Vaccinazioni sotto la media e il virus dell`influenza dilaga

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Vaccinazioni sotto la media e il virus dell`influenza dilaga
SV
LA STAMPA
MARTEDÌ 3 GENNAIO 2017
Savona .41
.
Bambini e anziani sono i più colpiti
Gestita dal Faggio a Pornassio
Vaccinazioni sotto la media
e il virus dell’influenza dilaga
Caso della Rsa Cicalotto
gli scenari e le accuse
nell’ordinanza del Gip
Asl e medici di famiglia preoccupati per la prevenzione ridotta
Emerge anche il caso di una
paziente lasciata oltre 5 ore
senza che venissero controllate le sue condizioni, così come
ordinato dal direttore sanitario, e poi trovata senza vita nel
suo letto, dalle carte dell’indagine della Guardia di Finanza
di Imperia, coordinata dal pm
Antonella Politi, sui presunti
maltrattamenti al «Cicalotto», la residenza sanitaria
protetta per pazienti psichiatrici di Pornassio, gestita dalla
cooperativa «Il Faggio».
Un’omissione che sarebbe
stata coperta dall’operatrice
socio sanitaria che avrebbe
dovuto assolvere tale compito, e dalla caposala, falsificando il «rapporto» del turno.
Le 23 pagine dell’ordinanza
con cui il gip Massimiliano
Botti ha disposto gli arresti
domiciliari per gli «oss» Massimo Deperi, 48 anni, consigliere comunale di Pornassio,
e Vjollca Ferhati, 47 anni, albanese, e la sospensione dal
lavoro per dodici mesi della
caposala Elena Stoica, cittadina romena di 44 anni, accusati in concorso di maltrattamenti ai danni di persone incapaci, rivelano scenari agghiaccianti. A cominciare dalla paura in cui vivevano gli
stessi pazienti, che imploravano i due operatori arrestati
ELENA ROMANATO
SAVONA
Il primo picco influenzale è
già arrivato e ha messo a letto centinaia di savonesi rovinando loro le feste. Un anticipo dell’ondata di «Australiana» la forma influenzale più
temuta che, in base a quanto
dicono gli esperti, è prevista
intorno a metà gennaio e con
un picco entro le prime due
settimane di febbraio.
I sintomi del virus influenzale che ha costretto
molti abitanti della provincia a letto sono febbre, anche alta, dolori alle ossa e
muscolari, associati spesso
a virus intestinali, con nausea, vomito, diarrea e mal di
pancia. Ci sono poi stati alcuni casi di bronchiti dovute
ai colpi di freddo causati dal
brusco calo delle temperature e al vento freddo nei
giorni prima di Natale.
«Quella che ha colpito i savonesi– spiega il medico di
base Renato Giusto – è una
forma influenzale che comporta soprattutto disturbi intestinali, vomito e febbre alta. I consigli sono quelli soliti
tradizionali: letto, latte e la-
Quest’anno si sono fatti vaccinare meno savonesi del previsto
na. Stare al caldo, a riposo e assumere molti liquidi, soprattutto se c’è febbre alta. Contro
il picco influenzale vero e proprio dell’Australiana atteso
verso metà mese, le vaccinazioni, in particolare per le categorie a rischio, sono la forma
migliore di prevenzione. Purtroppo le vaccinazioni negli ultimi anni vengono considerate
con diffidenza e questo com-
porta un aumento delle epidemia e dei rischi connessi».
La campagna antinfluenzale dell’Asl si è chiusa a fine anno. Sono state acquistate 56
mila dosi di antinfluenzale e di
queste 46 mila sono state consegnate ai medici di base, ma
l’Asl ha previsto possibilità di
ampliare la copertura vaccinale del 20% in caso di particolare aggressività del virus e
l’Azienda sanitaria, per semplificare il lavoro dei medici di
base negli ordinativi, ha organizzato un sistema di ordinazione dei vaccini tramite
email. Sono vaccini in grado di
combattere i tre ceppi influenzali previsti: California (N1N1),
Hong Kong (H3N2) e Brisbane
(cioè l’Australiana). Secondo le
previsioni degli esperti le persone che verranno colpite dall’Australiana saranno 8 mila
circa a livello regionale, oltre 2
mila nella nostra provincia.
«La campagna di vaccinazione
antinfluenzale è partita il 3 novembre – spiega Maria Paola
Briata, dirigente della Struttura complessa di igiene e sanità
pubblica -. E’ andata abbastanza bene anche se, da una prima
valutazione sommaria, ci risulta che la campagna di vaccinazione sia stata leggermente
sotto il previsto. Questo spiega
perché se ne abbia avuto già un
anticipo in questi giorni e tra i
più colpiti ci siano soprattutto
bambini in età pediatrica». Secondo i dati del Ministero della
Sanità la fascia di popolazione
più colpita è quella dei bambini
da zero a quattro anni.
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di non picchiarli. Deperi, in particolare, è accusato di avere insultato costantemente alcuni
ospiti e di averli minacciati di
morte o di altri atti di violenza.
Un’ulteriore accusa è di avere
abbandonato i pazienti, lasciandoli sporchi dei loro escrementi
per ore, o nudi e infreddoliti.
Le stesse contestazioni vengono mosse a Vjollca Ferhati,
che si sarebbe accanita soprattutto su una donna e un uomo. I
due sarebbero stati più volte
minacciati, così come un terzo
anziano: «Vuoi che ti faccia fuori? Vuoi che ti lanci dalla finestra? La finisci di rompere i c...
che ti facciamo male!».
Per quanto riguarda Elena
Stoica, l’accusa è di non avere
vigilato, in qualità di infermiera
professionale con mansioni di
caposala, sull’operato degli operatori. C’è poi, come detto, il caso della donna deceduta nel
corso della notte, per la quale il
direttore sanitario (anche lui
indagato a piede libero assieme
ad altre tre persone) aveva disposto un monitoraggio costante dei parametri vitali di base,
in particolare della «saturazione emoglobinica arteriosa». Tale incarico era stato affidato a
Vojllca Ferhati, ma per l’accusa
non lo eseguì. Al mattino, l’anziana venne trovata morta. [P.I.]
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Certificato medico per i profughi
Arrivano i referenti di quartiere
C’è anche l’ordinanza
del sindaco di Carcare
nel mirino della Procura
Il centrodestra riscopre
il decentramento
con enti e parrocchie
Abbonamento mensile in piazza del Popolo da 30 a 36 euro
Savona
Aperto un fascicolo sull’ordinanza del Comune di Carcare
Dopo il caso Alassio anche
l’ordinanza del sindaco di
Carcare, Franco Bologna,
«che vieta la dimora a persone provenienti dall’area
afro-asiatica prive di regolare certificato sanitario attestante le condizioni sanitarie» è finita nel mirino della
magistratura.
In tribunale è stato aperto
un fascicolo «atti relativi», al
momento senza iscrizioni
nel registro degli indagati,
per accertare eventuali
comportamenti razzisti e di
discriminazione razziale.
Il provvedimento adottato dal sindaco di Carcare nel
giugno scorso segue quasi
pedissequamente l’ordinanza adottata il primo luglio
2015 dal collega di Alassio,
Enzo Canepa, e che è costata
al rappresentante della città
del Muretto un decreto penale con una multa di 3.750
euro al quale Canepa si è opposto chiedendo il processo.
Al momento l’ordinanza
sindacale di Carcare resta al
centro di un fascicolo non costituente notizia di reato, ma
l’impressione è che possa seguire lo stesso iter adottato
dal pm Chiara Venturi per il
caso Alassio.
Il divieto ad entrare nel comune di Carcare senza certificati medici a migranti ospiti di
case di accoglienza era stato
adottato dopo che la cooperativa Versoprobo di Vercelli
aveva ottenuto dodici alloggi
all’ultimo piano dell’edificio
che ospita la galleria commerciali di piazza Genta per accogliere 50 profughi.
Un caso che aveva scatenato la reazione del sindaco Bologna che, dopo aver sollevato
il problema in prefettura e fatto intervenire la polizia municipale del paese per poter accertare eventuali irregolarità,
aveva emesso l’ordinanza re[G. CIO.]
strittiva.
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Park, partiti i rincari
aumentano tariffe orarie
e abbonamenti mensili
Anno nuovo, tariffe nuove e
più care, dei parcheggi. Il primo gennaio è scattato il piano
«lacrime e sangue» del Comune. Manovra che non ha
risparmiato nessun settore.
Domenica è entrato in vigore
il piano degli aumenti dei
parcheggi varato dal Comune con una revisione generale, ovviamente al rialzo, delle
tariffe della sosta. La tariffa
oraria per quella a pagamento nelle strisce blu con i parcometri, in tutto 470 in viarie
vie della città, sale da 1,50 a
1,60 euro. Aumentano anche
gli abbonamenti.
In piazza del Popolo si passa da 30 a 36 euro al mese, in
via Piave da 40 a 46, alla Torre del porto da 65 a 75, al parcheggio in Darsena da 50 a
60 e quello del Matitino da 65
a 75 euro.
Partiti anche gli aumenti
dell’abbonamento del park
alle le aree ex Magrini: per le
auto da 65 a 75 euro mentre
per le moto si sale da 15 a 20.
Chi sperava nella prima mezz’ora di sosta gratuita dovrà
accontentarsi di un quarto
d’ora. Infatti la sosta gratuita
nei parcheggi a sbarre viene ridotta da 30 a 15 minuti, 50 centesimi i primi trenta minuti e
poi 30 centesimi l’ora o frazione fino a un massimo di 10 euro
l’ora. La giunta Caprioglio ha
rivisto anche la divisione dei
proventi dei parcheggi con
Ata, ritoccandola a vantaggio
di Palazzo Sisto. Gli incassi dei
parcometri andranno al 52% al
Comune, mentre quelli di piazza del Popolo spetteranno al
55% al Comune. Per il parcheggio di via Piave il Comune incasserà il 64% e per il parcheggio sotto la fortezza del Priamar e della Torre Orsero a Palazzo Sisto andrà il 64%. Per il
parcheggio del Matitino e
quello delle aree ex Magrini,
invece, spetteranno al Comune
[E.R.]
l’80% degli incassi.
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Santa Rita è uno dei quartieri più popolosi
Ha la firma dei consiglieri comunali Franco Perona e
Alessandro Venturelli (lista
civica Caprioglio Sindaco),
condiviso dai consiglieri Elda
Olin Verney e Andrea Sotgiu
e dal vice sindaco Massimo
Arecco il Progetto per il decentramento che mira a valorizzare il rapporto tra Comune e cittadini, aumentando il
coinvolgimento nella partecipazione politica e condivisione di idee progetti della
città. Il piano, una vera e propria sfida, prevede la suddivisione della città in zone.
Ognuna avrà «referenti di zona», come consiglieri comunali, e «referenti di quartiere» (entrambi nominati dal
sindaco), che dovranno coinvolgere i centri di aggregazione già attivi come parrocchie, società di mutuo soccorso, associazioni, circoli,
categorie economiche. Diversi gli ambiti legati al progetto: interventi di pulizia or-
dinaria e straordinaria, manutenzione del verde pubblico,
piccola manutenzione degli arredi, presidio sociale, presidio
distaccato per la sicurezza, gestione delle biblioteche di
quartiere, organizzazione
eventi nei quartieri, cooperazione con le associazioni. «Si
vuole cercare di ristabilire un
ruolo attivo nel cittadino - dicono i consiglieri - non unicamente attraverso saltuarie assemblee, ma con un coinvolgimento affiancato, nei limiti
delle possibilità, da un’azione
di supporto del Comune, dei
suoi rappresentanti e dei suoi
funzionari. Quartieri come il
centro, Villapiana e Santa Rita
superano la maggior parte dei
comuni della nostra provincia,
così come, per estensione, li
superano quartieri quali Santuario e Lavagnola: per queste
ragioni, un ripensamento della
questione decentramento si
rende indispensabile».
[E. R.]
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