scarica allegato - Castelmonte Onlus

Transcript

scarica allegato - Castelmonte Onlus
RESIDENZE DELLA CASTEL MONTE
La Divisione si articola in cinque realtà, quattro dedite alla
presa in carico, l'assistenza e l’accudimento di persone con
disabilità fisica e psichica e una, Casa del Campo, a Cavaso del
Tomba che si occupa di persone affette da disturbo dello
spettro autistico con la presa in carico di persone adulte.
La divisione occupa 83 persone, e le loro qualifiche sono
psicologi, educatori professionali, infermieri, fisioterapisti,
operatori socio-sanitari, personale ausiliario.
Ha un portafogli ordine di 2.363.965 euro.
La Comunità Alloggio "Casa del Campo" a Cavaso del Tomba è una comunità residenziale. Le
attività abilitative ed educative, non tutte interne alla Comunità, sono volte ad aumentare i
livelli di autonomia attraverso l'insegnamento di abilità della vita quotidiana con l’obiettivo di
migliorare la qualità della vita. Questo è l'ultimo progetto della Castel Monte, ha cominciato ad
operare nel mese di Luglio 2015, mentre la sua inaugurazione ufficiale è stata fatta il 22
gennaio 2016.
Attorno ad essa la cooperativa ha attivato un progetto impegnativo, perché pensa di realizzare
una rete di assistenza domiciliare alle persone affette dal disturbo autistico e alle loro famiglie
e insieme una politica informativa e documentativa su cosa vuole dire occuparsi di persone
adulte affette dal disturbo autistico. Questa esperienza unica, nel suo genere, affronta una
delle problematiche più complicate per l'autismo. L'intervento del welfare pubblico e della
sussidiarietà sociale sin qui disposto è molto concentrata sulle persone al di sotto dei 18 anni,
mentre è decisamente carente al di sopra. Qui se ne occupa alla meglio la famiglia, oppure
strutture inidonee rispetto alle problematiche.
Da più parti arriva una denuncia molto forte sul fatto che il welfare pubblico non ha presente,
nel modo dovuto e necessario, che il disturbo è perenne nella vita delle persone.
Già negli anni scorsi, dopo l’avvio della discussione e del confronto, avutosi nel tavolo di
lavoro del Ministero della Sanità sull'autismo (anno 2008), pur in carenza di dati certi sulla
diffusione si stimavano tra 60/65 i casi su 10 mila persone adulte, appariva chiaro che
occorreva affrontare la problematica nel suo complesso. Ad esempio si diceva:
"che
l'autismo è un problema dell'intero ciclo della vita. Occorre quindi pensare ad una presa in
carico per tutto l'arco della vita: dall'infanzia all'età adulta e anziana. Insomma il genitore
diventa anziano e il bambino (affetto da autismo) non diventa adulto " ( opinione espressa dal
dottor Maurizio Arduino ASL CN 1. Ospedale di Mondovì - seminario a Cesena anno 2011).
In questo contesto e dimensione si inserisce quindi l'iniziativa della Castel Monte (che viene
descritta nel dettaglio in altra parte di questa Rendicontazione), ed è dimensionata agli studi
ed esperienze sin qui eseguite e sperimentate, e che hanno come garanzia di qualità e serietà,
la persona del prof. Lucio Moderato (consulente scientifico del progetto ed autore del progetto
specifico per questo disturbo: " Superability"). Per il resto nella sua quotidianità c'è l'impegno
delle donne e degli uomini, gli operatori, della Castel Monte impegnati nel progetto, in
riferimento anche con i progetti nell'area delle ULSS della marca trevigiana, in specifico con
quella dell'ULSS 8, e della provincia di Belluno.
Le altre esperienze sono nell'area della disabilità:
"Comunità Alloggio Casa Codato" ( Preganziol, Casa Codato): è una comunità residenziale per
persone adulte con disabilità, prive di nucleo familiare o per le quali sia impossibile la
permanenza nel nucleo familiare, sia temporaneamente che permanente.
Nell'area della salute mentale con tre comunità dirette: a Mogliano Veneto (Ca' delle Rose) e a
Preganziol (Villa Alma) e una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) "NOI con VOI" sempre a
Mogliano Veneto, (presso l’ Istituto Costante Gris) una comunità che accoglie non
autosufficienti gravi ,disabili nell'area della salute mentale e fisica, gravi e quindi impossibilità
ad essere accolti in altre strutture per disabili o rimanere in famiglia.
Le comunità o residenze del mondo psichiatrico sono gestite in affidamento dal Consorzio
Restituire. Un Consorzio di cooperative sociali costituita per occuparsi di servizi assistenziali e
riabilitativi nell'area della salute mentale. Solo "Casa Codato" è gestita in collaborazione con la
Fondazione "Il Nostro Domani " , una fondazione, nata e ideata nel 1988, nell'ambito delle
attività del Coordinamento Provinciale di Treviso delle Associazioni dell'Handicappati. Si
occupa di disabili a cui famiglie di origine non sono in grado di assicurare adeguata assistenza.
Fu ideata da don Fernando Pavanello, che ne fu anche il primo Presidente (nel 2009). La Castel
Monte, con la sua collaborazione ha raccontato la storia di questa esperienza e quella di don
Fernando in un libro “Da prete a servizio dell’uomo”
Le residenze e il ruolo della Castel Monte
Comunità Alloggio "Casa del Campo" Cavaso
del Tomba (provincia di Treviso).
Una struttura di proprietà della Castel Monte,
che l'ha restaurata e adattata allo scopo. Ha
fatto un investimento per il riadattamento nel
rispetto delle indicazioni delle ULSS. L’avvio e
l’attivazione del " progetto autismo", ha
comportato un costo di circa 1.700.000 euro. E'
una struttura di 410 mq di coperto con un ampio
scoperto, in una zona molto bella della pedemontana trevigiana, vicina alle colline di Asolo.
La struttura è convenzionata all’azienda ULSS 8 e alle aziende dell’area vasta della provincie di
Treviso e Belluno ( ULSS 1,2,7,8,9)
La comunità residenziale è in grado di ospitare 10 persone adulte, che vengono indicate dalle
singole ULSS che sono partner del progetto.
Il programma riservato agli ospiti è di carattere abilitativo/educativo, articolato su diverse
attività, non tutte e sempre interne alla casa alloggio, ma anche esterne. Ad esempio la parte
relativa alle attività occupazionali e di inserimento lavorativo, adeguato alla problematiche dei
singoli partecipanti, si fa alla fattoria sociale "el contadin" di Castelfranco Veneto.
L'obiettivo del progetto è quello di mettere al centro "la persona autistica", nella sua globalità
e cercare di recuperare le sue potenzialità abilitative, relazionali e comunicative ed umane, in
generale, con l' obiettivo principale che è il recupero delle attività della vita quotidiana.
E' una comunità per persone adulte. Esistono per ciascuno dei piani educativi e assistenziali
individuali, Si cerca e si lavora per una relazione attiva con la singola famiglia, ove questa
manchi si sono costruiti rapporti con eventuali altri parenti o con gli amministratori di
sostegno. Viene ricercata, compatibilmente con le problematiche del singolo ospite, una
relazione e integrazione con la comunità del territorio.
Per questo tipo di servizio esiste anche "una carta dei servizi" che regola il rapporto, le
prestazioni e l'impegno della Castel Monte verso i suoi ospiti e le loro famiglie o tutori.
Il personale di riferimento è della cooperativa Castel Monte. L’organizzazione prevede 1
coordinatore educativo, 1 coordinatore tecnico, 1 psicologo, 7 educatori professionali, 8
operatori socio sanitari, 2 ausiliarie.
La loro formazione specifica è stata predisposta e preparata per questo progetto. Vengono da
esperienze professionali importanti nel campo della disabilità, e hanno il riferimento specifico
del prof. Lucio Moderato, uno dei massimi esperti in materia del disturbo autistico.
Comunità Alloggio "Casa Codato" a Preganziol (provincia di Treviso).
E' una comunità residenziale che accoglie
persone adulte con disabilità, prive di nucleo
familiare o di famiglie non in grado di garantire,
nel loro nucleo, una persona disabile grave, sia in
modo temporaneo che permanente. Accoglie
quindi il disabile adulto, e lo sostiene nella sua
gestione quotidiana e cerca di sviluppare le sue
abilità individuali, in modo da farlo sentire, una
persona. Si lavora sulla sua capacità di
comunicazione e relazione con gli altri, sulla sua
mobilità, sulla cura della propria persona. Si è
lavorato molto, specie nel 2015, su un progetto
denominato "portare all'esterno", una relazione degli ospiti della Comunità con il paese e le
sue persone. S i sono fatte quindi delle uscite nel Comune di Casale sul Sile, dove la comunità è
conosciuta e apprezzata., con uscite e visite al mercato settimanale, ma anche con delle
attività teatrali. Si attivato il "progetto "Preganziol Zoom" con l'obiettivo di inserire gli ospiti
della casa con le persone e la realtà del Comune.
Per far capire il senso del lavoro e dell'impegno nel 2015: gli ospiti hanno partecipato a 48
eventi, una media di sette persone; 13 sono state le uscite in pizzeria, ristorante e pub, con
una media di 9 partecipanti; 29 le passeggiate, con una media di 7 persone per ognuna; i
concerti e le sagre hanno coinvolto 72 persone. In questa realtà ci sono stati anche due
spettacoli teatrali, con attori gli ospiti di Casa Codato, e assieme a diverse associazioni locali
hanno partecipato al "Carnevale 2015". Altre e diverse iniziative ricreative sono state
programmate nella residenza.
Buona la presenza e il coinvolgimento del volontariato locale. Mediamente 13/15 persone si
alternano con attività ricreative diverse. Qualcuna di queste, con presenze settimanali,
provvede ai piccoli lavori di manutenzione della struttura
Progetti semplici, facilmente attuabili, visibili, condivisi ma con un messaggio chiaro: "ci siamo
anche noi" .
E' stato anche predisposto un programma, nel 2014/2015, di "ippoterapia", in collaborazione
con la piscina comunale di Preganziol. Venti persone, tutte, hanno partecipato, nel 2015,
anche dei soggiorni estivi: 11 persone al mare ( a Lignano Sabbiadoro), e 9 in montagna a(
Fiera di Primiero).
32 sono le persone della Castel Monte che vi operano. La loro qualifica 1 coordinatore che è il
responsabile della comunità, 3 educatori, 24 gli operatori socio sanitari (Oss) e 4 ausiliari.
"Casa Codato", è una delle cinque residenze della Fondazione "Il Nostro Domani", nata nel
1988, presidente onorario, e allora grande attivatore del progetto è don Fernando Pavanello.
La sua missione è quella di occuparsi di disabili. La sua sintesi è " mantenere tra di noi le
persone disabili quando le famiglie naturali non sono più in grado di farlo o vengono a
mancare". Nella storia scritta nel sito internet della stessa si può leggere il legame tra loro e la
Castel Monte. Questo è scritto: "... A Preganziol (azienda ULSS 9 Treviso), intanto si susseguono
gli incontri con un'altra formula (trovata dall'assessore ai servizi sociali del Comune).
Si forma un tavolo di lavoro composto dalla Fondazione, da alcuni Comuni del distretto socio
sanitario e dalla cooperativa edilizia La Trevisana ( a cui si affianca la cooperativa sociale Castel
Monte). Con la formula della ripartizione dei costi a tre, si arriva a fare il progetto....."
Comunità Alloggio Ca' della Rose di Mogliano Veneto (provincia di Treviso).
A Mogliano veneto, in via delle Rose, nella zona
residenziale del Comune, in un edificio residenziale di
450 mq, con un ampio e bel giardino, c'è la nuova e
moderna comunità alloggio Cà delle Rose. Si sviluppa
su due piani, con ascensore, in un edificio restaurato
e adattato alle esigenze di una comunità di disabili di
salute mentale. La struttura è allocata in zona
residenziale, vicina a tre centri commerciali, di piccole
dimensioni e alla chiesa parrocchiale S.Carlo, molto
attiva con gruppi di volontariato e di scout.
Vicino alla struttura vi è anche un centro commerciale che si sviluppa attorno ad un negozio
della coop consumatori di "nordest" ieri, ed oggi "coop 2.0". Con questa struttura, Cà delle
Rose ha attivato un progetto di alimentazione e buona alimentazione, utilizzando la cucina
interna della stessa comunità e il progetto alimentare salutista della coop.
Con altri negozianti della realtà commerciale, la Galleria S.Carlo, si è sviluppata anche un
collaborazione conviviale durante le feste di Natale e Carnevale. Tutte queste attività
rientrano in un "progetto educativo", che si articola su attività di lettura e biblioteca; gruppo
donne; laboratorio di cucina, attività di canto e ricreative; gruppo parola. Molto attivate e di
interesse le uscite settimanali nel territorio, per il caffè nei bar del circondario, per le spese
personali. I progetti educativi con la coop di consumo e il laboratorio, insieme e con il supporto
dei volontari esterni. Molto interessanti e partecipati i compleanni dei residenti, con feste in
sede della comunità. Sullo stesso taglio le feste del Natale, Pasqua e Festa di primavera. La
partecipazione alle feste dei fiori che si fa a Mogliano Veneto (maggio di ogni anno), Inoltre un
gruppetto della Comunità partecipa alle feste comunali dove viene invitata. Altro obiettivo
perseguito, e ben riuscito, è l'inclusione della comunità con le attività della parrocchia S.Carlo,
del quartiere est di Mogliano veneto, la collaborazione con la coop nord est e i contatti con le
associazioni del volontariato. Con questi si fa la preparazione di un pranzo in cucina della
comunità (mercoledì); laboratori creativi manuali con il quartiere con l'ausilio di una
volontaria; la musica con due volontari, in due sabato al mese; attività di cucito, ricreative e
lettura con una volontaria.
Ci sono 12 ospiti che provengono dal polo della disabilità dell'ULSS 9. Sono utenti affetti da
disabilità cognitivo - comportamentale. Gli operatori della cooperativa sono: 12. Le loro
qualifiche professionali sono. 1 coordinatore educatore, 1 educatore professionale, 1
psicologo, 9 Operatori socio sanitari-(Oss) e 1 infermiere.
La Comunità è accreditata dalla regione veneto. Ha una "carta dei servizi". L'attività è fatta
nell'ambito della collaborazione con il Consorzio Restituire.
Comunità Alloggio Villa Alma di Preganziol (provincia di Treviso)
E' una struttura residenziale , ubicata in centro
del Comune di Preganziol (Treviso), collegata all'
ULSS 9, ed è uno dei servizi che la Castel Monte
gestisce nell'ambito della collaborazione con il
Consorzio Restituire. Vi alloggiano 10 ospiti,
persone adulte prevalentemente auto sufficienti
(ex O.P. sanità mentale). Sono già stati pazienti in
altre strutture residenziali, hanno superato gli
aspetti più comuni del disagio mentale, ed ora
per l'età, incorrono nelle condizioni fisiche e
psichiche dell'età (persone anziane).
La Comunità accoglie queste persone e le sostiene nella gestione della propria vita quotidiana
ed le mantiene inserite nel contesto locale che è un paese di piccole dimensioni, ma con una
vita sociale attiva e partecipata. Nel Comune ci sono molte associazioni del non profit a livello
culturale e ricreativo.
La struttura oltre che centrale, come ubicazione rispetto al centro del paese, è disposta su due
piani. Uno dedicato alle attività diurne e il secondo piano, che si può definire "piano notte". La
struttura è seguita da 1 coordinatore- educatore, di 1 psicologo, 9 operatori socio sanitari (Oss,
di cui 4 a full time e 5 part time) e 1 infermiere professionale.
Gli obiettivi generali che la cooperativa si è assunta nella struttura è quello di favorire le
relazioni fra gli ospiti e gli operatori della struttura; aiutare ed educare gli ospiti sul piano
assistenziale, provvedere alla loro assistenza sanitaria e psichiatrica e favorire tutte le
opportunità di socializzazione e inclusione degli ospiti con il territorio.
Buoni i risultati ottenuti, anche quelli della socializzazione inclusione, relazioni nei bar del
territorio, specie quelli adiacenti alla struttura. Con la frequentazione alla Bocciofila di
Mogliano Veneto, luogo polifunzionale della terza età e di alcune associazioni del volontariato,
con le diverse feste ricreative della struttura e i laboratori di pittura; con contatti con le realtà
territoriali (Centri Commerciali, usati sia per gli acquisti personali che per contatti con le
persone; mercato settimanale del Comune, passeggiate attorno alla residenza.
Residenza Sanitaria Assistita "NOI con VOI" di Mogliano Veneto (provincia di Treviso)
È allocata all'Istituto Costante Gris di
Mogliano Veneto. Lo è dal luglio 2015,
mentre negli anni precedenti era a Marocco
di Mogliano Veneto, presso la struttura
denominata "Pancrazio" a Marocco di
Mogliano Veneto. Dal punto di vista edilizio la
situazione è migliorata rispetto alla
precedente situazione. Ospita 20 utenti affetti
da grave disabilità disturbi mentali. Gli ospiti
di questa struttura sono adulti con gravi
disabilità, con limitazioni dell'autonomia di
movimento e quindi elevato bisogno
assistenziale.
Il gruppo di lavoro della Castel Monte è di 19 persone: 1 coordinatore educatore, 1 educatore
professionale, 1 psicologo, 1 fisioterapista e 15 Operatorio socio sanitari (Oss).
La residenza gestita dalla nostra cooperativa è accreditata dalla Regione Veneto. Ha una "carta
dei servizi", ed opera nell'ambito della collaborazione con il Consorzio Restituire. Impegno
della cooperativa è quello di garantire "alla struttura" un modello di accoglienza di tipo
familiare e dar modo agli ospiti di stabilire relazioni stabili interpersonali. Le prestazioni
mediche di base e specialistiche sono fornite direttamente dall'ULSS 9. La cooperativa eroga e
garantisce quattro servizi di base: Servizi sanitari e riabilitativi (assistenza infermieristica,
psicologica e di fisioterapia); servizi e attività assistenziali, educative e integrazione sociale (
attività assistenziale e supporto ospite, educativa/abilitativa e di animazione e di inclusione
sociale e di integrazione con il territorio); servizi generali di gestione ( servizio di ristorazione,
lavanderia e guardaroba, di pulizia e igiene ambientale e di trasporto).
Le relazioni interpersonali si ricercano attraverso attività sensoriali, con crema e musica ( si
tratta di favorire un contatto fisico con massaggio al viso, alle mani e piedi); attività di lettura:
Letture brevi con contenuti per bimbi e ragazzi (si usa la voce e la mimica facciale dei
personaggi dei racconti); passeggiate e deambulazione con girello ( brevi passeggiate, anche
per cambiare aria e vedere la luce del sole e sentire l'aria); uscita per il caffè alle macchinette e
in giardino (mantenere la sensazione gustativa e olfattiva); attività espressiva (piccoli lavori con
pennarelli, matite, tempere, pennelli, colla, cartoncini colorati e carta crespa) serve a stimolare
una partecipazione visiva e manuale; uscite nel territorio (piccole feste del Popolo disabilità),
passeggiate/gite ai parchi, al centro commerciale e attività di canto e ballo.
In quest'area, insieme ai progetti di inclusione, il valore etico della cooperazione sociale,
sancito e definito alle legge 381/1991 (quella sulla cooperazione sociale) ha una sua forte
esplicitazione e applicazione. Qui il valore e ruolo centrale delle persona è decisivo. Vale in
quella doppia dimensione, che spesso ad esempio ricorre in questa Rendicontazione Sociale,
della persone vista da chi deve accudire (in questo caso i lavoratori della Castel Monte) e chi
deve essere accudito, che sono le persone disabili, ammalate o in difficoltà. Come spesso
abbiamo detto la totalità di loro non ha scelto di essere incapace di provvedere a se stessa,
anche nelle cose più semplici.
La Castel Monte nella sua esplicitazione e adesione ai concetti e all'eticità della legge sulla
cooperazione ( legge 381/1991), ha scelto come suoi stakeholder di riferimento principale le
persone e la loro aggregazione primaria che è la famiglia. Anche nelle nostre comunità, nei
programmi che si fanno, che sono inviati ai committenti, in genere pubblici, abbiamo messo al
centro del nostro lavoro le persone e la famiglia. Anche nelle nostre " Comunità" pensiamo alle
famiglie e alle persone. Pensiamo che i nostri ospiti siano "inclusi" nel sociale( abitudini, storia
e vissuto di tutti i giorni) e nel contesto in cui vivono le "Comunità".
Poi noi abbiamo scelto, e dichiarato nella nostra missione e identità sociale, di essere un
impresa sociale cooperativa onlus (valore etico di eccellenza) che si occupa di persone che
incontrano persone. Per questo parliamo sempre più che per fare questo dobbiamo fare
formazione continua che ci permetta di rafforzare e tenere viva la nostra professionalità
individuale, che diventa valore sociale e collettivo quando è espressa nel contesto cooperativo
e di comunità sociale. Assieme alla professione dobbiamo mettere a disposizione la nostra
"dedizione".
(dalla Rendicontazione Sociale 2014/2015:
http://www.castelmonteonlus.it/UserFiles/File/Rendicontazione%20Sociale%20Castel%20Monte%202014%20-%202015.pdf)
Per Castel Monte
assistenza è dare
dignità e consistenza
alla domanda e al
bisogno di
accudimento
Perché Castel Monte è
una impresa sociale,
cooperativa onlus.
Persone che si
occupano di persone
Il nostro Obiettivo reale è
-favorire l’Inclusione
sociale ed il benessere delle
persone accudite
- la nostra Professionalità
e dedizione
Dedizione è mettere a
disposizione le proprie
energie, le proprie
qualità a qualcuno e
per qualcosa