Mestiere difficile per chi comincia
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Mestiere difficile per chi comincia
2 Periscopio Mondo Frattini in Europa Barroso avanti tutta Superando una delle crisi più gravi della storia europea, i capi di stato e di governo dei 25 paesi dell’Unione europea hanno approvato la nuova Commissione presentata dal presidente designato Josè Manuel Barroso. Il miniFranco Frattini stro degli Esteri italiano Franco Frattini è designato commissario alla Giustizia, Libertà e Sicurezza e vicepresidente della Commissione, al posto di Rocco Buttiglione, che ha rinunciato. A Roma una task force contro i “vu’ cumprà” È diventata operativa sabato 6 novembre la “task force” contro l’abusivismo commerciale istituita da Comune e Prefettura di Roma: agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili urbani si sono divisi 16 strade della capitale, nelle quali verranno anche installate telecamere fisse per aumentare il controllo. Un’operazione che mira alla sicurezza pubblica e alla lotta alla contraffazione. Fra gennaio e ottobre 2004 sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza circa 2,5 milioni di pezzi contraffatti, mentre i Vigili urbani sono intervenuti circa 38 mila volte. Il rock per l’Africa Un dvd del Live Aid Il grande rock torna ad aiutare l’Africa. È uscito nei giorni scorsi un quadruplo dvd del megaconcerto Live Aid organizzato da Bob Geldof nel 1985, in contemporanea a Londra e PhilaBob Geldof delphia. Geldof ha messo all’asta il dvd, e l’etichetta che lo pubblicherà ha dovuto sborsare milioni di euro, impegnandosi anche nella promozione. Tutto il ricavato (gli artisti hanno rinunciato ai diritti d’autore) andrà alla fondazione di Geldof che fino ad oggi ha raccolto e devoluto 144 milioni di dollari. Intanto è in uscita (29 novembre) anche Band Aid III: ci saranno McCartney, Bono, Dido, Darkness, Coldplay e Robbie Williams a intonare, come vent’anni fa, “Do they know it’s Christmas?”. Tre trevigiani coinvolti nella guerra civile in Costa d’Avorio Tre trevigiani, tra cui il sacerdote di Altivole don Mario Beltrame, sono stati coinvolti nella guerra civile in Costa d’Avorio: l’albergo dove risiedevano infatti è stato attaccato da guerriglieri che li hanno derubati e minacciati. Dopo essere riusciti a scappare, assieme ad un’altra ventina di persone, i tre sono stati quindi accolti in una base Onu in attesa di rimpatriare. Confezioni sbagliate e si sprecano i farmaci Le confezioni dei farmaci in flacone non consentono di utilizzare tutto il prodotto e le quantità dei farmaci in scatola non sono parametrate sulla normale terapia per cui il paziente le acquista: l’Adoc denuncia questa situazione, da cui consegue uno spreco dal 20 al 30% di prodotto, che va a gravare sui bilanci familiari e sui conti dello Stato. Ipotizzando una spesa a famiglia di 140 euro per i farmaci che curano patologie minori e piccoli malanni, secondo i calcoli dell’Adoc si ha un aggravio di spesa di 28 euro all’anno e quindi di 1,7 miliardi di euro a livello nazionale. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2004: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 IO SCELGO LA I problemi dei giovani che scelgono l’agricoltura Mestiere difficile per chi comincia “I o scelgo la terra”. Non sono moltissimi, specialmente tra i giovani, a dirlo. Soprattutto sono meno che in passato. Ma quanti sono? «Non è facile stimare quanti siano i giovani impegnati nell’agricoltura – afferma Gianluca Casagrande, segretario provinciale del Movimento giovanile Coldiretti –: una stima si potrebbe avere con gli iscritti all’Inps, ma non sarebbe comunque del tutto attendibile. Infatti ci sono molti giovani universitari che magari lavorano nell’azienda di famiglia. Quel che è certo è che il settore è in calo (circa il 10%) e in proporzione lo sono anche i giovani agricoltori». Ma chi è il giovane che decide di intraprendere la strada dell’agricoltura? «È ben difficile che un giovane di punto in bianco decida questa strada – continua Casagrande – alle spalle in genere ha come minimo la terra e le strutture di padri o nonni. L’investimento per partire da zero è troppo alto». Un giovane che vuole diventare imprenditore agricolo e quindi accedere ai contributi che tramite la Regione arrivano dall’Unione Europea deve presentare una domanda. Viene poi stilata una graduatoria che tiene conto di età, zona di provenienza (svantaggiata o meno), iscrizione all’Inps e titolo di studio. E poi bisogna aspettare. Chi parte prima della risposta rischia di non aver nessun contributo, quindi di doversi sobbarcare tutte le spese. «La selezione delle domande di finanziamento è severa – dice Casagrande –: nell’ultimo anno su 72 ne sono state accolte soltanto 40. Sono lontanissimi i tempi in cui i contributi venivano dati spensieratamente. Anzi, l’Unione Europea da qualche tempo sta facendo circolare il concetto che le aziende dovranno essere in grado di stare in piedi da sole». Per quelli che partono c’è una situazione non facile. «I costi di gestione sono molto alti e il mercato è in difficoltà. Tanto più che comincia a farsi sentire la concorrenza dei mercati dell’est europeo, da cui arriva di tutto: latte, carne, mais, un po’ meno il vino. E spesso si tratta di im- prenditori italiani che si trasferiscono dove la manodopera costa molto meno. Sì, la delocalizzazione c’è anche in agricoltura». Il vecchio “contadino” è diventato il moderno “imprenditore agricolo”. È solo uno slogan? «Assolutamente no. Il nostro movimento giovanile sta organizzando da tempo corsi di formazione di marketing, gestione aziendale, comunicazione, computer, lingue. Corsi che i giovani ci chiedono e che hanno un grande successo. Poi a livello di zona ci si occupa anche di formazione su aspetti più tecnici». E le tasse? Ma è vero che gli agricoltori non le pagano? «Ovviamente no. La dichiarazione dei redditi la compilano e versano regolarmente i contributi previdenziali. Andateglielo a chiedere». Alessandro Toffoli LA SERENITÀ DI GIACOMO BACCICH HETTI Il nostro lavoro è cambiiato tra formazione e concorreenza È una vita di sacrifici, il momento economico non è certo dei migliori, ora ci si mette pure il clima. Eppure parlando con Giacomo Baccichetti, ventiseienne imprenditore agricolo delegato della Coldiretti per la zona di Vittorio Veneto, avverti in lui una serenità che difficilmente si può trovare in tante altre occupazioni, magari molto meno dure e molto più remunerative. «È un lavoro duro, che richiede impegno, costanza e sacrificio – afferma Baccichetti –. Da quando lavoro in azienda non ho mai fatto due settimane di vacanza di fila. E in certi settori, come l’allevamento non puoi staccare la spina nemmeno per un giorQuesto settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 14 novembre 2004 Chiuso in redazione il 10.11.2004 alle ore 18.30 no. Ora ci si è messo pure il tempo: lo scorso anno la siccità, quest’anno il caldo fino all’altro giorno e due giorni dopo la brina.». Il lavoro è comunque cambiato rispetto al passato. «Certo, non voglio far sembrare che sia drammatico: il progresso è arrivato anche qui. Tanto per capirci, i trattori hanno anche l’aria condizionata, e i macchinari aiutano molto. A parità di volume di lavoro, con l’avvento delle macchine si eliminano i lavoratori occasionali. Ma chi resta lavora comunque sodo: magari diversamente dal passato, ma sodo. I giovani che hanno paura ad intraprendere questa strada per la fatica e i sacrifici che comporta sono quelli che hanno già vissuto l’esperienza di famiglia e l’hanno misurata sulla pelle dei genitori. Un altro problema nel passaggio generazionale si verifica quando i genitori vogliono mantenere l’azienda secondo i vecchi canoni, e non permettono ai giovani di mettere in Gianluca Casagrande (a sinistra) e Giacomo Baccichetti atto le innovazioni. Se non si trova l’accordo, mollano dimostrano i test dell’università di Padova. Per la tutto e vanno in fabbrica. La formazione è parte quantità bisogna avere paintegrantedel nostro lavo- zienza». Nell’era del comro: io sto seguendo un cor- puter superveloci per forso biennale, “Vivaio dei ta- tuna c’è chi ha ancora palenti”, organizzato dagli en- zienza. (AT) ti di formazione della Coldiretti, attraverso videoleGiornata del zioni su Internet. ringraziamento A spaventare è il mera Oderzo cato. Ci si lamenta che il uest’anno è la città di Oderzo prezzo del prodotto finale ad ospitare la Giornata proaumenta: ma nessuno pensa agli aumenti dei costi vinciale del ringraziamento. Per dei prodotti intermedi. All’annuale appuntamento di chiusura lora se i gerani nel 1980 codella stagione agricola, la Coldiretti stavano 2000 lire e oggi trevigiana ogni anno sceglie una 1,10 euro, vi sembra che località diversa. E per il 2004 tocl’aumento sia eccessivo? ca a Oderzo. Il ritrovo per questa Bisogna comunque essere 54ª edizione è fissato alle 10, menattenti ai conti e non essetre alle 11 ci sarà la messa nel re nostalgici. L’anno scorduomo opitergino, celebrata dal veso ho chiuso la stalla e tanscovo Giuseppe Zenti, dall’abate di ti mi hanno chiesto perché: Oderzo monsignor Piersante Dasemplice, ci rimettevamo». metto e dai due consiglieri eccleLo sguardo cade verso siastici don Primo Brunoro e monColle San Paolo, dove Bacsignor Giovanni Brotto. cichetti ha piante di olivo. Alle 12 ci sarà la benedizione dei Il suo sguardo s’illumina: mezzi e delle attrezzature agrico«Vedi gli olivi sono giovale, mentre alle 12.30 si terrà un ni, ma promettono bene. pranzo con tutti i partecipanti. La qualità è eccellente, lo Q e L’AZiON Primo Piano TERRA A CAMINO DI ODERZO Nevio, 25 anni, felice di essere agricoltore N ella campagna di Camino di Oderzo, ai confini con Lutrano e Basalghelle, ha sede l’azienda agricola Plinio Menegaldo. Nove ettari di terreno, una parte a maggese, una parte piantata a mais e una a vigneto, col quale vengono prodotte nove qualità di vino imbottigliate e vendute in loco. L’azienda ha anche una piccola stalla e ovviamente la cantina, in attesa di essere trasferita nel capannone nuovo in costruzione. A condurre l’azienda lo stesso Plinio con la moglie Angela e il figlio Nevio, 25 anni. Già, un ragazzo che a vent’anni ha deciso che l’agricoltore sarebbe stato il suo mestiere. Una scelta certo non facile e inconsueta. «Sì, ma in fondo io sono cresciuto in questo ambiente e mi ci sono affezionato. I miei mi hanno gradualmente coinvolto nelle scelte aziendali; e senza nessun obbligo ho deciso di continuare la loro attività». Quali sono gli aspetti positivi di questa professione? «Hai la soddisfazione di veder nascere una cosa fatta con le tue mani e di presentare alla fine della stagione produttiva il prodotto finito al cliente. È il momento in cui vieni giudicato, quindi si cer- ca sempre di dare il massimo, ma sempre nel rispetto della tradizione. Si ha quindi un contatto continuo con la gente: inoltre alcune persone che arrivano dalla città portano i figli a “vedere le mucche”, neanche fossimo allo zoo… È una realtà che purtroppo sta scomparendo: a Camino una volta tutte le case o quasi avevano la stalla, oggi invece siamo solo in quattro». Ma la vostra professione comporta anche delle difficoltà… «È un lavoro ovviamente molto condizionato dal clima, ma anche dalla politica, che considera noi piccoli produttori realtà senza futuro, dando le priorità alle grandi aziende Senza contare che la nostra professione è screditata dalla mentalità dei giovani che si fanno l’idea che il Q uest’anno la Chiesa italiana dedica la Giornata del ringraziamento al tema dell’agricoltura nel contesto europeo, in considerazione del processo di allargamento dell’Unione europea con l’ingresso di dieci nuovi Paesi, molti dei quali vivono in un’economia ancora largamente basata sull’agricoltura. Si legge nel messaggio per la Giornata nazionale del ringraziamento redatto dalla Commissione episcopale per i problemi del lavoro: “L’ingresso nell’Unione accentua il confronto con l’agricoltura degli altri Paesi già membri, mette in evidenza le differenze, quelle di natura tecnologica come anche quelle relative ai problemi biologici ed ecologici. È ancora lun- mestiere del contadino sia pesante e di basso profilo, come nei libri di storia. La gente poi si ricorda di noi solo quando vede che i prodotti agricoli aumentano di prezzo, invece per esempio quello che riceviamo per un litro di latte è lo stesso di dieci anni fa, e il vino ormai costa meno dell’acqua al supermercato. Ai piani alti del potere agiscono come se non conoscessero la nostra realtà, e con restrizioni tipo le “quote latte” pensano che le mucche siano dei rubinetti: ma la produzione segue solo la legge della natura! Poi siamo seppelliti dalla burocrazia, tanto che ci tocca pagare qualcuno che ci sbrighi le pratiche. Ma potrei riempirvi il giornale con tutti i problemi che abbiamo...». Quindi, si può ancora vivere di agricoltura nel terzo millennio? «Altroché: se un’azienda agricola, per quanto piccola, viene gestita in maniera ottimale non solo può tirare avanti, ma può farlo anche senza l’aiuto di nessuno, visto che i contributi vengono elargiti più che altro per aggiornarci alle nuove normative. Ed è quello che dovrebbe fare la politica: creare le condizioni ideali per farci continuare autonomamente: di ciò abbiamo più bisogno che del denaro». Andrea Pizzinat Breviario per un giovane agricoltore a tentazione di mollare l’agricoltura? La ho ogni anno!». Eppure Lorenzo De Luca da 33 anni continua a fare il contadino, proprietario e primo lavoratore in dieci ettari a Mescolino oltre ad altri a Cappella e Vittorio. In cui anche due dei suoi cinque figli lavorano.Una vita di campi. Faticando ma resistendo e conservando un’azienda discreta e 3 ga la strada da fare per uMESSAGGIO DEI VESCOVI: na piena integrazione, an“Cultura rurale e solidarietà in Europa” che nel campo dell’eco- I CONSIGLI PER CHI VUOLE INIZIARE «L Domenica 14 novembre 2004 con sufficienti margini. Ci mettiamo nei panni di un giovane aspirante agricoltore e ci sediamo ad ascoltare e trascrivere i suoi consigli. Caro Lorenzo, sono uno studente che si è appena diplomato perito agrario e vorrei iniziare l’attività agricola. Che consigli mi dai? «Anzitutto di avere una famiglia ricca! Servono tanti soldi per com- nomia agricola tra i Paesi dell’Unione, come pure tra nord e sud del nostro Paese. L’allargamento dell’Unione europea deve portare con sé un allargamento di orizzonti nella ricerca di rapporti di giustizia, a livello continentale e a livello globale, poiché un’Unione europea più grande ha conseguentemente responsabilità maggiori nell’economia globalizzata. I beni della terra sono stati donati da Dio per l’umanità intera, nessuno escluso: è il principio della destinazione universale dei beni della terra, che il progressivo allargamento degli orizzonti sociali e culturali dimostra essere sempre più fondamento indispensabile per crescere nella via della giustizia e assicurare la pace». SANT’ANTONIO TORTAL La fatica quotidiana di Ennio Rosset L avorare in agricoltura? Una scelta impegnativa ma possibile! Lo scopriamo recandoci appena sopra l’abitato di Sant’Antonio Tortal, dove si trova l’azienda agricola di Ennio Rosset, 33 anni. Ennio conduce l’attività con la moglie Moira, e ha tre figlie. «È la passione per gli animali e l’allevamento che mi ha spinto a questa scelta dieci anni fa» racconta Ennio. «Prima lavoravo in un’officina. I miei genitori volevano chiudere la loro stalla, di dieci capi. Così ho deciso di rilevare l’attività!» Di cosa si tratta esattamente? «Lavoriamo 60 ettari, e abbiamo 110 capi di mucche. Sono prevalentemente di razza Pezzata rossa. Che mi dà ottime soddisfazioni nella produzione del latte: siamo primi in provincia con 5 mila quintali l’anno. Dal 1 novembre inoltre produco latte con tracciabilità, il che significa che è possibile risalire a quale capo ha prodotto il latte e con cosa è stato alimentato. E recentemente abbiamo ricevuto un premio regionale per l’impegno e lo sviluppo in agricoltura». Una grossa mano in azienda la da anche la moglie Moira. «È vero – conferma lei –, la nostra è una scelta di prare la terra. E poi le attrezzature…». Ma perché la terra costa così tanto? «Uno dei motivi è che oggi ad acquistare terra non sono agricoltori, ma imprenditori di altri settori che investono in vigne i loro cospicui guadagni. Così i prezzi si gonfiano.». In cosa posso specializzarmi? Mi butto sul biologico? «Secondo me resterà sempre un settore di nicchia. Anche perché è destinato a scontrarsi con la spinta ad accrescere la produttività. E il bio, bisogna ammetterlo, è poco produttivo». Che settore mi consigli? «Secondo me l’allevamento di vacche da latte si restringerà sem- vita difficile. Il lavoro però mi piace, sono a contatto con la natura e ho grandi soddisfazioni. Dagli altri però non ce ne sono. Sono vista come una persona sporca, che ha addosso cattivo odore, che fa un lavoro inutile e superato». Fatica sì, rimpianti no Signor Rosset, ha rimpianti per la sua scelta? «Proprio no. Anche se un tempo una famiglia con 20 mucche viveva bene e oggi pur avendo più di 100 capi è difficile ricavarne un reddito. Il lavoro è impegnativo. Sempre più vincoli ostacolano l’accesso ai finanziamenti. Essere in montagna aumenta i costi. Gestire un’azienda come la mia comporta una presenza costante 7 giorni su 7: non posso permettermi un operaio, non possiamo assentarci molto. Il reddito ci permette di vivere, di pagare gli pre più, e l’attività sarà svolta solo da aziende grandi con bassi costi, tanti animali, alta produttività; chi fa allevamento di bestie per la carne continuerà a faticare, a cercare il guadagno allo scopo di pagare i debiti. Ad inizio anni Ottanta la carne di una vacca morta veniva pagata 4 mila lire al kg, oggi 1.600 lire. Quanto ai seminativi, convengono solo dove c’è un latifondo, non in queste zone. E per questo tutti si buttano sull’uva, che attualmente è la soluzione migliore». Ma non arriverà anche in questo caso un… Prosecco australiano, ad esempio, di costi assai più bassi? «Certamente ce lo copieranno, ma penso che ci vorrà almeno ancora una decina d’anni, nel frat- impegni presi ma nulla più! La grinta non mi manca, ma mi chiedo quando potrò avere un po’ più tempo libero per la mia famiglia...» «La mia, dieci anni fa, è stata una scelta coraggiosa, ma lo è oggi ancora di più. Non conosco giovani che si avviano all’attività di agricoltore, ma non me ne meraviglio. I giovani non hanno la mentalità di adattamento ad un lavoro duro come il mio». La giornata tipo di Ennio Rosset«Io e mia moglie ci alziamo alle 5.10., poi subito in stalla fino alle 6.50, quando mia moglie sveglia le bambine per prepararle ad andare a scuola. Nel frattempo mungo e governo il bestiame. Beviamo il caffè insieme solo alle 7.30. Poi seguo l’ azienda. Alle 13 mangiamo. Alle 17 ritorno in stalla fino alle 20. Arrivo a sera veramente stanco. Andiamo a letto non oltre le 21.30. Non posso permettermi molti svaghi, non ho neanche molto tempo per frequentare amici. E poi c’è sempre l’attenzione alla salute delle mucche che sono il nostro patrimonio! ». Sergio Cugnach Ennio Rosset con la moglie Moira tempo il mercato è ancora buono. E per i nostri vini ci sarà sempre una nicchia». Perché l’agricoltura non è molto remunerativa? «I pomodori nei campi costano 6,5 centesimi al chilo, nei supermercati anche 65, dieci volte tanto. Ti pare giusto? Il mais ci viene pagato 11 euro al quintale, e con un quintale si fanno 110 euro di pane; ma il pane costa 300 euro al quintale, ti pare giusto? Il problema è la forbice dei prezzi, il divario dal prezzo basso pagato a noi al prezzo al consumatore, dalla produzione alla commercializzazione. Nei passaggi intermedi c’è qualcuno che ci marcia!». Tommaso Bisagno 4 NordEst NOTIZIE Le cifre del Veneto del turismo Il Veneto è ancora, e fortemente, regione del turismo. Questo almeno sembrano dimostrare i dati snocciolati dall’assessore regionale al turismo Floriano Pra: il Veneto è la prima regione d’Italia per spesa turistica, con il 14% del totale, apporta il 12% di tutto il prodotto interno lordo del turismo italiano, è responsabile del 16% dell’occupazione nel settore del turismo del nostro paese. Finanziaria regionale: ecco chi risparmia La Giunta regionale del Veneto (nella foto il presidente Galan) ha approvato la finanziaria. Con le nuove misure, stando alle prime elaborazioni, pagherà meno (tra 45 e 101 euro) chi ha un reddito tra 15 mila e 29 mila euro, mentre chi è oltre questo livello verserà nelle casse regionali 44 euro in più. Saranno quindi circa un milione i veneti esentati dall’addizionale Irpef. «Abbiamo abbassato le tasse», si vanta la maggioranza; «è solo una manovra per guadagnare consenso in vista delle vicine elezioni», ribatte l’opposizione. Acc di Mel, proteste per la “multa allo sciopero” È ancora tempo di mobilitazione alla Acc di Mel. Giovedì 4 novembre ha avuto luogo un nuovo sciopero. Doppia la motivazione. Anzitutto la richiesta di un contratto integrativo e poi l’opposizione al nuovo orario di lavoro. Ma anche la solidarietà con i colleghi della Acc di Rovigo. Gli operai rodigini hanno infatti ricevuto dall’azienda una richiesta di risarcimento danni, perché al termine di un recente sciopero programmato non avrebbero ripreso regolarmente il lavoro, causando un danno che l’azienda quantifica in 16 mila euro. Sia su Mel che su Rovigo, inoltre, incombe la spada di Damocle di un possibile trasferimento della produzione in Austria. Due anni al vittoriese che istiga alla pedofilia Ha patteggiato una pena di due anni, con la libertà condizionale, il giovane di Vittorio Veneto accusato di aver tradotto e diffuso via internet testi che elogiavano la pedofilia. Lui stesso ha ammesso di averlo fatto, appellandosi però alla libertà di pensiero. Il materiale da lui assemblato era però assai noto tra le organizzazioni pedofile a livello mondiale. La giovane età e l’essere senza precedenti gli hanno permesso di ottenere il patteggiamento. DOMENICA C’È “FRUTTO DI UN SOSTEGNO SOCIALE” D omenica prossima, 14 novembre, nelle piazze della provincia di Treviso si svolgerà l’iniziativa “Frutto di un sostegno sociale”, giunta alla sua 4ª edizione, ideata dal Consorzio Pro loco del Quartier del Piave per raccogliere fondi a favore della Fondazione “Il Nostro Domani Onlus”: seicento volontari delle Pro loco e altre associazioni saranno presenti in 200 piazze e offriranno una cassetta di mele biodinamiche, tre chilogrammi, in cambio di una sottoscrizione d’iscrizione alla fondazione Il Nostro Domani Onlus. Lo scorso anno furono offerti oltre 80 mila euro. L’iniziativa, nata nel 2001, intende contribuire alla realizzazione di case alloggio per il “dopo di noi” dei disabili residenti in provincia di Treviso. Il “frutto” sta diventando un po’ alla volta maturo: a settembre 2003 è stata inaugurata la prima casa di accoglienza per ragazzi disabili a Cavrié di San Biagio di Callalta,“Casa M. Giovanna Rossi”; lo scorso ottobre è stata posta la prima pietra a Preganziol mentre è ormai imminente l’inaugurazione di “Casa Maria Adelaide da Sacco” a Vidor. e L’AZiON Attualità Domenica 14 novembre 2004 IL CONSIGLIO REGIONALE LICENZIA LA LEGGE SUL CONDONO EDILIZIO Il Veneto condona anche le aree protette È ancora tempo di condono. Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la scorsa settimana, con 27 voti a favore e 18 contrari, la legge sul condono edilizio, che si differenzia quindi da quella nazionale e anche dal primo testo licenziato dalla commissione. Alla luce della norma approvata sarà consentito il condono degli ampliamenti ad uso residenziale, direzionale, turistico-alberghiero e commerciale che non superino il 30% della volumetria originaria fino ad un massimo di 450 metri cubi, mentre per le costruzioni industriali e artigianali si potranno sanare amplia- È come la tela di Penelope. Di giorno gli amministratori fanno i piani regolatori, appunto per regolare l’edificazione sul proprio territorio comunale. Di notte il Governo approva il condono edilizio e così anche chi ha costruito in violazione del suddetto Prg viene perdonato previo pagamento di una mite ammenda. Alla faccia della pianificazione, del rispetto delle valenze ambientali, dell’autonomia dei Comuni. «Il condono è da condannare per due ordini di motivi: primo perché incoraggia comportamenti illeciti; secondo, perché penalizza i comportamenti corretti, offendendo i cittadini che rispettano le regole – commenta l’architetto Eddi Dalla Betta, assessore all’Urbanistica del Comune di Sernaglia della Battaglia e membro effettivo dell’Istituto nazionale di urbanistica –. Il condono rischia di vanificare le regole che una collettività si è data attraverso lo strumento del Piano regolatore, anche se va detto che nei nostri territori non sono rilevabili abusi di notevoli dimensioni o a carattere prettamente speculativo. Per lo più si tratta di abusi legati alle necessità funzionali degli edifici, pertanto limitati rispetto a parti d’Italia dove si sono sanati interi quartieri». menti fino al 20% della superficie coperta e fino ad un massimo di 450 metri quadri di superficie coperta. Non sarà invece possibile sanare nuovi fabbricati abusivi, tranne i fabbricati cosiddetti pertinenziali (garage, tettoie, gazebo…) privi di funzionalità autonoma, se non superano i 300 metri cubi di volumetria. Rispetto alla legge nazionale (che sarebbe entrata in vigore se la Regione non ne avesse approvata una di propria entro il 12 novembre) quel- la veneta è più restrittiva perché limita a 450 metri cubi la volumetria massima (750 nella legge nazionale), mentre estende la sanatoria anche alle zone vincolate purché gli abusi siano limitati ai cambi di destinazione d’uso a fini residenziali; viene differenziata anche la possibilità di sanatoria a seconda della destinazione dell’edificio (produttiva o altro) e aumenta la multa del 10% nelle zone vincolate e del 5% nel resto del territorio. I proventi delle multe, destinati alle politiche di repressione degli abusi, andranno alla Regione e non ai Comuni – come avrebbero voluto le opposizioni – che devono sobbarcarsi i costi di accertamenti, controlli e burocrazie annesse. Le domande di condono presentate entro il 7 luglio 2004 sono disciplinate anche fiscalmente dalla legge nazionale, mentre quelle dal 12 luglio 2004 in poi dalla legge regionale. La Regione consiglia a chi le ha presentate dal 7 al 12 luglio 2004 di ripresentarle, per evitare che siano respinte in quanto ricadenti in un periodo di vacanza di legge. Il termine ultimo per le richieste di condono, da presentare agli uffici comunali, è fissato a venerdì 10 dicembre. L’ASSESSORE DALLA BETTA Il Comune regola, lo Stato condona Come valuta la legge sul condono approvata dalla Regione Veneto? «Rispetto alla normativa nazionale la Regione Veneto ha introdotto delle limitazioni sulle volumetrie sanabili, ovvero fino a 450 metri cubi indipendentemente da dove è localizzato l’abuso. Molto più restrittiva la normativa della Regione Friuli Venezia Giulia, la quale inizialmente aveva previsto l’impossibilità di applicare la sanatoria sul territorio regionale e che successivamente alla dichiarazione di illegittimità costituzionale ha previsto delle possibilità di sanatoria fino a 100 mc, ridotti a 50 mc se l’abuso ricade in centro storico. Inoltre non ammette, a differenza del Veneto, la sanatoria all’interno di aree identificate come (Sic) Siti di importanza comunitaria e (Zps) Zone di protezione speciale». Ma un Comune quanto guadagna dal condono edilizio? «Il condono passa sopra la testa di tutti e in particolare dei Comuni ai quali, della grande torta degli incassi derivanti da esso, arriva ben poco. Arrivano solo gli oneri di urbanizzazione che comunque sono dovuti, mentre la parte più consistente, relativa alle oblazioni, va a rimpolpare i bilanci dello Stato in una logica di accentramento degli utili e di decentramento dei costi, lasciando agli enti locali il compito di istruttoria delle pratiche. Alcune regioni d’Italia hanno previsto, per incamerare soldi a livello regionale, un incremento dell’oblazione fino al cento per cento, la Regione Veneto ha previsto un incremento del 5% e il Friuli Venezia Giulia un incremento del 10%». Non ritiene che il con- Ai Comuni il condono procura tanto lavoro e pochissimi soldi Eddi Dalla Betta, assessore all’urbanistica a Sernaglia della Battaglia dono sia la prova provata che nel nostro Paese è impossibile una pianificazione urbanistica? «I sostenitori della deregulation urbanistica ritengono che l’abusivismo sia nato per effetto della pianificazione e delle sue rigidezze. Però nessuno di questi ha mai saputo spiegare perché l’abusivismo fosse meno frequente proprio nelle zone del paese dove si era consolidata la “cultura della pianificazione”. È vero, invece, che oggi è necessario pensare a strumenti di pianificazione più flessibili e in grado di dare delle risposte in tempi brevi, e in grado di cogliere le dinamiche in atto al fine di governare i processi di sviluppo del territorio. Quindi è necessario pensare a dei piani che non siano statici. Comunque vanno definiti gli elementi di “invariante” del territorio, dai quali non è possibile prescindere». e L’AZiON Attualità DOPO IL RADUNO AMBIENTALISTA stisce oltre 4 mila ettari del Cansiglio. C’è chi sostiene, anzi, che negli anni Sessanta il ministero Agricoltura e Foreste avrebbe ceduto in uso temporaneo quei terreni al ministero della Difesa per la costruzione della base aeronautica per missili terraaria, ma con la clausola di restituire il tutto, bonificato, alla fine dell’utilizzo. Ma ora sembra che non si trovino più nemmeno i documenti… Domenica scorsa, a conclusione del raduno ambientalista, c’è stato un gesto simbolico davanti all’ex caserma: due bambine di 10 e 4 anni hanno dato il primo colpo di piccone dell’auspicata demolizione di uno dei ruderi. Ed è stato utilizzato lo stesso piccolo piccone dipinto di verde Cansiglio, quella Base da recuperare P er il Cansiglio occorre ripartire dalla Base. Non è un gioco di parole, poiché la Base, nel bel mezzo della piana del Cansiglio, è l’ex caserma Bianchin, che era stata in precedenza una Base aeronautica del sistema difensivo Nato in Europa. Oggi la realtà è quella di un sito abbandonato da parecchi anni, in avanzato stato di degrado ed utilizzato in modo davvero sporadico, per il ritrovo annuale della Trevisani nel mondo. Ma è uno stato di abbandono che non giova a nessuno, men che meno agli operatori economici e turistici dell’intera area. Da una parte le associazioni ambientaliste, come hanno ribadito anche domenica corsa nel 18esimo raduno in Cansiglio, temono una privatizzazione: «In questi anni di sistematica vendita – la chiamano “cartolarizzazione”… - dei beni del demanio pubblico, soprattutto di quello militare, abbiamo il timore che l’ex caserma Bianchin possa essere messa improvvisamente in vendita e non escludiamo che l’attuale silenzio non stia “coprendo” proprio qualche strana manovra: nessuna informazione trapela dal ministero della Difesa, nemmeno si riesce a sapere se è già in fase di cessione o se ancora sotto stretto controllo militare». Dall’altra parte, però, quei ruderi rappresentano una vergogna che è già durata abbastanza: quale effetto possono sortire sui turisti che giungono per la prima volta in Pian Cansiglio aspettandosi un ambiente naturale e, magari, strutture ricettive in armonia con il panorama circostante? Insomma, tutti si augurano che per l’ex caserma Bianchin si giunga al più presto ad un recupero, uti- L’ex caserma Bianchin da decenni abbandonata “F uria fantasma” è il nome in codice dell’operazione militare che dovrebbe portare alla definitiva caduta della roccaforte sunnita di Falluja, in Iraq. Mi piacerebbe sapere chi sono i creativi che, per incarico del Pentagono, inventano questi nomi suggestivi. Nomi adatti ad un film, magari di fantascienza, un nuovo capitolo di “guerre stellari”. E invece si tratta di condurre l’attacco finale ai sanguinari miliziani fedeli ad Al Zarqawi, distruggere il covo dal quale il luogotenente di Bin Laden ha lanciato i più gravi attentati terroristici dell’ultimo anno. Nel mezzo ci stanno circa 50 mila civili, ormai senza protezione, senz’acqua, senza elettricità. L’ingresso dell’ex caserma Bianchin, abbandonata da decenni, in Pian Cansiglio lizzando quell’area di circa 7-8 ettari collocata in un punto strategico per l’attuazione di qualche progetto di turismo sostenibile, naturalistico, culturale o sociale. Il timore è che finisca in mano a privati senza scrupoli riguardo al contesto ambientale in cui si trova. Sarebbe più logico che il sito passasse al Corpo Forestale dello Stato oppure essere ceduta al Demanio Regionale Veneto, che già ge- Kofi Annan aveva compiuto nei giorni scorsi un passo eccezionale, chiedendo al governo iracheno di non dare il proprio avallo all’operazione coordinata dalle forze della coalizione internazionale. Il pericolo, infatti, è che l’attacco spacchi la difficile unità d’intenti che si è creata negli scorsi mesi intorno al governo del premier Allawi. E questo a poche settimane dalle previste elezioni politiche. Falluja non è solo la città-rifugio di Al Zarqawi. A torto o a ragione essa è assurta al ruolo di roccaforte della fazione oltranzista dei sunniti iracheni. La sua caduta e il possibile bagno di sangue che la dovesse accompagnare potrebbero allontanare dall’impegno a fianco dell’attuale governo provvisorio che qualche anno fa aveva dato l’avvio alla demolizione dei ruderi della base abbandonata sul monte Pizzoc, poi bonificato e ripulito, dopo decine di anni di abbandono ed incuria. «Per la ex caserma Bianchin in Pian Cansiglio – ribadisce l’ambientalista Toio De Savorgnani, profondo conoscitore della realtà del Cansiglio - il pericolo non è il riutilizzo, soprattutto se parziale, ma la privatizzazione». (FP) 5 LOTTA CONTRO IL FUMO: Una campagna per i ragazzi i invio un SMS: Sei Migliore Senza!”. Senza sigarette s’intende. É lo slogan dell’edizione 20042005 di Smoke Free Class (SFC) Competition, il progetto europeo per la prevenzione del fumo di tabacco nelle scuole. Il progetto, che parte in questo mese di novembre, per l’Italia è coordinato dalla Fondazione Zancan di Padova. L’obiettivo è prevenire o ritardare l’inizio dell’abitudine al fumo tra i giovani ed eliminare o ridurre il consumo di sigarette negli alunni che hanno già sperimentato il fumo, affinché non diventino fumatori abituali. Nella scorsa edizione nel Veneto hanno rinunciato al fumo per 6 mesi 6.040 studenti, sui 6.620 che hanno iniziato il concorso. “T Possono partecipare al concorso tutte le classi seconde e terze delle scuole medie inferiori e tutte le classi prime delle scuole medie superiori. Per partecipare la classe deve sottoscrivere un “Contratto di classe” in cui ogni alunno si impegna a non fumare per un periodo di 6 mesi, da novembre 2004 ad aprile 2005. Tale contratto deve essere inviato al referente locale entro e non oltre il 30 novembre. Durante il periodo del concorso in classe si discute ogni settimana sulle proprie abitudini al fumo e su argomenti relativi al fumo. È inoltre necessario compilare una scheda di monitoraggio e inviarla via fax al referente regionale entro il 5 di ogni mese. Come ogni anno, al termine del concorso SFC vengono fatte tre lotterie: una internazionale, una nazionale e una regionale. Per l’edizione 2004-2005 nella lotteria internazionale la prima classe estratta fra tutti i paesi partecipanti riceverà in premio una visita d’istruzione in una capitale europea. È previsto anche un premio di partecipazione - una sacca sportiva - per tutti gli studenti che termineranno il concorso. Per informazioni sul concorso: Fondazione Zancan, via Vescovado 66, 35141 Padova, tel. 049-663800, fax 049-663013, e-mail [email protected]. SEGUE DALLA PRIMA M a che fondamento hanno queste equazioni? In realtà sono deleterie, perché di fatto subordinano la realtà religiosa a visioni politiche, sia che la esaltino sia che la combattano, in altre parole ne fanno una ideologia. Chi ci tiene alla religione è spinto a seguire quella corrente che si presenta come un suo baluardo, anche se il suo sentire politico penderebbe dall’altra parte e viceversa. Una bella confusione. Chiediamoci: veramente chi ha una mentalità politicamente conservatrice mira alla salvaguardia di questi valori? Credo che sia più vero dire che mira ad una società in cui ci sia stabilità, in particolare che non ci siano sommovimenti di carattere sociale che mettano in pericolo le posizioni di prevalenza di chi è riuscito a farsi strada. È questo soprattutto che caratterizza il conservatorismo, sempre associato al liberismo. A creare questo clima privo di turbolenze sociali possono essere utili religione e morale ed ecco, allora, i conservatori pronti a presentarsi come loro difensori (salvo poi a disattenderli nella pratica della vita). Dall’altra parte, chiediamoci: veramente chi mira al miglioramento della società, deve sbarazzarsi dei valori religiosi e morali perché ne frenerebbero il cambiamento? In realtà non si vede come professare l’agnosticismo religioso e ridurre al minimo le regole morali secondo le i- GUERRA IN IRAQ L’attacco Usa a Falluja minaccia alle elezioni i partiti sunniti e ci potrebbe essere il boicottaggio da parte dei sunniti delle prossime elezioni. I sunniti – minoritari a livello nazionale ma storicamente egemoni sul piano politico – sono una componente essenziale per la stabilità di qualsiasi compagine di governo. Anche perché lasciare spazio ai partiti sciiti – anche quelli più moderati rispetto alla fazione estre- Domenica 14 novembre 2004 mista che si riconosce in Moqtada Sadr – potrebbe risvegliare le mire egemoniche sul paese che da tempo nutrono gli ayatollah iraniani. Gli equilibri di governo iracheni sono molto precari. E non solo per l’ingombrante presenza della forza internazionale e delle varie organizzazioni terroristiche indigene e d’importazione. Allawi, sciita moderato, laico e na- stanze del radicalismo libertario possa contribuire all’incremento della giustizia e in particolare della libertà, valore massimo di queste posizioni. Una persona è veramente libera non quando può fare capricciosamente ciò che vuole, ma quando può disporre dei beni necessari: reddito, lavoro, servizi adeguati, e soprattutto quando riesce ad acquisire le qualità morali più profonde: solidarietà, amore per la verità, lealtà, fedeltà, eccetera. Quella dei libertari è la libertà individualista che, lungi dal contribuire a creare una società più giusta e fraterna, crea invece divisioni e corruzione. Temo che questo buttarsi in braccio ad un radicalismo permissivo sia il segno che le correnti progressiste hanno perduto le spinte ideali di giustizia ed equità di cui si sono storicamente proclamate portatrici. E probabilmente questa perdita è da imputarsi proprio al fatto di aver cancellato fin dall’inizio ogni orizzonte religioso. Credere in Dio è un atteggiamento umano che ha un valore in sé, indipendente dalla scelta politica conservatrice o progressista; e da rispettare sempre, sia che lo si accetti sia che lo si rifiuti. Come anche il rispetto totale della vita o il ritenere importante la famiglia fondata sul matrimonio dovrebbero far parte di quei valori primordiali che non sono prerogativa dell’una o dell’altra parte, ma dovrebbero essere oggetto di impegno comune, sia pur con modalità differenti. (GpM) turalmente pro-occidentale, è garante di un delicato equilibrio di poteri nel quale un attentato terroristico, un omicidio mirato, potrebbero far deflagrare Soldati americani a Falluja l’esecutivo; a maggior ragione una strage di civili a Falluja. Per questo l’attacco portato a Falluja dall’esercito governativo iracheno appoggiato dalle forze americane e britanniche non è soltanto un’audace iniziativa militare, probabilmente inevitabile se si vuole liberare il paese dalla costante minaccia terroristica. È anche un azzardo politico che potrebbe mandare in frantumi lo stato iracheno. Molto dipenderà da quanto le truppe irachene e americane riusciranno a contenere le violenze e a ridurre al minimo gli “effetti collaterali” degli assalti, proponendosi come forza in grado di proteggere i civili. Le prime notizie di cliniche bombardate e guerra condotta casa per casa nei quartieri della città non fanno sperare per il meglio. Paolo De Stefani 6 Domenica 14 novembre 2004 PRESENTATA A VILLA RIETTI ROTA A MOTTA Nasce la strada del formaggi della terra trevigiana S empre più spesso i buoni prodotti della terra trevigiana sono chiamati ad essere graditissimi ambasciatori di ospitalità e promotori di sviluppo del territorio di riferimento. E sulla qualità non è nemmeno il caso di tornarci, tanto essa è scontata, iscritta nel loro patrimonio genetico. Il problema è un altro: riuscire a “farne sistema”. Espressione forse abusata, ma che in realtà ha significati - e un peso specifico - in questo caso assolutamente condivisibili. D’altronde a dimostrare la bontà dell’assunto ci sono le molteplici, riuscite esperienze con il vino, a cominciare dalle arcinote “strade”. Adesso anche al formaggio di Marca si è dischiusa una “strada”. A lanciare ufficialmente la proposta è stata la Coldiretti di Treviso che ha organizzato un’azzeccata “due giorni”, lo scorso fine settimana, a Villa Rietti Rota a Villanova di Motta, il Centro studi e formazione di Veneto Agricoltura. Al progetto hanno aderito in sintonia d’intenti le principali categorie economiche: Artigiani, Commercianti, operatori del Turismo. A comprova che esse hanno fatto proprio il concetto fondamentale: il territorio è uno e unico, così come unitario e condiviso deve allora divenire l’impegno a promuoverlo. E iniziative di tal genere non possono che giovare. Ma cosa vuol dire lanciare la “strada” dei formaggi della terra trevigiana? Lo hanno spiegato a chiare lettere: tracciare una mappa dei produttori di quest’ottimo alimento e proporla al consumatore, nel contempo richiamando l’attenzione delle famiglie sui mille e uno buoni motivi per ripartire alla scoperta, oltre che del buon formaggio di Marca, delle interessanti tappe culturali, artistiche - che si possono agganciare sul territorio cammin facendo. A rinforzare il messaggio erano evidentemente fina- lizzati alcuni momenti clou della due giorni: il convegno di sabato 6, la sera precedente l’allestimento della mostra dei formaggi delle latterie trevigiane, singolarmente (e intelligentemente) abbinata ad una mostra d’arte de pittori veneziani Valleri, Zanus, Darko e Mamprin. Ma anche musica e danza hanno contribuito a ribadire con forza il forte segnale che Col diretti ha voluto lanciare da Villa Rietti Rota. L’iniziativa ha anche porto l’occasione a numerosi interventi per sottolineare con la dovuta energia le esigenze del mondo - ha detto Mauro Toniolo - che con passione e dedizione giornaliera operano per garantire ai consumatori un formaggio genuino, indissolubilmente legato alla tradizione gastronomica trevigiana. L’attenzione e l’interesse che siamo riusciti a catalizzare sulla nostra Casatella Trevigiana ci sprona a proseguire con sempre maggiore determinazione verso gli obiettivi che ci siamo fissati: il costante monitoraggio della qualità, l’attenzione alla materia prima impiegata e ai metodi di lavorazione, la promozione e l’informazione nei confronti del consumatore, la tutela del prodotto e l’ottenimento in ambito europeo della Denominazione d’Origine Protetta». Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Casatella Trevigiana, attivo dal 2001, riunisce oggi tredici caseifici, tutti ubicati in provincia di Treviso, e l’Aprolav, quale rappresentante degli imprenditori agricoli. Premio Qualità alla Casatella l ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno ha consegnato al presidente del Consorzio per la tutela del formaggio Casatella Trevigiana Mauro Toniolo il premio Qualità Buonitalia come prodotto tradizionale tipico del territorio veneto. La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno del forum regionale "Le politiche agroalimentari e lo sviluppo del Territorio Veneto", che ha visto la partecipazione di Alemanno e dei vertici regionali. «È questo un riconoscimento di grande valore per un intero territorio e per il lavoro dei nostri allevatori e dei caseifici trevigiani co, Adriano Zanotto, che ha illustrato al qualificato pubblico l’eccellenza gastronomica trevigiana. Quindi la conferenza stampa nazionale nel Teatro della Cucina, “sul turismo enogastronomico trevigiano” ed un prosecco-day, con una degustazione guidata del “vino della cortesia” accompagnata da una interessante serie di inediti “assaggi di Marca”. «Per il turismo della Marca- afferma Renato Salvadori, presidente di UnascomConfcommercio della provincia di Treviso, un’occasione promozionale unica dell’intero sistema provinciale che nel turismo enogastronomico trova il collante per esprimere al meglio tutte le altre peculiarità, che vanno dall’artigianato, alle produzioni agroalimentari, per arrivare alla valorizzazione delle varie tipicità che in questo momento stanno evidentemente raccogliendo gli esiti di un lungo lavoro promozionale portato avanti negli anni». PARTNER DEL GAMBERO ROSSO La Marca a Roma alla Città del Gusto È stata un’uscita in grande stile quella di mercoledì e giovedì 10 e 11 novembre alla manifestazione “Città del Gusto” di Roma. Grazie all’ospitalità offerta dal Gambero Rosso, il più prestigioso organismo di cultura enogastronomica, la Marca Trevigiana si è presentata nel panorama nazionale ed internazionale per far conoscere la qualità e l’eccellenza dei giacimenti gastronomici trevigiani e le notevoli opportunità turistiche, a bordo del TTT Treviso Truck in Tour, ovvero l’ufficio promozionale itinerante. Evento saliente della full immersion romana è stata la cena gourmet di mercoledì 10, condotta da uno chef trevigiano stori- agricolo. È bello ed edificante - e “rende” in termini di immagine - tirare in ballo l’agricoltura e i suoi deliziosi frutti, salvo poi dimenticarsene nel momento in cui all’agricoltura, com’è stato detto dal direttore della Coldiretti trevigiana, Crestani, i programmi di sviluppo economico non si limitano che a centellinare le briciole. E così, inevitabilmente, come ignorare i problemi di sempre: l’eccesso di burocrazia, o la concorrenza sleale dall’estero? Eppure - e diamo un po’ d’attenzione anche al bicchiere mezzo pieno - da tempo c’è un impegno istituzionale nel sostegno all’economia agricola. Proprio il presidente della Camera di commercio, Tessari, ha sottolineato l’impegno dell’Ente in azioni per la qualità. Valerio Cupidi Le autorità presenti all’inaugurazione della mostra DAL MINISTRO ALEMANNO I e L’AZiON Attualità / Economia MERCOLEDÌ 17 A PARÈ Volontariato e partecipazione A nche i volontari possono svolgere un ruolo prezioso all’interno del sistema socio-sanitario nel rispondere ai bisogni dei cittadini, in particolare dei più deboli. Su questo concetto é incentrato il progetto “Volontariato e partecipazione”, messo a punto dal Centro di Servizio per il volontariario di Treviso che verrà presentato mercoledì prossimo 17 novembre alle 17.30 presso il centro Marusia di Parè di Conegliano. Per l’occasione sono chiamate a raccolta tutte le associazioni di volontariato attive nel distretto socio sanitario dell’Ulss 7, cui verrà presentata questa iniziativa unica nel Veneto, contemporaneamente già avviata nel territorio dell’Ulss 9. Nell’ambito di questo progetto, coordinato dall’Università di Venezia, una scheda di rilevazione raccoglierà informazioni rsul numero di realtà attive nell’ambito socio sanitario, sui servizi offerti, sul modo in cui si sviluppa la collaborazione con l’Ulss e altro ancora. Seguirà, secondo lo stesso metodo utilizzato per l’Ulss 9, l’individuazione di alcune “buone pratiche” legate all’attività di associazioni ritenute particolarmente interessanti per il tipo e la qualità del loro impegno. Da queste partirà il confronto su modalità innovative di gestione del rapporto tra Ulss e volontariato. La ricerca inoltre cercherà di stabilire anche come l’Azienda sanitaria percepisca la presenza e il ruolo dei volontari, cogliendo trasformazioni in atto e possibili evoluzioni. Il progetto partirà a metà dicembre, con il primo dei tre incontri formativi finalizzati ad approfondire la conoscenza delle condizioni che definiscono la collaborazione tra volontariato e Ulss, gli strumenti della programmazione sociosanitaria, la collaborazione tra la rete primaria formale delle comunità e la rete secondaria informale delle comunità stesse. e L’AZiON Economia Per il sostegno degli artigiani in crisi Ebav e Regione c’è l’accordo L’ Ente bilaterale per l’artigianato veneto e la Regione Veneto hanno stipulato una nuova convenzione finalizzata al sostegno al reddito delle categorie in crisi, e alla creazione di nuova imprenditorialità e al reinserimento di lavoratori in età avanzata. Una convenzione che impegna la Regione e l’Ebav per oltre 550 mila euro ciascuno. Una boccata di ossigeno per un settore in difficoltà: crescono del 10,6% infatti le “sospensioni” (l’equivalente della cassa integrazione per l’industria) nell’artigianato veneto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una crescita troppo veloce per un servizio erogato da oltre dieci anni grazie al contri- buto mensile di aziende e dipendenti soci dell’Ente. Dal 1992 ad oggi sono state pagate giornate di sospensione per oltre 12 milioni 320 mila euro, passando dai 553 mila euro del 2001 ai 2 milioni del 2003, che secondo le previsioni dovrebbero raddoppiare nel 2004. L’Ebav utilizzerà la somma a disposizione per il so- VERSO LA CERTIFICAZIONE DELLE CASTAGNE DI COMBAI Marroni doc D omenica 31 ottobre si è svolto a Miane “Il marrone di Combai: Una storia! Un futuro?”, convegno che ha chiuso con buone speranze il 60º della celebre “Festa” di Combai. Buone speranze innanzitutto per l’Associazione dei produttori del marrone di Combai, costituita nel 1995 e che oggi conta 250 soci da Segusino a Cordignano, «col coinvolgimento di 11 comuni – ha sottolineato il presidente Gianni Pagòs – e un ammontare di 800/900 quintali di prodotto», per molti versi già biologico anche se ancora non certificato. Una certificazione che sembra però in arrivo, come del resto quella Igp-Indicazione geografica protetta dalla Ue, assolutamente necessarie per non venir “cancellati” dai castanicoltori asiatici con castagne sicuramente più a buon mercato, salvo qualità e gusto. Quest’ultimo studiato – ed è la prima volta almeno per l’Italia – dal sensorialista Massino Ferasin nel contesto delle “Qualità organolettiche del marrone di Combai”. Oltre a fare i conti con un mondo sempre più stretto, quest’anno il “Marrone di Combai” è stato anche afflitto, ma solo qua e là, dai preoccupanti attacchi degli scolitidi Xylosandrus germanus e Xyleborus dispar (una sorta di minuscoli “maggiolini” che vanno nel legno), risolti col taglio e la bruciatura del materiale infestato. Ma si deve stare comunque attenti, e più attenti ancora al Dryocosmus kuriphilus, una “vespina” che deforma germogli e fiori, compromettendo anche per il 70% la produzione, e con possibilità di morte dell’intera pianta. Il piccolo imenottero cinipide, di origine asiatica, è ben presente negli Stati Uniti, e nell’Unione europea nel solo nostro Piemonte. «La produttività della zona della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane si potrà attestare su circa mille quintali di marroni, ed è raro trovare singole realtà produttive che coltivano – ha detto il dottor Mauro De Osti del Servizio forestale regionale – superfici superiori all’ettaro. Questa non deve però essere intesa come limitazione ma bensì come forza e caratteristica della castanicoltura locale. Il castagno può costituire una integrazione al reddito delle nostre aziende storicamente caratterizzate da produzioni diverse (vitivinicola, allevamento, orticole, frutto). Piccole realtà ma con produzioni di qualità e con caratteristiche ben precise in cui sia riconosciuto e attestato il legame con il territorio e la sua cultura materiale». (MS) Sportello del CITTADINO A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI so di vendita dell’auto, invece, fa testo il contratto, in quanto per la compagnia è solo facoltativo restituire la parte di tariffa non goduta. Ora il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo, che deve essere ancora emanato, con il quale la compagnia sarà obbligata, a richiesta, a restituire all’assicurato la parte di tariffa non goduta sia in caso di vendita del veicolo sia in caso di furto. Il decreto legislativo potrebbe tuttavia subire delle modificazioni durante l’iter di verifica del Parlamento. Avv. Nicola Todeschini Studio Legale www.consumatori.net Unione nazionale consumatori - Comitato provinciale di Treviso Telefono 0438-420581 RIMBORSO DELL’RCA SE TI RUBANO L’AUTO Q uando rubano l’auto la compagnia assicuratrice non restituisce all’automobilista la residua quota Rca non fruita perché l’articolo 1 della legge 990/1969 ha stabilito che la copertura assicurativa si estende ai “danni causati ai terzi anche nel caso di circolazione avvenuta contro la volontà del proprietario”. Quindi l’assicuratore deve coprire anche gli eventuali danni causati dal ladro dell’auto, almeno fino alla scadenza del periodo per il quale è stata pagata la tariffa, come ha precisato l’articolo 13 del Dpr 973/1970. Nel ca- Domenica 14 novembre 2004 stegno al reddito LE GIORNATE DI SOSPENSIONE 1° sem ‘03 1° sem ‘04 delle categorie Metalmeccanico 6.033 13.116 maggiormente 48.318 58.271 in crisi del setto- Abbigliamento 2.446 3.829 re artigiano, cioè Legno Alimentare 650 607 tessile-abbiglia- Orafo 14.894 6.219 mento-calzaturie- Ceramica 3.840 5.353 ro, oreficeria, oc- Vetro 1.078 780 44 185 chialeria, cerami- Marmo lapidei 858 2.115 ca, concia e puli- Concia gomma plastica 443 343 tintolavanderia. Chimica Occhiali 3.434 1.201 I due enti han- Grafico cartotecnici 217 189 no anche rag- Autotrasporti 102 189 0 61 giunto un accor- Odontotecnici 67 94 do che prevede Acconciatori 0 0 di finanziare con Panificatori Pulitintolavanderie 2.398 1.174 250 mila euro il Totale 84.822 93.810 reinserimento di lavoratori in età avanzata e con una somma te». Tra i settori che hanno analoga le politiche a sostegno di nuova imprendi- fatto ricorso alle sospentorialità, mirando sia a ga- sioni, come si vede nella tarantire gli ammortizzatori bella sopra, il più in diffisociali ai lavoratori delle coltà è il tessile-abbigliaimprese artigiane di com- mento-calzaturiero, con 58 parti in crisi, sia a svilup- mila giornate di sospenpare azioni positive che so- sione nel primo semestre stengano il lavoro e la nuo- 2004; in controtendenza il settore orafo che ha diva imprenditorialità. «Ora resta il nodo da mezzato le giornate di sosciogliere della conferma spensione. I casi di contronel tempo di questo impe- tendenza si spiegano sia gno – chiosa il presidente per motivi congiunturali, della Confartigianato del sia perché molti lavoratori Veneto Vendemiano Sartor hanno trovato altre occu–: il contributo una tantum pazioni, o sono passati al larischia di essere ininfluen- voro autonomo. (AT) CESSALTO EDILIZIA Europeo: firmato il contratto integrativo Calano gli infortuni e i morti nei cantieri È M stato sottoscritto il contratto integrativo alla “Europeo” di Cessalto, azienda che produce arredamenti per interno e conta 140 dipendenti. Tra i principali aspetti da sottolineare c’è il premio di risultato, che parte da una base di mille euro all’anno e si incrementa in base all’anzianità di lavoro, in un crescendo che arriva fino ad un massimo del 20% per coloro che hanno più di dieci anni di anzianità. Importanti anche l’aspetto della previdenza sanitaria con un contributo aziendale di 120 euro annui e la quota concessa per la previdenza integrativa che arriva fino ad una copertura annua del 2% a carico dell’azienda. «Sottolineiamo con piacere – dice il segretario della Filca-Cisl di Treviso Francesco Orrù – anche l’importanza data agli aspetti che riguardano il dialogo tra la stessa ditta, le Rsu e i sindacati, fino alla formazione. Nel contratto è infatti previsto che sia data la possibilità alle Rsu di esprimersi sul merito, sulle esigenze e sulle opportunità legate alla formazione. Viene poi data molta importanza anche alla famiglia, infatti l’azienda si impegna a tener conto delle necessità dei lavoratori anche con l’istituzione di part-time» eno infortuni nell’edilizia trevigiana e molti meno morti tra i primi nove mesi del 2004 e gli stessi del 2003, a dimostrazione che l’impegno nella prevenzione e nella sicurezza pagano. «Mentre il dato generale del comparto industriale si attesta a -3,7% – ha spiegato Valerio Franceschini segretario generale della Uil trevigiana – nell’edilizia il calo degli incidenti sul lavoro è pari al 13%. Gli incidenti mortali sono scesi da 28 a 21 e di questi solo tre sono avvenuti nei cantieri. Dati che confermano che oltre alla politica repressiva e sanzionatoria si debba impegnarsi nella prevenzione, in particolare quella fatta attraverso la diffusione della cultura della sicurezza, tra lavoratori e imprenditori. E non si dimentichi che nell’ambito delle aziende iscritte alla cassa edile il 30% dei lavoratori è rappresentato da immigrati extracomunitari, che hanno poca confidenza con le tecnologie e spesso non hanno un’adeguata cultura della prevenzione. Percentuale questa che arriva al 50% nelle imprese artigiane». Al lavoro svolto dal Comitato per la prevenzione si affianca lo sforzo compiuto dalla Scuola edile – di cui è stata inaugurata la nuova sede –, che sul tema della sicurezza organizza ben 43 corsi, per un totale di 324 ore e 594 partecipanti iscritti 7 PREZZI Cereali (alla tonn. + Iva) Frumento tenero naz.le Fino da 130,00 a 132,00 Buono mercantile da 123,00 a 125,00 Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 116,00 a 118,00 Ibrido giallo Friuli 114,00 a 115,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) da 126,00 a 128,00 Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% - i mp. 2%) da 200,00 a 205,00 Prodotti d. macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 305,00 a 310,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 300,00 a 305,00 b) farine da pasticceria da 464,00 a 474,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 375,00 a 380,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 255,00 a 260,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 195,00 a 200,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Merlot del Veneto gr. 10-12 da 3,30 a 3,70 Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da 3,80 a 4,20 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 3,40 a 5,00 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 3,50 a 3,80 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,20 a 4,60 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 6,20 a 6,70 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 8,80 a 9,80 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 5,30 a 5,80 Prosecco del Veneto gr. 10/11 da 8,30 a 8,80 Prodotti avicoli - conigli - pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 7,20 cat. M grammi 53/63 a 6,90 Pulcini da carne maschi (cadauno) da 0,41 a 0,43 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,54 a 0,58 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 0,83 a 0,85 - pesanti da 0,84 a 0,86 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,24 a 0,26 - pesanti da 0,31 a 0,36 Galline allevamento intensivo in batteria - medie da 0,21 a 0,23 Anatre mute femmine da 1,86 a 1,90 Faraone all. tradizionale “di voliera” da 2,15 a 2,19 Tacchini pesanti - femmine da 0,93 a 0,95 - maschi da 1,03 a 1,05 Galletti - polli a collo nudo da 1,83 a 1,87 - galletti livornesi da 1,93 a 1,97 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,90 a 1,96 Bestiame suino (prezzi al kg.) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,44 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,40 Oltre 180 kg. fino a 1,30 Magroni da kg. 40 fino a 1,47 Magroni da kg. 50 fino a 1,40 Magroni da kg. 65 fino a 1,36 Lattonzoli da kg. 25 fino a 1,98 Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,69 Prezzi aggiornati a mercoledì 10 novembre 2004 e L’AZiON PRESENTATO NEI GIORNI SCORSI DALLA CEI Nuovo rito per annunciare la bellezza del matrimonio L a bellezza dei contenuti e della forma del nuovo rito del sacramento del matrimonio ci riporta e ci richiama all’affermazione dei nostri Vescovi circa il valore della celebrazione del matrimonio, là dove essi dicono che essa “è la principale e più significativa occasione per annunciare il vangelo del matrimonio”. Conseguentemente: nuovo rito, ricerca e valorizzazione di nuove forme per annunciare la bellezza, l’importanza e il valore salvifico del matrimonio e della famiglia che da esso scaturisce. Chi sono i destinatari di questa novità, non solo liturgica ma pastorale? Certamente coloro che hanno previsto in un prossimo futuro la celebrazione dell’amore di coppia nel sacramento del matrimonio. Ma non solo loro; pensiamo agli adolescenti e ai giovani ancora in ricerca o agli inizi dell’esperienza di coppia. Pensiamo anche ai tanti coniugi cristiani che già hanno celebrato l’inizio della loro vita sacramentale e matrimoniale e oggi la vivono dentro le concrete e quotidiane circostanze. Il nuovo rito davvero si presenta come una miniera di contenuti e di possibilità per trarre spunto per percorsi, brevi o lunghi, di formazione all’amore e di memoria del significato pasquale che l’amore dei battezzati assume. Questo dunque vale per i fidanzati, per gli adolescenti e i giovani e per coloro che già vivono il matrimonio e la famiglia. Anzi, credo che oltre a questi gruppi di persone, il nuovo rito possa diventare anche riferimento di preghiera e di approfondimento teologico e spirituale per noi sacerdoti e per tutti coloro che vivono il celibato e la verginità come particolare profezia del Vangelo. Se è vero come è vero che nel confronto si coglie la ricchezza di ciascuno, il fatto che i consacrati si confrontino con la celebrazione che esprime una vocazione diversa dalla loro ma ugualmente finalizzata all’an- L’ASPETTO LITURGICO Come cambiano testi, gesti e struttura N nuncio del Regno non potrà che avere come conseguenza dei frutti abbondantemente positivi. Una dimensione che mi sembra particolarmente importante, dimensione che arricchisce notevolmente la celebrazione, sono i brani della Sacra Scrittura che arricchiscono non solo la singola celebrazione ma tutto il mistero del matrimonio cristiano. Il rito, immergendo in modo ben evidente le radici della vocazione alla coniugalità e Diversamente da quanto inizialmente stabilito il Convegno Diocesano sul Nuovo Rito del Matrimonio non si svolgerà il 24 novembre, bensì martedì 14 dicembre (ore 20,30 in Seminario per i laici) mercoledì 15 dicembre (ore 9 in Seminario per i preti) Relatore: mons. Giuseppe Busani, già direttore dell’ufficio liturgico nazionale. Alla scuola di teologia si studia il pensiero Toniolo a figura, l’opera e l’attualità del “pensiero-azione” del Servo di Dio Giuseppe Toniolo diventano materia di studio alla scuola di formazione teologica per laici della diocesi, della quale è direttore don Giorgio Maschio: giovedì 18 novembre, dalle 19.30 alle 21.20, negli ambienti della parrocchia di San Vincenzo di Oderzo si terrà infatti il primo incontro dedicato all’insigne economista e sociologo cattolico, riservato a quanti frequentano la scuola diocesana nella sede opitergina. Seguiranno altri sei appuntamenti, fino al prossimo 23 dicembre, nei quali si affronteranno vari aspetti legati alla spiritualità, alla laicità cristiana e al contributo di idee sui temi della dottrina sociale della Chiesa noscenza di una personalità così importante nella storia del movimento cattolico italiano ed europeo, peraltro legata in maniera del tutto speciale alla nostra diocesi». Saranno proprio i componenti del Comitato Toniolo a tenere le relazioni ai sette incontri, nell’ordine incentrati rispettivamente sulla biografia del Servo di Dio, la sua laicità come sposo, padre e docente, il suo pensiero economico, la sua leadership nel movimento cattolico, la spiritualità, l’attualità del suo pensiero e della sua opera, la devozione e il cammino verso la beatificazione. Nel frattempo l’arcivescovo pievigino Beniamino Stella, nunzio in Colombia, ha presieduto il 7 novembre scorso la Messa nel duomo di Pieve nell’occasione della celebrazione mensile in onore del Servo di Dio, altra iniziativa promossa dal comitato per la beatificazione. Lo stesso monsignor Magagnin – tra i delegati alla recente Settimana sociale dei cattolici italiani a Bologna, dove il Toniolo è stato spesso citato – annuncia l’intenzione di organizzare nel corso del 2005 un convegno di alto livello nella nostra diocesi, allo scopo di contribuire ad un’ampia conoscenza del Compendio della dottrina sociale della Chiesa di recente pubblicato. Marco Zabotti Tra le novità cambia la formula “Io prendo te...” in “Io accolgo te...” COMITATO PER LA BEATIFICAZIONE L alla famiglia dentro la fondamentale e comune vocazione battesimale, porta i credenti e tutta la comunità cristiana a mettersi in ascolto del Dio dell’amore e della vita. Questo ascolto si realizza anche mettendosi davanti alle tante e belle pagine della Bibbia proposte dal lezionario del rito del matrimonio. Anche questa diventa una preziosa opportunità per fare un salto di qualità nei percorsi di preparazione al sacramento del matrimonio e di accompagnamento dei gruppi di coniugi, rimettendo al centro, e non in modo episodico, l’ascolto e l’accoglienza della Parola di Dio. Don Roberto Camilotti Vicario episcopale per la famiglia uova veste alla celebrazione del matrimonio. Lo ha deciso la Cei per adattare meglio il rito alla realtà italiana di questi anni. È il primo testo liturgico che i vescovi italiani, dopo il Concilio, hanno modificato. I cambiamenti sono di tre tipi. La struttura rituale con alcuni nuovi elementi: il rito d’ingresso e la memoria del Battesimo, cinque schemi di liturgia della Parola, l’inclusione dei nomi di santi sposi nella preghiera dei fedeli, la possibilità della collocazione della benedizione sugli sposi subito dopo il rito del matrimonio, la consegna della Bibbia prima della benedizione finale. I testi: nuovi quelli circa la memoria del Battesimo, nuove monizioni, una preghiera recitata insieme dagli sposi dopo il Rito del matrimonio, una nuova formula di consenso (“io accolgo te..” e non “Io prendo te...”), più un’altra in forma dialogica, una quarta benedizione sugli sposi strutturata sullo schema delle preghiere eucaristiche. I gesti: la processione al fonte battesimale, l’asper- riguardanti proprio Giuseppe Toniolo. «Come Comitato diocesano per la beatificazione del Servo di Dio Toniolo – spiega monsignor Massimo Magagnin, coordinatore dell’organismo ecclesiale – abbiamo accolto ben volentieri l’invito rivolto da don Maschio per lo svolgimento di una serie di incontri nella scuola diocesana, così da promuovere una significativa co- sione degli sposi con l’acqua benedetta, il bacio del Vangelo, l’invocazione dello Spirito santo (epiclesi) sugli sposi in ginocchio. La riforma mette maggiormente in evidenza il legame tra Eucaristia e matrimonio cristiano ed evidenzia soprattutto la dimensione del matrimonio come vocazione, come dono dall’alto, non solo come scelta dei due fidanzati. Sono previste anche forme celebrative nel caso che uno dei coniugi appartenga ad altra religione o per chi è in difficoltà di fede. A chi non può partecipare all’Eucaristia è consegnata la Bibbia: un forte gesto che evidenzia l’importanza del cammino di fede che può iniziare proprio dalla Parola di Dio che ha in sé un’efficacia sacramentale. Da non trascurare il ruolo rivalutato del ministro ordinato: egli non è solo colui che “assiste” alle nozze e le benedice, ma, anche se gli sposi rimangono i ministri del sacramento, egli ricorda con la sua funzione ministeriale che la benedizione viene da Dio e che il matrimonio è soprattutto un evento di grazia e non solo decisione umana. Il nuovo rito del matrimonio entrerà in vigore per tutta la Chiesa italiana con l’inizio del nuovo Anno liturgico. Nella nostra diocesi non è stato possibile organizzare prima di tale data un incontro con sacerdoti e laici per presentare il nuovo libro liturgico. Sarà possibile solo il dicembre prossimo e come relatore avremo monsignor Giuseppe Busani, già direttore dell’Ufficio liturgico nazionale. Egli ha curato tutto l’iter del nuovo rito, dagli inizi fino alla sua pubblicazione avvenuta in questi giorni. Nel frattempo continueremo ad illustrare in maniera particolareggiata le novità e lo spirito del nuovo rito. Don Adriano Dall’Asta e L’AZiON Chiesa Domenica 14 novembre 2004 9 L’ORDINAZIONE DOMENICA 21 NOVEMBRE IN CATTEDRALE Nuova risorsa per la Chiesa: sei nuovi diaconi L a festa di Cristo Re, che celebreremo domenica prossima, è associata nella nostra diocesi alla giornata per il Seminario. Cristo re-pastore vive nelle persone e nel ministero di coloro che lui sceglie e consacra per continuare la sua missione. Quest’anno la giornata sarà segnata dalla gioia dell’ordinazione di sei nuovi diaconi. È il numero più numeroso sfornato finora e interessa sei parrocchie e foranie diverse. Metà delle foranie della diocesi avrà un nuovo diacono in servizio pastorale. Il mio pensiero va all’ultimo Concilio che ha fatto alla Chiesa due doni preziosi per il nostro tempo: il diaconato e l’ordine delle vergini. Sono due realtà belle ma difficili da capire, da impian- tare e da coltivare. In effetti, vediamo che il loro sviluppo è lento, impegnativo e spesso incompreso. Mi occupo da qualche anno della formazione spirituale nella comunità diaconale diocesana. Il percorso formativo prevede gli esercizi spirituali una volta l’anno e, nell’imminenza dell’ordinazione, un ritiro spirituale ogni due mesi, una giornata di spiritualità ogni anno e la direzione spirituale. Il cammino spirituale degli aspiranti al diaconato è particolare, perché non vivono in un seminario ma nella famiglia, nell’ambiente di lavoro e nella parrocchia. La formazione dipende dalla loro famiglia. Se le relazioni familiari sono mature e rispettose del carisma di tutti, la formazione diventa solida, se sono precarie possono provocare squilibri nel ministero. I diaconi abitano il sociale e in particolare nel lavoro, e grazie al loro sacramento vi portano una testimonianza cristiana forte. Essi vivono anche dentro la comunità parrocchiale e la loro formazione dipende dal cammino che la parrocchia fa, dal parroco che vive accanto a loro e dall’accoglienza che la comunità riserva al carisma del diacono, che non è ordinato per supplire al compito dei presbiteri ma per la missione propria, di cui la Chiesa ha bisogno. Celebriamo con gioia l’ordinazione dei nostri nuovi diaconi, perché confidiamo che Dio porterà a compimento ciò che ha iniziato in loro, ma sentiamoci tutti impegnati nella loro formazione, perché la loro missione è grande. Anche il settimanale diocesano può aiutare il dialogo per un diaconato all’altezza delle attese del Signore. PIEVE: Alberto Azzari SAN POLO: Gianfranco Fantuzzi SACILE: Pasquale Giannini CEGGIA: Gino Moro VALMARENO: Gino Poletta CAMPOLONGO: Elio Tardivo Alberto Azzari, 62 anni, parrocchia di Pieve di Soligo, segretario comunale, coniugato, quattro figli. Gianfranco Fantuzzi, 56 anni, parrocchia di San Polo di Piave, agricoltore, coniugato, quattro figli. Pasquale Vito Giannini, 44 anni,parrocchia di Sacile,impiegato statale, coniugato, tre figli. Gino Moro, 63 anni, parrocchia di Ceggia, pensionato, coniugato, quattro figli. Gino Poletta, 51 anni, parrocchia di Valmareno impiegato, celibe. Elio Tardivo, 57 anni, parrocchia di Campolongo, impiegato, coniugato, tre figli. «La chiamata al diaconato non credo sia riconducibile per me ad un singolo episodio o ad un particolare invito verbale. Si tratta piuttosto di un discernimento di coppia che abbiamo fatto (la mia sposa infatti condivide profondamente questo cammino), leggendo segni molteplici nella nostra vita: dalla frequentazione di gruppi in formazione, a suggerimenti e incoraggiamenti di sacerdoti, a servizi assunti anche occasionalmente, soprattutto nel campo della carità, al servizio come ministro della comunione. La scuola di formazione teologica ha aggiunto ulteriori motivazioni, e l’accoglienza del parroco di Pieve di Soligo mi ha fortemente incoraggiato». «La chiamata mi è giunta inaspettata. Per impegni di lavoro e di famiglia la risposta non è stata immediata. Nel 1988 ho iniziato il cammino come aspirante diacono. Con il passare del tempo è cre- «Le vie del Signore sono infinite. Tutto procedeva bene nella vita e nella mia famiglia, con le figlie tutto ok. Ma il Signore non si accontenta e, tramite il mio parroco don Piero (che mi ha proposto il cammino verso il diaconato), mi ha voluto al suo servizio. Così inizia il cammino verso l’ordinazione: questo cammino ha rafforzato nel tempo il rapporto di coppia, e questa è stata la certezza che il servizio diaconale non è in contrasto con il sacramento del matrimonio. Dubbi, perplessità e interrogativi in questi anni di cammino sono stati e sono tanti, ma una certezza ce l’ho ed è questa: il Signore si è servito del mio parroco per chiamarmi a servirlo; in tutto questo la mia risposta è: “Eccomi”». «Pensavo che la mia vocazione al matrimonio vissuta in pienezza fosse la mia vita, e l’essere sposo e padre felice fosse la mia realizzazione nella famiglia. Anche l’impegno pastorale in parroc- «Ringrazio il Signore del dono del diaconato al quale mi ha chiamato. Mi ha guidato per una lunga strada segnata da momenti di difficoltà e sofferenza. Credo che una par te importante nel mio cammino l’abbiano avuta i quattro parroci che ho avuto, i padri spirituali e alcuni amici diaconi. Una par te molto impor tante l’ha avuta senz’altro la mia mamma con la sua fede e la sua sofferenza. Non da ultimo, devo ringraziare la Vergine santissima sotto la cui protezione metto tutto me stesso». «Ho frequentato da ragazzo gli studi di teologia e di formazione in seminario. Mi sono poi inserito nel mondo del lavoro e nel sindacato. Sposato, tre figli, mi sono trasferito con la famiglia in Campolongo di Co- sciuta in me la consapevolezza che questa era la strada alla quale il Signore, nella sua provvidenza, mi chiamava. Ringrazio il Signore, la mia famiglia e la comunità a cui appartengo per il sostegno ricevuto». chia e in diocesi davano senso e pienezza al mio vivere cristiano. Il Signore però mi ha chiamato a servirlo come diacono, e io ho cercato di prepararmi bene a questa scelta. Sono certo che lo Spirito del Signore continuerà a sostenermi attraverso le persone che mi sentono vicino». AZIONE CATTOLICA: PROSSIMI APPUNTAMENTI Incontro del Movimento lavoratori di Azione cattolica Dopo la pausa estiva, il Mlac riprende il suo cammino formativo con un incontro domenica 14 novembre, alle 10.30, a Castello Roganzuolo, nelle sale parrocchiali. C’è la possibilità di pranzare assieme. Per informazioni telefonare a Lino (0438-788228). Incontro cammino diocesano fidanzati Domenica 14 novem- bre si svolge il secondo incontro del cammino diocesano per i fidanzati. L’appuntamento è a Conegliano, casa Toniolo, dalle 15 alle 18 circa. Incontro di spiritualità per adulti-terza età Mercoledì 17 novembre, a Vittorio Veneto, nella Casa Esercizi, incontro di spiritualità per adulti-terza età. L’orario è dalle 9 alle 17. Guiderà la giornata don Pietro Bortolini. Prenotazioni: in Ufficio diocesano Ac telefono 0438-940374. Esercizi spirituali per Giovani Per chi ha già compiuto i 20 anni, l’invito a partecipare agli esercizi spirituali dal 26 al 28 novembre, dalle 18 del venerdì alle 15 della domenica, a Colcumano, nella casa di spiritualità Papa Luciani. Guida la riflessione don Giorgio Bezze, assistente nazionale del settore Giovani dell’Azione cattolica. Informazioni e prenotazioni in Ufficio diocesano Ac telefono 0438940374. Percorso formativo per genitori dei ragazzi dell’Acr Per camminare insieme con i figli che partecipano all’Acr il primo di tre appuntamenti per i genitori domenica 21 novembre a Torre di Mosto, dalle 9.45 alle 12 (locali della parrocchia). negliano nel 1994: in questa comunità ho ricevuto l’invito ad iniziare il cammino di formazione al diaconaro permanente. Penso al diaconato come al ministero dell’accoglienza e del servizio là dove le relazioni umane soffrono la fatica, le tensioni e le rotture del vivere quotidiano. Lo sento come ministero dell’accompagnamento nel mondo del lavoro, nella società, nella famiglia e nella comunità cristiana». VOCAZIONI: Continuano gli incontri dei gruppi ono già al secondo appuntamento gli incontri dei gruppi vocazionali per ragazzi e giovani. Ecco gli appuntamenti del prossimo fine settimana - sabato 13 novembre, dalle 16.30 alle 22, in Seminario, incontro del gruppo Sicar (ragazze dai 19 anni in su) tema: “Il dinamismo dell’Eucaristia”; - domenica 14 novembre, dalle 9 alle 16, in Seminario, incontro gruppi Ester, Samuel e Giona (ragazzi e ragazze dalla quarta elementare alla seconda media). Tema: “Venite! Ho qualcosa da dirvi! - Come vivere la liturgia della Parola”. Portare il pranzo al sacco. Si conclude la prossima settimana il percorso dei laboratori vocazionali nelle sedi di Orsago e Susegana: - Lunedì 15 novembre, nella chiesa parrocchiale di Susegana, incontro conclusivo di preghiera con adorazione eucaristica, alle 20.30. Tema: “Chiamati a diventare discepoli” (Gv 6, 59-70) L’incontro è aperto a tutti, anche a quanti non hanno partecipato ai laboratori. - Venerdì 19 novembre, alle 20.30 in Seminario, incontro del Centro diocesano vocazioni. S 10 e L’AZiON Chiesa Domenica 14 novembre 2004 APPELLO DI MONS. MARCUZZO IL GRUPPO GIOVANI DEL MOVIMENTO PER LA VITA Cattolici, continuate a visitare la Terrasanta! «L a difficoltà per i cristiani in Palestina - sottolinea mons. Marcuzzo, il vescovo di Nazaret originario della nostra diocesi, che abbiamo incontrato poco prima dell’aggravarsi di Arafat - è prima di tutto di ordine morale, ma anche sociale ed economica. Per quanto riguarda la questione morale e cristiana, bisogna dire che il terrorismo e la guerra fanno violenza alla nostra coscienza cristiana. I nostri cristiani sono cittadini di questa terra, cittadini della Palestina. Sono coinvolti nella ricerca della pace, ma non con questi mezzi che hanno già fatto la loro prova, dimostrandosi vani. L’unica pista è quella del negoziato. Ciò richiede tempo. C’è poi la questione sociale. Siamo una piccola comunità numerica. In Israele, Palestina e Giordania ci sono 8 milioni di musulmani, 5 e mezzo di ebrei, sono solo 350 mila invece i cristiani in Terrasanta. Per di più divisi tra cattolici e ortodossi; i cattolici sono a loro volta divisi in chiese di tradizioni diverse. Infine, c’è la questione economica. La Terrasanta da quattro anni vive una situazione molto difficile; i più poveri soffrono e tra i più poveri ci sono i nostri cristiani che e- rano e sono legati al settore del turismo, che è in crisi. Erano guide, vendevano ricordini. Oggi, a chi? Basti pensare che a Nazareth, dove per altro non c’è Intifada (fa parte di Israele) e tutto dovrebbe essere normale e tranquillo, abbiamo in media il 30% di disoccupazione nella comunità arabo-cristiana, il 22% in quella araba, mentre tra gli israeliani questa scende all’11,5%. Prima Israele aveva un buono stato sociale, ora è tutto distrutto, l’ottimo aiuto che arrivava a chi ne aveva realmente bisogno, non c’è più». Dalla situazione dei cristiani passiamo a parlare di quella generale. Violenze e terrorismo continuano a imperversare. Chi non vuole la pace? «La lotta nazionale non è terrorismo. È sacrosanto diritto e questo va precisato. La violenza terroristica invece ha portato più acqua al mulino israeliano e danno al popolo palestinese. Ma è frutto di disperazione. La pace? Tutti dicono che la vogliono. Ma chi può farla? Chi ha più mezzi». E chi ha i mezzi? «Israele ha i mezzi e può fare la pace. Israele ha tutto in mano: dalla mela che noi mangiamo a cena, al numero con cui si nasce. Sì, perché prima si dà un numero ad ogni nato, segno che contraddistingue, poi il nome. E ancora, l’acqua, la luce, il mercato sono in mano ad Israele». L’America e l’Europa possono contribuire al processo di pace? «Ci vuole un terzo per fare la pace. Ma l’esperienza ci dice che l’Onu è impotente. L’Europa ha buone idee, ma non ha credibilità presso Israele, per il passato. Il terzo potrebbe essere l’America, ma questa non ha volontà politica di pace, perché sta da una parte». Le colpe e il ruolo di Arafat? «Sono un vescovo, non distribuisco colpe a questo o a quello. Il suo errore è di aver dato fiducia a tanti suoi amici. Non tutti se ne sono dimostrati degni. Ha lottato contro Israele e non ha ottenuto nulla, ma a Oslo ha fatto la sua scelta. Ha compiuto un atto di realismo dicendo: riconosco lo Stato israeliano per il 78% della terra che mi ha preso, però voglio uno Stato palestinese e un popolo palestinese nel 22% di terra che mi rimane». Perché chiede ai pellegrini di venire in Terrasanta. «Il più bel gesto di solidarietà è la presenza di pellegrini in Terrasanta. I pel- S legrini vengono in questi luoghi per trovarvi la pace. Questi popoli che, negli stessi luoghi, si combattono vedono i pellegrini e si chiedono perché sono lì. A cercare, qui, la pace. Non abbiate paura. Venite, tutti i luoghi santi sono in posti sicuri. Il pellegrino non si tocca, non è nella mentalità e degli uni e degli altri. Il 22 dicembre i cristiani di Terrasanta faranno un giorno di digiuno per la pace. Chiediamo a tutti i cristiani di fare altrettanto, o di fare una veglia, o una marcia. Ma che sia un giorno dedicato da tutti i cristiani alla pace in Terrasanta». Simonetta Venturin Bruno Cescon abato 9 ottobre si è svolto un incontro pubblico del Movimento per la vita di Vittorio Veneto intitolato “Le ragioni di un impegno per la vita”. Svoltosi al collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto, ha avuto come relatore Ubaldo Camillotti e lo studente Andrea Bianchi. La conferenza è stata introdotta dal presidente del Movimento per la vita di di Vittorio Veneto Mario Botteon che ha delineato le varie attività che svolge il Movimento e il Centro di aiuto alla vita presente nella casa di accoglienza “Mater Dei”. La conferenza è stata organizzata dal gruppo giovani del Movimento per la vita di Vittorio Veneto insieme al presidente per incontrare i ragazzi del Veneto vincitori del premio “Strasburgo 2004”, concorso scolastico europeo del Movimento sul tema “Radici e vocazione dell’Europa”. Il gruppo giovani ha partecipato con interesse alla conferenza portando il proprio contributo e le proprie esperienze di vita. E si è augurato di vivere presto altri incontri culturali. Francesco Dei Tos COMUNITÀ DI TAIZÈ: INCONTRO A SERNAGLIA È fissato per giovedì 18 in chiesa a Sernaglia il prossimo appuntamento di preghiera in preparazione all’incontro mondiale dei giovani organizzato come ogni anno dalla CENTRO STUDI BIBLICI: Seminario sui testi dell’Avvento I l Centro Studi Biblici di Sacile propone nei prossimi giorni un seminario di studio sistematico sul tema “I testi profetici dell’Avvento”. Il seminario si terrà nell’arco di tre giorni: lunedì 15, marttedì 16 e merfoledì 17 novembre dalle 9 alle 11. A tenere le lezioni, presso la sede del Centro Studi Biblici, sarà la biblista Roberta Ronchiato. Il corso è indirizzato principalmente a sacerdoti e religiosi, ma è aperto a tutti. Per informazioni: tel. 0437. 71158; e-mail [email protected] Nuova Corolla M-MT. Aumenta il divertimento, riduce i consumi. Comunità di Taizè: stavolta l’appuntamento sarà dal 28 dicembre 2004 al 1° gennaio 2005 a Lisbona (Portogallo). Sono tre giorni di preghiera e condivisione di giovani di molti Paesi, di diverse chiese, di diverse tradizioni cristiane; che però vengono per guardare a quanto li unisce e non a quanto li divide: un “pellegrinaggio di fiducia”, lo definiscono i frères di Taizè. L’ultimo appuntamento diocesano preparatorio all’incontro mondiale sarà venerdì 26 novembre nella cripta della Cattedrale di Vittorio Veneto. Per informazioni e prenotazioni: 329.1715570, 339.5479082, [email protected] . l Nuovo motore diesel 1.4 Common Rail da 90 CV interamente in alluminio. l Cambio robotizzato M-MT di serie con due modalità di guida: sequenziale e automatica. l Massimo divertimento e prestazioni di classe superiore con consumi ed emissioni di una city car. VENITE A PROVARLA ANCHE SABATO 23 E DOMENICA 24. *CHIAVI IN MANO (I.P.T. ESCLUSA). Consumi da 4,3 a 5,8 l/100 km. Emissioni CO 2 126 g/km. 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Per questo motivo la famiglia è modello e cellula costitutiva della fratellanza universale della società umana”. Con queste parole il filosofo russo Vladimir S. Solov’v ripropone il concetto di famiglia come “modello e cellula” della società. E la famiglia assume tale ruolo proprio in forza del legame radicale tra persone diverse che si uniscono nell’esistere e nel progettare, nella fratellanza e nel reciproco rispetto. Lo sgretolarsi della famiglia Domenica 14 novembre: Alle 11 celebra la Messa a Oderzo per la giornata del ringraziamento. Dalle 15 a Pieve di Soligo guida il “Percorso formativo familiare al senso vocazionale della vita” e celebra la Messa. Lunedì 15: Alle 10.30 riceve i vicari episcopali. Nel pomeriggio visita sacerdoti. Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne delle foranie di Oderzo, Motta di Livenza e Torre di Mosto. Martedì 16: Al mattino udienze. Alle 11 al collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto partecipa alla presentazione del dossier per la giornata delle migrazioni. Nel pomeriggio visita sacerdoti. Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne foranie di Vittorio Veneto e Pedemontana. Alle 20.30 a Costa di Vittorio Veneto tiene un incontro per la comunità e le parrocchie del circondario. Mercoledì 17: Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne forania di Sacile e alle 20.30 a San Polo di Piave presiede una veglia di preghiera in preparazione alle ordinazioni diaconali. Giovedì 18: Alle 9 in casa esercizi a Vittorio Veneto presiede la riunione del Consiglio presbiterale. Alle 18 celebra la Messa a Trieste. Venerdì 19: Al mattino udienze. Alle 18.30 celebra la Messa in seminario e alle 20.30 a Sacile presiede una veglia di preghiera in preparazione alle ordinazioni diaconali. Sabato 20: Celebra la Messa: alle 7.30 dalle Suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto; alle 10 a Scomigo e alle 18 a Chiampo in onore del beato fra’ Claudio. Domenica 21: Celebra Messa e Cresime: alle 9.30 a Castello Roganzuolo e alle 11 a San Fior. Alle 15 celebra la Messa a Col San Martino per il centenario della chiesa parrocchiale. Alle 17.30 in Cattedrale presiede la Messa con l’ordinazione di 6 diaconi permanenti. L’amore per l’amato è il vero anello nuziale sotto il peso della caduta dei valori di fratellanza e condivisione e di fronte al prevalere dell’egoismo e dell’orgoglio, identifica la crisi di una società che si diluisce in interessi privati, si frantuma in squilibri economici perdendo i valori condivisi. La famiglia, poi, è certamente fondata sulla relazione di coppia e quindi sull’essere “una carne sola” come dice la Genesi. Tuttavia se la sessualità è concepita come unico collante è difficile che il matrimonio diventi armonia relazionale, struttura generativa e fonte di vita. È l’amore per la persona, nella complessità che questo termine porta con sé, il vero anello nuziale che unisce intimamente corpi e cuori e che ha nella fecondità non solo la capacità di vincere la morte, ma anche di continuare la creazione divina. La famiglia ci testimonia che ogni persona è dono per l’altra e che ognuno è indispensabile e prezioso. Questo compito non è comunque esclusivo della famiglia, anche se in essa trova specifica accentuazione. L’amore per la persona, avere cura degli altri, è un compito universale, una figura della paternità/maternità che trascende la famiglia e diventa compito e fine per ognuno, al di là della condizione coniugale, e che configura più in generale il senso stesso del vivere. Per questo nelle nostre comunità abbiamo bisogno della presenza degli sposati e anche di chi non lo è. Entrambi vivono per e dello stesso amore pur con concretezze diverse. Sta crescendo anche da noi la sensibilità verso una comunità più attenta alla dimensione relazionale, costruita sul modello della famiglia, dove il vivere insieme si fonda su questa ricerca appassionata per l’amore alla persona. Gioiamo della speranza che nasce dal vedere sempre più sacerdoti chiedere di vivere assieme in comunità, sempre più in sintonia con la vita, talora complessa, delle famiglie della parrocchia. In queste case, dove le persone cercano di amarsi, immaginiamo che anche Dio sceglie idealmente di essere ospite e di sedersi alla mensa. Per questo crediamo che questa ricerca incessante dell’amore per la persona possa solo trovare compimento nella ricerca dell’amore di Dio e nell’attesa vigile e operosa di incontrare il suo volto. Gian Antonio e Daniela Dei Tos A ODERZO TANTE FAMIGLIE CON IL VESCOVO D oveva tenersi al Brandolini l’incontro di domenica scorsa del vescovo Giuseppe con le famiglie con figli dalla quarta elementare alla terza media. Ma la grande risposta all’invito del Vescovo ha costretto gli organizzatori a spostare l’evento in duomo. Oltre 160 sono state le fa- miglie partecipanti, un centinaio i bambini e i ragazzi che hanno preso parte alle attività di animazione. Il prossimo appuntamento del Percorso formativo familiare al senso vocazionale, tenuto dal Vescovo, è a Pieve di Soligo domenica questa, 14 novembre, dalle 15 alle 18.30. Con l’appuntamento di Pieve si conclude la prima serie degli incontri tenuti in quattro centri della diocesi. L’iniziativa riprenderà il 5 dicembre in seminario a Vittorio con il primo appuntamento del secondo giro di incontri. OGGI Domenica Domenica 14 novembre - Trentatreesima del Tempo Ordinario Ml 4, 1-2; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21, 5-19 Prima settimana del Salterio I brani di Malachia e di Luca, con il loro stile apocalittico, prestano il fianco ad un’interpretazione che può essere, allo stesso tempo, terrificante ed evasiva. Il profeta Malachia, di fronte al dilagare delle infedeltà del popolo e alla corruzione dei sacerdoti, non vede altra possibilità di un intervento risolutore e finale di Dio, il “giustiziere”, che può riaprire nel futuro qualche finestra di speranza. Anche il testo di Luca ci parla di un tempo pieno di bagliori di guerra, di odio e di confusione: la gente è in balia di sovvertimenti, di poteri che decidono arbitrariamente senza tener conto delle persone. Davvero, in questo quadro sconvolgente e deprimente, la tentazione è la paura, la disperazione, la resa incondizionata. Tuttavia, dopo questo panorama di sofferenze e desolazioni, sia Malachia che Luca, con linguaggi e tonalità differenti, ci invitano a vedere i raggi di so- le che filtrano tra le dense nubi e la presenza amorosa di Dio che, per quanto nascosta, non si è dileguata. Oggi questa Parola ci chiede (e non è poco) di perseverare, di fissare il nostro cuore in Dio, di non lasciarci smuovere dalle illusioni e di non lasciarci paralizzare dalla paura. Ci viene chiesto di leggere in profondità il messaggio di Gesù. Al di là del linguaggio che usa, il suo non è un annuncio di sventure, ma di gioia e di speranza: chi è nel dolore e attende il Regno di Dio deve sapere che sta per spuntare l’aurora di un nuovo giorno. “Alzatevi e levate il capo…”. Il tempo di cui parla Gesù non è quello del terrore e dello spavento, ma quello della gestazione che prepara il parto. Il nuovo giorno, quello del Regno, non arriva tra i trionfi, gli applausi e l’approvazione degli uomini. Per i suoi discepoli Gesù prevede prigionie, calunnie, tradimenti tali da far credere loro di aver sbagliato le scelte della vita. Ricorda loro che non potranno ricorrere ai metodi di chi li perseguita: dovranno convincersi che la loro forza sta in ciò che gli uomini considerano debolezza. Saranno sempre pecore in mezzo ai lupi e non potranno mai tra- CONSULTA PER I CIRCENSI: A Conegliano messa e tavola rotonda L a Consulta diocesana per i fieranti e i circensi organizza per domenica 14 novembre una tavola rotonda sul tema “Vangelo in famiglia al circo e al luna park”. L’appuntamento è fissato alle 15 a casa Toniolo di Conegliano. Saranno presenti monsignor Piergiorgio Saviola, direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale dei circhi e luna park, che tratterà il tema “I valori evangelici nelle famiglie dei fieranti e circensi”. Alcuni operatori dello spettacolo viaggiante porteranno poi la loro testimonianza. Anche il vescovo Giuseppe Zenti interverrà per un saluto. Al mattino, alle 11, a Conegliano al Circo di Vienna, si terrà la messa presieduta da don Piergiorgio Saviola e concelebrata dal responsabile diocesano di settore don Mirko Dalla Torre. USMI: Incontro formativo a Vittorio Veneto vestirsi da lupi, pena il fallimento. Il cristiano non dovrà attendersi liberazioni miracolose: perderà i suoi beni, il suo lavoro e forse anche la reputazione e la vita a causa del Vangelo. Più che mai la Parola ci richiama al presente, all’oggi. A quello che sta accadendo, più che al futuro. Ci sono tre possibili reazioni da parte nostra: quella della paura e del rifiuto… perché il mondo è troppo brutto. Quella della resa… perché ormai solo Dio può fare qualcosa. A noi non resta che stare a guardare. E infine quella più cristiana e responsabile della testimonianza coraggiosa e perseverante che sa dire all’uomo d’oggi “cose nuove” capaci, nonostante le Cassandre sempre annunciatrici di male, di generare fiducia e speranza. E solo Dio sa di quanta speranza il mondo ha bisogno. Don Fabrizio Mariani S abato 13 novembre, alle 8.30, dalle suore di Maria Bambina in Vittorio Veneto, ci sarà un incontro formativo con la dottoressa Anna Casanova, che svolgerà la seconda parte della tematica “La costruzione delle relazioni”. CARITAS: PRESENTAZIONE DEL DOSSIER IMMIGRATI M artedì 16, alle 11, al collegio San Giuseppe a Ceneda la Caritas diocesana presenta “Società aperta, società dinamica e sicura”, il dossier 2004 sull’immigrazione redatto dalla Caritas italiana. Intervengono il vescovo Giuseppe, don Bruno Baratto della Caritas di Treviso, il direttore della Caritas diocesana don Ferruccio Sant e il segretario provinciale della Cisl Maurizio Cecchetto. Esercizi spirituali per sacerdoti Q uanti intendono partecipare al ritiro per sacerdoti che si tiene dalla sera del 21 al pranzo del 26 novembre nella Casa Esercizi del Castello Vescovile (guida don Olivo Bolzon) sono pregati di iscriversi al più presto presso don Adriano Dall’Asta o alla stessa Casa Esercizi. LIBRO DI CAMILLO PAVAN CONEGLIANO Ecco cosa restò dopo la Grande Guerra I n sordina, se non quasi sottobanco, e per giunta in sole 340 copie numerate, è da poco uscito “L’ultimo anno della prima guerra. Il 1918 nel racconto dei testimoni friulani e veneti” di Camillo Pavan, che come sempre è editore di se stesso. Un libro esiguo di pagine (64 e con caratteri tipografici ai limiti del leggibile), ma ricco di oltre 90 testimoni per un racconto collettivo della guerra vissuta dai “combattenti senza divisa” di qua e di là del Piave. Con questo straordinario lavoro di conservazione a futura memoria, Camillo Pavan chiude il suo ciclo dedicato alla Grande Guerra, cominciato nel 1997 col poderoso “Caporetto. Storia, testimonianze, itinerari”, e continuato nel 2001 e luglio 2004 rispettivamente con “I prigionieri italiani dopo Caporetto” e “In fuga dai tedeschi. L’invasione del 1917 nel racconto dei testimoni”. “L’ultimo anno della prima guerra” – disponibile solo chiamando l’autore (20 euro, telefono e fax 0422400618) – si caratterizza in particolare per il tema, invero poco esplorato, del ritorno dei profughi e per quello, dimenticato o ignorato, dei “recuperanti di mestiere”. Ecco alcune testimonianze di questi ultimi. “Qua vicino, un po’ più su delle Campagnole, i tedeschi hanno messo la passerella, nel giugno del ’18, e mi ricordo – racconta nel libro Elio Zambon (Santa Croce, Montello) – che quando ero “bòcia” c’erano più granate che sassi, sul Piave, perché tutte le artiglierie tiravano su quella passerella. Non solo bombe si trovavano. Quando ero piccolo si scendeva qui giù per il bosco e si trovavano mezze teste, denti, ossi, di tutto”. “Una volta mi è capitato di piantare il vanghetto per terra, e ho preso giusto il teschio di un austriaco – ricorda Angelo Dalla Palma (Santa Mama, Montello) – spaccandogli la mandibola con tutti i suoi denti; l’ho presa su e l’ho portata a casa. Qualche giorno dopo è venuta a trovarci una donna di Camposampiero che avevamo conosciuta da profughi e io le ho messo la mandibola dentro la sporta. Quando se ne è accorta per poco sveniva! Robe che non si dovrebbero fare, ma i bòce no capisce gnente!”. (MS) CONVEGNO SULLA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO A palazzo Piccin di Vittorio Veneto, sede del 1º Comando delle forze di difesa, venerdì 12 e sabato 13 novembre, a partire dalle 10, un convegno internazionale su “La Battaglia di Vittorio Veneto. S iamo cambiati, qui a Nord-Est. Lo dicono tutti. Capannoni, internet, benessere, globalizzazione, secolarizzazione, immigrati... Ma come siamo cambiati? A cercare di comporre, ciascuno dal suo osservatorio, i tasselli di una risposta ci proveranno Ferdinando Camon, Willy Mazzer, Paolo Zaja, Giorgio Roverato, Vittorio Filippi. Sono loro i relatori di “Vivere a Nord-Est tra presente e passato prossimo”, il corso di formazione per insegnanti di materie umanistiche promosso dal coneglianese Cifs, Consorzio di scuole su- Aspetti militari”. Sul tema, per certi versi ancora controverso, intervengono studiosi ed esperti, in particolare degli Uffici storici degli eserciti ungherese, austriaco, germanico e italiano, quindi Todman del CONEGLIANO Giorgio Roverato e il mito del Nord-Est periori. Obiettivo, fornire ai docenti chiavi di lettura del mutamento, di cui sono primi attori e futuri inquilini gli alunni che si trovano davanti. Traguardo finale, docenti pronti per una scuola che riserva alle autonomie di ciascuna scuola la scelta di una porzione del programma. Il Domenica mattina i concerti aperitivo R affinato (ma sempre molto seguito) appuntamento musicale d’autunno è quello con i “Concerti aperitivo”, organizzati dall’Istituto musicale “Benvenuti” di Conegliano. Quest’anno la serie è tutta dedicata alle musiche di Ludwig Van Beethoven. I quattro concerti, in programma al ridotto del teatro Accademia in queste mattinate domenicali di novembre, intendono far conoscere alcune pagine del repertorio cameristico per archi, così come di sonate per pianoforte e per violino, scritte dal grande compositore tedesco. Dopo il concerto inaugurale dello scorso 7 novembre, che ha avuto come protagonista la pianista Gloria Campaner, domenica 14 novembre, alle 11, toccherà al Quartetto “Ianus” cimentarsi con due composizioni beethoveniane: il Quartetto in do minore op. 18 n. 4 per archi, e il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 per archi. La serie dei “Concerti aperitivo” proseguirà il 21 novembre, sempre alle 11, con il violino e il pianoforte di Gisella Curtolo e di Carlo Rebeschini. Gran finale domenica mattina 28 novembre, quando Giuseppe Borin proporrà la sonata n. 23 op. 57 “Appassionata”. Athos Tassi “Queen Mary College” di Londra, Ceschin di “Cà Foscari” (Venezia) e Gabriele de “La Sapienza” (Roma). Organizzano il Centro studi storico-militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” (presidente Lorenzo Cadeddu) e lo Stato Maggiore dell’Esercito-Ufficio Storico. corso si articola in cinque incontri, dall’8 novembre al 13 gennaio 2005. I prossimi sono il 23 novembre con Giorgio Roverato e “Il mito del Nord-Est: storia e preistoria”, e il 10 dicembre con Willy Mazzer e “Adolescenti a Nord-Est oggi”. Tutti gli incontri si svolgono dalle 15 alle 18 all’Isiss Fanno. Il percorso proseguirà poi a maggio con la seconda edizione del festival di letteratura, aperto a tutti, “Scrittori ed editori a Nord-Est”. Per informazioni: Cifs, alla scuola Marco Fanno, 0438-418691, www.in-forma.org. (TB) C’ erano tanti preti mercoledì 3 novembre all’Isola dei Morti di Moriago per rendere omaggio al capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi. Erano lì anche per ricordare, simbolicamente, i loro confratelli che 87 anni prima scelsero di rimanere a fianco delle proprie popolazioni nei lunghissimi mesi dell’occupazione austro-ungarica. Dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre del 1917, infatti, l’imperativo era scappare, e scappare. I più informati, i più furbi, coloro che avevano mezzi e denari lo avevano già fatto per tempo, sin dalle prime frammentarie notizie della pesante sconfitta militare. Chi aveva invece poco, magari una casetta e qualche mucca (ed erano tanti), non volle staccarsi da tutti questi “sacrifici” e restò in attesa, in balìa degli eventi. Insomma, che arrivassero questi austrotedeschi, e amen! Con loro rimasero preti “altrettanto poveri” e “vescovi congiunti al loro popolo” come quelli di Belluno, Ceneda e Concordia, ricorda Mario Bernardi in “Di qua e di là del dal Piave”. Per questo atto di coraggio, il vescovo di Concordia e Portogruaro, monsignor Francesco Isola, «dopo Vittorio Veneto – racconta Luigi Bruti Liberati ne “Il clero italiano nella Grande Guerra” – fu addirittura accusato di austriacantismo, cacciato a “furor di popolo” da Portogruaro e infine processato per aver tenuto intelligenza col nemico». «Il giorno 3 novembre (1918, ndr) mi si presentò un Ufficiale che si disse incaricato di perquisire il Vescovado. Sorpreso, mi feci però dovere di accompagnarlo… Intanto si udì nel cortile del Vescovado un gridio incomposto, si videro – così nel memoriale di monsignor Isola, ripreso da Bruti Liberati – dei giovinastri della teppa cittadina accompagnati dagli arditi d’un Battaglione irrompere furiosamente nelle stanze. Dopo un’istruttoria durata ben due anni la sezione d’accusa della corte d’appello di Venezia, riunitasi – aggiunge Bruti Liberati – il 21 ottobre 1920, emise sentenza assolutoria nei confronti del prelato». Diversi, anzi molti, i “Preti d’oltre Piave” che scrissero “pagine eroiche del Veneto invaso” – mutuando e prendendo dall’omonimo libro di Carlo Trabucco – come don Giovanni Morgantini, parroco de La Salute a San Stino di Livenza, che in calesse portò in salvo a Caorle la “spia italiana” De Carlo, braccato dalla gendarmeria austriaca. «Il sottoscritto, inviato in missione speciale di spionaggio a danno del nemico, dal Comando VIII Armata Ufficio Informazioni, nei primi giorni di agosto 1918 nella zona di Vittorio, ha l’onore di attestare che, durante tutta la permanenza in Vittorio (circa tre mesi) ebbe – scrive il tenente degli Arditi Alessandro Tandura in data 4 novembre 1918 – dal Cappellano Militare don Apollonio Piazza, prigioniero di guerra, largo e incondizionato appoggio. È merito del suddetto don Piazza se il sottoscritto poté comunicare al proprio Comando per mezzo di piccioni viaggiatori, utilissime e delicate notizie sul nemico. Egli aiutò inoltre, a rischio di venir fucilato, il sottoscritto a tenersi nascosto, poiché la sua presenza a Vittorio era stata segnalata al Comando austriaco». Fra questi religiosi anche suor Elettra Veronesi delle Suore della Misericordia che dal paesetto di Lago, dove giunse nel 1910, resta a consolare, assistere e aiutare chi non ha potuto o voluto passare in tempo e per tempo il Piave. Vede arrivare croati, slavi, bosniaci «con gli zai- ni rigonfi, le spalle cariche di soffici e candide coperte di lana, di solide scarpe, riparati sotto la pioggia da ombrelli e ombrellini d’ogni colore. Sono più di sei mesi che si vive senza poter provvedere nulla, perché botteghe non ne esistono più. Senza pane, senza polenta, privi di olio, di lardo, di burro, di medici e di medicine; se i nostri non vengono presto a liberarci – annota la religiosa sul diario – la nostra sorte è fissata. Che cosa si può sperare di raccogliere se il frumento è stato falciato per darlo in pasto ai cavalli, le patate appena piantate tolte e mangiate dai soldati affamati? Si allineano le bare dei vecchi e dei piccoli e le donne non hanno più occhi che per piangere». «Ella – commenta Carlo Trabucco – sta a rappresentare le centinaia di suore che da San Donà a Belluno, da Valdobbiadene a Cividale, da Vittorio a Fonzaso a Udine a Portogruaro, hanno profuso tesori di abnegazione e di sacrificio (scontato da alcune con la vita) a favore della popolazione, che ha guardato alle sue suore come a specchio di quella bontà che durante quei dodici mesi (di occupazione, ndr) non è stata certo profusa dagli invasori». Mario Sanson e L’AZiON Domenica 14 novembre 2004 La visita di Ciampi a Moriago riporta alla luce anche l’eroismo di tanti parroci durante l’occupazione del ’17-’18 A CONEGLIANO, PIEVE E SACILE Attori di prim’ordine nei teatri diocesani N ovembre segna l’avvio della nuova stagione di prosa 2004-2005 nei teatri Accademia di Conegliano, Zancanaro di Sacile e Careni di Pieve di Soligo. All’appello manca ancora il Verdi di Vittorio Veneto e il Cristallo di Oderzo. Gli spettacoli in programma nelle tre sedi sono tutti di grande richiamo, con interpreti e registi di fama nazionale e internazionale. La novità consiste nell’aver voluto inserire in cartellone, oltre alla tradizionale prosa, anche altri generi, come il balletto, il recital “misto” di musica e recitazione, il monologo. La stagione nei tre teatri durerà fino alla prossima primavera. L’Accademia propone al suo pubblico otto spettacoli, lo Zancanaro sette e il Careni quattro. Gli abbonati hanno coperto già buona parte dei posti disponibili, per cui non sarà facile riuscire ad acquistare biglietti singoli. Chi fosse inte- DA PONTE: Concerto dei Filarmonici M artedì 16 novembre, alle 20.45, al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto concerto dell’Accademia i Filarmonici, Sergej Krilov violino e Alberto Martini primo violino. Verranno eseguiti brani di Mozart (Ouverture de Le Nozze di Figaro), Beethoven (Concerto in re magg. op. 61 per violino e orchestra) e Haydn (Sinfonia in mi bem. magg. op. 99). MUSICA E DANZA SACILE Venerdì 12 novembre dalle 21 al Palamichieletto concerto di Max Pezzali. Per informazioni 049-8644888. LUTRANO Sabato 13 alle 20.45 in chiesa a Lutrano in occasione della Festa del ringraziamento concerto vocale e strumentale con Sandro Carnelos all’organo, il quintetto di ottoni Plavis Ensemble e il coro Giovani del Contrà di Camolli diretto da Roberto Brisotto. CISON Per la rassegna “Soul &Strings” sabato 13 alle 21 al teatro La Loggia concerto di Eric Roche. CONEGLIANO Per i “Concerti aperitivo 2004”, domenica 14 novembre alle 11 al ridotto del teatro Accademia concerto del Quartetto Ianus. Andrè De La Roche il 14 novembre è a Conegliano Paolo Poli il 25 novembre è a Sacile Arnoldo Foà il 25 novembre è a Pieve Johnny Dorelli il 4 dicembre è a Conegliano ressato dovrà perciò muoversi per tempo. Le rappresentazioni saranno tutte in orario serale (inizio alle 21), ma all’Accademia di Conegliano sono previste anche quattro repliche domenicali pomeridiane. gione comincerà domenica 14 novembre con “Don Chisciotte, ovvero storia del cavaliere della fantasia”. Protagonista il ballerino e attore Andrè De La Roche. Lo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo di Miguel De Cer vantes, di cui ricorre quest’anno il quarto centenario della pubblicazione. Esso I primi spettacoli in cartellone All’Accademia la sta- COMUNALE DI TREVISO: Le nozze di Figaro V enerdì 12 novembre alle 20.45 e domenica 14 alle 16 al Teatro Comunale di Treviso viene rappresentata l’opera “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Figaro è interpretato da Francesco Verna mentre la regia è a cura di Maurizio Scaparro. Le musiche sono eseguite dall’orchestra Accademia i Filarmonici mentre il coro è l’Athesis Corus diretto da Filippo Maria Bressan. Organizza Teatri spa. COLLALTO Domenica 14 novembre alle 16 nella chiesa di San Giorgio per il Festival organistico internazionale concerto del maestro Rob Waltmans. MOSTRE SARMEDE La XXII edizione della Mostra internazionale dell’illustrazione per l’infanzia si può visitare fino al 19 dicembre nei seguenti orari: feriali: 913, 14-16 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.30-21.30. CONEGLIANO Alla galleria di via Rosselli si può visitare la mostra “Momenti, paesaggi e poesia nei fiori” con opere di Gabriella Lorenzet. Aperta fino al 14 novembre dalle 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 20, chiusa il lunedì. CONEGLIANO Alla galleria del- sarà rappresentato anche a Sacile il prossimo 7 febbraio 2005. Nella serata di giovedì 25 novembre andranno in scena contemporaneamente i primi due spettacoli in cartellone nei teatri Zancanaro di Sacile e Careni di Pieve di Soligo. Nella cittadina friulana Paolo Poli presenterà la commedia in due tempi “Il ponte di San Louis Rey”, scritta e interpretata da lui stesso e tratta da un romanzo dell’americano Thorton Wilder. Sabato 27 e domenica 28 novembre la si potrà vedere anche a Conegliano. A Pieve di Soligo toccherà invece ad Arnoldo Foà, uno dei “grandi vecchi” del teatro italiano, inaugurare la stagione con il monologo “Novecento” di Alessandro Baricco, testo da cui qualche anno fa fu ricavato il film di Giuseppe Tornatore “La leggenda del pianista sull’oceano”. Ancora all’Accademia di Conegliano, sabato 4 e domenica 5 dicembre Johnny Dorelli e Antonio Salines proporranno “I ragazzi irresistibili”, un classico brillante di Neil Simon. Il giorno 13, a Sacile, appuntamento con “Tartufo” di Molière, che avrà Flavio Bucci come protagonista. Athos Tassi SALVADOR DALÌ A VENEZIA È veneziana la mostra centrale del centenario della nascita di Salvador Dalì, grande protagonista del Surrealismo novecentesco. Al genio ribelle e poliedrico del maestro catalano, palazzo Grassi dedica, fino al 16 gennaio, una delle retrospettive più complete e meglio selezionate degli ultimi anni. Una mostra di oltre 200 opere che ripercorre a ritroso l’esperienza anticonformista di Dalì: dagli ultimi lavori più decadenti e crepuscolari fino alle cosiddette “opere atomiche”; dagli ologrammi fino alle sperimentazioni pittoriche dei pri- l’Assunta di piazza Cima c’è la mostra “Colore e poesia” di Luciana Vettorel Ghidini. Aperta fino al 14 novembre dalle 15 alle 19.30 da martedì a venerdì, sabato domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30. CONEGLIANO Fino al 21 novembre a palazzo Sarcinelli si può visitare “Foto di famiglia con città”, mostra di immagini su come sono cambiati Conegliano e i coneglianesi dal 1872 al 1954. Orario: da lunedì a venerdì 913 e 15-19, sabato e domenica 10-19. SAN VENDEMIANO Nella sala esposizioni in municipio resta aperta fino al 21 novembre la collettiva di pittura “Acqua e colore”. Da venerdì a domenica 16-19, domenica anche 10-12. 13 COLLALTO Concerto d’organo col maestro Waltmans L a chiesa di San Giorgio a Collalto di Susegana ospita domenica 14 novembre alle 16 un concerto di Rob Waltmans, nell’ambito del Festival organistico internazionale diretto dal trevigiano Donato Cuzzato, che la sera prima presenta a Meolo nel Veneziano i contenuti musicali del suo ultimo cd di musiche bachiane. Promosso dall’Amministrazione comunale di Susegana, da Festeggiamenti Collalto col sostegno di Banca Prealpi e Globo, il concerto vedrà anche l’esibizione del coro “I Cantori di Sottoselva” di Santa Lucia di Piave diretti da Camillo De Biasi. Waltmans, che è uno dei più affermati organisti olandesi, eseguirà al “Roverato” della chiesa di San Giorgio la Sonata in re minore di Antonio Diana e a seguire musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck, Johann Sebastian Bach e Nicolò Moretti. (AM) re t s o M mi anni Venti. Rifiutando facili scandali estetici, finalmente l’esposizione veneziana riabilita l’immagine di un Dalì meno popolare e più segreto, sempre originale e profondo nella sua ricerca artistica, durata tutta una vita. La mostra “Salvador Dalì” è a palazzo Grassi dal 12 novembre fino al 16 gennaio 2005; aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19; costo del biglietto, intero 10 euro; informazioni e prenotazioni telefono 041-5231680, fax 0415286218 sito web www.palazzograssi.it. (EP) OGLIANO Fino al 21 novembre si può visitare alla ex scuola elementare “Foto dall’album di famiglia - fotografie di Ogliano nella prima metà del ’900”. Aperto sabato e domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19. CORDIGNANO Fino al 21 novembre nella sede di via Garibaldi si può visitare la mostra del Premio nazionale di pittura, acquerello e grafica. Da giovedì a sabato dalle 17 alle 20, domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20. MANIFESTAZIONI E INCONTRI VITTORIO VENETO Venerdì 12 al ristorante Postiglione di Serravalle, per la rassegna “Intavolando” della mo- stra dell’illustrazione di Sarmede, mostra di illustrazioni di Elham Asadi. SARMEDE Sabato 13 dalle 15 alle 19 e domenica 14 dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30 laboratorio “Illustrando” con Alessandra Cimatoribus. VITTORIO VENETO All’area Fenderl sabato 13 alle 17 “Serata metafisica: contaminazioni di esperienze poetico-visive oltre il reale”. CONEGLIANO Martedì 16 novembre alle 18 nel salone di palazzo Sarcinelli presentazione del libro “Luce di vita” di Enza Venturin. VITTORIO VENETO Giovedì 18 alle 20.30 nella sede della Comunità Montana in viale Vittorio Emanuele conferenza di Antonio Salvador su “Castelli e siti fortificati del cenedese medievale”. e L’AZiON Nostri A utori di libri non sono solo gli scrittori. Meritano infatti il nome in copertina anche gli illustratori, segnatamente quando si tratta di libri per bambini, che hanno spesso orecchi per le parole lette da mamma o nonna, mentre proprio sulle immagini fissano gli occhi. Libri Scrivo il mio nome sui libri che compro solo dopo averli letti, perché soltanto allora posso dire che sono veramente miei. Carlo Dossi UN LIBRO SULL’ALTA MARCA TREVIGIANA Francesco Galifi poeta della macchina fotografica L a vera fotografia, procedimento assieme ottico, meccanico e chimico, non può che essere istantanea. Ecco perché possono servire degli anni per scattare le foto per farne un libro. In realtà le foto di Francesco Galifi che illustrano il libro “Itinerari di un paesaggio nell’Alta Marca trevigiana”, edito da Dario De Bastiani, non sono nate per en- trare in un libro, ma “per rispondere all’esigenza interiore di farle” come spiega l’autore nell’intervista riportata qui sotto. Scatti realizzati dal 1998 al 2002, istanti immortalati dopo una ricerca paziente e tenace del soggetto, del punto di vista, della stagione e dell’ora. “Una splendida serie di frammenti di bellezza – spiega nell’introduzione Aldo Toffoli, che ha curato alcune pennellate di parole a cornice delle immagini – che sono un’esortazione a noi, figli di questa terra, a conoscerla meglio, per amarla di più. E un invito a tutti gli altri a venire da queste parti, a confrontare la suggestione delle immagini con gli inesauribili incanti della realtà”. “IL MIO LIBRO È FRUTTO DI UNA PASSIONE” bituato a “costruire” le mie foto: vado in un posto, lo guardo, ci torno più volte, lo costruisco anche con la fantasia, immaginandolo alla mattina, alla sera, con varie luci. Poi aspetti che succeda qualcosa e magari non succede niente e torni a casa sconfitto… un’altra volta arrivi un attimo prima o dopo… vai per fotografare una cosa e torni indietro abbattuto, mentre un’altra volta succede qualcosa, la riprendi e ti senti un grande. Per esempio, la foto dal Pizzoc con le nuvole: è un fenomeno che succede spesso, ma volevo immortalarlo con una certa luce, certi colori… ci sono tornato spesso prima di fare quella giusta. Le foto sono finalizzate alla mia necessità interiore di farle, poi è ovvio che cerchi di venderle, di veicolarle in tutti i modi, che «Q uesto libro non è una raccolta di foto – racconta Francesco Galifi, fotografo trentaquattrenne coneglianese – è il frutto di una passione. Una scelta sostanzialmente estetica, tra tante foto, per la quale devo ringraziare l’editore De Bastiani che mi ha lasciato libertà assoluta nella scelta: io ho cercato di andare incontro alla sua esigenza di pubblicare anche foto che fossero descrittive delle zone, ma di fatto ho avuto carta bianca per scegliere foto che mi piacevano. È difficile per me indicare una foto piuttosto di un’altra: diciamo che certe a me dicono di più per le sensazioni provate, tipo un tramonto dal Pizzoc, o un casolare fuori Vittorio, ma è soggettivo. Potrei dirne altre più particolari, ma Francesco Galifi potrebbe essere persino banale. Di certo potrei raccontare tutte le foto, una per una, per come sono nate». Una foto come questa arriva per caso, o bisogna appostarsi come i cacciatori in attesa della preda? «Gli scatti avvengono in vari modi: puoi essere terribilmente fortunato passando per un posto e trovandovi qualcosa di bello, ma generalmente sono a- IDO DA ROS: Gli avvenimenti vittoriesi dal 1900 al 1980 U n compendio del ventesimo secolo vittoriese. È quanto offre “Vittorio Veneto 1900-1980”, l’ultima fatica letteraria del vittoriologo Ido Da Ros. Con la formula dell’almanacco – un anno, una pagina – ripercorre i piccoli grandi avvenimenti della vita cittadina, attingendo al patrimonio della ricerca d’archivio tra i giornali che ha già trasposto negli otto volumi delle sue “Cronache vittoriesi”. Il risultato è uno sguardo a volo d’angelo su una città che cambia, esposto a concisi flash di assai agile lettura. Ido Da Ros, “Vittorio Veneto 19001980”, Grafiche De Bastiani, 7,90 euro. INFANZIA “Oscar, il topo stilista” di Donata Dal Molin Come quelle, al solito dolci e con più motivi diversi che si intersecano su uno sfondo che non è mero sfondo, su cui s’agitano personaggi comunque addolciti di luce soffusa, della disegnatrice vittoriese – scuo- Un’operazione editoriale attesa – si avvertiva infatti la mancanza di un testo fotografico della zona – e un’interessante operazione di marketing: per lo stesso libro infatti sono state realizzate tre copertine, una dedicata a Vittorio Veneto, una a Conegliano, una al Quartier del Piave. Dalla vendita dei “tre” libri si potranno trarre conclusioni in tema di interesse dei cittadini, di turismo, di cultura. ti diano un ritorno economico». Sei soddisfatto del prodotto? «Non sono mai soddisfatto delle mie foto, trovo sempre le imperfezioni. Sono più soddisfatto della veste grafica e del libro nel suo complesso che delle mie foto in sé. A parte qualche caso». Una passione che avevi nel sangue. «Mio nonno faceva foto, io non l’ho praticamente nemmeno conosciuto. Non so se è questione di sangue: so che far foto mi fa star bene e male al contempo; quando riesci a fare parte di quel che vorresti, ti ripaga di tutte le altre volte che invece non ci riesci». Alessandro Toffoli LIBRO VOLUTO DAL CORO ANA Così cantavano i nostri Veci D efinirlo “libro” è insieme improprio e riduttivo. “Così cantavano i nostri Veci”, la fatica editoriale del coro Ana di Vittorio Veneto racchiude infatti in sé diverse sezioni. Innanzitutto 18 canti, con testi e spartiti, una serie di testimonianze di storia e “cose alpine”, saggi sui canti popolari e sui “cromosomi” del coro Ana, con l’ausilio di alcune note “firme” vittoriesi. Particolarmente interessante la sezione delle “lettere dal fronte”, toccanti messaggi scritti a casa dagli alpini in guerra, corredati di foto inedite. Il tutto tradotto a fronte in portoghese, in omaggio dei tanti italiani emigrati in terra brasiliana, dove invero il libro è apparso prima ancora che in Italia, in occasione della tournée sudamericana del coro in settembre. Un testo ricco insomma, che per certi versi anche disorienta, da quanto materiale contiene. Il libro nasce ai 45 an- ni di vita del coro e “più che scritto vorrebbe essere parlato – si dice nell’introduzione del libro, a firma di Giovanni Coan, presidente del coro e primo ispiratore del libro – idealmente discusso assieme davanti ad un’ombra sui quattro argomenti che lo compongono: canti popolari, canzoni di guerra, inni goliardici e... i nostri cromosomi. Il coro, che canta calcando quel cappello alpino che lo ha allenato a dare sempre, tenta di ricordarci anche per un solo istante i veri valori della vita che un sistema sempre più egocentrico tende a nasconderci”. Un libro insomma da “ascoltare”, da sfogliare, da cantare seguendo gli spartiti o a “memoria”, cogliendo le emozioni raccolte in 296 pagine modernamente impaginate, in un singolare affiancamento dei colori seppia delle immagini d’epoca, con quelli delle foto tematiche a corredo dei vari canti. (AT) Un libro da ascoltare più che da leggere INNOCENTE AZZALINI: Le ferite della Grande Guerra S la mostra di Sarmede – Donata Dal Molin Casagrande. Il suo ultimo lavoro esce per le edizioni San Paolo Junior, ed è “Oscar, il topo stilista”, storia di un topo che nella spazzatura non cerca cibo ma stoffe colorate per rivestire gli altri animali e colorare la sua vita. Una narrazione in cui Dal Molin arricchisce di anima e colori (stavolta ad acrilico) una fiaba scritta dalla trevigiana Laura Fistarol. Donata Dal Molin, Laura Fistarol, “Oscar il topo stilista”, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2004, 4 euro. (TB) abato 13 novembre, alle 16.30, al palaingresso della Fiera di Godega, viene presentato “Piave, le ferite della Grande Guerra. Novembre 1917-ottobre 1918” di Innocente Azzalini e Giorgio Visentin. Libro stampato in occasione della visita del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi all’Isola dei Morti, in territorio di Moriago della Battaglia, lo scorso 3 novembre. Scritto «per non dimenticare i soldati caduti nelle tre battaglie del Piave – commenta Innocente Azzalini –, i civili deceduti per stenti e per fame nei territori occupati e il patrimonio artistico irrimediabilmente perduto». (MS) VITTORIO: Presentazione di un libro su Al Qaida A l Qaida; chi è, a cosa mira, perché è ancora così potente? Cerca di rispondere a queste domande “Al Qa’ida. Dall’Afghanistan a Madrid”, saggio dello scrittore ed editore romano Alberto Castelvecchi. Che verrà a presentarlo e a dibattere con i lettori sabato 13, alle 21, alla libreria Fenice in viale della Vittoria a Vittorio Veneto. Informazioni: [email protected] e L’AZiON Veneto Sociale Da sostenere nell’attuale smarrimento Per la famiglia, malgrado tutto L a famiglia tradizionale, papà, mamma e figli è definitivamente passata di moda? Ha ancora senso parlare di stabilità matrimoniale e di continuità affettiva? Oppure separazioni e “singletudini”, modelli dilaganti, sono le nuove conquiste sociali? Ecco solo alcuni dei quesiti chiave che hanno dominato il convegno “Legami, perdite, ricostruzioni. Quali sentimenti nel nuovo scenario familiare?”, tenutosi, sabato 30 ottobre, al Centro studi mons. Franco Costa della Fondazione Bernardi, a Parè. Unanime e urgente la strada da percorrere, per fronteggiare lo smarrimento della famiglia. È la strada del recupero del suo ruolo sociale, del riconoscimento come bene della collettività. Un ruolo sociale che si gioca sulla tutela di due elementi essenziali. La sfera degli affetti e delle relazioni, che oggi soccombe a individualismi e bisogni materiali. Il fronte del legame matrimoniale, inteso come progetto di unità e di libertà per la coppia. Forte l’appello di monsignor Giuseppe Zenti per uno sforzo comune nella salvaguardia della famiglia. «La Chiesa, la diocesi tutta con il suo vicario pastorale per la famiglia, le parrocchie e il lavoro sinergico di tutte le istituzioni non si tirano indietro di fronte a questa nuova sfida – afferma il vescovo Zenti: sulla famiglia la diocesi non si tira indietro Gallo (Ulss 7): cerchiamo di sanare i conflitti familiari Zenti – e lo fanno riproponendo il Vangelo della famiglia, mettendo a disposizione i principi umanistici della pedagogia cristiana… Perché occorre continuare a credere in una famiglia cristiana stabile, fondata sull’indissolubilità NUMERO VERDE PER IL VENETO Telefono ai non udenti grazie al Servizio Ponte P arte anche in Veneto il Servizio Ponte. Componendo il numero verde 800.011.805 tutti coloro che chiamano dalla Regione Veneto potranno gratuitamente mettersi in contatto telefonico con la persona non udente con la quale vuole comunicare (che risponderà a mezzo computer), su tutto il territorio nazionale, attraverso operatori qualificati e preventivamente formati dall’Ens (Ente nazionale sordomuti), mentre per chi chiama fuori dal territorio regionale il servizio sarà attivo con il numero 049-684863 al costo di una normale telefonata interurbana. Per chi si trova fuori casa, infine, il servizio sarà attivo anche attraverso cellulare con il numero 335-1558230. Il Servizio Ponte, che partirà nel mese di dicembre, sarà attivo in via sperimentale dal lunedì al venerdì dalle 9 al- e sulla reciprocità della coppia». In prima linea nelle politiche familiari anche le Amministrazioni comunali, le Ulss, i Servizi materno-infantili, gli Osservatori per la famiglia e i tre Consultori locali, con i loro progetti mirati, a soste- le 13 e dalle 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 9 alle 13. A cominciare dal Regno Unito, tutti i paesi europei, ad eccezione dell’Italia, istituiscono già dagli inizi degli anni Ottanta il servizio nazionale gratuito di “Relay”, ossia il Servizio Ponte, un servizio che consente ai sordi pari opportunità di accesso e utilizzo delle telecomunicazioni. Oggi, in tutti i paesi europei, eccettuati Spagna e Francia, il Servizio Ponte nazionale è non solo gratuito, ma anche attivo 24 ore. Ma ora, meglio tardi che mai, anche il nostro Paese si adegua. Daniele Duso gno della relazionalità e del consolidamento tra i coniugi. «Come consultori cerchiamo soprattutto di agire in termini preventivi, di aiutare la coppia nel suo ruolo affettivo e genitoriale – puntualizza lo psicologo Francesco Gallo, A Fond. Bernardi: convegno su “quali sentimenti nel nuovo scenario familiare” responsabile del consultorio coneglianese – mentre vorrei ribadire che la mediazione familiare non è una terapia per famiglie, una panacea di tutti i mali… È solo una modalità di lavoro, per sanare i molti conflitti e tensioni che seguono a separazioni e divorzi». Una famiglia, quella tradizionale, protagonista “in nero” di tanta cattiva stampa e pessima tivù. «Per carità, finiamola con i modelli fuorvianti imposti dai giornali e dalla televisione – sottolinea il giornalista Umberto Folena, vicedirettore dell’Adige di Trento – che sguazzano nel torbido, inneggiano ai single… Alla cosiddetta liquidità affettiva dei rapporti instabili e frammentari… Puntiamo di nuovo sull’impegno etico a favore della famiglia, sugli ideali, sul “per sempre”… Così i nostri figli non avranno paura del matrimonio e di un futuro che si misuri con i sentimenti duraturi non con le regole del mercato». Elena Pilato REGIONE pprovate dalla Giunta regionale veneta le linee guida per il progetto personale di “Vita indipendente”. La delibera di Giunta registra un passo avanti verso l’obiettivo di consentire a una persona adulta con disabilità fisico-motoria di poter vivere in autonomia. Non cambiano i destinatari: persone adulte, tra i 18 e i 64 anni, con disabilità fisico-motoria, con invalidità al cento per cento e indennità di accompagnamento. La Regione del Veneto già nel 2002 aveva disposto la realizzazione di progetti finalizzati alla vita indipendente, in seguito tornando, nel 2003 e nell’anno in corso, a riservare un apposito finanziamento per la realizzazione dei progetti di vita indipendente. Sulla base del numero di ore di assistenza personale assegnate – così funziona il progetto – vengono programmate azioni da parte della persona con disabilità e assunte persone, con regolari contratti di lavoro, per svolgerle. Azioni che possono riguardare tutti gli ambiti della vita del- la persona, dalla cura personale all’ambito domestico, all’attività in casa e fuori casa. Spetta proprio all’interessato scegliere, autonomamente (pur non potendo assumere parenti), i propri assistenti personali, in base a conoscenza e fiducia nella persona. La testimonianza - «Ci sono anche difficoltà oggettive – spiega Gianfranco Bastianello, veneziano del Cavallino, uno dei fruitori del progetto – ad esempio nella ricerca e nell’ingaggio dell’assistente. È faticoso trovare una persona che sa venirti incontro, ancor più qualcuno che lo faccia ad orari flessibili e con lo stipendio esiguo. Nonostante tutto sono felice di aver registrato passi da giganti fatti anche a livello amministrativo, con il Progetto che ormai si è tramutato in Programma di Vita indipendente, ossia da iniziativa sperimentale a consolidata: per noi è questa la maggiore conquista». (DD) Progetto “Vita indipendente” per i disabili fisici adulti Domenica 14 novembre 2004 15 TERMANINI PRESIDENTE DELL’ANGSA PER L’ULSS 7 Per l’autismo «T i prende l’angoscia quando sei di fronte ad un futuro incerto» dicono i genitori di Marco Termanini, che dopo poco tempo dalla nascita ha presentato caratteristiche proprie dell’autismo. Ossia una situazione comportamentale e psichica che porta all’isolamento, alla paura di quanto c’è attorno. Può degenerare anche nell’autolesionismo. Ora Marco ha 33 anni e riesce a vivere una vita tranquilla. Due genitori che non hanno mai perso la volontà e la speranza che il figlio migliorasse. Sono stati, e lo sono tuttora, quanto di meglio ha potuto aiutare Marco. «Abbiamo sempre guardato ad un inserimento di Marco nella società». Hanno lottato per ottenerlo. Visite mediche per anni, fino a quando sono entrati in contatto con il dottor Zappella, primario di Neuropsichiatria a Siena nell’82, che applicava la terapia innovativa “holding”, arrivata dall’America. zio dell’anno abbiamo aperto una sezione anche a Vittorio Veneto, con competenza per tutto il territorio dell’Ulss 7, in collaborazione con l’Ulss e il Ceod di Cozzuolo». Obiettivo dell’Angsa, oltre al mutuo aiuto tra famiglie, è anche sensibilizzare le autorità e le opinioni pubbliche. Nella ferma convinzione che il sofferente di autismo richiede un impegno specifico e ad hoc per valorizzare le potenzialità che senza dubbio ha». Al fianco di Marco - Il metodo che ha aiutato Marco è basato sul rispetto del suo tempo e sulla programmazione delle attività della sua giornata. Ogni momento è programmato attraverso uno schema con disegni che raffigurano cosa deve fare e dove deve andare. «C’è bisogno di molto aiuto e noi – concludono Marilena e Luigi Termanini, che ricopre la carica di presidente dell’Angsa Ulss 7 – siamo stati fortunati. Perché, oltre al sostegno delle istituzioni, in tutti questi anni un gruppo di ragazzi, indirizzati dalla parrocchia, con molta costanza hanno fatto compagnia a Marco e lo hanno portato in gita al mare o in montagna, o lo hanno fatto giocare». Ora l’obiettivo è realizzare una comunità-famiglia per autistici La nascita dell’Angsa Da quel momento Marco inizia a parlare. E dall’incontro con Zappella nasce il primo nucleo Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) a livello nazionale. «Volevamo riunire le famiglie con questo problema. Poi abbiamo considerato il fatto che sul territorio locale non c’era alcuna struttura per aiutare le famiglie che vivono questo problema, così è nata la sezione di Treviso, alcuni anni dopo seguita dal professor Goran Dzingalasevich. Dall’ini- Una comunità-famiglia per autistici - Concludono i Termanini: «Ora cerchiamo uno spazio per l’istituzione di una comunità famiglia, con posti di prima accoglienza, dove i ragazzi possano andare a vivere. E possano smettere di pensare “Perché io no?”». Isabella Mariotto Il Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto si rinnova e ristruttura. Vedi servizio a pag. 22 Curiosando I consigli del medico a cura della dottoressa Caterina Bisol In casa, attenti agli incidenti! G li incidenti domestici hanno assunto notevole importanza per l’elevato numero di persone che coinvolgono. Da un’indagine statistica dell’Organizzazione mondiale della sanità risulta che questa tipologia di eventi, che non risparmia nessuna fascia di età, rappresenta nei Paesi sviluppati la prima causa di morte dei bambini mentre le categorie di persone in assoluto più colpite sono le casalinghe e gli anziani. Ogni anno si verificano tre milioni e mezzo di infortuni tra le mura domestiche, il doppio degli incidenti stradali e quattro volte gli incidenti sul lavoro. Le cause sono le più svariate: distrazione, superficialità, scarsa conoscenza o totale inosservanza delle norme di sicurezza, presenza in casa di apparecchi o sostanze pericolose. Le tipologie di incidenti più comuni sono le cadute, gli urti, i tagli, le ustioni e le intossicazioni, mentre i luoghi dove questi avvengono con più frequenza sono la cucina, il bagno e le scale. Oltre alla stretta osservanza delle normative vigenti che regolamentano l’uso degli impianti elettrici e del gas, per evitare di incorrere in incidenti è indispen- sabile adottare dei comportamenti che si attengano a semplici norme di buon senso. In cucina non si devono usare vestiti svolazzanti o tenere capelli lunghi sciolti, bisogna sorvegliare sempre le pentole sul fuoco e impedire ai bambini di avvicinarsi ai fornelli. Non si devono introdurre le mani nelle apparecchiature elettriche quando la spina è inserita, gli attrezzi da cucina vanno riposti in luoghi sicuri. In bagno non si devono toccare gli strumenti elettrici in presenza di acqua, i tappetini devono essere dotati di antiscivolo. Gli elettrodomestici vanno usati correttamente e controllati con frequenza per verificare che i cavi non siano lesionati o scoperti. Grande attenzione deve essere posta alle condizioni generali e alla manutenzione di parapetti, balconi e scale. Infine ricordarsi di maneggiare con cautela le sostanze pericolose come i detersivi, gli insetticidi e i solventi leggendo accuratamente le istruzioni riportate sull’etichetta, evitando di travasarle in recipienti inopportuni, come le bottiglie di acqua minerale, e mantenendole in luoghi sicuramente al di fuori della portata dei bambini. Schegge di Storia È con uno spirito dolce-amaro che 800 vittoriesi, guidati dal vescovo Cunial, sono pellegrini dal Papa il 28 agosto 1979. L’emozione per l’incontro con Karol Wojtyla si mescola con l’amarezza: non è il Papa che speravano di incontrare. L’incontro doveva essere con papa Giovanni Paolo I, il nostro vescovo Albino Luciani. L’incontro doveva celebrare il primo anno di uno sperabilmente lungo pontificato, che invece durò soltanto 33 giorni. Ma se non fu festa con papa Luciani, fu festa nel nome di papa Luciani, quell’udienza pontificia a Castelgandolfo; al Papa scomparso dedicò l’omelia il suo polacco successore. E a Giovanni Sulla tomba di papa Luciani Paolo II i vittoriesi donarono, raccontano i giornali dell’epoca, anche vino di Motta di Livenza e del Quartier del Piave. Eppure per certi versi l’incontro con papa Luciani ci fu lo stesso. Come questo avvenne, lo raccontava all’epoca don Giovanni Dan, che era direttore de L’Azione. “Ci siamo incontrati con lui nelle grotte vaticane. L’incontro era stato programmato per incontrare Giovanni Paolo I vivo nel suo primo anniversario di pontificato: i disegni soprannaturali hanno invece voluto che l’incontro si svolgesse attorno alla sua tomba. Da incontro di L’incontro ad un anno dall’inizio del pontificato gioia si è mutato in un incontro di profonda commozione. I ciclamini che i pellegrini hanno posto sulla tomba, con la loro umiltà e il loro profumo, hanno voluto esprimere l’omaggio umile e familiare ma, nello stesso tempo, profondamente sentito da tutti i diocesani”. (4. fine) L’atlante dei sapori U Le “fave dei morti” della dinastia Manzoni no dei dolci più noti e più diffusi nel “dì dei morti” sono certamente e sicuramente le “fave dei morti”, che i Manzoni, pasticceri in Ceneda (Vittorio Veneto) dal 1962, chiamano anche “dolcetti dei Santi”. Le “fave dei morti” in casa Manzoni – pasticceri oggi rinomati e conosciuti nella Vittorio golosa, in particolare per i loro dolci alla crema fresca, anzi freschissima – le cominciò a fare Marcello, scomparso prematuramente a 24 anni. Gli successero i fratelli Enrico e Giuliano che rientrò dal Canada, e dal 1995 continuano la tradizione di famiglia (in via Del Fante), “fave dei morti” comprese, i figli di Giuliano, Anita e Cristiano, diplomato al “Beltrame” di Vittorio Veneto. A guardare gli ingredienti, le “fave dei morti” sono dei dolci di fattura piuttosto semplice, richiedendo nella ricetta “classica” (adoperata nelle cerimonie funebri in Grecia, Egitto, a Roma, e addirittura in India e Perù) essenzialmente pasta di mandorle da schiacciare in forma quadrata o circolare ed eventualmente da colorare con tinte che cambiano a seconda del luogo. Per le “fave dei morti” nostrane, i Manzoni ci hanno messo del loro, nella fattispecie sostituendo le mandorle con i ben più cari pinoli (22 euro al kg!), poi ci vuole lo zucchero, il cacao se si vuole dar colore, l’albume d’uovo e vari aromi, i cui “nomi&percentuali” sono uno dei segreti più gelosamente custoditi dalla casa. «Ma ci vuole anche dell’altro per far buoni questi dolci, che facciamo una volta l’anno, e solo e soltanto nella settimana a cavallo del “dì dei morti”, e sta soprattutto – commenta Cristiano – nella lavorazione esclusivamente a mano, e qui si impara solo lavorando, lavorando e lavorando!». Andando a spulciare sui libri, nel mondo greco le “fave dei morti” erano credute uno strumento per “parlare” direttamente con l’Ade, cioè il mondo dei morti collocato nelle viscere più profonde della terra, e il mondo COLFOSCO: SAN DANIELE R iconoscibilità e attaccamento per uno dei luoghi-simbolo della religiosità colfoscana. Ruota attorno a questo binomio il valore della piccola chiesa di San Daniele profeta, ubicata sulle colline, sopra la frazione suseganese di Colfosco. Riconoscibilità per quelle linee architettoniche semplici ed essenziali, che la rendono immediatamente individuabile, tra la ricca vegetazione sullo sfondo. Attaccamento per quel posto speciale, che il tempietto novecentesco occupa nella memoria dei colfoscani e delle loro tradizioni liturgiche. Una chiesetta “popolare” per la devozione diffusa che la circonda e dal passato piuttosto recente. Edificata nella prima metà del Novecento, subito a ridosso del secondo conflitto mondiale, la chiesetta deve la sua consacrazione al presule cenedese Giuseppe Zaffonato, nel 1949. Davvero di rara bellezza lo scenario paesaggistico che la ospita, lungo quelli che furono i luoghi storici della Grande Guerra: un dolce declivio, prima dell’infittirsi dei boschi, a metà strada tra la sommità del Colle della Tombola e la collocazione dell’attuale parrocchiale, più a valle. Originale anche l’evoluzio- dei vivi. Il perché del nome “fave” risiede forse, o probabilmente, nel colore del fiore di questa leguminosa, che è bianco maculato di nero. In epoca assai ben più recente e il alcune zone del nostro Paese, la “fava dei morti” veniva offerta ai parenti del defunto subito dopo il funerale. Mario Sanson ne funzionale della piccola cappella. All’inizio come modesto magazzino per le attrezzature dei cavaioli e solo in seguito, “a furor di popolo”, eletta terzo luogo di preghiera e di raccoglimento per la comunità colfoscana. Insieme all’originaria e maestosa chiesa parrocchiale altomedievale, rasa al suolo dagli scontri bellici del 1918: il sito archeologico e le rovine bonificate sono visitabili proprio alle spalle del tempietto. E alla parrocchiale attuale, di origine ottocentesca, ma riedificata nel 1920, alle pendici del Colle. Pregevoli e interessanti, all’interno dell’edificio, le rappresentazioni sacre dedicate al profeta giudaico, alla chiesa parroc- chiale più recente, al Cristo dell’Isonzo e al crocefisso detto “Crose de Cavain”: tutte rigorosamente ad affresco. Nell’estate del 2001 la chiesetta conosce nuova vita, grazie al certosino lavoro di restauro del locale gruppo Alpini. Restauro salutato con plauso da don Luigi Davanzo, parroco della comunità colfoscana e benedetto dal nostro vescovo di allora, monsignor Alfredo Magarotto. Un’altra suggestiva cappella ad impreziosire la fascia collinare della Sinistra Piave. Meritevole di una riscoperta e di una piacevole visita, specie per quella forte anima devozionale che non l’ha mai, del tutto, abbandonata. Elena Pilato 18 Montagna Domenica 14 novembre 2004 CAMMINAMONTI 2004 La cerimonia conclusiva dell’undicesima edizione In montagna serenamente U na platea di escursionisti vestiti a festa. Ma anche una platea di persone d’ogni età attente a carpire qualche altro risvolto, qualche significato nuovo della loro passione per la montagna. Per le montagne tutte. Questo è lo spettacolo che si rinnova ogni anno, puntuale, il primo sabato di novembre in occasione del ritrovo di “Camminamonti”. Per l’undicesima festa sono giunti a Vittorio Veneto da ogni parte della diocesi, ma anche da fuori. C’era da ritirare la maglietta-simbolo, spettante a tutti quelli che durante la stagione estiva hanno raggiunto almeno sei rifugi o bivacchi. Ma c’era anche da far tesoro di qualche personag- gio da conoscere, oppure, come stavolta di un servizio prezioso per chi frequenta le montagne: il Soccorso Alpino. Inoltre c’era da rinnovare lo spirito di familiarità e di condivisione che caratterizza ogni volta il ritrovo autunnale di “Camminamonti”, quest’anno favorito anche dalle immagini… Sì, perché dopo lo spazio dedicato ai rappresentanti del Soccorso Alpino sono state proiettate una sessantina di fotografie liberamente scelte tra quelle allegate ai libretti di “Camminamonti 2004”. Ne è scaturita una frizzante carrellata di volti di escursionisti d’ogni età, di gruppi più o meno numerosi che hanno raggiunto nel corso della stagione estiva tante mete diverse per altitudine, difficoltà, ambiente o clima. Così si potevano ammirare i bei paesaggi gustati dai giovani partecipanti alla spedizione “Sappadola” o delle camminate dai componenti del Gruppo Gas, degli amici di Aquarusa del Gruppo San Donà. E c’erano le scalate di Ugo Agnoletto o le camminate di Stelio Zava. O ancora le foto della famiglia Scarabel o della famiglia Andreola. Particolarmente significativa era, però, l’ultima immagine apparsa sullo schermo dell’aula magna del Seminario di Vittorio Veneto (riprodotta al centro di questo paginone, ndr.) scelta per la sua carica simbolica. Davanti al Bivacco ai Loff la fami- glia Amianti di Farra di Soligo – papà Francesco, mamma Natalina, i cinque figli Mario, Federico, Davide, Cristina e Ginetta – posa per una fotografia in cui compaiono ciascuno con una maglietta di “Camminamonti”, ma tutte di edizioni diverse. È evidente che ad ispirare l’originale idea della foto siano stati una carica di simpatia ed affetto nei confronti di “Camminamonti”, iniziativa che in questi anni ha accompagnato la vita della famiglia Amianti come di tante altre. È la riprova che l’obiettivo principale dell’iniziativa, pensata e proposta dal nostro settimanale insieme alle sezioni del Cai e ad altri gruppi ed enti locali, è stato raggiunto: offrire un’opportunità, alla portata di tutti, per tante belle giornate a contatto con lo speciale ambiente naturale delle nostre montagne. E da queste trarre serenità e saggezza, e così vivere meglio. Franco Pozzebon I partecipanti a “Sappadola 2004” al Rifugio Berti; (nella foto grande in alto) la famiglia Amianti di Farra di Soligo al Bivacco ai Loff; (qui sotto) il Gruppo Gas al Rifugio Tridentina; (ancora più sotto) un’immagine di ragazzi divertiti al Rifugio Tita Barba, tratta dai libretti della famiglia Scarabel di San Giacomo di Veglia PER I 50 ANNI DI FONDAZIONE Quei coraggiosi del Soccorso Alpino Q uegli eccezionali, generosi ragazzi del Soccorso Alpino. Su di loro innanzitutto sono stati accesi i riflettori di “Camminamonti 2004”. Il motivo per dedicare loro la meritata attenzione è il cinquantesimo anniversario dell’istituzione, da parte del Cai, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. Due rappresentanti del Cnsas regionale veneto, Michele di Follina e Diego di Pieve di Cadore, hanno raccontato ai partecipanti a “Camminamonti 2004” la storia, ma soprattutto l’attualità del Soccorso Alpino. Hanno descritto le tecniche utilizzate per gli interventi d’emergenza. Ma hanno anche parlato di sé stessi, della spinta altruistica che li porta a mettersi a disposizione per recuperare chi è in pericolo lassù, sulle pareti di roccia. Hanno spiegato la soddisfazione che si prova quando si riesce a salvare una vita o il dramma di quando si giunge a recuperare solamente dei corpi. E all’incontro di sabato scorso, insie- me ai due, sono intervenuti anche una dozzina di altri volontari del Soccorso Alpino: tutti giovani alpinisti che dal prossimo mese di gennaio faranno capo alla nuova Stazione Cnsas, con sede a Revine, e in grado di intervenire prontamente in tutta l’area prealpina. Ma la premiazione di “Camminamonti” è anche l’occasione per tracciare un bilancio dell’annata, riassumibile in alcuni dati: 431 i partecipanti, ben più che nelle precedenti edizioni; I soccorritori delle Prealpi trevigiane A lla premiazione di “Camminamonti” per la prima volta sono stati presentati i componenti del Soccorso Alpino, un folto gruppo di giovani, che dal gennaio 2005 faranno parte della stazione destinata a intervenire nelle emergenze riguardanti l’area delle Prealpi. Quest’anno 431 partecipanti, 97 famiglie, 8 gruppi e 61 affezionati ai tre “itinerari speciali” quasi cento – 97 per la precisione – le famiglie in cammino insieme; otto i gruppi: alcuni “storici” e numerosi, come gli Amici della montagna “Nino Lot” di Cordignano e il Gruppo Jonathan di Motta, altri spontanei e con meno partecipanti; ben 61 persone che hanno completato i tre itinerari speciali: al Vazzoler, al Pramperet e alla foresta di Somadida… Alla giuria non resta che mettersi presto al lavoro per proporre altre cose interessanti per il 2005. Domenica 14 novembre 2004 IL “PREMIO CREATIVITÀ” AD ANNA CESCA Tre pensieri stupendi I Tra i premiati Renzo Casagrande di Carpesica, il gruppo vittoriese “Insieme per caso” e il gruppo “Nino Lot” di Cordignano 1º - Anna Cesca, di Sacile Respiro Finalmente solo il silenzio di un vento leggero, solo il profumo dolce e invitante dei ciclamini, qualche fruscio... forse una volpe che velocemente si nasconde da occhi indiscreti. Sto sola coi miei passi e ascolto ciò che mi circonda e in silenzio mi parla di pace. 2º - Katya Marsura, di Fontigo Il pennello dell’artista ritrae la sua bellezza... Le parole del poeta leggono il suo essere maestoso... La fotografia immortala un istante del suo vivere... Eppure solo chi sa ascoltare le voci, i suoni e i silenzi, conosce l’anima silenziosa e solitaria della montagna. I premiati del 2004 FAMIGLIA CON IL MAGGIOR NUMERO DI TIMBRI DI METE RAGGIUNTE INSIEME: Lucia Dal Farra di Vittorio Veneto, con le figlie Tiziana ed Elisabetta GRUPPO CON MAGGIOR NUMERO DI TIMBRI DI METE RAGGIUNTE INSIEME: “Insieme per caso” di Vittorio Veneto, con 10 componenti GRUPPI SEGNALATI * Gruppo Amici della montagna “Nino Lot” di Cordignano, come gruppo più numeroso (60 componenti) * Gruppo Baby Club di Motta di Livenza, per la presenza costante e l’affetto dimostrato per “Camminamonti” GRUPPI CAMMINAMONTI (n. 8) Gruppo Jonathan di Motta di Livenza (28 componenti), Gruppo Gas (15 comp.), Sponky Trek di Vittorio Veneto (12 comp.), Gruppo San Donà (10 comp.), Gruppo Escursionismo Vittorio Veneto (10 comp.), Camminatori Fiorot ( 7 comp.) IL PARTECIPANTE PIÙ ANZIANO Bruno Benedet di Cordignano, nato il 3 agosto del 1930 (Gruppo Nino Lot) 3º - Natalino Dal Col, di Solighetto Voci mute e suoni silenziosi echeggiano là dove i sogni diventano realtà... Davanti ai nostri occhi si erge un mondo ricco di rumori sordi e profondi: non è l’infinito... non è un qualcosa di irreale ma semplicemente “la montagna”. Renzo Casagrande, di Carpesica, anche quest’anno protagonista; (qui sotto) Bruno Benedet e la moglie Mirella Marchesin, di Cordignano, tra gli affezionati a “Camminamonti 2004” iusy Peris di Vittorio Veneto, Stefania Cupello di Sedico, Fabio Grando di Vittorio Veneto, Andrea De Nardi di Conegliano, Mario La Porta di Vittorio Veneto, Katiuscia Ardengo di Cordignano, Roberta Tonon di Vittorio Veneto, famiglia Salvador Giorgio di Vittorio Veneto, famiglia Altoè Giuseppe di Sedico, fami- Gemma Uliana di Sacile, nata il 4 novembre 2002 PREMIO CREATIVITÀ Renzo Casagrande di Carpesica di Vittorio Veneto, 41 anni, con 38 timbri validi 1º - Anna Cesca, di Sacile 2 º - Katya Marsura (Gruppo Gas), di Fontigo 3º - Natalino Dal Col (Gruppo Gas), di Solighetto SEGNALAZIONE Giuseppina Dal Mas di Vittorio Veneto, per aver realizzato il giro del Monte Bianco. (dall’alto) Anna Cesca di Sacile, Katya Marsura di Fontigo, Natalino Dal Col di Solighetto TUTTI I PROTAGONISTI DEI TRE ITINERARI SPECIALI G IL PARTECIPANTE PIÙ GIOVANE IL PARTECIPANTE CON IL MAGGIOR NUMERO DI TIMBRI VALIDI: tre pensieri più belli sulla montagna dell’edizione 2004 di “Camminamonti” (a destra) la maglietta dell’undicesima edizione di “Camminamonti”, consegnata a tutti i partecipanti; (in alto a destra) la copertina del libretto raccoglitimbri. (a sinistra e a destra) due immagini del ritrovo annuale dei partecipanti a “Camminamonti” svoltosi sabato scorso nell’aula magna del Seminario, a Vittorio Veneto glia Benvegnu Giorgio di SedicoBribano, famiglia Zanutto Otello di San Donà di Piave, famiglia Iridio Loris di San Donà di Piave, famiglia Radaelli Gabriele di San Donà di Piave, famiglia De Nardi Viviana di Cappella Maggiore, famiglia De Nardi Lino di Vittorio Veneto, famiglia Mariani Alfredo di Vittorio Veneto, famiglia Benedet Bruno di Cordignano, famiglia Da Lozzo Pietro di Vittorio Veneto, famiglia Dalla Libera Pietro di Sacile, famiglia Pizzol Bertilla di Vittorio Veneto, famiglia Facchin Italo di Vittorio Veneto, famiglia Springolo Paolo di Sacile, famiglia Tomasi Maurizio di Belluno, famiglia Cadorin Giulietto di Vazzola, famiglia Delfino Michele di Conegliano, famiglia Tomasi Roberto di Vittorio Veneto. e L’AZiON sabato 13 novembre 14 novembre domenica lunedì martedì mercoledì giovedì MOTTA Giovedì 18 novembre alle 21 il circolo cinematografico “4 gatti” proietta nella mansarda di palazzo Giacomini il film del 2001 “La città incantata” di Hayao Miyazaki. venerdì SACILE Sabato 13 novembre alle 16 “Scenario Junior”, la rassegna di spettacoli per ragazzi, prosegue con “Il baule delle favole”, tre storie raccontate dal teatrino di Danilo Toneatto e in- Domenica 14 novembre 2004 21 La Rai esalta Mina che prima censurò santa, quando vittoria a Sandi riusciva a donel 1961, Gianfranco Da Re remo mare il pubbliquando le rimco di operai. O il frammento proverarono perfino il gesto del cinegiornale Luce del poco elegante di portarsi le 1965, sul ritorno a “Studio u- dita alla bocca mentre canno”, con un commento che tava “Le mille bolle blu”, e sottolineava come molti l’a- con il finimondo che scoppiò vessero già data per spac- quando, un paio d’anni più ciata. Un documento illumi- tardi, disse che aspettava un nante perché ricorda l’atteg- figlio da un uomo sposato e giamento di buona parte del- che ne era felicissima. Lo ha la stampa: da un lato frugava ricordato Natalia Aspesi, alfra i pettegolezzi sulla sua vi- la quale Mina confidò poi che ta privata per aumentare le aveva deciso di ritirarsi per tirature, dall’altro era pronta vivere la sua vita privata, perad attaccarla alla prima oc- ché era stanca di stare sotto casione. Era avvenuto in mo- i riflettori; era l’estate del ’78, do clamoroso in un paio di nel pieno successo dei conoccasioni: dopo la mancata certi a Bussola Domani. Parlando del 1965, forse sarebbe stato il caso di ricordare anche le censure della Rai: perché la popolarità di Mina non era mai davvero calata; se non la si vedeva in tivù era perché il suo comportamento era considerato immorale: proporla come esempio sarebbe stato impensabile. Ma furono le richieste dei telespettatori a provocare il suo ritorno. E la Rai censurò di nuovo l’ultima sigla in cui appariva, “Ancora, ancora, ancora”, anno 1978: chissà quali pensieri potevano venire vedendo le sue braccia nude che le volteggiavano attorno al viso. PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR 15 novembre SACILE Venerdì 12 novembre alle 21 è di scena al teatro Ruffo CONEGLIAper “Scenario NO Domenica 2004”,“Pignasec14 novembre alca e Pignaverde”, le 21 la compalibero adattagnia De Bastiamento in dialetni/Osellieri di to veneto di SanPadova allestisce dro Dorigo e “Hansel e GreNarciso Gusso tel” la celebre fadalla commedia vola dei Fratelli di Emerico ValenGrimm all’auditinetti, nella gutorium Dina Orstosa interpretazione del Gruppo Gilberto Govi, qui sopra, portò al successo si di Conegliano. Teatrale Caorlot- “Pignasecca e Pignaverde”, che il Gruppo Ingresso 4 euro. Teatrale Caorlotto ripropone a Sacile to. La regia è di Cinema Carla e Narciso Gusso. Ingresso 8 euro, ridotto 6 CISON Venerdì 12 novembre euro. alle 20.30 la rassegna “Cinema… SAN FIOR Sabato 13 novem- ricerca il tuo popolo”, organizbre alle 21 la rassegna “San Fior zata dal Gruppo Giovani e dal a teatro” esordisce alla sala po- Comune di Cison, proietta al tealifunzionale del municipio con lo tro La Loggia il film musicale spettacolo “Un dhenero pitòc”, “Buena vista social club”, diretcommedia dialettale in due atti to da Win Wenders. Ingresso liscritta e diretta da Gino Zanet- bero. te e interpretata dal ODERZO gruppo teatrale delVenerdì 12 l’Università adulti e novembre il anziani di ConegliaCircolo cineno. Ingresso 5 euro, matografico gratuito per ragazzi Pietro Dal fino ai 16 anni. Monaco CONEGLIANO proietta il Sabato 13 novembre, film di Maalle 21, la companoel De Olignia “L’Accademia di veira “Un film Hayao Miyazaki, regista del film “La città parlato” Teamus” propone all’auditorium Dina Or- incantata” che propone il circolo 4 Gatti di (2003), con Motta Leonor Silveisi la pièce di Michael Frayn “Rumori di ra, John scena”, nell’ambito della rassegna Malkovich, Catherine Deneuve, I“Tremilioni a teatro”, giunta al- rene Papas e Stefania Sandrelli. la sua 7ª edizione. La regia è di Ingresso 6 euro. Lando Buzzanca. SAN POLO Sabato 13 noFORMENIGA Domenica 14 vembre alle 21 il patronato parnovembre alle 16.30 ancora “Drio rocchiale San Polo ospita la proiela stela” del Collettivo di ricerca zione del film di Marco Bellocteatrale: in scena alla sala par- chio “Buongiorno notte”. Il cirocchiale. neforum è promosso dall’associazione “Cultura cinematografica CONEGLIANO Domenica 14 sanpolese”. novembre alle 21 il teatro Accademia apre la sua stagione tea- VITTORIO VENETO Mertrale con il “Don Chisciotte. Ov- coledì 17 e giovedì 18 novemvero storia del cavaliere della bre per la rassegna “Svisti di stafantasia”, interpretato da Andrè gione” il multisala Verdi proietta De La Roche. La coreografia e il il film di Gianni Amelio “Le chiavi di casa” con Kim Rossi Stuart, soggetto sono di Milena Zullo. Andrea Rossi e Charlotte RamTeatro per bambini pling. Ingresso 4 euro. 16 novembre CORDIGNANO Venerdì 12 novembre alle 20.30 il Collettivo di ricerca teatrale propone “Drio la stela” al teatro Francesconi. La regia è di Carlo De Poi. terpretate dalla compagnia “Il baule delle favole di Flambro”. Biglietto unico 2 euro. L’incasso degli spettacoli per ragazzi e della serata finale sarà devoluto in beneficenza a favore dell’iniziativa “Adotta uno scolaro” per i bambini profughi delle guerre nella ex-Jugoslavia. O gni tanto la tivù dedica uno speciale a Mina, forse nella speranza che la cantante si faccia commuovere e ritorni. Nell’ultimo, firmato da Vincenzo Mollica e trasmesso da Raiuno alle 22.55 di domenica, si è candidato anche Fiorello a farle da partner. Mollica ha lasciato parlare sedici persone che hanno avuto a che fare con lei a diverso titolo, ma forse, per raccontare Mina, si potrebbero usare altre chiavi di lettura. Le interviste ripercorrevano la sua carriera, ma, a parte i frammenti dalle Teche Rai, e l’omaggio scontato alla sua bravura, i momenti interessanti sono stati pochi, per esempio la testimonianza di Giorgio Bocca che la vide in un night a Torino agli inizi degli anni Ses- 17 novembre Teatro T eatro 18 novembre inema & 19 novembre C Spettacoli TV U trasmette il poliziesco Una strana coppia di sbirri con Alan Arkin e James Caan. In prima serata, alle 21, il pezzo forte è il cartone La strada per El Dorado su Italia 1; su Raidue ci sono invece due episodi della serie Senza traccia e, su Raitre, Gaia si occupa di animali in via di estinzione. Alle 23.40 su Retequattro si complica la vicenda di 24, e di notte, alle 2.25, la rete presenta due capolavori del neorealismo: Ladri di biciclette e Umberto D di Vittorio De Sica. S Francesco Petrarca in Passepartout, su Raitre, alle 13.20. Alle 14 Italia 1 trasmette i cartoni Yogi, Cindy e Bubu, mentre su Retequattro c’è la commedia avventurosa La grande corsa di Blake Edwards. In serata, alle 20.40, Gerry Scotti conduce Chi vuol essere milionario su Canale 5. Alle 21 su Raitre, Carlo Lucarelli ricostruisce la storia della Banda della Magliana in Blu notte; su Retequattro Sean Connery è Re Artù e Richard Gere è Lancillotto in Il primo cavaliere. I sici Warner. In prima serata, alle 21, su Canale 5 inizia la nuova fiction “La trappola” dedicata a Maigret con Sergio Castellitto e Margherita Buy; Raiuno presenta la commedia Chocolat con Juliette Binoche e Johnny Depp; su Retequattro Bruce Willis è il un poliziotto nel film d’azione 58 minuti per non morire; mentre su Raidue continuano le storie dei medici di E.R. e Italia 1 dedica la serata ai varietà: Le iene, Mai dire grande fratello e Colorado Cafè live. I Canale 5 va in onda il secondo episodio della nuova serie Maigret, “L’ombra cinese”; su Raidue Robert Redford è L’uomo che sussurrava ai cavalli; su Retequattro c’è il film di guerra Platoon (nella foto) di Oliver Stone; e su Raitre Giovanni Floris conduce Ballarò. Più tardi sulla stessa rete Andrea Vianello presenta “La stagione delle stragi” per Correva l’anno. U con Robert Mitchum (nella foto) e Robert Wagner. Alle 17 su Raiuno, seconda parte dello Zecchino d’oro. In serata, alle 21, Canale 5 trasmette il film d’azione Ocean’s Eleven con George Clooney e Brad Pitt; su Italia 1 ci sono due episodi della serie The O.C., e su Retequattro Siska indaga su “Legittima difesa” e “Occhio per occhio”. Su La 7, alle 21.30, Massimo Valerio Manfredi si occupa della civiltà megalitica di Malta per Stargate. L’ corone” e “Il matrimonio”; su Raitre Bruce Willis è il protagonista del film d’azione Die Hard - Duri a morire di John McTiernan; Sylvester Stallone è Lo specialista su Italia 1, e su Retequattro Pierre Mondy è Il commissario Cordier che indaga su “Falsa identità”. L la stessa rete presenta John Wayne in I due invincibili di Andrew McLagen alle 21. Alla stessa ora Canale 5 propone il film d’azione Spy Game di Tony Scott con Robert Redford e Brad Pitt, e Italia 1 trasmette due episodi della serie C.S.I. n brillante Jim Carrey è il protagonista di Ace Ventura - L’acchiappa animali su Italia 1 alle 14.10. Lo sport pomeridiano prevede pallanuoto e calcio femminile su Raitre dalle 16, e rugby su La 7 alle 15. La stessa rete alle 16.50 u Canale 5, alle 8.40, è ripresa la rubrica religiosa Le frontiere dello spirito a cura di monsignor Ravasi. Più tardi, alle 9.50, la rete presenta il film commedia Totò e Peppino divisi a Berlino di Giorgio Bianchi. Philippe Daverio parla di l pomeriggio di La 7 inizia, alle 14.10, con il film drammatico Uragano di Jan Troell con Jason Robards. Alle 17.40, su Raidue, per i ragazzi ci sono i cartoni di Martin Mystère (nella foto) seguiti dai clasl film d’avventura I bucanieri, firmato da Anthony Quinn, apre il pomeriggio di La 7 alle 14.10. Alle 17 su Raiuno inizia la 47ª edizione dello Zecchino d’oro, condotto da Cino Tortorella, Roberto Ciufoli e Cristina Chiabotto. In serata, alle 21, su n’insolita commedia di Daniel Mann, La casa da tè alla luna d’agosto, con Marlon Brando, va in onda alle 14.10 su La 7. Alle 16.50 Retequattro presenta il film di guerra I cacciatori inchiesta dell’ispettore Morgan, un thriller del 1959 firmato Joseph Losey, va in onda su La 7 alle 14.10. La terza parte dello Zecchino d’oro (nella foto) è su Raiuno alle 17. In serata, la rete presenta due parti di Un medico in famiglia, “Carte e a programmazione cinematografica di oggi sembra un omaggio al western: apre Costretto ad uccidere di Tom Gries alle 14.10 su La 7; prosegue il classico Sentieri selvaggi di John Ford con John Wayne alle 16 su Retequattro; New York. Alle 21.30 su La 7 c’è Pirati, un film d’avventura di Roman Polanski com Walter Matthau. Conclude la giornata la commedia Insieme per forza di John Badham con Michael Fox e James Wood su Retequattro alle 23.35. dai Nostri Paesi Vittorio Veneto RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTO DA 2 MILIONI DI EURO PER DIVENTARE UN’ANCOR PIÙ ACCOGLIENTE FAMIGLIA Il Piccolo Rifugio si fa bello P iù grande. Più accogliente. Più ospitale. Sempre più famiglia. Che famiglia si fa per i tanti che ci vivono o ci trascorrono parti importanti della loro giornata. Con più servizi. In piena conformità con gli standard di legge. Questo vuole diventare il Piccolo Rifugio. Per questo è al via un radicale progetto di ristrutturazione della villa e della sua dependance che dal 1957 ospitano il Piccolo Rifugio. I lavori - La villa, dove ora abitano gli uomini, sarà divisa in due nuclei autonomi, ciascuno per otto persone. Per questo verranno completamente ridisegnati pressoché tutti i locali. Saranno ampliati la mensa, il centro diurno, la palestra della fisioterapia. Inoltre si costruiranno magazzino, lavanderia e stireria in spazi seminterrati. La dependance sul lato di via Brandolini è invece la casa femminile: qui nascerà un nucleo per dieci persone oltre ad un vero e proprio appartamento per persone disabili che imparano a diventare sempre più autonome. Alla casa femminile verrà aggiunto un corpo nuovo con spazi ricreativi, una nuova infermeria e bagni aggiuntivi. Il piccolo e basso edificio che sta tra casa maschile e casa femminile – attualmente garage – verrà trasformato per ricavarne stanze polivalenti. VENERDÌ 12 Inizia oggi e si concluderà domani a palazzo Piccin (sede del Primo Comando delle forze di difesa) il convegno internazionale dal tema “La battaglia di Vittorio Veneto. Aspetti militari”. I ricami a punto croce della serie “Gli alberi fatati di Renato Parolin” saranno in mostra fino a domenica 14 novembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30 tutti i giorni a “L’ago cantastorie” in via Martiri della Libertà 3. Alle 20.30 al monastero cistercense di San Giacomo secondo incontro di preghiera insieme a coloro che sono feriti negli affetti e nelle relazioni familiari. Tema:“La preghiera che interroga”. A cura del Centro pastorale per la Ecco come diventerà il Piccolo Rifugio: a destra della casa maschile e a sinistra di quella femminile evidenziate le nuove costruzioni Costi e tempi - La spesa complessiva prevista è di un milione 950 mila euro. La Fondazione Piccolo Rifugio si fa garante di un finanziamento per 500 mila euro. Poi si punta sui finanziamenti regionali, sull’attenzione promessa dall’Ulss 7 (con il presidente della conferenza dei sindaci Floriano Zambon) e dal Comune di Vittorio (con il sindaco Giancarlo Scottà). I lavori procederanno a stralci. Il primo comprende i lavori alla casa femminile: avviarlo nel 2005 è l’obiettivo del Piccolo Rifugio, per concludere tutti i lavori nel 2008. Contribuisco anch’io - LO STILE DEL “RIFUGIO”: La difficile scelta di non trasferirsi L o stile del Piccolo Rifugio emerge anche al momento dei lavori. Sono sempre capaci anche di scegliere la strada più scomoda. Come ha spiegato il direttore Dino Mulotto, «avremmo potuto vendere il complesso di viale della Vittoria e andare a ricostruire in periferia, con costi e disagi sicuramente minori, ma la posizione della casa in centro città è così favorevole alle persone ospitate e alle loro opportunità di integrazione e socializzazione che è stato quasi obbligatorio scegliere di restare qui». In mezzo alla gente, come voleva la fondatrice, mamma Lucia Schiavinato. Anche se questo ha comportato, per il progetto redatto dall’architetto e amico del Rifugio Adriano Bellè, doversi sudare il nulla osta della Sovrintendenza. famiglia. SABATO 13 Alle 17 all’area Fenderl “Serata metafisica- Contaminazione di esperienze poetico-visive oltre il reale”. Con la presenza di Cristina Calderan e con la partecipazione degli attori del Teatro Orazero. Organizza l’associazione Perinciso. Alle 18 in biblioteca presentazione del volume di Giorgio Mies “Appunti di viaggio. Sei itinerari tra arte e cultura nelle Prealpi trevigiane”. Organizza la Comunità Montana. Alle 18 alla galleria La Torre in via Virgilio inaugurazione della mostra di opere recenti di Claudia Buttignol. Orari: da mercoledì a sabato dalle 16.30 alle 19. Alle 21 alla libreria Fenice Alber- È possibile già ora fare donazioni a favore della Fondazione Piccolo Rifugio. Sul conto corrente 450/0, Fondazione Piccolo Rifugio, presso Banca delle Prealpi, filiale di Vittorio; oppure sul conto corrente postale 54227863, Fondazione Piccolo Rifugiocasa di Vittorio Veneto. Tommaso Bisagno IL VESCOVO: “Questa è una famiglia speciale” A lla presentazione alla città dei lavori era presente anche il vescovo Zenti. Citiamo dal suo intervento. «Il Piccolo Rifugio è molto più di un istituto, è una famiglia. Una famiglia speciale che forma al senso della sofferenza, riscattata dal peso della sua negatività, per farne un valore, una risorsa e un patrimonio. (…) Qui ci è dato di sperimentare un modo umanissimo, sublimato dalla fede, di affrontare il dramma della sofferenza e della menomazione. I suoi “familiari” ci fanno dono di sé nello stato di sofferenza, vissuta con dignità e con fede. Spesso anche con il sorriso. Un sorriso schietto». to Castelvecchi presenta il suo libro “Al Qa’ida. Dall’Afghanistan a Madrid”. ro e altro”. Musiche di Mozart, Beethoven. Haydn. Orchestra Filarmonica Veneta. DOMENICA 14 Il Gruppo Marciatori Domo organizza per oggi la 21ª Panoramica della Salute di 6 e 12 chilometri a Costa. MERCOLEDÌ 17 Dalle 9 alle 17 in Castello incontro di spiritualità adulti-terza età dell’Azione cattolica. MARTEDÌ 16 Alle 11 al collegio San Giuseppe a Ceneda la Caritas diocesana presenta “Società aperta, società dinamica e sicura”, il dossier 2004 sull’immigrazione redatto dalla Caritas italiana. Alle 20.30 al patronato di Ceneda, “Famiglia, famiglie, non famiglia: tribalità e modernità nel corso di un processo antropologico” incontro con il dottor Francesco Gallo a cura della Commissione foraniale per la famiglia. Alle 20.45 al teatro Da Ponte concerto con “Le nozze di Figa- GIOVEDÌ 18 Alle 20.30 alla Comunità Montana conferenza dal tema “Castelli e siti fortificati del cenedese medievale”, con Antonio Salvador. In biblioteca alle 20.45 “Vozi dal mar e da la tera”, poesie e momenti della cultura veneta scelti da Enrico Grandesso. Per il ciclo “Storie-occasioni d’incontro 01” organizzato dall’associazione Agorà. Ingresso 5 euro. Farmacia di turno: Comunale Centro, via Brandolini, telefono 0438-53198. SE IL BUON SAMARITANO PASSA PER SAN GIACOMO N ella nostra provincia la paura del diverso è un sentimento ben noto e sembrerebbe, se non in continua ascesa, quantomeno duro a morire. Fortunatamente, a smentire questa sensazione, talvolta arrivano segnali positivi, soprattutto da parte dei più giovani. È il caso dell’iniziativa del gruppo teatrale della parrocchia di San Giacomo, attivo da due anni e attualmente impegnato in una rivisitazione in chiave moderna della parabola del Buon Samaritano. Andrea Costantini, addetto alla colonna sonora con la sua chitarra, spiega che «è un’attualizzazione a sfondo laico. Il protagonista è un immigrato malmenato e lasciato a se stesso, che viene soccorso non dagli uomini benestanti di passaggio, ma solo da una prostituta». Dunque un’attività Il giovane attore Adriano De Nardi teatrale approcciata anche come veicolo di valori fondamentali, come ci dimostra il quattordicenne protagonista Adriano De Nardi che afferma: «Questo è un modo per dire alla gente che si può aiutare chi è in difficoltà anche se è diverso». La rappresentazione, diretta da Guglielmo Scarabel della sangiacomese Compagnia vittoriese di teatro veneto, è già stata messa in scena il 22 maggio; viene replicata domenica 14 novembre alle 21 in patronato. Ginevra Lamberti CONCERTO E CINEMA PER IL MUSEO DELL’ARTE BAMBINA S abato 20 novembre alle 21 la giovane pianista Chiara Opalio suona al teatro Da Ponte. Il costo del biglietto è cospicuo: 30 euro. Tutto però a favore del nascituro Museo dell’arte bambina. I fondi raccolti servono infatti a pagare i laboratori per bambini che il Museo offre, e che sono invece gratuiti per chi vi partecipa. I biglietti sono in prevendita alla libreria Il Punto, alla cartoleria Spirale e al Quartiere Latino a Conegliano. Informazioni: 347-8590071. Bambini e cinema - Inizia invece domenica 14 un dittico dedicato al cinema e ai bambini, sempre a cura del Museo. Appuntamento per i bambini delle elementari, con i loro genitori, domenica 14 alle 9 al collegio Dante. Maria Rita Parsi leggerà brani dal Pinocchio di Collodi, e poi assieme si guarda il film. Sullo stesso tema, dalle 14, laboratori per i bambini all’attuale sede provvisoria del Museo (al Cesana a Meschio), e per i genitori al Dante. Stessa formula domenica 12 dicembre: il libro-film protagonista sarà allora “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Partecipazione gratuita, 350 posti fra bambini e genitori, prenotare al 335-5840014. (TB) COME INTERESSARE I BAMBINI ALLA LITURGIA? C ome interessare i ragazzi del catechismo alla liturgia domenicale? Domanda da un milione di dollari, dirà qualcuno. Ma appunto per scoprire come superare questa difficoltà c’è il corso in due incontri proposto dal- la commissione catechesi della forania di Vittorio. Gli incontri saranno mercoledì 17 e 24 novembre dalle 20.30 alle 22 al patronato di Ceneda e saranno tenuti dal direttore dell’ufficio liturgico diocesano don Adriano Dall’Asta. CENEDA: castagnata e mostra dell’artigianato D omenica 14, ecco a voi dalle 12 la castagnata cenedese in piazza della Cattedrale: caldarroste a volontà, assaggio del novello 2004; alle 15 lo spettacolo del gruppo di artisti di strada “Il riscatto”. L’organizzazione è di Insieme per Ceneda, che nella stessa domenica e nella stessa piazza coordina come di consueto anche la Mostra dell’artigianato familiare, con banchetti che già sanno di Natale a disposizione dalle 9 alle 20. In particolare, nel settore libri, presentazione dell’appena edito “Vittorio 19001980” di Ido Da Ros. e L’AZiON Vittorio Veneto SOSTITUISCE L’ORIGINALE RUBATO Madonna della Salute, ecco la nuova pala Q uest’anno i festeggiamenti in onore della Madonna della Salute avranno un sapore speciale. Speciale perché proprio il 21 novembre, culmine delle celebrazioni, ricorre il quarantesimo anniversario della costituzione conciliare Lumen Gentium dove si definiva Maria “immagine e inizio della Chiesa”. Ma speciale anche perché sarà inaugurata la nuova pala che raffigura la Madonna della Salute. Giornata di apertura delle celebrazioni è sabato 13 novembre: la prima celebrazione sarà alle 10 con il pellegrinaggio delle comunità di Tarzo e Corbanese, martedì 16 ci sarà invece una riflessione con il vescovo Zenti su “Maria, Madre della Chiesa e segno di speranza”. Ma celebrazioni e processioni si protrarranno fino a tutto il 28 novembre raffigura la Madonna della Salute con il bambino Gesù e ai lati le figure di san Colombano e santa Lucia. Misura 2,40x1,80 m ed è stata realizzata su tavola e non su tela come la precedente. Si rifà per cromatismo proprio all’originale rubato dal santuario una trentina di anni fa. Grazie al pezzo di tela rimasto dopo il furto – prosegue il parroco – l’artista ha potuto riprodurne i colori ocon la salita al santuario di molte altre comunità della diocesi. «Saranno festeggiamenti doppi – spiega il parroco padre Giambattista Guidolin –: si ricorderà quel famoso prodigio miracoloso della cessazione della peste tra il 1630 e 1631. Il 27 alle 10, con una messa solenne al santuario, il vescovo Zenti benedirà la nuova pala. Opera del pittore Enzo Alberton di San Zenone degli Ezzelini, CESANA MALANOTTI Nel 2006 l’addio alla sede di Meschio I n due anni il “Cesana Malanotti” darà l’addio alle vecchie strutture per darsi un volto nuovo e moderno. È quanto sostengono i vertici dell’Istituto. Il traguardo è fissato per il 2006 ma al Cesana sono ottimisti. Se il cantiere prosegue a questi ritmi – dice il direttore Claudio Ciciliot – la nuova casa di riposo di Vittorio Veneto sarà pronta anche prima di quella data. Casa Arcobaleno e Casa del Sole, nomi scelti dai bambini vittoriesi, saranno il cuore del nuovo Cesana Malanotti. Il cantiere della nuova casa di riposo sorge immediatamente dietro la recente struttura di “Casa del Sole” in via Palmanova. Prevede 120 posti letto per anziani non autosufficienti per un costo complessivo di quasi undici milioni di euro. Una cifra che l’Istituto è riuscito a coprire quasi interamente con 4 milioni 131 mila euro di contributi regionali, oltre 2 milioni di euro provenienti dalla vendita del terreno delle ex Opere Pie, da fondi di bilancio e 3 milioni 390 mila 570 euro che arriveranno invece dalla vendita della non più idonea se- de storica di Meschio e di una parte di palazzo Cesana in via Cosmo. Qui l’Istituto manterrà il parco, la corte interna, la loggia, ma anche gli appartamenti per gli anziani e la sala affrescata che diventerà la sede di rappresentanza e luogo simbolo della storia del Cesana Malanotti. Perché vendiamo DAL 13 AL 28 NOVEMBRE: Il programma delle celebrazioni cco il programma delle principali celebrazioni. Domenica 14: messa alle 10; da lunedì 15 a venerdì 19 e da lunedì 22 a venerdì 26: alle 15 Rosario; martedì 16: alle 20.30 riflessione del vescovo Zenti su “Maria, Madre della Chiesa e Segno di speranza”; venerdì 19: alle 15 messa “per il mondo della sofferenza”, alle 20 processione con le fiaccole; sabato 20: messe alle 11 e alle 15, concerto della corale di Casale sul Sile alle 20.30 nella chiesa di San Giuseppe;domenica 21: messe alle 8, 9, 10, 11 e 15.30; sabato 27: alle 10 messa solenne per la Madonna della Salute con il Vescovo con benedizione della pala; messa alle 15; concerto del Coro della Cattedrale nella chiesa di San Giuseppe; domenica 28: messe alle 9 e alle 10; messa alle 11 con benedizione delle moto. E Ds Giovanni Napol denuncia l’esclusione delle minoranze dal consiglio di amministrazione «Quando si tratta di cosa pubblica – dice – tutte le componenti della città dovrebbero essere rappresentate. Sulla cessione degli immobili di piazza Meschio e via Cosmo non sono state sentite le istanze dei quartieri e dei cittadini sul possibile utilizzo alternativo. Invece a fatto compiuto si è annunciata la vendita». Discutiamone... Sono state fornite decine e decine di pagine di delibere su qualsiasi decisione dell’ente, replica il presidente Maurizio Venturino che ricorda: «L’Istituto è autonomo nella sua azione e risponde solo agli anziani e alle famiglie». Sulla destinazione di palazzo Cesana di via Cosmo e della sede di Meschio il presidente spiega: «Se ci sono scelte alternative ben vengano. Abbiamo tutto il tempo, visto che il Comune ha diritto di prelazione su quei beni fino all’ultimo minuto. Basta che non ci siano progetti fantasiosi che pretendiamo di far pagare agli anziani. Chi ha idee le presenti e soprattutto alleghi anche un piano finanziario per sostenerle». (FG) Napol:“Sede venduta senza interpellare i cittadini” Perché la scelta di vendere? «Per costruire subito la nuova casa di riposo perché l’Ulss ci impone strutture adeguate – spiega il presidente Maurizio Venturino – e senza farla pagare agli anziani. Se non vendessimo gli edifici in via Cosmo, le rette aumenterebbero di oltre due euro e mezzo al giorno, per non parlare della sede di Meschio. Senza quelle entrate le famiglie dovrebbero pagare dieci euro di più al giorno. Una follia». Perché critichiamo Ma le scelte del Cesana Malanotti continuano a suscitare polemiche. Il consigliere comunale dei riginali rendendoli ancora più vivaci». La pala sarà collocata al centro dietro l’altare, nell’abside. L’acquisto dell’opera è stato reso possibile grazie a numerosi benefattori». «La comunità di Costa sarà in festa per quindici giorni, ma sarà festa religiosa – conclude il parroco –. Non ci saranno giostre e luna park com’è del resto nella nostra tradizione. Durante i festeggiamenti funzionerà un chiosco, per un confortante ristoro dei pellegrini che saliranno sull’ameno colle, i quali potranno tentare la fortuna al Pozzo di San Patrizio. Il ricavato della pesca di beneficenza servirà per sistemare il santuario e per pagare il pezzo di terreno circostante acquistato circa un anno fa». Francesca Gallo Domenica 14 novembre 2004 23 SCOUT VITTORIESI: quanti ricordi alla festa del trentennale! S abato 6 novembre in area Fenderl si sono svolti i festeggiamenti dei 30 anni dell’Agesci. L’intento voleva essere quello di ricreare l’atmosfera di festa e collaborazione del campo di gruppo estivo coinvolgendo anche genitori ed ex scout di ogni età. Nonostante il tempo inclemente e un’organizzazione non sempre impeccabile abbiano rischiato di comprometterne l’esito, grazie all’impegno pomeridiano dei ragazzi è stata organizzata una piccola esposizione fotografica ripercor- rente questi 30 anni di attività e il Fuoco serale, momento più importante e di maggior affluenza della giornata, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone animate dai canti dei più giovani e dagli aneddoti di chi scout lo è stato anni or sono. L’ultima riflessione, prima di tornare alla spensieratezza del canto, è spettata a Marco Pianca, ex capo, che ha ricordato alla nuova guardia come «i meriti dell’educazione Agesci li riconoscerete in futuro». Ginevra Lamberti IV NOVEMBRE: “Non chiamiamolo più anniversario della Vittoria” L o scorso 6 novembre, a Vittorio Veneto, città della “Vittoria”, Festa dell’unità nazionale e Giornata delle forze armate nell’86º anniversario della fine della Grande Guerra (4 novembre 1918). Riportiamo due passaggi significativi dei discorsi alla celebrazione. «Vittorio Veneto è una tappa fondamentale nel compimento dell’unità nazionale della quale per molti versi può definirsi un simbolo», ha detto il sindaco Giancarlo Scottà. «Ho parlato di an- niversario del 4 novembre e non di anniversario della Vittoria. Sono, infatti, trascorsi 86 anni dalla fatidica ricorrenza e a me pare, ormai, anacronistico – ha commentato nel discorso celebrativo il colonnello Lorenzo Cadeddu – riproporre questa data in termini di contrapposizione, vinti e vincitori». Mario Sanson 24 e L’AZiON Vittoriese Domenica 14 novembre 2004 COLLE UMBERTO / MENTRE AVANZA IL PROGETTO DEL PIRUEA SUL MENARÈ SI INFIAMMA IL DUELLO TRA PRO E CONTRO CONFERENZE DI SERVIZI Due rotatorie per un accordo Centro commerciale: è scontro I l progetto avanza, l’opposizione non tace. Mentre, come leggiamo a fianco, avanzano i passi della politica verso il progetto del centro commerciale sul Menarè a Colle, contemporaneamente si fa più rumorosa l’opposizione. E variegata. In consiglio comunale, arriva dalla lista civica “Rinnovamento a Colleumbertosanmartino” del consigliere comunale Nicoletta Fascilla. Poi dai cittadini, anzitutto della zona del Menarè, che hanno anche protestato davanti al municipio. Ne è capofila Angelo Zanin di Scomigo. Sulla sponda di Conegliano, il sindaco Floriano Zambon ha manifestato dei dubbi, il consigliere Botteon si è schierato per il no secco. Abbiamo raccolto e sintetizzato tutte le critiche e le abbiamo portate al sindaco di Colle Edoardo Scarpis, fermo sostenitore dell’iniziativa. La difende così. Accusa 1: la viabilità «Pensate al traffico che si genera alla Sme il sabato pomeriggio. E lì ci sono due arterie per il deflusso delle auto. Qui ce n’è una sola, il Menarè. Inevitabilmente ci sarà un grande aumento del traffico. Diventerà impossibile muo- L’OPPOSIZIONE HA ANCORA QUALCHE CARTUCCIA M IL POMO DELLA DISCORDIA “L’AMIGO DE TUTI” Nuovi attori a S. Martino C he cosa succede quando ad una persona buona, particolarmente altruista che non sa resistere alla terribile tentazione di fare il bene, gli viene domandato il favore, da parte di due giovani amici all’insaputa l’uno dell’altro, di chiedere per loro conto la mano della stessa ragazza? La risposta è racchiusa nella commedia “L’amigo de tuti” di Carlo Bertolazzi, che verrà presentata dal Gruppo Giovani di San Martino di Colle Umberto, domenica 14 novembre. Lo spettacolo si terrà alle 15.30 presso lo stand della sagra organizzata dal gruppo Istadea in piazza Marconi. L’idea - Sono circa una quindicina i ragazzi e le ragazze che a marzo hanno iniziato ad incontrarsi per realizzare il progetto. San Martino e i suoi giovani non sono nuovi a questo tipo di iniziative. Basti pensare che, qualche tempo fa, proprio grazie al loro impegno concretizzato in allestimenti di operette e commedie, è stata ristrutturata gran parte della sala giovani parrocchiale. Ora i protagonisti dei primi CAPPELLA: concerto del maestro Padoin all’organo restaurato S T re sono state le conferenze di servizi che si sono tenute a Colle Umberto prima di a le carte dell’opposizione non sono ancora tutte scoperte. Afferma giungere alla sottoscrizione, da parte degli enAccusa 4: i piccoli comNicoletta Fascilla: «All’ultimo minuto utile (ossia entro inizio dicemti interessati, dell’accorbre) presenteremo le nostre osservazioni al Piruea. Anche perché sembra mercianti - «Una struttura così grande condanna al faldo di programma che che ci siano dei cambiamenti rispetto al progetto cui ci siamo opposti limento i piccoli negozi di prevede la realizzazione in consiglio comunale. E le motivazioni della nostra opposizione saranno Colle o del Menarè». del Piruea. Un primo intante e circostanziate. E non saranno solo “dieci persone”, come le ha La difesa - «Un tempo a contro è servito al Codefinite il sindaco, a firmarle. Ma anche, ad esempio, associazioni». (TB) Colle i piccoli esercizi di amune di Colle Umberto limentari erano una quina presentare il progetto versi». di riqualificazione che pio per chi deve attraver- dicina, oggi sono 4. I picLa difesa di Scarpis - sare. Inoltre la ditta che co- coli negozi chiudono perporterà alla costruzione «La viabilità è già ora piut- struisce il centro commer- ché la gente preferisce di un centro commerciatosto elevata, ma in ore di- ciale costruirà anche una quelli grandi. Prima andale al Menarè, lungo la verse da quella che sarà ge- pista ciclabile di circa 200 vano a cercare i centri comstatale di Alemagna. nerata dal centro commer- metri in corrispondenza merciali a Mestre, ora ferIn tale sede è stata iciale. Che causerà un traf- del centro, e un’altra lungo miamo la migrazione dei noltre data risposta alla fico pari grosso modo a un tratto di zona industria- residenti portando il centro richiesta di delucidazioquello per l’entrata e l’usci- le più a sud». commerciale qui a Colle». ni da parte dei presenti, Accusa 3: l’ambiente ta dalle fabbriche. In più la Tommaso Bisagno tra i quali i rappresennuova rotatoria all’entrata «È uno scempio al tanti di della zona industriale ri- territorio: si coUlss, Redurrà dell’80% il traffico lì. struisce per 123 migione In sintesi: con il centro la metri cubi, circa Veneto, commerciale e le rotatorie dieci volte quel che Provinper la viabilità i disagi sa- si abbatte. Sarà una cia di struttura grande ranno meno di adesso». Treviso, Accusa 2: la sicurezza - due volte e mezza la Anas, E«Le piste ciclabili o i pas- Sme di Susegana». nel, ConLa difesa - «È più saggi pedonali da tempo risorzio chiesti sono ancora assen- significativo parlare bonifica ti. E il Piruea pregiudica la in metri quadri: saSinistra sicurezza di chi abita sul ranno 12 mila mq in Piave, tutto, e neppure tutMenarè». Comuni La difesa - «Le due nuo- ti a destinazione di Coneve rotatorie, a 500 metri l’u- commerciale. Sono gliano e na dall’altra, renderanno il le dimensioni di uVittorio Ecco come si presenta ad oggi l’area dell’ex istituto per l’agricoltura, sul Menarè. Veneto. traffico più scorrevole ma no dei nostri capananche più sicuro, ad esem- noni, o di due cam- Qui la giunta Scarpis vorrebbe il centro commerciale cui altri si oppongono strenuamente Un pi da calcio affiancati. Non certo come la Sme. Inoltre i costruttori cederanno al comune 10 mila mq per spazio verde». abato 27 novembre, alle 21 nella chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena di Cappella Maggiore, si terrà il concerto di inaugurazione per l’appena terminato restauro dell’organo Pugina, installato nel 1907. Il concerto sarà tenuto dal maestro Roberto Padoin che suonerà brani di Bach, Rinck, Franck, Langlais, Widor. Nel prossimo numero un ampio servizio sul restauro. spettacoli, tenutisi in circa dieci anni, sono alla soglia dei trent’anni. Da qui è emerso il desiderio di coinvolgere anche le “nuove generazioni”. «Abbiamo iniziato – spiega Federico Da Dalt, responsabile del gruppo – con l’intento di proporre un’attività che potesse riunire i giovani di qualche tempo fa e quelli di adesso, i diciottenni. Insieme abbiamo poi scelto di dedicarci al teatro. Ma non ci fermiamo solo a questo». Già due anni fa il gruppo si era proposto al pubblico con una commedia. Poi la voglia di ritrovarsi e lavorare ancora insieme li ha spinti nuovamente a proporre una pièce in dialetto veneto, scritta all’inizio del secolo scorso. Continua inoltre la sensibilità del gruppo nell’ambito della solidarietà: parte delle offerte raccolte saranno devolute alla parrocchia e parte per la realizzazione di progetti di beneficenza. La prima dello spettacolo si è tenuta a Pinidello il 31 ottobre scorso, riscuotendo un successo di pubblico. Con l’arrivo del nuovo anno il Gruppo Giovani presenterà “L’amigo de tuti” in altri paesi. (GDN) FREGONA: corsi di cimbro CORDIGNANO: manifestazioni a raffica per “Prealpi in festa” C l centro sociale di Fregona, 4 domeniche a “parlar” cimbro. Organizza l’associazione culturale Cimbri del Cansiglio. L’inaugurazione del corso, il secondo, domenica 14 novembre, alle 9.15 con tema “Il Cansiglio prima dell’arrivo dei Cimbri dal Medioevo fino alla caduta di Venezia” di Moreno Baccichet e prima lezione di “parlata” (il saluto, il villaggio e la huta cimbri) a cura di Carmen Gandin.“La cultura Germanofona di Sappada” di Max Pachner è invece il tema di domenica 21 novembre, dalle 9.30, e a seguire ancora la Gandin con “La famigliai numeri”. Domenica 28 novembre, solo lezione di parlata “A tavola-il tempo” ma con visita al Museo etnografico di Pian Cansiglio. Infine, domenica 5 dicembre, il test finale, preceduto dal tema “La cultura ladina” di Ernesto Majoini e dall’ultima lezione “La foresta-il lavoro dei cimbri”. Iscrizioni (gratuite) fino a 50 partecipanti, anche telefoniche al 333-3513668. Mario Sanson A successivo incontro ha dato modo all’Anas di proporre l’inserimento di una seconda rotatoria, giusto all’ingresso del centro commerciale, in aggiunta a quella prevista più a nord all’incrocio con la zona industriale di Vittorio Veneto e Conegliano. La proposta è stata accolta favorevolmente da tutti. La terza e ultima conferenza di servizi ha dato l’ok al Piruea. A sottoscrivere l’accordo di programma sono stati il Comune di Colle Umberto, l’Ulss, l’Anas, la Regione Veneto, la Provincia di Treviso, il Genio civile, il Consorzio bonifica Sinistra Piave e l’Enel. Si sono espressi unicamente in merito alle opere viarie che andranno in parte a ricadere nel proprio territorio, i comuni di Conegliano e Vittorio Veneto. L’Amministrazione comunale di Colle ha assicurato, su richiesta delle minoranze, che una porzione dell’introito dell’operazione verrà utilizzato per dare una soluzione definitiva all’incrocio con semaforo del Menarè. Gerda De Nardi ompie undici anni di vita la manifestazione Prealpi in festa, sapori, arte e tradizioni che viene organizzata a Cordignano. Fino a domenica 14 è previsto un interessante e ampio programma di eventi culturali, musicali, folcloristici. «Le vie e la piazza – spiega il vice sindaco Giacomo Scandolo – ospitano gli artisti che partecipano all’11º concorsosimposio di scultura in legno. Il pubblico presente voterà l’opera più rappresentativa». Insieme all’Amministrazione sono impegnati nella manifestazione i diversi comitati frazionali e varie associazioni. Domenica 14 novembre è prevista la festa in piazza, con una variegata rassegna di vecchi mestieri, laboratori creativi e spettacoli di folclore. Ci sarà dalle 8 la mostra mercato dei prodotti agricoli, la possibilità di ammirare varie esposizioni artistiche e di godersi (alle 15.30) il concerto della banda di Cordignano. Parallelamente vengono organizzate (aperte solo nel fine settimana) le seguenti mostre: mostra delle opere del Premio nazionale di pittura, grafica e acquerello al centro polifunzionale; in municipio opere in vetro e ceramica di Elisa Cillo e colori e fantasia su seta; nello spazio Perin bassorilievi e altorilievi di Bruno Pavella; alla sede Ana dipinti di Gianfranco Salatin; all’oratorio San Francesco “I cento anni della casa di riposo San Pio X”. Sempre nell’ambito di Prealpi in festa, venerdì 12 alle 20.30 al Francesconi si terrà lo spettacolo “Drio la stéla” del Collettivo di ricerca teatrale. Sabato 13 novembre alle 17.30 presentazione dei gruppi sportivi giovanili e alle 20.30 concerto del Coro Mesulano di Cordignano, del coro Code di Bosco di Orsago e del Coro Folcloristico Artugna. (GDN) e L’AZiON Vallata / Bellunese IL NEO-SINDACO DI TARZO DAL MAS Non mi aspettavo tanti intoppi A lla domanda: «Lo rifarebbe di candidarsi a sindaco», Bruno Dal Mas risponde con un sorriso e con una diplomatico: «No comment». Non se l’aspettava di dover intraprendere una corsa a ostacoli tra intoppi burocratici, soldi che mancano, puntuali pungenti polemiche dai banchi dell’opposizione. Dal Mas, che è del ’46 e risiede a Corbanese, governa da cinque mesi con l’appoggio della coalizione Forza Tarzo- Lega Nord. Sindaco Dal Mas, come si trova nei panni di primo cittadino? «Provengo da un’azienda privata e ha qualche difficoltà ad affrontare la macchina burocratica. Cose che per un’azienda sono delle cretinate qua invece diventano dei problemi». Quanto tempo dedica Bruno Dal Mas al Comune? «Sono in municipio tutto il giorno. Ho un giro di persone enorme. Certe mattine arrivo alle 9.30 e alle 13.45 sono ancora qui senza riuscire neppure a leggere il giornale». Lei è alla prima esperienza amministrativa. Come vive il contatto con la popolazione? «La gente è più comprensiva di quello che mi aspettavo. Purtroppo molti arrivano rivendicando promesse, lavori non fatti. Ser- CISON: RESTAURATE TRE STATUE DEL CASAGRANDE R itornano all’antico splendore le tre pregevoli statue raffiguranti Fede, Speranza e Carità poste sulla facciata ovest della chiesa arcipretale di Cison di Valmarino: in occasione delle recenti celebrazioni per il bicentenario della nascita dello scultore Marco Casagrande - nato a Campea di Miane nel 1804 e morto a Cison nel 1880 - sono stati infatti inaugurati i lavori di restauro eseguiti dalla ditta Costantini Antonio di Treviso, finanziati interamente grazie al contribu- to della Fondazione Veneto Banca. Va detto, innanzitutto, che lo stato di conservazione delle tre sculture, realizzate dal Casagrande con pietra di Fregona, prima dell’intervento di ripristino artistico poteva definirsi preoccupante. Come spiega il dottor Costantini - che ha curato anche il restauro della piramide eretta a memoria dei soldati caduti all’Isola dei Morti nella Grande Guerra - a causa del degrado chimico-fisico, la superficie delle statue si presentava par- ve una grossa preparazione per poter rispondere a richieste e domande che spaziano sui più vari argomenti, dalla sanità all’urbanistica». Veniamo agli impegni elettorali. In cima al suo programma c’erano lo stop al Pip (Piano degli insediamenti produttivi) di Corbanese e la rotatoria all’incrocio al Ponte Maset. Costa sta facendo in merito? «Il Pip lo lasciamo un attimo in sospeso. Il nostro intento è comunque di spostarlo, di toglierlo. Anche perché gli aderenti al Pip sono rimasti in pochi. C’è anche da dire che i proprietari dei terreni sono nettamente contrari al Piano ed eventuali ricorsi rischiano di protrarre le procedure anche per dieci anni. Per quanto riguarda in- zialmente solfatata; con croste nere nelle zone protette dall’acqua piovana; porosità diffusa; micro e macro fessurazioni e alcuni distacchi di materiale. La ditta ha eseguito le campionature sulle sculture su piccole porzioni di superficie. Per il preconsolidamento è stata iniettata mediante siringatura della resina acrilica silicato d’etile oppure fluorurata. È seguito il lavoro di pulitura. Le reintegrazioni delle piccole parti di pietra mancanti, a giudizio della direzione lavori e della So- vece il pericoloso incrocio di Ponte Maset siamo stati in Provincia per sostenere la rotatoria e l’assessore alla viabilità Muraro ci ha dato il proprio appoggio. Conto sia realizzata entro fine 2005». Un grosso progetto iniziato dal suo predecessore, Dalla Bona, è la pista ciclabile. A che punto siete con i lavori? «Manca solo l’ultimo stralcio quello relativo al famoso muro di via XXV Aprile, stiamo studiando con la Soprintendenza una soluzione. Comunque per me i soldi spesi per la pista, così com’è fatta, sono soldi buttati via poiché nessuno la utilizza. Come non condivido i tanti soldi spesi per il nuovo parco ai Broli». Le opposizioni affermano che c’è malessere nella maggioranza tra Polo e Lega... «Questa è propaganda politica». Avete avuto dei contrasti con la Pro loco per il nuovo centro polifunzionale. Tutto risolto? «Con la Pro loco io ho buonissimi rapporti. Se poi qualche consigliere mette in evidenza qualche problema che esiste, questo succede in tutte le famiglie». Federico Citron printendenza, sono avvenute con materiale similare per aspetto e finitura alla pietra. Ha concluso l’opera l’applicazione di un buon idrorepellente, con caratteristiche di alta reversibilità, traspirabilità e resistenza ai raggi UV. Marco Zabotti te in Basilica, domenica scorsa 7 novembre, il concorso di autorità civili, militari, popolo, alpini e altre associazioni d’arma alle rinnovate “esequie” di questi ex nemici, benedetti da padre Clemente Nadalet dei Servi di Maria. Presente inoltre una folta delegazione dall’Austria, guidata dal parlamentare stiriano Peter Rieser, in rappresentanza ufficiale della Croce Nera d’Austria. Regista inappuntabile dell’austera cerimonia, Giulia- Carve, restaurato il monumento D omenica 7 novembre la frazione di Carve si è ritrovata attorno al proprio monumento ai caduti per festeggiare la conclusione dei lavori di restauro. Restauro resosi necessario dal degrado dovuto alle intemperie. Dopo messa nella parrocchiale, celebrata da don Egidio Lot e animata dalla corale, il corteo preceduto dal sindaco, dalle autorità intervenute e dai numerosi gagliardetti delle varie associazioni combattentistiche e d’arma e dai bambini della scuola elementare, si è portato nella piazza antistante la chiesa dove sorge il monumento per la deposizione di una corona d’alloro e per la benedizione dei lavori di restauro del monumento. Nel suo intervento, il capo frazione Maurizio Lorenzet ha ricordato e ringraziato quanti hanno collaborato alla realizzazione del restauro del monumento: dal Comitato per il Monumento al Consiglio di frazione, dal gruppo Carve Viva al GRS Carve. Il monumento conserva i nomi dei giovani del paese che hanno dato la loro vita per la Patria nelle due guerre mondiali. Fiorenzo Da Canal del Comitato per il Monumento ha ripercorso la storia del manufatto che venne inaugurato l’8 maggio del 1920 a ricordo dei 25 giovani di Carve che persero la vita nella Grande Guerra. Su 35 che partirono ne tornarono a casa solo 10! Per l’occasione è stato anche presentato- e verrà distribuito a tutte le famiglie di Carve- il volumetto scritto dal generale Nevio Stefanutti sul Monumento ai caduti. Sergio Cugnach MIANE: Libro di Ezio Vendrame CISON: Tra Senegal e Cuba iovedì 18 alle 20.30 al centro polifunzionale di Miane Ezio Vendrame, calciatore controcorrente col vizio della letteratura, presenta il suo libro “Una vita fuori gioco”, in dialogo con Tiziano Graziottin del Gazzettino di Conegliano. Organizzano il Milan Club di Combai e le Pro Loco di Combai e Miane. L e percussioni che sanno d’Africa arrivano al pub Corona Del Re a Cison. Alle 21.30 di venerdì 12 infatti Africa Chiossan, il gruppo italosenegalese che suona la musica e racconta la cultura dell’Africa sarà in concerto. Con l’occasione presenterà anche il viaggio di turismo responsabile “Capodanno in Senegal” organizzato per fine 2004. Sempre in tema di multiculturalità venerdì 12 novembre, alle 20.30 al teatro La Loggia di Cison, viene proiettato il film “Buena Vista Social Club” FOLLINA: Addio al cantore Domenico Trevisol 12 soldati austriaci ora riposano in pace 12 caduti austro-ungarici, dimenticati nell’ex cimitero di guerra di Follina (dietro quello civile) e rinvenuti lo scorso settembre, grazie anche ad una serie di articoli dell’Azione, riposano ora, e in pace, in una colombaia del locale cimitero. Così è per espressa volontà del sindaco Marcello Tomasi, in attesa di miglior sistemazione in un ossario-monumento, che sarà parte integrante dell’ampliamento del camposanto follinese. Imponen- 25 DEDICATO AI CADUTI G CERIMONIA FUNEBRE A FOLLINA I Domenica 14 novembre 2004 N no Stefani del gruppo Alpini di Follina, guidati da Maurizio Dalla Libera, e artefici, per grandissima parte, del recupero di questi morti (assieme a Francesco Frigimelica, Fabio Tura, Guido Spada e Roberto Tessari). Notizie importanti sull’ex cimitero sono state inoltre fornite dall’opitergino conte Silvio di Porcia e Brugnera. «I vostri caduti sono considerati come nostri caduti», così il sindaco Tomasi a Peter Rieser, il quale ha auspicato che, nel corso dei lavori per la costruzione dell’area “sacra” (ossario e quant’altro) previsti per l’estate 2005, si eriga una grande tenda comune per italiani e austriaci. L’Austria finanzierà parte dell’opera, fornendo inoltre manodopera gratuita come Germania e Danimarca. Mario Sanson ell’abbazia di Follina, si sono svolti il 4 novembre scorso i funerali di Domenico Trevisol, 92 anni (nella foto), deceduto dopo l’improvviso ricovero in ospedale seguito alla sua ultima partecipazione ad un rito funebre come cantore del coro parrocchiale. Nato nel 1912 da una famiglia follinese di fabbri-artigiani, i “Catarei”, a 12 anni aveva iniziato a lavorare nel locale Lanificio Paoletti: divenuto capo reparto della tessitura, lasciò il lavoro a 65 anni dopo 53 di attività, premiati nel 1976 con l’onorificenza di maestro del lavoro. Vedovo dal 1996 dell’amata consorte Elia, sembrava indistruttibile, serenamente avviato al traguardo dei cent’anni, essendo sempre attivo e controllando la propria esistenza con estremo rigore. Legatissimo ai suoi cari, fino all’ultimo ha ripetuto a parenti e amici che accorrevano al suo capezzale: «sono fortunato e contento perché ho una grande e bella famiglia!». Lascia i figli Giovanna, Lucia e Ausonio, la nuora, i generi e una schiera di nipoti e pronipoti. (MZ) 26 e L’AZiON Quartier del Piave Domenica 14 novembre 2004 RECITAL SABATO 13 A PIEVE DI SOLIGO È ORIGINARIA DI SERNAGLIA I giovani del QdP Suor Noretta realizza raccontano se stessi il sogno della missione S abato 13 novembre alle 21, al teatro Careni, verrà messo in scena un singolare recital interamente realizzato dai giovani del Quartier del Piave. Una rappresentazione teatrale, musicale e scenica di un messaggio cristiano, con una finalità molto importante, quella di intessere una rete di collaborazione tra le diverse realtà parrocchiali e valorizzare le risorse creative dei giovani. E non solo. Attraverso una rilettura della parabola del Figliol prodigo si è voluta rendere più familiare la parola di Dio e proporre ai giovani nuove modalità di rapportarsi con essa. La storia rappresentata, infatti, non è pura esegesi biblica o narrazione, ma il tentativo di immedesimarsi nella dura esperienza del figlio che lascia la famiglia e cerca la sua strada. Ogni scena propone in chiave odierna le esperienze che il giovane vive nel racconto evangelico, mostrando come anche ai giorni nostri ci siano tentazioni e vie che portano lontano dai valori autentici. Ecco allora rappresentate le insidie del consumismo dai giovani di Pieve di Soligo o il tunnel delle droghe e delle dipendenze, interpretato dalla parrocchia di Farra e Col San Martino. Così come il sesso senza amore che i giovani di Vidor mostrano nella sua freddezza e sterilità. Sernaglia invece tocca il delicato tema dell’indifferenza. Tra le scene ci saranno anche due balletti e qualche intervento del coro di Sernaglia che esegue canti della comunità di Taizé. COL SAN MARTINO: Triduo per il centenario V olge al termine l’anno di manifestazioni indette dalla parrocchia di Col San Martino in occasione del centenario dall’edificazione della chiesa arcipretale. Un evento che ha aiutato i colsanmartinesi a riscoprire il dna della fede trasmesso dalle passate generazioni. La chiusura del centenario avrà luogo domenica 21 novembre, alle 15, con una solenne celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe alla presenza dei religiosi e delle religiose della comunità. La celebrazione sarà pre- sieduta da un triduo di preghiera. Mercoledì 17 processione, animata dalle mamme, dalla torre campanaria del cimitero alla parrocchiale (tema: la fede); giovedì 18 processione, animata dai capi-famiglia, da piazzetta Posmon (tema: la speranza); venerdì 19, animata dai giovani, da piazza Rovere (tema: la carità). In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno nella chiesa arcipretale. Sul prossimo numero di questo giornale una pagina intera dedicata all’evento. L’idea è nata all’interno della Commissione giovani della forania nel giugno 2003 e poi proposta alle varie parrocchie, in particolare a quelle di Barbisano e Collalto le quali, avendo già provato l’esperienza del recital, hanno preso in mano le redini dei lavori. Ad aiutare i gruppi nella rappresentazione scenica ricordiamo il prezioso aiuto di Giulia Gallon, laureata all’Accademia internazionale di arte drammatica e la manualità di alcune signore nel confezionare i costumi. Durante la serata verrà inoltre presentato e messo in vendita il nuovo Gong, una raccolta storica di canti di vario genere nata 11 anni fa nella parrocchia di Barbisano. L’entrata è libera e le eventuali offerte verranno devolute in beneficenza. Erica Pradal SOLIGO: Prima pietra Comunità alloggio S abato 13 novembre, alle 10.30, viene posta la prima pietra della comunità alloggio “Una casa tra le case” la cui costruzione è promossa dall’associazione “Fabrizio Viezzer”. L’edificio, destinato a ospitare 20 disabili adulti, verrà realizzato in un’area adiacente al Centro educativo occupazionale di via Carlo Conte. Contemporaneamente partono i lavori di ampliamento del Ceod. Per l’associazione questo è un momento importante perché segna la fine della fase delle idee e apre la fase delle opere. P er realizzare un desiderio che aveva fin da ragazza – proclamare il Vangelo a chi ancora non lo ha conosciuto – suor Noretta Zecchinon, originaria di Sernaglia della Battaglia, sei anni fa è partita per un piccolo e sperduto paese africano, lo Swaziland (a nord del Sudafrica). A 46 anni, dopo aver insegnato per vent’anni in diverse città italiane, ha preso l’aereo che l’ha portata nella missione dei Servi di Maria “Mater Dolorosa” di Mbabane. E lì ha iniziato la sua avventura missionaria, rinviata per anni per stare vicina agli anziani genitori. «Per prima cosa ho cercato di apprendere la lingua locale, lo siswatii. Ho ancora qualche difficoltà di comunicazione ma questo non crea problemi relazionali» racconta suor Noretta prima di ripartire per l’Africa, dopo un periodo di riposo e di aggiornamento trascorso in Italia. Insieme alle altre due suore della missione SERNAGLIA: Film di animazione, cineforum e montagna D omenica 14 novembre, alle 15.30, nel salone polifunzionale del municipio di Sernaglia della Battaglia proiezione del film di animazione per ragazzi “Alla ricerca di Nemo”. Nella stessa sede martedì 16, alle 20.30, il “Cineforum Quartier del Piave” propone il film “Luther Ribelle, genio, liberatore”. E sempre nel salone polifunzionale di Sernaglia giovedì 18, alle 20.44, il Cai organizza un incontro sul Soccorso alpino e speleologico di ieri e di oggi con Angelo De Vich coordinatore tecnico del Cnsas. gestisce un ostello per le operaie che giungono in città dalle zone rurali, promuove un laboratorio di cucito e maglia, sostiene economicamente gli studi di alcuni ragazzi orfani, dà una mano al parroco nella Nello Swaziland il 40% della popolazione è affetta da Aids catechesi per gli adulti. «La situazione nello Swaizland è complessa e per molti versi contraddittoria – sottolinea suor Noretta –. C’è un re aperto e tollerante che ha vietato il degradante lavoro in miniera ma non ha proposto occupazioni alternative; il 40 per cento della popola- Suor Noretta Zecchinon zione è sieropositiva, non ci sono strutture sanitarie adeguate per le cure e gli orfani sono migliaia; convivono una miriade di denominazioni cristiane e forme religiose arcaiche che contemplano il sacrificio umano e le figure dei santoni-guaritori». L’annuncio del Vangelo deve misurarsi con il problema dell’inculturazione: «Siamo costantemente chiamati a coniugare l’essenza del messaggio cristiano con la cultura locale – spiega suor Noretta –. Una cultura che ha molti aspetti degni di grandissimo rispetto, come la fiducia in Dio e l’accettazione serena della malattia e della morte». Che, in quelle terre, sono esperienze quotidiane: «Se non si blocca la diffusione dell’Aids – conclude infatti suor Noretta – fra pochi anni lo Swaizland scomparirà». (FC) PIEVE: NOZZE DI DIAMANTE N el duomo Santa Maria Assunta di Pieve di Soligo, domenica 14 novembre alle 10.30, Lina e Giuseppe De Polo attorniati dai figli Angelo e Adriano, dalle nuore, dai nipoti, pronipoti, parenti e amici, vogliono ringraziare il Signore per aver raggiunto, pur tra molte difficoltà ma con armonia, questo traguardo. PIEVE DI SOLIGO - Giuseppe De Polo e Lina Villanova, sposi dall’11 novembre 1944 e L’AZiON A nche quest’anno il Premio Civilitas ha il merito di portare alla luce un sommerso di umanità e altruismo che ancora pervade il territorio locale, ma che di rado esce dal quotidiano nascondimento. I quattordici premiati – individuati dalla Commissione del Premio coordinata da un priore dell’associazione Dama Castellana – sono infatti “testimoni significativi che, agendo spesso nell’anonimato, impersonano valori forti quali la tolleranza, la solidarietà, la comunione tra diverse appartenenze, l’umanità del vivere”. Come ormai avviene dal 1997 insieme ai premiati “locali” è stata individuata una “figura di rilievo sul piano nazionale e/o mondiale che rappresenta con la sua vicenda umana un costruttore di civiltà”. Si tratta di papa Giovanni Paolo II, che invierà un suo delegato a ricevere il premio il prossimo 10 dicembre, alle 18, nella sala dei Battuti del Duomo di Conegliano. Un riconoscimento straordinario verrà inoltre conferito a Ernesto Olivero, fondatore e animatore instancabile del Sermig di Torino, che per le sue scelte di vita incarna lo spirito e il messaggio del Premio. Lo stesso Olivero si unirà alla delegazione della Dama Castellana che verrà ricevuta in Vaticano. Ecco i premiati con Civilitas di quest’anno. Sezione “Civiltà nella comunità” Giuseppe Corsi - Vice questore aggiunto, ora in quiescenza. Ha avuto un ruolo determinante nell’avvio del Commissariato di pubblica sicurezza Conegliano Il 10 dicembre un inviato del Pontefice sarà presente alla consegna del riconoscimento. Quattordici i premiati per la loro spesso anonima testimonianza di tolleranza e solidarietà Il Civilitas al Papa Uberto Pagotto Sandro De Nardi di Conegliano. Angelo e Luigina Cucciol - Coniugi di San Vendemiano. Hanno adottato tre bimbi bulgari donando loro il sorriso e l’affetto di una famiglia. Don Igino Facchinello - Missionario in Brasile per ventuno anni. Al suo rientro in Italia ha avviato l’iniziativa delle adozioni a distanza. Attualmente sono oltre un migliaio le adozioni raccolte e mille 500 le famiglie che collaborano al progetto. Gianni Miraval - Lavoratore dipendente di San Fior. Già consigliere del gruppo Alpini e membro della sezione Avis di San Fior. Appassionato di radio è radioamatore pa- tentato da oltre venti anni, nonché collezionista di radio d’epoca. È vicepresidente dell’Associazione radiantistica trevigiana. Umberto Ulmanella Dante Zanardo - Ottantaseienne di Santa Lucia di Piave, ha svolto per 57 anni la professione di barbiere e per quindici anni ha prestato i suoi servizi gratuitamente agli anziani della casa di riposo. Luigi Zanardo - Operaio di Conegliano che ha deciso di dedicare la disponibilità di tempo, offerta dal pensionamento, al volontariato impegnandosi in diverse associazioni. M ontinua la rassegna culturale di incontri e proiezioni in multivisione sul mondo della montagna, organizzata dal Club alpino italiano di Conegliano, denominata “Montagna Insieme - Spettacolo montagna”, giunta quest’anno alla terza edizione. Venerdì 12, alle 21, è ospite Simone Moro, alpinista di fama internazionale premiato un anno fa dal presidente Ciampi per un soccorso effettuato in alta quota. Viene presentato il filmato “8.000 metri di vita - Le nuove salite di Simone Moro”. Valerio Buccilli Ucla. Ha insegnato all’università, negli Usa, e lavora in un’azienda californiana leader nel settore delle nanotecnologie. Menzioni alla memoria 2004 Marisa Ferrari - Infermiera, di Ponte della Muda. Volontaria in Africa per il Cuamm dal 1996. Strappata alla sua missione in un tragico incidente stradale in Angola, a soli quarantanove anni. Uberto Pagotto Medico chirurLuigi Zanardo don Igino Facchinello Dante Zanardo Gianni Miraval Giuseppe Corsi CENTRO HUMANITAS: Il 12 c’è Gian Antonio Stella ercoledì 10 novembre taglia il traguardo delle 104 primavere Maria Dalto, senz’altro la coneglianese “meno giovane”. Domenica 14, alle 11 nella parrocchiale di San Pio X, “zia Marietta”, così è conosciuta dai più, festeggerà questa importante ricorrenza attorniata da nipoti, parenti e amici della comunità parrocchiale a cui farà seguito il pranzo in un ameno locale collinare: “La Fattoria”. Nella sua lunga esistenza “zia Marietta” ha superato due guerre e momenti difficili; adesso gode ottima salute e per suo espresso desiderio, nonostante la sua veneranda età, vive da sola ma giornalmente viene seguita da parenti e vicinanti che le sono affezionati. CAI: Venerdì 12 incontro con Simone Moro go specializzato in Endocrinologia e malattie del metabolismo all’Università di Padova, originario di Pianzano ora risiede a Bologna dove lavora come endocrinologo. Attualmente svolge ricerche sul tema dell’obesità. Sandro De Nardi Giovane avvocato vittoriese, docente di Diritto Amministrativo. Nel 2003 la Presidenza del Consiglio regionale del Veneto gli ha conferito l’incarico di consulente giuridico per l’elaborazione dello Statuto della Regione Veneto. Umberto Ulmanella Coneglianese, laureato in Ingegneria meccanica, ha conseguito il Master in ingegneria aerospaziale ad Sezione “Giovani emergenti 2004” SAN PIO X: 104 primavere di zia Marietta C Domenica 14 novembre 2004 V enerdì 12 novembre, alle 20.30, al teatro Toniolo di Conegliano, il Centro culturale Humanitas ospita il giornalista Gian Antonio Stella per una serata dedicata alla città dal titolo “Noi e loro: una convivenza possibile?”. Gian Antonio Stella è vicentino, editorialista e inviato di politica, economia e costume al Corriere della Sera. Ha vinto alcuni tra i più importanti premi giornalistici e ha scritto vari libri tra cui “Schei” e “L’orda”. TEATRO: Sabato 13 a Parè, domenica 14 a Bagnolo S abato 13, alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la stagione teatrale “Tremilioni a teatro” l’Accademia di Teamus (Verona) porta sul palco “Rumori fuori scena”, per la regia di Lando Buzzanca. Ingresso a pagamento. A cura della compagnia teatrale “Tremilioni” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. Domenica 14 novembre, alle 16, nel teatro parrocchiale di Bagnolo la compagnia “I Costretti” presenta lo spettacolo per ragazzi “Tra il dire... e il fare... l’acqua non buttare” di A. Caniato. Ingresso gratuito. 27 Premio straordinario a Ernesto Olivero fondatore del Sermig Suor Assunta Stocco Valerio Buccilli - Generale dell’esercito in pensione, presidente della Croce rossa italiana sezione di Conegliano per sette anni. Colonna portante dell’Azione cattolica diocesana per la quale ha gestito per ben sedici anni come volontario, insieme alla moglie Adriana, i campi scuola alla casa alpina Cima Cesta. Matteo Mosca - Venticinquenne di Frassenè (Bl). Ha perso la vita nel tentativo di prestare soccorso ai passeggeri di un’auto in fiamme sull’autostrada A27. Suor Assunta Stocco - Salesiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice, originaria di Sant’Andrea di Castelfranco, operante alla comunità di Parè a Conegliano. Particolarmente impegnata nell’organizzazione di iniziative a favore dei giovani. Con questi ultimi ha lavorato, nonostante la malattia che l’aveva colpita, fino a pochi giorni dalla sua scomparsa. AMMINISTRAZIONE: La Giunta in Centro e Monticella A metà del mandato amministrativo la giunta Zambon fa il punto della situazione con la cittadinanza. A tal fine è stata organizzata una serie di incontri nei vari quartieri, ai quali saranno presenti i componenti della Giunta comunale. Ecco il calendario degli incontri della settimana dal 15 al 20 novembre (tutti alle 20.30). Centro: Informagiovani di piazzale San Martino martedì 16 novembre; Centro Sud scuola media Grava di via Filzi mercoledì 17; Monticella scuola elementare di via Kennedy giovedì 18 novembre. MOSTRA FOTO FAMIGLIA: Il 19 c’è anche il Vescovo V enerdì 19 novembre il vescovo Giuseppe, accogliendo l’invito dell’Amministrazione di Conegliano, visiterà la mostra fotografica “Foto di famiglia con città. Conegliano e il suo territorio dal 1872 al 1954”. Visto il successo ottenuto e per venire incontro alle continue prenotazioni, la mostra verrà prorogata fino a domenica 28 novembre. Fino ad oggi i visitatori sono stati 4 mila 500. Le classi che hanno varcato il portone di palazzo Sarcinelli, dove è allestita la mostra, sono state finora 36 mentre quelle prenotate per future visite sono una sessantina. 28 CITTÀ BRASILIANA ABITATA DA VENETI Gemellaggio con Garibaldi C’ è una città in Brasile che si chiama Garibaldi, ma se si consultasse l’elenco telefonico potrebbe per un attimo sembrare Conegliano. Le famiglie Zambon, Dal Cin, Zanatta, Piccoli si sprecano. Numerose sono le aziende vinicole e quelle manifatturiere; anche il numero degli abitanti è uguale, circa 37 mila; e se tra Conegliano e Valdobbiadene c’è la strada del Prosecco, tra Garibaldi e Graciema non si può perdere la “Estrada do sabor”. Scoperte le affinità enoelettive, la conclusione non poteva essere che quella del gemellaggio, avvenuto il giorno del patrono San Leonardo in Comune. Il sindaco della città brasiliana, Antonio Cettolin, non ha avuto bisogno dell’interprete: suo nonno abitava a Costa di Conegliano, e la memoria della lingua natìa nei decenni non è andata persa. «A Garibaldi gavemo 65 cantine di vino, ma anca industrie del mobile e tanto turismo, semo na populazion con tanta simpatia cussitta come voialtri», ha detto Cettolin mentre appuntava alla giacca del sindaco Zambon una spilla con il nome della città e lo insigniva del titolo di amico “garibaldense”. «Garibaldense va bene - ha chiosato con ironia Zambon - garibaldino potrebbe essere frainteso». Quello che manca ancora a Garibaldi è il Prosecco, ma l’assessore Roma ha assicurato che presto verrà organizzata una spedizione enologica per impiantare il nostro vitigno accanto alle già fiorenti colture di Merlot, Cabernet, Riesling bianco. In compenso i garibaldensi hanno altre bollicine famose: lo champagne prodotto a Garibaldi è così conosciuto e premiato nei concorsi che la cittadina brasiliana ha meritato il soprannome di “capitale dello champagne”. Il nome “Garibaldi” invece deriva dalle imprese compiute dall’Eroe dei due mon- di nella prima metà nell’Ottocento, quando guidò i repubblicani della provincia di Rio Grande do Sul contro il governo imperiale. Un periodo non solo di lotte, ma anche di amori: fu in quella regione che conobbe e si innamorò di Anita. Tra Conegliano e Garibaldi gli scambi non saranno solo economici e culturali, ma anche radiofonici. Radio Conegliano ha già avviato una partnership con la “gemella” locale d’oltreoceano “Rete serrana”, alla quale ogni giorno via internet spedisce i notiziari nazionali e del coneglianese. Programmi di news attraverso i quali le centinaia di discendenti trevigiani e veneti possono aggiornarsi ogni giorno su quanto accade dalle nostre parti. Mario Anton Orefice turini. La presentazione sarà allietata da una mostra delle foto scattate dall’autrice. Seguirà rinfresco. Ingresso libero. VENERDÌ 12 È questo l’ultimo week-end utile per visitare, all’oratorio dell’Assunta di piazza Cima, la mostra personale di Luciana Vettorel Ghidini “Alla ricerca del tempo”. Orari di apertura: venerdì 15-19.30, sabato e domenica 10-12.30 e 14.3019.30. Ingresso libero. Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia del dottor De Lorenzo, a fianco della chiesa di San Pio X. Alle 20.30, all’auditorium della Casa di accoglienza “Giuseppe Toniolo” di via Galilei, il Centro culturale Humanitas presenta una serata con il giornalista Gian Antonio Stella sul tema “Noi e loro: una convivenza possibile?”. Ingresso libero. Informazioni al numero 340-0695431. DOMENICA 14 Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, per il “Progetto Beethoven” l’Istituto musicale “A. Benvenuti” e l’Amministrazione comunale presentano il Concerto aperitivo. Alle 21, al teatro Accademia, per la stagione teatrale 2004-2005 André De La Roche porta in sce- na “Don Chisciotte”, coreografia e soggetto di Milena Zullo. Ingresso a pagamento. Informazioni al numero 0438-22880 e al sito www.teatroaccademia.it. A cura di Accademia Srl, Gat triveneto e Amministrazione comunale. LUNEDÌ 15 Alle 20.30, nel salone parrocchiale Santa Maria delle Grazie, per i Percorsi per genitori 2004 proseguono gli incontri sul tema “Adolescenti e alimentazione: disturbi alimentari, anoressia e bulimia”. Il percorso è rivolto ad un massimo di 20 partecipanti. Informazioni ai numeri 0438-34257 oppure 3471065445. A cura di Amministrazione comunale, Progetto Giovani e gruppo Ego. MARTEDÌ 16 Alle 18, a palazzo Sarcinelli, l’associazione “Trevisani nel mondo” presenta la raccolta di poesie “Luce di vita”, di Enza Ven- e L’AZiON Conegliano Domenica 14 novembre 2004 MERCOLEDÌ 17 Ultimi giorni per visitare, a palazzo Sarcinelli, la mostra “Foto di famiglia con città: 235 immagini ripercorrono la vita della famiglia a Conegliano e nel Coneglianese tra il 1872 e il 1954”. Ingresso a pagamento. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 913 e 15-19, sabato e domenica 10-19. GIOVEDÌ 18 Alle 20.45, all’auditorium Dina Orsi, per il ciclo di incontri “Discutiamone insieme” l’Amministrazione comunale organizza una serata sul tema “La storia siamo noi. Conegliano: i fatti, le testimonianze di ieri e di oggi, la città di domani”. Ingresso libero. CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE Novecento stranieri a scuola di italiano M inori e adulti di paesi stranieri che tornano sui banchi di scuola, per apprendere l’italiano, spinti dalle necessità lavorative o dall’esigenza di un diploma. Ecco i protagonisti dell’iniziativa multimediale “Ricordare. Percorsi della Memoria. Trasformare il presente in una possibilità di ricordo e futuro”, di cui si è data visione al pubblico coneglianese, martedì 26 ottobre, presso l’Informagiovani di piazzale San Martino. Progetto autogestito e cofinanziato in sede nazionale e locale, bandito come regolare concorso dal Ministero della Pubblica Istruzione, nel quadro delle politiche a favore dell’integrazione. Vincitore e promotore del progetto nell’area coneglianese il Centro Territoriale Permanente di via Toniolo, condotto dalla direttrice Rita Salvador, che ha affidato iter pratico e organizzativo dell’iniziativa a un’équipe di 5 docenti. Con l’obiettivo mirato di dar voce e immagine al racconto dell’approdo in Italia di alcuni studenti stranieri del centro scolastico coneglianese. Nel dettaglio, si tratta di un filmato di circa 15 minuti diretto e realizzato da Aril Pasik e Barbara Maldonado, due ragazzi argentini, ex corsisti del Ctp coneglianese. Un intreccio visivo di biografie, di vite differenti, che testimoniano ricordi, nostalgie, impressioni e aspettative di un gruppo di allievi, frequentanti i corsi di alfabetizzazione primaria, lingua e cultura italiana e orientamento socio-linguistico promossi dal centro. Come funziona il Ctp Il Centro Territoriale Permanente di Conegliano provvede, oltre alla formazione e istruzione di studenti stranieri al di sopra dei 15 anni, anche alla cosiddetta “educazione prolungata” degli adulti italiani; alla riqualificazione professionale; all’organizzazione di corsi culturali e tecnici. «Siamo da più di un lustro una realtà scolastica consolidata nel territorio, che lavora alacremente, ma nell’ombra - puntualizza la di- rettrice Rita Salvador -, un punto di riferimento per gli stranieri. Una struttura di cui, dispiace ammetterlo, molti cittadini ignorano l’esistenza e l’operato». Sul fronte iscrizioni, nell’ultimo quinquennio il trend è sostanzialmente in crescita: nell’anno scolastico 2003-2004, per 81 corsi totali (più 2 corsi serali) l’utenza frequentante è stata di 1.115 allievi, di cui circa 900 stranieri, provenienti da 63 nazionalità diverse, con una netta preminenza della nazionalità cinese. Per l’anno scolastico 2004-2005 le iscrizioni sono ancora in corso e finora sono stati raccolti 785 nuovi corsisti. Da segnalare la collaborazione con tutti i Comuni del distretto scolastico coneglianese (Codognè, Vazzola, Santa Lucia di Piave, San Fior). Per informazioni contattare i seguenti recapiti: Ctp Direzione didattica, 1° Circolo di Conegliano, via Toniolo 12, tel. 0438.60463; fax 0438.63722; e-mail [email protected]. Elena Pilato e L’AZiON Coneglianese A RUA DI SAN PIETRO DI FELETTO Prima pietra della struttura polifunzionale I bambini di San Pietro di Feletto quando fra ventitrent’anni porteranno i loro figli alla scuola media con fierezza potranno dire loro: «C’ero anch’io il giorno in cui è stata posta la prima pietra della palestra». Sono stati proprio gli alunni, infatti, i protagonisti della cerimonia della posa della prima pietra dell’edificio avvenuta lo scorso 5 novembre nella zona antistante le scuole medie (in località Rua di Feletto). Una cerimonia per certi versi “d’altri tempi” con il sindaco con la fascia, il parroco, il preside, i progettisti, le maestranze, gli scolari con il grembiule, la firma della pergamena, la benedizione... Tutti piccoli segni di un “rituale laico” che ha un suo significato e che rimarrà nella memoria, specie dei bambini e dei ragazzi che vi hanno preso parte. Nel suo intervento il sindaco Maria Assunta Botteon ha sottolineato come quest’opera «sia C on la partecipazione alla messa in suffragio di don Giuseppe Zago si apre, domenica 14 novembre, l’anno sociale 2004-2005 del Circolo culturale che porta il nome del compianto parroco di Orsago. La messa viene celebrata alle 9 nella chiesa parrocchiale di Orsago. A seguire, e fino alle 12, sono aperte le iscrizioni al Circolo nella sede dell’oratorio. Martedì 16 c’è il primo incontro. Dopo la presentazione del programma, relazione del par- stata voluta prima di tutto per Botteon approvò il progetto degli alunni delle scuole di San finitivo, redatto da Patrizio ColPietro perché possano svolge- latuzzo e Ugo Ganz, per un imre un’attività sportiva... ma sarà porto complessivo di un miliopure uno spazio destinato agli ne 291 mila euro (circa 2 miincontri, anche conviviali, alle liardi e mezzo di vecchie lire) feste e alle manifestazioni cul- tra opere e somme per espropri turali, fornendo una valida sede e spese tecniche. La realizzaalternativa agli eventi all’aperto zione dell’opera è stata affidata quando le condizioni meteoro- all’impresa Paccagnan spa di logiche risultino sfavorevoli». Ponzano Veneto. Il tempo di ulPer questo il suo nome ufficia- timazione dei lavori è fissato dal le non sarà di palestra bensì di bando in 450 giorni. struttura polifunzionale. Federico Citron Di questa struttura a San Pietro si iniziò a parlare nel 2002 quando il progetto venne inserito nel Programma delle opere pubbliche. Prima di “cadere”, la priRua: la posa della prima pietra della nuova struttura polifunzionale ma giunta ORSAGO Iniziative di prim’ordine del circolo “Don Zago” roco di Orsago don Domenico Salvador sul tema “La nostra cultura in un mondo globalizzato”. Giovedì 18 la psicologa Daisy Gava e la psicoterapeuta Giuliana Pin Zanette intrattengono i soci del Cir- colo sul tema “La psicologia dell’anziano. Valore del mondo affettivo familiare”. Questi e tutti gli altri incontri (sempre di giovedì e martedì fino al 28 aprile) si tengono dalle 15 alle 17 in oratorio. Anche quest’anno il Circolo ha organizzato una serata informativa su un argomento di stretta attualità: “Aspetti medici e bioetici della fecondazione assistita”. Intervengono il ginecologo Francesco Tomei e il bioeticista Gian Antonio Dei Tos. SUSEGANA: Come prevenire i tumori “S alute e prevenzione” è il tema del ciclo di conferenze previsto alla biblioteca comunale di Susegana a partire da venerdì 12 novembre e curato dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Lotta contro i tumori “Renzo e Pia Fiorot” col patrocinio dell’Ulss 7. Gli incontri, previsti nella sala riunioni di via Conegliano 33 alle 20.30, iniziano venerdì 12 novembre con una conferenza sul tema “Tumore della prostata e impotenza: prevenzione” a cura del dottor Salvatore Valerio, urologo dell’ospedale civile di Conegliano. Mercoledì 17 novembre, sempre alle 20.30 è in programma la conferenza “Il cancro oggi: l’importante è prevenire” con il dottor Antonio Sacchetta, primario di Medicina Generale all’Ospedale De Gironcoli di Conegliano. SAN VENDEMIANO: NOZZE D’ORO N el loro 50º anniversario di matrimonio, Olga e Guido ringraziano il Signore per questi anni trascorsi insieme: sicuramente con problemi, gioie, dolori, ma uniti sempre con amore. In questo giorno i figli, con nipoti e familiari, augurano loro anOlga Mazzer e Guido Galiazzo sposi dal 6 novembre 1954 cora tanta felicità. Domenica 14 novembre 2004 29 GRAZIE AD “AFRICA CHIOSSAN” La musica e la cultura africane di casa a Gaiarine L’ Africa viene a noi. Non per chiedere aiuto ma per portare chiossan, ossia cultura e tradizione. Anzitutto con la musica, il ritmo delle percussioni. È questa la missione di Africa Chiossan, un’associazione culturale nata nel 2000, con 80 iscritti italiani e africani, circa una trentina di volontari in servizio, una rete di attività in tutta Italia. E, anche se pochi lo sanno, la sede a Gaiarine. Qualcuno in più lo saprà dopo che domenica 24 ottobre al “Gaiarine in festa” c’era, per la prima volta, anche Africa Chiossan. Con la musica anzitutto: un concerto del gruppo di percussionisti omonimo. Quattro senegalesi e due italiani che propongono su 4 strumenti diversi (che un italiano superficiale etichetterebbe come “tamburi”) ritmi che sanno di Senegal. Perché quella è la madrepatria del leader del gruppo e dell’associazione, il musicista Moris Senè. Ma alla festa di Gaiarine presentavano anche una mostra fotogrAfrica. Perché Chiossan non si limita a suonarci il continente nero, ma ce lo racconta anche. Il pubblico apprende il senso di ciascun ritmo; la musica viene portata anche nelle scuole e in corsi per percussionisti (in svolgimento anche a Barbisano e Oderzo); l’associazione propone prodotti di artigianato africano. In quello stand gaiarinese proponevano anche viaggi in Senegal. Spiega Monica Marchesin dell’associazione: «I “nostri” turisti vivono la realtà senegalese rifuggendo da attitudini turistiche di stampo globalizzante e colonialista. E proponiamo sempre all’interno di questi viaggi uno stage di percussioni e danza, con artisti locali di rilievo». Il prossimo concerto è venerdì 12 novembre alle 22 al pub “Corona del Re” a Cison. Per informazioni: Africa Chiossan, via Cappellari 17, Gaiarine; 3383130052, [email protected], www.phenixnet.it/africachiossan. Tommaso Bisagno S. LUCIA: RIEVOCAZIONE IN COSTUMI MEDIEVALI S abato 13 e domenica 14 novembre a Santa Lucia di Piave, il “Comitato Antica Fiera” promuove e organizza la 7ª rievocazione storica dell’antica fiera. In particolare, sabato alle 11, la premiazione del concorso “Scrivere il Medioevo” (22 scuole sui conti di Collalto, usi e costumi fra 1320 e 1400, e basso medioevo), poi dalle 14 apertura del mercato medievale (si ricevono solo e soltanto soldi veneti de “oro, arzento et bronzo”, c’è un apposito cambiavalute) e quindi nella parrocchiale alle 20.30 “Voci del Medioevo”, rassegna corale del XIV secolo. Domenica 14, alle 10 riapertura del mercato e dalle 14 il grande e atteso “Corteo storico” con spettacoli continuativi e degustazione di prodotti S. FIOR / SARANO : Un dhenero pitòc MADONNA DELLA SALUTE S abato 13 novembre, alle 20.30 nella sala polifunzionale di San Fior, nell’ambito della rassegna annuale, la compagnia teatrale dell’Università adulti e anziani di Conegliano, dopo il successo ottenuto nel Concorso regionale “Teatro a scuola” di Vicenza presenta “Un dhenero pitòc”, una commedia divertente in due tempi di Gino Zanette, con la regia dello stesso autore. Lo stesso spettacolo verrà riproposto domenica 21, alle 17, al centro parrocchiale di Sarano. Questa manifestazione è organizzata dal Gruppo San Martino nell’ambito dei festeggiamenti del santo patrono. SALVATORONDA F esta della Madonna della Salute in località Salvatoronda di Bibano a partire da venerdì 12 novembre. Domenica 14 alle 9.30 trofeo di ciclocross triveneto. Domenica 21, ricorrenza della Madonna della Salute, alle 9.30 sfilata degli alpini con la Fanfara, alle 10 messa (seguirà rinfresco), alle 14.30 rosario, alle 15.30 spettacolo di burattini con la compagnia “La fiaberia” di Daniela Castiglione, alle 19 messa. La manifestazione prosegue fino a domenica 28 novembre quando si terrà un incontro sulla storia e l’origine della chiesetta di Salvatoronda dedicata alla patrona. I festeggiamenti sono promossi l’associazione Madonna della Salute Pro Salvatoronda. su ricette dell’epoca. L’ingresso è gratuito. In caso di pioggia la manifestazione sarà rinviata a domenica 21 novembre. (MS) COSNIGA A nche Cosniga ha la sua festa della Madonna della Salute. Si inizia sabato 13 con l’apertura dello stand dalle 19 e l’orchestra Pierre e gli Astri alle 20.30, mentre domenica 14 si balla con Tony Bressan. È di festeggiamenti anche il fine settimana successivo, in cui la domenica vede anzitutto le celebrazioni religiose con la messa per la Madonna della Salute alle 9.30 e alle 19.30 e il rosario alle 15.30. Sempre domenica, pranzo comunitario alle 12.30, varietà ed estrazione della lotteria alle 20 e chiusura con i fuochi d’artificio. Informazioni: Giada 0438778161, Bepi 3286823444. 30 e L’AZiON Friuli Domenica 14 novembre 2004 TRA I COMUNI ALTOLIVENTINI CIVILTÀ ALTO LIVENZA: L’incontro con il vescovo Giuseppe Zenti Acquedotti, l’intesa é ancora lontana L egge Galli. Ambito territoriale ottimale, tariffa: ancora niente di tutto questo in Friuli Venezia Giulia. La legge nazionale Galli prevede che i servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad uso civile, di fognature e di depurazione divengano parte integrante di un unico servizio denominato Servizio idrico integrato. I compiti di programmazione, organizzazione e controllo del Servizio idrico integrato sono affidati ad un consorzio dei Comuni compresi nell’Ambito territoriale ottimale ovvero di una zona territoriale omogenea. La Legge Galli deve essere recepita dalle Regione. Ebbene il Friuli Venezia Giulia è fra le ultime Regioni a dover ancora adottare la legge nazionale in un regime di palese inadempienza. Stando alle indiscrezioni circolanti la Regione sarebbe sul punto di far propri i contenuti della Legge Galli, individuando cinque Ambiti territoriali ottimali. Il primo ricoprirebbe le aree del Triestino e dell’Isontino, il se- condo il Goriziano, il terzo l’Udinese, il quarto la Bassa pordenonese da San Vito al Tagliamento al Portogruarese per mezzo di un accordo interregionale con il Veneto, il quinto il restante territorio pordenonese. Va da sé che una tale conformazione risulta difficoltosa dal punto di vista gestionale. Il quinto Ambito territoriale ottimale, infatti, comprenderebbe realtà disomogenee prendendo in considerazione il capoluogo, la montagna pordenonese, la pedemontana e l’Alto Livenza friulano o Sacilese fino a Prata. Nel Sacilese i Comuni non si sono ancora consorziati significativamente, a differenza di quanto accaduto per il Sanvitese, ad esempio. Anzi, alcuni comuni dell’Alto Livenza hanno aderito o stanno per farlo a Sistema & Ambiente, società di gestione dei servizi ambientali di San Vito al Tagliamento. Sul territorio diocesano amministrato dalla Regione Friuli Venezia Giulia esiste una sola società Friuli Venezia Giulia in ritardo nell’adozione della legge Galli R ilanciare la competitività e mantenere un’elevata capacità di assorbimento della manodopera sono le sfide lanciate dall’Unione degli industriali della Provincia di Pordenone. Pordenone è tra le quindici province più industrializzate d’Italia. La creazione di reddito è attribuibile per oltre il 40% al settore industriale al quale fanno riferimento circa 35 mila dipendenti e 800 aziende associate con prevalenza dei settori merceologici della meccanica e del legno. Proprio al settore del mobile è interamente dedicato il numero zero di “Res economica”, il periodico di informazione, ricerche e statistiche sull’economia a cura di Unindustria Pordenone. La disamina più interessante è quella concernente l’andamento trimestrale dell’export di mobili della provincia di Pordenone in confronto con quella di Treviso. Premesso che Un nuovo libro su Sacile S abato 13 novembre alle 18 nella sala degli affreschi di palazzo Biglia c’è un appuntamento culturale di rilievo: verrà presentato un nuovo libro sulla storia della città di Sacile, intitolato “Sacile tra Ottocento e Novecento”, opera di Nino Roman e Adriano Miotti. A presentare la pubblicazione, curata dalle edizioni Canova, sarà il coneglianese Luciano Caniato. P pubblica di gestione dell’acqua. È la Sistema & Ambiente, composta dai Comuni di Brugnera e Prata di Pordenone, sorta nel luglio 2003 con sede a Brugnera al posto del “vecchio” consorzio polifunzionale intercomunale. Negli ultimi mesi i sindaci della Pedemontana e dell’Alto Livenza friulano si sono più volte riuniti in vista di una possibile ma imposta per legge aggregazione, ma per ora esiste solo una qualche convergenza fra i Comuni di Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda e Prata. Siamo ben lontani da una vasta aggregazione. Perché tanto ritardo? Perché i sindaci non si preoccupano di gestire in maniera ottimale un bene impareggiabile quale l’acqua? Lo abbiamo chiesto ad un tecnico comunale che, per ragioni comprensibili, ha preferito mantenere l’anonimato. «I Comuni sono poco predisposti ad investire nel miglioramento della rete idrica né pensano ad adeguare le tariffe. Con gli introiti attuali è semplicemente impossibile garantire un ser vizio pienamente efficiente. Effettuare una verifica seria e approfondita delle perdite di una rete estesa vari chilometri e inter- venire ad una sua sostituzione costa qualche miliardo delle vecchie lire, per cui non si fa niente». L’ingresso di privati migliorerebbe i servizi? Con quali costi per l’utente? «Una gestione pubblica del servizio idrico può permettersi piccole perdite o il pareggio di bilancio, mentre è chiaro che una società privata deve produrre degli utili. In realtà bisogna effettuare una strategia concordata fra più Comuni perché, con il blocco delle tariffe operato a livello nazionale, non è possibile guadagnare abbastanza per effettuare un’ottimale gestione delle reti e delle strutture. Non per colpa dei consorzi assistiamo allora ad una gestione generalmente scadente». Giacinto Bevilacqua NEL PORDENONESE E TREVIGIANO L’export dei mobili continua a crescere sono stati presi in considerazione i distretti del Livenza e del Quartier del Piave, l’Osservatorio della Fondazione Edison di Unindustria Pordenone ha rilevato una certa ripresa comune nell’export. “Nel secondo trimestre 2004, infatti, l’export di mobili della provincia di Pordenone è cresciuto dell’11,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2003, a fronte di un calo del 5,3% registrato nei primi tre mesi dell’anno” è l’analisi di Res. “Complessivamente il primo semestre 2004 si è concluso con un incremento del 3 rispetto al primo semestre 2003, un aumento maggiore di quello messo a segno dall’export italiano nel suo complesso pari al 2,7%. Per un raffronto, l’export italiano di mobili è cresciuto del 4,7% nel secondo trimestre 2004 rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Un andamento analogo a quello della provincia di Pordenone ha avuto l’export di mobili della provincia di Treviso: nel secondo trimestre le esportazioni sono cresciute del 12,8%. Nettamente migliore la performance esportativa della provincia trevigiana se calcolata sull’intero primo semestre, pari VENERDÌ 12 NOVEMBRE Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini a Sacile è aperto il Centro di ascolto Caritas. Alle 21 al cinema teatro Ruffo di Sacile, nell’ambito di Scenario 2004, il Gruppo Teatrale Caorlotto di Caorle presenta “Pignasecca e Pignaverde”, libero adattamento in dialetto veneto di Sandro Dorigo e Narciso Gusso. SABATO 13 Alle 16 al cinema teatro Ruffo di Sacile, nell’ambito di Scenario Junior, il teatrino di Danilo Toneatto di Flambro (UD), presenta “Il baule delle favole”. LUNEDÌ 15 rosegue il giro di visite e consultazioni alle autorità di recente elezione condotto da Civiltà Altolivenza. Una delegazione dell’Istituto per la promozione del sistema socio-economico dell’Alto Livenza, che ha raccolto l’adesione di sedici Comuni (Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Polcenigo, Prata di Pordenone, Sacile in provincia di Pordenone e Cordignano, Gaiarine, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Orsago, Portobuffolè in provincia di Treviso), è stata ricevuta nei giorni scorsi dal vescovo di Vittorio Veneto monsignor Giuseppe Zenti. La visita, approntata alla cordialità e reciproca conoscenza, è servita a Civiltà Altolivenza, rappresentata nell’occasione dal suo vicepresidente Mario Cosmo, ad illustrare le peculiarità La delegazione di Civiltà Altolivenza ricevuta dal vescovo Zenti culturali, economiche e storico-sociali di un territorio in gran parte compreso nella diocesi di Vittorio Veneto. L’importanza di tenere unite le due sponde dell’alto corso del fiume Livenza è stata condivisa da monsignor Zenti, mostratosi interessato e compiaciuto. al 7,1%, grazie all’andamento già positivo fatto registrare nel primo trimestre dell’anno”. Venendo alle destinazioni dell’export nel secondo trimestre 2004 sono da sottolineare alcuni aspetti. La provincia di Pordenone denota un buon andamento delle vendite verso il Regno Unito (+3,9% rispetto al secondo trimestre 2003), ha raddoppiato le esportazioni verso la Russia e incrementato verso la Danimarca (+42,3%), la Svizzera (+30,2%) e la Francia (+26,2%), con contrazioni significative verso gli Stati Uniti, la Germania e l’Austria. Il primo partner estero per la provincia di Treviso rimane invece ancora la Germania (+9,9%), seguita da Francia (+8,1%), Regno Unito (+17,1%), Stati Uniti (12,3%), Russia (+60,3%), Spagna (+20,5%), Belgio (+18,5%), Grecia (+34,9%), Austria (-7,7%) e Paesi Bassi (+16,3%). (GB) Dalle 9 alle 11 al Centro di studi biblici di Sacile si apre il Seminario di studio sistematico “I testi profetici del Tempo d’Avvento” tenuto dalla biblista Roberta Roncato. MERCOLEDÌ 17 Dalle 17 alle 18.30 al Centro di studi biblici di Sacile terzo appuntamento con il ciclo di incontri del seminario di greco biblico tenuti da don Michele Favret. VENERDÌ 19 Alle 20.30 in duomo a Sacile, in preparazione all’ordinazione a diacono permanente del parrocchiano sacilese Pasquale Vito Giannini, il vescovo Giuseppe Zenti presiederà la veglia di preghiera. APPUNTAMENTI GHIRANO: Marcia benefica tra i fiumi L a prima “Marcia tra i fiumi”, allestita dal Gruppo marciatori Ceramiche Stilbagno di Prata con la collaborazione logistica dell’associazione Porte Aperte di Ghirano è ser vita a realizzare un’adozione a distanza per un anno di un bambino nella struttura “Nuova Speranza” gestita a San Matteo in Brasile dalla famiglia di Egidio e Luisa Bordoni, collegati alla diocesi di Vittorio Veneto. La marcia ha coinvolto circa 250 partecipanti che hanno percorso 6 o 12 chilometri attraverso gli argini, i prati e gli scorci più suggestivi di Ghirano, Mansuè e Portobuffolè. Il doppio successo della manifestazione ha spinto gli organizzatori a ripeterla il prossimo anno sempre senza fini di lucro. La prossima edizione potrebbe includere anche un percorso di una ventina di chilometri misto asfalto-campestre in Alto Livenza. e L’AZiON Opitergino GLI ORATORI DELLA FORANIA OPITERGINA - COLFRANCUI Un caleidoscopio di tante attività Numerose proposte e il sabato pomeriggio si vince... N ovembre 1996: una ventina di genitori di Colfrancui si incontrano per discutere su come avviare un’attività ricreativa per i giovani nei locali della parrocchia, comprendenti la sala teatrale e la scuola materna con giardino e campo polivalente annesso. L’anno successivo viene costituito il “Circolo ricreativo-culturale Don Bosco”, che inizia ufficialmente l’attività di patronato domenica 16 marzo 1997. Ma in paese è già attiva il sabato pomeriggio una realtà di Acr e ben presto si capisce che si tratta di un doppione. E così, con una grande festa, il 16 ottobre 1999 avviene lo “sposalizio Acr-patronato”, come viene definito nel giornalino parrocchiale: le attività vengono fuse assieme il sabato pomeriggio, col conseguente maggior coinvolgimento dei giovani. Oggi quelli che frequentano il patronato come animatori sono una quindicina, tutti di età compresa tra i 14 e i 18 anni. Alcuni fanno parte del gruppo “Amici per sempre”, composto da una quarantina di ragazzi dai 13 ai 16 anni di Colfrancui e Oderzo: guidati da tre genitori, Giampiero, Marisa e Stefania, organizzano periodicamente in paese appuntamenti come la “Giornata dell’animatore” o la “Giornata dell’amicizia” (si veda a proposito l’Agenda-Opitergino, ndr). Ovviamente nell’assistenza e nell’animazione sono coinvolti anche dei genitori: sono circa una decina e, divisi in cinque coppie, si avvicendano a turno ogni cinque settimane, adottando il sistema già in uso dai vicini del patronato di Camino, con i quali si ritrovano periodicamente da cinque anni per feste, mini-tornei di calcio o altre F a discutere a Fontanelle la previsione di un autoparco a margine della zona industriale. Il consiglio comunale in una delle sue ultime sedute ha adottato una variante al piano regolatore, nella quale appunto viene individuata un’area ai bordi della zona industriale, per la precisione al di qua della stradina che conduce al depuratore, nella quale realizzare un autoparco. Si tratta di un’area di sosta attrezzata (con docce, spogliatoi, servizi igienici e così via), nella quale i camionisti possano parcheggiare i loro camion. Sull’argomento ha espresso la sua contrarietà il gruppo di minoranza “Insieme per Fontanelle”. Dal canto suo l’assessore Pierangelo Turchetto ha sempre sostenuto la scelta del- occasioni particolari. Il patronato poi organizza anche appuntamenti come la castagnata, la Festa di San Giovanni Bosco, il quadrangolare di calcio a maggio i cui proventi vengono destinati all’Ail, e a volte le feste proprie dell’Acr come quella del “ciao”. Una giornata normale (14.3017.30) prevede un’ora con canti e bans, la scenetta degli animatori e un momento di riflessione col parroco don Vittorino incentrato su “Oh issa!”, il tema proposto dall’Azione cattolica per quest’anno. Dopo la merenda il momento dell’attività libera chiude la giornata, durante il quale i ragazzi che frequentano possono a scelta partecipare ai giochi organizzati, ai laboratori o al corso di chitarra. Infine in un cartellone vengono “segnate le presenze”: chi ne totalizzerà di più entro maggio vincerà una “crociera sul Nilo”: di che cosa si tratterà? L’unico modo per scoprirlo è frequentare il patronato di Colfrancui il sabato pomeriggio. Andrea Pizzinat BASALGHELLE: Arriva la buona Love musica, con i cinque concerti autunnali Band T anta buona musica, con protagonisti indiscussi per un percorso musicale di grande interesse. È l’iniziativa che propone l’associazione musicale Sound Promotion con blues & jazz a novembre e concerti di generi musicali diversi a dicembre. Lanciata ancora qualche anno fa, l’iniziativa ha riscosso un interesse crescente, specie fra i giovani. Ci si ritrova tutti nel salone polivalente vicino alla chiesa di Basalghelle, con inizio alle 21. Ecco il programma. Venerdì 12 Doctor FONTANELLE Sull’autoparco in zona industriale è dibattito l’amministrazione. «Innanzitutto – ha detto – si tratta di una previsione di piano regolatore. E non è detto che il privato realizzi ciò che è stato previsto nella variante. Quindi stiamo parlando di un servizio che viene dato all’economia del Comune. Qua non si tratta solo di coloro che a Fontanelle svolgono il mestiere dell’autotrasportatore, quanto piuttosto dei tanti camion che vanno e vengono dalla zona industriale. È un servizio pensato per chi magari arriva con il camion la sera e non può che ripar- con Paolo Mizzau (armonica, voce), Denis Casari (contrabbasso), Andrea Pivetta (batteria) e Cesare Coletti (chitarra) in espressione blues and swing. Venerdì 19 Chain of Fools Lara Pasquali Group in espressione jazz. Dopo questa serie dedicata al jazz e al blues, ecco i percorsi musicali di dicembre. Venerdì 3 i Giovani Concertisti: Stefania Fassetta (pianoforte), Valentina Zambon (clarinetto), Tiziana Pozzo (pianoforte), Francesco Lovato (violino) ed Erica Fassetta (violino) in un’espressio- tire la mattina successiva, dopo aver effettuato il carico. Avere a disposizione un autoparco significa poter disporre di un’area di sosta attrezzata, dove dormire in sicurezza, evitando così di parcheggiare nei piazzali o lungo le strade, di poter disporre di una doccia e così via». Ben diverso è il pensiero di “Insieme per Fontanelle”. «Forse non l’ha ancora detto nessuno – commenta Pisani – ma l’area prevista è stata strutturata per una sessantina di camion. E le famiglie che vivono nei pressi sono davvero preoccupate per la mole di traffico pesante che andrebbe a passare davanti alle loro case». Per discutere l’argomento “Insieme per Fontanelle” ha organizzato una riunione per venerdì 12 alle 20.30 al centro sociale Toniolo. (AF) Domenica 14 novembre 2004 31 DOPO PIOGGE E INQUINAMENTO I problemi del Piavon P assata l’emergenza inondazione, si tirano le somme. I problemi, guarda caso, stavolta non li ha causati tanto il fiume Monticano, almeno per quanto riguarda il territorio opitergino, bensì il Piavon, che ha messo in seria difficoltà gli abitanti della frazione omonima. Per non parlare della Fossa dei Negadi a Mansuè o del bacino della Dolza-Trattor a Fontanelle che, a causa della massa d’acqua che non sono riusciti a contenere, hanno creato diversi problemi ai residenti. Per quanto riguarda Oderzo, abbiamo sentito in proposito l’assessore all’Ambiente Gianfranco Marchetti. «Sto organizzando un tavolo di lavoro con i sindaci dei Comuni rivieraschi del canale Piavon, i Consorzi di bonifica Basso Piave e Sinistra Piave, il Genio civile e quanti altri possono essere interessati – sottolinea Gianfranco Marchetti, assessore alla Protezione civile –. L’intento è quello di andare alla radice dei problemi di questo corso d’acqua. Sia per quanto riguarda la pulizia, sia sul fronte dell’inquinamento. A questo proposito sto an- cora attendendo le analisi effettuate dall’Arpav quando c’è stato lo sversamento anomalo di detersivi nel depuratore. Appena le avrò in mano partiranno gli inviti per questa riunione». A proposito di inquinamento, la scorsa settimana si era diffuso nell’aria opitergina, proprio dalle parti del depuratore, un pessimo odore che ha messo in allarme gli abitanti. Che l’impianto fosse andato in tilt, com’è accaduto il 9 e 10 ottobre scorso, facendo morire migliaia di pesci? «Per fortuna non ho alcuna segnalazione di questo genere – dice Marchetti –; posso invece dire che con le abbondanti piogge di questi giorni è entrata nel depuratore una notevole massa d’acqua. La quale ha a sua volta diluito la flora batterica presente, per cui diviene più difficile lo smaltimento dei liquami. Ma, ripeto, non ho segnalazioni di inquinamento». Tornando al Navisego-Piavon, la stessa Legambiente Veneto ha chiesto ai sindaci dei comuni rivieraschi, cioè Ceggia, Cessalto, Chiarano, Motta di Livenza e Oderzo, alle province di Treviso e Venezia e alla Regione Veneto, la previsione di un piano di manutenzione ordinaria delle rive soggette in più punti da corrosione e frane, e la predisposizione da parte degli enti locali di zone in cui versare il limo che si asporta dallo scavo dei fondali per ridefinire l’equilibrio organolettico dell’acqua del canale contaminata da metalli pesanti e da altre sostanze inquinanti derivanti dallo scarico di attività industriali. Chiesta anche una radicale derattizzazione dell’area per debellare le persistenti colonie di topi. Insomma, ciò che si vuole è che il Piavon torni ad essere un corso d’acqua sano, lungo il quale si possa passeggiare godendo appieno della natura. Annalisa Fregonese Legambiente chiede la manutenzione delle rive ne classica. Venerdì 10 doppio concerto con Maria Pellarin all’arpa e Giulia Brugnolo al flauto, seguiti da Ensemble Fisarmoniche L. Fancelli con Gianni Fassetta, Michele Lunari, Enrico Palù e Fabio Piovesana. Gran finale sabato 18, stavolta agli impianti sportivi di Mansuè, con il concerto gospel del coro Rainbow Spirits di Rai di San Polo di Piave. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Mansuè. I posti sono limitati, perciò meglio affrettarsi. Per ogni informazione si può telefonare a Sound Promotion, telefono 0422-755343 oppure visitare il sito www.soundpromotion.it. VENERDÌ 12 NOVEMBRE Alle 20, nel salone parrocchiale di Colfrancui, castagnata offerta dalla Società sportiva Colfranculana. Alle 21, al centro polivalente (vicino alla chiesa) di Mansuè, continua la rassegna di concerti organizzati dall’associazione musicale Sound Promotion. Questa sera blues e swing con la Doctor Love Band. Alle 21, al cinema Turroni di Oderzo, proiezione di “Un film parlato” di Manoel De Oliveira (2003). SABATO 13 Nel salone parrocchiale di Colfrancui festa con castagnata organizzata dall’Acr. Si parte alle 16 in patronato con l’inizio delle attività; alle 18.30 cena “al sacco” per animatori e ragazzi; alle 19.30, nella sala teatrale, spettacolo preparato dagli animatori ed esibizione dei ragazzi dei corsi di chitarra dei patronati di Colfrancui e di Camino. Oggi pomeriggio la libreria Becco Giallo ospita Geronimo Stilton, il celebre topo investigatore protagonista della collana di libri per ragazzi “Made in Italy” che sta spopolando anche all’estero. Alle 20.45, nella chiesa arcipretale di Lutrano, in occasione della Festa del Ringraziamento concerto vocale e strumentale con Sandro Carnelos all’or- gano, il quintetto di ottoni Plavis Ensemble e il coro Giovani del Contrà di Camolli diretto da Roberto Brisotto. Alle 21, a villa Faggiotto di Busco, rassegna “Di villa in villa”. DOMENICA 14 A Portobuffolè: mercatino dell’antiquariato. Alle 10, in duomo a Oderzo, 54ª Giornata provinciale del Ringraziamento, organizzata dalla Coldiretti di Treviso. Alle 11 Messa celebrata dal vescovo Zenti; alle 12 benedizione dei mezzi agricoli; alle 12.30 pranzo per i partecipanti. Alle 14.30, a Colfrancui, Festa dell’amicizia organizzata dal gruppo Amici per sempre. Tra giochi, merenda e pizza, tutti insieme fino alle 20. Alle 15 mega castagnata in patronato Turroni a Oderzo. Grande sorpresa finale. Alle 17.30 per la pallavolo, serie B1, 5ª giornata: Lae Electronic Oderzo-Cibes Castelfidardo. LUNEDÌ 15 Dalle 20.30 alle 22.30 Scuola di formazione sociale al centro parrocchiale del Duomo. “Il potere politico e i valori etici”: relatore don Giampiero Moret. Farmacia di turno: Dal Magro, piazza d’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950. 32 Patronato In patronato si sta completando la sistemazione di cancelli e ringhiere di recinzione; il lavoro è stato portato a termine da volontari e giovani. È previsto anche nel prossimo futuro il funzionamento dell’ascensore che permetterà a chi ha difficoltà di deambulazione di salire alle aule di catechismo. IN BREVE Gmg 2005 a Colonia Si raccolgono in parrocchia iscrizioni e aiuti per i giovani che parteciperanno alla prossima Giornata mondiale della gioventù che si terrà a Colonia dall’11 al 21 agosto 2005. Lavori allo stadio Il Consiglio comunale ha riservato 11 mila euro per la parziale copertura delle spese effettuate dal- la società di calcio “LiventinaGorghense FM”. La società ha infatti ristrutturato la zona della caldaia nei pressi degli spogliatoi. «Un lavoro – spiega il vicepresidente Marino Basei – atteso da tempo e che sarebbe costato assai di più». I lavori, iniziati alcuni anni fa con l’asfaltatura delle strade e la ristrutturazione degli spogliatoi, rendono l’impianto assai moderno e tra i migliori della zona. Incontro in municipio Martedì 23 novembre alle 21 in municipio incontro pubblico di presentazione di opere e progetti dell’Amministrazione comunale. COMUNE E VIGILI DEL FUOCO: UN BILANCIO DELLE PRECITAZIONI DEI GIORNI SCORSI Attenti al Livenza! U n week-end particolare quello del 31 ottobre, con precipitazioni eccezionali che hanno movimentato anche il Mottense, allagando tra l’altro la locale caserma dei Carabinieri. I dati vengono snocciolati dal sindaco Panighel: «Domenica, tra le 7 e le 8 del mattino, sono caduti 60 millimetri d’acqua. La Livenza ha aumentato il proprio livello di ben 30 centimetri tra le 15.30 e le 16.30, poi nelle due ore successive un ulteriore aumento di 15 centimetri. In seguito la situazione si è normalizzata, nonostante il mattino dopo sia transitata l’acqua proveniente a monte. Una pioggia eccezionale, ma non grave. Tuttavia è necessario che tutti stiano con gli occhi bene aperti». Ma il pericolo c’è realmente stato? «Non abbiamo raggiunto i livelli del 2002 – spiega Umberto Perissinotto, responsabile del locale distaccamento dei Vigili del fuoco –, ma solo circa la metà. Certo la situazione non era semplice ad occhio nudo, ma nemmeno drammatica». Quante richieste d’intervento per voi domenica? «Circa una quarantina di interventi relativi a tutto il comprensorio. L’intervento più difficile è stato un incidente stradale a Oderzo con un paio di feriti, mentre particolare delicatezza è stata necessaria per un intervento dell’imbocco del fiume Monticano sulla Livenza». Ma non c’è stato mai un reale pericolo esondazione? «C’è chi ha anche ipotizzato la messa in moto del Centro operativo comunale, attivo solo in casi di emergenza. Ma l’occasione, che è stato un buon banco di Due immagini del Livenza dopo le abbondanti piogge del novembre 2002, quando ci fu la concreta minaccia di gravi danni prova per il sistema degli aiuti, non è stata così grave». Dunque cosa è andato bene e cosa invece è da rivedere? «Di certo l’opera non solo dei Vigili del fuo- Sempre viva la paura che si raggiungano i livelli del novembre 2002 co ma anche della Protezione civile è stata ottima. In quei frangenti è importante che la popolazione non venga presa dal nervo- sismo perché gli allarmismi sono facili; è più deleterio un inutile allarmismo che il pericolo vero e proprio». Lei è anche consigliere comunale con delega alla Protezione civile: state lavorando per la creazione di un nuovo corpo di Protezione civile a livello comunale, nel quale opererà anche il nucleo organizzato dal locale gruppo Alpini. Ora siamo a novembre, uno dei mesi più piovosi. «Saremo a cavallo con l’inizio del prossimo anno. Uniremo le realtà che già ci sono con altre realtà che hanno deciso di dare il proprio contributo». Gianandrea Rorato NOZZE D’ORO A CAMPODIPIETRA C arissimi genitori, Maria e Giuseppe, il vedervi felicemente uniti dopo tanti anni di vita coniugale, ci insegna quanto sia importante e fondamentale il valore sacro del matrimonio e della famiglia. Una messa di ringraziamento sarà celebrata domenica 14 novembre, alle 10.30, nella stessa chiesa arcipretale di Campodipietra che 50 anni fa ha consacrato il loro matrimonio, attorniati da figlie, generi, nipoti, fratelli, parenti e la comunità. VENEZIANO Un “no” alla bretella Ceggia-Cessalto S alla Conferenza hanno espresso parere favorevole, ad esclusione della Soprintendenza dei Beni culturali del Veneto Orientale, che ha espresso le proprie perplessità sul tracciato previsto dal progetto, con osservazioni che ha fatto poi pervenire ai due Comuni interessati. Solo qualche settimana fa era venuto il voto favorevole unanime della Commissione tecnica regionale, accolto con perplessità dal locale “Comi- G MOTTA econdo la Soprintendenza dei Beni culturali la bretella Ceggia-Cessalto non va bene. Questo è l’esito della Conferenza dei ser vizi convocata nei giorni scorsi da Veneto Strade per la valutazione del progetto di variante alla strada provinciale 58 tra Ceggia e Cessalto, variante in nuova sede alla provinciale 58, lunga circa 3 chilometri e mezzo. Infatti, tutti i rappresentanti degli enti invitati li ospiti della casa di riposo di Motta di Livenza incontrano i bambini delle scuole elementari. «È successo qualche giorno fa e continuerà fino ad aprile – spiegano dalla casa di riposo – per un progetto manuale che ha già registrato una prima attività-contatto durante il precedente anno scolastico». Ma quale in sostanza il progetto? «Un paio di classi della nostra scuola elementare, per un’ora alla settimana incontreranno gli ospiti della casa di riposo che insegneranno loro a lavorare manualmente. Il progetto prevede la realizzazione di alcuni oggetti in vimini, come ad esempio dei cestini. Va da sé che STEVENÀ / DOPO NOVE ANNI, SEMPRE IN COMUNIONE CON TE C e L’AZiON Mottense / Memorie Domenica 14 novembre 2004 arlo carissimo, eccoci puntuali all’appuntamento annuale, nel ricordarti e farti ricordare in modo tangibile da chi ti ha conosciuto e amato per quello che eri. Siamo nel mese che ci hai lasciti ed è quello che maggiormente ci invita e sprona a meditare sull’esistenza della vita presente proiettata verso quella senza fine, nel con- tempo mettendoci in comunione con i nostri cari dai quali ci siamo momentaneamente separati, nell’attesa del ricongiungimento finale con la resurrezione della carne. Carlo, tu lo sai che non sei ricordato solo in certe ricorrenze, ma nella continua comunione dei santi che attuiamo con le nostre incessanti preghiere. Mamma, papà, Maria Pia e Francesco CARLO ARPIONI n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995 Maria e Giuseppe Bravin sposi dal 13 novembre 1954 tato cittadini per il territorio”, che contesta la scelta di far transitare la bretella a poche decine di metri dal bosco dell’Olmè, unico sito di interesse comunitario della zona. Provincia di Venezia, Veneto Strade sono intenzionate a portare avanti l’iter progettuale. Per la realizzazione della bretella è previsto un finanziamento di 7 milioni di euro, per accedere al quale il progetto dovrebbe essere presentato entro dicembre. Nei confronti del “no” della Soprintendenza hanno espresso disappunto i due sindaci di Cessalto, Giovanni Artico, e di Ceggia, Massimo Beraldo, intenzionati anche a far ricorso al Tar. l’iniziativa permetterà agli scolari una buona conoscenza dei lavori manuali che magari non sono più frequenti come qualche anno fa. Ma soprattutto l’incontro con le generazioni che li hanno preceduti: per questo il progetto riveste un’importanza sociale che riteniamo di primo piano». La casa di riposo dunque è per il secondo anno consecutivo teatro dell’importante progetto: «Già l’anno scorso la co- sa era stata organizzata ed ebbe davvero successo. Per questo l’esperimento non è più tale ma diviene un progetto in cui saranno molti i ragazzi coinvolti. In questo mese di ottobre sono infatti due le classi partecipanti, a gennaio andranno in casa di riposo per questo scopo altre due classi. Mentre altre quattro classi saranno interessate al laboratorio manuale anche a marzo e aprile, mesi duranti i quali saranno gli stessi ospiti della casa di riposo ad incontrare gli scolari nelle aule della scuola elementare Aleandro». Un’iniziativa, questa, che già lo scorso anno aveva suscitato particolare soddisfazione da parte dei protagonisti. S. LUCIA DI PIAVE S. VENDEMIANO DINO SPINAZZÈ n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993 Sono già trascorsi 11 anni ma rimani sempre nei nostri cuori. Tua moglie, i figli e tutti i tuoi cari. LINO SCOTTON n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996 A otto anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari Bambini... in casa di riposo I talia prima al mondo nel pattinaggio artistico. E nel cuore di quest’Italia c’è Oderzo. Capitale mondiale di uno sport elegante, dai connotati forse un po’ esclusivi, in realtà molto più popolare (e diffuso) di quanto si creda. Dal 17 al 28 novembre a Fresno in California si disputeranno i Campionati mondiali. La nostra rappresentanza ha come punta di diamante un ventenne opitergino, Andrea Barbieri, che porterà oltreoceano tutto il peso del suo medagliere strepitoso: campione mondiale 2001 (nel singolo) e 2002 in coppia artistica; campione italiano ininterrottamente dal ’93 al 2004 – tranne l’edizione ’96 – vicecampione mondiale 2002 e 2003. E pluricampione europeo… Se la vedrà con avversari agguerriti. Ma dal suo sguardo traspare serena sicurezza. È una persona gentile, Andrea, misurata nel gesto e nella parola. Lo incontriamo nel negozio di abbigliamento sportivo (soprattutto per la danza, ma anche vela e altre pratiche ancora) del suo allenatore Ruben Genchi, in via Toniolo a Oderzo. Conoscendo Andrea Allora, Andrea, di te Ruben mi ha raccontato cose notevoli. È vero che ti alleni dalle tre alle sei ore al giorno? Cosa ti aspetti dalla tua trasferta in California? «Per me la maggiore soddisfazione consiste nel riuscire a portare a termine il mio lungo, impegnativo, quotidiano appuntamento con i pattini. Sì, è vero che mi alleno così tanto, persino sei ore al giorno». «È uno degli atleti che fa i salti più alti al mondo – interviene Genchi con il suo inconfondibile accento sudamericano (è oriundo argentino) – di Andrea impressiona la potenza, in una sintesi di bellezza e prestanza atletica. Questo ragazzo ha una volontà di ferro che gli consente di sostenere lungo tutto l’anno un allenamento durissimo e di garantirsi una forma co- Lo Skating Oderzo cala i suoi assi ai campionati del mondo di pattinaggio artistico in programma in California dal 17 al 28 novembre. Andrea Barbieri è l’uomo da battere Pattini mondiali stantemente di alto livello. Senza queste premesse, d’altro canto, i risultati non arrivano». Sei al secondo anno di ingegneria meccanica, a Pordenone. Non è facile conciliare lo studio e un allenamento così assiduo. Andrea, che ne pensano i tuoi genitori? «Non posso che ringraziarli, mi hanno sempre sostenuto e appoggiato. Ho per loro un grande senso di gratitudine. A Fresno verrà anche mio papà Walter. E di questo gliene sono tanto, ma tanto grato». E pensare che da piccolino – aveva appena sette anni, racconta – iniziò quasi per caso, giusto per provare: «Poi, un po’ alla volta, saltarono fuori le buone doti. Perché non provarci a fare sul serio?» Un’ottima intuizione. Andrea si allena nella sua Oderzo, nella pista comunale. «È una pista molto buona, ben dimensionata – sottolinea – ma dovrebbe avere orari più ampi…». Per garantire maggiore praticabilità e flessibilità ai giovani atleti. A primavera verrà inaugurata una vicina palestra, attrezzata con pista di pattinaggio. Dovrebbe essere una buona soluzione. «Non vedo l’ora – aggiunge Andrea – ci darà una grossa opportunità in più per l’allenamento». «Andrea è un atleta di prim’ordine, tecnicamente e mentalmente – interviene Ruben – davanti a sé ha tutto ciò che desidera, dipende da lui, da quanta passione e da quanto impegno saprà ancora metterci, in questo sport stupendo. Ha risorse immense, non ha che da metterle a frutto». A Fresno Andrea si pre- senta, categoria sefondamentale, la nior, per due spegrande sensibilità cialità: free style (in dei genitori». singolo) e in coppia A Fresno, semartistica con Irene pre di Oderzo, e Nardo di Gorgo al sempre per la cateMonticano. Un’algoria senior, garegtra atleta fantastica: gia pure Silvia Maparola di Ruben. «È rangoni, prima la migliore pattinacampionessa al trice del mondo, mondo nella spedella sua età». D’alcialità “In line”, a tra parte stanno lì a Wuppertal nel testimoniarlo i suoi 2002. meriti sportivi. Senza dimentiCampionessa italiacare la sanpolese Ena (in singolo) dal leonora Roma. E 1997. E gli ultimi nel settore Gruppo due anni campioShow sarà in gara nessa d’Europa. E anche la squadra Andrea Barbieri in azione e (in alto) col costume di Spiderman formata dallo Skaanche lei iniziò quasi per gioco… ting Mottense e dal Skating Club di Oderzo, anche perché qui a Oderzo Gruppo Pattinaggio Artistiuna fabbrica di campioni! i giovani hanno trovato un co Portogruaro. «Eh già – sorride Ruben – ambiente favorevolissimo e, Valerio Cupidi F ine settimana di magra per gli appassionati della montagna. Ma niente paura: un po’ di riposo non guasta, prima del full immersion sciistico invernale. In attesa di escursioni da brivido rincuoriamoci con i rendez-vous di questo week-end. Si inizia venerdì 12 con “Montagna insieme. Spettacolo montagna”, la rassegna di incontri e proiezioni in multivisione sul mondo della montagna in collaborazione con il Cai Conegliano. L’appuntamento delle 21 all’auditorium Dina Orsi è “8.000 metri di vita”, un incontro sulle nuove salite di Simone Moro. E il Cai Conegliano non si ferma qui. Questa do- MONTAGNA menica siete tutti invitati al pranzo sociale organizzato “Ai Faggi” a Praderadego. Saranno esposte e premiate le più belle foto d’alpinismo giovanile e insigniti di distintivo particolare “Premio fedeltà al Cai” alcuni soci. Informazioni: www.caiconegliano.it. Se di allenamento si parla, non è da meno la scuola intersezionale di Sci-alpinismo “Messer” costituita in seno alle sezioni del Cai di Conegliano, Pieve di Soligo e Vittorio Veneto. La scuola organizza corsi di Sci-alpinismo, sia di base che avanzati. Dulcis in fundo giovedì 18 novembre alle 20.45 il Cai Pieve di Soligo, in col- laborazione con la nascente stazione del Soccorso alpino e speleologico delle Prealpi trevigiane, vi invita alla sala comunale di Sernaglia per l’incontro con Angelo De Vich, coordinatore tecnico del Corpo nazionale di soccorso alpino e speleologico (Cnsas), dal titolo “Il Soccorso alpino e speleologico di ieri e di oggi”. Nel corso della serata verranno presentate le tecniche di soccorso utilizzate dal corpo di volontari del Cai, attraverso una serie di immagini e un breve filmato, e la nascente stazione del Cnsas delle Prealpi trevigiane, che gestirà tutti gli interventi di soccorso in montagna nella zona tra le pendici orientali del Grappa e il versante occidentale del Cansiglio. Angela Deganis MARATONA A New York il ritorno di Rosanna Munerotto Q uarantadue (quasi) anni e quarantadue (abbondanti) chilometri. Sono le cifre di Rosanna Munerotto di Santa Lucia, madre di un bambino di 4 anni, e nuovamente maratoneta. Non come ai tempi d’oro in cui raggiunse due finali delle Olimpiadi e una dei Mondiali da atleta professionista; ma come hobby. E domenica scorsa si è tolta uno sfizio lungo quarantadue chilometri e centonovantacinque metri: ha corso la maratona di New York. E non l’ha corsa nel mucchio delle migliaia di appassionati, ma davanti, con le protagoniste, con le professioniste. Ha concluso (e già solo per questo meriterebbe un applauso) in 164ª posizione, al diciannovesimo posto delle donne, correndo in 2 ore e 47: prima delle over 40. Se doveva essere un test in vista della Treviso Marathon del 6 marzo 2005, da correre sulle strade di casa, è stato certamente passato. Buone co(r)se, Rosanna! Tommaso Bisagno 34 Domenica 14 novembre 2004 DOMANDA LAVORO Ragazza neodiplomata tecnico della gestione aziendale e con attestato Ecdl, automunita, cerca lavoro nel settore impiegatizio. Tel. 340-3545205, 0434-799354. A Vittorio Veneto offresi sarta per confezione vestiti e modifiche. Tel. 334-3160943; 0438556187. Assistenza infermieristica professionale, rumeno esperto, bravo fisioterapista, cerca lavoro, anche fisso. Massima serietà. Tel. 3203732147, 06-55267719. 28enne con pluriennale esperienza nell’infanzia offresi come baby-sitter. Disponibile in orario pomeridiano o serale in zona di Vittorio Veneto e limitrofi. Telefonare nelle ore pomeridiane 347-8369888, 0438-550684. Ragazzo 17enne cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore. Zona Revine-Lago e Vittorio Veneto. Tel. 333-5237912. Signora con esperienza come addetta alle pulizie e come sarta cerca lavoro anche in altri settori. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3299744103. Signora slovacca con esperienza cerca lavoro come badante oppure come collaboratrice domestica. Tel. 328-0939932. Ragazza 20enne cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, lavapiatti. Zona Revine-Lago e Vittorio Veneto. Tel. 333-5237912. Signore con conoscenza del territorio nazionale, in possesso di patente B-C-E, cerca lavoro come autista. Tel. 329-5490387. Signora cerca lavoro come assistenza anziani e ammalati, pulizia uffici o collaboratrice domestica. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 333-4711389. Ragazza 22enne con esperienza con i bambini, cerca lavoro come baby-sitter per il fine settimana nella zona di Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-915970. Mamma italiana, automunita cerca lavoro come baby-sitter. Disponibile tutte le mattine. Tel. 349-7805322. Ragazza 32enne cerca urgentemente lavoro come operaia, già con esperienza settore metalmeccanico, o come commessa, impiegata o altro. Disponibile per tempo pieno o part-time diurno. Tel. 0438-57654. Saldatore a filo 37enne, serio, italiano, metalmeccanico generico, cerca lavoro a tempo pieno. Disponibile per lavoro in qualsiasi settore. Zona: Conegliano, Susegana e limitrofi. Lasciare un messaggio in segreteria. Tel. 3397563900. Signora con pluriennale esperienza infermieristica cerca ur- gentemente lavoro come assistenza anziani, baby-sitter, pulizie in zona Vittorio Veneto. Tel. 3334510524. Cercasi lavoro come operaio. Esperienza nel settore legno e metalmeccanico. Disponibile per zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 347-9458705. Signora in possesso di qualifica “Operatore socio sanitario” con esperienza, cerca lavoro come addetta all’assistenza in strutture o domiciliare, orario diurno e notturno. Disponibilità anche per lavoro altri settori. Zona Follina, Miane, Cison, Pieve di Soligo. Tel. 3332836514. Ragazza 25enne con esperienza come collaboratrice domestica e assistenza persone anziane, cerca lavoro dalle 8 alle 15. Disponibile anche come operaia in qualsiasi settore. Zona Follina, Miane, Cison. Tel. 339-3642624. Signora cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore, addetta pulizie, collaboratrice domestica, baby-sitter. Disponibilità immediata a tempo pieno diurno. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3472792264, 0438-768158. Ragazza 19enne diplomata cerca lavoro come impiegata o barista nella zona di Vittorio Veneto e limitrofi preferibilmente con orari di mattino e pomeriggio. Tel. 0438-394614, 340-9675356. Signora cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, operaia in qualsiasi settore. Disponibile solo in orario diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 338-4682137. Ragazzo volenteroso cerca qualsiasi tipo di lavoro part-time. Richiedesi serietà. Tel. 3495577653. Signora già con esperienza cerca lavoro come operaia. Disponibile anche come addetta alle pulizie e collaboratrice domestica. Tel. 338-2845591. Signora cerca lavoro come commessa, cameriera sala, barista, operaia nel settore metalmeccanico. Disponibilità orario pieno diurno. No fine settimana. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3351797729, 333-2050433. Signora, con esperienza lavorativa nel settore plastico-chimico, cerca lavoro come operaia in qualsiasi settore, collaboratrice domestica, cameriera ai piani/sala, barista, commessa, addetta alle pulizie. Disponibilità immediata orario pieno e diurno. Tel. 0438552678, 348-5524226. Ragazza 27enne, diplomata in analista contabile e con esperienza come assistente alla poltrona, cerca lavoro in questi ambiti. Massima serietà e disponibilità. Tel. 0438-551919, 3479539644. Studentessa universitaria di Giurisprudenza, con maturità classica, si rende disponibile come baby-sitter. Zona Cordignano e Vittorio Veneto. Tel. 0438-999540, 347-6489638. Coppia giovane molto volenterosa cerca lavoro in Germania, con possibilità di vitto e alloggio. Disponibilità immediata. Chiamare dopo le 18. Tel. 3383829511. Ragazza con esperienza di insegnamento offresi come babysitter. Disponibilità immediata. Tel. 339-7146066. Autista in possesso di patente A, B, C, D, cerca lavoro. Disponibile a trasferte in tutto il territorio nazionale. Tel. 3332784108. Ragazza 24enne, con esperienza in ufficio commerciale cerca lavoro nel medesimo settore in zona Vittorio Veneto e limitrofi. Offre conoscenza di francese, inglese e tedesco base, buon uso Pc. Telefonare in orario pasti allo 0438-925072, 349-7209594. Baby-sitter 30enne esperta e referenziata offresi anche per piccolissimi, part-time o anche saltuariamente, in zona Vittorio Veneto. Telefonare orario ufficio 328-4762743 Cinzia. Ragazzo 17enne cerca lavoro come apprendista elettricista o idraulico in Vittorio Veneto. Tel. 320-6777536. Studentessa 18enne cerca lavoro in qualsiasi settore dal lunedì al venerdì nelle ore pomeridiane. Zona: Vittorio Veneto. Tel. 392-3424574. Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani, collaboratrice domestica ed addetta alle pulizie. Disponibilità immediata, part-time pomeridiano. Zona: Vittorio Veneto. Tel. 3406812257. Ragazza con esperienza di infermiera cerca lavoro come babysitter, addetta alle pulizie, assistenza anziani, collaboratrice domestica. Disponibilità immediata con orario a tempo pieno e diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3409058327, 0438-9740970. Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, assistenza anziani, operaia in qualsiasi settore (no esperienza). Disponibilità immediata in orario diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3280235605. Ragazza 19enne cerca lavoro come addetta alle pulizia, collaboratrice domestica, stiro o operaia. Zona Vittorio Veneto. Tel. 339-5989184. Ragazza 22enne diplomata “Tecnico della gestione aziendale”, con esperienza in studi commerciali, assicurativi, come baby-sitter, addetta alle pulizie e stiro cerca lavoro in zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3333955632. Ragazza con esperienza in assistenza anziani e addetta alle pulizie, cerca lavoro in questi ambiti o come collaboratrice domestica o lavapiatti nel fine settimana. Disponibilità immediata tutto il giorno. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 338-9257623. Ragazza cerca lavoro come baby-sitter, operaia in qualsiasi settore, commessa, addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, assistenza anziani e lavapiatti nel fine settimana. Disponibilità immediata a tempo pieno. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3387740336. Signore con esperienza co- me operaio nel settore metalmeccanico, cerca lavoro come operaio anche in altri settori o come carrozziere. Disponibilità immediata. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e dintorni. Tel. 333-8387967. Ragazzo 18enne con esperienza come operaio settore legno e come sarto cerca lavoro in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 0438415709. Signora automunita con esperienza come addetta alle pulizie in ufficio, assistenza anziani, e collaboratrice domestica, cerca lavoro in questi ambiti o come addetta alla mensa. Disponibilità immediata, part-time e diurno. Tel. 347-9839565. Signora con esperienza come collaboratrice domestica, assistenza anziani, addetta alle pulizie, cerca lavoro in questi ambiti. Disponibilità part-time, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 320-35368101. Ragazza 28enne con esperienza nel settore cerca lavoro come operaia settore confezioni, con esperienza macchine da cucire. Disponibile anche per altri settori. Tel. 0438-999216. Ragazza 26enne cerca lavoro come operaia nel settore confezioni, con esperienza macchine da cucire. Disponibile anche per altri settori. Tel. 0438-996115. Ragazzo diplomato elettricista con esperienza di resp. qualità alla Zoppas in Romania, cerca lavoro, come operaio in qualsiasi settore. Offre conoscenza lingua inglese, uso Pc, volontà. Disponibilità immediata, zona Vittorio Veneto dintorni e Conegliano. Tel. 339-7656508. Signora 44enne, mamma, con esperienza, cerca lavoro come baby-sitter o collaboratrice domestica in Vittorio Veneto e dintorni. Disponibile dal lunedì al venerdì in orario antimeridiano. Tel. 0438568103, 340-2310183. Ragazzo si rende disponibile per collaborazioni con aziende per la creazione di siti web. Retribuzione da concordare. Tel. 0438-560713 (12.30-15), 3462281931. Signora con esperienza offresi per pulizie uffici, stiro, collaboratrice domestica, operaia in qualsiasi settore e lavapiatti. Zona Vittorio Veneto dintorni, e Conegliano. Telefonare in orario serale al 347-8029068. 28enne con pluriennale esperienza nell’infanzia offresi come baby-sitter. Disponibile in orario pomeridiano o serale in zona di Vittorio Veneto e limitrofi. Telefonare nelle ore pomeridiane al 347-8369888, 0438-550684. Educatrice di asilo nido con serietà professionale ed esperienza pluriennale, si rende disponibile come baby-sitter anche a domicilio, mattina e pomeriggio. Telefonare in orario pasti al 0438560598. Studentessa universitaria di Giurisprudenza, con maturità classica, impartisce ripetizioni a studenti elementari/medie come sostegno scolastico e a studenti superiori in ambito umanistico/giuridico. Tel. 0438-999540, 3476489638. Insegnante plurilaureata, impartisce lezioni di filosofia, storia, lingua e cultura italiana a tutti i livelli. Disponibile anche per lezioni di lingua portoghese e con- versazioni di spagnolo. Tel. 3335843883. 28enne laurenda, offresi come aiuto nello studio e per lezioni a ragazzi di scuola elementare o medie. Telefonare nelle ore pomeridiane al 347-8369888, 0438-550684. Laureata in lingue con esperienza d’insegnamento impartisce lezioni d’inglese per le scuole medie e superiori. Tel. 0438552209. Ragazza, con esperienza come merchandiser, cerca lavoro. Disponibile al tempo pieno e al parttime. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 328-8718243. Ragazza 25enne automunita con diploma magistrale e laureata in psicologia si rende disponibile come baby-sitter. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3477695892, 0438-53065. Signora con esperienza cerca lavoro come pulizia uffici e baby-sitter. Disponibile tutta la settimana in orario pomeridiano. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 329-1538565. Ragazza cerca lavoro come cameriera, commessa, addetta alle pulizie. Disponibile tutti i pomeriggi. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3204642901. Ragazzo 25enne cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438-959697. Ragazza 20enne cerca lavoro come operaia commessa, pulizie uffici. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Disponibilità immediata. Tel. 347-6236395. Ragazzo 17enne cerca lavoro in zona Vittorio Veneto, Cison di Valmarino, Tarzo e dintorni. Tel. 333-5237912. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, badante. Disponibile 24/24 ore con vitto e alloggio. Tel. 3351565729. Signora cerca lavoro come collaboratrice domestica, addetta alle pulizie, operaia o altro. Zona Vittorio Veneto, Cordignano, Godega Sant’Urbano e dintorni. Tel. 3336045352. Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, operaia in qualsiasi settore, addetta alle pulizie, stiratu- ra, assistenza anziani. Disponibilità pomeridiana. Zona San Fior Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3297340787. Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, operaia, aiuto cuoca (senza esperienza) o altro. Zona Vittorio Veneto. Tel. 338-1024501, 347-9617949. Ragazzo con esperienza cerca lavoro come pizzaiolo. Disponibilità immediata. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3407421961. 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