri razionali.
-Calcolare la frazione di un intero(figura, numero,
segmento).
-Individuare frazioni equivalenti e proprie, improprie,
apparenti.
-Passare dal linguaggio comune al linguaggio
specifico.
-Riconoscere situazioni problematiche, individuando i
dati da cui partire e l’obiettivo da conseguire.
-Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema allo
scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura risolutiva.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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GEOMETRIA
Unità di apprendimento: N°1 I piani della geometria. N°2 Gli oggetti della geometria. N°3 Gli angoli.
N°4 Rette nel piano
Contenuti
-Gli enti geometrici fondamentali.
-Gli assiomi su punti, rette e piani.
-Il sistema internazionale di misura.
--Cos’è una semiretta, un segmento, un
angolo.
-Vari tipi di angoli.
-I concetti di perpendicolarità e
parallelismo.
TEMPI: Ottobre- Novembre- Dicembre- Gennaio
Obiettivi specifici
-Esprimere in maniera intuitiva i concetti di punto,
retta, piano.
-Confrontare segmenti.
-Disegnare segmenti e angoli.
-Esprimere la definizione di angolo, riconoscere i vari
tipi e le relative misure.
Unità di apprendimento: N°5 I poligoni. N°6 I triangoli. N°7 I quadrilateri.
Contenuti
-Le figure piane.
-Le proprietà dei poligoni.
-Le caratteristiche dei triangoli e dei
quadrilateri.
-I poligoni regolari.
-Somma degli angoli di un triangolo e
di un poligono.
-Le proprietà dei triangoli e dei
quadrilateri.
TEMPI: Febbraio- Marzo- Aprile- Maggio.
Obiettivi specifici
-Denominare definire e classificare i poligoni, in
particolare i triangoli e i quadrilateri.
-Distinguere i poligoni regolari e non regolari.
-Risolvere problemi usando proprietà
geometriche
delle figure ricorrendo a modelli materiali e a semplici deduzioni e ad
opportuni strumenti di rappresentazioni (riga, compasso, squadra e,
eventualmente software di geometria).
-Utilizzare diverse tecniche risolutive di
problemi.
SCIENZE
Unità di apprendimento: N°1 Le scienze sperimentali
Contenuti
- Le fasi del metodo sperimentale.
-I più comuni strumenti di laboratorio.
-Le norme per un uso corretto del
laboratorio scientifico.
TEMPI:
Obiettivi specifici
-Applicare il metodo sperimentale.
-Eseguire semplici esperienze di
laboratorio.
-Individuare modelli scientifici
Settembre
Unità di apprendimento: N°2 L’organizzazione dei viventi – N°3 La classificazione dei viventi
Contenuti
-Le caratteristiche degli esseri viventi.
-La struttura e funzione delle cellule.
-La differenza tra una cellula animale e
vegetale.
-La differenza tra mitosi e meiosi.
-Il DNA, base della vita.
-Che cos’è un microscopio e l’uso.
TEMPI: Ottobre- Novembre
Obiettivi specifici
-Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non
viventi.
-Spiegare la struttura di una cellula distinguendo
cellule eucariote da cellule procariote, cellule
autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus.
-Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti
ed eucarioti.
-Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi.
-Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro
caratteristiche.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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Unità di apprendimento: N°4 Monere, protisti, funghi e virus
Contenuti
-La teoria sulla nascita della vita.
-Le caratteristiche degli organismi più
semplici dalle monere ai funghi.
-Che molti organismi semplici sono utilio
nocivi per l’uomo.
TEMPI:NOVEMBRE- DICEMBRE
Obiettivi specifici
-Spigare le differenze fra esseri viventi e forme non
viventi.
-Spiegare la struttura di una cellula distinguendo
cellule eucariote da cellule procariote, cellule
autotrofe da eterotrofe, un batterio da un virus.
-Spiegare la riproduzione degli organismi procarioti
ed eucarioti.
-Classificare ciò che osserva secondo criteri precisi.
-Raggruppare i viventi in 5 regni in base alle loro
caratteristiche.
Unità di apprendimento: N°5 Le piante
Contenuti
-Riconoscere le briofite dalle tracheofite e
le gimnosperme dalle angiosperme.
-La struttura e la funzione della radice.
-La struttura e la funzione del fusto.
-La struttura e la funzione della foglia.
-Il ciclo vitale delle piante vascolari.
-Descrivere il processo della fotosintesi.
TEMPI: Gennaio- Febbraio
Obiettivi specifici
-Identificare i criteri per riconoscere i diversi tipi di
piante.
-Classificare le più comuni angiosperme in base a
semi, fiori e frutti.
-Preparare materiale da esaminare con il microscopio
e compiere osservazioni.
-Esaminare le caratteristiche delle parti di una pianta
anche di piccole dimensioni.
Unità di apprendimento: N°6 Gli animali invertebrati N°7 Gli animali vertebrati
Contenuti
-Il ciclo vitale degli animali.
-Le caratteristiche degli invertebrati e dei vertebrati.
-I principali gruppi sistematici di invertebrati e vertebrati.
-Gli adattamenti all’ambiente.
-Il tipo di riproduzione e sviluppo degli animali.
TEMPI: Febbraio- Marzo
Obiettivi specifici
-Riconoscere un animale in base alle
sue caratteristiche.
-Riconoscere il grado di complessità.
-Valutare le caratteristiche evolutive.
Unità di apprendimento: N°8 Gli stati della materia
Contenuti
-Il concetto di materia e le sue caratteristiche.
-Il concetto di atomo e di molecola.
-La differenza tra elemento e composto.
-I concetti di stato liquido, solido e gassoso.
TEMPI: Marzo- Aprile
Obiettivi specifici
-Spiegare la teoria atomica della materia.
-Descrivere i cambiamenti di stato della materia.
-Saper stimare il peso specifico di alcune sostanze
Unità di apprendimento: N°9 Calore, temperatura e cambiamenti di stato.
Contenuti
-Il concetto di calore e temperatura.
-La misura della temperatura e del calore.
-I cambiamenti di stato.
-La dilatazione termica.
-La propagazione del calore.
-Il calore specifico.
TEMPI: Aprile
Obiettivi specifici
-Spiegare la differenza tra calore e temperatura.
-Misurare il calore e la temperatura.
-Individuare i cambiamenti di stato della materia.
-Applicare il fenomeno della dilatazione termica e
della propagazione del calore.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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Unità di apprendimento: N°10 L’aria. N°11 L’acqua. N°12 Il suolo.
Contenuti
-Le proprietà dell’acqua e il suo ciclo.
-La composizione dell’aria e le sue
proprietà.
-Le funzioni dell’atmosfera in relazione alla
vita sulla terra.
-Il concetto di pressione atmosferica.
-L’importanza e la composizione del suolo.
TEMPI: Maggio
Obiettivi specifici
-Capire in che cosa consiste l’effetto serra.
-Riconoscere gli effetti inquinanti di alcune sostanze.
-Spiegare con linguaggio chiaro e preciso
l’importanza dell’acqua, dell’aria e del suolo per tutti
gli esseri viventi.
-Spiegare la relazione tra clima, ambiente e suolo.
CLASSE SECONDA
PERCORSO DIDATTICO
Aritmetica
Geometria
Scrittura dei numeri
Ampliamenti numerici
Analogie strutturali
Relazioni e corrispondenze.
Soluzioni del problema
Descrizione del piano
Misurare nel piano
Costruzione di formule
Relazioni di posizione
Relazioni quantitative
Scienze
La materia e la chimica.
L’uomo e la vita.
La terra e l’ambiente.
I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO
ARITMETICA
Unità di apprendimento: Recupero e ripasso
Contenuti
Le quattro operazioni – Applicazione delle quattro operazioni
in problemi pratici – Comprensione del testo di un problema –
verbalizzare la soluzione di semplici problemi – Verificare le
proprietà dei poligoni anche con l’uso di materiale di facile
consumo.
TEMPI: Settembre
Obiettivi minimi
-Migliorare il metodo di studio.
-Conoscere le quattro operazioni.
-Saper applicare le quattro operazioni nei vari contesti.
-Conoscere gli enti fondamentali della geometria.
-Conoscere i poligoni
Unità di apprendimento: N°1 Inumeri razionali. N°2 Le operazioni nell’insieme Q. N°3 I numeri irrazionali.
Contenuti
-Scrittura decimale di un numero decimale finito,
periodico semplice e periodico misto.
-La frazione generatrice di un numero decimale
Un quadrato perfetto.
-L’algoritmo per il calcolo della radice quadrata.
TEMPI: Ottobre-
Novembre-Dicembre-
Obiettivi specifici
-Eseguire calcoli, espressioni con le frazioni.
-Schematizzare anche in modi diversi la situazione di un problema,
allo scopo di elaborare in modo adeguato una possibile procedura
risolutiva.
-Saper applicare le proprietà della radice quadrata.
-Passare da un linguaggio comune ad un linguaggio specifico,
comprendendo e usando un lessico adeguato al contesto.
Unità di apprendimento: N°4 I rapporti. N°5 Le proporzioni.
Contenuti
-Concetto di rapporto tra numeri e tra
grandezze.
-Concetto di proporzione.
-Le proprietà delle proporzioni.
-La proporzione continua.
TEMPI: Gennaio – Febbraio
Obiettivi specifici
-Determinare il rapporto tra numeri, tra grandezze
omogenee e non omogenee.
-Saper calcolare un termine incognito in una
proporzione.
-Applicare in maniera efficace le proprietà delle
proporzioni per il calcolo della percentuale e
dell’interesse.
-Utilizzare validamente nella risoluzione dei
problemi i concetti e i procedimenti propri delle
proporzioni.
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Unità di apprendimento: N°6 Funzioni, proporzionalità e piano cartesiano. N°7 Applicazioni della
proporzionalità
Contenuti
- Grandezze costanti e variabili.
-Funzioni matematiche e funzioni empiriche.
-Il piano cartesiano.
-R-Grandezze direttamente proporzionali e rappresentazione
grafica.
-Grandezze inversamente proporzionali e rappresentazione
grafica.
-Le principali applicazioni della proporzionalità: problemi
del tre semplice (diretto e inverso)ripartizione semplice
e composta, percentuale.
TEMPI: Marzo- Aprile- Maggio.
Obiettivi specifici
-Individuare e distinguere funzioni matematiche ed e empiriche.
-Rappresentare punti e semplici funzioni sul piano cartesiano.
-Individuare relazioni di proporzionalità diretta e inversa fra grandezze.
-Rappresentare la proporzionalità diretta e inversa sul piano cartesiano.
-Distinguere le varie tipologie di problemi risolvibili con la proporzionalità
diretta e inversa.
-Sapere risolvere problemi del tre semplice, del tre composto, di
ripartizione, di percentuale.
GEOMETRIA
Unità di apprendimento: N°1 Il modello del problema N°2 Il calcolo delle aree. N°3 Il teorema di Pitagora
Contenuti
-I concetti di equiscomponibilità ed
equivalenza di figure piane.
-Il calcolo delle aree delle figure piane.
-Le proprietà di poligoni isoperimetrici
ed equiestesi.
-Il Teorema di Pitagora.
-Applicazione del teorema di Pitagora.
TEMPI: Settembre – Ottobre- Novembre- DicembreGennaio.
Obiettivi specifici
- Individuare poligoni equivalenti.
-Calcolare l’area dei poligoni.
-Riconoscere poligoni isoperimetrici.
-Mettere in relazione i poligoni isoperimetrici ed
equivalenti.
-Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure ricorrendo a
modelli materiali e a semplici deduzioni e ad opportuni strumenti di
rappresentazione
Unità di apprendimento: N°4 La similitudine.
Contenuti
-Il concetto di similitudine.
-I poligoni simili.
TEMPI: Febbraio- Marzo.
Obiettivi specifici
-Applicare la similitudine.
-Riconoscere le proprietà dei poligoni simili.
-Risolvere problemi usando le proprietà della
similitudine ricorrendo a modelli materiali e ad
opportuni strumenti di rappresentazione.
-Esporre chiaramente un procedimento risolutivo
di un problema, evidenziando le azioni da
compiere.
Unità di apprendimento: N°5 Circonferenza e cerchio N°6 Poligoni inscritti e circoscritti
Contenuti
-La circonferenza, il cerchio e le sue
parti.
-La lunghezza e l’ampiezza di un arco
di circonferenza.
-Il concetto di poligoni inscritti e
circoscritti.
TEMPI: Aprile- Maggio.
Obiettivi specifici
-Riconoscere le posizioni reciproche di una retta rispetto alla circonferenza
e di due circonferenze.
-Distinguere le parti della circonferenza e del
cerchio.
-Risolvere problemi usando proprietà relative
alla circonferenza e al cerchio ricorrendo a
modelli materiali e a semplici deduzioni e ad
opportuni strumenti di rappresentazioni (riga,
compasso, squadra e, eventualmente software di
geometria).
-Utilizzare diverse tecniche risolutive di
problemi.
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SCIENZE
Unità di apprendimento: N°1 L’apparato tegumentario N°2 L’apparato locomotore e i movimenti. N°3
L’apparato digerente e l’alimentazione. N°4 L’apparato respiratorio. N°5
L’apparato circolatorio. N°6 L’apparato escretore.
Contenuti
-La struttura della pelle.
Le caratteristiche del sistema scheletrico.
-Conoscenze sull’apparato digerente e
sull’alimentazione.
-Le parti dell’apparato respiratorio e la loro
funzione.
-L’anatomia e le funzioni del cuore.
-La composizione del sangue e il suo
percorso nel corpo.
-Che cos’è l’escrezione.
TEMPI: Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio –
Febbraio-
Obiettivi specifici
-Spiegare cosa sono L’epidermide, il derma,
e l’ipoderma.
-Spiegare le funzioni della pelle e i fenomeni
di termoregolazione, vasodilatazione e
vasocostrizione.
-Rilevare che gli organismi necessitano di un
sistema scheletrico.
-Spiegare come i i movimenti del corpo
richiedono la collaborazione tra le ossa e i
muscoli.
-Spiegare il fenomeno dell’affaticamento.
-Descrivere i processi di trasformazione del
cibo.
-Spiegare come il lavoro dei polmoni è
legato a quello del cuore.
-Riconoscere i gruppi sanguigni.
-Spiegare la struttura e il funzionamento dei
reni.
Unità di apprendimento: N°7Le sostanze chimiche. N°8. I composti organici.
Contenuti
-La struttura dell’atomo e della materia.
-Elementi, composti, metalli e non metalli.
-Legami chimici.
-Le reazioni chimiche.
-Le leggi che regolano le reazioni chimiche.
TEMPI: Marzo-Aprile
Obiettivi specifici
-Distinguere i vari tipi di elementi
nella tavola periodica.
-Riconoscere e individuare i
principali composti organici e
inorganici.
-Individuare sostanze acide, basiche e
neutre.
Unità di apprendimento: N°9 Movimento, forza ed equilibrio
Contenuti
Obiettivi specifici
-Il concetto di moto e di quiete.
-Gli elementi che distinguono il moto.
-Il concetto di forza.
-Il concetto di leva.
-Quali sono i vari tipi di leva.
TEMPI: Maggio
-Individuare nelle forze le cause che
determinano il moto.
-Calcolare la risultante di due o più forze.
-Spiegare con linguaggio chiaro e preciso
l’importanza delle leve.
-Trovare soluzioni di problemi con le leve.
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CLASSE TERZA
I CONTENUTI DELL’ INSEGNAMENTO
ARITMETICA
Unità di apprendimento: Recupero e consolidamento
Contenuti
Motivazione : E’ indispensabile che tutti gli alunni
raggiungano un grado minimo di abilità che permetta loro di
affrontare i temi trattati con maggiori competenze. Nella
classe sono presenti alunni con difficoltà e alunni motivati
allo studio della disciplina.
Contenuti:
- Il m.c.m.
-I numeri razionali relativi
-I numeri razionali in problemi pratici.
TEMPI: Settembre
Obiettivi minimi di apprendimento
-Stimolare la motivazione.
-Migliorare il metodo di studio.
-Conoscere i numeri razionali.
-Saper operare con i numeri razionali in situazioni semplici.
Unità di apprendimento: N°1 Il numero relativo. N°2 Operazioni con i numeri relativi
Contenuti
-Il concetto di numero relativo.
- L’insieme dei numeri relativi.
-Conoscenze del calcolo algebrico.
-Il concetto di radice quadrata di un numero relativo.
TEMPI: Ottobre – Novembre-Dicembre
Obiettivi specifici
-Saper rappresentare i numeri relativi sulla retta orientata.
-Saper confrontare due numeri relativi.
-Saper riconoscere due numeri relativi concordi, discordi,
opposti.
-Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri relativi.
-Saper calcolare la potenza di un numero relativo.
-Acquisire abilità nel calcolo algebrico.
-Esprimere le principali proprietà delle operazioni
algebriche indicandone la loro importanza e utilità in alcuni
procedimenti di calcolo.
Unità di apprendimento: N°3 Il calcolo letterale e i monomi N°4 Polinomi
Contenuti
-Il concetto di numero che diventa lettera.
-Cosa esprime una espressione letterale.
- Monomi e polinomi
TEMPI: Gennaio- Febbraio
Obiettivi specifici
-Saper calcolare il valore di una espressione letterale.
-Saper operare con i monomi e i polinomi.
-Riconoscere i principali prodotti notevoli e saperli risolvere.
Unità di apprendimento: N° 5 Equazioni
Contenuti
-Il concetto di uguaglianza.
-I due principi di equivalenza delle
equazioni.
-Equazione determinata, indeterminata
e impossibile.
TEMPI: Marzo
Obiettivi specifici
-Saper distinguere un’identità da una equazione.
-Saper risolvere un’equazione di primo grado a
un’incognita.
-Saper discutere e verificare la soluzione di
un’equazione
-Saper risolvere problemi matematici mediante equazioni di primo
grado a un’incognita.
Unità di apprendimento: N° 6 Piano cartesiano N°7 Equazioni e linee
Contenuti
Obiettivi specifici
-Riprendere i concetti di sistema di
riferimento e piano cartesiano.
-Le equazioni delle rette
parallele e delle rette perpendicolari.
-Il coefficiente angolare di una retta.
TEMPI: Aprile
-Saper individuare i punti nel piano cartesiano.
-Saper calcolare la distanza tra due punti e il punto medio di un
segmento.
-Saper tracciare il diagramma della retta.
-Saper scrivere l’equazione di una retta passante per due punti.
-Saper individuare i poligoni nel piano cartesiano.
-Saper effettuare misure nel piano cartesiano.
.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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Unità di apprendimento: N° 8 L’interpretazione dei dati
Contenuti
-I concetti di fenomeno collettivo, e variabile statistica.
-Le modalità e le fasi di un’indagine statistica.
-Significato di evento certo, impossibile, probabile.
-Concetto di frequenza e probabilità.
TEMPI: Maggio
Obiettivi specifici
-Saper calcolare la probabilità teorica di un evento casuale.
-Saper calcolare la probabilità totale.
Esercizi di applicazione alle scienze.
GEOMETRIA
Unità di apprendimento: Recupero e Ripasso (VOL. B di 2°)
Contenuti
-Aree dei poligoni
Applicazione del teorema di Pitagora.
TEMPI: Ottobre
Obiettivi specifici
- Conoscere i poligoni.
-Saper risolvere problemi di geometria.
Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un
problema, evidenziando le azioni da compiere.
Unità di apprendimento: N° 1 Figure nello spazio. N°2 Le misure dei solidi. N°3 I prismi.
N°4 Piramidi
Contenuti
-Concetto di piano.
-La differenza tra rette complanari e
rette sghembe.
-Concetto di angolo diedro e di sezione
normale di un diedro.
-I poliedri e saper individuare le loro
caratteristiche.
-Concetto di volume di un solido.
-Il significato di solidi equivalenti.
TEMPI: Ottobre- Novembre-Dicembre- Gennaio
Obiettivi specifici
-Sapere come può essere individuato un piano.
-Sapere quali posizioni possono assumere due rette, due piani, una retta e un
piano.
-Saper determinare la superficie laterale e totale del prisma, parallelepipedo,
cubo, piramide, poliedro regolare.
-Saper calcolare il volume dei poliedri.
-Sapere la relazione che intercorre tra peso, volume e peso specifico di un
corpo.
Unità di apprendimento: N° 5 Misure di circonferenza e cerchio
Contenuti
-Circonferenza e cerchio.
-Parti della circonferenza e del
cerchio.
TEMPI: Febbraio – Marzo
Obiettivi specifici
-Saper calcolare la lunghezza della circonferenza.
-Saper determinare la lunghezza e l’ampiezza di un arco di circonferenza.
-Saper calcolare l’area del cerchio e delle sue parti.
-Saper risolvere problemi relativi alla circonferenza e al cerchio.
Unità di apprendimento: N°6 I solidi di rotazione
Contenuti
-Il concetto di solido di rotazione.
-Le caratteristiche del cilindro.
-Le caratteristiche del cono.
-Le caratteristiche della sfera.
-Altri solidi generati dalla rotazione di
alcuni poligoni.
TEMPI: Marzo – Aprile
Obiettivi specifici
-Sapere determinare le arre e i volumi dei solidi di rotazione.
-Acquisire abilità nella risoluzione di problemi relativi ai solidi di rotazione.
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Unità di apprendimento: Ripresa (VOL. B di 2°)
Contenuti
-Il concetto di similitudine.
-I poligoni simili.
TEMPI: Maggio
Obiettivi specifici
-Applicare la similitudine.
-Riconoscere le proprietà dei poligoni simili.
-Risolvere problemi usando le proprietà della similitudine ricorrendo a
modelli materiali e ad opportuni strumenti di rappresentazione.
Esporre chiaramente un procedimento risolutivo di un
problema, evidenziando le azioni da compiere.
SCIENZE
Il sistema Terra
N°1 La Terra dalle origini ad oggi; N°2 Terremoti e vulcani ; N°3 Minerali e rocce.
Contenuti
-La struttura interna della Terra
-Le origini della Terra
La teoria della deriva dei continenti.
-La relazione tra i movimenti
delle zolle e i fenomeni sismici e vulcanici.
- La struttura di un vulcano
-I differenti tipi di eruzioni vulcaniche.
-Terremoti e maremoti.
-Cosa sono l’epicentro e l’ipocentro.
-Classificazione e proprietà fisiche dei minerali.
-Come si sono formati i minerali.
-Le rocce : ignee, sedimentarie, metamorfiche
-Il ciclo delle rocce
TEMPI:
Ottobre-Novembre
Astronomia
Unità: N°4 Il pianeta terra e il suo satellite
Contenuti
La Terra e i moti della terra.
-I meridiani e i paralleli.
-La luna e le sue fasi.
-Il sistema solare e i pianeti.
-L’universo, le stelle, le costellazioni, le
galassie e la via lattea.
TEMPI:
Novembre- Dicembre
Obiettivi specifici
-Esporre la struttura e le origini della Terra
-Esporre la deriva dei continenti ed indicare le teorie
che la sostengono.
-Esporre la teoria della tettonica a zolle.
-Spiegare come avvengono i fenomeni sismici e
vulcanici e come si sono formate le catene montuose.
-Spiegare come funzionano i sismografi e descrivere le differenti onde
sismiche.
-Definire l’intensità e la magnitudo di un terremoto.
-Illustrare la distribuzione geografica dei fenomeni sismici e vulcanici in
Italia e nel mondo.
-Descrivere la struttura interna della Terra.
-Comprendere cos’è un minerale e le sue caratteristiche
-Comprendere come avviene la degradazione delle rocce
- Classificare le rocce della litosfera
N°5 ll sistema solare.
Obiettivi specifici
-Saper descrivere le conseguenze dei moti della terra.
-Spiegare le influenze della luna sulla terra (maree ed
eclissi).
-Spiegare le leggi di keplero e la legge di
gravitazione universale. (cenni)
-Spiegare cosa sono le stelle e l’evoluzione delle
stelle. (cenni)
-Esporre le teorie del Big-Bang e dell’espansione
dell’universo.( cenni)
Biologia
Unità: N° 6 L’evoluzione dei viventi.
Contenuti
Obiettivi specifici
-Origine della vita
-Le ere geologiche
-Cosa s’ intende per evoluzione dei viventi.
-Prove sperimentali a sostegno della teoria di Darwin.
- TEMPI: Gennaio
-Conoscere la teoria sulla nascita della vita.
-Conoscere le ere geologiche e le loro caratteristiche
-Esporre e confrontare le teorie
sull’evoluzione di Darwin e Lamark. (cenni)
Unità: N° 7 Il sistema di controllo . N° 8 Gli organi di senso
Contenuti
Obiettivi specifici
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
Il sistema nervoso centrale e periferico.
-La cellula nervosa.
-Il sistema nervoso autonomo.
-Le ghiandole endocrine.
-Gli organi di senso
TEMPI:
Gennaio-Febbraio
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-Descrivere il neurone.
-Spiegare la differenza tra sistema nervoso centrale, autonomo e
periferico.
-Spiegare come si trasmette l’impulso nervoso.
-Spiegare che cos’è la sinapsi.
-Spiegare in che cosa consiste l’attività riflessa
-Conoscere struttura e funzioni degli organi di senso
Unità N° 9 La riproduzione.
Contenuti
-Gli apparati riproduttori maschile e femminile.
TEMPI:
Marzo
Obiettivi specifici
-Descrivere la struttura delle cellule: spermatozoo e ovulo.
-Descrivere la fecondazione e lo sviluppo embrionale.
-Spiegare che cos’è la pubertà.
-Spiegare la determinazione del sesso.
Unità: N° 10 La biologia molecolare. N°11 La genetica e l’ingegneria genetica
Contenuti
Obiettivi specifici
-La struttura del DNA e dell’RNA.
- Cos’è il gene e il genoma.
- Cos’è un carattere dominante
recessivo, cos’è il gene, il genotipo e il
fenotipo
- Esercizi di genetica
-Spiegare i processi di duplicazione, trascrizione e traduzione.
-Spiegare che cos’è una mutazione.
-Esporre le leggi di Mendel.
-Definire la biotecnologia e l’ingegneria genetica.
-Spiegare cosa sono gli organismi transgenici
TEMPI:
Marzo – Aprile
Fisica
Unità : N° 12 L’elettricità. N° 13 Il lavoro e l’energia
Contenuti
- L’energia elettrica.
-La corrente elettrica.
-I conduttori e gli isolanti.
-I circuiti elettrici.
-Le varie fonti energetiche.
-Le forme di inquinamento ambientale.
-Le fonti di energie alternative.
TEMPI: Maggio
Obiettivi specifici
-Spiegare le leggi di Ohm.
-Descrivere gli effetti della corrente elettrica.
-Illustrare alcuni metodi e tecniche per
risparmiare le risorse energetiche.
METODOLOGIA E STRUMENTI
Affinché gli alunni possano acquisire nuove conoscenze e abilità, sarà necessario stabilire un collegamento
fra quello che già conoscono e quanto di nuovo verrà loro proposto come approfondimento o
completamento. Si terrà conto dell’analogia dei processi mentali degli alunni in questa fascia d’età,
proponendo una continuità metodologica con l’anno di studio precedente. Le attività proposte saranno
affrontate in modo tale da rispettare i tempi e le modalità d’apprendimento degli alunni.Si promuoverà
tutto ciò che può stimolare la loro curiosità e la loro intuizione, da esperienze facilmente comprensibili,
pertanto gli alunni saranno impegnati individualmente o in gruppi, in momenti operativi di indagini e
riflessioni opportunamente guidati ed integrati dall’insegnante, giungendo secondo la natura
dell’argomento a sviluppi più approfonditi e generali. In molti casi l’indagine sperimentale e quella
matematica potranno proseguire a lungo assieme, integrandosi senza confondersi. Rilevante sarà l’attività
di laboratorio non solo per le scienze sperimentali ma anche per la matematica (procedimenti di misura,
costruzione di grafici, costruzioni di geometria).
Nell’osservazione diretta di fatti, fenomeni e ambienti gli allievi saranno guidati a discutere fra loro per
prospettare soluzioni e ipotesi interpretative. L’esecuzione dell’esperimento individuale o a gruppi oltre a
sviluppare abilità manuali fornirà occasioni per effettuare misure. La relazione scritta corredata di disegni,
tabelle e grafici, costituirà per gli alunni un momento di riflessione, verifica e di acquisizione oltre che dei
concetti di un linguaggio appropriato. E’ ovvio che gli esperimenti non potranno prescindere da momenti
didattici in cui si farà uso della comunicazione, sia scritta che orale (informazione, spiegazione,
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illustrazione), sia per immagine (sussidi audiovisivi). In tali momenti dell’attività didattica si provvederà ad
una organizzazione problematica dell’esposizione e ad un uso critico ed analitico dei testi e di altri sussidi
didattici. Si prevede di fare largo uso di modelli concreti, materiale audiovisivo, esperimenti con materiale
povero.
ATTIVITA’ DI RECUPERO
Tenendo conto delle conoscenze in possesso degli allievi, verrà svolto, nei tempi e nei modi ritenuti di
volta in volta più adatti, un lavoro di recupero per gli allievi in difficoltà.
Per passare dalla teoria all’applicazione: l’alunno sarà aiutato nell’approccio operativo che gli manca
con esercitazioni specifiche per tradurre il sapere in saper fare.
Per sapere organizzare lo svolgimento di un lavoro: per apprendere le prime regole di un metodo di
lavoro l’esecuzione di esercizi con la guida di esempi svolti. L’osservazione dell’esempio aiuterà l’alunno
nell’esecuzione dei compiti, anche solo nel modo di presentare lo svolgimento
Per imparare a recuperare e organizzare le conoscenze: l’alunno svolgerà esercizi presentati con un
linguaggio più semplice, più vicino al suo lessico, e quindi più comprensibili.
Per recuperare lacune nelle conoscenze di base: si organizzeranno delle attività di gruppo mirate al
recupero di specifiche conoscenze.
Per stimolare la motivazione: Alcuni alunni per motivi diversi, possono presentare una mancanza di
motivazione. In questi casi si utilizzeranno:
-una sintesi attiva delle unità d’apprendimento, perché consolida le conoscenze
-le schede d’informatica, perché l’attività al computer è stimolante
-aspetti storici della matematica e delle scienze, perché presenta aspetti curiosi e interessanti
-divertimenti matematici
-esperimenti in laboratorio di scienze
Ampliamento e approfondimento: agli alunni particolarmente dotati, saranno assegnate letture più
approfondite; esercitazioni più stimolanti, che dovranno essere confrontate e discusse con l’insegnante e
con qualche altro alunno; argomenti più complessi e interessanti. Nel lavoro di gruppo, che è la situazione
più delicata per questi alunni, andranno stimolati ad assumere ruoli adeguati, in modo però che evitino di
sostituirsi agli altri, e cerchino invece di migliorare la produttività del gruppo con un corretto
atteggiamento di collaborazione, di aiuto, di rispetto. Gli alunni saranno stimolati a partecipare a gare
“Giochi matematici” e a frequentare corsi per lo sviluppo delle competenze.
VERIFICHE
Il processo di apprendimento degli alunni della classe sarà costantemente monitorato mediante
- frequenti verifiche formative di tipo analitico, che saranno documentate sul registro personale, sulla
partecipazione all’elaborazione collettiva dei concetti, sull’attenzione con cui il lavoro viene seguito, sulla
qualità del lavoro fatto a casa.
- Verifiche periodiche con cadenza mensile o al termine delle unità didattiche, che saranno documentate
dalla produzione degli studenti e dalle annotazioni sul registro personale, ad esempio:
 colloqui orali preceduti o seguiti da brevi esercitazioni pratiche;
 svolgimento di attività pratiche individuali o di gruppo in classe o nel laboratorio;
 verifiche scritte riguardanti la comprensione, la rielaborazione dei contenuti, le conoscenze e il
linguaggio;
Le prove scritte di verifica saranno strutturate secondo i criteri di valutazione e saranno coerenti con gli
obiettivi didattici specifici delle unità di apprendimento e con i contenuti proposti. Le modalità di
valutazione di ciascuna prova saranno comunicate agli alunni e discusse, le correzioni saranno collettive, in
modo da essere utilizzate come strumento formativo. Verranno effettuate tre prove scritte per
quadrimestre, di cui una comune per classi parallele. I compiti a casa verranno corretti e controllati ogni
giorno in classe. In merito a questa fase di lavoro gli alunni dovranno diventare via via più autonomi.
VALUTAZIONE
I criteri che saranno seguiti per la valutazione complessiva, per le singole prove, di ogni alunno fanno
riferimento all’attuale normativa che descrive in modo generico le dimensioni da valutare.
In particolare la valutazione sarà indirizzata a una:
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1.Valutazione d’ingresso
Verifica delle abilità cognitive in possesso dell’alunno onde inquadrare esigenze e prospettive.
2.Valutazione diagnostica ( formativa e informale )
Formativa
occorrerà con periodicità effettuare:
 Accertamenti orali e scritti, prove grafiche e metodi applicativi;
 Controllo del grado di assimilazione dell’alunno attraverso la richiesta di riesporre i
quesiti trattati;
 Accertamenti sulla comprensione e l’applicazione di fatti e fenomeni connessi ai
problemi presi in considerazione;
 Verifica sul rendimento di tipo: basso, medio, alto.
In sede di riunione per materia è stata concordata la seguente articolazione dei criteri di valutazione
Classe prima
MATEMATICA
Conoscenza degli elementi
fondamentali della matematica
Individuazione e applicazione di
relazioni, proprietà e procedimenti.
Legge la realtà, identifica e risolve
problemi individua i dati e formula
ipotesi di soluzione e verifica
Conosce i concetti e i simboli del linguaggio matematico……………
Conosce il sistema di numerazione decimale e le quattro operazioni……
Conosce le regole matematiche e grafiche………………………………
Conosce l’uso di strumenti, gli enti geometrici fondamentali e le unità di misura.
Risolve quesiti , applica procedimenti di calcolo e proprietà
Saper scegliere e utilizzare strumenti di misura
Saper confrontare, ordinare e classificare
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Saper individuare dati ed elementi di un problema
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprende e usa il linguaggio e i
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
simboli della matematica per indagare e Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni
spiegare fenomeni in contesti vari
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
SCIENZE
Conoscenza degli elementi propri
della disciplina
Osservazione di fatti e fenomeni anche
con l’uso di strumenti
Formulazione di ipotesi e loro verifica
anche sperimentale
Comprensione e uso dei linguaggi
specifici
Acquisire il metodo sperimentale
Conoscere La struttura dei viventi e della materia
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Saper problematizzare fatti e fenomeni
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto dell’ambiente naturale.
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
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Classe seconda
MATEMATICA
Conoscenza degli elementi
fondamentali della matematica
Conosce termini, definizioni e proprietà
Conosce le regole di calcolo con i numeri razionali e……
Conosce le regole matematiche e grafiche
Conosce i poligoni e i relativi teoremi.
Individuazione e applicazione di
Saper applicare i procedimenti di calcolo e di misura
relazioni, proprietà e procedimenti.
Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi
Saper mettere in relazione quesiti diversi
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Legge la realtà, identifica e risolve
Saper individuare dati ed elementi di un problema
problemi individua i dati e formula
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
ipotesi di soluzione e verifica
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprende e usa il linguaggio e i
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
simboli della matematica per indagare e Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie affermazioni
spiegare fenomeni in contesti vari
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
SCIENZE
Conoscenza degli elementi propri della
disciplina
Conoscere termini specifici
Conoscere in termini essenziali le relazioni uomo-ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Osservazione di fatti e fenomeni anche con Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
l’uso di strumenti
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Formulazione di ipotesi e loro verifica
Saper problematizzare fatti e fenomeni
anche sperimentale
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprensione e uso dei linguaggi specifici Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
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Classe terza
MATEMATICA
Conoscenza degli elementi fondamentali
della matematica
Individuazione e applicazione di relazioni,
proprietà e procedimenti.
Legge la realtà, identifica e risolve problemi
individua i dati e formula ipotesi di
soluzione e verifica
Comprende e usa il linguaggio e i simboli
della matematica per indagare e spiegare
fenomeni in contesti vari
Conosce termini, definizioni e proprietà
Conosce le regole di calcolo numerico e letterale
Conosce le formule matematiche e le rappresentazioni grafiche
Conosce i solidi e i relativi teoremi.
Saper applicare le tecniche di calcolo numerico e letterale
Saper applicare regole, proprietà, procedimenti ed algoritmi
Saper mettere in relazione quesiti diversi
Saper individuare proprietà, analogie e differenze
Saper individuare dati ed elementi di un problema
Saper individuare gli elementi operativi necessari per la soluzione di un problema
Saper individuare i procedimenti risolutivi, la praticità e la correttezza dei procedimenti
scelti
Saper verificare la coerenza dei risultati con i dati
Comprendere termini e simboli del linguaggio matematico
Saper usare correttamente termini e simboli per esporre e motivare le proprie
affermazioni
Comprendere il significato delle rappresentazioni grafiche e geometriche
Descrivere verbalmente situazioni problematiche usando il linguaggio matematico
SCIENZE
Conoscenza degli elementi propri
della disciplina
Osservazione di fatti e fenomeni anche
con l’uso di strumenti
Formulazione di ipotesi e loro verifica
anche sperimentale
Comprensione e uso dei linguaggi
specifici
Conoscere termini specifici
Conoscere informazioni scientifiche e saper identificare le relazioni uomo-ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione dell’ambiente
Conoscere l’importanza di una corretta gestione della salute.
Saper cogliere gli elementi essenziali di un fenomeno naturale
Saper usare semplici strumenti di laboratorio per eseguire prove sperimentali
Saper leggere e ordinare i dati di una esperienza
Saper cogliere analogie e differenze tra fenomeni naturali
Saper problematizzare fatti e fenomeni
Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della salute e dell’ambiente
Saper formulare ipotesi sperimentali
Saper confrontare le ipotesi e i risultati ottenuti
Comprendere termini e simboli scientifici
Saper decodificare un testo scientifico
Comprendere e comunicare in modo corretto le conoscenze scientifiche.
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Griglia di valutazione per le prove scritte di matematica
Indicatori:
Conoscenze
Comprensione e uso dei linguaggi specifici
Elaborazione e applicazione di proprietà e procedure



% Ottenuta
Voto in decimi
0–1
1
2
2
Da 3 a 34
3
Da 35 a 44
4
Da 45 a 54
5
Da 55 a 64
6
Da 65 a 74
7
Da 75 a 84
8
Da 85 a 94
9
Da 95 a 100
10
Descrittori
La prova non è stata svolta/viene consegnata in
bianco
La prova è stata svolta in modo errato e molto
limitato
Prova inadeguata rispetto alle conoscenze e alle
abilità richieste, con numerosi e gravi errori
concettuali, di procedimento/esecuzione
Prova incompleta e/o approssimativa, con numerosi
i errori, superficiale rispetto alle conoscenze e alle
abilità richieste
Prova superficiale e limitata poco approfondita con
errori e non del tutto adeguata alle conoscenze e alle
abilità di base richieste
Prova semplice essenziale e poco approfondita ma
complessivamente adeguata alle conoscenze e alle
abilità di base richieste
Prova complessivamente rispondente agli indicatori,
con alcuni errori di ordine concettuale e formale,
procedurale/esecutivo, organizzativo
Prova corretta rispetto a tutti gli indicatori, con rare
incertezze formali, procedurali/esecutive
Prova positiva/molto positiva rispetto a tutti gli
indicatori, con rare incertezze formali
Prova completa, approfondita a livello personale
rispetto a tutti gli obiettivi, senza alcuna incertezza
formale, rielaborata con precisione e accuratezza
Griglia di valutazione per la prova orale
INDICATORI
CONOSCENZA DEGLI
ARGOMENTI
ESPOSIZIONE DEGLI
ARGOMENTI
CAPACITA’ DI
COLLEGAMENTO
CONOSCENZA DEI TERMINI
SPECIFICI
METODO DI STUDIO
PUNTI
GIUDIZIO
2
1,5
1
0,5
0
2
1,5
1
0,5
0
2
2
2
1,5
1
0,5
0
2
1,5
1
0,5
0
2
2
2
1,5
1
0,5
0
2
83
Complete e approfondite
Complete
Essenziali
Superficiali
Frammentarie
Fluida, sicura
Chiara, logica
Chiara e semplice
Semplice,pertinente
Insicura guidata
Utilizza autonomamente le conoscenze acquisite in
nuove situazioni
Collega le conoscenze acquisite autonomamente
Collega le conoscenze acquisite, se richiesto
Collega le conoscenze acquisite, se guidato
Non sa effettuare collegamenti
Appropriata
Specifica
Corretta
Scarsa
Carente
Sa individuare autonomamente e con facilità
informazioni, concetti e problemi
Sa individuare informazioni e concetti
Sa individuare le informazioni più opportune
Se guidato, individua solo qualche informazione
Non sa individuare le informazioni essenziali
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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MUSICA
1. FUNZIONI FORMATIVE DELLA MUSICA E TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL TRIENNIO
FUNZIONI FORMATIVE
TRAGUARDI
PER
LO
SVILUPPO
DELLE
COMPETENZE DI MUSICA AL TERMINE DEL
TRIENNIO







FUNZIONE COGNITIVO-CULTURALE: gli alunni
esercitano la capacità di rappresentazione simbolica della
realtà, sviluppano un pensiero intuitivo, creativo, duttile,
partecipano al patrimonio delle diverse culture e
costruiscono l’universo di significati alla base della
concezione del mondo nel quale vive la comunità nella
quale essi stessi insistono.
FUNZIONE LINGUISTICO-COMUNICATIVA: gli
alunni esercitano la capacità di espressione e
comunicazione attraverso gli strumenti e le tecniche
specifiche del linguaggio musicale.
FUNZIONE EMOTIVO-AFFETTIVA: gli alunni
esercitano la capacità di riflessione critica sulla
formalizzazione simbolica delle emozioni, sull’influenza da
esse esercitata sul proprio comportamento, educandone il
grado ed il tipo di risposta.
FUNZIONE IDENTITARIA-INTERCULTURALE: gli
alunni prendono coscienza della propria identità e
tradizione culturale e acquisiscono gli strumenti per la
conoscenza, il confronto, il rispetto di altre espressioni
culturali.
FUNZIONE RELAZIONALE: gli alunni instaurano
relazioni interpersonali e di gruppo, fondate su pratiche
compartecipate e sull’ascolto condiviso.
FUNZIONE
CRITICO-ESTETICA:
gli
alunni
sviluppano una sensibilità basata sull’ascolto critico e
sull’interpretazione dei messaggi sonori e di tutte quelle
espressioni comunicative legate e/o veicolate dal
messaggio sonoro, acquisendo autonomia di giudizio ed
elevando il proprio grado di fruizione estetica del
patrimonio artistico, sociale e culturale.







L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione
di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
Fa uso di diversi sistemi di notazione funzionali alla
lettura, all’apprendimento ed alla riproduzione di
brani musicali.
E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso
modalità improvvisative o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli
appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando
forme di notazione e/o sistemi informatici.
Sa dare significato alle proprie esperienze musicali,
dimostrando la propria capacità di comprensione di
eventi, materiali, opere musicali, riconoscendone i
significati, anche in relazione al contesto storicoculturale.
Sa analizzare gli aspetti formali e strutturali insiti
negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di
un lessico appropriato ed adottando codici
rappresentativi diversi, ponendo in interazione
musiche di tradizione orale e scritta.
Valuta in modo funzionale ed estetico ciò di cui
fruisce, riesce a raccordare la propria esperienza alle
tradizioni storiche ed alle diversità culturali
contemporanee.
Integra con altri saperi ed altre pratiche artistiche le
proprie esperienze musicali, servendosi anche di
appropriati codici e sistemi di codifica.
Orienta lo sviluppo delle proprie competenze
musicali, nell’ottica della costruzione di un’identità
musicale che muova dalla consapevolezza delle
proprie attitudini e capacità, dalla conoscenza delle
opportunità musicali offerte dalla scuola e dalla
fruizione dei contesti socio-culturali presenti sul
territorio.
Il piano di lavoro annuale generale
Per attivare le risorse degli alunni è necessario partire dal loro vissuto fondando su di esso la scelta dei contenuti che, nel
caso di un vissuto poco esteso, possono partire dall’individuazione, riconoscimento, ricostruzione, rielaborazione e
riproduzione di un ambiente sonoro; nel caso di un vissuto più attivo e cosciente, dall’ultima canzone dell’estate o dai brani
suonati e/o cantati nel corso dell’anno scolastico precedente. Per gli alunni delle prime classi, è necessario partire dal loro
vissuto scolastico o da altre esperienze anche familiari. Questa prima fase, di rilevazione iniziale o di adattamento, è
fondamentale per la costruzione del modello operativo che sarà utilizzato fino a conclusione del percorso didattico: essa,
quindi, non può essere chiusa prima della conclusione del mese di Ottobre. A partire dal mese di Novembre, sarà
strutturato un percorso operativo di massima di durata annua, comprendente competenze, abilità/capacità, conoscenze,
metodi, modalità di verifica e valutazione, soluzioni organizzative e strategie di apprendimento per ciascuna classe, da
integrare, nella massima autonomia, con le proposte operative, le attività ed i contenuti presenti nei libri di testo
opportunamente adottati.
Le finalità disciplinari si articolano su due macrolivelli: PRODUZIONE e FRUIZIONE CONSAPEVOLE. Lo scopo è
quello di favorire lo sviluppo della musicalità che è innata in ciascuno; promuovere l’integrazione delle componenti
percettivo-motorie, cognitive e affettivo-sociali della personalità; contribuire al benessere psicofisico in una prospettiva di
prevenzione del disagio e di risposta alle esigenze caratteristiche della fascia di età di riferimento.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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2. OBIETTIVI, CONTENUTI, VERIFICHE E VALUTAZIONE ANNUALI
AREA
DISCIPLINARE
OBIETTIVI CLASSI PRIME
OBIETTIVI CLASSI SECONDE
OBIETTIVI CLASSI TERZE
Ascolto,
Interpretazione,
Analisi, e
Conoscenze
specifiche

Ascoltare e differenziare i suoni
dai rumori
Riconoscere e differenziare gli
eventi
sonori
della
realtà
quotidiana.
Riconoscere
i
caratteri
identificativi del suono.
Comprendere le relazioni tra
linguaggio musicale e parlato.
Comprendere i fattori prosodici di
parole e frasi, le strutture ritmiche
delle parole e il valore espressivo
delle onomatopee.
Conoscere le famiglie strumentali
dell’orchestra tradizionale.
Riconoscere all’ascolto i diversi
timbri strumentali.
Ascoltare
brani
musicali
rappresentativi e
di facile
comprensione per analizzarne,
con linguaggio appropriato, le
strutture
fondamentali,
il
significato espressivo, le variazioni
agogico-timbriche.
Comprendere
significati
e
funzioni delle opere musicali nei
contesti storici specifici anche in
relazione con altre espressioni
artistiche e culturali.

Conoscere ed ascoltare gli
strumenti della musica etnica.
Conoscere le peculiarità stilistiche
di epoche e generi musicali diversi.
Conoscere
i
criteri
di
organizzazione formale tradizionali
e le principali forme e strutture del
linguaggio musicale e la loro
valenza espressiva anche in
relazione ad altri linguaggi.
Descrivere
le
caratteristiche
acustico-fisiche del suono usando
la terminologia specifica.
Correlare la costruzione dei
messaggi musicali con la funzione
espressivo-comunicativa.
Riconoscere
all’ascolto
la
ripetizione, la variazione, il
contrasto delle parti.
Riconoscere
le
principali
formazioni strumentali ed i singoli
timbri.
Comprendere significati e funzioni
delle opere musicali nei contesti
storici specifici anche in relazione
con altre espressioni artistiche e
culturali.

Comprendere il significato di
notazione.
Comprendere
il
significato
segno/suono.
Usare i primi segni grafici
grammaticali
del
linguaggio
musicale
Riconoscere
l’organizzazione
ritmica dei suoni e di semplici
frasi ritmico-melodiche
Riconoscere semplici strutture del
linguaggio musicale.

Comprendere ed usare le regole del
linguaggio musicale (leggere e
scrivere frasi ritmico-melodiche).
Utilizzare la simbologia musicale
per la trascrizione dei parametri del
suono.
Rappresentare graficamente la
costruzione di frammenti musicali
e/o la forma di facili brani
individuando la ripetizione o la
diversità delle parti.
Acquisire i primi elementi della
scrittura musicale con semplice
software specifico

Eseguire facili frasi melodiche
tramite lettura intonata delle note.
Riprodurre con la voce, per
imitazione e/o per lettura, brani
corali ad una o due voci, con
l’accompagnamento
di
basi
musicali appropriate, desunti da
repertori senza preclusioni di
generi, epoche o stili.
Utilizzare
consapevolmente
i
parametri
del
suono
per
improvvisazioni parlate o cantate.
Migliorare la tecnica esecutiva degli
strumenti didattici.
Eseguire semplici brani con
strumenti didattici melodici, sia ad
orecchio sia leggendo la notazione
sul pentagramma.









Linguaggio
Specifico





Pratica Vocale e
Strumentale




Riprodurre con la voce, per
imitazione e/o per lettura, brani
corali ad una voce anche con
l’accompagnamento
di
basi
musicali appropriate, desunti da
repertori senza preclusioni di
generi, epoche o stili.
Possedere le elementari tecniche
esecutive degli strumenti didattici
melodici.
Eseguire sequenze ritmiche con le
mani o con strumenti didattici a
percussione.
Eseguire facili esercizi con
strumenti didattici melodici, sia ad
orecchio sia leggendo la notazione
sul pentagramma.















85











Confrontare e comprendere
prodotti musicali di diverse
culture, forme e stili con
atteggiamento analitico.
Approfondire le funzioni
sociali della musica nel nostro
tempo.
Conoscere i principali usi e
funzioni della musica nella
realtà contemporanea con
particolare attenzione ai massmedia ed alla musica di
consumo.
Saper
esprimere
giudizi
personali e motivati nei
confronti dei vari generi
musicali con terminologia
appropriata.
Comprendere significati e
funzioni delle opere musicali
nei contesti storici specifici
anche in relazione con altre
espressioni
artistiche
e
culturali.
Ampliare e migliorare l’uso
della notazione musicale.
Leggere e scrivere frasi
ritmico-melodiche complesse.
Riconoscere, distinguere ed
analizzare le strutture ritmicomelodiche di brani complessi.
Rappresentare graficamente la
costruzione di frammenti
musicali e/o la forma di brani
complessi individuando la
ripetizione o la diversità delle
parti.
Usare un software specifico
per la notazione.
Eseguire da soli e in gruppo
brani ad una o più voci (parlati,
declamati,
intonati)
controllando l’espressione e
curando il sincronismo e la
fusione delle voci.
Eseguire
brani
melodici
tramite lettura intonata delle
note.
Riprodurre con la voce, per
imitazione e/o per lettura,
brani corali ad una o due voci,
con l’accompagnamento di
basi musicali appropriate,
desunti da repertori senza
preclusioni di generi, epoche o
stili.
Utilizzare consapevolmente i
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela



Elaborazione e
Rielaborazione
di
materiali sonori:
Produzione
Creativa




Usare la voce per variare i fattori
prosodici di frasi parlate e/o
cantate.
Inventare, produrre, scrivere e
improvvisare semplici sequenze
ritmiche.
Rielaborare le corrispondenze
suono-segno
con
linguaggio
personalizzato grafico-pittorico.
Rielaborare materiali sonori dati
mediante l’ascolto, l’analisi, la
sperimentazione
e
la
manipolazione di oggetti sonori,
utilizzando
anche
semplici
software di scrittura musicale.






Leggere
ed
eseguire
brani
strumentali, da soli o in gruppo,
mantenendo il tempo.
Utilizzare
consapevolmente
i
parametri
del
suono
in
improvvisazioni strumentali.
Accompagnare il canto o le
esecuzioni
strumentali
con
adeguati ostinati ritmici.
Usare la voce per variare i fattori
prosodici di frasi parlate e/o
cantate.
Inventare, produrre, scrivere e
improvvisare sequenze ritmiche di
difficoltà graduale.
Inventare, produrre, scrivere e
improvvisare semplici sequenze
melodiche.
Rielaborare le corrispondenze
suono-segno
con
linguaggio
personalizzato grafico-pittorico.
Rielaborare
e
riorganizzare
materiali sonori dati e semplici
strutture
melodico-ritmiche
mediante l’ascolto, l’analisi, la
sperimentazione
e
la
manipolazione di oggetti sonori,
utilizzando
anche
semplici
software di scrittura musicale.
Creare o scegliere materiali sonori
per sonorizzare racconti, poesie.








POF 2010/2011
Pag. 86 di 130
parametri del suono per
improvvisazioni parlate o
cantate.
Possedere
le
elementari
tecniche
esecutive
degli
strumenti didattici.
Eseguire brani strumentali di
difficoltà crescente.
Utilizzare consapevolmente i
parametri del suono in
improvvisazioni strumentali.
Intervenire
creativamente
nell’organizzazione
e
realizzazione
di
attività
musicali.
Progettare
e
realizzare
messaggi musicali autonomi o
associati ad altri linguaggi:
drammatizzazioni, coreografie,
sonorizzazioni.
Usare in maniera creativa
mezzi
di
produzione,
riproduzione e registrazione
dei suoni.
Modificare
o
manipolare
intenzionalmente
brani
musicali intervenendo sui
caratteri sonori ed espressivi.
Rielaborare e riorganizzare
materiali
sonori
dati e
complesse strutture melodicoritmiche mediante l’ascolto,
l’analisi, la sperimentazione e la
manipolazione
di
oggetti
sonori, utilizzando anche
semplici software di scrittura
musicale.
PIANO DI
LAVORO
INDIVID.
OBIETTIVI CLASSI PRIME
OBIETTIVI CLASSI SECONDE
OBIETTIVI CLASSI TERZE
Standard minimi
di
accettabilità

Conoscere e usare i primi elementi
della
notazione
musicale:
pentagramma, chiave di sol, note,
figure e pause fino alla minima.
Saper intonare facili melodie per
imitazione.
Conoscere la posizione delle mani
sul flauto e la disposizione dei
primi cinque suoni naturali.
Saper suonare almeno due melodie
con figure e pause fino alla minima
e con estensione di cinque note.
Riconoscere e differenziare le
funzioni sociali della musica e i
suoni dell’ambiente.
Inventare o riconoscere semplici
sequenze ritmiche binarie e
riprodurle con le mani.

Conoscere ed usare gli elementi
della
notazione
fino
alla
semiminima comprese le pause.
Saper intonare semplici melodie
per imitazione rispettando i
parametri musicali.
Conoscere la posizione delle mani
sul flauto e la disposizione dei
suoni naturali all’ottava.
Saper suonare almeno due melodie
con figure e pause fino alla
semiminima e con estensione
all’ottava.
Saper riconoscere alcuni timbri
strumentali e le variabili del suono.
Saper variare una melodia nei suoi
aspetti dinamici ed agogici.
Saper
formare
semplici
combinazioni ritmico-melodiche.

Creare una pausa didattica, a
Gennaio e Maggio, durante la
quale gli alunni, per gruppi
eterogenei, si divideranno negli
spazi della classe per creare mappe
concettuali (su cartelloni o anche
multimediali) di riepilogo, per
l’attività di Storia della Musica e
per svolgere esercitazioni vocali e
strumentali d’insieme, per l’attività

Creare una pausa didattica, a
Gennaio e Maggio, durante la
quale gli alunni, per gruppi
eterogenei, si divideranno negli
spazi della classe per creare mappe
concettuali (su cartelloni o anche
multimediali) di riepilogo, per
l’attività di Storia della Musica e
per svolgere esercitazioni vocali e
strumentali d’insieme, per l’attività






Strategie di
recuperopotenziamento







86





Conoscere ed usare gli
elementi della notazione fino
alla croma con relativa pausa.
Saper suonare almeno due
melodie leggendo lo spartito
ed in estensione di ottava.
Saper cantare da solo o in
gruppo brani desunti dal
repertorio.
Saper parlare di un genere o di
uno stile musicale moderno o
contemporaneo.
Saper variare una melodia nei
suoi aspetti dinamici ed agogici
cantando o suonando.
Collaborare fattivamente nella
realizzazione di un’attività
musicale sapendo gestire mezzi
di riproduzione-registrazione.
Creare una pausa didattica, a
Gennaio e Maggio, durante la
quale gli alunni, per gruppi
eterogenei, si divideranno negli
spazi della classe per creare
mappe
concettuali
(su
cartelloni
o
anche
multimediali) di riepilogo, per
l’attività di Storia della Musica
e per svolgere esercitazioni
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
di Pratica Vocale e Strumentale.
di Pratica Vocale e Strumentale.
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vocali e strumentali d’insieme,
per l’attività di Pratica Vocale e
Strumentale.
AREE DI
APPREND.
CONDIVISE
OBIETTIVI CLASSI PRIME
OBIETTIVI CLASSI SECONDE
OBIETTIVI CLASSI TERZE
Identità
personale e
orientamento

Scoprire la propria dimensione
relazionale
mettendo
a
disposizione
le
proprie
conoscenze e abilità per la
realizzazione delle attività in
comune.
Divenire più consapevoli delle
modalità relazionali da attivare
con coetanei ed adulti di sesso
diverso, sforzandosi di correggere
le inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del
proprio corpo e metterle in
relazione con quelle psicologiche
e di comportamento sociale.
Individuare proprie capacità,
attitudini, interessi, passioni,
misurandosi con le varie attività.

Scoprire la propria dimensione
relazionale
mettendo
a
disposizione le proprie conoscenze
e abilità per la realizzazione delle
attività in comune.
Divenire più consapevoli delle
modalità relazionali da attivare con
coetanei ed adulti di sesso diverso,
sforzandosi di correggere le
inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del
proprio corpo e metterle in
relazione con quelle psicologiche e
di comportamento sociale.
Individuare
proprie
capacità,
attitudini,
interessi,
passioni,
misurandosi con le varie attività.

Prevedere
percorsi
operativi
anche creativi per raggiungere i
risultati attesi.
Riconoscere e soddisfare bisogni
ed interessi propri ed altrui nelle
varie esplicazioni delle attività
usando i diversi linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione di
un’attività comune inserendosi in
essa in modo personale e critico,
elaborando proposte operative e
ipotesi d’intervento.

Prevedere percorsi operativi anche
creativi per raggiungere i risultati
attesi.
Riconoscere e soddisfare bisogni
ed interessi propri ed altrui nelle
varie esplicazioni delle attività
usando i diversi linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione di
un’attività comune inserendosi in
essa in modo personale e critico,
elaborando proposte operative e
ipotesi d’intervento.

Esprimere
concretamente
l’atteggiamento di accoglienza
verso l’altro e contribuire al valore
della solidarietà all’interno ed
all’esterno della classe.
Riconoscere
attività
ed
atteggiamenti che nelle relazioni
interpersonali sottolineano gli
aspetti affettivi e ne facilitano la
corretta comunicazione.
Migliorare il comportamento
sociale: autocontrollo, rispetto
delle regole, correttezza nella
comunicazione sia con i coetanei
sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le altre
Culture
conoscendole
e
praticandone
le
espressioni
artistiche, letterarie, linguistiche,
musicali.

Esprimere
concretamente
l’atteggiamento di accoglienza
verso l’altro e contribuire al valore
della solidarietà all’interno ed
all’esterno della classe.
Riconoscere
attività
ed
atteggiamenti che nelle relazioni
interpersonali sottolineano gli
aspetti affettivi e ne facilitano la
corretta comunicazione.
Migliorare
il
comportamento
sociale: autocontrollo, rispetto
delle regole, correttezza nella
comunicazione sia con i coetanei
sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le altre
Culture
conoscendole
e
praticandone
le
espressioni
artistiche, letterarie, linguistiche,
musicali.

Sviluppare capacità di valutazione
critica delle proprie azioni e di
giudizio personale su eventi
significativi.
Sviluppare capacità di giudizio
critico nei confronti di quanto
proposto
dai
mass-media,
soprattutto a livello artistico e

Sviluppare capacità di valutazione
critica delle proprie azioni e di
giudizio personale su eventi
significativi.
Sviluppare capacità di giudizio
critico nei confronti di quanto
proposto
dai
mass-media,
soprattutto a livello artistico e




Progettazione
consapevole



Disponibilità a
collaborazione e
tolleranza




Autonomia di
giudizio











87









Scoprire la propria dimensione
relazionale
mettendo
a
disposizione
le
proprie
conoscenze e abilità per la
realizzazione delle attività in
comune.
Divenire più consapevoli delle
modalità relazionali da attivare
con coetanei ed adulti di sesso
diverso,
sforzandosi
di
correggere le inadeguatezze.
Comprendere le modifiche del
proprio corpo e metterle in
relazione
con
quelle
psicologiche
e
di
comportamento sociale.
Individuare proprie capacità,
attitudini, interessi, passioni,
misurandosi con le varie
attività.
Prevedere percorsi operativi
anche creativi per raggiungere i
risultati attesi.
Riconoscere
e
soddisfare
bisogni ed interessi propri ed
altrui nelle varie esplicazioni
delle attività usando i diversi
linguaggi appresi.
Contribuire alla realizzazione
di
un’attività
comune
inserendosi in essa in modo
personale e critico, elaborando
proposte operative e ipotesi
d’intervento.
Esprimere
concretamente
l’atteggiamento di accoglienza
verso l’altro e contribuire al
valore
della
solidarietà
all’interno ed all’esterno della
classe.
Riconoscere
attività
ed
atteggiamenti
che
nelle
relazioni
interpersonali
sottolineano gli aspetti affettivi
e ne facilitano la corretta
comunicazione.
Migliorare il comportamento
sociale: autocontrollo, rispetto
delle regole, correttezza nella
comunicazione sia con i
coetanei sia con gli adulti.
Rispettare ed apprezzare le
altre Culture conoscendole e
praticandone le espressioni
artistiche,
letterarie,
linguistiche, musicali.
Sviluppare
capacità
di
valutazione critica delle proprie
azioni e di giudizio personale
su eventi significativi.
Sviluppare capacità di giudizio
critico nei confronti di quanto
proposto dai mass-media,
soprattutto a livello artistico e
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela


Senso morale e
Legalità



musicale.
Riflettere sulle ragioni del proprio
agire, motivandolo adeguatamente
in relazione al contesto ed ai
valori di riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause e
gli elementi caratterizzanti di
esperienze problematiche vissute
all’interno del gruppo-classe.
Comprendere la funzione di
regole e ruoli in ordine allo
sviluppo personale, assumendo
comportamenti appropriati.
Assumere precise responsabilità
nelle diverse situazioni scolastiche
anche attraverso il confronto con
figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della
Legalità e dei comportamenti
coerenti
con
essa,
anche
attraverso l’analisi dei messaggi
mediatici.





musicale.
Riflettere sulle ragioni del proprio
agire, motivandolo adeguatamente
in relazione al contesto ed ai valori
di riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause e
gli elementi caratterizzanti di
esperienze problematiche vissute
all’interno del gruppo-classe.
Comprendere la funzione di regole
e ruoli in ordine allo sviluppo
personale,
assumendo
comportamenti appropriati.
Assumere precise responsabilità
nelle diverse situazioni scolastiche
anche attraverso il confronto con
figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della
Legalità e dei comportamenti
coerenti con essa, anche attraverso
l’analisi dei messaggi mediatici.





POF 2010/2011
musicale.
Riflettere sulle ragioni del
proprio agire, motivandolo
adeguatamente in relazione al
contesto ed ai valori di
riferimento.
Ricercare ed esplicitare le cause
e gli elementi caratterizzanti di
esperienze
problematiche
vissute all’interno del gruppoclasse.
Comprendere la funzione di
regole e ruoli in ordine allo
sviluppo personale, assumendo
comportamenti appropriati.
Assumere
precise
responsabilità nelle diverse
situazioni scolastiche anche
attraverso il confronto con
figure di riferimento adulte.
Riconoscere l’importanza della
Legalità e dei comportamenti
coerenti con essa, anche
attraverso l’analisi dei messaggi
mediatici.
OBIETTIVI
TRASVERSALI
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Comportamento
sociale






Acquisire autocontrollo e rispetto
delle regole
Acquisire
disponibilità
a
collaborare nell’esecuzione delle
attività.
Acquisire capacità di comunicare
con compagni ed adulti.
Accettare le diversità e le
differenze.



Acquisire autocontrollo e rispetto
delle regole
Acquisire
disponibilità
a
collaborare nell’esecuzione delle
attività.
Acquisire capacità di comunicare
con compagni ed adulti.
Accettare le diversità e le
differenze.



Pag. 88 di 130
Acquisire autocontrollo e
rispetto delle regole
Acquisire
disponibilità
a
collaborare
nell’esecuzione
delle attività.
Acquisire
capacità
di
comunicare con compagni ed
adulti.
Accettare le diversità e le
differenze.
Comportamento
personale
Acquisire:

Autostima

Autonomia

Attenzione

Impegno

Correttezza

Organizzazione e metodo di
studio/lavoro

Pertinenza degli interventi
Acquisire:

Autostima

Autonomia

Attenzione

Impegno

Correttezza

Organizzazione e metodo di
studio/lavoro

Pertinenza degli interventi
Acquisire:

Autostima

Autonomia

Attenzione

Impegno

Correttezza

Organizzazione e metodo
di studio/lavoro

Pertinenza
degli
interventi
Competenze
linguisticoespressive e
operative
Acquisire:

Capacità di lettura scorrevole
ed espressiva.

Capacità di comprensione
dei messaggi verbali e non.

Capacità di produzione di
messaggi verbali e non.

Competenza
lessicale
comune e specifica delle
varie discipline.

Capacità di motivazione dei
giudizi, riflessione critica
sulle espressioni verbali e
non impiegate e sulle attività
svolte.

Capacità
di
usare
correttamente materiali e
strumenti.

Coordinazione
sensomotoria.

Abilità manuali.
Acquisire:

Capacità di lettura scorrevole
ed espressiva.

Capacità di comprensione dei
messaggi verbali e non.

Capacità di produzione di
messaggi verbali e non.

Competenza lessicale comune
e specifica delle varie
discipline.

Capacità di motivazione dei
giudizi, riflessione critica sulle
espressioni verbali e non
impiegate e sulle attività
svolte.

Capacità
di
usare
correttamente materiali e
strumenti.

Coordinazione
sensomotoria.

Abilità manuali.
Acquisire:

Capacità
di
lettura
scorrevole ed espressiva.

Capacità di comprensione
dei messaggi verbali e
non.

Capacità di produzione di
messaggi verbali e non.

Competenza
lessicale
comune e specifica delle
varie discipline.

Capacità di motivazione
dei giudizi, riflessione
critica sulle espressioni
verbali e non impiegate e
sulle attività svolte.

Capacità
di
usare
correttamente materiali e
strumenti.

Coordinazione
sensomotoria.
88
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011

Pag. 89 di 130
Abilità manuali.
CONTENUTI
LIBRO “E’
UN’ALTRA
MUSICA”
organizzati per il
Registro
Elettronico
ARGO
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Modulo 1 –
Pratica
Strumentale e
Vocale
Vol. A LINGUAGGIO:

Unità 1

Unità 2

Unità 3 (livelli Pre, 1 e 2)
Vol. A TECNICA:

Unità 3 (livelli Pre e 6)
Vol. A REPERTORIO:

Unità 5
Vol. A LINGUAGGIO:

Unità 3 (livelli 3, 4 e 5)
Vol. A TECNICA:

Unità 3

Unità 4
Vol. A REPERTORIO:

Unità 5
Vol. A LINGUAGGIO:

Unità 3
Vol. A TECNICA:

Unità 3
Vol. A REPERTORIO:

Unità 5
Modulo 2 –
Storia, funzioni
sociali e
tematiche
trasversali
Vol. B:




Vol. B:




Vol. B:





CONTENUTI
LIBRO
“GUARDA CHE
MUSICA!”
organizzati per il
Registro
Elettronico
ARGO
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Modulo 1 –
Pratica
Strumentale e
Vocale
Vol. A PARTE SECONDA

Unità 1

Unità 3

Unità 6
Vol. B PARTE PRIMA

Unità 1

Unità 2
Vol. B PARTE SECONDA

Unità 1

Unità 3
Vol. B PARTE TERZA

Repertorio
Vol. A PARTE SECONDA

Unità 1, 3 e 6 (riepilogo)

Unità 2

Unità 4

Unità 5
Vol. B PARTE PRIMA

Unità 1 e 2 (riepilogo)
Vol. B PARTE SECONDA

Unità 1 e 3 (riepilogo)
Vol. B PARTE TERZA

Repertorio
Vol. A PARTE SECONDA

Unità da 1 a 6 (riepilogo)
Vol. B PARTE PRIMA

Unità 1 e 2 (riepilogo)

Unità 3
Vol. B PARTE SECONDA

Unità 1 e 3 (riepilogo)
Vol. B PARTE TERZA

Repertorio
Modulo 2 –
Storia, funzioni
sociali e
tematiche
trasversali
Vol. A PARTE TERZA

Unità 1

Unità 2

Unità 3
Vol. A PARTE TERZA

Unità 4

Unità 5

Unità 6
Vol. A PARTE TERZA

Unità 7

Unità 8
Vol. A PARTE PRIMA

Unità 1

Unità 2

Unità 3
VERIFICHE
CLASSI PRIME
CLASSI SECONDE
CLASSI TERZE
Sommative
Quadrimestrali

Funzione
linguisticocomunicativa:
linguaggio
specifico; pratica strumentale e
vocale;
produzione
e
rielaborazione dei materiali sonori.
Funzione
cognitivo-culturale:
ascolto; interpretazione ed analisi;
conoscenze delle diverse forme,
stili e culture musicali.

Funzione linguistico-comunicativa:
linguaggio
specifico;
pratica
strumentale e vocale; produzione e
rielaborazione dei materiali sonori.
Funzione
cognitivo-culturale:
ascolto; interpretazione ed analisi;
conoscenze delle diverse forme,
stili e culture musicali

Lettura e Scrittura della Musica.
Comprensione ed uso del


Lettura e Scrittura della Musica.
Comprensione
ed
uso
del


Periodiche delle
Competenze


Unità 1 – Funzioni Sociali
Unità 2 – Forme e Stili
Unità 3 – Antichità
Unità 4 – Medioevo

Unità 2 – Forme e Stili
Unità 5 – Rinascimento
Unità 6 – Barocco
Unità 7 – Classicismo
89

Unità 2 – Forme e Stili
Unità 8 – Romanticismo
Unità 9 – Novecento
Unità 10 – Jazz
Tematiche trasversali
Funzione
linguisticocomunicativa:
linguaggio
specifico; pratica strumentale e
vocale;
produzione
e
rielaborazione dei materiali
sonori.
Funzione cognitivo-culturale:
ascolto; interpretazione ed
analisi;
conoscenze
delle
diverse forme, stili e culture
musicali
Lettura
Musica.
e
Scrittura
della
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela


VALUTAZIONE
linguaggio specifico
Ascolto, analisi ed interpretazione.
Creazione
e
rielaborazione
personale


linguaggio specifico
Ascolto, analisi ed interpretazione.
Creazione
e
rielaborazione
personale
CLASSI PRIME
La Valutazione delle Competenze di
Musica è espressa come segue:
CLASSI SECONDE
La Valutazione delle Competenze di
Musica è espressa come segue:
Il voto è espresso in decimi da 1 a 10
coerentemente con le corrispondenze
specificate nello schema sotto indicato:
Il voto è espresso in decimi da 1 a 10
coerentemente con le corrispondenze
specificate nello schema sotto indicato:
“Conoscenze e competenze della
teoria e grammatica musicale e dei
contesti storici; capacità di ascolto,
collegamento, organizzazione e
rielaborazione dei materiali sonori;
uso del linguaggio specifico e delle
tecniche esecutive strumentali e
vocali: ____/10”
Voce corrispondente
Voto
“Conoscenze e competenze della
teoria e grammatica musicale e dei
contesti storici; capacità di ascolto,
collegamento, organizzazione e
rielaborazione dei materiali sonori;
uso del linguaggio specifico e delle
tecniche esecutive strumentali e
vocali: ____/10”
Voce corrispondente
Voto



POF 2010/2011
Pag. 90 di 130
Comprensione ed uso del
linguaggio specifico
Ascolto,
analisi
ed
interpretazione.
Creazione e rielaborazione
personale
CLASSI TERZE
La Valutazione delle Competenze di
Musica è espressa come segue:
“Conoscenze e competenze della
teoria e grammatica musicale e
dei contesti storici; capacità di
ascolto,
collegamento,
organizzazione e rielaborazione
dei materiali sonori; uso del
linguaggio specifico e delle
tecniche esecutive strumentali e
vocali: ____/10”
Il voto è espresso in decimi da 1 a
10
coerentemente
con
le
corrispondenze specificate nello
schema sotto indicato:
Voce corrispondente
Voto
Complete, approfondite, ampliate
10
Complete, approfondite, ampliate
10
Complete, approfondite, ampliate
10
Complete e approfondite
9
Complete e approfondite
9
Complete e approfondite
9
Abbastanza complete
8
Abbastanza complete
8
Abbastanza complete
8
Adeguate
7
Adeguate
7
Adeguate
7
Sufficienti
6
Sufficienti
6
Sufficienti
6
Parziali
5
Parziali
5
Parziali
5
Carenti
4
3
2
1
Carenti
4
3
2
1
Carenti
4
3
2
1
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
90
Gravemente carenti
Assolutamente carenti
Inesistenti
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 91 di 130
STRUMENTO
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della classe terza della scuola secondaria
di primo grado
Nel campo della formazione musicale l'insegnamento strumentale persegue un insieme di obiettivi generali
all'interno dei quali si individua l'acquisizione di alcuni traguardi essenziali, quali:
• il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della
tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia
nella capacità di attribuzione di senso;
• la capacità di produrre autonome elaborazioni di materiali sonori, pur all'interno di griglie predisposte;
• l'acquisizione di abilità in ordine alla lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria
musicale;
• un primo livello di consapevolezza del rapporto tra organizzazione dell'attività senso-motoria legata al
proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi;
• un primo livello di capacità performative con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di
controllo del proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione.
Orientamenti Formativi
L'insegnamento strumentale:
– promuove la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa più
completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa;
– integra il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi
dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, estetico-emotiva,
improvvisativo-compositiva;
– offre all'alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e
orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al
sociale;
– fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio.
In particolare la produzione dell'evento musicale attraverso la pratica strumentale:
• comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualità in rapporto al sistema operativo
dello strumento concorrendo allo sviluppo delle abilità senso-motorie legate a schemi temporali
precostituiti;
• dà all'alunno la possibilità di accedere direttamente all'universo di simboli, significati e categorie fondanti
il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con sé;
• consente di mettere in gioco la soggettività, ponendo le basi per lo sviluppo di capacità di valutazione
critico-estetiche;
• permette l'accesso ad autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione - composizione),
sviluppando la dimensione creativa dell'alunno.
L'essenziale aspetto performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione
intersoggettiva e pubblica dell'evento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al senso di
appartenenza sociale.
CONTENUTI FONDAMENTALI
I contenuti delle singole specificità strumentali che devono essere perseguiti sono:
• ricerca di un corretto assetto psico-fisico: postura, percezione corporea, rilassamento, respirazione,
equilibrio in situazioni dinamiche, coordinamento;
91
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 92 di 130
• autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico,
frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico;
• padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso l'imitazione e l'improvvisazione,
sempre opportunamente guidata;
• lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del
riconoscimento dei suoi parametri costitutivi;
• acquisizione, da parte degli alunni, di un metodo di studio basato sull'individuazione dell'errore e della
sua correzione;
• promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica di insieme e la conseguente
interazione di gruppo.
La capacità di lettura va rinforzata dalla "lettura a prima vista" e va esercitata non soltanto sulla notazione
tradizionale ma anche su quelle che utilizzano altri codici, con particolare riferimento a quelli più consoni
alle specificità strumentali.
FLAUTO
PIANOFORTE
TROMBA
• Acquisizione e sviluppo della
• Acquisizione di un'adeguata
impostazione strumentale con
tecnica di respirazione
particolare riguardo alla naturale
attraverso il controllo e la
impostazione del bocchino sulle labbra;
consapevolezza dei processi
• sviluppo della muscolatura labiale
inspiratorio ed espiratorio;
attraverso esercitazione di "buzzing"
• acquisizione della tecnica di
senza e con il bocchino;
emissione nei tre registri e
• acquisizione e sviluppo della tecnica di
respirazione attraverso il controllo e la
progressivo sviluppo di una
consapevolezza dei processi inspiratorio
buona sonorità, della capacità di
ed espiratorio;
controllo del suono e di
• acquisizione della tecnica di
intonazione nelle diverse
emissione: suoni naturali ed armonici e
situazioni timbriche e dinamiche controllo dell'intonazione;
e nei cambi di registro;
• acquisizione consapevole della
• acquisizione consapevole della
funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione e
funzione dei segni dinamici,
interpretazione (crescendo,
agogici ed espressivi e loro
diminuendo, staccato: vari tipi, legato,
realizzazione;
accelerando, rallentando, ecc.);
• acquisizione del controllo della
• ampliamento dell'estensione
postura e della posizione della
attraverso lo sviluppo degli armonici
mano;
sulle 7 posizioni;
• conoscenza delle posizioni
• conoscenza ed eventuale uso delle
nuove tecniche strumentali: frullato,
cromatiche dello strumento nei
glissato e utilizzo delle sordine;
tre registri e acquisizione di una
• conoscenza delle scale maggiori e
sicura tecnica "digitale"
minori fino a tre alterazioni;
(precisione nella coordinazione
• esecuzione di brani solistici e di
dei movimenti e sviluppo del
insieme nelle tonalità maggiori fino a tre
controllo delle diverse velocità);
alterazioni, esecuzioni di semplici brani
a prima vista.
• controllo consapevole delle
"articolazioni" (uso del legato e
Alla fine del triennio gli allievi
staccato, qualità e velocità dello
dovranno saper eseguire con
staccato, utilizzo dei diversi tipi
consapevolezza brani solistici e
di staccato e delle combinazioni
d'insieme appartenenti a diversi generi,
di staccato e legato);
epoche, stili, di difficoltà tecnica
• approccio all'esecuzione di
adeguata al percorso compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale
abbellimenti (acciaccature e
che l'allievo dovrà aver acquisito
appoggiature, mordenti,
prevede i seguenti contenuti:
gruppetti e trilli);
• esplorazione e capacità di
– principali figurazioni ritmiche in
utilizzo delle diverse possibilità
tempi semplici e composti;
timbriche dello strumento,
– utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi
anche in relazione ad alcune
armonici nell'ambito dell'estensione di 2
ottave;
delle moderne tecniche
– staccato e legato;
compositive.
– variazioni dinamiche e agogiche.
• Mano chiusa (dita su gradi congiunti):
scale, abbellimenti, cinque note non
consecutive, note ribattute, glissandi;
• mano aperta (dita su gradi disgiunti):
arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;
• bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri
bicordi, accordi, clusters;
• salti: note singole, bicordi, ottave, accordi.
Alla fine del triennio l'alunno dovrà saper
leggere a prima vista musiche tratte dai
primi metodi per pianoforte e dovrà saper
eseguire con consapevolezza interpretativa
almeno una composizione tratta dal
repertorio solistico o d'insieme per ciascuna
delle seguenti aree:
• danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e
Valzer; B. Bartòk, For children, ecc.);
• pezzo di carattere (ad esempio: R.
Schumann, Album per la gioventù; S.
Prokofiev, Music for children; una canzone o
standard jazzistico con sigle realizzate
dall'alunno, ecc.);
• forme polifoniche e forme-sonata (ad
esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J.
Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven,
Sonatine, ecc.);
• variazioni (variazioni facili di Mozart e di
Beethoven, variazioni facili di autori del
'900, ecc.).
92
CHITARRA
Padronanza del tocco
appoggiato e libero della mano
destra e relative capacità di
variarne gli aspetti dinamici e
timbrici;
• esecuzione d'arpeggi di vari
tipi anche con posizioni
accordali di mano sinistra;
• utilizzo e controllo delle note
simultanee con e senza il
pollice;
• conoscenza ed uso degli
accordi nelle tonalità più
agevoli anche con l'inserimento
del barrée;
• conoscenza ed utilizzo
consapevole delle posizioni
dalla prima in avanti;
• uso consapevole della
diteggiatura di entrambe le
mani;
• esplorazione ed utilizzo delle
possibilità timbriche e
dinamiche dello strumento
(pizzicati, glissandi, armonici,
percussioni, suoni legatistaccati, ecc.).
Alla fine del triennio gli allievi
dovranno saper eseguire con
consapevolezza brani solistici e
d'insieme appartenenti a diversi
generi, epoche, stili, di difficoltà
tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo che l'allievo
dovrà aver acquisito prevede la
capacità di eseguire brani
solistici nelle tonalità più
agevoli, almeno a due voci,
anche, con semplici cambi di
posizioni, contenenti le
principali figurazioni ritmiche.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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CRITERI DI VALUTAZIONE
Classi prime, seconde e terze
VOTO 10
OTTIMO –
ECCELLENTE
VOTO 9
DISTINTO
VOTO 8
BUONO
VOTO 7
DISCRETO
VOTO 6
SUFFICIENTE
VOTO 5
MEDIOCRE
VOTO 4
Conosce bene i contenuti e li approfondisce originalmente mediante uno zelante studio personale.
Mostra sicurezza tecnica ed originalità interpretativa nell’eseguire gli esercizi/studi/brani
assegnati.
Comprende ed usa con consapevolezza i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta una corretta e sicura conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce
autonomamente mediante lo studio personale.
Mostra agevole capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati.
Comprende ed usa in modo pertinente i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici, che approfondisce mediante lo studio
personale.
Mostra autonoma capacità di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati.
Comprende ed usa i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Presenta un’adeguata conoscenza degli elementi teorici che, opportunamente sollecitato,
approfondisce mediante lo studio personale.
Mostra qualche incertezza nell’eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati
Comprende ed usa, seppure con qualche difficoltà, i linguaggi e gli strumenti specifici della
disciplina.
Presenta un’accettabile ma superficiale conoscenza degli elementi teorici.
Solo se guidato riesce ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati.
Comprende ed usa con difficoltà i linguaggi e gli strumenti specifici della disciplina.
Si esercita solo se sollecitato.
Presenta una parziale conoscenza degli elementi teorici.
Opportunamente guidato prova ad eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati, ma con difficoltà
tecniche.
Applica quanto appreso per lo più in modo meccanico e si esercita solo se insistentemente
sollecitato.
Presenta una frammentaria conoscenza degli elementi teorici, lacune nella tecnica e si esercita
poco a casa.
Sebbene guidato, non è in grado di eseguire correttamente gli esercizi/studi/brani assegnati.
INSUFFICIENTE
VOTO 3
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Presenta gravi lacune tecniche/teoriche e non si esercita a casa.
Sebbene guidato, non è in grado di eseguire gli esercizi/studi/brani assegnati.
VOTO 2
Partecipa passivamente alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse per le attività proposte.
VOTO 1
Si rifiuta di partecipare alle lezioni e non ha acquisito alcuna abilità.
Non mostra alcun interesse per le attività proposte.
93
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 94 di 130
ARTE E IMMAGINE
Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole
collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di
opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è
sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
OBIETTIVI FORMATIVI
OBIETTIVI
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
Linguaggio visivo
Rimuovere gli stereotipi e
stimolare la creatività
Sviluppare ed approfondire
la capacità di osservazione,
rappresentazione ed
interpretazione
Sviluppare uno stile
espressivo personale
progettando elaborati
creativi
Tecniche espressive
Conoscere ed usare le
basilari tecniche
espressive
Approfondire la conoscenza
e l'utilizzo delle principali
tecniche espressive
Utilizzare consapevolmente
e adeguatamente strumenti e
tecniche figurative
Produzione e
rielaborazione
di messaggi visivi
Realizzare semplici
elaborati grafici con
l'utilizzo delle varie tecniche
espressive
Rappresentare la
tridimensionalità attraverso
la sfumatura delle ombre e
delle luci e attraverso l'uso
delle regole prospettiche
Copiare e rielaborare opere
dei periodi trattati;
progettare elaborati creativi;
sviluppare uno stile
espressivo personale
Storia dell'arte
Maturare la consapevolezza
spazio-temporale,
individuare il periodo
storico delle opere
trattate
Consolidare la
consapevolezza spaziotemporale,
riconoscere le
opere trattate e individuarne
il periodo artistico
Riconoscere movimenti
artistici, opere, stili dei
periodi trattati ;
contestualizzare le opere
storicamente e
geograficamente
94
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 95 di 130
Classe prima
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
TEMI ECONTENUTI
Test d’ingresso su abilità
percettive, capacità di
osservazione, conoscenze di
base sugli elementi del
linguaggio visuale, abilità
grafiche, uso del colore.
Rilevamento degli stereotipi
figurativi
U.D.1
Osservare, comprendere,
comunicare
L’ambiente naturale
La percezione visiva
Che cos’è l’arte?
Alle origini dell’arte: arte
preistorica
Come leggere l’opera d’arte
CONOSCENZE
Vedere e osservare
Lettura di immagini
ABILITA’
Uso del linguaggio specifico di base
Applicazione di tecniche grafiche ed
espressive
Produzione e rielaborazione
Produrre elaborati grafici
Osservare e descrivere
Leggere e interpretare i contenuti dei
Leggere e comprendere.
messaggi visivi e multimediali
Produrre e rielaborare Il
Riconoscere le leggi della percezione
meccanismo della visione Le visiva e applicarle nella realizzazione
leggi della percezione e
di un messaggio visivo Riconoscere i
illusioni ottiche Il mondo
codici e le regole compositive presenti
vegetale: l’albero Caratteri
nelle opere d’arte Lettura e
fondamentali dell’arte
interpretazione semplice di un’opera
preistorica Lettura ed analisi d’arte Produrre elaborati grafici
di opere d’arte
U.D.2
La grammatica visiva e i suoi Usare gli elementi visivi di base in
Gli elementi del linguaggio
codici: punto, segno, linea,
modo espressivo e non stereotipo.
visuale: punto, segno, linea,
pattern, texture, superficie
Sperimentare l’uso di tecniche diverse
superficie, forma
La forma della natura e le
per realizzare segni e texture
Il vicino Oriente antico
forme geometriche
Riconoscere forme secondo la loro
Struttura portante delle forme struttura e riprodurle
geometriche
Riconoscere i codici e le regole
Caratteri fondamentali
compositive presenti nelle opere
dell’arte delle civiltà fluviali d’arte
(Mesopotamia Egitto)
Lettura e interpretazione semplice di
Lettura ed analisi di opere
un’opera d’arte
d’arte
Produrre elaborati grafici
U.D. 3
Il colore: teorie del colore,
Comporre colori e gradazioni
Gli elementi del linguaggio
aspetti percettivi, cerchio di cromatiche
visuale: il colore, la
Itten, armonie e contrasti.
Usare correttamente il colore secondo
composizione
La composizione: la scelta
i principi delle armonie e dei contrasti
Il mondo egeo: arte cretese e compositiva, peso visivo ed
Analizzare la composizione
micenea
equilibrio
individuando le relazioni tra gli
Tecniche grafiche e pittoriche Caratteri fondamentali
elementi, peso ed equilibrio
dell’arte delle civiltà: cretese e Lettura e interpretazione di un’opera
micenea
d’arte
Lettura ed analisi di opere
Produrre elaborati grafici
d’arte
U.D.4
Riconoscere i codici e le regole
Arte greca Tecniche grafiche e Caratteri fondamentali
compositive presenti nelle opere
pittoriche
dell’arte greca Lettura ed
d’arte Lettura e interpretazione di
analisi di opere d’arte
un’opera d’arte in modo critico
Produrre elaborati grafici
U.D. 5
Riconoscere i codici e le regole
Arte etrusca e romana
Caratteri fondamentali
compositive presenti nelle opere
Tecniche grafiche e pittoriche dell’arte etrusca e romana
d’arte Lettura e interpretazione di
Lettura ed analisi di opere
un’opera d’arte in modo critico
d’arte La composizione: il
Produrre elaborati grafici basati sulla
modulo e ritmo
variazione modulare di elementi
grafici
U.D.6
Osservare, riconoscere e
Il mondo vegetale I fiori e i
L’ambiente naturaleL’arte
interpretare gli elementi
frutti; la natura morta
paleocristiana
dell’ambiente circostante Produrre
Caratteri fondamentali
elaborati con l’uso di tecniche e
dell’arte paleocristiana
materiali diversi Lettura e
Lettura ed analisi di opere
interpretazione di un’opera d’arte in
d’arte
modo critico
95
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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CLASSE SECONDA
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO
SETTEMBRE
TEMI E
CONOSCENZE
CONTENUTI
Test su argomenti svolti nel Vedere e osservare
corso dell’anno precedente.
Lettura di immagini
Recupero dei prerequisiti
U.D.1
Luce e ombra
Osservare e descrivere
Luce- ombra
Caratteri fondamentali dell’arte
L’arte del medioevo: Il romanica e gotica
Romanico e il Gotico
OTTOBRE
U.D.2
NOVEMBRE
Quadro generale dell’arte del
Rinascimento
Il Rinascimento
Caratteri fondamentali
dell’arte del Quattrocento
L’Arte del Quattrocento
Lettura ed analisi di opera
d’arte
Spazio: dal piano al volume
Raffigurare lo spazio a tre
Lo spazio e la
dimensioni
rappresentazione prospettica La prospettiva intuitiva,
centrale e accidentale
U.D. 3
DICEMBRE
GENNAIO
Il Rinascimento
L’Arte del Cinquecento
U.D.4
Arte e ambiente
FEBBRAIO
MARZO
Il mondo animale
La figura umana
U.D. 5
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
Il Seicento
Il Settecento
U.D.6
La Pubblicità, La Grafica.
Quadro generale dell’arte del
Cinquecento
Caratteri fondamentali
dell’arte del Cinquecento
Lettura ed analisi di opere
d’arte
Rielaborare e produrre
messaggi visivi con l’uso di
tecniche diverse
Conoscere e descrivere il
mondo animale
La forma del corpo
Le mani
Il volto
Il ritratto
La caricatura
La maschera
Quadro generale dell’arte
Barocca
Caratteri fondamentali
dell’arte del Seicento
Lettura ed analisi di opere
d’arte.
Il Settecento: il vedutismo,
il Rococò
Gli elementi fondamentali
del visual design
La grafica pubblicitaria
96
ABILITA’
Uso di linguaggi specifici, riferiti alla
storia dell’arte e alle leggi della
percezione e della comunicazione.
Applicazione di tecniche grafiche ed
espressive
Produzione e rielaborazione
Produrre grafici
Riconoscere e descrivere i contrasti
luce-ombra nella realtà e nelle
rappresentazioni visive
Rappresentare il volume attraverso il
chiaroscuro
Rappresentare composizioni di oggetti
dal vero
Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere d’arte
Lettura e interpretazione critica di
un’opera d’arte
Produrre elaborate grafici
Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere d’arte
Lettura e interpretazione critica di
un’opera d’arte
Rappresentare oggetti piani e solidi e
ambienti in prospettiva centrale e
accidentale
Riconoscere nelle immagini d’arte e nei
messaggi visivi le tecniche della
prospettiva
Produrre elaborate grafici
Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opera d’arte
Lettura e interpretazione critica di
un’opera d’arte
Produrre elaborati grafici
Osservare, riconoscere e interpretare il
mondo animale
Produrre ed inventare messaggi visivi
con l’uso di tecniche e materiali diversi
Osservare e rappresentare la figura
umana
Rielaborare in modo espressivo la figura
umana, le mani e il volto
Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere d’arte
Lettura e interpretazione di un’opera
d’arte in modo appropriato.
Leggere, interpretare e produrre
messaggi visivi rapportandoli ai contesti
in cui sono stati realizzati
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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CLASSE TERZA
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
PERIODO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GIUGNO
TEMI ECONTENUTI
U.D.1
Test d’ingresso, La
Prospettiva.
U.D.2
Il Neoclassicismo, il
Romanticismo.
CONOSCENZE
conoscere le regole della
prospettiva accidentale
ABILITA’
saper applicare le regole della
prospettiva accidentale
Quadro generale e caratteri
fondamentali del
Neoclassicismo e del
Romanticismo.
Lettura e analisi di opere
d’arte. Approfondimenti online
U.D.3
Quadro generale e caratteri
Il Realismo, l’Impressionismo, fondamentali del Realismo,
il Postimpressionismo
dell’Impressionismo, del
Postimpressionismo Lettura e
analisi di opere d’arte.
Approfondimenti online
Riconoscere i codici e le
regole compositive
presenti nelle opere d’arte
Lettura e interpretazione
critica di un’opera d’arte
Produrre elaborati grafici
Riconoscere i codici e le
regole compositive presenti
nelle opera d’arte
Lettura e interpretazione
critica di un’opera d’arte
Produrre elaborati grafici
applicando le tecniche
espressive dei periodi studiati
U.D. 4
Quadro generale e caratteri
Riconoscere i codici e le
L’Espressionismo,L’Art
generali dell’ Espressionismo, regole compositive presenti
Nouveau, Il Secessionismo e dell’Art Nouveau, del
nelle opera d’arte.
Klimt.
Secessionismo
Lettura e interpretazione
Lettura ed analisi di opere
critica di un’opera d’arte
d’arte
Produrre elaborati grafici
Rielaborare e produrre
messaggi visivi con l’uso di
tecniche diverse
U.D.5
Caratteri fondamentali del
Riconoscere i codici e le
Cubismo, Futurismo,
Cubismo, Futurismo,
regole compositive presenti
Astrattismo, Dadaismo,
Astrattismo, Dadaismo,
nelle opere d’arte
Surrealismo, Metafisica, il
Surrealismo, Metafisica, e
Lettura e interpretazione
Ritorno all’Ordine.
architettura razionalista
critica di un’opera d’arte
Produrre elaborati grafici
applicando le tecniche
espressive dei periodi studiati
U.D. 6
Il metodo progettuale
Abitazione e arredamento, Il L’abitazione
Design
Il Design industriale
U.D.6
La Pop Art, L’Arte Informale,
Il Graffitismo
Il Fumetto
Caratteri fondamentale della
Pop Art, Arte Informale,
Graffitismo. Il Fumetto. La
tavola, la striscia, la vignetta
Saper osservare per progettare
in modo semplice un oggetto
di uso quotidiano
Rappresentare in pianta
un appartamento
Riconoscere i codici e le
regole compositive presenti
nelle opera d’arte
Lettura e interpretazione
critica di un’opera d’arte
Produzione di una striscia
fumettistica.
METODOLOGIA
Il metodo scelto per la comunicazione didattica è il metodo induttivo: si cercherà di leggere un’opera d’arte
in modo semplice, facendo comprendere i principali aspetti formali, tecnici, estetici e culturali conoscere
autori, movimenti, periodi artistici e saperli collocarli nel contesto storico, la conoscenza dei principali stili
artistici. Il lavoro in classe sarà svolto secondo forme varie e articolate: varietà di comunicazione con la
sottoscritta, stimolazione del dialogo interattivo esteso al gruppo classe , lavoro individuale alternato al
lavoro in gruppi, fasi di recupero per alunni in difficoltà e di approfondimento per gli altri, performance e
valutazione finale.
Le attività espressive, tipiche della disciplina saranno a scuola ed alcune volte verranno completate a casa,
in orario extrascolastico, secondo gli effettivi interessi secondo le indicazioni fornite a scuola.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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Strumenti e mezzi Libro di testo, materiale da disegno, materiale stampato e audiovisivi, (videocassette,
diapositive, film, ecc), riviste, fotocamera digitale, computer, Lim.
Verifiche: Utilizzo di schemi grafici, controllo elaborati grafico-pittorici ed espressivi, esposizione e dei
lavori di gruppo ( cartelloni, ricerche, modelli ) . Analisi delle immagini prodotte.
Valutazione : La valutazione sarà sia intermedia che finale, sarà individuale e riferita al livello di
conoscenze e capacità del singolo alunno. Tramite gli elaborati grafico-pittorici sarà valutata l’evoluzione
della tecnica e della fantasia, in relazione al proprio potenziale iniziale.
CRITERI DI VALUTAZIONE
CLASSI PRIME
VOTO
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
U.D.1
Sapere produrre semplici elabora
ti grafici applicando le leggi della
percezione visiva
U.D.2
Sapere produrre elaborati grafici utilizzando
gli elementi del linguaggio visuale (il punto, la
line, la texture).
Sa leggere, in modo autonomo e sicuro,
i messaggi visivi e rappresentare gli
elementi
della realtà (o astratti), superando gli
stereotipi.
Riconosce, in modo sicuro ed autonomo, gli
elementi del linguaggio visuale, creando
eccellenti elaborati grafici con diversi
strumenti.
Sa leggere, in modo autonomo e corretto,
i messaggi visivi e rappresentare gli
elementi
della realtà (o astratti), superando gli
stereotipi.
Riconosce, in modo autonomo e corretto, gli
elementi del linguaggio visuale, creando
elaborati grafici con diversi strumenti
Legge, in modo corretto, i messaggi
visivi, riproduce gli elementi della realtà (o
astratti), riconosce e supera molti degli
stereotipi
Riconosce, in modo sicuro e corretto, gli
elementi del linguaggio visuale, creando
elaborati grafici con segni elementari e con
diversi strumenti
Riproduce gli elementi della realtà (o
astratti), riconoscendo e superando gli
stereotipi principali
Riconosce, in modo corretto, gli elementi del
linguaggio visuale, creando elaborati grafici
con segni elementari e con diversi strumenti
Legge, in modo guidato, i messaggi visivi,
riproduce elementi della realtà (o astratti),
supera alcuni degli stereotipi
Riconosce, in modo guidato, gli elementi del
linguaggio visuale creando elaborati grafici con
segni elementari e con diversi strumenti
Legge, in modo insufficiente, i messaggi
visivi, supera solo alcuni degli stereotipi.
Riconosce, in modo guidato, solo alcuni degli
gli elementi del linguaggio visuale creando
elaborati grafici con segni elementari.
Legge, in modo scarso, i messaggi visivi,
non supera gli stereotipi.
Non utilizza in maniera corretta gli elementi
del linguaggio visuale nella realizzazione di
elaborati grafici.
Esegue in maniera errata solo alcuni
esercizi grafici seppur semplificati.
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi
grafici seppur semplificati.
Esegue pochi o nessun esercizio grafico
né a scuola né a casa seppur
semplificato e adattato alle sue capacità.
Non esegue nessun esercizio grafico né
a scuola né a casa seppur semplificato e
adattato alle sue capacità.
Esegue in maniera errata solo alcuni esercizi
grafici seppur semplificati.
U.D.3
U.D.4
U.D.5
U.D.6
Saper riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle opere d’arte
analizzate.
Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le
varie tecniche espressive.
Conosce e illustra in modo completo e
dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue
principali forme espressive e nelle tecniche di
realizzazione; rielabora in modo autonomo e
corretto i soggetti studiati per produrre in modo
creativo messaggi visivi utilizzando le varie
tecniche pittoriche.
Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato
l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo autonomo e corretto i
soggetti studiati per produrre in modo creativo
messaggi visivi utilizzando le varie tecniche
pittoriche.
Conosce e illustra in modo autonomo l’opera
d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo completo i soggetti studiati
per produrre in modo creativo messaggi visivi
utilizzando le varie tecniche pittoriche.
Conosce e illustra in modo corretto l’opera
d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo corretto i soggetti studiati
per produrre in modo creativo messaggi visivi
utilizzando le varie tecniche pittoriche.
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte
studiata, nelle sue principali forme espressive e
nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni
soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi
utilizzando le varie tecniche pittoriche.
Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso,
applica in modo approssimativo poche
tecniche artistiche per produrre pochi e
elementari messaggi visivi.
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e
scorretto, applica in modo approssimativo e
poco corretto poche tecniche artistiche per
produrre pochi e elementari messaggi visivi.
Conosce scarsi contenuti in modo scorretto,
applica
in modo
errato poche tecniche
artistiche per produrre elementari messaggi
visivi.
Sconosce i contenuti , applica
in modo
totalmente errato le tecniche artistiche..
Non esegue nessun esercizio grafico né a
scuola né a casa seppur semplificato e
adattato alle sue capacità.
Non esegue alcuna consegna orale o scritta
anche se proposta
su argomenti molto
semplificati e trattati poco prima in classe
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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CLASSI SECONDE
VOTO
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
U.D.1
Sapere rappresentare il volume attraverso il
chiaroscuro e il rapporto luce-ombra.
U.D.2
U.D.3
U.D.5
U.D.6
Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le
regole della prospettiva.
Riconoscere i codici e le regole compositive
presenti nelle opere d’arte.
Applica le regole della prospettiva lineare in modo
completo e corretto per rappresentare lo spazio;
conosce e illustra in modo completo e dettagliato
l’opera d’arte studiata.
U.D.4
Sapere osservare e rappresentare
la figura umana
Applica le regole della prospettiva lineare in modo
autonomo e corretto per rappresentare lo spazio;
conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato
l’opera d’arte studiata.
Applica in modo completo e sicuro
le proporzioni del corpo umano, sa
rappresentare la figura umana, il
volto, le mani, rielaborandoli anche in
funzione espressiva
Applica, in modo corretto e sicuro, le regole della
prospettiva centrale per rappresentare lo spazio;
conosce e illustra in modo autonomo l’opera d’arte
studiata.
applica in modo completo le
proporzioni del corpo umano, sa
rappresentare la figura umana, il
volto, le mani, rielaborandoli anche
in funzione espressiva
Applica, in modo corretto, le regole della
prospettiva centrale per rappresentare lo spazio;
conosce e illustra in modo corretto l’opera d’arte
studiata.
applica
in modo corretto
le
proporzioni del corpo umano, sa
rappresentare la figura umana, il
volto, le mani, rielaborandoli anche
in funzione espressiva
Applica, in modo guidato , le regole della
prospettiva centrale per rappresentare lo spazio;
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte
studiata.
Applica,
in modo guidato
le
proporzioni del corpo umano, sa
rappresentare in modo elementare la
figura umana, il volto, le mani,
rielaborandoli, in maniera sufficiente,
anche in funzione espressiva
Conosce i contenuti in modo lacunoso, applica
in modo approssimativo le tecniche artistiche
per produrre e elementari messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e
scorretto, applica in modo approssimativo e
poco corretto poche tecniche artistiche per
produrre pochi e elementari messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
applica con difficoltà alcune regole della
prospettiva accidentale.
Conosce alcuni contenuti in modo lacunoso.
Rappresenta in modo elementare la
figura umana, il volto, le mani,
rielaborandoli, con difficoltà.
Benché guidato, applica con difficoltà alcune
regole della prospettiva.
Conosce pochi contenuti in modo lacunoso e
scorretto.
Non utilizza in maniera corretta gli
elementi del linguaggio visuale nella
rappresentazione della figura umana.
Utilizza in modo errato la tecnica del chiaroscuro.
Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed in
modo errato alcune regole della prospettiva
accidentale. Conosce scarsi contenuti in modo
scorretto.
Benché guidato, non è in grado di applicare le
regole della prospettiva accidentale. Sconosce i
contenuti relativi ai vari periodi della storia
dell'arte.
Benché guidato, non si impegna nella
rappresentazione della figura umana,
delle sue parti e nella rielaborazione
espressiva
Esegue in maniera errata solo alcuni
esercizi grafici seppur semplificati.
non esegue alcun esercizio grafico né a scuola né
a casa seppur semplificato e adattato alle sue
capacità.
Non esegue alcuna consegna orale o
scritta anche se proposta
su
argomenti molto semplificati e trattati
poco prima in classe
Conosce e illustra in modo completo e
dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle sue
principali forme espressive e nelle tecniche di
realizzazione; rielabora in modo autonomo e
corretto i soggetti studiati per produrre in modo
creativo messaggi visivi utilizzando il chiaroscuro
per rendere l'effetto luci/ombre.
Conosce e illustra in modo sicuro e dettagliato
l’opera d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo completo i soggetti studiati
per produrre in modo creativo messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
Conosce e illustra in modo autonomo l’opera
d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo completo i soggetti studiati
per produrre in modo creativo messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
Conosce e illustra in modo corretto l’opera
d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive e nelle tecniche di realizzazione;
rielabora in modo corretto i soggetti studiati per
produrre in modo creativo messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera d’arte
studiata, nelle sue principali forme espressive e
nelle tecniche di realizzazione, e rielabora alcuni
soggetti studiati per produrre dei messaggi visivi
utilizzando il chiaroscuro per rendere l'effetto
luci/ombre.
Non è in grado di realizzare elaborati
utilizzando la tecnica del chiaro-scuro. esegue
pochi o nessun esercizio grafico né a scuola né
a casa seppur semplificato e adattato alle sue
capacità
non esegue alcun esercizio grafico né a scuola
né a casa seppur semplificato e adattato alle
sue capacità.
99
Applica
in modo autonomo e
completo le proporzioni del corpo
umano, sa rappresentare la figura
umana,
il
volto,
le
mani,
rielaborandoli anche in funzione
espressiva
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CLASSI TERZE
VOTO
U.D.1
Sapere produrre elaborati grafici utilizzando le
regole della prospettiva
10
applica le regole della prospettiva lineare in
modo preciso e corretto per rappresentare lo
spazio; conosce in modo molto approfondito gli
elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
9
applica le regole della prospettiva lineare in
modo autonomo e corretto per rappresentare lo
spazio; conosce in modo approfondito gli
elementi fondamentali dei linguaggi multimediali
8
Applica, in modo corretto e sicuro, le regole
della prospettiva centrale per rappresentare lo
spazio; conosce bene gli elementi fondamentali
dei linguaggi multimediali
7
Applica, in modo corretto, le regole della
prospettiva centrale per rappresentare lo spazio;
conosce gli elementi fondamentali dei linguaggi
multimediali
6
Applica, in modo guidato , le regole della
prospettiva centrale per rappresentare lo spazio;
conosce alcuni elementi dei linguaggi
multimediali
5
4
3
2
1
applica con difficoltà alcune regole della
prospettiva accidentale; conosce in modo
superficiale alcuni elementi dei linguaggi
multimediali
Benché guidato, applica con difficoltà alcune
regole della prospettiva accidentale; conosce in
modo superficiale alcuni elementi dei linguaggi
multimediali
Benché guidato, applica con grosse difficoltà ed
in modo errato alcune regole della prospettiva
accidentale; conosce in modo errato alcuni
elementi dei linguaggi multimediali
benché guidato, non è in grado di applicare le
regole della prospettiva accidentale; sconosce
gli elementi dei linguaggi multimediali
non esegue alcun esercizio grafico – né a
scuola né a casa – seppur semplificato e
adattato alle sue capacità, non conosce gli
elementi dei linguaggi multimediali
U.D.2
U.D.3
U.D.4
U.D.5
U.D.7
Sapere leggere ed interpretare le opere
d'arte dei vari periodi riconoscendone i
codici e le regole compositive
Conosce e illustra in modo preciso e
dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle
sue principali forme espressive e nelle
tecniche di realizzazione; rielabora in
modo autonomo e preciso i soggetti
studiati per produrre in modo molto
creativo messaggi visivi
Conosce e illustra in modo completo e
dettagliato l’opera d’arte studiata, nelle
sue principali forme espressive e nelle
tecniche di realizzazione; rielabora in
modo autonomo e corretto i soggetti
studiati per produrre in modo creativo
messaggi visivi
Conosce e illustra in modo autonomo
l’opera d’arte studiata, nelle sue principali
forme espressive e nelle tecniche di
realizzazione;
rielabora
in
modo
completo i soggetti studiati per produrre
in modo creativo messaggi visivi
Conosce e illustra in modo corretto
l’opera d’arte studiata, nelle sue principali
forme espressive e nelle tecniche di
realizzazione; rielabora in modo corretto
i soggetti studiati per produrre in modo
creativo messaggi visivi
Riconosce e illustra, se guidato, l’opera
d’arte studiata, nelle sue principali forme
espressive
e
nelle
tecniche
di
realizzazione, e rielabora alcuni soggetti
studiati per produrre dei messaggi visivi
Conosce alcuni contenuti in modo
lacunoso, applica in modo
approssimativo poche tecniche artistiche
per produrre pochi e elementari
messaggi visivi
Conosce pochi contenuti in modo
lacunoso e scorretto, applica in modo
approssimativo e poco corretto poche
tecniche artistiche per produrre pochi e
elementari messaggi visivi
Conosce scarsi contenuti in modo
scorretto, applica in modo errato poche
tecniche artistiche per produrre
elementari messaggi visivi
Sconosce i contenuti , applica in modo
totalmente errato le tecniche artistiche
Non esegue alcuna consegna orale o
scritta anche se proposta su argomenti
molto semplificati e trattati poco prima
in classe
100
U.D.6
Saper osservare per
progettare in modo
semplice un oggetto
quotidiano
di
uso
Applica, in modo preciso e sicuro,
un metodo progettuale seguendo le
giuste sequenze
Applica, in modo completo e sicuro,
un metodo progettuale seguendo le
giuste sequenze
Applica, in modo autonomo, un
metodo progettuale seguendo le
giuste sequenze
Applica, in modo corretto, un
metodo progettuale seguendo le
giuste sequenze
Applica, in modo guidato,
un
metodo progettuale seguendo le
giuste sequenze
benché guidato, rivela qualche
difficoltà nell’ applicare un metodo
progettuale e nel seguire le corrette
sequenze
benché guidato, rivela grosse
difficoltà nell’ applicare un metodo
progettuale e nel seguire le corrette
sequenze
benché guidato, rivela gravi difficoltà
nell’ applicare un metodo progettuale
benché guidato, non applica alcun
criterio progettuale, esegue pochi o
nessun esercizio grafico né a scuola
né a casa seppur semplificato e
adattato alle sue capacità
non applica alcun criterio
progettuale, non esegue nessun
esercizio grafico né a scuola né a
casa seppur semplificato e adattato
alle sue capacità
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LINGUA INGLESE
I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa
TRAGUARDI
ASCOLTO
( comprensione orale)
L’alunno comprende i
punti essenziali di un
discorso su argomenti
familiari o di studio che
affronta normalmente a
scuola e nel tempo
libero.
PARLATO
(produzione e
interazione orale)
- Interagisce con uno
o più interlocutori in
contesti familiari e su
argomenti noti.
- Descrive situazioni,
racconta avvenimenti
ed
esperienze
personali,
espone
argomenti di studio.
OBIETTIVI
CLASSE
PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE
TERZA
LETTURA
(comprensione
scritta)
- Legge semplici
testi con diverse
strategie adeguate
allo scopo.
Legge
testi
informativi
e
ascolta spiegazioni
attinenti
a
contenuti di studio
di altre discipline.
SCRITTURA
(produzione scritta)
Scrive
semplici
resoconti
e
compone
brevi
lettere o messaggi
rivolti a coetanei e
familiari.
Capire
frasi ed
espressioni
molto
semplici concernenti la
persona, la famiglia, le
cose
concrete
dell’ambiente
circostante
a
condizione che si parli
lentamente e in modo
ben articolato.
-Comunicare
con
uno
o
più
interlocutori
in
contesti
noti
scambiando semplici
informazioni
personali;
-Descrivere con frasi
ed
espressioni
semplici persone e
luoghi molto familiari.
- Capire parole di
uso
comune
nonché frasi molto
semplici;
- Comprendere il
senso globale di
brevi
testi
ed
individuare
le
informazioni
principali.
- Scrivere semplici e
brevi
testi
e
messaggi
(una
cartolina, un invito
o una e-mail) ;
- Compilare un
modulo con i dati
personali.
-Capire singole parole
ed espressioni usate
molto correntemente
per
comunicare
informazioni semplici
riguardanti la propria
persona, la famiglia, e
l’ambiente circostante,
a condizione che venga
usato un linguaggio
chiaro e ben articolato.
-Capire
i
punti
essenziali
di
un
messaggio o di un
annuncio
semplice,
breve e chiaro.
- Comprendere i punti
essenziali di un
discorso, a condizione
che venga usata una
lingua chiara e che si
parli di argomenti
familiari, inerenti alla
scuola, al tempo libero,
ecc.
- Individuare
l’informazione
principale di
programmi radiofonici
otelevisivi su
avvenimenti di attualità
o su argomenti che
riguardano i propri
interessi, a condizione
che il discorso sia
articolato in modo
chiaro.
Individuare,
ascoltando, termini e
informazioni attinenti a
contenuti di studio di
altre discipline.
Comunicare in
situazioni di vita
quotidiana
scambiando semplici
e dirette informazioni
che riguardano temi e
attività familiari.
- Descrivere con frasi
ed
espressioni
semplici
persone,
luoghi, cose ed attività
svolte.
Individuare
informazioni
concrete
e
prevedibili in testi
quotidiani semplici
(per esempio un
annuncio,
un
prospetto, un menù
o un orario).
- Capire una e-mail
o
una
lettera
personale semplice
e breve.
Scrivere un
appunto o una
comunicazione
breve e semplice
nonché una e-mail o
una
lettera
personale.
- Dare risposte
coerenti
ed
appropriate
a
semplici domande.
- Descrivere o
presentare persone,
condizioni di vita o di
studio, compiti
quotidiani; indicare
che cosa piace o non
piace; esprimere
un’opinione e
motivarla con
espressioni e frasi
connesse in modo
semplice.
- Interagire con uno o
più interlocutori,
comprendere i punti
chiave di una
conversazione ed
esporre le proprie
idee in modo chiaro e
comprensibile.
-Gestire
conversazioni di
routine, scambiando
idee e informazioni in
situazioni quotidiane
prevedibili.
Leggere
e
individuare
informazioni
esplicite in brevi
testi
di
uso
quotidiano e in
lettere personali.
Leggere
globalmente testi
relativamente
lunghi per trovare
informazioni
specifiche relative
ai propri interessi e
a contenuti di
studio di altre
discipline.
- Leggere brevi
storie e semplici
biografie.
- Produrre risposte a
questionari
e
formulare domande
su testi.
- Raccontare per
iscritto esperienze,
esprimendo
sensazioni
e
opinioni con frasi
semplici.
- Scrivere brevi
lettere
personali
adeguate
al
destinatario e brevi
resoconti che si
avvalgono di lessico
sostanzialmente
appropriato e di
sintassi elementare.
101
RIFLESSIONE SULLA
LINGUA E
SULL’APPRENDIMENTO
- Individua elementi culturali
veicolati dalla lingua materna o
di
scolarizzazione
e
li
confronta con quelli veicolati
dalla lingua straniera, senza
atteggiamenti di rifiuto.
- Affronta situazioni nuove
attingendo al suo repertorio
linguistico; usa la lingua per
apprendere argomenti anche di
ambiti disciplinari diversi.
- Autovaluta le competenze
acquisite ed è consapevole del
proprio modo di apprendere.
- Osservare parole ed
espressioni nei contesti d’uso e
coglierne i rapporti di
significato.
- Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
- Rilevare semplici analogie o
differenze tra comportamenti
e usi legati a lingue diverse.
-Riconoscere come si
apprende e che cosa ostacola il
proprio apprendimento.
Osservare
parole
ed
espressioni nei contesti d’uso e
coglierne i rapporti di
significato;
- Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
- Rilevare semplici analogie o
differenze tra comportamenti
e usi legate a lingue diverse.
- Riconoscere come si
apprende e che cosa ostacola il
proprio apprendimento.
-Osservare
parole
ed
espressioni nei contesti d’uso e
coglierne i rapporti di
significato;
- Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
- Rilevare semplici analogie o
differenze tra comportamenti
e usi legati a lingue diverse.
- Riconoscere come si
apprende e che cosa ostacola il
proprio apprendimento.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
ORDINE
1
2
3
4
5
POF 2010/2011
Pag. 102 di 130
ARGOMENTI DEL PROGRAMMA
I CLASSE
Starter
Alfabeto – Numeri e denaro – Colori – Oggetti scolastici – Linguaggio da usare in classe – Animali – Orari – Giorni, mesi e stagioni –
Numeri ordinali e date – Materie scolastiche – Sostantivi plurali.
Io e i miei nuovi amici
Lessico
Grammatica
Paesi e nazionalità
Pronomi personali soggetto
Aggettivi qualificativi
Be:
Present
simple,
forma
affermativa, negativa, interrogativa e
risposte brevi.
Aggettivi possessivi
Articoli: a/an, the
Il mio mondo
Lessico
Grammatica
La famiglia
Have got:Present simple, tutte le
La casa: stanze, arredamento
forme
ed elettrodomestici
Il genitive sassone
Preposizioni di luogo
Il mondo intorno a me
Lessico
Grammatica
La routine quotidiana e le
Present simple
ore.
Avverbi di frequenza
Gli sport.
Preposizioni di tempo
Question words
Pronomi personali complemento
Interessi e tempo libero
Lessico
Le attività del tempo
libero.
L’abbigliamento
Grammatica
Can: tutte le forme
Imperativo affermativo e negativo
Present Continuous: tutte le forme
Funzioni linguistico-comunicative
Parlare di se stessi e di altre persone.
Chiedere e dare informazioni
personali.
Funzioni linguisticocomunicative
Parlare di ciò che si possiede.
Parlare dell’arredamento di una
stanza.
Cultura dei paesi anglofoni
Informazioni sulla geografia
del Regno Unito.
Cultura dei paesi anglofoni
Informazioni sugli oggetti
preferiti dai ragazzi in Gran
Bretagna.
Buckingham Palace.
Funzioni linguisticocomunicative
Parlare di programmi televisivi.
Parlare di ciò che piace o non piace.
Cultura dei paesi anglofoni
-Abitudini televisive delle
famiglie in Gran Bretagna.
-Routine scolastica di uno
studente inglese e
ordinamento scolastico nel
Regno Unito.
Funzioni linguisticocomunicative
Parlare delle attività del tempo libero.
Fare acquisti di vestiario e capire i
prezzi.
Cultura dei paesi anglofoni
Attività del tempo libero dei
ragazzi inglesi.
II CLASSE
1
2
3
4
5
Richieste e accordi
Lessico
Le descrizioni fisiche.
Gli strumenti e i generi
musicali.
Uno sguardo al passato
Lessico
Mestieri e professioni.
Personaggi noti del passato
Grammatica
Present simple e Present
continuous.
Pronomi possessivi.
Avverbi di modo.
Funzioni linguisticocomunicative
Chiedere, accordare o rifiutare un
permesso.
Esprimere accordo o disaccordo.
Cultura dei paesi anglofoni
Una storia di musica
popolare.
Gli Stati Uniti d’America.
Grammatica
Past simple dei verbi regolari e
irregolari, tutte le forme.
Funzioni linguisticocomunicative
Raccontare un evento passato
Cultura dei paesi anglofoni
Walt Disney
Funzioni linguisticocomunicative
Cultura dei paesi anglofoni
Hard Rock Cafe.
Piatti tradizionali.
Viaggiare attraverso l’Europa
Lessico
Grammatica
Mezzi di trasporto
Present continuous con
Cibi e bevande
significato di futuro.
I sostantivi numerabili e non
numerabili.
In città
Lessico
Luoghi pubblici
Lavoro domestico
Emozioni e sentimenti
Lessico
Emozioni e sentimenti
Prendere accordi.
Ordinare cibo e bevande.
Grammatica
Must
Have to
I verbi seguiti dalla forma -ing
Funzioni linguistico-comunicative
Chiedere e dare indicazioni stradali.
Chiedere il permesso di fare qualcosa.
Cultura dei paesi anglofoni
La città di New York.
Grammatica
Il comparativo degli aggettivi.
Il superlativo degli aggettivi.
Funzioni linguistico-comunicative
Richiedere informazioni turistiche.
Fare una telefonata.
Cultura dei paesi anglofoni
Guinness world records
102
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 103 di 130
III CLASSE
1
2
3
4
5
Uno sguardo al futuro
Lessico
La personalità e il mondo dei
teenagers.
L’ambiente ed il clima.
Grammatica
Be going to
Will/won’t
May/Might
Periodo ipotetico di I tipo
Funzioni linguistico-comunicative
Parlare di programmi futuri.
Fare predizioni.
Cultura dei paesi anglofoni
Il clima in Gran Bretagna
e negli Stati Uniti.
L’uragano Katrina.
Grammatica
Present Perfect
Past Participle
Ever+never
Present Perfect/Past Simple
Present Perfect + for/since
I pronomi relativi
Funzioni linguistico-comunicative
Descrivere e Parlare di esperienze
passate.
Esprimere la durata delle esperienze
passate.
Porre domande su libri letti
recentemente e rispondere.
Cultura dei paesi anglofoni
James Bond
Australia: terra d’avventure
Scrittori inglesi.
Grammatica
Past continuous
Past continuous vs Past Simple
+ when/while
Should/Shouldn’t
Il period ipotetico di II tipo
Funzioni linguistico-comunicative
Parlare di azioni in svolgimento nel
passato.
Dare consigli.
Cultura dei paesi anglofoni
I problemi degli adolescenti
britannici.
Il bullismo nel Regno Unito.
Il Mondo virtuale
Lessico
Il computer ed internet.
I Telefoni cellulari.
Grammatica
Il Passivo: present simple.
Il Passivo: past simple.
Funzioni linguistico-comunicative
Parlare degli oggetti preferiti.
Esprimere preferenze.
Porre domande sulle invenzioni e
rispondere.
Descrivere un’invenzione.
Cultura dei paesi anglofoni
Il padre di Internet
La pubblicità
Lessico
I media
Grammatica
Discorso diretto e indiretto.
Funzioni linguistico-comunicative
Parlare di cinema e di televisione.
Parlare di pubblicità.
Esprimere opinioni.
Cultura dei paesi anglofoni
Rupert Murdoch: un gigante
dei media.
Esperienze
Lessico
Libri, viaggi e storie
avventurose.
Adolescenti e bullismo
Lessico
Malattie e problemi degli
adolescenti.
103
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 104 di 130
LINGUA FRANCESE/SPAGNOLO
TRAGUARDI
ASCOLTO
( comprensione
orale)
PARLATO
(produzione
e
interazione orale)
-Comunica
oralmente in attività
che richiedono solo
uno scambio di
informazioni
semplici e diretto su
argomenti familiari e
abituali.
-Descrive in modo
semplice aspetti del
proprio vissuto e del
proprio ambiente
LETTURA
(comprensione
scritta)
-Comprensione
orale del significato
di semplici testi ed
espressioni afferenti
alla sfera personale
-Produzione orale di
semplici messaggi.
-Interazione orale su
argomenti
di
carattere personale e
familiare
-Comprensione
scritta del significato
di semplici testi ed
espressioni relativi
alla sfera personale
-Produzione scritta di
semplici testi
- Riconoscere ed usare i diversi
suoni e segni della seconda
lingua comunitaria.
- Riconoscere ed usare il
registro formale ed informale.
- Riflettere sull’esistenza dei
prestiti linguistici in uso nella
lingua italiana
Comprensione
orale del significato
globale di semplici
testi ed espressioni
relativi alla vita
quotidiana
- Produzione orale di
messaggi
adeguati
alla
situazione
comunicativa
linguisticamente
comprensibili anche
se con errori formali
- Interazione orale su
argomenti
di
carattere quotidiano
-Descrivere persone,
luoghi e oggetti
familiari utilizzando
parole e frasi già
incontrate ascoltando
o leggendo.
-Riferire
semplici
informazioni
afferenti alla sfera
personale, integrando
il significato di ciò
che si dice con
mimica e gesti.
-Interagire,
su
argomenti atti a
soddisfare bisogni di
tipo concreto e/o
scambiare semplici
informazioni,
in
modo comprensibile
utilizzando
espressioni e frasi
adatte alla situazione.
-Comprensione
scritta del significato
globale di semplici
testi ed espressioni
relativi alla vita
quotidiana
-Produzione scritta di
messaggi
adeguati
alla
situazione
comunicativa
linguisticamente
comprensibili anche
se con errori formali
- Riconoscere le caratteristiche
significative di alcuni aspetti
della cultura veicolata dalla
lingua straniera
- Saper utilizzare strumenti di
consultazione
-Comprendere testi
semplici
di
contenuto familiare
e di tipo concreto e
trovare
informazioni
specifiche
in
materiali di uso
corrente.
-Scrivere testi brevi e
semplici
per
raccontare le proprie
esperienze, per fare
gli
auguri,
per
ringraziare o per
invitare
qualcuno,
anche con errori
formali che non
compromettano però
la comprensibilità del
messaggio.
- Osservare le parole nei
contesti d’uso e rilevare le
eventuali
variazioni
di
significato.
- Osservare la struttura delle
frasi e mettere in relazione
costrutti
e
intenzioni
comunicative.
- Confrontare parole e
strutture relative a codici
verbali diversi.
- Riconoscere i propri errori e i
propri modi di apprendere le
lingue.
-L’alunno
comprende brevi
messaggi orali
relativi ad ambiti
familiari.
OBIETTIVI
CLASSE PRIMA
CLASSE
SECONDA
CLASSE TERZA
-Comprendere
istruzioni,
espressioni e frasi di
uso quotidiano se
pronunciate
chiaramente
e
identificare il tema
generale di brevi
messaggi orali in cui
si parla di argomenti
conosciuti.
- Comprendere brevi
testi
multimediali
identificandone
parole chiave e il
senso generale.
-L’alunno
comprende
messaggi
scritti
relativi ad ambiti
familiari.
-Legge brevi e
semplici testi con
tecniche adeguate
allo scopo.
104
SCRITTURA
(produzione scritta)
-Descrive in modo
semplice aspetti del
proprio vissuto e del
proprio ambiente.
RIFLESSIONE SULLA
LINGUA E
SULL’APPRENDIMENTO
-Stabilisce
relazioni
tra
semplici elementi linguisticicomunicativi e culturali propri
delle lingue di studio.
-Confronta
i
risultati
conseguiti in lingue diverse e le
strategie
utilizzate
per
imparare.
-Chiede spiegazioni, svolge i
compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera
dall’insegnante.
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 105 di 130
Traguardi generali per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado per L2 (francese, spagnolo) e Obiettivi di apprendimento.
Obiettivi di apprendimento per la seconda lingua comunitaria
MODULO
trasversale
1
2
3
0
1
2
3
MODULI DIPARTIMENTALI
OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
I CLASSE
La Francia che io conosco/La Spagna che io conosco
-Notizie storiche, geografiche e culturali
-I simboli francesi/spagnoli
-Prestiti linguistici ed aspetti culturali dei Paesi francofoni(L2 francese)/Aspetti culturali dei Paesi Latino-Americani(L2
Spagnolo)
Chi sono
-Salutare
-Presentare e presentarsi
-Chiedere e dire il nome, l’età, la nazionalità, il domicilio, la professione
Come sono
-Descriversi
-Descrivere qualcuno
Il mondo intorno a me
-Descrivere il mondo circostante: la famiglia, la casa, la città.
- Parlare della routine
- Esprimere gusti e preferenze
II CLASSE
Riepilogando
-Riepilogo funzioni e strutture
Stabilire un contatto
-Proporre di fare qualcosa
-Chiedere il permesso
-Dare un appuntamento
-Dare istruzioni
In giro tra negozi e ristoranti
-Vendere e comprare
-Offrire qualcosa
-Ordinare al ristorante
-Parlare di alimentazione.
Dal presente al passato
-Chiedere e dire la frequenza di un’azione
-Riassumere
-Raccontare al presente
-Raccontare al passato
III CLASSE
0
Riepilogando
-Riepilogo funzioni e strutture
1
Il mondo degli adolescenti
-Parlare della propria sfera personale con riferimento ai sentimenti e al tempo libero.
2
Secondo me
- Esprimere e chiedere un’opinione
- Confrontare le proprie opinioni con quelle altrui.
-Motivare una scelta.
- Intervistare su fatti e opinioni, mettendo a confronti situazioni passate e situazioni attuali.
Come me la cavo
- Rapportarsi con avvenimenti e realtà lontane nel tempo e nello spazio, mettere a confronto le proprie opinioni con
quelle altrui su argomenti di interesse comune come la pace, l'intercultura e il razzismo.
-Riassumere
3
105
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 106 di 130
Strategie didattiche
 Completamento di griglie e tabelle.
 Ascolto e creazione di brevi dialoghi, descrizioni, testi di varia natura.
 Attività comunicative e presentazioni orali.
 Lettura e comprensione di semplici testi.
 Esercizi strutturali e di reimpiego delle funzioni linguistiche.
 Esercizi aggiuntivi di rafforzamento e di supporto.
 Giochi linguistici.
 Attività mirate all’acquisizione di competenze specifiche per le certificazioni esterne.
 Correzione di errori ortografici e grammaticali.
 Argomenti di interesse culturale volti a incuriosire e motivare gli alunni.
 Stage linguistici all’estero e scambi culturali.
 Partecipazione a spettacoli in lingua straniera.
Procedimenti personalizzati per favorire il processo di apprendimento e maturazione
Strategie per il potenziamento/arricchimento delle conoscenze e delle competenze:
 Ricerche individuali e/o di gruppo

Impulso allo spirito critico e alla creatività
Strategie per il sostegno/consolidamento delle conoscenze e della competenze:
 Esercitazioni di fissazione/automatizzazione delle conoscenze

Offerta di occasioni gratificanti
Strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze:
 Diversificazione/adattamento dei contenuti disciplinari

Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari

Attività guidate a crescente livello di difficoltà

Stimolo ai rapporti interpersonali con compagni più ricchi di interessi
Metodi e soluzioni organizzative
Approccio comunicativo per lo sviluppo e il potenziamento delle quattro abilità linguistiche. Metodo
della scoperta guidata per la riflessione sulla lingua. Lezione interattiva. Lavori individuali, a coppie, a
piccoli gruppi, a squadre.
Sussidi
Libro di testo ed eserciziario, materiali autentici o semiautentici, dizionari, strumenti multimediali.
Verifiche
Test diagnostico-conoscitivi, test oggettivi e/o soggettivi, colloqui orali, prove d’ascolto.
Valutazione
Valutazione in itinere e sommativa rapportata sempre all’iter formativo dell’alunno. Essa terrà conto
della partecipazione, dell’impegno e dei progressi fatti rispetto alla situazione di partenza.
106
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 107 di 130
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE DI LINGUE STRANIERE (INGLESE, FRANCESE E
SPAGNOLO)
Abilità
Comprensione della Lingua orale/scritta

Dialoghi

Questionari

Esercizi vero/falso, a scelta
multipla, di completamento
Descrittori
Comprende pienamente e con prontezza il contenuto di un messaggio
10
Comprende pienamente il contenuto di un messaggio
9
Comprende quasi integralmente il contenuto di un messaggio
8
Comprende discretamente il contenuto di un messaggio
7
Comprende gli elementi essenziali di un messaggio
Comprende parzialmente il messaggio
Role play e dialoghi guidati

Conversazioni

Esposizione orale di argomenti di
studio

Racconti

Riassunti

Descrizioni
Produzione della lingua scritta

Cartoline

Lettere personali

Inviti

Annunci

Relazioni
Conoscenza ed uso di strutture e funzioni

Role play

Conversazioni

Racconti

Riassunti

Descrizioni

Cartoline

Lettere personali

Test strutturati
5
4
Comprende solo qualche elemento evidente di un messaggio
3
Rifiuta la prova

6
Comprende in minima parte un messaggio senza cogliere il significato globale
Non comprende il messaggio
Interazione/Produzione orale
Voto
2
1
Si esprime autonomamente con pronuncia corretta ed in modo scorrevole.
Utilizza lessico e registro appropriati.
10
Si esprime con pronuncia corretta e in modo scorrevole. Utilizza lessico e
registro quasi sempre appropriati.
9
Si esprime con pronuncia corrette ed in modo abbastanza scorrevole. Utilizza
lessico e registro non sempre appropriati.
8
Si esprime con pronuncia non sempre corretta, ma comprensibile e con lessico
e registro generalmente appropriati.
7
Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con lessico e registro non
sempre appropriati. Le incertezze nell’esposizione orale non compromettono
l’efficacia comunicativa.
6
Si esprime con pronuncia non sempre corretta e con errori lessicali e di
registro che compromettono a volte l’efficacia comunicativa
Si esprime con pronuncia poco corretta e con errori lessicali e di registro che
compromettono spesso l’efficacia comunicativa
Si esprime in modo molto poco comprensibile
Interagisce con difficoltà usando un lessico e una sintassi scorretti
Non interagisce
Scrive brevi testi in modo organico, coeso e personale utilizzando un
linguaggio ricco ed appropriato
Scrive brevi testi in modo organico utilizzando un linguaggio appropriato e
corretto
Scrive brevi testi in modo chiaro utilizzando quasi sempre un linguaggio
appropriato e corretto.
Scrive brevi testi in modo chiaro e con un linguaggio generalmente
appropriato e corretto
Scrive brevi testi in modo semplice e comprensibile
Scrive brevi testi in modo molto semplice e non sempre comprensibile
Scrive messaggi poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali e
grammaticali i
Scrive messaggi molto poco comprensibili a causa dei numerosi errori lessicali
e grammaticali
Riesce con difficoltà a scrivere qualche frase comprensibile.
Non è in grado di produrre un messaggio scritto
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto ed
autonomo
5
4
3
2
1
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
10
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo corretto
9
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo abbastanza corretto
Conosce ed usa strutture e funzioni comunicative in modo adeguato
8
Conosce sostanzialmente strutture e funzioni e le usa in modo accettabile
6
Conosce in modo frammentario strutture e funzioni comunicative e le usa in
modo non sempre corretto
5
Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo poco corretto
4
Conosce ed usa strutture e funzioni della lingua in modo molto poco corretto
3
Mostra una conoscenza quasi nulla
2
Mostra una conoscenza nulla
107
7
1
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
Rielaborazione
Risposte a domande

Esposizione orale di argomenti di
studio
Riassunti
Pag. 108 di 130
Rielabora le parti del discorso in modo autonomo mostrando un ottima
proprietà di linguaggio


POF 2010/2011
10
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’ottima proprietà
di linguaggio
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito una buona
proprietà di linguaggio
Rielabora le parti del discorso mostrando di aver acquisito un’adeguata
conoscenza della lingua
9
8
7
Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale
ma mostrando di aver acquisito la conoscenza delle strategie metodologiche
6
Ripropone le parti del discorso apprese senza alcuna rielaborazione personale
ma mostrando di aver acquisito una generica conoscenza delle strategie
metodologiche
5
Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie
metodologiche quasi nulle
4
Mostra una capacità di rielaborazione e conoscenza delle strategie
metodologiche nulle
3/2/1
Criteri per l’assegnazione della valutazione numerica alle prove strutturate (misurazione)
Le prove strutturate, con esercizi lessicali, grammaticali e sull’uso delle funzioni comunicative, saranno
valutate con un punteggio assegnato ad ogni esercizio in base al grado di difficoltà: in generale un
punto per ogni risposta giusta, due punti qualora la risposta preveda due operazioni cognitive o la
produzione di frasi più articolate.
Il punteggio complessivo sarà poi trasformato in percentuale. Successivamente i valori percentuali
verranno convertiti in valori decimali, arrotondati per eccesso o per difetto come da tabella.
FASCIA DI PUNTEGGIO O PERCENTUALE
VOTO
96 – 100
10
86 – 95
9
76 – 85
8
66 – 75
7
56 – 65
6
46 – 55
5
36 – 45
4
26 – 35
3
16 – 25
2
0 – 15
1
108
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 109 di 130
RELIGIONE
CLASSI PRIME
OBIETTIVI
I ragazzi si interrogano: i
tanti perché.
A che serve la religione?
Bibbia: carta d'identità di Dio
Gennaio - Febbraio - Marzo
Alla scoperta di Gesù: Terra, parole,
vita di Gesù.
Gesù nell'arte
Aprile - Maggio -Giugno
Obiettivi specifici di
Apprendimento
l'origine del mondo e
dell'uomo nelle principali
religioni antiche
(conoscenze)
luoghi, tempi, persone e
simboli sacri delle principali
religioni dell'antichità
(conoscenze)
Evidenziare gli elementi
specifici delle religioni
antiche, in particolare della
religione
degli egizi, dei romani, dei
greci e degli etruschi (abilità)
• il libro della Bibbia,
documento storico - culturale
e parola di Dio
(conoscenze)
• ricostruire le tappe della storia
di Israele, della prima
comunità cristiana e della
composizione della Bibbia
(abilità)
• individuare il messaggio
centrale di alcuni brani biblici,
utilizzando informazioni
storico-letterarie e teologiche
(abilità)
• l'identità storica e di fede di Gesù
(conoscenze)
• l'opera di Gesù, la sua parola, i
miracoli, la sua morte e risurrezione
e la missione della
chiesa nel mondo ( conoscenze)
• la persona e la vita di Gesù nell'arte
e nella cultura in Italia e in Europa
nell'epoca
medioevale e moderna
• riconoscere l'ambiente di vita di
Gesù nei suoi aspetti quotidiani,
familiari e religiosi( abilità)
• Identificare i tratti fondamentali
della figura di Gesù nei Vangeli
sinottici, confrontandoli con i dati
della ricerca storica (abilità)
• documentare come le parole e le
opere di Gesù abbiano ispirato
scelte di vita
fraterna, di carità e di
riconciliazione(abilità)
• riconoscere i vari modi di
interpretare la vita di Gesù nella
letteratura e nell'arte.
Obiettivi Formativi:
scoprire l'importanza di
trovare risposte alle
domande sul senso della vita
per poter fare un progetto
di vita responsabile e
positivo
• scoprire l'importanza di saper
riflettere sugli avvenimenti
che accadono ogni
giorno, che piano piano
costruiscono la storia
• scoprire che l'arte è un modo
significativo di esprimere la fede
• scoprire che le religioni sono
importanti veicoli di valori positivi
per la società
• saper comprendere il senso
della storia della salvezza
attraverso il testo sacro
ebraico Cristiano
 saper comprendere il valore
dell'opera e delle parole di Gesù
• apprezzare un opera d'arte e saperla
leggere anche come espressione
della fede di un
popolo
• analisi documenti su libro di
testo/libro di storia
• riferimento biblico
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre discipline
ed educazioni
• verifica
•
•
•
•
•
Competenze:
Percorso didattico
• vivere la responsabilità
verso se stessi e verso gli
altri come elemento
essenziale per un
progetto di crescita
personale
analisi documenti su libro
di testo/libro di storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre
discipline ed educazioni
verifica
109
analisi documenti su libro di testo
scheda operativa sul testo
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre discipline ed
educazioni
• verifica
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
Pag. 110 di 130
CLASSI SECONDE
I ragazzi si
interrogano: i tanti
perché.
A che serve la
religione?
In chi crede il cristiano?
Il cammino della Chiesa
nella storia.
Ottobre - Novembre Dicembre
Dio e l'uomo:
Conosciamo gli ebrei
e i musulmani
Gennaio - Febbraio Marzo
I ragazzi si interrogano. Perché
credere?
Alla ricerca del senso della vita
La Chiesa in un cammino di
confronto e dialogo
Aprile - Maggio - Giugno
Obiettivi specifici l'origine del mondo e
di Apprendimento dell'uomo nelle
• studio della Chiesa
primitiva e della sua
missione (conoscenze)
• Informazioni relative alla
diffusione del
cristianesimo nei primi
secoli ( conoscenze)
• Collegare lo sviluppo
della Chiesa al contesto
religioso, culturale e
storico nei primi
secoli dopo
Cristo(abilità)
• La missione della
Chiesa nel mondo e
la testimonianza
della carità.
L'ecumenismo e il
dialogo
interre1igioso (
conoscenze)
• Studio delle
principali
caratteristiche delle
religioni ebraica e
islamica
(conoscenze)
• individuare gli
elementi e i
significati dello
spazio sacro nei
monoteismi (abilità)
• Riconoscere i vari
modi di interpretare
la vita di Gesù, di
alcuni santi e profeti,
nella letteratura e
nell'arte.
• studiare gli aspetti teologico dottrinali della Riforma e della
Controriforma (conoscenze)
• approfondire lo studio sulla
diffusione del cristianesimo in
tutto il mondo ad opera dei
missionari ( conoscenze)
• Conoscere alcuni testimoni
cristiani ed ebrei significativi e
le loro scelte di vita
(conoscenze)
• conoscere le differenze
dottrinali e gli elementi comuni
tra cattolici e protestanti
(abilità)
• riconoscere i principali fattori
del cammino ecumenico e
l'impegno della chiesa per la
pace, la giustizia e la
salvaguardia del creato (abilità)
• Cogliere gli aspetti costitutivi e i
significati della celebrazione dei
sacramenti(abilità)
Obiettivi
Formativi:
scoprire l'importanza
di trovare risposte alle
domande sul senso
della vita per poter fare
un progetto di vita
responsabile e positivo
• Conoscere la Chiesa
come realtà universale e
locale, comunità di
fratelli, edificata da
carismi e ministeri
• scoprire l'importanza
di saper riflettere
sugli avvenimenti
che accadono ogni
giorno e che piano
piano costruiscono
la storia
 scoprire che le religioni sono
importanti veicoli di valori
positivi per la società
• vivere la
responsabilità verso
se stessi e verso gli
altri come elemento
essenziale per un
progetto di crescita
personale
 Documentare come le
parole e le opere di
Cristo abbiano ispirato le
scelte di vita fraterna, di
carità e di riconciliazione
nella storia della prima
Chiesa
• saper comprendere
l'apporto dato dal
cristianesimo e
dall'ebraismo e dall'
islam alla storia,
cultura, arte europea
• saper comprendere il valore
religioso e sociale dell'opera
della Chiesa
• cogliere gli aspetti innovativi del
Concilio Vaticano II e del
dialogo ecumenico.
• analisi documenti su libro
di testo/libro di storia
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre
discipline ed educazioni
• verifica
• analisi documenti su
libro di testo/libro
di storia
• riferimento biblico
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre
discipline ed
educazioni
• verifica
• analisi documenti su libro di
testo
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre discipline ed
educazioni
OBIETTIVI
principali religioni
antiche (conoscenze)
luoghi, tempi, persone
e simboli sacri delle
principali religioni
dell'antichità
(conoscenze)
Evidenziare gli
elementi specifici delle
religioni antiche, in
particolare della
religione
degli egizi, dei romani,
dei greci e degli etruschi
(abilità)
Competenze:
Percorso didattico analisi documenti su
libro di testo/libro di
storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre
discipline ed educazioni
verifica
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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CLASSI TERZE
OBIETTIVI
I ragazzi si interrogano: i
tanti perché.
A che serve la religione?
Nel nome della pace: Chiesa e
Chiese cristiane.
Le religioni orientali.
New Age e nuovi movimenti
religiosi.
Ottobre - Novembre - Dicembre
Come vivere?
Vivere in modo
responsabile.
Dieci parole di
riferimento(Decalogo
ebraico e cristiano)
Otto strade per
convivere(l'ottuplice
sentiero buddista).
Cinque pilastri per la
vita(etica nell'islam)
Il progetto cristiano di
vita
Gennaio - Febbraio - Marzo
I ragazzi si interrogano:
Vivere ... ma come?
Religioni e senso della vita:
La libertà di scelte per la vita,
la responsabilità della propria
libertà e delle scelte di vita,
l'etica della vita, il rapporto
con
gli altri (amicizia, amore),noi
e il creato, cenni ad alcuni
testi del Magistero della
Chiesa.
Aprile - Maggio - Giugno
Obiettivi specifici
di Apprendimento
l'origine del mondo e
dell'uomo nelle principali
religioni antiche
(conoscenze)
luoghi, tempi, persone e
simboli sacri delle principali
religioni dell'antichità
(conoscenze)
Evidenziare gli elementi
specifici delle religioni
antiche, in particolare della
religione
degli egizi, dei romani, dei
greci e degli etruschi (abilità)
• Conoscere le principali
religioni e la loro diffusione
nel mondo
• Individuare l'originalità della
speranza cristiana rispetto alla
proposta di altre religioni
• Cogliere nei documenti della
Chiesa le indicazioni che
favoriscono l'incontro, il
confronto e la convivenza tra
persone di diversa cultura e
religione
• Individuare nelle
testimonianze di vita
evangelica anche attuali,
scelte di libertà per un
proprio progetto di vita
• Conoscere gli aspetti più
rilevanti (contesto storico
e sociale, valori proposti
... ) del Decalogo, delle
Beatitudini, dell'Ottuplice
sentiero e dei Cinque
Pilastri.
• Descrivere l'insegnamento
cristiano sui rapporti
interpersonali, l'affettività, la
sessualità .....
• Confrontare criticamente
comportamenti e aspetti della
cultura attuale con la
proposta etica cristiana
• Fornire i fondamenti
dell'etica cristiana
Obiettivi
Formativi:
scoprire l'importanza di
trovare risposte alle
domande sul senso della vita
per poter fare un progetto
di vita responsabile e
positivo
• Conoscere le religioni come
realtà portatrici di valori
positivi
• Cogliere i problemi posti dal
consolidarsi di una società
multiculturale, multi etnica e
plurireligiosa e la necessità di
un dialogo interreligioso
sereno.
• scoprire l'importanza di
saper riflettere sulle scelte
di vita e sui valori che
viviamo ogni giorno e
che, piano piano
,costruiscono la nostra
vita
• Proporre gli strumenti per
poter costruire una scala
valoriale
• Far emergere l'importanza di
un discorso etico cristiano e
interreligioso per una
convivenza sociale serena
• vivere la responsabilità
verso se stessi e verso gli
altri come elemento
essenziale per un
progetto di crescita
personale
• Saper costruire una mappa
delle religioni, mettendo in
evidenza le caratteristiche
specifiche
• Saper presentare i principi e il
cammino del dialogo
interreligioso
• conoscere lo specifico
della risposta cristiana
riguardo i valori di vita e
la scelta tra ciò
che si pensa sia bene /
male
• saper costruire una propria
scala di valori di vita
• saper riflettere e esprimere
una propria opinione su
alcune tematiche etiche:
libertà e
responsabilità personale,
tutela del creato, difesa della
vita .....
• analisi documenti su libro di
testo/libro di storia
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre discipline
ed educazioni
• verifica
• analisi documenti su libro
di testo/libro di storia
• riferimento biblico
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre
discipline ed educazioni
• verifica
• analisi documenti su libro di
testo
• scheda operativa sul testo
• lavoro in gruppo
• mappa concettuale
• raccordi con altre discipline
ed educazioni
verifica
Competenze:
Percorso didattico
analisi documenti su libro
di testo/libro di storia
lavoro in gruppo
mappa concettuale
raccordi con altre
discipline ed educazioni
verifica
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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Strategie metodologiche e didattiche
si cercherà di :
 motivare continuamente gli allievi mediante opportunità di lavoro significative ed attive, che
richiedano la loro partecipazione
 realizzare un percorso che permetta agli alunni di scoprire il più autonomamente possibile ciò che
occorre sapere
 favorire l'apprendimento collaborativo
 favorire l'autovalutazione personale da parte degli allievi
Per realizzare ciò che si propone si utilizzeranno le seguenti strategie didattiche e metodologiche :
lavoro a coppie ed a piccolo gruppo con esercizi mirati ; dialogo guidato dall'insegnante e discussioni;
lavoro individuale di studio, riflessione, ricerca, ricostruzione dell'unità d'apprendimento svolta;
attività di problematizzazione, di raccolta delle informazioni, di confronto dei dati, di personale
rielaborazione e di confronto in gruppo; lezione frontale.
Si proporranno poi alcuni sussidi didattici ed attività finalizzate a favorire l'integrazione in classe dei ragazzi
diversabili. Tali attività privilegeranno i codici non verbali ed il gioco. Per gli allievi, seguiti da insegnante di
sostegno, sarà steso un piano di lavoro individualizzato.
Mezzi e strumenti
Per svolgere le lezioni saranno utilizzati:
1- Libro di testo in adozione
2- Eventuale quaderno personale dell'allievo
3- Cartine, atlante biblico, libro di storia, antologia, testi di storia della Chiesa e di storia dell'arte.
4- Matite colorate e cartelloni - lavagna
5- CD-Rom, DVD didattici
6- Supporti multimediali
Saranno utilizzate, se necessario, l'aula informatica,1’Aula magna.
Verifica e controllo degli apprendimenti
Si effettueranno:
1- Rilevazione situazione di partenza
2- Osservazioni sistematiche, annotate sul registro dell'insegnante, delle modalità di partecipazione alla vita
scolastica e di lavoro in classe degli alunni (autonomia della persona, rispetto degli altri, organizzazione
del materiale scolastico ... )
3- Almeno due verifiche orali per quadrimestre delle conoscenze e competenze acquisite.
4- Due verifiche sommative scritte (alla fine del quadrimestre).
5- Prove d'autovalutazione per gli alunni (nel Cooperative Learning)
6- Esercitazioni scritte nelle varie fasi di lavoro con produzione di testi e commenti personali da parte
degli alunni
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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CRITERI
CLASSE PRIMA
Conoscenza dei contenuti
essenziali della religione
l'alunno sa individuare fatti,
elementi specifici relativi al
cristianesimo e alle diverse
testimonianze della ricerca
religiosa
l'alunno conosce le tappe storiche
dell'evoluzione della Chiesa dalle
origini a oggi
l'alunno conosce i principi basilari dell'etica
biblico-cristiana: la condizione dell'uomo
come creatura, la dignità di ogni persona, la
coscienza libera e responsabile
Capacità di riconoscere
ed apprezzare i valori
religiosi
l'alunno sa individuare
interrogativi di senso e
riconoscere il ruolo dei valori
religiosi nella vita personale e
sociale
l'alunno sa individuare interrogativi
di senso e riconoscere il ruolo dei
valori religiosi nella vita personale e
sociale
l'alunno sa individuare interrogativi di senso
e riconoscere il ruolo dei valori religiosi nella
vita personale e sociale;
sa stabilire confronti tra molteplici e
differenti interpretazioni di fatti ed
esperienze
sa consultare le fonti bibliche
ed i documenti per
selezionarvi le informazioni
chiave;
sa consultare le fonti bibliche ed i
documenti per selezionarvi le
informazioni chiave ;
sa consultare le fonti bibliche ed i
documenti per selezionarvi le informazioni
chiave ;
sa organizzare le informazioni
selezionate
sa organizzare le informazioni selezionate
sa individuare il significato di
termini specifici dell'ire;
sa individuare il significato di
termini specifici dell'ire ;
sa utilizzare i linguaggi
specifici per comunicare
conoscenze, percorsi
effettuati, idee personali,
valori religiosi
sa utilizzare i linguaggi specifici per
comunicare conoscenze, percorsi
effettuati, idee personali, valori
religiosi
sa individuare il significato di termini
specifici dell'ire ;
sa utilizzare i linguaggi specifici per
comunicare conoscenze, percorsi effettuati,
idee personali, valori religiosi
Capacità di riferimento
corretto alle fonti
bibliche e ai documenti
sa organizzare le informazioni
selezionate
Comprensione dei
linguaggi specifici
CLASSE SECONDA
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CLASSE TERZA
GIUDIZIO
INSUFFICIENTE
(voto:1-3)
PARTECIPAZIONE
Nulla
Lo studente costantemente si
rifiuta di partecipare
CONOSCENZE
Disorganiche
Lo studente Possiede
Pochissime conoscenze e non è in
grado di utilizzarle
COMPETENZE
Inconsistenti
Lo studente non presenta
competenze specifiche
SCARSO
(voto 4)
Inadeguata
Gli interventi dello studente non sono
pertinenti rispetto al
compito richiesto
Superficiali
Lo studente possiede solo alcuni
contenuti che non sempre utilizza in
modo adeguato
Incerte
Lo studente esplicita a
volte alcune competenze
MEDIOCRE
(voto 5)
Passiva
Lo studente non sempre si coinvolge
nel dialogo educativo
Sporadiche
Lo studente manifesta alcune
competenze
SUFFICIENTE
(voto 6)
Scolastica
Lo studente dà il proprio contributo
solo in relazione
Agli argomenti trattati
Adeguata
Prevalgono nello studente,
momenti di pieno coinvolgimento
Frammentarie
Lo studente possiede una parte dei
contenuti che utilizza in modo
sporadico
Generiche
Lo studente ha acquisito i contenuti
essenziali che sa
utilizzare in alcune circostanze
Adeguate
Lo studente ha acquisito la maggior
parte dei contenuti
DISTINTO
(voto 8)
Attiva
Lo studente mostrauna costante
attenzione agli argomenti proposti,
utilizzando ulteriori
fonti
Corrette
Lo studente ha acquisito i contenuti
proposti dal percorso
didattico ed è in grado
di riutilizzarli
Precise
Lo studente dimostra di
possedere e di sapere
applicare con costanza e
sicurezza le competenze
OTTIMO
(voto 9)
Costruttiva
Lo studente partecipa al dialogo
educativo in modo originale
Approfondite
Lo studente è in grado di integrare i
contenuti personali con quelli
disciplinari, che sa
rielaborare in maniera approfondita
ECCELLENTE
(voto 10)
Creativa
Gli interventi dello studente sono
propositivi e di stimolo alla classe
Critiche
Lo studente padroneggia in maniera
completa i contenuti e li riutilizza in
forma chiara, originale ed
interdisciplinare
Consolidate
Lo studente sa utilizzare,
nella personale ricerca sul
senso della vita, i modelli
interpretativi della religione
cattolica
Complete
Lo studente è in grado di saper
confrontare i modelli
interpretativi della religione
cattolica con quelli delle altre
Religioni
BUONO
(voto 7)
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Essenziali
Lo studente dimostra di
possedere solo le competenze
fondamentali
Pertinenti
Lo studente manifesta e sa
applicare le sue competenze
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POF 2010/2011
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TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola secondaria di primo grado









L'alunno riconosce nell'ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici
relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali;
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le
diverse forme di energia coinvolte;
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo
tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall'analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul
mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne
un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e
razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi
materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivi
Vedere, osservare e
sperimentare
Prevedere,
immaginare e
progettare
Intervenire,
trasformare e
produrre
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
CLASSE TERZA
- Eseguire misurazioni e rilievi
grafici o fotografici
sull'ambiente scolastico o sulla
propria abitazione;
- Effettuare prove e semplici
indagini sulle proprietà fìsiche,
chimiche,
meccaniche
e
tecnologiche di vari materiali;
- Effettuare stime di grandezze
fìsiche riferite a materiali e
oggetti dell'ambiente scolastico;
- Valutare le conseguenze di
scelte e decisioni relative a
situazioni problematiche;
- Leggere e interpretare semplici disegni tecnici
ricavandone informazioni qualitative e
quantitative;
- Impiegare gli strumenti e le regole del disegno
tecnico nella rappresentazione di oggetti o
processi;
- Impiegare gli strumenti e le
regole del disegno tecnico nella
rappresentazione di oggetti o
processi;
- Accostarsi a nuove applicazioni
informatiche esplorandone le
funzioni e le potenzialità.
- Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di
uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o
necessità;
- Pianificare le diverse fasi per la realizzazione
di un oggetto impiegando materiali di uso
quotidiano;
- Progettare una gita d'istruzione
o la visita a una mostra usando
internet per reperire e selezionare
le informazioni utili.
- Smontare e rimontare semplici
oggetti,
apparecchiature
elettroniche o altri dispositivi
comuni;
- Rilevare e disegnare la propria abitazione o
altri luoghi anche avvalendosi di software
specifici;
Eseguire interventi di riparazione e
manutenzione
sugli
oggetti
dell'arredo
scolastico o casalingo;
- Costruire oggetti con materiali
facilmente reperibili a partire da
esigenze e bisogni concreti.
-
Utilizzare semplici procedure
per eseguire prove sperimentali
nei vari settori della tecnologia
(ad esempio: preparazione e
cottura degli alimenti);
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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PROGETTAZIONE DIDATTICA
PERIODO
CLASSE PRIMA
CLASSE SECONDA
Settembre/
- Test di ingresso,significato di
Scienza, tecnica e tecnologia – Attività
umane, Bisogni , beni e servizi - Il
disegno: un mezzo di comunicazione.
-Disegno geometrico : le conoscenze
di base - strumenti necessari - uso
della matita, del compasso, delle
squadre e del goniometro - primi
elementi di disegno: le linee
fondamentali, la squadratura del foglio
da disegno
-Questionari e riepiloghi sugli argomenti svolti
l’anno precedente con particolare riferimento
sulle materie plastiche, il vetro e la ceramica.
-Disegno geometrico: figure geometriche piane
e divisione di circonferenze in un numero
qualsiasi di parti uguali – Introduzione alla
rappresentazione degli oggetti in proiezioni
ortogonali.
Novembre
-La produzione : i settori e i fattori
della produzione
- Disegno: nozioni geometriche
elementari: rette perpendicolari e
parallele, divisione di segmenti ed
angoli, esercitazioni con figure
geometriche di base.
-L'agricoltura (Interventi sul terreno e sulle
Piante; Le colture principali)- La Zootecnia.
Proiezioni ortogonali di figure geometriche.
Dicembre:
-Tecnologia dei materiali
( classificazione, proprietà e ciclo dei
materiali ): Tecnologia del legno
– Educazione ambientale (riciclaggio,
raccolta differenziata dei rifiuti ecc. )
Rappresentazione dei dati: schemi
grafici, diagrammi lineari,
- Disegno: costruzione di figure
geometriche piane .
Gennaio:
Tecnologia dei materiali: Tecnologia
della carta - Misura, concetto di
misura; sistemi e strumenti di misura;
Disegno: costruzione di figure
geometriche piane .
-La conservazione degli alimenti.
-Disegno tecnico: Proiezioni Ortogonali
di solidi geometrici. La pianta di una casa .
Febbraio:
Tecnologia dei materiali: Tecnologia
delle fibre tessili e delle pelli
(il vetro e le ceramiche)
- Disegno: il linguaggio grafico, la
simbologia, costruzione di giure
geometriche piane.
La confezione degli alimenti e l'industria
alimentare
- Disegno tecnico : la quotatura del disegno
tecnico .
Marzo:
Tecnologia dei materiali: Tecnologia e
dei metalli - Disegno in scale di
proporzione, costruzione di figure
geometriche.
-Abitazione, Città e Territorio: Le strutture
degli edifici gli impianti
- Disegno tecnico: proiezioni ortogonali di
gruppi di solidi, la sezione di solidi.
Aprile:
- Tecnologia dei materiali: Tecnologia
delle materie plastiche -Disegno:
divisione della circonferenza in parti
uguali, le scale col metodo della
quadrettatura.
Tecnologia del vetro e della ceramica.
-esercitazioni sulle figure simmetriche
e sulle composizioni geometriche .
-Gli spazi dell'abitazione; La città–
-Disegno tecnico : proiezioni ortogonali di
gruppi di oggetti.
-Le reti di comunicazione ( mezzi via
terra, via mare e via aerea)Le Proiezione assonometriche di oggetti
vari.
Che cosa sono le macchine ( macchine
semplici e complesse, classificazione delle
macchine energia alle macchine)
- Disegno tecnico : cenni sulla
rappresentazione assonometrica.
Il mondo delle telecomunicazioni
( sistemi di trasmissione, la telefonia, la
radiotelevisione (L'economia globale, il
mondo del lavoro).
Ottobre
Maggio/
Giugno
CLASSE TERZA
-L'alimentazione (principi nutritivi e
funzione degli alimenti) - Proiezioni
ortogonali di solidi geometrici..
-Questionari e riepiloghi sugli argomenti
svolti l’anno precedente con particolare
riferimento sulle macchine semplici e
complesse; Energia: forme di energia
-Disegno tecnico: Rappresentazione degli
oggetti; proiezioni ortogonali, cenni
sulle sezioni.
-Energia (fonti di energia, i combustibili,
l'energia nucleare) - Disegno: Sviluppo e
inviluppo dei solidi - Grafici statistici. .
-Energia ( produzione trasporto e
consumo dell'energia); Proiezione di
solidi geometrici in assonometria
cavaliera .
Energie Rinnovabili;
Proiezioni di solidi geometrici in
assonometria isometrica.
L’Elettricità – La corrente elettrica (
circuito elettrico, grandezze elettriche,
collegamenti in serie e parallelo) Effetti
della corrente (joule, luminoso,
chimico, magnetico e fisiologico)Elettricità e sicurezza
- Proiezioni di solidi geometrici in
assonometria monometrica.
L'elettronica (componenti elettronici),
- Proiezione assonometrica di oggetti
vari.
METODOLOGIA:
Il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento della tecnologia richiede necessariamente
l’adozione di criteri metodologici e didattici fondati sul coinvolgimento motivato di ciascun alunno secondo
tre momenti didattici tra loro interdipendenti, ma non subordinati gerarchicamente o temporalmente:
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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 L’elaborazione teorica delle principali aree tecnologiche, dei concetti fondamentali e delle nozioni di
base, inerenti ai vari settori tecnologici trattati.
 La realizzazione di attività laboratoriali, attraverso le quali gli alunni imparano facendo, passano cioè
dal sapere al saper come fare e al saper fare.
 L’applicazione dei contenuti (conoscenze e abilità operative) attraverso una pluralità di esperienze
operative e di esercitazioni.
Mezzi e strumenti:
Le varie attività saranno integrate da materiale non strutturato (articoli di giornale e riviste, opuscoli, cataloghi
tecnici, mappe, carte planimetriche, cartelloni murali, fogli di acetato, lavagna luminosa, pennarelli, forbici,
colla, dépliant pubblicitari). Si farà uso anche della L.I.M. disponibile nella scuola.
Verifiche e valutazione:
Saranno inscindibili dal progetto educativo, pertanto saranno fatte sia in itinere, senza attendere scadenze,
osservando in ogni momento le reazioni, le proposte, le osservazioni, gli interventi personali durante le
spiegazioni e le discussioni, sia in momenti dedicati espressamente alle verifiche terminali ed intermedie alle
unità didattiche e di lavoro. Il giudizio finale dovrà esprimere prevalentemente il livello di padronanza delle
competenze acquisite da ciascun allievo
Le verifiche si effettueranno tramite questionari, test a risposte chiuse del tipo vero - falso o a scelta
multipla, prove sperimentali, colloqui. Tali prove saranno volte ad accertare il raggiungimento di capacità,
conoscenze, acquisizione di metodo. Da questi elementi sarà formulato il giudizio globale tenendo presente
anche: l'impegno, l'attenzione, la partecipazione, la capacità di analisi e sintesi e l'abilità alle attività operative.
La valutazione terrà conto del «come» il lavoro è stato svolto da ogni alunno. Per questo motivo sarà
applicata la seguente griglia di valutazione, che tiene conto della capacità di selezionare le informazioni
durante lo studio della Verifica Finale (MappaConcettuale) ma anche dell’interesse e dell’impegno dimostrato
e della capacità di collaborare all’interno della classe.
I criteri di valutazione saranno i seguenti:
Voto 10
OttimoEccellente
Voto 9
Distinto
Voto 8
Buono
Voto 7
Discreto
Voto 6
Sufficiente
Voto 5
Mediocre
Voto 4
Leggera
Insufficienza
Voto 3
Media
Insufficienza
Voto 2
Grave
Insufficienza
Voto 1
Totalmente
Insufficiente
Sa spiegare i fenomeni attraverso un'osservazione autonoma; si orienta ad acquisire un sapere più integrale. Realizza gli
elaborati grafici in modo autonomo; usa gli strumenti tecnici con scioltezza e proprietà. Conosce ed usa le varie tecniche in
maniera autonoma. Comprende completamente e usa in modo sicuro e consapevole il linguaggio tecnico.
Sa spiegare i fenomeni con padronanza attraverso un'osservazione autonoma;. Realizza gli elaborati grafici in modo
autonomo; usa gli strumenti tecnici autonomamente. Conosce ed usa le varie tecniche in maniera sicura. Comprende
correttamente e usa in modo completo il linguaggio tecnico.
Sa spiegare i fenomeni attraverso una buona osservazione; si orienta ad acquisire un sapere completo. Realizza gli elaborati
grafici in modo razionale; usa gli strumenti tecnici con sicurezza e in modo appropriato. Conosce ed usa le varie tecniche in
maniera sicura. Usa con padronanza il linguaggio tecnico.
Sa spiegare i fenomeni attraverso una osservazione abbastanza corretta; conosce nozioni e concetti. Realizza gli elaborati
grafici in modo corretto; usa gli strumenti tecnici in modo adeguato ed abbastanza appropriato. Conosce ed usa le tecniche
in modo corretto. Usa il linguaggio tecnico in modo chiaro ed idoneo.
Realizza gli elaborati grafici in modo essenziale; usa gli strumenti tecnici in modo sufficientemente corretto. Conosce ed usa
le tecniche più semplici. Usa il linguaggio tecnico in modo sufficientemente corretto.
Conosce in modo parziale i fenomeni e i meccanismi della realtà tecnologica. Rappresenta e riproduce in modo incerto gli
elaborati grafici; usa gli strumenti tecnici in modo poco corretto. E’ incerto nell’usare le tecniche più semplici. Comprende
complessivamente il linguaggio tecnico, ma ha la difficoltà nel suo utilizzo.
Denota una conoscenza carente dei fenomeni e dei meccanismi della realtà tecnologica. Ha varie difficoltà nel rappresentare
e riprodurre gli elaborati grafici, usa gli strumenti tecnici in modo non sempre corretto. Coglie in modo parziale e inadeguato
le tecniche più semplici. Ha gravi difficoltà nel comprendere e usare il linguaggio tecnico.
Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza alcuni elaborati grafici con molti
errori; usa gli strumenti tecnici con modalità raramente corrette. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non
comprende e non sa usare il linguaggio tecnico.
Non è capace di analizzare e spiegare semplici meccanismi della realtà tecnologica. Realizza tutti gli elaborati grafici con molti
errori; usa gli strumenti tecnici in modo scorretto. Non conosce e non usa le tecniche più semplici. Non comprende e non
sa usare il linguaggio tecnico.
Si rifiuta di effettuare qualsiasi attività didattica. Non comprende e non sa usare il linguaggio tecnico.
Per gli alunni in difficoltà saranno predisposte attività di recupero.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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EDUCAZIONE FISICA
OBIETTIVI
FORMATIVI
CLASSI I-II-III
 consolidare stili di vita corretti e salutari
per la prevenzione di ipocinesia,
sovrappeso e cattive abitudini alimentari,
abbandono precoce della pratica sportiva e
utilizzo di sostanze che inducono
dipendenza
 Accettare i cambiamenti del proprio
corpo, per viverli serenamente
come espressione della crescita e del
processo di maturazione di ogni
persona
 condividere con altre persone
esperienze di gruppo( esaltando il
valore della cooperazione e del
lavoro di squadra) per educare a
comunicare e relazionarsi con gli
altri in modo adeguato ed efficace e
per promuovere l’inserimento di
alunni con varie forme di diversità
 sperimentare la vittoria e la sconfitta
attraverso l’attività sportiva, per
apprendere la capacità di modulare
e controllare le proprie emozioni
 Promuovere il valore del rispetto di
regole concordate e condivise e i
valori etici che sono alla base della
convivenza civile ( rispetto di sé e
degli altri, lealtà, senso di
appartenenza e di responsabilità,
negazione di qualsiasi forma di
violenza)
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CLASSE PRIMA
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CLASSE SECONDA
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CLASSE TERZA
 Conoscere le varie parti del
corpo ed essere consapevole
delle proprie abilità
condizionali.
 Essere consapevole del valore
delle regole, interagendo
positivamente con gli altri e
accettando le diversità.
 Sapere mettere in atto
comportamenti corretti a
scuola e per strada, anche in
situazioni di pericolo.
 Saper disporre, utilizzare e
riporre correttamente gli
attrezzi salvaguardando la
propria e l’altrui
sicurezza.
 Sapere mantenere in buona
salute il proprio corpo
attraverso una corretta igiene
personale e una
adeguata attività fisica.
 Sapersi orientare e muovere
nello spazio, anche in situazioni
inusuali
 Sapere coordinare e utilizzare
schemi motori combinati tra
loro.
 Utilizzare il corpo e il
movimento per esprimersi.
 Conoscere e applicare
correttamente modalità
esecutive di diversi giochi di
movimento e
presportivi.
 Mantenere un impegno motorio
costante per migliorare le capacità
condizionali.
 Utilizzare le abilità coordinative
acquisite, per la realizzazione dei
gesti tecnici dei vari sport.
 Conoscere e applicare semplici
tecniche di espressione corporea.
 Padroneggiare le proprie capacità
coordinative adattandole alle
situazioni richieste dal gioco.
 Partecipare al gioco di squadra
mettendo in atto comportamenti
collaborativi.
 Conoscere e applicare
correttamente il regolamento dei
giochi sportivi praticati,
accettando anche
la sconfitta.
 Essere consapevole del valore
delle regole, interagendo
positivamente con gli altri e
accettando le
diversità.
 Sapere mettere in atto
comportamenti corretti in
situazioni di pericolo ambientale e
personale.
 Saper disporre, utilizzare e riporre
correttamente gli attrezzi
salvaguardando la propria e l’altrui
sicurezza.
 Sapere riconoscere il corretto
rapporto tra esercizio fisicoalimentazione-benessere.
 Mantenere un impegno motorio
prolungato nel tempo,
manifestando autocontrollo del
proprio
corpo nella sua funzionalità
cardio-respiratoria e muscolare.
 Sapere utilizzare e trasferire le
abilità coordinative acquisite per
la realizzazione dei gesti tecnici
dei vari sport.
 Saper applicare schemi e azioni
di movimento per risolvere in
forma originale e creativa un
determinato problema motorio,
riproducendo anche nuove forme
di movimento.
 Conoscere e applicare semplici
tecniche di espressione corporea.
 Saper decodificare i gesti
arbitrali in relazione
all’applicazione del regolamento
di gioco.
 Padroneggiare molteplici
capacità coordinative adattandole
alle situazioni richieste dal gioco
in
forma originale e creativa.
 Partecipare in forma
propositiva alla scelta di strategie
di gioco, mettendo in atto
comportamenti
collaborativi.
 Conoscere e applicare
correttamente il regolamento
tecnico dei giochi sportivi
praticati,
assumendo anche il
ruolo di arbitro.
 Saper gestire in modo
consapevole gli eventi della gara
con autocontrollo e rispetto
dell’altro,
accettando la sconfitta.
 Essere consapevole del valore
delle regole, interagendo
positivamente con gli altri e
accettando le
diversità.
 Assumere consapevolezza che
l’efficienza fisica e corrette
abitudini di vita, contribuiscono a
mantenere un buon stato di
salute.
 Conoscere ed essere
consapevoli degli effetti nocivi
legati all’assunzione di integratori,
di sostanze illecite o che
inducono dipendenza.
 Saper disporre, utilizzare e
riporre correttamente gli attrezzi
salvaguardando la propria e l’altrui
sicurezza.
 Sapere mettere in atto
comportamenti corretti in
situazioni di pericolo.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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CONTENUTI
MODULI
CLASSE PRIMA
ABILITA’COORDINATIVE 1
ABILITA’CONDIZIONALI 1
Coordinazione
Mobilità articolare
Resistenza
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
CLASSE SECONDA
Coordinazione
Mobilità articolare
Resistenza
Mangiare per star bene
CLASSE TERZA
Coordinazione
Mobilità articolare
Resistenza
Paramorfismi
Contro le dipendenze
I danni del doping
ATTIVITA’ LUDICA
Pallavolo-Giochi
Pallavolo-Giochi
Pallavolo-Giochi
COMUNICAZIONE CORPOREA
SICUREZZA
Il linguaggio del corpo
La sicurezza a scuola
ABILITA’ COORDINATIVE 2
ABILITA’ CONDIZIONALI 2
Equilibrio
Velocità
Forza
Equilibrio
Velocità
Forza
Equilibrio
Velocità
Forza
SICUREZZA
La sicurezza in strada
Prestare soccorso
MATURAZIONE EDUCATIVA
Relazioni nel gruppo/Impegno/
Interesse/Partecipazione
Relazioni nel gruppo/Impegno/
Interesse/Partecipazione
Relazioni nel gruppo/Impegno/
Interesse/Partecipazione
Olimpiadi e Paralimpiadi
I valori dello sport
Aspetti degenerativi dello sport
ED.CONVIVENZA CIVILE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado



L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
 Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un
sano stile di vita e alla prevenzione.
 Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
 È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune
METODOLOGIA
Ogni lezione avrà come protagonista l’alunno con le sue esigenze psico-fisiche. Sarà dato quindi ampio
spazio a forme di attività ludiche e di gruppo, che gli permetteranno un inserimento positivo nell’ambiente
scolastico. La successione degli sforzi e delle difficoltà di svolgimento di ogni attività, terrà conto dello
sviluppo fisiologico dell’alunno.
In questo contesto l’insegnante tenderà a valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, acquisite fuori
dalla scuola e attraverso i diversi media oggi disponibili a tutti; ad attuare interventi adeguati nei riguardi
delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; a favorire l’esplorazione e la scoperta per
sollecitare gli alunni a individuare problemi, sollevare domande, mettere in discussione le conoscenze già
elaborate, trovare appropriate piste d’indagine, cercare soluzioni originali; a incoraggiare l’apprendimento
collaborativo; a promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere prendendo atto degli errori
commessi, delle ragioni di un insuccesso, delle difficoltà incontrate e delle strategie per superarle.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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Quindi l’insegnante farà da animatore pronto a modificare continuamente la propria metodologia
d’insegnamento adattandola di volta in volta alla situazione, in base alla maturazione cognitiva, affettiva,
sociale e motoria degli alunni ed in base alle attrezzature messe a disposizione dalla scuola.
E comunque nelle attività in cui l’alunno dovrà cimentarsi individualmente l’insegnante interverrà
proponendo difficoltà graduali a seconda della fascia di livello e con stimoli e incoraggiamenti che
varieranno da alunno ad alunno.
Nelle attività di gruppo, nei giochi e nelle attività sportive in genere, proporrà regole e strategie atte ad
agevolare, mettere a proprio agio, stimolare e incoraggiare gli alunni con maggiori difficoltà e frenare nella
giusta misura gli alunni esuberanti.
CRITERI PER IL PROFILO D’INGRESSO DELL’ALUNNO
Fascia alta (xxx) 8
Fascia media (xx) 7/6
Fascia bassa (x)5/4
(Approccio con l’attività ludica)
GIOCO:
 Comprende le regole, le sa mettere in pratica, prende iniziative,
coordinato nel gesto motorio.
 Comprende le regole/ comprende quasi tutte le regole, le mette quasi
sempre in pratica, abbastanza/ poco coordinato nel gesto motorio.
 Ha difficoltà nel comprendere le regole, imitando gli altri le mette in
pratica/ e nel metterle in pratica, poco coordinato nel gesto motorio/
per niente coordinato nel gesto motorio
(Abilità motorie)
COORD. :
 Comprende l’esercizio e lo esegue correttamente.
 Comprende l’esercizio e lo esegue approssimativamente/ con qualche
difficoltà.

Ha difficoltà a comprendere l’esercizio, imitando gli altri cerca di
eseguirlo/ e a metterlo in pratica.
MOBIL.
ARTIC. :
 Ha un’ottima escursione articolare.
 Ha una discreta escursione articolare.
 Ha una modesta escursione articolare.
TEST D’INGRESSO
1) Giochi.
2 ) Facile percorso con attrezzi.
3 ) Esercizio con la bacchetta graduata o alla spalliera.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE
La valutazione verrà considerata parte integrante del processo educativo. A tal scopo l’alunno
verrà messo nelle condizioni di capire i traguardi da raggiungere, di riconoscere le difficoltà e stimare le proprie
abilità, di imparare a riflettere sui propri risultati, di valutare i progressi compiuti, di trarre considerazioni per
migliorarsi.
A scadenza quadrimestrale verranno effettuati test specifici riguardanti le abilità coordinative e condizionali,
per rilevarne lo sviluppo globale raggiunto, e riguardo le attività ludiche e sportive si valuterà la capacità di
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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sapere eseguire con competenza e padronanza i gesti motori e di saperli utilizzare in modo opportuno e utile
allo scopo stabilito ed inoltre la capacità di comprendere e sapere mettere in pratica le regole prefissate.
Per quanto riguarda gli approfondimenti, l’alunno verrà valutato, di volta in volta, in base alla competenza con
la quale espone gli argomenti trattati, in base alla valutazione critica che ne sa dare e in base all’applicazione
pratica che ne deduce.
Sarà effettuata, inoltre, una valutazione riguardo al processo di maturazione educativa personale e cioè riguardo
alla costanza nella partecipazione, alla capacità di sapere mantenere un impegno, alle relazioni attivate nel
gruppo classe tra i compagni, al comportamento tenuto nei riguardi degli altri e dell’ambiente, all’interesse
dimostrato nei riguardi della disciplina.
Tabella per la valutazione in decimali
Voto 10
OttimoEccellente
Voto 9
Distinto
Voto 8
Buono
Voto 7
Discreto
Esegue con competenza e padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilitoValuta criticamente le esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone
con competenza gli argomenti trattati , li valuta in modo critico e ne deduce un’applicazione pratica- Si relaziona
accettando le diversità e rispettando le regole stabilite
Esegue con padronanza i gesti motori e li utilizza in modo opportuno e utile allo scopo stabilito- Sa valutare le
esperienze motorie vissute e mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con competenza gli
argomenti trattati e ne deduce un’ applicazione pratica- Si relaziona accettando le diversità e rispettando le regole
stabilite
Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile e opportuno allo scopo stabilito- Nelle esperienze
motorie di gruppo mette in atto comportamenti propositivi e collaborativi- Espone con padronanza gli argomenti
trattati e valuta la loro utilità pratica- Si relaziona rispettando le regole stabilite
Esegue correttamente i gesti motori e li utilizza in modo utile allo scopo stabilito- Nelle esperienze motorie di
gruppo mette in atto comportamenti collaborativi- Sa esporre in modo appropriato gli argomenti trattati- Si
relaziona rispettando le regole stabilite
Voto 6
Sufficiente
Esegue in maniera adeguata alle sue capacità i gesti motori , ma li utilizza in modo non sempre opportuno- Nelle
esperienze motorie di gruppo collabora quasi sempre con i compagni- Espone gli argomenti trattati in modo
essenziale- Conosce le regole stabilite e le rispetta quasi sempre
Voto 5
Mediocre
Esegue con qualche difficoltà i gesti motori e li utilizza in modo non sempre corretto- Nelle esperienze motorie di
gruppo collabora poco con i compagni- Espone superficialmente e solo in parte gli argomenti trattati- Conosce le
regole stabilite ma le rispetta raramente
Voto 4
Insufficiente
Esegue con difficoltà i gesti motori e non li sa utilizzare in modo opportuno- Nelle esperienze di gruppo non sa
collaborare con i compagni- Ha difficoltà a comprendere gli argomenti trattati- Conosce solo alcune delle regole
stabilite e non sempre le sa applicare
Voto 3
Gravemente
insufficiente
Esegue con molta difficoltà i gesti motori anche semplici- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Non
mostra alcun interesse verso gli argomenti trattati-Conosce solo alcune delle regole stabilite e spesso non le rispetta
Voto 2
Partecipa passivamente alle lezioni- Non ha intrapreso rapporti positivi con i compagni- Ha difficoltà a
comprendere gli argomenti trattati-Non sa rispettare le regole stabilite
Voto 1
Partecipa passivamente alle lezioni - E’ sempre scontroso con i compagni-Ha difficoltà a comprendere e completo
disinteresse per gli argomenti trattati- Non sa rispettare le regole stabilite
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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La valutazione ha per oggetto il
processo di apprendimento, il
comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni.
La valutazione concorre, con la sua
finalita' anche formativa e
attraverso l'individuazione delle
potenzialita' e delle carenze di
ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei
livelli di conoscenza e al successo
formativo
D.P.R. 122/2009, art.1
7. LA VALUTAZIONE






121
Valutazione in ingresso,
formativa e sommativa
Criteri di valutazione
Giudizio di profitto
Giudizio di comportamento
Competenze educative
generali
La valutazione della Scuola
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7.1 CRITERI E I SISTEMI DI VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo educativo ed assume un carattere
informativo e formativo nei confronti di ciascun alunno e delle famiglie.
L’attività valutativa ha tre tempi:
 iniziale
 intermedio
 finale
Oggetto della Valutazione saranno:
 il pregresso, ossia i bisogni, le risorse, le abilità d’ingresso degli allievi; i loro condizionamenti
positivi o negativi;
 il processo, cioè tutto l’insieme delle attività formative cui si è dato vita con gli eventuali
correttivi;
 le prestazioni degli allievi, i loro comportamenti in termini di conoscenze, abilità, competenze;
 il prodotto finale: i traguardi raggiunti.
I momenti-chiave della Valutazione si articoleranno nel seguente modo:
Valutazione in Ingresso
Tre Aree di lavoro comune da parte dei
docenti:
 identità;
 convivenza civile;
 strumenti culturali.
Verranno utilizzati strumenti di indagine
formali (test d’ingresso) e strumenti
d’indagine di tipo qualitativo (questionari,
colloqui e schede di osservazione). I risultati
serviranno ad elaborare i piani di studio
personalizzati atti a valorizzare le potenzialità
dell’allievo e a soddisfare i bisogni riscontrati.
Valutazione Formativa
Valutazione Sommativa
Servirà al docente per scegliere soluzioni
metodologiche atte a differenziare gli
interventi didattici; metterà in evidenza i
progressi conseguiti dall’allievo nel suo
percorso, creando spunti di riflessione per
il docente sulla validità delle soluzioni
metodologiche adottate e sugli interventi
programmati.
Servirà a controllare i progressi
conseguiti dagli alunni rispetto alla
situazione di partenza, alle finalità e
agli obiettivi programmati, agi esiti
degli interventi individualizzati.
In essa rientrano gli scrutini
quadrimestrali, gli scrutini finali, le
prove d’esame.
Avrà inoltre un valore informativo
sul processo di apprendimento e di
formazione del discente, anche ai
fini dell’orientamento.
La scuola si avvarrà dei criteri di
valutazione con l’utilizzazione di
specifiche e comuni griglie che
rileveranno negli alunni:
 impegno;
 partecipazione attenzione;
 metodo di studio;
 relazioni con gli altri (capacità
di sviluppare relazioni positive
all’interno del gruppo, rispetto
di sé e dell’ambiente);
 disponibilità ad apprendere;
 progressi rispetto ai livelli di
partenza.
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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7.2 CRITERI DI VALUTAZIONE
Riguarderanno :



Giudizi di Profitto
Giudizi di Comportamento
Competenze educative generali
VOTAZIONE
GIUDIZIO DI PROFITTO
10

L’alunno dimostra conoscenze complete, organiche e particolarmente
approfondite; capacità di rielaborare i contenuti, di operare
collegamenti, di organizzare autonomamente le conoscenze in
situazioni nuove, di operare analisi e sintesi. L’esposizione risulta fluida,
rigorosa, ricca e ben articolata con l’uso di terminologia corretta e varia
e linguaggio specifico appropriato.
9

L’alunno dimostra conoscenze ampie complete e approfondite,
apprezzabile capacità di comprensione e di analisi; capacità di
rielaborazione personale dei contenuti con apporti critici originali e di
operare collegamenti. L’esposizione risulta chiara, precisa, ricca e ben
articolata con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio
specifico appropriato.
8

L’alunno dimostra conoscenze sicure, complete e integrate con qualche
apporto personale, buona capacità di comprensione e di analisi,
autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con
apporti critici talvolta originali. L’esposizione risulta chiara e articolata
con l’uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
appropriato .
7

L’alunno dimostra conoscenze generalmente complete e sicure,
adeguata capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione risulta
chiara e sostanzialmente corretta con l’uso di una terminologia
appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel
linguaggio specifico così come parziale è l’autonomia di sintesi e di
rielaborazione delle conoscenze acquisite .
6

L’alunno dimostra conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei
contenuti disciplinari più significativi, elementare ma pertinente
capacità di comprensione e di analisi. L’ esposizione è semplice e
sostanzialmente corretta, il lessico povero ma appropriato.
5

L’alunno dimostra conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di
comprensione e di analisi;
l’ esposizione non sempre è lineare e
coerente, minimo risulta il bagaglio di conoscenze lessicali con uso
della lingua appena accettabile.
4

L’alunno dimostra conoscenze incomplete, scarsa
capacità di
comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed approssimativa , il
lessico povero
3

L’alunno dimostra conoscenze incomplete e frammentarie, scarsa
capacità di comprensione e di analisi; l’esposizione è confusa ed
approssimativa , il lessico povero
2

L’alunno dimostra di non aver conseguito alcun progresso, di
possedere scarsa capacità di comprensione e di analisi, incapacità di
esposizione , lessico povero
1

L’alunno si rifiuta di applicarsi a qualsiasi attività didattica proposta.
123
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
VOTAZIONE
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GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO
10







Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Costante e serio svolgimento delle consegne scolastiche.
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica.
Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe.
Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico.
Frequenza assidua
Ottima socializzazione.
9







Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare svolgimento delle consegne scolastiche.
Rispetto degli altri e dell’istituzione scolastica.
Ruolo positivo all’interno della classe.
Rispetto del regolamento scolastico.
Frequenza regolare
Ottima socializzazione.
8







Interesse e partecipazione attiva alle lezioni.
Regolare adempimento dei doveri scolastici.
Equilibrio nei rapporti interpersonali.
Inserimento positivo nel gruppo classe.
Adeguato rispetto delle norme disciplinari d’Istituto.
Frequenza regolare
Buona socializzazione
7






Discreta attenzione e partecipazione alle attività scolastiche.
Svolgimento non sempre regolare dei compiti assegnati.
Limitata partecipazione e collaborazione al funzionamento del gruppo classe.
Discreto rispetto delle norme disciplinari d’Istituto.
Saltuari ritardi e/o uscite anticipate
Assenze numerose
6






Limitata attenzione e partecipazione discontinua alle attività scolastiche.
Saltuario svolgimento dei compiti assegnati.
Disturbo o disinteresse nei confronti dell’attività didattica.
Episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico.
Saltuari ritardi e/o uscite anticipate
Assenze numerose
<6







Disinteresse per le varie discipline
Rapporti problematici con gli altri.
Frequente disturbo dell’attività didattica.
Funzione negativa all’interno della classe.
Reiterati episodi di mancata applicazione del regolamento scolastico.
Frequenti ritardi e/o uscite anticipate.
Eccessive ore di assenze
Votazione
Competenze Educative Generali
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1










Partecipazione
Partecipa alle varie attività con attenzione viva e costante
Partecipa alle varie attività con attenzione costante e adeguata
Partecipa alle attività con attenzione regolare
Partecipa alle attività in modo adeguato
Partecipa alle attività in modo talvolta discontinuo e inadeguato
Partecipa alle attività solo se continuamente sollecitato
Partecipa solo a qualche attività
Partecipa in modo discontinuo e solo a determinate attività
Partecipa passivamente alle attività
Si rifiuta di partecipare alle attività didattiche
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1










Impegno
Si impegna in modo assiduo e produttivo
Si impegna in modo costante
Si impegna in modo regolare
Si impegna in modo adeguato
Si impegna in modo accettabile
Si impegna dietro sollecitazione
Si impegna sporadicamente
Si impegna sporadicamente e in modo inadeguato
Si impegna passivamente
Si rifiuta di impegnarsi
Interesse
124
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10
9
8
7
6
5
4
3
2
1










10
 Manifesta un comportamento corretto ed educato e interagisce attivamente e
Manifesta un interesse vivo e costante
Manifesta un interesse adeguato e costante
Manifesta un interesse regolare
Manifesta un interesse adeguato
Manifesta un interesse accettabile
Manifesta un interesse superficiale
Manifesta un interesse discontinuo
Manifesta inadeguato interesse
Manifesta interesse discontinuo e inadeguato
Non manifesta alcun interesse
Relazione con gli altri
costruttivamente nel gruppo classe.
9
 Manifesta un comportamento corretto e collabora positivamente con il gruppo
8
 Manifesta un comportamento generalmente corretto , interagendo in modo
7
 Manifesta un comportamento non sempre corretto, mostrandosi a volte poco
6
 Manifesta un comportamento non sempre corretto, facendo registrare qualche
5
 Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando frequentemente
4
 Manifesta un comportamento non sempre corretto, presentando rapporti
3
 Manifesta una funzione negativa all’interno del gruppo classe e si rapporta in
2
 Manifesta un comportamento costantemente contrario alle regole di convivenza
1
 Manifesta un comportamento assolutamente scorretto con coetanei e adulti
classe
adeguato con il gruppo classe..
rispettoso nei confronti dei coetanei
episodio di inosservanza delle regole e di mancato rispetto dei coetanei.
rapporti problematici con coetanei e a volte con gli adulti
problematici con coetanei e a volte con gli adulti
modo violento con i coetanei e poco corretto con gli adulti
scolastica
7.3 LA VALUTAZIONE DELLA SCUOLA
Ad ogni istituzione scolastica spetta la responsabilità dell’autovalutazione; alla luce delle Indicazioni Nazionali
del 2012 e in conformità alla Direttiva ministeriale n.56 del 12-07-2004, riguardante le attività valutative di
sistema e quelle relative agli apprendimenti degli alunni, la Scuola “E. Romagnoli” dall’anno scolastico 20052006 ha effettuato l’iscrizione al SNV.
La finalità dell’autovalutazione della Scuola è verificare il risultato della propria azione e, qualora necessario,
correggere errori, programmare interventi diversi, cambiare impostazioni.
Nel corso di quest’anno scolastico saranno predisposti:
 raccolta e tabulazione dei dati relativi, in previsione della compilazione del questionario di sistema
predisposto dall’INVALSI;
 attività valutativa degli apprendimenti attraverso l’elaborazione di questionari, griglie e prove
sistematiche con annessa autovalutazione degli alunni.
Inoltre, al fine di rilevare il grado di soddisfazione dei genitori, saranno elaborati e somministrati
periodicamente dei questionari di gradimento che avranno come tematiche l’offerta formativa della scuola
nonché le iniziative intraprese dalla stessa nei confronti della riforma in atto.
Oggetto di autovalutazione sarà lo stesso POF, che verrà periodicamente monitorato in riferimento ai
seguenti indicatori:
 modalità di attuazione;
 livello di partecipazione e condivisione rispetto alle varie componenti scolastiche;
 risultati;
 proposte di miglioramento.
A partire dall’ anno scolastico 2014/2015, al fine dell’attuazione del DPR 80/2013, la Scuola procederà
anche alla definizione del Rapporto di Autovalutazione.
125
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POF 2010/2011
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8 Ottobre 2002: Giornata
europea dei genitori e della
scuola, “partenariato” tra
scuola e famiglia come
“elemento facilitatore” della
buona riuscita della
formazione educativa dei
giovani
Commissione Europea

8. SCUOLA/FAMIGLIA
Patto di
Corresponsabilità


126
Piano Annuale delle
Attività
Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
POF 2010/2011
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8.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
TRA SCUOLA E FAMIGLIA
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto
delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto l’art. 2 del suddetto Decreto che dispone: “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e d al ripristino di rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed
in generale a vantaggio della comunità scolastico”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per
la prevenzione del bullismo”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Vista la Delibera N°5 del Consiglio d’Istituto dell’01/10/2013
EMANA
IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
da sottoscrivere da parte di tutti i genitori degli alunni iscritti presso
la S. S. di I grado ad Indirizzo Musicale “E. Romagnoli” di Gela
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A….
LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA A…
LO STUDENTE
SI IMPEGNA A…
Garantire un piano formativo
basato su progetti ed iniziative
volte a promuovere il benessere
e il successo dello studente, la
sua valorizzazione come persona,
la sua realizzazione umana e
culturale
Prendere visione del piano
formativo, condividerlo, discuterlo
con i propri figli, assumendosi la
responsabilità di quanto espresso e
sottoscritto
Condividere con gli insegnanti e la
famiglia la lettura del piano
formativo, discutendo con loro
ogni singolo aspetto
di responsabilità
Creare un clima sereno in cui
stimolare il dialogo e la
discussione, favorendo la
conoscenza ed il rapporto
reciproco tra studenti,
l’integrazione, l’accoglienza, il
rispetto di sé e dell’altro.
Promuovere il talento e
l’eccellenza, comportamenti
ispirati alla partecipazione
solidale, alla gratuità, al senso di
cittadinanza
Condividere con gli
insegnanti linee
educative comuni,
consentendo alla scuola di
dare continuità alla
propria azione educativa
Mantenere costantemente
un comportamento
positivo e corretto,
rispettando l’ambiente
scolastico inteso come
insieme di persone,
oggetti e situazioni
PARTECIPAZIONE
Ascoltare e coinvolgere
gli studenti e le famiglie,
richiamandoli ad
un’assunzione di
responsabilità rispetto a
quanto espresso nel patto
formativo
Collaborare attivamente
per mezzo degli strumenti
messi a disposizione
dall’istituzione scolastica,
informandosi
costantemente del
percorso didattico-educativo
dei propri figli
Frequentare regolarmente i corsi e
assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
Favorire in modo positivo lo
svolgimento dell’attività didattica e
formativa, garantendo
costantemente la propria attenzione
e partecipazione alla vita
della classe
INTERVENTI
EDUCATIVI
Comunicare
costantemente con le famiglie,
informandole sull’andamento
didattico-disciplinare degli
studenti.
Fare rispettare le norme di
comportamento, i regolamenti ed
i divieti, in particolare
relativamente all’utilizzo di
telefonini e altri dispositivi
elettronici.
Prendere adeguati
provvedimenti disciplinari
in caso di infrazioni
Prendere visione di tutte
le comunicazioni
provenienti dalla scuola,
discutendo con i figli di
eventuali decisioni e
provvedimenti
disciplinari, stimolando
una riflessione sugli
episodi di conflitto e di
criticità
Riferire in famiglia le
comunicazioni provenienti
dalla scuola e dagli
insegnanti.
Favorire il rapporto e il
rispetto tra i compagni
sviluppando situazioni di
integrazione e solidarietà
OFFERTA FORMATIVA
RELAZIONALITÀ
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Statale Secondaria di I grado “E. Scuola Romagnoli” – Gela
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8.2 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ DEI DOCENTI
a.s. 2014/15
(Deliberato dal C.D. in data 25/09/2014 )
Sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti, il Dirigente Scolastico ha predisposto il
Piano Annuale delle attività ed i conseguenti impegni del personale docente.
Lo stesso, nel quadro della programmazione dell’azione educativa, può essere modificato, nel
corso dell’anno scolastico, per fare fronte a nuove esigenze.
Organo
Data
Collegio
dei 20 Novembre 2015
Docenti
9 Gennaio 2015
13 Maggio 2015
Argomento principale
Consigli di classe Dal 13 al 17 Ottobre 2014
Dal 24 al 28 Novembre 2014
Dal 09 al 11 Dicembre 2014
Dal 09 al 13 Marzo 2015
Dal 05 al 08 Maggio 2015
21 ottobre 2014
Elezione rappresentanti genitori
Colloqui con le 09-11 Dicembre 2014
09-13 Febbraio 2015
famiglie
08-10 Aprile 2015
ricevimento settimanale
Riunioni
dipartimentali
09 Gennaio 2014
04 Maggio 2014
Scrutini I
quadrimestre
Dal 2 al 6 febbraio 2015
Scrutini II
quadrimestre
Dal 09 al 11 giugno 2015
Ricevimento genitori
Consegna schede I quadrimestre
Ricevimento genitori
Rapporti individuali con le famiglie
Fine anno scolastico: Martedì 09 Giugno 2015
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INDICE
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2.
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
2.6
3.
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
4.
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
5.
5.1
6.
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
6.8
6.9
Identità della Scuola
Storia della Scuola ………………………………………………………
pag.
La Scuola E. Romagnoli nella società contemporanea …………………………..
La Scuola e l’Unicef …………………………………………………………….
Rapporti con il territorio ………………………………………………………...
La Scuola “E.Romagnoli” osservatorio locale di area per il contrasto della
dispersione scolastica ……………………………………………………………
Struttura organizzativa
Organigramma della Scuola ………………………………………………………
Funzioni strumentali …………………………………………………………….
Consiglio di Istituto …………………………………………………………….
Collegio dei docenti …………………………………………………………….
Responsabili dei Dipartimenti e delle Strutture ……………………………………
Consiglio di Classe ……………………………………………………………
Risorse della Scuola e organizzazione didattica …………………………………
Composizione del personale docente e ATA …………………………………
Consistenza numerica della popolazione scolastica ……………………………..
Le Strutture …………………………………………………………………….
Le Attrezzature ………………………………………………………………....
Struttura oraria delle classi ………………………………………………………
Scansione settimanale dell’orario scolastico ………………………………………
Struttura oraria del corso ad indirizzo musicale …………………………………..
Finalità educative e formative
Finalità della Scuola
…………………………………………………………..
Le finalità educative ……………………………………………………………..
Le scelte educative e didattiche …………………………………………………..
Il curricolo ………………………………………………………………………..
Interventi per gli alunni diversamente abili ……………………………………….
Interventi per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con
Bisogni Educativi Speciali
…………………………………………….
Piano Annuale per l’Inclusività
…………………………………………….
I Progetti
Progetto Orientamento
…………………………………………………….
Progetto “area a rischio” – per una scuola amica …………………………………..
Progetto KiVa ……………………………………………………………………
Partenariato
……………………………………………………………………
Erasmus +
……………………………………………………………………
Il Piano Operativo nazionale
I Progetti P.O.N.
…………………………………………………………….
La Progettazione didattica
……………………………………………………
Italiano
…………………………………………………………………….
Storia
……………………………………………………………………
Geografia
……………………………………………………………………
Matematica e Scienze ……………………………………………………………
Musica …………………………………………………………………………
Strumento ……………………………………………………………………….
Arte e Immagine ………………………………………………………………..
Lingue straniere (Inglese/Francese/Spagnolo) ……………………………………
Religione ……………………………………………………………………….
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6.10 Tecnologia ……………………………………………………………………
6.11 Educazione Fisica …………………………………………………………..
7. La Valutazione
7.1 Sistemi e criteri di valutazione ………………………………………………
7.2 I criteri di valutazione
………………………………………………..
7.3 La valutazione della Scuola ……………………………………………………
8. Scuola/Famiglia
8.1 Patto di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia ………………………………..
8.2 Piano annuale delle attività dei docenti …………………………………………
Indice
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