IBM, crescita continua nell`area dei server

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IBM, crescita continua nell`area dei server
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Speciale information technology
il Giornale
A cura dei Servizi speciali
Lunedì 14 dicembre 2009
STRATEGIE E RISULTATI
IBM, crescita continua nell’area dei server
Il colosso, con una quota di fatturato nel settore del 31,7%, è leader anche nel terzo trimestre. A guidare l’avanzata
è il successo dell’x86 Blade. Si chiama Blade.org il consorzio di cui fanno parte le maggiori aziende It nel mondo
Agnese Ananasso
IBM continua a galoppare
nelsettoredeiserveremantiene, secondo l’ultimo report di
Gartner,il primopostoinquest’area anche nel terzo trimestre, con una quota di fatturato del 31,7%. Negli ultimi tre
mesi dell’anno, IBM ha continuato a crescere nell’area dei
server basati su Intel, con i System x che hanno guadagnato
IBM detiene poco più del
45,1% di quota di mercato in
Italia, guadagnando solo nell’ultimo trimestre, ben 5,2
punti percentuali. «Questi risultati non sono casuali ma il
frutto di un lavoro mirato sul
team dedicato al mercato dei
server x86 e di una strategia
globale ben precisa, iniziata
un paio di anni fa - spiega Ornella Bricchi, manager System x Platform di IBM Italia -;
primadituttoèstataridisegnata la piattaforma hardware,
poi c’è stata una forte focalizzazione sulle competenze, sul
canale, sulle attività di marketing di contorno, con la creazione, appunto, di un team ad
hoc. Il 2008 è stato dedicato a
farconoscereilprodottoainostri business partner, con una
particolare attenzione al Blade. Nel 2009 abbiamo lavoratosullacertificazionedeibusi-
ness partner, affinché iniziassero a sviluppare e certificare
soluzioni specifiche per tutti
gliaspetticheattengonoalBlade».
Il server x86 Blade è quello
che meglio si presta alle attività di consolidamento, virtualizzazione e di espansione a
costi contenuti. In particolare
il Blade S è particolarmente
adattoancheadaziendedipiccole dimensioni, visto che or-
mai lo storage e la gestione dei
dati è una necessità di tutte le
imprese, anche piccole, e di
tuttiimercati.ConiserverBlade, ogni azienda può avere la
sua soluzione su misura, anche grazie al Blade.org. Si tratta una sorta di consorzio cui
aderiscono le maggiori aziende It mondiali, che, scaricando direttamente da internet
glistandardIBMBlade,possono realizzare le proprie solu-
zioni in modo coerente con i
criteri IBM Blade. «In questo
modo i business partner hanno a disposizione più prodotti
conformi agli standard Blade
IBM e un'ampia gamma di soluzioni per lavorare - continua Bricchi -; il numero di business partner che aderiscono
alnostroprogrammadiaccreditamento (System x accreditation program) cresce sempre di più. E presto partirà an-
che in altri Paesi. Il partner sonofondamentaliperIBM,specialmente in Italia, dove la
prossimità al cliente è un elemento vitale. Ora stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro
dicontinuità, serietàecoerenza, che ci ha portato a essere
riconosciuti come fornitori di
soluzioni solide e affidabili.
Per il 2010 ci proponiamo di
continuare su questa strada
ma con qualche novità. Cer-
PIANI «Vogliamo
rafforzare il ruolo
dei partner anche
sugli altri mercati»
PREGI Per chi aderisce
consolidamento,
virtualizzazione ed
espansione a costi giù
2,2 punti di quota di fatturato
eiBladechehannoconquistato 4,9 punti percentuali; nell’area dei server Unix, IBM ha
conquistato altri 4,2 punti per
fatturatoehamantenutoilprimato, con il 38,4 per cento del
mercato. Importante anche il
primo posto nei System z - che
costano oltre 250mila dollari con una quota di fatturato del
56,4%. Dati che saltano ancor
di più all’occhio se paragonati
all’andamento generale del
mercatodeiserver,chenell’ultimo trimestre è calato del
17% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il
mercato dei server x86, che
rappresenta il 58% del mercato totale dei server, è calato
nello stesso periodo del 12%.
A guidare la marcia di IBM il
business dell’x86 Blade, che,
specialmente in Italia, sta rosicchiando posizioni e market
share rispetto ai competitori:
cheremo di focalizzarci anche
sull’high end, ossia sui clienti
ad alto potenziale, lavorando
con rappresentanti specialisti
face to face, che non vuol dire
bypassare il canale ma dare al
canale stesso un maggior supporto. Rafforzeremo inoltre
negli altri mercati il ruolo dei
partner, dando loro delega totale di gestione del cliente,
supportandoli ancor di più
per farli essere più veloci, efficaci e preparati. Consolideremo il nostro rapporto con le
terze parti - vedi Blade.org - in
modo da avere la certezza di
disporre delle migliori e più
complete soluzioni. Non dimentichiamo infatti che tra i
punti forti del server Blade c’è
l’eterogeneità,ossialapossibilità di far coesistere più piattaforme nello stesso chassis, in
modo da intervenire non stravolgendo l’ambiente It esistentemaconsolidandoloeottimizzando l’infrastruttura».
BOOM IN ITALIA
Negli ultimi tre mesi
dell’anno, IBM ha
continuato a crescere
nell’area dei server basati
su Intel, con i System x che
hanno guadagnato 2,2 punti
di quota di fatturato e i Blade
che hanno conquistato 4,9
punti percentuali. Il business dell’x86 Blade, specialmente in Italia, sta rosicchiando posizioni e quote di
mercato sui competitori
GRANDE DISTRIBUZIONE
EDILIZIA E NAVALE
OIL & GAS
Agomir ha creato per Iperal
un ambiente tutto virtualizzato
Boero con Delphis Informatica
I benefici sono subito tangibili
BladeCenter H è la soluzione
su misura per Weir Gabbioneta
Una struttura informatica dimacchinevirtuali elariduzioflessibile per la razionalizzazio- ne di dispositivi hardware.
ne delle risorse e la creazione di
La nuova architettura Blade
un «serbatoio» dati sempre di- IBMnellasua massimaconfigusponibile. Questo voleva Iperal, razione con 14 server consumeil nome presente da 22 anni nel rà al massimo 11mila Watt. La
mercato della grande distribu- configurazioneattualeècompozione,quandosièrivoltoalBusi- stada5servercon consumieletness Partner Ibm Agomir. Ipe- trici di picco di 3.900 watt, con
ral non ha fermato mai la sua ancora 35% di risorse di calcolo
crescita - sono 46 punti vendita disponibili. Senza la necessità
nel Nord Italia, soprattutto in di aggiungere nuovi nodi hardValtellina - punware e senza autando sulla qualimentare i consutàdelservizioesulmi,èpossibilesodla valorizzazione
disfare nuove esidel territorio.
genze informatiL’architetturainche. Gli assorbiformatica di Ipementi elettrici del
ral era costituita
CED hanno subito
da una ventina di
una riduzione del
serverx86tecnolo30%, aumentabile
gicamente eteroal 35% con lo spogenei.Daquilanestamento di tutti i
cessità di riduzioservizi nel blade.
ne degli hardwa«Prima per ogni
Claudio Vettore
re, di flessibilità e
nuova applicaziopossibilità di agne acquistata ocgiungere facilmente nuovi ser- correva investire nell’acquisto
ver, alta disponibilità, raziona- di hardware e nella preparaziolizzazionedellerisorse,riduzio- ne dell’ambiente, mentre oggi
nedellospaziooccupatodaiser- ci basta poco per creare un’imver, delle connessioni e dei con- magine virtuale del server nel
sumi energetici.
“blade”-affermaClaudioVettoAgomir ha creato quindi per re,direttoredeiSistemiInformaIperal un ambiente totalmente tiviedeiProcessidiIperal-:quevirtualizzato basato su sistemi sta soluzione offre una grande
IBM BladeCenter con Storage scalabilità (utilizziamo al moArea Network (SAN). Con l’uti- mento solo 5 dei 12 “slot” prelizzodi5BladeHS21XMsi èrea- sentinelBladeCenter)egarantilizzata una struttura composta sce una sicurezza totale: dalla
da tre nodi VMware, una VMCS continuità di servizio all'acces(macchina virtuale per il con- so ai dati. Sostituiremo progrestrollo della struttura, ndr) e uno sivamente tutti i videoterminali
storageIBMDS4700,chehacon- con altri a basso consumo».
sentito la creazione di una serie
MLu
Il Gruppo Boero sceglie virtualizzazione e Microsoft
IBM per razionalizzare il pro- per la maggior parte dei server
prio centro di elaborazioni da- produttivi. Il progetto si basa su
ti, i consumi energetici e tenere unnuovosottosistemadistorasotto controllo le problemati- ge, una DS4800, e un sistema
che di gestione e manutenzio- BladeCenter H, composto da 7
ne della struttura informatica. lame HS21.
Risale al lontano 1831 la nasciDice Fabio Molinari, respontadell’aziendaquandoBartolo- sabileItdelGruppoBoero:«Bomeno Boero acquista una pic- ero ha deciso di razionalizzare
cola fabbrica per la produzione la propria sala CED.Con il partdi biacca in polvere. Poi è solo ner tecnologico e system inteun susseguirsi di
grator Delphis ha
tappe di successo
individuato nel
verso la formazioBladeCenter H di
ne di quel gruppo
IBM la sua scelta.
specializzato in
L’obiettivo di ratinte per l’edilizia,
zionalizzare
le
il navale e lo
problematiche di
yachting, che oggi
gestione e manuconta 500 persotenzione è stato
ne,8marchi,3 staraggiunto avendo
bilimenti produtadesso un’unica
tivi, 6.500 clienti,
macchinaa fronte
500 addetti e
di 30 server fisici
1.600sistemitintoche aveva preceFabio Molinari
metrici e sta ultidentemente. Somando un nuovo
nostatirazionalizstabilimento produttivo. Nel zati i cablaggi e ridotti i consu2008 i ricavi sono stati di 126,9 mi,evitandocosìdifaremassicmilioni di euro (+1,7% rispetto ci investimenti a livello di grupal2007),conunredditooperati- po di continuità e diminuendo
vo di 10,1 milioni di euro.
ilcostoenergeticodellasalaserIl gruppo decide di rivolgersi ver. Massima soddisfazione
al Business Partner IBM Del- quando si è calcolato l’increphisInformaticadi Genova, già mento delle performance: 40%
fornitore del mainframe IBM sia nell’ambiente virtuale che
per creare una nuova server inquellofisicodedicato aidatafarm con un’infrastruttura mo- base Oracle. È il tipico caso in
dulare e scalabile con sistemi cuiilsupportodiunvendoradededicati alle applicazioni stra- guato e di un partner che ha
tegiche. Ma vuole mantenere una visione “crossing” su tutte
inalterate tuttavia le scelte tec- le piattaforme esistenti portanologiche
fondamentali: no benefici tangibili a fronte di
OracleRACeRedHatperidata- investimenti mirati».
base aziendali, VMware per la
VGi
Weir Gabbioneta, l’azienda
italiana specializzata nella produzione di pompe per il settore
Oil & Gas del gruppo scozzese
The Weir Group plc, si è rivolta
a IBM per ridisegnare l’infrastruttura It, assicurando così la
continuitàoperativa,incrementando la produttività, migliorando la qualità dei servizi erogatieridurre icostidi manutenzioneedienergia.WeirGabbioneta, con un fatturato 2009 di oltre
110 milioni, ha
due unità operativeaSestoSanGiovanni e Cinisello
Balsamo, in provincia di Milano.
I clienti sono le
principali società
di ingegneria e
quellechecostruisconoimpiantipetrolchimici, con
Paolo Ruta
esigenze di forte
customizzazione
del prodotto, ricorrendo alle
piùmodernetecnologieperraggiungereilmassimodellacustomer satisfaction. L’ambiente It
di Weir Gabbioneta era caratterizzato da un’infrastruttura distribuita basata su 16 server
Windows (Hp e Sun) e un IBM
AS/400.In generale,aogni nuovaapplicazioneaziendale veniva attributo un nuovo server,
sceltachegeneravaulterioriesigenze in termini di duplicazione dei servizi critici o protezione dei dati. IBM e Weir Gabbioneta hanno scelto la soluzione
IBM BladeCenter H, equipaggiatocontrelameHS12persup-
GIORN - NAZIONALE - 36 - 14/12/09- Plate NUOVA-GRAFICA - Autore: SIES Stampa: 13/12/09
19.00 - Composite
portare gli ambienti di produzione e realizzare un back up
serviceeduelameHS22perpermettere la virtualizzazione degli ambienti meno critici. È stata poi realizzata una Storage
area network (SAN) attraverso
l’installazionediunsistemastorage IBM NS3300 e una libreria
TS3200. Per far fronte alle esigenzedidisasterrecovery, èstato installato un sistema storage
gemello a quello
collocato nella sede di Sesto San
Giovanni presso
la sede di Cinisello: attraverso una
connettività dedicata tra le due sedi
e strumenti di replica software, la
soluzionepermette di mantenere
aggiornatoilsalvataggio di dati in
una sede diversa
daquelladiproduzione.DicePaoloRuta,Itmanager di Weir Sabbioneta: «Oggi
disponiamo di un’infrastruttura hardware che consente di realizzare una soluzione completa di virtualizzazione, assicura
ildisasterrecoverydegliambienti applicativi e offre la scalabiltà
necessariaperfarfronte alleesigenze future. La soluzione consente di integrare anche l’esistente ambiente installato su
unsistemaIBMAS/400,mapermetteràdi migraregliapplicativi qui installati - o l’installazionedinuoviapplicativigestionali- su lame Power JS».
AAn