Mestiere difficile per chi comincia

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Mestiere difficile per chi comincia
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Periscopio
Mondo
Frattini in Europa
Barroso avanti tutta
Superando una delle crisi più gravi della storia europea, i capi di stato e di governo dei 25 paesi dell’Unione europea hanno approvato la nuova Commissione presentata dal presidente designato Josè Manuel Barroso. Il miniFranco Frattini
stro degli Esteri italiano Franco Frattini è designato commissario alla Giustizia, Libertà e
Sicurezza e vicepresidente della Commissione, al posto di Rocco Buttiglione, che ha rinunciato.
A Roma una task force
contro i “vu’ cumprà”
È diventata operativa sabato 6 novembre la “task force” contro l’abusivismo commerciale istituita da Comune e Prefettura di Roma: agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e Vigili urbani si sono divisi
16 strade della capitale, nelle quali verranno anche installate telecamere fisse per aumentare il controllo.
Un’operazione che mira alla sicurezza pubblica e alla
lotta alla contraffazione. Fra gennaio e ottobre 2004 sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza circa 2,5
milioni di pezzi contraffatti, mentre i Vigili urbani sono intervenuti circa 38 mila volte.
Il rock per l’Africa
Un dvd del Live Aid
Il grande rock torna ad aiutare l’Africa. È uscito nei giorni scorsi un quadruplo dvd del megaconcerto Live Aid
organizzato da Bob Geldof nel 1985,
in contemporanea a Londra e PhilaBob Geldof
delphia. Geldof ha messo all’asta il dvd,
e l’etichetta che lo pubblicherà ha dovuto sborsare milioni di euro, impegnandosi anche
nella promozione. Tutto il ricavato (gli artisti hanno
rinunciato ai diritti d’autore) andrà alla fondazione di
Geldof che fino ad oggi ha raccolto e devoluto 144 milioni di dollari. Intanto è in uscita (29 novembre) anche Band Aid III: ci saranno McCartney, Bono, Dido,
Darkness, Coldplay e Robbie Williams a intonare, come vent’anni fa, “Do they know it’s Christmas?”.
Tre trevigiani coinvolti
nella guerra civile in Costa d’Avorio
Tre trevigiani, tra cui il sacerdote di Altivole don Mario Beltrame, sono stati coinvolti nella guerra civile in
Costa d’Avorio: l’albergo dove risiedevano infatti è stato attaccato da guerriglieri che li hanno derubati e minacciati. Dopo essere riusciti a scappare, assieme ad
un’altra ventina di persone, i tre sono stati quindi accolti in una base Onu in attesa di rimpatriare.
Confezioni sbagliate
e si sprecano i farmaci
Le confezioni dei farmaci in flacone non consentono
di utilizzare tutto il prodotto e le quantità dei farmaci
in scatola non sono parametrate sulla normale terapia
per cui il paziente le acquista: l’Adoc denuncia questa
situazione, da cui consegue uno spreco dal 20 al 30%
di prodotto, che va a gravare sui bilanci familiari e sui
conti dello Stato. Ipotizzando una spesa a famiglia di
140 euro per i farmaci che curano patologie minori e
piccoli malanni, secondo i calcoli dell’Adoc si ha
un aggravio di spesa di 28 euro all’anno e quindi di 1,7 miliardi di euro a livello nazionale.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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ABBONAMENTI 2004:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
IO SCELGO LA
I problemi dei giovani che scelgono l’agricoltura
Mestiere difficile
per chi comincia
“I
o scelgo la terra”. Non sono
moltissimi, specialmente tra i giovani, a
dirlo. Soprattutto sono meno che in passato. Ma
quanti sono? «Non è facile
stimare quanti siano i giovani impegnati nell’agricoltura – afferma Gianluca Casagrande, segretario
provinciale del Movimento giovanile Coldiretti –: una stima si potrebbe avere
con gli iscritti all’Inps, ma
non sarebbe comunque
del tutto attendibile. Infatti ci sono molti giovani universitari che magari lavorano nell’azienda di famiglia. Quel che è certo è
che il settore è in calo (circa il 10%) e in proporzione
lo sono anche i giovani agricoltori».
Ma chi è il giovane
che decide di intraprendere la strada
dell’agricoltura?
«È ben difficile che un
giovane di punto in bianco
decida questa strada –
continua Casagrande – alle spalle in genere ha come minimo la terra e le
strutture di padri o nonni.
L’investimento per partire
da zero è troppo alto».
Un giovane che vuole
diventare imprenditore agricolo e quindi accedere
ai contributi che tramite la
Regione arrivano dall’Unione Europea deve presentare una domanda. Viene poi stilata una graduatoria che tiene conto di età,
zona di provenienza (svantaggiata o meno), iscrizione all’Inps e titolo di studio. E poi bisogna aspettare. Chi parte prima della
risposta rischia di non aver nessun contributo,
quindi di doversi sobbarcare tutte le spese.
«La selezione delle domande di finanziamento è
severa – dice Casagrande
–: nell’ultimo anno su 72
ne sono state accolte soltanto 40. Sono lontanissimi i tempi in cui i contributi venivano dati spensieratamente. Anzi, l’Unione Europea da qualche
tempo sta facendo circolare il concetto che le aziende dovranno essere in grado di stare in piedi da sole».
Per quelli che partono c’è una situazione
non facile.
«I costi di gestione sono
molto alti e il mercato è in
difficoltà. Tanto più che comincia a farsi sentire la
concorrenza dei mercati
dell’est europeo, da cui arriva di tutto:
latte, carne,
mais, un po’
meno il vino.
E spesso si
tratta di im-
prenditori italiani che si
trasferiscono dove la manodopera costa molto meno. Sì, la delocalizzazione
c’è anche in agricoltura».
Il vecchio “contadino” è diventato il moderno “imprenditore
agricolo”. È solo uno
slogan?
«Assolutamente no. Il
nostro movimento giovanile sta organizzando da
tempo corsi di formazione
di marketing, gestione aziendale, comunicazione,
computer, lingue. Corsi
che i giovani ci chiedono e
che hanno un grande successo. Poi a livello di zona
ci si occupa anche di formazione su aspetti più tecnici».
E le tasse? Ma è vero
che gli agricoltori non
le pagano?
«Ovviamente no. La dichiarazione dei redditi la
compilano e versano regolarmente i contributi
previdenziali. Andateglielo a chiedere».
Alessandro Toffoli
LA SERENITÀ DI GIACOMO BACCICH
HETTI
Il nostro lavoro è cambiiato
tra formazione e concorreenza
È
una vita di sacrifici, il momento economico non è certo dei migliori, ora ci si mette pure
il clima. Eppure parlando
con Giacomo Baccichetti,
ventiseienne imprenditore
agricolo delegato della Coldiretti per la zona di Vittorio Veneto, avverti in lui una serenità che difficilmente si può trovare in tante altre occupazioni, magari molto meno dure e
molto più remunerative.
«È un lavoro duro, che
richiede impegno, costanza e sacrificio – afferma
Baccichetti –. Da quando
lavoro in azienda non ho
mai fatto due settimane di
vacanza di fila. E in certi
settori, come l’allevamento non puoi staccare la spina nemmeno per un giorQuesto settimanale
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e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 14 novembre 2004
Chiuso in redazione
il 10.11.2004 alle ore 18.30
no. Ora ci si è messo pure
il tempo: lo scorso anno la
siccità, quest’anno il caldo
fino all’altro giorno e due
giorni dopo la brina.».
Il lavoro è comunque
cambiato rispetto al passato.
«Certo, non voglio far
sembrare che sia drammatico: il progresso è arrivato anche qui. Tanto per
capirci, i trattori hanno anche l’aria condizionata, e i
macchinari aiutano molto.
A parità di volume di lavoro, con l’avvento delle macchine si eliminano i lavoratori occasionali. Ma chi
resta lavora comunque sodo: magari diversamente
dal passato, ma sodo.
I giovani che hanno paura ad intraprendere questa
strada per la fatica e i sacrifici che comporta sono
quelli che hanno già vissuto l’esperienza di famiglia
e l’hanno misurata sulla
pelle dei genitori. Un altro
problema nel passaggio
generazionale si verifica
quando i genitori vogliono
mantenere l’azienda secondo i vecchi canoni, e
non permettono ai giovani
di mettere in
Gianluca Casagrande (a sinistra) e Giacomo Baccichetti
atto le innovazioni. Se non
si trova l’accordo, mollano dimostrano i test dell’università di Padova. Per la
tutto e vanno in fabbrica.
La formazione è parte quantità bisogna avere paintegrantedel nostro lavo- zienza». Nell’era del comro: io sto seguendo un cor- puter superveloci per forso biennale, “Vivaio dei ta- tuna c’è chi ha ancora palenti”, organizzato dagli en- zienza. (AT)
ti di formazione della Coldiretti, attraverso videoleGiornata del
zioni su Internet.
ringraziamento
A spaventare è il mera Oderzo
cato. Ci si lamenta che il
uest’anno è la città di Oderzo
prezzo del prodotto finale
ad ospitare la Giornata proaumenta: ma nessuno pensa agli aumenti dei costi
vinciale del ringraziamento. Per
dei prodotti intermedi. All’annuale appuntamento di chiusura
lora se i gerani nel 1980 codella stagione agricola, la Coldiretti
stavano 2000 lire e oggi
trevigiana ogni anno sceglie una
1,10 euro, vi sembra che
località diversa. E per il 2004 tocl’aumento sia eccessivo?
ca a Oderzo. Il ritrovo per questa
Bisogna comunque essere
54ª edizione è fissato alle 10, menattenti ai conti e non essetre alle 11 ci sarà la messa nel
re nostalgici. L’anno scorduomo opitergino, celebrata dal veso ho chiuso la stalla e tanscovo Giuseppe Zenti, dall’abate di
ti mi hanno chiesto perché:
Oderzo monsignor Piersante Dasemplice, ci rimettevamo».
metto e dai due consiglieri eccleLo sguardo cade verso
siastici don Primo Brunoro e monColle San Paolo, dove Bacsignor Giovanni Brotto.
cichetti ha piante di olivo.
Alle 12 ci sarà la benedizione dei
Il suo sguardo s’illumina:
mezzi e delle attrezzature agrico«Vedi gli olivi sono giovale, mentre alle 12.30 si terrà un
ni, ma promettono bene.
pranzo con tutti i partecipanti.
La qualità è eccellente, lo
Q
e
L’AZiON
Primo Piano
TERRA
A CAMINO DI ODERZO
Nevio, 25 anni, felice
di essere agricoltore
N
ella campagna di
Camino di Oderzo, ai confini con
Lutrano e Basalghelle, ha sede l’azienda agricola Plinio
Menegaldo. Nove ettari di
terreno, una parte a maggese, una parte piantata a mais
e una a vigneto, col quale vengono prodotte nove qualità di
vino imbottigliate e vendute
in loco. L’azienda ha anche una piccola stalla e ovviamente la cantina, in attesa di essere trasferita nel capannone
nuovo in costruzione. A condurre l’azienda lo stesso Plinio con la moglie Angela e il
figlio Nevio, 25 anni.
Già, un ragazzo che a
vent’anni ha deciso che l’agricoltore sarebbe stato il suo
mestiere. Una scelta certo
non facile e inconsueta.
«Sì, ma in fondo io sono
cresciuto in questo ambiente e mi ci sono affezionato. I
miei mi hanno gradualmente coinvolto nelle scelte aziendali; e senza nessun obbligo ho deciso di continuare
la loro attività».
Quali sono gli aspetti
positivi di questa professione?
«Hai la soddisfazione di
veder nascere una cosa fatta
con le tue mani e di presentare alla fine della stagione
produttiva il prodotto finito al
cliente. È il momento in cui
vieni giudicato, quindi si cer-
ca sempre di dare il massimo,
ma sempre nel rispetto della
tradizione. Si ha quindi un
contatto continuo con la gente: inoltre alcune persone che
arrivano dalla città portano i
figli a “vedere le mucche”,
neanche fossimo allo zoo…
È una realtà che purtroppo
sta scomparendo: a Camino
una volta tutte le case o quasi avevano la stalla, oggi invece siamo solo in quattro».
Ma la vostra professione comporta anche delle difficoltà…
«È un lavoro ovviamente
molto condizionato dal clima,
ma anche dalla politica, che
considera noi piccoli produttori realtà senza futuro, dando le priorità alle grandi aziende Senza contare che la
nostra professione è screditata dalla mentalità dei giovani che si fanno l’idea che il
Q
uest’anno la Chiesa italiana dedica
la Giornata del ringraziamento al tema dell’agricoltura nel contesto europeo, in
considerazione del processo di allargamento dell’Unione europea con l’ingresso di
dieci nuovi Paesi, molti dei quali vivono in
un’economia ancora largamente basata sull’agricoltura. Si legge nel messaggio per la
Giornata nazionale del ringraziamento redatto dalla Commissione episcopale per i
problemi del lavoro: “L’ingresso nell’Unione accentua il confronto con l’agricoltura
degli altri Paesi già membri, mette in evidenza le differenze, quelle di natura tecnologica come anche quelle relative ai problemi biologici ed ecologici. È ancora lun-
mestiere del contadino sia pesante e di basso profilo, come nei libri di storia. La gente poi si ricorda di noi solo
quando vede che i prodotti agricoli aumentano di prezzo,
invece per esempio quello
che riceviamo per un litro di
latte è lo stesso
di dieci anni fa, e
il vino ormai costa meno dell’acqua al supermercato. Ai piani alti
del potere agiscono come se
non conoscessero la nostra
realtà, e con restrizioni tipo le
“quote latte” pensano che le mucche siano dei rubinetti: ma la produzione segue
solo la legge della natura! Poi
siamo seppelliti dalla burocrazia, tanto che ci tocca pagare qualcuno che ci sbrighi
le pratiche. Ma potrei riempirvi il giornale con tutti i problemi che abbiamo...».
Quindi, si può ancora
vivere di agricoltura nel
terzo millennio?
«Altroché: se un’azienda
agricola, per quanto piccola,
viene gestita in maniera ottimale non solo può tirare avanti, ma può farlo anche senza l’aiuto di nessuno, visto
che i contributi vengono elargiti più che altro per aggiornarci alle nuove normative. Ed è quello che dovrebbe fare la politica: creare le
condizioni ideali per farci continuare autonomamente: di
ciò abbiamo più bisogno che
del denaro».
Andrea Pizzinat
Breviario per un
giovane agricoltore
a tentazione di mollare
l’agricoltura? La ho ogni anno!».
Eppure Lorenzo De Luca da
33 anni continua a fare il contadino, proprietario e primo lavoratore in dieci ettari a Mescolino
oltre ad altri a Cappella e Vittorio.
In cui anche due dei suoi cinque
figli lavorano.Una vita di campi.
Faticando ma resistendo e conservando un’azienda discreta e
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ga la strada da fare per uMESSAGGIO DEI VESCOVI:
na piena integrazione, an“Cultura rurale e solidarietà in Europa” che nel campo dell’eco-
I CONSIGLI PER CHI VUOLE INIZIARE
«L
Domenica 14 novembre 2004
con sufficienti margini. Ci mettiamo nei panni di un giovane aspirante agricoltore e ci sediamo ad ascoltare e trascrivere i suoi consigli.
Caro Lorenzo, sono uno studente che si è appena diplomato perito agrario e vorrei
iniziare l’attività agricola. Che
consigli mi dai?
«Anzitutto di avere una famiglia
ricca! Servono tanti soldi per com-
nomia agricola tra i Paesi dell’Unione, come
pure tra nord e sud del nostro Paese. L’allargamento dell’Unione europea deve portare con sé un allargamento di orizzonti nella ricerca di rapporti di giustizia, a livello
continentale e a livello globale, poiché un’Unione europea più grande ha conseguentemente responsabilità maggiori nell’economia globalizzata. I beni della terra sono stati donati da Dio per l’umanità intera, nessuno escluso: è il principio della destinazione
universale dei beni della terra, che il progressivo allargamento degli orizzonti sociali
e culturali dimostra essere sempre più fondamento indispensabile per crescere nella
via della giustizia e assicurare la pace».
SANT’ANTONIO TORTAL
La fatica quotidiana
di Ennio Rosset
L
avorare in agricoltura? Una scelta impegnativa ma possibile!
Lo scopriamo recandoci
appena sopra l’abitato di
Sant’Antonio Tortal, dove si
trova l’azienda agricola di
Ennio Rosset, 33 anni.
Ennio conduce l’attività
con la moglie Moira, e ha tre
figlie. «È la passione per gli
animali e l’allevamento che
mi ha spinto a questa scelta
dieci anni fa» racconta Ennio.
«Prima lavoravo in un’officina. I miei genitori volevano chiudere la loro stalla,
di dieci capi. Così ho deciso
di rilevare l’attività!» Di cosa
si tratta esattamente? «Lavoriamo 60 ettari, e abbiamo
110 capi di mucche. Sono
prevalentemente di razza
Pezzata rossa. Che mi dà ottime soddisfazioni nella produzione del latte: siamo primi in provincia con 5 mila
quintali l’anno. Dal 1 novembre inoltre produco latte con tracciabilità, il che significa che è possibile risalire a quale capo ha prodotto
il latte e con cosa è stato alimentato. E recentemente
abbiamo ricevuto un premio
regionale per l’impegno e lo
sviluppo in agricoltura».
Una grossa mano in azienda la da anche la moglie
Moira. «È vero – conferma
lei –, la nostra è una scelta di
prare la terra. E poi le attrezzature…».
Ma perché la terra costa così tanto?
«Uno dei motivi è che oggi ad
acquistare terra non sono agricoltori, ma imprenditori di altri settori che investono in vigne i loro cospicui guadagni. Così i prezzi si
gonfiano.».
In cosa posso specializzarmi? Mi butto sul biologico?
«Secondo me resterà sempre
un settore di nicchia. Anche perché è destinato a scontrarsi con la
spinta ad accrescere la produttività. E il bio, bisogna ammetterlo,
è poco produttivo».
Che settore mi consigli?
«Secondo me l’allevamento di
vacche da latte si restringerà sem-
vita difficile. Il lavoro però
mi piace, sono a contatto con
la natura e ho grandi soddisfazioni. Dagli altri però non
ce ne sono. Sono vista come
una persona sporca, che ha
addosso cattivo odore, che
fa un lavoro inutile e superato».
Fatica sì, rimpianti no
Signor Rosset, ha rimpianti
per la sua scelta? «Proprio
no. Anche se un tempo una
famiglia con 20 mucche viveva bene e oggi pur avendo
più di 100 capi è difficile ricavarne un reddito. Il lavoro
è impegnativo. Sempre più
vincoli ostacolano l’accesso
ai finanziamenti. Essere in
montagna aumenta i costi.
Gestire un’azienda come la
mia comporta una presenza
costante 7 giorni su 7: non
posso permettermi un operaio, non possiamo assentarci molto. Il reddito ci permette di vivere, di pagare gli
pre più, e l’attività sarà svolta solo
da aziende grandi con bassi costi,
tanti animali, alta produttività; chi
fa allevamento di bestie per la carne continuerà a faticare, a cercare
il guadagno allo scopo di pagare i
debiti. Ad inizio anni Ottanta la carne di una vacca morta veniva pagata 4 mila lire al kg, oggi 1.600 lire. Quanto ai seminativi, convengono solo dove c’è un latifondo,
non in queste zone. E per questo
tutti si buttano sull’uva, che attualmente è la soluzione migliore».
Ma non arriverà anche in
questo caso un… Prosecco
australiano, ad esempio, di
costi assai più bassi?
«Certamente ce lo copieranno,
ma penso che ci vorrà almeno ancora una decina d’anni, nel frat-
impegni presi ma nulla più!
La grinta non mi manca, ma
mi chiedo quando potrò avere un po’ più tempo libero
per la mia famiglia...»
«La mia, dieci anni fa, è
stata una scelta coraggiosa,
ma lo è oggi ancora di più.
Non conosco giovani che si
avviano all’attività di agricoltore, ma non me ne meraviglio. I giovani non hanno la
mentalità di adattamento ad
un lavoro duro come il mio».
La giornata tipo di Ennio Rosset«Io e mia moglie
ci alziamo alle 5.10., poi subito in stalla fino alle 6.50,
quando mia moglie sveglia
le bambine per prepararle ad
andare a scuola. Nel frattempo mungo e governo il
bestiame. Beviamo il caffè
insieme solo alle 7.30. Poi seguo l’ azienda. Alle 13 mangiamo. Alle 17 ritorno in stalla fino alle 20. Arrivo a sera
veramente stanco. Andiamo
a letto non oltre le 21.30. Non
posso permettermi molti
svaghi, non ho neanche molto tempo per frequentare amici. E poi c’è sempre l’attenzione alla salute delle
mucche che sono il nostro
patrimonio! ».
Sergio Cugnach
Ennio Rosset con la moglie Moira
tempo il mercato è ancora buono. E per i nostri vini ci sarà sempre una nicchia».
Perché l’agricoltura non è
molto remunerativa?
«I pomodori nei campi costano 6,5 centesimi al chilo, nei supermercati anche 65, dieci volte
tanto. Ti pare giusto? Il mais ci
viene pagato 11 euro al quintale,
e con un quintale si fanno 110 euro di pane; ma il pane costa 300
euro al quintale, ti pare giusto? Il
problema è la forbice dei prezzi,
il divario dal prezzo basso pagato a noi al prezzo al consumatore, dalla produzione alla commercializzazione. Nei passaggi intermedi c’è qualcuno che ci marcia!».
Tommaso Bisagno
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NordEst
NOTIZIE
Le cifre del Veneto del turismo
Il Veneto è ancora, e fortemente, regione del turismo. Questo almeno sembrano dimostrare i dati
snocciolati dall’assessore regionale al turismo Floriano Pra: il Veneto è la prima regione d’Italia per
spesa turistica, con il 14% del totale, apporta il 12%
di tutto il prodotto interno lordo del turismo italiano, è responsabile del 16% dell’occupazione nel
settore del turismo del nostro paese.
Finanziaria regionale:
ecco chi risparmia
La Giunta regionale del
Veneto (nella foto il presidente Galan) ha approvato la finanziaria. Con le
nuove misure, stando alle
prime elaborazioni, pagherà meno (tra 45 e 101
euro) chi ha un reddito tra
15 mila e 29 mila euro,
mentre chi è oltre questo livello verserà nelle casse regionali 44 euro in più. Saranno quindi circa
un milione i veneti esentati dall’addizionale Irpef.
«Abbiamo abbassato le tasse», si vanta la maggioranza; «è solo una manovra per guadagnare
consenso in vista delle vicine elezioni», ribatte l’opposizione.
Acc di Mel, proteste
per la “multa allo sciopero”
È ancora tempo di mobilitazione alla Acc di Mel.
Giovedì 4 novembre ha avuto luogo un nuovo sciopero. Doppia la motivazione. Anzitutto la richiesta
di un contratto integrativo e poi l’opposizione al
nuovo orario di lavoro. Ma anche la solidarietà con
i colleghi della Acc di Rovigo. Gli operai rodigini
hanno infatti ricevuto dall’azienda una richiesta di
risarcimento danni, perché al termine di un recente sciopero programmato non avrebbero ripreso regolarmente il lavoro, causando un danno
che l’azienda quantifica in 16 mila euro. Sia su Mel
che su Rovigo, inoltre, incombe la spada di Damocle di un possibile trasferimento della produzione in Austria.
Due anni al vittoriese
che istiga alla pedofilia
Ha patteggiato una pena di due anni, con la libertà
condizionale, il giovane di Vittorio Veneto accusato di aver tradotto e diffuso via internet testi che
elogiavano la pedofilia. Lui stesso ha ammesso di
averlo fatto, appellandosi però alla libertà di pensiero. Il materiale da lui assemblato era però assai
noto tra le organizzazioni pedofile a livello mondiale. La giovane età e l’essere senza precedenti
gli hanno permesso di ottenere il patteggiamento.
DOMENICA C’È “FRUTTO
DI UN SOSTEGNO SOCIALE”
D
omenica prossima, 14 novembre, nelle piazze della provincia di
Treviso si svolgerà l’iniziativa “Frutto di un sostegno sociale”,
giunta alla sua 4ª edizione, ideata dal Consorzio Pro loco del Quartier
del Piave per raccogliere fondi a favore della Fondazione “Il Nostro Domani Onlus”: seicento volontari delle Pro loco e altre associazioni saranno presenti in 200 piazze e offriranno una cassetta di mele biodinamiche, tre chilogrammi, in cambio di una sottoscrizione d’iscrizione
alla fondazione Il Nostro Domani Onlus. Lo scorso anno furono offerti
oltre 80 mila euro.
L’iniziativa, nata nel 2001, intende contribuire alla realizzazione di
case alloggio per il “dopo di noi” dei disabili residenti in provincia di
Treviso. Il “frutto” sta diventando un po’ alla volta maturo: a settembre
2003 è stata inaugurata la prima casa di accoglienza per ragazzi disabili a Cavrié di San Biagio di Callalta,“Casa M. Giovanna Rossi”; lo scorso ottobre è stata posta la prima pietra a Preganziol mentre è ormai
imminente l’inaugurazione di “Casa Maria Adelaide da Sacco” a Vidor.
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 14 novembre 2004
IL CONSIGLIO REGIONALE LICENZIA
LA LEGGE SUL CONDONO EDILIZIO
Il Veneto
condona anche
le aree protette
È
ancora tempo
di condono.
Il Consiglio
regionale del Veneto ha
approvato la scorsa settimana, con 27 voti a favore e 18 contrari, la legge
sul condono edilizio, che
si differenzia quindi da
quella nazionale e anche
dal primo testo licenziato
dalla commissione.
Alla luce della norma
approvata sarà consentito il condono degli ampliamenti ad uso residenziale, direzionale, turistico-alberghiero e commerciale che non superino il 30% della volumetria
originaria fino ad un massimo di 450 metri cubi,
mentre per le costruzioni
industriali e artigianali si
potranno sanare amplia-
È
come la tela di Penelope. Di giorno
gli amministratori fanno i
piani regolatori, appunto
per regolare l’edificazione
sul proprio territorio comunale. Di notte il Governo approva il condono edilizio e così anche chi ha costruito in violazione del
suddetto Prg viene perdonato previo pagamento di
una mite ammenda. Alla
faccia della pianificazione,
del rispetto delle valenze
ambientali, dell’autonomia
dei Comuni.
«Il condono è da condannare per due ordini di
motivi: primo perché incoraggia comportamenti illeciti; secondo, perché penalizza i comportamenti corretti, offendendo i cittadini
che rispettano le regole –
commenta l’architetto Eddi Dalla Betta, assessore all’Urbanistica del Comune
di Sernaglia della Battaglia
e membro effettivo dell’Istituto nazionale di urbanistica –. Il condono rischia di
vanificare le regole che una collettività si è data attraverso lo strumento del
Piano regolatore, anche se
va detto che nei nostri territori non sono rilevabili abusi di notevoli dimensioni o a carattere prettamente speculativo. Per lo più si
tratta di abusi legati alle necessità funzionali degli edifici, pertanto limitati rispetto a parti d’Italia dove
si sono sanati interi quartieri».
menti fino al 20% della superficie coperta e fino ad
un massimo di 450 metri
quadri di superficie coperta.
Non sarà invece possibile sanare nuovi fabbricati abusivi, tranne i fabbricati cosiddetti pertinenziali (garage, tettoie,
gazebo…) privi di funzionalità autonoma, se non
superano i 300 metri cubi di volumetria.
Rispetto alla legge nazionale (che sarebbe entrata in vigore se la Regione non ne avesse approvata una di propria entro il 12 novembre) quel-
la veneta è più restrittiva
perché limita a 450 metri
cubi la volumetria massima (750 nella legge nazionale), mentre estende
la sanatoria anche alle zone vincolate purché gli abusi siano limitati ai cambi di destinazione d’uso a
fini residenziali; viene differenziata anche la possibilità di sanatoria a seconda della destinazione
dell’edificio (produttiva o
altro) e aumenta la multa
del 10% nelle zone vincolate e del 5% nel resto del
territorio.
I proventi delle multe,
destinati alle politiche di
repressione degli abusi,
andranno alla Regione e
non ai Comuni – come avrebbero voluto le opposizioni – che devono sobbarcarsi i costi di accertamenti, controlli e burocrazie annesse.
Le domande di condono presentate entro il 7 luglio 2004 sono disciplinate anche fiscalmente dalla legge nazionale, mentre quelle dal 12 luglio
2004 in poi dalla legge regionale. La Regione consiglia a chi le ha presentate dal 7 al 12 luglio 2004
di ripresentarle, per evitare che siano respinte in
quanto ricadenti in un periodo di vacanza di legge.
Il termine ultimo per le
richieste di condono, da
presentare agli uffici comunali, è fissato a venerdì
10 dicembre.
L’ASSESSORE DALLA BETTA
Il Comune regola,
lo Stato condona
Come valuta la legge
sul condono approvata dalla Regione Veneto?
«Rispetto alla normativa
nazionale la Regione Veneto ha introdotto delle limitazioni sulle volumetrie sanabili, ovvero fino a 450 metri cubi indipendentemente da dove è localizzato l’abuso. Molto più
restrittiva la
normativa della
Regione Friuli
Venezia Giulia,
la quale inizialmente aveva
previsto l’impossibilità di applicare la sanatoria sul territorio regionale e
che successivamente alla
dichiarazione di illegittimità costituzionale ha previsto delle possibilità di sanatoria fino a 100 mc, ridotti
a 50 mc se l’abuso ricade in
centro storico. Inoltre non
ammette, a differenza del
Veneto, la sanatoria all’interno di aree identificate
come (Sic) Siti di importanza comunitaria e (Zps)
Zone di protezione speciale».
Ma un Comune quanto guadagna dal condono edilizio?
«Il condono passa sopra
la testa di tutti e in particolare dei Comuni ai quali,
della grande torta degli incassi derivanti da esso, arriva ben poco. Arrivano solo gli oneri di urbanizzazione che comunque sono dovuti,
mentre la
parte
più
consistente,
relativa alle
oblazioni, va
a rimpolpare
i bilanci dello Stato in una logica di
accentramento degli
utili e di decentramento dei
costi, lasciando agli enti locali il compito di istruttoria
delle pratiche. Alcune regioni d’Italia hanno previsto, per incamerare soldi a
livello regionale, un incremento dell’oblazione fino al
cento per cento, la Regione
Veneto ha previsto un incremento del 5% e il Friuli
Venezia Giulia un incremento del 10%».
Non ritiene che il con-
Ai Comuni il
condono
procura tanto
lavoro e
pochissimi soldi
Eddi Dalla Betta, assessore all’urbanistica
a Sernaglia della Battaglia
dono sia la prova provata che nel nostro
Paese è impossibile una pianificazione urbanistica?
«I sostenitori della deregulation urbanistica ritengono che l’abusivismo sia
nato per effetto della pianificazione e delle sue rigidezze. Però nessuno di
questi ha mai saputo spiegare perché l’abusivismo
fosse meno frequente proprio nelle zone del paese
dove si era consolidata la
“cultura della pianificazione”.
È vero, invece, che oggi
è necessario pensare a strumenti di pianificazione più
flessibili e in grado di dare
delle risposte in tempi brevi, e in grado di cogliere le
dinamiche in atto al fine di
governare i processi di sviluppo del territorio. Quindi
è necessario pensare a dei
piani che non siano statici.
Comunque vanno definiti
gli elementi di “invariante”
del territorio, dai quali non
è possibile prescindere».
e
L’AZiON
Attualità
DOPO IL RADUNO AMBIENTALISTA
stisce oltre 4
mila ettari del
Cansiglio.
C’è chi sostiene, anzi,
che negli anni Sessanta il
ministero Agricoltura e
Foreste avrebbe ceduto in uso temporaneo quei terreni al ministero della Difesa per la
costruzione della base aeronautica per missili terraaria, ma con la clausola di
restituire il tutto, bonificato, alla fine dell’utilizzo. Ma
ora sembra che non si trovino più nemmeno i documenti…
Domenica scorsa, a conclusione del raduno ambientalista, c’è stato un gesto simbolico davanti all’ex
caserma: due bambine di
10 e 4 anni hanno dato il
primo colpo di piccone dell’auspicata demolizione di
uno dei ruderi. Ed è stato
utilizzato lo stesso piccolo
piccone dipinto di verde
Cansiglio, quella
Base da recuperare
P
er il Cansiglio occorre ripartire dalla
Base.
Non è un gioco di parole, poiché la Base, nel bel
mezzo della
piana
del
Cansiglio, è
l’ex caserma
Bianchin,
che era stata
in precedenza una Base
aeronautica
del sistema
difensivo Nato in Europa.
Oggi la realtà è quella di
un sito abbandonato da parecchi anni, in avanzato stato di degrado ed utilizzato
in modo davvero sporadico, per il ritrovo annuale
della Trevisani nel mondo.
Ma è uno stato di abbandono che non giova a
nessuno, men che meno agli operatori economici e
turistici dell’intera area.
Da una parte le associazioni ambientaliste, come
hanno ribadito anche domenica corsa nel 18esimo
raduno in Cansiglio, temono una privatizzazione: «In
questi anni di sistematica
vendita – la chiamano “cartolarizzazione”… - dei beni del demanio pubblico,
soprattutto di quello militare, abbiamo il timore che
l’ex caserma Bianchin possa essere messa improvvisamente in vendita e non
escludiamo che l’attuale silenzio non stia “coprendo”
proprio qualche strana manovra: nessuna informazione trapela dal ministero
della Difesa, nemmeno si
riesce a sapere se è già in
fase di cessione o se ancora sotto stretto controllo
militare».
Dall’altra parte, però,
quei ruderi rappresentano
una vergogna che è già durata abbastanza: quale effetto possono sortire sui turisti
che
giungono
per la prima
volta in Pian
Cansiglio aspettandosi
un ambiente
naturale e,
magari,
strutture ricettive in armonia con il panorama circostante?
Insomma, tutti si augurano che per l’ex caserma
Bianchin si giunga al più
presto ad un recupero, uti-
L’ex caserma
Bianchin da
decenni
abbandonata
“F
uria fantasma” è
il nome in codice dell’operazione militare che dovrebbe portare
alla definitiva caduta della roccaforte sunnita di
Falluja, in Iraq. Mi piacerebbe sapere chi sono i
creativi che, per incarico
del Pentagono, inventano
questi nomi suggestivi.
Nomi adatti ad un film,
magari di fantascienza,
un nuovo capitolo di
“guerre stellari”. E invece si tratta di condurre
l’attacco finale ai sanguinari miliziani fedeli ad Al
Zarqawi, distruggere il
covo dal quale il luogotenente di Bin Laden ha
lanciato i più gravi attentati terroristici dell’ultimo anno. Nel mezzo ci
stanno circa 50 mila civili, ormai senza protezione, senz’acqua, senza elettricità.
L’ingresso dell’ex caserma Bianchin, abbandonata da decenni, in Pian Cansiglio
lizzando quell’area di circa
7-8 ettari collocata in un
punto strategico per l’attuazione di qualche progetto di turismo sostenibile, naturalistico, culturale
o sociale.
Il timore è che finisca in
mano a privati senza scrupoli riguardo al contesto
ambientale in cui si trova.
Sarebbe più logico che il sito passasse al Corpo Forestale dello Stato oppure essere ceduta al Demanio Regionale Veneto, che già ge-
Kofi Annan aveva compiuto nei giorni scorsi un
passo eccezionale, chiedendo al governo iracheno di non dare il proprio avallo all’operazione coordinata dalle forze della
coalizione internazionale.
Il pericolo, infatti, è che
l’attacco spacchi la difficile unità d’intenti che si è
creata negli scorsi mesi intorno al governo del premier Allawi. E questo a poche settimane dalle previste elezioni politiche. Falluja non è solo la città-rifugio di Al Zarqawi. A torto o a ragione essa è assurta al ruolo di roccaforte della fazione oltranzista
dei sunniti iracheni. La
sua caduta e il possibile
bagno di sangue che la dovesse accompagnare potrebbero allontanare dall’impegno a fianco dell’attuale governo provvisorio
che qualche anno fa aveva
dato l’avvio alla demolizione dei ruderi della base abbandonata sul monte Pizzoc, poi bonificato e ripulito, dopo decine di anni di
abbandono ed incuria.
«Per la ex caserma Bianchin in Pian Cansiglio – ribadisce l’ambientalista
Toio De Savorgnani,
profondo conoscitore della realtà del Cansiglio - il
pericolo non è il riutilizzo,
soprattutto se parziale, ma
la privatizzazione». (FP)
5
LOTTA CONTRO IL FUMO:
Una campagna per i ragazzi
i invio un SMS: Sei Migliore
Senza!”. Senza sigarette s’intende.
É lo slogan dell’edizione 20042005 di Smoke Free Class (SFC)
Competition, il progetto europeo
per la prevenzione del fumo di tabacco nelle scuole. Il progetto, che
parte in questo mese di novembre, per l’Italia è coordinato dalla Fondazione Zancan di Padova.
L’obiettivo è prevenire o ritardare
l’inizio dell’abitudine al fumo tra
i giovani ed eliminare o ridurre il
consumo di sigarette negli alunni
che hanno già sperimentato il fumo, affinché non diventino fumatori abituali. Nella scorsa edizione
nel Veneto hanno rinunciato al fumo per 6 mesi 6.040 studenti, sui
6.620 che hanno iniziato il concorso.
“T
Possono partecipare al concorso
tutte le classi seconde e terze delle scuole medie inferiori e tutte le
classi prime delle scuole medie superiori.
Per partecipare la classe deve sottoscrivere un “Contratto di classe”
in cui ogni alunno si impegna a
non fumare per un periodo di 6
mesi, da novembre 2004 ad aprile 2005. Tale contratto deve essere inviato al referente locale entro e non oltre il 30 novembre.
Durante il periodo del concorso in
classe si discute ogni settimana
sulle proprie abitudini al fumo e
su argomenti relativi al fumo. È inoltre necessario compilare una
scheda di monitoraggio e inviarla
via fax al referente regionale entro il 5 di ogni mese.
Come ogni anno, al termine del
concorso SFC vengono fatte tre
lotterie: una internazionale, una
nazionale e una regionale. Per l’edizione 2004-2005 nella lotteria
internazionale la prima classe estratta fra tutti i paesi partecipanti
riceverà in premio una visita d’istruzione in una capitale europea.
È previsto anche un premio di
partecipazione - una sacca sportiva - per tutti gli studenti che
termineranno il concorso.
Per informazioni sul concorso: Fondazione Zancan, via Vescovado 66,
35141 Padova, tel. 049-663800,
fax 049-663013, e-mail [email protected].
SEGUE DALLA PRIMA
M
a che fondamento hanno queste
equazioni? In realtà sono deleterie, perché di fatto subordinano la realtà
religiosa a visioni politiche, sia che la esaltino sia che la combattano, in altre parole ne fanno una ideologia. Chi ci tiene
alla religione è spinto a seguire quella corrente che si presenta come un suo baluardo, anche se il suo sentire politico penderebbe dall’altra parte e viceversa. Una
bella confusione.
Chiediamoci: veramente chi ha una
mentalità politicamente conservatrice mira alla salvaguardia di questi valori? Credo che sia più vero dire che mira ad una
società in cui ci sia stabilità, in particolare
che non ci siano sommovimenti di carattere sociale che mettano in pericolo le posizioni di prevalenza di chi è riuscito a farsi strada. È questo soprattutto che caratterizza il conservatorismo, sempre associato al liberismo. A creare questo clima
privo di turbolenze sociali possono essere utili religione e morale ed ecco, allora,
i conservatori pronti a presentarsi come loro difensori (salvo poi a disattenderli nella pratica della vita).
Dall’altra parte, chiediamoci: veramente chi mira al miglioramento della società,
deve sbarazzarsi dei valori religiosi e morali perché ne frenerebbero il cambiamento? In realtà non si vede come professare l’agnosticismo religioso e ridurre
al minimo le regole morali secondo le i-
GUERRA IN IRAQ
L’attacco Usa a Falluja
minaccia alle elezioni
i partiti sunniti e ci potrebbe essere il boicottaggio da parte dei sunniti delle prossime elezioni.
I sunniti – minoritari a livello nazionale ma storicamente egemoni sul piano politico – sono una
componente essenziale
per la stabilità di qualsiasi
compagine di governo.
Anche perché lasciare
spazio ai partiti sciiti – anche quelli più moderati rispetto alla fazione estre-
Domenica 14 novembre 2004
mista che si riconosce in
Moqtada Sadr – potrebbe
risvegliare le mire egemoniche sul paese che da
tempo nutrono gli ayatollah iraniani.
Gli equilibri di governo
iracheni sono molto precari. E non solo per l’ingombrante presenza della forza internazionale e
delle varie organizzazioni
terroristiche indigene e
d’importazione. Allawi,
sciita moderato, laico e na-
stanze del radicalismo libertario possa contribuire all’incremento della giustizia e in
particolare della libertà, valore massimo
di queste posizioni. Una persona è veramente libera non quando può fare capricciosamente ciò che vuole, ma quando può
disporre dei beni necessari: reddito, lavoro, servizi adeguati, e soprattutto quando
riesce ad acquisire le qualità morali più
profonde: solidarietà, amore per la verità,
lealtà, fedeltà, eccetera. Quella dei libertari
è la libertà individualista che, lungi dal contribuire a creare una società più giusta e
fraterna, crea invece divisioni e corruzione. Temo che questo buttarsi in braccio ad
un radicalismo permissivo sia il segno che
le correnti progressiste hanno perduto le
spinte ideali di giustizia ed equità di cui si
sono storicamente proclamate portatrici.
E probabilmente questa perdita è da imputarsi proprio al fatto di aver cancellato
fin dall’inizio ogni orizzonte religioso.
Credere in Dio è un atteggiamento umano che ha un valore in sé, indipendente dalla scelta politica conservatrice o progressista; e da rispettare sempre, sia che
lo si accetti sia che lo si rifiuti. Come anche il rispetto totale della vita o il ritenere
importante la famiglia fondata sul matrimonio dovrebbero far parte di quei valori
primordiali che non sono prerogativa dell’una o dell’altra parte, ma dovrebbero essere oggetto di impegno comune, sia pur
con modalità differenti. (GpM)
turalmente
pro-occidentale, è garante di
un delicato equilibrio di poteri nel quale
un attentato
terroristico, un
omicidio mirato, potrebbero
far deflagrare
Soldati americani a Falluja l’esecutivo; a
maggior ragione una strage di civili a Falluja.
Per questo l’attacco portato a Falluja dall’esercito
governativo iracheno appoggiato dalle forze americane e britanniche non è soltanto un’audace iniziativa militare, probabilmente inevitabile se si vuole liberare il
paese dalla costante minaccia terroristica. È anche un
azzardo politico che potrebbe mandare in frantumi lo
stato iracheno. Molto dipenderà da quanto le truppe
irachene e americane riusciranno a contenere le violenze e a ridurre al minimo gli “effetti collaterali” degli assalti, proponendosi come forza in grado di proteggere i civili. Le prime notizie di cliniche bombardate e guerra condotta casa per casa nei quartieri della città non fanno sperare per il meglio.
Paolo De Stefani
6
Domenica 14 novembre 2004
PRESENTATA A VILLA RIETTI ROTA A MOTTA
Nasce la strada del formaggi
della terra trevigiana
S
empre più spesso i
buoni prodotti della
terra trevigiana sono chiamati ad essere graditissimi ambasciatori di ospitalità e promotori di sviluppo del territorio di riferimento. E sulla qualità non
è nemmeno il caso di tornarci, tanto essa è scontata, iscritta nel loro patrimonio genetico. Il problema è un altro: riuscire a
“farne sistema”. Espressione forse abusata, ma
che in realtà ha significati
- e un peso specifico - in
questo caso assolutamente condivisibili. D’altronde
a dimostrare la bontà dell’assunto ci sono le molteplici, riuscite esperienze
con il vino, a cominciare
dalle arcinote “strade”.
Adesso anche al formaggio di Marca si è dischiusa una “strada”. A
lanciare ufficialmente la
proposta è stata la Coldiretti di Treviso che ha organizzato un’azzeccata
“due giorni”, lo scorso fine
settimana, a Villa Rietti Rota a Villanova di Motta, il
Centro studi e formazione
di Veneto Agricoltura. Al
progetto hanno aderito in
sintonia d’intenti le principali categorie economiche: Artigiani, Commercianti, operatori del Turismo. A comprova che esse hanno fatto proprio il
concetto fondamentale: il
territorio è uno e unico, così come unitario e condiviso deve allora divenire
l’impegno a promuoverlo.
E iniziative di tal genere
non possono che giovare.
Ma cosa vuol dire lanciare la “strada” dei formaggi della terra trevigiana? Lo hanno spiegato a
chiare lettere: tracciare una mappa dei produttori di
quest’ottimo alimento e
proporla al consumatore,
nel contempo richiamando l’attenzione delle famiglie sui mille e uno buoni
motivi per ripartire alla
scoperta, oltre che del
buon formaggio di Marca,
delle interessanti tappe culturali, artistiche - che si
possono agganciare sul
territorio cammin facendo.
A rinforzare il messaggio
erano evidentemente fina-
lizzati alcuni momenti clou
della due giorni: il convegno di sabato 6, la sera precedente l’allestimento della mostra dei formaggi delle latterie trevigiane, singolarmente (e intelligentemente) abbinata ad una
mostra d’arte de pittori veneziani Valleri, Zanus,
Darko e Mamprin. Ma anche musica e danza hanno
contribuito a ribadire con
forza il forte segnale che
Col diretti ha voluto lanciare da Villa Rietti Rota.
L’iniziativa ha anche
porto l’occasione a numerosi interventi per sottolineare con la dovuta energia le esigenze del mondo
- ha detto Mauro Toniolo - che
con passione e dedizione giornaliera operano per garantire
ai consumatori un formaggio
genuino, indissolubilmente legato alla tradizione gastronomica trevigiana. L’attenzione e
l’interesse che siamo riusciti a
catalizzare sulla nostra Casatella Trevigiana ci sprona a proseguire con
sempre maggiore determinazione verso gli
obiettivi che ci siamo fissati: il costante monitoraggio della qualità, l’attenzione alla materia prima impiegata e ai metodi di lavorazione, la promozione e l’informazione nei
confronti del consumatore, la tutela del prodotto e l’ottenimento in ambito europeo della Denominazione d’Origine Protetta».
Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Casatella Trevigiana, attivo dal 2001, riunisce oggi tredici caseifici, tutti ubicati in
provincia di Treviso, e l’Aprolav, quale rappresentante degli imprenditori agricoli.
Premio Qualità
alla Casatella
l ministro dell’Agricoltura Gianni Alemanno ha consegnato al presidente del
Consorzio per la tutela del formaggio Casatella Trevigiana Mauro Toniolo il premio
Qualità Buonitalia come prodotto tradizionale tipico del territorio veneto. La cerimonia di premiazione si è svolta all’interno del
forum regionale "Le politiche agroalimentari e lo sviluppo del Territorio Veneto", che
ha visto la partecipazione di Alemanno e dei
vertici regionali.
«È questo un riconoscimento di grande
valore per un intero territorio e per il lavoro
dei nostri allevatori e dei caseifici trevigiani
co, Adriano Zanotto, che ha
illustrato al qualificato pubblico l’eccellenza gastronomica trevigiana. Quindi la
conferenza stampa nazionale nel Teatro della Cucina,
“sul turismo enogastronomico trevigiano” ed un prosecco-day, con una degustazione guidata del “vino della cortesia” accompagnata da una interessante serie di
inediti “assaggi di Marca”.
«Per il turismo della Marca- afferma
Renato Salvadori, presidente di UnascomConfcommercio della provincia di Treviso, un’occasione promozionale unica dell’intero sistema provinciale che nel turismo enogastronomico trova il collante per
esprimere al meglio tutte le altre peculiarità, che vanno dall’artigianato, alle produzioni agroalimentari, per arrivare alla
valorizzazione delle varie tipicità che in
questo momento stanno evidentemente
raccogliendo gli esiti di un lungo lavoro
promozionale portato avanti negli anni».
PARTNER DEL GAMBERO ROSSO
La Marca a Roma
alla Città del Gusto
È
stata un’uscita in grande stile quella di mercoledì e giovedì 10 e 11 novembre alla manifestazione “Città del Gusto” di Roma. Grazie all’ospitalità offerta
dal Gambero Rosso, il più prestigioso organismo di cultura enogastronomica, la
Marca Trevigiana si è presentata nel panorama nazionale ed internazionale per
far conoscere la qualità e l’eccellenza dei
giacimenti gastronomici trevigiani e le notevoli opportunità turistiche, a bordo del
TTT Treviso Truck in Tour, ovvero l’ufficio promozionale itinerante.
Evento saliente della full immersion romana è stata la cena gourmet di mercoledì
10, condotta da uno chef trevigiano stori-
agricolo. È bello ed edificante - e “rende” in termini di immagine - tirare in
ballo l’agricoltura e i suoi
deliziosi frutti, salvo poi dimenticarsene nel momento in cui all’agricoltura,
com’è stato detto dal direttore della Coldiretti trevigiana, Crestani, i programmi di sviluppo economico non si limitano che
a centellinare le briciole. E
così, inevitabilmente, come ignorare i problemi di
sempre: l’eccesso di burocrazia, o la concorrenza
sleale dall’estero?
Eppure - e diamo un po’
d’attenzione anche al bicchiere mezzo pieno - da
tempo c’è un impegno istituzionale nel sostegno
all’economia agricola. Proprio il presidente della Camera di commercio, Tessari, ha sottolineato l’impegno dell’Ente in azioni
per la qualità.
Valerio Cupidi
Le autorità presenti all’inaugurazione della mostra
DAL MINISTRO ALEMANNO
I
e
L’AZiON
Attualità / Economia
MERCOLEDÌ 17 A PARÈ
Volontariato
e partecipazione
A
nche i volontari
possono svolgere un ruolo prezioso all’interno del sistema socio-sanitario nel rispondere ai bisogni dei cittadini, in particolare dei più
deboli. Su questo concetto
é incentrato il progetto “Volontariato e partecipazione”, messo a punto dal Centro di Servizio per il volontariario di Treviso che
verrà presentato mercoledì
prossimo 17 novembre alle 17.30 presso il centro
Marusia di Parè di Conegliano.
Per l’occasione sono
chiamate a raccolta tutte le
associazioni di volontariato
attive nel distretto socio sanitario dell’Ulss 7, cui verrà
presentata questa iniziativa
unica nel Veneto, contemporaneamente già avviata
nel territorio dell’Ulss 9.
Nell’ambito di questo
progetto, coordinato dall’Università di Venezia, una
scheda di rilevazione raccoglierà informazioni rsul
numero di realtà attive nell’ambito socio sanitario, sui
servizi offerti, sul modo in
cui si sviluppa la collaborazione con l’Ulss e altro ancora. Seguirà, secondo lo
stesso metodo utilizzato
per l’Ulss 9, l’individuazione di alcune “buone pratiche” legate all’attività di associazioni ritenute particolarmente interessanti per il
tipo e la qualità del loro impegno. Da queste partirà il
confronto su modalità innovative di gestione del
rapporto tra Ulss e volontariato. La ricerca inoltre
cercherà di stabilire anche
come l’Azienda sanitaria
percepisca la presenza e il
ruolo dei volontari, cogliendo trasformazioni in
atto e possibili evoluzioni.
Il progetto partirà a
metà dicembre, con il primo dei tre incontri formativi finalizzati ad approfondire la conoscenza delle
condizioni che definiscono
la collaborazione tra volontariato e Ulss, gli strumenti della programmazione
sociosanitaria, la collaborazione tra la rete primaria
formale delle comunità e la
rete secondaria informale
delle comunità stesse.
e
L’AZiON
Economia
Per il sostegno degli artigiani in crisi
Ebav e Regione
c’è l’accordo
L’
Ente bilaterale
per l’artigianato
veneto e la Regione Veneto hanno stipulato una nuova convenzione finalizzata al sostegno al
reddito delle categorie in
crisi, e alla creazione di
nuova imprenditorialità e al
reinserimento di lavoratori
in età avanzata. Una convenzione che impegna la
Regione e l’Ebav per oltre
550 mila euro ciascuno.
Una boccata di ossigeno per un settore in difficoltà: crescono del 10,6% infatti le “sospensioni” (l’equivalente della cassa integrazione per l’industria)
nell’artigianato veneto rispetto allo stesso periodo
dell’anno scorso. Una crescita troppo veloce per un
servizio erogato da oltre
dieci anni grazie al contri-
buto mensile di aziende e
dipendenti soci dell’Ente.
Dal 1992 ad oggi sono state pagate giornate di sospensione per oltre 12 milioni 320 mila euro, passando dai 553 mila euro del
2001 ai 2 milioni del 2003,
che secondo le previsioni
dovrebbero raddoppiare
nel 2004.
L’Ebav utilizzerà la somma a disposizione per il so-
VERSO LA CERTIFICAZIONE
DELLE CASTAGNE DI COMBAI
Marroni doc
D
omenica 31 ottobre si è svolto a
Miane “Il marrone di Combai: Una storia! Un futuro?”, convegno che ha
chiuso con buone speranze il 60º della celebre “Festa” di Combai.
Buone speranze innanzitutto per l’Associazione dei produttori del marrone di
Combai, costituita nel 1995 e che oggi
conta 250 soci da Segusino a Cordignano, «col coinvolgimento di 11 comuni –
ha sottolineato il presidente Gianni
Pagòs – e un ammontare di 800/900
quintali di prodotto», per molti versi già
biologico anche se ancora non certificato. Una certificazione che sembra però
in arrivo, come del resto quella Igp-Indicazione geografica protetta dalla Ue,
assolutamente necessarie per non venir
“cancellati” dai castanicoltori asiatici con
castagne sicuramente più a buon mercato, salvo qualità e gusto. Quest’ultimo
studiato – ed è la prima volta almeno per
l’Italia – dal sensorialista Massino Ferasin nel contesto delle “Qualità organolettiche del marrone di Combai”.
Oltre a fare i conti con un mondo sempre più stretto, quest’anno il “Marrone
di Combai” è stato anche afflitto, ma solo qua e là, dai preoccupanti attacchi degli scolitidi Xylosandrus germanus e Xyleborus dispar (una sorta di minuscoli
“maggiolini” che vanno nel legno), risolti
col taglio e la bruciatura del materiale
infestato. Ma si deve stare comunque attenti, e più attenti ancora al Dryocosmus
kuriphilus, una “vespina” che deforma
germogli e fiori, compromettendo anche
per il 70% la produzione, e con possibilità di morte dell’intera pianta. Il piccolo
imenottero cinipide, di origine asiatica,
è ben presente negli Stati Uniti, e nell’Unione europea nel solo nostro Piemonte.
«La produttività della zona della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane si potrà attestare su circa mille quintali di marroni, ed è raro trovare singole realtà produttive che coltivano – ha
detto il dottor Mauro De Osti del Servizio forestale regionale – superfici superiori all’ettaro. Questa non deve però essere intesa come limitazione ma bensì
come forza e caratteristica della castanicoltura locale. Il castagno può costituire
una integrazione al reddito delle nostre
aziende storicamente caratterizzate da
produzioni diverse (vitivinicola, allevamento, orticole, frutto). Piccole realtà
ma con produzioni di qualità e con caratteristiche ben precise in cui sia riconosciuto e attestato il legame con il territorio e la sua cultura materiale». (MS)
Sportello
del
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
so di vendita dell’auto, invece, fa testo il contratto, in quanto per la compagnia è solo facoltativo restituire la
parte di tariffa non goduta. Ora il
Consiglio dei ministri ha approvato
un decreto legislativo, che deve essere ancora emanato, con il quale la compagnia
sarà obbligata, a richiesta, a restituire all’assicurato la parte di tariffa non goduta
sia in caso di vendita del veicolo sia in caso di furto. Il decreto legislativo potrebbe
tuttavia subire delle modificazioni durante
l’iter di verifica del Parlamento.
Avv. Nicola Todeschini
Studio Legale www.consumatori.net
Unione nazionale consumatori - Comitato provinciale di Treviso
Telefono 0438-420581
RIMBORSO DELL’RCA
SE TI RUBANO L’AUTO
Q
uando rubano l’auto la compagnia assicuratrice non restituisce all’automobilista la residua
quota Rca non fruita perché l’articolo 1 della legge 990/1969 ha stabilito che la copertura assicurativa si estende ai “danni causati
ai terzi anche nel caso di circolazione avvenuta contro la volontà del proprietario”.
Quindi l’assicuratore deve coprire anche gli
eventuali danni causati dal ladro dell’auto,
almeno fino alla scadenza del periodo per il
quale è stata pagata la tariffa, come ha precisato l’articolo 13 del Dpr 973/1970. Nel ca-
Domenica 14 novembre 2004
stegno al reddito LE GIORNATE DI SOSPENSIONE
1° sem ‘03 1° sem ‘04
delle categorie
Metalmeccanico
6.033 13.116
maggiormente
48.318 58.271
in crisi del setto- Abbigliamento
2.446 3.829
re artigiano, cioè Legno
Alimentare
650
607
tessile-abbiglia- Orafo
14.894 6.219
mento-calzaturie- Ceramica
3.840 5.353
ro, oreficeria, oc- Vetro
1.078
780
44
185
chialeria, cerami- Marmo lapidei
858 2.115
ca, concia e puli- Concia
gomma plastica
443
343
tintolavanderia. Chimica
Occhiali
3.434 1.201
I due enti han- Grafico cartotecnici
217
189
no anche rag- Autotrasporti
102
189
0
61
giunto un accor- Odontotecnici
67
94
do che prevede Acconciatori
0
0
di finanziare con Panificatori
Pulitintolavanderie
2.398 1.174
250 mila euro il
Totale
84.822 93.810
reinserimento di
lavoratori in età
avanzata e con una somma te».
Tra i settori che hanno
analoga le politiche a sostegno di nuova imprendi- fatto ricorso alle sospentorialità, mirando sia a ga- sioni, come si vede nella tarantire gli ammortizzatori bella sopra, il più in diffisociali ai lavoratori delle coltà è il tessile-abbigliaimprese artigiane di com- mento-calzaturiero, con 58
parti in crisi, sia a svilup- mila giornate di sospenpare azioni positive che so- sione nel primo semestre
stengano il lavoro e la nuo- 2004; in controtendenza il
settore orafo che ha diva imprenditorialità.
«Ora resta il nodo da mezzato le giornate di sosciogliere della conferma spensione. I casi di contronel tempo di questo impe- tendenza si spiegano sia
gno – chiosa il presidente per motivi congiunturali,
della Confartigianato del sia perché molti lavoratori
Veneto Vendemiano Sartor hanno trovato altre occu–: il contributo una tantum pazioni, o sono passati al larischia di essere ininfluen- voro autonomo. (AT)
CESSALTO
EDILIZIA
Europeo:
firmato
il contratto
integrativo
Calano
gli infortuni
e i morti
nei cantieri
È
M
stato sottoscritto
il contratto integrativo alla “Europeo” di
Cessalto, azienda che produce arredamenti per interno e conta 140 dipendenti. Tra i principali aspetti da sottolineare c’è il
premio di risultato, che
parte da una base di mille
euro all’anno e si incrementa in base all’anzianità
di lavoro, in un crescendo
che arriva fino ad un massimo del 20% per coloro
che hanno più di dieci anni di anzianità. Importanti
anche l’aspetto della previdenza sanitaria con un
contributo aziendale di
120 euro annui e la quota
concessa per la previdenza integrativa che arriva fino ad una copertura annua del 2% a carico dell’azienda. «Sottolineiamo
con piacere – dice il segretario della Filca-Cisl di
Treviso Francesco Orrù –
anche l’importanza data agli aspetti che riguardano
il dialogo tra la stessa ditta, le Rsu e i sindacati, fino alla formazione. Nel
contratto è infatti previsto
che sia data la possibilità
alle Rsu di esprimersi sul
merito, sulle esigenze e
sulle opportunità legate alla formazione. Viene poi
data molta importanza anche alla famiglia, infatti l’azienda si impegna a tener
conto delle necessità dei
lavoratori anche con l’istituzione di part-time»
eno infortuni nell’edilizia trevigiana
e molti meno morti tra i primi nove mesi del 2004 e gli
stessi del 2003, a dimostrazione che l’impegno nella
prevenzione e nella sicurezza pagano.
«Mentre il dato generale
del comparto industriale si
attesta a -3,7% – ha spiegato
Valerio Franceschini segretario generale della Uil trevigiana – nell’edilizia il calo
degli incidenti sul lavoro è
pari al 13%. Gli incidenti mortali sono scesi da 28 a 21 e di
questi solo tre sono avvenuti nei cantieri. Dati che confermano che oltre alla politica repressiva e sanzionatoria si debba impegnarsi nella prevenzione, in particolare quella fatta attraverso la
diffusione della cultura della sicurezza, tra lavoratori e
imprenditori. E non si dimentichi che nell’ambito delle aziende iscritte alla cassa
edile il 30% dei lavoratori è
rappresentato da immigrati
extracomunitari, che hanno
poca confidenza con le tecnologie e spesso non hanno
un’adeguata cultura della
prevenzione. Percentuale
questa che arriva al 50% nelle imprese artigiane».
Al lavoro svolto dal Comitato per la prevenzione si
affianca lo sforzo compiuto
dalla Scuola edile – di cui è
stata inaugurata la nuova sede –, che sul tema della sicurezza organizza ben 43
corsi, per un totale di 324 ore e 594 partecipanti iscritti
7
PREZZI
Cereali (alla tonn. + Iva)
Frumento tenero naz.le
Fino da 130,00 a 132,00
Buono mercantile da 123,00 a 125,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 116,00 a 118,00
Ibrido giallo Friuli 114,00 a 115,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 126,00 a 128,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - i
mp. 2%) da 200,00 a 205,00
Prodotti d. macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7)
da 305,00 a 310,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9)
da 300,00 a 305,00
b) farine da pasticceria
da 464,00 a 474,00
Prodotti del granoturco
(franco partenza - imballato)
farina bianca granita
da 375,00 a 380,00
farina gialla nostrana (nazionale)
da 255,00 a 260,00
spezzato di granoturco degerminato
tenero da 195,00 a 200,00
Vini (alla produzione,
lire per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12
da 3,30 a 3,70
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5
da 3,80 a 4,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13
da 3,40 a 5,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11
da 3,50 a 3,80
Verduzzo del Veneto gr. 10/12
da 4,20 a 4,60
Pinot bianco del Veneto
gr. 9,5-12,5 da 6,20 a 6,70
Pinot grigio del Veneto
gr. 9,5/12,5 da 8,80 a 9,80
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5
da 5,30 a 5,80
Prosecco del Veneto gr. 10/11
da 8,30 a 8,80
Prodotti avicoli - conigli
- pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 7,20
cat. M grammi 53/63 a 6,90
Pulcini da carne maschi (cadauno)
da 0,41 a 0,43
Pulcini femmine per uova (cadauno)
da 0,54 a 0,58
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra
a pigmentazione gialla
- leggeri da 0,83 a 0,85
- pesanti da 0,84 a 0,86
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,24 a 0,26
- pesanti da 0,31 a 0,36
Galline allevamento intensivo
in batteria
- medie da 0,21 a 0,23
Anatre mute femmine da 1,86 a 1,90
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
2,15 a 2,19
Tacchini pesanti
- femmine da 0,93 a 0,95
- maschi da 1,03 a 1,05
Galletti
- polli a collo nudo da 1,83 a 1,87
- galletti livornesi da 1,93 a 1,97
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,90 a 1,96
Bestiame suino (prezzi al kg.)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,44
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,40
Oltre 180 kg. fino a 1,30
Magroni da kg. 40 fino a 1,47
Magroni da kg. 50 fino a 1,40
Magroni da kg. 65 fino a 1,36
Lattonzoli da kg. 25 fino a 1,98
Lattonzoli da kg. 30 fino a 1,69
Prezzi aggiornati a mercoledì 10 novembre 2004
e
L’AZiON
PRESENTATO NEI GIORNI SCORSI DALLA CEI
Nuovo rito per annunciare
la bellezza del matrimonio
L
a bellezza dei contenuti e della forma del nuovo rito
del sacramento del matrimonio ci riporta e ci richiama all’affermazione
dei nostri Vescovi circa il
valore della celebrazione
del matrimonio, là dove essi dicono che essa “è la
principale e più significativa occasione per annunciare il vangelo del matrimonio”.
Conseguentemente: nuovo rito, ricerca
e valorizzazione di nuove
forme per annunciare la
bellezza, l’importanza e il
valore salvifico del matrimonio e della famiglia che
da esso scaturisce.
Chi sono i destinatari di
questa novità, non solo liturgica ma pastorale? Certamente coloro che hanno
previsto in un prossimo futuro la celebrazione dell’amore di coppia nel sacramento del matrimonio.
Ma non solo loro; pensiamo agli adolescenti e ai
giovani ancora in ricerca o
agli inizi dell’esperienza di
coppia. Pensiamo anche ai
tanti coniugi cristiani che
già hanno celebrato l’inizio della loro vita sacramentale e matrimoniale e
oggi la vivono dentro le
concrete e quotidiane circostanze. Il nuovo rito
davvero si presenta come
una miniera di contenuti e
di possibilità per trarre
spunto per percorsi, brevi
o lunghi, di formazione all’amore e di memoria del
significato pasquale che
l’amore dei
battezzati
assume.
Questo
dunque vale per i fidanzati,
per gli adolescenti e i
giovani e
per coloro
che già vivono il matrimonio e la famiglia. Anzi, credo che oltre a questi gruppi di persone, il
nuovo rito possa diventare anche riferimento di
preghiera e di approfondimento teologico e spirituale per noi sacerdoti e
per tutti coloro che vivono
il celibato e la verginità come particolare profezia
del Vangelo. Se è vero come è vero che nel confronto si coglie la ricchezza di ciascuno, il fatto che
i consacrati si confrontino
con la celebrazione che esprime una vocazione diversa dalla loro ma ugualmente finalizzata all’an-
L’ASPETTO LITURGICO
Come cambiano
testi, gesti e struttura
N
nuncio del Regno non potrà
che avere come
conseguenza dei
frutti abbondantemente positivi.
Una dimensione che mi sembra particolarmente importante, dimensione che
arricchisce notevolmente
la celebrazione, sono i brani della Sacra Scrittura
che arricchiscono non solo la singola celebrazione
ma tutto il mistero del matrimonio cristiano. Il rito,
immergendo in modo ben
evidente le radici della vocazione alla coniugalità e
Diversamente da quanto inizialmente stabilito
il Convegno Diocesano
sul Nuovo Rito
del Matrimonio
non si svolgerà il 24 novembre, bensì
martedì 14 dicembre
(ore 20,30 in Seminario per i laici)
mercoledì 15 dicembre
(ore 9 in Seminario per i preti)
Relatore: mons. Giuseppe Busani, già direttore dell’ufficio liturgico nazionale.
Alla scuola di teologia
si studia il pensiero Toniolo
a figura, l’opera e
l’attualità del “pensiero-azione” del Servo di
Dio Giuseppe Toniolo diventano materia di studio
alla scuola di formazione
teologica per laici della diocesi, della quale è direttore
don Giorgio Maschio: giovedì 18 novembre, dalle
19.30 alle 21.20, negli ambienti della parrocchia di
San Vincenzo di Oderzo si
terrà infatti il primo incontro
dedicato all’insigne economista e sociologo cattolico, riservato a quanti frequentano
la scuola diocesana nella sede opitergina. Seguiranno altri sei appuntamenti, fino al
prossimo 23 dicembre, nei
quali si affronteranno vari aspetti legati alla spiritualità,
alla laicità cristiana e al contributo di idee sui temi della
dottrina sociale della Chiesa
noscenza di una personalità
così importante nella storia
del movimento cattolico italiano ed europeo, peraltro legata in maniera del tutto speciale alla nostra diocesi». Saranno proprio i componenti
del Comitato Toniolo a tenere le relazioni ai sette incontri, nell’ordine incentrati rispettivamente sulla biografia del Servo di Dio, la sua
laicità come sposo, padre e
docente, il suo pensiero economico, la sua leadership
nel movimento cattolico, la
spiritualità, l’attualità del suo
pensiero e della sua opera,
la devozione e il cammino
verso la beatificazione. Nel
frattempo l’arcivescovo pievigino Beniamino Stella,
nunzio in Colombia, ha presieduto il 7 novembre scorso la Messa nel duomo di
Pieve nell’occasione della celebrazione mensile in onore
del Servo di Dio, altra iniziativa promossa dal comitato
per la beatificazione. Lo stesso monsignor Magagnin –
tra i delegati alla recente Settimana sociale dei cattolici italiani a Bologna, dove il Toniolo è stato spesso citato –
annuncia l’intenzione di organizzare nel corso del 2005
un convegno di alto livello
nella nostra diocesi, allo scopo di contribuire ad un’ampia
conoscenza del Compendio
della dottrina sociale della
Chiesa di recente pubblicato.
Marco Zabotti
Tra le novità
cambia la formula
“Io prendo te...”
in “Io accolgo te...”
COMITATO PER LA BEATIFICAZIONE
L
alla famiglia dentro la fondamentale e comune vocazione battesimale, porta
i credenti e tutta la comunità cristiana a mettersi in
ascolto del Dio dell’amore
e della vita. Questo ascolto si realizza anche mettendosi davanti alle tante
e belle pagine della Bibbia proposte dal lezionario del rito del matrimonio. Anche questa diventa
una preziosa opportunità
per fare un salto di qualità
nei percorsi di preparazione al sacramento del
matrimonio e di accompagnamento dei gruppi di
coniugi, rimettendo al
centro, e non in modo episodico, l’ascolto e l’accoglienza della Parola di
Dio.
Don Roberto Camilotti
Vicario episcopale
per la famiglia
uova veste alla celebrazione del matrimonio. Lo ha deciso la
Cei per adattare meglio il rito alla realtà italiana di questi anni. È il primo testo liturgico che i vescovi italiani, dopo il Concilio, hanno
modificato. I cambiamenti
sono di tre tipi.
La struttura rituale
con alcuni nuovi elementi:
il rito d’ingresso e la memoria del Battesimo, cinque schemi di liturgia della
Parola, l’inclusione dei nomi di santi sposi nella preghiera dei fedeli, la possibilità della collocazione della benedizione sugli sposi
subito dopo il rito del matrimonio, la consegna della
Bibbia prima della benedizione finale.
I testi: nuovi quelli circa
la memoria del Battesimo,
nuove monizioni, una preghiera recitata insieme dagli sposi dopo il Rito del matrimonio, una nuova formula di consenso (“io accolgo te..” e non “Io prendo
te...”), più un’altra in forma
dialogica, una quarta benedizione sugli sposi strutturata sullo schema delle preghiere eucaristiche.
I gesti: la processione al
fonte battesimale, l’asper-
riguardanti proprio Giuseppe Toniolo. «Come Comitato
diocesano per la beatificazione del Servo di Dio Toniolo
– spiega monsignor Massimo Magagnin, coordinatore
dell’organismo ecclesiale –
abbiamo accolto ben volentieri l’invito rivolto da don Maschio per lo svolgimento di
una serie di incontri nella
scuola diocesana, così da promuovere una significativa co-
sione degli sposi con l’acqua benedetta, il bacio del
Vangelo, l’invocazione dello Spirito santo (epiclesi)
sugli sposi in ginocchio.
La riforma mette maggiormente in evidenza il legame tra Eucaristia e matrimonio cristiano ed evidenzia soprattutto la dimensione del matrimonio
come vocazione, come dono dall’alto, non solo come
scelta dei due fidanzati.
Sono previste anche forme celebrative nel caso che
uno dei coniugi appartenga
ad altra religione o per chi
è in difficoltà di fede. A chi
non può partecipare all’Eucaristia è consegnata la Bibbia: un forte gesto che evidenzia l’importanza del
cammino di fede che può iniziare proprio dalla Parola
di Dio che ha in sé un’efficacia sacramentale. Da non
trascurare il ruolo rivalutato del ministro ordinato: egli non è solo colui che “assiste” alle nozze e le benedice, ma, anche se gli sposi rimangono i ministri del
sacramento, egli ricorda
con la sua funzione ministeriale che la benedizione
viene da Dio e che il matrimonio è soprattutto un evento di grazia e non solo
decisione umana.
Il nuovo rito del matrimonio entrerà in vigore per
tutta la Chiesa italiana con
l’inizio del nuovo Anno liturgico. Nella nostra diocesi non è stato possibile organizzare prima di tale data un incontro con sacerdoti
e laici per presentare il nuovo libro liturgico. Sarà possibile solo il dicembre prossimo e come relatore avremo monsignor Giuseppe
Busani, già direttore dell’Ufficio liturgico nazionale.
Egli ha curato tutto l’iter del
nuovo rito, dagli inizi fino
alla sua pubblicazione avvenuta in questi giorni. Nel
frattempo continueremo ad
illustrare in maniera particolareggiata le novità e lo
spirito del nuovo rito.
Don Adriano Dall’Asta
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 14 novembre 2004
9
L’ORDINAZIONE DOMENICA 21 NOVEMBRE IN CATTEDRALE
Nuova risorsa per la Chiesa:
sei nuovi diaconi
L
a festa di Cristo Re, che celebreremo domenica prossima, è associata nella nostra diocesi alla giornata
per il Seminario. Cristo re-pastore vive nelle
persone e nel ministero di coloro che lui sceglie e consacra per continuare la sua missione. Quest’anno la giornata sarà segnata dalla gioia dell’ordinazione di sei nuovi diaconi.
È il numero più numeroso sfornato finora e
interessa sei parrocchie e foranie diverse.
Metà delle foranie della diocesi avrà un nuovo diacono in servizio pastorale. Il mio pensiero va all’ultimo Concilio che ha fatto alla
Chiesa due doni preziosi per il nostro tempo:
il diaconato e l’ordine delle vergini. Sono due
realtà belle ma difficili da capire, da impian-
tare e da coltivare. In effetti, vediamo che il
loro sviluppo è lento, impegnativo e spesso incompreso. Mi occupo da qualche anno della
formazione spirituale nella comunità diaconale diocesana. Il percorso formativo prevede gli esercizi spirituali una volta l’anno e, nell’imminenza dell’ordinazione, un ritiro spirituale ogni due mesi, una giornata di spiritualità ogni anno e la direzione spirituale. Il cammino spirituale degli aspiranti al diaconato è
particolare, perché non vivono in un seminario ma nella famiglia, nell’ambiente di lavoro
e nella parrocchia. La formazione dipende
dalla loro famiglia. Se le relazioni familiari sono mature e rispettose del carisma di tutti, la
formazione diventa solida, se sono precarie
possono
provocare
squilibri
nel ministero. I diaconi abitano il
sociale e in
particolare nel lavoro, e grazie al loro sacramento vi portano una testimonianza cristiana forte. Essi vivono anche dentro la comunità parrocchiale e la loro formazione dipende dal cammino che la parrocchia fa, dal parroco che vive accanto a loro e dall’accoglienza che la comunità riserva al carisma del diacono, che non è ordinato per supplire al compito dei presbiteri ma per la missione propria,
di cui la Chiesa ha bisogno. Celebriamo con
gioia l’ordinazione dei nostri nuovi diaconi,
perché confidiamo che Dio porterà a compimento ciò che ha iniziato in loro, ma sentiamoci tutti impegnati nella loro formazione,
perché la loro missione è grande. Anche il
settimanale diocesano può aiutare il dialogo
per un diaconato all’altezza delle attese del
Signore.
PIEVE:
Alberto Azzari
SAN POLO:
Gianfranco
Fantuzzi
SACILE:
Pasquale
Giannini
CEGGIA:
Gino Moro
VALMARENO:
Gino Poletta
CAMPOLONGO:
Elio Tardivo
Alberto Azzari, 62 anni,
parrocchia di Pieve di Soligo, segretario comunale,
coniugato, quattro figli.
Gianfranco Fantuzzi, 56
anni, parrocchia di San
Polo di Piave, agricoltore,
coniugato, quattro figli.
Pasquale Vito Giannini, 44
anni,parrocchia di Sacile,impiegato statale, coniugato,
tre figli.
Gino Moro, 63 anni, parrocchia di Ceggia, pensionato,
coniugato,
quattro figli.
Gino Poletta, 51 anni,
parrocchia di Valmareno impiegato, celibe.
Elio Tardivo, 57 anni, parrocchia di Campolongo,
impiegato, coniugato, tre
figli.
«La chiamata al diaconato non credo sia riconducibile per me ad un singolo episodio o ad un particolare
invito verbale. Si tratta piuttosto di un discernimento di
coppia che abbiamo fatto (la
mia sposa infatti condivide
profondamente questo cammino), leggendo segni molteplici nella nostra vita: dalla
frequentazione di gruppi in
formazione, a suggerimenti
e incoraggiamenti di sacerdoti, a servizi assunti anche
occasionalmente, soprattutto nel campo della carità, al
servizio come ministro della
comunione. La scuola di formazione teologica ha aggiunto ulteriori motivazioni,
e l’accoglienza del parroco
di Pieve di Soligo mi ha fortemente incoraggiato».
«La chiamata mi è
giunta inaspettata. Per impegni di lavoro e di famiglia la risposta non è stata immediata. Nel 1988 ho
iniziato il cammino come
aspirante diacono. Con il
passare del tempo è cre-
«Le vie del Signore sono infinite. Tutto procedeva bene
nella vita e nella mia famiglia,
con le figlie tutto ok. Ma il Signore non si accontenta e,
tramite il mio parroco don Piero (che mi ha proposto il cammino verso il diaconato), mi
ha voluto al suo servizio. Così
inizia il cammino verso l’ordinazione: questo cammino ha
rafforzato nel tempo il rapporto di coppia, e questa è stata la
certezza che il servizio diaconale non è in contrasto con il
sacramento del matrimonio.
Dubbi, perplessità e interrogativi in questi anni di cammino sono stati e sono tanti, ma
una certezza ce l’ho ed è questa: il Signore si è servito del
mio parroco per chiamarmi a
servirlo; in tutto questo la mia
risposta è: “Eccomi”».
«Pensavo che la mia
vocazione al matrimonio
vissuta in pienezza fosse
la mia vita, e l’essere sposo e padre felice fosse la
mia realizzazione nella
famiglia. Anche l’impegno pastorale in parroc-
«Ringrazio il Signore
del dono del diaconato
al quale mi ha chiamato. Mi ha guidato per una lunga strada segnata da momenti di difficoltà e sofferenza. Credo che una par te importante nel mio cammino l’abbiano avuta i
quattro parroci che ho
avuto, i padri spirituali
e alcuni amici diaconi.
Una par te molto impor tante l’ha avuta
senz’altro la mia mamma con la sua fede e la
sua sofferenza. Non da
ultimo, devo ringraziare la Vergine santissima
sotto la cui protezione
metto tutto me stesso».
«Ho frequentato da ragazzo gli studi di teologia e
di formazione in seminario.
Mi sono poi inserito nel
mondo del lavoro e nel sindacato. Sposato, tre figli, mi
sono trasferito con la famiglia in Campolongo di Co-
sciuta in me la consapevolezza che questa era la
strada alla quale il Signore, nella sua provvidenza,
mi chiamava. Ringrazio il
Signore, la mia famiglia e
la comunità a cui appartengo per il sostegno ricevuto».
chia e in diocesi davano
senso e pienezza al mio
vivere cristiano. Il Signore però mi ha chiamato a
servirlo come diacono, e
io ho cercato di prepararmi bene a questa scelta. Sono certo che lo Spirito del Signore continuerà a sostenermi attraverso le
persone
che mi sentono vicino».
AZIONE CATTOLICA: PROSSIMI APPUNTAMENTI
Incontro del Movimento lavoratori di Azione cattolica
Dopo la pausa estiva,
il Mlac riprende il suo
cammino formativo con
un incontro domenica
14 novembre, alle 10.30,
a Castello Roganzuolo,
nelle sale parrocchiali.
C’è la possibilità di pranzare assieme. Per informazioni telefonare a Lino (0438-788228).
Incontro cammino
diocesano fidanzati
Domenica 14 novem-
bre si svolge il secondo
incontro del cammino
diocesano per i fidanzati. L’appuntamento è a
Conegliano, casa Toniolo, dalle 15 alle 18 circa.
Incontro di spiritualità per adulti-terza età
Mercoledì 17 novembre, a Vittorio Veneto,
nella Casa Esercizi, incontro di spiritualità per
adulti-terza età.
L’orario è dalle 9 alle
17. Guiderà la giornata
don Pietro Bortolini.
Prenotazioni: in Ufficio diocesano Ac telefono 0438-940374.
Esercizi spirituali
per Giovani
Per chi ha già compiuto i 20 anni, l’invito a
partecipare agli esercizi spirituali dal 26 al 28
novembre, dalle 18 del
venerdì alle 15 della domenica, a Colcumano,
nella casa di spiritualità
Papa Luciani. Guida la
riflessione don Giorgio
Bezze, assistente nazionale del settore Giovani
dell’Azione cattolica.
Informazioni e prenotazioni in Ufficio diocesano Ac telefono 0438940374.
Percorso formativo
per genitori dei ragazzi dell’Acr
Per camminare insieme con i figli che partecipano all’Acr il primo di
tre appuntamenti per i
genitori domenica 21
novembre a Torre di
Mosto, dalle 9.45 alle 12
(locali della parrocchia).
negliano nel 1994: in questa
comunità ho ricevuto l’invito ad iniziare il cammino di
formazione al diaconaro permanente. Penso al diaconato come al ministero dell’accoglienza e del servizio
là dove le relazioni umane
soffrono la fatica, le tensioni e le rotture del vivere quotidiano. Lo sento come ministero dell’accompagnamento nel mondo del lavoro,
nella società, nella famiglia
e nella comunità cristiana».
VOCAZIONI:
Continuano gli incontri dei gruppi
ono già al secondo appuntamento gli incontri dei gruppi vocazionali per
ragazzi e giovani. Ecco gli appuntamenti del prossimo fine settimana
- sabato 13 novembre, dalle 16.30 alle 22, in Seminario, incontro del gruppo Sicar (ragazze dai 19 anni in su) tema: “Il dinamismo dell’Eucaristia”;
- domenica 14 novembre, dalle 9 alle 16, in Seminario, incontro gruppi Ester, Samuel e Giona (ragazzi e ragazze dalla quarta elementare alla seconda media). Tema: “Venite! Ho qualcosa da dirvi! - Come vivere la liturgia della Parola”. Portare il pranzo al sacco.
Si conclude la prossima settimana il percorso dei laboratori vocazionali nelle sedi di Orsago e Susegana:
- Lunedì 15 novembre, nella chiesa parrocchiale di Susegana, incontro conclusivo di preghiera con adorazione eucaristica, alle 20.30. Tema: “Chiamati a diventare discepoli” (Gv 6, 59-70)
L’incontro è aperto a tutti, anche a quanti non hanno partecipato ai laboratori.
- Venerdì 19 novembre, alle 20.30 in Seminario, incontro del Centro diocesano vocazioni.
S
10
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 14 novembre 2004
APPELLO DI MONS. MARCUZZO
IL GRUPPO GIOVANI
DEL MOVIMENTO PER LA VITA
Cattolici, continuate
a visitare la Terrasanta!
«L
a difficoltà
per i cristiani in Palestina - sottolinea mons. Marcuzzo, il vescovo di Nazaret originario della nostra
diocesi, che abbiamo incontrato poco prima dell’aggravarsi di Arafat - è prima di tutto di ordine morale, ma anche sociale ed economica. Per quanto riguarda la questione morale e cristiana, bisogna dire
che il terrorismo e la guerra fanno violenza alla nostra
coscienza cristiana. I nostri
cristiani sono cittadini di
questa terra, cittadini della
Palestina. Sono coinvolti
nella ricerca della pace, ma
non con questi mezzi che
hanno già fatto la loro prova, dimostrandosi vani. L’unica pista è quella del negoziato. Ciò richiede tempo. C’è poi la questione sociale. Siamo una piccola comunità numerica. In Israele, Palestina e Giordania ci
sono 8 milioni di musulmani, 5 e mezzo di ebrei, sono
solo 350 mila invece i cristiani in Terrasanta. Per di
più divisi tra cattolici e ortodossi; i cattolici sono a loro volta divisi in chiese di
tradizioni diverse. Infine,
c’è la questione economica.
La Terrasanta da quattro
anni vive una situazione
molto difficile; i più poveri
soffrono e tra i più poveri ci
sono i nostri cristiani che e-
rano e sono legati al settore del turismo, che è in crisi. Erano guide, vendevano
ricordini. Oggi, a chi? Basti pensare che a Nazareth,
dove per altro non c’è Intifada (fa parte di Israele) e
tutto dovrebbe essere normale e tranquillo, abbiamo
in media il 30% di disoccupazione nella comunità arabo-cristiana, il 22% in
quella araba, mentre tra gli
israeliani questa scende
all’11,5%. Prima Israele aveva un buono stato sociale, ora è tutto distrutto, l’ottimo aiuto che arrivava a
chi ne aveva realmente bisogno, non c’è più».
Dalla situazione dei
cristiani passiamo a parlare di quella generale.
Violenze e terrorismo
continuano a imperversare. Chi non vuole la pace?
«La lotta nazionale non è
terrorismo. È sacrosanto
diritto e questo va precisato. La violenza terroristica
invece ha portato più acqua
al mulino israeliano e danno al popolo palestinese.
Ma è frutto di disperazione. La pace? Tutti dicono
che la vogliono. Ma chi può
farla? Chi ha più mezzi».
E chi ha i mezzi?
«Israele ha i mezzi e può
fare la pace. Israele ha tutto in mano: dalla mela che
noi mangiamo a cena, al numero con cui si nasce. Sì,
perché prima si dà un numero ad ogni nato, segno
che contraddistingue, poi il
nome. E ancora, l’acqua, la
luce, il mercato sono in mano ad Israele».
L’America e l’Europa
possono contribuire al
processo di pace?
«Ci vuole un terzo per fare la pace. Ma l’esperienza
ci dice che l’Onu è impotente. L’Europa ha buone idee, ma non ha credibilità
presso Israele, per il passato. Il terzo potrebbe essere
l’America, ma questa non
ha volontà politica di pace,
perché sta da una parte».
Le colpe e il ruolo di
Arafat?
«Sono un vescovo, non
distribuisco colpe a questo
o a quello. Il suo errore è di
aver dato fiducia a tanti suoi
amici. Non tutti se ne sono
dimostrati degni. Ha lottato contro Israele e non ha
ottenuto nulla, ma a Oslo
ha fatto la sua scelta. Ha
compiuto un atto di realismo dicendo: riconosco lo
Stato israeliano per il 78%
della terra che mi ha preso, però voglio uno Stato palestinese e un popolo palestinese nel 22% di terra che
mi rimane».
Perché chiede ai pellegrini di venire in Terrasanta.
«Il più bel gesto di solidarietà è la presenza di pellegrini in Terrasanta. I pel-
S
legrini vengono in questi
luoghi per trovarvi la pace.
Questi popoli che, negli
stessi luoghi, si combattono vedono i pellegrini e si
chiedono perché sono lì. A
cercare, qui, la pace. Non
abbiate paura. Venite, tutti
i luoghi santi sono in posti
sicuri. Il pellegrino non si
tocca, non è nella mentalità
e degli uni e degli altri.
Il 22 dicembre i cristiani
di Terrasanta faranno un
giorno di digiuno per la pace. Chiediamo a tutti i cristiani di fare altrettanto, o di
fare una veglia, o una marcia. Ma che sia un giorno
dedicato da tutti i cristiani
alla pace in Terrasanta».
Simonetta Venturin
Bruno Cescon
abato 9 ottobre si è svolto un incontro pubblico del
Movimento per la vita di Vittorio Veneto intitolato
“Le ragioni di un impegno per la vita”. Svoltosi al collegio
San Giuseppe di Vittorio Veneto, ha avuto come relatore
Ubaldo Camillotti e lo studente Andrea Bianchi. La conferenza è stata introdotta dal presidente del Movimento per
la vita di di Vittorio Veneto Mario Botteon che ha delineato
le varie attività che svolge il Movimento e il Centro di aiuto alla vita presente nella casa di accoglienza “Mater Dei”.
La conferenza è stata organizzata dal gruppo giovani del
Movimento per la vita di Vittorio Veneto insieme al presidente per incontrare i ragazzi del Veneto vincitori del premio “Strasburgo 2004”, concorso scolastico europeo del
Movimento sul tema “Radici e vocazione dell’Europa”.
Il gruppo giovani ha partecipato con interesse alla conferenza portando il proprio contributo e le proprie esperienze di vita. E si è augurato di vivere presto altri incontri culturali.
Francesco Dei Tos
COMUNITÀ DI TAIZÈ:
INCONTRO A SERNAGLIA
È
fissato per giovedì
18 in chiesa a Sernaglia il prossimo appuntamento di preghiera in preparazione all’incontro mondiale dei giovani organizzato come ogni anno dalla
CENTRO STUDI BIBLICI:
Seminario sui testi dell’Avvento
I
l Centro Studi Biblici di Sacile propone nei prossimi giorni un seminario di studio sistematico
sul tema “I testi profetici dell’Avvento”.
Il seminario si terrà nell’arco di tre giorni: lunedì
15, marttedì 16 e merfoledì 17 novembre dalle 9
alle 11. A tenere le lezioni, presso la sede del Centro Studi Biblici, sarà la biblista Roberta Ronchiato.
Il corso è indirizzato principalmente a sacerdoti
e religiosi, ma è aperto a tutti.
Per informazioni: tel. 0437. 71158; e-mail [email protected]
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Comunità di Taizè: stavolta
l’appuntamento sarà dal 28
dicembre 2004 al 1° gennaio 2005 a Lisbona (Portogallo). Sono tre giorni di
preghiera e condivisione di
giovani di molti Paesi, di diverse chiese, di diverse tradizioni cristiane; che però
vengono per guardare a
quanto li unisce e non a
quanto li divide: un “pellegrinaggio di fiducia”, lo definiscono i frères di Taizè.
L’ultimo appuntamento
diocesano preparatorio all’incontro mondiale sarà venerdì 26 novembre nella
cripta della Cattedrale di
Vittorio Veneto.
Per informazioni e prenotazioni: 329.1715570,
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P R O V AT E
L A D I F F E R E N Z A.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 14 novembre 2004
11
Agenda
del Vescovo
L’
inizio del nuovo
anno pastorale
si caratterizza
per una forte accentuazione
del tema della famiglia. Numerose famiglie della diocesi sono chiamate a convenire e a condividere, partecipando, la nascita di un
progetto pastorale concentrato sulla valorizzazione e
lo sviluppo del tema familiare dentro la comunità. Famiglia e comunità sono i due
poli dove la vita dei ragazzi,
nostri figli, si schiude alla fede e alla maturità della vita.
“Solo all’interno della famiglia l’uomo sente di possedere un valore assoluto, di
essere insostituibile. Per
questo motivo la famiglia è
modello e cellula costitutiva
della fratellanza universale
della società umana”. Con
queste parole il filosofo russo Vladimir S. Solov’v ripropone il concetto di famiglia
come “modello e cellula”
della società. E la famiglia
assume tale ruolo proprio in
forza del legame radicale tra
persone diverse che si uniscono nell’esistere e nel progettare, nella fratellanza e
nel reciproco rispetto. Lo
sgretolarsi della famiglia
Domenica 14 novembre: Alle 11 celebra la
Messa a Oderzo per la giornata del ringraziamento. Dalle 15 a Pieve di Soligo guida
il “Percorso formativo familiare al senso vocazionale della vita” e celebra la Messa.
Lunedì 15: Alle 10.30 riceve i vicari episcopali. Nel
pomeriggio visita sacerdoti. Alle 18 incontra
i responsabili legali e didattici delle scuole
materne delle foranie di Oderzo, Motta di Livenza e Torre di Mosto.
Martedì 16: Al mattino udienze. Alle 11 al collegio San Giuseppe di Vittorio Veneto partecipa alla presentazione del dossier per la giornata delle migrazioni. Nel pomeriggio visita
sacerdoti. Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne foranie
di Vittorio Veneto e Pedemontana. Alle 20.30
a Costa di Vittorio Veneto tiene un incontro
per la comunità e le parrocchie del circondario.
Mercoledì 17: Alle 18 incontra i responsabili legali e didattici delle scuole materne forania
di Sacile e alle 20.30 a San Polo di Piave
presiede una veglia di preghiera in preparazione alle ordinazioni diaconali.
Giovedì 18: Alle 9 in casa esercizi a Vittorio Veneto presiede la riunione del Consiglio presbiterale. Alle 18 celebra la Messa a Trieste.
Venerdì 19: Al mattino udienze. Alle 18.30 celebra la Messa in seminario e alle 20.30 a Sacile presiede una veglia di preghiera in preparazione alle ordinazioni diaconali.
Sabato 20: Celebra la Messa: alle 7.30 dalle Suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto; alle
10 a Scomigo e alle 18 a Chiampo in onore del beato fra’ Claudio.
Domenica 21: Celebra Messa e Cresime: alle 9.30
a Castello Roganzuolo e alle 11 a San Fior.
Alle 15 celebra la Messa a Col San Martino
per il centenario della chiesa parrocchiale.
Alle 17.30 in Cattedrale presiede la Messa
con l’ordinazione di 6 diaconi permanenti.
L’amore per l’amato
è il vero anello nuziale
sotto il peso della caduta dei
valori di fratellanza e condivisione e di fronte al prevalere dell’egoismo e dell’orgoglio, identifica la crisi di una società che si diluisce in
interessi privati, si frantuma
in squilibri economici perdendo i valori condivisi.
La famiglia, poi, è certamente fondata sulla relazione di coppia e quindi sull’essere “una carne sola” come dice la Genesi. Tuttavia
se la sessualità è concepita
come unico collante è difficile che il matrimonio diventi armonia relazionale,
struttura generativa e fonte
di vita. È l’amore per la persona, nella complessità che
questo termine porta con
sé, il vero anello nuziale che
unisce intimamente corpi e
cuori e che ha nella fecondità non solo la capacità di
vincere la morte, ma anche
di continuare la creazione
divina. La famiglia ci testimonia che ogni persona è
dono per l’altra e che ognuno è indispensabile e prezioso.
Questo compito non è comunque esclusivo della famiglia, anche se in essa trova specifica accentuazione.
L’amore per la persona, avere cura degli altri, è un
compito universale, una figura della paternità/maternità che trascende la famiglia e diventa compito e fine
per ognuno, al di là della
condizione coniugale, e che
configura più in generale il
senso stesso del vivere. Per
questo nelle nostre comunità abbiamo bisogno della
presenza degli sposati e anche di chi non lo è. Entrambi vivono per e dello stesso
amore pur con concretezze
diverse. Sta crescendo anche da noi la sensibilità verso una comunità più attenta
alla dimensione relazionale,
costruita sul modello della
famiglia, dove il vivere insieme si fonda su questa ricerca appassionata per l’amore alla persona. Gioiamo
della speranza che nasce dal
vedere sempre più sacerdoti chiedere di vivere assieme in comunità, sempre
più in sintonia con la vita, talora complessa, delle famiglie della parrocchia. In queste case, dove le persone
cercano di amarsi, immaginiamo che anche Dio sceglie idealmente di essere ospite e di sedersi alla mensa. Per questo crediamo che
questa ricerca incessante
dell’amore per la persona
possa solo trovare compimento nella ricerca dell’amore di Dio e nell’attesa vigile e operosa di incontrare
il suo volto.
Gian Antonio
e Daniela Dei Tos
A ODERZO TANTE FAMIGLIE CON IL VESCOVO
D
oveva tenersi al
Brandolini l’incontro di domenica scorsa del vescovo Giuseppe
con le famiglie con figli
dalla quarta elementare
alla terza media. Ma la
grande risposta all’invito
del Vescovo ha costretto
gli organizzatori a spostare l’evento in duomo.
Oltre 160 sono state le fa-
miglie partecipanti,
un centinaio i bambini e i ragazzi che
hanno preso parte
alle attività di animazione.
Il prossimo appuntamento del
Percorso formativo familiare al senso vocazionale, tenuto dal Vescovo, è
a Pieve di Soligo domenica questa, 14 novembre,
dalle 15 alle 18.30. Con
l’appuntamento di Pieve
si conclude la prima serie
degli incontri tenuti in
quattro centri della diocesi. L’iniziativa riprenderà il 5 dicembre in seminario a Vittorio con il
primo appuntamento del
secondo giro di incontri.
OGGI Domenica
Domenica 14 novembre - Trentatreesima del Tempo Ordinario
Ml 4, 1-2; 2 Ts 3, 7-12; Lc 21,
5-19
Prima settimana del Salterio
I
brani di Malachia e di Luca, con
il loro stile apocalittico, prestano
il fianco ad un’interpretazione che può
essere, allo stesso tempo, terrificante
ed evasiva.
Il profeta Malachia, di fronte al dilagare delle infedeltà del popolo e alla
corruzione dei sacerdoti, non vede altra possibilità di un intervento risolutore e finale di Dio, il “giustiziere”, che
può riaprire nel futuro qualche finestra
di speranza.
Anche il testo di Luca ci parla di un
tempo pieno di bagliori di guerra, di odio e di confusione: la gente è in balia
di sovvertimenti, di poteri che decidono arbitrariamente senza tener conto
delle persone. Davvero, in questo quadro sconvolgente e deprimente, la tentazione è la paura, la disperazione, la resa incondizionata.
Tuttavia, dopo questo panorama di
sofferenze e desolazioni, sia Malachia
che Luca, con linguaggi e tonalità differenti, ci invitano a vedere i raggi di so-
le che filtrano tra le dense nubi e la presenza amorosa di
Dio che, per quanto nascosta,
non si è dileguata.
Oggi questa Parola ci chiede (e non
è poco) di perseverare, di fissare il nostro cuore in Dio, di non lasciarci smuovere dalle illusioni e di non lasciarci paralizzare dalla paura. Ci viene chiesto
di leggere in profondità il messaggio di
Gesù. Al di là del linguaggio che usa, il
suo non è un annuncio di sventure, ma
di gioia e di speranza: chi è nel dolore
e attende il Regno di Dio deve sapere
che sta per spuntare l’aurora di un nuovo giorno. “Alzatevi e levate il capo…”.
Il tempo di cui parla Gesù non è
quello del terrore e dello spavento, ma
quello della gestazione che prepara il
parto. Il nuovo giorno, quello del Regno, non arriva tra i trionfi, gli applausi e l’approvazione degli uomini. Per i
suoi discepoli Gesù prevede prigionie,
calunnie, tradimenti tali da far credere
loro di aver sbagliato le scelte della vita. Ricorda loro che non potranno ricorrere ai metodi di chi li perseguita:
dovranno convincersi che la loro forza
sta in ciò che gli uomini considerano debolezza. Saranno sempre pecore in
mezzo ai lupi e non potranno mai tra-
CONSULTA PER I CIRCENSI:
A Conegliano messa e tavola rotonda
L
a Consulta diocesana per i fieranti e i circensi
organizza per domenica 14 novembre una tavola rotonda sul tema “Vangelo in famiglia al circo e
al luna park”.
L’appuntamento è fissato alle 15 a casa Toniolo di
Conegliano. Saranno presenti monsignor Piergiorgio
Saviola, direttore dell’Ufficio nazionale della pastorale dei circhi e luna park, che tratterà il tema “I valori
evangelici nelle famiglie dei fieranti e circensi”. Alcuni operatori dello spettacolo viaggiante porteranno poi
la loro testimonianza. Anche il vescovo Giuseppe Zenti interverrà per un saluto.
Al mattino, alle 11, a Conegliano al Circo di Vienna, si terrà la messa presieduta da don Piergiorgio Saviola e concelebrata dal responsabile diocesano di settore don Mirko Dalla Torre.
USMI: Incontro formativo
a Vittorio Veneto
vestirsi da lupi, pena il fallimento.
Il cristiano non dovrà attendersi liberazioni miracolose: perderà i suoi
beni, il suo lavoro e forse anche la reputazione e la vita a causa del Vangelo.
Più che mai la Parola ci richiama al
presente, all’oggi. A quello che sta accadendo, più che al futuro.
Ci sono tre possibili reazioni da parte nostra: quella della paura e del rifiuto… perché il mondo è troppo brutto.
Quella della resa… perché ormai solo
Dio può fare qualcosa. A noi non resta
che stare a guardare. E infine quella
più cristiana e responsabile della testimonianza coraggiosa e perseverante
che sa dire all’uomo d’oggi “cose nuove” capaci, nonostante le Cassandre
sempre annunciatrici di male, di generare fiducia e speranza. E solo Dio sa
di quanta speranza il mondo ha bisogno.
Don Fabrizio Mariani
S
abato 13 novembre, alle 8.30, dalle suore di Maria
Bambina in Vittorio Veneto, ci sarà un incontro formativo con la dottoressa Anna Casanova, che svolgerà la seconda parte della tematica “La costruzione delle relazioni”.
CARITAS: PRESENTAZIONE
DEL DOSSIER IMMIGRATI
M
artedì 16, alle 11, al collegio San Giuseppe a Ceneda la Caritas diocesana presenta “Società aperta, società dinamica e sicura”, il dossier 2004 sull’immigrazione redatto dalla Caritas italiana. Intervengono il vescovo Giuseppe, don Bruno Baratto della Caritas di Treviso, il direttore
della Caritas diocesana don Ferruccio Sant e il segretario provinciale della Cisl Maurizio Cecchetto.
Esercizi spirituali per sacerdoti
Q
uanti intendono partecipare al ritiro per sacerdoti che si tiene dalla sera del 21 al pranzo del 26 novembre nella Casa Esercizi del Castello Vescovile (guida
don Olivo Bolzon) sono pregati di iscriversi al più presto
presso don Adriano Dall’Asta o alla stessa Casa Esercizi.
LIBRO DI CAMILLO PAVAN CONEGLIANO
Ecco cosa restò
dopo la Grande Guerra
I
n sordina, se non quasi sottobanco, e per
giunta in sole 340 copie numerate, è da poco uscito
“L’ultimo anno della prima
guerra. Il 1918 nel racconto
dei testimoni friulani e veneti” di Camillo Pavan, che
come sempre è editore di se
stesso. Un libro esiguo di pagine (64 e con caratteri tipografici ai limiti del leggibile),
ma ricco di
oltre 90 testimoni per
un racconto
collettivo
della guerra
vissuta dai
“combattenti senza
divisa” di qua e di là del Piave. Con questo straordinario
lavoro di conservazione a futura memoria, Camillo Pavan chiude il suo ciclo dedicato alla Grande Guerra, cominciato nel 1997 col poderoso “Caporetto. Storia, testimonianze, itinerari”, e
continuato nel 2001 e luglio
2004 rispettivamente con “I
prigionieri italiani dopo Caporetto” e “In fuga dai tedeschi. L’invasione del 1917 nel
racconto dei testimoni”.
“L’ultimo anno della prima guerra” – disponibile solo chiamando l’autore (20 euro, telefono e fax 0422400618) – si caratterizza in
particolare per il tema, invero poco esplorato, del ritorno dei profughi e per quello,
dimenticato o ignorato, dei
“recuperanti di mestiere”.
Ecco alcune testimonianze
di questi ultimi. “Qua vicino,
un po’ più su delle Campagnole, i tedeschi hanno messo la passerella, nel giugno
del ’18, e mi ricordo – racconta nel libro Elio Zambon
(Santa Croce, Montello) –
che quando ero “bòcia” c’erano più granate che sassi,
sul Piave,
perché
tutte le artiglierie
tiravano
su quella
passerella. Non
solo bombe si trovavano. Quando ero
piccolo si scendeva qui giù
per il bosco e si trovavano
mezze teste, denti, ossi, di
tutto”. “Una volta mi è capitato di piantare il vanghetto
per terra, e ho preso giusto
il teschio di un austriaco – ricorda Angelo Dalla Palma
(Santa Mama, Montello) –
spaccandogli la mandibola
con tutti i suoi denti; l’ho presa su e l’ho portata a casa.
Qualche giorno dopo è venuta a trovarci una donna di
Camposampiero che avevamo conosciuta da profughi
e io le ho messo la mandibola dentro la sporta. Quando se ne è accorta per poco
sveniva! Robe che non si dovrebbero fare, ma i bòce no
capisce gnente!”. (MS)
CONVEGNO SULLA BATTAGLIA
DI VITTORIO VENETO
A
palazzo Piccin di
Vittorio Veneto,
sede del 1º Comando
delle forze di difesa, venerdì 12 e sabato 13 novembre, a partire dalle
10, un convegno internazionale su “La Battaglia di Vittorio Veneto.
S
iamo cambiati, qui a
Nord-Est. Lo dicono
tutti. Capannoni, internet,
benessere, globalizzazione,
secolarizzazione, immigrati... Ma come siamo cambiati? A cercare di comporre, ciascuno dal suo osservatorio, i tasselli di una risposta ci proveranno Ferdinando Camon, Willy Mazzer, Paolo Zaja, Giorgio Roverato, Vittorio Filippi. Sono
loro i relatori di “Vivere a
Nord-Est tra presente e passato prossimo”, il corso di
formazione per insegnanti
di materie umanistiche promosso dal coneglianese
Cifs, Consorzio di scuole su-
Aspetti militari”.
Sul tema, per certi versi ancora controverso, intervengono studiosi ed esperti, in particolare degli Uffici storici degli eserciti ungherese, austriaco, germanico e italiano, quindi Todman del
CONEGLIANO
Giorgio
Roverato
e il mito
del Nord-Est
periori. Obiettivo, fornire ai
docenti chiavi di lettura del
mutamento, di cui sono primi attori e futuri inquilini gli
alunni che si trovano davanti. Traguardo finale, docenti pronti per una scuola che
riserva alle autonomie di ciascuna scuola la scelta di una
porzione del programma. Il
Domenica
mattina
i concerti
aperitivo
R
affinato (ma sempre
molto seguito) appuntamento musicale d’autunno è quello con i “Concerti aperitivo”, organizzati
dall’Istituto musicale “Benvenuti” di Conegliano. Quest’anno la serie è tutta dedicata alle musiche di Ludwig
Van Beethoven. I quattro
concerti, in programma al
ridotto del teatro Accademia
in queste mattinate domenicali di novembre, intendono
far conoscere alcune pagine
del repertorio cameristico
per archi, così come di sonate per pianoforte e per violino, scritte dal grande compositore tedesco. Dopo il
concerto inaugurale dello
scorso 7 novembre, che ha
avuto come protagonista la
pianista Gloria Campaner,
domenica 14 novembre, alle 11, toccherà al Quartetto
“Ianus” cimentarsi con due
composizioni beethoveniane: il Quartetto in do minore op. 18 n. 4 per archi, e il
Quartetto in mi bemolle
maggiore op. 74 per archi.
La serie dei “Concerti aperitivo” proseguirà il 21 novembre, sempre alle 11, con
il violino e il pianoforte di Gisella Curtolo e di Carlo Rebeschini. Gran finale domenica mattina 28 novembre,
quando Giuseppe Borin proporrà la sonata n. 23 op. 57
“Appassionata”.
Athos Tassi
“Queen Mary College”
di Londra, Ceschin di
“Cà Foscari” (Venezia)
e Gabriele de “La Sapienza” (Roma).
Organizzano il Centro studi storico-militari
sulla Grande Guerra
“Piero Pieri” (presidente Lorenzo Cadeddu) e
lo Stato Maggiore dell’Esercito-Ufficio Storico.
corso si articola in cinque incontri, dall’8 novembre al 13
gennaio 2005. I prossimi sono il 23 novembre con Giorgio Roverato e “Il mito del
Nord-Est: storia e preistoria”, e il 10 dicembre con
Willy Mazzer e “Adolescenti a Nord-Est oggi”. Tutti gli
incontri si svolgono dalle 15
alle 18 all’Isiss Fanno.
Il percorso proseguirà
poi a maggio con la seconda
edizione del festival di letteratura, aperto a tutti, “Scrittori ed editori a Nord-Est”.
Per informazioni: Cifs, alla scuola Marco Fanno,
0438-418691, www.in-forma.org. (TB)
C’
erano tanti
preti mercoledì 3 novembre all’Isola dei Morti di
Moriago per rendere omaggio al capo dello Stato
Carlo Azeglio Ciampi.
Erano lì anche per ricordare, simbolicamente,
i loro confratelli che 87 anni prima scelsero di rimanere a fianco delle proprie
popolazioni nei lunghissimi mesi dell’occupazione
austro-ungarica.
Dopo la disfatta di Caporetto dell’ottobre del
1917, infatti, l’imperativo era scappare, e scappare. I
più informati, i più furbi,
coloro che avevano mezzi
e denari lo avevano già fatto per tempo, sin dalle prime frammentarie notizie
della pesante sconfitta militare. Chi aveva invece poco, magari una casetta e
qualche mucca (ed erano
tanti), non volle staccarsi
da tutti questi “sacrifici” e
restò in attesa, in balìa degli eventi. Insomma, che
arrivassero questi austrotedeschi, e amen! Con loro rimasero preti “altrettanto poveri” e “vescovi
congiunti al loro popolo”
come quelli di Belluno, Ceneda e Concordia, ricorda
Mario Bernardi in “Di qua
e di là del dal Piave”. Per
questo atto di coraggio, il
vescovo di Concordia e
Portogruaro, monsignor
Francesco Isola, «dopo
Vittorio Veneto – racconta
Luigi Bruti Liberati ne “Il
clero italiano nella Grande
Guerra” – fu addirittura accusato di austriacantismo,
cacciato a “furor di popolo”
da Portogruaro e infine
processato per aver tenuto
intelligenza col nemico».
«Il giorno 3 novembre
(1918, ndr) mi si presentò
un Ufficiale che si disse incaricato di perquisire il Vescovado. Sorpreso, mi feci
però dovere di accompagnarlo… Intanto si udì nel
cortile del Vescovado un
gridio incomposto, si videro – così nel memoriale
di monsignor Isola, ripreso da Bruti Liberati – dei
giovinastri della teppa cittadina accompagnati dagli
arditi d’un Battaglione irrompere furiosamente nelle stanze. Dopo un’istruttoria durata ben due anni
la sezione d’accusa della
corte d’appello di Venezia,
riunitasi – aggiunge Bruti
Liberati – il 21 ottobre
1920, emise sentenza assolutoria nei confronti del
prelato».
Diversi, anzi molti, i
“Preti d’oltre Piave” che
scrissero “pagine eroiche
del Veneto invaso” – mutuando e prendendo dall’omonimo libro di Carlo
Trabucco – come don Giovanni Morgantini, parroco
de La Salute a San Stino di
Livenza, che in calesse
portò in salvo a Caorle la
“spia italiana” De Carlo,
braccato dalla gendarmeria austriaca.
«Il sottoscritto, inviato
in missione speciale di
spionaggio a danno del nemico, dal Comando VIII
Armata Ufficio Informazioni, nei primi giorni di agosto 1918 nella zona di
Vittorio, ha l’onore di attestare che, durante tutta la
permanenza in Vittorio
(circa tre mesi) ebbe –
scrive il tenente degli Arditi Alessandro Tandura in
data 4 novembre 1918 – dal
Cappellano Militare don Apollonio Piazza, prigioniero di guerra, largo e incondizionato appoggio. È
merito del suddetto don
Piazza se il sottoscritto
poté comunicare al proprio Comando per mezzo
di piccioni viaggiatori, utilissime e delicate notizie
sul nemico. Egli aiutò inoltre, a rischio di venir fucilato, il sottoscritto a tenersi nascosto, poiché la
sua presenza a Vittorio era stata segnalata al Comando austriaco».
Fra questi religiosi anche suor Elettra Veronesi
delle Suore della Misericordia che dal paesetto di
Lago, dove giunse nel
1910, resta a consolare, assistere e aiutare chi non ha
potuto o voluto passare in
tempo e per tempo il Piave. Vede arrivare croati,
slavi, bosniaci «con gli zai-
ni rigonfi, le spalle cariche
di soffici e candide coperte di lana, di solide scarpe,
riparati sotto la pioggia da
ombrelli e ombrellini d’ogni colore. Sono più di sei
mesi che si vive senza poter provvedere nulla, perché botteghe non ne esistono più. Senza pane, senza polenta, privi di olio, di
lardo, di burro, di medici
e di medicine; se i nostri
non vengono presto a liberarci – annota la religiosa sul diario – la nostra sorte è fissata. Che cosa si può
sperare di raccogliere se il
frumento è stato falciato
per darlo in pasto ai cavalli, le patate appena piantate tolte e mangiate dai soldati affamati? Si allineano
le bare dei vecchi e dei piccoli e le donne non hanno
più occhi che per piangere». «Ella – commenta Carlo Trabucco – sta a rappresentare le centinaia di
suore che da San Donà a
Belluno, da Valdobbiadene a Cividale, da Vittorio a
Fonzaso a Udine a Portogruaro, hanno profuso tesori di abnegazione e di sacrificio (scontato da alcune
con la vita) a favore della
popolazione, che ha guardato alle sue suore come a
specchio di quella bontà
che durante quei dodici
mesi (di occupazione, ndr)
non è stata certo profusa
dagli invasori».
Mario Sanson
e
L’AZiON
Domenica 14 novembre 2004
La visita di Ciampi
a Moriago
riporta alla luce
anche l’eroismo
di tanti parroci durante
l’occupazione del ’17-’18
A CONEGLIANO, PIEVE E SACILE
Attori di prim’ordine
nei teatri diocesani
N
ovembre segna l’avvio della nuova stagione di prosa 2004-2005
nei teatri Accademia di
Conegliano, Zancanaro
di Sacile e Careni di Pieve di Soligo. All’appello
manca ancora il Verdi di
Vittorio Veneto e il Cristallo di Oderzo. Gli spettacoli in programma nelle tre sedi sono tutti di
grande richiamo, con interpreti e registi di fama
nazionale e internazionale. La novità consiste
nell’aver voluto inserire
in cartellone, oltre alla
tradizionale prosa, anche altri generi, come il
balletto, il recital “misto”
di musica e recitazione,
il monologo.
La stagione nei tre
teatri durerà fino alla
prossima primavera.
L’Accademia propone
al suo pubblico otto spettacoli, lo Zancanaro sette e il Careni quattro. Gli
abbonati hanno coperto
già buona parte dei posti disponibili, per cui
non sarà facile riuscire
ad acquistare biglietti
singoli. Chi fosse inte-
DA PONTE:
Concerto
dei Filarmonici
M
artedì 16 novembre,
alle 20.45, al teatro
Da Ponte di Vittorio Veneto
concerto dell’Accademia i Filarmonici, Sergej Krilov violino e Alberto Martini primo
violino.
Verranno eseguiti brani di
Mozart (Ouverture de Le
Nozze di Figaro), Beethoven
(Concerto in re magg. op. 61
per violino e orchestra) e
Haydn (Sinfonia in mi bem.
magg. op. 99).
MUSICA E DANZA
SACILE Venerdì 12 novembre dalle
21 al Palamichieletto concerto di Max
Pezzali.
Per informazioni 049-8644888.
LUTRANO Sabato 13 alle 20.45 in
chiesa a Lutrano in occasione della Festa del ringraziamento concerto vocale e strumentale con Sandro Carnelos
all’organo, il quintetto di ottoni Plavis
Ensemble e il coro Giovani del Contrà
di Camolli diretto da Roberto Brisotto.
CISON Per la rassegna “Soul
&Strings” sabato 13 alle 21 al teatro
La Loggia concerto di Eric Roche.
CONEGLIANO Per i “Concerti aperitivo 2004”, domenica 14 novembre alle 11 al ridotto del teatro Accademia concerto del Quartetto Ianus.
Andrè De La Roche il 14 novembre è a Conegliano
Paolo Poli il 25 novembre è a Sacile
Arnoldo Foà il 25 novembre è a Pieve
Johnny Dorelli il 4 dicembre è a Conegliano
ressato dovrà perciò
muoversi per tempo. Le
rappresentazioni saranno tutte in orario serale
(inizio alle 21), ma all’Accademia di Conegliano sono previste anche quattro repliche domenicali pomeridiane.
gione comincerà domenica 14 novembre con
“Don Chisciotte, ovvero
storia del cavaliere della fantasia”. Protagonista il ballerino e attore
Andrè De La Roche. Lo
spettacolo è liberamente
tratto dal romanzo di Miguel De Cer vantes, di
cui ricorre quest’anno il
quarto centenario della
pubblicazione.
Esso
I primi spettacoli in
cartellone
All’Accademia la sta-
COMUNALE DI TREVISO:
Le nozze di Figaro
V
enerdì 12 novembre alle 20.45 e domenica 14 alle 16 al Teatro Comunale di
Treviso viene rappresentata l’opera “Le nozze
di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Figaro è interpretato da Francesco
Verna mentre la regia è
a cura di Maurizio Scaparro. Le musiche sono
eseguite dall’orchestra
Accademia i Filarmonici mentre il coro è l’Athesis Corus diretto da Filippo Maria Bressan. Organizza Teatri spa.
COLLALTO Domenica
14 novembre alle 16 nella chiesa di San Giorgio
per il Festival organistico
internazionale concerto del maestro
Rob Waltmans.
MOSTRE
SARMEDE La XXII edizione della
Mostra internazionale dell’illustrazione
per l’infanzia si può visitare fino al 19
dicembre nei seguenti orari: feriali: 913, 14-16 e 20-21.30; festivi e prefestivi 10-12.30 e 14.30-21.30.
CONEGLIANO Alla galleria di via
Rosselli si può visitare la mostra “Momenti, paesaggi e poesia nei fiori” con
opere di Gabriella Lorenzet. Aperta fino al 14 novembre dalle 9.30 alle 12
e dalle 15 alle 20, chiusa il lunedì.
CONEGLIANO Alla galleria del-
sarà rappresentato anche a Sacile il prossimo
7 febbraio 2005.
Nella serata di giovedì 25 novembre andranno in scena contemporaneamente i primi due spettacoli in cartellone nei teatri Zancanaro di Sacile e Careni
di Pieve di Soligo. Nella
cittadina friulana Paolo
Poli presenterà la commedia in due tempi “Il
ponte di San Louis Rey”,
scritta e interpretata da
lui stesso e tratta da un
romanzo dell’americano
Thorton Wilder. Sabato
27 e domenica 28 novembre la si potrà vedere anche a Conegliano.
A Pieve di Soligo toccherà invece ad Arnoldo
Foà, uno dei “grandi vecchi” del teatro italiano, inaugurare la stagione
con il monologo “Novecento” di Alessandro Baricco, testo da cui qualche anno fa fu ricavato il
film di Giuseppe Tornatore “La leggenda del
pianista sull’oceano”.
Ancora all’Accademia
di Conegliano, sabato 4
e domenica 5 dicembre
Johnny Dorelli e Antonio Salines proporranno
“I ragazzi irresistibili”,
un classico brillante di
Neil Simon. Il giorno 13,
a Sacile, appuntamento
con “Tartufo” di Molière, che avrà Flavio Bucci come protagonista.
Athos Tassi
SALVADOR DALÌ A VENEZIA
È
veneziana la mostra centrale del centenario della nascita di Salvador Dalì,
grande protagonista del Surrealismo novecentesco. Al genio ribelle e poliedrico del maestro catalano, palazzo Grassi dedica, fino al 16
gennaio, una delle retrospettive più complete e meglio selezionate degli ultimi anni. Una mostra di oltre 200
opere che ripercorre a ritroso
l’esperienza anticonformista di
Dalì: dagli ultimi lavori più decadenti e crepuscolari fino alle cosiddette “opere atomiche”; dagli ologrammi fino alle
sperimentazioni pittoriche dei pri-
l’Assunta di piazza Cima c’è la mostra
“Colore e poesia” di Luciana Vettorel
Ghidini. Aperta fino al 14 novembre
dalle 15 alle 19.30 da martedì a venerdì, sabato domenica e festivi dalle
10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30.
CONEGLIANO Fino al 21 novembre a palazzo Sarcinelli si può visitare “Foto di famiglia con città”, mostra
di immagini su come sono cambiati Conegliano e i coneglianesi dal 1872 al
1954. Orario: da lunedì a venerdì 913 e 15-19, sabato e domenica 10-19.
SAN VENDEMIANO Nella sala esposizioni in municipio resta aperta fino al 21 novembre la collettiva di pittura “Acqua e colore”. Da venerdì a domenica 16-19, domenica anche 10-12.
13
COLLALTO
Concerto
d’organo
col maestro
Waltmans
L
a chiesa di San Giorgio a Collalto di Susegana ospita domenica 14
novembre alle 16 un concerto di Rob Waltmans,
nell’ambito del Festival organistico internazionale
diretto dal trevigiano Donato Cuzzato, che la sera
prima presenta a Meolo
nel Veneziano i contenuti
musicali del suo ultimo cd
di musiche bachiane.
Promosso dall’Amministrazione comunale di Susegana, da Festeggiamenti Collalto col sostegno di
Banca Prealpi e Globo, il
concerto vedrà anche l’esibizione del coro “I Cantori di Sottoselva” di Santa Lucia di Piave diretti da
Camillo De Biasi.
Waltmans,
che è uno
dei più affermati
organisti
olandesi,
eseguirà al “Roverato” della chiesa di San Giorgio la
Sonata in re minore di Antonio Diana e a seguire
musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck, Johann
Sebastian Bach e Nicolò
Moretti. (AM)
re
t
s
o
M
mi anni Venti. Rifiutando facili scandali estetici, finalmente
l’esposizione veneziana riabilita l’immagine di un Dalì meno popolare e più
segreto, sempre originale e profondo nella sua
ricerca artistica, durata tutta una vita.
La mostra “Salvador Dalì” è a palazzo Grassi dal 12 novembre fino
al 16 gennaio 2005; aperta tutti
i giorni dalle 10 alle 19; costo
del biglietto, intero 10 euro;
informazioni e prenotazioni telefono 041-5231680, fax 0415286218 sito web www.palazzograssi.it. (EP)
OGLIANO Fino al 21
novembre si può visitare
alla ex scuola elementare
“Foto dall’album di famiglia - fotografie di Ogliano nella prima metà del ’900”. Aperto sabato e
domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15
alle 19.
CORDIGNANO Fino al 21 novembre nella sede di via Garibaldi si
può visitare la mostra del Premio nazionale di pittura, acquerello e grafica. Da giovedì a sabato dalle 17 alle
20, domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20.
MANIFESTAZIONI
E INCONTRI
VITTORIO VENETO Venerdì 12
al ristorante Postiglione di Serravalle,
per la rassegna “Intavolando” della mo-
stra dell’illustrazione di Sarmede, mostra di illustrazioni di Elham Asadi.
SARMEDE Sabato 13 dalle 15 alle
19 e domenica 14 dalle 9 alle 13 e
dalle 14.30 alle 18.30 laboratorio “Illustrando” con Alessandra Cimatoribus.
VITTORIO VENETO All’area Fenderl sabato 13 alle 17 “Serata metafisica: contaminazioni di esperienze poetico-visive oltre il reale”.
CONEGLIANO Martedì 16 novembre alle 18 nel salone di palazzo Sarcinelli presentazione del libro “Luce di
vita” di Enza Venturin.
VITTORIO VENETO Giovedì 18
alle 20.30 nella sede della Comunità
Montana in viale Vittorio Emanuele conferenza di Antonio Salvador su “Castelli
e siti fortificati del cenedese medievale”.
e
L’AZiON
Nostri
A
utori di libri non sono solo gli scrittori. Meritano
infatti il nome in copertina anche gli illustratori, segnatamente quando
si tratta di libri
per bambini,
che
hanno
spesso orecchi
per le parole
lette da mamma o nonna,
mentre proprio sulle immagini fissano gli occhi.
Libri
Scrivo il mio nome
sui libri che compro solo
dopo averli letti,
perché soltanto allora posso dire
che sono veramente miei.
Carlo Dossi
UN LIBRO SULL’ALTA MARCA TREVIGIANA
Francesco Galifi poeta
della macchina fotografica
L
a vera fotografia,
procedimento assieme ottico, meccanico e chimico, non può
che essere istantanea. Ecco
perché possono servire degli anni per scattare le foto
per farne un libro.
In realtà le foto di Francesco Galifi che illustrano il
libro “Itinerari di un paesaggio nell’Alta Marca trevigiana”, edito da Dario De Bastiani, non sono nate per en-
trare in un libro, ma “per rispondere all’esigenza interiore di farle” come spiega
l’autore nell’intervista riportata qui sotto.
Scatti realizzati dal 1998
al 2002, istanti immortalati
dopo una ricerca paziente e
tenace del soggetto, del punto di vista, della stagione e
dell’ora.
“Una splendida serie di
frammenti di bellezza – spiega nell’introduzione Aldo
Toffoli, che ha curato alcune
pennellate di parole a cornice delle immagini – che sono un’esortazione a noi, figli
di questa terra, a conoscerla
meglio, per amarla di più. E
un invito a tutti gli
altri a venire da
queste parti, a confrontare la suggestione delle immagini con gli inesauribili incanti della
realtà”.
“IL MIO LIBRO È FRUTTO
DI UNA PASSIONE”
bituato a “costruire” le mie foto: vado in un posto, lo guardo, ci
torno più volte, lo
costruisco anche
con la fantasia, immaginandolo alla mattina, alla
sera, con varie luci. Poi aspetti che succeda qualcosa e magari non succede
niente e torni a casa sconfitto… un’altra volta arrivi
un attimo prima o dopo…
vai per fotografare una cosa e torni indietro abbattuto, mentre un’altra volta
succede qualcosa, la riprendi e ti senti un grande.
Per esempio, la foto dal
Pizzoc con le nuvole: è un
fenomeno che succede
spesso, ma volevo immortalarlo con una certa luce,
certi colori… ci sono tornato spesso prima di fare
quella giusta.
Le foto sono finalizzate
alla mia necessità interiore di farle, poi è ovvio che
cerchi di venderle, di veicolarle in tutti i modi, che
«Q
uesto libro non
è una raccolta
di foto – racconta Francesco Galifi, fotografo trentaquattrenne coneglianese
– è il frutto di una passione. Una scelta sostanzialmente estetica, tra tante foto, per la quale devo ringraziare l’editore De Bastiani che mi ha lasciato libertà assoluta nella scelta:
io ho cercato di andare incontro alla sua esigenza di
pubblicare anche foto che
fossero descrittive delle
zone, ma di fatto ho avuto
carta bianca per scegliere
foto che mi piacevano.
È difficile per me indicare una foto piuttosto di
un’altra: diciamo che certe a me dicono di più per
le sensazioni provate, tipo
un tramonto dal Pizzoc, o
un casolare fuori Vittorio,
ma è soggettivo. Potrei dirne altre più particolari, ma
Francesco Galifi
potrebbe essere persino
banale. Di certo potrei raccontare tutte le foto, una
per una, per come sono nate».
Una foto come questa arriva per caso, o
bisogna appostarsi
come i cacciatori in
attesa della preda?
«Gli scatti avvengono in
vari modi: puoi essere terribilmente fortunato passando per un posto e trovandovi qualcosa di bello,
ma generalmente sono a-
IDO DA ROS: Gli avvenimenti vittoriesi
dal 1900 al 1980
U
n compendio del ventesimo secolo
vittoriese. È quanto offre “Vittorio
Veneto 1900-1980”, l’ultima fatica letteraria
del vittoriologo Ido Da Ros. Con la formula
dell’almanacco – un anno, una pagina – ripercorre i piccoli grandi avvenimenti della
vita cittadina, attingendo al patrimonio della ricerca d’archivio tra i giornali che ha già
trasposto negli otto volumi delle sue “Cronache vittoriesi”. Il risultato è uno sguardo
a volo d’angelo su una città che cambia, esposto a concisi flash di assai agile lettura.
Ido Da Ros, “Vittorio Veneto 19001980”, Grafiche De Bastiani, 7,90 euro.
INFANZIA
“Oscar, il topo
stilista”
di Donata
Dal Molin
Come quelle, al solito dolci
e con più motivi diversi che si
intersecano su uno sfondo che
non è mero sfondo, su cui s’agitano personaggi comunque
addolciti di luce soffusa, della
disegnatrice vittoriese – scuo-
Un’operazione editoriale
attesa – si avvertiva infatti la
mancanza di un testo fotografico della zona – e un’interessante operazione di
marketing: per lo stesso libro infatti sono state realizzate tre copertine, una dedicata a Vittorio Veneto, una a
Conegliano, una al Quartier
del Piave. Dalla vendita dei
“tre” libri si potranno trarre
conclusioni in tema di interesse dei cittadini, di turismo, di cultura.
ti diano un ritorno economico».
Sei soddisfatto del
prodotto?
«Non sono mai soddisfatto delle mie foto, trovo
sempre le imperfezioni.
Sono più soddisfatto della
veste grafica e del libro nel
suo complesso che delle
mie foto in sé. A parte qualche caso».
Una passione che avevi nel sangue.
«Mio nonno faceva foto, io non l’ho praticamente nemmeno conosciuto.
Non so se è questione di
sangue: so che far foto mi
fa star bene e male al contempo; quando riesci a fare parte di quel che vorresti, ti ripaga di tutte le altre volte che invece non ci
riesci».
Alessandro Toffoli
LIBRO VOLUTO DAL CORO ANA
Così cantavano
i nostri Veci
D
efinirlo
“libro”
è insieme improprio e riduttivo. “Così
cantavano i nostri Veci”, la fatica editoriale
del coro Ana di
Vittorio Veneto racchiude
infatti in sé diverse sezioni.
Innanzitutto 18
canti, con testi
e spartiti, una
serie di testimonianze di
storia e “cose alpine”, saggi sui canti popolari e sui
“cromosomi” del coro Ana, con l’ausilio di alcune note “firme” vittoriesi. Particolarmente interessante la
sezione delle
“lettere dal
fronte”, toccanti messaggi scritti a casa dagli alpini in guerra,
corredati di foto inedite.
Il tutto tradotto a fronte in
portoghese, in omaggio
dei tanti italiani emigrati
in terra brasiliana, dove
invero il libro è apparso
prima ancora che in Italia,
in occasione della tournée
sudamericana del coro in
settembre.
Un testo ricco insomma, che per certi versi anche disorienta, da quanto
materiale contiene.
Il libro nasce ai 45 an-
ni di vita del coro e “più che
scritto vorrebbe
essere parlato –
si dice nell’introduzione del libro, a firma di
Giovanni Coan,
presidente del
coro e primo ispiratore del libro – idealmente discusso assieme davanti ad
un’ombra sui
quattro argomenti che lo compongono: canti popolari, canzoni di guerra, inni goliardici e... i nostri cromosomi. Il coro,
che canta calcando quel
cappello alpino che lo ha
allenato a dare sempre,
tenta di ricordarci anche per un
solo istante i veri valori
della vita che un sistema
sempre più egocentrico
tende a nasconderci”.
Un libro insomma da
“ascoltare”, da sfogliare,
da cantare seguendo gli
spartiti o a “memoria”,
cogliendo le emozioni raccolte in 296 pagine modernamente impaginate,
in un singolare affiancamento dei colori seppia
delle immagini d’epoca,
con quelli delle foto tematiche a corredo dei vari canti. (AT)
Un libro
da ascoltare
più che
da leggere
INNOCENTE AZZALINI: Le ferite
della Grande Guerra
S
la mostra di Sarmede – Donata Dal Molin Casagrande. Il
suo ultimo lavoro esce per le edizioni San Paolo Junior, ed è
“Oscar, il topo stilista”, storia
di un topo che nella spazzatura non cerca cibo ma stoffe colorate per rivestire gli altri animali e colorare la sua vita. Una
narrazione in cui Dal Molin arricchisce di anima e colori (stavolta ad acrilico) una fiaba scritta dalla trevigiana Laura Fistarol. Donata Dal Molin, Laura Fistarol, “Oscar il topo stilista”, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2004, 4 euro. (TB)
abato 13 novembre, alle 16.30, al palaingresso della Fiera di Godega, viene presentato “Piave, le ferite della Grande Guerra. Novembre 1917-ottobre 1918” di Innocente Azzalini e Giorgio Visentin. Libro stampato in occasione della visita del
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi all’Isola dei Morti, in territorio di Moriago della Battaglia, lo scorso
3 novembre.
Scritto «per non dimenticare i soldati
caduti nelle tre battaglie del Piave – commenta Innocente Azzalini –, i civili deceduti per stenti e per fame nei territori occupati e il patrimonio artistico irrimediabilmente perduto». (MS)
VITTORIO:
Presentazione di un
libro su Al Qaida
A
l Qaida; chi è, a cosa mira, perché è ancora così
potente? Cerca di rispondere a
queste domande “Al Qa’ida. Dall’Afghanistan a Madrid”, saggio
dello scrittore ed editore romano Alberto Castelvecchi. Che
verrà a presentarlo e a dibattere con i lettori sabato 13, alle 21,
alla libreria Fenice in viale della
Vittoria a Vittorio Veneto. Informazioni: [email protected]
e
L’AZiON
Veneto Sociale
Da sostenere nell’attuale smarrimento
Per la famiglia,
malgrado tutto
L
a famiglia tradizionale,
papà,
mamma e figli è
definitivamente passata di
moda? Ha ancora senso
parlare di stabilità matrimoniale e di continuità affettiva? Oppure separazioni e “singletudini”, modelli dilaganti, sono le nuove
conquiste sociali? Ecco solo alcuni dei quesiti chiave
che hanno dominato il convegno “Legami, perdite, ricostruzioni. Quali sentimenti nel nuovo scenario
familiare?”, tenutosi, sabato 30 ottobre, al Centro
studi mons. Franco Costa
della Fondazione Bernardi, a Parè. Unanime e urgente la strada da percorrere, per fronteggiare lo
smarrimento della famiglia. È la strada del recupero del suo ruolo sociale,
del riconoscimento come
bene della collettività. Un
ruolo sociale che si gioca
sulla tutela di due elementi essenziali. La sfera degli
affetti e delle relazioni, che
oggi soccombe a individualismi e bisogni materiali. Il fronte del legame
matrimoniale, inteso come
progetto di unità e di libertà per la coppia.
Forte l’appello di monsignor Giuseppe Zenti per
uno sforzo comune nella
salvaguardia della famiglia. «La Chiesa, la diocesi tutta con il suo vicario
pastorale per la famiglia,
le parrocchie e il lavoro sinergico di tutte le istituzioni non si tirano indietro
di fronte a questa nuova
sfida – afferma il vescovo
Zenti: sulla
famiglia la
diocesi non si
tira indietro
Gallo (Ulss 7):
cerchiamo di
sanare i conflitti
familiari
Zenti – e lo fanno riproponendo il Vangelo della famiglia, mettendo a disposizione i principi umanistici della pedagogia cristiana… Perché occorre continuare a credere in una famiglia cristiana stabile,
fondata sull’indissolubilità
NUMERO VERDE PER IL VENETO
Telefono ai non udenti
grazie al Servizio Ponte
P
arte anche in Veneto il Servizio Ponte.
Componendo il numero
verde 800.011.805 tutti coloro che chiamano dalla Regione Veneto potranno gratuitamente mettersi in contatto telefonico con la persona non udente con la quale vuole comunicare (che
risponderà a mezzo computer), su tutto il territorio
nazionale, attraverso operatori qualificati e preventivamente formati dall’Ens
(Ente nazionale sordomuti), mentre per chi chiama
fuori dal territorio regionale il servizio sarà attivo con
il numero 049-684863 al costo di una normale telefonata interurbana. Per chi si
trova fuori casa, infine, il
servizio sarà attivo anche
attraverso cellulare con il
numero 335-1558230. Il Servizio Ponte, che partirà nel
mese di dicembre, sarà attivo in via sperimentale dal
lunedì al venerdì dalle 9 al-
e sulla reciprocità della
coppia».
In prima linea nelle politiche familiari anche le
Amministrazioni comunali, le Ulss, i Servizi materno-infantili, gli Osservatori per la famiglia e i tre
Consultori locali, con i loro progetti mirati, a soste-
le 13 e dalle 15.30 alle 19.30,
il sabato dalle 9 alle 13. A cominciare dal Regno Unito,
tutti i paesi europei, ad eccezione dell’Italia, istituiscono già dagli inizi degli
anni Ottanta il servizio nazionale gratuito di “Relay”,
ossia il Servizio Ponte, un
servizio che consente ai
sordi pari opportunità di accesso e utilizzo delle telecomunicazioni. Oggi, in tutti i paesi europei, eccettuati Spagna e Francia, il Servizio Ponte nazionale è non
solo gratuito, ma anche attivo 24 ore. Ma ora, meglio
tardi che mai, anche il nostro Paese si adegua.
Daniele Duso
gno della relazionalità e
del consolidamento tra i
coniugi. «Come consultori cerchiamo soprattutto di
agire in termini preventivi, di aiutare la coppia nel
suo ruolo affettivo e genitoriale – puntualizza lo psicologo Francesco Gallo,
A
Fond.
Bernardi:
convegno su
“quali
sentimenti
nel nuovo
scenario
familiare”
responsabile del consultorio coneglianese – mentre
vorrei ribadire che la mediazione familiare non è una terapia per famiglie, una panacea di tutti i mali…
È solo una modalità di lavoro, per sanare i molti
conflitti e tensioni che seguono a separazioni e divorzi». Una famiglia, quella tradizionale, protagonista “in nero” di tanta cattiva stampa e pessima tivù.
«Per carità, finiamola con
i modelli fuorvianti imposti dai giornali e dalla televisione – sottolinea il
giornalista Umberto Folena, vicedirettore dell’Adige di Trento – che sguazzano nel torbido, inneggiano ai single… Alla cosiddetta liquidità affettiva
dei rapporti instabili e
frammentari… Puntiamo
di nuovo sull’impegno etico a favore della famiglia,
sugli ideali, sul “per sempre”… Così i nostri figli
non avranno paura del matrimonio e di un futuro che
si misuri con i sentimenti
duraturi non con le regole
del mercato».
Elena Pilato
REGIONE
pprovate
dalla
Giunta regionale
veneta le linee
guida per il progetto personale di
“Vita indipendente”. La delibera di
Giunta registra un
passo avanti verso
l’obiettivo di consentire a una persona adulta con disabilità fisico-motoria di poter
vivere in autonomia.
Non cambiano i destinatari: persone adulte, tra i 18
e i 64 anni, con disabilità fisico-motoria, con invalidità
al cento per cento e indennità di accompagnamento.
La Regione del Veneto già
nel 2002 aveva disposto la
realizzazione di progetti finalizzati alla vita indipendente, in seguito tornando,
nel 2003 e nell’anno in corso, a riservare un apposito
finanziamento per la realizzazione dei progetti di vita
indipendente. Sulla base del
numero di ore di assistenza
personale assegnate – così
funziona il progetto – vengono programmate azioni
da parte della persona con
disabilità e assunte persone, con regolari contratti di
lavoro, per svolgerle. Azioni che possono riguardare
tutti gli ambiti della vita del-
la persona, dalla
cura personale all’ambito
domestico, all’attività in casa
e fuori casa. Spetta
proprio all’interessato scegliere, autonomamente
(pur non potendo assumere parenti), i propri assistenti personali, in base a
conoscenza e fiducia nella
persona.
La testimonianza - «Ci
sono anche difficoltà oggettive – spiega Gianfranco
Bastianello, veneziano del
Cavallino, uno dei fruitori
del progetto – ad esempio
nella ricerca e nell’ingaggio
dell’assistente. È faticoso
trovare una persona che sa
venirti incontro, ancor più
qualcuno che lo faccia ad orari flessibili e con lo stipendio esiguo. Nonostante
tutto sono felice di aver registrato passi da giganti fatti anche a livello amministrativo, con il Progetto che
ormai si è tramutato in Programma di Vita indipendente, ossia da iniziativa
sperimentale a consolidata:
per noi è questa la maggiore conquista». (DD)
Progetto “Vita
indipendente”
per i disabili
fisici adulti
Domenica 14 novembre 2004
15
TERMANINI PRESIDENTE
DELL’ANGSA PER L’ULSS 7
Per l’autismo
«T
i prende l’angoscia quando sei
di fronte ad un futuro incerto» dicono i genitori di
Marco Termanini, che dopo poco tempo dalla nascita ha presentato caratteristiche proprie dell’autismo. Ossia una situazione comportamentale e psichica che porta
all’isolamento, alla
paura di quanto c’è attorno.
Può degenerare anche
nell’autolesionismo.
Ora Marco ha 33 anni
e riesce a vivere una vita
tranquilla.
Due genitori che non
hanno mai perso la volontà e la speranza che il
figlio migliorasse. Sono
stati, e lo sono tuttora,
quanto di meglio ha potuto aiutare Marco. «Abbiamo sempre guardato
ad un inserimento di
Marco nella società».
Hanno lottato per ottenerlo. Visite mediche per anni, fino a
quando sono entrati in contatto con
il dottor Zappella, primario di Neuropsichiatria a
Siena nell’82, che applicava la terapia innovativa “holding”,
arrivata dall’America.
zio dell’anno abbiamo aperto una sezione anche a
Vittorio Veneto, con competenza per tutto il territorio dell’Ulss 7, in collaborazione con l’Ulss e il
Ceod di Cozzuolo». Obiettivo dell’Angsa, oltre
al mutuo aiuto tra famiglie, è anche
sensibilizzare le autorità
e le opinioni
pubbliche.
Nella ferma
convinzione
che il sofferente di autismo richiede
un impegno
specifico e ad hoc per valorizzare le potenzialità
che senza dubbio ha».
Al fianco di Marco - Il
metodo che ha aiutato
Marco è basato sul rispetto del suo tempo e
sulla programmazione
delle attività della sua
giornata. Ogni momento
è programmato attraverso
uno
schema
con disegni
che raffigurano cosa
deve fare e
dove deve
andare.
«C’è bisogno di molto aiuto e
noi – concludono Marilena e Luigi Termanini, che
ricopre la carica di presidente dell’Angsa Ulss 7 –
siamo stati
fortunati. Perché, oltre al
sostegno delle istituzioni,
in tutti questi
anni un gruppo di ragazzi,
indirizzati
dalla parrocchia, con molta costanza
hanno fatto
compagnia a Marco e lo
hanno portato in gita al
mare o in montagna, o lo
hanno fatto giocare».
Ora l’obiettivo è
realizzare una
comunità-famiglia
per autistici
La nascita
dell’Angsa Da quel momento Marco inizia a
parlare.
E
dall’incontro
con Zappella
nasce il primo nucleo
Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti
autistici) a livello nazionale. «Volevamo riunire le
famiglie con questo problema. Poi abbiamo considerato il fatto che sul
territorio locale non c’era
alcuna struttura per aiutare le famiglie che vivono questo problema, così
è nata la sezione di Treviso, alcuni anni dopo seguita dal professor Goran
Dzingalasevich. Dall’ini-
Una comunità-famiglia per autistici - Concludono i Termanini: «Ora cerchiamo uno spazio
per l’istituzione di una comunità famiglia, con posti
di prima accoglienza, dove i ragazzi possano andare a vivere. E possano
smettere di pensare “Perché io no?”».
Isabella Mariotto
Il Piccolo Rifugio
di Vittorio Veneto
si rinnova
e ristruttura.
Vedi servizio
a pag. 22
Curiosando
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
In casa, attenti agli incidenti!
G
li incidenti domestici hanno assunto notevole importanza per l’elevato numero di persone che coinvolgono. Da un’indagine statistica dell’Organizzazione mondiale della sanità risulta
che questa tipologia di eventi, che non risparmia nessuna fascia di età, rappresenta nei Paesi sviluppati la prima causa di
morte dei bambini mentre le categorie di
persone in assoluto più colpite sono le casalinghe e gli anziani. Ogni anno si verificano tre milioni e mezzo di infortuni tra le
mura domestiche, il doppio degli incidenti
stradali e quattro volte gli incidenti sul lavoro. Le cause sono le più svariate: distrazione, superficialità, scarsa conoscenza o totale inosservanza delle norme di sicurezza, presenza in casa di apparecchi o
sostanze pericolose. Le tipologie di incidenti più comuni sono le cadute, gli urti,
i tagli, le ustioni e le intossicazioni, mentre i luoghi dove questi avvengono con più
frequenza sono la cucina, il bagno e le scale. Oltre alla stretta osservanza delle normative vigenti che regolamentano l’uso
degli impianti elettrici e del gas, per evitare di incorrere in incidenti è indispen-
sabile adottare dei comportamenti che si
attengano a semplici norme di buon senso. In cucina non si devono usare vestiti
svolazzanti o tenere capelli lunghi sciolti,
bisogna sorvegliare sempre le pentole sul
fuoco e impedire ai bambini di avvicinarsi ai fornelli. Non si devono introdurre le
mani nelle apparecchiature elettriche
quando la spina è inserita, gli attrezzi da
cucina vanno riposti in luoghi sicuri. In bagno non si devono toccare gli strumenti
elettrici in presenza di acqua, i tappetini devono essere dotati di antiscivolo. Gli elettrodomestici vanno usati correttamente e
controllati con frequenza per verificare
che i cavi non siano lesionati o scoperti.
Grande attenzione deve essere posta alle
condizioni generali e alla manutenzione di
parapetti, balconi e scale. Infine ricordarsi di maneggiare con cautela le sostanze
pericolose come i detersivi, gli insetticidi
e i solventi leggendo accuratamente le istruzioni riportate sull’etichetta, evitando
di travasarle in recipienti inopportuni, come le bottiglie di acqua minerale, e mantenendole in luoghi sicuramente al di fuori della portata dei bambini.
Schegge di Storia
È
con uno spirito
dolce-amaro
che 800 vittoriesi, guidati dal vescovo Cunial, sono pellegrini dal
Papa il 28 agosto 1979.
L’emozione per l’incontro con Karol Wojtyla si
mescola con l’amarezza:
non è il Papa che speravano di incontrare. L’incontro doveva essere
con papa Giovanni Paolo
I, il nostro vescovo Albino Luciani. L’incontro doveva celebrare il primo
anno di uno sperabilmente lungo pontificato,
che invece durò soltanto
33 giorni.
Ma se
non fu festa con papa Luciani,
fu festa nel
nome di
papa Luciani, quell’udienza pontificia a Castelgandolfo; al Papa
scomparso dedicò l’omelia il suo polacco successore. E a Giovanni
Sulla tomba
di papa Luciani
Paolo II i vittoriesi donarono, raccontano i
giornali dell’epoca, anche vino di Motta di Livenza e del Quartier del
Piave.
Eppure per certi versi l’incontro con papa
Luciani ci fu lo stesso.
Come questo avvenne,
lo raccontava all’epoca
don Giovanni Dan, che
era direttore de L’Azione. “Ci siamo incontrati con lui nelle grotte vaticane.
L’incontro
era stato programmato
per incontrare Giovanni
Paolo I vivo
nel suo primo
anniversario
di pontificato: i disegni soprannaturali hanno invece
voluto che l’incontro si
svolgesse attorno alla sua
tomba. Da incontro di
L’incontro
ad un anno
dall’inizio
del pontificato
gioia si è mutato in un incontro di profonda commozione. I ciclamini che i
pellegrini hanno posto
sulla tomba, con la loro umiltà e il loro profumo,
hanno voluto esprimere
l’omaggio umile e familiare ma, nello stesso tempo, profondamente sentito da tutti i diocesani”.
(4. fine)
L’atlante dei sapori
U
Le “fave dei morti”
della dinastia Manzoni
no dei dolci più noti e
più diffusi nel “dì
dei morti” sono
certamente e sicuramente le
“fave dei morti”, che i Manzoni, pasticceri in Ceneda (Vittorio Veneto) dal 1962, chiamano anche “dolcetti dei Santi”. Le “fave dei morti” in casa
Manzoni – pasticceri oggi rinomati e conosciuti nella Vittorio golosa, in particolare per
i loro dolci alla crema fresca,
anzi freschissima – le cominciò a fare Marcello, scomparso prematuramente a 24 anni.
Gli successero i fratelli Enrico
e Giuliano che rientrò dal Canada, e dal 1995 continuano la
tradizione di famiglia (in via
Del Fante), “fave dei morti” comprese, i figli di Giuliano, Anita e
Cristiano, diplomato al “Beltrame” di Vittorio Veneto.
A guardare gli ingredienti, le
“fave dei morti” sono dei dolci
di fattura piuttosto semplice, richiedendo nella ricetta “classica” (adoperata nelle cerimonie
funebri in Grecia, Egitto, a Roma, e addirittura in India e Perù)
essenzialmente pasta di mandorle da schiacciare in forma
quadrata o circolare ed eventualmente da colorare con tinte
che cambiano a seconda del luogo.
Per le “fave dei morti” nostrane, i Manzoni ci hanno messo del loro, nella fattispecie sostituendo le mandorle con i ben
più cari pinoli (22 euro al kg!),
poi ci vuole lo zucchero, il cacao
se si vuole dar colore, l’albume
d’uovo e vari aromi, i cui “nomi&percentuali” sono uno dei
segreti più gelosamente custoditi dalla casa.
«Ma ci vuole anche dell’altro
per far buoni questi dolci, che
facciamo una volta l’anno, e solo e soltanto nella settimana a cavallo del “dì dei morti”, e sta soprattutto – commenta Cristiano
– nella lavorazione esclusivamente a mano, e qui si impara solo lavorando, lavorando e lavorando!».
Andando a spulciare sui libri,
nel mondo greco le “fave dei
morti” erano credute uno strumento per “parlare” direttamente con l’Ade, cioè il mondo dei
morti collocato nelle viscere più
profonde della terra, e il mondo
COLFOSCO: SAN DANIELE
R
iconoscibilità e attaccamento per uno dei luoghi-simbolo della religiosità colfoscana.
Ruota attorno a questo binomio il valore della piccola chiesa di San Daniele profeta, ubicata sulle
colline, sopra la frazione
suseganese di Colfosco.
Riconoscibilità per quelle
linee architettoniche semplici ed essenziali, che la
rendono immediatamente individuabile, tra la ricca vegetazione sullo sfondo. Attaccamento per
quel posto speciale, che il
tempietto novecentesco
occupa nella memoria dei
colfoscani e delle loro tradizioni liturgiche. Una
chiesetta “popolare” per
la devozione diffusa che
la circonda e dal passato
piuttosto recente. Edificata nella prima metà del
Novecento, subito a ridosso del secondo conflitto mondiale, la chiesetta deve la sua consacrazione al presule cenedese Giuseppe Zaffonato,
nel 1949. Davvero di rara
bellezza lo scenario paesaggistico che la ospita,
lungo quelli che furono i
luoghi storici della Grande Guerra: un dolce declivio, prima dell’infittirsi
dei boschi, a metà strada
tra la sommità del Colle
della Tombola e la collocazione dell’attuale parrocchiale, più a valle. Originale anche l’evoluzio-
dei vivi. Il perché del nome “fave” risiede forse, o probabilmente, nel colore del fiore di
questa leguminosa, che è bianco maculato di nero.
In epoca assai ben più recente e il alcune zone del nostro Paese, la “fava dei morti”
veniva offerta ai parenti del defunto subito dopo il funerale.
Mario Sanson
ne funzionale della piccola cappella. All’inizio come modesto magazzino
per le attrezzature dei cavaioli e solo in seguito, “a
furor di popolo”, eletta
terzo luogo di preghiera e
di raccoglimento per la
comunità colfoscana. Insieme all’originaria e maestosa chiesa parrocchiale
altomedievale, rasa al
suolo dagli scontri bellici
del 1918: il sito archeologico e le rovine bonificate sono visitabili proprio
alle spalle del tempietto. E
alla parrocchiale attuale,
di origine ottocentesca,
ma riedificata nel 1920, alle pendici del Colle. Pregevoli e interessanti, all’interno dell’edificio, le
rappresentazioni sacre
dedicate al profeta giudaico, alla chiesa parroc-
chiale più recente, al Cristo dell’Isonzo e al crocefisso detto “Crose de Cavain”: tutte rigorosamente ad affresco. Nell’estate
del 2001 la chiesetta conosce nuova vita, grazie
al certosino lavoro di restauro del locale gruppo
Alpini. Restauro salutato
con plauso da don Luigi
Davanzo, parroco della
comunità colfoscana e benedetto dal nostro vescovo di allora, monsignor Alfredo Magarotto. Un’altra
suggestiva cappella ad impreziosire la fascia collinare della Sinistra Piave.
Meritevole di una riscoperta e di una piacevole
visita, specie per quella
forte anima devozionale
che non l’ha mai, del tutto, abbandonata.
Elena Pilato
18
Montagna
Domenica 14 novembre 2004
CAMMINAMONTI 2004
La cerimonia conclusiva dell’undicesima edizione
In montagna
serenamente
U
na platea di escursionisti vestiti a festa. Ma
anche una platea di persone d’ogni età attente a carpire qualche altro risvolto,
qualche significato nuovo
della loro passione per la
montagna. Per le montagne tutte.
Questo è lo spettacolo
che si rinnova ogni anno,
puntuale, il primo sabato
di novembre in occasione
del ritrovo di “Camminamonti”.
Per l’undicesima festa
sono giunti a Vittorio Veneto da ogni parte della
diocesi, ma anche da fuori. C’era da ritirare la maglietta-simbolo, spettante a
tutti quelli che durante la
stagione estiva hanno raggiunto almeno sei rifugi o
bivacchi.
Ma c’era anche da far tesoro di qualche personag-
gio da conoscere, oppure,
come stavolta di un servizio prezioso per chi frequenta le montagne: il Soccorso Alpino.
Inoltre c’era da rinnovare lo spirito di familiarità
e di condivisione che caratterizza ogni volta il ritrovo autunnale di “Camminamonti”, quest’anno favorito anche dalle immagini… Sì, perché dopo lo
spazio dedicato ai rappresentanti del Soccorso Alpino sono state proiettate
una sessantina di fotografie liberamente scelte tra
quelle allegate ai libretti di
“Camminamonti 2004”.
Ne è scaturita una frizzante carrellata di volti di
escursionisti d’ogni età, di
gruppi più o meno numerosi che hanno raggiunto
nel corso della stagione estiva tante mete diverse
per altitudine, difficoltà,
ambiente o clima.
Così si potevano ammirare i bei paesaggi gustati
dai giovani partecipanti alla spedizione “Sappadola”
o delle camminate dai componenti del Gruppo Gas,
degli amici di Aquarusa
del Gruppo San Donà.
E c’erano le scalate di Ugo Agnoletto o le camminate di Stelio Zava. O ancora le foto della famiglia
Scarabel o della famiglia
Andreola.
Particolarmente significativa era, però, l’ultima
immagine apparsa sullo
schermo dell’aula magna
del Seminario di Vittorio
Veneto (riprodotta al centro di questo paginone, ndr.) scelta per
la sua carica
simbolica.
Davanti al
Bivacco
ai
Loff la fami-
glia Amianti di Farra di Soligo – papà Francesco,
mamma Natalina, i cinque
figli Mario, Federico, Davide, Cristina e Ginetta –
posa per una fotografia in
cui compaiono ciascuno
con una maglietta di “Camminamonti”, ma tutte di edizioni diverse.
È evidente che ad ispirare l’originale idea della
foto siano stati una carica
di simpatia ed affetto nei
confronti di “Camminamonti”, iniziativa che in
questi anni ha accompagnato la vita della famiglia
Amianti come di tante altre.
È la riprova che l’obiettivo principale dell’iniziativa, pensata e proposta dal
nostro settimanale insieme
alle sezioni del Cai e ad altri gruppi ed enti locali, è
stato raggiunto: offrire
un’opportunità, alla portata di tutti, per tante belle
giornate a contatto con lo
speciale ambiente naturale
delle nostre montagne. E
da queste trarre serenità e
saggezza, e così vivere meglio.
Franco Pozzebon
I partecipanti a “Sappadola 2004” al Rifugio Berti; (nella foto grande in alto) la famiglia
Amianti di Farra di Soligo al Bivacco ai Loff; (qui sotto) il Gruppo Gas al Rifugio Tridentina;
(ancora più sotto) un’immagine di ragazzi divertiti al Rifugio Tita Barba, tratta dai libretti
della famiglia Scarabel di San Giacomo di Veglia
PER I 50 ANNI DI FONDAZIONE
Quei coraggiosi
del Soccorso Alpino
Q
uegli eccezionali,
generosi ragazzi
del Soccorso Alpino.
Su di loro innanzitutto
sono stati accesi i riflettori
di “Camminamonti 2004”. Il
motivo per dedicare loro la
meritata attenzione è il cinquantesimo anniversario
dell’istituzione, da parte del
Cai, del Corpo Nazionale
Soccorso Alpino e Speleologico.
Due rappresentanti del
Cnsas regionale veneto, Michele di Follina e Diego di
Pieve di Cadore, hanno raccontato ai partecipanti a
“Camminamonti 2004” la
storia, ma soprattutto l’attualità del Soccorso Alpino.
Hanno descritto le tecniche
utilizzate per gli interventi
d’emergenza. Ma hanno anche parlato di sé stessi, della spinta altruistica che li
porta a mettersi a disposizione per recuperare chi è
in pericolo lassù, sulle pareti di roccia. Hanno spiegato la soddisfazione che si
prova quando
si riesce a salvare una vita o
il dramma di
quando
si
giunge a recuperare solamente dei corpi.
E all’incontro di sabato
scorso, insie-
me ai due, sono intervenuti anche una dozzina di altri
volontari del Soccorso Alpino: tutti giovani alpinisti che
dal prossimo mese di gennaio faranno capo alla nuova Stazione Cnsas, con sede
a Revine, e in grado di intervenire prontamente in
tutta l’area prealpina.
Ma la premiazione di
“Camminamonti” è anche
l’occasione per tracciare un
bilancio dell’annata, riassumibile in alcuni dati: 431 i
partecipanti, ben più che
nelle precedenti edizioni;
I soccorritori
delle Prealpi
trevigiane
A
lla premiazione di “Camminamonti” per la prima volta sono stati presentati i componenti del Soccorso Alpino, un folto gruppo di giovani, che dal gennaio 2005 faranno parte della stazione destinata a
intervenire nelle emergenze riguardanti l’area delle Prealpi.
Quest’anno
431
partecipanti,
97 famiglie, 8
gruppi e 61
affezionati ai
tre “itinerari
speciali”
quasi cento – 97 per la precisione – le famiglie in cammino insieme; otto i gruppi:
alcuni “storici” e numerosi,
come gli Amici della montagna “Nino Lot” di Cordignano e il Gruppo Jonathan
di Motta, altri spontanei e
con meno partecipanti; ben
61 persone che hanno completato i tre itinerari speciali: al Vazzoler, al Pramperet
e alla foresta di Somadida…
Alla giuria non resta che
mettersi presto al lavoro per
proporre altre cose interessanti per il 2005.
Domenica 14 novembre 2004
IL “PREMIO CREATIVITÀ” AD ANNA CESCA
Tre pensieri stupendi
I
Tra i premiati
Renzo
Casagrande
di Carpesica,
il gruppo
vittoriese
“Insieme
per caso”
e il gruppo
“Nino Lot”
di Cordignano
1º - Anna Cesca, di Sacile
Respiro
Finalmente solo il silenzio di un vento leggero,
solo il profumo dolce e invitante dei ciclamini,
qualche fruscio... forse una volpe
che velocemente si nasconde da occhi indiscreti.
Sto sola coi miei passi
e ascolto ciò che mi
circonda e in silenzio
mi parla di pace.
2º - Katya Marsura, di Fontigo
Il pennello dell’artista ritrae la sua bellezza...
Le parole del poeta leggono il suo essere maestoso...
La fotografia immortala un istante del suo vivere...
Eppure solo chi sa ascoltare le voci,
i suoni e i silenzi,
conosce l’anima silenziosa e solitaria
della montagna.
I premiati del 2004
FAMIGLIA CON IL MAGGIOR NUMERO DI TIMBRI
DI METE RAGGIUNTE INSIEME:
Lucia Dal Farra di
Vittorio Veneto, con le figlie Tiziana ed Elisabetta
GRUPPO CON MAGGIOR
NUMERO DI TIMBRI DI
METE RAGGIUNTE INSIEME:
“Insieme per caso”
di Vittorio Veneto, con 10
componenti
GRUPPI SEGNALATI
* Gruppo Amici della montagna “Nino
Lot” di Cordignano, come gruppo più numeroso
(60 componenti)
* Gruppo Baby Club
di Motta di Livenza, per
la presenza costante e l’affetto dimostrato per
“Camminamonti”
GRUPPI CAMMINAMONTI (n. 8)
Gruppo Jonathan di
Motta di Livenza (28 componenti), Gruppo Gas (15
comp.), Sponky Trek di
Vittorio Veneto (12
comp.), Gruppo San
Donà (10 comp.), Gruppo
Escursionismo Vittorio
Veneto (10 comp.), Camminatori Fiorot ( 7 comp.)
IL PARTECIPANTE
PIÙ ANZIANO
Bruno
Benedet
di Cordignano, nato il 3 agosto
del
1930
(Gruppo
Nino Lot)
3º - Natalino Dal Col, di Solighetto
Voci mute e suoni
silenziosi echeggiano
là dove i sogni diventano realtà...
Davanti ai nostri occhi
si erge un mondo ricco
di rumori sordi e profondi:
non è l’infinito...
non è un qualcosa di irreale
ma semplicemente “la montagna”.
Renzo Casagrande, di
Carpesica, anche
quest’anno
protagonista; (qui
sotto) Bruno Benedet e
la moglie Mirella
Marchesin, di
Cordignano, tra gli
affezionati a
“Camminamonti 2004”
iusy Peris di Vittorio Veneto,
Stefania Cupello di Sedico,
Fabio Grando di Vittorio Veneto,
Andrea De Nardi di Conegliano,
Mario La Porta di Vittorio Veneto,
Katiuscia Ardengo di Cordignano,
Roberta Tonon di Vittorio Veneto,
famiglia Salvador Giorgio di Vittorio Veneto,
famiglia Altoè Giuseppe di Sedico,
fami-
Gemma Uliana di Sacile, nata il 4
novembre
2002
PREMIO CREATIVITÀ
Renzo Casagrande di
Carpesica di Vittorio Veneto, 41 anni, con 38 timbri validi
1º - Anna Cesca, di Sacile
2 º - Katya
Marsura (Gruppo Gas), di Fontigo
3º - Natalino Dal
Col (Gruppo Gas), di
Solighetto
SEGNALAZIONE
Giuseppina Dal Mas
di Vittorio Veneto, per aver realizzato il giro del
Monte Bianco.
(dall’alto) Anna Cesca di Sacile, Katya
Marsura di Fontigo, Natalino Dal Col di
Solighetto
TUTTI I PROTAGONISTI DEI
TRE ITINERARI SPECIALI
G
IL PARTECIPANTE
PIÙ GIOVANE
IL PARTECIPANTE CON IL
MAGGIOR NUMERO DI
TIMBRI VALIDI:
tre pensieri più belli sulla montagna dell’edizione
2004 di “Camminamonti”
(a destra) la maglietta dell’undicesima
edizione di “Camminamonti”, consegnata
a tutti i partecipanti; (in alto a destra) la
copertina del libretto raccoglitimbri.
(a sinistra e a
destra) due
immagini del
ritrovo annuale dei
partecipanti a
“Camminamonti”
svoltosi sabato
scorso nell’aula
magna del
Seminario,
a Vittorio Veneto
glia Benvegnu
Giorgio di SedicoBribano,
famiglia Zanutto
Otello di San Donà
di Piave,
famiglia Iridio Loris
di San Donà di Piave,
famiglia Radaelli Gabriele di San Donà di
Piave,
famiglia De Nardi Viviana di Cappella
Maggiore,
famiglia De Nardi Lino di Vittorio Veneto,
famiglia Mariani Alfredo di Vittorio Veneto,
famiglia Benedet Bruno di Cordignano,
famiglia Da Lozzo Pietro di Vittorio Veneto,
famiglia Dalla Libera Pietro di Sacile,
famiglia Pizzol Bertilla di Vittorio Veneto,
famiglia Facchin Italo di Vittorio Veneto,
famiglia Springolo Paolo di Sacile,
famiglia Tomasi Maurizio di Belluno,
famiglia Cadorin Giulietto di Vazzola,
famiglia Delfino Michele di Conegliano,
famiglia Tomasi Roberto di Vittorio Veneto.
e
L’AZiON
sabato
13 novembre
14 novembre
domenica
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
MOTTA Giovedì 18 novembre
alle 21 il circolo cinematografico “4 gatti” proietta nella mansarda di palazzo Giacomini il film
del 2001 “La città incantata” di
Hayao Miyazaki.
venerdì
SACILE Sabato 13 novembre
alle 16 “Scenario Junior”, la rassegna di spettacoli per ragazzi,
prosegue con “Il baule delle favole”, tre storie raccontate dal
teatrino di Danilo Toneatto e in-
Domenica 14 novembre 2004
21
La Rai esalta Mina
che prima censurò
santa, quando
vittoria a Sandi
riusciva a donel 1961,
Gianfranco Da Re remo
mare il pubbliquando le rimco di operai. O il frammento proverarono perfino il gesto
del cinegiornale Luce del poco elegante di portarsi le
1965, sul ritorno a “Studio u- dita alla bocca mentre canno”, con un commento che tava “Le mille bolle blu”, e
sottolineava come molti l’a- con il finimondo che scoppiò
vessero già data per spac- quando, un paio d’anni più
ciata. Un documento illumi- tardi, disse che aspettava un
nante perché ricorda l’atteg- figlio da un uomo sposato e
giamento di buona parte del- che ne era felicissima. Lo ha
la stampa: da un lato frugava ricordato Natalia Aspesi, alfra i pettegolezzi sulla sua vi- la quale Mina confidò poi che
ta privata per aumentare le aveva deciso di ritirarsi per
tirature, dall’altro era pronta vivere la sua vita privata, perad attaccarla alla prima oc- ché era stanca di stare sotto
casione. Era avvenuto in mo- i riflettori; era l’estate del ’78,
do clamoroso in un paio di nel pieno successo dei conoccasioni: dopo la mancata certi a Bussola Domani.
Parlando del 1965, forse
sarebbe stato il caso di ricordare anche le censure
della Rai: perché la popolarità di Mina non era mai davvero calata; se non la si vedeva in tivù era perché il suo
comportamento era considerato immorale: proporla
come esempio sarebbe stato impensabile. Ma furono le
richieste dei telespettatori a
provocare il suo ritorno. E la
Rai censurò di nuovo l’ultima sigla in cui appariva, “Ancora, ancora, ancora”, anno
1978: chissà quali pensieri
potevano venire vedendo le
sue braccia nude che le volteggiavano attorno al viso.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
15 novembre
SACILE Venerdì 12 novembre
alle 21 è di scena al teatro Ruffo
CONEGLIAper “Scenario
NO Domenica
2004”,“Pignasec14 novembre alca e Pignaverde”,
le 21 la compalibero adattagnia De Bastiamento in dialetni/Osellieri di
to veneto di SanPadova allestisce
dro Dorigo e
“Hansel e GreNarciso Gusso
tel” la celebre fadalla commedia
vola dei Fratelli
di Emerico ValenGrimm all’auditinetti, nella gutorium Dina Orstosa interpretazione del Gruppo Gilberto Govi, qui sopra, portò al successo si di Conegliano.
Teatrale Caorlot- “Pignasecca e Pignaverde”, che il Gruppo Ingresso 4 euro.
Teatrale Caorlotto ripropone a Sacile
to. La regia è di
Cinema
Carla e Narciso
Gusso. Ingresso 8 euro, ridotto 6
CISON Venerdì 12 novembre
euro.
alle 20.30 la rassegna “Cinema…
SAN FIOR Sabato 13 novem- ricerca il tuo popolo”, organizbre alle 21 la rassegna “San Fior zata dal Gruppo Giovani e dal
a teatro” esordisce alla sala po- Comune di Cison, proietta al tealifunzionale del municipio con lo tro La Loggia il film musicale
spettacolo “Un dhenero pitòc”, “Buena vista social club”, diretcommedia dialettale in due atti to da Win Wenders. Ingresso liscritta e diretta da Gino Zanet- bero.
te e interpretata dal
ODERZO
gruppo teatrale delVenerdì 12
l’Università adulti e
novembre il
anziani di ConegliaCircolo cineno. Ingresso 5 euro,
matografico
gratuito per ragazzi
Pietro Dal
fino ai 16 anni.
Monaco
CONEGLIANO
proietta il
Sabato 13 novembre,
film di Maalle 21, la companoel De Olignia “L’Accademia di
veira “Un film
Hayao Miyazaki, regista del film “La città parlato”
Teamus” propone all’auditorium Dina Or- incantata” che propone il circolo 4 Gatti di (2003), con
Motta Leonor Silveisi la pièce di Michael
Frayn “Rumori di
ra,
John
scena”, nell’ambito della rassegna Malkovich, Catherine Deneuve, I“Tremilioni a teatro”, giunta al- rene Papas e Stefania Sandrelli.
la sua 7ª edizione. La regia è di Ingresso 6 euro.
Lando Buzzanca.
SAN POLO Sabato 13 noFORMENIGA Domenica 14 vembre alle 21 il patronato parnovembre alle 16.30 ancora “Drio rocchiale San Polo ospita la proiela stela” del Collettivo di ricerca zione del film di Marco Bellocteatrale: in scena alla sala par- chio “Buongiorno notte”. Il cirocchiale.
neforum è promosso dall’associazione “Cultura cinematografica
CONEGLIANO Domenica 14 sanpolese”.
novembre alle 21 il teatro Accademia apre la sua stagione tea- VITTORIO VENETO Mertrale con il “Don Chisciotte. Ov- coledì 17 e giovedì 18 novemvero storia del cavaliere della bre per la rassegna “Svisti di stafantasia”, interpretato da Andrè gione” il multisala Verdi proietta
De La Roche. La coreografia e il il film di Gianni Amelio “Le chiavi di casa” con Kim Rossi Stuart,
soggetto sono di Milena Zullo.
Andrea Rossi e Charlotte RamTeatro per bambini pling. Ingresso 4 euro.
16 novembre
CORDIGNANO Venerdì 12
novembre alle 20.30 il Collettivo di ricerca teatrale propone
“Drio la stela” al teatro Francesconi. La regia è di Carlo De Poi.
terpretate dalla compagnia “Il
baule delle favole di Flambro”.
Biglietto unico 2 euro. L’incasso
degli spettacoli per ragazzi e della serata finale sarà devoluto in
beneficenza a favore dell’iniziativa “Adotta uno scolaro” per i
bambini profughi delle guerre
nella ex-Jugoslavia.
O
gni tanto la tivù
dedica uno speciale a Mina, forse nella speranza che la cantante si faccia commuovere
e ritorni. Nell’ultimo, firmato da Vincenzo Mollica e trasmesso da Raiuno alle 22.55
di domenica, si è candidato
anche Fiorello a farle da
partner.
Mollica ha lasciato parlare sedici persone che hanno
avuto a che fare con lei a diverso titolo, ma forse, per
raccontare Mina, si potrebbero usare altre chiavi di lettura. Le interviste ripercorrevano la sua carriera, ma, a
parte i frammenti dalle Teche Rai, e l’omaggio scontato alla sua bravura, i momenti interessanti sono stati
pochi, per esempio la testimonianza di Giorgio Bocca
che la vide in un night a Torino agli inizi degli anni Ses-
17 novembre
Teatro
T eatro
18 novembre
inema &
19 novembre
C
Spettacoli
TV
U
trasmette il poliziesco Una strana coppia di sbirri con Alan
Arkin e James Caan. In prima
serata, alle 21, il pezzo forte è il
cartone La strada per El Dorado su Italia 1; su Raidue ci sono invece due episodi della serie Senza traccia e, su Raitre,
Gaia si occupa di animali in via
di estinzione. Alle 23.40 su Retequattro si complica la vicenda di 24, e di notte, alle 2.25, la
rete presenta due capolavori del
neorealismo: Ladri di biciclette e Umberto D di Vittorio
De Sica.
S
Francesco Petrarca in Passepartout, su Raitre, alle 13.20. Alle 14 Italia 1 trasmette i cartoni
Yogi, Cindy e Bubu, mentre su
Retequattro c’è la commedia avventurosa La grande corsa di
Blake Edwards. In serata, alle
20.40, Gerry Scotti conduce Chi
vuol essere milionario su Canale 5. Alle 21 su Raitre, Carlo
Lucarelli ricostruisce la storia
della Banda della Magliana in
Blu notte; su Retequattro Sean
Connery è Re Artù e Richard Gere è Lancillotto in Il primo cavaliere.
I
sici Warner. In prima serata,
alle 21, su Canale 5 inizia la
nuova fiction “La trappola”
dedicata a Maigret con Sergio Castellitto e Margherita
Buy; Raiuno presenta la commedia Chocolat con Juliette Binoche e Johnny Depp;
su Retequattro Bruce Willis è il
un poliziotto nel film d’azione 58
minuti per non morire; mentre su Raidue continuano le storie dei medici di E.R. e Italia 1
dedica la serata ai varietà: Le iene, Mai dire grande fratello e
Colorado Cafè live.
I
Canale 5 va in onda il
secondo episodio della
nuova serie Maigret,
“L’ombra cinese”; su
Raidue Robert Redford
è L’uomo che sussurrava ai cavalli; su Retequattro c’è il film di guerra Platoon
(nella foto) di Oliver
Stone; e su Raitre Giovanni Floris conduce
Ballarò. Più tardi sulla stessa rete Andrea
Vianello presenta “La
stagione delle stragi” per Correva l’anno.
U
con Robert Mitchum (nella foto) e Robert Wagner.
Alle 17 su Raiuno, seconda parte dello Zecchino
d’oro. In serata, alle 21,
Canale 5 trasmette il film
d’azione Ocean’s Eleven
con George Clooney e Brad Pitt;
su Italia 1 ci sono due episodi
della serie The O.C., e su Retequattro Siska indaga su “Legittima difesa” e “Occhio per occhio”. Su La 7, alle 21.30, Massimo Valerio Manfredi si occupa della civiltà megalitica di
Malta per Stargate.
L’
corone” e “Il matrimonio”; su Raitre Bruce Willis è il protagonista
del film d’azione Die Hard - Duri a morire di John McTiernan;
Sylvester Stallone è Lo specialista
su Italia 1, e su Retequattro Pierre
Mondy è Il commissario Cordier che indaga su “Falsa identità”.
L
la stessa rete presenta John
Wayne in I due invincibili di
Andrew McLagen alle 21. Alla
stessa ora Canale 5 propone il
film d’azione Spy Game di
Tony Scott con Robert Redford
e Brad Pitt, e Italia 1 trasmette
due episodi della serie C.S.I.
n brillante Jim Carrey è
il protagonista di Ace
Ventura - L’acchiappa animali su Italia 1 alle 14.10. Lo
sport pomeridiano prevede
pallanuoto e calcio femminile su
Raitre dalle 16, e rugby su La 7
alle 15. La stessa rete alle 16.50
u Canale 5, alle 8.40, è ripresa la rubrica religiosa
Le frontiere dello spirito a cura di monsignor Ravasi. Più tardi, alle 9.50, la rete presenta il film
commedia Totò e Peppino divisi a Berlino di Giorgio Bianchi. Philippe Daverio parla di
l pomeriggio di La 7 inizia, alle 14.10, con il
film drammatico Uragano
di Jan Troell con Jason Robards. Alle 17.40, su Raidue, per i ragazzi ci sono i
cartoni di Martin Mystère
(nella foto) seguiti dai clasl film d’avventura I bucanieri, firmato da Anthony
Quinn, apre il pomeriggio di La 7
alle 14.10. Alle 17 su Raiuno inizia la 47ª edizione dello Zecchino d’oro, condotto da Cino Tortorella, Roberto Ciufoli e Cristina
Chiabotto. In serata, alle 21, su
n’insolita commedia di Daniel
Mann, La casa da tè alla luna d’agosto, con
Marlon Brando, va in onda alle 14.10 su La 7. Alle
16.50 Retequattro presenta il film di guerra I cacciatori
inchiesta dell’ispettore
Morgan, un thriller del
1959 firmato Joseph Losey, va in
onda su La 7 alle 14.10. La terza
parte dello Zecchino d’oro (nella foto) è su Raiuno alle 17. In serata, la rete presenta due parti di
Un medico in famiglia, “Carte e
a programmazione cinematografica di oggi sembra un omaggio al western: apre
Costretto ad uccidere di Tom
Gries alle 14.10 su La 7; prosegue il classico Sentieri selvaggi di John Ford con John
Wayne alle 16 su Retequattro;
New York. Alle 21.30 su La 7 c’è
Pirati, un film d’avventura di
Roman Polanski com Walter
Matthau. Conclude la giornata
la commedia Insieme per forza di John Badham con Michael
Fox e James Wood su Retequattro alle 23.35.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
RISTRUTTURAZIONE E AMPLIAMENTO DA 2 MILIONI DI EURO
PER DIVENTARE UN’ANCOR PIÙ ACCOGLIENTE FAMIGLIA
Il Piccolo Rifugio si fa bello
P
iù grande. Più accogliente. Più ospitale. Sempre
più famiglia. Che famiglia
si fa per i tanti che ci vivono o ci trascorrono parti importanti della loro
giornata. Con più servizi.
In piena conformità con
gli standard di legge.
Questo vuole diventare il
Piccolo Rifugio. Per questo è al via un radicale progetto di ristrutturazione
della villa e della sua dependance che dal 1957 ospitano il Piccolo Rifugio.
I lavori - La villa, dove
ora abitano gli uomini,
sarà divisa in due nuclei
autonomi, ciascuno per
otto persone. Per questo
verranno completamente
ridisegnati pressoché tutti i locali. Saranno ampliati
la mensa, il centro diurno, la palestra della fisioterapia. Inoltre si costruiranno magazzino, lavanderia e stireria in spazi seminterrati. La dependance sul lato di via Brandolini è invece la casa femminile: qui nascerà un nucleo per dieci persone oltre ad un vero e proprio
appartamento per persone disabili che imparano
a diventare sempre più
autonome. Alla casa femminile verrà aggiunto un
corpo nuovo con spazi ricreativi, una nuova infermeria e bagni aggiuntivi.
Il piccolo e basso edificio
che sta tra casa maschile
e casa femminile – attualmente garage – verrà trasformato per ricavarne
stanze polivalenti.
VENERDÌ 12
Inizia oggi e si concluderà domani a palazzo Piccin (sede del Primo Comando delle forze di difesa) il convegno internazionale dal
tema “La battaglia di Vittorio Veneto. Aspetti militari”.
I ricami a punto croce della serie
“Gli alberi fatati di Renato Parolin” saranno in mostra fino a
domenica 14 novembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30 tutti i giorni a “L’ago cantastorie” in
via Martiri della Libertà 3.
Alle 20.30 al monastero cistercense di San Giacomo secondo incontro di preghiera insieme a coloro che sono feriti negli
affetti e nelle relazioni familiari.
Tema:“La preghiera che interroga”.
A cura del Centro pastorale per la
Ecco come diventerà il Piccolo Rifugio: a destra della casa maschile e a sinistra di quella femminile evidenziate le nuove costruzioni
Costi e tempi - La spesa complessiva prevista è
di un milione 950 mila euro.
La Fondazione Piccolo
Rifugio si fa garante di un
finanziamento per 500 mila euro. Poi si punta sui finanziamenti regionali,
sull’attenzione promessa
dall’Ulss 7 (con il presidente della conferenza
dei sindaci Floriano Zambon) e dal Comune di Vittorio (con il sindaco Giancarlo Scottà). I lavori procederanno a stralci. Il primo comprende i lavori alla casa femminile: avviarlo nel 2005 è l’obiettivo del
Piccolo Rifugio, per concludere tutti i lavori nel
2008.
Contribuisco anch’io -
LO STILE DEL “RIFUGIO”:
La difficile scelta
di non trasferirsi
L
o stile del Piccolo Rifugio emerge anche al momento dei lavori. Sono sempre capaci anche di scegliere la strada più
scomoda. Come ha spiegato il direttore Dino Mulotto, «avremmo potuto vendere il complesso di viale della Vittoria e andare a ricostruire in periferia, con costi e disagi sicuramente minori, ma la posizione della casa in
centro città è così favorevole alle persone ospitate e alle loro opportunità di integrazione e socializzazione che è stato quasi obbligatorio scegliere di restare qui». In mezzo alla gente, come voleva la fondatrice, mamma
Lucia Schiavinato. Anche se questo ha comportato, per il progetto redatto dall’architetto e amico del Rifugio Adriano Bellè, doversi sudare il nulla osta della Sovrintendenza.
famiglia.
SABATO 13
Alle 17 all’area Fenderl “Serata
metafisica- Contaminazione di
esperienze poetico-visive oltre il
reale”. Con la presenza di Cristina
Calderan e con la partecipazione
degli attori del Teatro Orazero. Organizza l’associazione Perinciso.
Alle 18 in biblioteca presentazione del volume di Giorgio Mies
“Appunti di viaggio. Sei itinerari tra
arte e cultura nelle Prealpi trevigiane”. Organizza la Comunità Montana.
Alle 18 alla galleria La Torre in
via Virgilio inaugurazione della mostra di opere recenti di Claudia
Buttignol. Orari: da mercoledì
a sabato dalle 16.30 alle 19.
Alle 21 alla libreria Fenice Alber-
È possibile già ora fare donazioni a favore della Fondazione Piccolo Rifugio.
Sul conto corrente 450/0,
Fondazione Piccolo Rifugio, presso Banca delle
Prealpi, filiale di Vittorio;
oppure sul conto corrente postale 54227863, Fondazione Piccolo Rifugiocasa di Vittorio Veneto.
Tommaso Bisagno
IL VESCOVO: “Questa è
una famiglia speciale”
A
lla presentazione alla città dei lavori era presente anche il vescovo Zenti.
Citiamo dal suo intervento. «Il Piccolo Rifugio è molto più di un istituto,
è una famiglia. Una famiglia speciale
che forma al senso della sofferenza, riscattata dal peso della sua negatività,
per farne un valore, una risorsa e un patrimonio. (…)
Qui ci è dato di sperimentare un modo umanissimo, sublimato dalla fede,
di affrontare il dramma della sofferenza e della menomazione.
I suoi “familiari” ci fanno dono di sé
nello stato di sofferenza, vissuta con dignità e con fede. Spesso anche con il
sorriso. Un sorriso schietto».
to Castelvecchi presenta il suo libro “Al Qa’ida. Dall’Afghanistan
a Madrid”.
ro e altro”. Musiche di Mozart,
Beethoven. Haydn. Orchestra Filarmonica Veneta.
DOMENICA 14
Il Gruppo Marciatori Domo organizza per oggi la 21ª Panoramica della Salute di 6 e
12 chilometri a Costa.
MERCOLEDÌ 17
Dalle 9 alle 17 in Castello incontro di spiritualità adulti-terza età dell’Azione cattolica.
MARTEDÌ 16
Alle 11 al collegio San Giuseppe a
Ceneda la Caritas diocesana presenta “Società aperta, società dinamica e sicura”, il dossier
2004 sull’immigrazione
redatto dalla Caritas italiana.
Alle 20.30 al patronato di Ceneda, “Famiglia, famiglie, non famiglia: tribalità e modernità nel
corso di un processo antropologico” incontro con il dottor Francesco Gallo a cura della Commissione foraniale per la famiglia.
Alle 20.45 al teatro Da Ponte concerto con “Le nozze di Figa-
GIOVEDÌ 18
Alle 20.30 alla Comunità Montana
conferenza dal tema “Castelli e
siti fortificati del cenedese medievale”, con Antonio Salvador.
In biblioteca alle 20.45 “Vozi dal
mar e da la tera”, poesie e momenti della cultura veneta scelti da
Enrico Grandesso. Per il ciclo “Storie-occasioni d’incontro 01” organizzato dall’associazione Agorà. Ingresso 5 euro.
Farmacia di turno: Comunale Centro, via
Brandolini,
telefono
0438-53198.
SE IL BUON SAMARITANO
PASSA PER SAN GIACOMO
N
ella nostra provincia la paura del diverso è un sentimento ben
noto e sembrerebbe, se non
in continua ascesa, quantomeno duro a morire.
Fortunatamente,
a
smentire questa sensazione, talvolta arrivano segnali positivi, soprattutto da
parte dei più giovani. È il
caso dell’iniziativa del gruppo teatrale della parrocchia
di San Giacomo, attivo da
due anni e attualmente impegnato in una rivisitazione
in chiave moderna della parabola del Buon Samaritano. Andrea Costantini, addetto alla colonna sonora
con la sua chitarra, spiega
che «è un’attualizzazione a
sfondo laico. Il protagonista
è un immigrato malmenato
e lasciato a se stesso, che
viene soccorso non dagli
uomini benestanti di passaggio, ma solo da una prostituta». Dunque un’attività
Il giovane attore Adriano De Nardi
teatrale approcciata anche
come veicolo di valori fondamentali, come ci dimostra il quattordicenne protagonista Adriano De Nardi che afferma: «Questo è
un modo per dire alla gente che si può aiutare chi è
in difficoltà anche se è diverso».
La rappresentazione, diretta da Guglielmo Scarabel della sangiacomese
Compagnia vittoriese di teatro veneto, è già stata messa in scena il 22 maggio; viene replicata domenica 14
novembre alle 21 in patronato.
Ginevra Lamberti
CONCERTO E CINEMA PER IL
MUSEO DELL’ARTE BAMBINA
S
abato 20 novembre
alle 21 la giovane pianista Chiara Opalio suona al
teatro Da Ponte. Il costo del
biglietto è cospicuo: 30 euro. Tutto però a favore del
nascituro Museo dell’arte
bambina. I fondi raccolti servono infatti a pagare i laboratori per bambini che il Museo offre, e che sono invece
gratuiti per chi vi partecipa.
I biglietti sono in prevendita alla libreria Il Punto, alla
cartoleria Spirale e al Quartiere Latino a Conegliano.
Informazioni: 347-8590071.
Bambini e cinema - Inizia invece domenica 14 un
dittico dedicato al cinema e
ai bambini, sempre a cura
del Museo. Appuntamento
per i bambini delle elementari, con i loro genitori, domenica 14 alle 9 al collegio
Dante. Maria Rita Parsi leggerà brani dal Pinocchio di
Collodi, e poi assieme si
guarda il film. Sullo stesso
tema, dalle 14, laboratori per
i bambini all’attuale sede
provvisoria del Museo (al
Cesana a Meschio), e per i
genitori al Dante. Stessa formula domenica 12 dicembre: il libro-film protagonista sarà allora “Storia di una
gabbianella e del gatto che
le insegnò a volare”. Partecipazione gratuita, 350 posti
fra bambini e genitori, prenotare al 335-5840014. (TB)
COME INTERESSARE
I BAMBINI ALLA LITURGIA?
C
ome interessare i
ragazzi del catechismo alla liturgia domenicale? Domanda da un milione di dollari, dirà qualcuno. Ma appunto per scoprire come superare questa difficoltà c’è il corso in
due incontri proposto dal-
la commissione catechesi
della forania di Vittorio. Gli
incontri saranno mercoledì 17 e 24 novembre dalle 20.30 alle 22 al patronato di Ceneda e saranno tenuti dal direttore dell’ufficio liturgico diocesano
don Adriano Dall’Asta.
CENEDA: castagnata e mostra
dell’artigianato
D
omenica 14, ecco a voi dalle 12 la castagnata cenedese in piazza della Cattedrale: caldarroste a volontà, assaggio del novello 2004; alle 15 lo spettacolo del
gruppo di artisti di strada “Il riscatto”. L’organizzazione è
di Insieme per Ceneda, che nella stessa domenica e nella
stessa piazza coordina come di consueto anche la Mostra
dell’artigianato familiare, con banchetti che già sanno di
Natale a disposizione dalle 9 alle 20. In particolare, nel
settore libri, presentazione dell’appena edito “Vittorio 19001980” di Ido Da Ros.
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
SOSTITUISCE L’ORIGINALE RUBATO
Madonna della Salute,
ecco la nuova pala
Q
uest’anno i festeggiamenti in
onore della Madonna della Salute avranno
un sapore speciale. Speciale perché proprio il 21 novembre, culmine delle celebrazioni, ricorre il quarantesimo anniversario della
costituzione conciliare Lumen Gentium dove si definiva Maria “immagine e inizio della Chiesa”. Ma speciale anche perché sarà inaugurata la nuova pala che
raffigura la Madonna della
Salute.
Giornata di apertura delle celebrazioni è sabato 13
novembre: la prima celebrazione sarà alle 10 con il
pellegrinaggio delle comunità di Tarzo e Corbanese,
martedì 16 ci sarà invece una riflessione con il vescovo
Zenti su “Maria, Madre della Chiesa e segno di speranza”. Ma celebrazioni e
processioni si protrarranno
fino a tutto il 28 novembre
raffigura la Madonna della
Salute con il bambino Gesù
e ai lati le figure di san Colombano e santa Lucia. Misura 2,40x1,80 m ed è stata
realizzata su tavola e non su
tela come la precedente. Si
rifà per cromatismo proprio
all’originale rubato dal santuario una trentina di anni
fa. Grazie al pezzo di tela rimasto dopo il furto – prosegue il parroco – l’artista ha
potuto riprodurne i colori ocon la salita al santuario di
molte altre comunità della
diocesi.
«Saranno festeggiamenti
doppi – spiega il parroco padre Giambattista Guidolin
–: si ricorderà quel famoso
prodigio miracoloso della
cessazione della peste tra il
1630 e 1631. Il 27 alle 10, con
una messa solenne al santuario, il vescovo Zenti benedirà la nuova pala. Opera
del pittore Enzo Alberton di
San Zenone degli Ezzelini,
CESANA MALANOTTI
Nel 2006 l’addio
alla sede di Meschio
I
n due anni il “Cesana
Malanotti” darà l’addio alle vecchie strutture
per darsi un volto nuovo e
moderno. È quanto sostengono i vertici dell’Istituto. Il traguardo è fissato per il 2006 ma al Cesana sono ottimisti. Se il
cantiere prosegue a questi ritmi – dice il direttore
Claudio Ciciliot – la nuova casa di riposo di Vittorio Veneto sarà pronta anche prima di quella data.
Casa Arcobaleno e Casa
del Sole, nomi scelti dai
bambini vittoriesi, saranno il cuore del nuovo Cesana Malanotti. Il cantiere
della nuova casa di riposo
sorge immediatamente
dietro la recente struttura
di “Casa del Sole” in via
Palmanova. Prevede 120
posti letto per anziani non
autosufficienti per un costo complessivo di quasi
undici milioni di euro. Una cifra che l’Istituto è riuscito a coprire quasi interamente con 4 milioni 131
mila euro di contributi regionali, oltre 2 milioni di
euro provenienti dalla
vendita del terreno delle
ex Opere Pie, da fondi di
bilancio e 3 milioni 390
mila 570 euro che arriveranno invece dalla vendita della non più idonea se-
de storica di Meschio e di
una parte di palazzo Cesana in via Cosmo. Qui l’Istituto manterrà il parco,
la corte interna, la loggia,
ma anche gli appartamenti per gli anziani e la
sala affrescata che diventerà la sede di rappresentanza e luogo
simbolo della
storia del Cesana Malanotti.
Perché
vendiamo
DAL 13 AL 28 NOVEMBRE:
Il programma delle celebrazioni
cco il programma delle principali celebrazioni.
Domenica 14: messa alle 10; da lunedì 15 a venerdì 19
e da lunedì 22 a venerdì 26: alle 15 Rosario; martedì 16:
alle 20.30 riflessione del vescovo Zenti su “Maria, Madre della Chiesa e Segno di speranza”; venerdì 19: alle 15 messa “per il mondo della sofferenza”, alle 20 processione con le fiaccole; sabato 20: messe alle 11
e alle 15, concerto della corale di Casale sul Sile alle 20.30 nella chiesa
di San Giuseppe;domenica 21: messe alle 8, 9, 10, 11 e 15.30; sabato 27: alle 10 messa solenne per la Madonna della Salute con il Vescovo con benedizione della pala; messa alle 15; concerto del Coro della
Cattedrale nella chiesa di San Giuseppe; domenica 28: messe alle 9 e
alle 10; messa alle 11 con benedizione delle moto.
E
Ds Giovanni Napol denuncia l’esclusione delle
minoranze dal consiglio di
amministrazione «Quando si tratta di cosa pubblica – dice – tutte le componenti della città dovrebbero essere rappresentate. Sulla cessione degli immobili di piazza Meschio e via Cosmo non sono state sentite le istanze
dei quartieri e dei cittadini sul possibile utilizzo alternativo. Invece a fatto
compiuto si è annunciata
la vendita».
Discutiamone...
Sono state
fornite decine
e decine di
pagine di delibere
su
qualsiasi decisione dell’ente, replica
il presidente
Maurizio Venturino che ricorda: «L’Istituto è autonomo nella sua azione e
risponde solo agli anziani
e alle famiglie». Sulla destinazione di palazzo Cesana di via Cosmo e della
sede di Meschio il presidente spiega: «Se ci sono
scelte alternative ben vengano. Abbiamo tutto il
tempo, visto che il Comune ha diritto di prelazione
su quei beni fino all’ultimo minuto. Basta che non
ci siano progetti fantasiosi che pretendiamo di far
pagare agli anziani. Chi ha
idee le presenti e soprattutto alleghi anche un piano finanziario per sostenerle». (FG)
Napol:“Sede
venduta senza
interpellare
i cittadini”
Perché la
scelta di vendere?
«Per costruire subito la nuova casa di riposo perché l’Ulss
ci impone strutture adeguate – spiega il presidente Maurizio Venturino
– e senza farla pagare agli
anziani. Se non vendessimo gli edifici in via Cosmo, le rette aumenterebbero di oltre due euro
e mezzo al giorno, per
non parlare della sede di
Meschio. Senza quelle entrate le famiglie dovrebbero pagare dieci euro di
più al giorno. Una follia».
Perché critichiamo
Ma le scelte del Cesana Malanotti continuano
a suscitare polemiche. Il
consigliere comunale dei
riginali rendendoli ancora
più vivaci». La pala sarà collocata al centro dietro l’altare, nell’abside. L’acquisto
dell’opera è stato reso possibile grazie a numerosi benefattori».
«La comunità di Costa
sarà in festa per quindici
giorni, ma sarà festa religiosa – conclude il parroco
–. Non ci saranno giostre e
luna park com’è del resto
nella nostra tradizione. Durante i festeggiamenti funzionerà un chiosco, per un
confortante ristoro dei pellegrini che saliranno sull’ameno colle, i quali potranno
tentare la fortuna al Pozzo di
San Patrizio. Il ricavato della pesca di beneficenza servirà per sistemare il santuario e per pagare il pezzo di
terreno circostante acquistato circa un anno fa».
Francesca Gallo
Domenica 14 novembre 2004
23
SCOUT VITTORIESI: quanti ricordi
alla festa del trentennale!
S
abato 6 novembre in
area Fenderl si sono
svolti i festeggiamenti dei 30
anni dell’Agesci. L’intento
voleva essere quello di ricreare l’atmosfera di festa e
collaborazione del campo di
gruppo estivo coinvolgendo
anche genitori ed ex scout di
ogni età. Nonostante il tempo inclemente e un’organizzazione non sempre impeccabile abbiano rischiato di
comprometterne l’esito, grazie all’impegno pomeridiano dei ragazzi è stata organizzata una piccola esposizione fotografica ripercor-
rente questi 30 anni di attività e il Fuoco serale, momento più importante e di
maggior affluenza della giornata, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone animate dai canti dei
più giovani e dagli aneddoti
di chi scout lo è stato anni or
sono. L’ultima riflessione,
prima di tornare alla spensieratezza del canto, è spettata a Marco Pianca, ex capo, che ha ricordato alla nuova guardia come «i meriti
dell’educazione Agesci li riconoscerete in futuro».
Ginevra Lamberti
IV NOVEMBRE: “Non chiamiamolo
più anniversario della Vittoria”
L
o scorso 6 novembre, a Vittorio Veneto, città della
“Vittoria”, Festa dell’unità nazionale e Giornata delle forze armate
nell’86º anniversario della
fine della Grande Guerra
(4 novembre 1918). Riportiamo due passaggi significativi dei discorsi alla
celebrazione. «Vittorio Veneto è una tappa fondamentale nel compimento
dell’unità nazionale della
quale per molti versi può
definirsi un simbolo», ha
detto il sindaco Giancarlo
Scottà. «Ho parlato di an-
niversario del 4 novembre
e non di anniversario della Vittoria. Sono, infatti,
trascorsi 86 anni dalla fatidica ricorrenza e a me pare, ormai, anacronistico –
ha commentato nel discorso celebrativo il colonnello Lorenzo Cadeddu – riproporre questa data in termini di contrapposizione, vinti e vincitori».
Mario Sanson
24
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 14 novembre 2004
COLLE UMBERTO / MENTRE AVANZA IL PROGETTO DEL PIRUEA
SUL MENARÈ SI INFIAMMA IL DUELLO TRA PRO E CONTRO
CONFERENZE DI SERVIZI
Due rotatorie
per un accordo
Centro commerciale: è scontro
I
l progetto avanza,
l’opposizione non tace. Mentre, come
leggiamo a fianco, avanzano i passi della politica verso il progetto del centro
commerciale sul Menarè a
Colle,
contemporaneamente si fa più rumorosa
l’opposizione. E variegata.
In consiglio comunale, arriva dalla lista civica “Rinnovamento a Colleumbertosanmartino” del consigliere comunale Nicoletta
Fascilla. Poi dai cittadini,
anzitutto della zona del Menarè, che hanno anche protestato davanti al municipio. Ne è capofila Angelo
Zanin di Scomigo. Sulla
sponda di Conegliano, il
sindaco Floriano Zambon
ha manifestato dei dubbi, il
consigliere Botteon si è
schierato per il no secco.
Abbiamo raccolto e sintetizzato tutte le critiche e
le abbiamo portate al sindaco di Colle Edoardo Scarpis, fermo sostenitore dell’iniziativa. La difende così.
Accusa 1: la viabilità «Pensate al traffico che si
genera alla Sme il sabato
pomeriggio. E lì ci sono
due arterie per il deflusso
delle auto. Qui ce n’è una
sola, il Menarè. Inevitabilmente ci sarà un grande
aumento del traffico. Diventerà impossibile muo-
L’OPPOSIZIONE HA ANCORA
QUALCHE CARTUCCIA
M
IL POMO DELLA DISCORDIA
“L’AMIGO DE TUTI”
Nuovi attori
a S. Martino
C
he cosa succede
quando ad una persona buona, particolarmente altruista che non sa
resistere alla terribile tentazione di fare il bene, gli
viene domandato il favore,
da parte di due giovani amici all’insaputa l’uno dell’altro, di chiedere per loro conto la mano della
stessa ragazza?
La risposta è racchiusa
nella commedia “L’amigo
de tuti” di Carlo Bertolazzi, che verrà presentata dal
Gruppo Giovani di San
Martino di Colle Umberto, domenica 14 novembre. Lo spettacolo si terrà
alle 15.30 presso lo stand
della sagra organizzata dal
gruppo Istadea in piazza
Marconi.
L’idea - Sono circa una
quindicina i ragazzi e le ragazze che a marzo hanno
iniziato ad incontrarsi per
realizzare il progetto. San
Martino e i suoi giovani
non sono nuovi a questo tipo di iniziative. Basti pensare che, qualche tempo
fa, proprio grazie al loro
impegno concretizzato in
allestimenti di operette e
commedie, è stata ristrutturata gran parte della sala giovani parrocchiale. Ora i protagonisti dei primi
CAPPELLA: concerto del maestro
Padoin all’organo restaurato
S
T
re sono state le
conferenze di servizi che si sono tenute a
Colle Umberto prima di
a le carte dell’opposizione non sono ancora tutte scoperte. Afferma
giungere alla sottoscrizione, da parte degli enAccusa 4: i piccoli comNicoletta Fascilla: «All’ultimo minuto utile (ossia entro inizio dicemti interessati, dell’accorbre) presenteremo le nostre osservazioni al Piruea. Anche perché sembra
mercianti - «Una struttura
così grande condanna al faldo di programma che
che ci siano dei cambiamenti rispetto al progetto cui ci siamo opposti
limento i piccoli negozi di
prevede la realizzazione
in consiglio comunale. E le motivazioni della nostra opposizione saranno
Colle o del Menarè».
del Piruea. Un primo intante e circostanziate. E non saranno solo “dieci persone”, come le ha
La difesa - «Un tempo a
contro è servito al Codefinite il sindaco, a firmarle. Ma anche, ad esempio, associazioni». (TB)
Colle i piccoli esercizi di amune di Colle Umberto
limentari erano una quina presentare il progetto
versi».
di riqualificazione che
pio per chi deve attraver- dicina, oggi sono 4. I picLa difesa di Scarpis - sare. Inoltre la ditta che co- coli negozi chiudono perporterà alla costruzione
«La viabilità è già ora piut- struisce il centro commer- ché la gente preferisce
di un centro commerciatosto elevata, ma in ore di- ciale costruirà anche una quelli grandi. Prima andale al Menarè, lungo la
verse da quella che sarà ge- pista ciclabile di circa 200 vano a cercare i centri comstatale di Alemagna.
nerata dal centro commer- metri in corrispondenza merciali a Mestre, ora ferIn tale sede è stata iciale. Che causerà un traf- del centro, e un’altra lungo miamo la migrazione dei
noltre data risposta alla
fico pari grosso modo a un tratto di zona industria- residenti portando il centro
richiesta di delucidazioquello per l’entrata e l’usci- le più a sud».
commerciale qui a Colle».
ni da parte dei presenti,
Accusa 3: l’ambiente ta dalle fabbriche. In più la
Tommaso Bisagno
tra i quali i rappresennuova rotatoria all’entrata «È uno scempio al
tanti di
della zona industriale ri- territorio: si coUlss, Redurrà dell’80% il traffico lì. struisce per 123 migione
In sintesi: con il centro la metri cubi, circa
Veneto,
commerciale e le rotatorie dieci volte quel che
Provinper la viabilità i disagi sa- si abbatte. Sarà una
cia
di
struttura grande
ranno meno di adesso».
Treviso,
Accusa 2: la sicurezza - due volte e mezza la
Anas, E«Le piste ciclabili o i pas- Sme di Susegana».
nel, ConLa difesa - «È più
saggi pedonali da tempo risorzio
chiesti sono ancora assen- significativo parlare
bonifica
ti. E il Piruea pregiudica la in metri quadri: saSinistra
sicurezza di chi abita sul ranno 12 mila mq in
Piave,
tutto, e neppure tutMenarè».
Comuni
La difesa - «Le due nuo- ti a destinazione
di Coneve rotatorie, a 500 metri l’u- commerciale. Sono
gliano e
na dall’altra, renderanno il le dimensioni di uVittorio
Ecco come si presenta ad oggi l’area dell’ex istituto per l’agricoltura, sul Menarè. Veneto.
traffico più scorrevole ma no dei nostri capananche più sicuro, ad esem- noni, o di due cam- Qui la giunta Scarpis vorrebbe il centro commerciale cui altri si oppongono strenuamente
Un
pi da calcio affiancati. Non
certo come la Sme. Inoltre
i costruttori cederanno al
comune 10 mila mq per
spazio verde».
abato 27 novembre, alle 21 nella chiesa parrocchiale Santa Maria Maddalena di Cappella Maggiore, si terrà il concerto di inaugurazione per l’appena
terminato restauro dell’organo Pugina, installato nel
1907. Il concerto sarà tenuto dal maestro Roberto Padoin
che suonerà brani di Bach, Rinck, Franck, Langlais, Widor. Nel prossimo numero un ampio servizio sul restauro.
spettacoli, tenutisi in circa
dieci anni, sono alla soglia
dei trent’anni. Da qui è emerso il desiderio di coinvolgere anche le “nuove
generazioni”.
«Abbiamo iniziato –
spiega Federico Da Dalt,
responsabile del gruppo –
con l’intento di proporre
un’attività che potesse riunire i giovani di qualche
tempo fa e quelli di adesso, i diciottenni. Insieme
abbiamo poi scelto di dedicarci al teatro. Ma non ci
fermiamo solo a questo».
Già due anni fa il gruppo si era proposto al pubblico con una commedia.
Poi la voglia di ritrovarsi e
lavorare ancora insieme li
ha spinti nuovamente a
proporre una pièce in dialetto veneto, scritta all’inizio del secolo scorso. Continua inoltre la sensibilità
del gruppo nell’ambito della solidarietà: parte delle
offerte raccolte saranno
devolute alla parrocchia e
parte per la realizzazione
di progetti di beneficenza.
La prima dello spettacolo
si è tenuta a Pinidello il 31
ottobre scorso, riscuotendo un successo di pubblico. Con l’arrivo del nuovo
anno il Gruppo Giovani
presenterà “L’amigo de tuti” in altri paesi. (GDN)
FREGONA:
corsi di cimbro
CORDIGNANO: manifestazioni
a raffica per “Prealpi in festa”
C
l centro sociale di Fregona, 4 domeniche a “parlar” cimbro. Organizza l’associazione culturale Cimbri del Cansiglio. L’inaugurazione del
corso, il secondo, domenica 14 novembre, alle 9.15 con tema “Il Cansiglio prima dell’arrivo dei Cimbri dal Medioevo fino alla caduta di Venezia” di Moreno Baccichet e prima
lezione di “parlata” (il saluto, il villaggio e la huta cimbri) a cura di
Carmen Gandin.“La cultura Germanofona di Sappada” di Max Pachner
è invece il tema di domenica 21
novembre, dalle 9.30, e a seguire
ancora la Gandin con “La famigliai numeri”. Domenica 28 novembre,
solo lezione di parlata “A tavola-il
tempo” ma con visita al Museo etnografico di Pian Cansiglio. Infine,
domenica 5 dicembre, il test finale,
preceduto dal tema “La cultura ladina” di Ernesto Majoini e dall’ultima lezione “La foresta-il lavoro dei
cimbri”. Iscrizioni (gratuite) fino a
50 partecipanti, anche telefoniche al
333-3513668.
Mario Sanson
A
successivo incontro ha
dato modo all’Anas di
proporre l’inserimento di
una seconda rotatoria,
giusto all’ingresso del
centro commerciale, in
aggiunta a quella prevista più a nord all’incrocio
con la zona industriale di
Vittorio Veneto e Conegliano. La proposta è stata accolta favorevolmente da tutti.
La terza e ultima conferenza di servizi ha dato l’ok al Piruea. A sottoscrivere l’accordo di programma sono stati il Comune di Colle Umberto,
l’Ulss, l’Anas, la Regione
Veneto, la Provincia di
Treviso, il Genio civile, il
Consorzio bonifica Sinistra Piave e l’Enel. Si sono espressi unicamente
in merito alle opere viarie
che andranno in parte a
ricadere nel proprio territorio, i comuni di Conegliano e Vittorio Veneto.
L’Amministrazione comunale di Colle ha assicurato, su richiesta delle
minoranze, che una porzione dell’introito dell’operazione verrà utilizzato per dare una soluzione definitiva all’incrocio
con semaforo del Menarè.
Gerda De Nardi
ompie undici anni
di vita la manifestazione Prealpi in festa, sapori, arte e tradizioni che
viene organizzata a Cordignano. Fino a domenica 14
è previsto un interessante
e ampio programma di eventi culturali, musicali, folcloristici. «Le vie e la piazza – spiega il vice sindaco
Giacomo Scandolo – ospitano gli artisti che partecipano all’11º
concorsosimposio di
scultura in legno. Il pubblico presente voterà l’opera più rappresentativa». Insieme
all’Amministrazione sono
impegnati nella manifestazione i diversi comitati frazionali e varie associazioni.
Domenica 14 novembre è
prevista la festa in piazza,
con una variegata rassegna
di vecchi mestieri, laboratori creativi e spettacoli di
folclore. Ci sarà dalle 8 la
mostra mercato dei prodotti agricoli, la possibilità
di ammirare varie esposizioni artistiche e di godersi (alle 15.30) il concerto
della banda di Cordignano.
Parallelamente vengono
organizzate (aperte solo
nel fine settimana) le seguenti mostre: mostra delle opere del Premio nazionale di pittura, grafica e acquerello al centro polifunzionale; in municipio opere in vetro e ceramica di Elisa Cillo e colori e fantasia
su seta; nello spazio Perin
bassorilievi e altorilievi di
Bruno
Pavella;
alla sede
Ana dipinti di Gianfranco Salatin; all’oratorio
San Francesco “I
cento anni della casa di riposo San Pio X”. Sempre
nell’ambito di Prealpi in festa, venerdì 12 alle 20.30 al
Francesconi si terrà lo
spettacolo “Drio la stéla”
del Collettivo di ricerca teatrale. Sabato 13 novembre
alle 17.30 presentazione dei
gruppi sportivi giovanili e
alle 20.30 concerto del Coro Mesulano di Cordignano, del coro Code di Bosco
di Orsago e del Coro Folcloristico Artugna. (GDN)
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
IL NEO-SINDACO DI TARZO DAL MAS
Non mi aspettavo
tanti intoppi
A
lla domanda: «Lo
rifarebbe di candidarsi a sindaco», Bruno Dal Mas risponde con un sorriso e con una
diplomatico: «No comment». Non se l’aspettava di
dover intraprendere una
corsa a ostacoli tra intoppi
burocratici, soldi che mancano, puntuali pungenti polemiche dai banchi dell’opposizione. Dal Mas, che è
del ’46 e risiede a Corbanese, governa da cinque mesi
con l’appoggio della coalizione Forza Tarzo- Lega
Nord.
Sindaco Dal Mas, come si trova nei panni
di primo cittadino?
«Provengo da un’azienda
privata e ha qualche difficoltà ad affrontare la macchina burocratica. Cose che
per un’azienda sono delle
cretinate qua invece diventano dei problemi».
Quanto tempo dedica
Bruno Dal Mas
al Comune?
«Sono in municipio tutto
il giorno. Ho un giro di persone enorme. Certe mattine arrivo alle 9.30 e alle
13.45 sono ancora qui senza
riuscire neppure a leggere il
giornale».
Lei è alla prima esperienza amministrativa.
Come vive il contatto
con la popolazione?
«La gente è più comprensiva di quello che mi aspettavo. Purtroppo molti
arrivano rivendicando promesse, lavori non fatti. Ser-
CISON: RESTAURATE
TRE STATUE DEL CASAGRANDE
R
itornano all’antico
splendore le tre
pregevoli statue raffiguranti Fede, Speranza e Carità poste sulla facciata ovest della chiesa arcipretale di Cison di Valmarino:
in occasione delle recenti
celebrazioni per il bicentenario della nascita dello
scultore Marco Casagrande - nato a Campea di Miane nel 1804 e morto a Cison nel 1880 - sono stati infatti inaugurati i lavori di
restauro eseguiti dalla ditta Costantini Antonio di
Treviso, finanziati interamente grazie al contribu-
to della Fondazione Veneto Banca.
Va detto, innanzitutto,
che lo stato di conservazione delle tre sculture,
realizzate dal Casagrande
con pietra di Fregona, prima dell’intervento di ripristino artistico poteva definirsi preoccupante. Come
spiega il dottor Costantini
- che ha curato anche il restauro della piramide eretta a memoria dei soldati caduti all’Isola dei Morti nella Grande Guerra - a
causa del degrado chimico-fisico, la superficie delle statue si presentava par-
ve una grossa preparazione
per poter rispondere a richieste e domande che spaziano sui più vari argomenti, dalla sanità all’urbanistica».
Veniamo agli impegni
elettorali. In cima al
suo programma c’erano lo stop al Pip (Piano degli insediamenti
produttivi) di Corbanese e la rotatoria all’incrocio al Ponte Maset. Costa sta facendo
in merito?
«Il Pip lo lasciamo un attimo in sospeso. Il nostro intento è comunque di spostarlo, di toglierlo. Anche
perché gli aderenti al Pip sono rimasti in pochi. C’è anche da dire che i proprietari dei terreni sono nettamente contrari al Piano ed eventuali ricorsi rischiano di
protrarre le procedure anche per dieci anni.
Per quanto riguarda in-
zialmente solfatata; con croste nere nelle zone protette dall’acqua
piovana; porosità
diffusa; micro e
macro fessurazioni e alcuni distacchi di materiale. La
ditta ha eseguito le
campionature sulle sculture su piccole porzioni di superficie. Per il preconsolidamento è stata iniettata
mediante siringatura della resina acrilica silicato
d’etile oppure fluorurata.
È seguito il lavoro di pulitura. Le reintegrazioni delle piccole parti di pietra
mancanti, a giudizio della
direzione lavori e della So-
vece il pericoloso incrocio di
Ponte Maset siamo stati in
Provincia per sostenere la
rotatoria e l’assessore alla
viabilità Muraro ci ha dato il
proprio appoggio. Conto sia
realizzata entro fine 2005».
Un grosso progetto iniziato dal suo predecessore, Dalla Bona, è
la pista ciclabile. A che
punto siete con i lavori?
«Manca solo l’ultimo
stralcio quello relativo al famoso muro di via XXV Aprile, stiamo studiando con
la Soprintendenza una soluzione. Comunque per me i
soldi spesi per la pista, così
com’è fatta, sono soldi buttati via poiché nessuno la utilizza. Come non condivido
i tanti soldi spesi per il nuovo parco ai Broli».
Le opposizioni affermano che c’è malessere nella maggioranza
tra Polo e Lega...
«Questa è propaganda
politica».
Avete avuto dei contrasti con la Pro loco
per il nuovo centro polifunzionale. Tutto risolto?
«Con la Pro loco io ho
buonissimi rapporti. Se poi
qualche consigliere mette in
evidenza qualche problema
che esiste, questo succede
in tutte le famiglie».
Federico Citron
printendenza, sono avvenute con materiale similare per aspetto e finitura alla pietra. Ha concluso l’opera l’applicazione di un
buon idrorepellente, con
caratteristiche di alta reversibilità, traspirabilità e
resistenza ai raggi UV.
Marco Zabotti
te in Basilica, domenica
scorsa 7 novembre, il concorso di autorità civili, militari, popolo, alpini e altre associazioni d’arma alle rinnovate “esequie” di questi ex
nemici, benedetti da padre
Clemente Nadalet dei Servi
di Maria. Presente inoltre una folta delegazione dall’Austria, guidata dal parlamentare stiriano Peter Rieser, in
rappresentanza ufficiale della Croce Nera d’Austria.
Regista inappuntabile dell’austera cerimonia, Giulia-
Carve, restaurato
il monumento
D
omenica 7 novembre la frazione di Carve si è ritrovata attorno al proprio monumento ai caduti per festeggiare la
conclusione dei lavori
di restauro. Restauro
resosi necessario dal
degrado dovuto alle intemperie. Dopo messa nella
parrocchiale, celebrata da
don Egidio Lot e animata dalla corale, il corteo preceduto dal sindaco, dalle autorità
intervenute e dai numerosi
gagliardetti delle varie associazioni combattentistiche e
d’arma e dai bambini della
scuola elementare, si è portato nella piazza antistante la
chiesa dove sorge il monumento per la deposizione di
una corona d’alloro e per la
benedizione dei lavori di restauro del monumento.
Nel suo intervento, il capo frazione Maurizio Lorenzet ha ricordato e ringraziato quanti hanno collaborato
alla realizzazione del restauro del monumento: dal Comitato per il Monumento al
Consiglio di frazione, dal
gruppo Carve Viva al GRS
Carve.
Il monumento conserva i
nomi dei giovani del paese
che hanno dato la loro vita
per la Patria nelle due guerre mondiali.
Fiorenzo Da Canal del
Comitato per il Monumento
ha ripercorso la storia del
manufatto che venne inaugurato l’8 maggio del 1920 a
ricordo dei 25 giovani di Carve che persero la vita nella
Grande Guerra. Su 35 che
partirono ne tornarono a casa solo 10!
Per l’occasione è stato anche presentato- e verrà distribuito a tutte le famiglie di
Carve- il volumetto scritto
dal generale Nevio Stefanutti
sul Monumento ai caduti.
Sergio Cugnach
MIANE:
Libro di Ezio
Vendrame
CISON:
Tra Senegal
e Cuba
iovedì 18 alle 20.30
al centro polifunzionale di Miane Ezio Vendrame, calciatore controcorrente col vizio della letteratura, presenta il suo libro “Una vita fuori gioco”, in dialogo con Tiziano Graziottin del
Gazzettino di Conegliano.
Organizzano il Milan Club di
Combai e le Pro Loco di
Combai e Miane.
L
e percussioni che
sanno d’Africa arrivano al pub Corona Del Re
a Cison. Alle 21.30 di venerdì
12 infatti Africa Chiossan, il
gruppo italosenegalese che
suona la musica e racconta
la cultura dell’Africa sarà in
concerto. Con l’occasione
presenterà anche il viaggio
di turismo responsabile “Capodanno in Senegal” organizzato per fine 2004.
Sempre in tema di multiculturalità venerdì 12 novembre, alle 20.30 al teatro
La Loggia di Cison, viene
proiettato il film “Buena Vista Social Club”
FOLLINA: Addio al cantore
Domenico Trevisol
12 soldati austriaci
ora riposano in pace
12 caduti austro-ungarici, dimenticati nell’ex
cimitero di guerra di Follina
(dietro quello civile) e rinvenuti lo scorso settembre,
grazie anche ad una serie di
articoli dell’Azione, riposano
ora, e in pace, in una colombaia del locale cimitero. Così è per espressa volontà del
sindaco Marcello Tomasi, in
attesa di miglior sistemazione in un ossario-monumento, che sarà parte integrante dell’ampliamento del camposanto follinese. Imponen-
25
DEDICATO AI CADUTI
G
CERIMONIA FUNEBRE A FOLLINA
I
Domenica 14 novembre 2004
N
no Stefani del gruppo Alpini
di Follina, guidati da Maurizio Dalla Libera, e artefici,
per grandissima parte, del
recupero di questi morti (assieme a Francesco Frigimelica, Fabio Tura, Guido Spada e Roberto Tessari). Notizie importanti sull’ex cimitero sono state inoltre fornite dall’opitergino conte Silvio di Porcia e Brugnera.
«I vostri caduti sono considerati come nostri caduti»,
così il sindaco Tomasi a Peter Rieser, il quale ha auspicato che, nel corso dei lavori per la costruzione dell’area “sacra” (ossario e
quant’altro) previsti per l’estate 2005, si eriga una grande tenda comune per italiani e austriaci. L’Austria finanzierà parte dell’opera,
fornendo inoltre manodopera gratuita come Germania e Danimarca.
Mario Sanson
ell’abbazia di Follina, si
sono svolti il 4 novembre scorso i funerali di Domenico Trevisol, 92 anni (nella foto), deceduto dopo l’improvviso ricovero in ospedale seguito alla sua ultima partecipazione ad un rito funebre come cantore del coro parrocchiale. Nato nel 1912 da una famiglia follinese di fabbri-artigiani, i “Catarei”, a 12 anni aveva iniziato a lavorare nel locale Lanificio Paoletti: divenuto capo reparto della tessitura, lasciò il lavoro a 65 anni dopo 53 di attività, premiati nel 1976 con l’onorificenza di maestro del lavoro. Vedovo dal 1996 dell’amata consorte Elia, sembrava
indistruttibile, serenamente avviato al traguardo dei cent’anni, essendo sempre attivo e controllando la propria esistenza con estremo rigore. Legatissimo ai suoi cari, fino all’ultimo ha ripetuto a parenti e amici che accorrevano al suo capezzale: «sono fortunato e contento perché ho una grande
e bella famiglia!». Lascia i figli Giovanna, Lucia e Ausonio,
la nuora, i generi e una schiera di nipoti e pronipoti. (MZ)
26
e
L’AZiON
Quartier del Piave
Domenica 14 novembre 2004
RECITAL SABATO 13 A PIEVE DI SOLIGO È ORIGINARIA DI SERNAGLIA
I giovani del QdP Suor Noretta realizza
raccontano se stessi il sogno della missione
S
abato 13 novembre
alle 21, al teatro Careni, verrà messo
in scena un singolare recital
interamente realizzato dai
giovani del Quartier del Piave. Una rappresentazione
teatrale, musicale e scenica
di un messaggio cristiano,
con una finalità molto importante, quella di intessere
una rete di collaborazione tra
le diverse realtà parrocchiali e valorizzare le risorse
creative dei giovani. E non
solo. Attraverso una rilettura
della parabola del Figliol prodigo si è voluta rendere più
familiare la parola di Dio e
proporre ai giovani nuove
modalità di rapportarsi con
essa. La storia rappresentata, infatti, non è pura esegesi biblica o narrazione, ma il
tentativo di immedesimarsi
nella dura esperienza del figlio che lascia la famiglia e
cerca la sua strada. Ogni scena propone in chiave odierna le esperienze che il giovane vive nel racconto evangelico, mostrando come anche ai giorni nostri ci siano
tentazioni e vie che portano
lontano dai valori autentici.
Ecco allora rappresentate le insidie del consumismo
dai giovani di Pieve di Soligo
o il tunnel delle droghe e delle dipendenze, interpretato
dalla parrocchia di Farra e
Col San Martino. Così come
il sesso senza amore che i
giovani di Vidor mostrano
nella sua freddezza e sterilità. Sernaglia invece tocca il
delicato tema dell’indifferenza. Tra le scene ci saranno anche due balletti e qualche intervento del coro di
Sernaglia che esegue canti
della comunità di Taizé.
COL SAN MARTINO:
Triduo per il centenario
V
olge al termine l’anno di manifestazioni indette dalla parrocchia
di Col San Martino in occasione del centenario dall’edificazione della chiesa
arcipretale. Un evento che
ha aiutato i colsanmartinesi a riscoprire il dna della fede trasmesso dalle
passate generazioni.
La chiusura del centenario avrà luogo domenica 21 novembre, alle 15,
con una solenne celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe alla presenza dei religiosi e delle
religiose della comunità.
La celebrazione sarà pre-
sieduta da un triduo di preghiera. Mercoledì 17 processione, animata dalle
mamme, dalla torre campanaria del cimitero alla
parrocchiale (tema: la fede); giovedì 18 processione, animata dai capi-famiglia, da piazzetta Posmon
(tema: la speranza); venerdì 19, animata dai giovani, da piazza Rovere (tema: la carità). In caso di
maltempo gli incontri si
svolgeranno nella chiesa
arcipretale.
Sul prossimo numero di
questo giornale una pagina intera dedicata all’evento.
L’idea è nata all’interno della
Commissione
giovani della forania nel giugno
2003 e poi proposta alle varie parrocchie, in particolare a quelle di
Barbisano e Collalto le quali, avendo già provato
l’esperienza del
recital, hanno preso in mano le redini dei lavori. Ad aiutare i gruppi nella rappresentazione scenica
ricordiamo il prezioso aiuto
di Giulia Gallon, laureata all’Accademia internazionale
di arte drammatica e la manualità di alcune signore nel
confezionare i costumi.
Durante la serata verrà inoltre presentato e messo in
vendita il nuovo Gong, una
raccolta storica di canti di vario genere nata 11 anni fa nella parrocchia di Barbisano.
L’entrata è libera e le eventuali offerte verranno devolute in beneficenza.
Erica Pradal
SOLIGO: Prima
pietra Comunità
alloggio
S
abato 13 novembre,
alle 10.30, viene posta
la prima pietra della comunità alloggio “Una casa tra le
case” la cui costruzione è
promossa dall’associazione
“Fabrizio Viezzer”. L’edificio,
destinato a ospitare 20 disabili adulti, verrà realizzato in
un’area adiacente al Centro
educativo occupazionale di
via Carlo Conte. Contemporaneamente partono i lavori
di ampliamento del Ceod.
Per l’associazione questo
è un momento importante
perché segna la fine della fase delle idee e apre la fase
delle opere.
P
er realizzare un desiderio che aveva fin
da ragazza – proclamare il
Vangelo a chi ancora non
lo ha conosciuto – suor Noretta Zecchinon, originaria
di Sernaglia della Battaglia, sei anni fa è partita per
un piccolo e sperduto paese africano, lo Swaziland (a
nord del Sudafrica). A 46
anni, dopo aver insegnato
per vent’anni in diverse
città italiane, ha preso l’aereo che l’ha portata nella
missione dei Servi di Maria “Mater Dolorosa” di Mbabane. E lì ha iniziato la
sua avventura missionaria,
rinviata per anni per stare
vicina agli anziani genitori.
«Per prima cosa ho cercato di apprendere la lingua locale, lo siswatii. Ho
ancora qualche difficoltà
di comunicazione ma questo non crea problemi relazionali» racconta suor
Noretta prima di ripartire
per l’Africa, dopo un periodo di riposo e di aggiornamento trascorso in
Italia. Insieme alle altre
due suore della missione
SERNAGLIA: Film
di animazione,
cineforum e
montagna
D
omenica 14 novembre, alle 15.30, nel salone polifunzionale del municipio di Sernaglia della Battaglia
proiezione del film di animazione per ragazzi “Alla ricerca
di Nemo”. Nella stessa sede
martedì 16, alle 20.30, il “Cineforum Quartier del Piave”
propone il film “Luther Ribelle, genio, liberatore”.
E sempre nel salone polifunzionale di Sernaglia giovedì
18, alle 20.44, il Cai organizza
un incontro sul Soccorso alpino e speleologico di ieri e di oggi con Angelo De Vich coordinatore tecnico del Cnsas.
gestisce un ostello per le
operaie che giungono in
città dalle zone rurali, promuove un laboratorio di
cucito e maglia, sostiene economicamente gli studi
di alcuni ragazzi orfani, dà
una mano al parroco nella
Nello
Swaziland
il 40% della
popolazione
è affetta
da Aids
catechesi per gli adulti.
«La situazione nello
Swaizland è complessa e
per molti versi contraddittoria – sottolinea suor Noretta –. C’è un re aperto e
tollerante che ha vietato il
degradante lavoro in miniera ma non ha proposto
occupazioni alternative; il
40 per cento della popola-
Suor Noretta Zecchinon
zione è sieropositiva, non
ci sono strutture sanitarie
adeguate per le cure e gli
orfani sono migliaia; convivono una miriade di denominazioni cristiane e
forme religiose arcaiche
che contemplano il sacrificio umano e le figure dei
santoni-guaritori».
L’annuncio del Vangelo
deve misurarsi con il problema dell’inculturazione:
«Siamo costantemente
chiamati a coniugare l’essenza del messaggio cristiano con la cultura locale – spiega suor Noretta –.
Una cultura che ha molti
aspetti degni di grandissimo rispetto, come la fiducia in Dio e l’accettazione
serena della malattia e della morte». Che, in quelle
terre, sono esperienze
quotidiane: «Se non si
blocca la diffusione dell’Aids – conclude infatti
suor Noretta – fra pochi
anni lo Swaizland scomparirà». (FC)
PIEVE: NOZZE DI DIAMANTE
N
el duomo Santa Maria Assunta di Pieve di Soligo, domenica 14 novembre alle 10.30, Lina e
Giuseppe De Polo attorniati dai figli Angelo e Adriano, dalle nuore, dai nipoti, pronipoti, parenti e amici,
vogliono ringraziare il Signore per aver raggiunto, pur
tra molte difficoltà ma con armonia, questo traguardo.
PIEVE DI SOLIGO - Giuseppe De Polo e Lina Villanova, sposi dall’11 novembre 1944
e
L’AZiON
A
nche quest’anno
il Premio Civilitas ha il merito
di portare alla luce un
sommerso di umanità e altruismo che ancora pervade il territorio locale,
ma che di rado esce dal
quotidiano nascondimento. I quattordici premiati
– individuati dalla Commissione del Premio coordinata da un priore dell’associazione Dama Castellana – sono infatti “testimoni significativi che,
agendo spesso nell’anonimato, impersonano valori forti quali la tolleranza, la solidarietà, la
comunione tra diverse
appartenenze, l’umanità
del vivere”. Come ormai
avviene dal 1997 insieme
ai premiati “locali” è stata
individuata una “figura di
rilievo sul piano nazionale
e/o mondiale che rappresenta con la sua vicenda
umana un costruttore di
civiltà”. Si tratta di papa
Giovanni Paolo II, che invierà un suo delegato a ricevere il premio il prossimo 10 dicembre, alle 18,
nella sala dei Battuti del
Duomo di Conegliano. Un
riconoscimento straordinario verrà inoltre conferito a Ernesto Olivero,
fondatore e animatore instancabile del Sermig di
Torino, che per le sue
scelte di vita incarna lo
spirito e il messaggio del
Premio. Lo stesso Olivero
si unirà alla delegazione
della Dama Castellana che
verrà ricevuta in Vaticano.
Ecco i premiati con Civilitas di quest’anno.
Sezione “Civiltà nella
comunità”
Giuseppe Corsi - Vice questore aggiunto, ora
in quiescenza. Ha avuto
un ruolo determinante
nell’avvio del Commissariato di pubblica sicurezza
Conegliano
Il 10 dicembre un inviato del Pontefice sarà presente alla consegna
del riconoscimento. Quattordici i premiati per la loro spesso
anonima testimonianza di tolleranza e solidarietà
Il Civilitas al Papa
Uberto Pagotto
Sandro De Nardi
di Conegliano.
Angelo e Luigina
Cucciol - Coniugi di San
Vendemiano. Hanno adottato tre bimbi bulgari donando loro il sorriso e l’affetto di una famiglia.
Don Igino Facchinello - Missionario in Brasile
per ventuno anni. Al suo
rientro in Italia ha avviato
l’iniziativa delle adozioni
a distanza. Attualmente
sono oltre un migliaio le
adozioni raccolte e mille
500 le famiglie che collaborano al progetto.
Gianni Miraval - Lavoratore dipendente di
San Fior. Già consigliere
del gruppo Alpini e membro della sezione Avis di
San Fior. Appassionato di
radio è radioamatore pa-
tentato da oltre venti anni, nonché collezionista di
radio d’epoca. È vicepresidente dell’Associazione radiantistica trevigiana.
Umberto Ulmanella
Dante
Zanardo
- Ottantaseienne di Santa
Lucia di Piave, ha svolto
per 57 anni la professione
di barbiere e per quindici
anni ha prestato i suoi servizi gratuitamente agli anziani della casa di riposo.
Luigi Zanardo - Operaio di Conegliano che ha
deciso di dedicare la
disponibilità di tempo,
offerta dal pensionamento, al volontariato
impegnandosi in diverse associazioni.
M
ontinua la rassegna culturale di incontri e proiezioni in multivisione sul mondo della montagna,
organizzata dal Club alpino italiano di Conegliano, denominata “Montagna Insieme - Spettacolo montagna”,
giunta quest’anno alla terza edizione. Venerdì 12, alle
21, è ospite Simone Moro, alpinista di fama internazionale premiato un anno fa dal presidente Ciampi per un
soccorso effettuato in alta quota. Viene presentato il filmato “8.000 metri di vita - Le nuove salite di Simone Moro”.
Valerio Buccilli
Ucla. Ha insegnato all’università, negli Usa, e lavora in un’azienda californiana leader nel settore
delle nanotecnologie.
Menzioni alla memoria
2004
Marisa Ferrari - Infermiera, di Ponte della
Muda. Volontaria in Africa
per il Cuamm dal 1996.
Strappata alla sua
missione in
un tragico
incidente
stradale in
Angola, a soli quarantanove anni.
Uberto Pagotto Medico chirurLuigi Zanardo
don Igino Facchinello
Dante Zanardo
Gianni Miraval
Giuseppe Corsi
CENTRO HUMANITAS:
Il 12 c’è Gian Antonio Stella
ercoledì 10 novembre taglia il
traguardo delle 104 primavere
Maria Dalto, senz’altro la coneglianese
“meno giovane”. Domenica 14, alle 11
nella parrocchiale di San Pio X, “zia Marietta”, così è conosciuta dai più, festeggerà questa importante ricorrenza attorniata da nipoti, parenti e amici della comunità parrocchiale a cui farà seguito il
pranzo in un ameno locale collinare: “La
Fattoria”.
Nella sua lunga esistenza “zia Marietta” ha superato due guerre
e momenti difficili; adesso gode ottima salute e per suo espresso desiderio, nonostante la sua veneranda età, vive da sola ma giornalmente viene seguita da parenti e vicinanti che le sono affezionati.
CAI: Venerdì 12 incontro
con Simone Moro
go specializzato in Endocrinologia e malattie del
metabolismo all’Università di Padova, originario
di Pianzano ora risiede a
Bologna dove lavora come
endocrinologo. Attualmente svolge ricerche sul
tema dell’obesità.
Sandro De Nardi Giovane avvocato vittoriese, docente di Diritto Amministrativo. Nel 2003 la
Presidenza del Consiglio
regionale del Veneto gli
ha conferito l’incarico di
consulente giuridico per
l’elaborazione dello Statuto della Regione Veneto.
Umberto Ulmanella Coneglianese, laureato in
Ingegneria meccanica, ha
conseguito il Master in ingegneria aerospaziale ad
Sezione “Giovani emergenti 2004”
SAN PIO X:
104 primavere di zia Marietta
C
Domenica 14 novembre 2004
V
enerdì 12 novembre, alle 20.30, al teatro Toniolo di Conegliano, il Centro culturale Humanitas ospita il giornalista Gian Antonio Stella per
una serata dedicata alla città dal titolo “Noi e loro: una convivenza possibile?”. Gian Antonio Stella
è vicentino, editorialista
e inviato di politica, economia e costume al Corriere della Sera. Ha vinto alcuni tra i più importanti premi giornalistici
e ha scritto vari libri tra
cui “Schei” e “L’orda”.
TEATRO: Sabato 13 a Parè,
domenica 14 a Bagnolo
S
abato 13, alle 21, all’auditorium Dina Orsi, per la
stagione teatrale “Tremilioni a teatro” l’Accademia di Teamus (Verona) porta sul palco “Rumori fuori
scena”, per la regia di Lando Buzzanca. Ingresso a pagamento. A cura della compagnia teatrale “Tremilioni”
con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Domenica 14 novembre, alle 16, nel teatro parrocchiale di Bagnolo la compagnia “I Costretti” presenta
lo spettacolo per ragazzi “Tra il dire... e il fare... l’acqua
non buttare” di A. Caniato. Ingresso gratuito.
27
Premio
straordinario
a Ernesto
Olivero
fondatore
del Sermig
Suor Assunta
Stocco
Valerio Buccilli - Generale dell’esercito in pensione, presidente della
Croce rossa italiana sezione di Conegliano per
sette anni. Colonna portante dell’Azione cattolica
diocesana per la quale ha
gestito per ben sedici anni come volontario, insieme alla moglie Adriana, i
campi scuola alla casa alpina Cima Cesta.
Matteo Mosca - Venticinquenne di Frassenè
(Bl). Ha perso la vita nel
tentativo di prestare soccorso ai passeggeri di
un’auto in fiamme sull’autostrada A27.
Suor Assunta Stocco
- Salesiana delle Figlie di
Maria Ausiliatrice, originaria di Sant’Andrea di Castelfranco, operante alla
comunità di Parè a Conegliano.
Particolarmente impegnata nell’organizzazione
di iniziative a favore dei
giovani.
Con questi ultimi ha lavorato, nonostante la malattia che l’aveva colpita,
fino a pochi giorni dalla
sua scomparsa.
AMMINISTRAZIONE:
La Giunta in Centro e Monticella
A
metà del mandato amministrativo la giunta
Zambon fa il punto della situazione con la cittadinanza. A tal fine è stata organizzata una serie di incontri nei vari quartieri, ai quali saranno presenti i
componenti della Giunta comunale. Ecco il calendario degli incontri della settimana dal
15 al 20 novembre (tutti alle
20.30). Centro: Informagiovani
di piazzale San Martino martedì
16 novembre; Centro Sud scuola media Grava di via Filzi mercoledì 17; Monticella scuola elementare di via Kennedy giovedì 18 novembre.
MOSTRA FOTO FAMIGLIA:
Il 19 c’è anche il Vescovo
V
enerdì 19 novembre il vescovo Giuseppe, accogliendo l’invito dell’Amministrazione di Conegliano,
visiterà la mostra fotografica “Foto di famiglia con città.
Conegliano e il suo territorio dal 1872 al 1954”.
Visto il successo ottenuto e per venire incontro alle continue prenotazioni, la mostra verrà prorogata fino a domenica 28 novembre. Fino ad oggi i visitatori sono stati 4 mila 500. Le classi che hanno varcato il portone di palazzo Sarcinelli, dove è allestita la mostra, sono state finora 36 mentre quelle prenotate per future visite sono una sessantina.
28
CITTÀ BRASILIANA ABITATA DA VENETI
Gemellaggio
con Garibaldi
C’
è una città in
Brasile che si
chiama Garibaldi, ma se si consultasse
l’elenco telefonico potrebbe
per un attimo sembrare Conegliano. Le famiglie Zambon, Dal Cin, Zanatta, Piccoli si sprecano. Numerose
sono le aziende vinicole e
quelle manifatturiere; anche
il numero degli abitanti è uguale, circa 37 mila; e se tra
Conegliano e Valdobbiadene c’è la strada del Prosecco, tra Garibaldi e Graciema
non si può perdere la “Estrada do sabor”.
Scoperte le affinità enoelettive, la conclusione non
poteva essere che quella del
gemellaggio, avvenuto il
giorno del patrono San Leonardo in Comune. Il sindaco
della città brasiliana, Antonio Cettolin, non ha avuto bisogno dell’interprete: suo
nonno abitava a Costa di Conegliano, e la memoria della lingua natìa nei decenni
non è andata persa.
«A Garibaldi gavemo 65
cantine di vino, ma anca industrie del mobile e tanto turismo, semo na populazion
con tanta simpatia cussitta
come voialtri», ha detto Cettolin mentre appuntava alla
giacca del sindaco Zambon
una spilla con il nome della
città e lo insigniva del titolo
di amico “garibaldense”.
«Garibaldense va bene - ha
chiosato con ironia Zambon
- garibaldino potrebbe essere frainteso».
Quello che manca ancora
a Garibaldi è il Prosecco, ma
l’assessore Roma ha assicurato che presto verrà organizzata una spedizione enologica per impiantare il nostro vitigno accanto alle già
fiorenti colture di Merlot,
Cabernet, Riesling bianco.
In compenso i garibaldensi
hanno altre bollicine famose: lo champagne prodotto
a Garibaldi è così conosciuto e premiato nei concorsi
che la cittadina brasiliana ha
meritato il soprannome di
“capitale dello champagne”.
Il nome “Garibaldi” invece
deriva dalle imprese compiute dall’Eroe dei due mon-
di nella prima metà nell’Ottocento, quando guidò i repubblicani della provincia di
Rio Grande do Sul contro il
governo imperiale. Un periodo non solo di lotte, ma
anche di amori: fu in quella
regione che conobbe e si innamorò di Anita.
Tra Conegliano e Garibaldi gli scambi non saranno solo economici e culturali, ma anche radiofonici.
Radio Conegliano ha già avviato una partnership con la
“gemella” locale d’oltreoceano “Rete serrana”, alla
quale ogni giorno via internet spedisce i notiziari nazionali e del coneglianese.
Programmi di news attraverso i quali le centinaia di
discendenti trevigiani e veneti possono aggiornarsi ogni giorno su quanto accade
dalle nostre parti.
Mario Anton Orefice
turini. La presentazione sarà allietata da una mostra delle foto
scattate dall’autrice. Seguirà rinfresco. Ingresso libero.
VENERDÌ 12
È questo l’ultimo week-end utile
per visitare, all’oratorio dell’Assunta di piazza Cima, la mostra
personale di Luciana
Vettorel Ghidini “Alla ricerca del tempo”. Orari di apertura: venerdì 15-19.30, sabato e
domenica 10-12.30 e 14.3019.30. Ingresso libero.
Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia del
dottor De Lorenzo, a fianco della chiesa di San Pio X.
Alle 20.30, all’auditorium della
Casa di accoglienza “Giuseppe Toniolo” di via Galilei, il Centro
culturale Humanitas
presenta una serata con il giornalista Gian Antonio Stella sul tema “Noi e loro: una convivenza
possibile?”. Ingresso libero. Informazioni al numero 340-0695431.
DOMENICA 14
Alle 11, al ridotto del teatro Accademia, per il “Progetto Beethoven” l’Istituto musicale “A. Benvenuti” e l’Amministrazione comunale presentano il Concerto aperitivo.
Alle 21, al teatro Accademia, per
la stagione teatrale 2004-2005
André De La Roche porta in sce-
na “Don Chisciotte”, coreografia e soggetto di Milena
Zullo. Ingresso a pagamento. Informazioni al numero 0438-22880
e al sito www.teatroaccademia.it.
A cura di Accademia Srl, Gat triveneto e Amministrazione comunale.
LUNEDÌ 15
Alle 20.30, nel
salone parrocchiale Santa
Maria delle Grazie, per i Percorsi per
genitori
2004 proseguono gli incontri
sul tema “Adolescenti e alimentazione: disturbi alimentari, anoressia e bulimia”. Il percorso è
rivolto ad un massimo di 20 partecipanti. Informazioni ai numeri
0438-34257 oppure 3471065445. A cura di Amministrazione comunale, Progetto Giovani e gruppo Ego.
MARTEDÌ 16
Alle 18, a palazzo Sarcinelli, l’associazione “Trevisani nel mondo”
presenta la raccolta di poesie
“Luce di vita”, di Enza Ven-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 14 novembre 2004
MERCOLEDÌ 17
Ultimi giorni per visitare, a palazzo Sarcinelli, la mostra “Foto di famiglia con città: 235
immagini ripercorrono la vita della famiglia a Conegliano e nel Coneglianese tra il 1872 e il 1954”.
Ingresso a pagamento. Orari di
apertura: dal lunedì al venerdì 913 e 15-19, sabato e domenica
10-19.
GIOVEDÌ 18
Alle 20.45, all’auditorium Dina
Orsi, per il ciclo di incontri “Discutiamone insieme”
l’Amministrazione comunale organizza una serata sul tema “La
storia siamo noi. Conegliano: i fatti, le testimonianze di ieri e di
oggi, la città di domani”. Ingresso libero.
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
Novecento stranieri
a scuola di italiano
M
inori e adulti di paesi stranieri che tornano sui banchi di scuola, per
apprendere l’italiano, spinti
dalle necessità lavorative o
dall’esigenza di un diploma.
Ecco i protagonisti dell’iniziativa multimediale “Ricordare. Percorsi della Memoria. Trasformare il presente
in una possibilità di ricordo e
futuro”, di cui si è data visione al pubblico coneglianese,
martedì 26 ottobre, presso
l’Informagiovani di piazzale
San Martino. Progetto autogestito e cofinanziato in sede
nazionale e locale, bandito
come regolare concorso dal
Ministero della Pubblica Istruzione, nel quadro delle
politiche a favore dell’integrazione. Vincitore e promotore del progetto nell’area coneglianese il Centro Territoriale Permanente di via Toniolo, condotto dalla direttrice Rita Salvador, che ha affidato iter pratico e organizzativo dell’iniziativa a un’équipe
di 5 docenti. Con l’obiettivo
mirato di dar voce e immagine al racconto dell’approdo
in Italia di alcuni studenti
stranieri del centro scolastico coneglianese. Nel dettaglio, si tratta di un filmato di
circa 15 minuti diretto e realizzato da Aril Pasik e Barbara Maldonado, due ragazzi
argentini, ex corsisti del Ctp
coneglianese. Un intreccio visivo di biografie, di vite differenti, che testimoniano ricordi, nostalgie, impressioni
e aspettative di un gruppo di
allievi, frequentanti i corsi di
alfabetizzazione primaria, lingua e cultura italiana e orientamento socio-linguistico
promossi dal centro.
Come funziona il Ctp
Il Centro Territoriale Permanente di Conegliano
provvede, oltre alla formazione e istruzione di studenti stranieri al di sopra dei 15
anni, anche alla cosiddetta “educazione prolungata” degli
adulti italiani; alla riqualificazione professionale; all’organizzazione di corsi culturali
e tecnici. «Siamo da più di un
lustro una realtà scolastica
consolidata nel territorio, che
lavora alacremente, ma nell’ombra - puntualizza la di-
rettrice Rita Salvador -, un
punto di riferimento per gli
stranieri. Una struttura di cui,
dispiace ammetterlo, molti
cittadini ignorano l’esistenza
e l’operato». Sul fronte iscrizioni, nell’ultimo quinquennio il trend è sostanzialmente in crescita: nell’anno scolastico 2003-2004, per 81 corsi totali (più 2 corsi serali) l’utenza frequentante è stata di
1.115 allievi, di cui circa 900
stranieri, provenienti da 63
nazionalità diverse, con una
netta preminenza della nazionalità cinese. Per l’anno
scolastico 2004-2005 le iscrizioni sono ancora in corso e
finora sono stati raccolti 785
nuovi corsisti.
Da segnalare la collaborazione con tutti i Comuni del
distretto scolastico coneglianese (Codognè, Vazzola, Santa Lucia di Piave, San Fior).
Per informazioni contattare i seguenti recapiti: Ctp Direzione didattica, 1° Circolo di Conegliano, via Toniolo 12, tel. 0438.60463; fax
0438.63722; e-mail [email protected].
Elena Pilato
e
L’AZiON
Coneglianese
A RUA DI SAN PIETRO DI FELETTO
Prima pietra della
struttura polifunzionale
I
bambini di San Pietro di
Feletto quando fra ventitrent’anni porteranno i
loro figli alla scuola media con
fierezza potranno dire loro:
«C’ero anch’io il giorno in cui è
stata posta la prima pietra della
palestra». Sono stati proprio gli
alunni, infatti, i protagonisti della cerimonia della posa della prima pietra dell’edificio avvenuta
lo scorso 5 novembre nella zona antistante le scuole medie
(in località Rua di Feletto). Una
cerimonia per certi versi “d’altri tempi” con il sindaco con la
fascia, il parroco, il preside, i
progettisti, le maestranze, gli
scolari con il grembiule, la firma della pergamena, la benedizione... Tutti piccoli segni di
un “rituale laico” che ha un suo
significato e che rimarrà nella
memoria, specie dei bambini e
dei ragazzi che vi hanno preso
parte.
Nel suo intervento il sindaco
Maria Assunta Botteon ha sottolineato come quest’opera «sia
C
on la partecipazione alla messa in
suffragio di don Giuseppe
Zago si apre, domenica 14
novembre, l’anno sociale
2004-2005 del Circolo culturale che porta il nome
del compianto parroco di
Orsago. La messa viene
celebrata alle 9 nella chiesa parrocchiale di Orsago.
A seguire, e fino alle 12,
sono aperte le iscrizioni al
Circolo nella sede dell’oratorio. Martedì 16 c’è il
primo incontro. Dopo la
presentazione del programma, relazione del par-
stata voluta prima di tutto per Botteon approvò il progetto degli alunni delle scuole di San finitivo, redatto da Patrizio ColPietro perché possano svolge- latuzzo e Ugo Ganz, per un imre un’attività sportiva... ma sarà porto complessivo di un miliopure uno spazio destinato agli ne 291 mila euro (circa 2 miincontri, anche conviviali, alle liardi e mezzo di vecchie lire)
feste e alle manifestazioni cul- tra opere e somme per espropri
turali, fornendo una valida sede e spese tecniche. La realizzaalternativa agli eventi all’aperto zione dell’opera è stata affidata
quando le condizioni meteoro- all’impresa Paccagnan spa di
logiche risultino sfavorevoli». Ponzano Veneto. Il tempo di ulPer questo il suo nome ufficia- timazione dei lavori è fissato dal
le non sarà di palestra bensì di bando in 450 giorni.
struttura polifunzionale.
Federico Citron
Di questa
struttura a
San Pietro si
iniziò a parlare nel 2002
quando il
progetto
venne inserito nel Programma delle
opere
pubbliche.
Prima di “cadere”, la priRua: la posa della prima pietra della nuova struttura polifunzionale
ma giunta
ORSAGO
Iniziative
di prim’ordine
del circolo
“Don Zago”
roco di Orsago don Domenico Salvador sul tema
“La nostra cultura in un
mondo globalizzato”. Giovedì 18 la psicologa Daisy
Gava e la psicoterapeuta
Giuliana Pin Zanette intrattengono i soci del Cir-
colo sul tema “La psicologia dell’anziano. Valore del
mondo affettivo familiare”.
Questi e tutti gli altri incontri (sempre di giovedì
e martedì fino al 28 aprile)
si tengono dalle 15 alle 17
in oratorio.
Anche quest’anno il Circolo ha organizzato una serata informativa su un argomento di stretta attualità: “Aspetti medici e bioetici della fecondazione assistita”. Intervengono il ginecologo Francesco Tomei e il bioeticista Gian
Antonio Dei Tos.
SUSEGANA: Come prevenire i tumori
“S
alute e prevenzione” è il tema del
ciclo di conferenze previsto alla biblioteca comunale di Susegana a partire da
venerdì 12 novembre e curato dall’Amministrazione comunale e dall’associazione Lotta contro i tumori “Renzo e Pia Fiorot” col patrocinio dell’Ulss 7.
Gli incontri, previsti nella sala riunioni di
via Conegliano 33 alle 20.30, iniziano venerdì
12 novembre con una conferenza sul tema
“Tumore della prostata e impotenza: prevenzione” a cura del dottor Salvatore Valerio,
urologo dell’ospedale civile di Conegliano.
Mercoledì 17 novembre, sempre alle 20.30
è in programma la conferenza “Il cancro oggi: l’importante è prevenire” con il dottor Antonio Sacchetta, primario di Medicina Generale all’Ospedale De Gironcoli di Conegliano.
SAN VENDEMIANO: NOZZE D’ORO
N
el loro 50º anniversario di
matrimonio, Olga e
Guido ringraziano il Signore per questi anni
trascorsi insieme: sicuramente con problemi, gioie, dolori, ma uniti sempre con amore.
In questo giorno i figli, con nipoti e familiari, augurano loro anOlga Mazzer e Guido Galiazzo sposi dal 6 novembre 1954 cora tanta felicità.
Domenica 14 novembre 2004
29
GRAZIE AD “AFRICA CHIOSSAN”
La musica e la cultura
africane di casa a Gaiarine
L’
Africa viene a noi. Non per
chiedere aiuto ma per portare chiossan, ossia cultura e tradizione. Anzitutto con la musica, il ritmo delle percussioni. È questa la
missione di Africa Chiossan, un’associazione culturale nata nel 2000,
con 80 iscritti italiani e africani, circa una trentina di volontari in servizio, una rete di attività in tutta Italia.
E, anche se pochi lo sanno, la sede
a Gaiarine. Qualcuno in più lo saprà
dopo che domenica 24 ottobre al
“Gaiarine in festa” c’era, per la prima volta, anche Africa Chiossan.
Con la musica anzitutto: un concerto del gruppo di percussionisti
omonimo. Quattro senegalesi e due
italiani che propongono su 4 strumenti diversi (che un italiano superficiale etichetterebbe come “tamburi”) ritmi che sanno di Senegal.
Perché quella è la madrepatria del
leader del gruppo e dell’associazione, il musicista
Moris
Senè.
Ma alla festa di Gaiarine presentavano anche una mostra fotogrAfrica.
Perché
Chiossan non si limita a suonarci il
continente nero, ma ce lo racconta
anche. Il pubblico apprende il senso di ciascun ritmo; la musica viene portata anche nelle scuole e in
corsi per percussionisti (in svolgimento anche a Barbisano e Oderzo); l’associazione propone prodotti
di artigianato africano.
In quello stand gaiarinese proponevano anche viaggi in Senegal.
Spiega Monica Marchesin dell’associazione: «I “nostri” turisti vivono la realtà senegalese rifuggendo
da attitudini turistiche di stampo
globalizzante e colonialista. E proponiamo sempre all’interno di questi viaggi uno stage di percussioni
e danza, con artisti locali di rilievo».
Il prossimo concerto è venerdì
12 novembre alle 22 al pub “Corona del Re” a Cison.
Per informazioni: Africa Chiossan, via Cappellari
17,
Gaiarine; 3383130052, [email protected],
www.phenixnet.it/africachiossan.
Tommaso
Bisagno
S. LUCIA: RIEVOCAZIONE
IN COSTUMI MEDIEVALI
S
abato 13 e domenica 14 novembre a
Santa Lucia di Piave, il
“Comitato Antica Fiera”
promuove e organizza la
7ª rievocazione storica dell’antica fiera. In particolare, sabato alle 11, la premiazione del concorso
“Scrivere il Medioevo” (22
scuole sui conti di Collalto, usi e costumi fra 1320
e 1400, e basso medioevo),
poi dalle 14 apertura del
mercato medievale (si ricevono solo e soltanto soldi veneti de “oro, arzento
et bronzo”, c’è un apposito cambiavalute) e quindi
nella parrocchiale alle
20.30 “Voci del Medioevo”,
rassegna corale del XIV
secolo. Domenica 14, alle
10 riapertura del mercato
e dalle 14 il grande e atteso “Corteo storico” con
spettacoli continuativi e
degustazione di prodotti
S. FIOR /
SARANO :
Un dhenero pitòc
MADONNA DELLA SALUTE
S
abato 13 novembre, alle 20.30 nella
sala polifunzionale di San
Fior, nell’ambito della rassegna annuale, la compagnia teatrale dell’Università adulti e anziani di Conegliano, dopo il successo ottenuto nel Concorso
regionale “Teatro a scuola” di Vicenza presenta
“Un dhenero pitòc”, una
commedia divertente in
due tempi di Gino Zanette, con la regia dello stesso autore.
Lo stesso spettacolo
verrà riproposto domenica 21, alle 17, al centro
parrocchiale di Sarano.
Questa manifestazione è
organizzata dal Gruppo
San Martino nell’ambito
dei festeggiamenti del
santo patrono.
SALVATORONDA
F
esta della Madonna
della Salute in località
Salvatoronda di Bibano a partire da venerdì 12 novembre.
Domenica 14 alle 9.30 trofeo
di ciclocross triveneto. Domenica 21, ricorrenza della
Madonna della Salute, alle
9.30 sfilata degli alpini con la
Fanfara, alle 10 messa (seguirà rinfresco), alle 14.30
rosario, alle 15.30 spettacolo di burattini con la compagnia “La fiaberia” di Daniela
Castiglione, alle 19 messa.
La manifestazione prosegue
fino a domenica 28 novembre quando si terrà un incontro sulla storia e l’origine
della chiesetta di Salvatoronda dedicata alla patrona.
I festeggiamenti sono promossi l’associazione Madonna della Salute Pro Salvatoronda.
su ricette dell’epoca. L’ingresso è gratuito. In caso
di pioggia la manifestazione sarà rinviata a domenica 21 novembre. (MS)
COSNIGA
A
nche Cosniga ha la
sua festa della Madonna della Salute. Si inizia sabato 13 con l’apertura dello stand dalle 19 e
l’orchestra Pierre e gli Astri alle 20.30, mentre domenica 14 si balla con
Tony Bressan. È di festeggiamenti anche il fine settimana successivo,
in cui la domenica vede
anzitutto le celebrazioni
religiose con la messa per
la Madonna della Salute
alle 9.30 e alle 19.30 e il
rosario alle 15.30. Sempre domenica, pranzo comunitario alle 12.30, varietà ed estrazione della
lotteria alle 20 e chiusura
con i fuochi d’artificio.
Informazioni: Giada 0438778161,
Bepi
3286823444.
30
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 14 novembre 2004
TRA I COMUNI ALTOLIVENTINI
CIVILTÀ ALTO LIVENZA:
L’incontro con il vescovo
Giuseppe Zenti
Acquedotti, l’intesa
é ancora lontana
L
egge Galli. Ambito
territoriale ottimale,
tariffa: ancora niente
di tutto questo in Friuli Venezia Giulia. La legge nazionale
Galli prevede che i servizi di
captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad uso civile, di fognature e di depurazione divengano parte integrante di un unico servizio denominato Servizio idrico integrato. I compiti di programmazione, organizzazione e
controllo del
Servizio idrico integrato
sono affidati
ad un consorzio dei Comuni compresi
nell’Ambito
territoriale
ottimale ovvero di una zona territoriale omogenea. La
Legge Galli deve essere recepita dalle Regione. Ebbene il
Friuli Venezia Giulia è fra le
ultime Regioni a dover ancora adottare la legge nazionale
in un regime di palese inadempienza. Stando alle indiscrezioni circolanti la Regione sarebbe sul punto di far
propri i contenuti della Legge
Galli, individuando cinque
Ambiti territoriali ottimali. Il
primo ricoprirebbe le aree del
Triestino e dell’Isontino, il se-
condo il Goriziano, il terzo l’Udinese, il quarto la Bassa pordenonese da San Vito al Tagliamento al Portogruarese
per mezzo di un accordo interregionale con il Veneto, il
quinto il restante territorio
pordenonese.
Va da sé che una tale
conformazione risulta difficoltosa dal punto di vista gestionale. Il quinto Ambito territoriale ottimale, infatti, comprenderebbe realtà disomogenee prendendo
in
considerazione il capoluogo,
la
montagna
pordenonese, la pedemontana e
l’Alto Livenza friulano o
Sacilese fino a Prata. Nel Sacilese i Comuni non si sono
ancora consorziati significativamente, a differenza di quanto accaduto per il Sanvitese,
ad esempio.
Anzi, alcuni comuni dell’Alto Livenza hanno aderito o
stanno per farlo a Sistema &
Ambiente, società di gestione
dei servizi ambientali di San
Vito al Tagliamento. Sul territorio diocesano amministrato
dalla Regione Friuli Venezia
Giulia esiste una sola società
Friuli Venezia
Giulia in ritardo
nell’adozione
della legge Galli
R
ilanciare la competitività e
mantenere un’elevata capacità di assorbimento della manodopera sono le sfide lanciate
dall’Unione degli industriali della Provincia di Pordenone. Pordenone è tra le quindici province
più industrializzate d’Italia. La
creazione di reddito è attribuibile per oltre il 40% al settore industriale al quale fanno riferimento
circa 35 mila dipendenti e 800 aziende associate con prevalenza
dei settori merceologici della
meccanica e del legno. Proprio al
settore del mobile è interamente
dedicato il numero zero di “Res
economica”, il periodico di informazione, ricerche e statistiche
sull’economia a cura di Unindustria Pordenone. La disamina più
interessante è quella concernente l’andamento trimestrale dell’export di mobili della provincia
di Pordenone in confronto con
quella di Treviso. Premesso che
Un nuovo libro su
Sacile
S
abato 13 novembre alle 18 nella sala degli affreschi di palazzo Biglia c’è un appuntamento culturale di rilievo: verrà presentato un
nuovo libro sulla storia della città di Sacile,
intitolato “Sacile tra Ottocento e Novecento”,
opera di Nino Roman e Adriano Miotti.
A presentare la pubblicazione, curata dalle edizioni Canova, sarà il coneglianese Luciano Caniato.
P
pubblica di
gestione
dell’acqua.
È la Sistema & Ambiente, composta dai
Comuni di Brugnera e Prata
di Pordenone, sorta nel luglio
2003 con sede a Brugnera al
posto del “vecchio” consorzio
polifunzionale intercomunale.
Negli ultimi mesi i sindaci della Pedemontana e dell’Alto Livenza friulano si sono più volte riuniti in vista di una possibile ma imposta per legge aggregazione, ma per ora esiste
solo una qualche convergenza fra i Comuni di Brugnera,
Budoia, Caneva, Fontanafredda e Prata. Siamo ben lontani
da una vasta aggregazione.
Perché tanto ritardo? Perché
i sindaci non si preoccupano
di gestire in maniera ottimale
un bene impareggiabile quale
l’acqua? Lo abbiamo chiesto
ad un tecnico comunale che,
per ragioni comprensibili, ha
preferito mantenere l’anonimato. «I Comuni sono poco
predisposti ad investire nel
miglioramento della rete idrica né pensano ad adeguare le
tariffe. Con gli introiti attuali
è semplicemente impossibile
garantire un ser vizio pienamente efficiente. Effettuare una verifica seria e approfondita delle perdite di una rete estesa vari chilometri e inter-
venire ad una sua sostituzione
costa qualche miliardo delle
vecchie lire, per cui non si fa
niente». L’ingresso di privati
migliorerebbe i servizi? Con
quali costi per l’utente? «Una
gestione pubblica del servizio
idrico può permettersi piccole perdite o il pareggio di bilancio, mentre è chiaro che una società privata deve produrre degli utili. In realtà bisogna
effettuare una
strategia concordata
fra più
Comuni
perché,
con il
blocco
delle tariffe operato a
livello
nazionale, non è possibile guadagnare abbastanza per effettuare
un’ottimale gestione delle reti e delle strutture. Non per
colpa dei consorzi assistiamo
allora ad una gestione generalmente scadente».
Giacinto Bevilacqua
NEL PORDENONESE E TREVIGIANO
L’export dei mobili
continua a crescere
sono stati presi in considerazione
i distretti del Livenza e del Quartier del Piave, l’Osservatorio della Fondazione Edison di Unindustria Pordenone ha rilevato una
certa ripresa comune nell’export.
“Nel secondo trimestre 2004,
infatti, l’export di mobili della provincia di Pordenone è cresciuto
dell’11,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2003, a fronte di un calo del 5,3% registrato
nei primi tre mesi dell’anno” è l’analisi di Res. “Complessivamente il primo semestre 2004 si è concluso con un incremento del 3 rispetto al primo semestre 2003,
un aumento maggiore di quello
messo a segno dall’export italiano nel suo complesso pari al 2,7%.
Per un raffronto, l’export italiano
di mobili è cresciuto del 4,7% nel
secondo trimestre 2004 rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente. Un andamento analogo a quello della provincia di Pordenone ha avuto l’export di mobili della provincia di
Treviso: nel secondo trimestre le
esportazioni sono cresciute del
12,8%. Nettamente migliore la
performance esportativa della
provincia trevigiana se calcolata
sull’intero primo semestre, pari
VENERDÌ 12
NOVEMBRE
Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini a Sacile è aperto il Centro di ascolto Caritas.
Alle 21 al cinema teatro Ruffo di Sacile, nell’ambito
di Scenario 2004, il Gruppo Teatrale Caorlotto di Caorle presenta “Pignasecca e Pignaverde”, libero adattamento in dialetto veneto di Sandro Dorigo e Narciso Gusso.
SABATO 13
Alle 16 al cinema teatro Ruffo di Sacile, nell’ambito
di Scenario Junior, il teatrino di Danilo Toneatto di Flambro (UD), presenta “Il baule delle favole”.
LUNEDÌ 15
rosegue il giro di visite e consultazioni alle autorità di recente elezione condotto da Civiltà Altolivenza.
Una delegazione dell’Istituto per la promozione del sistema socio-economico
dell’Alto Livenza, che ha raccolto l’adesione di sedici Comuni (Brugnera, Budoia, Caneva, Fontanafredda, Pasiano
di Pordenone, Polcenigo, Prata di Pordenone, Sacile in provincia di Pordenone e Cordignano, Gaiarine, Gorgo al
Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Orsago, Portobuffolè in provincia di Treviso), è stata
ricevuta nei giorni scorsi dal vescovo di
Vittorio Veneto monsignor Giuseppe
Zenti. La visita, approntata alla cordialità e reciproca conoscenza, è servita a
Civiltà Altolivenza, rappresentata nell’occasione dal suo vicepresidente Mario Cosmo, ad illustrare le peculiarità
La delegazione di Civiltà Altolivenza ricevuta dal vescovo Zenti
culturali, economiche e storico-sociali
di un territorio in gran parte compreso
nella diocesi di Vittorio Veneto. L’importanza di tenere unite le due sponde
dell’alto corso del fiume Livenza è stata
condivisa da monsignor Zenti, mostratosi interessato e compiaciuto.
al 7,1%, grazie all’andamento già
positivo fatto registrare nel primo trimestre dell’anno”. Venendo
alle destinazioni dell’export nel
secondo trimestre 2004 sono da
sottolineare alcuni aspetti. La provincia di Pordenone denota un
buon andamento delle vendite
verso il Regno Unito (+3,9% rispetto al secondo trimestre
2003), ha raddoppiato le esportazioni verso la Russia e incrementato verso la Danimarca
(+42,3%), la Svizzera (+30,2%) e
la Francia (+26,2%), con contrazioni significative verso gli Stati
Uniti, la Germania e l’Austria. Il
primo partner estero per la provincia di Treviso rimane invece
ancora la Germania (+9,9%), seguita da Francia (+8,1%), Regno
Unito (+17,1%), Stati Uniti (12,3%), Russia (+60,3%), Spagna
(+20,5%), Belgio (+18,5%), Grecia
(+34,9%), Austria (-7,7%) e Paesi
Bassi (+16,3%). (GB)
Dalle 9 alle 11 al Centro di studi biblici di Sacile si apre il Seminario di studio sistematico “I testi profetici del Tempo d’Avvento” tenuto dalla biblista Roberta Roncato.
MERCOLEDÌ 17
Dalle 17 alle 18.30 al Centro di studi biblici di Sacile terzo appuntamento con il ciclo di incontri del seminario di greco biblico tenuti da don Michele Favret.
VENERDÌ 19
Alle 20.30 in duomo a Sacile, in preparazione all’ordinazione a diacono permanente del parrocchiano sacilese Pasquale Vito Giannini, il vescovo Giuseppe Zenti
presiederà la veglia di preghiera.
APPUNTAMENTI
GHIRANO:
Marcia benefica
tra i fiumi
L
a prima “Marcia
tra i fiumi”, allestita dal Gruppo marciatori Ceramiche Stilbagno
di Prata con la collaborazione logistica dell’associazione Porte Aperte
di Ghirano è ser vita a
realizzare un’adozione a
distanza per un anno di
un bambino nella struttura “Nuova Speranza”
gestita a San Matteo in
Brasile dalla famiglia di
Egidio e Luisa Bordoni,
collegati alla diocesi di
Vittorio Veneto.
La marcia ha coinvolto circa 250 partecipanti che hanno percorso 6
o 12 chilometri attraverso gli argini, i prati e gli
scorci più suggestivi di
Ghirano, Mansuè e Portobuffolè.
Il doppio successo
della manifestazione ha
spinto gli organizzatori
a ripeterla il prossimo
anno sempre senza fini
di lucro.
La prossima edizione
potrebbe includere anche un percorso di una
ventina di chilometri misto asfalto-campestre in
Alto Livenza.
e
L’AZiON
Opitergino
GLI ORATORI DELLA FORANIA
OPITERGINA - COLFRANCUI
Un caleidoscopio
di tante attività
Numerose
proposte
e il sabato
pomeriggio
si vince...
N
ovembre 1996: una ventina di genitori di Colfrancui si incontrano per discutere su come avviare un’attività
ricreativa per i giovani nei locali della parrocchia, comprendenti la sala teatrale e la scuola
materna con giardino e campo
polivalente annesso. L’anno successivo viene costituito il “Circolo ricreativo-culturale Don
Bosco”, che inizia ufficialmente l’attività di patronato domenica 16 marzo 1997.
Ma in paese è già attiva il sabato pomeriggio una realtà di
Acr e ben presto si capisce che
si tratta di un doppione. E così,
con una grande festa, il 16 ottobre 1999 avviene lo “sposalizio
Acr-patronato”, come viene definito nel giornalino parrocchiale: le attività vengono fuse
assieme il sabato pomeriggio,
col conseguente maggior coinvolgimento dei giovani.
Oggi quelli che frequentano
il patronato come animatori sono una quindicina, tutti di età
compresa tra i 14 e i 18 anni. Alcuni fanno parte del gruppo “Amici per sempre”, composto da
una quarantina di ragazzi dai 13
ai 16 anni di Colfrancui e Oderzo: guidati da tre genitori, Giampiero, Marisa e Stefania, organizzano periodicamente in paese appuntamenti come la “Giornata dell’animatore” o la “Giornata dell’amicizia” (si veda a proposito l’Agenda-Opitergino, ndr).
Ovviamente nell’assistenza e
nell’animazione sono coinvolti
anche dei genitori: sono circa
una decina e, divisi in cinque
coppie, si avvicendano a turno
ogni cinque settimane, adottando il sistema già in uso dai vicini del patronato di Camino,
con i quali si ritrovano periodicamente da cinque anni per feste, mini-tornei di calcio o altre
F
a discutere a Fontanelle la previsione di un autoparco a margine della zona industriale.
Il consiglio comunale in
una delle sue ultime sedute ha adottato una variante al piano regolatore,
nella quale appunto viene
individuata un’area ai bordi della zona industriale,
per la precisione al di qua
della stradina che conduce al depuratore, nella
quale realizzare un autoparco.
Si tratta di un’area di sosta attrezzata (con docce,
spogliatoi, servizi igienici
e così via), nella quale i camionisti possano parcheggiare i loro camion.
Sull’argomento ha espresso la sua contrarietà il
gruppo di minoranza “Insieme per Fontanelle”. Dal
canto suo l’assessore Pierangelo Turchetto ha sempre sostenuto la scelta del-
occasioni particolari. Il patronato poi organizza anche appuntamenti come la castagnata,
la Festa di San Giovanni Bosco,
il quadrangolare di calcio a maggio i cui proventi vengono destinati all’Ail, e a volte le feste
proprie dell’Acr come quella del
“ciao”.
Una giornata normale (14.3017.30) prevede un’ora con canti e bans, la scenetta degli animatori e un momento di riflessione col parroco don Vittorino
incentrato su “Oh issa!”, il tema
proposto dall’Azione cattolica
per quest’anno. Dopo la merenda il momento dell’attività libera chiude la giornata, durante il quale i ragazzi che frequentano possono a scelta partecipare ai giochi organizzati, ai
laboratori o al corso di chitarra.
Infine in un cartellone vengono “segnate le presenze”: chi
ne totalizzerà di più entro maggio vincerà una “crociera sul Nilo”: di che cosa si tratterà? L’unico modo per scoprirlo è frequentare il patronato di Colfrancui il sabato pomeriggio.
Andrea Pizzinat
BASALGHELLE: Arriva la buona
Love
musica, con i cinque concerti autunnali Band
T
anta buona musica, con
protagonisti indiscussi
per un percorso musicale di
grande interesse. È l’iniziativa
che propone l’associazione musicale Sound Promotion con
blues & jazz a novembre e concerti di generi musicali diversi
a dicembre. Lanciata ancora
qualche anno fa, l’iniziativa ha
riscosso un interesse crescente, specie fra i giovani. Ci si ritrova tutti nel salone polivalente vicino alla chiesa di Basalghelle, con inizio alle 21. Ecco il
programma. Venerdì 12 Doctor
FONTANELLE
Sull’autoparco
in zona
industriale
è dibattito
l’amministrazione. «Innanzitutto – ha detto – si
tratta di una previsione di
piano regolatore. E non è
detto che il privato realizzi ciò che è stato previsto
nella variante. Quindi stiamo parlando di un servizio che viene dato all’economia del Comune. Qua
non si tratta solo di coloro
che a Fontanelle svolgono
il mestiere dell’autotrasportatore, quanto piuttosto dei tanti camion che
vanno e vengono dalla zona industriale. È un servizio pensato per chi magari arriva con il camion la
sera e non può che ripar-
con Paolo Mizzau (armonica, voce), Denis Casari (contrabbasso), Andrea Pivetta (batteria) e Cesare
Coletti (chitarra) in espressione blues and swing. Venerdì 19
Chain of Fools Lara Pasquali
Group in espressione jazz. Dopo questa serie dedicata al jazz
e al blues, ecco i percorsi musicali di dicembre. Venerdì 3 i Giovani Concertisti: Stefania Fassetta (pianoforte), Valentina
Zambon (clarinetto), Tiziana
Pozzo (pianoforte), Francesco
Lovato (violino) ed Erica Fassetta (violino) in un’espressio-
tire la mattina successiva,
dopo aver effettuato il carico. Avere a disposizione
un autoparco significa poter disporre di un’area di
sosta attrezzata, dove dormire in sicurezza, evitando così di parcheggiare
nei piazzali o lungo le strade, di poter disporre di una doccia e così via».
Ben diverso è il pensiero di “Insieme per Fontanelle”. «Forse non l’ha ancora detto nessuno – commenta Pisani – ma l’area
prevista è stata strutturata per una sessantina di camion. E le famiglie che vivono nei pressi sono davvero preoccupate per la
mole di traffico pesante
che andrebbe a passare
davanti alle loro case».
Per discutere l’argomento “Insieme per Fontanelle” ha organizzato una riunione per venerdì 12
alle 20.30 al centro sociale Toniolo. (AF)
Domenica 14 novembre 2004
31
DOPO PIOGGE E INQUINAMENTO
I problemi del Piavon
P
assata l’emergenza inondazione, si tirano le somme. I
problemi, guarda caso, stavolta
non li ha causati tanto il fiume Monticano, almeno per quanto riguarda il territorio opitergino, bensì il
Piavon, che ha messo in seria difficoltà gli abitanti della frazione omonima. Per non parlare della Fossa dei Negadi a Mansuè o del bacino della Dolza-Trattor a Fontanelle che, a causa della massa d’acqua che non sono riusciti a contenere, hanno creato diversi problemi ai residenti. Per quanto riguarda Oderzo, abbiamo sentito in proposito l’assessore all’Ambiente
Gianfranco
Marchetti.
«Sto organizzando un tavolo di lavoro con i sindaci dei Comuni rivieraschi del canale Piavon, i Consorzi
di bonifica Basso Piave e Sinistra
Piave, il Genio civile e quanti altri
possono essere interessati – sottolinea Gianfranco Marchetti, assessore alla Protezione civile –.
L’intento è quello di andare alla radice dei problemi di questo corso
d’acqua. Sia per quanto riguarda la
pulizia, sia sul fronte dell’inquinamento. A questo proposito sto an-
cora attendendo le analisi effettuate dall’Arpav quando c’è stato lo
sversamento anomalo di detersivi
nel depuratore. Appena le avrò in
mano partiranno gli inviti per questa riunione».
A proposito di inquinamento, la
scorsa settimana si era diffuso nell’aria opitergina, proprio dalle parti del depuratore, un pessimo odore che ha messo in allarme gli abitanti. Che l’impianto fosse andato in tilt, com’è accaduto il 9 e 10
ottobre scorso, facendo morire migliaia di pesci? «Per fortuna non ho
alcuna segnalazione di questo genere – dice Marchetti –; posso invece dire che
con le abbondanti piogge
di questi giorni è entrata
nel depuratore una notevole massa
d’acqua. La quale ha a sua volta diluito la flora batterica presente, per
cui diviene più difficile lo smaltimento dei liquami. Ma, ripeto, non
ho segnalazioni di inquinamento».
Tornando al Navisego-Piavon,
la stessa Legambiente Veneto ha
chiesto ai sindaci dei comuni rivieraschi, cioè Ceggia, Cessalto,
Chiarano, Motta di Livenza e Oderzo, alle province di Treviso e
Venezia e alla Regione Veneto, la
previsione di un piano di manutenzione ordinaria delle rive soggette in più punti da corrosione e
frane, e la predisposizione da parte degli enti locali di zone in cui
versare il limo che si asporta dallo
scavo dei fondali per ridefinire l’equilibrio organolettico dell’acqua
del canale contaminata da metalli
pesanti e da altre sostanze inquinanti derivanti dallo scarico di attività industriali. Chiesta anche una radicale derattizzazione dell’area per debellare le persistenti colonie di topi. Insomma, ciò che si
vuole è che il Piavon torni ad essere un corso d’acqua sano, lungo
il quale si possa passeggiare godendo appieno della natura.
Annalisa Fregonese
Legambiente chiede
la manutenzione
delle rive
ne classica. Venerdì 10 doppio
concerto con Maria Pellarin all’arpa e Giulia Brugnolo al flauto, seguiti da Ensemble Fisarmoniche L. Fancelli con Gianni
Fassetta, Michele Lunari, Enrico Palù e Fabio Piovesana. Gran
finale sabato 18, stavolta agli impianti sportivi di Mansuè, con il
concerto gospel del coro Rainbow Spirits di Rai di San Polo di
Piave. L’iniziativa è patrocinata
dal Comune di Mansuè. I posti
sono limitati, perciò meglio affrettarsi. Per ogni informazione
si può telefonare a Sound Promotion, telefono 0422-755343
oppure
visitare
il
sito
www.soundpromotion.it.
VENERDÌ 12 NOVEMBRE
Alle 20, nel salone parrocchiale di Colfrancui, castagnata offerta dalla Società sportiva Colfranculana.
Alle 21, al centro polivalente (vicino alla chiesa) di Mansuè, continua la rassegna di concerti organizzati dall’associazione musicale Sound Promotion. Questa sera
blues e swing con la Doctor Love Band.
Alle 21, al cinema Turroni di Oderzo, proiezione di
“Un film parlato” di Manoel De Oliveira (2003).
SABATO 13
Nel salone parrocchiale di Colfrancui festa con castagnata organizzata dall’Acr. Si parte alle 16 in
patronato con l’inizio delle attività; alle 18.30 cena “al
sacco” per animatori e ragazzi; alle 19.30, nella sala
teatrale, spettacolo preparato dagli animatori ed esibizione dei ragazzi dei corsi di chitarra dei patronati di
Colfrancui e di Camino.
Oggi pomeriggio la libreria Becco Giallo ospita Geronimo Stilton, il celebre topo investigatore protagonista della collana di libri per ragazzi “Made in Italy” che sta spopolando anche all’estero.
Alle 20.45, nella chiesa arcipretale di Lutrano, in occasione della Festa del Ringraziamento concerto vocale e strumentale con Sandro Carnelos all’or-
gano, il quintetto di ottoni Plavis Ensemble e il coro Giovani del Contrà
di Camolli diretto da Roberto Brisotto.
Alle 21, a villa Faggiotto di Busco,
rassegna “Di villa in villa”.
DOMENICA 14
A Portobuffolè: mercatino dell’antiquariato.
Alle 10, in duomo a Oderzo, 54ª Giornata provinciale del Ringraziamento, organizzata
dalla Coldiretti di Treviso. Alle 11 Messa celebrata dal
vescovo Zenti; alle 12 benedizione dei mezzi agricoli;
alle 12.30 pranzo per i partecipanti.
Alle 14.30, a Colfrancui, Festa dell’amicizia organizzata dal gruppo Amici per sempre. Tra giochi, merenda e pizza, tutti insieme fino alle 20.
Alle 15 mega castagnata in patronato Turroni a
Oderzo. Grande sorpresa finale.
Alle 17.30 per la pallavolo, serie B1, 5ª giornata:
Lae Electronic Oderzo-Cibes Castelfidardo.
LUNEDÌ 15
Dalle 20.30 alle 22.30 Scuola di formazione
sociale al centro parrocchiale del Duomo. “Il potere politico e i valori etici”: relatore don Giampiero Moret.
Farmacia di turno: Dal Magro, piazza d’Aviano
7, Piavon, telefono 0422-752950.
32
Patronato
In patronato si sta completando
la sistemazione di cancelli e ringhiere di recinzione; il lavoro è stato portato a termine da volontari e giovani. È previsto anche nel
prossimo futuro il funzionamento
dell’ascensore che permetterà a
chi ha difficoltà di deambulazione
di salire alle aule di catechismo.
IN BREVE
Gmg 2005 a Colonia
Si raccolgono in parrocchia iscrizioni e aiuti per i giovani che parteciperanno alla prossima Giornata mondiale della gioventù che si
terrà a Colonia dall’11 al 21 agosto 2005.
Lavori
allo stadio
Il Consiglio comunale ha riservato 11
mila euro per la parziale copertura delle
spese effettuate dal-
la società di calcio “LiventinaGorghense FM”. La società ha infatti
ristrutturato la zona della caldaia
nei pressi degli spogliatoi. «Un lavoro – spiega il vicepresidente
Marino Basei – atteso da tempo
e che sarebbe costato assai di
più». I lavori, iniziati alcuni anni
fa con l’asfaltatura delle strade e
la ristrutturazione degli spogliatoi,
rendono l’impianto assai moderno
e tra i migliori della zona.
Incontro in municipio
Martedì 23 novembre alle 21 in
municipio incontro pubblico di presentazione di opere e progetti dell’Amministrazione comunale.
COMUNE E VIGILI DEL FUOCO: UN BILANCIO
DELLE PRECITAZIONI DEI GIORNI SCORSI
Attenti al Livenza!
U
n week-end particolare quello
del 31 ottobre,
con precipitazioni eccezionali che hanno movimentato anche il Mottense, allagando tra l’altro la locale caserma dei Carabinieri. I dati vengono snocciolati dal
sindaco Panighel: «Domenica, tra le 7 e le 8 del mattino, sono caduti 60 millimetri d’acqua. La Livenza ha aumentato
il proprio livello di
ben 30 centimetri tra
le 15.30 e le 16.30,
poi nelle due ore
successive un ulteriore aumento di 15
centimetri. In seguito la situazione si è normalizzata, nonostante il mattino dopo sia transitata l’acqua proveniente a monte.
Una pioggia eccezionale,
ma non grave. Tuttavia è necessario che tutti stiano con gli
occhi bene aperti».
Ma il pericolo
c’è realmente
stato? «Non abbiamo raggiunto
i livelli del 2002 –
spiega Umberto
Perissinotto, responsabile del locale distaccamento dei Vigili del
fuoco –, ma solo circa la
metà. Certo la situazione
non era semplice ad occhio
nudo, ma nemmeno drammatica».
Quante richieste d’intervento per voi domenica?
«Circa una quarantina di interventi relativi a tutto il
comprensorio. L’intervento
più difficile è stato un incidente stradale a Oderzo con
un paio di feriti, mentre particolare delicatezza è stata
necessaria per un intervento dell’imbocco del fiume
Monticano sulla Livenza».
Ma non c’è stato mai un
reale pericolo esondazione?
«C’è chi ha anche ipotizzato la messa in moto del Centro operativo comunale, attivo solo in casi di emergenza. Ma l’occasione, che
è stato un buon banco di
Due immagini del Livenza
dopo le abbondanti piogge
del novembre 2002, quando
ci fu la concreta minaccia di
gravi danni
prova per il sistema degli
aiuti, non è stata così grave». Dunque cosa è andato
bene e cosa invece è da rivedere? «Di certo l’opera
non solo dei Vigili del fuo-
Sempre viva
la paura che si
raggiungano i livelli
del novembre 2002
co ma anche della Protezione civile è stata ottima.
In quei frangenti è importante che la popolazione
non venga presa dal nervo-
sismo perché gli allarmismi sono facili; è più
deleterio un inutile allarmismo che il pericolo vero e
proprio».
Lei è anche consigliere
comunale con delega alla
Protezione civile: state lavorando per la creazione di
un nuovo corpo di Protezione civile a livello comunale, nel quale opererà anche il nucleo organizzato
dal locale gruppo Alpini. Ora siamo a novembre, uno
dei mesi più piovosi. «Saremo a cavallo con l’inizio del
prossimo anno. Uniremo le
realtà che già ci sono con
altre realtà che hanno deciso di dare il proprio contributo».
Gianandrea Rorato
NOZZE D’ORO A CAMPODIPIETRA
C
arissimi genitori, Maria e Giuseppe, il vedervi felicemente uniti dopo
tanti anni di vita coniugale, ci
insegna quanto sia importante e fondamentale il valore sacro del matrimonio e della famiglia.
Una messa di ringraziamento sarà celebrata domenica 14 novembre, alle 10.30,
nella stessa chiesa arcipretale di Campodipietra che 50
anni fa ha consacrato il loro
matrimonio, attorniati da figlie, generi,
nipoti, fratelli, parenti e la comunità.
VENEZIANO
Un “no” alla bretella
Ceggia-Cessalto
S
alla Conferenza hanno espresso parere favorevole, ad esclusione della Soprintendenza dei Beni culturali del Veneto Orientale, che ha espresso le proprie perplessità sul tracciato previsto dal progetto, con osservazioni che
ha fatto poi pervenire ai
due Comuni interessati.
Solo qualche settimana
fa era venuto il voto favorevole unanime della
Commissione tecnica regionale, accolto con perplessità dal locale “Comi-
G
MOTTA
econdo la Soprintendenza dei Beni
culturali la bretella Ceggia-Cessalto non va bene.
Questo è l’esito della
Conferenza dei ser vizi
convocata nei giorni scorsi da Veneto Strade per la
valutazione del progetto
di variante alla strada provinciale 58 tra Ceggia e
Cessalto, variante in nuova sede alla provinciale
58, lunga circa 3 chilometri e mezzo.
Infatti, tutti i rappresentanti degli enti invitati
li ospiti della casa
di riposo di Motta
di Livenza incontrano i
bambini delle scuole elementari.
«È successo qualche
giorno fa e continuerà fino ad aprile – spiegano
dalla casa di riposo – per
un progetto manuale che
ha già registrato una prima attività-contatto durante il precedente anno
scolastico». Ma quale in
sostanza il progetto? «Un
paio di classi della nostra
scuola elementare, per
un’ora alla settimana incontreranno gli ospiti della casa di riposo che insegneranno loro a lavorare manualmente. Il progetto prevede la realizzazione di alcuni oggetti in
vimini, come ad esempio
dei cestini. Va da sé che
STEVENÀ / DOPO NOVE ANNI,
SEMPRE IN COMUNIONE CON TE
C
e
L’AZiON
Mottense / Memorie
Domenica 14 novembre 2004
arlo carissimo,
eccoci puntuali
all’appuntamento annuale, nel ricordarti e farti ricordare in modo tangibile da chi ti ha conosciuto
e amato per quello che eri.
Siamo nel mese che ci
hai lasciti ed è quello che
maggiormente ci invita e
sprona a meditare sull’esistenza della vita presente proiettata verso
quella senza fine, nel con-
tempo mettendoci in comunione con i nostri cari
dai quali ci siamo momentaneamente separati,
nell’attesa del ricongiungimento finale con la resurrezione della carne.
Carlo, tu lo sai che non
sei ricordato solo in certe
ricorrenze, ma nella continua comunione dei santi che attuiamo con le nostre incessanti preghiere.
Mamma, papà, Maria
Pia e Francesco
CARLO ARPIONI
n. 20.6.1975 - m. 17.11.1995
Maria e Giuseppe Bravin
sposi dal 13 novembre 1954
tato cittadini per il territorio”, che contesta la
scelta di far transitare la
bretella a poche decine di
metri dal bosco dell’Olmè,
unico sito di interesse comunitario della zona.
Provincia di Venezia,
Veneto Strade sono intenzionate a portare avanti l’iter progettuale. Per la realizzazione della bretella è
previsto un finanziamento di 7 milioni di euro, per
accedere al quale il progetto dovrebbe essere
presentato entro dicembre.
Nei confronti del “no”
della Soprintendenza hanno espresso disappunto i
due sindaci di Cessalto,
Giovanni Artico, e di Ceggia, Massimo Beraldo, intenzionati anche a far ricorso al Tar.
l’iniziativa permetterà agli scolari una buona conoscenza dei lavori manuali che magari non sono più frequenti come
qualche anno fa. Ma soprattutto l’incontro con le
generazioni che li hanno
preceduti: per questo il
progetto riveste un’importanza sociale che riteniamo di primo piano».
La casa di riposo dunque è per il secondo anno
consecutivo teatro dell’importante progetto:
«Già l’anno scorso la co-
sa era stata organizzata
ed ebbe davvero successo. Per questo l’esperimento non è più tale ma
diviene un progetto in cui
saranno molti i ragazzi
coinvolti. In questo mese
di ottobre sono infatti due
le classi partecipanti, a
gennaio andranno in casa di riposo per questo
scopo altre due classi.
Mentre altre quattro classi saranno interessate al
laboratorio manuale anche a marzo e aprile, mesi duranti i quali saranno
gli stessi ospiti della casa
di riposo ad incontrare gli
scolari nelle aule della
scuola elementare Aleandro». Un’iniziativa, questa, che già lo scorso anno aveva suscitato particolare soddisfazione da
parte dei protagonisti.
S. LUCIA DI PIAVE
S. VENDEMIANO
DINO SPINAZZÈ
n. 19.11.1923 - m. 19.11.1993
Sono già trascorsi 11 anni ma
rimani sempre nei nostri cuori.
Tua moglie, i figli e tutti i tuoi
cari.
LINO SCOTTON
n. 4.9.1926 - m. 13.11.1996
A otto anni dalla tua scomparsa rimani sempre vivo nei nostri cuori.
I tuoi cari
Bambini...
in casa
di riposo
I
talia prima al mondo
nel pattinaggio artistico. E nel cuore di
quest’Italia c’è Oderzo. Capitale mondiale di uno sport
elegante, dai connotati forse un po’ esclusivi, in realtà
molto più popolare (e diffuso) di quanto si creda.
Dal 17 al 28 novembre a
Fresno in California si disputeranno i Campionati
mondiali. La nostra rappresentanza ha come punta di
diamante un ventenne opitergino, Andrea Barbieri,
che porterà oltreoceano tutto il peso del suo medagliere strepitoso: campione
mondiale 2001 (nel singolo)
e 2002 in coppia artistica;
campione italiano ininterrottamente dal ’93 al 2004 –
tranne l’edizione ’96 – vicecampione mondiale 2002 e
2003. E pluricampione europeo…
Se la vedrà con avversari
agguerriti. Ma dal suo
sguardo traspare serena sicurezza. È una persona gentile, Andrea, misurata nel gesto e nella parola. Lo incontriamo nel negozio di abbigliamento sportivo (soprattutto per la danza, ma anche
vela e altre pratiche ancora)
del suo allenatore Ruben
Genchi, in via Toniolo a Oderzo.
Conoscendo Andrea
Allora, Andrea, di te
Ruben mi ha raccontato cose notevoli. È vero che ti alleni dalle tre
alle sei ore al giorno?
Cosa ti aspetti dalla tua
trasferta in California?
«Per me la maggiore soddisfazione consiste nel riuscire a portare a termine il
mio lungo, impegnativo,
quotidiano appuntamento
con i pattini. Sì, è vero che mi
alleno così tanto, persino sei
ore al giorno». «È uno degli
atleti che fa i salti più alti al
mondo – interviene Genchi
con il suo inconfondibile accento sudamericano (è oriundo argentino) – di Andrea impressiona la potenza, in una sintesi di bellezza
e prestanza atletica. Questo
ragazzo ha una volontà di
ferro che gli consente di sostenere lungo tutto l’anno un
allenamento durissimo e di
garantirsi una forma co-
Lo Skating Oderzo cala i suoi assi ai campionati del mondo
di pattinaggio artistico in programma in California dal 17
al 28 novembre. Andrea Barbieri è l’uomo da battere
Pattini mondiali
stantemente di alto livello.
Senza queste premesse, d’altro canto, i risultati non arrivano».
Sei al secondo anno di
ingegneria meccanica,
a Pordenone. Non è facile conciliare lo studio
e un allenamento così
assiduo. Andrea, che
ne pensano i tuoi genitori?
«Non posso che ringraziarli, mi hanno sempre sostenuto e appoggiato. Ho
per loro un grande senso di
gratitudine. A Fresno verrà
anche mio papà Walter. E di
questo gliene sono tanto, ma
tanto grato».
E pensare che da piccolino – aveva appena sette anni, racconta – iniziò quasi per
caso, giusto per provare:
«Poi, un po’ alla volta, saltarono fuori le buone doti. Perché non provarci a fare sul
serio?» Un’ottima intuizione.
Andrea si allena nella sua
Oderzo, nella pista comunale. «È una pista molto buona,
ben dimensionata – sottolinea – ma dovrebbe avere orari più ampi…». Per garantire maggiore praticabilità e
flessibilità ai giovani atleti. A
primavera verrà inaugurata
una vicina palestra, attrezzata con pista di pattinaggio.
Dovrebbe essere una buona soluzione. «Non vedo l’ora – aggiunge Andrea – ci
darà una grossa opportunità
in più per l’allenamento».
«Andrea è un atleta di
prim’ordine, tecnicamente e
mentalmente – interviene
Ruben – davanti a sé ha tutto ciò che desidera, dipende
da lui, da quanta passione e
da quanto impegno saprà ancora metterci, in questo
sport stupendo. Ha risorse
immense, non ha che da
metterle a frutto».
A Fresno Andrea si pre-
senta, categoria sefondamentale, la
nior, per due spegrande sensibilità
cialità: free style (in
dei genitori».
singolo) e in coppia
A Fresno, semartistica con Irene
pre di Oderzo, e
Nardo di Gorgo al
sempre per la cateMonticano. Un’algoria senior, garegtra atleta fantastica:
gia pure Silvia Maparola di Ruben. «È
rangoni,
prima
la migliore pattinacampionessa
al
trice del mondo,
mondo nella spedella sua età». D’alcialità “In line”, a
tra parte stanno lì a
Wuppertal
nel
testimoniarlo i suoi
2002.
meriti
sportivi.
Senza dimentiCampionessa italiacare la sanpolese Ena (in singolo) dal
leonora Roma. E
1997. E gli ultimi
nel settore Gruppo
due anni campioShow sarà in gara
nessa d’Europa. E
anche la squadra
Andrea Barbieri in azione e (in alto) col costume di Spiderman formata dallo Skaanche lei iniziò quasi per gioco…
ting Mottense e dal
Skating Club di Oderzo, anche perché qui a Oderzo Gruppo Pattinaggio Artistiuna fabbrica di campioni! i giovani hanno trovato un co Portogruaro.
«Eh già – sorride Ruben – ambiente favorevolissimo e,
Valerio Cupidi
F
ine settimana di
magra per gli
appassionati
della
montagna. Ma niente paura: un po’ di riposo non guasta, prima del full immersion sciistico invernale. In
attesa di escursioni da brivido rincuoriamoci con i
rendez-vous di questo
week-end.
Si inizia venerdì 12 con
“Montagna insieme. Spettacolo montagna”, la rassegna di incontri e proiezioni in multivisione sul
mondo della montagna in
collaborazione con il Cai
Conegliano. L’appuntamento delle 21 all’auditorium Dina Orsi è “8.000
metri di vita”, un incontro
sulle nuove salite di Simone Moro.
E il Cai Conegliano non
si ferma qui. Questa do-
MONTAGNA
menica siete tutti invitati al
pranzo sociale organizzato “Ai Faggi” a Praderadego. Saranno esposte e premiate le più belle foto d’alpinismo giovanile e insigniti di distintivo particolare “Premio fedeltà al Cai”
alcuni soci. Informazioni:
www.caiconegliano.it.
Se di allenamento si parla, non è da meno la scuola intersezionale di Sci-alpinismo “Messer” costituita in seno alle sezioni del
Cai di Conegliano, Pieve di
Soligo e Vittorio Veneto. La
scuola organizza corsi di
Sci-alpinismo, sia di base
che avanzati.
Dulcis in fundo giovedì
18 novembre alle 20.45 il
Cai Pieve di Soligo, in col-
laborazione con la nascente stazione del
Soccorso alpino e
speleologico delle Prealpi
trevigiane, vi invita alla sala comunale di Sernaglia
per l’incontro con Angelo
De Vich, coordinatore tecnico del Corpo nazionale di
soccorso alpino e speleologico (Cnsas), dal titolo “Il
Soccorso alpino e speleologico di ieri e di oggi”. Nel
corso della serata verranno presentate le tecniche
di soccorso utilizzate dal
corpo di volontari del Cai,
attraverso una serie di immagini e un breve filmato,
e la nascente stazione del
Cnsas delle Prealpi trevigiane, che gestirà tutti gli
interventi di soccorso in
montagna nella zona tra le
pendici orientali del Grappa e il versante occidentale del Cansiglio.
Angela Deganis
MARATONA
A New York
il ritorno
di Rosanna
Munerotto
Q
uarantadue (quasi) anni e quarantadue (abbondanti) chilometri. Sono le cifre di Rosanna Munerotto di Santa
Lucia, madre di un bambino di 4 anni, e nuovamente maratoneta.
Non
come ai
tempi
d’oro in
cui raggiunse
due finali delle
Olimpiadi e
una dei Mondiali da atleta
professionista; ma come
hobby.
E domenica scorsa si è
tolta uno sfizio lungo quarantadue chilometri e centonovantacinque metri: ha
corso la maratona di New
York. E non l’ha corsa nel
mucchio delle migliaia di
appassionati, ma davanti,
con le protagoniste, con le
professioniste. Ha concluso (e già solo per questo
meriterebbe un applauso)
in 164ª posizione, al diciannovesimo posto delle
donne, correndo in 2 ore
e 47: prima delle over 40.
Se doveva essere un test in vista della Treviso
Marathon del 6 marzo
2005, da correre sulle strade di casa, è stato certamente passato. Buone
co(r)se, Rosanna!
Tommaso Bisagno
34
Domenica 14 novembre 2004
DOMANDA
LAVORO
Ragazza neodiplomata tecnico della gestione aziendale e con
attestato Ecdl, automunita, cerca
lavoro nel settore impiegatizio. Tel.
340-3545205, 0434-799354.
A Vittorio Veneto offresi sarta per confezione vestiti e
modifiche. Tel. 334-3160943; 0438556187.
Assistenza infermieristica
professionale, rumeno esperto, bravo fisioterapista, cerca lavoro, anche fisso. Massima serietà. Tel. 3203732147, 06-55267719.
28enne con pluriennale esperienza nell’infanzia offresi come baby-sitter. Disponibile in orario pomeridiano o serale in zona di Vittorio Veneto e limitrofi.
Telefonare nelle ore pomeridiane
347-8369888, 0438-550684.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore. Zona Revine-Lago e Vittorio
Veneto. Tel. 333-5237912.
Signora con esperienza come addetta alle pulizie e come sarta cerca lavoro anche in altri settori. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3299744103.
Signora slovacca con esperienza cerca lavoro come badante oppure come collaboratrice domestica. Tel. 328-0939932.
Ragazza 20enne cerca lavoro come addetta alle pulizie,
collaboratrice domestica, lavapiatti. Zona Revine-Lago e Vittorio Veneto. Tel. 333-5237912.
Signore con conoscenza del
territorio nazionale, in possesso di
patente B-C-E, cerca lavoro come
autista. Tel. 329-5490387.
Signora cerca lavoro come
assistenza anziani e ammalati, pulizia uffici o collaboratrice domestica. Disponibile anche come operaia. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 333-4711389.
Ragazza 22enne con esperienza con i bambini, cerca lavoro come baby-sitter per il fine settimana nella zona di Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 0438-915970.
Mamma italiana, automunita cerca lavoro come baby-sitter. Disponibile tutte le mattine.
Tel. 349-7805322.
Ragazza 32enne cerca urgentemente lavoro come operaia,
già con esperienza settore metalmeccanico, o come commessa, impiegata o altro. Disponibile per
tempo pieno o part-time diurno.
Tel. 0438-57654.
Saldatore a filo 37enne,
serio, italiano, metalmeccanico generico, cerca lavoro a tempo pieno. Disponibile per lavoro in qualsiasi settore. Zona: Conegliano, Susegana e limitrofi. Lasciare un messaggio in segreteria. Tel. 3397563900.
Signora con pluriennale esperienza infermieristica cerca ur-
gentemente lavoro come assistenza anziani, baby-sitter, pulizie in
zona Vittorio Veneto. Tel. 3334510524.
Cercasi lavoro come operaio. Esperienza nel settore legno
e metalmeccanico. Disponibile per
zona Vittorio Veneto, Conegliano e
limitrofi. Tel. 347-9458705.
Signora in possesso di qualifica “Operatore socio sanitario”
con esperienza, cerca lavoro come
addetta all’assistenza in strutture
o domiciliare, orario diurno e notturno. Disponibilità anche per lavoro altri settori. Zona Follina, Miane, Cison, Pieve di Soligo. Tel. 3332836514.
Ragazza 25enne con esperienza come collaboratrice domestica e assistenza persone anziane, cerca lavoro dalle 8 alle 15.
Disponibile anche come operaia in
qualsiasi settore. Zona Follina, Miane, Cison. Tel. 339-3642624.
Signora cerca lavoro come
operaia in qualsiasi settore, addetta
pulizie, collaboratrice domestica,
baby-sitter. Disponibilità immediata a tempo pieno diurno. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3472792264, 0438-768158.
Ragazza 19enne diplomata
cerca lavoro come impiegata o barista nella zona di Vittorio Veneto
e limitrofi preferibilmente con orari di mattino e pomeriggio. Tel.
0438-394614, 340-9675356.
Signora cerca lavoro come
addetta alle pulizie, collaboratrice
domestica, operaia in qualsiasi settore. Disponibile solo in orario
diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel.
338-4682137.
Ragazzo volenteroso cerca
qualsiasi tipo di lavoro part-time.
Richiedesi serietà. Tel. 3495577653.
Signora già con esperienza
cerca lavoro come operaia. Disponibile anche come addetta alle pulizie e collaboratrice domestica.
Tel. 338-2845591.
Signora cerca lavoro come
commessa, cameriera sala, barista,
operaia nel settore metalmeccanico. Disponibilità orario pieno diurno. No fine settimana. Zona Vittorio Veneto e limitrofi. Tel. 3351797729, 333-2050433.
Signora, con esperienza lavorativa nel settore plastico-chimico, cerca lavoro come operaia
in qualsiasi settore, collaboratrice
domestica, cameriera ai piani/sala, barista, commessa, addetta alle pulizie. Disponibilità immediata
orario pieno e diurno. Tel. 0438552678, 348-5524226.
Ragazza 27enne, diplomata in analista contabile e con esperienza come assistente alla poltrona, cerca lavoro in questi ambiti. Massima serietà e disponibilità. Tel. 0438-551919, 3479539644.
Studentessa universitaria
di Giurisprudenza, con maturità
classica, si rende disponibile come
baby-sitter. Zona Cordignano e Vittorio Veneto. Tel. 0438-999540,
347-6489638.
Coppia giovane molto volenterosa cerca lavoro in Germania, con possibilità di vitto e alloggio. Disponibilità immediata.
Chiamare dopo le 18. Tel. 3383829511.
Ragazza con esperienza di
insegnamento offresi come babysitter. Disponibilità immediata. Tel.
339-7146066.
Autista in possesso di patente A, B, C, D, cerca lavoro. Disponibile a trasferte in tutto il
territorio nazionale. Tel. 3332784108.
Ragazza 24enne, con esperienza in ufficio commerciale cerca lavoro nel medesimo settore in
zona Vittorio Veneto e limitrofi. Offre conoscenza di francese, inglese e tedesco base, buon uso Pc.
Telefonare in orario pasti allo
0438-925072, 349-7209594.
Baby-sitter 30enne esperta e referenziata offresi anche
per piccolissimi, part-time o anche saltuariamente, in zona Vittorio Veneto. Telefonare orario ufficio 328-4762743 Cinzia.
Ragazzo 17enne cerca lavoro come apprendista elettricista
o idraulico in Vittorio Veneto. Tel.
320-6777536.
Studentessa 18enne cerca lavoro in qualsiasi settore dal
lunedì al venerdì nelle ore pomeridiane. Zona: Vittorio Veneto. Tel.
392-3424574.
Signora con esperienza cerca lavoro come assistenza anziani, collaboratrice domestica ed addetta alle pulizie. Disponibilità immediata, part-time pomeridiano.
Zona: Vittorio Veneto. Tel. 3406812257.
Ragazza con esperienza di
infermiera cerca lavoro come babysitter, addetta alle pulizie, assistenza anziani, collaboratrice domestica. Disponibilità immediata
con orario a tempo pieno e diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3409058327, 0438-9740970.
Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, assistenza anziani, operaia in qualsiasi settore (no esperienza). Disponibilità immediata in orario diurno. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3280235605.
Ragazza 19enne cerca lavoro come addetta alle pulizia,
collaboratrice domestica, stiro o operaia. Zona Vittorio Veneto. Tel.
339-5989184.
Ragazza 22enne diplomata
“Tecnico della gestione aziendale”,
con esperienza in studi commerciali, assicurativi, come baby-sitter,
addetta alle pulizie e stiro cerca
lavoro in zona Vittorio Veneto, Conegliano e limitrofi. Tel. 3333955632.
Ragazza con esperienza in
assistenza anziani e addetta alle
pulizie, cerca lavoro in questi ambiti o come collaboratrice domestica o lavapiatti nel fine settimana. Disponibilità immediata tutto il giorno. Zona Vittorio Veneto
e Conegliano. Tel. 338-9257623.
Ragazza cerca lavoro come
baby-sitter, operaia in qualsiasi settore, commessa, addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, assistenza anziani e lavapiatti nel fine settimana. Disponibilità immediata a tempo pieno. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3387740336.
Signore con esperienza co-
me operaio nel settore metalmeccanico, cerca lavoro come operaio
anche in altri settori o come carrozziere. Disponibilità immediata.
Zona Vittorio Veneto, Conegliano e
dintorni. Tel. 333-8387967.
Ragazzo 18enne con esperienza come operaio settore legno
e come sarto cerca lavoro in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto,
Conegliano e limitrofi. Tel. 0438415709.
Signora automunita con esperienza come addetta alle pulizie in ufficio, assistenza anziani, e
collaboratrice domestica, cerca lavoro in questi ambiti o come addetta alla mensa. Disponibilità immediata, part-time e diurno. Tel.
347-9839565.
Signora con esperienza come collaboratrice domestica, assistenza anziani, addetta alle pulizie, cerca lavoro in questi ambiti.
Disponibilità part-time, nei giorni
di lunedì, mercoledì e venerdì. Zona Vittorio Veneto e Conegliano.
Tel. 320-35368101.
Ragazza 28enne con esperienza nel settore cerca lavoro come operaia settore confezioni, con
esperienza macchine da cucire. Disponibile anche per altri settori.
Tel. 0438-999216.
Ragazza 26enne cerca lavoro come operaia nel settore confezioni, con esperienza macchine da
cucire. Disponibile anche per altri
settori. Tel. 0438-996115.
Ragazzo diplomato elettricista con esperienza di resp. qualità alla Zoppas in Romania, cerca lavoro, come operaio in qualsiasi settore. Offre conoscenza lingua inglese, uso Pc, volontà. Disponibilità immediata, zona Vittorio Veneto dintorni e Conegliano.
Tel. 339-7656508.
Signora 44enne, mamma,
con esperienza, cerca lavoro come
baby-sitter o collaboratrice domestica in Vittorio Veneto e dintorni.
Disponibile dal lunedì al venerdì
in orario antimeridiano. Tel. 0438568103, 340-2310183.
Ragazzo si rende disponibile per collaborazioni con aziende per la creazione di siti web.
Retribuzione da concordare. Tel.
0438-560713 (12.30-15), 3462281931.
Signora con esperienza offresi per pulizie uffici, stiro, collaboratrice domestica, operaia in
qualsiasi settore e lavapiatti. Zona
Vittorio Veneto dintorni, e Conegliano. Telefonare in orario serale
al 347-8029068.
28enne con pluriennale esperienza nell’infanzia offresi come baby-sitter. Disponibile in orario pomeridiano o serale in zona di Vittorio Veneto e limitrofi.
Telefonare nelle ore pomeridiane
al 347-8369888, 0438-550684.
Educatrice di asilo nido
con serietà professionale ed esperienza pluriennale, si rende disponibile come baby-sitter anche a domicilio, mattina e pomeriggio. Telefonare in orario pasti al 0438560598.
Studentessa universitaria
di Giurisprudenza, con maturità
classica, impartisce ripetizioni a
studenti elementari/medie come
sostegno scolastico e a studenti superiori in ambito umanistico/giuridico. Tel. 0438-999540, 3476489638.
Insegnante plurilaureata,
impartisce lezioni di filosofia, storia, lingua e cultura italiana a tutti i livelli. Disponibile anche per
lezioni di lingua portoghese e con-
versazioni di spagnolo. Tel. 3335843883.
28enne laurenda, offresi come aiuto nello studio e per lezioni a ragazzi di scuola elementare o medie. Telefonare nelle ore pomeridiane al 347-8369888,
0438-550684.
Laureata in lingue con esperienza d’insegnamento impartisce lezioni d’inglese per le scuole
medie e superiori. Tel. 0438552209.
Ragazza, con esperienza come merchandiser, cerca lavoro. Disponibile al tempo pieno e al parttime. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 328-8718243.
Ragazza 25enne automunita con diploma magistrale e laureata in psicologia si rende disponibile come baby-sitter. Zona
Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 3477695892, 0438-53065.
Signora con esperienza cerca lavoro come pulizia uffici e
baby-sitter. Disponibile tutta la settimana in orario pomeridiano. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel.
329-1538565.
Ragazza cerca lavoro come
cameriera, commessa, addetta alle
pulizie. Disponibile tutti i pomeriggi. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3204642901.
Ragazzo 25enne cerca lavoro come operaio in qualsiasi settore. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438-959697.
Ragazza 20enne cerca lavoro come operaia commessa, pulizie uffici. Zona Vittorio Veneto e
dintorni. Disponibilità immediata.
Tel. 347-6236395.
Ragazzo 17enne cerca lavoro in zona Vittorio Veneto, Cison
di Valmarino, Tarzo e dintorni. Tel.
333-5237912.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, badante. Disponibile 24/24
ore con vitto e alloggio. Tel. 3351565729.
Signora cerca lavoro come
collaboratrice domestica, addetta
alle pulizie, operaia o altro. Zona
Vittorio Veneto, Cordignano, Godega Sant’Urbano e dintorni. Tel. 3336045352.
Signora con esperienza cerca lavoro come collaboratrice domestica, operaia in qualsiasi settore, addetta alle pulizie, stiratu-
ra, assistenza anziani. Disponibilità
pomeridiana. Zona San Fior Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3297340787.
Signora con esperienza cerca lavoro come addetta alle pulizie, collaboratrice domestica, operaia, aiuto cuoca (senza esperienza) o altro. Zona Vittorio Veneto.
Tel. 338-1024501, 347-9617949.
Ragazzo con esperienza
cerca lavoro come pizzaiolo. Disponibilità immediata. Zona Vittorio Veneto e Conegliano. Tel. 3407421961.
Ragazza diplomata ragioniera e perito commerciale con esperienza cerca lavoro come impiegata amministrativa o a contatto con il pubblico. Disponibilità
immediata a tempo pieno. Zona Vittorio Veneto e dintorni. Tel. 0438957072.
Ragazza 16enne volenterosa, cerca lavoro come cameriera,
baby-sitter, pulizie, aiuto parrucchiera. Disponibilità immediata. Zona Vittorio Veneto. Tel. 3206124565.
Ragazzo con esperienza e
in possesso di patente C cerca lavoro come autista. Disponibile a
trasferte in Italia e all’estero. Tel.
320-4463789.
Ragazzo con esperienza come tappezziere e nel settore legno e metalmeccanico, cerca lavoro nel settore. Valuta anche altre proposte. Offre serietà e impegno. Tel. 347-9458705.
Neolaureata in psicologia
offresi come baby-sitter, disponibile solo mezza giornata. Tel. 0438550529, 348-0102626.
VENDESI
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