Rassegna Stampa del 05 ottobre 2016

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Rassegna Stampa del 05 ottobre 2016
USTICA LINES
Mercoledì, 05 ottobre 2016
USTICA LINES
Mercoledì, 05 ottobre 2016
Autorità portuali
05/10/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 33
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Autorità portuale Russo presidente?
Trasporti Marittimi
05/10/2016 La Gazzetta Marittima ­
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Dal piano industriale delle ferrovie 62 miliardi anche per le reti cargo
05/10/2016 La Gazzetta Marittima ­
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RAM premiata per la formazione
05/10/2016 La Gazzetta Marittima ­
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Bari, ultimo comitato
05/10/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
Alberto Ghiara
Corsica, 77 milioni di euro per i traghetti
05/10/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
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Dfds ordina due nuove unità
Trasporti marittimi
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E arriva un progetto dell' Esi­Gruppo Franza
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MANUEL COSTA
Europa in spolvero tranne Milano
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Porti
05/10/2016 Corriere della Sera Pagina 9
Tariffe «invisibili»
ANTONIO LUBRANO
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Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Autorità portuali
Gioia Tauro
Autorità portuale Russo presidente?
L' assessore regionale sarebbe in pole nella corsa al vertice
L' assessore regionale alla logistica e al porto
di Gioia Tauro dovrebbe a breve trasferirsi in
pianta stabile nello scalo per guidare l'
Authority. È questa l' indiscrezione che è
rimbalzata direttamente da Roma e che è stata
anche ripresa da alcuni giornali di settore nella
giornata di ieri.
Il ministro delle Infrastrutture, che ha
esaminato le circa 200 domande di aspiranti
candidati, pare abbia già deciso sull' esperto
docente universitario "prestato" alla politica e
chiamato a far parte della giunta tecnica
guidata dal governatore Mario Oliverio proprio
per monitorare da vicino le dinamiche del
porto calabrese.
Si tratta ancora di una indiscrezione, ma più
voci danno per quasi fatta la nomina per la
guida della grande Authority che è destinata a
inglobare tutti i porti calabresi e che in futuro
(se non arriverà la proroga di 36 mesi richiesta
dal governatore siciliano Rosario Crocetta)
punta anche a incorporare anche gli scali di
Messina e Milazzo. La decisione del ministro
non dovrebbe tardare ad arrivare anche
perché si vuole chiudere quanto prima l'
esperienza del commissaria mento dell' Ente
gioiese affidato ad Agostinelli.
Russo, che ha presentato la domanda per
essere nominato presidente dell' Autorità portuale, ha ottenuto subito consensi nella com missione di
valutazione dei curricula insediata al ministero delle Infrastrutture.
Lo stesso Russo sarebbe stato contattato per una disponibilità preliminare che sarebbe arrivata e quindi
tutto adesso è nelle mani di Delrio che non vuole rinviare oltre la decisione su Gioia Tauro.
Se sarà ufficializzato il suo nome ci sarà un passaggio con il governatore Oliverio e con quello siciliano
Crocetta, ma con la nuova normativa non c' è più alcun potere di veto sulle scelte ministeriali. A questo
punto non c' è che attendere qualche giorno anche se tutto sembra fatto. L' esperienza di Russo
potrebbe dare quell' input in più nella programmazione strategica dello scalo che vive un momento
difficile.i(a.n.
)
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Trasporti Marittimi
Dal piano industriale delle ferrovie 62 miliardi anche
per le reti cargo
R O M A Ferrovie, finalmente l'Italia scopre
l'importanza del cargo su ferro anche e
specialmente per razionalizzare il servizio dai
porti e dagli interporti. Il piano industriale
2017­2026 presentato dalle Ferrovie di Stato
italiane prevede investimenti di 62 miliardi di
euro, di cui 33 per la rete convenzionale, 24
miliardi per la rete Alta velocità/alta capacità
connessa ai corridoi europei TEN­T e altri 5
miliardi in tecnologie che modernizzino sia il
trasporto passeggeri che merci. Un settore di
particolare rilievo è riservato, nel piano alle
sinergie con i principali porti italiani, ai retro­
porti e i sistemi logistici. Si punta molto ad
accelerare i collegamenti ferroviari dei
principali porti con la rete nazionale: e allo
stesso tempo i principali poli produttivi i grandi
stabilimenti vedranno migliorare i propri
raccordi con la rete. Entrando nel dettaglio
delle grandi opere, viene finanziato il terzo
Valico che servirà tutta la catena dei porti
tirrenici, da Genova a La Spezia e Livorno. Si
punta a che a collegare meglio il sud con la
direttrice Palermo­Catania­Messina in Sicilia e
la Napoli­Bari. Si punta infine alla
velocizzazione della direttrice adriatica tra
Bologna, Bari e Lecce, con lavori da
concludere entro il 2018 e
all'ammodernamento della Salerno­Reggio Calabria, con bretella per Gioia Tauro. Dal piano non
arrivano però risposte concrete a problemi che si sono evidenziati in questi ultimi tempi. Compreso lo
scavalco ferroviario in Toscana tra il porto di Livorno e il retroporto Vespucci di Guasticce, per il quale la
Regione chiede che i circa 5 miliardi che mancano vengano coperti dal governo con il Fondo di sviluppo
e Coesione. Una partita ancora aperta che si giocherà proprio nel quadro del piano nazionale delle
Ferrovie.
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Trasporti Marittimi
RAM premiata per la formazione
R O M A Rete Autostrade Mediterranee, la
società in house del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti guidata dal
presidente e amministratore delegato Antonio
Cancian, è stata premiata dall'Escola Europea
de Shortsea Shipping, centro di formazione sul
trasporto intermodale, per il contributo
apportato alla formazione per la promozione
del trasporto intermodale e dello Shortsea
Shipping. RAM è stata insignita dell'Arete
Excellentiam Award, un riconoscimento per il
ruolo svolto nella definizione dei contenuti e
nello sviluppo delle attività di formazione, in
collaborazione con l'Escola Europea de SSS.
A ritirare il premio in occasione della cerimonia
per il 10º anniversario dalla fondazione
dell'Escola, tenutasi durante la Shortsea
European Conference 2016, è stato Francesco
Benevolo, direttore operativo di RAM, che ha
dichiarato: «Lo sviluppo del trasporto
intermodale e dello Shortsea Shipping è
obiettivo comune per RAM e per l'Escola.
Siamo onorati di ricevere questo premio, che
conferma l'unità di intenti e la sinergia con
l'Escola Europea, già espressa lo scorso luglio
con la firma di un Protocollo d'intesa per lo
sviluppo di iniziative comuni. Il documento è
un passo verso una progettualità per la
crescita del Sistema Mare che è e deve essere sempre più integrata a livello europeo». Nell'ambito
della Shortsea European Conference 2016 RAM ha partecipato, allo European Shortsea Network
Meeting, in qualità di Centro per la Promozione dello Shortsea Shipping in Italia. L'intervento del
Direttore Benevolo si è focalizzato sugli incentivi a favore dell'intermodalità gestiti da RAM: Marebonus,
per l'implementazione del trasporto combinato strada­mare, e Ferrobonus, per lo spostamento del
traffico merci dalla rete stradale a quella ferroviaria. È stato inoltre presentato il progetto Med­Atlantic
Ecobonus per l'istituzione di un sistema di incentivi a livello europeo, sulla base del modello italiano.
Rete Autostrade Mediterranee S.p.A. (RAM) nasce nel 2004 con lo scopo di realizzare il Programma
nazionale delle Autostrade del Mare all'interno del più ampio contesto della Rete Trans­Europea dei
Trasporti (TEN­T), con specifico riferimento al Corridoio trasversale Motorways of the Sea (MoS). RAM
opera con l'obiettivo principale di sviluppare le reti di trasporto marittime e valorizzare l'apporto
strategico che esse sono in grado di fornire al sistema di collegamenti dell'area Euromediterranea e alla
catena logistica door to door.
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Trasporti Marittimi
Bari, ultimo comitato
BARI Si è tenuta giovedì scorso la prevista
seduta del comitato portuale, l'ultima della
gestione del presidente Francesco Mariani, al
timone del porto di Bari dal dicembre 2005. La
seduta sottolinea una nota è stata anche
l'ultima riunione di questo organo prima
dell'avvio della riforma della governance
portuale, in vigore dallo scorso 15 settembre,
che ne prevede la sostituzione con il Comitato
di gestione, con i soli rappresentanti degli enti
locali e della Regione. Mariani, nel suo
discorso di apertura della seduta, ha
ringraziato i membri del comitato portuale per
aver contribuito a realizzare gli importanti
obiettivi raggiunti dai porti del network e ha poi
illustrato sinteticamente quelle che saranno le
tappe immediate di questa riforma che
condurrà nel giro di poche settimane ad avere
nuovi presidenti al comando delle appena
istituite, ma non ancora costituite, Autorità di
sistema portuale. Numerosi e tutti importanti i
punti all'ordine del giorno di quest'ultima
seduta di comitato portuale; primo fra tutti
l'approvazione della Relazione Annuale
sull'attività del porto e sull'amministrazione
delle aree demaniali che ricadono sotto la
competenza dell'Autorità portuale barese. Tra i
risultati raggiunti nel 2015, illustrati nella
Relazione, l'incremento del traffico commerciale di circa il 6,63 %, valore questo che cresce in valori
assoluti con 5 milioni 975 mila tonnellate di merce movimentata. Le stime per il 2016, sulla base dei dati
consolidati al 31 agosto scorso, confermano il trend di crescita con un ulteriore incremento del 10,76 % ,
il che farebbe superare, alla fine dell'anno 2016, la soglia dei 7.000.000 di tonnellate di merci.
Determinante per questo risultato sottolinea la nota la forte crescita del traffico container, che aumenta
di circa il 67% nel 2015 rispetto al 2014, passando da 35.932 TEU a 60.009 TEU, e di un altro 27% nel
2016 rispetto all'anno precedente con una movimentazione complessiva stimata a fine anno di oltre
76.000 TEU. Importante anche il dato sui rotabili, che a fine 2016 potrebbe aumentare di circa il 5%,
grazie soprattutto al sempre più intenso traffico di trailer sulla linea ro/ro di autostrade del mare
Venezia­Ravenna­Bari­Patrasso. Per quanto attiene ai risultati dei singoli porti, almeno relativamente al
2015, gli scali di Bari e Barletta seguono lo stesso trend di crescita del traffico merci con incrementi
rispettivamente pari all'8,8% ed al 6,7 % rispetto all'anno precedente. Meno positivo, invece, il dato per
Monopoli che registra una diminuzione di circa il 17% del totale delle merci movimentate, probabilmente
causato dal mancato consolidamento di traffico nuovo che era stato gestito nell'anno precedente, che
riporta il dato complessivo ai valori medi del 2012/2013. In chiaroscuro invece i dati riportati nella
Relazione relativamente al numero di passeggeri movimentati nella stagione 2015, con un dato
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Trasporti Marittimi
praticamente analogo al 2014, per la quota ferries ma in flessione per le crociere, che ha portato
complessivamente ad una riduzione di circa l'11,52% del traffico totale. Varie le cause di tale
diminuzione sostiene l'Autorità portuale prime fra tutte le difficoltà per gli armatori di mettere in atto una
adeguata programmazione degli approdi per effetto del problema del transito delle grandi navi nella
Laguna di Venezia nonché a causa del persistere delle criticità politico ambientali nel versante orientale
del Mar Mediterraneo. Molto confortanti, tuttavia, i dati per l'anno in corso, fanno prevedere, su base
annua, un aumento del 15% circa del traffico crocieristico e del 6% circa di quello ferries che,
complessivamente, consentiranno di recuperare quasi integralmente il calo di passeggeri accertato
nello scorso anno. Ancora migliori secondo l'Authority le prospettive per il 2017. Per la prossima estate,
Costa Crociere incrementa la sua presenza a Bari con Costa neoClassica, sulla rotta di un esclusivo
itinerario alla scoperta delle più belle isole della Grecia, utilizzando lo scalo del capoluogo di regione
come unica toccata italiana con funzioni di home­port. Il Comitato Portuale ha poi approvato
l'assestamento ed una variazione del bilancio di previsione 2016, necessari per consegnare alla futura
gestione le opportune risorse per affrontare i prossimi mesi dell'anno. L'intervento sul bilancio,
approvato all'unanimità anche con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti, ha confermato
ancora una volta il buono stato di salute finanziario dell'ente, con indici di efficienza e capacità di
investimento soddisfacenti, tenuto conto della limitatezza delle risorse disponibili pur in presenza di una
buona qualità dei servizi offerti e di tariffe ed oneri di concessione più bassi della media. Al termine
della riunione, tutti i componenti, in rappresentanza sia delle Istituzioni che degli operatori e delle forze
sociali, hanno ringraziato il presidente Mariani per l'ottimo lavoro svolto in questi anni. Una forte spinta
propulsiva impressa da Mariani alla crescita dei Porti di Bari, Barletta e Monopoli, che negli anni ha fatto
guadagnare agli scali del network importanti riconoscimenti a livello nazionale ed europeo per le attività
svolte.
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Trasporti Marittimi
Corsica, 77 milioni di euro per i traghetti
Sì a Corsica Linea e a La Méridionale, no a
Corsica Ferries. L'Assemblea regionale corsa
si è espressa così nell'assegnare per i
prossimi dodici mesi il finanziamento (ridotto
di circa il 30 per cento rispetto al passato) per
lo svolgimento del servizio pubblico di
collegamento fra l'isola francese e il porto di
Marsiglia. Si tratta di un'assegnazione
temporanea, in attesa che si definiscano i
contorni del futuro servizio pubblico, che sarà
affidato a due soggetti pubblico­ privati
rispettivamente per i porti maggiori e per quelli
minori della Corsica. Per Corsica Ferries una
notizia forse attesa, ma che va ad aggiungersi
a una stagione non entusiasmante. Secondo i
dati di Le Marin, nel 2016 la compagnia
francoitaliana ha perso passeggeri sia fra
Corsica e Francia sia fra Corsica e Italia, nel
quadro di una stagione che è stata
complessivamente negativa per l'isola (­1 per
cento fra 2015 e 2016, da 2,69 a 2,66 milioni di
passeggeri nel periodo fra gennaio e agosto),
anche se non allo stesso modo per tutte le
compagnie. Per recuperare traffico e superare
la crisi che ha accompagnato la liquidazione
della compagnia Sncm, è stata decisa
l'assegnazione di una delegazione di servizio
pubblico (dsp) provvisoria. La proposta
dell'Ufficio trasporti della Collettività territoriale di Corsica (Ctc), che prevede un dsp dal primo ottobre
2016 al 30 settembre 2017, è stato approvato all'unanimità dai 51 componenti dell'Assemblea regionale
riuniti in seduta plenaria. La scelta di Corsica Linea (erede della ex­flotta di Sncm) e La Méridionale è
stata accolta senza sorpresa sull'isola. L'offerta di Corsica Ferries è stata invece giudicata irricevibile.
La compagnia, che fa capo al gruppo Lota Maritime, era stata all'origine del ricorso che nell'aprile 2015
aveva portato all'annullamento della precedente dsp, che era stata assegnata per dieci anni, dal 2013 al
2022, a Sncm e La Méridionale. Il periodo transitorio di dodici mesi della nuova dsp è stato deciso in
attesa della creazione di una compagnia marittima regionale pubblica che unisca la Ctc con operatori
privati, una soluzione già approvata lo scorso 6 settembre dall'Assemblea regionale. Il finanziamento è
stato rivisto al ribasso rispetto al passato, da 104 milioni di euro a 77,9 milioni di euro per un anno. Al
termine dei dodici mesi, nel 2017, entrerà in vigore il nuovo sistema, votato dall'assemblea. Verranno
costituite due società per la gestione del servizio marittimo. Una si occuperà di assicurare le linee fra i
porti di Ajaccio e Bastia e quello di Marsiglia. L'altra di quelle fra Île Rousse, Propriano e Porto Vecchio
e Marsiglia. Negli ultimi tre anni il traffico marittimo di passeggeri verso la Corsica è diminuito
progressivamente. Considerando i primi otto mesi dell'anno, da 2.747.200 passeggeri nel 2014 si è
passati a 2.690.574 nel 2015 e a 2.657.899 nel 2016, (­3 per cento fra 2014 e 2016, ­1 per cento fra
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
2015 e 2016). A subire di più la crisi sono state le linee francesi: da 1.847.361 passeggeri nel 2014 a
1.751.281 nel 2015 e 1.726.491 nel 2016 (rispettivamente ­7 per cento e ­1 per cento negli ultimi due
anni e nell'ultimo anno). Più altalenante l'andamento con i porti italiani (+4 per cento nei due anni, ma ­1
per cento nell'ultima stagione), con il traffico passato da 899.839 nel 2014 a 939.293 nel 2015 e 931.408
nel 2016, sempre nei primi otto mesi dell'anno. Per quanto riguarda le compagnie, i risultati migliori li ha
portati a casa Moby Lines. Sulle rotte italiane ha registrato 289.133 passeggeri nel 2014, 304.599 nel
2015 e 328.317 nel 2016 (rispettivamente +14 e +8 per cento). Dalla Francia alla Corsica Moby ha
esordito nel 2016, trasportando 41.541 passeggeri. Blu Navy, la compagnia elbanogenovese che unisce
Corsica e Sardegna, è rimasta stabile (59.340 passeggeri nel 2014, 59.923 nel 2015, 59.407 nel 2016).
Male nell'ultimo anno Corsica Ferries (­5 per cento sulla Italia­Corsica e ­1 per cento sulla Francia­
Corsica, probabilmente anche per effetto della concorrenza di Moby), che però è cresciuta (+7 per
cento) sulle rotte francesi rispetto al 2014. Pessima la performance di Corsica Linea/ Sncm, attiva negli
ultimi due anni soltanto dalla Francia. Dai 433.298 passeggeri del 2014 è passata a 205.080 nel 2015 e
a 145.716 nell'ultima stagione, la prima sotto le nuove insegne, con variazioni del ­29 per cento in un
anno e del ­66 per cento in due anni. Infine, La Méridionale è cresciuta in Francia (+9 e + 23 per cento),
assorbendo parte del traffico di Sncm, ma ha perso molto terreno in Italia, dove tuttavia è
tradizionalmente presente in maniera marginale.
Alberto Ghiara
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
Dfds ordina due nuove unità
La compagnia danese Dfds ha firmato un
ordine per due nuove unità ro/ro
commissionate ai cantieri cinesi di Jinling
Shipyard. La consegna è prevista per il 2019 e
l'ordine fa parte del programma di rinnovo ed
espansione della flotta che la compagnia ha
programmato. L'investimento effettuato sulle
due navi è pari a 150,9 milioni di dollari e
l'ordine prevede un'opzione per altre quattro
unità ro/ro , tutte con una capacità di
6.700metri lineari equivalenti a 450 trailer. Le
due unità saranno equipaggiate con gli scrubs
e il nuovo sistema ballast water treatment
system.
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Gazzetta del Sud
Trasporti marittimi
E arriva un progetto dell' Esi­Gruppo Franza
La posizione della Spa illustrata dal presidente Vincenzo Franza
Luca Formica MILAZZO Gli impianti di
incenerimento di rifiuti nella Valle del Mela
"raddoppiano". A fianco del progetto di "A2a",
in atto arenato, ne arriva un secondo,
depositato lo scorso 9 settembre al Comune di
Pace del Mela: un impianto di incenerimento di
rifiuti sanitari e fanghi industriali. A proporlo e
la società per azioni "Esi" Spa, del Gruppo
Franza, già proprietaria dello stabilimento
nella zona industriale dove dalle batterie
esauste si recupera il piombo.
Nel documento presentato al protocollo si
legge testualmente di un «progetto per l'
autorizzazione all' esercizio di un impianto di
ricerca e sperimentazione perla gestione di
rifiuti pericolosi e non da realizzarsi presso il
proprio stabilimento di Giammoro». E ancora,
la "Esi" ha preso in considerazione «la
possibilità di usare le attuali risorse
tecnologiche della società per effettuare attività
di incenerimento di rifiuti: in particolare, l' atten
zione è stata rivolta verso le seguenti
categorie: rifiuti sanitari e ospedalieri; fanghi,
morchie e fondami di serbatoi; catalizzatori
industriali rigenerabili».
Un fulmine a ciel sereno non solo per la
popolazione e le associazioni ambientaliste,
ma per gli stessi amministratori, considerato
che la prima conferenza dei servizi propedeutica al rilascio dell' Aia regionale sarebbe fra meno di una
settimana, l' 11 ottobre. L' Amministrazione, guidata dal sindaco Pippo Sciotto, avrebbe a tal proposito
chiesto un rinvio della seduta per consentire di studiare meglio le carte. Il consiglio comunale, intanto,
ha già espresso all' unani mità netta contrarietà al progetto. L' impianto, a differenza di quello di "A2a",
non impiegherebbe tecniche di termovalorizzazione, ma di mero incenerimento su griglia.
Le preoccupazioni maggiori degli ambientalisti del "Coordinamento Valle del Mela" riguardano le
emissioni che non sarebbero state specificate nelproget to e la vicinanza dell' impianto al centro abitato
(appena 300 metri in linea d' aria).
Ma qual è la posizione dell' Esi? A illustrarla è il presidente ing. Vincenzo Franza. Il quale fa presente
che «in ragione della perdurante crisi economica che ha colpito anche l' area di Milazzo, al fine di
mantenere i livelli occupazionali della Esi, è stato avviato un progetto di ricerca al fine di valutare la
possibilità di utilizzare le infrastrutture tecnologiche della società anche in altri comparti. È pertanto
chiaro che non verranno utilizzati nuovi impianti e che il trattamento di rifiuti di cui si parla», puntualizza
l ' i n g . Franza, «avverrà senza incrementare il carico ambientale sul territorio, poiché saranno
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Gazzetta del Sud
Trasporti marittimi
semplicemente integrate le lavorazioni esistenti. Alla luce del limitato impatto di questa iniziativa e
tenuto conto che contribuirà alla salvaguardia dei livelli occupazionali, nonché al riassorbimento di
lavoratori oggi in cassintegrazione, si confida nell' appoggio degli enti locali scevro da posizioni
ideologiche, pur comprendendo le preoccupazioni di un territorio fortemente provato».3.
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MF
Trasporti marittimi
piazza affari chiude in progresso dello 0,2% a 16,308 punti. pesa l' incertezza politica
Europa in spolvero tranne Milano
Le banche frenano la performance del listino. Per Credit Suisse ora i prezzi sono
interessanti ma c' è ansia sugli npl. Londra fa +2%, cede il Dow (­0,4%)
Buona giornata per le piazze europee che
hanno chiuso in deciso rialzo, con Milano più
debole rispetto alle altre borse continentali,
limitandosi a un progresso dello 0,2%. Ben più
toniche Parigi (+1,3%), Francoforte (+1,2%) e
Londra (+2%). Non così bene Wall Street,
dove hanno pesato i timori che la bce possa
cominciare a ridurre il ritmo degli acquisti di
bond sul mercato prima del previsto. Poco
prima di fine seduta il Dow Jones cedeva lo
0,4%.
A Piazza Affari un gestore ha definito la seduta
«attendista» e dalla volatilità accentuata, per
via dell' incertezza politica sul possibile esito
del referendum costituzionale italiano. «La
situazione non cambierà prima dell' esito del
voto», ha ribadito il gestore, per il quale gli
investitori aspettano soprattutto «i prossimi
dati sul mercato del lavoro americano».
Gli investitori sono stati influenzati anche dalle
dichiarazioni sulla salute delle banche italiane,
dove lo stock di crediti deteriorati «necessiterà
di tempo» per diminuire, ha detto in proposito
Salvatore Rossi, dg di Banca d' Italia e
presidente Ivass, alla XVIII Giornata del
credito. Il problema è stato evidenziato anche
da Moody' s, la quale ha rimarcato che circa il
50% degli npl delle banche europee, 527
miliardi di euro, derivano da tre soli mercati: Italia, Spagna e Irlanda. In tale contesto un po' di fiducia l'
ha instillata Credit Suisse, che ieri ha messo l' accento sulle valutazioni degli istituti italiani, sempre più
interessanti: «lo sconto medio rispetto ai concorrenti europei a settembre si è ampliato dal 30 al 32%».
Ma «le incertezze politiche, lo stock di sofferenze e il rischio che il settore paghi il salvataggio di alcune
banche tengono gli investitori lontani dalle banche italiane», puntualizza Credit Suisse.
A Piazza Affari, le azioni del comparto hanno chiuso contrastate: da un lato il rinnovato ottimismo di
Equita e Banca Imi sull' ok alle nozze tra Bpm (+2,2%) e Banco Popolare (+1,5%) dell' assemblea della
popolare meneghina ha spinto i due titoli, seguiti da Banca Carige (+1,3%), Intesa Sanpaolo (+0,1%) e
Mediobanca (+0,1%). La performance generale tuttavia è stata frenata da Unicredit (­1,1%) e Mps (­
1,4%). Nel risparmio gestito altra buona giornata per Azimut (+1,9%). Tra gli assicurativi da segnalare
Unipol (+2%) e Cattolica (+1,3%), che ha ufficializzato la fusione con Fata. In spolvero gli industriali
guidati da Fincantieri (+2,6%) sulle indiscrezioni di MF­Milano Finanza circa il memorandum d' intesa
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MF
Trasporti marittimi
con Norwegian Cruise per 6 navi d a crociera per complessivi 4 miliardi di euro. Nell' auto, le
immatricolazioni di settembre rese note ieri hanno spinto Ferrari (+1,9%) e Fca (+0,6%), mentre
Brembo (+1,7%) ha beneficiato della prossima entrata tra le blue chip al posto di Italcementi (+0,3%),
per la quale il delisting sembra imminente. Bene il lusso: Safilo ha fatto +3%, seguita da Tod' s (+2,8%),
Ynap (+ 2,1%), Moncler (+1,9%), e Ferragamo (+1,7%). (riproduzione riservata)
MANUEL COSTA
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Porti
Tariffe «invisibili»
Dagli (esosi) servizi di roaming su navi o aereoplani ai rincari a sorpresa in fase di
rescissione contratto Come difendersi da trappole e astuzie del telefonino
«E pensare che avevamo anche spento i cellulari!».
Nicola e Mariangela, milanesi in pensione, dalle
vacanze in Sardegna di quest' estate hanno portato
indietro uno spiacevole souvenir: un addebito non
previsto di 30 euro sulla bolletta del telefono,
accumulato in poche ore. Motivo? Il roaming marittimo.
Ovvero la possibilità di chiamare e mandare messaggi
mentre si naviga in crociera o, come nel caso dei
coniugi, sul traghetto verso Olbia. Peccato però che l'
operatore telefonico non li avesse avvisati della diversa
(e salata) tariffa. Di più. «Il sovrapprezzo ­ racconta
Nicola ­ è scattato mentre eravamo ancora in porto a
Genova, quindi non in alto mare!». Ed è stato applicato
anche alle chiamate ricevute dalla coppia, nonostante
avessero premuto il pulsante off dei loro dispositivi,
proprio per evitare sorprese. Ma non è servito.
«Al rientro ­ continua l' uomo ­ abbiamo mandato una
raccomandata al gestore e all' agenzia delle
telecomunicazioni per lamentarci del disguido ma non
abbiamo ricevuto nessuna risposta».
Il loro caso non è isolato. Basta consultare i siti delle
realtà che offrono assistenza ai consumatori per
scoprire la grande quantità di reclami legati all' uso (o al
non uso) del telefonino. La categoria delle «tariffe
fantasma» che scattano per opzioni non richieste è la più ampia. Partendo proprio dal roaming (dall'
inglese to roam, girovagare), che può essere marittimo, aereo o satellitare (per le zone non coperte da
operatori terrestri).
Il più pericoloso è il primo, che viene applicato senza che l' utente dia un esplicito consenso. Il prezzo
varia da uno a quattro euro per effettuare chiamate o riceverle, e dai 50 centesimi all' euro per mandare
messaggi. Ma anche a bordo di un aereo qualche minuto attaccati alla cornetta può riservare sorprese: i
passeggeri sono avvisati della possibilità di sfruttare il servizio. Peccato però che il costo mostrato dalle
locandine si riferisca spesso al primo minuto, a seguire le tariffe sono calcolate su scatti di 30 secondi.
In calo invece i prezzi per il roaming all' estero, che verrà annullato a giugno 2017 e sostituito dai piani
tariffari nazionali degli utenti, come stabilito dalla Commissione europea. Il regolamento definitivo è
atteso per il 15 dicembre.
La lista degli «inconvenienti» è ancora lunga.
Da Adiconsum arriva l' allarme sulla durata delle offerte: «Le aziende hanno fatto cartello ­ spiega l'
associazione ­ e ora calcolano i tempi delle promozioni in mesi di 28 giorni, non più 31». Una tendenza
che prende piede anche nella telefonia fissa, dove si passa dalle bollette bimestrali a quelle ogni otto
settimane.
Ancor più ampio il capitolo degli accessori (oroscopi, meteo, antivirus e altro) attivati con il
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5 ottobre 2016
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Corriere della Sera
Porti
silenzio/assenso o cliccando, per errore, un banner pubblicitario mentre si usa lo smartphone. Segnala
Mara, altra utente milanese danneggiata: «Telecom mi ha inviato il pacco di Timvision (decoder per
vedere film e programmi tv on demand, ndr) senza che lo abbia prenotato. Ora è difficile restituirlo e
devo sobbarcarmi l' abbonamento».
Il fenomeno è tenuto sotto osservazione da Unione Nazionale Consumatori. «L' avanzare dei servizi non
richiesti ­ commenta il segretario generale Massimiliano Dona ­ è davvero inarrestabile. A insaputa del
cliente vengono attivati nuovi contratti approfittando di app o inserzioni su siti popolari». E quando si
chiedono spiegazioni al proprio operatore, questo scarica la responsabilità sui singoli fornitori del
servizio.
Come difendersi? Dare un' occhiata alla bolletta con regolarità, fare attenzione quando si viaggia,
informandosi in anticipo su possibili costi aggiuntivi. Controllare poi le offerte: non solo la durata e il
costo, ma anche il prezzo da pagare per liberarsene prima dei termini previsti.
ANTONIO LUBRANO
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