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F[Nf,Nf,GTV ffi Bimestrale dellaFederazione ItalianaMediciMedicinaGenerale Provinciadi Treviso- SegretarioBrunello Gorini Anno V N. 2 - Marzo/Aprile1996- Direttoreresponsabile: MicheleBucci Redazione: M. Bucci - A. Colman- B. Gorini - G. Massani Sped inabbonamentopostalegruppolYl4OTo-Comma27art.2L.549195-FilialediTreviso Aut Trib TV n 878 del 29l-5/92- Stampa: Tipolito Rimetra Salgareda/Treviso FIMMG TV - Via Isonzo,3 - 31100TREVISO- Fax (0422)159398 Motivi di salutee di famiglia hannospintoAntonioPantiapresentare le dimissionidaSegretarioNazionale, comedel restoavevaannunciatofin dal momentodella suanomina.Si eraimpegnatoa portarcialla firma dellaconvenzionee ha mantenutola parola.Ma la letturadi taleimpegno,pur nel rispettodelle sacrosante motivazioni,spinge,a nostroavviso,oltre la purafirma contrattuale,versoun'applicazionealmenodei suoi capisaldie nell'impostazione regionale. Prendendoatto chela nominadi un nuovoSegretarioNazionalepotrebbefacilmenteprovocareall'interno della SegreteriaNazionalela vacanzadi altre cariche,e quindi innescareun meccanismoa cascata,la Segreteriaha decisodi dimettersiin tuttala suacomposizione.In tal modo il ComitatoCentralepotrà procederealla nomina dei membri di una nuovasegreteriae questadel nuovo organigramma. Sorge,a questopunto, un non illegittimo dubbio sulla correttezzadelle dimissioni anchedel Comitato Centrale,chenonostantenon siastatoconvocatoe quindi nonabbiamaterialmentepotutodimettersi,viene dapiù parti già datoper decaduto,innescandoaltrediscussionisumodalità per la suarielezionee sui nuovi nomi che ne dovrebberofar parte.Tutto questonon giova all'immaginedel sindacatosia versogli iscritti che versogli esterniipuò esserevisto come segnodi debolezzaodi incapacitàdi gestionedella nuova convenzione,o come segnodi lotte intestinetra ipotetichefazioni, geograficheo culturali, o disegnidi ambizionipersonali.Poichésiamosicurie sappiamoper certochecosìnon è, tantomeno vogliamodarne I'impressione. Chiediamoalloraal ComitatoCentraledi non dimettersi,ma rispecchiandoquellafunzionepropositivadi personeed ideecherappresenta, di promuoverela discussione sullelineedi politicasindacale. Vogliamoandareal CongressoStraordinariodi Chiancianonon per votareun organigrammaingessatoda intrallazzidi corridoio,ma per parteciparead un dibattito sul futuro della medicina generale,non solo del sindacato,per vedereil confrontodi tutte quelle esperienzeregionali che già si stannomuovendo,e stabiliredelle priorità secondole quali procedereregionalmente,fatti salvi aspettipeculiari locali. e le opportunemodifichein Segreteria,ma questadovrà In tale Congressoeleggiamoil nuovoPresidente, mantenerela gestionepolitica continuandofino alla scadenzanaturaledel mandato,nel'9J . L'attuale chenellapersonadi Mario Falconi, gode segretario ha pienopoteredi delegaversoil suovicenazionale, del Vicesegretarioper di ampio consensoanche tra gli iscritti, e una maggior responsablhzzazione quest'anno e mezzoche avanza,sarebbeun ottimo periododi valutazione.La basepotrebbecosì anche vedereall'operanuovi personaggi,o altri già noti e ^pprezzati,e valutarli per il programmae per il modo e la volontàdi portarloavanti. Desideriamoche il Comitato Centraleconfermi I'attualeSegreteriaNazionale,integratadi tutte quelle competenzeculturali e sindacaliche come sempreha ritenuto di dover consultare,perchéporti dopo la pubblicazione, alla attuazionela Convenzione. Infine,ma nonultimo,il Venetoè unadelleRegionichepiù haapplicatola vigenteConvenzione e continua ad averecol suoAssessorato alla Sanitàunaposizionedi tuttorispettoin ambitonazionale,ma crediamo chedebbaoffrirsi con ma-9giorimpegnoin ambitosindacale. FIMMG TV ANNOV - N.2 ENPAM: Ricorso dell'Ordine di Milano contro il nuovoStatutoe decisione sospensiva del Consigliodi Stato Abbiamo letto con stupore e fastidio I'articolo <trionfalistico>pubblicatosul Bollettino dell'Ordine dei Medici di Milano (n" 3 - Marzo 1996)nel qualeil Presidentedell'Ordine Bergonzini si gloria di aver fattofallire il tentativodi sottrarreI'ENPAM al controllo dei Presidentidegli Ordini, per affidarloai Sindacati (!!), medianteun ricorsoal Consigliodi Stato,tramite il generoavv. Pennasilico, che ha ottenutouna Decisione <<sospensiva> dello <statuto>già approvatoa larghissimamaggioranzadal Consiglio Nazionale dell'ENPAMe resoesecutivocon la firma del competenteMinistro del lavoro. Il Presidentedell'Ordinedi Milano rinfacciaal Presidente dell'ENPAM, Parodi, di aver gettato al vento oltre un miliardo per la otganrzzazione delle elezioni generale del nuovo consiglio che avrebberodovuto svolgersil'l e2 giugno'96. L'articolo,diffuso anchesu alcunastampanazionale, meritaalcuneosservazioni. A n z i t u t t o < < l ' a n t i d e m o c r a t i ccao n c e z i o n ed e l l a rappresentativitàche, secondoBergonzini, avrebbe ispiratoil ConsiglioNazionaledell'ENPAMadapprovareil nuovo statutoed in particolarel'istituzionedel Consigliogeneralequalenuovoorganodi gestionepiù consonoai tempi ed alle situazioniconcretedelle contribuiscono, categoriemedichechemaggiornìente coni loro contributi,allaformazionedi circail 90Vodel patrimonio dell'ente (medici convenzionatie liberi p r o f e s s i o n i s t i ) ,È d a r i t e n e r s i u n ' a f f e r m a z i o n e <<aberrante>> e priva di fondamentoin quantoil nuovo statuto,con tutti i suoicontenutinormativied innovaquasiassoluta dal tivi, è statoapprovatoii maggioranza e rarissimie ConsiglioNazionale,con l'areastensioni ben individuativoti contrali. di chi, Antidemocratico,semmai,è I'atteggiamento comein questocaso,non accettale regoleed i risultati di una votazionelibera e democraticadel Consiglio questo Nazionaleed ha provocato<deliberatamente>> <polverone>> controI'ENPAM e controi veri interessi previdenzialidei mediciitaliani in un momentodelicatissimo in cui si dovevadare I'avvio ad una nuova gestionedell'ENPAM, finalmente privatizzato,medeinuoviOrganiStatutari, dianteI'elezionedemocratica costituitida medicielettidallecatesoriedirettamente interessateai vari Fondi di Previdenza. Questo,siabenchiaro,non significatrasferireil porc'rc. gestionale(finora monopoliodel vecchio Consiclr,. NazionaledellaFNOM)nellemanidei sindacatinrc'ri:ci, ma <in quelledei medici>che,coni loro contriburr. concorronoin modo preminentealla formazionc'dc'! patrimoniodell'ente, e chepossonocontare,a diftèrcnza dellecategoriedipendenti,soltantosullacopertur; previdenziale ENPAM. Il vecchiosistema,invece,conìervatore,accentratorr' e scarsamente sensibilealleinnovazionicheandar':rn,, delineandosi semprepiù urgentinecessarie, si .ct-rnlpiaceva>di manteneresaldi i propri posti di potc'rc' nella FNOM e nell'ENPAM,perpetuandouna situa.. zione<perversa> chehaconsentitoI a<<cronicizzazion.delle cariche per alcuni gerontocraticiche, conrc' FerruccioDe Lorenzo,hannopotutodominarela scen:r fino alle sogliedei 90 anni,divenendo,nei fatti,insindacabili,inamovibili ed in gradodi manovrareil patrimonio dell'ENPAMnei modi che sappiamo,meritando,allafine,l'attenzione dei tribunalie severecondanne penali! La democraziaèaltracosa! È innovazione condivisaattraverso regolarielezioni.ò gestionecompetente,trasparente,responsabilede'l nostroentedi previdenza, conla puntualeverificade-eli organistatutariliberamentee democraticamente eletti da tutti i mediciitaliani. portanosolofuori strada Le dietrologie<ambrosiane> ed in vicoli ciechi e pericolosiper la stessa<<alrtonomia>dell'ENPAMcon pregiudiziogravepel la preridenzadi tutti i mediciitaliani,in particolareper quclli cheoperanonelleconvenzionio nellaliberaplofessione pura! E. De Priì Situazione della nostra Convenzione al momento di andare in stampa. La Commissione ristrettadel Consigliodi Stato l'ha licenziatasenzaobiezioni. Giovedì16 dovrebbeessereall'o.d.g.del Consiglio di Statoin plenaria. I5 F]ilN[WGTV A N N OV - N . 2 STRUTTURAZIONE DEL DISTRETTO E GESTIONE DI FONDI PER LA MEDICINA GENE. RALE . ART. 7OI72I74 DELL'A.C.N. Esistonosostanzialmente due schemidi or ganizzazio nedell'USL, quellochepotremmodefiniretradizionale e quellonuovoabbozzato dal 502/517. Il primo é fondatosostanzialmente sui settori,areedi competenza al cui vel'ticeé postoLrnespertodel settore cherivestecompitidi direzionescientificae gestionale di tuttoil personale chelavorain esso.Questornodello é basatosull'assunto,spessoerriìto,chechi é competentenellapropriamateriaé ancheunbuonrnanager. In questotipo di organizzazione il Distrettoviene a configurarsicome"funzione"derivantedalcoordinamento degli operatoridei diversi settori che operanosul t e r r i t o r i o . G l i i n c o n v e n i e n t is o n o f a c i l m e n t e immaginabili,ogni settorecercheràil propriosviluppo nell'ambientee nelleprestazioni chesonopiù congeniali e gratificanti,privilegiandoquesterispettoalleesigenze di integrazionecon gli altri servizi per le funzioni che devesvolgeresul territorio. Il secondoé l'inverso del primo, ad esserestrutturati sonoi Distretti,che hannociascunoun proprioDirigenteda cui dipendetuttoil personalechevi lavoraa qualsiasititolo, mentregli ex apicalidi settoresono collocatiin un ufficio di Staff del Direttoregenerale. chechi é bravoin Questomodelloé basatosull'assunto riferimento scienunadatamateriadebbacostruireun tifico per tutti in quellamateria,mentrela direzione delle strutture deve essereaffidata a chi sa fare il managef. ha riflessievidentisui Il diversotipo di orgLrnlzzazione E' chiarochementrenel meccanismidi finanziamento. primo le risorsedisponibilisonogestitedai responsadistribuiteper bili di settoree pertantodovrannoessere pensare adun finanziasettori,nel secondoè possibile delDistretto.In mentocapitariopercittadinoresidente questocasola divisioneper settoreavvienesuccessivamente,in conseguenza delle prestazionieffettivamenteerogateai cittadini.Le regionihannofattoscelte molto differenti fra loro. ed alcuneaddiritturahanno lasciatoalle AziendeUSL ampiaautonomiain questo settore.Così stannonascendoi modelli più strani,in cui però è prevalenteil tentativo di egemonia dei precedentiresponsabilidi settore. Noi medicigeneralinonabbiamodubbionell'esprimere la nostrapreferenzaper il sècondoschemadi organrzzazionedell'AziendaUSL, che ci collocherebbein posizionedi evidenteutilità, quali ordinatoridi spesa, nella gestionedelle risorsedel Distretto. Ma comesindacalistichepossibilitàabbiamodi condizionarela sceltadi questomodello?L'organizzazione delle Aziende USL non è oggetto di contrattazione. Istituzionalmente noi possiamoesprimerele nostre preferenze a livello di formulazionedel PianoSanitario Regionaleoppurea livello di Azienda,nel Consiglio dei sanitario direttamenteal Direttore generale. Certamentepossiamoe dobbiamo esercitarequeste pressioni,ma potremmonon essereascoltati. Allora dobbiamo superarele forme e guardarealla sostanza.A noi interessaassumereun peso rilevante nei luoghie momentidellaprogrammazione precedenti alla divisionedelle risorseancoraindistintenei vari settori,per favorire il loro impiego nel settoredelle cure primarie,piuttostoche in quelli delle secondarie e terziarie. Una opportunità ci viene offerta dall'art. 12 della nuovaconvenzione.Quandodovremodiscuterenelle trattativeregionalidel rispettodei livelli concordatidi spesa(argomentochedovrebbedestaregrandeinteressenellecontropartiregionali),in quelmomentodovremo cercaredi porre le condizioni giusteper portarea casaquelloche desideriamo. Il testodell'art. 72 rn alcuneparti è dettagliato,in altre confuso.Certoè che lasciaun ampiomarginediscrezionaleagli accordiregionali.Perquestomotivo credo cheperprepararsialle trattativenon siatantoimportante esaminarlonei dettagli,quantopiuttostorifletteree definire gli obiettivi che vogliamo raggiungere attraversogli accordie definireil nostroorientamento rispettoad alcuninodi politici dell'istitutoconvenzio- FIMMG TV ANNOV-N 2 nalee soloslrccessivamente verificarecheil tuttonon entri in clamoroszr contraddizione con il dettatodella convenzlone. Ci convienepuntare su livelli Concordati di spesa individuali (per singolo medico) o collettivi {per medici di gruppo)? In ciò siamo facilitati dal fatto che le Regioni non hannole ideechiareal propositoe cheattualmentenon dispongonodelleinformazionie degliapparatinecessari a gestirequesti aspettinei dettagli,salvo forse qualcheeccezione. Meglio quellicollettivi,per ovvie ragionidi ma_rtiorcdiluizionedi eventualialti costi individuali in un pru altonumerodi assistitie di compensazione dellevari.rbilità di comportamento del singolomedico.Ricordi;rmo che abbiamoscelto come obiettivo dell'istirut(. quello di recuperarerisorse da reinvestire.E' pru importantequindievidenziare agli occhidell'amniinrstratoreil risparmiocomplessivoe collettivo chc l.r categoriapuò realizzarepiuttostoche quello indir rduale.Dovremopuntarequindi su bassi"premi" inchviduali ed alti "premi" collettivi. Basti ora ricordaresinteticamente che gli accordidevono regolamentareIe modalità di definizionedei livelli programmatidi spesa(LSP);che è previstoun "premio" per il sin-golomedicoche rispettail proprio e peri componentiil gruppodi medicichehacontribuito al rispettodel LSP complessivo;che sui risparmi ottenutiè previstaunaqLìotada reinvestirenel miglioramentodelle attivitzìdel distretto. Primadi affrontarele trattativedunquedobbiamodare riposteprecisead unerseriedi quesiti,bensapendo che la contrattazione potrebbeinserirevariabilitali dafarci aggiustare il tiro. E' assolutamente importanteaffrontarele trattativepreparatisu nn pianopolitico,ancora più che su quellotecnico. Quale funzione vogliamo che svolga il livello di spesaprogrammato ? 1234- modelazionee contlollo dellaspesa incrementodelleentl'atedei medicidi MG stimoloalla razionerhzzazione dell'assistenza recuperodi risorseper lo sviluppodellaMG In altreparoledobbiamoprioritariamente deciderese le risorsemobilizzateda questoistitutodevonoessere prevalentemente acquisitedai MG o devonoessere reinvestiteperun aumentodellepotenzialità operative dellacategoria,un miglioramentodellasuaimmagine agli occhi di chi amministrer ed una stabilizzazione del suo ruolo e della sua indisnensabiliteì nel Sistema Sanitario. Sela sceltacadesulleultine dueopzionisopraelencate, come ritengo personalmente che si debba fare, dovremopuntaresuun basso"premio"ai mediciedun altoreinvestimento. Saràperònecessario ottenere contemporaneamente ampiegaranziesullanostraeffettiva partecipazione e controllo all'impiego dei risparmi ottenuti.Seciò non fossepossibileci converràpuntare su un alto oremioed un bassoreinvestimento. Ci convienecomprenderenel LSP contemporaneamente e globalmente tutta la spesa indotta dai medici generali oppure solo particolari settori della stessa,e quanto particolari? Si potrebbeesseretentatidi considerarla globalmenrc' perpoterricavaremaggioririsparmi,ma teniamoconto di alcuniproblemi: . la spesasanitarianel suoinsiemeè più difficilmenrc' controllabile,perchésoggettaa numelosi fattoli interferenti fra loro (comportamentodell'ospedalc. massmedia,disponibilitàdi servizi,lanciodi nuori prodotti,ecc.); . perconsentire un risparmio,i singolimedicidovrebbero riesaminarecontemporaneamente tutti i loro criteridecisionalie ricontrattare tutti i servizidi cur usufruiscono; . la raccoltadei dati sarebbeproblematica,perchcí necessariamente estesae particolareggiata; . risparmiottenutiin singoli settoripotrebberoesserrvanificatida incrementidi spesadi altri; . la possibilità di ottenererisparmisi esanlisce in un limitatonumerodi anni; Un approccioper settoridi spesalimita I'entità dei risparmiconseguibili,ma : . consentedi intervenireprioritariamente sugli "sprechi" piùrevidenti . riducefortementeil numerodei fattoli interferentida controllare: t1 F]]Uil!flGTV ANNOV. N 2 o consentedi affrontarein modo gradualeprima problemi sempliciper passare successivamente a quelli piùrcomplessi; . facilita l'individuazionedi correttiviefficaci; . consenteuna raccoltamirataidelleinformazioninecessaile, . avvicinagradualmente i medici iille novitàdel processosenzarivoluzionarela lot'oattualeimoostazione professionale; . rendepiù evidentiallacontroparte ed ai medicistessi la possibilitzì di ottenererealmenterisparmi,con un chiaroeflettonrotivantc : . la possibilità di ottenere rispamricontinuaneglianni. E' evidentealloracheLrnapprocciopersettoridi spesa, n'regliose molto lirnitati, possanvereprobabilitàdi successo maggiorie piir duraturenel tempo.Inoltreè piùradattoarcalizzareunalazionalizzazionedelI'assistenza,quindi a tutelarela qualitiìdella stessa,ed a supportare una gladualecresciter di tuttala categoria. In quale ambito territoriale deve esserestabilito il LSP? Valgonole stesse considertrzioni delquesitoprecedente. Pirì è piccolopiùrè fzrcile,con il limite che non è opportunoscenderesotto 10.000assistiti,meglio2030.000,in particolareperevitareI'incidenzadi singoli casianchelegittin-ramente piùtcostosidellamediaper particolarimotivi. Dovedevonoesserecollocatele strutture di controllo del processo? Credosia opportunocominciarecon Lìnapproccioper "voci di spesa"qualila spesaper gli antibiotici,pergli antipertensivi,per alcuni definiti gruppi di esami di l a b o r a t o r i o , e c c . p, e r m o t i v i d i s e m p l i c i t à n e l reperimentoed organizzazionedelle informazioni. È chiaro peraltro che i veri risparmi e le vere razionahzzazioni potremofarle pitì avanti quandosaremoin gradodi affrontareun approcciodi tipo "spese per problema".Con questotipo di approccio,cherichiede interventi che necessariamente esconodalla sferadelle decisionidiscrezionalidei medici di medicinageneralee comportanoun'azionedi programmazione di raggio allargato,si affrontano in modo più incisivogli sprechiderivantidaunricorsoeccessivo ed impropriodell'assistenzadtsecondo e di telzolivello. IPOTESI DI ARTICOLATO Disciplinadei rapportitra Regione,Aziendae MMG per il rispettodei livelli di spesaprogrammara. Art. 1 - Commissione localeper il rispettodei livelli programmati di spesa Entrotre rnesidallapubblicazione del presenteaccordoil Direttole generaleprovvedealla costituzione ( in ogni distretto)della Commissione per il rispettodei livelli programmaticli spesa. Dettacommissione è compostada: a) il Direttore generaledell'Aziendao suo delegato,che la presicde b) I lìrnzionariodell'Aziendadesignatodal Direttoregcnerale c) 2 componcntidesignatidai cinquemcnrbrieffettividel Comitatodi cui all'art. I I rappresentanti i medicidi medicinagenerale convenzionati. Tali componentipossonoessereindividuatiancl.re al di fuori dci medicigeneralioperantincll'Azienda. La Commissionesvolgei seguenticompiti : . Raccogliei dati necessariattraversomodalità autononìa- fatte dalle Questodipendedalle scelteolgzrnizzative Regioneo dzrllasin_9ola AziendaUSL. Dove I'Aziendaè olganizzatnin macrodistretti dotati di responsabiIi. finanziati conunmeccanismocapitario . di tipo budgetario.è opportr-rno che la commissione pariteticasia collocataa livello di macrodistretto. . Dove ha preverlso unaor_qanizzztzione per i servizicon undistrettodi tipof unzionalelacommissione paritetica dovrebbeesserecollocataa livellodi Azienda. Convieneche il LSP sia riferito a "voci di spesa" (per es.farmaci,ricoveri, ecc.)oppure a "speseper problema" (per es. costo dell'ipertensione,costo del neoplasticoterminale,ecc.)? . menteindividuate,ancheavvalendosi dell'operadei rnedici generaliconvenzionati, secondoquantoprevistonel successivo art.2 Analizzala spesae Ia qualità dell'assistenza al fìnc di individuare gli ambiti di possibili razionalizzazioni,nel rispetLo dei livelli uniformi Defìniscei scttori di possibilc intervento(sopfattuttoin rapportoall'csistenza e praticabilitàr di soluzioniai ploblenti rilevati),individuandoper ciascunodi cssi ,qliindicatolidi quaìitiìed i livelli di spesaprogrammatirif'critiall'arlbitodel dist|ettoe i criteri per valutarea consuntivol'avvenuto rispettodegli stcssie I'eventualcrisparmioottcnuto.Tali criteri dovrannoprevedercun aggiustamento dei livelli di spesaprogrammatitaleda tenerecontodellespeseindottecla f'attoriintervenutisuccessivamente alla loro defìnizione. C o n t r a t t ac o n i f b r n i t o r i ( a z i e n d eo s p c d a l i e l i ,p l e s i d i F[MMG . . . ecc.) i determinanti ospedalieri,struttureconvenzionate, dellaqualitàdelleprestazioniintegrativeall'attivitàdi assistenzadel distretto Coordinail coinvolgimentodei medici generaliin attività obbligatoriedi aggiornamento, definizionedi linee guida, programmatiper ciascunmedico,sulla basedella composizione della popolazionedallo stessoassistita. del riattivitàdi peer-rewiewfunzionalial perseguimento spettodei livelli di spesaprogrammati Amministra il Fondo per il potenziamentodelle prestazioni distrettualidi cui al successivo art.2. Valuta a consuntivoil rispettodei livelli di spesaprogrammati da parte dei medici singoli e in gruppo e definisce I'entitàdel risparmioottenuto. . . . al suo interno il calendarioe la La commissionepr-ogramma In casodi paritào duratadelleriunionie deliberaa maggioranza. conflittidecideil ComitatoConsuntivoregionaledi cui all'art.l2 dell'accordocellettivonazionale. Il Direttoregeneraleha l'obbligo di dare attuazionea quanto nei limiti previstidal presente stabilitoda questaCommissione, accordo. Art.Z - Fondo per il potenziamentodelle prestazioni distrettuali PerogniCommissionedicui all'art.I è istituitoun Fondovirtuale a sarantireI'attivitàdella con una dotazioneinizialesul'fìciente stessaCommissione. Il Fondoè alimentatoda importipariXXVodei risparmiottenuti collettivamentedai medici di medicinagenerale,rispettoalla spesastoricacorrispondentc. Il Fondopuò esselealtresìalimcntatocon importi che il Direttore generalepuò autonomamente destinaread investimentinel Distretto. Il Fondo è amministratodal Comitatodi cui all'art.I che può disporneper finanziare: . attività di infbrmazionc, sensibilizzazione,formazione e peer-reviewdei medicidi medicinagenerale . la produzionedi lineeguida . conferenzedi consensonell'ambitodell'AziendaUSL . prestazioniaggiuntivedei medici di medicina generale, al calcolodellaspesa compresala raccoltadei dati necessari storicae di quellaefÍèttiva . servizirivolti ai medici di medicinagenerale,compresala sh'uttul'ee personale fbrnitura di attt'ezzatufe, . sperimentazione ed avvio di progettiobiettivolocali della medicinagenerale Art. 3 - Calcolo dei livelli di spesaprogrammati I livelli di spesaprogramrnatidevonoessererif'eritiall'intero annosolare.Nello stessoannopossonoesseredefinitianchepiù livelli programmatidi spesarelativiad aspettidiversidell'assistenza. di spesadell'intero Deveessersdefinitoun livello programmato ripartitoin liveìli di spesa distrettood Azienda,successivarnente I livelli di spesaprogrammatidevonoessereindividuati attraverso la seguenteprocedura: . . . . . Esamedei dati di spesadisponibili nella Azienda Individuazionedei possibili problemi Pianificazionedella raccoltadei dati per la definizionedella spesastoricaad essirelativa,tenendocontodella popolazione pesataper età,per sessoe per particolaripatologie Definizione delle condizioni che consentonoil riconoscimento della spesaindotta nel particolareaspettodell'assistenzapresoin considerazione Identificazione degli indicatoridi qualitàad essirelativi Definizionedella spesastoricaIndividuazione degli interventicorrettivi Contrattazionedei livelli di spesaprogrammati, sentito il comitatoconsuntivodi cui all'art. 1l Art.4 - Compensiai medici Ai singolimedici che avrannocontribuitoal rispettodel livello programmatodi spesadistrettualesaràriconosciutoin un'unica un premiopari soluzioneentroil 30 giugnodell'annosuccessivo, al X > Vo della differenza fra la soesa storica ed il livello programmatodi spesa. Nel caso sia stato rispettatoil livello programmatodi spesaa livello distrettualeai singoli medici che avranno assicuratoil rispettodel livello programmatodi spesaindividuale,rapportato all'eventualevariazionedel numerodelle scelteduranteI'anno in un'unicasoluzioneentroil 30 giugno solaresaràriconosciuto un dell'anno successivo, ulteriore premio pari all' X< Vo della differenzafra la spesastoricaindividuale e la spesaefTettivada ciascunoindotta. Ar t.5- Spesaindotta I criteri per il riconoscimentodelle prestazioniindotte sono di cui all'Art. l, in relazioneai partidefinitidallaCommissione in esame. colari aspettidi assistenza Sullabasedi taledefinizionepotràessererichiestoai medici di certificaretale condizioneall'atto della richiestao in modo cumulativo,fattasalvala possibilitàdellaCommissionedi verificarele singolecertificazionicon criteriocampionario. In casodi sistematicacertificazioneerrata,oltre alla correzionc del calcolo,la Commissionepotrà valutareI'opportunitàdi segnalareil casoper gli opportuniprovvedimentia normadell'Art. I 3 dell'accordocollettivonazionale. Al fìne di semplificarele proceduredi defìnizionedella spesaò possibileattribuiread ogni richiestadel medico- che potrebbe determinarespeseindottedi difficile identificazione- un valore arbitrario,concordatofra le parti, purché identico nel calcolo della spesastoricae di quellaeffettiva . GiacomoMilillo F][U[WGTV A N N O V - N2 Criteri e modalitàper I'applicazionedel rispetto dei tetti di spesae sperimentazionedi budget Perchèè statoscrittoI'arf.J2 e cosasignifica Per applicareI'art. J2 occorre: . unaintesaprogrammatica sul livello, la quantitàe la qualitàdelle cure da garantire . La definizioneesplicita delle risorse allocatee dei risultati da raggiungere . Un buon sistemainformatico Il MG può esserecoinvoltonel processodi controllo della spesasaniterria ed è nella posizioneidealeper controllare. indirrzzate e contenerela domandadel paziente(causermolto importantenel determinismo dellaspesa)e I'offertadellecuredi secondolivello che c\semprepiù in crescita. Il controllo della spesae dei costi presupponeLlna ampiagammadi informazioni.Significa: . programmare tutte le fasi del processodi cura in manierada non eccedereun obiettivo prefìssato di spesa . identificare i settori di spgsanei quali è piÌr elevato il disavanzoo I'inefficienza. Tale controlopuò avveniresolo attraversostrumenti professionali pensare e gestionaliinsieme.Non si pr-rò di calmierareI'offertariìttraversoil convincimentodel pazientea richiederemeno esami suggeritiperaltro dallospecialista. Occorreche si incida sulla struttlìraeconomicadel sistemaspecialistico, che ha ogni interesse ad aumengli emolumenti. tarele prestazioniper aumentare medico Occorrealtresìdareal strumentiperchédivenga responsabile ancheeconomicodei processidi cura generale. più frequentiin mediciner Il primo passoè identificareil modo in cui le risorse vengonoripartitesullacartaed i settoried il modo e la misurain cui le risorsesonoeffettivamente spese. (o Il disavanzo debito) è infatti maggiore o minore nellevarievoci in cui si articolail bilanciodel Fondo SanitarioRegionale. Ciascunaregionee ciascunaUSL hannoil loro bilancio con i rispettivi problemi di finanziamentoe di disavanzo.La conoscenza tecnicadi questeinformaper qualunquetrattatizioni costituisce il presupposto va regionale. Il rispettodei livelli di spesaprogranmatiè previsto fondamentaledella trattatidalla502 con-reLrnuìspetto va Regionale.IlSister-na deveprogrammare la spesa e le prestazioniSanitarielaggiungendoil pareggiodi bilancio, perché I'eventualedeficit non viene piùr ripianato dallo Stato. Cosasi intendee quali sonoi livelli programmati Il medicogeneralepuò contribuireal rispettodei livelli tuttigli strumenti programmatidi spesasolosepossiede per programmarein paralleloi bisognidei cittadini,le per rispondere a tali bisognie le risorse curenecessarie disponibili. Sceglierele altelnativetracuresimili,costruireprocessi di cr"rraper DRG rnedici da curare al domicilio, logicoe razionaledi proporleal pazienteun itinerzrrio cure,nel rispettodeicosti,sonogli strumentitipici della delle Cure" in medicina cosiddetta"Programmazione generale. Il medico generale può infatti solo contribuire a ottimizzarei suoi comportamenticlinici in modo che con le stesserisorse si oossanooffrire prestazioni maggiorie migliori. . Quotacapitariaregionalee suaripartizione . Livelli di spesamedi valutatiai vari livelli del SSN . Analisidellaspesapercomponenti(cioècos'èchefa spendere?) . Valutazione della spesa per la prescrizionedei farmaci F O N D OS A N I T A R I O N A Z I O N A L- EI T A L I A 9'" - 6 MG s% úeeurrs Bn o E prnsoruargE rrnra ALTRE6% H = DrsAvANzo'% EnrrnE D o e a n t e n oú n r e e s s Iltsrvrruzo El osp p El casEcuna E sp tnr E sp Esr FIMMG TV A N N OV . N 2 Cosasi intendee quali sonoi livelli programmati . Per valutare il rispetto dei tetti di spesaoccorre correggere i valori individuali di ciascun medico depurandolidalla spesaimputabile ad altri (indotto) e dagli elementiche determinanodifferenze di spesa tra medico e medico legateall'età, sesso,patologiee altre cause (pesatura) . La spesava valutatasu baseaziendalee confrontata con i valoli standardizzati regionalie nazionali. Un primo livello di approfbndimentoporta ad anahzzarecomele dinan-riche dellaspesasi articolanoazienda per azienda.Esistono infatti -glandidifferenze aziendali legate a fattori cnlturali, produttivi, epidemiologici. Successivamente occorre anahzzarcil complessodegli elementidi spesadi ciascunmedico generalee procederealla loro pesatura,ricordandoche i vecchi sonopiù costosidei giovani,le donnepiùrdegliuomini e checiascunapatologiacosiddetta speciale(emofilia, patologieraLe,malati terminali,oncologici,disabili) aumentadi granlungail budgetindividualedel medico, senzatuttaviacostituireun indicatoredi sperperoo di inefficienza. Tale spesa viene quindi confrontatacon i valori aziendali,regionali,nazionali. Perrispettarei livelli di spesaprogrammatipossiamo uttlizzarediversi stnrmenti : . Limitarsia minimizzarela speser (ela presclizione del farmacogenericoo comunqlrea costopiù basso) . Adottarettrttele misureutili ad ulthzzareal meslio Ie risorse . Identificarealternativemenocostoseper otteneregli stessirisultati Tali strumenti implicano d'altra parte una revisione organizzativaglobaledellaMedicinaGenelale,poiché presuppongono quegli investimentida parte del distretto,che ploprio l'art.J2 si proponedi finanziare. Perevitareun inutile circoloviziosooccorreaprirele trattativeregionali con Lìner dichiarazionepreliminare di richiesta di finanziamentiper la úorganrzzazione dellamedicinagenerale,dtrallocarea scontodei futr,rri risparmi. Il rispettodei tetti di spesanon incentivail risparntrr''. ma il rispettodel ciclo di programmazione e controlh, Usareun "Budget" comeentità economicadi riferimento per erogare le cure Dopo I'analisipreliminaredei costi storicidi ciascun medicogenerale, dall'incrociocon la cosiddettiìSpcr.: epidemiologicapesata,si definisce il cosidclc'rr,' "Budget"del medicogeneralecheè semplicementc' ur: riferimentoprogrammaticodi spesaentro il qullc conteneretutte le attività di cura. I meccanismi di finanziamento dalleAziendeSanirurrc varianoa secondache (A) le ASL siano finanziate a quota capitaria pcr numerodi abitanti: che paghino i servizi propri e resi da terzi (ahrr-. Asl,Ospedali,Privati); che il pagamentosia fondato su contratti o su taril't'c decisedalleRegioni; che acquistinoservizi ospedalierie paghinoDRG (comeLombardia,Veneto,Marche,Toscana)o (B) che sia la regionea finanziare le Aziende(ASL. Ospedali,Privati) secondolo schemaTariffe/Prestazioni.Allora si negoziaconogniproduttoreun contli.rrto che definiscail mix ed il livello di attivitaìc Il conseguentetariffa, e si acquistanoin base ai DRG (comein Emilia, Campania,Sicilia). Conseguenzedei modelli di finanziamento Quota Capitaria - Tipo A . Aumento di efficaciadei processiASL . Diminuzione delle malattie . Ottimizzazionecosto/efficacia ' EducazioneSanitaria-Prevenzione . Protocollie lineeguidamenocostose . Deospedalizzazrone . Riduzionedellamobilitàinuscita(1"e2" livelpieno plopria la capacità lo) per utrhzzarca produttivainterna . Mobilità totaleper le cure terziariead alta complessità . Contenimentodella domanda,soplattutto impropria Fil[\N[NG . Indirizzamentovelsopercorsiinterniattraverso lineeguidaper utilizzarele risorseinterne I livelli di spesaprogrammati si rispettano attraverso meccanismi finanziari? . sanitariae prevenzione Esaltazione, edncazrone dellaMG . Esaltazione di funzionidi dia-enosi e curedella medicinagenerale rispettoal 2'Iivello . Contenitoledi donrarrcla Nel casoche al MG sia concessodi acouistare SI direttamentei serviziper il paziente NO Rispettare i livelli programmatisignificautilizzaretutti gli strumentidellaprofessionepergarantire il miglior livello di cura ad un costoprefissato. Pagamentoa prestazione - Tipo B . L'aziendacercadi l'atturareil piùrpossibile,a t u t t ii l i v e l l ia l l ' i n t e l n oc l e m l i x n e g o z i a tcoo nl a Regione . La MG devesviluppale al massimole plestazioni fatturabili . Diagnosie crìr'iìe, sefinanziate,plevenzioneed Ed. Sanitalia . Produttoledi attivitàf atturabili(ADI, Screening). I meccanismidi finanziamento delleAziendeSanitarie valianoa secondache il nedico di rnedicinasenerale possa: . il trattamento o il processo diagnoselezionare stico menocostosoa paritàdi efficacia o progl'amnlare in manielaanaliticrie ragionatai principaliprocessidi cula . una parteconsiderevole di padeospedztlizzare zienti per DRG rledianici di bassae media gravità . . Esistono già esperienze relative all'applicazione dell'art.72 ? . . . ' . Esperienze di contenimentodella spesafarmaceutica(es.ASL Pistoia) Trasferimento di DRG medici al MG (Fliuli) Associazionismo cooperativocome strumento p e l l a e r o g a z i o n e p r o g l ' a m m a t ad i c u r e (Romagna) Analisi epidemiologica dei pressidi cura Confronto comparativo di processi cli cura alternative. per applicaQuali sperimentazionisononecessarie re Ia convenzione Granpartedelleattivitàinnovativedellaconvenzione hannobisognodi una fasedi sperimentazione. In nn comparto operativo come la MG tutte le sperimentazioni sonoattuative,vengonocioè r'ealizzatenel corsodella normale attività clinica. per applicaQuali sperimentazionisononecessarie rel'art.72 . influenzareI'eccessodi of-fertadi prestazioni integratidi cure specialistiche offì'endopt'ocessi Care) all'internodellaMG (Mana-sed e relativeDrestazioni Modelli di associazione programmate . Infrastrllttllreepidemiologiche . Informaticae telematica e modalitzìdi adottairesoluzionrorsanizzertive più eflìcienti. lavoroassociato . Processidi curadomiciliare . Processidi cura asli anziani . Prevenzione. Rispetto dei livelli programmati e Ie innovazioni della convenzione Gran parte dei processiinnovativi di cura e delle prestazionie attività aggiuntivesi configuranoquzrli e progranmastrumentiper Lìnaelogazioneponderettzr e in ta dellecure.In qlìantotali tuttala Convenzione, finalizgli sono Ltno stl'umento art. e 7l specie 69,10 z a t oa l l o s v i l u p p od e l l ' a l t .7 2 . I due budget: 1) Il budgetcomeriferimentodi spesa Bconomico 2) Il budgetcomefondoaffidatoal MG per l'acquisto di servizie cureper i pazienti Finanziario ClaudioCricelli --' .è-. FIMIWG TV A N N OV - N . 2 Sperimentazione di Medicina Generalein gruppo SOTTO OBIETTIVI . FavorireI'associazionismo fra MMG. . Perseguireil recupero e confermareil ruolo del Medicodi MedicinaGeneralequale"PrimoResponsabile ed effettivo gestoredell'intero iter assistenziale". . Rivendicarela gestionecoordinatadi attivitàsanitarie tipichedell'areadellecureprirnarie: - infermieristicadomiciliare - riabilitazioneambulatoriale e domiciliare - erogazionedi prestazionidi diagnosticaclinico (ancheall'internodi case strumentale e laboratoristiczr protettee RSA). . Creareuna bzrncadati dellaMedicinaGenerale. . Formazionecontinua del M. M. G. (didattica interattiva)finalizzataalladefinizionedi lineeguidain M. G. . VRQ delle attivitàdellaMedicinaGenerale. . ottrmizzazionedel rapportocosto/beneficiorelativo all'interoiter assistenziali mediante: - contenimentodei ricoveriospedalieri - recuperodei ricoveri extra-Asl - uso prudenteed adeglìatodel farmaco - uso razionaledelladiasnosticastrumentale e di laboratorio. . Individuazionedi modellioperativo-gestionali pratici, ben definiti e tlasfelibili,funzionalialla contrattazionelegionalee alla individuazionedi nuovi canali retributivi. SOGGETTI COINVOLTI . ASSISTITI . MEDICI DI MEDICINA GENERALE . MEDICI SPECIALISTI . INFERMIERI PROFESSIONALI . TECNICI DELLA RIABILITAZIONE . PERSONALE AMMINISTRATIVO . ESPERTI DI SISTEMI INFORMATIVI . ANALISTI (espertidi statistica) . ESPERTI DI VRQ STRUTTURE o Ambulatoridei M. M. G. singoli O Ambulatori,in comodato,per medicinadi gruppo all'interno di struttule ospedaliere(speciese da riconvertire) O Poliambulatorispecialisticidelle Coop. dei M\1G $ CaseprotetteRSA Q Retetelematica + CUP di Asl ed erogatoriaccreditati. ORGANIZZAZIONE FIMMG Forlì-Cesena, Asl Cesena,FIMMG EmiliaRomagna,AssessoratoSanitàEmilia-Romagna. GESTIONE E COORDINAMENTO FIMMG Forlì-Cesena, ConsiglioFimmg Asl Cescna DURATA DELLA SPERIMBNTAZIONE t/7il996 - 311r211998 ASPETTI ECONOMICI Soggettofinanziatore:ASL Cesena INVESTIMENTI (rapportatia 1.000assistiti/medico/anno) f. 18.000.000 Retribuzioneincentivante f. 6.000.000 Strutturaambulatoriale f.. 8.400.000 Personaledi segreteria f. 12.000.000 Personaleinfermieristico f.. 6.000.000 Tecniciella riabilitazione f . 40.000.000 Spec.ediagnosticastrum. autogestitl f". 6.000.000 Coordinamentoe servizi f. 3.600.000 Aggiornamentoe valutazione f.100.000.000 . M. M. G. coinvolti: 100(parial numerodegliiscritti FIMMG) RITORNI ATTESI . Contenimento (in percentualc deiricoveriospedalieri da definire e riferita alle medie regionali)medianteil potenziamento di ADP - ADI. Assistenzaai pazienti oncologiciterminalia livello domiciliare.Assistenza infermieristicadomiciliare,riabilitazionedomiciliare. . RecuperodeiricoveriextraAsl (previariqualificazione e potenziamentodelle strutturedi degenzadi Asl) . Presclizionedel farmacocorrelataal rapportocostobeneficio . Uso razionale(spec.,sens.,valori predittivi) della diagnosticastrumentalee di laboratorio. Flavio Biondini FO[WMG Problematicheassistenziali e valutativedell'anziano ACN Art. 70, comma I a: ...interventisanitarirelativi all'età anziana,con la formulazionedel pianoassistenziale,compresala parteriabilitativae la compilazionedi una schedadi rilevazionedei bisogni deglianziania domicilio,nelleresidenze sanitarie assistitee nellecollettività; comma 2 a: ...inrziative di educazione sanitaria e promozionedellasalute(cadutenell'anziano) comma 3 d: ...fornituradi dati sanitari.anche attraverso flussi informativi. a fini epidemiologici... Allegato D punto C 2: ...Anziani: - testpsicoattitudinali - test per valutazionedi abilità e di socializzazione - testverbalie non,per valutazione cognitiva. Obiettivo generaledelI'assistenza aIl'anzianoè preservarne I'abilità funzionale e consentirglidi vivere in buona salute nel suo ambientefintanto che ciò sia possibilee pratico. Il razionaleper effettuar€una valutazioneperiodicaè nellatendenzadi molti anziania non riferire i sintomi, attribuendoliall'etàe perpocaconoscenza dellepossibilità di intervento. Scopodi tali controlli programmatiè di identificaree trattarequeidannichestannoproducendo,o potrebbero produrrein futuro, inabilitào handicapattenuabilio prevenibili per mezzodi azioninon ancoraintraprese; in altre parole, lo scopo è di prevenire il declino funzionalee quindi promuovereI'autosufficienza. L'interventoprogrammatosull'anzianonon deveessere visto solamentenella sua accezionedi controllo periodico;infatti, oltre ad identificareproblemisanitari e sociali: - fornisce I'opportunitàper interventi di promozione dellasalutee di educazione sanitaria; - rilevabisognisociosanitari nonespressi o nonpercepiti; - rileva bisogni sociosanitarinon soddisfatti(es.lun- gheatteseper interventidi protesid'ancao di cataratta, riconoscimentoinvalidità, fornitura ausili) - permettela verifica e la revisionedelle terapiecontinuative: - favorisce interventi di immunizzazione; - permettelareahzzazionedi una basedi dati su stato di salute e bisogni sociosanitaridella popolazione anziana: - pennetteuna definizione chiara dei problemi e la pianificazionerealisticadegli interventirelativi; - favorisceunamaggioreequitàdistributivadellerisorse e delle opzioni disponibili. La strutturadel controllo peìiodico della popolazione anzianaè quella di un processoa più fasi, in accordo conla variabilitàinterindividualenellecondizionifisico-psichico-sociali. Il MMG, eventualmente coadiuvatodapersonaleausiliario (infermiere professionale,assistentesanitaria, assistente sociale,eventualevisitatricedomiciliare), valutai suoipazientianzianisecondouno scadenziario daconcordare(ades.unaprima volta tra i 65 e i 70 anni, una secondavolta tra i 70 e r 75 anni, con cadenza biennaleo annualeoltre i 75), su baseopportunisticao contattandoliappositamente.Effettua, utilizzando checklistpredefinitee la conoscenzastorica del pazienfe,unaprima valutazionedelle condizionifisiche, mentali (affettività e cognitività), socioambientali,e funzionali,con riferimentoall'autonomiamotoria,alle capacitàsensoriali,alla funzione sfinterica. Qualoranon si evidenzinoproblemi vengonofornite informazionigeneralie consiglivolti alla promozione/ mantenimentodi uno stile di vita sano. Qualorasi evidenzinoproblemi, se ne valuta I'areadi competenzae si attivanogli eventualirimedi disponibili. Le informazioniraccoltesono utili per la definizione siadello statodi salutesia dei bisogniin questafascia di età, dati che finora sono stati stimati piuttostoche misurati,nonchéper la programmazionedell'impiego delle risorse. I requisitistrutturaliper I'attuazionedi un programma di controlliperiodicisonola disponibilitàdi un registro anagraficoaggiornatodei pazienti; di un sistemadi registrazionee di monitoraggiodelle adesionie delle non-adesioni;di un supportosegretariale;di un programmadi formazionespecifico. FIMMG TV A N N O V - N2 I contenutidegli strumentidi valutazione: - dati anagraficiessenziali,dati sullapersonadi riferimento,vita di relazione - condizionesocioeconomicae abitativa - abitudini di vita: alimentazione,fumo, alcool. sedentarietà - statofisico: problemiclinici presenti,terapiein corso - stato funzionale: mobilità, continenza,problemi sensoriali,verifica funzionaleabbreviata,statomentale (cognitività,depressione). La vahttazionedi prima istanzaè semplificata;una indaginepiù approfonditae mirata, comprendenteil dettaglio sulle attività basali e strumentalidella vita quotidiana(ADL e IADL), nonchéI'approfondimento di tutti gli aspettirisultati problematicial controllo di base e precedentementenon già evidenziati, viene eseguitaall'occorrenza. Differenze possonoessereprevisteper lo studio dei pazientiospiti di residenzeprotette(Casedi Riposo)o ricoveratiin RSA. In ogni caso vengono utilizzate modalità descrittive confrontabili,misurabili e trasmissibili.Potrebbeprevedersi una cartella gerontologica(vuoi analoga a quellapropostaneldocumento FIMMG TO 1993,vuoi per i controlli proposto in Inghilterra simile al modello periodici arpazienttoltre i 75 anni; oppuresimile ai moduli in uso presso i centri diabetologici per la certificazione,in modo che una parte a ricalco possa esserestaccatae inviataal distrettocomeprovadell'avvenutavalutazionee comefornituradi dati); dovrebbe potersiprevedereun modello di schedaelettronicaper evitareinutili trascrizioni. Alcuni pericoli dei controlli programmatieseguitiin modoindiscriminato,soprattuttosedapartedi strutture di secondolivello operanticomesefosserodi primo livello: - ipermedicahzzazionedell'etàanziana - aumentodella dipendenzapsicologica dell'anzianoe deldeterioramento delf immaginedi sè(riconoscimento di deficit cognitivo tollerato) - intrusionenel privato - creazionedi aspettativeiperottimistiche - richiestao attivazionedi procedureo interventi di fatto non disponibili o fruibili - rischio di iperdiagnosie di etichettaturapatologica senzarisvolti utili. Il MMG è in gradodi attenuarequestirischr, graziealla suanaturadi agentefiduciario del pazienteanzianoed alla sua capacitàdi percepiree comprenderequelle situazioniin cui è preferibile non forzare interventi potenzialmenteancheutili, ma non indispensabilie con uno sfavorevoleimpatto sulla vita quotidianadel pazrente. Checosapuò offrire un programmadi controlli periodici nel contestodelle cure primarie: - al pazientenon problematico:la rassicurazione cheil medicoed il SSN si sonointeressatidi lui, I'informazione sulla disponibilità dei s-ervizi,un'occasionedi educazionesanitaria; - al pazienteconproblemi:I'identificazionedei problemi e I'opportunitàdi trattarli, il riconoscimentodel danno funzionale e la propostadi eventuali rimedi. interventidi prevenzionesecondariae terziarta - al sistemadellecure:la costruzionedi unarappresentazioneoperativadella realtà,I'identificazionedi soggetti a rischio, la conoscenzadei problemi clinici. ambientalie sociali più comuni. Impegnoformativo È necessarioprevedereper ogni medico la frequenza dedicataad aduna sessionedi formazioneDermanente illustrare: la peculiaritàdell'anzianocome pazientea rischio di perdita dell'autosufftcrenza; la valutazionemultidimensionalenei suoi aspettidi verifica dello statofunzionale,mentale,sociale le procedureda attivarein caso di evidenziazionedi problemi. Livelli di partecipazionedecisionaledei medici Il medico: effettuauna prima valutazionesui pazientinelle fasce di età concordate,ed attiva gli interventi necessari (assistenza domiciliare,assistenza sociale,assistenza infermieristicadomiciliare, assistenzaprogrammata, ADI); partecipaad una eventualevalutazione di secondo livello, a caratterespecialistico,cherisultasseindicata in baseall'esitodella prima valutazione. dei medici, a livello distrettualeo di I rappresentanti partecipano alle decisionisull'attuazionedei Azienda, programmivalutativi e sull'allocazionedelle risorse. t I F[MMG Aspetti normativi e contenutistici I I Viene proposto alle Regioni un modello unico di schedagerontologica,perpoterricavaredatiomogenei e paragonabili. Il modello presceltoviene sottopostoad adattamento per renderlo informatrzzabrle',in relazione al tipo di schedaadottatovieneprogrammatala formazionedei medici. La schedaviene utllizzataincaftaceo o (per i programmi softwareche ammettonola suaintegrazionenella basedi dati) in elettronico. Viene propostoalle Regionie concordatoun calendario per gli accertamenti,prevedendoprioritariamente la valutazionedei pazientioltre i 75 anni. Il medicoverifica e aggiornala lista dei pazienticui la valutazioneè applicabile. Viene concordatala procedura(opportunisticao per chiamata)per I'effettuazionedei controlli. Le schedecompilate devono essereconservateper permetterela verifica dell'avvenutacompilazioneda partedell'Azienda. Il medico notula all'Azienda in base al numero di schedecompilate. La fornitura di dati desunti dallé schedepuò essere gestitacon proceduradi progettoobiettivoe retribuita secondocriteri da approfondire(per quantitàdi dati, per percentualedi soggettivalutati etc.) PROPOSTADI SCHEDA GERONTOLOGICA Nome Co-9nome Sesso(M)(F) Datadi nascita Statocivile: I I estratti, porre una domanda semplice, per es. "come si chiama?" con voce bisbigliatavicino ad entrambele orecchiedel pazientee al di fuori della sua v i s i o n c) deficit: no (risponde conettamente) si (incapacitàa rispondere)-> consul.otoiatrica Mobilità: verificatacome segue: arti superioriprossimale: E in gradodi toccarela nuca con entrambeIe mani distale:è in grado di affenare una pennadal tavolo arti inferiori: è in gradodi alzarsidallasedia,camminare,girarsi.tornare a sedere) normale limitata ->esaminarein mdggiordettagliola parteinteressata (funzionalitàmuscolare, articolare,neurologica)estabilireun pianodiagnosticoeterapeutico - bastone - sirelÌo - assistenza cammina con aiuto di un -altro accompagnatore anamnesidi cadute costretto in poltrona costretto a letto Ulcerazionida decubito no Incontinenza no si vedovo\a * (sede: urinaria fecale Statomentale(affettività):pone la domanda"si sentespessotriste o depresso?" no si -> valutarecon scaladella deoressione Vaccinazionieffettuate: antitetanica antiinfluenzale antinneumococcica CONDIZIONE SOCIOECONOMICA E AMBIENTALE Grado di istruzione: analfabeta- elementare - media inferiore - media superiore - università Situazioneeconomica: totalmenteindipendente appenasufficiente dipendedall'aiuto di parentio dalla disponibilitàdi sussidi - con il coniuge - con figli - con altri parenti solo con altri (specificare) in istituzione(specificare) Grado di integrazioneaffettivacon i familiari: buona(giudiziodel medico in basealla conoscenzadel pazienteacquisitanel tempo) sufficiente insufficiente Grado di integrazionecon amici o vicini: co, come sopra) sufficiente insufficiente Abitazione: Indilizzo coniug. celibe\nubile si riscaldamento serv.igienici divorz separato\a barriere buona (giudizio del medi- adeguato non adeguato adeguati non adeguati no st Parenteo altra oersonacui fàre rifelirnentoin casodi necessità: Necessitadi: Nomeecognome Indlizzo CONDIZIONEFISICA Problemimedici aperti assistenzalavori domestici assistenzainfermieristicadomiciliare assistenzaper i pasti sussidioeconomico consulenzasociale Terapiein atto: Rischiodi iootensioneorîostaticx Peso Kg_Statura Statodel cavo orale cm_Stato no della dentatura: ATTIVITA' STRUMENTALI DELLA VITA QUOTIDIANA (I A,D.L ) (Lawton M.P.. Brody E.M : Gerontologist,1969,9, 179-186;modificata) in ogni gruppo,la rispostache meglio descriveil paziente: Contrassegnare, Vista: (verifica: lettula del giornale.tenutoalla distanzapreferitadal paziente, e adottandoI'eventualecolrezionediottlica abituale) deficit: no (può leggelequalunquepartedel testo) si (riescca leggeresolo i titoli) -> consul oculistica averli Udito: (dopo averesclusoIa presenzadi tappi di celunre,ed eventualmente A. [] [ |] [l] [0] Capacitàdi usareil telefono: usa il telefonodi propria iniziativa,staccail microfono e componeil numero componesolo alcuni numeri ben conosciuti è in grado soltantodi rispondere non è capacedi usareil telefono (o non ha telefono) F[MMG B. Capacitàdi provvedereagli acquisti: [] fa tuni i propri acquistisenzaaiuto [0] può fare senzaaiuto piccoli acquisti [0] ha bisognodi essereacconpagnîto quandodeveacquistarequalcosa [0] E completamenteincapacedi fare acquisti C. Uso dei ntezzi di trasporlo: [l] si spostada solo sui nrezzipubblici o con la propriaauto con taxi fll non usa mezzi pubblici, organizzl i plopri spostanrenti [] usa i mezzi pubblici se accompagnatoo assistitoda qualcuno di qualcuno [0] può spostarsisolo con taxi o auto e con assistenza [0] non è in grado di effettuarealcuno spostamcnto D. Responsabilitànell'uso dei falmaci: [] assumei farrnaciin dosi c ternpi giusti [0] assumei farmaci se preparatiin anticipo in dosi separate [0] non è in -sradodi assurnerei tarnracida solo E. Capacitàdi maneggiarcil denaro: [] gestiscele proprie fìnanzein rnodoautononro(pagaconti, scrivelssegni. va in bancaetc.) per le opelazioni I I ] È in gradodi fhre piccoli acquisti.rnanecessitadi assistenza rmponanu [ 0 ] E i n c a p a c ed i m a n e g g i a r iel d e n a r o Fare il bagno entraed escedalla vasca(se la vascaè il rnezzo [ | ] non ricevealcunaassistenza; abitualeper lavarsi)in modo autonomo. [ | ] riceve assistenzanel lavare una sola parte del corpo (es. la schiena o un arto inferiore) [D] riceve assistenzanel lavare più- di una parte del corpo, o rimane non lavato Vestirsi:prenderegli indumentidall'armadioe dai cassetti,compresala biancheria intina; indossaregli abiti, ancheusandole chiusure(compreseIe bretellese indossate) I I ] Prcndegli abiti e si vestecompletamentesenzaassistenza [] Prendegliabitiesivestesenzaassistenza,trannecheperallacciarclescarpc [D] Riceveassistenzanelprelevaregliabitienelvestirsi,olimaneparzialrnente o conrpletamente svestito Uso dei servizi: recarsi ai servizi per la minzione e la defecazione,pulirsi c n vesttrsl fll Sirecaaiservizi,sipulisceesirivestesenzaassistenza(puÚusaresupponi come il bastone,il deambulatoreo la sediaa rotelle:È in gradodi usarela padella o Ia comoda,svuotandoleal mattino) ID] Riceveassistenzanell'andareaiservizionglpulirsionelrivestirsionell'usare la padellao la comoda ID] Non va ai servizi per la minzionee I'evacuazione Spostamenti Somma(A+B+C+D+E):_ (autosulîcienza= 5) SCALA DELLA DEPRESSIONE (Brink T.L., YesavageJ A.: Clin. Cerontologist1982. | . 37-43:modificatadagli Autori) Risponderesi o no íìd ognunadelle donrandeseguenti: Si No l . E ' f o n d a r n e n t a l r n e n st eo d d i s f a t t d o e l l as u a v i t a l 0l 2. Ha abbandonatonroltedelle sue attività e interessil l0 3. Le sernbrache la sua vita sia vuotal t0 4. Siannoia spesso? t0 5. In genereè di buon unrole'l 0t 6. Teme che le stia per capitarequalcosadi brutto'l l0 7. Si sentespessofelice Ì 0l 8. Si sentespessodisorientato) IO 9. Preferiscestarca casaDiuttostoclre usciree fhrc cosenuove'Ì l0 10. Pensadi avere pi" problernidi rnernoriache la maggiol partedegli altri? l0 I l. Le sernbrache sia bello vivere ola'J 0l 12.Trova che la sua condizioneattualesia quasi pliva di valore'l l0 13.Si sentepieno di enelgia'l 0l 14.Pensadi essercin una situazionesenzasoeranza'l IlEntraedescedal leno,sisiedeesialzadallasediasenzaassistenza(puUusarc supporticorneil bastoneo il deambulatore) ID] Entra ed escedal letto, si siedee si alza dalla sediacon assistenza ID] Non si alza dal letto Continenza [ | ] Controlla minzionee defecazionecompletamenteda solo [D] Ha occasionali"incidenti" ID] Necessitadi supervisioneper il controllodella rninzioneo della defecazione, viene usatoil catetere,o è incontinente Alimentazione I I ] Si alimentasenzaassistenza I I ] Si alinrenta da solo, riceve assistenzaper tagliare la carne tDl Riceve assistenzanell'alimentarsi o viene alimentato - parzialmenteo cornpletamente- per sondino o per via parenterale Valutazione: A - indipendentein tutte le funzioni B - indipendentein tutte le funzioni tranneuna C - indipendentein tutto, eccettoche nel fare il bagnoe in un'alh'afunzione D - indipendentein tutto, eccettoche nel fare il bagno,nel vestirsie in un'altra funzione E - indipendentein tutto, eccettoche nel fare il bagno,nel vestirsi,nell'uso dei selvizi e in un'altta funzione F - indipendentesoltantonella continenzao nell'alimentazione G - dipendentein tutte le funzioni Altlo - dipendentein almenodue funzioni, ma non classificabilecome C. D. E o F. VALUTAZIONE DELLO STATO MENTALE (S.P,M.S.Q.) (PfeifferE.: Journalof the American Criatric Society, 1975,23.413-Ml) Porrealpazienteledornandedala[0eannotarecome"si"lerisposteesatte,conìe "no" le risposte effate o non date. SI NO | - Che giorno è oggi? (giorno, mese,anno) 15.Pensache la nraggiorpartedelle personestia rnegliodi lei I 2 - Che giorno della settimanaè oggi? t0 3 - In che postosiamo ora? 4 - Qual è il suo numerodi telefono?(oppure:il suo indirizzo) ( 0 - 5 n o n d e p r e s s o : 6 - l 0 n r o d e r a t a r r r e n t e d e p r e s s o ; l l - 5 - Quanti anni ha? Punteggio: l5 moltodepresso) 6 - Qual è la sua datadi nascita? 7 - Come si chiama il Papaattuale? 8 - Conresi chialnavaquello precedente? AT-TIVITA' DI BASE DELLA VITA QUOTIDIANA (A.D L.) - Quale era il cognome di sua madre da ragazza? 9 (Katz S. et af: lntelnationalJournalof healthservices, 1976,6, 493-507) l0- Calcoli "20 - 3"; poi ancora" - 3" fino ad arrivarc a 2 t0 Per ogni funzione elencatacontrassegnîrela descrizioneche meglio si adattaal paziente.Per assistenzîsi intenclesorveglianza.guida. o aiuto diretto. I I ] = indipendente,[D] = dipendente Nurnerototaledi errori: (sottmne un enore se non è andatooltre le elementari,aggiungeleun errorese è andatooltre le rnediesuperiori) F[[W[NGTV ANNO V - N.2 Velutazione: 0 - 2 e l r o ri = n o n d e t c iro ra r n c n t o 3 - 4 e l r o r i = d e t e l i o r a n r c n tl o icrc' 5 - 7 elroli = deteriolanlentonrorlcrattr 8 -10 elrori = detcrioranìentogravc Oncologiae sperimentazioniregionali in MedicinaGenerale \ ALUTAZIONERIASSUNTIVA SINTESIDIACNOSTICA lProblcrni auivi) SITUAZIONESOCIOECONOIt4ICA: abitariva firntiI iarc s o ci a l c c c o n o n tci l r idonca non idonea { T T I V I T A ' , S T R U M E N T A L TD E L L A \ / t T A Q U O T | t ) : Punteggio ilutorìorììo nonautononlo DEPRESSIONE si rro \TTIVITA' DI BASE DELLA VITA QUOTIDIAN.\: r n d i p c n d e n tien t u t t e d i p c n < l e n ti e n vALUTAZIONE DELLO STATO MENTALE: E r r o r in _ Valutazionc: nondeteriolanrento r l c t c r i o r a n r e n t ol i e v c rnoderato La introduzionedi nuovi modelli di erogazione di assistenza attîaverso accordi regionali, offre I' opportunitàdi sperimentare la partecipazione della Me dicina Generaleall a riorganizzazione della prevenzionee della assistenzain oncolo-qia, in accordoconil documentodella CommissioneOncologicaNazionale,pubblicato sulla GazzettaUfficiale del20.2.1996 Il presentedocumentoanalizzadue proposte: In prevenzione secondaríadei tumorífemminílí e íl follow up dei pazienti dopo la terapia. I ) , : D I C A Z I O N IP E R I L P R O G R A M MA A S SI S T E N Z I A L E . Aldo Lupo I. Prevenzionesecondariadei tumori femminili DecletoLcgge2 Aplilc 1996n. 178 Art. 1-GuardiaMedica, servizi di emergenzae territoriali l. Fino al completamento sul tcrritorionazionalcdei servizidi cmergenzadi cui al dccrctodel Prcsidentc dellaRcpubblica27 marzo 1992.pubblicatonella CazzcttaUff icialc n. 76 del 3l marzo 1992,ed alla del'iniz-ionc di nuovi nrodclliorgnnizzativi della medicinagenerale.le unità sanitariclocali c le aziende ospedaliere. in derogaa quantoprevistodall'art.8 del decreto lcgislativo30dicembrc| 992.n. 502.csuccessivcrnodificazioni, peri servizidi guardiarnedica.di emer-senza c tcrritoriali,di cui ai decretidel Presidente dclla Repubblica25 gennaioI 99 I . n. 4 I , c l 4 f e b b r a i o1 9 9 2n. . 2 1 8 .u t i l i z z a n iom c d i c d i i g u a r d i am e d i c a convenzionati con il Serviziosanitarionazionalc ai sensidell'articolo48 dellalegge23 dicembre1978.N. 833,e i sostitutialla datadi entratain vigoredel presente dccreto.lino allaattribuzione dellc titolalietàdcllc zonecalential 3 l diccrnbre1994,a cui giornidallamedesile regionidevonoprovvcdcrccntlo sessanta rnadata;le regionipotrannoaltlcsìutilizzarc,successivamentc alla datadi cntratain vigolc dcl prescntcdecreto.altri sostituti rcsi necessari dallc carcnzcin particolariarnbititcrritoriali.Lc regionia statutospecialcc le plovinceautonomeche non utilizzanocontributidello Statonossonoorganizzare scrvizidi guardia medicacon plopric nornrc. 2. Per I'accesso allc funzionidi rnedicodi medicinagenerale del Serviziosanitarionazionalci requisitiplevistidalle normevig e n t iq u a ì id i r i t t i a c q u i s i tsi o n oc q u i p o l l e n tai l l ' a t t c s t adt oi c u i all'articolo 2 d e l d e c r c t ol c g i s l a t i v o8 a g o s t o1 9 91 . n . 2 5 6 . A i rnediciche hannosupcratoil corsodi lbrmazionespccificain rnedicinageneralcdi cui ul dccrctolcgislativon. 256 dcl l99l viene riconosciutoun adccuatoounteccioin scdc di rinnovir convcnzionalc. Premessa I documentiapprovatiil 13.10.1995 dallaCommissione OncologicaNazionale,riguardanti le linee guida per lo sviluppodi programmiregionalidi prevenzione secondariadel ca. della mammella e del ca. della cerviceuterina,individuanoconprecisione, tra I'altro, il ruolo del Medico Generale attribuendoglila piena responsabilitàper quanto riguarda I'informazione e I'educazionesanitaria;tale compito risulta esseredi particolareimportanzatenutocontocheuno dei requisiti fondamentaliper il successodi un programmadi screeningè rappresentato dall'adesionedella popolazione al programmastesso. I programmidi screeningdei tumori femminili sono, allo statoattuale,gli unici programmidi prevenzione secondaria(diagnosiprecoce)sui quali vi sia,a livello scientifico, il consensonecessarioal trasferimento nellaassistenza. Programmidi screeningdi elevataqualitàconsentono di: a. ridurre la mortalitàper ca. della mammellae I'incidenzadel ca. invasivo della cerviceuterina; b. toglieredallelistedi attesale donnecheeseguono il FOM[WG tempi di attesa test a scopopreventivo,consentendo più brevi per i casi che eseguonoil test a scopo diagnostico; c. offrire alla popolazionesanatestdi screeningsottoposti a controlli di qualitàper lidurre al minimo sia i falsi positivi che i falsi negativi. c. d. e. Impegno formativo Per fornire risposteadeguateed omogeneealle informazioni richiestedzrlledonne ed essercerti che il programmadi screenin-g rispettigli indicatoridi qualità prevedere per i Medici Generali richiesti,è necessario una formazione adeguata,r ealtzzatalocalmente. A questopropositola S.I.M.G. ha messoa puntoLln pacchettodidattico sll ca. della mammellae della cervice uterina, sperimentatinel Corso Master per Animatoritenutosia Firenzedal l5 al l8 marzo 1996 il corso prevede2 sessionidi 4 ore ciascunaper la mammellaed I di 4 oreper la cervice,ed il contributo di 1 espertoper ogni sessione. Si suggerisceI'organizzazionedi Corsi Master per Animatori di formazione a livello Regionale,a cui partecipiun Animatorepel ogniAziendaUSL, indicato dallaFIMMG e dallaSIMG; egli avlebbeil compito di far parte del Comitato organrzzatrvolocale del la formazioprogrammadi screening,e di organrzzaÍe al programma. neperi Medici Generalicheaderiscono Icompiti delMMG possonoesselecosìschematizzati'. a. b. Informazione generale alle proprie assistite (postere pieghevolida esporrein studio,informazionigeneralifornitedal Medicoe dal personale di studio). Correzionedelle liste delleassistitecheverranno invitatea sottoporsial testdo screening(paptra i 25 testtriennaleperle donnedi etàcompresa ed i 65 anni,mammografiabiennaleperle donne trai 50 edi 69 anni);la correzione di etàcompresa può riguardaresia i criteri di eligibilitzì(es.: esclusionedelle donne giàrliconosciuteaffette di pazinti dallapatologiaoggettodelloscreening, che i dati di vita, etc.), aspettativzì con breve anagrafici(decessorecente,cambiodi medico, variazioni di indtrzzo, eilori di varia natLlra, etc.),a secondadelle realtzìlocali (nel progetto pilota SIMG/AIRC I'interventodel MMG a Fi- renzeha modificatole liste nellamisuradell'81. a Caltanissetta del 25Vo). Firma della lettera di invito (la sola firna aumental' adesionedel57o). Informazione individuale alle donne risultatc' dubbieo positiveal testdi screening Ulteriore informazione alle donne che non rispondonoal primo invito (recuperodelle nonresponders) Livelli di partecipazione La CommissioneOncologicaNazionaleraccomand;.r I'istituzionedi CommissioniOncologicheRegionali. o di analoghiorganitecnicidi consulenza,e diprevedcre la partecipazione di un MMG esperto.Nel documento finale della 2" CongressConferenceEuropea sul ruolo del MMG nei programmidi screeningsi raccomandache un MMG faccia parte sin dall'inizio dei Comitati locali in qualitàdi membroesperto,al fine di favorirela partecipazionedei Medici, programmarela formazione,individuare i problemi organizzativie le possibilisoluzioni. Modalità di erogazionedei compensi Incentivi economici: nei programmi di screeningdel modalità Nord Europasonoprevistesostanzialmente2 di incentivazione economicaper i MMG, alle quali si può fare riferimentoper la situazioneitaliana: Forfettaria: vieneerogataai Medici generaliparL tecipantiall'inizio del programmaed impegnail Medico nei punti a+b+c+d+formazioneobbligatoria e gratuita;ai Medici viene inoltre fornito il materiale da uttlizzare nella sala d'attesa.Nel calcolarela somma di incentivazioneva tenuto conto del tempo impiegatonella correzionedelle liste. del carico di lavoro in termini di contatti indottidalmaterialeespostoin salad'attesae dalla firma della letteradi invito, dai contatti indotti ancheda quelle donneche non siano invitatea partecipareal progammadi screening(ad es. le donnedi età compresatla i 40 ed i 50 aa.,la cui partecipazione al programnta di screening mammograficonon è prevista). 2. A risultato raggiunto: si prevede una aggiuntivaperi Medici le cui assiincentivazione stiteaderiscanoal programmain misurasuperiore FIIMMG TV alla media (nei pochi pro-erammi sinoraattivati senzala partecipazionestrLìtturata dei Medici Generali,la mediaitalianadi adesionesi aggira intornoal 50-60Vo) oneandrebbe ; taleincentivazi calcolatain misuraproporzionale allapercentuale di adesione;il calcolo dell'incentivotiene conto del numero delle assistitedi ogni medico chevengonoinvitatea sottoporsial test,variabile al variaredel numerodi assistitiin carico. Nel corsodella Conferenzaèemersoche: a. Opzíoni In alcunerealtàlocali potrebberoesseresperimentate modalitàdi partecipazionedel MMG a programmidi screeningdei tumori femminili che prevedano: a.l'esecuzionedel prelievoper il pap testnellostudio del MMG da partedi personaleappositamente addestrato;tale modalitàpotrebberisponderead esigenze organrzzatrve delle aziendeUSL in quelle Regioni in cui non sonostateattivatestrLlttureterlitoriali (distretti, consultorietc.).In tal casoil Medicomettea disposizionela strutturaed il serviziodi prenotazione. b. I'impegno del MMG già nel primo invito delle donneoggettodello screeningmammografico(il pri"classica"avvieneper mo invito nella organtzzazione lettera);le donnecontattate dal medico(opportunisticamentequandosi presentano in studio),si presentano nel suo studiosu appuntanento,r'icevonole informazioni del caso ed una visita senologicae, qualora accettino di aderire al programma,ricevono anche l'appuntamentoper la mammografia;tale modalità comportaun maggioreimpegnooÍg nrzz tlo per il per le Programma ( disponibilità di appLrntamenti per proprie poi mammografiache il MG utilizza le pazienti ) ed un carico di lavoro pali a ctca 4 ore la modalisettimanaper un MG con 1.500scelte;questa nel Programmadi screening di Modetà,sperimentata na, ha pemressodi ottenele Lrnanotevole adesione (92Vo,dati preliminari)ed un esplicitogradimentoda partedelle donne. 2. Follow up dei Pazienti dopo la terapia. Premessa La ConsensusConferencedi Bari (ottobre1994)sul follow up del ca.dellamammella,organizzatanell'ambito del progettoACRO (applicazioniclinichedella ricercaoncologica) del CNR, si è conclusacon un di indirizzodellaGiuria(vediRivistaSIMG documento n . 1 0 ,1 9 9 4) . b. c. d. il follow up del ca. della mammella basatosu accertamentistrumentaliprogrammati,pur realizzandoin alcunicasiun anticipodella diagnosi di metastasi, non consentecon le terapieattualmente disponibili di ottenereuna riduzione di mortalità nè di migliorare la qualità della vita dellePazienti.Inoltre,nellaattualepraticaclinica vengonorichiestidi routineaccertamentiprivi di ogni indicazione. E' invece dimostrataI'utilità di programmare accertamentiperiodici (mammografia)utili ad anticiparela diagnosidircventualirecidivelocali o di secondotumore l'esecuzionedi un elevatonumerodi accertamenti ogni annoè fontedi notevoleansianell epazienti, e di notevolicostiin termini di spostamentie di giornatedi lavoropersedallepazientie/odai loro familiari il costodi tali accertamentisi aggiraintorno ai 15 - 40 miliardi di lire / anno la richiestadi tali accertamentiallunsale liste di attesa Inoltrele frequenticonsulenzespecialisticheprogrammatein personein assenzadi sintomi al solo scopodi prenderevisionedegli esiti degli accertamentirappresentanoun notevolecarico di lavoro per le strutturedi secondolivello, già intasatedalle richiestedi prestazioni veramentespecialistiche(definizionediagnostica, stadiazione,somministrazionedi chemioterapiain DH, etc.). Attualmente le pazienti in follow up per ca. della mammellain Italia sono circa 200.000ed ogni anno circa 10.000- 15.000nuovi casi vengonoavviati a proceduredi follow up. In alcuneUnità Operativedi Oncologia Medica del Veneto è stato calcolato che il 20Vo dei contatti è costituitodalle Pazientiin follow up per ca. della mammella; alcuni dei Primari di tali Unità hanno informalmentecontattatoalcuni Medici Generaliper saggiarela loro disponibilitàa seguirequestePazienti. E' opportunoevitarechequestamole di lavoro ricada sullaMedicinaGeneralenell'ambitodi iniziativelocali non definite,senzala definizionedi linee guida regionali,ed al di fuori della trattativaregionale. può essereriservatainizialmenTale sperimentazione FIMING TV A N N OV . N 2 te alle pazienticon diagnosidi Ca. dellamammellao del colon-retto,poichèper qtresteduepatologieesiste un sufficienteconsenso sullaopportunitàdi follow up prevalentemente clinici. E' necessarioplevedereil rispetto dei desideridei pazientidato che, soprattuttonel primo anno dopo la terapia,molti si sentonorarssicurati dallaesecuzione di accertamenti peliodici. Obiettivi del Follow up in Medicina Generale a. b. c, d. e. Evitare a personesaneinutili accertamenti, fonte perdita prevedere di ansiae cli di tempo; invecela visitamedicaperiodica(necessaria perdiagnosticareeventualirecidivelocali, checon opportuni trattamentipossonoguarire,per diagnosticare eventualiripresedi malattiain sedemetastatica, per gli importanti contenutirelazionali), gli accertamenti necessarie la possibilitzì per i pazienfrdi discutelnei risultaticon il proplio Medico, sapendoconunquecheegli è in contattocon la strutturadi riferimentoovepotr'àessereattivata una consulenzain casodi necessità. Ridulle pel le aziendeUSL i costi inutili del follow up riducendoil numeródegli accertamenti e delle consulenzespecialistiche. Ridurrele listedi attesapel gli acceltamenti e per le consulenzespecialistiche. Restituireal MedicoGenelaleil ruoloclinicoche gli compete,riconoscendouna incentivazione economicaai medicicherealmenteconduconoil follow up seconclo le indicazionistabilite. per Restituireagli Specialistiil temponecessario erogareprestazionidi realenatllrzì specialistica. Impegno formativo Vedi impegnoformatìvodel cap.1 Livelli di partecipazione E' opportunochele lineeguidadel follow up vengano elaboratea livello regionale,da parte di un organo tecnicoche plevedala paltecipzrzione di r,rnMedico Generaleespefio. Modalità di erogazionedei compensi Per i Medici GeneralicheintendonoessereresDonsa- bili dei controlli periodicidi questiPazienti,_sliAccordi Regionalipotrebberoprevedereun incentivoeconomico adeguatoqualorail Medico si impegni a: a. parteciparead un corsodi formazioneobbli-eatol'io e gratulto; b. gestireil follow up clinico e prescrivelesolo _sli accefiamentidiagnosticieventualmente previstidalle linee guida elaboratea livello regionale; c. inviarei Pazienticon diagnosisospetta,o certa.di ripresadi malattiaalla strutturaspecialisticadi rif-erimento ( di solito ove il pazienteè statocurzìto) d. compilareannualmente una schedaprestampata in triplicecopia,con la descrizione ed il risultatodella visitamedicae degli accertamenti diagnosticieseguiti; una copia rimaneal Medico, una va inviata alla strr,rtturaspecialisticaper il ritorno dei dati (necessario permonitorareI'efficaciadellaterapia). una alla Azienda USL per la certificazionedell' avvenutaprestazione. 3. Assistenzedomiciliare ai malqti terminali Premessa L' introduzionedellaretribuzionea tariffa delleprestazioni ospedalieresecondoi parametri introdotti dal sistemabasatosui DRG favoriràin tempi brevi unit maggioledeospedalizzazione di quei malati di cancro per i quali è possibileadottareesclusivamente cure palliative,mirate cioè a daresollievo ai sintomi. Taleaccelerazione del processodi deospedahzzazione si incontracon la lenta ma progressivacrescitadella domandadi cure domiciliari; tale aumento è già percepibileperi pazientranziani,soprattlrtto nellecittà medio-piccole e in quelleareedel Paeseove vi è stato un costantesviluppodell'assistenza territoliale. Nel casodei malatidi cancrovannotentrtiin considerazionetre elementipeculiari: . la breveaspettativa di vita ( in media4 mesi) . I'elevatoimpattoemotivo,tipico di questamalattia, nei pazientie nei familiari. . la maggiorerichiestadi prestazionisanitalierispetto ai malatinormalmenteseguitiin A.D.I. Qualechesiail modellodi A.D. operantenellediverse realtàvaevidenziato e ribaditochela sedeorgantzzatla dell' Assistenza Domiciliareè il Distretto,in quantola è il ten'itorio, sedein cui vengonoerogatele prestazioni FIIWMGTV A N N OV - N . 2 non I'ospedale. Sullabasedi taleaffermazionediventaperaltrodiffic i l e p r o p o r r e u n u n i c o n - r o d e l l or i g i d a m e n t e sperimentabilenelle diverse Re_eioni, in quanto lo sviluppo dell' assistenzaten'itorialeè avvenutoin manieraalquantodiversificata. AlcuneRegioniinoltre hannogià avviatonegli scorsianni dei programmidi A.D. per malati oncolo-qici terminali,ed anchequesti programmiappaionosensibilnentediversitra loro. In generalevanno evitate organizzazionit'verticalitt in basealle quali per o,enipatologiasi immaginano diverseproiezionidell'ospedale sul territorio;si devono bensìdefinireuna seriedi prestazionidi Medicina (veditab.I ), e di supporti Generaleedinfermieristiche da parte dei servizi sociali e del volontariato( vedi tabella) che devonopoteressereerogatea livello di Distretto,con il MedicoGeneraleresponsabile clinico delcasoe responsabile delcoordinamento dell'equipe, ed il responsabiledi Distrettoche sovraintende agli aspetti olganrzzatrvie di verifica, studiandoinoltre modelli flessibili ed efficienti di integrazionecon le competenze specialistiche. Nel casodell'oncologiaunaunità funzionalespeciadell'ospedale dovrebbe: listicacostituitada personale impegnoclinico,elaborare a. nei casidi particolare prima della dinissioneun programmain colladi borazionecon il MMG ed il Responsabile distretto. ambulatoriali, fornireconsulenze(telefoniche, b. domiciliari ) sr,rrichiesta del MMG in caso dicomplicazioni c. accogliereil pazientein ospedalequalora si necessari ricoveri,i qualidovrebbero rendessero avveniresecondocanali preferenziali,evitando I'accessoal ProntoSoccorsoe lo smistamento nei vari repartidi degenzasullabasedelsintomo; un ricovero casualeinfatti interromperebbela il paziente esponendo continuitàdell'assistenza abbandono. o di al rischiodi accanimento d. In casodi non disponibilitàdel MMG, Unità di o curepalliativecostituitein ambitoospedaliero di volontariatopossonoessereresponsabili dell'A.D. del parziente. Impegno formativo Il particolareimpegno clinico che I' A.D. ai malati Tab. I ASSISTENZA DOMICILIARE CURE PALLIATIVE AI MALATI ONCOLOGICI PRESTAZIONI ESEGUIBILI A DOMICILIO MEDICHE PRIMA VISITA E VISITE DI CONTROLLO- TERAPIA E N D O V E N O S A/ I N T R A R T E R I O S A. N U T R I Z I O N E - ME. PARENTERALE / ENTERALE- EMOTRASFUSIONI - SONDINONASOCASTRICO DICAZIONICOMPLESSE P A R A / T O R A C E N T E S-I T E R A P I A D E L D O L O R E . CATETERISMO VESCICALE- EDUCAZIONESOCIO/ SANITARIA INFERMIERISTICHE - PRELIEVIPER ESAMI DI VISITA INFERMIERISTICA - FLEBOCLISI - GESTIOLABORATORIO. MEDICAZIONI NE DI CATETEREVENOSOCENTRALE- CAMBIO DI CATETERI- CLISTERI- ASSISTENZAALLA PERSONAEDUCAZIONE SOCIO/ SANITARIA oncologiciterminali può richiedere,così come la necessitàdi integrarele competenzedella Medicina Generale all' interno di una equipe multidisciplinare, richiedonocertamenteun impegnoformativo adeguato, obbligatorioperi Medici chesi impegnanoin questa attività; dopo una fase formativa iniziale si possono prevedereiniziative di formazionelocali su temi specifici che rispondanoai bisogni che emergono nel corsodella praticaclinica. Esistonogia' esperienzeregionali di formazionesperimentate,alle quali la S.I.M.G. nazionaleaffiancherà un pacchettodidatticonel corsodel 1996. I programmidi A.D. ai malati di cancroin faseterminale dovrebberoaverecaratteresperimentaleper un arco di tempo (3 anni ?), e dovrebberoesserestabiliti a priori gli indicatoridi qualitànecessaria monitorare il programma. Livelli di partecipazione Il programmadi A.D. dovrebbeesseredefinito in sede tecnicaa livello regionale,e la suaelaborazionedeve prevedereil contributo di Medici Generali esperti; I'attuazionedel programmaa livello di USL verra' definita e monitorata da un gruppo di lavoro interdisciplinareal qualedevonoparteciparedei Medici Generali. F[[WMG Tab.2 ASSISTENZA DOMICILIARE CURE PALLIATIVE AI MALATI ONCOLOGICI GUARDIA MEDICA: VISITEDOMICILIARIURGENTI FESTIVEE NOT'TURNE PSICOLOGO:FORMAZIONE/ SOSTECNO ALL' EQUIPE INTERVENTIAL BISOCNOSUPAZ.O FAMILIARI A S S I S T . S O C I A L EI:M M E D I A T A D I S P O N I B I L I T AD. I AUSILII (LE1-TI. CARROZZINE. UFF.USLPANNOLONI, E T C .- E S E N Z I O N I T I C K E- T S O S T E G N I E C O N O MIIN C-I TEGRATIVIETC.) - DISBRIGO VOLONTARIATO: VISITEDI SOSTEGNO - ASSISTENZA PRATICHE- AIUTO DOMESTICO ALLA PERSONA FARMACIA USI,: FARMACI PARENTERALE/ ENTERALE NUTRIZIONE CENTRITRASF.:SANCUEED EMODERIVATI SPECIALISTI: PROCRAMMI CONSULENZE - CONTINUITA'ASSI. DOMICILIARIE TELEFONICHE STENZIALEIN OSPEDALE Modalità di erogazionedei compensi Le modalitàpossonoesserediversè. Si puòprevedereun modellosimile eìquelloattualmente previstoper I'ADI, integratoda una incentivazione iniziale(ades.in EmiliaRomagnaal momentodell'attivazionedi un progrzìmmadi A.D. per cllre palliative a malati oncologiciviene riconosciutoal MMG il corrispettivoeconomicodi 6 accessiADI ); alcuni ulteriormentetale modalità consiglianodi inte-qrare per gli interventidi conunaretribuzionea prestazione particolareimpegno' Mauriziocancian L'indagine svolta tra gli iscritti di Treviso vede attualmente come prioritari per la trattativa regionale i progetti obiettivi - Assistenza agli anziani - Assistenzaai malationcologici - Educazione sanitariae promozionedella salute - Assistenzaai malatimentali.AIDS e tossicodipendenti. Assistenzadomiciliareal pazienteoncologicoterminale Art. 70, comma 1, puntod: "assistenza domiciliareai pazientioncologiciin fase terminale,anchein fase sperimentalecon particolareriguardoalle cure palliative;" Art. 70, comma2, puntob:"attività di prevenzioneindividuale e su gruppi di popolazione,in particolare contro i rischi oncologici(utero,seno,colonretto,melanoma, ecc.), metabolici e cardiovascolari,anchemedianterichiamo periodicodelle personesane." Per affrontare correttamenteil tema dell'assistenza domiciliare al pazienteoncologicoterminaleoccorre chiarirein modo certo alcuni aspetti: I - gli operatoriaddetti- Medico di Famiglia in primo luogo - devono disporre di tutta la documentazione relativaal tipo di terapiee agli accertamentipraticatial pazientenella fase"pre terminale". Il pazienteoncologico giunge alla "fase terminale" dopo una storia - assaidololosa e sofferta - sovente vissutain buonapartein strutturedi ricovero(anchese solo per day hospital):questastoria si componedi accertamenti clinico strumentali,terapiemediche,chirurgiche,radianti. All'atto della richiestadi attivazionedell'assistenza domiciliare,devonoesseredisponibilitutti gli elementi di questastoria:esamistrumentalie terapiepraticate. La condizionedi pazienteoncologicoterminaledeve essere- per quantopossibile- oggettivata;tale stato implica: unostadioin cui nonè più possibilepraticareragione(chemio, volmenteterapiespecificheantineoplastiche radiantio chirurgiche); la necessitàdi terapie di supporto (cure palliative) miranti a migliorare la qualità del residuoperiodo di vlta. Può apparirebanalepuntualizzarequesti aspetti;ma I'arruolamentodel pazienteè una fase determinante nellariuscitadel progetto. FIMMG TV A N N OV - N . 2 E' evidentecheunabuonacooperazione conle strutture che hannoin precedenza gestitola situazionedel pazientesemplificadi molto I'acquisizionedi tuttele informazioninecesserrie nellafaseiniziale. f la strutturapubblicadevefbrniretuttoil supportoin personalee mezzi - necessarioper il buon fine dell'attività. Accanto alla figura del medico di medicinagenerale devonoesserepresentidiversispecialisti(anestesista, s p e c i a l i s t an e l l a n n t r i z i o n e p a r e n t e r a l et o t a l e , oncologo),nonchéadeguatosupportoparamedico. Se l ' o r g a n i c o f o s s e i n a d e g u a t o- i n n a n z i t u t t o - allenecessità qualitativamente del servizio,lostesso sarebbedestinato a fallire in breve tempo. Ciò si tradurrebbe in una perditaseccadi fondi. Altresì è ovvio che I'avvio del serviziopresentaun costoche va valutzrtoalla streguadi un investimento: nelmomentoin cui si investeperriduueun'altraspesa non si possonocogliere immediatamentei benefici dell'iniziativa. 3 - I'avvio dellaprestazione deveesseretempestivo. Qlrestoaspettoè qualificante:I'attesa- tra la richiesta di assistenza, e I'inizio dellastessa- deveessereentro le 12 ore. AttivazionedelI' assistenza Domanda La domandadi attivazionedell'assistenza al paziente oncologicoterminalepotrzìesserepresentata: dalla strutturache dimetteil paziente dal pazientestessoo da suoi familiali direttamente dal medicodi famiglia In ogni casoper poterattivaretuttalzrplocedulasarà necessario I'assensodel medicodi famigliadell'assistlto. La domandadovr'àesserecompletadi tuttigli elementi clinici già citati;inoltredallastessadomandasi dovlzì cvincerequaletipo di supportola famigliapotràfornile al paziente. Occorreinfatti licoldzrrechenessunaformadi assistenza domiciliareè possibilesenzzìun valido supporto familiare. CommissioneUSL Qualunquesia la provenienzaclelladomandadi Assistenzaal PazienteOncologicoTerminale,questadovriì esseleesaminatada un'appositacommissionedella USL. Di questacommissionefaunno pafte: il medico USL responsabiledel Centro Assistenza Domiciliare (o altro medico del centro presceltodal dirigentedello stesso) il medicodi famigliadell'assistito medicooncologo(USL) specialistain terapiadel dolore (USL) specialistain nutrizioneparenterale(USL) infermiereprofessionale(USL) (Servizidi assistenza socialedel Comuneo Circoscrizione)? Compito della Commissionedi Valutazione(o Unità Valutativa) saràidentificareil tipo di prestazioninecessarieal paziente e la cadenza degh accessidel medico di famiglia, infermiere,e per particolari esigenzedei medici specialisti. Si configura così un piano di lavoro personalizzato, costruitoattornoalle esigenzedi quello specificopaziente.Talepianoandràsoggettoa momentidi verifica attivabili a richiestadi qualunquecomponentedella commissione,oppuresu domandadella famiglia delI'assistito.Nella evoluzionedella situazionebisogna prevederela necessitàdi aggiustamentia quantoconcordatoall'inizio. Chi segnalala necessitàdi variareil pianodeveancheindicareil caratteredi urgenzadi tale variazione:in casodi bisognooccorreràfornire rispostenelle24 ore. E' da valutareI'opportunitàchela composizione della CommissioneValutativasia dinamica;ovveroche il Responsabiledel Centro sulla basedella documentazionepresentata con la domandadi attivazionedell'assistenzadecida quali figure professionaliconvocare nellesedutedi valutazione. Tuttavia- a prescindereda questoaspetto- deveessere garantitala disponibilitàdelle figure professionalicitate. Personale La USL cheattivaun Serviziodi Assistenza Domiciliare al PazienteOncologico Terminale deve garantile la disponibilitàdel personalenecessario, nei tempiidonei a garantirel'utilità dell'intervento. In questasedenon interessase trattasi di personale dipendenteo a contrattodi convenzioneo quel chesia. Occorresiachiaroche- una volta attivataI'assistenza - tra la richiestadi unaprestazione- dapartedel medico di famiglia - e la sua effettuazione,non devono trascorrerepiù di 24 ore.E questoper tutte le figure necessarie. FIMMG TV A N N OV - N . 2 Doverattivareun ricoveroperchési rendeindisponibile il supportodi uno degli specialistiprevistisi traducetra I'altro anchein una perditaeconomica. Parimenti - per lo stessomotivo di tempestivitàe - È da ipotizzareancheforme continuitàassistenziale di collaborazionecon Colleghi non inseriti. Qualepersonaledeve fornire la USL? Infermieristico Medico SpecialistaOncologo Medico Specialistain Nutrizione ParenteraleTotale Medico SpecialistaAnestesista Medico Specialistain Chirurgia Schedasanitaria Al domiciliodelpazientedeveesseretenutauna"Scheda Sanitaria",recante: - tutti i fondamentalidati anamnesticidel paziente,sia in relazionealla patologiaper la quale si è richiesta I' attivazionedell'assistenzadomiciliare.sia relativaa qualunquealtra patologiadi rilievo; - la descrizionedel piano di interventoconcordatoper la situazionedi pazienteoncologicoterminale; - la terapiain atto e le suevariàzioni. Qualunqueoperatoresanitariosi rechi al domicilio del pazienteed effettui una qualsiasiprestazioneÈ tenuto all'aggiornamentodi tale scheda. Compiti del medicodi famiglia - preferibilmenteè colui che attiva I'assistenza domiciliareper il propriopazienteterminale; - partecipaalla stesuradel piano di intervento - verifica - nella cadenzaconcordata- le condizioni clinichedel paziente - verificacostantemente - adogniaccesso - il sussistere dellecondizionicheconsentono I' assistenza domiciliare (attivitàdellafamiglia;attivitàdel personale USL) Di fatto il Medico di Famigliaè il responsabile unico dell'attuazionedel piano di assistenza domiciliareal pazienteneoplastico terminale;nellosvolgimentodella propria funzione clinica dovrzìfungere anche da supervisoree attivatore- pel il tramitedellaUSL - degli interventidelle altre figure professionali. Frequenzadegli accessidel Medico di Famiglia La frequenzadell'accesso delmedicodi famigliapotrà variareda un minimo di due accessia settimana,fino ad un accessogiornaliero. Al variare delle condizioni cliniche del pazientequalorasi rendessenecessarioun controllopiù frequentedi quello concordato- il Medico di famiglia lo notificheràal MedicodellaUSL responsabile dell'assistenzadomiciliare,che dovrà dareil proprio parere entro le 24 ore dal recepimentodella domanda.Per questo- e perogni altracomunicazione conla USL - si auspicapotercontaresu lineeFAX dedicate. L' attivazionedi un programmadi assistenzadomicili are non esimeil medicodi famigliadall'obbligodi effettuare visite domiciliari non concordatenel piano di intervento. puntualee tempestiAl fine di garantireun'assistenza va, saràbeneprevedereun'associazione ad hoc di più medici di famiglia, impegnati nell'assistenzaaI pazienteoncolosicoterminale. Rapporticon la "Continuità Assistenziale" La schedasanitariarappresentauno strumentodi collegamentotra tutti gli operatori- chein diversimomenti dellagiornata- sonochiamatiad assistereil paziente. Specialmentequalora il paziente dovessericorrere all'assistenzadel servizio di Guardia medica. una schedacorrettamente tenutasi può rilevaredi notevole utilità. Saràmolto importantemotivarei colleghi addettidel serviziodellacontinuitàassistenziale circaI' importanza dell'assistenza domiciliareal pazienteneoplastico terminale. Poichénei giorni festivi non sarebbepossibileerogare il servizioda partedel medicodi famiglia, si dovrebbe prevedereche il Servizio di Continuità assistenziale disponesse dell'elencodei pazientipostiin assistenza programmata,con cadenzaquotidiana,e provvedesse - alle stessecondizioni economichedel medico di famiglia - ad effettuareI'accesso. Inoltre si dovrebbeprevedereun incentivo ad hoc per le visite urgenti- non programmate- praticatea beneficio dei pazientiposti in assistenzaprogrammata. E' da riflettere che gestire sul territorio pazienti neoplasticiterminali va ad aggravareil lavoro di tutti gli operatori;nelleesperienzegià fatte,I'anello debole della catenapareessereproprio il servizio di guardia notturnae festiva. E' ovvio che un operatorenon motivato, di fronte ad una situazionegravee onerosa,sia spintoa soluzioni e quindi attivi semplici e sicure(professionalmente), -\ ..è- FIIWMG TV A N N OV - N , 2 un ricovero. Perciò anche qr"restioperatoridevono incentivati. c'sSere adeguatamente PREMIO LETTERARIO ú///dtbúfui Compiti del ServizioUSL \elle USL oggi già esistonoi Centriper I'Assistenza Domiciliare;usualmente i CAD gestiscono I'assistenza DomiciliareProgranmata,soventecon l'aggiunta di prestazioniintegrativeper I'areadell'handicap. \{i sembralogicocheI' assistenza alpazienteoncologico terminalevadaaffidataagli stessiCentridi Assistenza Domicialrecui I'organizzazionedel Selvizio:identificare tutte le professionalitànecessariealla corretta gestionee garantirnela disponibilità. organizzarel'accoglienzadellarichiestae la valutazione velocedella stessa. rttivare le figure diversedal medicodi famiglia. gestiredinamicamentele situazioni:verificheperiodichesui casiin gestione. pianificareI' attività. I' attivitàsvolta. documentare E' importanteche il Dirigente del Centroeffettui una eestioneattentadellerisolse:occorreevitaredi assumerein caricopiùrcasidi quantisianocompiutamente gestibiliin relazioneall'organicodisponibile. . ,.à rormazloneol trqulpe Le competenzenecessariea gestire idonee cure palliative sono molteplici. Occorreintegrazioneed i nterazionedi plofessionalità. che si costruiscauno spirito E altresìindispensabile di team tra i partecipantiad nn progettodi assistenza domicilialeal pazienteneoplasticoterminale. I diversiopelatorisi clevonoconosceree devonoconoumanee professionali. scerele reciprochepotenzialità La formazione rappresentaLtn ottimo momento per (lttenerequestolisultato. Là dove una USL attivi I'assistenzadomiciliareal il plimo passoda compieresarà pazienteneoplastico, un'iniziativaformativa che coinvolgail Medico di coinvolti. Famiglia,gli specialistiUSL edi paramedici Oltrea forniremaggioristrumenticulturalie professioadidentificareciò nali,questafasesaràntileperetiutare si potràfare in un datoterritorio. chelealisticamente PierluigiDi Benedetto 1) Il premiodi Lire 3.000.000,unico e divisibile,sarà assegnatoa un racconto inedito in lingua italiana dedicato alla figura del medico di fiducia, al suo rapportoprofessionalee alla suaumanità. 2) Altri riconoscimentisarannoassegnatiagli autori segnalati. 3) La partecipazioneè aperta a tutti gli autori, che potrannopresentareun solo racconto.Ogni copia (in tutto dieci copie)dovràesserefirmata in calcee corredatadi nome,cognome,rndtrrzzoe recapitotelefonico dell'autore 4) I dattiloscritti non sarannorestituiti e dovranno pervenireentroe non oltre il 30 giugno 1996pressola Segreteriadel Premio: F.I. M. M. G. Piazza della Vittoria, 12120 L6T2LGENOVA (Tel. 010/589891-Fax 0L0/5647 58) 5) La premiazione si svolgerà in luogo e data da definirsi, previa tempestivacomunicazionediretta e attraversocomunicatistamDa. 6) Il raccontovincitore e i racconti segnalatisaranno pubblicatiin antologiaa cura dell'organizzazionedel Premio. 7) Tutti i racconti pervenuti entrerannoa far parte dell'Archivio LetterarioNazionalesul Medico di Medicina Generaleintitolato al Dr. Mario Boni. F[MMG PREMIO'OMARIO BONI'' Anno 1996 La FederazioneItalianaMedici di MedicinaGeneraleperonorare la memoriadel Dott. MARIO BONI SegretarioGeneraleNazionaledellaF. I. M. M. G. , ha istituìtoun premio annualeriservato ai mediciiscrittiagli albi dei medicie chirurghidi tuttaItalia,con non più di sei anni di anzianitàdi laurea. La consegnadel Premio avverrà durante il CongressoNazion a l ed e l l a F . I . M . M . G . . Art.l - Il premiodi f. 5.000.000(cinquemilioni)vieneassegnato perI'attivitàscientificadocumentata conpubblicazioni svoltenel campodellamedicinagenerale. Art.2 - Non possonoessereammessial concorso,e decadono automaticamente dallaeventualevincita,i sanitariche,in contrasto con quantodichiaratonelladomanda,risultinodipendentidi pubblicheamministrazioni o di altri enti pubblici. Art.3 - Perla partecipazione al concorsoè necessario il possesso dei seguentirequisiti:a) cittadinanza italiana;b) laureain medicina e chirulgia,conscguitada non oltrc sei anni; c) iscrizione all'Albo professionale. I lequisitidebbonoesserepresentati alla datadi scadenza del telrnineutileper la plesentazione del Iavoro. Art. 4 - GIi aspirantial plcmio dovlannof'arpervenirea: Premio "MARIO BONI" - FIMMG - via Prenestina,216ROMA, tel. 06121104276, domandain carrasempliceredatta sullabasedello schernasottotiportatoe le pubblicazionientroe non oltre il l5 giu-qno1996. Le domandedi ammissionedevonoessereprodotteesclusivamentea mezzodi raccomandata con avvisodi ricevimento. Gli aspiranti,oltrc allc gcneralità(nome,cognome,data,luogodi nascitae luogodi residenza) debbonodichiarare, sottola propria responsabilità, di noncsscrcdipendentidi pubblicheamministraz i o n io d i a l t r i c n t i p u b b l i c i . A corredodelledornandeil concorrcntcdovràprodurre: autoritàaccademica con a) certificatorilasciatodallacompetente i voti riportati,nci singoliesamiunivelsitaried in quellodi laurea; b) certifìcatodi abilitazionecon relativovoto; c) titoli accademicidi studioc di serviziochel'aspiranteritenga i titoli di serviziosarannovalutatisoloseposteutileprescntarc; riori alla laurca; d ) p u b b l i c a z i o nl iig u a r d a n tl ia m a t e r i ad i c u i a l l ' a r t .l . i imassimaper A r t . 5 - L a C o n r m i s s i o n c , g i u r i dsitcaab i l i r iàc r i t e r d l a v a l u t a z i o ndei t i t o l ip r o d o t t d i a ic a n d i d a t i . di 100 A tal finc la Comrnissioneclisporràconrplessivamente punticosìripartiti:80 punti pel l'attivitàscientifìcadocumentata e di studio. da pubblicazioni;20 punti per i titoli accadenrici dichiarati A giudizio insindacabile della Commissioncsat'anno non idoneii candidatiai quali verràattribuitosuglielaboratia un punteggioinfèriorcal minimo di 60 sLr100. plocederàallalblmazionedellagraduatoria dei La Commissione c a n d i d a trii s u l t a n tvi i n c i t o l ie d i d o n e i . La graduatoria saràlbrmatasullabasedelpunteggiocomplessivo complessivo riportatodai sin-goliaspiranti:a palitàdi punteg-eio la preferenzaè determinatadal voto di laurea. Art. 6 - La Commissioneè compostada: - Prof. Carlo Cavallotti - Dott. Mario Falconi - Dott. Benito Meledandri- Prof. Marcello Negri - Dott. AntonioPanti. Art.7 - Al presentebandosaràdatala massimadiffusioneanche attraversole pubblicazionidegli Ordini e della stampamedica. Alla FIMMG - via Prenestina,216- 00176 Roma Il sottoscritto(cognomee nome)_nato a_ il _ residentea ln vra iscritto all'Albo dei Medici dell'Ordine Provincialedi rivolge istanzaper partecipareal Premio "Mario Boni". Il sottoscrittodichiara,inoltre,sottola propriaresponsabilità: a) di esserecittadino italiano; b) di goderedei dirini civili e politici; c) di non esseredipendentedi amministrazionistatalio di altri Enti pubblici Allega alla domandai seguentidocumentie le seguentipubblicazioni:_ Il sottoscrittoindìca, ai fini delle comunicazioni riguardanti il concorso. il seguenterecapito:via _ CAP _C ittà _ Tel. _ ( A u t e n t i c a a i s e n s i d e l l a l e g g e 4 / l /n6 8 Data_Firma | 5 o da funzionariodell'Ordine di appartenenza). Corso di aggiornamento in urologia e problemi della coppia Sala Riunioni - Ospedale Ca' Foncello TREVISO Giovedi 16 Maggio 1996 - ore 20,30 Sterilitàdi coppiae riproduzione assistita dott. A. Fandella - dott. G. Beltranrc - elott.M. Bucci - clott. C. Forestct Giovedì 23 Maggio 1996 - ore 20,30 Cistiti recidivanti dott. Luigi Faggiarto - dott. Giuseplte Tuccitîo - dott. Claudio Stefart Gíovedì 30 Maggio 1996 - ore 20,30 Impotenzae dísturbi sessuali tlott. Fratrco Merlo - dott. Mario Mattgano - Dott.ssrt B. M. Toppan Giovedì 6 Giugno 1996 - ore 20,30 Ematurie dott. E. Brtssi- dott. G. Massarti - dotî.sstt V. Scctntrt Medicaanticipata alleore19in tuttele USLdellaProvincia. Guardin