Nota di Sintesi
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Nota di Sintesi
NOTA DI SINTESI Redatta ai sensi del regolamento adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 in data 14 maggio 1999, come successivamente modificato e integrato e del Regolamento (CE) n. 809/2004 della Commissione Europea del 29 aprile 2004 recante modalità di applicazione della Direttiva 2003/71/CE BANCA CARIGE S.P.A. Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Sede legale in Via Cassa di Risparmio 15, 16123 Genova – www.gruppocarige.it Codice ABI 6175.4 – Codice Fiscale, Partita IVA e N. Iscrizione al Registro delle Imprese di Genova 03285880104 Capogruppo del Gruppo CARIGE – Capitale sociale Euro 2.177.218.841 i.v. Nota di Sintesi depositata presso Consob in data 13 giugno 2014, a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione della Nota di Sintesi stessa da parte della Consob con nota dell’11 giugno 2014 protocollo n. 0049118/14. La Nota di Sintesi deve essere letta congiuntamente al Documento di Registrazione di Banca Carige S.p.A. depositato presso Consob in data 13 giugno 2014, a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione del Documento di Registrazione stesso da parte della Consob con nota dell’11 giugno 2014 protocollo n. 0049116/14, e alla Nota Informativa depositata presso Consob in data 13 giugno 2014, a seguito di comunicazione dell’avvenuto rilascio del provvedimento di approvazione della Nota Informativa stessa da parte della Consob con nota dell’11 giugno 2014 protocollo n. 0049118/14. Il Documento di Registrazione, la Nota Informativa e la Nota di Sintesi costituiscono, congiuntamente, il Prospetto per l’offerta e l’ammissione a quotazione di azioni ordinarie Banca Carige S.p.A. L’adempimento di pubblicazione della Nota di Sintesi non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. La Nota di Sintesi, la Nota Informativa e il Documento di Registrazione sono a disposizione presso la sede legale di Banca Carige S.p.A. (Genova, via Cassa di Risparmio n. 15) e sul sito internet dell'Emittente (www.gruppocarige.it). Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi INDICE NOTA DI SINTESI ............................................................................................................................................ 3 Sezione A - Introduzione e avvertenze ............................................................................................................... 3 Sezione B – Emittente ed eventuali garanti ........................................................................................................ 4 Sezione C - Strumenti finanziari ...................................................................................................................... 15 Sezione D - Rischi ............................................................................................................................................ 17 Rischi relativi alla liquidabilità e volatilità delle Nuove Azioni e dei relativi Diritti di Opzione .................... 31 Rischi connessi agli impegni di garanzia e rischi connessi alla parziale esecuzione dell’Aumento di Capitale ............................................................................................................................................................ 31 Rischi connessi agli effetti diluitivi conseguenti all’Aumento di Capitale ....................................................... 31 Esclusione dei mercati nei quali non sia consentita l’Offerta .......................................................................... 32 Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse ............................................................................................. 32 Sezione E - Offerta ........................................................................................................................................... 32 1 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. [QUESTA PAGINA È STATA LASCIATA VOLUTAMENTE BIANCA] 2 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi NOTA DI SINTESI I termini riportati con lettera maiuscola, ove non espressamente definiti nella presente nota di sintesi (la “Nota di Sintesi”), sono definiti nell’apposita sezione “Definizioni” e “Glossario” del Documento di Registrazione e nella Sezione “Definizioni” della Nota Informativa. *** La presente nota di sintesi (la “Nota di Sintesi”), redatta ai sensi del Regolamento Delegato (UE) n. 486/2012 della Commissione del 30 marzo 2012 che modifica il Regolamento (CE) n. 809/2004 per quanto riguarda il formato e il contenuto del prospetto, del prospetto di base, della nota di sintesi e delle condizioni definitive nonché per quanto riguarda gli obblighi di informativa, contiene le informazioni essenziali relative all’Emittente, al Gruppo e al settore di attività in cui gli stessi operano, nonché quelle relative alle azioni ordinarie di nuova emissione dell’Emittente oggetto di offerta in opzione agli azionisti dell’Emittente e di ammissione alle negoziazioni sul MTA. La Nota di Sintesi è costituita da elementi di informazione obbligatori (gli “Elementi”). Questi Elementi sono numerati all’interno delle sezioni che vanno da ‘A’ a ‘E’ (A.1 – E.7). La Nota di Sintesi contiene tutti gli Elementi che è previsto vengano inclusi in una nota di sintesi relativa a tale tipologia di strumenti finanziari e all’Emittente. Dal momento che alcuni Elementi non sono previsti, vi possono essere dei salti nella sequenza numerica degli Elementi. Sebbene sia previsto che un Elemento venga inserito nella Nota di Sintesi in ragione della tipologia di strumento finanziario e delle caratteristiche dell’Emittente, è possibile che nessuna informazione sia disponibile al riguardo. In tale evenienza, è inserita nella Nota di Sintesi una breve descrizione dell’Elemento “non applicabile”. Sezione A - Introduzione e avvertenze A.1 Avvertenze La presente Nota di Sintesi deve essere letta come un’introduzione e congiuntamente alla Nota Informativa e al Documento di Registrazione (Nota di Sintesi, Nota Informativa e Documento di Registrazione, congiuntamente, il “Prospetto” o “Prospetto Informativo”). Qualsiasi decisione, da parte dell’investitore, di investire nelle Azioni Carige deve basarsi sull’esame da parte dell’investitore del Prospetto Informativo nella sua completezza. Qualora sia presentato un ricorso dinanzi all’autorità giudiziaria in merito alle informazioni contenute nel Prospetto, l’investitore ricorrente potrebbe essere tenuto, a norma del diritto nazionale degli Stati membri, a sostenere le spese di traduzione del Prospetto prima dell’inizio del procedimento. La responsabilità civile incombe solo sulle persone che hanno presentato la Nota di Sintesi, comprese le sue eventuali traduzioni, ma soltanto se la Nota di Sintesi risulta fuorviante, imprecisa o incoerente se letta insieme con le altre parti del Prospetto o non offre, se letta insieme con le altre parti del Prospetto, le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al momento di valutare l’opportunità di investire in tali strumenti finanziari. 3 Nota di Sintesi A.2 Banca CARIGE S.p.A. Ulteriori informazioni L’Emittente non presta il proprio consenso all’utilizzo del Prospetto Informativo da parte di intermediari finanziari per la successiva rivendita ovvero per il collocamento finale degli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta. Sezione B – Emittente ed eventuali garanti B.1 Denominazione legale e commerciale dell’Emittente “Banca Carige S.p.A. – Cassa di Risparmio di Genova e Imperia” o, in forma abbreviata, “Carige S.p.A.”. B.2 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera l’Emittente e suo paese di costituzione Banca Carige è stata costituita in Italia in forma di società per azioni, opera in base alla normativa italiana, ha sede legale in Genova, Via Cassa di Risparmio 15. B.3 Natura delle operazioni correnti dell’Emittente e delle sue principali attività e relativi fattori chiave e identificazione dei principali mercati in cui l’Emittente compete Il Gruppo. Il Gruppo Carige ha la struttura di conglomerato finanziario il cui settore prevalente è l’attività bancaria, e opera principalmente nei seguenti ambiti: (i) attività bancaria (erogazione del credito, raccolta e amministrazione del risparmio ei raccolta ordini su titoli e valute); (ii) risparmio gestito; (iii) distribuzione da parte degli sportelli bancari di prodotti assicurativi e previdenziali; (iv) distribuzione da parte delle agenzie assicurative di prodotti bancari; (v) servizi finanziari (quali leasing, factoring e credito al consumo) e (vi) gestione della tesoreria e del portafoglio di proprietà, nonché delle negoziazioni sui mercati mobiliari e valutari. Banca Carige svolge il ruolo di capogruppo e ha accentrato presso di sé le funzioni di coordinamento e controllo; Carige gestisce inoltre la tesoreria e il portafoglio titoli delle banche e assicurazioni del Gruppo. L’attività bancaria è svolta dalle banche del Gruppo (Banca Carige, Banca Carige Italia, Cassa di Risparmio di Savona S.p.A., Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A., Banca del Monte di Lucca S.p.A. e Banca Cesare Ponti S.p.A.). Alla Data della Nota di Sintesi, il Gruppo opera anche nel settore assicurativo, previdenziale e della Bancassicurazione (attraverso Carige Vita Nuova, che esercita il ramo vita, e Carige Assicurazioni, che esercita il ramo danni) ed esercita altresì attività finanziaria nel settore del credito al consumo (attraverso Creditis Servizi Finanziari S.p.A.) e nel risparmio gestito tramite la collaborazione commerciale recentemente avviata con Arca SGR S.p.A. Il Gruppo è inoltre presente nell’attività fiduciaria (tramite Centro Fiduciario S.p.A. e in quella strumentale (tramite Columbus Carige Immobiliare S.p.A., Immobiliare Carisa S.p.A., Dafne Immobiliare S.r.l. e I.H. Roma S.r.l.). Completano il Gruppo le società veicolo per i Programmi di Emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (Carige Covered Bond S.r.l. e Carige Covered Bond 2 S.r.l.) e la società veicolo per l’operazione di cartolarizzazione Argo Mortgage 2 S.r.l. La rete distributiva. Al 31 marzo 2014 il Gruppo Carige può contare su n. 673 sportelli, di cui n. 207 di Banca Carige, n. 348 di Banca Carige Italia, n. 50 di Cassa di Risparmio di Savona, n. 4 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi 37 di Cassa di Risparmio di Carrara, 24 di Banca del Monte di Lucca e n. 7 di Banca Cesare Ponti. Il servizio di consulenza finanziaria personale dedicata alla clientela di più alto profilo conta su un totale di n. 135 consulenti dedicati alla clientela Private e su n. 351 consulenti dedicati alla clientela Affluent. Al servizio di consulenza finanziaria personale, si affianca quello alle imprese, che abbina all’attività commerciale il monitoraggio del credito; esso conta su n. 147 consulenti Corporate, di cui n. 7 Large corporate e 140 Mid corporate e su n. 298 consulenti Small business. L’offerta dei prodotti alla clientela. L’offerta dei prodotti del Gruppo Carige è sviluppata dalle direzioni “Finanza”, “Sistemi di Pagamento” “Crediti” e “Servizi alle Imprese” ed è in grado di coprire le esigenze finanziarie e previdenziali di privati e imprese, con una particolare attenzione per la clientela retail e per le piccole e medie imprese. Il Gruppo completa la propria offerta mediante i prodotti di credito al consumo offerti dalla controllata Creditis oltre a prodotti assicurativi delle compagnie del Gruppo Carige. Principali mercati. Alla data del 28 febbraio 2014 Carige detiene in Liguria, a livello di Gruppo, una posizione leader con una quota di mercato pari al 22,1% del totale dei depositi, 26,4% del totale degli impieghi e 27,7% del totale della rete di sportelli (1). È presente anche in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Puglia, Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e, con una filiale, all’estero, in Francia. A livello nazionale il Gruppo detiene una quota di mercato pari all’1,1% del totale dei depositi, 1,3% del totale degli impieghi e 2,1% del totale della rete di sportelli (2). B.4a Principali tendenze recenti riguardanti l’Emittente e i settori in cui opera Nel corso del 2014 è previsto un consolidamento dell’economia con una crescita del PIL italiano dello 0,8% ( 3 ), sostenuto principalmente dalla domanda estera e da un miglioramento degli investimenti, dai quali ci si attende una lieve ripresa in termini di redditività, qualità e volumi intermediati dal Sistema bancario. Quanto al Gruppo Carige, le dinamiche gestionali dal 1° gennaio 2014 alla Data della Nota di Sintesi evidenziano il permanere di una debole domanda di credito mentre le Attività Finanziarie Intermediate risultano stabili e sostenute principalmente dalla crescita della raccolta indiretta. Nello stesso periodo, quanto agli impieghi, si registra una flessione del credito erogato a privati e imprese mentre i crediti deteriorati appaiono in leggera crescita rispetto al dato rilevato al 31 dicembre 2013: i relativi dati al 31 marzo 2014 confermano un rallentamento degli impieghi lordi. Inoltre, la flessione dei volumi intermediati e la sostanziale stabilità degli spread, che permangono ai minimi storici, si sono riflesse sull’andamento del margine d’interesse (Euro 148 milioni; -2,3% rispetto al primo trimestre 2013). Anche le commissioni nette (Euro 62,6 milioni; -9,8% nei tre mesi) risentono della debolezza dei volumi intermediati e della cessione dell’attività di asset management. Fermo restando quanto sopra successivamente alla data del Bilancio Consolidato Intermedio 2014 non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali relativi alle prospettive dell’Emittente. In particolare, l’andamento gestionale del Gruppo nel periodo successivo alla chiusura del primo trimestre 2014 e (1) (2) (3) Fonte: Banca d’Italia, matrice dei conti BASTRA 1, febbraio 2014. Fonte: Banca d’Italia, matrice dei conti BASTRA 1, febbraio 2014. Fonte: Prometeia, “Rapporto di previsione gennaio 2014”. 5 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. fino alla Data della Nota di Sintesi evidenzia a livello patrimoniale un’attività di intermediazione stabile sul fronte della raccolta e ancora debole per quanto riguarda gli impieghi, sebbene si siano registrati segnali di ripresa nell’attività di erogazione di mutui alla clientela, mentre a livello di conto economico il margine di interesse e il costo del credito non evidenziano significativi scostamenti rispetto al trend dei primi tre mesi dell’esercizio 2014. Nella prima parte dell’anno prosegue la strategia di riduzione del profilo di rischio del Gruppo Banca Carige, in esecuzione delle linee guida del Piano Strategico 2014-2018, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banca Carige in data 27 marzo 2014, con un risultato, a livello consolidato, positivo per Euro 17 milioni e inferiore a quanto registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, peraltro influenzato da componenti non ricorrenti. Il Piano Industriale prevede, tra l’altro, che nel corso del 2014 venga positivamente concluso l’Aumento di Capitale per Euro 800 milioni, che vengano finalizzate le trattative per la cessione delle compagnie assicurative del Gruppo Carige e che vengano intraprese iniziative per la cessione di altri asset del Gruppo. Nel corso dell’anno proseguiranno gli interventi già avviati finalizzati ad aumentare l’efficacia commerciale e l’efficienza operativa, attraverso il rinnovamento e la semplificazione del modello organizzativo e distributivo. Sulla base dei più recenti dati a disposizione dell’Emittente, l’andamento gestionale-reddituale del Gruppo dalla data di chiusura dell’ultimo esercizio fino alla Data del Documento di Registrazione è sostanzialmente in linea con i corrispondenti dati di Piano. Sulla base dei più recenti dati a disposizione dell’Emittente, l’andamento gestionale-reddituale del Gruppo, dalla data di chiusura dell’ultimo esercizio fino alla Data della Nota di Sintesi, è sostanzialmente in linea con le previsioni di periodo e i corrispondenti dati di Piano. B.5 Descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente Il Gruppo Carige costituisce, ai sensi del Decreto Legislativo del 30 maggio 2005 n. 142, un conglomerato finanziario, il cui settore prevalente è l’attività bancaria. L’Emittente, quale banca che esercita l’attività di direzione e di coordinamento del Gruppo ai sensi dell’articolo 61, comma 4 del TUB, emana, nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, disposizioni alle componenti del Gruppo Carige, e ciò anche per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza e nell’interesse della stabilità del Gruppo. 6 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi Il seguente grafico illustra la struttura del Gruppo alla Data della Nota di Sintesi. Fondazione CR Genova e Imperia BPCE IOM 18,999% 9,989% Altri Azionisti 71,012% di cui 6,971% Mediobanca S.p.A. (prestatario) BANCA CARIGE S.p.A. - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Gruppo Bancario Banca Carige Italia S.p.A. Carige Vita Nuova S.p.A. (Capogruppo Assicurativa) 95,90% Cassa di Risparmio di Savona S.p.A. Carige Assicurazioni S.p.A. 90,00% Cassa di Risparmio di Carrara S.p.A. 60,00% Banca del Monte di Lucca S.p.A. 100,00% 100,00% Creditis Servizi Finanziari S.p.A. Centro Fiduciario CF S.p.A. Assi90 S.r.l. 100,00% 99,998% 39,75% I.H. Roma S.r.l. Dafne Immobiliare S.r.l. Banca Cesare Ponti S.p.A. 60,00% 60,25% 100,00% 100,00% 76,95% 100,00% 20,00% Attività bancaria Argo Mortgage 2 S.r.l. Attività fiduciaria 60,00% Carige Covered Bond S.r.l. 60,00% Carige Covered Bond 2 S.r.l. Attività finanziaria Columbus Carige Immobiliare S.p.A. Attività strumentali 100,00% Immobiliare Carisa S.r.l. B.6 Gruppo Assicurativo Attività assicurativa 100,00% Persone che, direttamente o indirettamente, detengono una partecipazione nel capitale o ai diritti di voto dell’Emittente che sia soggetta a notifica; indicazione del soggetto controllante ex articolo 93 del TUF Alla Data della Nota di Sintesi, il capitale sociale interamente sottoscritto e versato dell’Emittente è pari a Euro 2.177.218.841, diviso in n. 2.177.218.841 azioni prive dell’indicazione del valore nominale, di cui n.2.174.664.623 azioni ordinarie e n. 2.554.218 azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie (4). (4) Alla Data della Nota di Sintesi l’Emittente detiene n. 28.592.871 azioni ordinarie proprie corrispondenti all’1,31% del capitale sociale ordinario. 7 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. Alla Data della Nota di Sintesi, sulla base delle risultanze del libro soci, delle comunicazioni ricevute ai sensi della normativa applicabile e delle altre informazioni a disposizione della Società, gli azionisti che, direttamente o indirettamente, detengono partecipazioni superiori al 2% del capitale sociale ordinario sono i seguenti: Azionista Fondazione Cassa di Risparmio di Genova e Imperia Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A. BPCE International et Outre-Mer S.A. (**) (*) (**) B.7 Titolo di possesso Proprietà Prestatore (senza diritto di voto) Totale Prestatario (*) (con diritto di voto) Proprietà Numero Azioni Ordinarie 261.559.595 151.602.931 % sul capitale ordinario 12,028% 6,971% 413.162.526 151.602.931 18,999% 6.971% 217.225.639 9,989% Azioni Ordinarie detenute da Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A. a titolo di prestatario in forza di contratto di prestito titoli tra la Fondazione e Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A. Società facente parte del gruppo Groupe des Banques Populaires et des Caisses d’Epargne (che esercita attività bancaria e assicurativa), la cui capogruppo è la banca BPCE S.A., che controlla BPCE International et Outre-Mer S.A. Informazioni finanziarie fondamentali selezionate Di seguito si riportano alcune informazioni finanziarie selezionate dell’Emittente riguardanti le attività e le passività, la situazione finanziaria e i profitti e le perdite dell’Emittente, relative ai dati consolidati del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 tratte dal bilancio consolidato del Gruppo Banca Carige relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 (il “Bilancio Consolidato 2013”) e dal bilancio consolidato intermedio per il trimestre chiuso al 31 marzo 2014 contenuto nel Resoconto Intermedio 2014 (il “Bilancio Consolidato Intermedio 2014”). Il Bilancio Consolidato 2013 in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, è stato redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ed in vigore alla data di chiusura del bilancio, nonché alle connesse interpretazioni (SIC/IFRIC), come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Il Bilancio Consolidato Intermedio 2014 è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale IAS 34 applicabile all’informativa finanziaria infrannuale. La presente Nota di Sintesi contiene informazioni finanziarie relative al Gruppo estratte dal Bilancio Consolidato 2013, il quale presenta dati di raffronto 2012 riesposti. Si segnala che i saldi dell’esercizio 2012, originariamente presentati nel bilancio consolidato del Gruppo Banca Carige per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 approvato dal Consiglio di Amministrazione dell’Emittente in data 19 marzo 2013 (il “Bilancio Consolidato 2012”) sono stati riesposti nel Bilancio Consolidato 2013, rispetto ai dati precedentemente presentati nel Bilancio Consolidato 2012, in conformità alle disposizioni dello IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori (lo “IAS 8”) anche allo scopo di tener conto di quanto prospettato dalla Consob nella Delibera n. 18758 in data 10 gennaio 2014 nonché nella comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all’adozione dei provvedimenti di cui all’articolo 154-ter, comma 7 del TUF, in data 4 marzo 2014. Le informazioni relative all’esercizio 2012 contenute nella Nota di Sintesi, salvo ove diversamente indicato, sono quelle presentate ai fini comparativi nel Bilancio Consolidato 2013 (il “Bilancio Consolidato 2012 Riesposto”). 8 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi Nella presente nota di sintesi vengono inoltre fornite le informazioni finanziarie relative al Gruppo estratte dal Bilancio Consolidato Intermedio 2014, il quale presenta dati di raffronto 2013 riesposti. Si segnala che i dati comparativi economici dei primi tre mesi del 2013, originariamente presentati nel resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2013 (il “Resoconto Intermedio 2013”) sono stati riesposti nel Bilancio Consolidato Intermedio 2014 per riflettere l’applicazione retrospettiva del criterio di rilevazione di una particolare fattispecie di premi (c.d. “Premi di reintegro”) attinenti la gestione assicurativa danni in osservanza a quanto disposto dallo IAS 8. Le informazioni relative al primo trimestre dell’esercizio 2013 contenute nella presente Nota di Sintesi sono quelle presentate ai fini comparativi nel Bilancio Consolidato Intermedio 2014 (il “Bilancio Consolidato Intermedio 2013 Riesposto”). Nella presente Nota di Sintesi sono altresì presenti informazioni finanziarie riclassificate. Tali informazioni vengono abitualmente predisposte dall’Emittente per consentire una lettura più immediata dei risultati economici e delle consistenze patrimoniali, ai fini della presentazione nelle relazioni sull’andamento della gestione e per fornire analisi basate su confronti omogenei. Le informazioni che derivano dalla riclassificazione dei dati in quanto contenute nella relazione sull’andamento della gestione del Gruppo non sono state assoggettate a revisione contabile. Le seguenti tabelle riportano i principali dati economici per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 e per i trimestri chiusi al 31 marzo 2014 e 2013. Importi in Euro migliaia Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte Risultato di periodo di pertinenza della capogruppo 2013 1.019.165 2012 (1) 1.230.973 -1.107.361 -228.263 -2.595.130 -1.761.657 -603.284 445.866 -224.928 23.429 Variazione assoluta % -211.808 -17,2% -504.077 -674.129 -2.370.202 -1.785.086 83,6% … … … (1) Bilancio Consolidato 2012 Riesposto Variazione Importi in Euro migliaia Margine di intermediazione Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti e altre attività finanziarie Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte Risultato di periodo di pertinenza della capogruppo I trim 14 269.136 I trim 13 (1) 304.110 assoluta (34.974) % - 11,5 (68.029) 190.142 31.969 17.034 (55.655) 223.842 81.277 48.898 (12.374) (33.700) (49.308) (31.864) 22,2 - 15,1 - 60,7 - 65,2 (1) Bilancio Consolidato Intermedio 2013 Riesposto 9 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. La seguente tabella riporta i dati patrimoniali per il trimestre chiuso al 31 marzo 2014 e per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. Importi in Euro migliaia Totale attività Raccolta diretta Debiti verso banche Crediti verso clientela(2) Crediti verso banche (3) Portafoglio titoli Patrimonio Netto del Gruppo I trim 2014 42.702.393 25.116.724 8.234.990 27.242.025 1.474.235 11.730.792 1.623.686 31/12/2013 42.156.275 25.055.285 8.161.242 27.621.157 1.119.213 11.061.902 1.587.381 31/12/2012 (1) 48.441.120 28.545.184 8.486.727 31.272.746 1.957.909 10.400.171 2.786.083 Variazione % 03/14 – 12/13 1,3% 0,2% 0,9% -1,4% 31,7% 6,0% 2,3% Variazione% 12/13 – 12/12 -13,0% -12,2% -3,8% -11,7% -42,8% 6,4% -43,0% (1) Bilancio Consolidato 2012 Riesposto (2) I Crediti verso la clientela sono al lordo delle rettifiche di valore e al netto dei titoli di debito classificati L&R. (3) Al lordo delle rettifiche di valore e al netto dei titoli di debito riclassificati L&R. Nella seguente tabella si riportano i principali dati del rendiconto finanziario consolidato del Gruppo, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 31 dicembre 2012 e per i trimestri chiusi al 31 marzo 2014 e 2013. Importi in Euro migliaia Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO Importi in Euro migliaia Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 10 31/03/2014 31/03/2013 (37.753) (123.265) (9.093) (4.705) - 13.691 (46.846) (114.279) 31/12/2013 31/12/2012 (698.298) 645.241 15.628 (37.429) 661.054 (715.421) (173.046) (227.413) Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi Raccolta diretta La seguente tabella riporta la composizione della raccolta diretta da clientela e interbancario netto alla data del 31 marzo 2014, 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. Importi in Euro migliaia Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati 31/03/2014 (1) 12.649.482 31/12/2013 (2) 12.794.190 1.749.009 1.442.277 146.165 21,3 … 365.412 376.440 3.202.018 -2,9 -88,2 5.754 9.890 5.593 9.890 5.743 10.845 2,9 0,0 -2,6 -8,8 Pronti contro termine Altri finanziamenti Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali Altri debiti 31/12/2012 Variazione % Variazione % (3) 03/14 - 12/13 12/13 - 12/12 13.183.842 -1,1 -3,0 169.318 188.977 181.190 -10,4 4,3 14.948.865 14.817.367 16.729.803 0,9 -11,4 9.114.974 9.170.315 10.955.471 -0,6 -16,3 42.417 47.664 67.069 -11,0 -28,9 Totale titoli in circolazione Obbligazioni al fair value 9.157.391 9.217.979 11.022.540 -0,7 -16,4 1.010.468 1.019.939 792.841 -0,9 28,6 Totale passivita' al fair value (4) 1.010.468 1.019.939 792.841 -0,9 28,6 25.116.724 1.464.122 25.055.285 1.109.149 28.545.184 1.948.209 0,2 32,0 -12,2 -43,1 Totale debiti verso clientela Obbligazioni Altri titoli Totale Raccolta diretta Crediti verso banche (5) Debiti verso banche Totale interbancario 8.234.990 8.161.242 8.486.727 0,9 -3,8 -6.770.868 -7.052.093 -6.538.518 -4,0 7,9 (1) Dati riclassificati che derivano dal Bilancio Consolidato Intermedio 2014. (2) Dati riclassificati che derivano dal Bilancio Consolidato 2013. (3) Dati riclassificati che derivano dal Bilancio Consolidato 2012 Riesposto. (4) Le passività al fair value di Carige Vita Nuova, pari ad Euro 270.778 nel primo trimestre 2014, ad Euro 276.877 nel 2013 ed Euro 480.183 nel 2012, relative ai prodotti in cui il rischio dell’investimento è a carico degli assicurati, non sono state incluse in questa tabella. (5) Al netto dei titoli di debito classificati L&R, pari rispettivamente al 31 marzo 2014 ad Euro 114.284 migliaia, al 31 dicembre 2013 ad Euro 109.840 migliaia ed al 31 dicembre 2012 ad Euro 216.897 migliaia e di rettifiche di valore pari rispettivamente al 31 marzo 2014 ad Euro 10.113 e ad Euro 10.064 migliaia al 31 dicembre 2013 ed al 31 dicembre 2012 pari ad Euro 9.700 migliaia. Crediti verso la clientela La seguente tabella riporta le informazioni di sintesi sulla qualità dei crediti verso la clientela del Gruppo al 31 marzo 2014, al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012. CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31/03/2014 Importi in Euro migliaia Esposizione lorda Crediti deteriorati - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Crediti in bonis Totale Crediti per cassa (1) 5.619.603 2.735.449 2.480.966 243.361 159.827 21.622.422 27.242.025 Peso % 20,6 10,0 9,1 0,9 0,6 79,4 100,0 Rettifiche di valore Esposizione netta 2.100.684 1.548.360 496.051 33.574 22.699 200.886 2.301.570 3.518.919 1.187.089 1.984.915 209.787 137.128 21.421.536 24.940.455 Peso % 14,1 4,8 8,0 0,8 0,5 85,9 100,0 Grado di copertura (% ) 37,4 56,6 20,0 13,8 14,2 0,9 8,4 (1) Dati riclassificati che derivano dal Bilancio Consolidato Intermedio 2014 al netto dei titoli di debito classificati L&R pari a Euro 98.223 migliaia 11 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31/12/2013 (1) Importi in Euro migliaia Esposizione lorda 5.679.301 2.640.741 2.430.361 232.375 375.824 21.941.856 27.621.157 Peso % 20,6 9,6 8,8 0,8 1,4 79,4 100,0 Rettifiche di valore 2.045.664 1.486.735 492.332 30.488 36.109 198.583 2.244.247 Esposizione netta 3.633.637 1.154.006 1.938.029 201.887 339.715 21.743.273 25.376.910 Peso Grado di % copertura (% ) 14,3 36,0 4,5 56,3 7,6 20,3 0,8 13,1 1,3 9,6 0,9 85,7 100,0 8,1 Esposizione lorda Crediti deteriorati 3.212.989 - Sofferenze 1.971.378 - Incagli 741.003 - Esposizioni ristrutturate 53.962 - Esposizioni scadute 446.646 Crediti in bonis 28.059.757 TOTALE CREDITI PER CASSA (3) 31.272.746 (1) Dati riclassificati che derivano dal Bilancio Consolidato 2013. Peso % 10,3 6,3 2,4 0,2 1,4 89,7 100,0 Rettifiche di valore 1.102.201 980.401 108.182 4.001 9.617 129.661 1.231.862 Esposizione netta 2.110.788 990.977 632.821 49.961 437.029 27.930.096 30.040.884 Peso Grado di % copertura (% ) 7,0 34,3 3,3 49,7 2,1 14,6 0,2 7,4 1,5 2,2 93,0 0,5 100,0 3,9 Crediti deteriorati - Sofferenze - Incagli - Esposizioni ristrutturate - Esposizioni scadute Crediti in bonis TOTALE CREDITI PER CASSA (3) CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31/12/2012 (2) Importi in Euro migliaia (2) Analisi predisposte dall’Emittente sulla base delle risultanze contabili, presentate nella relazione sulla gestione. (3) Al netto dei titoli di debito classificati L&R, pari rispettivamente al 31 dicembre 2013 ad Euro 99.449 migliaia e al 31 dicembre 2012 ad Euro 101.863 migliaia. B.8 Informazioni finanziarie proforma fondamentali selezionate Non applicabile. B.9 Previsioni o stime degli utili In data 27 marzo 2014, il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha approvato, anche sulla base di quanto richiesto da Banca d’Italia, il Piano Industriale 2014-2018 (il “Piano Industriale” o il “Piano”) sviluppato dalla Società sulla base di uno scenario macroeconomico di riferimento che ha tenuto conto dei segnali positivi di ripresa, ancorché contenuti, orientato alla riconferma della storica vocazione di Banca Carige quale banca commerciale del territorio, focalizzata nel Nord Italia al servizio di famiglie e piccoli-medi imprenditori. Detto Piano, in data 28 marzo 2014, è stato illustrato da Carige alla comunità finanziaria attraverso il documento di presentazione denominato “Piano Industriale 2014-2018” (disponibile al pubblico sul sito internet dell’Emittente www.gruppocarige.it). In particolare, il Piano Industriale prevede obiettivi al 2016 individuati sulla base di uno scenario macroeconomico caratterizzato da tassi di crescita ancora deboli e di azioni manageriali definite (gli “Obiettivi 2016”) e obiettivi al 2018 individuati sulla base di uno scenario macroeconomico in miglioramento e del dispiegarsi degli effetti delle sopracitate azioni manageriale (gli “Obiettivi 2018” e, congiuntamente agli Obiettivi 2016, i “Dati Previsionali”). I Dati Previsionali si basano su ipotesi di realizzazione di un insieme di eventi futuri e di azioni che dovranno essere intraprese da parte degli Amministratori e della direzione della Società e che includono, tra le altre, assunzioni generali e ipotetiche, soggette ai rischi e alle incertezze che caratterizzano l’attuale scenario macroeconomico, relative a eventi futuri e azioni degli Amministratori e della direzione che non necessariamente si verificheranno ed eventi e azioni sui 12 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi quali gli Amministratori e la direzione della Società non possono influire o possono, solo in parte, influire, circa l’andamento delle principali grandezze patrimoniali ed economiche o di altri fattori che ne influenzano l’evoluzione (nel complesso, le “Assunzioni Ipotetiche”). A causa dell’aleatorietà connessa alla realizzazione di qualsiasi evento futuro, sia per quanto concerne il concretizzarsi dell’accadimento, sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della sua manifestazione, gli scostamenti fra valori consuntivi e valori preventivati potrebbero essere significativi, anche qualora gli eventi previsti nell’ambito delle Assunzioni Ipotetiche si manifestassero. In particolare eventuali effetti negativi sui Dati Previsionali potrebbero derivare dal Comprehensive Assessment Exercise (e, più nello specifico, del processo di Asset Quality Review attualmente in corso e, successivamente, dallo Stress Test che verrà condotto dall’EBA) che in caso di esito negativo per Banca Carige potrebbe comportare la richiesta dell’Autorità di Vigilanza all’Emittente di adottare misure volte a colmare i deficit di capitale rilevati. Infine, l’Emittente dichiara che considerando: l’andamento gestionale reddituale del Gruppo nel primo trimestre dell’esercizio 2014 che è sostanzialmente in linea con le previsioni del Piano; l’evoluzione in atto del contesto macroeconomico che non mostra scostamenti tali da influenzare in misura significativa nel loro complesso le previsioni del Piano e le azioni che dovranno essere intraprese dagli Amministratori, le informazioni attualmente disponibili con riferimento alle indagini preliminari in corso alla Data della Nota di Sintesi le azioni e le previsioni del Piano risultano ancora valide alla Data della Nota di Sintesi. Il Piano Industriale, predisposto sulla base delle Assunzioni Ipotetiche, prevede un utile netto consolidato per l’esercizio 2016 pari a Euro 122 milioni e per l’esercizio 2018 pari a Euro 219 milioni; di seguito sono riportati i principali dati di sintesi contenuti nel Piano Industriale. Si precisa che, dal momento che il Piano Industriale prevede tra le Assunzioni Ipotetiche la dismissione delle attività “non core” rispetto al business bancario (in particolare le imprese di assicurazione Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova), la cui realizzazione è prevista entro la fine del 2014, ai soli fini della predisposizione del Piano, i dati consuntivi 2013 presentati nelle precedenti tabelle e nel Capitolo VIII del Documento di Registrazione derivano dai dati storici relativi al Gruppo Bancario che sono anche presentati nei capitoli contenenti le informazioni finanziarie del Documento di Registrazione. Tali dati sono presentati in modo coerente con i Dati Previsionali, escludendo pertanto il contributo economico di Carige AM SGR (ceduta dall’Emittente alla fine dell’esercizio 2013) e considerando la stessa Carige AM SGR e le imprese di assicurazione (Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova e società da esse controllate) come terzi non appartenenti al Gruppo, con i quali vengono mantenuti rapporti di distribuzione. Le imprese di assicurazione e le società da esse controllate sono escluse dai Dati Previsionali. 13 Nota di Sintesi (valori in milioni di Euro) Utile (Perdita) di esercizio (5) Margine d’intermediazione Costi operativi Rettifiche di valore (6) (valori in miliardi di Euro) Raccolta diretta (7) di cui da clientela (8) Raccolta indiretta (9) Impieghi lordi (10) di cui a clientela (11) (valori in %) Cost / Income ratio (12) ROTE (13) CET1 Ratio f.c. (14) Banca CARIGE S.p.A. Dati consuntivi al 31 dicembre 2013 (*) (1.716) 835 (603) (1.092) Dati consuntivi al 31 dicembre 2013 (*) 25,5 20,6 18,5 27,6 24,2 Dati consuntivi al 31 dicembre 2013 (*) 72,3% n.s. - 31 dicembre 2016 31 dicembre 2018 122 952 (553) (214) 31 dicembre 2016 219 1.108 (570) (200) 31 dicembre 2018 26,9 22,5 20,5 28,3 25,9 31 dicembre 2016 27,7 24,2 22,6 30,2 27,7 31 dicembre 2018 58,1% 5,5% 10,9% 51,4% 9,0% circa 11,5 % (*) I dati storici del Gruppo Bancario, esposti al netto dei rapporti infragruppo ed includendo il suddetto contributo di Carige AM SGR, ammontano invece, come riportato nei capitoli contenenti le informazioni finanziarie del Documento di Registrazione, ad Euro 841 milioni con riferimento al margine d’intermediazione, Euro 605 milioni con riferimento ai costi operativi ed Euro 1.092 milioni con riferimento alle rettifiche di valore, nonché ad Euro 25,1 miliardi in termini di raccolta diretta ed Euro 27,5 miliardi in termini di impieghi lordi. I dati storici delle imprese di assicurazione Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova e delle altre imprese dalle stesse controllate, analogamente considerati al netto dei rapporti infragruppo, ammontano ad Euro 178 milioni con riferimento al margine d’intermediazione, Euro 187 milioni con riferimento ai costi operativi ed Euro 15 milioni con riferimento alle rettifiche di valore, nonché ad Euro 0,3 miliardi in termini di raccolta diretta ed Euro 0,3 miliardi in termini di impieghi lordi. B.10 Descrizione della natura di eventuali rilievi contenuti nella relazione di revisione relativa alle informazioni finanziarie relative agli esercizi passati Nella relazione della Società di Revisione relativa al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013 è indicato quanto segue: “Il bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati dell’esercizio precedente. Come illustrato nella specifica sezione della nota integrativa denominata “Rettifica dei saldi dell’esercizio precedente in conformità alle disposizioni dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori)”, gli amministratori hanno riesposto alcuni dati comparativi relativi all’esercizio precedente ed allo stato patrimoniale al 1° gennaio 2012, rispetto (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11) (12) (13) (14) 14 Il risultato dell’esercizio 2013 è presentato al netto dell’utile derivante dalla cessione di Carige AM SGR Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute fino alla scadenza e altre operazioni finanziarie. Debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value. Raccolta diretta da clientela ordinaria. Il dato non include la raccolta indiretta relativa a Carige Vita Nuova, in coerenza con le dinamiche previste dal Piano Industriale. Crediti verso la clientela lordi. Crediti verso la clientela ordinaria lordi. Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. Return on Tangible Equity, calcolato rapportando l’utile al patrimonio al netto delle immobilizzazioni immateriali. Si segnala tale indice non tiene conto degli eventuali effetti negativi – stimati non significativi – derivanti dalla conversione del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 aprile 2014 il quale prevede l’aumento al 26% (dal precedente 12%) dell’aliquota d’imposta sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. Common Equity Tier 1 Ratio Basilea 3 full compliant. Il dato di CET1 Ratio pro-forma Phase-in al 31 dicembre 2013 risulta essere dell’8,8% considerando gli effetti dell’aumento di capitale e senza considerare gli effetti derivanti dall’inclusione nel Patrimonio di Vigilanza dei benefici derivanti dalla valorizzazione delle nuove quote di partecipazione in Banca d’Italia. Il dato di CET1 Ratio al 31 dicembre 2016 e al 31 dicembre 2018 non tiene conto degli eventuali effetti negativi – stimati non significativi – derivanti dalla conversione del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 aprile 2014 il quale prevede l’aumento al 26% (dal precedente 12%) dell’aliquota d’imposta sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia. I dati consuntivi al 31 dicembre 2013 calcolati come precisato nella nota alla tabella evidenziano un CT1 Ratio (Core Tier Ratio Basilea 2) pari al 5,1%. Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi ai dati presentati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 da noi assoggettato a revisione contabile e sul quale avevamo emesso la relazione di revisione in data 2 aprile 2013. Le modalità di rideterminazione dei dati comparativi e la relativa informativa presentata nella suddetta sezione sono state da noi esaminate ai fini dell’espressione del giudizio sul bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2013.” Nella medesima relazione della Società di Revisione è presente il seguente richiamo d’informativa “Gli amministratori descrivono nella relazione sulla gestione ed in nota integrativa le iniziative avviate relativamente al piano di rafforzamento patrimoniale del Gruppo”. Nella relazione della Società di Revisione relativa al Bilancio Consolidato Intermedio 2014 è indicato quanto segue: “Per quanto riguarda i dati relativi al bilancio consolidato dell’esercizio precedente, presentato ai fini comparativi, si fa riferimento alla nostra relazione emessa in data 3 aprile 2014. Per quanto riguarda i dati comparativi relativi al bilancio consolidato intermedio del corrispondente periodo dell’anno precedente, gli stessi non sono stati da noi esaminati e, pertanto, le conclusioni da noi raggiunte nella presente relazione non si estendono a tali dati.” Nella medesima relazione della Società di Revisione è presente il seguente richiamo d’informativa “Gli Amministratori descrivono nella relazione intermedia sull’andamento della gestione e nelle note illustrative le iniziative in corso di realizzazione in relazione al piano di rafforzamento patrimoniale del Gruppo Banca Carige”. B.11 Dichiarazione relativa al capitale circolante Ai sensi del Regolamento 809/2004/CE e sulla scorta della definizione di capitale circolante – quale mezzo mediante il quale il Gruppo ottiene le risorse liquide necessarie a soddisfare le obbligazioni in scadenza – contenuta nella “Raccomandazione ESMA 2013/319”, l’Emittente ritiene che il capitale circolante di cui dispone sia sufficiente per il soddisfacimento delle proprie attuali esigenze e di quelle del Gruppo Carige, intendendosi quelle relative ai 12 mesi successivi alla Data della Nota di Sintesi. Sezione C - Strumenti finanziari C.1 Descrizione delle Nuove Azioni Le Nuove Azioni sono azioni ordinarie Banca Carige di nuova emissione, prive di indicazione del valore nominale ed aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Banca Carige in circolazione alla data della loro emissione. Le Nuove Azioni offerte saranno munite della cedola n. 19 e seguenti e il codice ISIN attribuito sarà IT0003211601 ossia il medesimo codice ISIN delle Azioni Ordinarie di Banca Carige in circolazione alla Data della Nota di Sintesi. Ai Diritti di Opzione per la sottoscrizione delle Nuove Azioni è stato attribuito il codice ISIN 0005027690. C.2 Valuta di emissione delle Nuove Azioni Le Nuove Azioni saranno denominate in Euro. 15 Nota di Sintesi C.3 Banca CARIGE S.p.A. Capitale sociale sottoscritto e versato Alla Data della Nota di Sintesi, il capitale sociale interamente sottoscritto e versato dell’Emittente è pari a Euro 2.177.218.841, diviso in n. 2.177.218.841 azioni prive dell’indicazione del valore nominale, di cui n. 2.174.664.623 azioni ordinarie e n. 2.554.218 azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie. C.4 Descrizione dei diritti connessi alle Nuove Azioni Le Nuove Azioni avranno le stesse caratteristiche e attribuiranno i medesimi diritti delle azioni ordinarie Banca Carige in circolazione alla data della loro emissione. Fatto salvo quanto di seguito indicato, ciascuna azione ordinaria Banca Carige conferisce il diritto di voto in tutte le assemblee ordinarie e straordinarie, nonché gli altri diritti patrimoniali e amministrativi secondo le disposizioni di legge e di statuto applicabili. Lo Statuto sociale, all’articolo 13, prevede che qualora una fondazione bancaria in sede di Assemblea ordinaria, secondo quanto accertato dal Presidente dell’Assemblea durante lo svolgimento di essa e immediatamente prima del compimento di ciascuna operazione di voto, sia in grado di esercitare il voto che esprime la maggioranza delle azioni presenti e ammesse al voto, il Presidente fa constatare tale situazione ed esclude dal voto la fondazione bancaria, ai fini della deliberazione in occasione della quale sia stata rilevata detta situazione, limitatamente a un numero di azioni che rappresentino la differenza più una azione fra il numero delle azioni ordinarie di detta fondazione e l’ammontare complessivo delle azioni ordinarie dei rimanenti partecipanti che siano ammessi al voto al momento della votazione. C.5 Descrizione di eventuali restrizioni alla libera trasferibilità delle Nuove Azioni Le Nuove Azioni saranno liberamente trasferibili ed assoggettate al regime di circolazione dei titoli dematerializzati. C.6 Domanda di ammissione alla negoziazione Secondo quanto previsto dall’articolo 2.4.1 del Regolamento di Borsa, le Nuove Azioni saranno negoziate, in via automatica, presso il medesimo mercato in cui saranno negoziate, al momento della loro emissione, le azioni ordinarie Banca Carige già in circolazione, ossia presso il MTA. C.7 Politica dei dividendi Ai sensi dell’articolo 32 dello Statuto, l’utile netto risultante dal bilancio viene così ripartito: (i) una quota non inferiore al 10% viene assegnata al fondo di riserva legale; (ii) una quota può essere assegnata ai soci a titolo di dividendo, ove l’Assemblea lo deliberi, determinandone l’entità, fermo quanto previsto dallo Statuto e infra indicato in relazione alle Azioni di Risparmio e (iii) sulla destinazione della quota restante delibera l’Assemblea. Il Consiglio può proporre all’Assemblea la formazione e l’incremento di speciali fondi di riserva da prelevarsi dagli utili netti anche in antecedenza ai riparti di cui alle lettere b) e c). 16 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi Ai sensi dell’articolo 33 dello Statuto, i dividendi non riscossi entro 5 anni dal giorno della loro esigibilità sono devoluti alla Società. Ai sensi dell’articolo 35 dello Statuto, alle Azioni di Risparmio compete una maggiorazione sul dividendo spettante alle Azioni Ordinarie pari al 25% del dividendo assegnato alle Azioni Ordinarie; in caso di distribuzione di riserve, le Azioni di Risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni dell’Emittente. Sezione D - Rischi D.1 Principali rischi relativi all’Emittente e al Gruppo ad esso facente capo Rischio connesso all’adeguatezza patrimoniale e alle iniziative di patrimonializzazione dell’Emittente Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’evoluzione degli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza del Gruppo Carige, prescritti dalla normativa bancaria, anche in considerazione del Comprehensive Assessment Exercise (comprensivo dell’Asset Quality Review) cui è attualmente soggetta la Banca. Alla data del 31 dicembre 2013 i coefficienti patrimoniali, calcolati in conformità alle disposizioni normative e regolamentari, in vigore a detta data, hanno registrato una diminuzione rispetto al 31 dicembre 2012 conseguente alla rilevazione di consistenti rettifiche di valore sul portafoglio creditizio e alla sottoscrizione da parte della Capogruppo dell’aumento di capitale di Carige Assicurazioni. In particolare, al 31 dicembre 2013: il Total Capital Ratio si attesta al 9,2%, registrando un valore superiore al minimo regolamentare pari all’8%; il Tier 1 Ratio si attesta al 5,8% e il Core Tier 1 Capital Ratio si attesta al 5,1%. Dal 1° gennaio 2014, è direttamente applicabile nei singoli Stati il Regolamento (UE) n. 575/2013 (c.d. Regolamento CRR) in materia di requisiti patrimoniali ed è altresì applicabile la Direttiva 2013/36/UE, attuata da Banca d’Italia con Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013. Alla data del 31 marzo 2014 gli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza del Gruppo Carige, su base consolidata, calcolati in applicazione della nuova normativa, risultano inferiori a quelli minimi previsti dalle normative di riferimento e fissati, rispettivamente, al 7% per il CET1 Ratio, all’8% per il Tier 1 Ratio e al 10,5% per il Total Capital Ratio. Inoltre, alla luce dell’inclusione di Banca Carige nel novero delle banche italiane sottoposte alla vigilanza della BCE, viene richiesto a partire dal 2014, ai fini del superamento del Comprehensive Assessment Exercise, un CET 1 Ratio minimo dell’8% in condizioni di normalità. In tale contesto Banca Carige ha previsto iniziative strategiche finalizzate al rafforzamento della base patrimoniale tra cui l’Aumento di Capitale e la dismissione delle attività “non core”, quali le partecipazioni nelle compagnie assicurative, come richieste da Banca d’Italia ad esito dei propri accertamenti ispettivi. 17 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. Il fattore di rischio descrive, infine, gli impatti previsti dalle suddette iniziative e la tempistica di queste ultime, segnalando che l’impossibilità di attuare dette iniziative o di realizzarle a condizioni o termini differenti a quelli ipotizzati potrebbe avere ripercussioni sulle prospettive economiche e patrimoniali della Banca e Gruppo e, di conseguenza, e, influenzare anche significativamente i rispettivi coefficienti patrimoniali. Inoltre non si può escludere che, nonostante tali misure, in futuro il Gruppo possa presentare nuovamente, anche a fronte di fattori esterni ed eventi non prevedibili, l’esigenza di ricorrere a ulteriori interventi di patrimonializzazione al fine del raggiungimento degli standard di adeguatezza patrimoniale stabiliti dalle disposizioni normative e regolamentari, pro tempore vigenti e, nel caso, anche su indicazione di Banca d’Italia e/o della Banca Centrale Europea. Rischi connessi al deterioramento della situazione economico-patrimoniale del Gruppo Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’investimento nel capitale dell’Emittente in considerazione dell’andamento negativo dei risultati economici del Gruppo, nonché delle attuali condizioni di mercato. Il deterioramento del quadro macroeconomico e finanziario degli ultimi anni e l’esigenza di ridurre il profilo di rischio del Gruppo, infatti, hanno reso necessario adeguare il valore degli attivi iscritti a bilancio, determinando, in particolare nell’esercizio 2013, la contabilizzazione nel conto economico di ingenti poste rettificative non ricorrenti. L’esercizio 2013 si è chiuso a livello consolidato con un risultato negativo di Euro 1.761,7 milioni, a fronte di un utile di Euro 23,4 milioni registrato nel Bilancio Consolidato 2012 Riesposto e che la gestione ordinaria, escluse le componenti non ricorrenti che ammontano su base netta a complessivi Euro 1.168,7 milioni, è risultata negativa per Euro 593 milioni. Il primo trimestre 2014 si è chiuso a livello consolidato con un risultato positivo per Euro 17 milioni, inferiore a quanto registrato nel medesimo periodo dell’anno precedente, a causa della dinamica del margine di interesse, delle commissioni nette e soprattutto del risultato netto delle attività valutate al fair value. Incidono sul risultato di periodo anche le maggiori rettifiche di valore per deterioramento dei crediti e l’aumento dei costi operativi. In tale contesto, sebbene il Gruppo non abbia ravvisato allo stato attuale nella propria struttura patrimoniale e finanziaria e nell’andamento operativo sintomi che possano indurre incertezze sulle prospettive di continuità aziendale (anche in considerazione dell’approvazione del Piano Industriale e della sottoscrizione di accordi di pre-underwriting con cui primarie istituzioni finanziarie che si sono impegnate a partecipare a un consorzio di garanzia per l’Aumento di Capitale), i risultati economici dell’Emittente potrebbero essere influenzati anche in futuro dalla necessità di rilevare ulteriori rettifiche di valore a fronte di crediti, partecipazioni, avviamenti residui ed investimenti in altre attività finanziarie, con impatti anche significativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo, nonché, in ultima istanza, sulla stessa continuità aziendale del Gruppo. Rischio di deterioramento della qualità del credito Tale fattore di rischio evidenzia i rischi propri delle attività creditizie che si sostanziano, inter alia, nella possibilità di inadempimento totale o parziale alle obbligazioni di pagamento assunte dalle 18 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi proprie controparti contrattuali e/o nella potenziale diminuzione del relativo merito creditizio, con conseguente deterioramento del credito ed effetti negativi a danno del Gruppo Carige. In particolare, la valutazione delle possibili perdite in cui il Gruppo Carige potrebbe incorrere relativamente alle singole esposizioni creditizie e al portafoglio impieghi nel suo complesso dipende – oltre che dal quadro normativo e regolamentare di riferimento – da una pluralità di fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o di specifici settori produttivi, il peggioramento della posizione competitiva delle imprese, la variazione del rating delle singole controparti, il livello di indebitamento delle famiglie, la dinamica del mercato immobiliare. Il manifestarsi in futuro di ulteriori congiunture economiche avverse potrebbe anche comportare una riduzione del valore dei beni e delle garanzie ricevute e/o l’impossibilità di integrare le garanzie prestate a seguito della loro diminuzione di valore. Al 31 marzo 2014 il portafoglio crediti del Gruppo Bancario verso la clientela evidenzia un rapporto sofferenze lorde/impieghi lordi pari al 10,1% (9,6% al 31 dicembre 2013). Nonostante l’Emittente ritenga che i fondi a copertura del credito deteriorato siano adeguati, non si può escludere che un peggioramento della situazione economico-finanziaria, con conseguente ulteriore peggioramento della qualità del credito, possa comportare la necessità di incrementare ulteriormente i suddetti fondi, con conseguente riduzione degli utili distribuibili in futuro dall’Emittente, una minore capacità di autofinanziamento del Gruppo Carige e un negativo impatto sulla situazione patrimoniale dell’Emittente. Rischi connessi al Comprehensive Assessment Exercise (comprensivo dell’Asset Quality Review) Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi ai risultati del Comprehensive Assessment Exercise, cui è sottoposta Banca Carige e che è condotto dalla BCE in collaborazione con la Banca d’Italia che si articola in un processo complessivo suddiviso in tre fasi di attività di verifica: (i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza, allo scopo di valutare, in termini quantitativi e qualitativi, i fattori di rischio fondamentali; (ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review) intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un’analisi della qualità dell’attivo delle banche; (iii) uno Stress Test per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress. Qualora i risultati del Comprehensive Assessment Exercise per Banca Carige evidenziassero che la Banca non soddisfa i parametri minimi di patrimonializzazione richiesti dalla BCE, l’Autorità di Vigilanza potrebbe richiedere l’adozione di misure volte a colmare i deficit di capitale rilevati. Inoltre, qualora dovesse emergere la necessità di applicare parametri valutativi della qualità del credito più conservativi, ciò potrebbe determinare effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo. Rischio di liquidità dell’Emittente Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alla possibilità di inadempimento da parte di Banca Carige degli impegni di pagamento assunti (market liquidity risk e funding liquidity risk). In particolare, l’attività del Gruppo Carige potrebbe essere influenzata negativamente da tensioni che dovessero presentarsi nel reperimento della liquidità sul mercato (sia istituzionale sia retail). Non si può quindi escludere che nell’attuale contesto di instabilità dei mercati finanziari il reperimento di 19 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. liquidità da parte del Gruppo possa essere pregiudicato dall’incapacità di avere accesso al mercato del debito; anche eventuali incrementi del costo della raccolta e/o l’incapacità di cedere i propri attivi potrebbero incidere sul reperimento di liquidità con conseguenti effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo. Rischi connessi alla mancata attuazione del Piano Industriale 2014-2018 Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alla mancata realizzazione, nella misura e nei tempi prospettati, del Piano Industriale 2014-2018. In particolare i rischi connessi alla mancata attuazione del Piano Industriale 2014-2018 derivano dalla circostanza che i dati previsionali sono connaturati da elementi di soggettività e incertezza e gli scostamenti fra valori consuntivi e i dati previsionali potrebbero essere significativi, specie nell’attuale contesto macroeconomico e di mercato. L’incertezza dell’attuazione del Piano Industriale caratterizza non solo i dati previsionali, ma anche gli effetti che le azioni e le scelte gestionali della Società sulla base del Piano Industriale possono produrre. La mancata realizzazione del Piano Industriale nella misura e nei tempi prospettati potrebbe avere effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo, con particolare riferimento alla qualità del credito, alla capacità di erogare nuovi flussi di finanziamento, alla disponibilità di adeguati flussi di raccolta e al relativo costo. In particolare eventuali effetti negativi sui dati previsionali potrebbero derivare dall’esito del Comprehensive Assessment Exercise. Rischi connessi ad accertamenti ispettivi Rischi connessi ad accertamenti ispettivi da parte della Banca d’Italia. Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi agli esiti degli accertamenti ispettivi condotti da Banca d’Italia nei confronti del Gruppo Carige e, in particolare, (i) agli esiti della prima visita ispettiva, condotta dal 3 dicembre 2012 al 13 marzo 2013, la quale ha avuto ad oggetto la verifica dell’adeguatezza delle rettifiche di valore sui crediti in sofferenza, a incaglio e ristrutturati e le relative politiche e prassi applicative e che ha evidenziato per l’Emittente “risultanze parzialmente sfavorevoli e (ii) agli esiti della seconda visita ispettiva, condotta dal 14 marzo 2013 al 26 luglio 2013, dalla quale emergevano “risultanze in prevalenza sfavorevoli”, relative, tra l’altro, al governo aziendale della Banca, all’organizzazione, con particolare riguardo alle carenza dei sistemi di governo e di controllo, ai rischi finanziari e di liquidità, all’elevata esposizione a rischi strategici, creditizi, reputazionali e legali, all’inadeguatezza della dotazione patrimoniale rispetto alle nuove regole sul capitale delle banche e ad alcuni profili di antiriciclaggio. Nonostante le misure adottate e programmate dall’Emittente a fronte dei rilievi mossi da Banca d’Italia in tempi e modi che la Banca ritiene coerenti con le esigenze della Banca stessa e del Gruppo, non si può tuttavia escludere che le stesse non siano ritenute idonee dell’Autorità di Vigilanza, con conseguente formulazione, da parte di quest’ultima, di ulteriori rilievi o richieste. Rischi connessi ad accertamenti ispettivi da parte dell’IVASS. Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alle contestazioni mosse dall’IVASS nei confronti delle compagnie assicurative del Gruppo all’esito degli accertamenti ispettivi compiuti presso queste ultime (nel periodo dal 1° ottobre 2013 al 27 febbraio 2014). In particolare, l’IVASS ha notificato alle suddette compagnie le risultanze degli accertamenti ispettivi, i quali hanno fatto emergere: (i) per Carige Vita Nuova risultanze parzialmente sfavorevoli, ascrivibili al persistere di carenze nei sistemi di governo e controllo che accrescono l’esposizione della stessa a rischi di carattere operativo, reputazionali e 20 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi strategici e (ii) per Carige Assicurazioni risultanze in prevalenza sfavorevoli, ascrivibili al persistere di carenze nei sistemi di governo, di gestione e di controllo dei principali rischi aziendali che hanno determinato il deterioramento della situazione economico-patrimoniale ed il conseguente venir meno delle condizioni d’esercizio. Unitamente alle risultanze degli accertamenti ispettivi, sono state notificate a Carige Vita Nuova e Carige Assicurazioni richieste da parte dell’IVASS di adozione di un piano di interventi correttivi da adottarsi entro il 30 giugno 2014 per il ripristino dei presidi di vigilanza prudenziale. Infine, congiuntamente alle risultanze degli accertamenti ispettivi, in data 19 marzo 2014, l’IVASS ha notificato a Carige Assicurazioni e Carige Vita Nuova (in qualità di capogruppo assicurativa) un atto di contestazione relativo alle violazioni rilevate nel corso degli accertamenti ispettivi soggette a possibile applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti delle suddette compagnie, in conformità al Codice delle Assicurazioni Private. Al riguardo non si può pertanto escludere l’irrogazione di sanzioni a carico delle compagnie. Inoltre, nonostante le sopra indicate misure, adottate e in corso di adozione in riscontro ai rilievi e alle contestazioni sollevati dall’IVASS, non si può tuttavia escludere per il futuro la formulazione di ulteriori rilievi o azioni da parte dell’Autorità di Vigilanza quali la richiesta di ulteriori rafforzamenti patrimoniali delle compagnie di assicurazione. Rischi connessi ai procedimenti Consob sui bilanci 2012 e agli approfondimenti Consob sui bilanci 2013. Tale fattore di rischio evidenzia, in particolare, i rischi connessi ai procedimenti Consob nei confronti dell’Emittente. In particolare, Consob, in data 10 gennaio 2014, ha assunto la delibera n. 18758 avente a oggetto l’accertamento della non conformità del bilancio consolidato e del bilancio di esercizio dell’Emittente al 31 dicembre 2012, nonché del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2013 di Banca Carige alle norme che ne disciplinano la redazione. In tale delibera Consob ha inoltre richiesto all’Emittente di rendere noti, ai sensi dell’articolo 154-ter, comma settimo, del TUF, i seguenti elementi di informazione: (i) le carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra; (ii) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo; (iii) l’illustrazione in un’apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell’esercizio 2012 e del primo semestre 2013, per i quali è stata fornita un’informativa errata. L’Emittente, con comunicato stampa del 22 gennaio 2014, pur esprimendo la propria non condivisione del giudizio di non conformità reso da Consob, ha fornito al mercato gli elementi di informazione richiesti dalla Consob. Inoltre, con comunicazione del 4 marzo 2014 Consob ha ipotizzato l’esistenza di ulteriori profili di non conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS dei bilanci d’esercizio e consolidato dell’Emittente al 31 dicembre 2012 (rispetto a quelli già indicati nella delibera n. 18758 del 10 gennaio 2014) attinenti alle integrazioni delle riserve contabilizzate da Carige Assicurazioni nel bilancio 2012. Successivamente, con comunicazione del 26 marzo 2014, Consob ha richiesto all’Emittente di fornire alcune informazioni nel Bilancio Consolidato 2013 e nel comunicato stampa con cui vengono diffusi i relativi risultati. Dette richieste sono state riscontrate dalla Consob con informazioni diffuse nel comunicato stampa del 28 marzo 2014 e nel Bilancio Consolidato 2013. 21 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. Nonostante l’informativa resa al pubblico e le misure adottate dall’Emittente in riscontro alle richieste della Consob non si possono tuttavia escludere per il futuro ulteriori contestazioni, azioni e/o provvedimenti da parte di Consob. I bilanci di esercizio e consolidato del Gruppo Carige relativi all’esercizio 2013 sono, alla Data del Documento di Registrazione, oggetto di approfondimenti da parte della Consob finalizzati a verificare la correttezza contabile degli stessi. In particolare, i principali temi oggetto di esame riguardano i seguenti aspetti: a) le modalità con cui l’Emittente ha inteso recepire le censure avanzate dalla Consob sui bilanci 2012 con delibera n. 18758 del 10 gennaio 2014; b) la correzione di errore relativo all’insufficienza delle riserve sinistri di Carige Assicurazioni, effettuata a seguito dei rilievi formulati dalla Consob sui bilanci 2012 con nota di avvio procedimento ex articolo 154-ter del D.Lgs. 58/1998 datata 4 marzo 2014; c) gli impatti sui conti derivanti dalle vicende penali di cui si riferisce nel successivo fattore di rischio, cui si rinvia per maggiori informazioni. In relazione agli approfondimenti di cui sopra, non si può escludere che la Consob possa avviare un’istruttoria finalizzata all’accertamento della non conformità dei bilanci di esercizio e consolidato 2013 del Gruppo Carige alle norme che ne disciplinano la redazione. Ad avviso della Società, fermo restando l’esame complessivo in corso da parte di Consob, per quanto concerne gli effetti sui bilanci 2013 derivanti dai temi sopra indicati, si ritiene che: (i) con riferimento a quanto indicato alla lettera a), la perdita del conto economico dei bilanci d’esercizio e consolidato 2013 risulterebbe minore, se le rettifiche di valore rilevate a seguito degli impairment test rispettivamente delle partecipazioni nelle controllate bancarie e assicurative e degli avviamenti relativi alle CGU bancarie, effettuati nel 2013, venissero considerate (in tutto o in parte) di competenza dei bilanci d’esercizio e consolidato 2012. Le suddette eventuali rettifiche non comporterebbero alcuna modifica dei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2013; (ii) con riferimento a quanto indicato alla lettera b), l’eventuale rideterminazione dell’insufficienza delle riserve sinistri di Carige Assicurazioni imputata agli esercizi precedenti il 2012 e che ha comportato la riesposizione dei bilanci d’esercizio e consolidato 2012 del Gruppo Carige, determinerebbe un risultato 2012 diverso rispetto a quello esposto a fini comparativi nei bilanci di esercizio e consolidato 2013 del Gruppo Carige, senza alcun effetto sui medesimi bilanci 2013; (iii) con riferimento a quanto indicato alla lettera c), allo stato delle limitate e preliminari informazioni a disposizione della Società, non si ha evidenza di possibili significativi impatti a livello economico e patrimoniale sui bilanci 2013. Rischi connessi ad alcuni procedimenti penali Tale fattore di rischio illustra, per quanto a conoscenza dell’Emittente, i rischi connessi ad alcuni procedimenti penali in corso, allo stato preliminare. In particolare per quanto a conoscenza dell’Emittente, è allo stato pendente nella fase delle indagini preliminari un procedimento penale presso la Procura della Repubblica di Genova, nel quale è indagato per i reati di cui agli articoli 2622, commi 3 e 4, e 2637 del Codice Civile l’ex presidente dell’Emittente Giovanni Berneschi. Trattandosi di reati costituenti presupposto della responsabilità dell’ente ex Decreto Legislativo 231 22 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi ed essendo tali illeciti ascritti ad un soggetto apicale, l’Emittente è stata iscritta nel registro degli indagati per l’illecito amministrativo dipendente da reato ex articolo 25-ter del Decreto Legislativo 231. Indipendentemente da qualunque valutazione sulla fondatezza dell’addebito mosso all’Emittente stessa, i rischi conseguenti al più grave trattamento sanzionatorio in astratto applicabile all’Emittente stessa per gli illeciti amministrativi contestati sono stimabili in misura non superiore a Euro 2 milioni, mentre per tali illeciti non sono previste sanzioni interdittive. All’ex presidente (e ad ex amministratori di società controllate e di soggetti esterni all’Emittente e alle controllate della stessa) sono altresì stati contestati nell’ambito delle suddette indagini, altri reati: rispetto a tali fattispecie incriminatrici (in relazione alle quali sono state emesse le misure cautelari personali e reali rese note dalla stampa), l’Emittente è stata espressamente qualificata come persona offesa da reato, ciò che permetterà all’Emittente stessa di proporre, all’esito della fase delle indagini preliminari, azione di risarcimento all’interno del processo penale. Inoltre, risulta all’Emittente l’esistenza di ulteriori procedimenti, che non vedono attualmente parte in causa né l’Emittente né altre società del Gruppo, relativi alla concessione di crediti ad alcune società e/o persone fisiche, che sarebbero successivamente risultate non solvibili, nell’ambito dei quali risulterebbero indagati alcuni dirigenti del Gruppo. Poiché l’Emittente non è parte delle indagini e, quindi, non è ha conoscenza degli atti processuali, non è in grado allo stato di fornire valutazioni maggiormente analitiche sulla vicenda citata. Allo stato e con riferimento alle complessive vicende penali che hanno avuto ampio risalto sugli organi di stampa, data la segretezza delle indagini preliminari, non è pertanto possibile fornire valutazioni maggiormente analitiche sulle vicende processuali. L’Emittente, tuttavia, non può escludere che lo sviluppo delle indagini possa far emergere ulteriori condotte penalmente rilevanti anche a carico di altri soggetti o che dai fatti oggetto di indagine possano derivare situazioni in cui sia possibile congetturare la richiesta di danni e/o risarcimenti a carico del Gruppo da parte di terzi quali persone offese e/o danneggiate. Tali eventuali azioni risarcitorie costituiscono una mera ipotesi e, pertanto, non ne è in alcun modo valutabile l’eventuale fondatezza: in ogni caso, anche ove esperite, tali azioni difficilmente potrebbero comportare esborsi a carico dell’Emittente prima della definizione dei relativi giudizi, definizione che è ragionevole aspettarsi possa avere luogo in un orizzonte temporale valutabile in termini di anni a decorrere dalla data odierna. Rischi connessi al modello di organizzazione e gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231 Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi al fatto che i Modelli di Organizzazione e Gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231 adottati dall’Emittente, dalle banche del Gruppo, dalle compagnie assicurative controllate, e da altre società del Gruppo possano essere considerati non adeguati dall’autorità giudiziaria eventualmente chiamata alla verifica delle fattispecie contemplate dal Decreto Legislativo 231. Nel fattore di rischio si segnala che il 22 maggio 2014 è stata comunicata all’Emittente l’iscrizione della stessa Banca nel registro delle persone sottoposte ad indagine per illeciti amministrativi conseguenti ai reati ex articoli 2622, commi 3 e 4, e 2637 del Codice Civile, ascritti all’ex Presidente dell’Emittente. Le indagini in corso sono allo stato preliminare e che, di conseguenza, alla Data del Documento di Registrazione non è possibile prevedere l’esito di tali indagini, né stimare con precisione il correlato rischio per la Banca. Si precisa peraltro che qualora venisse confermata l’ipotesi accusatoria, quest’ultima determinerebbe l’applicazione di sanzioni pecuniarie il cui importo massimo sarebbe di ammontare non 23 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. significativo per la Banca. L’Emittente confida di poter dimostrare la propria assoluta estraneità ai fatti contestati. Rischi connessi a procedimenti giudiziari pendenti e a cause passive Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’esito dei procedimenti giudiziari che vedono coinvolte a vario titolo l’Emittente e/o altre società del Gruppo in particolare vengono evidenziati i rischi connessi alle cause pendenti nei confronti del Gruppo Carige in relazione ai procedimenti sanzionatori avviati dall’Autorità di Vigilanza, nonché in materia di agenzia e in materia di anatocismo. Benché l’Emittente ritenga che il fondo rischi e oneri stanziato nel Bilancio Consolidato 2013 e nel Bilancio Consolidato Intermedio 2014 sia congruo e idoneo a coprire il potenziale rischio di soccombenza nelle cause passive in cui una o più società del Gruppo sono parti, non si può escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti da detto fondo. Conseguentemente, non si può escludere che un eventuale esito sfavorevole di tali procedimenti possa avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell’Emittente e del Gruppo. Rischi connessi all’utilizzo di informazioni finanziarie riclassificate e/o riesposte da segnalare Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alla circostanza che il Documento di Registrazione contiene informazioni finanziarie dell’Emittente, relative ai dati consolidati del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013 e 2012 tratte dal Bilancio Consolidato 2013, il quale presenta dati di raffronto 2012 riesposti. In particolare, i saldi dell’esercizio 2012, originariamente presentati nel Bilancio Consolidato 2012 sono stati riesposti nel Bilancio Consolidato 2013, rispetto ai dati precedentemente presentati nel Bilancio Consolidato 2012, in conformità alle disposizioni dello IAS 8 – Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, anche allo scopo di tener conto di quanto prospettato dalla Consob nella Delibera n. 18758 in data 10 gennaio 2014 nonché nella comunicazione di avvio del procedimento finalizzato all’adozione dei provvedimenti di cui all’articolo 154-ter, comma 7 del TUF, in data 4 marzo 2014. Rischi connessi all’esposizione al debito sovrano Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’esposizione del Gruppo Carige nei confronti del debito sovrano dell’Italia e di altri Paesi, in quanto eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato e la volatilità degli stessi potrebbero avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria della Banca e/o del Gruppo. Rischi connessi al rating dell’Emittente Tale fattore di rischio illustra i rating assegnati all’Emittente da parte delle principali agenzie internazionali che evidenziano un peggioramento dello stesso; inoltre il fattore di rischio evidenzia i rischi connessi al rating dell’Emittente, il quale è determinato dalle predette agenzie prendendo in considerazione vari indicatori della performance del Gruppo, tra i quali la redditività, la liquidità, la patrimonializzazione, la qualità del credito e il profilo di rischio. In particolare, nel caso in cui il Gruppo non dovesse raggiungere o mantenere i risultati misurati da uno o più indicatori, ovvero nel caso in cui il Gruppo non riuscisse a mantenere i propri coefficienti 24 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi di capitale entro il livello atteso dalle agenzie di rating, si potrebbe determinare un peggioramento (c.d. downgrading) dei rating attribuiti dalle agenzie, con una conseguente maggior onerosità nella raccolta dei finanziamenti, un ricorso meno agevole al mercato dei capitali, ripercussioni negative sulla liquidità del Gruppo e l’eventuale necessità di integrare le garanzie prestate. Il rating dell’Emittente può essere inoltre condizionato dal rating dello Stato italiano, il cui eventuale peggioramento potrebbe condurre a un ulteriore abbassamento del rating dell’Emittente. Rischio di mercato Tale fattore di rischio evidenzia il rischio di mercato, rappresentato dai potenziali effetti negativi sulla situazione economica e/o patrimoniale del Gruppo dovuti a variazioni inattese dei livelli dei tassi di interesse e di cambio, dei corsi azionari e delle quotazioni delle merci e della relativa volatilità. Detto rischio riguarda sia il portafoglio di negoziazione (trading book), sia al portafoglio bancario (banking book). In particolare, l’attività del Gruppo Carige è influenzata dalla fluttuazione dei tassi di interesse in Europa, mercato nel quale il Gruppo svolge prevalentemente la propria operatività. L’andamento dei tassi di interesse risulta a propria volta influenzato da diversi fattori che non sono sotto il controllo del Gruppo, quali le politiche monetarie, l’andamento macroeconomico e le condizioni politiche nei Paesi di riferimento. Nonostante il Gruppo monitori i rischi derivanti dall’andamento dei mercati finanziari, non è possibile escludere che la volatilità dei mercati, l’eventuale scarsa liquidità degli stessi, nonché il mutamento delle preferenze degli investitori verso determinate tipologie di prodotti possano avere effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo Carige. Rischi connessi all’esposizione all’andamento del settore immobiliare Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’andamento del settore immobiliare cui è esposto il Gruppo in relazione ai finanziamenti erogati a controparti operanti nel predetto settore. Il mercato immobiliare ha registrato negli anni recenti una flessione dei prezzi di mercato e nel numero delle operazioni effettuate; di conseguenza, i soggetti attivi in tale settore hanno sperimentato una diminuzione dei volumi e dei margini delle operazioni, un incremento degli impegni derivanti dagli oneri finanziari, nonché una maggiore difficoltà di rifinanziamento, stante un generalizzato allungamento delle tempistiche necessarie al collocamento delle iniziative realizzate. Incrementi del tasso di disoccupazione in Italia e nelle regioni cui il Gruppo è esposto, la ridotta profittabilità delle società e l’aumento dei tassi di insolvenza sia da parte delle società, sia da parte dei privati, in relazione al pagamento dei canoni di locazione, potrebbero aumentare l’incapacità dei prenditori di fondi di ripagare i debiti contratti. Inoltre, una congiuntura economica negativa potrebbe anche determinare una riduzione del valore dei beni e delle garanzie ricevute e/o l’impossibilità di integrare le garanzie prestate a seguito della loro diminuzione di valore. Rischi connessi alle condizioni contrattuali della cessione di Carige AM SGR e dell’attività di Banca Depositaria Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alle condizioni previste nel contratto di cessione di Carige AM SGR dall’Emittente ad Arca SGR. In particolare, l’accordo di cessione prevede un 25 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. meccanismo di compensazione da calcolarsi al termine degli esercizi 2018 e/o 2023, in relazione alle convenzioni di collocamento di quote di fondi, stipulate tra Banca Carige, Arca e le altre Banche del Gruppo, finalizzato a tutelare Arca da un eventuale decremento delle commissioni nette percepite in relazione alle masse dei fondi collocate dalle Banche Collocatrici. Non si può pertanto escludere che, in forza e secondo detto meccanismo, Banca Carige debba corrispondere ad Arca un importo in compensazione con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica dell’Emittente al termine degli esercizi 2018 e/o 2023. Rischio operativo Tale fattore di rischio descrive il rischio operativo, legato alle attività tipiche svolte dal Gruppo che consiste, tra l’altro, nel rischio di subire perdite derivanti da frodi interne o esterne, dall’inadeguatezza o dal non corretto funzionamento delle procedure aziendali, da errori o carenze delle risorse umane e dei sistemi interni, interruzioni o malfunzionamenti dei servizi o dei sistemi, errori o omissioni nella prestazione dei servizi offerti, oppure da eventi esogeni. Rischio di controparte nell’operatività in contratti derivati Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’operatività in contratti derivati, dovuta, fra gli altri, al rischio che la controparte dei contratti derivati sia inadempiente alle proprie obbligazioni o divenga insolvente prima della scadenza del relativo contratto, quando la Banca, ovvero altra società del Gruppo, vanti ancora un diritto di credito nei confronti di tale controparte. I rischi di controparte associati all’operatività in derivati sono presidiati dal Gruppo attraverso la definizione di linee guida e policy per la gestione, misurazione e controllo dei rischi. Peraltro non si può escludere che l’eventuale inadempimento delle controparti alle obbligazioni assunte ai sensi dei contratti derivati stipulati con Banca Carige o altra società del Gruppo, e/o il realizzo o la liquidazione delle relative garanzie collaterali, ove presenti, a valori non sufficienti, possano avere effetti negativi sull’attività, sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo. Rischi connessi alle attività fiscali differite Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alle attività fiscali differite (Deferred Tax Assets– DTA), che il Gruppo Carige ha proceduto a rilevare in bilancio conformemente ai Principi Contabili Internazionali. Il Gruppo ha sempre realizzato nel corso degli anni, con l’eccezione dell’anno 2013, imponibili positivi in grado di assorbire il rigiro delle imposte anticipate sia per quanto riguarda l’IRES sia per quanto riguarda, l’IRAP; quest’ultima imposta è peraltro caratterizzata da una base imponibile più ampia. Non è tuttavia possibile escludere a priori, anche tenuto conto del quadro macroeconomico, che qualora dovesse emergere l’insufficienza di un reddito imponibile in grado di assorbire il naturale rigiro delle imposte anticipate, il Gruppo potrebbe dover rivedere in diminuzione il valore delle attività fiscali differite iscritte in bilancio con conseguenti effetti negativi sul conto economico. Rischi connessi alla distribuzione dei dividendi Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alla distribuzione dei dividendi da parte dell’Emittente; al riguardo il fattore di rischio segnala che il risultato economico dell’esercizio 2013 26 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi è stato influenzato da eventi che, qualora dovessero ripetersi nei futuri esercizi, potrebbero impedire o limitare la distribuzione dei dividendi anche per tali esercizi, con conseguenti effetti negativi sui rendimenti dell’investimento in Azioni Carige. Inoltre, Banca d’Italia ha raccomandato a tutte le banche l’adozione di politiche di distribuzione dei dividendi che consentano di mantenere condizioni di adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, coerenti con il complesso dei rischi assunti, idonee a favorire l’allineamento ai requisiti prudenziali stabiliti dalla regolamentazione europea e a garantire la copertura dei livelli di capitale interno calcolati nell’ambito del processo ICAAP; tali raccomandazioni anche in futuro potrebbero limitare, in tutto o in parte, la distribuzione dei dividendi da parte di Banca Carige, con conseguenti effetti negativi sui rendimenti dell’investimento in Azioni Carige. Rischi connessi agli assetti proprietari della Banca Tale fattore di rischio evidenzia i rischi derivanti dalle possibili variazioni della compagine societaria dell’Emittente e, in particolare, dalla possibile cessione di azioni da parte dell’azionista Fondazione Carige. In particolare il fattore di rischio evidenzia che non si può escludere che eventuali modifiche degli assetti proprietari, anche a seguito di interventi sul regime normativo in materia, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie, possano influenzare le politiche e le strategie del Gruppo con possibili effetti sulla governance, nonché, in via indiretta, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo Carige. Rischi relativi alle incertezze connesse al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi alla possibile emersione di orientamenti diversi in merito al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia. In particolare, poiché in data 11 marzo 2014 le Autorità di Vigilanza hanno diffuso un comunicato stampa congiunto, sul trattamento contabile da adottare nei bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) relativi all’esercizio 2013, il quale richiede agli amministratori delle società detentrici delle quote Banca d’Italia di adottare, in sede di approvazione del bilancio 2013, modalità di contabilizzazione che tengano conto di quanto disposto dal D.L. 133/2013, così come convertito nella Legge 5/2014, nel rispetto dei principi contabili internazionali e avvalendosi del complessivo quadro informativo disponibile, non si può escludere che, a completamento degli approfondimenti in corso, possano emergere orientamenti diversi in merito al trattamento contabile da adottare per la rilevazione della fattispecie in esame. Qualora tali diversi orientamenti siano fatti propri dalle autorità competenti, potrebbe rendersi necessaria una revisione del trattamento contabile dell’operazione adottato dal Gruppo, con particolare riferimento alla rilevazione a conto economico della plusvalenza lorda pari a Euro 299,9 milioni. Rischi connessi ad assunzioni e metodologie di valutazione degli attivi, alle perdite di valore dell’avviamento (c.d. impairment test) e alla determinazione del fair value su base ricorrente degli strumenti finanziari Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi al ricorso a stime e ad assunzioni nella predisposizione delle relazioni finanziarie, nonché i rischi connessi a possibili ulteriori 27 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. svalutazioni, a seguito di procedure di impairment test, dell’avviamento ancora iscritto nei bilanci di Carige. Gli avviamenti sono assoggettati a un impairment test almeno su base annuale o qualora vi sia presenza di indicatori che facciano supporre una perdita del loro valore. Nel corso del 2013, gli avviamenti sono stati assoggettati ad impairment test (con riferimento al 30 settembre 2013 ed al 31 dicembre 2013) i cui esiti ne hanno determinato una riduzione complessiva da Euro 1.779,5 milioni a Euro 106,5 milioni. Gli impairment test sono stati effettuati secondo quanto previsto dallo IAS 36 ed in osservanza delle indicazioni contenute nel documento congiunto Banca d’Italia-ConsobISVAP n. 4 del 3 marzo 2010. Tuttavia i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità dell’avviamento sono influenzati in maniera significativa dal quadro macroeconomico e di mercato, il cui cambiamento repentino potrebbe comportare, ad esito degli impairment test, ulteriori svalutazioni dell’avviamento ancora iscritto nei bilanci di Carige e, conseguentemente, determinare un ulteriore effetto significativo negativo sulla situazione patrimoniale e finanziaria e influenzare i risultati economici del Gruppo. Rischi connessi alle dichiarazioni di preminenza Tale fattore di rischio illustra i rischi di scostamento in futuro del posizionamento competitivo e dell’andamento del Gruppo nei settori di attività e/o nelle diverse aree geografiche rispetto a quelli ipotizzati. Rischi connessi alle metodologie di monitoraggio dei rischi e loro validazione Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’eventualità che le attuali metodologie utilizzate dall’Emittente ed i presidi predisposti possano rivelarsi non adeguati al contenimento dei rischi a cui è esposto il Gruppo. Rischi connessi all’operatività svolta attraverso titoli strutturati di credito Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’operatività svolta attraverso titoli strutturati di credito e, in particolare, all’eventuale dismissione di tali posizioni sulla base di una valorizzazione economica inferiore a quella contabile, ovvero alla svalutazione di tali titoli al verificarsi delle condizioni previste dai Principi Contabili Internazionali o nel caso in cui il valore economico dovesse risultare inferiore rispetto a quello contabile. Rischi connessi a verifiche e possibili contenziosi fiscali Tale fattore di rischio evidenzia in particolare che il Gruppo ha posto in essere nel corso degli ultimi anni operazioni di carattere straordinario consistenti in acquisizioni, cessioni e conferimenti di rami di azienda, fusioni e scissioni di società che sono sottoposte a un particolare monitoraggio da parte dell’Amministrazione Finanziaria soprattutto quando effettuate dai c.d. “Grandi contribuenti” quale è l’Emittente. La principale operazione straordinaria si è perfezionata nel dicembre 2012 con il conferimento da parte di Carige – nell’ambito del Progetto di riorganizzazione del Gruppo – a 28 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi favore della controllata Banca Carige Italia del ramo d’azienda comprendente le attività e gli sportelli della rete Extra Liguria. L’operazione ha determinato l’iscrizione nel bilancio 2012 di Banca Carige Italia di un nuovo avviamento pari a Euro 1.526,4 milioni. In ragione dell’esercizio dell’opzione per l’affrancamento dei maggiori valori iscritti in bilancio e fiscalmente non riconosciuti prevista dall’articolo 15, comma 10 del Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008 e per effetto del conseguente pagamento (avvenuto nel giugno del 2013) di un’imposta sostitutiva pari a Euro 244 milioni, Banca Carige Italia ha iscritto nel bilancio separato 2012 imposte differite attive per Euro 505 milioni (integralmente soggette ai benefici previsti dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011), con correlata iscrizione a conto economico di un provento da imposte pari a 261 milioni di Euro (quale differenziale tra l’imposizione Ires e Irap ordinaria, pari complessivamente al 33,07%, e l’imposta sostitutiva versata del 16%). Tale operazione è stata ritenuta dall’Agenzia delle Entrate, in risposta a specifico interpello antielusivo presentato, come sorretta da valide ragioni economiche e non di per sé finalizzata ad ottenere vantaggi fiscali indebiti. L’avviamento iscritto in Banca Carige Italia – al quale corrispondeva un’eguale posta dell’Attivo del bilancio consolidato del Gruppo – è stato oggetto di impairment test al 31 dicembre 2012, al 30 giugno 2013, al 30 settembre 2013 e al 31 dicembre 2013 ai sensi di quanto previsto dal principio contabile IAS36. Con riferimento alla data del 30 settembre 2013 tale avviamento è stato integralmente svalutato. Consob ha assunto il 10 gennaio 2014, la Delibera n. 18758 avente ad oggetto l’accertamento della non conformità del bilancio consolidato e d’esercizio al 31 dicembre 2012 e del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2013 dell’Emittente alle norme che ne disciplinano la redazione e la conseguente richiesta alla medesima di rendere noti (ex articolo 154-ter, comma 7, del TUF) alcuni elementi di informazione, diffusi da Banca Carige con comunicato stampa del 22 gennaio 2014. Le carenze e criticità rilevate da Consob hanno riguardato, quanto al Bilancio Consolidato 2012, alcuni profili tra i quali l’impairment test dell’avviamento relativo alle CGU bancarie Banca Carige Italia e Banca del Monte di Lucca. Tale delibera, pur avendo richiesto la pubblicazione da parte di Carige di un comunicato stampa contenente l’informativa relativa alle criticità rilevate, non ha, peraltro, indicato alcuna rettifica del valore di iscrizione dei predetti avviamenti nei bilanci dell’esercizio 2012, assoggettati a revisione contabile, la cui correttezza, già attestata dal soggetto incaricato della revisione contabile, è stata successivamente confermata anche da esperti indipendenti di riconosciuta autorevolezza. Alla Data del Nota di Sintesi non è tuttavia possibile escludere con assoluta certezza che possa pervenire comunicazione da Consob volta a richiedere un’eventuale rettifica dei dati riportati nel bilancio 2013 (e, di conseguenza, dei dati comparativi 2012 inclusi nel medesimo bilancio 2013) con riferimento al valore di avviamento iscritto nel bilancio consolidato del Gruppo Carige al 31 dicembre 2012 e relativo alla CGU Carige Italia, la cui esistenza era il presupposto alla base dell’esercizio dell’opzione di affrancamento sopra descritta. L’eventuale rettifica - ipotizzata nel comunicato stampa diffuso dall’Emittente il 22 gennaio 2014 nella misura massima di Euro 77 milioni circa - potrebbe determinare una pari riduzione del valore dell’avviamento rilevato al 31 dicembre 2012 in Banca Carige Italia a seguito del citato conferimento e assoggettato ad affrancamento ai sensi dell’articolo 15, comma 10 del Decreto Legge n. 185 del 29 novembre 2008 con una conseguente riduzione della fiscalità differita attiva e del debito per l’imposta sostitutiva iscritti che avevano determinato rispettivamente proventi e oneri per imposte pari al 33,07% e 16% del valore dell’avviamento affrancato. 29 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. Per le operazioni straordinarie effettuate nei periodi d’imposta suscettibili di accertamento, con particolare riferimento al conferimento effettuato da Carige a favore di Carige Italia non è inoltre possibile escludere che l’Amministrazione Finanziaria, anche in considerazione dell’intervenuto mutamento dell’originario piano industriale a seguito dell’insediamento del nuovo management, richieda all’Emittente chiarimenti circa la sussistenza delle valide ragioni economiche delle operazioni effettuate con il conseguente possibile rischio di applicazione della norma antielusiva di cui all’articolo 37-bis del D.P.R. 600/1973 o del filone giurisprudenziale di rango comunitario e costituzionale del principio di divieto di abuso del diritto. Rischi connessi all’evoluzione e interpretazione della normativa fiscale Tale fattore di rischio evidenzia i rischi derivanti eventuali modifiche, anche retroattive, alle normative fiscali o di altro genere che potrebbero avere effetti negativi sui modelli di business attualmente adottati dall’Emittente e dalle società del Gruppo. L’attività esercitata dalle diverse società del Gruppo, infatti, le rende soggette a diverse imposte e tasse, tra cui l’Ires, l’Irap, l’imposta sulle rendite finanziarie, la tassa sulle transazioni finanziarie, l’imposta di bollo, le imposte sostitutive sui proventi finanziari. I livelli di tassazione a cui è soggetta l’attività del Gruppo potrebbero essere incrementati in futuro con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Inoltre, data la complessità delle normative fiscali, le autorità fiscali potrebbero non concordare riguardo alle valutazioni o posizioni assunte o che il Gruppo intende assumere riguardo a specifiche operazioni di carattere straordinario ovvero all’operatività ordinaria. Eventuali contestazioni potrebbero originare inoltre lunghe dispute legali e, in ultima analisi, il pagamento di un rilevante ammontare per imposte, sanzioni e interessi, che potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo. D.2 Principali rischi relativi ai settori in cui operano l’Emittente e il Gruppo Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario, finanziario e assicurativo Tale fattore di rischio evidenzia i rischi tipici, cui sono sottoposti l’Emittente e le società del Gruppo, derivanti dalla concorrenza propria dei rispettivi settori di attività, nei territori in cui rispettivamente operano, nonchè i rischi tipici derivanti dallo svolgimento dell’attività bancaria e assicurativa con particolare riferimento al mercato italiano. Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario Tale fattore di rischio evidenzia i rischi derivanti dalle variazioni della normativa primaria e secondaria applicabile all’Emittente e/o alle altre società del Gruppo e dalle variazioni delle relative modalità di applicazione, dato che dette variazioni potrebbero influenzare le attività, la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca e/o del Gruppo, nonché i prodotti e i servizi da essi offerti. 30 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi Rischi connessi all’impatto della crisi economico-finanziaria e della crisi dell’Eurozona sull’andamento dell’Emittente e del Gruppo Tale fattore di rischio evidenzia il rischio che i risultati di Banca Carige e delle società del Gruppo siano significativamente influenzati dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dall’andamento dell’economia in Italia in quanto paese di riferimento del Gruppo Carige. Rischi connessi al comparto assicurativo Tale fattore di rischio evidenzia i rischi correlati all’operatività delle società del Gruppo, operanti nel comparto assicurativo, in termini di incidenza sul risultato operativo e sulla situazione finanziaria del Gruppo. In particolare: (i) rischi connessi alla tariffazione, consistenti nel rischio connesso al fatto che molteplici fattori (incertezza delle stime, evoluzione del quadro normativo e giurisprudenziale e mancanza di disponibilità di dati sufficienti e affidabili) possono influenzare negativamente la determinazione di adeguati livelli di premio; (ii) rischi connessi alla formazione e all’adeguamento delle riserve tecniche, ossia il rischio che eventuali insufficienze nel livello delle riserve tecniche che dovessero manifestarsi negli esercizi futuri potrebbero avere effetti negativi sulla redditività del Gruppo; (iii) rischi specifici associati all’attività di gestione dei rami vita, ossia il rischio che, tenuto conto che i premi sono calcolati sulla base di proiezioni statistiche e attuariali, il valore delle riserve del Gruppo Assicurativo Banca Carige possa aumentare rispetto a quanto previsto, determinando effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e/o finanziaria del Gruppo stesso e (iv) rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore assicurativo, ossia il rischio che eventuali modifiche alla regolamentazione di settore possano avere effetti negativi sull’attività e sulla reputazione, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria sulle società del Gruppo Assicurativo Banca Carige. D.3 Principali rischi relativi alle Nuove Azioni Rischi relativi alla liquidabilità e volatilità delle Nuove Azioni e dei relativi Diritti di Opzione Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’andamento e alla volatilità del prezzo di mercato dei Diritti di Opzione e/o delle Nuove Azioni, che presentano gli elementi di rischio propri di un investimento in strumenti finanziari quotati della medesima natura. I possessori di tali strumenti potranno liquidare il proprio investimento mediante la vendita sul MTA. Rischi connessi agli impegni di garanzia e rischi connessi alla parziale esecuzione dell’Aumento di Capitale Tale fattore di rischio evidenzia, in particolare, i rischi connessi agli impegni assunti dal consorzio di garanzia. Rischi connessi agli effetti diluitivi conseguenti all’Aumento di Capitale Tale fattore di rischio evidenzia i rischi connessi al mancato esercizio dei Diritti di Opzione da parte degli azionisti della Società che subirebbero, a seguito dell’emissione delle Nuove Azioni, una 31 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. diluizione della propria partecipazione. La percentuale massima di tale diluizione, in ipotesi di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale (anche per effetto dell’eventuale intervento del Consorzio di Garanzia), sarà resa nota dall’Emittente mediante apposito supplemento al Prospetto da pubblicarsi prima dell’inizio del Periodo di Offerta. Esclusione dei mercati nei quali non sia consentita l’Offerta L’Offerta non è rivolta, direttamente o indirettamente, e non potrà essere accettata, direttamente o indirettamente, negli o dagli Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Giappone, nonché in o da qualsiasi altro Paese, diverso dall’Italia, nel quale l’Offerta non sia consentita in assenza di autorizzazioni da parte delle competenti autorità o di applicabili esenzioni di legge o regolamentari (gli “Altri Paesi”), tramite i servizi di ogni mercato regolamentato degli Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Giappone, nonché degli Altri Paesi, né tramite i servizi postali o attraverso qualsiasi altro mezzo di comunicazione o commercio nazionale o internazionale riguardante Stati Uniti d’America, Canada, Australia, Giappone, nonché gli Altri Paesi (ivi inclusi, a titolo esemplificativo e senza limitazione alcuna, la rete postale, il fax, il telex, la posta elettronica, il telefono e internet e/o qualsiasi altro mezzo o supporto informatico. Rischi connessi a potenziali conflitti di interesse Alcune istituzioni finanziarie partecipanti al consorzio di garanzia per il buon esito dell’Offerta e/o le società appartenenti ai rispettivi gruppi: (i) vantano rapporti creditizi con società del Gruppo e/o azionisti di Banca Carige (al riguardo, in particolare, si segnala che Mediobanca vanta un rapporto creditizio con la Fondazione Carige, regolato da un prestito titoli avente ad oggetto azioni Carige a favore della stessa Mediobanca); (ii) prestano o hanno prestato servizi di consulenza, di investment banking e di investimento a favore di Banca Carige e/o società facenti parte del Gruppo e/o ad azionisti di quest’ultime a fronte dei quali hanno percepito o percepiscono commissioni e/o (iii) detengono, in conto proprio o per conto di propri clienti, partecipazioni nel capitale sociale di Banca Carige. Sezione E - Offerta E.1 Proventi netti totali e stima delle spese totali legate all’Offerta Gli oneri netti relativi alla realizzazione dell’Aumento di Capitale, inclusivi delle commissioni da riconoscere ai membri del consorzio di garanzia, sono stimati pari a circa Euro 35,2 milioni. Si stima che i proventi netti derivanti dall’Offerta, in caso di integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale stesso, saranno pari a circa Euro 764,8 milioni. I proventi netti derivanti dall’Offerta saranno indicati nell’ambito del supplemento alla Nota Informativa contenente le condizioni definitive dell’Offerta in Opzione, da pubblicarsi prima dell’inizio del periodo di Offerta. 32 Banca CARIGE S.p.A. E.2a Nota di Sintesi Ragioni dell’offerta e impiego dei proventi L’Aumento di Capitale è volto a rafforzare la struttura patrimoniale del Gruppo Carige; il Piano Industriale 2014-2018 prevede ulteriori iniziative strategiche finalizzate al rafforzamento patrimoniale del Gruppo, tra le quali (i) la dismissione delle attività “non core” rispetto al business bancario (imprese di assicurazioni ed altre partecipazioni) e (ii) la validazione da parte di Banca d’Italia dei modelli AIRB. Con l’operazione di Aumento di Capitale, l’Emittente intende, in primo luogo, recepire le indicazioni formulate da Banca d’Italia con le quali è stato richiesto all’Emittente di elevare la propria dotazione patrimoniale in modo da allinearla ai più elevati livelli di patrimonializzazione espressi dalle altre principali banche nazionali; dette richieste sono state formulate dalla Banca d’Italia, in particolare, sulla base degli esiti degli accertamenti ispettivi condotti dall’Autorità di Vigilanza. L’operazione di Aumento di Capitale mira difatti a porre il Gruppo nelle condizioni di raggiungere un livello di patrimonializzazione, espresso attraverso il coefficiente Common Equity Tier 1 Ratio, in linea con i livelli obiettivo previsti dalla normativa comunitaria. Inoltre l’Aumento di Capitale rappresenta un presidio patrimoniale a fronte dei possibili impatti negativi derivanti dal Comprehensive Assessment Exercise (comprensivo dell’Asset Quality Review e degli Stress Test) condotto dalla Banca Centrale Europea in collaborazione con le autorità nazionali competenti. Le regole di Basilea 3 sulla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, prevedono infatti l’entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2019 e la presenza di regole che saranno in vigore nel periodo transitorio. La seguente tabella contiene gli indicatori del patrimonio e dei coefficienti di vigilanza del Gruppo Carige, su base consolidata alle date del 1° gennaio 2014 e del 31 marzo 2014, calcolati applicando le regole di Basilea 3 “phased-in”. I dati al 31 marzo 2014 includono il previsto Aumento di Capitale, l’aumento di capitale di Carige Assicurazioni per Euro 92 milioni e della maggiore tassazione della rivalutazione delle quote Banca d’Italia per Euro 42 milioni. (milioni di Euro) Capitale Primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET 1) Capitale di Classe 1 (TIER 1) Capitale di Classe 2 (TIER 2) Fondi Propri (Own Funds) Totale Attivo Ponderato (RWA) CET 1 / Attività di rischio ponderate (CET 1 Ratio) TIER 1 Ratio (TIER 1 / Attività di rischio ponderate) Fondi Propri/Attività di rischio ponderate (Total capital Ratio) Attività ponderate per il rischio (RWA) / totale attivo (*) (**) 31 marzo 2014 2.233,15 2.284,87 570,67 2.855,54 23.449,50 9,5% 9,7% 12,2% 54,9% 1° gennaio 2014 (*) (**) 1.494,1 1.546,0 593,0 2.138,9 23.058,0 6,5% 6,7% 9,3% 54,7% I dati sono stati determinati considerando anche le disposizioni relative al regime transitorio della nuova normativa di vigilanza (c.d. Phased-in) e non considerano gli effetti relativi alla positiva conclusione dell’aumento di capitale. Allo stato, pertanto, i coefficienti patrimoniali risultano inferiori a quelli minimi previsti dalle normative di riferimento. I dati includono l’effetto positivo netto (all’aliquota del 12%) connesso alla rilevazione delle nuove quote di Banca d’Italia. I coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base delle regole indicate nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) in materia di requisiti patrimoniali Basilea 3 e delle discrezionalità nazionali contenute nella circolare Banca d’Italia n. 285 del 2013 e nel relativo Bollettino di divulgazione e basandosi sulle attuali interpretazioni del quadro normativo in vigore dal 1° gennaio 2014. 33 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. Tenuto conto dei benefici derivanti anche dalle ulteriori iniziative di rafforzamento della base patrimoniale previste dal Piano Industriale 2014-2018, anche in termini di utili non distribuiti, il coefficiente CET 1 Ratio fully phased (calcolato sulla base delle regole che saranno in vigore al termine del periodo transitorio) si stima possa raggiungere un livello nell’intorno dell’11,5% al termine del predetto Piano Industriale 2014-2018. Gli impatti previsti dalle suddette iniziative sono di seguito sintetizzati: In particolare: - l’Aumento di Capitale per un importo di Euro 800 milioni determinerà un impatto previsto sul Common Equity Tier 1 Ratio nell’ordine di 390 bps; - l’inclusione, a partire dal 2014, nel Patrimonio di Vigilanza dei benefici derivanti dalla valorizzazione delle quote di partecipazione in Banca d’Italia, determinerà un impatto stimato sul Common Equity Tier 1 Ratio nell’ordine di 110 bps. Si segnala che la stima dell’impatto della contabilizzazione delle nuove quote di partecipazione in Banca d’Italia e, di conseguenza, l’evoluzione del CET1 Ratio sopra indicata non tengono conto degli effetti negativi – stimati in – 20 bps – che potrebbero derivare dal Decreto Legge n. 66 approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 aprile 2014 il quale prevede l’aumento al 26% (dal precedente 12%) dell’aliquota d’imposta sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia, ove tale decreto fosse convertito in legge; - la dismissione a valore di libro delle attività “non core” rispetto al business bancario (assicurazioni e altre partecipazioni) determinerà, al netto dell’aumento di capitale di Euro 92 milioni di Carige Assicurazioni S.p.A. richiesto dall’IVASS ad esito all’ispezione appena conclusa da parte della stessa Autorità, un impatto previsto sul Common Equity Tier 1 Ratio di circa 90 bps; 34 Banca CARIGE S.p.A. - Nota di Sintesi la validazione da parte di Banca d’Italia dei modelli AIRB in luogo dei modelli standard comporterà benefici attesi, gradualmente ripartiti nell’arco del Piano Industriale 2014-2018, stimati in termini di Common Equity Tier 1 Ratio in un intervallo compreso tra 80 bps e 120 bps. L’Aumento di Capitale inoltre consentirà alla Banca di migliorare il proprio posizionamento competitivo all’interno del mercato finanziario nazionale, di ridurre il proprio costo del funding anche grazie al prevedibile miglioramento del proprio rating e di acquisire i margini di libertà necessari per poter programmare uno sviluppo significativo delle tradizionali attività creditizie. In particolare, per quanto riguarda gli impatti finanziari dell’operazione, i proventi dell’Aumento di Capitale saranno utilizzati per lo svolgimento dell’attività ordinaria della Banca e in coerenza con gli obiettivi e le azioni previste dal Piano Industriale 2014-2018. E.3 Termini e condizioni dell’offerta L’Offerta avrà un controvalore complessivo di massimi Euro 800 milioni. L’ammontare definitivo dell’Aumento di Capitale, il numero massimo di Azioni, il Prezzo di Offerta e il rapporto di opzione saranno stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della Società e comunicati mediante apposito supplemento al Prospetto da pubblicarsi prima dell’inizio del Periodo di Offerta. In tale supplemento saranno altresì fornite indicazioni in merito agli ulteriori dati derivanti dalla determinazione del Prezzo di Offerta e del numero massimo di Azioni oggetto dell’Offerta. Il Periodo di Offerta decorre dal 16 giugno 2014 al 4 luglio 2014, estremi inclusi. I Diritti di Opzione, che daranno diritto alla sottoscrizione delle Nuove Azioni, dovranno essere esercitati, a pena di decadenza, durante il Periodo di Offerta presso gli Intermediari depositari aderenti al sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli entro le 15:30 dell’ultimo giorno del Periodo di Offerta. Pertanto, ciascun sottoscrittore dovrà presentare apposita richiesta di sottoscrizione con le modalità e nel termine che il suo intermediario depositario gli avrà comunicato per assicurare il rispetto del termine finale di cui sopra. I Diritti di Opzione saranno negoziabili in Borsa dal giorno 16 giugno 2014 al 27 giugno 2014, estremi inclusi. Le adesioni all’Offerta non possono essere soggette ad alcuna condizione e sono irrevocabili, salvo i casi previsti dalla legge. I Diritti di Opzione non esercitati entro il termine del Periodo di Offerta saranno offerti in Borsa da Banca Carige entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta, per almeno 5 Giorni Lavorativi e salvo che non siano già integralmente venduti, ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, Codice Civile (l’“Offerta in Borsa”). Le date di inizio e di chiusura del periodo di Offerta in Borsa verranno comunicate al pubblico mediante apposito avviso. Si rende noto che il calendario dell’Offerta è indicativo e potrebbe subire modifiche al verificarsi di eventi e circostanze indipendenti dalla volontà dell’Emittente, ivi incluse in particolari condizioni di volatilità dei mercati finanziari, che potrebbero pregiudicare il buon esito dell’Offerta. Eventuali 35 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. modifiche del Periodo di Offerta saranno comunicate al pubblico con apposito avviso da pubblicarsi con le medesime modalità di pubblicazione della Nota di Sintesi. Le Azioni sono offerte in opzione agli azionisti ai sensi dell’articolo 2441, comma 1, del Codice Civile. Il Prospetto non costituisce offerta di strumenti finanziari negli Stati Uniti d’America, Canada, Giappone e Australia o in qualsiasi altro paese estero nel quale l’Offerta non sia consentita in assenza di specifica autorizzazione in conformità alle disposizioni di legge applicabili ovvero in deroga rispetto alle medesime disposizioni (gli “Altri Paesi”). E.4 Eventuali interessi significativi Alla Data della Nota di Sintesi, per quanto a conoscenza dell’Emittente, nessun membro del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale o degli alti dirigenti è portatore di interessi in conflitto con gli obblighi derivanti dalla carica o dalla qualifica ricoperta all’interno dell’Emittente o del Gruppo, salvo quelli eventualmente inerenti a singole operazioni sottoposte ai competenti organi dell’Emittente o delle società facenti parte del Gruppo. Alcune istituzioni finanziarie partecipanti al consorzio di garanzia per il buon esito dell’Offerta e/o le società appartenenti ai rispettivi gruppi: (i) vantano rapporti creditizi con società del Gruppo e/o azionisti di Banca Carige (al riguardo, in particolare, si segnala che Mediobanca vanta un rapporto creditizio con la Fondazione Carige, regolato da un prestito titoli avente ad oggetto azioni Carige a favore della stessa Mediobanca); (ii) prestano o hanno prestato servizi di consulenza, di investment banking e di investimento a favore di Banca Carige e/o società facenti parte del Gruppo e/o ad azionisti di quest’ultime a fronte dei quali hanno percepito o percepiscono commissioni e/o (iii) detengono, in conto proprio o per conto di propri clienti, partecipazioni nel capitale sociale di Banca Carige. I Garanti potrebbero, pertanto, trovarsi in situazione di potenziale conflitto di interesse. Al riguardo i Garanti che si trovano in alcuna delle situazioni sopra descritte precisano che, in linea con quanto previsto dalle proprie politiche di gestione dei conflitti di interesse, hanno identificato e implementato adeguate misure per assicurare che il rischio di conflitti di interesse idonei a danneggiare gli interessi dei propri clienti sia adeguatamente mitigato. E.5 Offerente ed eventuali accordi di lock-up Nell’ambito del contratto di garanzia sarà previsto che a partire dalla data di sottoscrizione del contratto di garanzia medesimo e per i 180 giorni successivi alla conclusione dell’Offerta in Borsa, la Società si impegni nei confronti dei Garanti a non effettuare emissioni di azioni della Società e a non effettuare e a far sì che le società del Gruppo non effettuino emissioni di altri strumenti finanziari convertibili in azioni della Società o che, comunque, diano il diritto di acquistare e/o sottoscrivere azioni della Società ovvero emissioni di qualunque altro strumento che abbia i medesimi effetti delle operazioni sopra richiamate senza il preventivo consenso scritto dei Joint Bookrunners, che non potrà essere irragionevolmente negato, fatta eccezione per: (i) l’Offerta in Opzione; (ii) l’Offerta in Borsa; (iii) qualsiasi operazione effettuata su richiesta di qualsiasi autorità competente oppure al fine di adeguarsi ai requisiti previsti dalla normativa applicabile, ivi inclusi i 36 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi requisiti relativi al patrimonio di vigilanza e ai coefficienti patrimoniali; e (iv) qualsiasi emissione da parte di Banca Carige di Azioni Ordinarie a servizio della conversione di Azioni di Risparmio ai sensi dell’articolo 35 dello Statuto. E.6 Diluizione Le Nuove Azioni sono offerte in opzione agli azionisti di Banca Carige titolari di Azioni Ordinarie e di Azioni di Risparmio, ai sensi dell’articolo 2441, comma 1, del Codice Civile. Nella specie, l’attribuzione del Diritto di Opzione per sottoscrivere Nuove Azioni anche agli azionisti di Banca Carige titolari di Azioni di Risparmio determina un effetto diluitivo (in termini di partecipazione al capitale sociale rappresentato da Azioni Ordinarie) nei confronti degli azionisti dell’Emittente titolari di Azioni Ordinarie che, peraltro, considerata l’esigua quantità di Azioni di Risparmio in circolazione alla Data della Nota di Sintesi (pari allo 0,12% del capitale sociale) è di non significativa entità. Non vi sono invece effetti diluitivi derivanti dall’Aumento di Capitale in termini di quota di partecipazione sul capitale sociale complessivo nei confronti degli azionisti dell’Emittente che decideranno di sottoscrivere integralmente l’Offerta per la parte di loro pertinenza. Gli azionisti dell’Emittente che decidessero di non sottoscrivere l’Offerta per la parte di loro pertinenza, vedrebbero diluita la propria partecipazione sul capitale complessivo della Banca. La percentuale massima di diluizione (calcolata ipotizzando l’integrale sottoscrizione dell’Aumento di Capitale) sarà resa nota dall’Emittente mediante apposito supplemento al Prospetto da pubblicarsi prima dell’inizio del Periodo di Offerta. E.7 Spese stimate addebitate all’investitore Nessun onere o spesa accessoria è previsto dall’Emittente a carico dei sottoscrittori. 37 Nota di Sintesi Banca CARIGE S.p.A. [QUESTA PAGINA È STATA LASCIATA VOLUTAMENTE BIANCA] 38 Banca CARIGE S.p.A. Nota di Sintesi [QUESTA PAGINA È STATA LASCIATA VOLUTAMENTE BIANCA] 39 Impaginazione e Stampa: SERVIF RR Donnelley