Catalogazione collettiva - Biblioteca Provinciale di Foggia La Magna

Transcript

Catalogazione collettiva - Biblioteca Provinciale di Foggia La Magna
CATALOGAZIONE COLLETTIVA:
UNA BIBLIOGAFIA
PREMESSA
A cercare tra le pagine dei manuali di bibliografia una definizione
del termine « catalogo collettivo » ci si imbatte di solito in poche righe
che difficilmente illuminano: « i cataloghi collettivi o centrali hanno
come fine quello di registrare i fondi di più biblioteche » (Totock)1 ; «
un catalogo collettivo è un inventario dei libri comuni a più istituti »
(Malclès)2 . Poche parole sono destinate alla loro funzione e in genere
rinviano all’idea utopistica e forse ingenua di un catalogo unico sovranazionale.
Nonostante le incertezze di definizione essi sono, tuttavia, registrati tra i principali generi bibliografici: sono indicati, cioè fra gli strumenti di chi fa ricerca. Di fatto il più delle volte essi sono ignorati e
sembra, in effetti, giustificata la domanda che Serrai pone in un suo
scritto sulla cumulazione dei cataloghi: « ...un catalogo collettivo di
tante biblioteche, lontane le une dalle altre e difformi per natura e ambiti di interesse, dopo aver ingoiato con il suo allestimento una grande
quantità di risorse finanziarie, che cosa ci dà? La ricerca bibliografica
ha mezzi più economici, perché più astuti; non punta sullo schedario
universale che sa essere mito di matrice ottocentesca; seleziona le richieste fondandole sugli interessi e non sulle
1
TOTOK, W.- WEITZEL, R., Manuale internazionale di bibliografia. Parte prima.
Opere generali. Milano, Bibliografica, 1979, p. 41.
2
MALCLÈS, L. N., Manuel de bibliographie, 3 ed., Paris, Presses Universitaires
de France, 1976, p. 69.
1
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
astrattezze; opera sugli schemi delle classificazioni tracciati dai problemi e dalle indagini stesse, e non sulle utopie... » 3 .
I grandi cataloghi collettivi, quelli nazionali, risultano quindi poco
significativi e poco funzionali alla ricerca. Del resto, anche l’interesse
teorico per l’argomento negli ultimi anni è andato scemando e per
quanto riguarda il piano pratico non dimentichiamo che la compilazione del Primo Catalogo Collettivo delle Biblioteche Italiane incominciata nel 1962 è risultata un fallimento.
Quanto si è fin quì detto non è, comunque, generalizzabile. Se infatti sul piano nazionale l’impianto di un catalogo collettivo risulta
difficilissimo, poco pratico e non funzionale, oltre che dispendioso,
per quanto riguarda il piano locale (provincie e comuni) il discorso
sulla catalogazione collettiva cambia direzione.
Di fatto quella che è in crisi è proprio l’idea di un catalogo collettivo nazionale; la catalogazione collettiva riacquista, invece, credibilità e funzionalità se la si riferisce ai fondi di un territorio ristretto quale
può essere quello di un comune o di una provincia, o di un certo tipo
di biblioteche quali ad esempio quelle specializzate o quelle scolastiche di uno stesso territorio. In che modo? Soprattutto ridefinendo la
funzione dei cataloghi collettivi. Non bisogna dimenticare che essi
non sono solo dei repertori bibliografici, ma soprattutto sono dei cataloghi. La funzione principale di un catalogo, sia esso per autori, per
soggetti, per classi, di una sola biblioteca o collettivo è una funzione
di localizzazione; se non fosse possibile localizzare il documento il catalogo risulterebbe solo un elenco di libri, cioè una bibliografia. E’ il
rinvio ad una biblioteca, ad uno scaffale, ad un preciso palchetto che
lo fa diventare catalogo.
Questa funzione di localizzazione è, però, giustificata su un territorio ristretto. Un utente della Biblioteca Comunale di Torremaggiore
può ritenere poco pratico che un certo libro di diritto sia sicuramente
presente tra i fondi della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma; gli
può essere invece di gran conforto sapere che lo reperirà nella Biblioteca Giuridica del Tribunale di Foggia. Si può dire, allora, che la funzionalità di un catalogo unico, inteso come strumento atto ad individuare e localizzare un documento è direttamente proporzionale all’importanza che il documento ha per l’utente e che lo rende disponibile a spostarsi.
La catalogazione collettiva sul piano nazionale risulta, invece, ancora giustificata per quanto riguarda il materiale speciale come incunaboli e cinquecentine.
3
SERRAI, A., Sistemi bibliotecari e meccanismi catalografici. Roma, Bulzoni,
1980, p. 148.
2
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Al di là di questa funzione di tipo topografico, ai cataloghi collettivi ne può essere attribuita un’altra di carattere tecnico. Essi diventano indispensabili se si comincia a considerarli uno strumento di controllo bibliografico e catalografico. Essi possono essere la risposta ad
un problema, quello della catalogazione, che più degli altri complica
la vita dei bibliotecari italiani, soprattutto di quelli che operano nelle
biblioteche comu nali, in quelle scolastiche o di quartiere, costretti dalla contingenza ad essere contemporaneamente catalogatori, addetti al
prestito, operatori culturali, responsabili di sala, fotocopiatori e, non
per ultimo, depositari della cultura locale. Per un altro verso non si
può ignorare che in Italia non esistono strutture che curano la formazione professionale del personale di biblioteca, fatta eccezione per le
scuole di perfezionamento universitarie quali, ad esempio, quelle di
Roma e Napoli, mal funzionanti e oltretutto molto teoriche e la Scuola
Vaticana che per il suo carattere fortemente selettivo (è a numero
chiuso e con frequenza obbligatoria) esclude di fatto dai suoi corsi i
bibliotecari che non risiedono a Roma o che lavorano a tempo pieno.
Qualcosa viene fatto dagli Enti Locali attraverso corsi di formazione o
di riqualificazione (sic!) professionale, condensati di sociologia
dell’utenza, teoria dell’animazione culturale, regole di catalogazione e
semantica delle indicizzazioni.
Non è, infine, da sottovalutare il fatto che solo da due anni il Ministero per i beni culturali ha pubblicato le RICA, le Regole Italiane di
Catalogazione per Autori e che per la prima volta in Italia la questione
dell’uniformità è stata codificata in norme precise che il più delle volte vanno a scontrarsi con i vecchi sistemi di catalogazione non del tutto privi di elementi generati dalla zelante creatività del catalogatore.
La risposta a queste difficoltà, si è già detto, può essere data dai
cataloghi collettivi ed è in questa direzione che ho potuto lavorare alla
Biblioteca Provinciale di Foggia.
Il progetto di un catalogo collettivo provinciale costituisce il tentativo di dare una soluzione concreta alla domanda che il territorio ha
posto negli ultimi anni: biblioteche scolastiche, specializzate e comunali si sono rivolte con urgenza sempre maggiore alla Biblioteca Provinciale per risolvere i loro problemi di ordine catalografico. La maggior parte di queste strutture sono soltanto degli enormi depositi di
materiale non catalogato e quindi non utilizzato e il personale che dovrebbe attendere alla catalogazione è costituito per la maggior parte da
docenti e da giovani ‘285’ poco esperti di biblioteconomia.
A questo tipo di problemi si sta ovviando producendo, attraverso
tecniche automatizzate, un repertorio, il più ampio possibile, in cui fino ad oggi sono confluite le schede bibliogra-
3
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
fiche della Biblioteca Provinciale, della Biblioteca Giuridica
dell’Ordine degli avvocati, della biblioteca del liceo-ginnasio « Lanza
». L’idea è quella della costituzione di una banca di dati il più possibile controllati e corretti dal punto di vista bibliografico che faccia da
supporto alla catalogazione. Ogni scheda e stata verificata su due importanti repertori bibliografici: il Catalogo collettivo delle biblioteche
italiane su microfiches per il periodo 1958-73; la Bibliografia Nazionale Italiana,
il Catalogo alfabetico annuale dal 1974 in poi. Tutte le schede sono state, inoltre, corrette nelle parti essenziali (aree dell’intestazione e
delle note editoriali) secondo le RICA (le intestazioni della BNI e soprattutto delle microfiches, del resto, non sempre sono uniformi) e tutti i volumi che non erano catalogati su questi repertori sono stati schedati ex novo.
Non poche sono state le difficoltà da superare e alcune anche di tipo teorico. L’impianto del catalogo collettivo presupponeva in effetti
alcune scelte: doveva trattarsi di un catalogo sistematico o per autori?
Un catalogo collettivo che deve essere usato come strumento catalografico deve essere formalmente uniforme. In Italia è solo il catalogo per autori il più formalizzato. Solo per il catalogo per autori esistono delle norme a carattere vincolante per quanto riguarda
l’intestazione principale, mentre solo per quelle secondarie è lasciato
un certo margine di scelta al catalogatore. I cataloghi per soggetti e per
classi difficilmente sfuggono ad una interpretazione personale e dipendono molto dalla intelligenza, livello di cultura, capacità di lettura
di chi soggetta o classifica. Il soggettario in uso nelle biblioteche italiane, quello della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze è, inoltre,
mancante di una « grammatica » esplicita (cioè di indicazioni precise
sulla formulazione dei soggetti composti) ed è quindi difficile assicurare una uniformità nella intestazione o nell’ordine di sequenza delle
suddivisioni formali.
D’altro canto si deve tener presente che, per quanto riguarda le indicizzazioni semantiche, il livello di individuazione del soggetto o del
numero di classe è, e deve esserlo, differenziato a seconda del livello
di specializzazione della biblioteca. Mi spiego meglio con un esempio.
Il livello di indicizzazione semantica della Biblioteca Giuridica
dell’Ordine degli avvocati e procuratori di Foggia deve essere il più
possibile esaustivo per quanto riguarda la disciplina giuridica; non è
necessario, però, che lo stesso livello di esaustività sia applicato alla
classe « diritto » nella biblioteca di un liceo linguistico; in questa, al
contrario, la massima esaustività dovrà essere garantita per i settori «
linguistica » e « letterature straniere ».
Questo tipo di considerazioni ha portato alla conclusione
4
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
che il catalogo collettivo che si andava compilando doveva essere alfabetico per autori e doveva garantire la descrizione uniforme di tutti i
volumi per quanto riguardava l’intestazione e il corpo della scheda.
Per quanto riguarda invece l’indicizzazione semantica, il livello di esaustività resta differenziato biblioteca per biblioteca.
Fin qui per quanto concerne le difficoltà di tipo teorico che questo
catalogo ha posto. Non meno importanti sono quelle a carattere puramente pratico. Vorrei sottolineare tra tutte una, quella che riguarda il
personale utilizzato in questa operazione. Presso la Biblioteca Provinciale non esiste ufficialmente un Centro che si occupi della catalogazione centralizzata e collettiva. Esistono, però, delle persone qualificate che di questa si stanno occupando. Si tratta, per lo più, di personale
precario e saltuario. Solo la istituzionalizzazione di questo servizio potrà garantirne la continuità. In effetti questa nuova modalità di uso dei
cataloghi unici, strumenti di lavoro, su cui controllare schede e intestazioni potrà avere successo solo se si costituiscono centri di catalogazione centralizzata che li producano. E non si intenda per ‘centro di
catalogazione’ un istituto megagalattico che cataloghi il patrimonio
bibliografico di tutte le biblioteche del territorio. La catalogazione, per
quanto è possibile, deve continuare ad essere effettuata in queste biblioteche. Un centro di catalogazione ha ragione di essere se è punto
di riferimento e di coordinamento per le biblioteche periferiche. In
questa struttura centralizzata esse potranno far confluire le loro schede
e il personale del centro, che dovrà essere altamente specializzato, si
occuperà del controllo bibliografico, dell’elaborazione elettronica, della produzione di cataloghi singoli o collettivi.
Una struttura di questo tipo diviene sempre più urgente e solo se
essa esiste potrà divenire possibile la formazione di sistemi bibliotecari provinciali, comunali, distrettuali; si potrà cioè costituire « una rete
di collegamenti bibliografici tale che renda palese a biblioteche appartenenti a livelli omogenei di esercizio bibliografico quali sono le zone
bibliografiche carenti o quelle mancanti e così permetta di migliorare i
servizi bibliografici nel loro insieme » 4 .
4
Ibidem, p. 149.
5
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
INTRODUZIONE
L’idea di compilare una bibliografia sulla catalogazione collettiva
nasce dalla necessità di risolvere dubbi e problemi all’interno di
un’equipe di tecnici che di catalogazione collettiva si sta occupando.
Il centro di catalogazione e di elaborazione dati della Biblioteca
Provinciale di Foggia sta lavorando alla catalogazione del patrimonio
librario di biblioteche pubbliche, scolastiche e specializzate con
l’obbiettivo di costituire un catalogo collettivo che da un lato assolverebbe la funzione di registrare i fondi di più biblioteche della provincia per garantire la piena utilizzazione delle risorse librarie, dall’altro
diverrebbe strumento di controllo catalografico e bibliografico per una
più razionale utilizzazione delle procedure di catalogazione ed indicizzazione.
Non avendo fatto altre esperienze di questo tipo, l’équipe in questione si è trovata a dover dare una soluzione a tutti quei problemi che
la costituzione di un catalogo collettivo pone: la selezione del materiale e delle biblioteche (della sola città o della provincia),
l’organizzazione i metodi di lavoro, le dimensioni del catalogo e la sua
forma (a schede o a stampa); gli elementi di descrizione catalografica
indispensabili e quelli accessori, le sigle di identificazione e di controllo (ad esempio il numero della BNI corrispondente), il tipo di classificazione da usare, l’ordinamento delle schede (alfabetico o per classi), gli indici (per soggetti, titoli, parole chiave), l’inserimento di materiale speciale (antiquariato, periodici, ecc.) e il software da usare
nell’elaborazione elettronica dei dati.
Di qui l’esigenza di saperne di più, di venire a conoscenza
dell’esperienze già in atto in altre bibiloteche, di possedere una solida
base teorica su cui impostare il lavoro.
Se infatti la possibilità di risolvere alcuni di questi problemi viene
a volte dal lavoro stesso e man mano che esso va avanti si possono, attraverso l’eliminazione progressiva degli errori, correggere le procedure usate, risulta invece evidente che lo strumento principale che
permette di risolvere problemi di tipo teorico, di stabilire i criteri che
condizionano le scelte e che modifica la professionalità di fronte a certi elementi contingenti, è la documentazione scritta e in particolare la
letteratura professionale.
E’ diventato a questo punto urgente individuare un certo numero di
documenti su cui confrontarsi e tali che il loro contenuto investisse
non solo il problema dei cataloghi collettivi, ma risolvesse anche problemi di ordine catalografico e tecnico.
6
6
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Fin qui le motivazioni contingenti che giustificano l’argomento di
questo lavoro. Ma al di là di esse questa premessa vuol essere una precisazione della metodologia usata nella ricerca del materiale,
nell’impostazione del lavoro, nell’articolazione delle singole parti.
Ritengo indispensabile a questo punto sottolineare un grave scompenso all’interno delle biblioteche italiane che pesa soprattutto sulla
professionalità degli addetti ai lavori: uno dei settori in cui esse sono
più carenti è quello della letteratura professionale. Tanto più questa
carenza è evidente se la si rapporta alla enormità di produzione che ci
viene dall’estero. Questa mancanza di equilibrio fra produzione nazionale e produzione straniera ha condizionato non poco il modo di procedere di questa ricerca e ancor di più l’ha condizionata di fatto la
possibilità e a volte l’impossibilità di reperire fonti primarie.
Precisando che sull’argomento non esistono repertori bibliografici,
per non parlare di bibliografie di bibliografie, il lavoro ha preso
l’avvio dalla lettura, nei principali manuali di bibliografia (Malclès,
Totok, Guide to reference boock), dei capitoli concernenti i cataloghi
collettivi e la loro compilazione. Questa lettura è risultata funzionale a
due operazioni. In primo luogo ha facilitato la formulazione di uno
schema che, tenendo presente i problemi da risolvere, avrebbe orientato le fasi successive del lavoro individuando le tematiche intorno alle
quali articolare la ricerca e costituendo un punto di riferimento per la
organizzazione del materiale recuperato. Questo schema con qualche
variazione ha dato corpo alla struttura finale del lavoro e alla divisione
dei capitoli. In secondo luogo è risultata utile per il reperimento delle
opere essenziali per approfondire l’argomento.
La ricerca, dopo queste letture preliminari, ha preso l’avvio in due
direzioni:
1) recupero del materiale bibliografico presente nei cataloghi di
biblioteche;
2) spoglio, a partire dal 1960, delle principali riviste professionali
italiane e straniere, per reperire articoli, segnalazioni, recensioni.
Per quanto riguarda il primo punto, si è dovuto per motivi di forza
maggiore, circoscrivere la ricerca a cinque biblioteche:
la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca Provinciale di Foggia, la Biblioteca Vaticana, le biblioteche specializzate
dell’Associazione Italiana Biblioteche e della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari della Università di Roma. Se nelle prime tre è
stato possibile ritrovare il materiale esistente consultando il catalogo
alfabetico per soggetti e quello sistema7
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
tico, nelle ultime due, che più delle altre avrebbero dovuto favorire il
recupero delle informazioni e della letteratura professionale utili, il lavoro è stato difficile, se non impossibile, perché condizionato dalla totale assenza di cataloghi per soggetti e per materia.
In queste biblioteche è stato anche possibile esaminare direttamente il materiale segnalato e all’interno di questo recuperare un
certo numero di documenti citati nelle bibliografie poste in chiusura
dei capitoli e dei volumi stessi. Si è pensato di inserire nella ricerca
anche questo materiale di seconda mano che, pur mancando
dell’attributo della reperibilità immediata (d’altra parte era possibile
reperirlo anche in una fase successiva, consultando cataloghi di altre
biblioteche), era utile per allargare il numero delle informazioni e
quindi ad elevare il livello di esaustività della bibliografia che si andava compilando.
L’altra direzione percorsa è stata quella dello spoglio delle riviste
di biblioteconomia. A partire dal 1960 sono stati esaminati i più importanti periodici italiani e stranieri, i bollettini delle associazioni di
bibliotecari, il bollettino dell’UNESCO, il Bulletin Segnaletique, il
LISA ed altri.
Anche in questo caso la ricerca non sempre è stata rigorosa. Di alcune riviste non tutte le annate erano complete. E non tutte erano presenti a partire dal 1960. Ciò non ostante attraverso questa indagine si è
potuto reperire la maggior parte del materiale, soprattutto quello che
riguardava le esperienze già avviate in altre biblioteche.
Al tempo stesso però, ancora una volta, si è dovuto constatare lo
scarso contributo che questo tipo di letteratura a volte dà alla professionalità del bibliotecario. La presenza di letteratura primaria, di articoli teorici e tecnici frutto di una sperimentazione in atto e di un lavoro concreto, soprattutto nei bollettini delle associazioni professionali, è
spesso molto limitata, mentre molto spazio è dato a notizie, relazioni,
cronache di cose viste o lette, materiale secondario qualche volta del
tutto privo di approfondimento e di una giustificazione critica.
Al di là di questi limiti, questo tipo di ricerca è stata comunque utile, tenendo anche conto che in quasi tutti i periodici di questo tipo è
presente una rubrica bibliografica che segnala e commenta le novità
per quel che riguarda la letteratura professionale.
Anche dall’analisi di queste recensioni è stato possibile individuare materiale significativo.
Tutto il materiale raccolto, e nella ricerca ai cataloghi e attraverso
lo spoglio dei periodici, man mano che veniva recu8
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
perato è stato diviso in quattro gruppi corrispondenti allo schema
compilato all’inizio. Esso individuava quattro temi principali. Il primo
concerneva naturalmente i cataloghi collettivi, la loro importanza, la
loro funzione. Gli altri tre ruotavano intorno alle questioni complementari all’argomento principale. Il secondo e il terzo riguardavano i
problemi della catalogazione e indicizzazione per materia e per soggetto, l’ultimo l’automazione nelle biblioteche.
E’ evidente infatti che non è possibile compilare cataloghi collettivi se non si hanno le idee chiare sulla catalogazione e ignorando le
tecniche automatiche già in uso per compilare i normali cataloghi di
biblioteca.
Una volta conclusa la fase di individuazione dei documenti è cominciata una fase di controllo sia per quel che riguardava la loro pertinenza, sia per quel che riguardava gli elementi di descrizione bibliografica.
Ad un primo esame del materiale si è giunti alla conclusione che
se per problemi come la catalogazione e le indicizzazioni era possibile
individuare come criterio di pertinenza almeno un limite cronologico
nella Conferenza di Parigi (1961) e se per l’automazione la scelta si
restringeva ancora di più. data l’obsolescenza del materiale, per quanto riguarda invece i cataloghi collettivi è stato quasi impossibile, a
causa della esiguità della documentazione esistente, restringere la selezione in precisi margini temporali. E’ sembrata quindi più idonea la
scelta di organizzare e ordinare ogni singola parte del lavoro secondo
criteri propri e di questo si dirà meglio in apertura di ogni capitolo.
Per gli elementi di descrizione utili alla individuazione e alla citazione dei documenti, il controllo è stato fatto su tutte le parole
d’ordine facendo riferimento alle Regole Italiane concernenti la scelta
e la forma della intestazione. Per quanto riguarda gli altri elementi si è
tenuto conto della distinzione che corre tra descrizione catalografica e
citazione bibliografica1 . In primo luogo esiste una differenza spaziale.
Nella citazione bibliografica non si può certo avere lo stesso uso della
punteggiatura, degli spazi, dei margini che invece sono presenti nella
scheda di un catalogo. Anche graficamente esse si differenziano per
l’uso di sottolineature o corsivo che, presenti nella citazione, sono invece escluse dalla descrizione su scheda.
In linea di massima. per ogni documento, si è data l’intestazione
principale: indicazione d’autore (cognome e nome puntato) o di ente
autore: per le opere scritte in collaborazione sono stati citati i nomi di
tutti gli autori fino a tre; in caso
1
Cfr. DE NICHILO A., Citazione e catalogo in «Bollettino d’informazioni AIB»,
19 (1979), p. 97-105.
9
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
diverso il documento è segnalato sotto il nome del curatore seguito
dalla indicazione ed e nel caso questo mancasse, sotto il titolo. Seguono le indicazioni del titolo (in corsivo), dell’edizione, del luogo di
pubblicazione, dell’editore, dell’anno di edizione, il numero complessivo di pagine.
Nel caso di contributi all’interno di un periodico, il titolo del periodico è dato tra virgolette; seguono il numero del volume, l’anno e le
pagine. Per contributi all’interno di un volume collettivo o di una miscellanea di studi, dopo le indicazioni che riguardano il particolare
contributo, seguono quelle del volume il cui titolo è, al contrario dei
periodici, sempre in corsivo.
Un’ultima considerazione prima di concludere. La bibliografia che
segue non vuol certo avere l’attributo della massima esaustività. Si è
coscienti, invece, della sua inadeguatezza soprattutto per quel che riguarda alcuni temi complementari.
Non sempre è stato possibile, per motivi contingenti, essere rigorosi nella ricerca. Inoltre la stessa metodologia si è andata via via affinando durante il lavoro, anche alla luce di errori che, a volte, inevitabilmente sono stati commessi.
Indubbiamente uno dei valori positivi che essa racchiude e proprio
quello dell’acquisizione e sperimentazione di un metodo di ricerca e di
indagine, all’interno di una produzione che non sempre è possibile
imbrigliare nei limiti di una ricerca bibliografica.
10
ELENCO DEI PERIODICI CONSULTATI
Accademie e Biblioteche d’Italia. Roma.
Annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell’Università di Roma.
BID. Bollettino di informazione e documentazione. Roma.
Bolletino d’informazioni dell’Associazione Italiana Biblioteche
(AIB). Roma.
Bulletin de l’UNESCO a l’intention des bibliothèques. Paris. Bulletin
des bibliothèques de France. Paris.
Bulletin d’informations de l’Association des Bibliothecaires de
France. Paris.
Bulletin signaletique. 101: Sciences de l’information. Documentation.
Paris.
Journal of librarianship. London.
Journal of library automation. Chicago.
Library and information science abstract. London.
Library journal. New York.
Library of Congress information bulletin. Washington.
The library quartely. Chicago.
Libri. Copenhagen.
Revue del’UNESCO pour la science de l’information, la bibliothèconomie et l’arquivistique. Paris.
11
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
1. I CATALOGHI COLLETTIVI
Nel presentare la rassegna bibliografica Che riguarda la catalogazione collettiva è bene fare qualche precisazione.
Prima di tutto si tratta di una ricerca che esclude tutto ciò che concerne i cataloghi collettivi di materiale speciale e di periodici. In secondo luogo si tratta di una bibliografia che non ha precisi limiti territoriali. D’altra parte il concetto di catalogazione collettiva è poco assoggettabile a limitazioni di tipo geografico: « come ogni inventano,
un catalogo collettivo è internazionale per il suo contenuto », dice la
Malclès 1 , e la stessa compilazione di un qualsiasi catalogo collettivo
(provinciale, regionale o nazionale) dovrebbe essere finalizzata
all’idea, che certo appare utopistica, della produzione di un catalogo
unico mondiale.
Presa la decisione di compilare un elenco a carattere internazionale, si è cercato di individuare il maggior numero di scritti
pertinenti anche se per alcuni di essi non esiste l’attributo della reperibilità immediata, per cercare di avere un panorama di titoli quanto più
esaustivo.
Tutto il materiale è stato ordinato in ordine cronologico in due
gruppi: il primo, che investe l’arco di tempo tra il 1935 e il 1955, vuol
avere soprattutto una funzione storica e permette di individuare le
prime esperienze e i primi scritti teorici di una certa importanza (ad
esempio alcuni tra i primi scritti della Malclès e del Brummel); il secondo riguarda il periodo 1955-1980 e raccoglie quegli scritti utili dal
punto di vista pratico operativo e registra, così come si sono susseguite nel tempo, le più importanti esperienze italiane e straniere (ad esempio l’esperienza del C.U.B.I.).
Complessivamente si tratta di un quadro abbastanza esaustivo se si
tien conto che intorno alla questione della catalogazione collettiva soprattutto negli ultimi anni l’interesse teorico è stato scarso. Non si dimentichi a questo proposito l’atteggiamento rinunciatario che gli addetti ai lavori hanno avuto per quel che riguarda il Primo Catalogo
Collettivo delle Biblioteche Italiane, da anni fermo alle prime lettere
dell’alfabeto ed ora definitivamente abbandonato2 .
1
MALCLÈS, L. N., Manuel de bibliographie, 3 ed., Paris, Presses Universitaires
de France, 1976, p. 69.
2
Cfr. Sicco, M., Per una bibliografia nazionale retrospettiva: censimento delle edizioni italiane del XVI secolo, in « Accademie e Biblioteche d’Italia, 48 (1980), p. 462464.
12
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
1935 - 1955
1. PAFFORD, J. H. P., Cooperation: national and international. In: «
Year’s works in librarianship », 8 (1935), p. 90-106.
2. PAFFORD, J. H. P., Library co-operation in Europe. London, Library association, 1935, 354 p.
3.BERTHOLD, A. B., Union catalogues: a selective bibliography. Introduced by E. C. Richardson. Philadelphya, Union Library Catalogue, 1936, xii, 70 p.
4. MALCLÉS, L. N., L’ceuvre des catalogues collectifs imprimès a la
Prussjsche Staatsbibliothek de Berlin. In: « Archives et
bibliotheques », 2 (1936), p. 36-65.
5. NEWCOMBE, L., Union catalogues, nationai and regional: their
preparation and utilization. A.S.L.I.B. Report of proceedings of
the l3th conference, 1936, p. 65-76.
6. BISHOP, W. W., Union catalogues. In: « Library Journal», 7
(1937), p. 38-49.
7. NEWCOMBE, L., Library co-operation in British Isle. London, Allen, 1937. 184 p.
8. VORTIUS, J., Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft des deutschen Gesamtkatalogs. In: Festschrift georg leyh. Leipnzing, 1937,
p. 312-328.
9. BRUMMEL, L., De Nederlandse centrale catalogus. Handeligen
van het Se wetenshappelik Vlaamsch Congres voor boek -en bibliotheekwezen. Louvain, 1938, p. 159-171.
10. GROLIER, E. de, Quelques methodes et quelques exemples de
coordination entre bibliothèques et centre de documentation en
France. In: «La documentation en France. Bulletin mensuel de
l’UFOD », 1938.
11. KURNERT, E., Zur Entstehung und Gestaltung des Gesamkatalogs. In: « Zentralblatt fùr Bibliothekswesen », 55 (1938), p.
443-457.
12. MALCLÉS, L. N., L’entr’aide des bibliothèques par les catalogues collectifs. In: « Revue du livre », (1938), p. 87-94.
13. BERTHOLD, A. B., Union catalogue and documentation. Report
of a survey of Union catalogues in the U. S. ds: Fid – XV conf.,
1939. Rapports.
14. DOWNS, R. B. (ed.), Union catalogues in the United States;
sponsored by the American Library Association. Chicago, A.L.A.,
1942. xxii, 409 p.
1. The administrative, fiscal and quantitative aspect of the regional union catalogs, by L. C. Merrit.
2. Regional union catalogs: a study of services actual and potential, by J. P. Stone.
3. The national union catalog in the Library of Congress, by G.A.
Schwegmann jr.
4. Manual of union catalogs in the U.S., by A. B. Berthold.
13
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
5. Directory of union catalogs in the U. S., by A. B. Berthold.
6. Selected Bibliography, p. 395-402. (150 titoli).
15. LIBRARY of Congress. Washington, Descriptive cataloguing Division, Cooperative cataloguing manual for the ttse of contributing
librarìes. Washington, The Library of Congress, 1944. 104 p.
16. DOWNS, R. B., Latin-American union catalogs. In: « College and
Research library », (1945), p. 210-213.
17. MERRIT, L. C., Le catalogue collectif regional americain en tant
au’instrument de documentation nationale. In: « La documentation
en France. Bulletin mensuel de l’UFOD », (1945).
18. PROJET d’une bibliotheque centrale du rnonde. Paris, Association
pour l’etude des questions bibliographiques, 1945. 64 p.
19. BESTERMAN, T., Esquisse des projects d’activitè du centre de
bibliographie et des bibliotheques en fonction du pret
international des libres. In: « La documentation en France.
Bulletin mensuel de l’UFOD », (1947).
20. GROSZER, H., Die Zusarnmenarheit des Schweizerischen Ribiiotheken. In: Festschrift Karl scwaber, Basel, 1949, p. 129-142.
21. MALCLÉS, L. N., Les catalogues collectifs. In: Les sources du
travail bibliographique. Tome I. Bibliographie generals. Geneve,
Doiz; Lille, Giard, 1950, p. 101-111.
22. AHLSTEDT, W., Unit cataloguing. In: « Libri », 1 (1950-1951),
p. 131-170.
23. BRUMMEL, L., La technique de l’etablissement des catalogues
collectifs. In: « Libri », 1 (1950-51), p. 201-209.
24. BRUMMEL, L., The generai union cataiogues in Netherlands. In:
« Libri », 1 (1950-105 1), p. 201-209.
25. CAMPION, E. E., The Philadelphia bibliographical center and
Union Library catalog. In: « Bulletin of the special libraries Council of Philadelphia and vicinity », 17 (1951), p. 9-13.
26. DE GREGORI, G., Il centro nazionale per il catalogo unico delle
biblioteche italiane e per le informazioni bibliogra fiche. Firenze,
La Nuova Italia, 1951, p. 105-108.
27. BJORKBOM, C., The union catalogue problem with special reference to swedish catalogues. In: « Libri », 2 (1952), p. 137-149.
28. CARNOVSKY, L., Gli union catalogues negli Stati Uniti d’America. In: « Accademie e Biblioteche di Italia », 20 (1952), p. 136144.
29. FRANCE. Commission intiministerielle de documentation, Comitè
de la technique documentaire. Les catalogues collectifs.
14
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Rapporteur: P. Poidron. Rapports mimeographiès ses 15 fevries et
17 mars 1952.
30.M ESSOW , H. C., Zeintralkatalogisierung in Deutscland. In: « Mitteilungsblatt des Landes Nordrhein-Westfalen »,2 (1951-1952), p.
49-56.
31.SHERWOOD, J. W. - CAMPION, E. E., Union Library Catalog:
services, 19S0 Quo Vadis? In: « College and research Iibraries
», 13 (1952), p. 101-107.
32. VOLLANS, R. F., Library co-o peration in Great Britain. Report
of a survey of the National Central Library and the Regional Library Boureaux. London, 1952.
33. FILON, S. P. L., Library co-o peration and the National Central
Library. In: « Library Association record », 55 (1953), p. 2-8.
34.LARSEN, K., National bibliographical services. Their creation
and operation. Paris, UNESCO, 1953. 142 p.
35.STEWART, I. D., The British Union catalogue.... In: « Library Association record », 55 (1953), p. 248-250.
36.WALTER, K., Der gegenwartige Stand der Zentralkatalogisierung
in England. Cologne, 1953.
37.DAVID, C. W., The reproduction of the National Union Catalog.
In: « College and research libraries », 15 (1954), p. 20-26.
38.DE GREGORI, G., Catalogazione accentrata nelle biblioteche abbruzzesi e molisane. Roma, Palombi, 1954, p. 125-135.
39.LIBRARY of Congress, Union Catalog Division. Washington,
1954.
40.MALCLÈS, L. N., Les services bibliographique dans le monde.
Premier et second rapports annuel 1951-1952, 1952-1953. ler
septembre - 31 a6t). Paris, UNESCO, 1954. 396 p.
41. MICHEL, P. H., Pour la realization des catalogues collectifs. In: «
Libri », 4 (1954), p. 162-171.
42. NATIONAL Central Library. London, Annual reports, 15-38
(1930/31 - 1953/S4). London, 1931-1954.
43. NATIONAL Central Library. London, Recommendations on li brary co-operation. London, 1954.
44. ROLOFF, H., Die Auskunfstàtigkeit der wissenschaftlichen Bibliotheken. In: « Zentralbatt fiir Bibliotekswesen », 68 (1954), p. 8595.
45. LARSEN, K., Les services bibliographique nationaux. Creation et
fonctionement. Paris, UNESCO, 1955. 174 p.
1956 - 1980
46. EGGER, E., Gesamtkataloge. In: « Libri », 5 (1955-1956),
p. 97-170.
47. BRUMMEL, L., Les catalogues collectifs. Organization et
fonctionement. Paris, UNESCO, 1956. 102 p.
15
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
48. TAYLOR, A., Boock catalogues: their varie ties and uses. Chicago, The Newberry library, 1957.
49. ROLOFF, H., Die Katalogisierung. V. Der Katalogdruck, Titeldruck, Zentralkatalogisierung. In: Handbuck der Bibliothe kswissenschaft, 2 ed. Leipzig, Harressowithz, 1958. p. 318-331.
50. ROLOFF, H., Die katalogisierung. VI. Zentralkataloge. In: Handbuch der bibliotheksweissenschaft, 2 ed. Leipzig, Harressowitz,
1958, p. 332-356.
51. EGGER, E., L’importance des catalogues collectifs pour les pays
sous developpes. In: « Bulletin de l’UNESCO a l’intention des
bibliothèques », 13 (1959), p. 237-238.
52. BRUMMEL, L. - EGGER, E., Guide des catalogues collectifs et
du pret international. Publiè sous les auspices de la Federation
Internationale des Associations de bibliothècaires (FIAB). La
Haye, Nijhoff, 1961. 90 p.
53. COLLISON, R. L., Les services bibliographiques dans le monde.
19S0-1959. Paris, UNESCO, 1961. 242 p.
54. REMY, F., Le « Catalogo unico » des bibliothèques italiennes. In:
« Archives, bibliothèques et musèe de Belgiques », (1961), p. 150154.
55. CORDES, H., Les catalogues collectifs de la république fèdèrale
d’Alemagne et leur imploi au service du pret interbibliothèques.
In: « Libri », 12 (1963), p. 70-77.
56. SEMONSOUS, G., Le catalogue collectif des ouvrage étrangers,
1952-1962. In: « Bulletin des bibliothèques de France », (1963), p.
79-81.
57. CRONIN, J. W., The National Union and Library of Congress catalogs, problems and prospect. In: « The library quarterly »,
(1964), p. 77-96.
58. CALIFANO TENTORI, M., Per un catalogo centrale delle nuove
accessioni di opere straniere. Comunicazione al XIV Congresso
dell’Associazione Italiana Biblioteche, 1962. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 33 (1965) p. 378-379.
59. DE GREGORI. G., Esperienze di cataloghi collettivi. Il catalogo
unico delle biblioteche dell’Abbruzzo. Relazione al XIV congresso
dell’Associazione Italiana Biblioteche, 1962. In: « Accademie e
Biblioteche d’italia », 33 (1965), p. 299-312.
60. GUGLIELMI, G.. Consorzio provinciale di Bologna per il servizio
della pubblica lettura. Catalogo generale delle opere. Comunicazione al XIV congresso della Associazione Italiana Biblioteche,
1962. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 33 (1965), p. 394398.
16
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
61. RESPI, A. M., Esperienze di cataloghi collettivi regionali. Il catalogo centrale delle biblioteche lombarde. Relazione al XIV congresso della Associazione italiana Biblioteche, 1962. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 33 (1965), p. 312-317.
62. WILLEMIN, S., Technique of union catalogues. A praticai guide.
In: « UNESCO Bulletin for hbraries », 20 (1966), p. 2-23.
63. AVICENNE, P., Les services bibliographiques dans le monde,
1960-1964. Paris, UNESCO, 1967.
64. OLSON, P. E., The union catalog – it’s cost versus, it’s benefit to
a network. In: « Special library », 67 (1976), p. 251-255.
65. RISOLDI, G. - MALTESE, D., Una realizzazione del Centro nazionale per il Catalogo Unico. In: « Accademie e Biblioteche
d’Italia », 35 (1967), p. 499-501.
66. RISOLDI, G. - MALTESE, D., Il CUBI. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 36 (1968), p. 206-225.
67. WIEDER, J., Select bibliography ori union catalog and international loans. In: « UNESCO BuIletin for libraries », 22 (1968),
p. 33-35.
68. CASAMASSIMA, E. - CERULLI, E., Aspetti, strutture, strumenti
del sistema bibliotecario italiano. In: « Accademie e Biblioteche
d’Italia », 37 (1969), p. 181-188.
69. MALTESE, D., Appunti sul centro nazionale per il catalogo unico. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 11 (1971), p. 15 1-154.
70. AVICENNE, P., Les services bibliographiques dans le monde,
1965-1969. Paris, UNESCO, 1972.
71. BALBONI, F. - MARINELLI, O., Prospettive per un sistema bibliotecario italiano dopo l’emanazione della legge delegata. In: «
Bollettino d’Informazioni AIB », 12 (1972), p. 73-74.
72. ZANINI, A., Il catalogo collettivo delle biblioteche di Padova. In:
« Bollettino d’Informazioni AIB », 12 (1972), p. 161-168.
73. SAINI, M. L., Approaches to union cataiogues in India: early h istory. In: «Library herald », 14 (1972-1973), p. 101-115.
74. ARMS, W. Y., Duplication in union catalogues. In: « Journal of
documentation », 29 (1973), p. 373-379.
75. BRADLER, R., Automatisierter zentral Zeitschriftennachweis.
(Automatic compilation of union list). In: « Informatik », 20
(1973), p. 32-34.
76.CONVERSION of regional union catalogue in to machinereadable
form and its use as a basis for local catalogue conversion: report
on a feasibility study. By J. Plaister and other. London, Laser,
1973. 46 p.
77. CRISTOPHER, R., The LASER union catalogue and national
17
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
ISBN interlending system. In: « Program », 7 (1973), p. 85-95.
78. GELL, M., The politics of cooperation. In: « Library Journal »,
(1973), p. 3227-3230.
79. KROGER, O., Der Computer in Zentralkatalog. In: « Mitteilunsblatt (Verband der Bibliotheken des landes Nordheiwestfalen », 23 (1973), p. 253-268.
80. NATIONAL Library. Ottawa, Research and planning branc. Survey of union catalogues, union list and bibliographic support services in Canadian libraries. Compilated for the Canadian union
catalogue. The Library, 1973. 168 p.
81. PETRIE, H., Future planning for union iist of monographs and the
application of computers to their production. In: « National central
library newsletter », 14 (1973), p. 5-8.
82. COURTEN, R. DE, Le catalogue collectif suisse et le prét interbibliothèques. (Cours de formation professionelle), 3 ed. revue et
augmentèe. Berne, Association des bibliotecaires suisse,
Bibliothèque Nationale suisse, 1974.
83. INTERATIONAL Federation of Library Associations. Committee
on union catalogues and international loans. In ternational loans
services and union catalogues. Valentin Wehefritz, ed. Frankfurt
on Main, Klostermann, 1974, 268 p.
84. SORIANO, P., L’analisi operativa funzionale dei cataloghi cumulativi. In: « BID. Bollettino di informazione e documentazione »,
13 (1974), p. 4-12.
85. CAMERON, W. J., Automating and retrospective Canadian union
catalogue: a proposal. In: Third operi con ference information science in Canada, Quebec, 8-10 May, 1975: proceding edited by E.
Marschall, M. Parè. Ottawa, Canadian Association for information
science, 1975, p. 13-18.
86. FRIGI0LINI, C., Il centro nazionale per il catalogo unico delle b iblioteche italiane. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 43
(1975), p. 233-234.
87. SCHWARTZ, A., The Canadian union catalogue in library and
information network design. In: Third open con ference information science in Canada, Quebec, 8-10 May, 1975: proceding edited
by E. Marshall, M. Parè. Ottawa, Canadian Association for information science, 1975, p. 13-18.
88. THENZEN, J. - JACOB, W., Die regionalen zentralkataloge, die
«Negativstelle ». Das GAZZS. Berlin, Deutscher Bibliotekverband
Arbeitsstelle fùr das Bibliotekswuessen, 1975. 177 p.
89. CARPINE-LANCRE, J., Les catalogues collectifs. In: « Association des Bibliothecaires francaise Bulletin d’information» (1976),
p. 138-140.
90. GOLISANO MORGHEN, G., Problemi dei cataloghi collettivi.
In: Studi di biblioteconomia e storia del libro in onore di
18
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Francesco Barberi. Roma, Associazione Italiana Biblioteche,
1976, p. 297-304.
91. GROUPE de travail sur le catalogue collectif canadien. Rapport
final soumis au directeur general de la Bibliotheque Natzonale.
1976. Ottawa, Bibliotheque nationale du Canada, 1976. 145 p.
92. MALCLÉS, L. N., Catalogues collectifs. In: Manuel de bibliographie, 3 ed. Paris, Presses Universitaires de France, 1976, p.
69-77.
93. PORTER SMITH, M., The National Union Catalog pre - 19S6
zmprznts: a pro gress report. In: « Library resources & technical
services », 20 (1976), p. 48-52.
94. JAPSEN, A. L., Faelleskatalog eller Lokalkatalog. In: « Biblioteken », 70 (1977), p. 209-211.
95. RATHEI, R., Zentrale katalogisierung und zentralkatalog der i nstitute ari der UB Wien. In: “Biblos» (Austrie), 26 (1977), p. 4352.
96. WILSON, C. W. J. (ed.), Directory of operational computer applications in United Kingdom Libraries and informations units, 2 ed.
London, Aslib, 1977. 196 p.
97. DE SANTIS, F., Il CUBI dell’istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane. In: Utilizzo banche di dati bibliografici per i centri regionali. Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico e le informazioni bibliografiche, 1978. 9 p. ciclostjlate.
98. GRAVINA, F., Il catalogo unico regionale delle biblioteche toscane. In: Utilizzo banche dati bibliografici per i centri regionali.
Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico e le informazioni bibliografiche, 1978. 10 p. ciclostilate.
99. MALTESE, D., Un’ipotesi di gestione bibliotecaria: l’archivio
nazionale del libro. In: AICA ‘77. Congresso annuale dell’Associazione Italiana per il Calcolo Automatico (Pisa 12-14 ottobre 1977): L’automazione nelle biblioteche. Pisa, Editrice Tecnico-Scientifica, 1978, p. 31-34.
100.SICCO, M., Bibliografia nazionale e cataloghi collettivi. Esperienze all’estero. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 18 (1978), p.
106-115.
101.TEHNZEN, J. - JACOB, W., Die regionalen Zentralkataloge die
« Negatvstelle » und das GASZ. Berlin, Deutscher Biblioteksverband. Arbeistelle fùr das bibliotekswesen, 1978.
102.MALTESE, D., Sistema bibliogra fico nazionale e deposito legale. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 19 (1979), p. 265-270.
103.NICCOLAI, P. L. - PARLAVECCHIA, G., il sistema bibliotecario della Valdelsa e del Medio Valdarno. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 19 (1979), p. 205-209.
19
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
104.SERRAI, A., La cumulazione dei cataloghi. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 19 (1979), p. 5-10.
105.TOTOK, W. - WEITZEL, R., Cataloghi centrali, cataloghi collettivi e cataloghi di biblioteche. In: Manuale internazionale di bibliografia. Parte prima: Opere generali. Milano, Bibliografica,
1979, p. 41-49.
106.SICCO, M., Per una bibliografia nazionale retrospettiva: censimento delle edizioni italiane del XVI secolo. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 48 (1980), p. 462-464.
2. CATALOGAZIONE BIBLIOGRAFICA
Il problema della catalogazione collettiva, come si è già in altre parti
detto, deve essere affrontato considerandolo strettamente legato ai
problemi della catalogazione in generale.
Pur tenendo presente che catalogare per autori, per soggetti, per classi
sono aspetti diversi di un medesimo lavoro di indicizzazione, non si
può dimenticare che la catalogazione per autori resta comunque quella
di maggior rilievo e quella che
piu delle altre è stata formalizzata, codificata in regole ben precise.
Per questo si è ritenuto opportuno segnalare un certo numero di scritti
su quest’ultimo argomento.
Pertanto la scelta è stata condotta al fine di segnalare documenti
che fossero immediatamente fruibili (si sono esclusi, ad esempio i documenti non facilmente reperibili) da parte di chi si occupa di tecnica
dei cataloghi, e che non fossero anteriori al 1961.
Questo è, infatti, l’anno della Conferenza internazionale di Parigi
in cui fu affrontato il problema della compilazione di un codice internazionale di regole di catalogazione per autori e da cui hanno preso vita anche i principi che animano il nuovo codice italiano.
La Conferenza di Parigi ha di fatto condizionato quasi tutta la letteratura tecnica degli ultimi anni, non si dimentichi ad esempio il dibattito serrato e polemico sulle RICA che ha trovato posto su riviste
come il « Bollettino AIB » e « Accademie e Biblioteche d’Italia », e,
dopo di essa, non ci sono stati grossi mutamenti per quanto riguarda la
catalogazione.
Tenendo conto di questo si è ritenuto opportuno ordinare il materiale, che, si ripete, non è anteriore al 1961, in ordine alfabetico e non
cronologico.
L’elenco dei titoli proposti ha principalmente una funzione pratico-operativa, con l’attributo della immediata reperibilità dei documenti.
20
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Per questo si è dato più spazio agli articoli apparsi sulle riviste professionali che, segnalando esperienze concrete, più di altri scritti testimoniano la varietà dei problemi e delle loro possibili soluzioni.
1. AMERICAN Library Association. Library technology Project.
Chicago, Catalog card reproduction. Report on a study conducted
by G. Fry & Associates. Chicago, Library Technology Project,
ALA, 1965. xii, 81 p.
2. ANDERSON, D., Universal bibliographic control: a long term
policy a plan for action. Pullach bei Mùnchen, Verlag Dokumentation, 1974. 87 p.
3. ANGLO - American Cataloguing Rules. British text. London, The
Library Association, 1967.
4. ASCARELLI, F., Verso un codice internazionale di catalogazione.
In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 1 (1961), p. 4-11.
5. ASCARELLI, F., Principi di catalogazione con riferimenti alla
conferenza internazionale di Parigi. Relazione al XIV congresso
della Associazione Italiana Biblioteche, 1962. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 33 (1965), p. 271-283.
6. BAKEWELL, K. G. B., A manual of cataloguing practice. Oxford, Pergamon Press. 1972. xiii, 298 p.
7. BARBERI, F., Il nuovo codice di regole di catalogazione. In: «
Bollettino d’Informazioni AIB », 15 (1976), p. 253-267.
8. BERRUTI, M. T., Norme internazionali per la descrizione bibliografica. In: « Bollettino d’Informazioni ALB », 16 (1976), p. 273277.
9. BIBLIOTECA Apostolica Vaticana, Norme per il catalogo degli
stampati. Città del Vaticano, 1972. vii, 356 p.
10. BOLL, J. J., Introduction to cataloguing. New York, Mc Graw; St
Luis - San Francisco, Hill book Company, 1970.
11. BOOKSTEIN, A. - FUSSLER. H. H. - SCHIMIERER, H. F., Prospects for change in bibliographic contro!. London, The university
of Chicago press, 1977. 138 p.
12. BOTTASSO, E., Enti collettivi e intestazioni formali nel catalogo
per autori. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 33 (1965), p.
14-39.
13. BOTTASSO, E., Letture sulla catalogazione. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 35 (1967), p. 70-72.
14. BOTTASSO, E.. Norme per la catalogazione e politica delle biblioteche. Torino, Associazione piemontese dei bibliotecari, 1976.
220 p.
15. BOTTASSO, E., Le nuove regole di catalogazione per autori. In:
« Accademie e Biblioteche d’Italia », 45 (1977), p. 14 1-160.
16. BOTTASSO, E., Per un nuovo codice di regole per la catalo-
21
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
gazione. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 34(1966), p.1121.
17. CHAPLIN, A. 14., Name of person: national usage for entry catalogues. Sevenoaks, Kent, IFLA/FIAB, 1967. ix, 57 p.
18. COEN PIRANI, E., Nuovo manuale del bibliotecario. Modena,
STEM Mucchi, 1979. 517 p.
19. CONFERENZA internazionale sui principi di catalogazione. Parigi, 9-18 ottobre 1961. Rapporto ufficiale preliminare. Trad. di D.
Maltese. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 30 (1962), p.
13-24.
20. CUTTER, C. A., Rules for a dictionary catalog, 4th ed; reprinted.
London, The Library Association, 1972. 173 p.
21. DAVINSON, D., Bibliographic con trol. London, Clive Bingley;
Hamdem, Conn., Linnet Books, 1975. 124 p.
22. DE GREGORI, G. (ed.), Le regole italiane di catalogazione per
autori. In: Guida all’organizzazione della biblioteca. A cura della
Associazione Italiana Biblioteche. Milano, Bibliografica, 1979, p.
17-89.
23. DOMANOVSZKY, A., Functions and obiects of author title catalogutng. A con tribution to cataloguing theory. English text edited
bv A. Thompson. Munchen, Verlag dokumentation, 1975. 173 p.
24. FUIANO, M.. La parola d’ordine. (Appunti di biblioteconomia).
Napoli, Libreria scientifica editrice, 1971. 52 p.
25. GILJAREVSKIJ, R. S., La diffusione internazionale des fiches de
catalogue. Situation actuelle et perspectives d’avenir. Paris,
UNESCO, 1968.
26. GITEAU, C., Manuel de catalogape, auteurs-titres. Paris, Ecole
nationale superieure des bibliothèques, 1971. 2 V.
27. GITEAU, C., Memento pour la preparation au certificat
d’aptitude aux fonction de bibliothécaire. Travaux pratiques de
catalogage. 2 ed. revue. Paris, Bibliothéques Nationale, 1962. 27
p.
28. HAYES, R. M. - SHOFFNER, R. M., The economics of book catalog production... A study prepared for Stanford University libraries and Council on Library Resurces, 31 may 1864. Sherman Oaks. California. Avanced information system division Hughes
dynamics. 1964. 110 p.
29. HUNTER, E.. Cataloguing: a guide book. London, Clive Bingley,
1974. 184 p.
30. INTERNATI0NAL Federation of Library Association, Conference
internationale sur les principes de catalogage. Paris, 9-18 octobre
1961. Paris. Bulletin des Bibliothèques de France, 1961. p. 559574. (Estratto).
31. INTERNATIONAL Federation of Library Association. ISBD (M)
International standard Bibliographical Description. Edizione
22
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
italiana a cura dell’AIB. Roma, Associazione Italiana Biblioteche,
1976. xi-65 p.
32. INTERNATIONAL Federation of Library Association. Ordinamento di schede di materiale bibliogra fico complesso intestate ad
un autore personale. Trad. di A. P. Orlando. Con una nota di D.
Maltese. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 17 (1977), p. 191204.
33. INTERNATIONAL Federation of Library Association. Statement
of principles adapted by the International Conference on Cataloguing Principles, Paris, october, 1961. Annotaded adition with
commentary and examples by A. H. Chaplin assisted by D. Anderson. Provisional edition. Sevenoaks, IFLA Secretariat. 1967. 66 p.
34. ITALIA. Direzione generale delle accademie e delle biblioteche,
Regole per la compilazione del catalogo a lfabetico per autori nelle
biblioteche italiane. Roma, F.lli Palombi, 1966. 133 p.
35. ITALIA. Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Regole italiane di catalogazione per autori. Roma, Istituto Centrale per il
Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le informazioni bibliografiche, 1979. xxix, 260 p.
36. JAHIER, E., La catalogazione centrale corrente. Storia di una esperienza. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 32 (1964), p.
246-255.
37. JOLLEY, L., The principles of cataloguing. With a foreword by R.
O. Mackenna. London, Crosley Lockwood & Son, 1961. xiii, l49p.
38. KUMAR, G. - KUMAR, K., Theory of cataloguing. Delhi, Vikas
pubblishing house, 1975. ix, 235 p.
39. LEHNUS, D. J., Milestone in cataloging. Famous catalogus and
their writings, 1835-1969. Littleton (Colorado), Libraries Unlimitated, 1974. x, 137 p.
40. LIBRARY of Congress. Washington. Processing Department. The
cataloging-insource experiment. A report to the Librarian of Congress by director of the Processing Department. Washington, 1960.
xxiv, 195 p.
41. Lowy, G., A searcher’s manual. London, Crosley Lockwood &
Son, 1965. xi, 104 p.
42. ISTITUTO Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le Informazioni Bibliografiche, Manuale del catalogatore.
A cura della Bibliografia Nazionale Italiana. Firenze, 1970. 367 p.
43. MALTESE, D., Contributo alla revisione delle regole italiane di
catalogazione per autori. Comunicazione al XIV congresso
dell’Associazione Italiana Biblioteche. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 33 (1965), p. 283-286.
23
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
44. MALTESE, D., Elementi di catalogazione per autori. Scelta e
forma dell’intestazione. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia »,
34 (1966), p. 209-223.
45. MALTESE, D., La conferenza internazionale sui principi di catalogazione. In: « Bollettino d’Informazione AIB », 1 (1961), p.
219-221.
46. MALTESE, D., I principi internazionali di catalogazione. In: «
Accademie e Biblioteche d’Italia », 30 (1962), p. 258-269.
47. MALTESE, D., Principi di catalogazione e regole italiane. Firenze, Olschki, 1965. x, 143 p.
48. MALTESE, D., Un caso di ordinametno di schede. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 4 (1966), p. 69-71.
49. MALTESE, D., Recenti iniziative per l’unificazione internazionale
della catalogazione. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 37
(1970), p. 3-9.
50. NATHER, G., A proposito dei cognomi con prefisso. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 32 (1964), p. 43 1-439.
51. PRECISAZIONI sul nuovo codice di regole. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 45 (1977), p. 274-276.
52. OLDING, R. K. (ed.), Readings in library cataloguing. London,
Crosley Lockwood, 1966. x, 278 p.
53. QUIGG, P., Theory of cataloguing. An examination guidebook, 2
ed. revised. Hamden, Archon Books, 1968. 116 p.
54. REVELLI, C., Le nuove norme italiane di catalogazione per autori. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 13 (1973), p. 3-16.
55. REVELLI, C., Le nuove norme italiane di catalogazione. L’ente
autore. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 13 (1973), p. 205214.
56. REVELLI, C., L’ordinamento delle schede nel catalogo per autori. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 28 (1960), p. 73-101.
57. REVELLI, C., Suggerimenti per l’adattamento del catalogo per
autori alle nuove regole di catalogazione. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 19 (1979), p. 107-103.
58. SACCHI, M., Catalogazione e soggettazione. In: La biblioteca
pubblica, a cura di M. Bellotti. Milano, Società umanitaria, 1979,
p. 25-17.
59. SAITTA REVIGNES, A.. Gli indici e cataloghi delle biblioteche
d’italia. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 35 (1967), p.
471-482.
60. SERRAI. A., I codici di catalogazione per autore. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 45 (1977), p. 277-282.
61. SERRAI, A., Ragionamento « eterodossi» sui cataloghi per autore. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 46 (1978), pp. 269272.
24
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
62. VISWANATHAN, C. G., Cataloguing theory and practice. London, Asia Publishing house, 1965. xvi, 283 p.
3. INDICIZZAZIONE SEMANTICA:
Soggettazione e classificazione
Se la catalogazione per autori riveste una importanza pn-maria rispetto agli altri sistemi di indicizzazione, non si deve dimenticare che
essa presenta dei limiti per quanto riguarda le esigenze dell’utente.
Queste sono meglio indirizzate nel catalogo per soggetti e in Quello
sistematico.
Di qui la decisione di individuare un certo numero di documenti
concernenti le indicizzazioni semantiche.
Come per la catalogazione, si è cercato di indicare materiale facilmente reperibile e che non fosse anteriore al 1960.
Quasi tutti i documenti riguardano i vari sistemi di indicizzazione
semantica (CDD, CDU, Colon, Faccette, Library of Congress), ma
l’attenzione si accentra soprattutto sui sistemi di soggettazione e sulla
classificazione Dewey che più delle altre sono utilizzate nelle biblioteche di Ente Locale e nei sistemi bibliotecari.
Molta parte dei documenti è di origine angloamericana perché non
si può ignorare che gli studi più significativi sull’argomento sono inglesi o americani.
Si è preferito ordinare il materiale raccolto secondo l’ordine alfabetico. Come per la catalogazione, infatti, anche per le indicizzazioni
semantiche, negli ultimi venti anni, non e e stata una evoluzione tale
da essere evidenziata in una sequenza cronologica.
1. ARCAMONE, M. L., Sull’ordinamento del catalogo per soggetti.
In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 35 (1967), p. 260-271.
2. AUSTIN, D., PRECIS: a manual of concept analysis and subject
indexing. London, The British Library, Bibliographic services division, 1975.
3. BAKEWELL, K. G. B., Classification and indexig in practice.
London, Clive Bingley, 1978. 216 p.
4. BANCROFT, R., The British Museum subject index. In: « The Indexer », (1962), p. 4-9.
5. BARBERI, F., Soggettazione e classificazione. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 2 (1962), p. 123-130.
6. BATTY, C. D., An introduction to Colon classification. London,
Clive Bingley, 1966. 90 p.
25
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
7. BATTY, C. D., An introduction to the eighteenth edition of the
Dewey decimal classification. London, Clive Bingley, 1971.
8. BATTY, C. D., Introduzione alla classificazione decimale Dewey.
Milano, Bibliografica, 1978.
9. BETTERY, A., La classificazione decimale Dewey. Milano, Bibliografica, 1979.
10. BIBLIOTECA Apostolica Vaticana. Scuola di biblioteconomia.
Sistemi di classificazione degli stampati, 3 ed. Città del Vaticano,
1959.
11. BLOOMBERG, M. - WEBER, H., An information to classification
and number building in Dewey. Littleton, Colorado, Libraries unlimiteted, 1976. 199 p.
12. BOTTASSO, E., Guida al catalogo alfabetico per soggetti. Torino, Baccala e Gui, 1965. 435 p.
13. BOTTASSO, E., Il cammino della classificazione. Genesi e intenti
della classificazione decimale. In: La biblioteca pubblica. Esperienze e problemi. Torino, Associazione piemontese dei bibliotecari, 1973, p. 157-175 / 177-207.
14. BRITISH Standars Institution London, Guide to the Universal decimal classification London, 1962.
15. BUCHANAM, B., A glossary of indexing terms. London, Clive
Bingley, 1976. 144 p.
16. CHIAPPETTI, F. S. - CARIRÀ MORELLI, M. - BELLI, F., La
classificazione decimale universale, i tesori e i CDU-tesort. In:
«Bollettino d’Informazioni AIB », 15 (1975), p. 108-115.
17. CLASSIFICAZIONE Decimaly Dewey (CDD). A cura di G. Ammannati ed E. Crocetti. In: Guida all’organizzazione della biblioteca. A cura dell’Associazione Italiana Biblioteche. Milano, Bibliografica, 1979, p. 89-134.
18. CLASSIFIED Library of Congress subject headings. Edited by J.
G. William, M. L. Manheimer, J. E. Daily. New York, Dekker,
1972. 2 v.
19. CLASSIFICATION research. Proceedings of the 2ed International
study conference held at... Elsinore 14-18 sept. 1964. Copenhagen,
Munksgaard, 1965. 563 p.
20. COATES, E. J., Subject catalogues. Headings and structure. London, The Library Association, 1960. 186 p.
21. COEN PIRANI, E., Nuovo manuale del bibliotecario. Modena,
STEM Mucchi, 1979. 316 p.
22. COLUMBIA UNIVERSITY. School of Library service, The Dewey decimal classification.. out lines and papers presented at
worksh on the teaching of classification December 8-10, 1966. Edited by M. F. Tauber, C. J. Frarey, N. C. Batts. New York, School
of library service, Columbia University, 1968. 121 p.
26
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
23. COMARONI, T. P., The eighteen edition of the Dewey Decimal
Classification. Lake Placid Education Foundation, Forest Press division, 1976. xiv, 678 p.
24. CONSIGLIO Nazionale delle Ricerche. Laboratorio di studi sulla
ricerca e sulla documentazione, Classificazione decimale universale. Edizione completa italiana. Classi 50, 51, 52, 53. Roma, 1972.
252 p.
25. CONSIGLIO Nazionale delle Ricerche. Laboratorio di studi sulla
ricerca, Classificazione decimale universale. Edizione media italiana. Roma, 1974. 119 p.
26. COSTELLO, J. C., Coordinate indexing. New Brunswick, N. J.,
Graduate school of library service, 1966. 224 p.
27. DAVINSON, K., Classification practice in Britain. London, The
Library Association, 1966. 34 p.
28. DENISON, B., Selected materials in classification. A bibliography. New York, Special Libraries Association, 1968. 142 p.
29. DEWEY, M., Dewey decimal classification and relative index.
Revised by Melvil Dewey. Edition 19. Edited under the direction
of B. A. Custer. Albany, Forest Press, 1979. 3 v.
30. DUBUE, R., La classification dècimale universelle (CDU).
Manuel pratique d’utilisation. Paris, Geuthier-Villars, 1963. 210 p.
31. DUINO, R., The role of the subject specialist in British and American University Libraries: a comparative studv. In: « Libri », 29
(1979), p. 1-19.
32. FEDERAZIONE Internazionale di Documentazione, Classification decimale universelle. Editon moyenne internationale. Bruxelles, Mundaneu, 1967.
33. FEDERAZIONE Internazionale di Documentazione, Classificazione decimale universale. Edizione abbreviata italiana. Roma,
Consiglio Nazionale delle Ricerche, 1964.
34. FEDERAZIONE Internazionale di Documentazione. Key to information: Universal decimal classification. The Hague, 1970. 14
p.
35. FEINBERG, H., Title derivative indexing techniques: a comparative study. Searecrow, 1973. 297 p.
36. FOSKETT, A. C.. The subject approach to information. Second
edition revised and enlarged. London, Clive Bingley, 1971. 429 p.
37. FOSKETT, A. C., The Universal decimal classification: the history. present status and future prospects of a large general classification scheme. London, Linnet and Bingley, 1973. 141 p.
38. FRIIS - HANSEN, J. B., What Dewey know. In: « Libri », 26
(1976), p. 216-230.
27
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
39. GROLLIER, E. DE, Etude sur les categories gènèrales applicables aux classifica tions et codifications documentaires. Paris,
UNESCO, 1962. 262 p.
40. GUIDE to use of Dewey decimal classification. Based on the practice of the Decimal classification office of Library of Congress.
Lake Placid, Forest press, 1962. 133 p.
41. HERMUS, W., Proeve Van Trenfwoordenlijst. Ten. gebruike van
bibliothecarissen documentalisten en bibliografen. Brusse, Belgische Commissie Voor Bibliografie, 1971. 2 v.
42. HUTCHINS, W. J., Language of indexing and classification. A
linguistic study of structures and functions. Stevenage, Peter Peregrinus, 1975. vii, 148 p.
43. IMMROTH, J. P., A guide to the Library of Congress c!assification. Littleton, Colo., 1971.
44. IMMROTH, J. P., Analysis of vocabolary control in Library of
Congress classification and subject headings. Littleton, Colo., Libraries Unlimited, 1971.
45. ISTITUTO Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche. Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane. A cura della Biblioteca Nazionale
centrale di Firenze. Firenze, Il Cenacolo, 1980. xxix, 686 p.
46. ISTITUTO Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche. Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane. Liste di aggiornamento 1956-1977.
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, 1977. 92 p.
47. JAHIER, E., Terzi ed ultimi prolegomeni alla soggettazione. In: «
Accademie e Biblioteche d’Italia », 35 (1967), p. 100-109.
48. LAMONTAGNE, L., American Library Classification. With special reference to the Library of Congress. Hamden, Connec., The
shoe string press, 1963.
49. LAVREILHE, M. T., Essai de bibliographie des thesauri et index
par moteurs porus deperis 1960. (au Jer - Mars 1969). In: «
Bulletin des bibliothèques de France », 14 (1969), p. 203-218.
50. LIBRARY of Congress subject headings used in the dictionary catalogue of the Library of Congress. 7 ed. Washington, 1966.
51. LIBRARY of Congress. Washington. Subject cataloging Division.
Classification: Classes A-Z. Washington, 1917-1973. v. 1.
52. MACS, M.. Le catalogue alphabetique de materies: met hodologie
du catalogage. Bruxelles. Ministere de l’education nationale et de
le culture francaise, Bibliothèque centrale, 1973.
53. MALTBY, A., Sayr’s manual of classification for librarians. London, Dentv.ch. 1975. 336
28
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
54. MANHEIMER, M. L., Cataloging and classification: a work book.
Dekker, 1975. 141 p.
55. MANFRÈ, G., La classificazione decimale Deivey. Natura e applicazione. In: « La parola e il Libro », 40 (1972), p. 535-542.
56. METCALFE, J., Alphabetical subject indication of information.
New Brunswick, N. J., Graduate school of library service, 1965.
148 p.
57. MILLS, J., The Universal decimal classification. New Brunswick,
N. J., Graduate school of library service, 1964. 132 p.
58. NEEDHAM, C. D., Organizing knowledge in libraries. An introduction to classification and cataloguing. London, Deutsch, 1965.
259 p.
59. PARKHI, R. S., Library classification: evolution of a dynamic
theory. Delhi, Vikas Pubblishing house, 1972. 222 p.
60. RANGANATHAN, S. R., Classified catalogue code with additional rules for Dictionary catalogue code. 5 ed. London, Asia Publishing House, 1964. 644 p.
61. RANGANATHAN, S. R., The Colon c!assification. New Brunswick, N. J., Graduate school of library service, 1965. 148 p.
62. REVELLI, C., Il catalogo per soggetti. Roma, Bizzarri, 1970. xix,
245 p.
63. ROLOFF, H., Lehrbuch der Sachkatalogisierung. 3. vòllig veranderte Auflage. Leipzig, VEB Bibliographisches institut, 1968. xx,
196 p.
64. ROLOFF, H., Sachkatalogisierung auf neuen Wegen. Von der faccetten Klassification zu Descritor und Thesaurus. 2. Auf. Berlin,
Methodischen Zentrun fùr wissenschaftliche Bibliotheken, 1968.
56 p.
65. RONCHI, M. T., Un analisi comparata di sistemi di classificazione: il « Granfield Research Project » dell’A.S.L.I.B. In: «
Bollettino d’Informazioni AIB », 1 (1961), p. 118-127.
66. SACCHI, M., Catalogazione e soggettazione. In: La biblioteca
pubblica. A cura di M. Bellotti. Milano, Società umanitaria, 1979,
p. 25-17.
67. SAIGUDDIN, M. A. 14., Subject headings: a list with hiderebod.
Deccan. India, Apex Books Concern, 1962. 128 p.
68. SAYERS, W. C. R., A manual of classification for librarians.
London, Deutsch, 1967. 404 p.
69. SENGUPTA, B. - OHDEDOR, A. K., Library classification. Calcutta, World press private, 1971. vii, 207 p.
70. SERRAI, A., Del catalogo alfabetico per soggetti. Semantica del
rapporto indicale. Roma, Bulzoni, 1979. 163 p.
71. SERRAI, A., Il catalogo per soggetti ovvero gli equivoci d’un catalogo. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 39 (1971), p. 264268.
29
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
72. SERRAI, A., Indici, logica e linguaggio. Problemi di catalogazione semantica. Roma, 1974. 95 p.
73. SERRAI, A., I soggetti, argomenti o discorsi? Note per l’analisi
della prima fase del processo della soggettazione. In:
« Bollettino di Informazioni AIB », 15 (1975), p. 199-201.
74. SERRAI, A., Le classificazioni. Idee e materiali per una teoria e
per una storia. Firenze, Olschki, 1977. xliv, 323 p.
75. SERRAI, A., Problemi linguistici e implicazioni epistemologiche
della catalogazione semantica. In: « Accademie e Biblioteche
d’Italia », 40 (1972), p. 109-116.
76. SERRAI, A., Possono costruirsi, e come, delle classificazioni bibliografiche? In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 45 (1977),
p. 87-109.
77. STAVELEY, R. - Mc. ILWAINE, I. C. - Mc. ILWAINE, J. H., Introduction to subject study. London, Deutsch, 1967. 288 p.
78. SUBJECT retrieval in the seventies. New Directions. Procedings
of an international symposium held at the center of adult education. University of Maryland, College Park, May 4 to 15, 1971.
Westport, Connect., Greenwood Publishing Company, 1972. 180
p.
79. THIRD international study conference on classification research.
In: «International classification », 2 (1975) p. 374.
80. VICKERY, B. C., Faceted classification schemes. New Brunswick, N. J., Graduate school of library service, 1966. 108 p.
81. VICHERY, B. C., La classificazione a faccette. Guida per la costruzione e la utilizzazione di schemi speciali. A cura di M. L. Luceroni. Roma, 1972. vii, 61 p.
82. VIGINI, G., Nuovo soggettario italiano. Principi e schema di
catalogazione. Realizzato sotto gli auspici della Associazione
Italiana Biblioteche. Milano, Bibliografica, 1978. 341 p.
83. WYMAR, B. S. - TANNENBAUM, E., Introduction to cataloging
and classification. A teaching guide with illustration of major
principles for descriptive cataloging and classification. Preliminary edition. Denver, Colo., Bibliographie Institute, 1965. 204 p.
4. L’AUTOMAZIONE NELLE BIBLIOTECHE
Produrre cataloghi collettivi sarebbe pura utopia se si ignorassero
le procedure automatizzate. Solo utilizzando un elaboratore è possibile
di fatto star dietro alla eccezionale produzione libraria di questi anni.
Ma nei confronti di queste procedure il bibliotecario-umanistico
che opera nella maggior parte delle biblioteche italiane ha ancora un
atteggiamento scettico e diffidente. Molte volte questa diffidenza nasce dalla disinformazione.
30
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
Non potendo ignorare la grande importanza che per la catalogazione collettiva assume l’automazione, si è ritenuto necessario
dedicare l’ultima parte di questa ricerca bibliografica a questo tema.
In Italia non è molta la letteratura professionale che riguarda
l’automazione nelle biblioteche e ancora una volta si è dovuto constatare la nostra dipendenza dall’estero per quanto riguarda la documentazione scritta. Al tempo stesso, però, per chi comincia ad interessarsi
delle tecniche automatiche di catalogazione, è difficile orientarsi
all’interno di una produzione che, come quella straniera, è a volte
troppo avanti rispetto a quelle che sono le esigenze delle piccole e
medie biblioteche italiane, di quelle biblioteche cioè che più delle altre
si consorziano e danno vita ai cataloghi collettivi.
Si è creduto opportuno, allora, selezionare solo materiale in lingua
italiana allo scopo di fornire informazioni immediate e facilmente
comprensibili. Si sono anche esclusi documenti generali, come quelli
riguardanti il recupero delle informazioni, o quelli troppo particolari
sulla programmazione e i linguaggi dell’elaboratore, preferendo invece segnalare solo quei documenti specifici sull’uso dell’elaboratore
nei servizi di biblioteca.
Data l’obsolescenza del materiale di questo tipo di letteratura, si è
deciso di organizzare il materiale secondo un ordine cronologico che
meglio evidenzia il susseguirsi delle esperienze, scegliendo come data
di partenza il 1966, anno che segna l’avvio della prima esperienza italiana di una certa importanza: quella del CUBI.
1. MALTESE, D., Il centro meccanografico della bibliografia nazionale italiana. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 6 (1966),
p. 129-134.
2. ROMA. Banca d’Italia. Centro elettronico, Elaborazione automatica dei dati riguardanti gli schedari della Biblioteca Centrale.
Roma, 1966. 65 p., 23 all.
3. SERRAI, A., Biblioteche e automazione. In: « Annali della Scuola
Speciale per Archivisti e Bibliotecari », 7 (1967), p. 127-136.
4. L’AUTOMAZIONE nelle biblioteche degli Stati Uniti. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 37 (1968), p. 81.
5. L’ELETTRONICA al servizio del libro. Una « libreria pilota » alla EXPO CT ‘68. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 36
(1968), p. 380-381.
6. RAZIONALIZZAZIONE e automazione nella Biblioteca
Nazionale di Firenze. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 8
(1968), p. 171-173.
7. SERRAI, A., L’elaboratore elettronico migliora l’efficienza dei
31
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
servizi bibliotecari? In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 36
(1968), p. 226-236.
8. CICHI, D. R., L’automazione e le biblioteche. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 9 (1969), p. 168-176.
9. LA MECCANIZZAZIONE della documentazione nelle biblioteche in una conferenza al British Council. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia », 37 (1969), p. 454-457.
10. BASSI, S., L’automazione delle biblioteche. In: « Accademie e
Biblioteche d’Italia », 38 (1970), p. 336-339.
11. CIARROCCA, G., Note per una documentazione automatica.
Roma, Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, 1970. xxxvi,
33 p.
12. COBLAN, H., La meccanizzazione della documentazione e delle
procedure di routine nelle biblioteche. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 10 (1970), p. 3-18.
13. PIANTONI, M., Automazione e biblioteche. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 10(1970), p. 46-50.
14. RAZIONALIZZAZIONE e automazione nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Incontro di studi organizzato
dall’UNESCO e dal Ministero della pubblica istruzione. Firenze,
29-31 ottobre 1968. Atti a cura di Diego Maltese. Firenze, 1970.
215 p.
15. SANTACROCE, C., Il trattamento automatico delle informazioni
nelle biblioteche. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 10
(1970), p. 57-64.
16. BIBLIOTECA Nazionale Centrale - Roma, Univac Italia, Prova
dimostrativa di un collegamento on-line per procedure di gestione
del materiale librario e per fasi di ricerca. Roma, 1971, 69 p.
17. VINAY, A. - PIANTONI, M., Note illustrative al progetto di automazione della gestione e della ricerca documentaria presso la
Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. In: « Bollettino
d’Informazioni AIB », 11 (1971), p. 136-150.
18. BIBLIOGRAFIA Nazionale Italiana. Progetto ANNA. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 12 (1972), p. 116-118.
19. CECCATO, S., Un cibernetico in biblioteca. In: «Bollettino
d’Informazioni AIB », 12 (1972), p. 8-20.
20. ASSOCIAZIONE Italiana Biblioteche. Gruppo di lavoro 7, Progetti di automazione nelle biblioteche italiane. A cura di M. P.
Carosella e M. Valenti. Roma, 1973. iv, 174 p.
21. BARTOLI, A., L’elaboratore e le biblioteche. In: Progetti di automazione nelle biblioteche italiane. XXIII Congresso dell’Associazione Italiana Biblioteche. Roma, 1973, p. 145-155.
22. BIANCHI, G., Ricerca di informatica documentaria: definizione
dell’imput bibliografico generalizzato. In: Progetti di automazione
nelle biblioteche italiane... Roma, 1973, p. 27-50.
32
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
23. GESTIONE ed informazione. Esperienze di automazione alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. In: « Annali della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari », 13 (1973), p. 5-69.
24. MALTESE, D., Il progetto ANNA. In: Progetti di automazione
nelle biblioteche italiane... Roma, 1973, p. 1-11.
25. PETRUCCI, P., Un sistema elementare di documentazione automatica applicato all’organizzazione bibliotecaria del Consorzio
provinciale per la pubblica lettura di Bologna. In: Progetti di automazione nelle biblioteche italiane...Roma, 1973, p. 119-131.
26. VINAY, A., Problemi di gestione e automazione. A cura del
Gruppo Elaborazione Dati. In: Progetti di automazione nelle biblioteche italiane... Roma, 1973, p. 12-17.
27. DE COSMO, A., L’automazione in biblioteca. In: « La Capitanata», 11-12 (1973-1974), p. 83-112.
28. FARFARA, F., L’automazione della Bibliografia Nazionale Italiana. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 15 (1975), p. 157158.
29. BALDACCI, M. B., Il progetto di automazione della biblioteca
dell’Istituto di elaborazione dell’informazione del CNR (Pisa). In:
« Bollettino d’Informazioni AIB », 16 (1976), p. 23-33.
30. CAPRONI, A. M., Letteratura professionale in Italia per « Biblioteche ed informatica ». Contributo per una rassegna. In: Informazione e gestione bIbliotecaria. Roma, Inforav, 1976, p. 69-86.
31. DE PINEDO, I., Rassegna di esperienza e progetti su base nazionale. In: In formazione e gestione bibliotecaria. Roma, Inforav,
1976, p. 40-67.
32. MAZZOCCHI ALEMANNI, M., L’Automazione nei servizi bibliografici. In: « Italia Nostra », 18 (1976), p. 70-72.
33. PIANTONI, M., Analisi di strutture e procedure bibliotecarje. In:
Informazione e gestione bibliotecaria. Roma, Inforav, 1976, p. 1239.
34. PIANTONI, M., Un’esperienza alla Biblioteca Nazionale Centrale
di Roma. Il progetto Biblio. In: In formazione e gestione bibliotecaria. Roma, Inforav, 1976, p. 87-121.
35. PIANTONI, M., « Libreria » di programmi per l’elaborazione di
dati bibliografici connessi con la gestione bibliotecaria. In: « In
formazione e gestione bibliotecaria ». Roma, Inforav, 1976, p.
122-137.
36. PIANTONI, M. - CAPRONI, A. M., Ipotesi di una banca di dati
per il patrimonio bibliografico. In: « Italia nostra », 18 (1976), p.
70-72.
37. RAWLENCE, E., Sistemi informativi e automazione. In:
33
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
Corso di formazione per bibliotecari. Firenze, Regione Toscana,
1976. 7 p.
38. RAWLENCE, E., Tecniche di elaborazione automatica dei dati
bibliografici. In: Corso di formazione per bibliotecari. Firenze,
Regione Toscana, 1976. 13 p.
39. ANNA MARC. Specifiche relative ai nastri magnetici con tenenti
i record della Bibliografia Nazionale Italiana nel formato ANNA
MARC. Redazione di S. Peruginelli in collaborazione con F. Ciaronfi e D. Tronconi. A cura della Bibliografia Nazionale Italiana.
Roma, Istituto centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, 1977. 10 p.
40. L’AUTOMAZIONE nelle biblioteche. Rassegna della Sessione 4
(AICA-AIB) del Congresso annuale AICA (Pisa, 12-14 ottobre
1977). In: « Informatica e documentazione », 4 (1977), p. 269-300.
41. BALDACCI, M. B. - LAZZERI, M. - MENNUCCI, M., ADOC/2:
Un sistema conversazionale per la gestione delle nuove accessioni
e la catalogazione. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 17
(1977), p. 20-31.
42. BERTAZZONI, E., Natura e formazione degli archivi bibliografici regionali. In: « Bollettino d’Informazioni AIB », 17 (1977),
p. 295-306.
43. CARLI, M., EURONET una rete europea per i sistemi documentari. In: « Informatica e documentazione », 4 (1977), p. 82-88.
44. CAPRONI, M., Per un progetto di sistema bibliotecario universitario. In: « Informatica e documentazione », 4 (1977), p. 185193.
45. DE COSMO, A., L’ordinatore e i cataloghi. In: « La Capitanata »,
15 (1977), p. 1-28.
46. INFORMAZIONE e gestione bibliotecaria. Contributi editi in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Roma,
Inforav, 1977. 139 p.
47. KIMBER, R. T., L’automazione nelle biblioteche. Trad. a cura di
L. Marulli. Revisione a cura del gruppo di lavoro ISRD/AIB. Roma, CNR. Istituto di studi sulla ricerca e la documentazione scientifica - Associazione Italiana Biblioteche, 1977. 265 p.
48. LOLU, C. - SFORZA, E:, Applicazione di un sistema non procedurale all’automazione della gestione di una biblioteca. In: «
Bollettino d’Informazioni AIB », 17 (1977), p. 31-35.
49. ACCARISI, M., Un’analisi della sperimentazione di catalogazione collettiva tramite elaboratore presso la Regione Lombardia.
In: AICA ‘77. Congresso annuale dell’Associazione Italiana per il
Calcolo automatico, Pisa 12-14 ottobre 1977: L’automazione nelle
biblioteche. In collaborazione con l’Associazione Italiana Bibliote34
________________________________________________________________CATALOGAZIONE COLLETTIVA
che. Pisa, Editrice tecnico-scientifica, 1978, p. 67-71.
50. AICA ‘77. Congresso annuale dell’Associazione Italiana per il
calcolo automatico, Pisa, 12-14 ottobre, 1977: L’automazione nelle
biblioteche. In collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche. Pisa, Editrice tecnico-scientifica, 1878. 95 p.
51. BANCHE di dati bibliografici per i centri regionali. In: « Informatica e documentazione », 5 (1978), p. 145-147.
52. DACCÒ, A., BUS. Automazione delle biblioteche. Milano, Soprintendenza ai Beni Librari della Regione Lombardia, 1978. 18 p.
Ciclostilate.
53. DE COSMO, A., Automazione e biblioteche: squilibri, problemi,
ipotesi. In: Utilizzo banche dati per i centri regionali. Roma,
Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e
per le Informazioni Bibliografiche, 1978. 6 p. ciclostilate.
54. DE COSMO, A., L’automazione nelle biblioteche pubbliche di Enti Locali. In: AICA ‘77. Congresso annuale dell’Associazione Italiana per il Calcolo automatico... L’automazione nelle biblioteche.
Pisa, Editrice tecnico-scientifica, 1978, p. 75-77.
55. CONSIGLIO Nazionale delle Ricerche - Associazione Italiana Biblioteche, Un servizio bibliotecario per la scienza e la tecnica a livello nazionale. Giornate di studio (Roma, 13 maggio 1977). A cura di M. Giorgi. Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1978. 96
p.
56. FILIPPI, D., Il progetto di automazione della Biblioteca Labro nica
di Livorno. In AICA ‘77. Congresso annuale dell’Associazione
Italiana per il calcolo automatico... L’automazione nelle biblioteche. Pisa, Editrice Tecnico - scientifica, 1978, p. 79-81.
57. UTILIZZO delle banche di dati bibliografici per i centri regionali.
Roma, Istituto Centrale per il Catalago Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, 1978. 90 p. ciclostilate.
58. BOISSET, M., L’automazione della biblioteca dell’Istituto universitario europeo di Firenze. In: « Bollettino d’Informazioni AIB »,
19 (1979), p. 79-85.
59. CALIFANO TENTORI, M., L’automazione in biblioteca. In: «
Accademie e Biblioteche d’Italia », 47 (1979), p. 444-457.
60. CALIFANO TENTORI, M., L’automazione nel sistema bibliotecario italiano. In: L automazione nella gestione delle biblioteche.
Convegno. Perugia, Università degli studi, 1979. 6 p. ciclostilate.
61. L’AUTOMAZIONE nella gestione delle biblioteche. Convegno.
35
LUCIA RINALDI_______________________________________________________________________________
Perugia, 23-25 maggio, 1979. Perugia, Università degli studi,
1979. 11 fasc. ciclostilati.
62. DACCÒ, A., Ipotesi di progetto operativo per la ripresa dei lavori
della catalogazione delle biblioteche lombarde. Milano, Soprintendenza ai Beni librari della Regione Lombardia, 1979. 6 p. ciclostilate.
63. MAGGIOLINI, P., Sistemi informativi e banche di dati a livello
regionale. In: Atti del convegno I.D.I. ‘79. Mondovì, 2-4 maggio
1979. Padova, Cleup tip., 1979, p. 279-286.
64. PIANTONI, M., Basi-dati bibliografiche nel con testo italiano:
per la gestione del patrimonio bibliografico per le esigenze
dell’utenza. In: Atti del convegno I.D.I. ‘79... Padova, Cleup tip.,
1979, p. 179-186.
65. ALICE: L’elaboratore elettronico al servizio della informazione
libraria. In: « Giornale della libraria », 93 (1980), p. 10-11.
66. CAPRONI, A. M., « Biblioteche ed informatica » in Italia. Contributo per una rassegna (1976-1980). Estratto dal Supplemento
ad « Informatica e documentazione » n. 10 (1980), 16 p.
67. SEMINARIO: Alcuni problemi e prospettive di organizzazione e
diffusione della informazione bibliografica. Padova, 27 novembre
- 4 dicembre 1979. Padova, Cleup tip., 1980. 156 p.
68. SISINNI, F., Diffusione dell’informazione bibliografica. Problemi e prospettive. In: « Accademie e Biblioteche d’Italia
69. », 48 (1980), p. 5-10.
LUCIA RINALDI
36