Echi Carige - Gruppo Carige

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Antonio Fazio in visita alla mostra delle monete
È stato il governatore della Banca D’Italia Antonio Fazio a visitare per primo la mostra di monete della collezione Carige, allestita al quindicesimo piano della sede.
Fazio infatti, a Genova in occasione del Forex, il forum nazionale degli operatori finanziari, ha incontrato alla Carige il presidente Giovanni Berneschi e il direttore generale Alfredo Sanguinetto, e ha avuto così modo di visitare in anteprima i 1400 pezzi d’oro e d’argento, di cui alcuni pezzi unici, dell’ex Repubblica marinara collezionati nel corso degli anni da Carige.
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Una ventina di scuole con centinaia di studenti e oltre
cinquemila persone a visitare la mostra delle monete,
aperta per due mesi nella sede della Carige, dal 24 febbraio al 24 aprile. 1400 “tessere” di storia raccontata
dai conii d’argento e d’oro, disposti in ordine cronologico a partire dal Medioevo, 1138, quando comincia l’attività della Zecca di Genova, grazie a un decreto dell’imperatore Corrado III, sino al 1814. Sono state esposte anche monete più recenti, tutte di proprietà della
Banca. “Un buon successo – dice Emilio Molinari, direttore Rapporti Esterni di Carige – nonostante la particolarità dell’iniziativa. Si sono dati appuntamento alla mostra non solo i numismatici, affascinati dalla storia delle monete di Genova, ma anche visitatori più profani, stranieri, genovesi che hanno voluto godersi il panorama dal 15esimo piano della Carige. Molti, secondo un sondaggio che abbiamo fatto, hanno apprezzato
la politica culturale della Banca nel promuovere eventi
volti a valorizzare la storia e l’arte di Genova”.
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Collezione numismatica dal 24 febbraio al 24 aprile
Folla al concerto di Accardo, omaggio della Carige alla città
Grande successo di pubblico e di critica al Carlo Felice, al concerto di Salvatore Accardo, il 14 febbraio scorso. Hanno partecipato oltre 2mila persone.
Tra gli ospiti del Presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi e del Direttore generale Alfredo Sanguinetto, oltre ai mille e cinquecento intervenuti al Congresso
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Forex con i loro accompagnatori, c’erano anche il Prefetto di Genova Giuseppe Romano, il Presidente della provincia Alessandro Repetto, il Sindaco Giuseppe Pericu,
le principali autorità economiche della città e il famoso architetto fan di Accardo,
Renzo Piano.
Tutti entusiasti per l’eccellente performance del direttore violinista, che ha concluso con il “Cannone” di Paganini: con una leggerezza unica ha riportato in vita un pezzo di storia della musica come le famosissime variazioni del grande musicista genovese sul Carnevale di Venezia. Un concerto unico, di stile, spartiti scelti e interpretati davvero da un “grande” della musica.
Per la prima volta nel 2004, grazie a Carige e al Comune, si è data voce alla città di
Genova, con un suono che le appartiene e che ha contribuito a renderla famosa: il
violino del suo musicista più importante, Niccolò Paganini. Ed è stata apprezzata la
scelta di utilizzare il “Cannone” di fronte a una platea così qualificata, per far partire Genova capitale della cultura con la “nota” giusta.
Mostra a Milano:
Palazzo Reale chiede
il Van Dyck della Carige
La “Sacra Famiglia” di Van
Dyck, della collezione privata Carige, è stata prestata a Palazzo Reale di Milano per la mostra “Van
Dyck. Riflessi Italiani”,
aperta al pubblico sino al 4
luglio. Si tratta di una mostra allestita dal regista teatrale Luca Ronconi nella
sala delle Cariatidi, la più
suggestiva di Palazzo Reale. 36 opere del pittore
fiammingo provenienti da
più parti, da musei internazionali come la National
Gallery oltre che dalle collezioni private.
Ronconi, influenzato dal
teatro, presenta i quadri in
modo scenografico, imponente e sobrio e trasporta
il visitatore in un’atmosfera di luci e colori che raccontano il periodo italiano
di Van Dyck, ospite di Genova dal 1621 al 1627. Van
Dyck, allievo di Rubens, è
famoso per aver ritratto la
ricca borghesia mercantile
genovese. Ma in quest’allestimento sono presenti, oltre alle figure protagoniste del 600 genovese, anche quadri a soggetto religioso (il quadro della Carige e il Compianto su Cristo) e mitologico.
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Pala del Veronese al “Ducale”
Banca Carige ha prestato alla mostra di Palazzo Ducale “L’età di Rubens. Dimore, committenti e collezionisti genovesi” il quadro
“Susanna e i Vecchioni” del Veronese. Una
tela dalle dimensioni straordinarie, conservata al piano direzionale della sede della Banca, di difficile trasporto. L’opera è stata calata dal 14esimo piano con un argano meccanico; per farla passare si sono dovuti rimuovere gli infissi di una finestra. Il tutto
con la supervisione del curatore della mostra Piero Boccardo e di tecnici specializzati. Il dipinto, olio su tela, 2 metri e 75 per 3
e 20, ha un’origine incerta. Potrebbe essere
lo stesso dipinto citato nell’inventario della
raccolta appartenuta a Balbi, steso nel 1658
e denominato “Susanna con due vecchi” di
Paolo da Verona. Dopo essere appartenuto
alla collezione Doria di Montaldeo, è finito
alla Carige.
L’episodio di Susanna e i Vecchioni ricorre con
una certa frequenza nella produzione del Veronese. Si contano almeno dieci opere di questo soggetto. Ma la prima versione nota è proprio questa della collezione Carige.
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Banca Carige
e l’età di Rubens
Banca Carige espone un’opera d’arte all’entrata della sede. Si tratta di un’iniziativa
collegata a Genova 2004, Capitale Europea della Cultura, e in particolare alla mostra di Palazzo Ducale sull’età di Rubens, inaugurata dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi.
Nell’atrio è stata collocata “La vocazione di San Matteo” di Orazio De Ferrari di proprietà privata, gemello di un altro quadro conservato in un ufficio della banca, “La
Guarigione del Cieco Nato”, entrambi dipinti per la famiglia Doria.
La Vocazione di San Matteo è un tema caro al ‘600. È infatti ricorrente, basti pensare alla famosissima pala firmata Caravaggio, conservata a San Luigi dei Francesi a
Roma.
Quello che colpisce del quadro di Orazio De Ferrari, genovese, artista al servizio delle famiglie potenti della città, è senza dubbio il gioco di luci e ombre, secondo la lezione di Caravaggio.
La luce che proviene da Gesù, va a illuminare il volto di San Matteo, in questo caso
rappresentato come un vecchio (per Caravaggio San Matteo doveva essere ben più
giovane). Si tratta di una luce non naturale, ma concettuale, che illumina i protagonisti della scena, ciò che davvero è importante. Ha cioè un significato teologico.
La luce della vocazione che passa da Gesù all’apostolo e che lo coglie in un momento
ben preciso, mentre lavora a fianco di altre persone, tra cui un giovane che assiste
meravigliato all’evento spirituale.
Emilio Molinari, direttore dei Rapporti Esterni di Banca Carige, ideatore del progetto dice: “Vogliamo collaborare con il Comitato Genova 2004 e con la mostra di
Rubens soprattutto con iniziative che coinvolgono direttamente la Banca. Per questo mettiamo a disposizione gli spazi della nostra sede.
L’obiettivo di quest’iniziativa è contribuire alla visibilità di Genova, potente repubblica marinara che ha vissuto uno splendore culturale in un’epoca difficile come il
‘600, per renderla di nuovo protagonista a livello internazionale”.
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Convegno per i risparmiatori
“Non ci sono regole in Europa a tutela del risparmio e di casi Tanzi ce ne sono in agguato”. Il Presidente di Carige Giovanni Berneschi si è confrontato con i risparmiatori il 5 aprile scorso alla Camera di Commercio. Un convegno organizzato dall’Associazione Culturale Diciotto Aprile e il circolo culturale Aldo Moro, tema centrale: “Risparmiatori e banca istruzioni per l’uso”.
Berneschi ha spiegato: “È cambiato il rapporto alla base del risparmio. Una decina di
anni fa il rapporto era impresa-banca-risparmiatore. Se l’impresa aveva bisogno di soldi si rivolgeva alla banca. Questa a sua volta si finanziava con i propri prodotti offerti
ai risparmiatori. In caso di problemi, responsabile era la banca. Poi hanno voluto punire le banche. Lo fanno ciclicamente ogni 5 o 10 anni. E le hanno eliminate da questo rapporto, creando una linea diretta impresa-risparmiatore. I bond appunto”.
Carige costituisce “Caricarrara Holding spa”
È stata costituita la società “Caricarrara Holding spa”, con sede a Genova e interamente
controllata da Banca Carige. L’operazione è conseguenza della prevista scissione di Carinord 2, la società acquistata da Banca Carige e Cassa di Risparmio di Firenze il 16 luglio scorso, al fine di controllare rispettivamente la C. R. Carrara e la C.R. La Spezia.
L’atto di scissione di Carinord 2 è stato perfezionato il 21 aprile scorso a Milano, a seguito
degli accordi tra le due banche proprietarie e
su autorizzazione della Banca d’Italia.
Attraverso la nuova società Banca Carige
deterrà il controllo, con il 90% del capitale, della Cassa di Risparmio di Carrara, mentre CariFirenze rimarrà unico azionista di
Carinord 2, che a sua volta deterrà esclusivamente la partecipazione di controllo della Cassa di Risparmio della Spezia.
Il capitale sociale di Caricarrara Holding è
di 45.462.325 euro e il valore patrimoniale
netto dei beni della società è di oltre 89 milioni di euro.
“Si tratta di un’operazione – dice il Direttore Generale di Banca Carige Alfredo Sanguinetto, nominato Amministratore Unico della nuova società – utile al processo di semplificazione della catena di controllo che porterà poi la Banca Carige a detenere direttamente la partecipazione del 90% del capitale della Cassa di Risparmio di Carrara”.
Il collegio sindacale di Caricarrara Holding è
formato dal Presidente Fulvio Rosina affiancato da Antonio Semeria e Andrea Traverso.
La Cassa di Risparmio di Carrara conta 33
sportelli, 24 nella provincia di Carrara, 7 in
provincia di Lucca e 2 in provincia di La Spezia. La raccolta diretta, secondo il bilancio 2002, è di 731 milioni di euro. La raccolta indiretta: 623 milioni di euro. Gli impieghi: 700 milioni di euro. 370 i dipendenti.
La sede della Cassa
di Risparmio di Carrara.
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Il Cardinale Bertone fra
il Presidente Berneschi
(alla destra della foto) e
il Condirettore Centrale
Emilio Molinari.
Il Cardinale alla Messa di Pasqua alla Carige:
“Pregherò per la banca perché continui a creare sviluppo”
Secondo la tradizione, l’arcivescovo di Genova, il Cardinale Tarcisio Bertone, ha celebrato la Santa Messa di Precetto Pasquale per i dipendenti e gli amministratori della
Carige, il 6 aprile scorso.
Nel salone di rappresentanza del XV piano, che per l’occasione si è trasformato in cappella, il Cardinale ha parlato della passione e morte di Gesù, della Resurrezione e ha collegato l’aspetto soprannaturale della croce alla quotidianità del lavoro. Ha anche ribadito
l’importanza della banca nello sviluppo economico-sociale e culturale della Liguria: “Ricorderò nelle mie preghiere questa realtà economica che dà tanto alla città e alla Regione,
perché continui a creare sviluppo. Ammiro il vostro presidente anche per le sue scelte”.
Ha poi continuato: “Dio ha su ognuno di noi un progetto” e ha fatto riferimento al quadro di Orazio De Ferrari eposto all’entrata della Carige “La vocazione di San Matteo”.
Ha suggerito a tutti di incrociare lo sguardo benevolo di Gesù come ha fatto San Matteo. Ogni giorno, anche in ufficio. Insomma è sul posto di lavoro che ci si comincia a
santificare, con i colleghi, facendo bene e con amore di Dio il proprio dovere.
Alla fine della celebrazione ha salutato tutti, dal Presidente della Carige ai massimi rappresentanti delle aziende bancarie e assicurative del Gruppo Banca Carige.
Aumento di capitale della Ili spa
L’Assemblea degli Azionisti di Ili spa, il terzo polo autostradale in Italia, ha approvato,
il 15 aprile scorso, l’aumento di capitale fino a 500 milioni di euro. Accanto all’azionariato storico, Banca Carige spa, West LB, Gefip Holding Sa, Egis Sa, Caisse des Depots et Consignations, la Camera di Commercio di Genova, si aggiungono nuovi soci.
Si tratta di Efibanca spa, Technip Italy spa (controllata dalla multinazionale francese
Technip-Coflexip) e Gruppo Vittorio Merloni.
L’aumento di capitale e la partnership con la Caltagirone spa consentirà a Ili di sostenere
le infrastrutture attraverso la finanza di progetto, per rinnovare il sistema autostradale sugli assi nord-sud e est-ovest della Penisola. Tra le realizzazioni previste: la tratta autostradale Orte-Venezia, 414 chilometri di lunghezza per un investimento di 10,8 miliardi di euro. A fine marzo il ministero delle Infrastrutture ha dato il via libera all’Anas per il riconoscimento della cordata Gefip, Egis, Technip come soggetto “promotore” per la riqualificazione della tratta Orte-Cesena e la costruzione della nuova tratta autostradale Cesena-Mestre. Unica alternativa dell’A1, nei collegamenti tra il nord e il sud del Paese.
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Nuove opportunità di sviluppo per Genova. Arrivano infatti 350 milioni di euro dalla
Bei, la Banca Europea per gli Investimenti, che andranno a sostenere gli 850 milioni di
euro previsti per la città e la provincia. Un finanziamento destinato alle infrastrutture
urbane e alle aziende della Provincia di Genova, per Genova Capitale Europea della Cultura e così suddiviso: 150 milioni di euro andranno al Comune di Genova, 50 milioni
alla Regione Liguria, 30 milioni alla provincia di Genova e 120 milioni a Banca Carige.
Si tratta del primo finanziamento Bei destinato, insieme a enti locali, a un istituto di
credito, in questo caso la banca dei liguri, una sorta di parternariato pubblico e privato. L’obiettivo infatti è di mirare solo a interventi coerenti e concordati.
Il finanziamento, perfezionato in collaborazione con la Filse (Finanziaria Ligure di Sviluppo), sarà utilizzato per la riqualificazione urbana, dai rifacimenti stradali, agli interventi sanitari, scolastici e ambientali. I progetti proverranno dai piani di programmazione del Comune, della Provincia e della Regione, riferiti alla sola provincia di Genova.
Banca Carige, che sosterrà gli investimenti delle imprese e degli enti locali, da tempo
coopera con la Bei.
La cerimonia di firma del contratto ha visto il 26 aprile scorso a Palazzo Ducale, sala
collezione Doria, il Sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, il Presidente della provincia Alessandro Repetto, l’Assessore regionale Renata Oliveri, il Presidente della Filse
Cesare Castelbarco Albani, il Presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi e il Vicepresidente della Bei Gerlando Genuardi.
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350 milioni di euro dalla Bei per Genova 2004
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Momenti
della cerimonia:
in alto, il Presidente
Giovanni Berneschi
accoglie il Prefetto
di Genova Giuseppe
Romano; in basso,
il Prefetto fra
il Presidente Carige
e il Presidente Carige
Sgr on. Alessandro
Scajola.
Inaugurato il nuovo polo Carige ad Albaro
Tanti rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’economia, clienti e cittadini il
30 aprile all’inaugurazione del nuovo Polo Carige che si è appena costituito ad Albaro, nella Villa Raggio di via Pisa 58.
Si tratta della sede della Società di Gestione del Risparmio del Gruppo Carige, Carige Sgr e della nuova filiale di Albaro, l’agenzia 87.
A fare gli onori di casa, in questa villa tardo ottocentesca, completamente ristrutturata, sono stati il Presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, il Direttore Generale Alfredo Sanguinetto, il Presidente della Sgr Alessandro Scajola con il Direttore
Generale Giovanni Battista Cervetto.
Don Franco Castagneto, della parrocchia di Santa Teresa del Bambin Gesù, ha benedetto i locali. Tra le autorità erano presenti: il Sottosegretario al Welfare Alberto Brambilla, il Prefetto Giuseppe Romano, l’Assessore al Bilancio del Comune di Genova Luigi Liccardo, il Presidente del Tribunale di Genova Antonino Di Mundo, il Generale
Pietro Pistolese Comandante regionale dei Carabinieri e il Colonnello Mariano Mossa Comandante provinciale.
Con questa nuova agenzia ammontano a 138 le agenzie Carige nella sola provincia di
Genova, e 203 in tutta la Liguria.
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“Con la nuova agenzia 87 aumentiamo la nostra presenza su Genova e abbiamo un
ulteriore presidio in questo quartiere storico e popoloso, per servire ancora più da
vicino la clientela. La costituzione della Carige Sgr rientra nelle strategie di crescita
del Gruppo. Se avessimo seguito la corrente avremmo aperto la nuova società del risparmio a Milano, centro finanziario del paese. Ma puntiamo su Genova – ha detto il
presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi –. Si vuole rilanciare la città ? Se ne
parla tanto e abbiamo voluto far seguire i fatti alle parole”.
“La Carige Sgr – ha continuato l’on. Scajola, Presidente della nuova società – è fondamentale per la crescita del Gruppo Carige. Confluiranno qui tutte le attività di gestione del risparmio del Gruppo, dai fondi comuni alle gestioni patrimoniali, ai fondi pensione, alla gestione di parte del portafoglio delle società del Gruppo. Carige crea
la propria “fabbrica” del risparmio per realizzare in autonomia prodotti e servizi mirati e innovativi. Da una parte si recupera redditività per il Gruppo e dall’altra si
contengono i costi per la Clientela”.
Nella Carige Sgr verranno accentrate tutte le attività di gestione del risparmio della
clientela di Banca Carige, Cassa di Risparmio di Savona, Banca del Monte di Lucca,
Cassa di Risparmio di Carrara, sotto forma di gestioni collettive (fondi comuni, fondi pensione) e individuali (gestioni patrimoniali in titoli e fondi).
I prodotti saranno collocati attraverso la rete del Gruppo.
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Luigi Liccardo,
Assessore al Bilancio
del Comune di Genova,
accanto al Direttore
Generale della Carige
Alfredo Sanguinetto.
Da sinistra a destra:
l’on. Scajola, Presidente
di Carige Sgr,
il Direttore Generale
Carige Sanguinetto,
il Sottosegretario
al Welfare Alberto
Brambilla e, di spalle,
il Presidente Carige
Berneschi.
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Cerimonia
di premiazione
con Sergio Gadolla,
Presidente del Golf
di Rapallo (a sinistra),
e il Direttore Generale
Carige Sanguinetto.
Maurizio Fazzari,
Consigliere Carige,
durante la gara.
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Golf, “Trofeo Banca Carige e Carige Sgr 2004”: ecco i vincitori
Hanno partecipato 180 persone, dei vari circoli golfistici italiani ed esteri, tra cui imprenditori di Genova, del Piemonte, dell’Emilia, della Lombardia e del Lazio, al Trofeo di Golf
“Banca Carige e Carige Sgr 2004” a Rapallo, il 25 aprile, il torneo più numeroso nella storia del circolo rapallese. Tra gli ospiti anche turisti da New York, Baltimora e Edimburgo.
È stata un’occasione sportiva per far conoscere la nuova società di gestione del risparmio Carige Sgr.
Alla premiazione sono intervenuti Maurizio Fazzari, consigliere di amministrazione di
Banca Carige, Alfredo Sanguinetto, Direttore Generale di Banca Carige, Giovanni Battista Cervetto, Direttore Generale di Carige Sgr, Emilio Molinari, Direttore Rapporti
Esterni Banca Carige e il Presidente del Golf di Rapallo Sergio Gadolla.
Ecco la classifica:
Prima categoria: Nicolo Ravano, 39 primo netto; Marco Avanzino, 33, primo lordo; Gabriella Bai, 37, secondo netto. Per la Seconda Categoria: Filippo Lotti, 37, primo netto; Roberto Spinetto, 37, secondo netto. E in Terza categoria: Andrea Castagnola, 41, primo netto, Alberto Rivolta, 39 secondo netto. Gli altri vincitori sono, Mario Traverso, 38, il primo
tra i seniores, Tina Bersellini, 39, prima delle signore, Lucilla Galluccio, 37 prima master.
Il giovanissimo Andrea Castagnola ha vinto due premi, è stato il primo in assoluto come
cliente Carige e primo classificato in terza categoria.
Oltre alle coppe d’argento targate Carige, anche altri premi, in abbigliamento e attrezzatura sportiva, per i golfisti sorteggiati.