al MONDO - Confindustria Modena
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Cultura | Un’istituzione che guarda al futuro Il presidente Roberto Franchini racconta la nuova stagione della Fondazione Collegio San Carlo Un respiro sempre più internazionale, senza dimenticare le profonde radici modenesi. Uno spazio di apertura e di ricerca che fa del pluralismo culturale «il metodo» di lavoro. La fondazione rilancia la sua attività a tutto campo. E pensa a un progetto ambizioso: la filosofia per bambini A N E D da MO «Ogni anno lavoreremo su un argomento declinato in tante forme», spiega il presidente Roberto Franchini. «Per il 2009/2010 il tema scelto è la democrazia, centrale per la nostra vita sia che si parli di economia sia che ci si rivolga al pensiero religioso o alla comunità civica» di Stefano Marchetti O D N O M l a e O N R O IT R ungo gli austeri corridoi ci accolgono i volti di giovin signori, Robertus Pucci florentinus, o Leopoldo Cicognara, conte ferrarese, stimato studioso di scienze e belle lettere, Giovanni Pindemonte, principe di lettere acclamato nel 1771, e il marchese Gherardo Molza, modenese, anche lui principe di lettere nell'anno 1769. Le stanze e le aule dell'antico Collegio dei Nobili, il Collegio San Carlo, hanno ospitato lungo i secoli tanti ingegni brillanti, menti illuminate, dotti L 80 OUTLOOK di altissimo livello. E oggi che l'istruzione e la cultura non sono più doni riservati a un’élite, la Fondazione Collegio San Carlo, erede di quella tradizione solenne, mentre conferma il suo radicamento nella società modenese si apre a un respiro sempre più internazionale, e propone una attività culturale aperta ai fermenti e agli stimoli di un mondo che cambia. «Per noi è iniziata una nuova stagione», conferma il presidente Roberto Franchini. Ormai è trascorso un anno dalla nomi- La Scuola internazionale di alti studi della fondazione è frequentata da 15 studenti (cinque per ogni anno di corso) selezionati fra richieste di adesione che arrivano da ogni parte del mondo. I corsi sono tenuti da docenti delle più prestigiose università italiane e straniere OUTLOOK 81 Cultura COSTRUZIONE PROGETTAZIONE RISTRUTTURAZIONE A.S.F. A.S.F F. Costruzioni G Generali enerali na del nuovo direttore scientifico Carlo Altini, e il San Carlo ha scritto le pagine di una svolta. Già nel mese di marzo sono stati nominati i primi sei componenti del rinnovato comitato scientifico, di cui era entrato a far parte anche il compianto professor Franco Volpi, scomparso tragicamente. Poi, lo scorso settembre, la fondazione ha completato la sua «compagine del pensiero», il gruppo di docenti e studiosi di altissimo livello che dovrà guidarne le linee culturali. Sono undici, proprio come (ci perdoneranno il paragone) una squadra di calcio: una squadra di serie A. Sette componenti del comitato scientifico sono italiani, quattro stranieri: ci sono Dario Antiseri, esperto di scienze sociali alla Luiss di Roma, e Michele Ciliberto della Normale di Pisa, accademico dei Lincei e presidente dell'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, Elio Franzini, celebre docente di Estetica, o Alfonso Iacono, storico della filosofia, monsignor Pierangelo Sequeri, teologo, ma anche compositore di musica sacra di grande fama, e Gabriella Zarri, docente di Storia moderna all'università di Firenze. Insegna all'università di Modena il professor Antonello La Vergata, storico della filosofia, mentre arrivano dall'Università di Chicago Arnold I. Davidson, filosofo, e dal Collège de France di Parigi la professoressa Anne Fagot-Largeault, docente di Filosofia delle scienze biologiche e mediche, nonché cavaliere della Legion d'Onore. Il gruppo di studiosi si completa con due docenti tedeschi, Wolfgang Reinhard della Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo, e Jörg Rüpke, professore di Religioni comparate all'Università di Erfurt. Sono docenti di età e formazione diverse, espressioni di filoni di pensiero anche distanti ma, aggiunge il presidente, «ci piace che il nostro lavoro culturale sia improntato a un vero pluralismo di metodi e di indagini, con un dialogo fra le discipline, le prospettive culturali, gli orientamenti di ricerca». Già, pluralismo culturale («e non politico, la politica si fa fuori di qui, noi non siamo il Parlamento», dice Franchini), co- L’attività | Il cuore del San Carlo batte anche sul web uore antico e strumenti moderni. La Fondazione San Carlo punta sempre più sulla multimedialità per attuare il suo programma culturale. Un punto focale di questo progetto è il sito Internet della fondazione, www.fondazionesancarlo.it, che ora consente di accedere, da ogni angolo del mondo, alle attività dell'istituzione. Fra le novità più interessanti del sito, la possibilità di ritrovare più di cento lezioni pubbliche che si sono svolte negli anni al San Carlo: se ne possono leggere i testi, ma si possono anche vedere le riprese video, oppure ascoltarne la registrazione audio. Un archivio con le testimonianze visive e sonore degli appuntamenti organiz- C me elemento distintivo di una fondazione in cui il pensiero laico, per il quale da anni il San Carlo è punto di riferimento, vive fianco a fianco con un'anima religiosa, cattolica. Nello stesso consiglio d'amministrazione del San Carlo, siedono sia rappresentanti delle istituzioni pubbliche sia della Curia. E questo può sembrare strano. «Si stupisce solo chi ragiona per luoghi comuni», riprende Franchini. «Noi crediamo da sempre che il nostro debba essere un luogo di confronto. La stessa società contemporanea, le democrazie devono fare i conti con la religiosità e il sacro in chiave non confessionale. Noi ci proponiamo da sempre come spazio di apertura e di ricerca». Proprio per aprirsi ancor più al mondo, in particolare con la sua Scuola internazionale di alti studi, la Fondazione San Carlo ha creato anche (ed è una novità, nella sua ormai lunga storia) un nutrito gruppo di soci corrispondenti, 38 docenti di venti Paesi, dalla Finlandia al Brasile e alla Spagna: «Saranno la nostra "rete" di rapporti e di conoscenze e diventeranno il punto di riferimento per individuare gli studenti stranieri che soggiorneranno pres- zati sia dal Centro culturale che dal Centro studi religiosi e dalla Scuola di alti studi, che si possono scaricare e riascoltare più volte. È sufficiente registrarsi. «I documenti», spiegano alla Fondazione San Carlo, «sono stati resi disponibile in forma gratuita, esclusivamente per scopi non commerciali, e possono essere utilizzati solo a fini di studio e di documentazione». Ovviamente, questa biblioteca virtuale si andrà arricchendo con altri contributi e materiali, lungo il cammino delle prossime attività pubbliche. Sempre nel sito della fondazione, è stata introdotta la sezione «Libri in discussione», uno spazio di dibattito sui temi del presente, che prende spunto da volumi di recente pubblicazione, o consigliati dalla stessa fondazione. Chi partecipa al forum può inserire i suoi commenti e le sue riflessioni su questi libri, anche dibattendo con gli altri lettori. Il debutto della nuova sezione, lo scorso autunno, è stato abbinato a due libri, «Il sacro e il potere» di Giovanni Filoramo e «Il potere al popolo» di Yves Sintomer. La Fondazione Collegio San Carlo collabora con varie istituzioni culturali modenesi: «Con Ert lavoriamo da un decennio, la rassegna “VivaVoce” è ormai una fortunata abitudine», spiega il presidente Franchini. «E stiamo mettendo a fuoco iniziative dedicate ai linguaggi dell’arte con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena» S.r.l. S.r .l. Via V ia Cesare Cesa are Costa, 200 - 41 41100 1100 Modena Tel. Tel. 059 9 - 2927332 - Fax 059 359700 OUTLOOK 83 SANFELICE 1893 BANCA POPOLARE FEDERAZIONE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CREDEM CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA CASSA DI RISPARMIO DI CENTO CARISBO CARIPARMA BANCA MODENESE BANCA EMILVENETA BANCA CRV CASSA DI RISPARMIO DI VIGNOLA BANCA CR FIRENZE UNICREDIT CORPORATE BANKING UNICREDIT BANCA BPV - S.GEMINIANO E S.PROSPERO BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA F I N A N Z A P E R L’ I M P R E S A credito alle PMI 41121 Modena Via Ganaceto, 134 Tel. 059.208274 info@cofim.mo.it IL CONFIDI PER LE PMI MODENESI Cultura so la fondazione», osserva Roberto Franchini. Punta di diamante delle attività di fondazione, la Scuola di altissima specializzazione è frequentata da 15 studenti (cinque per ogni anno di corso), selezionati fra richieste di adesione che giungono da ogni parte del mondo: per loro arrivano a Modena, a tenere corsi settimanali, docenti della Sorbona o dell'Ecole des hautes etudes di Parigi, così come dalle università di Chicago e di Berlino, con le quali il San Carlo sta definendo anche convenzioni di dottorato. Inutile nascondersi dietro un dito. Il 2009 non è stato un anno tranquillo, almeno nei suoi primi mesi. La Fondazione San Carlo è stata investita dalle polemiche violente che hanno accompagnato l'uscita della direttrice Michelina Borsari, e dai venti gelidi che si sono abbattuti sulla creatura più famosa nata in seno alla fondazione, quel Festival filosofia che in pochi anni ha proiettato Modena nel circuito delle grandi manifestazioni culturali non solo italiane. Poi è nato il Consorzio per il festival, di cui il San Carlo fa parte, e la fondazione ha ripreso la sua attività, consolidando e riallacciando rapporti. «Il festival è nato qui dentro, dall'esperienza delle attività precedenti», conferma Franchini. «Ma anche questa nostra nuova stagione è necessaria per ritrovare un rapporto con l'ottimo lavoro degli ultimi anni. I festival sono importanti, oggi in Italia, ma credo che comunque debbano essere sempre accompagnati da un lavoro culturale stabile, e da una attività di scavo che continui durante l'anno. Ed è quello che noi abbiamo sempre fatto, e che cerchiamo ulteriormente di potenziare, pur in un periodo di crisi e difficoltà economiche generali». Insomma, i festival sono eventi impegnativi e corposi, creano interesse e vivacità ma, per loro natura, si esauriscono nell'arco di pochi giorni: il rischio è che il clamore che riescono a generare faccia smarrire il fil rouge di una ricerca quotidiana, che si costruisce pietra su pietra. Ecco allora che la Fondazione San Carlo, per il suo nuovo corso, ha scelto di la- vorare ogni anno su un tema, declinato passo dopo passo in tante forme. «Per il 2009/2010 abbiamo puntato sulla democrazia, che è un tema centrale della nostra vita, sia che si parli di economia sia che ci si rivolga al pensiero religioso o alla comunità civica», fa notare Roberto Franchini. Alla democrazia sono state dedicate le lezioni del Centro culturale, mentre il Centro studi religiosi ha affrontato la riflessione sulla trasmissione culturale e sulle istituzioni educative nelle tradizioni religiose. «Ma non vogliamo che il nostro lavoro rimanga all'interno della nostra fondazione. Un punto fondamentale, per noi, è creare un nuovo rapporto con il territorio», aggiunge il presidente. Quindi, prima di tutto un rapporto con il mondo dell'istruzione, le scuole, «e in particolare una relazione più forte con l'Università di Fondazione Collegio San Carlo Istituzione privata con funzioni in ambito formativo e culturale con particolare attenzione alle scienze umane, sociali e religiose Collegio universitario Agli studenti vengono forniti servizi e attività didattiche integrative con un autonomo progetto formativo d’eccellenza Scuola internazionale di alti studi Avviata nel 1995, è un centro di eccellenza ad alta qualificazione didattica e scientifica, su modello delle scuole dottorali europee Centro culturale e Centro studi religiosi Entrambi avviati nel 1970, promuovono la riflessione critica sulle forme e i modelli culturali e lo studio delle religioni e del sacro, con cicli di lezioni e seminari di cultura europea ad accesso libero e gratuito Biblioteca e Archivio storico Convegni, conferenze e pubblicazioni a carattere nazionale e internazionale Due esponenti del comitato scientifico: sopra, Dario Antiseri, esperto di scienze sociali; sotto, monsignor Pierangelo Sequeri, teologo La novità? «La filosofia per i bambini: si possono avvicinare al lessico fondamentale della democrazia con attività capaci di interessarli e divertirli», dice Franchini. «Attività da realizzare fuori dalle scuole, nei quartieri, per le famiglie. Un investimento importante su Modena e per Modena» OUTLOOK 85 3HQVDLQJUDQGHLQL]LDLQSLFFROR FOV#JHQHUDOEHWRQLWDPPLQLVWUD]LRQH#JHQHUDOEHWRQLWWHFQLFR#JHQHUDOEHWRQLW &21'277((/$925,,1)5$67587785$/, FOV#JHQHUDOEHWRQLWDPPLQLVWUD]LRQH#JHQHUDOEHWRQLWWHFQLFR#JHQHUDOEHWRQLW *(1(5$/%(721VUO 0,5$1'2/$ 02 FOV#JHQHUDOEHWRQLWDPPLQLVWUD]LRQH#JHQHUDOEHWRQLWWHFQLFR#JHQHUDOEHWRQLW FOV#JHQHUDOEHWRQLWDPPLQLVWUD]LRQH#JHQHUDOEHWRQLWWHFQLFR#JHQHUDOEHWRQLW Cultura | Un’istituzione che guarda al futuro Modena e Reggio Emilia, attraverso la firma di convenzioni»: le attività del Centro culturale, per la prima volta, sono riconosciute come crediti universitari della Facoltà di Lettere, e allo stesso modo gli universitari del nostro ateneo potranno seguire i corsi della Scuola di alti studi, accedendo alle lezioni di maestri del pensiero. Lavorare con la città e per la città significa anche collaborare con le «firme» di Modena. Come è la Fondazione EmiliaRomagna Teatro, il teatro stabile regionale di prosa, con cui la Fondazione San Carlo ha già percorso la fortunata esperienza delle letture di «VivaVoce» (la rassegna di pubbliche letture di testi della letteratura, nata nel 1992): «Abbiamo esplorato varie idee, e personalmente sarei felice che il nostro decennale rapporto con Ert potesse anche dar vita a uno spettacolo, proprio sul tema della democrazia, da Il gruppo di docenti e studiosi di altissimo livello che elabora le linee culturali della Fondazione Collegio San Carlo è composto da undici membri, sette italiani e quattro stranieri far circuitare». E poi si metteranno a fuoco iniziative dedicate ai linguaggi dell'arte, grazie all’attività di partnership con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Guardando verso il futuro, comunque, Roberto Franchini annuncia un progetto che accarezza da tempo: la filosofia per bambini. «Crediamo che proprio i bambini possano avvicinarsi al lessico fondamentale della democrazia attraverso atti- vità capaci di interessarli e divertirli», dice. «Attività realizzate in collaborazione con il Comune, ma da sviluppare al di fuori delle scuole, magari il sabato o la domenica pomeriggio, nei quartieri, per le famiglie. Crediamo che anche questo sia un investimento fondamentale su Modena e per Modena». La Fondazione San Carlo, dunque, si propone «come luogo di formazione ed educazione della classe dirigente, che è un concetto più ampio rispetto alla classe politica», aggiunge il presidente. E qual è, se esiste, il sogno di Franchini per il «suo» San Carlo? «Difficile dirlo. Il desiderio è di proporre iniziative che facciano di questo territorio un luogo ancor più di eccellenza, un luogo ancora migliore. Noi cerchiamo di progettare, e abbiamo i tempi lunghi della semina: forse non saremo noi a raccoglierne i frutti. Ma i sogni, me lo lasci dire, si costruiscono solo lavorando».