Diapositiva 1 - UniCredit Foundation

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Diapositiva 1 - UniCredit Foundation
CERGAS
Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale
NON-AUTOSUFFICIENZA E
ALZHEIMER IN ITALIA E
LOMBARDIA
FOTOGRAFIA DEI LIVELLI DI BISOGNO E DEI GAP
DI OFFERTA: QUALI POSSIBILI POLICY IN UN
WELFARE SOBRIO?
Francesco Longo
19 settembre 2014
1
Struttura della presentazione
• Fotografia del bisogno
• I servizi e i gap per la non-autosufficienza:
residenzialità, domiciliarità, badanti
• Le risorse gestite dagli attori pubblici e quelle
in mano alle famiglie
• Le criticità aggiuntive per pazienti Alzheimer
• Prospettive di policy
2
Non-Autosufficienza in Italia:
fotografia del bisogno
Popolazione anziana non-autosufficiente, per Regione – Anno 2011
Regione
Popolazione residente over 65 non autosufficiente (2011)
LOMBARDIA
368.239
Lazio
210.164
Piemonte
188.622
Emilia Romagna
Veneto
Campania
Sicilia
Toscana
Puglia
Liguria
Calabria
Marche
Sardegna
Friuli Venezia Giulia
Abruzzo
Umbria
Basilicata
Prov. Auton. Trento
Prov. Auton. Bolzano
Molise
Valle d`Aosta
ITALIA
Fonte: Ministero della Salute, 2013 su dati 2011
182.535
181.722
174.242
173.199
161.462
140.095
79.864
69.796
65.082
60.308
53.538
52.737
38.677
21.913
18.862
16.816
12.954
4.958
2.275.784
 4% popolazione residente in Lombardia
 18% popolazione anziana residente in Lombardia
3
I servizi residenziali e diurni
per la Non-Autosufficienza
Posti disponibili in strutture sanitarie residenziali e semiresidenziali
Numero posti Regione PROV. AUTON. TRENTO VENETO PROV. AUTON. BOLZANO LOMBARDIA* (2012) EMILIA ROMAGNA FRIULI VENEZIA GIULIA PIEMONTE TOSCANA UMBRIA LIGURIA ABRUZZO MARCHE LAZIO SARDEGNA VALLE D`AOSTA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA CAMPANIA MOLISE ITALIA Strutture
Residenziali Strutture Semi‐
residenziali Totale x 100.000 abitanti % Popolazione Anziana
4.554
32.213
3.640
109
9.119
67
4.663
41.332
3.707
897
846
743
57.483
10.487
67.970
685
3,4%
22.065
6.866
22.192
13.711
2.087
4.209
2.689
2.078
6.873
1.770
131
4.008
522
1.695
2.392
2.132
60
193.334
7.401
531
3.325
3.592
1.012
699
201
398
1.492
451
33
704
70
229
565
1.222
17
41.724
29.466
7.397
25.517
17.303
3.099
4.908
2.890
2.476
8.365
2.221
164
4.712
592
1.924
2.957
3.354
77
235.058
679
601
576
467
347
304
217
158
149
133
129
115
100
96
59
58
24
392
3,0%
2,5%
2,5%
2%
1,5%
1,1%
1,0%
0,7%
0,7%
0,7%
0,6%
0,6%
0,5%
0,5%
0,3%
0,3%
0,1%
1.9%
Fonte: Ministero della Salute; *DGR 116, 14/05/2013
4,5%
4,1%
4%
4
Domiciliarità:
l’intensità assistenziale in Lombardia
Intensità assistenziale per tipologia di servizio domiciliare – Anno 2012
Fonte: DGR 116, 14/05/2013 per numero utenti; Rielaborazione CERGAS su dati ISTAT
(2013) e Ministero della Salute (2013) per n° ore e intensità assistenziale ADI;
Rielaborazioni CERGAS su dati Comune di Milano 2012 per SAD
5
I servizi per la Non-Autosufficienza:
stima badanti
Stima totale
Badanti Lombardia
di cui:
Badanti Milano
Retribuzione mensile media
Stima spesa annuale
≈150.000
900€1
1,62 miliardi €
≈31.300
1000€1
375 milioni €
Fonte: Per il numero badanti stime IRS, 2012; Per i dati Milano rielaborazione Cergas su
dati Comune di Milano, Pasquinelli, 2011.
1
Il salario medio è stato ottenuto calcolando una media ponderata tra i minimi retributivi CCNL per le badanti in regola (stimate intorno al 35% circa) e un valore inferiore, pari a 800€, per i contratti irregolari
6
Gap Bisogno-Servizi (1/2):
servizi residenziali e badanti
Servizio
Tasso di copertura bisogno
Totale POSTI
Servizi Residenziali:
57.483
3.023
10.487
15,6%
0,8%
2,9%
70.993
19,3%
Badanti:
150.000
40,7%
Totale comprese badanti:
220.993
60,0%
-Rsa
-Rsa (posti privati)
-Centri Diurni (CD)
Totale copertura bisogno servizi residenziali
Considerata la bassa intensità assistenziale di ADI e SAD, in questa prima analisi la copertura pubblica di servizi per la NA è stata calcolata considerando solamente i servizi residenziali
Fonte: DRG 116, 14/05/2013 per i servizi residenziali; IRS, 2012 per le badanti
7
Gap Bisogno-Servizi (2/2):
includendo la domiciliarità
Servizio
Servizi Residenziali:
Tasso di copertura bisogno
Totale POSTI
70.993
19,3%
-Centri Diurni (CD)
57.483
3.023
10.487
15,6%
0,8%
2,9%
Servizi Domiciliari:
94.078
25,5%
72.000
22.078
19,5%
6,00%
165.071
44,8%
Badanti:
150.000
40,7%
Totale comprese badanti:
315.071
85,5%
-Rsa
-Rsa (posti privati)
-ADI
-SAD
Totale copertura bisogno servizi residenziali più domiciliari
Fonte: DRG 116, 14/05/2013 per i servizi residenziali e domiciliari; IRS, 2012 per le badanti
8
Le risorse del sistema lombardo
RISORSE TOTALI IMPIEGATE
Spesa media giornaliera
N° Utenti
TOTALE SPESA ANNUA
% Risorse gestite da attori pubblici
% Risorse in mano alle famiglie
Contributo pubblico
Contributo privato
Totale
40€1
62€
102€1
57.4832
2.140.092.090 €
39%
61%
0€1
102€
102€1
3.0232
112.546.290 €
0%
100%
CD
15€1
26€
41€1
10.4872
128.990.100 €
37%
63%
ADI
7€3
0€
7€3
72.0002
179.712.000€
100%
0%
SAD
4€3
0€
4€3
22.7082
35.424.480€
100%
0%
Badanti
0€
28€
28€4
150.0005
1.620.000.000€
0%
100%
4.216.764.960
26%
74%
RSA
Posti privati RSA
Totale
Nota: Considerando che una parte significativa della spesa delle famiglie è finanziata tramite l’indennità di accompagnamento INPS, includendo le risorse trasferite dall’INPS alle famiglie il totale delle risorse pubbliche messe in gioco (servizi gestiti ed erogati da attori pubblici e risorse INPS trasferite alle famiglie) è pari al 56%, contro il 44% di compartecipazione delle famiglie
9
Il contributo netto delle famiglie
Valorizzazione economica spesa privata complessiva
Strutture Residenziali
(RSA)
Badanti
Costo medio annuo per singolo utente
Costo medio per utente, al netto di eventuale assegno INPS 1.413.386.580€1
22.6302
16.5823
1.620.000.000€
10.800€2
4.752€3
Fonti: DGR 116, 14/5/2013 per il numero di utenti e la quota sosia; Rielaborazione Cergas su dati Fnp/Cisl e Spi/Cigl per
la quota sociale; IRS, 2012 per il numero badanti; Rielaborazione Cergas su dati CCNL, 2013 e IRS, 2007 per la stima
retribuzione badanti
NOTA METODOLOGICA
1. Tale risultato è ottenuto come somma della quota sociale per i posti pubblici nelle strutture residenziali e della spesa per i posti privati nelle RSA stesse
2. Per le RSA è stata considerata la valorizzazione annua della quota giornaliera media di co‐finanziamento per il ricovero in struttura; nel caso delle badanti si è ipotizzato che ogni badante si prenda cura di un solo anziano non‐autosufficiente.
3. E’ stato utilizzato l’importo dell’indennità per l’anno 2014, pari a 504€ al mese
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Chi detiene le risorse
per la non-autosufficienza in Lombardia
• 532 € per anziano 2.991€ per anziano NA
(26%)
Spesa per i servizi gestiti da attori pubblici (Quota sosia, ADI/SAD, FNPS)
Spesa per interventi sociosanitari destinati agli anziani non‐autosufficienti:
•2037€
per anziano (>65)
•11.451€
anziano non autosufficiente
(na)
• 572€ per anziano 3.215€ per anziano NA
(28%)
Risorse previdenziali INPS che i cittadini decidono come allocare in modo del tutto autonomo per
•
933€ per anziano 5.245€ per anziano NA
(46%)
Compartecipazioni, Servizi privati
Fonte: Elaborazione CERGAS su dati INPS (2013); DGR 116, 14/05/2013; IRS, 2012; Comune di Milano, 2012
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Aggravanti nel caso di Alzheimer
e degenerazione cognitiva
• Nel modello prevalente “una badante un
anziano” il carico assistenziale non è
sostenibile in caso di alzheimer/demenza
• Manca ogni counseling assistenziale alla
famiglia o al care giver
• I centri diurni e PL in RSA (così come le tariffe
regionali) non corrispondono alla prevalenza
dell’Alzheimer e ai maggiori costi assistenziali
12
Che fare? 1/3
Le invocazioni inutili
• Il SSN e il welfare italiano nei prossimi anni
non avrà risorse aggiuntive
• Impossibile richiedere più risorse per un
cluster di pazienti se non togliendoli ad altri
• Ci si può attendere qualche intervento
simbolico, spendibile nella narrativa politica,
ma non sostanziale, ininfluente sui grandi
numeri
13
Che fare? 2/3
Spazio per una nuova imprenditorialità
• Le famiglie già pagano per l’assistenza
• Il modello “una badante un anziano” è il più
inefficiente, inefficace, che consuma coesione
sociale
• Connettere famiglie e pazienti
• Costruire servizi a pagamento condivisi,
flessibili e adattabili: centri diurni, alzheimer caffè,
alloggi protetti, care giver condivisi: sono meno
costosi, più efficaci, riconnettono le persone
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Che fare? 3/3
Una nuova policy pubblica
• Supportare la nascita di un broker (pubblico/non
profit/privato?) che riconnette le famiglie e ricompone
offerta
• Offrire servizi di counselling e orientamento
• Eliminare servizi a scarso valore aggiunto
• Focalizzare CD/RSA su alta intensità a maggiori
contributo pubblico e minori volumi di pazienti
• Lanciare un fondo regionale per la LTC con contributi
obbligatori (modello tedesco)
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