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Fondazione Maugeri
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Il Tempo
17/03/2015
PLACCHE E SCOMPENSO, CUORE PIU' PROTETTO (AF)
2
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Il Ticino
20/03/2015
GIORNATA DEL POLLINE, ANCHE A PAVIA AMBULATORI DI
ALLERGOLOGIA APERTI
4
16
La Provincia Pavese
20/03/2015
POLLINI, INCONTRO MAUGERI
5
Asa-Press.com
18/03/2015
SALUTE: ESPERTI, CONSERVAZIONE ALIMENTI PRINCIPALE CAUSA
BOTULISMO
6
SalutePiu.info
18/03/2015
BOTULISMO: SALVA LA DIAGNOSI TEMPESTIVA
7
Aboutpharma.com
17/03/2015
PLACCHE E SCOMPENSO, CUORE PIU' PROTETTO
9
Agi.it
17/03/2015
BOTULISMO: ESPERTI, CONSERVAZIONE ALIMENTI PRINCIPALE
CAUSA
11
Asca.it
17/03/2015
BOTULISMO E BOTULISMO INFANTILE: SALVI SOLO CON DIAGNOSI
PRECOCE
12
Clicmedicina.it
17/03/2015
BOTULISMO E BOTULISMO INFANTILE: SOLO IL PRECOCE
RICONOSCIMENTO DEI SINTOMI SALVA LA VITA
13
Federfarma.it
17/03/2015
BOTULISMO: ESPERTI, CONSERVAZIONE ALIMENTI PRINCIPALE
CAUSA
15
HealthDesk.it
17/03/2015
BOTULINO: 9 INTOSSICAZIONI SU 10 DA CONSERVE FATTE IN CASA
16
ilTempo.it
17/03/2015
BOTULISMO E BOTULISMO INFANTILE: 20-30 NUOVI CASI L'ANNO
17
ilTempo.it
17/03/2015
PLACCHE E SCOMPENSO, CUORE PIU' PROTETTO
19
Meteoweb.eu
17/03/2015
SALUTE: IN ITALIA OGNI ANNO 20-30 CASI DI INTOSSICAZIONE DI
BOTULINO
21
Paginemamma.it
17/03/2015
BOTULISMO E BOTULISMO INFANTILE: SOLO IL PRECOCE
RICONOSCIMENTO DEI SINTOMI SALVA LA VITA
23
PANORAMASANITA.IT
17/03/2015
OGNI ANNO IN ITALIA 20-30 NUOVI CASI DI INTOSSICAZIONE
BOTULINICA
25
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17/03/2015
INTOSSICAZIONE BOTULINICA, PRECOCE RICONOSCIMENTO DEI
SINTOMI SALVA LA VITA [ALTRE NEWS]
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SALUTE E BENESSERE
Salute: esperti, conservazione alimenti principale causa botulismo
La scorretta preparazione e conservazione di alimenti in ambito domestico rappresentano le
principali cause del botulismo. Questo, in estrema sintesi, il monito lanciato in occasione del
17esimo Congresso Nazionale della Società italiana di tossicologia (Sitox) che, fino al
prossimo 20 marzo, ospiterà a Milano i massimi esperti in ambito tossicologico per fare il
punto sui nuovi fattori di rischio e sull'evoluzione della ricerca in questo campo. Ogni anno in
Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica. Spossatezza, disturbi
gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare a paralisi: questi i
sintomi di questa patologia rara e a volte letale, che spesso vengono erroneamente
associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di difficile
diagnosi. "Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - ha spiegato Carlo Alessandro
Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale di
Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - può consentire il trattamento
antidotico per evitare l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria. In questo contesto, le
autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i
cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione
delle conserve in ambito domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete non
forniscono infatti sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e
diventare pericolosa per la nostra salute". (AGI) .
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Pubblicato da : Salutepiu.info | March 17, 2015 | in: Uncategorized
Responsabile del botulismo alimentare è una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum che,
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raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i suoi sintomi già 12 ore dopo l’ingestione
del cibo contaminato. Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica.
Botulismo alimentare: i sintomi
Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare a paralisi: questi i
sintomi di una patologia rara, e a volte letale, che spesso vengono erroneamente associati ad altre malattie di
natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di difficile diagnosi.
Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti principalmente in ambito domestico. Il
monito arriva dal 17° Congresso Nazionale della Società Italiana di Tossicologia (SITOX).
All’arrivo in Pronto Soccorso il sintomo più comune è la disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari.
Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi neurologici
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possono poi progredire interessando dapprima la deglutizione e l’articolazione della parola (disfagia,
disartria) e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.
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“Solo il precoce riconoscimento dei sintomi – dichiara il Dott. Carlo Alessandro Locatelli, Presidente SITOX e
Direttore del Centro Antiveleni di Pavia – Centro Nazionale di Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione
Maugeri – può consentire il trattamento antidotico per evitare l’evoluzione verso l’insufficienza respiratoria. In
questo contesto, le autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i
cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione delle conserve in
ambito domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete – prosegue il Dott. Locatelli – non
forniscono infatti sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e diventare
pericolosa per la nostra salute”.
Botulismo alimentare: le cause
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro Nazionale di informazione
Tossicologica (CAV), nel 93% dei casi l’alimento incriminato risulta prodotto a domicilio, il 77% riguarda
l’ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il 16% di pesce sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne,
mentre quasi il 5% è di derivazione industriale.
Botulismo infantile
MATISSE -
MOSTRA PIERO
GIOVANNI
SCUDERIE del
DELLA
BOLDINI a FORLI
QUIRINALE -
FRANCESCA -
- intervista con
MATTEO
AVDE GIGLIOTTI
ANTONIO
LAFRANCONI
PAOLUCCI
Il botulismo infantile è una malattia rara che colpisce i lattanti al di sotto di un anno di età e la cui causa è da
ricercare nella colonizzazione intestinale da parte del Clostridium botulinum con conseguente produzione e
liberazione di tossine nell’intestino.
La Sabina
Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile, alterazione dell’espressione del volto e letargia
rappresentano i campanelli d’allarme del botulismo infantile. Inoltre, alcune condizioni quali l’alterazione della
flora intestinale, l’esposizione ad ambienti particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i
fattori di rischio. Il miele, infatti, essendo un prodotto naturale, può contenere le spore di clostridi produttori di
tossine botuliniche costituendo così un veicolo per l’introduzione di tali spore nell’intestino del neonato.
“Nel caso del botulismo infantile – conclude il Dott. Locatelli – la difficoltà di suzione del bambino viene
avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo mammario e dolore. In questo caso, è
opportuno non sottovalutare la comparsa di questo sintomo e recarsi al Pronto Soccorso più vicino. Solo
intervenendo tempestivamente, infatti, è possibile impedire alla patologia di evolvere verso il coma e l’arresto
respiratorio. Risulta pertanto necessario – conclude il Dott. Locatelli – diffondere quante più informazioni
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mantenendo alto il livello di attenzione su una patologia che, se riconosciuta tardivamente, purtroppo può
essere letale”.
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Il trattamento aspecifico del botulismo infantile si basa su terapie sintomatiche di supporto che possono
Piero della Francesca. Il
comprendere il supporto respiratorio e sul trattamento antidotico. Per la cura della malattia non è utile, invece,
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Botulismo: esperti, conservazione alimenti principale causa
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(AGI) - Milano, 17 mar. - La scorretta
preparazione e conservazione di
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rappresentano le principali cause del
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sintesi, il monito lanciato in occasione
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del 17esimo Congresso Nazionale
No Autonomi.
della Societa' italiana di tossicologia
(Sitox) che, fino al prossimo 20
marzo, ospitera' a Milano i massimi
esperti in ambito tossicologico per
fare il punto sui nuovi fattori di rischio
e sull'evoluzione della ricerca in
questo campo. Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica.
Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficolta' a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare a
paralisi: questi i sintomi di questa patologia rara e a volte letale, che spesso vengono
erroneamente associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di
difficile diagnosi. "Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - ha spiegato Carlo Alessandro
Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale di
Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - puo' consentire il trattamento antidotico
per evitare l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria. In questo contesto, le autorita'
competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i cittadini sui
pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione delle conserve in
ambito domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete non forniscono infatti
sufficiente garanzia di sterilita' per la conserva che rischia cosi' di alterarsi e diventare pericolosa
per la nostra salute".
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pubblicato il 17/mar/2015 13:43
Botulismo e botulismo infantile: salvi solo con
diagnosi precoce
Congresso nazionale a Milano fa il punto sulla patologia
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Roma, 17 mar. (askanews) - Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione
botulinica. Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare
a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, e a volte letale, che spesso vengono erroneamente
associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di difficile diagnosi.
Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti principalmente in ambito
domestico. Il monito arriva dal 17esimo Congresso nazionale della società italiana di tossicologia
(SITOX) che, fino al prossimo 20 marzo, ospiterà a Milano i massimi esperti in ambito tossicologico
per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull'evoluzione della ricerca in questo campo.
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro Nazionale di
informazione Tossicologica (CAV), nel 93% dei casi l'alimento incriminato risulta prodotto a
domicilio, il 77% riguarda l'ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il 16% di pesce sott'olio e il
6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% è di derivazione industriale. All'arrivo in Pronto
Soccorso il sintomo più comune è la disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari. Inizialmente, infatti,
la paralisi colpisce bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi neurologici possono
poi progredire interessando dapprima la deglutizione e l'articolazione della parola (disfagia, disartria)
e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.(Segue)
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del 17/03/2015
Botulismo e Botulismo Infantile: Solo Il Precoce Riconoscimento Dei Sintomi
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Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di
i n t o s s i c a z i o n e b o t u l i n i c a . S p o s s a t e z z a , d i s t u r b i
gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad
arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, e a
volte letale, che spesso vengono erroneamente associati ad
altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando,
quindi, di difficile diagnosi. Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti principalmente in
ambito domestico. Il monito arriva dal 17° Congresso Nazionale della Società Italiana di
Tossicologia (SITOX) che, fino al prossimo 20 marzo, ospiterà a Milano i massimi esperti
in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull’evoluzione della
ricerca in questo campo.
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro
Nazionale di informazione Tossicologica (CAV), nel 93% dei casi l’alimento incriminato
risulta prodotto a domicilio, il 77% riguarda l’ingestione di alimenti di origine vegetale,
oltre il 16% di pesce sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% è
di derivazione industriale. All’arrivo in Pronto Soccorso il sintomo più comune è la
disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari. Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce
bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi neurologici possono poi
progredire interessando dapprima la deglutizione e l’articolazione della parola (disfagia,
disartria) e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.
“Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - dichiara il Dott. Carlo Alessandro
Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro
Nazionale di Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - può consentire il
trattamento antidotico per evitare l’evoluzione verso l’insufficienza respiratoria. In questo
contesto, le autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e
sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche
nella preparazione delle conserve in ambito domestico. Alcune procedure di
conservazione proposte in rete – prosegue il Dott. Locatelli – non forniscono infatti
sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e diventare
pericolosa per la nostra salute”. Responsabile del botulismo alimentare una tossina prodotta dal batterio Clostridium
botulinum che, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i
suoi sintomi già 12 ore dopo l’ingestione del cibo contaminato. Differente dal botulismo alimentare, strettamente legato all’ingestione della tossina
preformata in un alimento, è il botulismo infantile, una malattia rara che colpisce i
lattanti al di sotto di un anno di età e la cui causa è da ricercare nella colonizzazione
intestinale da parte del Clostridium botulinum con conseguente produzione e
liberazione di tossine nell’intestino.
Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile, alterazione dell’espressione del volto e
letargia rappresentano i campanelli d’allarme del botulismo infantile. Inoltre, alcune
condizioni quali l’alterazione della flora intestinale, l’esposizione ad ambienti
particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i fattori di rischio. Il miele,
infatti, essendo un prodotto naturale, può contenere le spore di clostridi produttori di
tossine botuliniche costituendo così un veicolo per l’introduzione di tali spore
nell’intestino del neonato. “Nel caso del botulismo infantile – conclude il Dott. Locatelli – la difficoltà di suzione
del bambino viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo
mammario e dolore. In questo caso, è opportuno non sottovalutare la comparsa di
q u e s t o s i n t o m o e r e c a r s i a l P r o n t o S o c c o r s o p i ù vicino. Solo intervenendo
tempestivamente, infatti, è possibile impedire alla patologia di evolvere verso il coma e
l’arresto respiratorio. Risulta pertanto necessario - c o n c l u d e i l Dott. Locatelli diffondere quante più informazioni mantenendo alto il livello di attenzione su una
patologia che, se riconosciuta tardivamente, purtroppo può essere letale”.
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Il trattamento aspecifico del botulismo infantile si basa su terapie sintomatiche di
supporto che possono comprendere il supporto respiratorio e sul trattamento
antidotico. Per la cura della malattia non è utile, invece, la somministrazione di antibiotici
che può essere però necessaria per il trattamento delle eventuali complicanze
secondarie.
Fonte foto: http://www.iltempo.it
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17/03/201513:17:42
Botulismo: esperti, conservazione alimenti principale causa
(AGI) - Milano, 17 mar. - La scorretta preparazione e conservazione di alimenti in ambito domestico rappresentano
le principali cause del botulismo. Questo, in estrema sintesi, il monito lanciato in occasione del 17esimo
Congresso Nazionale della Societa' italiana di tossicologia (Sitox) che, fino al prossimo 20 marzo, ospitera' a
Milano i massimi esperti in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull'evoluzione della
ricerca in questo campo. Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica.
Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficolta' a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare a paralisi: questi i
sintomi di questa patologia rara e a volte letale, che spesso vengono erroneamente associati ad altre malattie di
natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di difficile diagnosi. "Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - ha
spiegato Carlo Alessandro Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale
di Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - puo' consentire il trattamento antidotico per evitare
l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria. In questo contesto, le autorita' competenti giocano un ruolo di primo
piano dovendo informare e sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche
nella preparazione delle conserve in ambito domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete non
forniscono infatti sufficiente garanzia di sterilita' per la conserva che rischia cosi' di alterarsi e diventare pericolosa
per la nostra salute". . .
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arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, e a volte letale, che spesso
vengono erroneamente associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva
risultando e che invece rappresentano la spia di un’intossicazione da tossina botulinica. In Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi ogni anno e nella quasi totalità dei casi
l’intossicazione arriva da alimenti preparato o, più spesso, conservati a casa. Responsabile del botulismo alimentare è la tossina prodotta dal batterio Clostridium
botulinum che, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i
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Locatelli direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale di Informazione
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Tossicologia che fino al prossimo 20 marzo sarà riunita a congresso. «In questo contesto, le autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo
informare e sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di
misure igieniche nella preparazione delle conserve in ambito domestico. Alcune
procedure di conservazione proposte in rete non forniscono infatti sufficiente garanzia
di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e diventare pericolosa per la
nostra salute».
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Botulismo infantile: 20-30 nuovi casi l’anno
Presentata indagine sulla gestione clinica dell’intossicazione botulinica in Italia
Spossatezza, disturbi gastrointestinali,
difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad
arrivare a paralisi: sono questi i sintomi del
botulismo, una patologia rara e a volte letale.
Troppo spesso erroneamente associati ad altre
malattie di natura neurologica o infettiva, ogni anno
in Italia sono circa 20-30 i nuovi casi di
intossicazione botulinica.
NO FAI DA TE - Colpa della scorretta
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preparazione e/o conservazione di alimenti
principalmente in ambito domestico. Il monito
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arriva dal 17° Congresso Nazionale della
Salute
Società Italiana di Tossicologia (SITOX) che,
fino al prossimo 20 marzo, ospita a Milano i
massimi esperti in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull’evoluzione
della ricerca in questo campo.
INDAGINE - Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro
Nazionale di informazione Tossicologica (CAV), nel 93% dei casi l’alimento incriminato risulta
prodotto a domicilio, il 77% riguarda l’ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il 16% di pesce
sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% è di derivazione industriale. All’arrivo
in Pronto Soccorso il sintomo più comune è la disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari.
Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi
neurologici possono poi progredire interessando dapprima la deglutizione e l’articolazione della parola
(disfagia, disartria) e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.
LA CONSERVA - “Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - dichiara il Dott. Carlo Alessandro
Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro Nazionale di
Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - può consentire il trattamento antidotico
per evitare l’evoluzione verso l’insufficienza respiratoria. In questo contesto, le autorità
competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i cittadini sui
pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione delle conserve in ambito
domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete – prosegue il Dott. Locatelli –
non forniscono infatti sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi
e diventare pericolosa per la nostra salute”.
BOTULISMO INFANTILE - Responsabile del botulismo alimentare una tossina prodotta dal
batterio Clostridium botulinumche, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può
manifestare i suoi sintomi già 12 ore dopo l’ingestione del cibo contaminato. Differente dal botulismo
alimentare, strettamente legato all’ingestione della tossina preformata in un alimento, è il botulismo
infantile. Colpisce i lattanti al di sotto di un anno di età e la causa è da ricercare nella colonizzazione
intestinale da parte del Clostridium botulinum con conseguente produzione e liberazione di tossine
nell’intestino.
CAMPANELLI ALLARME - Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile, alterazione
dell’espressione del volto e letargia rappresentano i campanelli d’allarme del botulismo infantile.
Inoltre, alcune condizioni quali l’alterazione della flora intestinale, l’esposizione ad ambienti
particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i fattori di rischio. Il miele, infatti,
essendo un prodotto naturale, può contenere le spore di clostridi produttori di tossine botuliniche
costituendo così un veicolo per l’introduzione di tali spore nell’intestino del neonato.
QUESTIONE DI TEMPO - “Nel caso del botulismo infantile – conclude il Dott. Locatelli – la difficoltà
di suzione del bambino viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo
mammario e dolore. In questo caso, è opportuno non sottovalutare la comparsa di questo sintomo e
recarsi al Pronto Soccorso più vicino. Solo intervenendo tempestivamente, infatti, è possibile
impedire alla patologia di evolvere verso il coma e l’arresto respiratorio. Risulta pertanto
necessario - conclude il Dott. Locatelli - diffondere quante più informazioni mantenendo alto il livello
di attenzione su una patologia che, se riconosciuta tardivamente, purtroppo può essere letale”.
CURE - Il trattamento aspecifico del botulismo infantile si basa su terapie sintomatiche di
supporto che possono comprendere il supporto respiratorio e sul trattamento antidotico. Per la cura
della malattia non è utile, invece, la somministrazione di antibiotici che può essere però necessaria per
il trattamento delle eventuali complicanze secondarie.
Lucide
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Placche e scompenso, cuore
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Il rischio di infarto si può prevenire, un farmaco riduce la mortalità Aumentano i giovani ipertesi. Meno merendine,
tv spenta e cyclette
Il cuore continua a svelare i suoi segreti e a fornire,
grazie all’osservazione e all’impegno di medici e
scienziati, risposte per la salute del terzo millennio.
Al 32° congresso della Fondazione "Centro per la
lotta contro l’infarto" alcune novità sostanziali e
rivoluzionarie. La prima dai risultati dello studio
Clima sulla diagnosi dell'aterosclerosi, la seconda
dall’introduzione del defribillatore sottocutaneo, una
scoperta tutta italiana, la terza sulle proprietà
«miracolose» dell’attività motoria e della corretta
alimentazione anche nelle persone intolleranti ai
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carboidrati. In ultimo, i dati dello studio Paradigm
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sull’efficacia di una nuova classe di farmaci presto
in commercio per lo scompenso cardiaco.
Salute
«Il registro italiano Clima - spiega Francesco Prati,
Presidente della Fondazione - valuta il risultato
clinico in 500 casi di aterosclerosi coronarica studiati con Oct in più centri italiani con un follow-up
clinico di almeno 12 mesi. Lo studio si focalizza sull'arteria più importante del cuore: la discendente
anteriore e sulle placche aterosclerotiche "cattive", a rischio di infarto anteriore o morte cardiaca
(eventi Mace) imputabili a lesioni coronariche presenti nella discendente anteriore. La valutazione finale
riguarda 27 soggetti che hanno presentato un Mace al follow up di almeno 12 mesi. I soggetti con Mace
presentano più frequentemente gli elementi di vulnerabilità che identificano le placche "cattive". Lo
studio dimostra per la prima volta che l'impiego della tecnica OCT può identificare le placche
aterosclerotiche a rischio di eventi infartuali. Un punto fermo mentre assai peoccupante è l’aumento
della ipertensione nei giovani anche in Italia. Il Gruppo di Giovani Ricercatori della Società Italiana
dell'Ipertensione Arteriosa (Siia) ha promosso lo studio I-Game con l'arruolamento casuale di 2000
soggetti tra i 18 ed i 35 anni che saranno sottoposti anche alla misurazione della pressione arteriosa
ambulatoriale e domiciliare delle 24 ore, ad una valutazione globale del danno d'organo tramite Ecg,
analisi della pulse wave velocity e dello spessore mio-intimale carotideo. «Sul fronte dello stile di vita e
dell'attività fisica continuativa i nuovi dati dello studio Navigator - commenta il Prof. Luigi Temporelli Divisione di Cardiologia Riabilitativa della Fondazione Salvatore Maugeri, Irccs, Istituto Scientifico hanno dimostrato per la prima volta in modo scientifico che attività fisica, continuativa, oggettivamente
misurata, e stile di vita hanno un effetto più potente dei farmaci nella riduzione significativa di diabete
ed eventi cardiovascolari quali infarto miocardico non fatale, ictus non fatale, ospedalizzazione per
insufficienza cardiaca, rivascolarizzazione arteriosa, o ospedalizzazione per angina instabile, in
pazienti con intolleranza glucidica e/o documentata patologia cardiovascolare o almeno 1 fattore di
rischio cardiovascolare». Lo studio Navigator ha seguito gli oltre 9000 partecipanti in media per 6 anni
e ha valutato la loro attività motoria con pedometro in basale e a 12 mesi di distanza. I risultati di
questa analisi dimostrano che una relativamente modesta attività motoria basale (a partire da 2000
passi al giorno) e le sue variazioni in aumento nel corso di 1 anno riducono del 10% la probabilità di
sviluppare un evento cardiovascolare (morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale e
ictus non fatale). La ricerca tecnologica, sta attualmente sostenendo una vera e propria rivoluzione,
assicurando una vita sempre più facile per i pazienti cardiopatici. «In Elettrofisiologia cardiaca commenta il Prof. Riccardo Cappato, Policlinico San Donato - è stato compiuto un primo importante
passo per lo sviluppo di nuovi sistemi "leadless" cioè senza fili, come il nano pacemaker e il
defibrillatore sottocutaneo per il trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco. Ci si attende che nel
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prossimo futuro tali dispositivi e tecniche d'impianto rappresentino la base per il miglioramento della
qualità e della durata della vita». Quanto all'innovazione in fatto di cure, i dati eccezionali dello studio
Paradigm dimostrano meno 20% di morte cardiovascolare o ospedalizzazione per insufficienza
cardiaca, grazie a una nuova classe di farmaci. Lo studio ha permesso di testare il farmaco LCZ696 in
una popolazione ad alto rischio, con alti valori dell'ormone Bnp, un ormone che aumenta in modo
importante nei soggetti con grave insufficienza cardiaca.
af
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Salute: in Italia ogni anno 20‑30 casi di intossicazione di botulino
Sotto accusa la scorretta preparazione o conservazione di alimenti principalmente in ambito domestico
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Ogni anno in Italia si
registrano circa 20-30
n u o v i c a s i d i
intossicazione
botulinica. Spossatezza,
disturbi
gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi
oculari fino ad arrivare a paralisi: questi i sintomi
di una patologia rara, e a volte letale, che spesso
vengono erroneamente associati ad altre malattie
di natura neurologica o infettiva risultando, quindi,
di difficile diagnosi. Sotto accusa la scorretta
preparazione o conservazione di alimenti principalmente in ambito domestico. Il monito arriva
dal 17.mo congresso nazionale della Società Italiana di Tossicologia (Sitox) che, fino a venerdì,
ospita a Milano i massimi esperti in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di
rischio e sull’evoluzione della ricerca in questo campo. Secondo una recente indagine condotta
dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro Nazionale di informazione Tossicologica, nel 93% dei casi
l’alimento incriminato risulta prodotto a domicilio, il 77% riguarda l’ingestione di alimenti di
origine vegetale, oltre il 16% di pesce sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il
5% è di derivazione industriale. All’arrivo in pronto soccorso il sintomo più comune è la disfagia
(55,1%) seguita dai sintomi oculari. Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce bilateralmente i
nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi neurologici possono poi progredire interessando
dapprima la deglutizione e l’articolazione della parola (disfagia, disartria) e, nei casi più gravi, la
muscolatura degli arti e la respirazione. Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile,
alterazione dell’espressione del volto e letargia rappresentano i campanelli d’allarme del
botulismo infantile. Inoltre, alcune condizioni quali l’alterazione della flora intestinale,
l’esposizione ad ambienti particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i fattori
di rischio.
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Botulismo e botulismo infantile: solo il precoce
riconoscimento dei sintomi salva la vita
Ogni anno in Italia si registrano circa 20‐30 nuovi casi di
intossicazione botulinica. Spossatezza, disturbi
gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino
ad arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia
rara, e a volte letale, che spesso vengono erroneamente
associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva
risultando, quindi, di difficile diagnosi.
Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione
di alimenti principalmente in ambito domestico. Il monito
arriva dal 17° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Tossicologia (SITOX) che, fino al prossimo 20 marzo,
ospiterà a Milano i massimi esperti in ambito tossicologico
per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull'evoluzione
della ricerca in questo campo.
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia ‐ Centro Nazionale di
informazione Tossicologica (CAV), nel 93% dei casi l'alimento incriminato risulta prodotto a
domicilio, il 77% riguarda l'ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il 16% di pesce sott'olio e
il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% è di derivazione industriale. All'arrivo in
Pronto Soccorso il sintomo più comune è la disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari.
Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I
disturbi neurologici possono poi progredire interessando dapprima la deglutizione e l'articolazione
della parola (disfagia, disartria) e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.
"Solo il precoce riconoscimento dei sintomi ‐ dichiara il Dott. Carlo Alessandro Locatelli,
Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia ‐ Centro Nazionale di Informazione
Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri ‐ può consentire il trattamento antidotico per evitare
l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria. In questo contesto, le autorità competenti giocano un
ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal
mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione delle conserve in ambito domestico.
Alcune procedure di conservazione proposte in rete ‐ prosegue il Dott. Locatelli ‐ non forniscono
infatti sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e diventare
pericolosa per la nostra salute".
Responsabile del botulismo alimentare una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum
che, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i suoi sintomi già 12 ore
dopo l'ingestione del cibo contaminato.
Differente dal botulismo alimentare, strettamente legato all'ingestione della tossina preformata in
un alimento, è il botulismo infantile, una malattia rara che colpisce i lattanti al di sotto di un anno
di età e la cui causa è da ricercare nella colonizzazione intestinale da parte del Clostridium
botulinum con conseguente produzione e liberazione di tossine nell'intestino.
Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile, alterazione dell'espressione del volto e letargia
rappresentano i campanelli d'allarme del botulismo infantile. Inoltre, alcune condizioni quali
l'alterazione della flora intestinale, l'esposizione ad ambienti particolarmente polverosi o il
consumo di miele rappresentano i fattori di rischio. Il miele, infatti, essendo un prodotto naturale,
può contenere le spore di clostridi produttori di tossine botuliniche costituendo così un veicolo per
l’introduzione di tali spore nell'intestino del neonato.
"Nel caso del botulismo infantile ‐ conclude il Dott. Locatelli ‐ la difficoltà di suzione del bambino
viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo mammario e dolore. In
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questo caso, è opportuno non sottovalutare la comparsa di questo sintomo e recarsi al Pronto
Soccorso più vicino. Solo intervenendo tempestivamente, infatti, è possibile impedire alla patologia
di evolvere verso il coma e l'arresto respiratorio. Risulta pertanto necessario ‐ conclude il Dott.
Locatelli ‐ diffondere quante più informazioni mantenendo alto il livello di attenzione su una
patologia che, se riconosciuta tardivamente, purtroppo può essere letale".
Il trattamento aspecifico del botulismo infantile si basa su terapie sintomatiche di supporto che
possono comprendere il supporto respiratorio e sul trattamento antidotico. Per la cura della
malattia non è utile, invece, la somministrazione di antibiotici che può essere però necessaria per
il trattamento delle eventuali complicanze secondarie.
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sintomi salva la vita. Presentata Indagine sulla Gestione Clinica
dell’Intossicazione Botulinica in Italia.
Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione
botulinica. Spossatezza, disturbi gastrointestinali, di coltà a deglutire, disturbi oculari no ad
arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, e a volte letale, che spesso vengono
erroneamente associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di
di cile diagnosi. Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti
principalmente in ambito domestico. Il monito arriva dal 17° Congresso Nazionale della Società
Italiana di Tossicologia (Sitox) che, no al prossimo 20 marzo, ospiterà a Milano i massimi
esperti in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull’evoluzione della
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risulta prodotto a domicilio, il 77% riguarda l’ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il
16% di pesce sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% è di derivazione
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muscolatura degli arti e la respirazione. «Solo il precoce riconoscimento dei sintomi – dichiara
Carlo Alessandro Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia – Centro
Nazionale di Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri – può consentire il
trattamento antidotico per evitare l’evoluzione verso l’insu cienza respiratoria. In questo
contesto, le autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e
sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella
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in rete – prosegue il Dott. Locatelli – non forniscono infatti su ciente garanzia di sterilità per la
conserva che rischia così di alterarsi e diventare pericolosa per la nostra salute». Responsabile
del botulismo alimentare una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum che,
raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i suoi sintomi già 12 ore
dopo l’ingestione del cibo contaminato. Di erente dal botulismo alimentare, strettamente
legato all’ingestione della tossina preformata in un alimento, è il botulismo infantile, una
malattia rara che colpisce i lattanti al di sotto di un anno di età e la cui causa è da ricercare
nella colonizzazione intestinale da parte del Clostridium botulinum con conseguente
produzione e liberazione di tossine nell’intestino. Costipazione, di coltà di suzione, pianto
ebile, alterazione dell’espressione del volto e letargia rappresentano i campanelli d’allarme
del botulismo infantile. Inoltre, alcune condizioni quali l’alterazione della ora intestinale,
l’esposizione ad ambienti particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i
fattori di rischio. Il miele, infatti, essendo un prodotto naturale, può contenere le spore di
clostridi produttori di tossine botuliniche costituendo così un veicolo per l’introduzione di tali
spore nell’intestino del neonato. «Nel caso del botulismo infantile – conclude Locatelli – la
di coltà di suzione del bambino viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione,
ingorgo mammario e dolore. In questo caso, è opportuno non sottovalutare la comparsa di
questo sintomo e recarsi al Pronto Soccorso più vicino. Solo intervenendo tempestivamente,
infatti, è possibile impedire alla patologia di evolvere verso il coma e l’arresto respiratorio.
Risulta pertanto necessario – conclude Locatelli – di ondere quante più informazioni
mantenendo alto il livello di attenzione su una patologia che, se riconosciuta tardivamente,
purtroppo può essere letale».
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Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficoltà a deglutire, disturbi oculari fino ad
arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, e a volte letale, che spesso
vengono erroneamente associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva
risultando, quindi, di difficile diagnosi. Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti principalmente in
ambito domestico. Il monito arriva dal 17° Congresso Nazionale della Società Italiana
di Tossicologia (SITOX) che, fino al prossimo 20 marzo, ospiterà a Milano i massimi
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sull’evoluzione della ricerca in questo campo.
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Antiveleni di Pavia-Centro
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oltre il 16% di pesce sott’olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5%
è di derivazione industriale. All’arrivo in Pronto Soccorso il sintomo più comune è la
disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari. Inizialmente, infatti, la paralisi colpisce
bilateralmente i nervi deputati alla motilità oculare. I disturbi neurologici possono poi
progredire interessando dapprima la deglutizione e l’articolazione della parola
(disfagia, disartria) e, nei casi più gravi, la muscolatura degli arti e la respirazione.
Data
17-03-2015
Pagina
Foglio
Interviste
Nuovi bersagli
molecolari in psoriasi e
artrite psoriasica, gli
inibitori di PDE4
Trapianto di fegato,
conferme per la terapia
antirigetto once a day
I farmaci biotecnologici
nelle malattie
infiammatorie immunomediate pediatriche
I farmaci biotecnologici
nella terapia della
psoriasi
Farmaci biotecnologici,
esperienza della
Regione Emilia
Romagna
I farmaci biotecnologici
nelle malattie
infiammatorie croniche
intestinali
Modulazione della
costimolazione delle
cellule T: esiti clinici
nell'artrite reumatoide
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“Solo il precoce riconoscimento dei sintomi - dichiara il Dott. Carlo Alessandro
Locatelli, Presidente SITOX e Direttore del Centro Antiveleni di Pavia - Centro
Nazionale di Informazione Tossicologica IRCCS Fondazione Maugeri - può consentire
il trattamento antidotico per evitare l’evoluzione verso l’insufficienza respiratoria. In
questo contesto, le autorità competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo
informare e sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure
igieniche nella preparazione delle conserve in ambito domestico. Alcune procedure di
conservazione proposte in rete – prosegue il Dott. Locatelli – non forniscono infatti
sufficiente garanzia di sterilità per la conserva che rischia così di alterarsi e diventare
pericolosa per la nostra salute”. Responsabile del botulismo alimentare una tossina prodotta dal batterio Clostridium
botulinum che, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, può manifestare i
suoi sintomi già 12 ore dopo l’ingestione del cibo contaminato. Differente dal botulismo alimentare, strettamente legato all’ingestione della tossina
preformata in un alimento, è il botulismo infantile, una malattia rara che colpisce i
lattanti al di sotto di un anno di età e la cui causa è da ricercare nella colonizzazione
intestinale da parte del Clostridium botulinum con conseguente produzione e
liberazione di tossine nell’intestino.
Costipazione, difficoltà di suzione, pianto flebile, alterazione dell’espressione del volto
e letargia rappresentano i campanelli d’allarme del botulismo infantile. Inoltre, alcune
condizioni quali l’alterazione della flora intestinale, l’esposizione ad ambienti
particolarmente polverosi o il consumo di miele rappresentano i fattori di rischio. Il
miele, infatti, essendo un prodotto naturale, può contenere le spore di clostridi
produttori di tossine botuliniche costituendo così un veicolo per l’introduzione di tali
spore nell’intestino del neonato. “Nel caso del botulismo infantile – conclude il Dott. Locatelli – la difficoltà di suzione
del bambino viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo
mammario e dolore. In questo caso, è opportuno non sottovalutare la comparsa di
questo sintomo e recarsi al Pronto Soccorso più vicino. Solo intervenendo
tempestivamente, infatti, è possibile impedire alla patologia di evolvere verso il coma
e l’arresto respiratorio. Risulta pertanto necessario - conclude il Dott. Locatelli diffondere quante più informazioni mantenendo alto il livello di attenzione su una
patologia che, se riconosciuta tardivamente, purtroppo può essere letale”.
Il trattamento aspecifico del botulismo infantile si basa su terapie sintomatiche di
supporto che possono comprendere il supporto respiratorio e sul trattamento
antidotico. Per la cura della malattia non è utile, invece, la somministrazione di
antibiotici che può essere però necessaria per il trattamento delle eventuali
complicanze secondarie.
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