calcio in faccia - Comune del Parco di Braida
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calcio in faccia - Comune del Parco di Braida
il MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 3 N° 21 - MARZO 2007 Distribuzione gratuita sasso lino CALCIO IN FACCIA S C R I V E R E D I S A S S U O L O il punto 20 pagine! Da questo mese 4 pagine in più UN GRAZIE A LETTORI E INSERZIONISTI Gli scontri di Catania, purtroppo, paiono già un ricordo sfumato. Tutto sta tornando alla normalità (che nel calcio non è ‘sto granché…) e nemmeno troppo lentamente: un calcio in faccia a chi credeva che questa dovesse essere per forza di cose la volta buona per rattoppare il mondo del pallone. Ne abbiamo parlato con alcuni dei protagonisti del panorama calcistico sassolese: con Carlo Rossi, presidente del club neroverde, con Bruno Ramagli, Vicario del Questore di Modena, e con un rappresentante degli Ultras del Sassuolo. Il tutto con il contributo di… Tacito. M.M. LA REDAZIONE ALLE PAGG. 2-3-4-5 Fanta Amaro Domenica mi conviene schierare Zampagna o Maccarone? Sì, perché il “Gila” e Rocchi sono inamovibili e quindi di posti liberi in attacco me ne rimane solo uno. E allora chi mettere: Riccardo Zampagna da Terni, un cinghialone con accenno di pancetta che però se è in forma può imbucarla, oppure Massimo “BigMac” Maccarone, più giovane ma già pelato, un’esperienza in Inghilterra e tanta voglia di rivalsa? Chi ci gioca avrà già capito che qui si parla di Fantacalcio. Cos’è? Un fantasy game sul mondo pallonaro dove è possibile crearsi una squadra su misura. Un po’ come quando al campetto dell’oratorio sceglievi i tuoi amici come compagni e poi ti divertivi come un matto. E non ti stancavi mai. Non è un caso che il boom del Fantacalcio sia coinciso con il calo delle presenze negli stadi. Non è un caso che mentre qualcun altro si impossessava dei campionati e della loro magia, un mare di persone abbia cominciato ad organizzarsi tornei su misura. Il Fantacalcio è come giocare (ancora) con le figurine: immaginazione a mille e magari ti fermavi per un’intera ricreazione su di un muretto a guardare e riguardare la rosa delle doppie. I giocatori sembravano simpatici eroi. Chiediamo ai padroni del calcio: quella pentola a pressione che state riempiendo di schifezze, cercate almeno di non farla esplodere, in modo che quella valvola di sfogo chiamata Fantacalcio possa perpetrare. E se pensate che sia “semplice” immaturità, beh, allora vuol dire che non avete mai giocato al “Fanta”. E che non godete di dolci dubbi del tipo se schierare Zampagna o Maccarone. La Cina ci imballa? Il mercato cinese vale oltre un terzo del consumo mondiale di piastrelle (E poi: volete mettere che goduria poter creare una propria lega senza Matarrese tra i piedi?) MARCELLO MICHELONI RISTORANTE - PIZZERIA Cucina tipica amalfitana con menù a base di pesce gustosissimi piatti e stuzzicherie a partire da € 35,00 Via Mazzini, 75 (angolo V.le Gramsci) - Sassuolo (MO) Tel. 0536.881030 - Fax 0536.873857 e-mail: [email protected] La parola “Piastrella” scritta con i caratteri tradizionali cinesi All’interno • musica Il Dodo Reale • il sassolino nella scarpa Tutti la chiamano Cina, sicuramente per semplificare, ma basta girare per le sue città e aree industrializzate per capire che il suo vero nome è globalizzazione. Oggi i confini geografici sono quelli di Shenghen, quelli economici sono la Ue e la Wto, quelli ambientali il protocollo di Kioto. Internet è la frontiera infinita dell’informazione. L’entrata fortissima della Cina sulla scena mondiale va collocato in questo contesto… LUIGI GIULIANI A PAG. 7 “Cambi di residenza sospetti” BANCO ORO SASSUOLO ACQUISTIAMO ORO e ARGENTO paghiamo IN CONTANTI usato - vecchio - rotto - protesi dentali piccole e grandi quantità OROLOGI - GIOIELLI - BRILLANTI ARGENTI - DISIMPEGNO POLIZZE PEGNO RISTORANTE - PIZZERIA solo il MARTEDÌ e il VENERDÌ ...Novità, raccogli i punti vacanza e parti con IPERCLUB con soggiorni mare e neve!!! Ogni 15 € spese in regalo 1 bollino, 25 € 2 bollini!!! Chiedi il regolamento presso di Noi Via Fenuzzi 22 (dietro l’orologio della piazza piccola) Telefono 0536 871716 - Cellulare 335 497566 Via Mazzini, 75 (angolo V.le Gramsci) - Sassuolo (MO) Tel. 0536.881030 - Fax 0536.873857 e-mail: [email protected] orario continuato 9,30 - 18,00 Dir. Sanitario Carlo Cozza Spec. in Anestesia e Rianimazione - Odontoiatria VENTURA Aut. n. 240107 prot. 2035 Direttore Amministrativo CENTRO ODONTOIATRICO Francesco Ventura Dott. Ezio Arioli Dott. Vincenzo Biscaglia Dott. Massimiliano Prini AMBULATORIO PRIVATO DI ODONTOIATRIA Dott. Roberta Rondini Dott. Lucia Tritta P.zza Martiri Partigiani, 76 - Sassuolo MO Tel. 0536.800883 www.venturacentrodontoiatrico.com il sasso lino il punto “Il Calcio doveva fermarsi più a lungo” Quattro chiacchiere con il dirigente neroverde per discutere dello stato del calcio, dei recenti risultati dell’undici di Mister Remondina e dei nuovi lavori di ampliamento dello stadio Ricci Carlo Rossi, presidente del Sassuolo Calcio Presidente Rossi, non pos- stadi diventano arene in cui siamo non parlare dell’at- sfogare tensioni non direttatuale situazione del calcio mente collegabili al calcio. italiano. Qual è la posizio- Personalmente credo fosse il ne del Sassuolo Calcio a caso di rimanere fermi per riguardo? un periodo di tempo magCredo che interrompere i giore di quanto non si sia campionati effettivamente sia stato un “Non potremo più fatto. E agche p r o v v e d i - mettere a disposizione giungo mento giusto anche se riperché ha biglietti per i tifosi tengo relative o b b l i g a t o organizzati” le colpe attritutti a rifletbuibili alle tere sul reale stato del calcio società per quanto accaduto in Italia. Troppo spesso gli mi sembra comunque giusto per le tue inserzioni pubblicitarie 347.9104236 o 346.2128146 [email protected] Il Sassolino offre inoltre la possibilità di inserimento e distribuzione di volantini pubblicitari attraverso la rivista, concordando eventualmente le modalità. IL SASSOLINO SCRIVERE DI SASSUOLO 6000 copie distribuite gratuitamente tra: • 25 edicole di Sassuolo, Fiorano e Veggia • i principali punti di ritrovo (bar, circoli, scuole, manifestazioni, biblioteche, fiere…) • il “porta a porta”, ruotando mensilmente le zone della città 2 Inoltre... centinaia di copie distribuite via e-mail e la possibilità di scaricare la rivista da internet. che queste, assieme ai comu- Credo però che il momento ni, si adoperino per la messa critico sia passato e sono in sicurezza degli impianti fiducioso sul fatto che la squadra possa riprendere il sportivi. Senza dubbio gli ultras cammino e il ritmo del girosono i protagonisti negativi ne di andata. di quanto accaduto. Quali A tale riguardo, come giusono i rapporti tra tifoseria dica il mercato d’inverno? e società a Sassuolo? L’infortunio di Agazzi ci ha I pochi tifosi organizzati che costretti a sostituirlo con il seguono la squadra si sono portiere Grillo, un ragazzo sempre comportati in modo altrettanto bravo, e abbiamo corretto, anche se con i preso Alberto Filippini, un recenti provattaccante vedimenti del “La costruzione delle esterno di 19 Governo ci curve? È legata ai risul- anni proveobbligherantati della squadra ed alla niente dalla no a prestare Saler nitana molta più disponibilità finanziaria ma di proattenzione a del Comune” prietà delquesto aspetl’Atalanta. to. Finora la società si ado- Direi che continua la politiperava per mettere a disposi- ca avviata con il direttore zione gratuitamente una Bonato volta a valorizzare quota di biglietti per questi giovani promettenti. ragazzi, soprattutto per le Rimangono dunque invatrasferte, ora però questo riati gli obiettivi della squanon sarà più possibile per dra? non essere tacciati di collu- Vediamo di raggiungere la sioni con certe frange della quota salvezza prima possitifoseria. Ripeto però che la bile, poi cercheremo di piaztifoseria del Sassuolo si è sempre distinta per correttezza e sono fiducioso che sarà così anche in futuro. Parlando della squadra, nelle ultime giornate avete incontrato qualche ostacolo. Quali i motivi a suo parere? Credo si siano sommate varie componenti; al normale periodo di rifiatamento che la squadra ha avuto nelle ultime stagioni tra Gennaio e Febbraio hanno coinciso squalifiche e infortuni di giocatori per noi importanti, soprattutto a centrocampo. IL SASSOLINO SCRIVERE DI SASSUOLO Direttore Responsabile: Laura Corallo Redattore: Marcello Micheloni In Redazione: Catia Bartoli, Daniele Dieci, Chiara Dini, Andrea Magnani, Francesco Martignoni, Marco Mazzacani Infografici: Marcello Bandierini Hanno collaborato a questo numero: Alessio Anceschi, Mirella Barchi, Rossella Gabrietti, Luigi Giuliani, Elisa Guidelli, Stefano Landini, Maddalena Morandi, Giuseppe Sofo, Annalisa Vandelli Ideazione grafica: Anna Anselmino ([email protected]) Impaginazione: Rossella Tabaroni ([email protected]) Illustrazioni del “Sassolino”: Silvia Casamassima Stampa: Litostampa “La Rapida” s.n.c., Via Garibaldi 1/a, Casalgrande (RE) Edito e distribuito da: Associazione Culturale “Il Sassolino” Registrazione Tribunale di Modena N. 1743 del 14/4/2005 IL SASSOLINO si può trovare anche nelle seguenti edicole: • Edicola “Ferrari” (“del centro”), Via Cesare Battisti • Edicola “Rivi Sauro”, c/o Stazione per Modena • Tabaccheria Edicola “Termanini”, c/o Stazione per Reggio • Edicola “Ruggi Renato”, V.le XX Settembre • Edicola “di Via Mazzini”, Via Mazzini 283 (zona Stadio) • Edicola “Venturelli Maurizia” di Via Peschiera • Edicola “Cervi” di Via Indipendenza (Parco) • Edicola “della Posta”, P.za S. Paolo 22 (Braida) • Edicola “Mareggini Marina”, Via Braida 301 • Edicola “Bronzati Loris”, zarci nel migliore dei modi. Questo è un campionato anomalo in cui sono 7 o 8 le squadre con concrete possibilità di giocarsi la promozione. Il Sassuolo di quest’anno ha dimostrato di essere in grado di competere fino all’ultima giornata per un posto nei play off. Ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene. Relativamente alla questione stadio e alle recenti normative, l’impianto di Sassuolo risulta al momento a norma? Il nostro impianto, anche se in deroga, risulta in regola con il decreto Pisanu. Ciò permette l’agibilità del nostro stadio anche con 2650 posti (di cui 1600 riservati agli ospiti), contro i 4000 richiesti nel campionato di C1. Per il resto non abbiamo l’obbligo di tornelli, telecamere e biglietti nominali che diventano invece obbligatori per impianti superiori ai 10.000 Via Rometta 36 • Edicola “Spattini Mirella” di Via Circonv. Sud 31 (Rometta alta) • “Due Chiacchiere”, Via Montanara 69 (Pontenuovo) • “Venus”, c/o Centro commerciale “Panorama” • Tabaccheria Edicola “Ferrari Omar”, Via Radici in Piano 108 • Tabaccheria “Sandra”, Via Radici in Piano 546 • Edicola Cartoleria “Valentina”, Via Ancora 236 (strada per Magreta) • Tabaccheria Edicola “Baccarani Paola” - S. Michele • “Le Cafè”, Via Radici in Piano 16/a -Veggia • “Edicola Charta” di Margutti Laura, Via Statale 157/c S. Antonino • “L’edicola” di Frigieri P., Via San Francesco 201 - Fiorano • Edicola Tabaccheria “Frigieri”, Via Collegio Vecchio 3 (incrocio con via Pedemontana) - Fiorano ... e altre il sasso lino il punto spettatori. Inoltre con i recenti interventi la messa in sicurezza dello stadio è garantita. È dunque previsto un ampliamento dell’attuale struttura? C’è un progetto per l’ampliamento dello stadio con due curve che porterebbe l’attuale capienza dagli attuali 2650 ad oltre 6000 posti, ma questo è legato ai risultati sul campo e all’eventuale disponibilità finanziaria da parte dell’amministrazione comunale. Un problema dunque non di tempo ma di risorse… Come detto lo stadio è già predisposto per l’eventuale ampliamento, nel giro di 2 o 3 mesi si potrebbe realizzare. Comunque i recenti lavori hanno restituito ai sassolesi uno stadio piccolo ma ospitale. E a riguardo approfitto dell’occasione per rivelare società e permettono al Sassuolo Calcio che la nostra di chiudere in città il 7 Mar- “Il dottor Squinzi si pareggio alla zo ospiterà la adopera per coprire fine di ogni nazionale anno. italiana di annualmente il Diciamo che serie C con- disavanzo societario il Sassuolo tro la selezio- per oltre il 90%” Calcio al ne croata in un match valido per la momento è una delle poche società in regola sotto tutti Mirop Cup. L’ennesimo successo otte- gli aspetti, i giocatori sono nuto dall’attuale dirigenza. al corrente di ciò e questo Solidità finanziaria e cor- elemento di serietà li porta rettezza nei rapporti, un spesso a preferire la nostra Sassuolo Calcio esempio società rispetto a piazze anche fuori dal campo. magari più blasonate ma Come vanno distribuiti i meno corrette nella gestione. meriti? L’attuale assetto societario, ...E merito naturalmente del ovvero Giorgio Squinzi (il presidente Carlo Rossi, la cui dottor Squinzi, tra l’altro, si gestione ci auguriamo possa adopera per coprire annual- regalare ancora soddisfazioni mente il disavanzo societa- ai tifosi neroverdi. rio per oltre il 90%), Sergio Sassi, Lauro Silvestrini e MARCO MAZZACANI Enzo Castelli, finanziano la STUFE - PELLET - LEGNA VENDITA E ASSISTENZA Via Due Madonne, 6 - 41049 Sassuolo (MO) tel e fax 0536.802539 MONTAGGIO E SOPRALLUOGO GRATUITI Il Ricci in B? Potrebbe essere Lo stadio Ricci non avrebbe dovuto più aprire. Come infatti ci spiega il curatore del progetto per la ristrutturazione dello stadio, nonchè consulente tecnico del CONI per l’Emilia-Romagna, l’ing. Carlo Guidetti, “ il parere della commissione di vigilanza era stato drammaticamente negativo, e il Vicequestore Panetta aveva aggiunto che al Ricci non si sarebbe mai potuto giocare. Nel giro di un mese il verdetto è diventato favorevole.” Questo grazie alla trasformazione di Piazza Risorgimento e Via Mazzini in zone di prefiltraggio, di organizzazione del pubblico. Dalla piazza infatti ha accesso allo stadio la tifoseria locale, mentre dal cancello di via Mazzini entra la tifoseria ospite. “ Per la sicurezza di uno stadio - continua Guidetti - è strategico non tanto come il tifoso entra, ma come il tifoso si avvicina. Creando due zone autonome, separate da protezioni di ferro e fornite di biglietterie indipendenti, le due tifoserie non si incroceranno mai, e il loro afflusso sarà più fluido ed ordinato.” Altro problema del Ricci è la capienza. Lo stadio già usufruisce di una deroga per poter ospitare partite di serie C1, se si dovesse salire di categoria gli attuali 2650 posti non basterebbero. Appunto per questo “la linea progettuale ha optato per salvaguardare le due aree dietro le porte, per non comprometterle con la costruzione di tribune provvisorie. In caso di serie B, si potrebbero alzare una o due nuove tribune, in modo tale da arrivare a 6.500 posti e riuscire ad ottenere quasi certamente una deroga.” Ricordiamo infatti che il limite ufficiale per la capienza di uno stadio di serie B è di 8.000-9.000 posti, cifra quanto mai irraggiungibile. DANIELE DIECI Calcio d’inizio allo stadio Ricci VANTAGGI FINO A € 4.000 CON FINANZIAMENTO ANCHE A TASSO 0% SASSUOLO Via Circonvallazione N/E 160 -Tel. 0536.812064 CENTRO REVISIONE AUTOVEICOLI DI TUTTE LE MARCHE 3 il sasso lino il punto “L’ordine pubblico al Ricci? Situazione non critica” Il Dott. Bruno Ramagli, Vicario del Questore di Modena, ci supporta nell’analisi sul lavoro degli agenti impegnati durante le partite casalinghe della squadra neroverde, da quest’anno in C1 Drammaticamente salito agli onori delle cronache per i fatti di Catania del 3 febbraio 2007, il problema dell’ordine pubblico negli stadi italiani appare ora di disarmante attualità. Un incontro con il Dott. Bruno Ramagli, Vicario del Questore di Modena, ci ha permesso così di fare chiarezza sull’argomento, affrontando anche quelle che sono le problematiche, per fortuna ancora minime, degli agenti in servizio durante le partite del Sassuolo allo stadio “Ricci”, situazione non ideale per la presenza dello stadio nel centro urbano. Gli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico sono di numero variabile, a seconda della criticità della partita in corso: 10 agenti del Commissariato di Sassuolo e altri 10 carabinieri della Compagnia di Sassuolo attendono ad ogni partita, quasi sempre supportati da rinforzi provenienti da Reparti mobili della Polizia di Stato o da Battaglioni dei carabinieri. Gli agenti entrano in servizio, in media, due ore prima dell’inizio della partita, mettendo in sicurezza l’area circostante lo stadio e controllando l’arrivo delle tifoserie ospiti. La priorità degli agenti impegnati è evitare che si creino contatti tra le tifoserie avversarie e, cercando di interferire il meno possibile, evitan- do ogni tipo di provocazione, di tutelare l’ordine pubblico, creando un sicuro contesto che permetta ad ogni tifoso di assistere alla partita. All’interno dello stadio “Ricci” gli agenti devono assicurare il regolare svolgimento della partita, facendo fronte al problema della mobilità dei gruppi di tifosi, dovuto al numero ancora limitato dei posti. L’equipaggiamento standard in dotazione agli agenti è supportato dal casco, dallo scudo e dallo sfollagente. L’uso dei lacrimogeni è limitato alle situazioni più critiche. Lontani dall’uso di deterrenti come gli idranti e le cariche sulla folla, attualmente le forze dell’ordine hanno come fine unico quello di evitare che si sviluppino, alla fonte, episodi di violenza. Per questo esiste un ufficio della Digos, la “Squadra Tifoserie”, i cui agenti hanno il compito di conoscere, tramite il rapporto diretto con i capi Ultras, le intenzioni dei gruppi, sia in trasferta che in casa, dettando così alle tifoserie delle regole che spesso vengono ascoltate ma a volte, purtroppo, tragicamente disattese. Secondo la mentalità Ultras l’ostilità (sportiva) dovrebbe essere rivolta soltanto alla tifoseria “nemica”, ma ciò che caratterizza questo infelice momento del calcio italiano è che spesso gli Ultras identificano il nemico più nelle forze dell’ordine che nei propri avversari di tifo. Ramagli identifica quelle che potrebbero essere alcune delle cause di questa escalation di violenza negli stadi: la delusione dei tifosi dopo le vicende di Calciopoli, l’infiltrazione nei gruppi Ultras di veri e propri professionisti della violenza, che usano la partita di calcio come pretesto, il venir meno, per i giovani, del principio di autorità. Un tempo, infatti, a detta di Ramagli, i genitori che accompagnavano i figli accusati di disordini allo stadio al processo si vergognavano, ora è sempre più frequente vedere genitori che difendono e giustificano gli atti di violenza dei loro ragazzi. Il rispetto per gli altri, che dovrebbe essere alla base di ogni avvenimento pubblico e privato, è inesorabilmente venuto a mancare, e ha portato ad una serie infinita di episodi che, malgrado gli sforzi delle forze dell’ordine, ancora imperversano sulle prime pagine dei giornali. Il parere di chi scrive è che il campionato di calcio si è fermato per troppo poco tempo, le punizioni dovevano essere più esemplari. Come in Inghilterra, i facinorosi dello stadio meriterebbero la galera. CATIA BARTOLI L’equipaggiamento da stadio delle forze dell’ordine Il tifo come veicolo Migliaia di ore di trasmissioni televisive, miliardi di euro che danzano, persino maxiprocessi. È ormai chiaro che tutti quanti guardano, studiano, investono e sfruttano il calcio in un modo che va ben al di là delle sua caratteristiche di sport agonistico. In questo enorme calderone dove tutti sembrano voler gettare qualcosa di proprio si sono tuffate anche le tifoserie, nella loro accezione più squallida e violenta: niente più e niente meno dell’ennesimo sistema che sfrutta il calcio come veicolo. Veicolo per incanalare risorse ed energie. Chiunque è dotato di energia psichica e materiale che deve essere esternata. Lo si può fare attraverso il sesso. Ma si dovrebbe poterlo fare anche attraverso l’arte, lo studio, lo sport, l’impegno sociale, l’attivismo politico, il lavoro. Ma la società della produzione dà ben pochi stimoli e le opportunità di farlo attraverso questi canali sono sempre minori, e sempre più “flessibili”. Gran parte del nostro “fare” è assorbito da impegni produttivi che non coincidono con le nostre passioni, mentre i sistemi che ti aiutano ad incanalare le energie in modo costruttivo sono pochissimi e spesso elitari. Molti quindi si appoggiano su un sistema creato, mantenuto e sottovalutato per anni. Il tifo si tramuta in un veicolo per l’esternazione di energie individuali. Il tifo, la passione per il calcio, la fede sportiva in una squadra vengono contaminati da ignoranza, violenza e strumentalismo politico, diventando così solamente un grido, uno sfogo, uno scontro. Un enorme ammasso di forza vitale deviato e cancerogeno, che inserito in un sistema di gruppi dotati di norme ed ideologie, si monta e dilaga. FRANCESCO MARTIGNONI Emme & Di di Margherita Marino di T ag liavini Rober to Impresa di pulizie ulire ! p o ero iam Poss ondo int il m cell. 338.9908667 - 335.5228074 0522.849704 V I A S . 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Sia chiaro, niente a che vedere con gli esaltati di Catania. Resta però il fatto che attingere dallo stesso bagaglio “culturale” e comportamentale degli ultras più convinti può suscitare alcune perplessità. Di tutto questo abbiamo parlato con un rappresentante della tifoseria sassolese. Per iniziare, una piccola presentazione. Nome, numero ed età media del gruppo. Ci sono due gruppi distinti, nati dalla scissione del gruppo storico degli Heads Out (teste matte): gli Alkatraz e quelli sotto lo stendardo nero con la croce verde, composto dai fondatori delle teste matte e dai ragazzi più giovani. Nelle prime partite in casa eravamo in molti, è difficile dire una cifra. Per le trasferte invece il numero varia a seconda della distanza. Per quanto riguarda l'età media non saprei, tanti comunque sono compresi tra i sedici e i vent'anni. Cambiamo completamente argomento. Con l'attuazione della legge Pisanu cambia il rapporto tra tifo organizzato e società. come sono i rapporti con il Sassuolo Calcio? Discreti. Per le trasferte quando avanzano dei biglietti spesso li girano a noi, ma per il trasporto dobbiamo attrezzarci da soli, mentre in casa capita che ci facciano entrare gratis. Mai capitato di causare ammende alla società? Sì, qualche volta è capitato... E il rapporto con la squadra? Conoscete dei giocatori? Anche con loro i rapporti sono normali. Conosciamo molti di loro, e la squadra, cosa più importante, ci riconosce come loro “curva”. Più o meno come si svolge la domenica tipo di un ultras? Si arriva almeno un'ora prima dell'inizio della partita. Ci si trova al bar o in piazza con gli altri amici e si aspetta di entrare, per poi dare il massimo per la squadra. A fine partita ci si ferma fuori per commentare la gara e organizzare la trasferta successiva. Tiziano Acconciature Viale XX Settembre, 39 - Sassuolo (MO) Centro Commerciale “Cristallo” Tel. 0536.885236 Ora veniamo all'argomento più caldo, i cori contro le forze dell'ordine (non più ripetuti a Sassuolo dopo i fatti di Catania, ndr). Come mai questo astio verso la Polizia e i Carabinieri? Molto dipende dal loro atteggiamento, dal loro voler reprimere e controllare. Per fare un esempio, durante tutta la partita d'esordio al Ricci siamo stati ripresi e inquadrati dalla Digos. Questo mi sembra un po’ esagerato, e di certo non aiuta ad allentare la tensione. Quindi giustificate la violenza esplosa a Catania? Per Catania il discorso è più complesso. Parlando a titolo personale, su Catania non c'è stata totale trasparenza. intervistati Sono stati pochissimi ultras rispetto alle decine di rappresentanti delle forze dell'ordine. Inoltre sono stati sicuramente sbagliati i metodi. Che senso ha, infatti, tenere fuori per un tempo intero gli ultras del Palermo? Catania-Palermo è il derby più sentito, è ovvio che la tifoseria palermitana si agiti. Per non parlare dei lacrimogeni lanciati ad altezza d'uomo dalla Polizia contro la curva. Di certo la Polizia reagisce solo a provocazioni, ma non credo che le soluzioni possano essere queste. DANIELE DIECI Ultras neroverdi allo stadio Gli ultras ai tempi di… Tacito Tacito, Annales, XIV, 17: In quel medesimo tempo futili incidenti diedero origine a violenti scontri, con morti, tra gli abitanti di Nocera e quelli di Pompei, durante uno spettacolo di gladiatori, organizzato da Livineio Regolo […]. Cominciarono, con l’intemperanza tipica delle cittadine di provincia, a scambiarsi insulti, poi sassi, per finire col mettere mano alla spada; ebbero la meglio quelli di Pompei, presso i quali si dava lo spettacolo. Molti di Nocera furono riportati nella loro città col corpo mutilato o segnato da ferite, e parecchi piangevano la morte di figli o genitori. Il principe affidò l’inchiesta sugli incidenti al senato e il senato ai consoli. Poi, quando la faccenda ritornò al senato, ai Pompeiani furono vietate per dieci anni simili riunioni e vennero sciolte le associazioni costituitesi in modo illegale. A Livineio e a quanti avevano provocato i disordini fu comminato l’esilio. Seneca, Ad Lucilium, 7: Verso mezzogiorno sono capitato per caso a uno spettacolo; mi attendevo qualche scenetta comica, qualche battuta spiritosa, un momento di distensione che desse pace agli occhi[…]. Tutto al contrario: di fronte a questi i combattimenti precedenti erano atti di pietà; ora niente più scherzi, ma veri e propri omicidi. […] ma tu, povero diavolo, di che cosa sei colpevole per meritare di assistere a questo spettacolo? […] Non capite nemmeno questo, che i cattivi esempi si ritorcono contro chi li dà? Ringraziate gli dei perché insegnate a essere crudele a uno che non può imparare. Tacito scrive nel 59 d.C., Seneca nel 62 d.C., principato di Nerone. Dopo tre anni venne concessa l’amnistia e lo “stadio” di Pompei tornò operativo. Ci insegnano che la storia insegna. Ma quando saremo mai in grado di imparare? CATIA BARTOLI Ferrari Elena Lorella ARTICOLI PER LA PESCA SPORTIVA E PREMIAZIONI Via De Gasperi, 5 S.Antonino di Casalgrande RE tel e fax 0536.990532 [email protected] Specialita’ frutta esotica, primizie, funghi, tartufi, verdura pronta cotta e cruda Su ordinazione buffet di frutta e verdura P.zza Martiri Partigiani, 81 • Sassuolo (MO) • Tel. 0536.801711 COSTRUZIONI EDILI E RISTRUTTURAZIONI Via Trieste, 19 - 41049 Sassuolo (Modena) - tel 0536.980170 - fax 0536.980166 - email: [email protected] 5 il sasso lino colloqui Del narrare l’interiorità nell’esteriore: Ugo Cornia Incontro con il professore modenese Ugo Cornia, talentuoso scrittore che ha ottenuto successi e riconoscimenti per i suoi lavori, originali e personalissimi Abbiamo avuto la fortuna di poter rivolgere qualche domanda ad Ugo Cornia, modenese, scrittore di successo che ha all’attivo tre lavori pubblicati dalla nota casa editrice palermitana Sellerio. Professor Cornia, a quale età è cominciato il suo approccio alla scrittura? Direi verso i ventisette, ventotto anni. Prima avevo scritto delle cose così, invece di fare un giochino elettronico. Poi abbiamo fatto un seminario sullo scrivere comico all’università, mentre era occupata; veniva sempre Ermanno Cavazzoni e spesso Gianni Celati, io avevo scritto dei pezzetti abbastanza brevi che erano trascrizioni di cose ridicole che mi avevano raccontato dei miei amici, e a partire da lì ho preso un po’ l’abitudine. Poi Cavazzoni, al quale ogni tanto davo le cosine, sempre piccolissime, che scrivevo, mi ha detto che lui e degli altri facevano forse una rivista e che si vedevano il giorno tale per discuterne, allora io ci sono andato, e questi incontri che si facevano erano così belli e pieni di idee che quando tornavo a casa mi veniva in mente di scrivere qualcosa. È andata più o meno così. Lo scrivere costituisce per lei un bisogno spontaneo o è il risultato di una volontà meditata per mettere su carta idee ed opinioni circa alcuni concetti esistenziali e non? Credo che sia proprio un bisogno spontaneo, e bisogno spontaneo è proprio una bella espressione perché il bisogno di mangiare non è spontaneo e se uno non mangia dopo un po’ muore. Però è anche vero che a un cer to punto a uno gli viene fame e allora va a mangiare e non è che stia lì a pensarci. Quindi gli sembra la cosa più spontanea del mondo. Diciamo che se mi viene un’idea che mi piace e dopo un po’ mi metto a scrivere, quando mi annoio smetto. Io cerco di pensare il meno possibile, anche nella vita in generale, penso pochissimo. Mi sembra di fare così, anche se quello che accade dentro una testa è sempre molto poco chiaro, quindi magari io sono pieno di una volontà meditata e non me ne accorgo. Chissà, a me piacerebbe da matti che esistesse Dio e fosse una specie di registratore universale, una specie di internet, e allora collegandomi a Dio potrei sapere esattamente che cosa succede e rispondere esattamente a queste domande. La sua prima fatica letteraria, “Sulla felicità a oltran- za”, le è valsa il “Premio Bergamo” nel 2001. Un’opera fortemente autobiografica. Quanto tempo ha impiegato per la stesura? L’ha scritta in momenti diversi o in un unico periodo? Ci ho messo circa tre anni. Chissà se è un’opera fortemente autobiografica e se esistono opere fortemente autobiografiche e opere fortemente non autobiografiche, che è una cosa che io mi chiedo spesso. Di un quadro per esempio è insolito dire che è fortemente autobiografico, mentre di un romanzo scritto in prima persona si dice spesso che è fortemente autobiografico, e anche di un trattato filosofico è insolito dire che è fortemente autobiografico. L’ho scritto quasi di seguito, nel senso che mentre lo scrivevo non ho scritte molte cose diverse. Alla fine ne ho buttato via un po’ e ho tenuto quello che si legge nel libro. Il suo libro è davvero stupefacente. Il punto di forza è certamente la lingua ovvero la forma espressiva che è riuscito ad utilizzare, efficace nel rendere immagini e stati mentali che spesso sono difficilmente riproducibili su carta. Ci può parlare di come è giunto all’elaborazione di questo linguaggio che “appare” così spontaneo e incalza il ritmo di tutta la narrazione? Un giorno ero su a Guzzano e stavo leggendo “Cemento” di Thomas Bernhard. Mi piaceva così tanto che dovevo Piazza della Libertà, 29 41049 Sassuolo (MO) tel. 0536.802494 fax 0536.802474 www.libreriaincontri.com [email protected] andare a Camugnano a comprare le sigarette e ho deciso di andarci a piedi, così potevo continuare a leggere. A me piace molto leggere andando a spasso a piedi. Il giorno dopo, quando sono tornato a Modena ho scritto di getto quelle pagine iniziali del romanzo che parlano di mia zia, e scrivevo così. Non so il perché, probabilmente la forza della lingua di Bernhard. Poi la settimana dopo ho portato quelle pagine a Cavazzoni e mi ricordo benissimo che alle quattro di pomeriggio ho pensato dentro di me “che bello se Cavazzoni avesse letto quelle cose e gli fossero piaciute” e in quel momento ha suonato il telefono ed era Cavazzoni che mi ha detto: “Belle quelle pagine che hai scritto, ne hai delle altre?”. Ero contentissimo. Come è approdato alla casa editrice Sellerio, raffinata ed esclusiva, che tra l’altro ha pubblicato anche gli altri suoi lavori “Quasi Amore” e “Roma”? Per un giro lunghissimo. Due persone che conosco, cioè Daniele Benati e Marianne Schneider, indipendentemente l’uno dall’altro, l’hanno mandato alla Sellerio, che cinque o sei mesi dopo mi ha telefonato e mi ha detto che voleva pubblicare presto il libro. Ci sono degli autori che predilige particolarmente e quali hanno influenzato la sua formazione? Togliendo i grandi classici più o meno distanti i primi due autori che mi vengono in mente sono Thomas Bernhard e Louis-Fernand Celine. Ovviamente anche Cavazzoni e Celati e poi Benati che ho conosciuto dopo. L’ultimo libro che ho letto che secondo me è bellissimo è Europeana di Patrik Ourednik, un grandissimo libro che mi hanno consigliato Paolo Nori e Cavazzoni. A questo punto il nostro incontro con il professor Cornia si conclude, lo ringraziamo ancora per averci concesso quest’intervista che ci è parsa significativa e ci permette di diffondere maggiormente la conoscenza ed il pensiero di una penna assai talentuosa ed originale che certamente otterrà sempre maggior consenso tra il pubblico lettore. ROSSELLA GABRIETTI “Sulla felicità a oltranza” (Sellerio 1999), premiato romanzo d’esordio dello scrittore modenese Ugo Cornia Il Sassolino direttamente nella tua e-mail Scrivici per essere aggiunto alla “mailing list” e ricevere gratuitamente ogni mese la rivista in formato PDF [email protected] La versione on-line del giornale può essere scaricata dal sito del Circolo Culturale Fahrenheit 451 CENTRO FITNESS 6 Viale Gramsci, 85 Sassuolo Tel. 0536 811963 w w w. p e r f e c t p a l e s t r e . i t www.fahreweb.it il sasso lino parliamone Nuovi equilibri nella produzione mondiale di piastrelle: la corsa della Cina Un mercato che vale da solo oltre un terzo del consumo mondiale di piastrelle e che sta trainando la domanda internazionale Tutti la chiamano Cina, sicuramente per semplificare, ma basta girare per le sue città e aree industrializzate per capire che il suo vero nome è globalizzazione. Oggi i confini geografici sono quelli di Shenghen, quelli economici sono la Ue e la Wto, quelli ambientali il protocollo di Kioto. Internet è la frontiera infinita dell’informazione. L’entrata fortissima della Cina sulla scena mondiale va collocato in questo contesto. Non c’è da meravigliarsene che il Celeste Impero voglia ritagliarsi un ruolo negli affari mondiali molto importante, supportata da un’economia in continua espansione e il peso di 1,3 miliardi di persone. Nella graduatoria delle potenze economiche mondiali, la Cina occupa la quarta posizione; con gli attuali ritmi di crescita, fra quattro anni sarà al primo posto. E questo genera stress sui mercati mondiali e anche sul settore italiano delle piastrelle in ceramica, asserragliato nella sua roccaforte del distretto sassolese, consapevole che oggi il vero problema non risiede nella paventata invasione di piastrelle “made in China” in Italia, ma consiste nell’erosione di quote di mercato in quei paesi dove la piastrella “made in Italy” è oggi penalizzata rispetto a quella cinese, assai meno cara. Infatti, crescono a due cifre le esportazioni di Pechino: nel 2004 ammontavano a quasi 187 milioni di m2 e nel 2006 hanno toccato la quota di 236 milioni di m2. Si pensi che nel 2000 la quota cinese del commercio mondiale di piastrelle era di appena il 3,9%, nel 2005 ha superato l’11% e nel 2006 è arrivata al 12,6%. Nel corso del 2006, i consumi delle piastrelle in ceramica nel mondo hanno fatto registrare un aumento vicino al 7%; gran parte di questo è imputabile alla crescita dei consumi in Cina che rappresenta oltre il 40% dell’incremento complessivo a livello mondiale. La produzione ceramica in Cina è essenzialmente raggruppata in cinque aree: Foshan, nel Guangdong, dove è concentrato il 60% della produzione nazionale; Zibo, nello Shandong; Chengdu, nel Sichuan, Chongquing, ed infine la zona di Shanghai dove sono presenti diverse rappresentanze commerciali di ceramiche italiane. Alcune, come Marazzi Group, già da qualche anno, si approvvigionano di migliaia di metri quadrati di materiale, con il marchio “made in China”, prodotto in ceramiche cinesi e distribuito sia sul mercato interno del Celeste Impero, così come in quelli prevalentemente del sud-est asiatico. Da parte degli imprenditori ceramici cinesi c’è grande interesse Materiale Marazzi Group prodotto in una ceramica cinese verso l’imprenditoria italiana delle piastrelle alla quale si chiede, ancora una volta, di integrarsi con quella cinese. “La Cina ha raggiunto il primo posto in termini di produzione di piastrelle di ceramica a livello mondiale, pari a circa il 35% di output sul volume mondiale, diventando così il più grande mercato al mondo e il maggior produttore”, afferma Giuseppe Zumino, Direttore Marketing della Powergres di Sassuolo. Dati e prospettive che sono risultati determinanti perché Powergres e ceramica Kito di Foshan, uno dei principali produttori cinesi a controllo private, abbiano siglato una lettera d’intenti per la costituzione di una joint-venture nella provincia del Guangdong. “La joint-venture - spiega Donato Mancini, Amministratore Delegato della Powergres - ha come obiettivo la creazione di un mercato sul territorio cinese, con il supporto di circa 100 punti vendita monomarca Kito dove troveranno posto anche i nostri prodotti”. Una conferma di come dalla “piastrella valley” italiana alla Cina il passo diventi sempre più breve. E il mercato del Celeste Impero rap- presenta ora una nuova grande scommessa. “Inizieremo a produrre in loco spiega Mancini - su impianti della Kito e stiamo lanciando le prime otto serie ingegnerizzate, pensate in Italia, ma prodotte in Cina attraverso la collaborazione di nostri tecnici e la fornitura, all’occorrenza, degli smalti. Si tratta di una delle prime esperienze di un’azienda italiana che usa il proprio marchio, producendo e distribuendo in Cina, il solo mercato dove opererà “Powergres China””. LUIGI GIULIANI R I S TO R A N T E Piazza Garibaldi, 20 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.881184 GIORNI DI CHIUSURA DOMENICA E LUNEDÌ SPECIALITÀ PESCE Vicolo Mole, 31 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.808159 SASSUOLO srl tel. 0536.980950 fax 0536.988252 Servizi e consulenze immobiliari Oltre 800 immobili residenziali - commerciali - capannoni a vostra disposizione in tutto il comprensorio ceramico modenese e reggiano P.zza Garibaldi, 53 - 41049 Sassuolo (MO) tel. 0536.980950 fax 0536.988252 email: [email protected] www.casitalianet.com 7 il sasso lino culture e spettacoli parole, pensieri, nani e ballerine I giorni tristi dei duchi d’Este Francesco e Margherita Era il 1969. Francesco II, duca di Modena e Reggio, e la moglie Margherita Farnese soggiornarono per qualche tempo a Sassuolo nelle maestose stanze del palazzo ducale che, nella seconda metà del Seicento, rappresentò per la corte estense una seconda casa. I due vissero un amore autentico ma sfortunato e che suscitò la simpatia dei sassolesi del tempo Margherita Farnese, in un ritratto dell’epoca L’imponente e rumorosa carrozza scoperta attraversava velocemente le vie di Sassuolo. Seduta appariva una donna dal volto radioso che si dirigeva alla volta della reggia ducale. Era il mese di luglio del 1692. I sassolesi stavano imparando a conoscere bene quella donna: Margherita Farnese, già principessa di Parma e diventata duchessa D’Este sposando Federico II, duca di Modena e Reggio dal 1662 al 1694. I due furono protagonisti, forse, del più autentico matrimonio d’amore tra tutti quelli che si sono succeduti in Casa D’Este. Un amore felice ma anche tormentato e che si 8 svolse in gran parte proprio a Sassuolo, tra le mura del Palazzo Ducale. Il matrimonio di Francesco e Margherita fu inizialmente contrastato dalle rispettive famiglie: si sposarono con dispensa papale perché i due erano cugini primi. Francesco D’Este non va ricordato certo per le gesta politiche: divenne duca di Modena a soli 2 anni sotto la reggenza della madre Laura Martinozzi, nipote del potente Cardinale Mazzarino, e che la spodestò nel 1674, a soli 14 anni, per governare assieme al cugino Cesare Ignazio. Francesco II non era incline al comando: amante della cultura (fondò l’Università di Modena) e della musica, lasciò spesso le incombenze di governo al cugino. Margherita, invece, era molto amata. Seppur non bellissima era dotata di fascino e soprattutto i sassolesi apprezzavano la grande generosità: spesso elargiva generose elemosine, cercava i poveri per aiutarli e incaricava le sue dame a soccorrere i malati. Francesco e Margherita si sposarono nel 1692 e scelsero come meta della loro luna di miele la magnificenza del palazzo sassolese che, nella metà del seicento, rappresentò per la Corte Estense quasi una seconda sede: si pensi alle numerose feste tenute nella reggia sassolese. Ma il sogno d’amore di Margherita e Francesco non durò molto. Dopo i primi mesi di matrimonio Francesco, già debole di salute, si ammalò. A Modena i medici di corte non sapevano più quali medicine prescrivere a Francesco. Così Margherita decise di proporre a Francesco un soggiorno a Sassuolo, sapendo quanto egli prediligesse questa località. L’aria pura dei colli, la tranquillità dei grandi giardini che attorniavano il palazzo sarebbero stati un toccasana per la debole salute del Duca. Così gli sposi partirono per Sassuolo pieni di speranza. In quei giorni, li si poteva osservare mentre passeggiavano lentamente nei vialetti del parco ducale, mano nella mano, soffermandosi all’ombra dei grandi alberi o presso i laghetti. Ma questo breve periodo trascorso a Sassuolo non servì a migliorare le condizioni di salute di Francesco: così nel settembre del 1694, nella reggia di Sassuolo il duca Francesco II si spense serenamente tra le braccia di Margherita, a soli 34 anni. Lasciando nella memoria dei sassolesi del tempo il ricordo di una splendida e struggente storia d’amore. LAURA CORALLO Associazione “Giovani Vittime della Strada”: successo della mostra fotografica al Baggi L’Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada di Sassuolo ha attivato progetti finalizzati a favorire nei giovani la cultura di un corretto comportamento alla guida. Ha riscosso un grande successo di visite la mostra che è rimasta presente per oltre un mese presso l’Istituto Baggi di Sassuolo: una mostra fotografica che ha racchiuso le immagini di proprietà dell’Associazione assieme a quelle dell’Ipsia Ferrari di Maranello, immagini molto d’impatto che hanno appunto lo scopo di fare riflettere le persone sul rispetto della vita e sulla sicurezza stradale. Durante il mese di Febbraio si sono tenuti alcuni incontri con le classi seconde, terze e quarte degli Istituti Superiori di Sassuolo con la collaborazione del SERT di Sassuolo, Azienda Usl di Modena, Polizia Municipale di Sassuolo e figure significative dell’Associazione, sempre perseguendo lo scopo di aumentare la sicurezza stradale e diminuire gli incidenti. Oltre a questi incontri verranno svolte alcune ore di “Etica” all’interno del percorso per il patentino riservato alle classi prime. “È un obbligo di noi adulti - afferma la Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada Laura Caldarella - trasmettere ai giovani il rispetto della vita, mettendoli in guardia su quanto può avvenire a chi abusa di alcool e sostanze stupefacenti”. Per informazioni: [email protected] il culture e spettacoli Tour e disco per un’originale realtà musicale delle nostre terre: “Andremmo protetti, come l’aceto balsamico” ombundo (angolana) alle mie radici italiane. Ci racconti un po’ del vostro primo album, di prossima uscita? È nato in seguito a tante home sessions in Angola e in Italia, e hanno collaborato tra i tanti Davide “Dudu” Morandi, ora voce dei Modena City Ramblers, Jessica Lombardi dei Fiamma Fumana, Matteo Ferrari e Gentjan Lukaci maestri di flauto e violino, Elisa Meschiari ai cori e tanti artisti dell’Angola. La grafica del progetto è curata da Meat e il lavoro viene promosso da Sonoramente, etichetta ed agenzia di booking. In Italia è stato finalizzato da Marco Bertoni, produttore anche di Motel Connection. Riesci a svolgere l’attività di musicista a tempo pieno? Solo uno dei membri del trio vive di musica, alternando il lavoro di turnista per altri musicisti anche con progetti di cover band. Sia io che Patrizia (Ferrarini, ndr) invece abbiamo delle normali occupazioni che fortunatamente ci consentono di coltivare la nostra passione. Questa situazione è tipicamente italiana: il governo e le autorità centrali, come si adoperano per proteggere i prodotti doc (aceto balsamico o pecorino sardo), non hanno la stessa sensibilità o forse sarebbe meglio dire l’interesse per promuovere artisti italiani. Nelle radio, nelle trasmissioni musicali, nei locali e nelle TV vengono preferiti prodotti stranieri. Questo comportamento è in parte frutto del nostro essere esterofili ma è in gran parte lino Perché un nome così? Il Dodo Reale Cos’è il Dodo Reale? È un gruppo musicale nato nel 2005 e composto da due percussionisti e un chitarrista cantautore. Una formazione originale per una band, ma adatta al loro tipo di musica: etnofolk, con influenze di musica africana (magica e misteriosa); e poi note sudamericane e brasiliane, senza dimenticare riferimenti a cantautori italiani, quali Rino Gaetano, Ivano Fossati e Fabrizio de Andrè. Hanno suonato in diverse parti d’Italia, nel nord e in particolare in Emilia Romagna. Il luogo, però, dove hanno riscosso maggior successo e riconoscimento è stato in Angola, dove si sono esibiti anche davanti alla first lady, la Primeira Dama Ana Paula Dos Santos, evento questo che è stato trasmesso in diretta televisiva sulla rete nazionale e in differita via satellite in alcuni paesi del mondo. Ora è in partenza un interessante tour. “Il Sassolino” parla di tutto questo con Dodo in persona, ovvero Fabrizio Dal Borgo, il frontman del trio che si autodefinisce “un cantautore italiano nato in Africa”. Come nasce Dodo artista? Per diversi anni ho studiato chitarra e ho fatto il compositore in Emilia Romagna, per il teatro e per installazioni artistiche. Poi un viaggio in Africa, intrapreso per motivi personali, e durato 5 anni, ha davvero stravolto il mio modo di essere musicista: scoprendomi cantautore, e trovandomi a unire ritmi tropicali, afrosamba, pop e bossa, testi in lingua mista, cori femminili in lingua sasso indotto, e va a discapito della nostra economia. La musica è anche un’attività economica, con un suo indotto, che se promosso consentirebbe lavoro e possibilità per tanti professionisti italiani. Tuttavia chi di dovere e anche l’opinione pubblica sono sordi a questo problema, che rende molto difficile intraprendere la carriera musicale e sviluppare talenti, professionalità e creatività. Recenti dati SIAE indicano che l’80% dell’entertainment mondiale è in mano agli Stati Uniti, mentre se non ricordo male l’industria musicale è terza per importanza in Inghilterra. E in Italia? Almeno ci fosse un po’ di sano protezionismo e rispetto verso la nostra musica, come d’altronde c’è negli USA, in Inghilterra e in Francia e in altri paesi più civili da questo punto di vista. Quali sono i vostri progetti futuri? Noi continueremo a fare serate live, ad autoprodurci e a collaborare con associazioni quali MU.SA., Sonoramente, Sub, Psichezenobia, Aisca… in attesa che forse un giorno in Italia qualcuno capisca la necessità di creare una legge che protegga la musica italiana, perché in fin dei conti il musicista è un artigiano il cui prodotto è la musica e quindi perché non aiutarlo come si fa con tante altre attività lavorative, invece che pagare diritti d’autore e cachet miliardari ad Inghilterra e Stati Uniti, che francamente non ne hanno alcun bisogno. MADDALENA MORANDI Perché il nome Dodo Reale? Risponde Fabrizio Dal Borgo: “Il Dodo ha a che fare con le mie ‘origini’ africane come cantautore. È un volatile estinto, originario dalla Mauritius. La sua specie è stata sterminata, ovviamente, dall'uomo bianco e relative specie da lui introdotte nell'isola… leggi cani, ratti, porci. Altra nota interessante è il fatto che il Dodo non scappasse di fonte ai cacciatori o ai cani. Infatti nelle Mauritius il Dodo viveva senza nemici naturali, in perfetto pacifismo. Da qui l'espressione, che ci calza a pennello vista l'infelice situazione cultural musicale della nostra beneamata penisola, ‘stupido come un dodo’. E noi siamo il "Dodo Reale"…Stupidi, estinti, non violenti e terzomondisti e ovviamente mal visti dalla specie dominante. Ci siamo scelti il nome di un mitico uccello estinto. E siamo venuti in un paese - ironizza Fabrizio - dove la politica invece pare funzionare come un altro uccello mitico, la fenice. Non si muore mai, si risorge miracolosamente dalle proprie ceneri. Personalmente spero in altre iniziative simili a quelle del Governo Prodi, che qualcosa per aiutare i musicisti indipendenti ha fatto, o nella recente decisione di abolire il pagamento ENPALS per chi non raggiunge introiti da professionista. Speriamo che, qualunque sia il prossimo governo (intervista effettuata il 21/02, ndr), si continui in questa direzione.” Il Dodo, ovvero il sassolese Fabrizio Dal Borgo Le prossime date “live” del Dodo Reale 9 Marzo Lavabo, Vignola (MO) 25 Marzo Cento, Ferrara Festival “Ricordando De Andrè” 17 e 24 Marzo Bainait, Montecchio Emilia (RE) 29 Marzo 31 marzo 7 Aprile 14 Aprile Palazzo Ducale, Sassuolo (MO) presentazione del disco (CON FRANCA LOVINO) Circolo ARCI Tom, Mantova Bar Teatro Astoria, Fiorano Modenese (MO) Fahreneit, Sassuolo (MO) 25 Aprile Felina (RE), Festival Resistenze, Banda Larga 20 Maggio Festival dei Buskers, Gonzaga (MN) 28 Aprile 23 Maggio Circolo ARCI Macondo, Bologna Teatro De Andrè, Casalgrande (RE) Via Trieste, 30 - Sassuolo tel. 0536.881787 La Bottega delle Idee TTuuttttoo quello che ddeessiiddeerrii per tende da interni Via San Francesco, 35 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.812208 Visita il nostro sito: www.labottegadelleidee.mo.it Chiuso il Lunedì OGNI MESE POTETE TROVATE IL SASSOLINO ANCHE DA NOI! Tabaccheria Ricevitoria Lotto Articoli da regalo Via Mazzini, 29 - 41049 Sassuolo (MO) - tel. / fax 0536.881147 [email protected] tel. 0536 810956 da martedì a venerdì: 8.30 - 12.30 15.30 - 20.00 sabato: 8.30 - 19.00 orario continuato mercoledì si riceve per appuntamento Piazza Martiri della Libertà, 36 - 41049 Sassuolo (MO) 9 il sasso lino rubriche Buk e altre storie di Stefano Landini Sofismi LA SANTA LIBERTÀ AI FIGLI DI DIO di Giuseppe Sofo Per tradurre il mio nome a un amico indiano, che non trovava un equivalente in hindi, ho provato a dirgli che era il nome del padre di Gesù Cristo, sperando che conoscesse la religione cristiana abbastanza. Lui, stupito, mi domanda: “Ma il padre di Gesù non era Dio?”. Gli spiego che è una storia lunga e che, comunque, Giuseppe e Maria vivevano insieme, anche se non si sa se fossero sposati o no. Convinto di aver capito, mi dice: “Allora Giuseppe è il patrigno, e loro sono una coppia di fatto”. Provo a dirgli che non è proprio così, che a catechismo mi avevano insegnato che Gesù è stato concepito senza alcun rapporto fisico, e che è figlio dell'amore. Lui, ancora più convinto, replica: “Un figlio del- l'amore, partorito senza rapporto fisico, come con la fecondazione artificiale”. Provo a spiegargli che non è proprio la stessa cosa, e che nella Betlemme di duemila anni fa non esistevano né la fecondazione artificiale né i Pacs, o ci si sposava o non si era considerati una coppia. Esattamente come in Italia duemila anni dopo. Mi chiede perché e gli rispondo che da noi la chiesa cattolica sta cercando di bloccare il corso di una legge parlamentare dicendo che chi vota va contro la fede cristiana. Mi dice che al suo catechismo dicono che la fede non è qualcosa che viene regolata da altre persone, né dalla chiesa, ma dal proprio cuore. Gli dico che forse ha ragione, che è un po' che non frequento la chiesa, e che devo essere rimasto un po' indietro col tempo. Mi chiede anche cosa ne pensa la chiesa cat- tolica del matrimonio gay e gli dico che siccome il matrimonio deve portare alla creazione di una famiglia, con dei figli, il matri- monio omosessuale non è contemplabile. Mi chiede allora se secondo la chiesa un matrimonio eterosessuale senza figli non sia un matrimonio altrettanto sba- gliato, visto che non porta alla procreazione. Gli rispondo che dovrei scrive- re al Papa o alla Sacra Rota per avere un parere. Poi mi fa un'ultima domanda: per quale motivo al mondo Dio dovrebbe opporsi all'unio- ne di due persone che si amano? A questa non so proprio rispondergli. Margherita M AA GG RR EE TT AA -- VV ii aa DD oo nn FF rr aa nn cc hh ii nn ii ,, 11 11 33 (( CC EE NN TT RR OO PP AA EE SS EE)) -- TT ee ll 00 55 99 44 66 33 11 99 66 M A Magreta, quasi all’ombra del suo campanile, da 6 mesi esiste il Conad Margherita “Lorri”, una giovane interessante realtà. La famiglia che lo gestisce, da quasi quarant’an- ni nel settore, è garanzia di serietà e professio- O RR AA RR II OO O nalità. Dal lunedì al sabato S AA BB AA TT II DD II M M AA RR ZZ OO con ... E ti aspetta nei S 7.30 - 13.00 / 16.00 - 19.30 PREZZI PAZZI C hh ii uu ss oo gg ii oo vv ee dd ìì pp oo m C m ee rr ii gg gg ii oo D OO MM EE NN II CC AA 11 °° AA PP RR II LL EE (( DD AA LL LL EE 88 ,, 33 00 AA LL LL EE 11 33 ,, 00 00 )) ... e D con una gradita sorpresa! Presso i punti vendita di Magreta e Sassuolo (via Bologna, 29 - attiguo Liceo Formiggini) potrai spendere i tuoi buoni pasto aziendali di D AA NN OO II TT RR OO VV EE RR AA II UU NN AA M D M BB II EE NN TT EE AA CC CC OO GG LL II EE NN TT EE EE FF AA M M II LL II AA RR EE, 10 D OO VV EE SS AA RR EE M D M OO LL II EE TT II DD II DD AA RR TT II II LL BB EE NN VV EE NN UU TT OO , qualsiasi tipo. il rubriche L’angolo del legale di Alessio Anceschi IL RITROVAMENTO DEL TESORO La proprietà sulle cose smarrite e su quelle relitte. Il codice civile considera “tesoro” qualsiasi cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno possa provare di essere proprietario (art. 932 c.c.). Tra i modi di acquisto della proprietà sulle cose mobili, la legge distingue l’occupazione, che riguarda i beni che non sono di proprietà di nessuno (c.d. res nullius) o che sono state abbandonate (c.d. res derelictaes) dall’invenzione, che, contrariamente a quanto si possa ritenere, riguarda le cose smarrite. Le cose che non sono di proprietà di nessuno possono essere acquisite da chiunque se ne impossessi. Va detto che i beni in questione sono oramai assai pochi, poiché tutto ciò che non è di “nessuno” appartiene quasi sempre allo Stato. Con l. 27.12.1977 n. 968 gli animali della fauna selvatica rientrano nel patrimonio indisponibile dello Stato. Sono altresì beni originariamente dello Stato quelli di interesse storico o archeologico che vengano ritrovati occasionalmente. I beni relitti sono quelli che, per la loro collocazione o per altre circostanze sono stati abbandonati (ad esempio i rifiuti altrui). Le cose smarrite, invece, devono essere restituite al legittimo proprietario. Se questo non si conosce, il ritrovatore lo deve consegnare al Sindaco del luogo in cui il bene è stato trovato che ha l’obbligo di pubblicarne il ritrovamento (artt. 927 e 928 c.c.). Nel caso in cui il proprietario reclami il bene, dovrà al ritrovatore un premio pari a 1/20 del valore della cosa ritrovata (se il presso è inferiore a 5,16 euro la quota dovuta è di 1/10), mentre se trascorre un anno senza che si verifichi alcuna reclamazione, la proprietà del bene ritrovato passa integralmente al ritrovatore. L’appropriazione di un bene smarrito senza contattare il legittimo proprietario o seguire la procedura indicata all’art. 927 c.c. e ss. commette reato (art. 647 c.p.). Avete curiosità o problematiche da sottoporre al “nostro” legale? Potete farlo scrivendo a [email protected] Rapporti tra genitori e figli: Profili di responsabilità è la quarta opera monografica di Alessio Anceschi ed è in uscita in questi giorni per la collana “Il diritto privato oggi” dell'editore Giuffrè di Milano. Il volume affronta il tema dei reciproci diritti e dei doveri tra genitori e figli (mantenimento, educazione, istruzione, cura, vigilanza, etc.), gli aspetti attinenti alla podestà genitoriale, alla gestione del patrimonio, all'affidamento. Vengono affrontati anche gli aspetti attinenti alla successione mortis causa, quelli inerenti al diritto internazionale privato (compreso il ricongiungimento familiare), l'adozione, la tutela dei minori ed i rapporti di responsabilità civile (risarcimento dei danni). Il volume è prenotabile presso qualsiasi libreria ed è reperibile presso le librerie giuridiche di Corso Canalgrande a Modena. Il libro è dedicato alla memoria di Andrea Rompianesi. Alessio Anceschi esercita la professione legale a Sassuolo ed è autore di diverse pubblicazioni in materia di famiglia (Reati in famiglia e risarcimento del danno e La famiglia nel diritto privato internazionale), diritto urbanistico (Le distanze legali tra costruzioni) e diritto bellico. sasso lino Delirando YOUR WORLD. YOUR IMAGINATION di Eliselle ---> www.delirio.net Lo slogan potrebbe essere: se non vi basta questa vita, costruitevene un’altra! Il nome stesso lo suggerisce: Second Life, seconda vita. Un mondo su misura. È questa la chiave del successo del fenomeno che sta attirando tutti, ma proprio tutti: e con tutti intendo non solo coloro che hanno una vita “normale”, ma anche i VIP che hanno deciso di installare questo gioco (hobby o universo parallelo?) sul loro computer. Un mondo abitato da 3milioni756mila773 persone. Mica poco. Credo di essere stata una delle prime nel 1999 a entrare nelle cosiddette “città virtuali” e ho incontrato diverse tipologie di “giocatori”: gente che si divertiva davvero e le prendeva come un passatempo, gente che ci credeva fin troppo e il più delle volte confondeva fantasia e realtà, coi conseguenti danni che vi lascio immaginare. Memore dell’esperienza, ho provato a dare un’occhiata anche a Second Life, più recente (nasce nel 2003 a San Francisco) e molto più evoluta rispetto alle “città” a cui ero abituata io. La sostanza, però, rimane la stessa: entri e crei un nuovo personaggio, lo fai crescere ed evolvere, ma soprattutto lo fai interagire con gli altri personaggi che incontri. Da qui nascono relazioni, amicizie, amori virtuali che possono diventare reali. Coi relativi rischi: magari la sera vi immergete nella vostra seconda vita e vi ritrovate a chattare con un figo alla Brad Pitt che gestisce un locale di tendenza sulla spiaggia, che nella sua prima vita non è nient’altro che l’impiegato insignificante che incrociate ogni mattina sull’autobus che vi porta al lavoro. Il trucco è che non lo sapete e l’inconsapevolezza regala magia ed emozione. Se non sapete resistere alla curiosità o volete entrare volontariamente nel tunnel ecco l’URL: www.secondlife.com. Io vi ho avvisato. 11 il sasso lino rubriche Così lontano, così vicino Vivo in Etiopia, nel quartiere somalo di Addis Ababa, che in amarico significa “Nuovo fiore”. Un Re ascolta ritrosamente i consigli di una moglie risoluta e così nasce una città, oggi sede dell’Unione Africana e centro strategico per l’intero continente; in particolare per il corno d’Africa. L’imperatore Menelik II aveva posto la capitale sulla collina di Entoto, a 3000 mt slm e da quella altezza, con il mondo sotto i suoi piedi, si era fatto incoronare Re dei Re. Ma non aveva calcolato quanto noi donne possiamo essere insistenti: la Regina Taytu, disturbata dal freddo e dall’umidità, pianta la sua tenda imperiale più in basso, a circa 2400 mt, a fianco di meravigliose sorgenti calde e non ne vuole proprio sapere di tornare sui monti. Come darle torto? Nel 1889 Menelik cede, dopo 4 anni di insistenze della sua signora e si tra- sferisce l’intera corte. I fiori di mimosa ispirarono il nome della nuova città alla Regina. Oggi le mimose non sono certo la prima cosa che viene in mente per descrivere Addis, ma come tante città africane sono le contraddizioni a farla da padrone. I grandi palazzi estendono in verticale le arterie principali popolate da frotte di mendicanti con le loro menomazioni in mostra usate come una Una fotografia scattata da Annalisa Vandelli in Etiopia { { di Annalisa Vandelli, dall’Etiopia carta di credito per riscuotere ai semafori. Si vocifera (ma saranno i maligni a farlo?) che guadagnino tre volte tanto uno stipendio normale. Donne con bambini al seno, uomini mutilati, ragazze poliomielitiche che si muovono a quattro gambe ad altezza tubo di scarico, altro che ad altezza sorgente termale. E poi questo traffico dai fumi neri, che intossica le nuvole (e non solo) di un raggiante cielo africano. Non mancano, stonati tra le auto, i transiti irregolari di greggi e muli carichi a dismisura di sacchi, paglia, taniche gialle per l’acqua. Qui si vive con meno di un dollaro al giorno. Nella zona in cui mi trasferirò tra pochi giorni, a sud, nel Boran, le statistiche registrano decine di migliaia di morti per fame. Ma anche in città la falce della mancanza di cibo miete le sue vittime. Addis è una città sorta in seno a una grande cultura, sede del cristianesimo copto, che si avvicina fascinosamente alle comunità primitive. L’Etiopia è la culla dell’umanità (Lucy è nata qui), è la terra della Regina di Saba e del suo Regno di Axum dalla potenza sconfinata, il cui sovrano stupisce il messaggero dell’imperatore Giustiniano per le vesti intessute di perle, ricche calate di bracciali e collane d’oro, il corteo fastoso su un carro trainato da quattro elefanti. Il Re aveva rapporti con Roma e Costantinopoli, per ostacolare il Regno di Persia, causa della futura rovina. Re Kaleb riuscì addirittura a dominare per quasi 50 anni sullo Yemen con la scusa di difendere le comunità cristiane della penisola arabica. Questo passato intessuto di magnificenza e cultura rende l’Etiopia un paese unico nell’intero quadro africano. Ma dove sono oggi il fragore di quella magnificenza e le mimose? Dove ci collochiamo noi, cittadini di un mondo che ci piace definire “globale”? Sassuolo oggi mi sembra tanto lontana, ma ci penso spesso come a un rifugio, a una via di fuga che io ho, contrariamente alle tante persone che incontro qui. Ieri si è impiccato un ragazzo all’Università, certo purtroppo capita anche da noi. Mi è venuto in mente un passo della Bibbia, dove ci si definisce responsabili della speranza che ci è stata affidata. Ovunque noi siamo. Alimenti Biologici, Biodinamici e alimenti senza glutine freschi, secchi e surgelati { { I Farmacia Franzoni Dott.ssa Ercolina Brancaleoni { 12 Via Clelia, 7 - 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.885510 www.farmaciafranzoni.it e-mail: [email protected] {{ nformazione e formazione sono momenti di grande importanza per passare dal concetto di Sanità a quello di Salute (risoluzione CEE del 14/12/2000). Nella Farmacia Franzoni la salute del cliente è intesa come “salute globale” in sintonia con il concetto di salute come stato recentemente definito dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), cioè uno stato di benessere fisico, psichico e sociale che coinvolge l’individuo nella sua totalità espressiva. Il reparto di Alimenti Biologici, Biodinamici e senza glutine testimonia la volontà di svolgere un ruolo attivo nel percorso di cura della nostra clientela tramite un servizio di consulenza che possa orientare ad una alimentazione sana ed equilibrata, strumento principale di prevenzione e di benessere. I prodotti in vendita nel reparto Biologico e Biodinamico sono rigorosamente scelti tra quelli certificati dagli Enti certificatori del biologico e del biodinamico a norma di legge. { il sasso lino Francesco Martignoni ha 25 anni, fotografa per passione da fatevi gli scatti vostri ...la foto del mese diverso tempo, soprattutto reportage di viaggi. La sua prima “personale” si è tenuta nell’ottobre 2006 a Sassuolo. Questo spazio verrà dedicato ogni mese alle fotografie dei lettori. Mandateci i vostri scatti in bianco e nero (e comunque contattateci per qualsiasi domanda) all’indirizzo [email protected] Il tema? Assolutamente libero, compresi soggetti sassolesi. La definizione e la qualità della carta ovviamente non possono essere paragonate a quelle della carta fotografica, ma d’altra parte è l’idea che conta. Francesco Martignoni: AUTOSTRADE VOLANTI GLI SPETTACOLI DI MARZO AL CARANI 16 marzo 2007, ore 21 Fiorano: laboratori creativi in Ludoteca Per bambini delle scuole elementari in due fasce di età Fiorano: fino a maggio tornano alla Ludoteca comu- nale, presso Villa Cuoghi in via Gramsci 32, i labora- “BELLO DI PAPÀ” di Vincenzo Salemme tori creativi per bambini, che si terranno ogni marte- con Vincenzo Salemme, Antonella Elia, Marcello dì per i bambini da 6 a 8 anni e ogni giovedì per quel- Romolo, Massimiliano Gallo li da 9 a 11 anni, dalle 16,30 alle 18,30. regia di Vincenzo Salemme Verranno realizzati molti lavori e oggetti utili e divertenti, in tema con le varie ricorrenze, a partire dall'im- 21 marzo 2007, ore 21 minente carnevale. “IL MEDICO DEI PAZZI” di Eduardo Scarpetta In marzo avvicinamento alla Pasqua e festa del papà con "La gallina Berta aspetta la Pasqua" (6 e 8 con Carlo Giuffrè, Piero Pepe, Antonella Lori, Monica marzo); "Un regalo per Papà" (13 e 15); "Pasqua: un Assante Di Tatisso, Rino di Maio, Aldo De Martino ghiotto cestino" (20 e 22); "Pasqua: il leprotto pro- regia di Carlo Giuffrè fumotto" (27 e 29). Si prosegue anche in aprile e fino alla fine di maggio. 28 marzo 2007, ore 21 “LA GUERRA DEI ROSES” di Warren Adler con Giancarlo Zanetti, Laura Lattuada, Simona Celi, Luis Moltoni, Fabrizio Apolloni I laboratori sono per i bambini che frequentano la scuola elementare. Per accedere occorre iscriversi alla Ludoteca, acquistando la tessera (5 euro per i residenti, 10 per non residenti) valevole un anno. L'iscrizione ai singoli laboratori per gli associati invece è gratuita e si può effettuare per tele- regia di Ugo Chiti fono allo 0536/830078. È possibile iscriversi a un solo laboratorio per volta. ABBIGLIAMENTO BAMBINI 0-16 BACI E ABBRACCI CANADIENS MISS BLUMARINE FREDDY RISKYO ZERO MAGILLA PARROT Via Radici in Monte, 14/B - 42013 Veggia di Casalgrande (RE) Tel. 0536.823735 SERVIZI MATRIMONIALI • FOTO IN STUDIO • REPORTAGE www.fotostudiopincelli.it 13 Via Rocca, 8 - 41049 Sassuolo (MO) - Tel. 0536.808081 il sasso lino i vostri racconti Questa sezione sarà dedicata alla creatività dei lettori. Mandateci i vostri racconti (max 6000 battute) o le vostre poesie a: FABLE [email protected] accompagnati da qualche nota biografica e, se volete, da una fotografia (o un disegno, etc.) da affiancare al testo. Grazie e buona lettura… di SIMONE COVILI Nuvole gonfie minacciano pioggia. Il sole scompare dietro la collinetta. I suoi ultimi raggi vividi come il fuoco, bruciano i contorni scuri dell’albero, ormai secco per il sopraggiungere dell’inverno, che si staglia come un uomo in preghiera sullo sfondo. Immersi in quella scena sembra di essere dentro a una cartolina: Io, la bimba che guarda dalla finestra un tramonto lontano sotto lo sguardo attento di un uomo che stringe la bianca cornice del cartoncino che a breve invierà a qualche amico. Questa atmosfera presagiva l’arrivo di una di quelle notti piene di spiriti e fate. Notti di vento quando i bambini si addormentano piangendo. In quelle serate buie il papà mi raccontava la favola che mi piaceva tanto; quella del piccolo servo di Oberon che scappa da Arcadia e che per anni si rifugia nel mondo degli uomini. Non vi nasconderò di averlo visto quel Fauno: era un bambino seduto su un muretto che osservava gli uomini dall’alto. Aveva un ghigno malefico nascosto da un rincuorante sorriso. Quando mi avvicinai a lui parlandogli venni colpita dal suo profumo di fiori che nascondeva l’olezzo del sangue: piccole gocce di pioggia rossa cadevano dall’orlo del suo cappotto. Pioveva sempre quando si mostrava ai miei occhi. Giocavamo insieme per ore e mi raccontava gli scherzi che aveva fatto durante la sua vita; non ci si credeva a quanti ne avesse fatti e dire che avrà avuto si e no dieci anni: quell’olezzo non lo abbandonava mai così come il dolce profumo. Non capivo anche se in quei giorni capire, infondo, non era importante. Ero ammaliata dai suoi occhi, dalle sue parole, anche se tutto in lui nascondeva qualcosa. Lo sapevo ma non me ne curavo. Gli raccontai anche quella storia che mi piaceva tanto e Lui l’ascoltò prima pensieroso poi sorridente finché un baleno non attraversò i suoi stretti occhi. Ma è tutto vero? Chiesi. Sì mia dolce bambina è vero. Oberon ha spesso provato a riportarmi a casa, ma io sono sempre stato più astuto di lui. Un giorno dalla mia camera lo vidi seduto fra le falangi dell’albero distese verso il cielo. Muoveva la mano come a chiamarmi: voleva che lo raggiungessi. La nonna era in casa; la salutai dicendole che andavo a giocare nei pressi dell’albero. Mi baciò e si raccomandò come sempre. La baciai forte: allora non sapevo ancora bene il perché di quel gesto così intenso. Il Fauno mi guardava come faceva sempre con tutti gli uomini: dall’alto verso il basso. Scese agile dall’albero. Quel giorno era bello e raggiante, nessun olezzo, nessuna oscurità, nessun liquido scarlatto. Anche la pioggia era sparita. Mi tese la mano e insieme ci incamminammo lungo il sentiero. Lui mi parlava raccontandomi storie fantastiche. Ero felice, ogni preoccupazione mi aveva abbandonato insieme alle domande. Persino entrare nel fitto bosco non mi inquietava: le verdi chiome si chiudevano su di noi mentre i rami ci salutavano. Poi il verde lasciò il posto al marrone che divenne arancione, giallo e infine oro. I colori si susseguirono in un caleidoscopio di mutazioni. Quando tutto tornò chiaro li vidi, piccoli come topi, volteggiavano sulle nostre teste; grossi come tori, si inchinavano al nostro passaggio. Aure arcobaleno li avvolgevano completamente. La radura si aprì: Cinque erano le fate che si fecero avanti ed ognuna di esse portava con se un bambino. Il Fauno non era più un pargolo di dieci anni, o almeno non più il rubicondo essere che mi era apparso fino ad allora. Ora era proprio come papà me lo descriveva: tutto si era fatto chiaro. Olezzo, oscurità, sangue; il grosso uomo cervo seduto all’interno dell’antica quercia incavata, le gambe incrociate, fece cenno di avvicinarsi. Li vidi tutti cambiare quei bambini: Ognuno prese l’aspetto della fata che lo aveva accompagnato; ognuno di essi prese il posto del suo reciproco. La fata tra i mortali e il mortale fra le fate. Equo cambio perché non vi sia disequilibrio. Questa era la legge, sosteneva Oberon, eppure il Fauno non cambiò. Rimanemmo lì fermi in quel luogo sacro dell’Arcadia, intrappolati tra il mondo delle fate e quello degli uomini. Ora del mio mondo mi rimane un unico dolce ricordo e di quel ricordo mi avvolgo trasformandolo in barriera. Non sono ancora cambiata come gli altri compagni giunti fin qui. Mantengo tutti i miei tratti umani; niente occhi di foglia, niente voce sottile e capelli di selva. Ma eccoli che ritentano le loro magie. Mi concentro. Sono nel mio salotto. Ecco ONE. Guardo BIM BUM BAM, è pomeriggio e mia nonna mi prepara la nutella. Mi prende in braccio per vedere insieme a me Lovely Sara, Anna dai Capelli Rossi e tutti i cartoni che davano alla televisione e loro, così, non hanno alcun potere su di me. Simone Covili è nato nel febbraio del 1977, vive e lavora a Modena. Ha lavorato come webmaster e tutt’ora amministra e pubblica i suoi racconti sul sito “XOMEGAP - luogo d’incontro di giovani autori Modenesi”. Coautore e curatore dell’antologia XOMEGAP - 18 racconti di sogni e ombra (Il Foglio 2006) e di due e-book dal titolo Hopless Night – VOLTI e PRESENZE, è tra gli autori dei racconti pubblicati sul blog di XOMEGAP (www.xomegap.net/blog) da cui ha tratto Bottoni, pubblicato anche sul portale Scheletri. Simone Covili Forno Salumeria GS di Sancassiani Giovanni e C. snc ... la qualita’ al tuo servizio! 14 Via Mazzini, 54 - 41049 Sassuolo (MO) il sasso le vostre poesie lino Sorelle Camellini Senza titolo Crudeltà Non piangere, non piangere la morte di qualcuno non temere… non disperarti… piangere la morte di un caro è come cercare di sopprimerlo di chiudere il suo cuore di infrangere la sua felicità. Non piangere anzi rallegrati, sapendo che chi ami sta bene e non soffre sapendo che la sua fine non è altro che l’inizio. Spari tremendi, che paion perenni, in questa notte stellata, che protegge l’armata. La morte è nell’aria, nessuno se l’è scampata la guerra è ormai iniziata. Rumori fragorosi, tranelli insidiosi. Gente che spera in una nuova era. “La guerra è nell’aria”, “La guerra è nell’aria”, grida la gente disperata “chi se l’era aspettata”? “Orsù dunque marrano svela l’arcano”. Queste son minacce che si senton da lontano. a Pelletteria esclusivista Pollini Via Pretorio, 47 41049 Sassuolo (MO) Tel. 0536.872389 d d Bar Pasticceria S EE RR VV II ZZ II PP EE RR CC EE RR II MM OO NN II AA S Via Statale 25/27 41040 Spezzano (MO) Tel. 0536/843064 d d Alla fine di questo processo Ogni commento è concesso. “Perché” si sente udire “combattere e non gioire?” SERVIZI IMMOBILIARI Matteo Corsalini è nato a Scandiano il 28 marzo 1992. Frequenta il primo anno di liceo classico a Sassuolo. Passa il tempo libero tra le letture e la musi- ca; suona la batteria, di cui prende lezioni presso la corale Puccini, in un complesso che ha creato da poco insieme ad alcuni amici. Via Cavallotti n. 79 SASSUOLO tel e fax 0536-883802 349-2128841 348-7291200 15 il sasso lino sassolmini ...i disegni dei bambini! Alessandro Dallari ha quattro anni e frequenta la scuola materna S.Anna a Sassuolo, nella sezione mezzani. Adora i Power Rangers e la macchina di Batman, non gli piacciono il miele e l'insalata. Cari bambini, se avete tra i 3 e i 10 anni e avete voglia di mandarci un vostro disegno da pubblicare, dite a mamma o papà di contattarci all’indirizzo di posta elettronica [email protected] E mi raccomando, usate un pennarello nero! Anche a noi piacciono tanto i colori, ma in questa occasione non ci è possibile usarli. A presto! I sogni di Leonardo Da Vinci Alla Galleria Martinelli a Sassuolo espone l’artista romano Daniele Lunghini. Tanti disegni e installazioni ispirati agli schizzi di Leonardo Da Vinci Quali erano i sogni di Leonardo Da Vinci? Ce li racconta l’artista romano Daniele Lunghini, con la sua mostra “De Fiutur - Il futuro visto dall’uomo del Rinascimento” presso la Galleria Martinelli, in via Circonvallazione N/E, 78 a Sassuolo. La mostra, a cura di Tina De Falco, è stata organizzata dall’associazione IN-arte. Daniele Lunghini, artista multimediale, da anni si dedica al disegno, alla fotografia e alla regia di cortometraggi. Il suo contrassegno è l’eclettismo: è infatti regista di animazione, disegnatore, soggettista di film, ama scrivere storie. Lunghini, ha vinto ben 5 premi internazionali e selezionato in 50 festival in tutti i 5 continenti. Il suo lavoro più importante è stato il progetto “Le foto dello scandalo” un grande affresco del cinema anni ‘30 ed un omaggio al genere noir e gangster e cha ha vinto a “Image” nella categoria Best European Production. È stato inoltre selezionato dalla Calart, l’Università Disney in un programma di proiezioni delle migliori produzioni indipendenti. “Mi piace sentire la tensione tra passato e futuro, sono appassionato di fantascienza (da Guerre Stellari ai film di Karel Zeman), e anche di Leonardo Da Vinci per la sua ecletticità, la sua inventività e libertà che trasmette quando si guardano i suoi schizzi. L’idea che stimola la mia fantasia è questa: come immaginava il futuro un uomo di un’epoca del passato? E come poteva concepire soggetti di fantascienza? Elaboro le mie opere utilizzando svariate tecniche (3D, animazione, arte visiva statica ecc..) e mi piace sperimentare in più campi, ricercando nuovi linguaggi e grammatiche visive.” La mostra sarà corredata da installazioni, video installazioni, merchandising e sarà aperta fino al 23 marzo. Per informazioni: www.in-arte.org LAURA CORALLO Ti aspetto tutti i sabati di Marzo con un omaggio per te V ii aa BB oo ll oo gg nn aa ,, 22 99 (( aa tt tt ii gg uu oo ll ii cc ee oo FF oo rr mm ii gg gg ii nn ii )) -- SS aa ss ss uu oo ll oo (( MM OO )) -- TT ee ll 00 55 33 66 88 88 22 11 11 88 V O RR AA RR II OO O Dal lunedì al venerdì 8.00 - 13.30 / 15.30 - 20.00 Martedì 15.00 - 20.00 S aa bb aa tt oo oo rr aa rr ii oo cc oo nn tt ii nn uu aa tt oo S 8.00 - 20.00 C hh ii uu ss oo m C m aa rr tt ee dd ìì m m aa tt tt ii nn aa S AA BB AA TT OO 33 M S MAA RR ZZ OO una pirofila da forno S AA BB AA TT OO 11 77 M S MAA RR ZZ OO 6 bicchieri acqua S AA BB AA TT OO 11 00 M S MAA RR ZZ OO S AA BB AA TT OO 22 44 M S MAA RR ZZ OO una gallina una ciotola blu e inoltre... D OO MM EE NN II CC AA 11 °° AA PP RR II LL EE D (( D 8 ,, 33 00 AA LL LL EE 11 33 ,, 00 00 )) DA A LL LL EE 8 A LL CC OO NN AA DD LL OO RR RR II,, II SS AA BB AA TT OO DD II M A M AA RR ZZ OO SS AA RR AA NN NN OO PP RR EE MM II AA TT II.. .. .. 16 una gradita sorpresa il IN VITRO ALLA G ALLERIA A NNOVI La galleria Annovi Arte Contemporanea di via Radici in Piano 133 inaugura sabato 10 marzo 2007 (alle 18,00) In Vitro, la mostra personale di Matteo Negri, a cura di Ivan Quaroni. L’esposizione, di circa una trentina di nuovi lavori del giovane artista milanese, è allestita come un percorso che si snoda dall’ingresso alla sala dell’acquario, fino alla zona ludica dedicata al biliardo. In questa immaginaria residenza, si consuma l’eterno antagonismo tra vita e morte. Da una parte, infatti, ci sono i grandi vasi criogenici per il congelamento di spermatozoi e ovociti, che costituiscono un serbatoio di vita potenziale, dall’altro campeggiano minacciose mine subacquee, che incarnano una perentoria minaccia mortale; entrambe le tipologie sono realizzate in ceramica smaltata. Nato nel 1982, Matteo Negri è autore di una ricerca plastica interessata alle potenzialità espressive dell’oggetto meccanico, riprodotto perfettamente nelle sue componenti strutturali, ma non cromatiche. L’artista milanese è infatti interessato a cogliere l’essenza organica e architettonica degli oggetti rappresentati, suggerendo una sorta di familiarità tra le forme contemporanee e quelle del passato. In questi nuovi lavori assume un’importanza fondamentale la forte componente ironica. La mostra, corredata dal catalogo con un testo critico di Ivan Quadroni, proseguirà fino al 9 aprile; sarà possibile visitarla dal martedì al sabato 10,00-12,30 / 16,00 – 20,00 e alla domenica su appuntamento. CHIARA DINI sasso lino Cristina Iotti nella rassegna Saxart Dal 17 Marzo al 7 Aprile, Cristina Iotti, pittrice iperrealista sassolese, espone le sue ultime creazioni all’interno della rassegna “SaXart - Arte a Sassuolo”, che ha finora suscitato un notevole interesse tra il pubblico appassionato di arte contemporanea. Inaugurazione sabato 17 alle ore 18.00 con la performance Global Moods di Phil D. Earth. “Get Fit”, un’opera di Cristina Iotti Cristina Iotti nasce a Sassuolo e si diploma nel 1987 in Illustrazione al Corso superiore triennale dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. In seguito ha lavorato come free-lance nell’ambito del design ceramico collaborando con studi grafici e serigrafie, in progettazione di bozzetti per maglieria, di illustrazioni per packaging e libri per bambini. Dal 2002 ha deciso di dedicarsi completamente alla pittura. Ha partecipato a numerosi ed importanti Premi e Concorsi di pittura nazionali ed internazionali ottenendo premi e riconoscimenti. Nelle sue opere è sicuramente la luce la protagonista e che dà vita ad intensi giochi chiaroscurali, fatti di ombre e riflessi oppure è più filtrata come nelle atmosfere più rarefatte e liriche delle ultime opere, dove tutto è attutito ed evanescente, incarnando e catturando l’essenza e lo “straordinario” presente nell’ “ordinarietà”. “Sono nata praticamente in mezzo ai colori - dice la stessa Iotti - e per me dipingere è un mezzo per esprimermi e comunicare sensazioni. La mia pittura spesso definita iperrealista, si discosta però dai contenuti e dai soggetti tipici dell’iperrealismo americano degli anni ’70, anche se l’essenza delle mie opere è da ricercare nel quotidiano e nel reale. Come per gli iperrealisti le mie opere nascono da un’immagine fotografica, scatti rubati, attimi quotidiani di persone comuni. Immagini che sono sotto gli occhi di tutti, ma alle quali spesso non si fa caso e che, filtrate dalla luce, assumono una valenza diversa. Scelgo le immagini che mi emozionano di più, le elaboro digitalmente selezionando inquadrature particolari, desaturando i colori e ottenendo originali effetti di luce. L’esecuzione vera e propria del quadro avviene manualmente con tecnica ad olio passando attraverso diverse velature oppure con semplici matite e matite colorate. Il mio obiettivo è riuscire a trasmettere un’emozione al di là del puro raggiungimento del risultato fotografico. Attraverso queste tecniche di esecuzione, che esigono procedimenti lenti e meticolosi , in netto contrasto con i tempi e i modi del vivere contemporaneo, cerco di esprimere il lato più intimo e spirituale della quotidianità” L’Associazione culturale “L’Artificio” continua a promuovere le arti figurative, mettendo a disposizione gratuitamente lo spazio espositivo e promuovendo gli artisti della rassegna. Sempre alla ricerca di nuovi talenti, “L’Artificio”, seleziona pittori, fotografi, scultori, giovani creativi, che con le loro creazioni vogliano partecipare ad un processo di contaminazione artistico e culturale in continua evoluzione. Associazione Culturale Artificio - v.le Caduti, 6 [email protected] - 333/4023283 - 349/8379716 Un lavoro di Matteo Negri ATELIER GIIAAN G NN NII LLAAR RII SRL GIANNI LARI, IMPRENDITORE SASSOLESE ULTIMO DISCENDENTE DI UNA FAMOSA GENERAZIONE DI PELLICCIAI, INSIEME ALLA MOGLIE ANNA, HA RINNOVATO IL CONCETTO DI PELLICCERIA PUNTANDO SUL TAGLIO SARTORIALE, SULLA QUALITÀ DEI MATERIALI E SUL SERVIZIO ALLA CLIENTELA. L'ATELIER GIANNI LARI SRL ESEGUE, PER TUTTO IL PERIODO ESTIVO, CUSTODIA, PULITURA, SERVIZIO DI RIMESSE A MODELLO E CONFEZIONI SU MISURA. GIIAAN G NN NII LLAAR RII SSRRLL A SASSUOLO, MONTECARLO E RIGA ENTRATA DALLA PIAZZA GARIBALDI 17 P.ZZA GARIBALDI, 5 (PIAZZETTA INTERNA) - 41049 SASSUOLO (MO) TEL. 0536.823914 - FAX. O536.888007 il sasso lino il sassolino nella scarpa ...la parola ai lettori (l’allegato a cui la lettera fa riferimento, ndr) OGGETTO: Nota /richiesta su “criteri e regole graduatoria iscrizioni scuola primaria cl.1^ a.s.2007/08”. La scrivente, genitore di un alunno assegnato da stradario alla classe prima della scuola primaria “S.AGOSTINO” a.s. 2007/08, ESPONE ai membri del Consiglio di Circolo alcune considerazioni sulle regole di formazione della graduatoria per l’accesso alla scuola primaria assegnata da stradario e chiede che venga effettuata una verifica. Cambi di residenza sospetti… Sono un genitore di un bambino obbligato per l'a.s. 07/08 alla scuola elementare S.Agostino. Non so se siete al corrente che per l'inserimento nelle classi prime verrà fatta una graduatoria fra i bambini “obbligati da stradario”. Invio in allegato la nota che ho trasmesso alla Direzione Didattica I° Circolo di Sassuolo. Abito in quel quartiere da 30 anni, frequento la Parrocchia di Rometta da altrettanti, ora rischio di portare mio figlio a scuola alle Bellini o alle Pascoli. Accetto le regole per la formazione della graduatoria, accetto la riduzione del numero degli alunni per classe per la presenza di alunni diversamente abili, NON ACCETTO che famiglie sassolesi cambino momentaneamente la residenza ai figli per avere la precedenza data ai residenti nel quartiere. Se non c'è posto per tutti, si accettino le regole senza imbrogli. ANNA PALANDRI (vedi l’allegato a fianco, ndr) Ai membri del Consiglio di Circolo del I° Circolo di Sassuolo PREMESSA Il Comune, in accordo con la Direzione, fissa lo stradario degli obbligati alla scuola primaria come assegnazione preventiva a un plesso per i seguenti obiettivi organizzativi ed educativi: permettere la frequenza della scuola più vicina alla reale dimora della famiglia per evitare inutili spostamenti e ridurre il traffico; consentire ai bambini di frequentare la scuola del loro quartiere per favorire le relazioni anche nell’extrascuola; rafforzare il loro senso di appartenenza al territorio e alla comunità in cui abitualmente vivono con la loro famiglia. REGOLE DEL CIRCOLO Giustamente il Consiglio di Circolo, per rispondere agli obiettivi sopra citati, ha fissato, come regola, la precedenza dell’iscrizione per gli alunni la cui residenza effettiva rientra nello stradario della scuola. INGANNO ALLA REGOLA DELLO STRADARIO La regola della precedenza ai residenti, a volte, viene elusa con un sotterfugio formalmente legale, ma che in realtà contraddice in pieno gli obiettivi per cui è stata data la priorità a chi effettivamente dimora nell’ambito dello stradario. Questo l’inganno: alcune famiglie, conoscendo questa regola, provvedono in anticipo sulle iscrizioni e comunque entro il mese di gennaio, a domiciliare solo all’anagrafe il figlio presso parenti che risiedono nel bacino d’utenza della scuola a cui interessa chiedere l’iscrizione. Praticamente si tratta di una residenza fittizia per poter rientrare nella regola della precedenza. In realtà il bambino continua a vivere con i genitori e non presso il fittizio nucleo familiare in cui è stato domiciliato. Mi risulta che questo sotterfugio sia stato attuato da almeno tre famiglie per la classe prima a.s. 2007/08 della scuola primaria S.Agostino. RICHIESTA Chiedo che il Consiglio di Circolo: valuti e approfondisca questa incresciosa situazione, prenda in considerazione un’azione di controllo sulle iscrizioni per verificare il reale cambio di residenza degli obbligati. Ringraziandovi fin d’ora per l’attenzione che vorrete concedermi, Vi porgo cordiali saluti. passatempo CRUCIVERBA SASSOLESE chi più ne ha, più ne metta! In corsivo, le definizioni sassolesi Orizzontali 1. Ci provi – 5. La rivista letteraria diretta da Majakovskij – 8. Nel nostro stato... – 11. Un antico duecento – 12. I noialtri di noialtri – 13. Antichi altari – 15. Last Name Unknown – 16. Schumi jr – 18. Vanno in letargo – 19. 4/5 del corso dell'Adige – 21. Sinonimo musicale di "collaborazione" – 23. Mark, olimpionico del nuoto – 28. Le iniziali di Nuti, attore e regista toscano – 29. L'American Enterprise Institute – 30. Il campo di Moira Orfei – 31. Gino Paoli vi vide il cielo dentro – 35. Acceso – 36. Il presidente (vedi foto) di Confindustria Ceramica (l'ex Assopiastrelle). Verticali 1. "Via col vento" ne vinse otto – 2. Lo è l'ordine – 3. Introduce lo "stato in luogo" – 4. Il centravanti delle "merengues" – 5. Complesso di cerimonie – 6. Nella bussola, opposto all'OSO – 7. Storico liceo cittadino – 9. Targa di Mantova – 10. Pierre Auguste, impressionista francese – 14. "Il" spagnolo – 17. Quella delle favole è solitamente buona – 20. Diploma Universitario – 21. L'acronimo completo delle Ferrovie dello Stato – 22. Gas raro – 23. Poco scaltro... – 24. Via che sfocia in Piazza Grande – 25. Nel cuore di un pirla... – 26. The Century Foundation – 27. Un giardino con le gabbie – 32. Ascoli Piceno per l'Aci – 33. Il simbolo dello Zinco – 34. Celebre dentifricio. 18 Soluzione febbraio VENDITA E ASSISTENZA: Personal Computer Programmi Materiale di consumo REALIZZAZIONE: Applicativi personalizzati Siti internet GESTIONE RETI Via San Prospero, 24 • 41049 Sassuolo (MO) • Tel 0536.1840145 • Fax 0536.1840146 il lino SCRIVETECI!!! Scuola e progetti Sono un’insegnante del Secondo Circolo Didattico di Sassuolo e vorrei ringraziare Manuela Cattelani per il suo intervento chiarificatore ‘Non entrate alle Pascoli’ apparso nell’edizione del Sassolino di Febbraio. Finalmente un genitore che esprime chiaramente quali devono essere gli obiettivi prioritari della nostra scuola per i genitori sassolesi, ovvero: saper leggere, scrivere e far di conto. Tutto il resto è totalmente inutile. Sa, io da tempo nutrivo dei sospetti in merito all’importanza dei vari progetti educativi, delle uscite didattiche e delle gite. Grazie, ora so di potermi concentrare felicemente su quelle che Lei indica come fondamentali priorità didattiche. Ha ragione, perché mai affliggersi quando si scopre che venti su ventiquattro alunni di una classe quinta elementare cittadina alla domanda cosa dovrebbero visitare i turisti stranieri che visitano Sassuolo, rispondono candidamente: lo stadio e Panorama! Perché crucciarsi se la maggior parte degli alunni non distingue la Cima del Monte Cimone da quella del Monte Cusna anche se le hanno giornalmente sotto i loro occhi, anzi ma forse dovrei dire gli Appennini dalle Alpi! Perché mai dannarsi per cercare fondi e ottenere un progetto musicale che faccia loro scoprire che suonare uno strumento musicale può diventare veramente una passione e che nella loro città c’è una banda che offre ai propri bandisti la possibilità di girare l’Italia e il mondo! Ma, parliamo delle uscite didattiche, perché mai dovremmo preoccuparci di far vedere e conoscere ai nostri alunni il Palazzo Ducale, il Duomo di Modena, le Salse di Nirano, un’acetaia, un caseificio o una cantina sociale? Tanto per loro non c’è nulla di meglio che un bel giro al supermercato e una giocata alla play station. Le gite poi, sono una vera follia! Sobbarcarsi l’immane responsabilità di portare degli alunni sulle pendici delle Alpi e scoprire le bellezze di una Val Pelline o del Parco del Gran Paradiso, perché mai portare una prima elementare a correre sulla sabbia della nostra riviera Adriatica, o una terza elementare a toccare e vedere con i propri occhi le famose orme dei dinosauri lasciate nei pressi di Marco vicino a Rovereto? È bene cercare in ogni modo di non allargare gli orizzonti dei nostri alunni, se non ci pensano i genitori perché dovremmo pensarci noi? Concordo pienamente con Lei su questo punto e aggiungo che questo è un aspetto che accomuna sia gli alunni italiani che quelli stranieri. Passiamo alla danza e al nuoto, perché mai dovremmo contrastare la tendenza dilagante dei nostri alunni a muoversi il meno possibile ed essere totalmente scoordinati ed incapaci di muoversi? I loro genitori li scaricano dalle auto davanti alla porta della scuola con delle mega merende e la raccomandazione di non uscire a prendere il raffreddore durante la ricreazione e non sudare! Convengo, anzi le dirò di più sto pensando di evitare di aprire la finestra ogni venti minuti per far circolare l’aria, questi movimenti li distraggono troppo e poi a volte entrano degli insetti nell’aula che distolgono la loro attenzione dai conti e dai dettati. Grazie alla nostra accorta e furba Amministrazione Comunale i vari progetti di attività motoria, contravvenendo alle indicazioni Europee e Nazionali, sono stati sapientemente ridotti e quasi annullati, di nuovo un sentito grazie ed un applauso. Signora mi fermo qui, anche se veramente potrei continuare per pagine e pagine, prima di salutarLa Le devo anche riconoscere il grande merito di avermi fatto capire quale è il mio principale La copertina del numero di Gennaio del “Sassolino”. errore come insegnante: considero i miei alunni come dei figli e L’argomento “scuola elementare” vorrei per loro tutte quelle occasioni culturali, sportive, di viagha suscitato diverse reazioni vergio e conoscenza, che cerco disperatamente di dare ai miei figli. bali oltre che scritte, come la letSBAGLIATO lo riconosco, è bene però che lei sappia, che contera “Non entrate alle Pascoli” divido questo grossolano errore metodologico con buona parte che è stata pubblicata sul numedelle insegnanti del mio circolo, che non è disposta ad applaudiro di Febbraio, a cui si riferisce, tra l’altro, la mail pubblicata in re l’amministrazione comunale ad ogni taglio di progetti educaquesta pagina. tivi scolastici. Nella pagina qui a fianco un’altra missiva sul tema, di taglio però diverso. sasso Tutte le critiche verranno ascoltate; le lettere ed i messaggi più significativi saranno pubblicati. [email protected] asms 320.8482069 “I ladri stanno vincendo” Egregia Redazione, vi ho già scritto un messaggio lo scorso mese, spero che non ci siano problemi a ripubblicare un mio sfogo… MACCHINE PER CUCIRE CORSI DI CUCITO ACCESSORI - RIPARAZIONI Via Rometta, 35 - Sassuolo (MO) tel. 0536.881290 Non mi sbagliavo sul quartiere Parco visto che i ladri sono tornati in azione? È vero che un’attività chiuderà per furti reiterati? Se fosse così, noi società “civile” avremmo proprio perso l’ennesima partita. Ne perdiamo tante. CRISTINA GAIOTTO INS. DEL II° CIRCOLO DI SASSUOLO UN LETTORE errata corrige Numero 20: Pag. 3: l’articolo dice “Il difensore civico è il trade union...”. La dicitura corretta è il francese “trait d’union”. Ce ne scusiamo con i lettori che ringraziamo per le segnalazioni. LA REDAZIONE NO N OTTTTEE JJA AZZZZ In un mondo di assordante rumore... Modena ... una nota di elegante armonia... 9900,,0000 M Mhhzz tel 059.345353 [email protected] www.radiocentroemilia.com dal 8/03/2007 al 7/04/2007 l’oroscopo ARIETE (21/03-20/04) LEONE (23/07-23/08) SAGITTARIO (23/11-21/12) Tanta serenità! Amore: chi è single potrà fare “l'incontro”... Lavoro: concentratevi sul lavoro! Salute:: dedicatevi alla buona tavola Siete baciati dalla fortuna... Amore: amore e passione vanno bene... Lavoro: ci sono intralci... Salute: riposo! Siete frettolosi… Amore: siete dolci e affettuosi Lavoro: imprevedibilità Salute: attenzione ai cambiamenti meteo TORO (21/04-20/05) VERGINE (24/08-22/09) CAPRICORNO (22/12-20/01) Trovate un compromesso tra cervello e amore Amore: un Acquario è l'amore della vostra vita? Lavoro: soprassedete da prendere decisioni… Salute: dedicatevi allo sport! GEMELLI (21/05-21/06) Forza e determinazione Amore: risveglio dell’Eros… Lavoro: nuovi programmi lavorativi… Salute: male allo stomaco BILANCIA (23/09-22/10) Occhio a non strafare… Amore: rassicurate maggiormente il partner! Lavoro: gran confusione… Salute: qualche acciacco.. ACQUARIO (21/01-19/02) Siete un terremoto in famiglia… Amore: frequentate nuove amicizie! Lavoro: siete in una difficile posizione Salute: organizzate al meglio le giornate! Qualcuno può giocarvi un brutto tiro… Amore: siete troppo orgogliosi... Lavoro: gratificazioni sociali! Salute: state in campana! Siete inquieti… Amore: confusi e felici Lavoro: nervosismo… Salute: sinusite e sciatica...Occhio! CANCRO (22/06-22/07) SCORPIONE (23/10-22/11) PESCI (20/02-20/03) È un momento favorevole Amore: approfittate del buon momento! Lavoro: risparmiate Salute: curate il vostro aspetto Momento di ripensamento.. Amore: cambiamenti.. Lavoro: disappunto! Salute: malanni di stagione Non stressatevi... Amore: evitate le ore piccole! Lavoro: organizzatevi al meglio... Salute: non stressate i nervi! 19 il sasso lino