Il Principato di Monaco - Associazione degli Imprenditori Italiani del

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Il Principato di Monaco - Associazione degli Imprenditori Italiani del
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Sommario
Redazione / Rédaction
Sommaire
Comitato di redazione / Comité de rédaction
Fernanda CASIRAGHI (Presidente AIIM)
Niccolo CAISSOTTI DI CHIUSANO (Vice-Presidente)
Carlo BRIGNONE (Tesoriere)
Caporedattore / Rédacteur en chef
Fabrizio CARBONE (Segretario Generale AIIM, giornalista pubblicista)
Editoriale..........................................................................................................p. 2
Direzione / Direction
Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco.............................................. p. 12
La SRL monegasca questa sconosciuta / La SARL monégasque cette inconnue........p. 3
La Convenzione OCSE / La Convention OCDE.........................................................p. 8
Il Principato di Monaco / Principauté de Monaco.................................................. p. 10
Direttore Generale & Direttore della Pubblicazione
Directeur Général & Directeur de la Publication
Patrick ZIRAH
La globalizzazione finanziaria / La globalisation financière...................................... p. 15
Giornalisti / Journalistes
Quando la tradizione e il mare si incontrano a Monte-Carlo / Quand la tradition et
la mer se rencontrent a Monte-Carlo................................................................. p. 22
Maria BOLOGNA - Nelly NUSSBAUM
Traduzioni e articoli in francese
Traduction et articles en français
Fabrizio CARBONE
Lo Shipping nel Principato di Monaco / Le Shipping en Principauté de Monaco........ p. 18
Office Maritime Monégasque............................................................................ p. 25
Monaco Boat Service....................................................................................... p. 26
Il Principato di Monaco e il mercato internazionale delle crociere / Monaco et
le marche international de la croisière................................................................ p. 28
Pubblicità / Publicité
Commerciali / Chargée de Clientèle
Virginia AZRIA - Pauline CORNOU - Guy FIMA
Servizio amministrativo & finanziario
Service administratif & financier
Leila SADNI
Studio Grafico / Studio Graphique
Cédric DUPONT - Francis NOIRHOMME
Stampa / Imprimerie
Graphic Service - Monaco
Diffusione nelle Edicole
Diffusion en Kiosques
Sté. Presse Diffusion - Monaco
Amministrazione / Administration
Deposito legale - Agosto 2007
Dépôt légal à parution - Août 2007
SILVERSEA e Monte-Carlo / SILVERSEA et Monte-Carlo....................................... p. 30
Il Salone della crociera nel Principato di Monaco / Le Salon de la Croisière à Monaco............p. 32
Osservatorio Fiscale / Observatoire Fiscal.......................................................... p. 34
Fédération Patronale e Associazione degli Imprenditori Italiani / Fédération Patronale
et Association des Entrepreneurs Italiens........................................................... p. 38
Le eccellenze di Prato nel Principato di Monaco / Les “excellences”
de Prato à Monaco........................................................................................... p. 39
Riprendiamo il colloquio con S.E. René Novella / Reprenons l’interview
avec S.E.M. René Novella................................................................................. p. 42
Vita italiana a Monte-Carlo / Vie italienne à Monaco............................................. p. 46
Satri............................................................................................................... p. 50
La CDE........................................................................................................... p. 51
Aoun Assurances............................................................................................. p. 52
Monaco Sécurité Privée..................................................................................... p. 54
Editore / Editeur
Ristorante Saint Benoit / Le restaurant Saint Benoît à Monaco............................... p. 55
Il fascino di Torre del Lago e la musica di Giacomo Puccini / Le charme de
Torre del Lago et la musique de Giacomo Puccini................................................. p. 56
Daniela Steiner................................................................................................ p. 58
“Le Trocadero”
43, Av. de Grande Bretagne
MC 98000 Monaco
Tél. : +377 97 70 75 95
Fax : +377 97 70 75 96
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International University of Monaco..................................................................... p. 60
Louis Sciolla.................................................................................................... p. 64
Presidente, Signora Fernanda Casiraghi / Présidente, Madame Fernanda Casiraghi......... p. 66
Scripta Manent................................................................................................ p. 67
Wine Pier - Hôtel Welcome............................................................................... p. 70
Formulario di adesione alla AIIM / Formulaire d’adhésion à l’AIIM.......................... p. 71
Photos couverture : © Fotolia
Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco
Association des Entrepreneurs Italiens de la Principauté de Monaco
17, Avenue de l’Annonciade - 98000 Monaco - Tel / Fax +377 93 50 44 90 - [email protected] - www.aiim.asso.mc
Monaco Imprese n° 2
Editoriale
Il Com.it.es, Comitato degli Italiani all’Estero, festeggia il 4°
anniversario dell’AIIM
Sono  trascorsi  ormai  quattro  anni  da  quando,  sulla  spinta
dell’allora Console Generale d’Italia, Mario Piersigilli, subito
raccolta con entusiasmo dal Com.it.es, è sorta l’Associazione
degli  Imprenditori  Italiani  di  Monaco,  in  sigla  AIIM.  Da
allora è stato fatto parecchio cammino e l’ultima significativa
iniziativa  dell’associazione  è  stato  il  varo  della  rivista  trimestrale “Monaco Imprese” a cui il Comites ha dato il suo più
entusiastico sostegno.
I Com.it.es, com’è noto, sono stati istituiti dalla legge italiana
n. 205 dell’8 maggio 1985, con lo scopo precipuo di rappresentare le istanze della comunità italiana residente all’estero nei
confronti sia delle Autorità diplomatiche e consolari italiane, sia
di quelle del Paese ospitante, in un’azione tesa a favorire la migliore integrazione dei nostri connazionali nelle società di accoglimento. Per quanto riguarda in particolare il Com.it.es. di Monaco, tale funzione si estrinseca attraverso una stretta collaborazione con le iniziative italiane operanti nel Principato
nei differenti settori di attività : culturale con la Dante Alighieri, sociale con l’Associazione
Monaco-Italie ed economica con appunto l’AIIM. In questo quadro di unitarietà di azione,
il Comites di Monaco, si è proposto l’obiettivo di fare risaltare nel suo giusto valore la
presenza italiana nel Principato. In effetti, sebbene gli italiani qui residenti siano numerosi e ottimamente inseriti nel tessuto economico, non sembra che ci sia corrispondenza
fra l’effettivo peso specifico della loro presenza sul territorio e la percezione che se ne ha
nell’opinione pubblica e mediatica. Fra i vari motivi che determinano questa situazione, due
sono a mio avviso determinanti : 1) l’assenza di dati precisi sulla consistenza della presenza
italiana ; 2) la deficienza d’informazione e comunicazione.
Per cercare di ovviare a questi problemi, il Comites si mosso decidendo in primo luogo di
avviare una ricerca capillare tendente ad ottenere la mappatura per settori produttivi della
presenza  italiana  a  Monaco.  Tale  compito,  in  linea  con  quanto  sopra  detto,  è  stato
dal Com.it.es affidato all’AIIM che, essendo l’organismo in seno al quale dovrebbe raggrupparsi l’imprenditoria italiana di Monaco, è per definizione il più indicato a svolgere
questa importante ricerca. Non sarà compito facile da portare a termine data la scarsità di
statistiche ufficiali e la difficoltà intrinseca di ottenere informazioni utili allo scopo. Tuttavia siamo fiduciosi che il compito sarà svolto in maniera ottimale anche e soprattutto con
l’aiuto e la comprensione di tutti gli operatori nel loro stesso interesse. A lavoro ultimato, si
dovrebbe ottenere una fotografia sufficientemente realistica di cosa effettivamente rappresenta l’Italia nel Principato in termini economici e, più specificatamente, quale percentuale
del PIL monegasco è da attribuirsi all’imprenditoria italiana. Saremo allora in grado di fare
maggiormente sentire, con conoscenza di causa, la nostra voce negli ambienti ufficiali italiani e monegaschi. Per il secondo punto, la difficoltà di comunicazione, il Comites ha incoraggiato l’AIIM a dotarsi di uno strumento divulgativo per i soci, e per gli ancora non soci,
ed ha quindi dato il suo incondizionato appoggio all’iniziativa che ha portato alla nascita
questa bella rivista trimestrale, che si aggiunge ma non si sovrappone alle ben note testate
italiane distribuite nel Principato e Costa Azzurra. Tutte queste pubblicazioni certamente
danno e daranno ancor più in futuro informazioni e notizie sulla realtà italiana all’estero e
quindi una maggiore visibilità all’immagine del nostro Paese per il beneficio di tutti.
Niccolò Caissotti di Chiusano,
Presidente del Comites
Monaco Imprese n° 2
La SRL monegasca
questa sconosciuta
Finalmente  abbiamo  la  società  che
mancava.  Dopo  la  società  anomina
(l’equivalente  della  nostra  società  per
azioni) e la società in accomandita per
azioni, peraltro piuttosto rara, la società
a responsabilità limitata (SRL) chiude il
capitolo delle società di capitali, consentendo agli imprenditori commerciali di
proteggere  il  proprio  patrimonio  personale dai rischi legati all’attività d’impresa, senza investire somme elevate e
sopportare i costi di gestione della società
anonima (capitale minimo 150.000€).
La  legge  istitutiva  della  società  a  responsabilità limitata di diritto monegasco
(L. n. 1331-8 gennaio 07) e la sua ordinanza di attuazione (O.S. n. 993-16 febbraio 2007) sono entrate in vigore all’inizio dell’anno ma sono stati necessari alcuni mesi di rodaggio per mettere a punto
la  nuova  struttura,  grazie  soprattutto
all’apporto  tecnico-dottrinale  dei  commercialisti, dei giuristi e delle autorità
amministrative competenti in materia.
Il 19 giugno scorso, la Jeune Chambre
Economique  ha  voluto  presentare  agli
imprenditori monegaschi le caratterisitiche della SRL, nel corso di un pubblico
dibattito presso il Café de Paris, in presenza  di  Gilles  Tonelli,  Consigliere  di
Governo per le Finanze e l’Economia,
Catherine  Orecchia-Matthyssens,  Direttrice  dell’Expansion  Economique,
François Brych, Presidente dell’Ordine
dei commercialisti, Bettina Dotta, commercialista, Stéphane Valeri, Presidente
del  Consiglio  Nazionale  e  Thomas
Giaccardi,  avvocato,  Consigliere  Nazionale e relatore della legge.
La SRL monegasca presenta molte analogie con la sua omonima di diritto francese e italiano ma anche svariate peculiarità
legate alla realta della Piazza. Prima di
esaminare le caratteristiche più significative, occorre fare un’importante premessa. Nel diritto monegasco, le
attività economiche si dividono in due categorie : civili e commerciali. A titolo di
esempio, appartengono alla
prima  categoria  le  attività
professionali  mentre  alla
seconda, fanno riferimento
tutte le attività previste dal
codice di commercio.
Le attività di natura civile
sono  prevalentemente  reGilles Tonelli
golate  dal  codice  civile
mentre le attività commerciali sono disciplinate dal
codice di commercio.
Questa differenza non è di
poco conto perché il carattere civile o commerciale
di una società non è dato
dalla  sua  forma  giuridica
tout  court  bensi  dal  suo
oggetto, vale a dire dalla
natura  delle  operazioni
effettuate. Pertanto, una società anonima - la cui forma Stéphane Valéri
giuridica è normalmente commerciale - è
considerata una società civile se ha un
oggetto di natura civile. Se si pensa, per
esempio, che le società civili non sono
imponibili (ovunque sia prodotto il reddito) e non possono fallire, la differenza
tra i due regimi diventa sostanziale.
A  differenza  di  qualsiasi  altro  tipo  di
società,  la  SRL  deve  avere  un  oggetto  sociale  esclusivamente  di  natura
commerciale.  Tuttavia,  alcune  attività
“professionali”,  soprattutto  se  accessorie, potranno essere autorizzate, caso per
caso, in sede di esame della domanda.
E’ curioso che una società anonima, con
un capitale minimo di 150.000€, possa
avere un oggetto di natura civile - vedi
professionale, alla stregua delle società di
expertise comptable - e quindi un’attività
non rischiosa, mentre tale possibilità è
vietata alla SRL. Difficile che si tratti di
una svista.
Lo statuto va redatto mediante scrittura
privata o atto pubblico.
La  ragione  sociale  è  libera  ma  deve
essere  seguita  dalle  parole  “società  a
responsabilità limitata” o dall’ abbreviazione  “SARL”,  con  l’indicazione  del
capitale sociale.
Il  capitale  sociale  minimo  è  pari  a
15.000€. Le sottoscrizioni possono essere
fatte in danaro o natura ma non in attività
lavorativa. Il capitale espresso in danaro
deve essere versato nel momento della
costituzione definitiva della società, in
misura non inferiore al capitale minimo.
Il valore dell’apporto in natura è oggetto
di perizia da parte di un commercialista
abilitato. Tuttavia, la perizia può essere
omessa in caso di accordo unanime sul
valore del bene da parte degli associati.
In tal caso, i soci sono solidarmente responsabili del valore attribuito per 5 anni
dalla data di valutazione. All’atto della
registrazione della società, è necessario
produrre  un  estratto  conto  bancario  in
cui risulti il deposito dei fondi. Il capitale
deve essere totalmente versato nel termine di tre anni dalla costituzione.
La SRL richiede minimo due associati e
un amministratore che deve essere una
persona fisica, socia o meno, remunerata
oppure con mandato a titolo gratuito. Il
socio amministratore deve obbligatoriamente  affiliarsi  alle  Casse  assistenziali
e previdenziali dei lavoratori autonomi
(CARTI/CAMTI) mentre l’amministratore esterno, stipendiato dalla società, deve
iscriversi alla Cassa dei lavoratori dipendenti (CCSS). Amministratori e soci non
hanno lo status di commerciante.
La cessione delle quote avviene mediante
scrittura privata o atto pubblico, secondo
quanto disposto dallo statuto, fatti salvi
gli eventuali diritti di prelazione, ed è soggetta a pubblicazione  sulla  Gazzetta
Ufficiale.
La sede legale può essere stabilita al domicilio dell’amministratore per una durata massima
di  un  anno,  rinnovabile  una
sola  volta,  sempreché  :  nessuna disposizione legislativa o
contrattuale
…/p.4
Monaco Imprese n° 2
si opponga ; l’attività non richieda passaggio di clientela, deposito e esposizione
di merci ; non siano assunti impiegati (le
stesse disposizioni si estendono alle società di persone). L’indirizzo e gli eventuali trasferimenti successivi della sede
legale  devono  essere  pubblicati  sulla
Gazzetta Ufficiale.
Per le decisioni assembleari, vige il principio della maggioranza del capitale salvo
disposizioni statutarie o legali contrarie.
La legge richiede l’unanimità per il cambiamento di nazionalità, la trasformazione in altra società di capitali o di persone,
e lo scioglimento anticipato. L’assemblea
generale  ordinaria  annuale  deve  obbligatoriamente tenersi entro sei mesi dalla
chiusura  dell’esercizio.  Essa  concene
l’approvazione dei conti annuali ed del
rapporto sulla gestione a cura dell’amministratore. L’amministratore è tenuto a
segnalare nella sua relazione gli accordi
contrattuali e i rapporti commerciali intervenuti, anche per interposta persona,
tra la società e uno dei suoi amministratori o soci. La consultazione degli associati
per iscritto può essere autorizzata dallo
statuto fuorché per alcune materie.
La  nomina  di  un  revisore  dei  conti  è
obbligatoria in caso di capitale sociale
superiore a 150.000€ oppure quando due
delle  seguenti  condizioni  si  verificano
per due anni consecutivi : totale bilancio
superiore a 1.500.000 di euro ; fatturato
(TVA esclusa) superiore a 2.500.000 di
euro  ;  numero  dei  dipendenti  superiore a 20.
Entro tre mesi dall’approvazione di conti,
l’amministratore deve depositare presso
il Registro del Commercio e dell’Industria, copia del bilancio, del conto profitti
e  perdite  più  un’attestazione  da  lui
firmata.  In  questa  attestazione  devono
figurare : nome, cognome e indirizzo dei
soci, degli aministratori e, se del caso,
del revisore dei conti. Deve inoltre contenere : la dichiarazione che i conti annuali
sono  stati  redatti  conformemente  alle
disposioni vigenti e che detti conti sono
stati approvati o rigettati dall’assemblea ;
la dichiarazione che la società ha svolto
un’attività conforme al suo oggetto, nel
rispetto  delle  disposizioni
legali e statutarie. Inoltre,
per le SRL che non hanno
un revisore dei conti, l’attestazione  deve  portare  il
visto di un membro dell’ordine, il quale esprime un
giudizio  sulla  coerenza
delle informazioni prodotte
dall’amministratore.
E’ utile sottolineare che la
legge prevede sanzioni penali  e  amministrative  per Catherine Orecchia-Mattyssens
l’amministratore in caso di
Forse il peso delle obbligazioni contabili
mancata  convocazione  dell’assemblea
rapportato alla souplesse di una società di
generale  annuale,  redazione  dei  docupersone, e la vocazione troppo commerciamenti  contabili  e  del  rapporto  sulla
le dell’attività costituiscono un deterrente.
gestione, e loro mancato deposito.
La trasformazione di una società esistenL’introduzione  della  SRL  nell’ordinate in una società a responsabilità limitata
mento 
giuridico  monegasco  è  parte  di
non implica la creazione di una nuova
una
serie
di modifiche di ampio respiro a
persona giuridica.
svariati
articoli
di legge e di codice - ciNon è sottoposta ad autorizzazione previle
e
commerciale
- relativi alle società.
ventiva, la trasformazione in SRL di una
Tra
le
novità
più
significative,
segnaliamo
società di persone di diritto monegasco
che :
1)
è
fissato
un
termine
massimo
di
(società  in  accomandita  semplice  o  in
tre
mesi
per
la
decisione
del
Governo
in
nome collettivo) che soddisfi le condimerito a un’autorizzazione commerciale ;
zioni richieste, in particolare la natura
trascorso tale termine la domanda s’incommerciale della sua attività, e che non
tende approvata ; 2) Anche per le società
presenti modifiche all’ oggetto sociale,
in nome collettivo e in accomandita semcambiamenti  di  soci,  amministratori  e
plice, la nomina di un revisore dei conti
sede legale.
diventa  obbligatoria  quando  il  capitale
supera 150.000€ oppure si realizzano le
In assenza di autorizzazione, la trasforcondizioni già viste per la SRL (numero
mazione richiede l’espletamento delle sed’impiegati, fatturato e valore di bilancio).
guenti semplici formalità : convocazione
Per le società già costituite, si dovrà fare
di un’assemblea straordinaria, il cui verinvece riferimento ai valori espressi e alla
bale deve essere registrato ; un’iscrizione
manodopera impiegata negli ultimi due
modificativa al Registro del Commercio
esercizi, vale a dire il 2005 e 2006 ; 3) Il
e dell’Industria (RCI) e la pubblicazione
possesso di tutte le quote o azioni da parte
della trasformazione sulla Gazzetta Uffidi un solo soggetto (per es. in caso di succiale  del  Principato.  Viceversa,  per  le
cessione mortis causa) non è più motivo
società anomime o in accomandita per
di scioglimento della società. Il legislatore
azioni,  la  trasformazione  in  società  a
concede un anno di tempo per sanare la
responsabilità limitata richiede un’autosituazione  ;  4)  Indipendentemente  dalla
rizzazione preventiva.
quota  di  capitale  posseduta,  ogni  socio
Dall’entrata  in  vigore  della  legge  al
può chiedere al Tribunale di Prima Istanza
momento  in  cui  andiamo  in  stampa,
la  revoca  dell’amministratore  per  giusmeno di dieci SRL di nuova costituzione
ta 
causa ; 5) Il socio può essere rappreo risultanti da trasformazioni societarie,
sentato
in assemblea anche da un terzo
hanno visto la luce.
estraneo
alla società (per es. un avvocato
Questo dato merita una riflessione.
o  un  commercialista),  opportunità  che
prima non era data ; tuttavia una sola persona non può rappresentare l’universalità
degli associati ed ogni clausola statutaria
contraria si dà per non apposta.
Fabrizio Carbone
Anche quest’anno, con il sostegno del
Governo, la Jeune Chambre Economique
organizza il concorso per la creazione
d’impresa  (12a  edizione)  contestualmente al Forum delle Nazioni (3a edizione). L’iniziativa tende a promuovere
l’insediamento di giovani imprenditori
nel tessuto economico monegasco. I progetti devono essere depositati entro il 30
settembre prossimo. Il bando è consultabile sul sito internet della JCE.
Monaco Imprese n° 2
Monaco Imprese n° 2
La SARL
monégasque
cette inconnue
Finalement  nous  avons  la  société  qui
manquait.  Après  la  société  anonyme
(l’équivalent de la société par actions italienne) et la société en commandite par
action, plutôt rare, la société à responsabilité limitée (SARL) clôture le chapitre
des sociétés de capitaux, en permettant
aux entrepreneurs de protéger leur patrimoine personnel des risques liés à l’activité d’entreprise, sans devoir investir des
sommes élevées et supporter les coûts de
gestion d’une société anonyme (capital
social minimal 150.000€).
La  loi  institutive  de  la  société  à  responsabilité limitée de droit monégasque
(L. n. 1331-8 janvier 07) et son Ordonnance  Souveraine  d’application  (O.S.
n. 993-16 février 2007) sont entrées en
vigueur au début de l’année mais nous
avons  eu  besoin  de  quelques  mois  de
rodage pour mettre au point la nouvelle
structure,  grâce  surtout  à  l’apport
technique et doctrinal des experts-comptables, des juristes et des autorités administratives compétentes.
Le 19 juin dernier, la jeune Chambre Economique a voulu présenter aux entrepreneurs monégasques les caractéristiques de
la SARL, au cours d’un petit déjeuner-débat au Café de Paris, en présence de S.E.
M. Gilles Tonelli, Conseiller de Gouvernement pour les Finances et l’Economie,
Mme  Catherine  Orecchia-Matthyssens,
Directeur  de  l’Expansion  Economique,
M. François Brych, Président de l’ordre
des  Experts-comptables,  Mme  Bettina
Dotta,  Expert-comptable,  M.  Stéphane
Valeri, Président du Conseil National et
Maître  Thomas  Giaccardi,  Conseiller
national et Rapporteur de la loi.
La  SARL  monégasque  présente  beaucoup  d’analogie  avec  son  homologue
de  droit  français  ou  italien  mais  aussi
certaines particularités liées aux spécificités de la Place.
Avant d’exposer les caractéristiques plus
significatives, nous devons préciser un
aspect  important  du  droit  monégasque
des sociétés.
Les  activités  économiques  se  divisent
en deux catégories : civiles et commerciales. A titre d’exemple, appartiennent
à la première catégorie les activités professionnelles tandis qu’à la deuxième, se
réfèrent toutes les activités prévues par le
code de commerce.
Les activités de nature civile sont réglées
par le code civil, par contre, les activités
commerciales  sont  disciplinées  par  le
code de commerce.
Cette  différence  n’est  pas  sans  importance car le caractère civil ou commer
Monaco Imprese n° 2
Bettina Dotta
cial d’une société n’est pas donné par sa
forme juridique tout court mais par son
objet, c’est-à-dire par la nature des opérations effectuées. Ainsi, une société anonyme - dont la forme est normalement
commerciale - est considérée une société
civile si son objet social est de nature civile. Si nous voyons, par exemple, que
les sociétés civiles ne sont pas imposables (où que le chiffre d’affaire soit réalisé) ni susceptibles de faire l’objet d’une
procédure de faillite, la différence entre
les deux régimes devient substancielle.
A  la  différence  des  autres  sociétés,  la
SARL doit avoir un objet social exclusivement  de  nature  commerciale.  Cependant, certaines activités “professionnelles”, surtout si accessoires à celles-ci,
pourront être autorisées, cas par cas, au
moment de l’examen de la demande.
Il est curieux qu’une société anonyme,
ayant un capital minimal de 150.000€,
puisse avoir un objet de nature civile voire professionnelle à l’instar des sociétés d’expertise-comptable - et donc une
activité non risquée, lorsque cette possibilité est interdite à la SARL. Difficile
qu’il s’agisse d’une méprise.
Les statuts peuvent être établis par acte
notarié  ou  sous  seing  privé.  La  raison sociale est libre mais doit être suivie
par  les  mots  “société  à  responsabilité limitée” ou par le sigle “SARL” avec
l’indication du capital.
Le capital social minimal est de 15.000€.
Les apports peuvent être fait en numéraire ou en nature mais pas en industrie.
Les apports en numéraire doivent obligatoirement être libérés à la constitution de
la société à concurrence d’un montant au
moins égal au capital minimal. La valeur
de l’apport en nature fait l’objet d’une
expertise de la part d’un commissaire aux
apports. Cependant, l’expertise peut être
omise en cas d’accord unanime des associés sur la valeur du bien. Dans ce cas,
ces derniers sont responsables solidairement pendant cinq ans de la date de l’évaluation. Au moment de l’immatriculation
de la société au Répertoire du Commerce
et de l’Industrie (RCI), les associés doivent produire une attestation bancaire de
dépôt des fonds. Le capital doit être intégralement versé dans les trois ans de la
date de constitution.
La SARL requiert un minimum de deux
associés et un gérant qui doit être une
personne physique, associée ou non, rémunérée ou bien exerçant son mandat à
titre gratuit. Le gérant associé doit obligatoirement s’inscrire aux Caisses maladie
et retraite des travailleurs indépendants
(CARTI/CAMTI)  tandis  que  le  gérant
non associé, salarié par la société, doit
s’immatriculer à la Caisse de Compensation des Services Sociaux (CCSS). Les
gérants et les associés n’ont pas le statut
de commerçant.
La cession de part s’effectue par acte notarié ou sous seing privé, selon les clauses
statutaires, et dans le respect des droits de
préemption éventuels. Elle fait l’objet de
publicité dans le Journal de Monaco.
Le  siège  social  peut  être  établi  au
domicile du gérant pour une durée d’un
an,  renouvelable  une  fois  si  :  aucune
disposition législative, réglementaire ou
contractuelle ne s’y oppose ; l’activité ne
nécessite pas la réception de clientèle, le
stockage ou l’exposition de marchandises ; la société n’emploie aucun salarié
(la même règle s’étend aux sociétés de
personnes). L’adresse et le transfert du
siège social doivent paraître sur le Journal de Monaco.
Les décisions collectives se prennent à la
majorité de plus de la moitié du capital
social sauf exception statutaire ou légale.
L’unanimité est obligatoire pour le changement de nationalité, la transformation
en une autre société de capitaux ou de
personnes, et la dissolution anticipée.
L’assemblée générale ordinaire annuelle
doit être convoquée dans les six mois
de la date de clôture de l’exercice. Elle
concerne l’approbation des comptes annuels  et  du  rapport  du  gérant  sur  la
gestion. Le gérant doit signaler dans son
rapport les conventions et marchés intervenus, même par le biais d’une tierce
personne, entre la société et un de ses associés ou gérants. Une consultation écrite
des associés peut être prévue par les statuts sauf en certaines matières.
La  nomination  d’un  commissaire  aux
comptes (CAC) est obligatoire en cas de
capital social supérieur à 150.000€ ou
bien lorsque pendant deux ans consécutifs, deux des seuils suivants sont remplis : total du bilan supérieur à 1.500.000
d’euros ; chiffre d’affaire hors taxes supérieur à 2.500.000 d’euros ; nombre de
salariés supérieur à 20.
Dans les trois mois de l’approbation des
comptes, le gérant doit déposer auprès
du RCI, une copie du bilan, du compte
des pertes et des profits, plus une attestation signée par lui. Dans cette attestation doivent figurer : le nom, prénom et
adresse des associés, des gérants et du
CAC éventuel. Elle doit contenir aussi la
déclaration que les comptes ont été établis conformément à la loi, qu’ils ont été
approuvés ou rejetés par l’assemblée générale et que la société a eu une activité
conforme à l’objet social et a fonctionné
dans le respect des dispositions légales et
statutaires. Pour les SARL qui n’ont pas
un CAC, l’attestation doit être visée par
un membre de l’ordre, lequel exprime
une appréciation sur la vraisemblance et
la cohérence des informations fournies
par le gérant.
La loi prévoit des sanctions pénales et
administratives pour le gérant à défaut de
tenir l’assemblée générale ordinaire des
associés ; d’établir les comptes annuels et
le rapport sur la gestion et de ne pas déposer les documents comptables auprès
du RCI.
La  transformation  d’une
société  existante  en  une
société  à  responsabilité
limitée  n’entraîne  pas  la
création  d’une  nouvelle
personne morale. N’est pas
soumise  à  autorisation,  la
transformation  en  SARL
d’une société de personne
déjà implantée à Monaco,
remplissant  les  conditions
requises,  en  particulier  la
vocation  commerciale,  et
qui ne présente pas de modifications  d’associés,  de
gérant, d’objet ou de siège
social.
En  absence  d’autorisation,  la  transformation requière l’accomplissement des
formalités suivantes : convocation d’une
assemblée  générale  extraordinaire  dont
le  procès-verbal  doit  être  enregistrer ;
une inscription modificative au RCI et la
publicité sur le Journal de Monaco. Par
contre, pour les sociétés anonymes et en
commandite par action, la transformation
en SARL donne lieu à autorisation.
Depuis l’entrée en vigueur de la loi au
moment  où  nous  sortons  de  l’imprimeur, moins de dix SARL, de nouvelle
constitution ou issues de transformation
sociétaire, ont vu le jour. Ce chiffre mérite une réflexion. Peut-être que le poids
des obligations comptables par rapport à
la souplesse d’une société de personne,
ainsi que la vocation trop commerciale
de  l’activité  constituent  des  motifs  de
dissuasion.
L’introduction de la SARL dans le système  juridique  monégasque  fait  partie
d’une série de modifications importantes
à nombre d’articles de lois et de codes civil et commercial- relatifs aux sociétés.
Parmi les nouveautés plus significatives,
nous signalons que : 1) un terme de trois
mois est fixé pour la décision du Gouvernement sur une autorisation commerciale.
Passé ce délai, l’autorisation est réputée
comme accordée ; 2) Pour les sociétés en
nom collectif et en commandite simple,
la nomination d’un CAC devient obligatoire lorsque le capital dépasse 150.000€
ou bien se remplissent les conditions déjà
vue pour la SARL (chiffre d’affaire, valeur du bilan, nombre de salariés). Pour
les société s déjà constituées, il faudra se
référer aux valeurs exprimées et à la main
d’œuvre employée dans les deux derniers
exercices, c’est-à-dire les années 2005 et
2006 ; 3) la réunion de toutes les parts ou
actions en une seule main (par exemple
en cas de succession) n’est plus motif de
dissolution de la société. La loi accorde
un an pour régulariser la situation ; 4)
Indépendamment de sa quote-part de capital, tout associé peut demander au Tribunal de Première Instance la révocation
du gérant pour justes motifs ; 5) L’associé peut se faire représenter à l’assemblée
même par un tiers étranger à la société
(par exemple un avocat ou un expertcomptable), opportunité qui n’était guère
accordée auparavant ; toutefois une seule
personne ne peut représenter l’ensemble
des associés, toute clause contraire étant
réputée non écrite.
Fabrizio Carbone
Cette année aussi, avec le soutien du
Gouvernement, la Jeune Chambre Economique organise le concours pour la
création d’entreprise (12ème édition) en
même temps que le Forum des Nations
(3ème édition). L’initiative vise à promouvoir  l’installation  de  jeunes  entrepreneurs à Monaco. Les projets doivent être
déposer au plus tard le 30 septembre prochain. Le règlement est visible sur le site
internet de la JCE.
Monaco Imprese n° 2
La Convenzione OCSE
sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle transazioni
commerciali internazionali ratificata il 4 maggio 2007 dal Principato di Monaco
L’attuazione della Convenzione ha posto
nuovi  importanti  vincoli  giuridici  alle
imprese monegasche operanti sui mercati internazionali a tutela della integrità
delle amministrazione pubbliche, e della
correttezza  e  lealtà  della  concorrenza
internazionale. D’ora in avanti, il reato
di corruzione commesso all’estero potrà
essere preseguito a Monaco.
La penalizzazione della corruzione dei
funzionari stranieri, nell’ambito di operazioni  commerciali  internazionali,  è
un orientamento che si è ormai imposto
quale espressione di una “governance” di
determinati aspetti della globalizzazione
dell’economia mondiale. Questa opinione è pienamente condivisa da tutti i paesi
industrializzati, oltre che ad essere sostenuta da istituzioni multilaterali, quali
la banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Si vuole così reagire
a pratiche diffuse in certi ambienti che
distolgono  risorse  importanti  destinate
ad aiutare i paesi in via di sviluppo nella
loro crescita economica e sociale, e che
sono  distorsive  della  concorrenza  internazionale  tra  le  imprese  esportatrici
sui mercati mondiali.
Anche  il  mondo  degli  affari  condivide
questo giudizio e ha sostenuto la conclusione della Convenzione tramite il suo organismo più autorevole e rappresentativo,
la Camera di Commercio Internazionale
(ICC) di Parigi. La corruzione internazionale è poi spesse volte collegata a fenomeni di criminalità organizzata, si avvale
dei canali del riciclaggio di fondi neri ed
ha gravi effetti destabilizzanti sulle ecocomie più deboli.
La Convenzione è frutto di un accordo tra
34 Stati, che comprendono tutte le maggiori economie industrializzate, e si prevede l’ulteriore adesione di altri Paesi, in
particolare dell’Europa centro-orientale.
Essa mira quindi ad arginare un fenomeno
giudicato ormai inaccettabile, imponendo
agli Stati aderenti, di considerare reato sia
per le persone fisiche che le persone giuridiche, il fatto di corrompere funzionari
stranieri  per  ottenere  indebiti  vantaggi
nelle transazioni internazionali (esportazioni, appalti, investimenti, autorizzazioni, ecc.). E’ importante sottolineare che
la Convenzione non si limita a perseguire
la corruzione dei funzionari di altri Stati
membri ma si estende, senza vincolo di
Monaco Imprese n° 2
reciprocità, alla corruzione dei pubblici
ufficiali di qualsiasi Paese del mondo.
Un atto di corruzione è considerato reato perseguibile a Monaco qualunque sia
la cittadinanza del funzionario corrotto e
l’organizzazione statale o internazionale
a cui questi appartenga.
La  Convezione  ha  anche  un’efficacia
preventiva e dissuasiva a sostegno delle
imprese. Preventiva nel senso di sollecitare le imprese che operano sui mercati
internazionali ad astenersi dal porre in
essere nei Paesi in cui operano, pratiche
che possano configurare il reato di corruzione ; Dissuasiva nel senso di consentire alle imprese di resistere meglio a richieste illecite, invocando il divieto, ora
penalmente sanzionato in tutti i Paesi di
origine, di pagare somme di danaro o altre utilità non dovute.
La Convention OCDE
sur la lutte contre la corruption
des fonctionnaires étrangers
dans les transactions
commerciales internationales,
ratifiée par la Principauté de
Monaco le 4 mai 2007
L’application de la Convention a posé de
nouvelles et importantes obligations juridiques aux entreprises monégasques qui
opèrent sur les marchés internationaux,
pour défendre l’intégrité des administrations publiques et la loyauté de la concurrence internationale. Dorénavant, le délit
de corruption commis à l’étranger pourra
être poursuivi à Monaco.
La  pénalisation  de  la  corruption  des
fonctionnaires  étrangers,  dans  le  cadre
d’opérations  commerciales  internationales, est une orientation qui s’est désormais imposée comme expression de
“gouvernance” de certains aspects de la
globalisation de l’économie mondiale.
Cette opinion est pleinement partagée par
tous les pays industrialisés, et soutenue
par des institutions multilatérales telles
que  la  Banque  Mondiale  et  le  Fond
Monétaire International.
On veut ainsi réagir à certaines pratiques
répandues qui détournent d’importantes
ressources destinées à aider les Pays en
voie de développement dans leur croissance économique et sociale, et faussent
la  concurrence  internationale  entre  entreprises  exportatrices  sur  les  marchés
mondiaux.
Même le monde des affaires partage ce
jugement et a soutenu la conclusion de la
Convention par le biais de son organisme
de  représentation  le  plus  important,  la
Chambre  de  Commerce  Internationale
(CCI) de Paris. La corruption internationale est souvent liée à des phénomènes
de criminalité organisée et utilise les filières du blanchiment de fonds occultes,
en ayant de graves effets déstabilisant sur
les économies plus faibles.
La Convention est le fruit d’un accord
passé entre 34 états comprenant toutes les
économies industrialisées les plus importantes, et on prévoit l’adhésion d’autres
pays,  en  particulier  ceux  de  l’Europe
orientale.
Elle vise donc à éviter un phénomène jugé
désormais  comme  inacceptable,  en  imposant aux états adhérents, de considérer
comme un délit, soit pour les personnes
physiques, soit pour les personnes morales, le fait de corrompre des fonctionnaires
étrangers pour obtenir des avantages indus
dans les transactions internationales (exportations, investissements, autorisations,
adjudications, etc.).
Il  est  important  de  souligner  que  la
Convention ne se limite pas à poursuivre
la corruption des fonctionnaires d’autres
Etats membres mais s’étend, sans obligation de réciprocité, à la corruption de
fonctionnaires de tous Pays au monde.
Un acte de corruption est poursuivi à
Monaco indépendamment de la nationalité du fonctionnaire corrompu et de l’organisation nationale ou internationale à
laquelle il appartient.
La Convention a aussi une efficacité préventive  et  dissuasive  à  l’avantage  des
entreprises. Préventive dans le sens de
pousser les entreprises qui opèrent sur les
marchés  internationaux  à  s’abstenir  de
pratiquer,  dans  ces  Pays,  des  opérations qui puissent configurer le délit de
corruption.
Dissuasive dans le sens de permettre aux
entreprises de mieux résister à des demandes illicites, en invoquant l’interdiction, désormais sanctionnable, de payer
des sommes d’argent ou donner d’autres
avantages non dus.
Fabrizio Carbone
Monaco Imprese n° 2
Il Principato di Monaco
opportunità e diffidenze
Chi è Pierluigi Magnaschi
Nato  a  Piacenza  l’  11  febbraio
1941  ma  residente  a  Milano.
Attualmente  è  docente  di  giornalismo  all’università  LUISS  di
Roma ed editorialista del quotidiano “Italia Oggi”. Ha diretto per
sette anni l’agenzia “Ansa”. In precedenza aveva diretto il quotidiano
finanziario “MF” ed i settimanali
“Milano Finanza” e “La Domenica
del Corriere”: E’ stato codirettore
de “Il Giorno”, vice direttore de “La
Notte”  e  redattore  capo centrale  di  “Tempo Illustrato”.  Ha  vinto il premio giornalistico “Walter
Tobagi”.
Lo  scorso  18  giugno  l’Associazione
Imprenditori  Italiani  nel  Principato  di
Monaco ha organizzato una cena - dibattito sul tema : “Il Principato di Monaco :
opportunità e diffidenze”. Ad animare la
serata un oratore d’eccezione, il giornalista Pierluigi Magnaschi. Presenti moltissimi ospiti tra cui Orietta Palazzola,
Capo Missione Aggiunto dell’Ambasciata
d’Italia; Laurent Anselmi, Consigliere di
Gabinetto del Principe Alberto II ; l’ambasciatore Henri Fssore; André Campana,
Vice Sindaco e Elisabeth Ritter-Moati,
Direttrice del Polo Investimenti e Promozione della Chambre de Dévelopement
Economique. Abbiamo posto alcune domande al Dott. Magnaschi :
Monaco Imprese : Dott. Magnaschi,
quali sentimenti suscita negli italiani
l’immagine di Monte-Carlo ?
Pierluigi  Magnaschi  :  Fondamentalmente, vedere Monaco ed i suoi abitanti
provoca  negli  italiani  reazioni  che  si
possono dividere a grandi linee in due categorie, contrastanti e se vogliamo complementari : l’ammirazione e l’invidia.
Molto difficile rimanere indifferenti...
M.I. : In che senso ?
Pierluigi Magnaschi : Nel senso che nessuno puo’ negare l’evidenza. Da sempre
il Principato di Monaco rappresenta una
comunità  efficiente,  ben  organizzata.
Uno Stato che funziona, da prendere a
modello. Non possono non colpire l’organizzazione del traffico, il gran numero
10
Monaco Imprese n° 2
di giardini sempre curatissimi e la pulizia ; senza dimenticare che i muri sono
privi di graffiti che invece in Italia oramai
sono ovunque. Poi il confronto, inevitabile, con la nostra realtà cosi’ caotica e
poco rassicurante... come puo’ non ingenerarsi l’invidia e quindi le critiche.
M.I. : Vuol dire che la percezione di
uno ‘stato ideale’ deve necessariamente
essere critica ?
Pierluigi Magnaschi : Diciamo che per
demolire la perfezione del Principato di
Monaco spesso si ricorre ad etichette e
stereotipi scontati e difficili da combattere. Intendo dire che l’opinione pubblica
italiana  vede  le  persone  resiedere  a
Monaco per il fatto che è un ‘paradiso
fiscale’,  un  luogo  di  villeggiatura  per
persone ricche e famose. Le conseguenze
di tutto cio’ sono inevitabili e portano ad
identificare Monte-Carlo come il rifugio
di lusso per evasori fiscali. Senza dimenticare poi quanta curiostà e interesse suscitano  le  vicende,  pubbliche  e  private,
della famiglia Grimaldi.
M.I. : Quale soluzione allora ?
Intendo dire che Monaco è abitata
sicuramente da personalità con
patrimoni importanti ma esiste anche
gente comune, imprenditori, che
hanno lasciato l’Italia perchè non
contenti della situazione politica e della
pressione fiscale. Anche loro vivono ma
soprattutto lavorano nel Principato. E’
una presenza attiva e importante.
Pierluigi Magnaschi : La percezione di
cui ho parlato non è facilmente modificabile visto che tra l’ammirazione e l’invidia prevale quest’ultima. Tuttavia, se
analizziamo la situazione politica italiana, è evidente che chi ha scelto di vivere
a Monaco, ha optato per una nuova “filosofia”, quella della semplificazione.
M.I. : In breve come vede attualmente la
situazione politica italiana ?
Pierluigi Magnaschi : Attualmente, dal
punto di vista economico gli italiani sono
sottoposti ad una pressione fiscale pesante dovuta ad aliquote davvero troppo alte,
e l’opinione pubblica è scontenta senza
riuscire a cambiare la situazione. Questo
grazie anche al fatto che la politica è ingessata, con uomini di destra passati a sinistra e viceversa. Direi che l’Italia sembra pagare ancora le conseguenze di un
’68 durato vent’anni.
M.I. : E come crede che all’estero
vedono l’Italia ?
Pierluigi Magnaschi : Sono stato recentemente in Cina e, per caso, ho notato che
uno dei principali quotidiani riportava,
nelle  pagine  internazionali,  ben  nove
colonne sul problema dello smaltimento rifiuti a Napoli. Che dire ? Mi piace
pensare all’Italia come il ‘caso del calabrone’ che, secondo gli scienziati della
Nasa, per il fatto che ha il corpo troppo
pesante rispetto alle ali, non dovrebbe
volare. Eppure il goffo insetto volteggia
nell’aria. E cosi’ l’Italia : non c’è nulla
che funzioni, crisi energetica e instabilità
politica continue, scarse dotazioni infrastrutturali, carenze nei sistemi di trasorto
e delle telecomunicazioni, insomma tutto
da rivedere. Eppure... vola.
M.I. : Quindi non resta che attendere ?
Pierluigi Magnaschi : Ribadisco che l’Italia è vittima del suo passato. Siamo transitati, senza accorgerci, da un epoca di
glaciazione ad una repentina fase di liquefazione, dove il paese va avanti da solo.
Gli esponenti politici di ogni parte lavorano solo per il proprio ambito e tornaconto mentre le eccellenze di alcune realtà
industriali si rafforzano. A parte le già affermate regioni settentrionali, fa già storia
il caso dello sviluppo economico esponenziale delle Marche legato ad aziende come
Tods o Merloni. Senza contare come il
Lazio si sta affermando nei settori dell’intrattenimento o dei servizi, tanto per citare
due realtà. Per esempio il ‘novello’ Festival del Cinema di Roma, a breve, potrebbe
affermarsi sulla scena internazionale. Oppure la Fiera di Roma che, con uno slogan
davvero azzeccato (“l’unica cosa che ha
in piu’ è Roma”), la dice lunga sulle sue
potenzialità. Speriamo che la polica non
blocchi tutto.
Principauté de Monaco
opportunités et méfiances
Qui est Pierluigi Magnaschi
Né à Piacenza le 11 février 1941
et domicilié à Milan. Il est actuellement professeur de journalisme
à l’université LUISS de Rome et
éditorialiste du journal quotidien
“Italia Oggi”. Il a dirigé pendant
sept  ans  l’agence  nationale  de
presse “ANSA”. Dans le passé, il
a été directeur du journal financier “MF” et des hebdomadaires
“Milano  Finanza”  et  “Domenica
del Corriere”. Il a été directeur
de “ Il Giorno”, vice directeur de
“La Notte” et rédacteur en chef
du  “Tempo  Illustrato”.  Il  a  gagné le prix journalistique national
“Walter Tobagi”.
Le 18 juin dernier, AIIM a organisé un
dîner-débat sur le thème : “Principauté de
Monaco: opportunités et méfiances” avec
un  orateur  d’exception,  le  journaliste
Pierluigi Magnaschi. Parmi les invités,
on comptait Mme Orietta Palazzola, Chef
de mission adjoint à l’Ambassade d’Italie ; M.  Laurent  Anselmi,  Conseiller de
SAS le Prince Albert II ; l’Ambassadeur
M. Henri Fissore ; M. André Campana,
Adjoint  au  Maire  ;  et  Mme  Elisabeth
Ritter-Moati,  Directrice  du  Pôle  Investissement et  Promotion de la Chambre  de  Développement  Economique.
M. Magnaschi a répondu aux questions
des intervenants.
Monaco Imprese : M. Magnaschi,
quels sont les sentiments que Monaco
provoque chez les Italiens ?
M. Pierluigi Magnaschi : Voir Monaco et
ses habitants provoque, chez les Italiens, des
réactions qui peuvent se partager en deux
grandes catégories, à la fois contrastées et
complémentaires, l’admiration et l’envie. Il
est très difficile de rester indifférent....
M.I. : C’est à dire ?
M. Pierluigi Magnaschi : Dans le sens
que personne ne peut nier l’évidence. Depuis toujours la Principauté de Monaco
représente une communauté bien organisée, un Etat qui fonctionne, un modèle.
On ne peut pas rester indifférent à l’organisation de la circulation urbaine, aux
espaces verts très soignés et à la propreté;
sans oublier aussi que les murs n’y sont
pas tagués contrairement à l’Italie. Ensuite, vient la comparaison, inévitable, avec
notre réalité chaotique et peu rassurante...
Comment peut-on empécher l’envie et
donc les critiques.
M.I. : Vous voulez dire que la
perception d’un “Etat idéal” doit
nécessairement être critique ?
M.  Pierluigi  Magnaschi  :  Disons  que
pour démolir la perfection de la Principauté, on fait souvent recours à des clichés et stéréotypes difficiles à combattre. Je veux dire que l’opinion publique
italienne  voit  les  personnes  habiter  à
Monaco parce que c’est un “paradis fiscal”, un lieu de vacances pour gens riches
et connus. Les conséquences, inévitables,
portent à identifier Monaco comme une
luxueuse tanière pour évadeurs fiscaux.
Sans oublier aussi, tout l’intérêt et la curiosité pour les vicissitudes, privées et
publiques, de la famille Grimaldi.
M.I. : Quelles sont les solutions
alors ? Je veux dire que Monaco est,
sans aucun doute, habitée par des
personnalités ayant des patrimoines
importants mais il y a aussi des
entrepreneurs, des gens simples, qui
ont quitté l’Italie parce qu’ils n’étaient
pas contents de la situation politique et
de la pression fiscale. Eux aussi vivent
et travaillent en Principauté. C’est une
présence active et importante.
M. Pierluigi Magnaschi : La perception
dont je vous ai parlé n’est pas facilement
modifiable étant donné que, entre l’admiration et l’envie, la deuxième l’emporte.
Toutefois, si on regarde bien la situation
politique italienne, il ressort de toute évi-
dence que les personnes qui ont choisit
de vivre en Principauté ont opté pour une
autre “philosophie”, celle de la simplification.
M.I. : En quelques mots, comment voyez
vous la situation politique actuelle en
Italie ?
M. Pierluigi Magnaschi : Actuellement,
d’un point de vue économique, les Italiens sont soumis à une lourde pression
fiscale, due à des taux d’imposition trop
élevés, et l’opinion publique n’est pas
contente sans pourtant réussir à changer
la situation. Ceci grâce au fait que la politique est fossilisée, avec des hommes de
Droite qui sont passés à Gauche et viceversa. Je dirais que l’Italie semble payer,
encore  aujourd’hui,  les  conséquences
d’un ’68 étalé sur vingt ans.
M.I. : Selon vous, les étrangers voient
l’Italie comment ?
M.  Pierluigi  Magnaschi  :  Je  me  suis
récemment  rendu  en  Chine  et  j’ai  remarqué, par hasard, dans les pages internationales d’un journal important, un
article de neuf colonnes sur le problème
du traitement des ordures à Naples... Que
dire ? J’aime penser à l’Italie comme au
“cas du bourdon” lequel, selon les chercheurs de la NASA, ne devrait pas voler à
cause de son corps, trop lourd par rapport
aux ailes. Et pourtant, cet insecte voltige
dans l’air. Comme l’Italie: il n’y a rien
qui marche, crise énérgétique et instabilité  politique  continuelles,  les  infrastructures sont insuffisantes, les systèmes
de transport et de télécomunication sont
déficients, en d’autres mots, tout est à revoir, et pourtant... elle vole !
M.I. : Enfin, il ne reste qu’à attendre ?
M. Pierluigi Magnaschi : Je vous répète
que l’Italie est une victime de son histoire. Nous sommes passés, sans qu’on
s’en rende compte, d’une époque de glaciation à une phase de liquéfaction où le
pays avance tout seul. Les hommes politiques de tous rangs travaillent uniquement pour leurs propres intérêts et celui
de leur entourage tandis que certaines zones industrielles se développent de plus
en plus. A part les régions du Nord, déjà
très riches, le développement exponentiel des “Marche” (ndr. région du Sud)
lié à des entreprises telles que Tods et
Merloni, fait “la une” des journaux, sans
oublier aussi que le Latium est en train
de s’affirmer dans le Tertiaire. Par exemple, le tout récent Festival du cinéma de
Rome, à court terme, pourrait s’affirmer
sur la scène internationale. Et encore, la
Foire de Rome qui, grâce à un slogan
particulièrement adapté (“La seule chose
qu’elle a en plus c’est Rome”) ne cache
pas ses atouts. Espérons que la Politique
ne bloque pas tout.
Maria Bologna
Monaco Imprese n° 2
11
Banque de Gestion
Edmond de Rothschild Monaco
la passione per la performance, un challenge che a
Monaco si perpetua nella ricerca dell’eccellenza
Il gruppo Rothschild ha una storia
dal fascino antico iniziata a Francoforte più di 200 anni fa ; questa
famiglia di banchieri da sette generazioni ha affermato attraverso
i secoli il suo know how al servizio
delle grandi famiglie regnanti e per
il sostegno di grandi opere pubbliche : dal finanziamento del canale
di Suez, ai primi progetti ferroviari, alle ricerche petrolifere.
La filosofia del gruppo Rothschild
è  sempre  stata  ispirata  ad  un
concetto preciso : la passione per
la performance e la ricerca dell’eccellenza.
Intervista al Dott. Giampaolo Bernini,
toscano,  Amministratore  e  Direttore
Generale  della  sede  monegasca  della
Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco dal 1996.
12
Monaco Imprese n° 2
Monaco Imprese : Siete a Monaco
come SAM dal 1992, dopo circa 5 anni
dall’apertura di una succursale della
“La Compagnie Financière Edmond
de Rothschild Banque” - Parigi.
Attualmente la Banque de Gestion
Edmond de Rothschild è tra le prime
dieci banche presenti nel Principato.
Qual’è la caratteristica che vi distingue
dai vostri concorrenti ?
Dott. Giampaolo Bernini : Il core business del gruppo Rothschild era e rimane
ancora oggi il Private Banking, nonostante lo sviluppo di altri “métiers” di finanza
internazionale al suo interno.
Nel settore specifico del Private Banking
il nostro modello di business è fortemente
orientato al cliente con valore aggiunto di
personalizzazione. Nelle diverse attività
di gestione di portafoglio, di consulenza
patrimoniale e di family office operiamo
in piena sinergia con le nostra capo gruppo che ha sede a Ginevra, ma con notevole autonomia, per affermare il rispetto
della specificità di profilo della nostra
clientela a Monaco.
Ci sforziamo di realizzare un approccio
“métier”  strutturato  ma  flessibile  che
vuole  distinguersi  da  un  modello  di
business  tipicamente  industriale,  maggiormente orientato al prodotto.
M.I. : Secondo lei perchè riuscite a
fidelizzare i vostri clienti ?
Dott. Giampaolo Bernini : La fidelizzazione del cliente è la conseguenza logica
del nostro sforzo di reinterpretazione del
nostro  ruolo.  Siamo  consapevoli  che  i
mercati finanziari in un’economia globalizzata divengono sempre più complessi
e volatili.
Riteniamo  che  nell’attività  di  Private
Banking il fattore critico di successo risieda nella conoscenza del profilo di rischio specifico di ogni cliente, interpretato
dinamicamente. Pensiamo per cio necessario procedere ad una analisi corretta
delle componenti tecniche delle fasi di
mercato e dell’ impatto stimato sulla situazione patrimoniale dei nostri clienti in
ottica di investimento e non di trading.
M.I. : Che bilancio puo’ trarre dopo
piu’ di dieci anni di esperienza ?
Dott. Giampaolo Bernini : Direi soddisfacente : crescita degli Assets gestiti dalla
banca ad oltre 2.5 miliardi di euro, crescita
della struttura da 35 a 85 dipendenti, con
gestione monegasca dell’ intero processo
(front and back office, compliance).
Mi  piace  sottolineare  inoltre  l’investimento di risorse per lo sviluppo di attività
complementari alla banca con la creazione della S.A.M. “EDRCCA” - Edmond de
Rothschild Conseil et Courtage d’Assurance - Monaco e la volontà espressa dal
gruppo per essere presente nel processo
di evoluzione della piazza finanziaria di
Monaco, coerentemente con gli obiettivi
annunciati dalle autorità del Principato.
M.I  :  Il  gruppo  LCF  Rothschild  è
impegnato anche su altri fronti...
Dott.  Giampaolo  Bernini  :  Si,  in  particolare grazie alla passione del Barone
Edmond de Rothschild il gruppo si distingue nella produzione di vini di alta
gamma.  Non  dobbiamo  dimenticare
l’espressione della passione per il mare
e  l’ecologia  testimoniata  dal  Barone
Benjamin de Rothschild.
… / p.14
Gitana 11 et Gitana 13 portent les couleurs de notre
Groupe et témoignent d’une passion familiale de
plusieurs générations. www.gitana-team.com
[email protected]
International Private Banking
2, avenue de Monte-Carlo
98000 MONACO
Tél.: (+377) 93 10 47 47
Monaco Imprese n° 2
13
Attualmente sponsorizziamo il ‘Gitana
Team’,  3  imbarcazioni  che  vanno  dal
monoscafo Domaine du Mont d’Arbois,
al maxi catamarano Gitana 13 fino al trimarano Gitana 11 detto anche ‘Formula 1
ecologica del mare’.
M.I. : Passione è quindi la parola
d’ordine.
Dott. Giampaolo Bernini : Sicuramente,
la passione della performance ci conduce
ad ambiziosi obiettivi che un gruppo bancario dalle forti connotazioni tradizionali
deve definire nella ricerca dell’eccellenza
e della differenza qualitativa.
Banque de Gestion
Edmond de Rothschild
Monaco
la passion pour la
performance, un challenge
qui à Monaco se perpétue
dans la recherche de
l’excellence.
Interview  de  Monsieur  Giampaolo
Bernini,  italien  originaire  de  Toscane,
Administrateur et Directeur Général de
la S.A.M Banque de Gestion Edmond de
Rothschild Monaco depuis 1996.
Monaco Imprese : Votre établissement
est devenu SAM en 1992, cinq après
la création de la succursale de La
Compagnie Financière Edmond
de Rothschild Banque - Paris.
Actuellement la Banque de Gestion
Edmond de Rothschild Monaco figure
parmi les dix premières banques
implantées en Principauté : quelles sont
Le groupe Rothschild a une histoire pleine de charme qui a débuté
à Francfort voici plus de 200 ans.
Cette famille de banquiers depuis
sept générations a consacré son
savoir faire au service des grandes
familles souveraines et a apporté
son soutien financier aux grands
travaux du canal de Suez, aux premiers projets du chemin de fer et
aux recherches pétrolières.
La philosophie du groupe Rothschild s’est toujours inspirée d’un
concept très précis : la passion
pour la performance et la recherche de l’excellence.
les caractéristiques qui vous distinguent
de vos concurrents.
M.  Giampaolo  Bernini  :  Le  cœur  du
métier du Groupe Rothschild reste encore le Private Banking, au-delà du développement d’autres métiers de finance
internationale.
Dans  le  secteur  spécifique  du  Private
Banking  notre  modèle  de  business  est
fortement orienté pour le client avec une
valeur ajoutée de personnalisation. Dans
les  différentes  activités  de  gestion  de
portefeuilles de conseil patrimonial et de
family office nous travaillons en pleine
synergie avec notre siège de Genève et
en parfaite collaboration avec les autres
entités du groupe à l’échelle mondiale.
Mais  nous  affirmons  une  remarquable
autonomie pour le respect du profil spécifique de notre clientèle à Monaco. Nous
concentrons nos efforts sur la réalisation
d’une approche “métier” structurée mais
flexible qui veut se démarquer par rapport
à un modèle de business typiquement industriel, davantage orienté “produits”.
M.I. : A votre avis comment arrivezvous à fidéliser vos clients ?
M. Giampaolo Bernini : La fidélisation
du client est la conséquence logique de
notre effort de réinterprétation de notre
rôle. Nous sommes conscient que dans
une  économie  globalisée  les  marchés
financiers  deviennent  toujours  plus
complexes et volatiles.
Nous  estimons  que  dans  l’activité  de
Private  Banking  l’élément  critique  de
succès est bien celui de la connaissance
du profil de risque spécifique propre à
chaque client que nous devons interpréter de façon dynamique. Nous pensons
nécessaire  de  procéder  à  une  analyse
correcte des composantes techniques des
phases de marché et de l’estimation de
l’impact sur la situation patrimoniale de
nos clients dans une optique d’investissement et non pas de trading.
M.I. : Quel est votre bilan après plus de
dix ans d’expérience ?
M. Giampaolo Bernini : Je dirai satisfaisant : croissance des actifs gérés par la
banque au-delà de 2.5 milliards d’euros,
croissance  de  la  structure  de  35  à  85
collaborateurs, avec une gestion monégasque  du  processus  (front  and  back
office, compliance).
Je  me  permets  de  souligner  en  outre
l’investissement  de  ressources  pour  le
développement  d’activités  complémentaires de la banque avec la création de la
S.A.M. “EDRCCA” - Edmond de Rothschild Conseil et Courtage d’Assurance Monaco et la volonté exprimée par le
groupe pour être présent dans l’évolution
de la place financière de Monaco en cohérence avec les objectifs annoncés par
les autorités de la Principauté.
M.I. : Le groupe LCF Rothschild
s’investit sur d’autres fronts…
M.  Giampaolo  Bernini  :  Oui,  particulièrement  grâce  à  la  passion  du  Baron Edmond de Rothschild le groupe se
distingue dans la production de vin haut
de gamme et nous ne devons pas oublier
l’expression de la passion pour la mer et
l’écologie témoignée par le Baron Benjamin de Rothschild. Actuellement nous
sommes le sponsor du “Gitana Team”,
trois  bateaux  qui  vont  du  monocoque Domaine du Mont d’Arbois au maxi
catamaran Gitana 13 jusqu’au trimaran
Gitana 11 appelé également “Formule 1
écologique des mers”.
M.I. : Votre mot d’ordre est donc
la passion.
M. Giampaolo Bernini : Oui, la passion
de la performance nous amène à des objectifs ambitieux pour un groupe bancaire
fortement caractérisé par la tradition dans
la recherche de l’excellence et pour le
goût de l’exception.
14
Monaco Imprese n° 2
La globalizzazione finanziaria
un problema di “governance”
La Monaco Méditerranée Foundation (MMF), nell’ambito del ciclo
di conferenze sul tema ‘Finanza
e Mondializzazione’, ha invitato in
qualità di relatore l’industriale italiano Carlo De Benedetti.
Lo  scorso  11  maggio,  presso  l’Hotel
Hermitage, è stato chiesto a Carlo De
Benedetti di esprimere, davanti a oltre
200 invitati, il suo personale parere su
un tema cosi’ delicato e di attualità quale
la globalizzazione finanziaria vista come
problema di governance.
“La visione della finanza internazionale
è profondamente cambiata e
le critiche non provvengono
solo dalla Sinistra”, ha esordito De Benedetti, noto a tutti
per le sue simpatie prodiane,
citando Jacques Chirac, uomo
di Destra, che recentemente
additava gli speculatori finanziari come “l’Aids dell’economia mondiale” cosi’ come,
in tempi più remoti, il presidente  statunitense Theodore
Roosevelt, condannava senza
appello chi investiva in titoli
di borsa, equiparandolo allo
scommettitore,  il  gambler,
che gioca a carte o punta sui
cavalli.
De Benedetti sostiene che demonizzare la globalizzazione
dei  mercati,  e  vederne  solo
i lati negativi, sia semplicemente un pregiudizio antico
trasformatosi  oggigiorno
in vera e propria ostilità nei
confronti  della  mondializzazione  finanziaria,  quasi
quest’ultima fosse la causa di
ogni ingiustizia e sperequazione in atto sulla Terra.
“Credo”,  ha  aggiunto  De
Benedetti,  “che  chi  ha  a
cuore una più equa ridistribuzione della ricchezza dovrebbe guardare con favore a
quelli che comunque, al di là
di ogni altra considerazione,
sono i canali più rapidi per
i movimenti di capitali che
l’umanità abbia mai creato”.
De Benedetti non vuole pero’ essere tra
quelli che si arrendono davanti alle distorsioni che la globalizzazione finanziaria ha creato, né sottovaluta i rischi che
una  azione  globale  puo’  determinare.
“Fallimenti  e  rischi”,  ha  sottolineato,
“sono connessi soprattutto alla potenza
delle nuove leve dei mercati finanziari e
all’assenza di un adeguato sistema di governance che sia in grado di moderarne e
controllarne gli effetti. Per esempio, gli
hedge fund, che oggi dominano il mercato
mondiale, e i rischiosi derivati, che moltiplicano in modo esponenziale perdite
e profitti, fanno del mercato finanziario
un motore termonucleare, capace di sprigionare elevatissime potenze, ma anche
di determinare danni enormi qualora non
Carlo de Benedetti e Signora
sia utilizzato con le dovute cautele e con
una continua manutenzione”.
Quale soluzione adottare dunque?
Pur avendo piena fiducia nei mercati finanziari globalizzati, per De Benedetti
il  mondo  degli  affari  deve  dotarsi  di
una  governance  appropriata,  che  fissi
le regole del gioco, cosi’ come servono
meccanismi istituzionali capaci di fare da
ammortizzatori e di risolvere eventuali
crisi del sistema. Occorre, insomma, una
governance che riesca ad unire la dimensione nazionale a quella internazionale,
offrendo il necessario supporto istituzionale  alla  mondializzazione  finanziaria,
e a moltiplicare gli effetti benefici che
questa  produce.  A  sostegno  di  questa
sua opinione, De Benedetti ha esposto
una proiezione che dà circa 6 miliardi di
poveri contro 1,5 miliardi di
ricchi nel 2025. “Con questo
sistema”,  ha  continuato
l’industriale,  “non  esiste
altra possibilità che riequilibrare la crescita in favore dei
Paesi poveri mediante una
migliore ridistribuzione della
richezza sul posto (vedi i problemi politici attuali del delta
del Niger, ndr.) e integrando
la  manodopera  nel  tessuto
locale anziché importarla da
noi”.
Dunque non ci sono dubbi,
la geografia del mondo politico e economico è davvero
cambiata. Non esistono piu’
l’Europa o gli Stati Uniti al
centro del mondo ma la Cina
con  la  sua  crescita  vertiginosa, e domani il Brasile, la
Russia e soprattutto l’India.
Per Carlo De Benedetti esiste
pero’ una soluzione: la regolamentazione  della  finanza
internazionale per accompagnare la crescita delle economie emergenti.
In attesa di sviluppi futuri,
De  Benedetti  ha  concluso
l’incontro  citando  Polonius
nell’Amleto, con la speranza
che nessun padre dovrà sentire il bisogno di raccomandare
al proprio figlio : “neither a
borrower  nor  a  lender  be”.
Che  non  sia  solo  una  battuta ...
Monaco Imprese n° 2
15
La globalisation
financière
un problème de
“gouvernance”
Le 11 mai dernier, à l’Hôtel Hermitage,
la MMF a demandé à Monsieur Carlo De
Benedetti d’exprimer, devant plus de 200
invités, son opinion personnelle sur un
thème aussi délicat et d’actualité comme
la globalisation financière vue comme un
problème de “gouvernance”.
“La vision de la finance internationale est
profondément changée et les critiques ne
viennent pas seulement de la Gauche”,
s’est exclamé Monsieur De Benedetti ;
connu de tout un chacun, pour son penchant naturel envers Romano Prodi (actuel Président du Conseil italien, ndr.) en
citant Jacques Chirac, homme de Droite,
qui récemment désignait les spéculateurs
financiers comme “le Sida de l’économie
mondiale” de la même manière que, en
des temps plus anciens, le Président américain Théodore Roosevelt, condamnait
sans appel celui qui investissait en titres
de bourse, en le comparant à un parieur,
le gambler, qui joue aux cartes ou mise
sur les chevaux.
Monsieur De Benedetti soutient que démoniser  la  globalisation  des  marchés,
et n’en voir que les côtés négatifs, n’est
simplement qu’un vieux préjugé qui s’est
transformé de nos jours, en une véritable
hostilité envers la mondialisation financière, comme si cette dernière était la
cause de toutes les injustices et inégalités
sur la Terre.
“Je crois”, a ajouté Monsieur De Benedetti, “que celui qui tient à une redistribution
16
Monaco Imprese n° 2
La Monaco Méditerranée Foundation (MMF), dans le cadre du cycle de conférences sur le thème
“Finance  et  Mondialisation”,  a
invité  l’industriel  italien,  Carlo
De  Benedetti,  en  qualité  de
conférencier.
plus équitable de la richesse, mise à part
toute  autre  considération,  devrait  regarder  d’un  bon  oeil  la  rapidité  des
moyens  de  transfert  des  capitaux  dont
nous disposons aujourd’hui”
Monsieur De Benedetti ne veut pas être de
ceux qui se rendent, face aux distorsions
que la globalisation financière a créées,
ni sous-estimer les risques qu’une action
globale peut déterminer.
“Faillites et risques”, dit-il, “sont surtout
liés à la puissance de nouveaux leviers
des marchés financiers et à l’absence
d’un  système  de  gouvernance  adéquat
qui puisse en contrôler et en régler les
effets. Par exemple, les hedge fund, qui
aujourd’hui dominent le marché mondial,
et les produits à risque tels que les dérivés, qui multiplient de manière exponentielle les pertes et les profits, font du marché financier un moteur thermonucléaire,
capable  de  développer  des  puissances
très  élevées  mais  aussi  de  provoquer
d’énormes dégâts au cas où il ne serait
pas utilisé avec précaution et avec une
maintenance continuelle”. Donc, quelle
solution adopter ?
Bien  qu’ayant  toute  confiance  en  les
marchés financiers globalisés, pour Monsieur De Benedetti, le monde des affaires
doit se doter d’une “gouvernance” ap-
propriée, qui définisse les règles du jeu,
accompagnée de mécanismes institutionnels capables d’amortir et de résoudre les
crises éventuelles du système. On a donc
besoin d’une “gouvernance” qui puisse
unir la dimension nationale à celle internationale, en offrant le nécessaire support
institutionnel à la mondialisation financière afin de multiplier les effets positifs
qu’elle produit.
Pour appuyer son opinion, Monsieur De
Benedetti a présenté une projection qui
prévoit environ 6 milliards de pauvres
contre 1,5 milliard de riches en 2025.
“Avec ce système”, a ajouté l’industriel,
“il n’y a guère d’autres possibilités que
de rééquilibrer la croissance en faveur
des Pays pauvres en redistribuant la richesse sur place (voir les problèmes politiques actuels du delta du Niger, ndr.)
et en maintenant la main d’oeuvre dans
le tissu local au lieu de l’importer chez
nous”.
Il n’y a donc pas de doute, la géographie
du monde politique et économique est
vraiment changée. Nous n’avons plus,
l’Europe ou les Etats-Unis au centre du
Monde mais la Chine avec sa croissance vertigineuse, et demain le Brésil, la
Russie et surtout l’Inde. Pour Carlo De
Benedetti une solution pourtant existe : la
réglementation de la finance internationale pour accompagner la croissance des
économies émergentes.
En  attendant  la  suite  des  évènements,
Monsieur  De  Benedetti  a  conclu  son
discours citant Polonius dans l’Hamlet,
en souhaitant qu’aucun père ne puisse
avoir besoin de recommander à son fils :
“neither a borrower nor a lender be”. Que
ce ne soit pas seulement une boutade...
Monaco Imprese n° 2
17
Lo Shipping nel
Principato di Monaco
l’ambizione di una delle Piazze mondiali piu’ qualificate
Per Shipping si intende il trasporto via mare di merci oppure di turisti su navi passeggeri, (yachting
escluso). E’ un mercato in pieno
sviluppo e di questo ne è convinto
il Dott. Manolo Veladini, cittadino
svizzero,  Business  Development
Executive della V-SHIPS e Presidente della Camera dello Shipping
di Monaco.
Monaco Imprese : La Camera dello
Shipping (CS) ha festeggiato a giugno
il suo primo anno di vita. Essa associa
molte imprese legate alla “industria
del mare” con particolare riferimento
al mercato delle navi commerciali e
passeggeri : qual’ è il bilancio di questo
primo anno ?
Manolo  Veladini  :  Sicuramente  positivo. Infatti, nonostante sia costituita di
recente, la CS rappresenta già un punto
di riferimento soprattutto per gli armatori italiani, ed è percepita dagli operatori
del settore come un valido portavoce nei
confronti delle autorità monegasche.
fari del Principato di Monaco. Infine, dei
25 raggruppamenti di categoria presenti
all’interno  della  Fédération  Patronale,
la CS è quarta in ordine d’importanza
dopo l’industria, il settore alberghiero e
l’edilizia. Questo ci permette di avere 6
rappresentanti con diritto di voto nell’assemblea generale annuale.
M.I. : Come funziona la CS ?
Manolo Veladini : Dal punto di vista organizzativo, ci riuniamo ogni due mesi
per confrontarci ed adottare misure comuni. La CS ha poi un proprio Consiglio
di Amministrazione in cui siedono tre italiani: Eugenio Tuiller e Emanuele Lauro,
entrambi  Vicepresidenti,  e  Giovanni
Corrado, Tesoriere.
M.I. : Cosa rappresenta lo Shipping a
Monaco ?
Manolo Veladini : Nonostante Monaco
sia il piu’ piccolo Stato sul bacino del
Mediterraneo, ha in sé un forte potenziale di crescita. Lo Shipping rappresenta il
M.I. : Qual’è l’obiettivo della Camera
dello Shipping ?
Manolo Veladini : Innanzitutto quello di
aumentare il numero degli associati per
dare maggior forza alle nostre proposte.
Chiediamo di avere spazi adeguati per
i nostri uffici e alloggi per il personale
specializzato che impieghiamo. L’ambizione che abbiamo è quella di diventare
tra qualche anno il terzo polo mondiale
dell’industria  marittima  internazionale,
dopo  Londra  e  New  York  City.  I  dati
che  abbiamo  attualmente  ci  portano  a
credere  che  sia  una  meta  facilmente
raggiungibile.
M.I. : Cosa rappresentate
economicamente nel Principato ?
Manolo Veladini : A Monaco ci sono piu’
di 30 società di shipping, yachting escluso, di cui 20 sono associate alla Camera.
Se poi consideriamo la forza lavoro che
impieghiamo, contiamo già piu’ di 1000
persone.  Inoltre,  abbiamo  un  fatturato
consolidato di 150 milioni di euro. Ciò
significa  che  il  settore  dello  shipping
rappresenta piu’ del 5% della cifra di af18
Monaco Imprese n° 2
Manolo Veladini
risultato di una lunga tradizione favorita
anche da una vocazione marittima che ha
avuto come precursore Aristotele Onassis; quando negli anni ’50, attiro’ l’attenzione di altri armatori - greci soprattutto - stabilendo la base delle sue attività a
Monaco ed investendo nella SBM. Inoltre, lo Shipping è sempre stato un settore
economico importante grazie anche alla
vicinanza con l’Italia. Pur avendo registrato una piccola flessione, i numeri degli ultimi quattro anni confermano che
il mercato è in ripresa. Quando arrivai
a Monaco negli anni ’70, sulla Piazza
c’erano solo 5 o 6 grosse realtà amatoriali ; da allora il mercato è sviluppato
sempre di piu’.
M.I. : Lo Shipping si è evoluto in termini
di knowhow e tecniche di gestione del
personale: possiamo dire che esiste un
“prima” et un “dopo” Erika ?
Manolo Veladini : Esatto, dopo il disastro provocato dall’incidente della petroliera “Erika” nel nord della Francia nel
…/p. 20
Monaco Imprese n° 2
19
Le Shipping en
Principauté de Monaco
l’ambition d’une des Places
mondiales les plus qualifiées
Par Shipping on entend le transport  maritime  de  marchandises
ou de touristes sur des bateaux de
croisière (yachting exclu). C’est un
marché en pleine expansion. Monsieur Manolo Veladini, de nationalité suisse, Business Development
Executive de V-SHIPS et Président
de  la  Chambre  du  Shipping  à
Monaco en est convaincu.
1999, si è cercato il sistema di coniugare
gli studi sulle tecnologie avanzate e loro
applicazioni con la maggiore sicurezza
e tutela ambientale. Inoltre anche le dimensioni  del  mercato  sono  cambiate.
Dagli anni ’80 ad oggi, il trasporto delle
merci via mare è almeno raddoppiato, e
la capacità delle porta-container si è moltiplicata per sei (prima le piu’ grandi trasportavano 2000 containers, attualmente
fino a 12000, ndr.). E poi c’è il problema
dell’equipaggio.
M.I. : Vale a dire ?
Manolo  Veladini  :  Lavorare  sulle  navi
come  tecnico  specializzato  o  ufficiale
è  attualmente  una  figura  professionale
poco ricercata dai giovani in Europa. Rimane ancora l’Asia come bacino di mano
d’opera. Sono ben noti agli addetti i lavori, i vari equipaggi formati da filippini,
cingalesi e cinesi, così come i problemi
legati alla gestione per diversità di lingue, culture e professionalità. In realtà,
l’utilizzo di nuove tecnologie comporta
un sempre minore impiego della bassa
manovalanza ma richiede figure professionali altamente specializzate. Le navi
commerciali  sono  più  tecnologiche  di
quelle turistiche con la conseguenza che
è piu’ facile trovare personale per le navi
da crociera che per tutte le altre.
M.I. : Quali sono le variabili che hanno
influito sullo sviluppo dello Shipping in
questi ultimi anni ?
Manolo Veladini : Soprattutto il prezzo
del petrolio al barile che è a livelli altissimi. Questa realtà ha di fatto portato una
maggiore attenzione alle fonti energetiche
alternative. Sono entrate quindi in gioco
risorse come il gas naturale liquefatto chi
si estrae soprattutto dal Qatar, Iran, Nigeria, Arabia Saudita e Venezuela. Purtrop20
Monaco Imprese n° 2
po, le navi impiegate per il trasporto di
queste risorse sono altamente specializzate e sempre meno accessibili dagli armatori tradizionali. Per fare un esempio,
una nave cisterna da 160 mila metri cubi
può costare circa 200 milioni di dollari.
E’ evidente che solo i Governi e le compagnie petrolifere possono permettersi di
costruirle e di gestirle.
M.I. : Com’è collocata la presenza
italiana nel mercato dello Shipping a
Monaco ?
Manolo  Veladini  :  Sulle  20  maggiori
compagnie di Shipping presenti a Monaco, almeno il 60% è rappresentato da
società italiane mentre sul totale del mercato, la presenza italiana corrisponde al
40% circa. Prendendo ad esempio una
realtà che conosco bene, la V-Ships gestisce gli aspetti tecnici e gli equipaggi
dell’80% degli armatori italiani, offrendo
27000 posizioni professionali di personale specializzato, di cui solo un centinaio è
di origine italiana.
M.I. : Perchè lei ha scelto di vivere a
Monaco ?
Manolo Veladini : Per diverse ragioni,
prima tra tutte il posizionamento geografico. Le maggiori capitali europee sono
accessibili  in  poche  ore,  con  collegamenti diretti dall’aeroporto di Nizza, così
come  importanti  centri  internazionali
quali New York City e Dubai. In secondo
luogo, Monaco ha una dimensione internazionale con scuole e formazione universitaria eccellenti. Inoltre è sede operativa di grossi gruppi bancari ed istituti
finanziari e, soprattutto, è politicamente
stabile. Infine, essendo tradizionalmente
legata al mondo dello shipping è il luogo
ideale per aprire una sede di armatori,
broker o agenti marittimi.
Monaco Imprese : La Chambre du
Shipping (CS) a fêté au mois de juin
dernier sa première année d’existence.
Elle réunit beaucoup d’entreprises
liées à “l’industrie de la mer” et, plus
particulièrement, au marché des navires
de commerce et de croisière. Quel est le
bilan de cette première année ?
M. Manolo Veladini : Décidément positif. Malgré sa récente création, la CS représente déjà un repère surtout pour les
armateurs italiens. Elle est perçue par les
opérateurs comme un porte-parole valable vis à vis des autorités monégasques.
M.I. : Quel est l’objectif de la Chambre
du Shipping ?
M. Manolo Veladini : L’objectif est surtout d’augmenter le nombre de ses adhérents pour donner encore plus de force à
nos propos. Nous demandons des bureaux
adaptés à nos besoins et des logements
pour  notre  personnel  spécialisé.  Notre
ambition est celle de devenir, dans quelques années, le troisième pôle mondial de
l’industrie maritime internationale après
Londres et New York City. Les données
que nous possédons actuellement, nous
portent à croire qu’il s’agit d’un but facilement réalisable.
M.I. : Que représentez-vous à Monaco
du point de vue économique ?
M. Manolo Veladini : A Monaco, nous
avons plus de 30 sociétés de shipping,
mis à part le yachting, dont 20 ont déjà
adhéré à la Chambre. Si l’on considère
le  personnel  employé,  nous  comptons
déjà plus de 1000 salariés. De plus, nous
avons un chiffre d’affaire consolidé de
150 millions d’euros.
En d’autres mots, le secteur du Shipping
représente plus de 5% du chiffre d’affaire
de la Principauté. Enfin, des 25 groupements de catégories professionnelles présents dans la Fédération Patronale, la CS
est la quatrième en ordre d’importance,
après l’industrie, l’hôtellerie et le bâtiment. Ceci nous permet d’avoir 6 représentants, avec droit de vote à l’assemblée
générale annuelle.
M.I. : Comment fonctionne la CS ?
M. Manolo Veladini : Du point de vue de l’organisation interne,
nous nous réunissons tous les deux mois pour nous confronter
et adopter des mesures communes. Ensuite, la CS a un propre Conseil d’administration dont trois Italiens : M. Eugenio
Tuiller et M. Emanuele Lauro en qualité de Vice-Présidents, et
M. Giovanni Corrado, Trésorier.
M.I. : Que représente le Shipping à Monaco ?
M. Manolo Veladini : Bien que Monaco soit le plus petit Etat
présent sur la Méditerranée, il dispose d’un fort potentiel de
croissance. Le Shipping représente le résultat d’une longue
tradition, favorisée par une vocation maritime qui a eu comme
précurseur Onassis, lorsque dans les années ’50, il attira l’attention d’autres armateurs - Grecs surtout - en établissant la
base de ses activités à Monaco et en investissant dans la SBM.
De plus, le Shipping a toujours été un secteur économique important grâce à la proximité avec l’Italie. Malgré une légère
baisse, les chiffres des quatre dernières années confirment que
le marché est en reprise. Quand je suis venu à Monaco dans
les années ’70, sur la Place il n’y avait que 5 ou 6 grosses sociétés d’armateurs ; depuis le marché s’est développé de plus
en plus.
M.I. : Le Shipping a évolué en terme de savoir-faire et de techniques de gestion du personnel: pouvons nous dire qu’il existe un
“avant” et un “après Erika” ?
M. Manolo Veladini : C’est exact. Après le désastre provoqué
par l’accident du pétrolier “Erika” dans le nord de la France
en 1999, on a cherché à conjuguer les études sur les technologies avancées et leurs applications à une meilleure sécurité
et protection de l’environnement. Les dimensions du marché
ont aussi changé. Depuis les années ’80 jusqu’à ce jour, le
transport maritime des marchandises a plus que doublé, et la
capacité des bateaux porte-conteneurs a été multipliée par six
(avant, les plus grands transportaient 2000 conteneurs ; actuellement jusqu’à 12000, ndr.). Ensuite nous avons le problème
de l’équipage.
M.I. : Comment se place la présence italienne sur le marché
monégasque du Shipping ?
M. Manolo Veladini : Parmi les 20 plus importantes compagnies
de Shipping présentes à Monaco, au moins le 60% est représenté
par des sociétés italiennes tandis que sur l’ensemble du marché, la
présence italienne correspond à 40% environ. En prenant comme
exemple des données que je connais bien, la société V-Ships gère
les aspects techniques et les équipages de 80% des armateurs italiens, en offrant 27000 postes de personnels spécialisés dont une
centaine seulement sont d’origine italienne.
M.I. : Pour quel motifs avez-vous choisit de vivre à Monaco ?
M. Manolo Veladini : Pour différentes raisons, tout d’abord pour
le positionnement géographique : les plus grandes capitales européennes y sont accessibles en quelques heures, avec des liaisons
directes à partir de l’aéroport de Nice, ainsi que d’importants
centres internationaux tels que New York City et Dubaï. Ensuite,
Monaco possède une dimension internationale avec d’excellentes écoles et formations universitaires. C’est aussi le siège d’importants groupes bancaires et financiers, et le Pays est très stable
politiquement. Enfin, étant traditionnellement liée au monde du
Shipping, la Principauté de Monaco est l’endroit idéal pour ouvrir
une activité d’armateur, broker ou agent maritime.
Maria Bologna
M.I. : C’est à dire ?
M. Manolo Veladini : Travailler sur un navire en tant que technicien spécialisé ou officier est de nos jours un métier peu
recherché par les jeunes européens. La main d’oeuvre vient
d’Asie. Les professionnels du Shipping connaissent bien les
équipages formés par des Philippins, Ceylanais et Chinois ainsi que les problèmes gestionnels dus aux différentes langues,
cultures et expériences. L’utilisation des nouvelles technologies aboutit à un besoin toujours moindre de main d’oeuvre
ordinaire et à une demande croissante de personnel très spécialisé. Les navires commerciaux étant plus technologiques que
ceux touristiques, il est alors plus simple, en conséquence, de
trouver du personnel pour les paquebots de croisière que pour
tous les autres.
M.I. : Quelles sont les variables qui ont influencé le
développement du Shipping au cours de ces dernières
années ?
M. Manolo Veladini : Surtout le prix du baril de pétrole, qui est
actuellement très élevé. Ceci a attiré l’attention sur les sources
d’énergie alternatives. De nouvelles potentialités se sont donc
développées, telles que le gaz naturel liquéfié qu’on extrait
surtout du Nigeria, Qatar, Iran, Arabie Saoudite et Venezuela.
Malheureusement, les navires employés pour le transport de
ces ressources sont très spécialisés et toujours moins accessibles aux armateurs traditionnels. Par exemple, un bateau-citerne de 160.000 m3 peut coûter environ 200 millions de dollars.
Evidemment, seuls les gouvernements et les compagnies pétrolières peuvent se permettre de les construire et de les gérer.
Monaco Imprese n° 2
21
Quando la tradizione e il mare
si incontrano a Monte-Carlo
M.I. : E l’ambiente ?
Paolo Risso : Siamo stati all’avanguardia
anche in questo. Dieci anni fa, primi in
Italia, creammo una specie di motoscafo
superleggero  con  delle  reti  allargate  sui
fianchi per raccogliere i rifiuti solidi nei
vari porti liguri. Abbiamo ceduto il brevetto
ma non per questo siamo meno attenti alla
protezione dell’ambiente marino.
Ship Agents e Tour Operators, la
CAMBIASO & RISSO P.R. International è presente a Monaco da piu’
di 20 anni. Incontro con Giovanni
Paolo Risso.
Italiano, residente a Monaco da 5 anni,
Giovanni Paolo Risso è la seconda generazione a capo di una fortunata attività fondata a Genova nel 1946 dalle
omonime famiglie. Il Gruppo Cambiaso
& Risso, impiega attualmente circa 400
persone in tutta Europa. La sede di Monaco, con gli uffici presso il Gildo Pastor
Center, conta 12 persone e, nel 2006, ha
fatturato oltre 5 milioni di Euro, i quali,
secondo  le  stime  di  Risso,  raddoppieranno nel 2010. Leader nel settore dei
servizi legati allo Shipping, la Cambiaso
&  Risso  ha  scommesso  soprattutto  su
Monaco. Vediamo perché.
Monaco Imprese : Siete sulla piazza
monegasca da molti anni. Qual’è
la politica attuale di Monaco per lo
sviluppo del turismo ?
Paolo Risso : Monaco ha investito molto
nel turismo, soprattutto marittimo, a partire dalla costruzione della nuova diga,
giunta nel 2002 via mare dai cantieri di
Algeciras (vicino Gibilterra, ndr.). Fino a
quel momento, le grosse navi da crociera
restavano in rada oppure attraccavano in
altri porti, e quindi il flusso dei turisti era
limitato e marginale.
Poi, con la nuova opera, il porto di Monaco ha cominciato ad accogliere grossi
gruppi turistici, i quali hanno manifestato
esigenze sempre più varie. A questo punto, visti il know-how acquisito con le attività legate alle nostre agenzie marittime e
la presenza consolidata in loco, abbiamo
deciso di occuparci anche della logistica
dei passeggeri di navi da crociera, creando
una nuova struttura, la CA.RI. Tours, che
s’interessa di tutti i servizi per il turismo
da crociera cosi’ come dell’incoming.
M.I. : Quindi da Ship Agent ad Agente
Marittimo, il passo è stato breve...
Paolo Risso : Direi che abbiamo voluto
cogliere l’opportunità di svilupparci su
piu’ fronti : dall’incentives al corporate di
lusso e al turismo dedicato allo Yachting.
Abbiamo anche un settore legato al turismo di lusso con servizi mirati e a 360°.
22
Monaco Imprese n° 2
Quand la tradition
et la mer se
rencontrent a
Monte-Carlo
Giovanni Paolo Risso
Comunque circa il 40% dell’attività del
gruppo è già incentrata sui servizi relativi
al  tour  operating  e,  di  questa  parte,
Monaco ne rappresenta il l0%.
M.I. : Nessun rimpianto per aver
lasciato l’Italia ?
Paolo  Risso  :  Assolutamente  no.  Ho
scelto di risiedere a Monaco perchè vivo
questo Paese come un’isola felice in un
mondo poco sicuro. Da quando si è trasferito qui anche mio figlio (Luigi, direttore operativo della Ca.RI Tours, ndr.) sono
piu’ sereno e di certo la qualità della mia
vita è migliorata.
M.I. : Ho visto che alla Cambiaso
& Risso Group è stato assegnato
un riconoscimento prestigioso, lo
“Yacht Capital Magazine Awards”,
a conclusione dello Yacht Show di
settembre 2006.
Paolo Risso : Questo riconoscimento è
stata la motivazione che ci ha reso protagonisti dello sviluppo del mercato crocieristico in costa Azzurra e nel Principato
di Monaco. Del resto, siamo un riferimento per gruppi come Costa Crociere,
Silversea, MSC e Pulman Tour. Inoltre,
Cambiaso & Risso è anche sinonimo di
azienda leader nel settore assicurativo e
in quello delle agenzie marittime presenti
nel bacino del Mediterraneo, svolgendo
principalmente operazioni portuali in Italia, Principato di Monaco, Francia, Croazia e Slovenia.
Ship  Agents  &  Tour  Operators,
la  société  CAMBIASO  &  RISSO
P.R. International est présente à
Monaco depuis plus de vingt ans.
Rencontre avec Paolo Risso.
Italien, domicilié à Monaco depuis 5 ans,
Giovanni Paolo Risso est la deuxième
génération à la tête d’une activité florissante fondée à Gêne en 1946. Le Groupe
Cambiaso & Risso compte actuellement
près de 400 salariés dans toute l’Europe.
Le siège de Monaco, avec ses bureaux
au Gildo Pastor Center emploie douze
personnes  et,  en  2006,  a  facturé  plus
de 5 millions d’euros qui, selon l’estimation de M. Risso, doubleront d’ici 2010.
Leader dans le secteur des services liés
au Shipping, Cambiaso & Risso a parié
surtout sur Monaco. Voyons pourquoi.
Monaco Imprese : Vous êtes sur la
place monégasque depuis plusieurs
années. Quelle est la politique actuelle
de Monaco pour le développement du
tourisme ?
M. Paolo Risso : Monaco a beaucoup investi dans le tourisme, surtout maritime,
à partir de la construction de la nouvelle
digue, arrivée en 2002 par la mer depuis les chantiers de Algeciras (près de
Gibraltar, ndr.). Avant, les paquebots de
croisière restaient dans la baie ou bien
s’amarraient dans d’autres ports. Le flux
de touristes était donc limité et marginal.
Monaco Imprese n° 2
23
Puis, avec cette nouvelle œuvre, le port de
Monaco a commencé à accueillir d’importants groupes touristiques, lesquels ont
manifesté les exigences les plus variées.
Alors, grâce au savoir-faire acquis avec
les activités liées à nos agences maritimes
et à notre solide présence sur place, nous
avons décidé de nous occuper aussi de la
logistique des passagers des paquebots de
croisière, en créant une nouvelle structure,
la société CA.RI Tours, qui s’intéresse à
tous les services du tourisme de croisière
ainsi qu’à l’incoming.
M.I. : Ainsi de Ship Agent à Agent Maritime le pas a été franchi...
M. Paolo Risso : On a voulu saisir l’opportunité de nous développer sur plusieurs
fronts : de l’incentives au corporate de
luxe et tourisme dédié au Yachting. Nous
avons aussi un secteur lié au tourisme de
luxe avec des services ciblés opérant à
360°. De toutes façons, le 40% environ de
24
Monaco Imprese n° 2
l’activité du Groupe est déjà axée sur les
services ayant trait au tour operating et, de
cette part, Monaco en représente le 10%.
Monaco Imprese : Aucun remords
d’avoir quitté l’Italie ?
M. Paolo Risso : Absolument aucun. J’ai
choisi la résidence à Monaco parce que
je vis ce pays comme un endroit heureux
dans un monde peu rassurant. Depuis que
mon fils m’a rejoint (Luigi, directeur de
la société CA.RI Tours, ndr.) je suis plus
serein et la qualité de ma vie s’est nettement améliorée.
M.I. : J’ai vu que Cambiaso & Risso
Group a gagné un prix prestigieux, le
“ Yacht Capital Magazine Awards” à la
fin du Yacht Show de septembre 2006.
M. Paolo Risso : Ce prix a été la motivation
qui nous a rendu protagonistes du développement du marché de la croisière sur la
Côte d’azur et en Principauté de Monaco.
Il faut dire que nous sommes une référence pour des groupes tels que Costa
Crociere,  Silversea,  MSC  et  Pulman
Tour. Cambiaso & Risso est aussi synonyme de société leader dans le secteur
des assurances et des agences maritimes
présentes dans le bassin méditerranéen en
effectuant principalement les opérations
portuaires  en  Italie,  Principauté  de
Monaco, France, Croatie et Slovénie.
M.I. : Et l’environnement ?
M. Paolo Risso : Nous avons été à la
pointe même dans ce domaine. Il y a dix
ans, premiers en Italie, nous avons créé
une sorte de canot à moteur très léger
avec de larges filets sur les flancs pour
ramasser les ordures dans les ports ligures. Nous avons cédé le brevet mais ce
n’est pas pour cette raison que nous faisons moins attention à la protection de
l’environnement marin.
Maria Bologna
Office Maritime Monégasque
servizi e competenza da 40 anni a Monaco
Colloquio  con  Sylvester  S.  Marinov,
Yachting consultant della OMM.
Giovane ma determinato, parla perfettamente sei lingue tra cui l’italiano e ha una
provata esperienza nello Yachting, Hotel
Management e Hospitality Services. Ha
raggiunto solo quest’anno l’equipe dell’
Office Maritime Monegasque in qualità
di Yacthing Consultant ma si sta già preparando a lanciare ai concorrenti la sfida
sull’efficienza  e  la  rapidità  dei  servizi
offerti soprattutto nel settore monegasco
dello Yachting.
Monaco Imprese : L’Office Maritime
Monegasque è stato creato a Monaco
nel 1968, impiega quasi 40 persone
e offre servizi dedicati alla logistica,
charter & incentives, congressi e saloni,
crociere, yachting e escursioni. La
clientela è composta da una moltitudine
di bandiere e nazionalità diverse. Qual’
è la percentuale di clienti italiani?
Sylvester S. Marinov : Nel settore dello
Yachting,  il  Principato  di  Monaco  è
considerato un luogo prestigioso in cui
attraccare.  Il  soggiorno  rappresenta  un
momento di vero relax in un ambiente
lussuoso ed esclusivo. Se pensiamo poi
alla vicinanza geografica con il Bel Pase,
possiamo  facilmente  comprendere  che
circa un terzo della nostra clientela sia
composto da italiani. M.I. : Quindi Monaco come porto
per l’elite ma, di fatto, voi avete uffici
anche in altre località.
Sylvester S. Marinov : Siamo soprattutto
presenti nei principali porti della Francia
ma  abbiamo  corrispondenti  in  tutto  il
mediterraneo.
M.I. : Che cosa differenziano i servizi
offerti dall’ Office Maritime Monegasque
da quelli offerti dagli altri ?
Sylvester S. Marinov : L’Office Maritime
Monégasque  ha  iniziato  la  sua  attività
quasi 40 fa, lavorando con le compagnie di
crociere. Con il tempo ha acquisito sempre
maggiori esperienze e ha offerto ulteriori
servizi quali la logistica ed i trasporti in
genere. Recentemente poi l’amministratore delegato, Gèrard Tomatis, ha deciso di
sviluppare maggiormente il settore di cui
sono responsabile come Yachting Consultant. Grazie a questa opportunità, metto a
frutto tutta la mia esperienza, riuscendo a
soddisfare con tempismo qualsiasi richiesta che provenga dagli armatori degli yacht
così come dal management, dai capitani e
anche dall’equipaggio.
M.I. : Crede che i nuovi progetti di sviluppo strutturale del porto potranno influire
positivamente sul vostro business ?
Sylvester S. Marinov : Penso proprio di
si. Attualmente esistono svariati problemi
legati ad una richiesta crescente di posti
barca da parte di yacht che desiderano
approdare a Monaco ma, di fatto, mancano i moli per accoglierli. Sicuramente,
l’aumento di disponibilità previsto con i
nuovi progetti, non potrà che avvantaggiare tutte le società di servizi legate allo
yachting.
L’Office Maritime
Monégasque,
service et compétence
depuis 40 ans en
Principauté
Entretien avec M. Sylvester S. Marinov,
Yachting Consultant de l’ OMM.
Jeune mais déterminé, parlant parfaitement six langues, dont l’italien, il a une
expérience réelle dans le Yachting, Hotel
Management et Hospitality Services. Il a
rejoint cette année seulement l’équipe de
l’Office Maritime Monégasque en qualité
de Yachting Consultant et déjà il se prépare à lancer à ses concurrents un défit
sur l’efficacité et la rapidité des services
offerts, surtout dans le secteur monégasque du Yachting.
M.I. : L’Office Maritime Monégasque
a été créé à Monaco en 1968, il
emploie environ 40 personnes et offre
des services dédiés à la logistique,
charter & incentives, congrès et salons,
croisières, yachting et excursions.
La clientèle est composée par une
multitude de pavillons et de nationalités
différentes. Quel est, en moyenne, le
pourcentage de clients italiens ?
M. Sylvester S. Marinov : Dans le secteur
du Yachting, la Principauté de Monaco
est considérée comme un endroit prestigieux où s’amarrer. Le séjour représente
un moment de vraie détente dans un milieu luxueux et exclusif. Si nous pensons
ensuite à la proximité géographique avec
l’Italie, nous comprenons facilement que
environ un tiers de notre clientèle soit
composé d’Italiens.
Sylvester S. Marinov
M.I. : Ainsi Monaco en tant que port
de l’élite mais, vous avez aussi des
bureaux en d’autres villes.
M. Sylvester S. Marinov : Nous sommes
surtout présents dans les principaux ports
français et nous avons également des correspondants dans toute la Méditerranée.
M.I. : Quelle est la différence entre les
services offerts par l’Office Maritime
Monégasque et ceux de vos concurrents ?
M. Sylvester S. Marinov : L’Office Maritime Monégasque a commencé son activité il y a près de 40 ans, en travaillant
avec les compagnies de croisière. Avec le
temps, il a gagné de plus en plus d’expériences et a offert de nouveaux services
tels que la logistique et les transports en
général.  Récemment,  l’administrateur
délégué, M. Gérard Tomatis, a décidé de
développer  d’avantage  le  secteur  dont
je suis responsable en tant que Yachting
Consultant.  Grâce  à  cette  opportunité,
j’y mets le fruit de toute mon expérience,
en réussissant à satisfaire promptement
n’importe quelle requête venant de l’armateur du yacht comme de son management, du capitaine ou de l’équipage
même.
M.I. : Croyez-vous que les nouveaux
projets de développement structurel du
port pourrons influencer positivement
votre activité ?
M. Sylvester S. Marinov : Je pense que
oui. Actuellement, nous avons beaucoup
de problèmes liés à une demande croissante de places à quai pour les yachts
qui souhaitent entrer à Monaco et nous
n’avons pratiquement pas de pontons pour
les accueillir. L’augmentation des places
disponibles avec les nouveaux projets, ne
pourra être qu’un avantage pour toutes
les sociétés liées au Yachting.
Monaco Imprese n° 2
25
Monaco Boat Service
una storia ed una tradizione tutta italiana nel
Principato di Monaco
Incontro con Patrizio Ferrarese, CEO di
Monaco Boat Service dal 1976.
Monaco Imprese : A quando risale
l’attività della famiglia Riva nel
Principato di Monaco ?
Patrizio Ferrarese : Tutto cominciò nel
1959 quando Carlo Riva, allora già affermato costruttore di motoscafi in legno
di qualità superiore, intuì le grandi opportunità che si sarebbero colte aprendo
un centro di vendita e assistenza per i
propri scafi a Monaco, nel cuore della
Costa Azzurra. L’incontro con il Principe
Ranieri  fu  determinante.  I  due  uomini
intuirono subito le grandi qualità di entrambi e si piacquero. Fu messo ordine
nel Porto di Monaco, fu scavata una galleria che ancora oggi stupisce, fu creato
un servizio globale per scafi e clienti che
fece scuola. Da allora Riva cominciò ‘a
volare’ e Monaco ebbe il suo “Hotel de
Paris” delle barche da diporto.
M.I. : Quindi innovativi nei servizi
ma soprattutto competitivi e forti della
tradizione italiana.
Patrizio Ferrarese : Certamente e, grazie
anche all’esperienza del personale impiegato, quasi tutto italiano, la Monaco Boat
Service crebbe tanto quanto si radicò il
concetto fondamentale del loro lavoro:
essere sempre dalla parte del cliente. Da
allora Riva e Monaco formano un inseparabile sodalizio vincente.
M.I. : Monaco Boat Service è anche sport.
Patrizio  Ferrarese  :  La  prima  grande
corsa offshore tra Londra e Monaco sarà
ricordata  per  la  presenza,  inizialmente
considerata ridicola, di un piccolo scafo
in legno, ma quel piccolo “grande” scafo
26
Monaco Imprese n° 2
era un Aquarama e la nostra squadra, capitanata da Gianfranco Rossi, lo fece arrivare fino a Monaco e fu vittoria nella
sua categoria, secondo in assoluto dietro
uno scafo “off-shore” in vetroresina piu’
grande e moderno !
M.I. : Passarono gli anni e Monaco
Boat Service acquisiva altre esperienze.
Patrizio Ferrarese : La piu’ importante
e  significativa  fu  la  costruzione  di
un Cantiere modello a Ventimiglia dove
venne realizzato il naturale successore
dell’Aquarama. Il “Montecarlo 30” comincio’ la sua vita in sordina ma poi fu
successo  travolgente,  e  fu  considerato
uno dei migliori 30 piedi mai realizzati,
forse anche il migliore. Il Cantiere Offshorer Marine costrui’ piu’ di 300 scafi in
15 anni. Quando nel 1984, navigammo
con il primo scafo sotto il “Golden Gate”,
nella baia di San Francisco, toccammo il
cielo con un dito. Fu un momento indimenticabile della mia vita professionale.
M.I. : In quel periodo formaste una
vera e propria squadra per ‘correre sui
mari’ e per diventare anche campioni
del mondo.
Patrizio Ferrarese : Si, e fu un’esperienza
fantastica, ma nel 1989 lasciammo questi
impegni per occuparci del rilancio del
Cantiere Riva che riuscì poi in pieno grazie anche all’aiuto determinante del “Ferretti Group”. Successivamente, e per oltre
una decina d’anni, vendemmo - e demmo
un  grande  contributo  all’affermazione
di scafi tra loro agli antipodi - i gozzi
“Apreamare” di Sorrento pieni di fascino
ed essenze pregiate, ed i super affidabili e
tecnologicamente avanzati scafi a stelle e
strisce di “Tiara”. Vorrei anche ricordare
che negli anni 90 il Principe Ranieri ci
fece il grande onore di concederci la nazionalità monegasca.
M.I. : E poi, la seconda edizione a
Monaco del Riva Trophy…
Patrizio Ferrarese : In realtà il Riva Trophy è nato a Portofino 7 anni fa. L’evento, di anno in anno, ha riscontrato un successo tanto importante da richiedere una
nuova edizione a Monaco. Quest’anno, ad esempio, la competizione si è tenuta
dal 5 al 7 luglio ed ha visto la partecipazione di 20 barche, di cui 10 della produzione attuale e 10 vecchie “signore del
mare”. Il vincitore è stato poi premiato
con un opera d’arte di un artista che avrà
l’opportunità di organizzare, durante il
Monaco Yacht Show, una sua personale
all’interno della galleria di Monaco Boat
Service, dealer storico Riva con sede nel
Principato.
M.I. : Riva ed Arte: che binomio
interessante…
Patrizio Ferrarese : Le linee Riva sono da
sempre considerate espressione artistica.
Stiamo lavorando per portare al MOMA
di New York il famoso “Ariston” costruito negli anni 60 e 70.
Sono tanti gli esempi che ci vedono coinvolti  anche  con  mia  moglie  Lia  Riva
Ferrarese,  in  prima  persona,  e  spesso
riusciamo  a  coniugare  l’Arte  e  l’aiuto
umanitario : Folon in Mostra, Beautés
Insensées, Liart, aste di beneficenza per
il progetto Itaca a Milano e Monaco Aide
et Presence... in fondo il nostro impegno
per l’Arte è anche frutto della nostra passione. Con serietà e professionalità, da
sempre.
Monaco Boat Service
une Histoire et une
Tradition toutes italiennes
à Monaco
Rencontre avec M. Patrizio Ferrarese, CEO
de Monaco Boat Service depuis 1976.
Monaco Imprese : A quand remonte
l‘activité de la Famille Riva en
Principauté de Monaco ?
M.  Patrizio  Ferrarese  :  Tout  commence en 1959, lorsque Carlo Riva, déjà
constructeur réputé de canot à moteur en
bois de qualité supérieure, eut l’intuition
des grandes opportunités qu’il aurait pu
avoir, en créant un point de vente et d’assistance pour ses bateaux à Monaco, au
cœur de la Côte d’azur. La rencontre avec
le Prince Rainier III fut déterminante. Les
deux hommes virent les grands mérites
de chacun d’eux et s’apprécièrent immédiatement.
On  réorganisa  le  Port  de  Monaco,
on creusa une grande galerie qui étonne
encore aujourd’hui et on créa un service
complet pour bateaux et clients, qui fit
école. A partir de ce moment, Riva “s’envola” et Monaco eut son “Hôtel de Paris”
pour bateaux de plaisance.
M.I. : Ainsi vous avez proposez des
services innovants mais surtout
compétitifs et forts de la tradition
italienne.
M. Patrizio Ferrarese : Certainement et,
grâce aussi à l’expérience du personnel,
italien  dans  sa  quasi-totalité,  Monaco
Boat  Service  grandit  en  même  temps
que le concept fondamental de leur travail s’imposa : être toujours à l’écoute
du  client.  Depuis  ce  temps  là,  Riva
et Monaco sont des amis inséparables et
forment une association gagnante.
M.I. : Monaco Boat Service veut dire
aussi “sport”
M. Patrizio Ferrarese : On se souvient de
la première grande course de offshore entre Londres et Monaco à cause de la par-
ticipation, au début
considérée  ridicule,
d’un  petit  canot  en
bois,  mais  ce  petit grand canot était un
Acquarama, et notre
équipe, dirigée par
M. Gianfranco Rossi, le mena jusqu’à
Monaco. Ce fut une
victoire dans sa catégorie  :  deuxième
en  absolu  derrière
un  seul  canot  plus
grand et moderne en
fibre de verre !
M. Barrie Webb (vainqueur du Riva Trophy), Mme Lia Riva-Ferrarese,
Fabrizio Rossi (pdg chantier Riva), l’artiste Laurent Bosio.
M.I. : Les
années passèrent
et Monaco
Boat Service
acquérait d’autres
expériences.
M. Patrizio Ferrarese : La plus importante  et  significative  a  été  la  création
d’un  chantier  modèle  à  Vintimille  où
nous avons réalisé le successeur naturel
de l’Acquarama : le Montecarlo 30. Bien
que cette nouvelle embarcation ait commencé sa vie en sourdine, elle a obtenu
avec le temps un succès phénoménal. Elle
a été considéré comme un des meilleur
30 pieds jamais construit, voire même la
meilleure. Le Chantier Offshorer Marine
a construit plus de 300 bateaux en 15 ans.
Lorsqu’en 1984, nous avons navigué avec
le premier exemplaire sous le Golden
Gate, dans la baie de San Francisco, nous
avons été aux anges. C’est un moment
inoubliable de ma vie professionnelle.
M.I. : A cette époque vous avez formé
une véritable équipe pour “courir” sur
la mer et pour devenir aussi champion
du Monde.
M. Patrizio Ferrarese : Oui, et ce fut une
expérience  fantastique,  mais  en  1989
nous avons abandonné ces engagements
pour nous occuper de la relance du Chantier Riva qui a parfaitement réussi grâce
à l’aide déterminante du Groupe Ferretti.
Successivement,  pendant  une  dizaine
d’années, nous avons vendu - et joué un
grand  rôle  pour  l’affirmation  de  deux
coques  aux  antipodes  -  les  “pointus”
Apreamare de Sorrente, plein de charme
et d’essences réputées, et les très fiables
et  technologiquement  avancées  coques
américaines de “Tiara”. Je souhaiterais
aussi rappeler que dans les années ’90 le
Prince Rainier III nous fit le grand honneur de nous naturaliser monégasques.
M.I. : Ensuite, ce fut la deuxième
édition du Riva Trophy à Monaco.
M.  Patrizio  Ferrarese  :  En  réalité,  le
Riva Trophy est né à Portofino il y a 7
ans.  D’année  en  année,  l’évènement  a
rencontré un succès grandissant, à un tel
point qu’on a eu besoin d’organiser une
nouvelle édition à Monaco. Cette année,
par exemple, la compétition s’est tenue
du 5 au 7 juillet et a vu la participation
de 20 bateaux dont 10 de la production
actuelle et 10 “vieilles dames de la mer”.
Le vainqueur a été récompensé avec une
œuvre d’art créée par un artiste qui aura
l’opportunité d’organiser une exposition
personnelle  pendant  le  Yatch  Show,  à
l’intérieur de la galerie de Monaco Boat
Service, vendeur historique de Riva avec
siège en Principauté de Monaco.
M.I. : Riva et l’Art : quel binôme
intéressant…
M.  Patrizio  Ferrarese  :  Les  lignes  des
Riva  sont  considérées  depuis  toujours
comme expression artistique. Nous sommes en train de travailler pour porter au
MOMA de New York, le fameux “Ariston” construit dans les années 60 et 70.
Il y a bien d’autres exemples qui nous
voient impliqué, souvent avec mon épouse Lia, et nous arrivons à conjuguer l’Art
et l’aide humanitaire : Folon in Mostra,
Beautés  Insensées,  Liart,  enchères  de
bienfaisance pour le projet Itaca à Milan
et Monaco, Aide et Présence… En fin de
compte, notre engagement pour l’Art est
aussi  le  fruit  de  notre  passion,  avec
sérieux  et  professionnalisme,  depuis
toujours.
Maria Bologna
Monaco Imprese n° 2
27
Il Principato di Monaco e il mercato
internazionale delle crociere
una crescita costante
Il  mercato  mondiale  delle  crociere  ha
avuto  una  crescita  dinamica  nel  corso
degli ultimi 25 anni, dovuta soprattutto
all’impennata della domanda nordamericana. Tra il 1995 e il 2005, la domanda
globale di crociere e’ piu’ che raddoppiata, passando da 5,72 milioni a 14,47
milioni di passeggeri (+152%). A titolo di
paragone, nello stesso periodo di riferimento, il “turismo terrestre” e’ cresciuto
meno del 50%. Il dato interessante e’ che
il numero di nordamericani, seppure raddoppiato, è passato dal 76% nel 1995 al
69% nel 2005 sul totale passeggeri.
Questo  rallentamento  e’  in  gran  parte
dovuto alla crescita del numero di passeggeri europei. Si calcola che nel 1995,
circa  un  milione  di  europei  hanno  intrapreso una crociera, mentre nel 2005
questa cifra e’ piu’ che triplicata fino ad
arrivare a 3,3 milioni, ovvero un aumento
del 230%. Sempre nello stesso periodo, il
“turismo terrestre” in Europa e’ cresciuto
meno del 45%. Gli operatori del settore
vedono l’Europa come il mercato che offrira il piu’ alto potenziale di crescita nei
prossimi anni. Dovrebbe addirittura rivelarsi un mercato più importante di quello
nordamericano. Se le tendenze registrate
attualmente dovessero essere mantenute,
si stima che 4,1 milioni di crocieristi sa-
ranno generati da paesi europei nel 2010,
e che questa cifra potrebbe salire a 5,2
milioni nel 2015.
Grandi investimenti
Tra il 2004 e il 2006, l’industria delle
crociere ha registrato livelli di domanda
e profitti da record e questo ha spinto gli
operatori ad investire nella costruzione di
nuove navi. Alla fine del 2006 avevamo
35 navi da crociera in costruzione, da varare nel 2010, per una capacita’ totale di
90.500 passeggeri. Pertanto, rispetto agli
attuali 317.000 passeggeri potenziali a livello mondiale, l’aumento della capacita’
nel 2010 sara’ pari al 28%. La maggior
parte degli analisti prevede che il mercato
delle crociere continuerà a crescere e che
esiste un potenziale latente in Europa, il
quale, combinato ad un miglioramento
delle condizioni economiche delle nuove
popolazioni dell’Unione Europea e ai dati
demografici  favorevoli,  sarà  un  fattore
determinante per lo sviluppo del settore.
La domanda di nuove navi e’ costante.
Anche se alcuni cantieri fuori dell’Europa otterranno una quota di mercato, il
Vecchio Continente rimarrà il leader del
mercato  mondiale  della  costruzione  di
navi destinate sia all’Europa che al Nord
America e ad altri mercati d’oltremare.
L’espansione  della  capacità  sosterrà
lo sviluppo del turismo crocieristico di
provenienza europea che, come già detto,
supererà il tetto di 4 milioni di passeggeri
nel 2010. Gli imbarchi in Europa dovrebbero raggiungere la soglia dei 3,6 milioni
e il numero di visitatori in porti europei
dovrebbe  superare  i  17  milioni  nello
stesso anno, per un totale di 20,6 milioni,
+28% rispetto al 2005
Monaco, porto di scalo e turismo
di lusso
La scelta dei porti di scalo dipende da
molti fattori. I piu’ importanti sono la
rinomanza della citta’, la presenza di infrastrutture adeguate, la qualità dell’accoglienza e la disponibilità di hotel di capacità sufficiente. Monaco possiede tutti
questi requisiti oltre a rappresentare, da
sempre, una meta glamour per gli amanti
del lusso e del bel vivere.
Dal 2003 al 2006, i crocieristi nel porto
di Monaco sono passati da quasi 300.000
a 500.000 ovvero sono aumentati più del
66%. Nel 2006 questa cifra comprendeva
250.000 passeggeri in scalo a Nizza o
Villefranche-sur-Mer e in escursione a
Monaco ; 170.000 passeggeri in transito
e 80.000 passeggeri imbarcati/sbarcati a
Monaco.
Dal punto di vista economico, si stima che
un passeggero spende in media 136 euro se e’ in transito in un porto e 267 euro se
imbarca/sbarca nello stesso. Ci si rende
facilmente conto dell’importanza che lo
scalo di Monaco sia contemplato negli
itinerari delle compagnie di crociera, in
modo da assicurare il meritato successo
al grande porto di questo piccolo stato.
Daniela Vandenbosch, torinese, autrice
dell’articolo, è laureata in Economia Politica all’Universita’ Luigi Bocconi di Milano, vive e lavora a Monaco dal 1989.
Si ringrazia per la preziosa collaborazione il Sig. Hugues Lamy, Director of
Marine Operations, Silversea SAM
(Ndr : Testo  originale  modificato  dalla
Redazione)
1) Tutti i dati sono tratti da “Contribution of Cruise Tourism to the Economies of Europe” February 2007, G.P. Wild International and Business Research & Economic Advisors, engaged by the
European Cruise Council and its partners Euroyards, MedCruise and Cruise Europe
2) Dati relativi ai porti di Nizza e Villefranche nel 2002, fonte Chambre de Commerce et de l’Industrie de la Cote d’Azur
28
Monaco Imprese n° 2
Monaco et le marche
international de la
croisière
une croissance constante
Le marché mondial des croisières a connu
un développement dynamique dans les
25 dernières années, du en grande partie
à  une  demande  croissante  générée  par
l’Amérique du Nord. Entre 1995 et 2005,
la demande globale de croisières a plus
que doublé, en passant de 5,72 millions à
14,47 millions de passagers (+152%). A
titre d’exemple, dans la même période de
référence, le tourisme “sur terre ferme” a
augmenté moins de 50%. La donnée intéressante est que le nombre de Nord-Américains, même s’il a doublé, est diminué en
pourcentage sur le total des passagers, en
passant de 76% en 1995 à 69% en 2005.
Cette diminution dérive de la croissance
du nombre de passagers européens. Nous
estimons qu’en 1995, environ un million
d’européens sont partis en croisière, alors
qu’en 2005 ils étaient 3,3 millions, c’està-dire une augmentation de 230%.
Dans la même période, le tourisme “sur
terre ferme” en Europe a augmenté moins
de 45%. Les professionnels du secteur
voient l’Europe comme le marché ayant
le plus grand potentiel de croissance dans
les prochaines années. Il devrait même se
révéler comme un marché plus important
que celui d’Amérique du Nord. Si les
tendances actuelles devaient être maintenues, nous estimons à 4,1 millions,
les croisiéristes en provenance des Pays
européens en 2010. Ce chiffre pourrait
augmenter jusqu’à 5,2 millions en 2015.
Des investissements importants
Entre 2004 et 2006, le secteur des croisières a atteint des niveaux de demande et
de profits battant tous les records. Cela a
encouragé les compagnies à investir dans
la construction de nouveaux paquebots.
A la fin de 2006, il y avait 35 navires
de croisière en construction, à livrer en
2010, pour une capacité totale de 90,500
lits bas (c’est-à-dire le nombre de lits par
cabine, ndr.). Par rapport aux 317.000 lits
bas actuellement existant dans le monde,
l’augmentation de la capacité qu’on obtiendra en 2010 sera de 28%. La majorité
des analystes prévoient que le marché
des croisières poursuivra sa croissance
et qu’il existe un potentiel latent en Europe. Si nous considérons aussi les prévisions sur l’amélioration des conditions
de vie dans les nouveaux Pays membres
de l’Union Européenne et les données
démographiques favorables, ce potentiel
sera un facteur déterminant pour le développement du secteur. La demande de
nouveaux navires est constante et, même
si quelques chantiers en dehors de l’Europe  obtiendront  une  part  de  marché,
l’Europe restera le leader mondial de la
construction de paquebots destinés à desservir l’Europe ainsi que l’Amérique du
Nord et d’autres marchés d’outre-mer.
L’expansion  de  la  capacité  accompagnera  le  développement  du  tourisme
de croisière en provenance de l’Europe,
c’est-à-dire les 4,1 millions de passagers
en 2010 dont nous avons parlé. Les embarquements devraient atteindre les 3,6
millions et le nombre de visiteurs dans
les ports européens devrait dépasser les
17 millions dans la même année, pour un
total de 20,6 millions, c’est-à-dire + 28%
par rapport à 2005.
Monaco, port d’escale et de
tourisme de luxe.
Le choix des ports d’escale dépend de
beaucoup de facteurs. Les plus importants sont le renom de la ville, la présence
d’infrastructures adaptées, la qualité de
l’accueil et la disponibilité d’hôtels avec
une capacité adéquate. Monaco possède
toutes ces caractéristiques et représente,
depuis toujours, une destination privilégiée du tourisme de luxe.
Entre 2003 et 2006, les croisiéristes en
visite à Monaco sont passés de 300.000
à 500.000, c’est-à-dire une augmentation
supérieure à 66%. En 2006 ce chiffre
comprenait 250.000 passagers en escale
à Nice ou Villefranche-sur-Mer et en
visite à Monaco, 170.000 passagers en
transit à quai et 80.000 passagers en tête
de ligne (embarquement/débarquement)
à Monaco,
Du point de vue économique, nous estimons qu’un passager dépense en moyenne 136 euros s’il est en transit et 267 euros
s’il est en tête de ligne dans un port. Il est
donc très important de promouvoir Monaco en tant qu’escale des compagnies de
croisière.
Daniela Vandenbosch, née à Turin, rédactrice de cet article, est diplômée en
Economie Politique à l’Université Luigi
Bocconi de Milan. Elle vit et travaille à
Monaco depuis 1989.
Nous tenons à remercier Monsieur Hugues Lamy, Director of Marine Operations, Silversea SAM, pour sa précieuse
collaboration.
(Ndr  :  Texte  original  modifié  par  la
Rédaction)
1) Toutes les statistiques sont prises de “Contribution of Cruise Tourism to the Economies of Europe” February 2007, G.P. Wild International and Business Research & Economic Advisors,
engaged by the European Cruise Council and its partners Euroyards, MedCruise and Cruise Europe
2) Données relatives aux ports de Nice et Villefranche-sur-mer en 2002, source Chambre de Commerce et de l’Industrie de la Cote d’Azur
Monaco Imprese n° 2
29
SILVERSEA e Monte-Carlo
quando il lusso ha il fascino italiano
Leader del mercato delle crociere
di lusso la compagnia crocieristica
italiana di proprietà della famiglia
romana Lefebvre nata nel 1992,
vanta una flotta di 4 navi a 5 stelle
plus, tra le più prestigiose e premiate del mondo nella loro categoria. Un orgoglio tutto italiano nel
cuore del business dello shipping
di Monte-Carlo.
Imponendosi in poco tempo per la classe e lo stile tipico del lusso italiano nel
mondo, la Silversea, con quartier generale a Monaco (dal 2001, ndr) ed uffici
a Fort Lauderdale in Florida, a Londra,
Sidney e Singapore, appartiene all’armatore Manfredi Levebvre d’Ovidio, nipote
di Ovidio Lefebvre d’Ovidio sesto conte
di Balsorano.
In  particolare  la  prestigiosa  sede  di
Monaco ha concentrato nei suoi uffici 4
settori strategici del gruppo guidati dal
presidente  Amerigo  Perasso  :  Marine
Operations, Financial Department, Hotel
Operations e Direzione Vendite e Marketing Europa.
Con un organico totale di oltre 1200 persone (tra personale di terra e marittimi),
la Silversea Cruises si colloca tra le prime aziende di shipping presenti a Monte-Carlo oltre che essere indicata tra le
migliori compagnie di crociere al mondo
con navi di piccole dimensioni.
Ma cosa distingue la flotta della Silversea dai concorrenti ? “Innanzitutto per lo
standard qualitativo ad altissimo livello”,
risponde il Com.te Guido Mazzetti, Vice
President Marine Operations, “gli ospiti
sono assistiti da personale di bordo che
per circa il 60% è italiano, oltre al fatto
che, per scelta aziendale, tutti i comandanti sono italiani”.
Le  sistemazioni  prevedono  esclusivamente suite esterne, ambienti raffinati ed
eleganti, alta qualità del servizio oltre alla
formula “all - inclusive” più completa del
settore. Ogni ospite può così, ad esempio,
consumare  in  ogni  momento  qualsiasi
bevanda  di  sua  scelta,  dallo  champagne  ai  migliori  vini  e  super  alcolici
oppure pranzare senza vincoli di orario e
di sistemazione.
30
Monaco Imprese n° 2
Spesso, incluse nella tariffa, Silversea offre escursioni a terra particolari, come il
concerto di musica classica sulle rovine
di  Efeso  o  l’accesso  in  esclusiva  allo
Yacht Club Costa Smeralda.
“E se il lusso ed il servizio sono le caratteristiche delle nostre compagnia non è
certo un caso se”, prosegue il Comandante, “recentemente la Silversea ha siglato
un accordo con la SBM per realizzare
azioni di co-marketing, e che coinvolgerà
attività legate ad eventi di gran pregio sia
a bordo delle navi Silversea che presso i
prestigiosi stabilimenti della SBM”. Sede
dei prossimi eventi mondani a MonteCarlo saranno quindi tre delle navi della
flotta : “Silver Cloud”, “Silver Whisper”
e “Silver Wind” raggiungono infatti regolarmente il porto di Monaco per crociere della durata dai 7 ai 12 giorni : solo
quest’anno sono stati previsti 14 scali e
mediamente Monaco accoglie da 296 a
382 passeggeri a tappa”.
“Inoltre”, conclude Mazzetti, “offriamo
approdi in isole e località eccezionali ovunque nel mondo, studiando nel dettaglio
itinerari e percorsi ricchi di suggestioni
e culture diverse, assicurando personale
e  assistenza  di  alto  livello,  prestazioni
d’eccezione in grado di garantire le migliori condizioni di confort dello stile del
Luxury made in Italy. Non casuale quindi
la scelta del testimonial, Isabella Rossellini, simbolo indiscusso dell’eleganza e
del glamour di gusto internazionale”.
SILVERSEA et Monte-Carlo
quand le luxe se marie avec le charme italien
Leader sur le marché de la croisière de luxe, la compagnie
italienne fondée en 1992 par la famille romaine Lefebvre,
possède une flotte de 4 navires 6 étoiles luxes reconnue
comme la plus prestigieuse au monde dans sa catégorie.
Une fierté toute italienne au sein de l’activité de shipping de
Monte-Carlo.
En s’imposant en peu de temps par la classe et le style typique du
luxe italien, la société Silversea, avec son siège à Monaco (depuis
2001, ndr.) et des bureaux à Fort Lauderdale en Floride, à Londres,
Sydney et Singapour, appartient à l’armateur Manfredi Lefebvre
D’Ovidio, neveu de Ovidio Lefebvre d’Ovidio sixième Comte de
Balsorano.
Le prestigieux siège de Monaco, dirigé par le Président Amerigo
Perasso, a regroupé au sein de ses locaux 4 secteurs stratégiques
du groupe : l’Exploitation Maritime, le Département Financier,
l’Exploitation  Hôtelière  ainsi  que  la  Direction  des  Ventes  et
Marketing Europe.
L’effectif global s’élève à plus de 1200 personnes (incluant les
employés et les membres d’équipage). La compagnie Silversea
Cruises se positionne parmi les premières entreprises de shipping
présentes à Monte-Carlo mais elle est aussi reconnue une des
meilleures compagnies de croisières au monde dans la catégorie
petits navires.
Comment la flotte de la compagnie Silversea se distingue t-elle
de ses concurrents ? “Tout d’abord par son standard qualitatif au
plus haut niveau” répond le Commandant Mazzetti, Vice Président
de l’Exploitation Maritime, “les passagers sont accueillis par un
équipage qui est constitué à 60% par des ressortissants italiens. En
plus, tous les commandants de bord sont Italiens”.
Les aménagements à bord proposent exclusivement des suites
avec balcons, une ambiance raffinée et élégante, un service “tout
inclus” de haute qualité et le plus complet du secteur. Chaque passager peut, à titre d’exemple, consommer à tout moment la boisson
de son choix, du champagne aux meilleurs vins et boissons alcoolisées, ou bien déjeuner en toute liberté à l’heure et à l’endroit de
sa convenance.
Souvent Silversea offre des excursions à terre insolites, sans supplément, telles que des concerts de musique classique sur les ruines d’Ephèse ou bien l’accès en exclusivité au Yacht Club “Costa
Smeralda” en Sardaigne.
“Si le Luxe et le Service sont les caractéristiques de notre compagnie, ce n’est pas un hasard”, ajoute le Commandant, “récemment,
la compagnie Silversea a signé un accord avec la SBM, afin de
réaliser des actions de co-marketing, et qui entraînera des activités liées à des événements de grande renommée aussi bien à bord
des navires de Silversea que dans des établissements de la SBM.
Les prochains événements mondains de Monaco auront donc lieu
à bord de l’un des trois navires de la flotte, le “Silver Cloud”, le
“Silver Whisper” et le “Silver Wind”. En effet, les navires font
régulièrement escale au Port de Monaco pour des croisières d’une
durée de 7 à 12 jours : cette année seulement, 14 escales sont prévues, avec une moyenne de 296 à 392 passagers par escale”.
“En plus”, ajoute le Comandant Mazzetti, “nous offrons des escales dans des îles et des lieux exceptionnels partout dans le monde.
Nous étudions en détail les itinéraires ainsi que des parcours suggestifs, riches en cultures diverses. Nous nous assurons d’une assistance de haut niveau, de prestations d’exception, dans le but de
garantir les meilleures conditions de confort dans un style luxueux
italien. Le choix de l’ambassadrice n’a pas été fait par hasard ;
Isabella Rossini est le symbole incontestable de l’élégance et du
glamour à l’échelle internationale”.
Monaco Imprese n° 2
31
Il Salone della crociera nel
Principato di Monaco
Il Principato di Monaco,
grazie alla nuova diga, è
diventato in poco tempo il
nuovo porto di riferimento delle principali compagnie di crociera europee
ed internazionali.
génération, du mini club
(les  enfants  voyagent
souvent  gratuitement),
d’animateurs et de spectacles, après une journée
d’escale  dans  un  des
ports de la Méditerranée.
Molte compagnie come
MSC Crociere, Silversea
Cruises e Star Clippers,
consentono  di  imbarcare e sbarcare direttamente a Monaco dando
la possibilità ai residenti
monegaschi di partire in
vacanza a prezzi estremamente interessanti.
La croisière se démocratise et dans ce contexte
M.  Maurizio  Spinetta,
entrepreneur  italien  à
Monaco  et  Directeur
d’une agence de voyages, est devenu le leader
des ventes de croisières
en  Principauté.  Grâce
à son expérience de la
croisière et à des idées
innovantes, il a pu, avec
l’aide de son équipe,
organiser le 1er Salon de la Croisière
sur Monaco qui s’est tenu au Méridien
Beach Plaza le 17 Mars dernier. Ce Salon
a connu un vif succès et a été visité par
plus de 800 personnes venues non seulement de Monaco mais aussi des Pays
limitrophes. Il a permis aux visiteurs de
faire plus ample connaissance avec la
croisière grâce aux représentants de 18
compagnies de croisières européennes et
internationales. Devant cette belle réussite, la deuxième édition de ce Salon, dont
l’entrée est gratuite, est d’ores et déjà en
préparation pour Mars 2008. Pour plus
d’informations sur ce Salon rendez-vous
sur www.webcroisieres.com/salon.
Negli  ultimi  anni  la
crociera  è  diventata
uno  dei  modi  migliori
di viaggiare, di scoprire nuovi orizzonti,
approfittando del confort e del lusso delle
nuove navi. La crociera offre una cucina
raffinata, centri di benessere di ultima
generazione, mini club (sovente i ragazzi
viaggiano gratis), animazioni e spettacoli
che completano le giornate di scalo.
In  questo  contesto,  Maurizio  Spinetta,
imprenditore  italiano  residente  in  Monaco, direttore di un’agenzia di viaggi, è
diventato leader nella vendita di crociere
in loco. Grazie alla sua esperienza del settore ed alle sue idee innovative, ha organizzato il Primo Salone della Crociera a
Monaco, presso il Meridien Beach Plaza,
il 17 marzo scorso.
Questo Salone ha riscontrato un vivissimo successo con più di 800 visitatori
provenienti non soltanto dal Principato
ma anche da molti paesi europei. Il Salone ha permesso al pubblico di conoscere
il mondo della crociera e di incontrare
i  promoters  di  18  compagnie  internazionali. La seconda edizione del Salone
della Crociera, la cui entrata è gratuita,
è già in preparazione ed è prevista per
marzo 2008. Ulteriori informazioni, sono
disponibili sul sito www.webcroisieres.
com/salon.
Maurizio Spinetta organizza anche visite
gratuite di navi da crociera attraccate a
Monaco o in rada a Villefranche. Coloro che desiderano visitare, senza alcun
impegno,  queste  fantastiche  “città  gal32
Monaco Imprese n° 2
leggianti”, possono prendere contatto con
Maurizio Spinetta sul sito. Panfili fino a
120.000 tonnellate di stazza, che portano
dai 400 ai 3000 passeggeri, con numerosi ristoranti, centro benessere, piscine,
palestre, mini golf, simulatore di F1, teatri e... pista di pattinaggio su ghiaccio:
un’occasione unica per scoprire la vita di
bordo.
Le Salon de la
Croisière à Monaco
Avec  la  mise  en  service  de  la  Nouvelle Digue, la Principauté de Monaco est
devenue en peu de temps le nouveau pôle
d’attraction des principales compagnies de
croisières européennes et internationales.
De  nombreuses  compagnies  telles  que
MSC Croisières, Silversea Cruises ou Star
Clippers, permettent à la clientèle d’embarquer  et  de  débarquer  directement  à
Monaco, donnant ainsi la possibilité aux
résidents monégasques de partir en vacances à des prix extrêmement intéressants.
Depuis maintenant quelques années, la
croisière est plébiscitée par de nombreux
voyageurs, pour découvrir de nouveaux
horizons tout en profitant du confort et du
luxe des navires. Partir en croisière cela
signifie profiter d’une cuisine raffinée,
de centres de remise en forme de dernière
M.  Spinetta  organise  aussi  des  visites
gratuites de paquebots sur Monaco ou
dans la rade de Villefranche. Ceux qui
souhaitent découvrir ces véritables villes flottantes, sans engagements, peuvent
prendre contact avec M. Spinetta sur le
site. Pesant jusqu’à 120.000 tonnes, ils
accueillent entre 400 et 3000 passagers
à  bord  et  disposent  d’infrastructures
étonnantes : nombreux restaurants, centre SPA, salle de sport avec équipements
high tech, piscines, mur d’escalade, practise  de  golf,  patinoire,  simulateur  de
Formule 1, casino, salle de spectacle et
bien d’autres : une occasion unique de
découvrir la vie à bord.
Fabrizio Carbone
Monaco Imprese n° 2
33
Osservatorio Fiscale
di Fabrizio Carbone
Francia: tassa del 3%, novità in vista per le
società di diritto estero proprietarie di immobili
Secondo le conclusioni dell’avvocato generale della
Corte di giustizia europea in relazione ad un ricorso
portato alla sua attenzione ad aprile scorso, la tassa
annuale  del  3%  sugli  immobili  di  talune  persone
giuridiche  sarebbe  discriminatoria  e  in  conflitto
con il principio di libera circolazione dei capitali, vale
a dire in contrasto col diritto comunitario.
Tale tassa sugli immobili e diritti reali immobiliari,
detenuti direttamente o indirettamente da persone giuridiche, colpisce il loro valore venale ed è esigibile il
15 maggio di ogni anno.
Fabrizio Carbone
Italia: Nuove disposizioni fiscali
per le hoding esterovestite
A decorrere dal 2006, la nuova formulazione dell’articolo 73 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi,
conferisce una presunzione di residenza fiscale in Italia, salvo prova contraria, a società holding con sede
legale all’estero che controllano imprese residenti sul
territorio dello Stato, e che sono amministrate, anche
indirettamente, da persone fisiche o giuridiche residenti in Italia o da un organo composto per la maggior
parte da soggetti residenti in Italia.
Per controllo s’intende il possesso della maggioranza
dei voti esercitabili in assemblea o in consiglio, oppure il possesso di un numero di voti sufficiente ad
esercitare un’influenza dominante ovvero la possibilità di esercitare detta influenza in virtù di particolari
vincoli contrattuali.
L’onere di dimostrare l’effettività della sede, o meglio
del controllo estero, ricade quindi sul contribuente
italiano. Tali argomentazioni dovranno dimostrare un
concreto radicamento della direzione effettiva nello
stato estero.
34
Monaco Imprese n° 2
Concepita soprattutto come strumento di accertamento
fiscale e per impedire l’evasione in materia di imposta
patrimoniale, questa tassa presenta numerose esenzioni, in particolare per le persone giuridiche che rivelano informazioni relative agli immobili (ubicazione
e valore al 1° gennaio di ogni anno) e agli associati
(generalità e indirizzo, partecipazione posseduta, dimostrazione della residenza fiscale in Francia). Questo
regime si applica se la sede effettiva della società si
trova in Francia. Per le società non residenti, bisogna
vedere se la sede si trova in un paese che ha sottoscritto un accordo di non discriminazione (per esempio
l‘Italia) oppure un accordo di assistenza amministrativa (per esempio Monaco). Nel primo caso la persona
giuridica sarà assimilata a una società residente; nel
secondo, la società, per esempio la società civile imobiliare monegasca, dovra redigere la dichiarazione no.
2746 divulgando le informazioni di cui sopra.
La discriminazione tra società residenti e non residenti, la restrizione al principio di libera circolazione dei
capitali dovuta a tale tassa che rende gli investimenti
immobiliari dal’estero meno interessanti in Francia
rispetto ad altri paesi dell’Unione, saranno prossimamente oggetto di sentenza da parte dell’Alta Corte ;
decisione che non mancherà d’interessare, tra l’altro, i
soci di società civili di diritto monegasco proprietarie
d’immobili in Francia. Non resta che attendere.
In Italia è tempo di dichiarazione
dei redditi, la guida per i
connazionali all’estro de con una spiegazione sulle spese
deducibili e detraibili, e sul calcolo
dell’Irpef.
Come compilare le dichiarazioni e
pagare le imposte se si risiede all’estero ? Presto detto. L’Agenzia italiana delle entrate ha pubblicato sul
suo sito internet (www.agenziaentrate.it) la guida alla dichiarazione
dei redditi dei residenti all’estero.
La guida spiega tutto e si divide
in sei capitoli, il primo dei quali è
dedicato ai non residenti in Italia.
Qui si definisce la nozione di residente all’estero, come si ottiene il
domicilio fiscale in Italia se non si
è residente e come fare per avere il
codice fiscale. Il capitolo prosegue
con  l’elencazione  delle  principali
imposte italiane per i non residenti :
l’imposta sui redditi (Irpef), le addizionali regionali e comunali all’Irpef, le imposte sui trasferimenti di
proprietà degli immobili (Iva o imposta di registro, imposta ipotecaria
e catastale), l’imposta comunale sugli immobili (Ici) e l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap).
Il secondo capitolo è dedicato alla
compilazione  della  dichiarazione
dei  redditi  che  i  residenti  all’estero devono fare usando il modello
“Unico”. Di seguito viene chiarito,
nel dettaglio, chi deve pagare l’Irpef
e su quali redditi; come si enucleano
i redditi di terreni e fabbricati, quelli
da lavoro dipendente e assimilati. E
ancora, quali sono i redditi derivanti
da  attività  libero-professionali  e
quelli d’impresa. Il capitolo si chiu-
Il terzo capitolo porta sulla tempistica per la presentazione della dichiarazione dei redditi. l’Agenzia delle
Entrate spiega come, quando e dove
presentare  la  dichiarazione,  anche
via internet (entro il 31 luglio) e, se
si vuole, come destinare l’8 e il 5
per mille dell’Irpef a chiese, ONG
o associazioni varie. Per finire,un
paragrafo sulle sanzioni e su come
rimediare a dimenticanze ed errori.
Decisamente tecnico il quarto capitolo in cui si evidenziano le scadenze e le modalità di pagamento
delle imposte, ivi compreso quello
on-line  (l’Agenzia  fornisce  tutti  i
codici delle regioni, province autonome e enti locali) e si indicano le
coordinate dei conti correnti per i
versamenti,  con  bonifico  dall’estero, delle imposte regionali (Irap e
addizionali).
Il  quinto  capitolo  descrive  le
convenzioni  internazionali  contro
le  doppie  imposizioni  mentre  il
sesto e ultimo elenca i Paesi con regime fiscale privilegiato ai fini della
determinazione della residenza fiscale in Italia o all’estero (cosiddetta
“black list”).
Con l’occasione ricordiamo che dal
1° gennaio 2007, a seguito dell’approvazione della legge finanziaria
(legge n. 296 del 27 dicembre 2006),
sono entrate in vigore nuove regole
che interessano tutti i contribuenti
persone fisiche. La riforma è illustrata sul sito internet dell’Agenzia
delle entrate, con numerosi esempi
pratici e tabelle. Da segnalare la modifica radicale del sistema di tassazione dell’ Irpef, in particolare: sono
cambiate le aliquote dell’imposta e
gli scaglioni di reddito ; sono state
trasformate in detrazioni (riduzione
dall’imposta lorda) le precedenti deduzioni (dal reddito) per i familiari
a carico e quelle per i possessori di
redditi  derivanti  da  lavoro  dipendente, pensione ed altre attività di
lavoro autonomo ; è aumentata la
cosiddetta area senza tasse (“no tax
area”) ; è stata abolita la clausola di
salvaguardia, cioè la possibilità di
utilizzare le disposizioni vigenti in
anni precedenti e i relativi sistemi di
calcolo, se più vantaggiosi.
Completano il quadro della riforma
l’introduzione di nuove detrazioni
fiscali  e  gli  incrementi  degli  assegni familiari che variano a seconda  della  composizione  del  nucleo
familiare e del reddito, e sono strettamente collegati alle nuove regole
di determinazione dell’Irpef. I primi
effetti della nuova Irpef si sono verificati fin dal mese di gennaio 2007
per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Per tutti gli altri contribuenti
gli effetti della riforma dell’Irpef si
verificheranno a partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel
2008 per il periodo d’imposta 2007.
Observatoire Fiscal
Italie: Nouvelles dispositions fiscales pour les sociétés holding de complaisance
A partir de l’année 2006, la nouvelle rédaction de l’article 73 du Code des impôts sur les revenus donne une présomption de résidence fiscale en Italie, sauf preuve contraire, aux sociétés holding avec siège légal à l’étranger qui contrôlent des entreprises résidentes sur le territoire italien, et qui sont administrées, même indirectement, par des personnes
physiques ou morales domiciliées en Italie ou par un comité directeur composé majoritairement par des personnes
résidentes en Italie.
Par “contrôle” on entend la possession de la majorité des voix exerçable dans une assemblée ou dans un conseil d’administration ou bien la disposition d’un nombre de voix suffisant à exercer une position dominante ou encore la possibilité
d’exercer cette influence grâce à des accords contractuels particuliers.
La démonstration de l’effectivité du siège, voire du “contrôle étranger”, retombe donc sur le contribuable italien. Ces
argumentations devront démontrer l’ enracinement de la direction effective, à l’étranger.
… / p.36
Monaco Imprese n° 2
35
France: taxe de 3%, nouveauté en
vue pour les sociétés de droit étranger
propriétaires de biens immobiliers
En Italie il est temps de
déclarer les revenus. Le
guide pour les concitoyens à
l’étranger :
Selon  les  conclusions  sur  un  recours,
déposées  au  mois  d’avril  dernier  par
l’Avocat Général de la Cour de Justice
européenne, la taxe annuelle de 3% sur
les  immeubles  de  certaines  personnes morales serait discriminatoire et en
conflit avec le principe de libre circulation des capitaux, c’est-à-dire incompatible avec le droit communautaire.
Comment  remplir  les  formulaires et payer les impôts si on
habite à l’étranger ? Réponse facile. l’Agence italienne pour les
entrées fiscales a publié sur son
site  internet  (www.agenziaentrate.it) un guide pour la déclaration des revenus des résidents à
l’étranger.
Cette taxe sur les immeubles et droits
réels immobiliers, détenus directement
ou  indirectement  par  des  personnes
morales, établit une imposition sur leur
valeur  vénale  payable  chaque  année
avant le 15 mai.
Conçue  surtout  comme  un  moyen  de
contrôle fiscal et pour empêcher l’évasion en matière d’impôt de solidarité sur
la fortune, cette taxe connaît de nombreuses  exonérations,  notamment  pour
les personnes morales qui révèlent certaines données relatives aux immeubles
(situation et consistance au 1er janvier de
chaque année) et aux associés (identité
et adresse, quote-part des intérêts dans la
structure, justification de leur résidence
fiscale). Ce régime d’exonération s’applique si le siège effectif de la société
est en France. Pour les sociétés nonrésidentes, il faut vérifier si le siège se
trouve en un pays ayant conclu avec la
France un accord de non-discrimitation
(par exemple l’Italie) ou une convention
d’assistance administrative (par exemple  Monaco).  Dans  le  premier  cas,
la personne morale sera assimilée à une
société résidente ; dans le deuxième cas,
la société, par exemple la société civile
immobilière monégasque, devra remplir
la déclaration no. 2746 en dévoilant les
infomations précitées.
Cette discrimination entre sociétés résidentes et non résidentes, la restriction au
principe de libre circulation des capitaux,
due à cette taxe qui rend les investissements immobiliers étrangers moins attrayant en France que dans d’autre pays
de l’Union, feront très prochainement l’
objet d’une décision de la part de la Haute
Cour ; ce qui ne manquera pas d’intéresser, entre autre, les associés de sociétés
civiles de droit monégasque qui possèdent des biens immobiliers en France. Il
ne reste donc plus qu’à attendre.
36
Monaco Imprese n° 2
Ce guide explique tout et se divise en six chapitres, le premier
est  consacré  aux  non-résidents
en Italie. Dans cette partie, on
définit  la  notion  de  résident  à
l’étranger,  comment  on  obtient
le domicile fiscal en Italie même
si on n’y habite pas et comment
faire pour obtenir le code fiscal.
Le chapitre continue avec la présentation des principaux impôts
italiens pour les non-résidents :
l’impôt  sur  le  revenu  (Irpef),
les  impôts  additionnels  (à l’Irpef) régionaux et communaux,
les impôts sur les transferts de
propriété des biens immobiliers
(Tva ou impôt de registre, impôt
hypothécaire et cadastral), l’impôt communal sur les immeubles
(Ici) et l’impôt régional sur les
activités productives (Irap).
Le deuxième chapitre est dédié
aux instructions pour remplir la
déclaration des revenus que les
résidents  à  l’étranger  doivent
faire sur le modèle “Unico” Ensuite, on explique, de façon détaillée, qui doit payer l’Irpef et
sur quels revenus ; comment on
dégage les revenus de terrains
et immeubles ; les salaires ; les
revenus  des  professions  libérales et des activités d’entreprise.
Le chapitre se termine avec des
explications sur les frais déductibles des revenus ou des impôts,
et sur le calcul de l’Irpef.
Le troisième chapitre porte sur les
délais de présentation de la déclaration des revenus. l’Agence
explique comment, quand et où
présenter la déclaration, même
via internet (avant le 31 juillet)
et, si on le souhaite, comment
faire pour donner le 8 et le 5 pour
mille de l’Irpef aux églises, ONG
ou à d’autres associations. Pour
terminer, un paragraphe sur les
sanctions et sur comment faire
pour réparer les erreurs ou les
oublis.
Le quatrième chapitre, très technique, donne des explications sur
les échéances et moyens de règlement des impôts, y compris les
paiements par internet (l’Agence
donne tous les codes des régions,
provinces  autonomes  et  administrations locales) ainsi que les
coordonnées  des  comptes  courants pour les virements, depuis
l’étranger, pour régler les impôts
régionaux (Irap et impôts additionnels).
Le  cinquième  chapitre  expose
les  conventions  internationales
contre  les  doubles  impositions,
tandis que le sixième et dernier
chapitre, indique les pays à fiscalité privilégiée pour la détermination de la résidence fiscale
en Italie ou à l’étranger (la soit
disante “black list”).
A  cette  occasion,  nous  rappelons que, à partir du 1er janvier
2007, suite à l’approbation de la
loi de finance (loi n. 296 du 27
décembre 2006), sont entrées en
vigueur de nouvelles règles qui
intéressent tous les contribuables
personnes physiques. La réforme
est expliquée sur le site internet
de l’Agence des entrées fiscales
avec de nombreux exemples pratiques et tableaux. On signale la
totale  modification  du  système
d’imposition sur les revenus (Irpef) en particulier : introduction
de nouvelles tranches de revenus
et de nouveaux barèmes ; transformation du dégrèvement lié aux
personnes à charge, de déduction
du  revenu  en  déduction  d’impôts ;  même  changement  pour
certains  dégrèvements  concernant les salariés, les travailleurs
indépendants  et  les  retraités ;
augmentation du seuil non imposable (“no tax area”), élimination
de  la  “clause  de  sauvegarde”,
c’est-à-dire la possibilité d’utiliser certaines règles et systèmes
de calcul, en vigueur dans le passé, si plus avantageux.
La  réforme  est  complétée  par
l’introduction  de  nouvelles  déductions  fiscales  et  l’augmentation des allocations familiales,
qui varient en fonction de la composition du foyer et des revenus,
et qui sont étroitement liées aux
nouvelles règles de calcul de l’Irpef. Pour les salariés et les retraités, les premiers effets du nouveau
Irpef se sont vérifiés en janvier
2007. Pour tous les autres contribuables, les effets de la réforme se
vérifieront à partir de la déclaration de 2008 (revenus 2007).
Monaco Imprese n° 2
37
Fédération Patronale e Associazione
degli Imprenditori Italiani
L’unione fa la forza : la Fédération
Patronale Monégasque (FPM) e l’Associazione degli imprenditori italiani a
Monaco (AIIM), partner privilegiati a
fianco degli imprenditori monegaschi.
La FPM, fondata a Monaco nel 1944,
raggruppa attualmente 942 iscritti, suddivisi a loro volta in 25 settori di attività.
Inoltre, consta di 56 associati corrispondenti e 5 aziende partner.
Il 26 gennaio 2006, l’AIIM ha aderito
alla FPM diventando, a tutti gli effetti, associato corrispondente. Vediamo insieme
al Presidente Didier Martini i vantaggi di
questo accordo.
Un anno e mezzo fa, l’AIIM ha aderito
alla FPM : cosa ne pensa della presenza
degli imprenditori italiani a Monaco ?
L’Italia è un paese da sempre legato al
Principato di Monaco sia dal punto di
vista storico che culturale. La comunità
italiana è, dopo quella francese, la più
rappresentativa  sotto  l’aspetto  numerico ma è soprattutto molto dinamica in
quanto presente in tutti i settori dell’economia. E’ sembrato quindi naturale instaurare una collaborazione formale tra le
due associazioni.
38
Prossime attività ?
Stiamo finalizzando i dettagli del “Monaco Business Awards”, un evento organizzato con cadenza annuale dalla FPM.
Quest’anno si terrà il 26 settembre prossimo presso l’Hotel de Paris. L’evento
sarà dedicato alla promozione dell’economia monegasca e al tema dello sviluppo sostenibile. A tale fine, inviteremo
le aziende a presentare progetti che riguardino attività di lungo termine in campo
produttivo, etico o sociale, e che sposino
i modelli e requisiti dello sviluppo sostenibile. Al progetto giudicato migliore da
una giuria competente, verrà assegnato il
premio ‘Positive Business For Environment’. Per maggiori informazioni e per la
presentazione delle domande, i candidati
possono rivolgersi alla Signora Carole
Quazzolo, incaricata della comunicazione presso la FPM.
Fédération Patronale
et Association des
Entrepreneurs Italiens
In  cosa  consiste  esattamente  l’attività
della FPM a cui l’AIIM fa riferimento ?
In generale la FPM si propone di assistere
i vari associati attraverso l’offerta d’una
serie di servizi, in particolare in campo
legale, e di farsi portavoce degli interessi
imprenditoriali nei confronti delle autorità monegasche. Inoltre la FPM offre,
per le aziende che ne facciano richiesta,
una puntuale assistenza alla formazione
professionale sia per i dipendenti che per
la direzione aziendale.
La Fédération Patronale Monégasque
(FPM) et l’Association des Entrepreneurs  Italiens  à  Monaco  (AIIM),
partenaires privilégiés à l’écoute des
entrepreneurs monégasques.
La  FPM  fondée  à  Monaco  en  1944,
regroupe  actuellement  942  adhérents
groupés en 25 secteurs d’activité. Elle
compte aussi 56 associés correspondants
et 5 entreprises partenaires.
Quali sono i corsi proposti e a chi si
rivolgono ?
Attualmente proponiamo 3 tipi di formazione :
• Corsi di informatica di base
• Corsi di lingue straniere di ogni livello
• Management d’impresa
Per ogni settore d’interesse, forniamo agli
associati una lista di società specializzate
in formazione professionale, debitamente
autorizzate dal Governo, le quali, previo
accordo con la FPM, offrono servizi certificati a tariffe vantaggiose, con riduzioni
fino al 30 % sui prezzi normalmente praticati. Quest’anno abbiamo avuto richieste
di formazione per circa 1800 dipendenti,
soprattutto per l’apprendimento di lingue
straniere. Seguono, nell’ordine, la formazione informatica e manageriale.
Le 26 janvier 2006, l’AIIM a adhéré à
la FPM en devenant associée correspondante. Voyons avec le Président,
M. Didier Martini, les avantages de cet
accord.
Il y a un an et demi, l’AIIM a adhéré à
la FPM : que pensez-vous de la présence
des entrepreneurs italiens à Monaco ?
L’Italie est un pays lié depuis toujours à
la Principauté de Monaco d’un point de
vue historique aussi bien que culturel.
La communauté italienne est, après la
française,  la  plus  importante  mais  elle
est  aussi  particulièrement  dynamique
car  présente  dans  tous  les  secteurs  de
l’économie. Il était donc vraiment naturel d’instaurer une collaboration formelle
entre les deux associations.
Monaco Imprese n° 2
En quoi consiste exactement l’activité
de la FPM à laquelle AIIM se réfère ?
D’une manière générale, la FPM se propose  d’assister  les  adhérents  à  travers
l’offre d’une série de services comme les
conseils juridiques, et de se faire porteparole des intérêts des entrepreneurs vis
à vis des autorités monégasques. La FPM
met à disposition aussi, pour les entreprises qui le demandent, une assistance
ponctuelle à la formation professionnelle,
soit pour les salariés, soit pour la direction de l’entreprise.
Quels sont les cours et à qui s’adressent-ils ?
Nous proposons actuellement trois types
de formation:
• Cours d’informatique de base
• Cours de langues étrangères de tous niveaux
• Management d’entreprise
Pour chaque secteur d’intérêt, nous fournissons aux adhérents une liste de sociétés
spécialisées en formation professionnelle,
dûment autorisées par le Gouvernement,
lesquelles, sur la base d’un accord signé
avec la FPM, offrent des services certifiés à des tarifs compétitifs, présentant
des réductions jusqu’à 30%. Cette année
nous avons eu des demandes de formation pour environ 1800 salariés, surtout
pour l’apprentissage de langues étrangères puis, ensuite, pour la formation en informatique et enfin en management.
Quelles sont les prochaines activités ?
Nous sommes en train de définir les détails du “Monaco Business Awards”, un
évènement qui a lieu tous les ans, organisé par la FPM. Cette année, il se tiendra le 26 septembre 2007 à l’Hôtel de
Paris. La manifestation sera dédiée à la
promotion de l’économie monégasque et
au thème du développement durable. A
cette fin, nous inviterons les entreprises
à présenter des projets qui concernent des
activités de long terme, dans les domaines de la production, de l’éthique et du
social, et qui respectent les modèles et les
impératifs du développement durable. Au
projet jugé meilleur par un jury compétent, sera attribué le prix “Positive Business For Environnement”. Pour toutes
informations ou pour la présentation des
projets, les candidats peuvent s’adresser
à Mme Carole Quazzolo, chargée de la
communication auprès de la FPM.
Maria Bologna
Le eccellenze di Prato
nel Principato di Monaco
un gemellaggio sulle tracce della storia
L’iniziativa della Confesercenti col
contributo della Regione, Provincia  e  Camera  di  Commercio,  e
coadiuvata  dal  Console  onorario
del  Principato  a  Firenze,  Alessandro  Giusti,  ha  ristabilito  gli
antichi  rapporti  commerciali  tra
Prato e il Principato con una cena
di Gala al Salone Bellevue del Caffè
de Paris.
Prato e Monaco sono un binomio non estraneo alla storia. Lo testimonia la recente
scoperta a Prato di quattro lettere datate
fine ‘300 che descrivono le antiche cronache commerciali del mercante pratese
Francesco Datini nel porto di Monaco.
Per il Console Alessandro Giusti, questa
scoperta è stata la buona occasione per
rinnovare  gli  antichi  legami  con  il
Principato di Monaco.
E’ con questo spirito che la Confesercenti di Prato, grazie al coordinamento
dell’Associazione  Imprenditori  Italiani
a Monaco, ha organizzato con successo,
sabato 14 aprile scorso, la cena di Gala al
Salone Bellevue del Café de Paris, dando
il via ad una serie di iniziative che si svolgeranno ad anni alterni a Prato e Monaco
per  incrementare  i  rapporti  culturali  e
commerciali tra le due città.
A  dare  il  benvenuto  alla  delegazione
pratese vi erano lo sportivo Jury Chechi,
testimonial dell’evento e pratese doc, il
Alessandro Giusti
Consigliere di governo per gli affari esteri Henry Fissore, l’Ambasciatore d’Italia
a Monaco Mario Polverini, il Segretario
di Stato René Novella, il Presidente del
Com.it.es. Niccolo’ Caissotti di Chiusano
ed il Segretario Generale dell’Associazione degli Imprenditori Italiani, Fabrizio Carbone, e un centinaio d’invitati tra
imprenditori e personalità della comunità
italiana nel Principato.
Ad introdurre la serata, il Console Giusti,
ideatore  di  questo  rinnovato  gemellaggio : “Prato - ha sostenuto - attraverso
questa iniziativa ed altre ancora, intende
promuovere un’immagine della città che
non si identifica solo con l’eccellenza del
distretto tessile a cui è storicamente legata bensì come centro urbano dinamico,
ricco di storia e tradizioni.”
“Non portiamo solo prodotti, ma storia e
civiltà che vogliamo continuare a scambiare con gli amici monegaschi”, gli ha
fatto  eco  Luca  Rinfreschi,  Presidente
della Camera di Commercio.
Insomma Prato “non solo tessile ma terra
di eccellenze, e se il futuro è davvero un
mercato di nicchia, meglio che sia esclusivo come Monte-Carlo. Vendere i nostri
prodotti  ne  Principato  significa  offrire
loro una vetrina internazionale e prestigiosa”.
Firmato il primo Protocollo d’intesa
per la promozione dei prodotti tipici
pratesi a Monte-Carlo.
Il  primo  risultato  concreto  raggiunto
nel corso della serata di Galà è stato la
firma di un protocollo
d’intesa,  un  accordo
che  prevede  l’impegno di alcuni ristoranti
italiani  presenti  nel
Principato di Monaco
(Amici Miei, Sans Souci, Pulcinella, Vecchia
Firenze,  Sapori  Italiani) a proporre nella
loro carta dei vini e nei
loro menù i principali
prodotti della tradizione pratese, nello specifico : i vini di Carmignano e una selezione
di prodotti enogastro-
nomici come  la  calvanina,  l’olio  extravergine  di  oliva,  il miele, le castagne, i
fichi secchi, i biscotti e l’alta pasticceria.
Presentazione  fatta,  si  attendono  i  risultati. E’ vero anche che Monaco, forte
della importante presenza italiana, propone da sempre una ristorazione di alta qualità suscettibile di attirare i turisti italiani
di passaggio alla ricerca di un certo stile.
Non a caso la dichiarazione di Alessandro
Giacomelli,  Presidente  della  Confesercenti, ne ha sintetizzato il concetto : “Ho
fatto quattrocento chilometri per venire
qui, ma non mi sento all’estero”. Peraltro,
il problema delle distanze potrebbe essere
risolto a breve. La compagnia Meridiana
sta  valutando  l’ipotesi  di  collegamenti
aerei diretti tra Firenze e Nizza, tre volte
la settimana.
Menu’ pratese molto speciale
Per dare una anticipazione della migliore
tradizione pratese, gli invitati hanno degustato  le  creazioni  curate  dallo  Chef
Angiolo Barni che ha elaborato piatti e
prodotti tipici della vallata (la calvanina
ed i biscotti), di Carmignano (i vini e i
biscotti) e di Prato (la ribollita, il pane e
la mortadella).
Il menu’ proponeva crocchetta di sedano
alla pratese, millefoglie di fagioli zolfini, una zuppa di cavoli neri con ortaggi
e pane, tortelli di patate e mortadella di
Prato con ragù d’anatra; medaglione di
mucca calvanina su fonduta di cipolle
di Certaldo al vino di Carmignano e, per
dessert,  biscotti  pratesi  e  vin  santo  di
Carmignano.
L’ambiente  e  la  simpatia  degli  ospiti
pratesi hanno invogliato le autorità monegasche a recarsi a Prato per l’ evento
di ritorno di questo gemellaggio gastronomico-culturale.
Monaco Imprese n° 2
39
Inoltre, nell’ottica di dare visibilità alle
varie iniziative legate a questo incontro,
è stato istituito il sito web www.pratomontecarlo.it,  in  cui  saranno  resi  noti
aggiornamenti ed iniziative in corso di
realizzazione.
Monaco e Prato legati da un
personaggio davvero speciale, Curzio
Malaparte. (Estratto dall’intervista
del 17 aprile de ‘Il Corriere di Prato’)
Alla  cena  di  gala  di  sabato  scorso  a
Monte  Carlo,  ha  partecipato  Sua  Eccellenza  René  Novella,  Segretario  di
Stato del Principato di Monaco. (...)
Eccellenza Lei è stato in anni di gioventù il traduttore di Curzio Malaparte che
ha  conosciuto  e  frequentato.  Com’era
Malaparte ?
Nella mia lontana gioventù - avevo venticinque anni - mi sono presentato da un
editore monegasco per proporgli una mia
traduzione  di  Matteo  Bandello.  L’editore mi fece sapere subito che Bandello
non lo interessava, ma che di lì a poco
avrebbe incontrato a Parigi Curzio Malaparte. Mi disse che se costui gli avesse
dato un’opera da tradurre, si sarebbe rivolto a me. Ed è così che ho conosciuto
Malaparte,  attraverso  il  libro  “Donna
come me”. In seguito lo conobbi personalmente quando mi chiamò per tradurre
“La pelle”. Era la prima volta che andavo
a Parigi e lui mi fece da guida. Mi invitò
poi nella sua villa di Capri, dove ho trascorso due settimane.
Malaparte era un personaggio straordinario. Nell’unico libro che abbia scritto
in italiano, e che si intitola “Mi scriveva
Malaparte”, ho raccontato il Malaparte
poeta. Inteso come il “poeta” della poesia,
l’autore dell’“Arcitaliano”, “Battibecco”,
ecc. ; come il “poeta” della prosa, e basta
leggere “Kaputt” o “La pelle” per convincersi. Ma Malaparte fu anche “poeta” in
politica. Si fece infatti subito coinvolgere
dal fascismo ma poi fu deportato a Lipari.
Col tempo, al ritorno dalla Cina, divenne
addirittura maoista. Nel momento di morire, questo protestante chiamò un prete
cattolico per farsi confessare. Nell’anticamera della stanza mortuaria stavano,
da una parte questo religioso e, dall’altra,
Togliatti che si era recato da Malaparte per consegnargli la tessera del
Partito comunista italiano. Era quindi  un  personaggio  veramente  particolare, era italiano e ma si diceva
toscano, di padre tedesco e di madre
milanese ; anticlericale e protestante
di origine, finisce i suoi giorni da
cattolico.
(...)  Questa  sera  Prato,  la  città  di
Malaparte, e prima ancora di Datini,
incontra il Principato di Monaco ed
è un’emozione grande essere pratesi
stasera. Vuole mandare un messaggio a questa città, dove lei è stato ?
40
Monaco Imprese n° 2
Infatti l’ho visitata l’anno scorso. E ringrazio tanto Prato e la Toscana perché
posso dire che là ho migliorato un poco
il mio italiano.
Les “excellences” de
Prato à Monaco
un jumelage sur les traces
de l’Histoire
L’initiative  de  la  “Confesercenti”
de  Prato  (Fédération  des  commerçants) avec le soutien de la
Région, Province et Chambre de
commerce, et la collaboration du
Consul  honoraire  de  Monaco  à
Florence, M. Alessandro Giusti, a
rétabli les anciens rapports commerciaux entre Prato et Monaco
avec  un  dîner  de  gala  au  salon Bellevue du Café de Paris.
Prato  et  Monaco  sont  un  bînome  non
étranger à l’Histoire, comme le témoigne
la récente découverte à Prato de quatre lettres datées de la fin du quatorzième siècle
et qui décrivent les activités commerciales  d’un  marchant  de Prato,  Francesco
Datini, avec le port de Monaco.
La bienvenue à la Délégation de Prato a
été donnée par le sportif de renommée internationale, Jury Chechi, natif de Prato,
par  l’Ambassadeur  d’Italie  à  Monaco,
M. Mario Polverini ainsi que par le Secrétaire d’Etat, M. René Novella, par le Président du Comites, M. Niccolò Caissotti
di Chiusano et le Secrétaire Général de
l’Association des Entrepreneurs Italiens
à Monaco (AIIM) M. Fabrizio Carbone,
et par une centaine d’invités, entrepreneurs et personnalités, de la communauté
italienne de Monaco.
M. Giusti a ouvert la soirée en ces termes : “Prato, à travers cette initiative
et  d’autres  encore,  désire  promouvoir
l’image d’une ville qui ne s’identifie pas
seulement dans le secteur textile, auquel
elle est liée depuis toujours, mais aussi
comme centre urbain dynamique, riche
d’histoire et de traditions”.
“Nous  n’apportons  pas  seulement  des
produits,  mais  Histoire  et  Civilisation
que nous voulons partager avec les amis
monégasques” a ajouté le Président de
la Chambre de commerce, M. Luca Rinfeschi. Enfin, “Prato c’est non seulement
du textile mais aussi une terre d’excellences, et si l’avenir est un marché restreint,
mieux  vaut  qu’il  soit  exclusif  comme
Monaco, car vendre nos produits ici signifie leur offrir une vitrine internationale et prestigieuse”.
Cette découverte a été l’occasion pour
le Consul Giusti de renouer les anciens
liens avec la Principauté de Monaco.
C’est donc dans cet état d’esprit que la
“Confesercenti”, avec la collaboration de
l’Association des Entrepreneurs Italiens à
Monaco (AIIM), a organisé avec succés,
le 14 avril dernier, un dîner de gala au
salon Bellevue du Café de Paris, en marquant le début de toute une série d’initiatives qui se dérouleront chaque année,
alternativement  à  Prato  et  à  Monaco,
pour développer les relations culturelles
et commerciales entre les deux villes.
Elena Biagini, Niccolò Caissotti di Chiusano et Henri Fissore
Signature du premier protocole
d’entente pour la promotion des
produits typiques de Prato à Monaco.
Le premier résultat concret obtenu pendant la soirée a été la signature d’une lettre d’entente, un accord, qui prévoit l’engagement de certains restaurants italiens
de  Monaco  (Amici  Miei,  Sans  Souci,
Pulcinella, Vecchia Firenze, Sapori Italiani) à proposer dans leurs cartes les
principaux  produits  de  la  tradition
culinaire de Prato, en particulier, les
vins de Carmignano et une sélection
de produits gastronomiques comme
la “calvanina”, l’huile d’olives extra-vierge,  le  miel,  les  chataîgnes,
les figues sèches, les biscuits et les
pâtisseries.
Présentation faite, on attend les résultats. Il est vrai aussi que Monaco,
compte  tenu  de  l’importante  présence italienne, offre depuis toujours
des restaurants de qualité, susceptibles
d’attirer les touristes italiens de passage à la recherche d’un certain décor.
Cette sensation a été parfaitement perçue par le Président de “Confesercenti”, M. Giacomelli, qui a affirmé avoir fait 400 kilomètres
pour se rendre à Monaco mais ne s’y est pas senti à l’étranger.
De toutes façons, le problème des distances pourrait être réglé
rapidement par des liaisons aériennes directes, trois fois par semaine, entre Florence et la Côte d’azur, assurées par la compagnie
“Meridiana”.
Un menu très spécial
Pour donner un avant-goût de la meilleure tradition culinaire, les
invités ont dégusté les spécialités proposées par le Chef Angiolo
Barni qui a présenté les plats typiques de Prato : la “ribollita”, le
pain et la mortadelle, les vins de Carmignano et les produits de la
Vallée, la “calvanina” et les biscuits. Le menu comportait des croquettes de céleris,un millefeuilles de haricots “zolfini”, une soupe
de chou noir aux légumes et pain de Prato, des “tortelli” de pommes de terre et mortadelle de Prato avec un ragoût de canard, un
médaillon de vache “calvanina” sur fondue d’oignons de Certaldo
au vin de Carmignano et, pour dessert, les biscuits de Prato et le
“vin santo” de Carmignano.
L’ambiance, et la sympathie des invités de Prato, ont donné envie
aux person nalités monégasques de se rendre à Prato pour une
“mission de retour” gastronomique et culturelle. Enfin, pour donner vie à cet évènement et permettre la diffusion d’informations,
Prato a créé le site www.pratomontecarlo.it
Monaco et Prato liés par un personnage vraiment spécial,
Curzio Malaparte (extrait de l’interview publiée le 17 avril sur
le “Corriere di Prato”)
Au  dîner  de  gala  de  samedi  dernier  à  Monaco  a  participé
S.E.M. René Novella, Secrétaire d’Etat de la Principauté (...)
Excellence vous avez été, dans vos jeunes années, le traducteur de Curzio Malaparte que vous avez connu et fréquenté. Comment était-il ?
Dans ma prime jeunesse, à 25 ans, je me présentais chez un éditeur
monégasque pour lui proposer une traduction de Matteo Bandello.
L’éditeur me fit savoir immédiatement que Bandello ne l’intéressait guère mais que bientôt il aurait rencontré Curzio Malaparte à
Paris, et que si ce dernier lui confiait une œuvre à traduire, il se
serait adressé à moi. C’est ainsi que je connus Malaparte, d’abord
à travers son livre “Donna comme me”. Ensuite, je le rencontrais personnellement quand il m’appela pour traduire “La pelle”.
C’était la première fois que je me rendais à Paris et il fut mon guide. Il m’invita ensuite dans sa villa à Capri où j’y séjournais deux
semaines. Malaparte était un personnage extraordinaire. Dans le
seul livre que j’ai écrit en italien, “Mi scriveva Malaparte”, j’ai
parlé du Malaparte “poète”, c’est à dire le “poète” de la poésie,
l’auteur de “L’Arcitaliano”, de “Battibecco”, etc. ; le poète de la
prose, et il suffit de lire “Kaputt” ou “La pelle” pour s’en convaincre. Mais Malaparte fut aussi un “poète”en politique. Il devint
fasciste mais fut déporté à Lipari. A son retour de Chine, il était
même devenu maoïste. Au moment de sa mort, ce protestant reçu
un prêtre catholique pour le confesser. Dans l’antichambre de la
pièce mortuaire, on trouvait à la fois ce religieux et Togliatti qui
s’était rendu chez Malaparte pour lui remettre la carte du parti
communiste italien. C’était donc un personnage vraiment original : il était italien mais se disait toscan, de père allemand et de
mère milanaise ; anticlérical et protestant de naissance, il termina
ses jours en catholique.
(...) Ce soir, Prato, la ville de Malaparte, et avant encore de Datini,
rencontre la Principauté de Monaco et c’est une grande émotion
d’être natif de Prato. Voulez-vous envoyer un message à cette ville
où vous êtes passé ?
Je l’ai effectivement visitée l’année dernière et je remercie beaucoup
Prato et la Toscane car j’ai amélioré un peu mon italien là-bas.
Monaco Imprese n° 2
41
Riprendiamo il colloquio con
S.E. René Novella
Seconda ed ultima parte
Monaco Imprese : Pietro Ceresa,
citato nel “Libro d’oro degli italiani
all’estero” è stato un geniale inventore
che ha fatto la sua fortuna nel
Principato di Monaco.
S.E. René Novella : Era nato ad Altare
(SV)  e  sposo’  una  monegasca.  Era  il
nonno materno di mia moglie. A MonteCarlo elaboro’ la nuova versione del “tiro
al piccione” che fu poi brevettata in Belgio, Francia ed Argentina. Il campo di tiro
era situato ove attualmente si trova l’Hotel Fairmont ed era gestito dalla SBM.
Furono organizzati tornei e competizioni
per quasi un secolo, per essere infine soppresso verso la fine degli anni’50.
Pietro Ceresa inventò anche le ‘vetrine
a  scomparsa’  per  le  gioiellerie.  Aveva
creato un sistema ingegnoso : quando alla
chiusura dei negozi, i gioiellieri volevano
42
Monaco Imprese n° 2
riporre i preziosi e metterli al sicuro non
facevano altro che attivare un pulsante
e voilà, la merce scendeva in cassaforte
al sicuro. Infine Ceresa, mentre lavorava
nella fabbrica che produceva le roulette,
escogito’ un sistema antirapina da installare nei Casinò: un pulsante che metteva
immediatamente in sicurezza gli incassi
del croupier.
M.I. : In effetti Ceresa ha dato lustro agli
italiani che si sono affermati all’estero.
Ma allora il Principato di Monaco era
forse posto ideale per realizzarsi, visto che
era in piena espansione tra i fasti che il
Casino’, le Terme e l’Opera offrivano ?
S.E. René Novella : Bisogna considerare
il periodo storico di riferimento. Il Principato di Monaco ha dovuto reinventarsi
la sua configurazione e le sue attività non
per scelta ma per necessità. Infatti quando il plebiscito del 1860 riuni’ la Contea
di Nizza e la Savoia alla Francia, Monaco
perse definitivamente la potestà su Mentone e Roccabruna, riducendo il suo territorio del 93,75%, vale a dire l’83,57%
della  popolazione,  e  i  terreni  agricoli
coltivati come oliveti ed agrumeti. E’ qui
che  l’attività  economica  di  Monaco
doveva trovare altre risorse.
M.I. : Fu la nascita del Casino’ a
segnare la fortuna del Principato di
Monaco ?
S.E. René Novella : In realtà ci sono piu’
ragioni. Quando il Principe Carlo III, che
regnava a Monaco, concesse alla Francia
i suoi diritti sulle due città con il trattato
franco-monegasco del 2 febbraio 1861,
oltre a sancire l’unione doganale tra i due
stati, creo’ le premesse per la costruzione
di  una  strada  carrozzabile  tra  Nizza  e
Monaco fino ad allora inesistente e, piu’
tardi (1° ottobre 1868) il transito a Monaco della linea ferroviaria. Con queste
premesse Carlo III ebbe poi l’intuito di
creare il Casino’, che era interdetto nei
paesi limitrofi e, nel 1863, con l’intervento di François Blanc (amministratore
di un Casino’ in Germania) e la costituzione della Société anonyme des Bains
de Mer (SBM),  inizio’  la  vera  fortuna
del Principato di Monaco.
M.I. : E quindi il nuovo nome
“Monte-Carlo”.
S.E. René Novella : Infatti nasce in onore
della grande impresa del Principe Carlo
III. Il Principato di Monaco, da piccolo
borgo apparentemente senza avvenire, si
era trasformato Dei suoi tre quartieri, il
Rocher come centro città, la Condamine
quale zona portuale e di pesca, e la spianata delle Spélugues, detta cosi’perché
ricca di grotte, era proprio quest’ultimo
ad essersi sviluppato secondo il modello
delle città termali belghe e tedesche, con
alberghi di lusso. Necessitava quindi di
un nuovo nome. Era il 1° giugno 1866 e,
tra i vari nomi proposti, come Charleville,
Mont-Charles e Elysée Alberti, in onore
del Principe Ereditario, il quartiere delle
Spélugues prese il nome italiano “MonteCarlo” pronunciato alla francese.
M.I. : Una trasformazione dai grandi
risvolti dunque.
S.E. René Novella : I giocatori ed i turisti provenivano da ogni parte del mondo permettendo alle casse del Principato
di Monaco di essere ricche e floride:
questa è infatti la ragione per cui l’8 febbraio 1869 il Principe Carlo III decise di
sopprimere le imposte dirette intraprendendo contemporaneamente una intensa
attività di costruzione e di sviluppo immobiliare, ovvero, da un lato, la realizzazione di opere pubbliche legate alla
SBM, come la costruzione dell’Opera e
dei grandi alberghi e, dall’altro, la nascita
di nuove ville e palazzi padronali creati
secondo l’estro di architetti ed costruttori
italiani.
M.I. : Ma esistono altre tracce di
italianità a Monaco, come l’esodo dei
Papalini per esempio.
S.E. René Novella : A seguito della scissione delle città di Mentone e Roccabruna, il Principe Carlo III creo’, il 28 marzo
1848, la Guardia Nazionale e la Guardia
d’onore del Principe fu costituita da ex
Papalini dell’esercito pontificio in fuga.
Mio nonno materno era un papalino e
venne a Monaco per servire il Principe
Alberto I nella Guardia d’onore. Poi, nel
1904 nacque la Compagnie des Carabiniers du Prince e mio nonno entro’ come
ragioniere nel Casino’. Era di origine
marchigiana ed introdusse alcuni piatti
tipici della sua terra di origine, i suppli e
una versione elaborata delle tradizionali
frittelle di baccalà con uvetta, arricchite
con polpa di pomodoro.
M.I. : E i gesuiti ?
S.E. René Novella : Nello stesso periodo
dei Papalini, a seguito dell’annessione di
Roma al Regno d’Italia, arrivarono a Monaco una cinquantina di Padri della Compagnia di Gesu’ espulsi dal Piemonte. Su
richiesta del Principe Carlo III, crearono
un collegio frequentato dalla elite locale.
Poi, negli anni che seguirono, gli stessi
gesuiti aprirono anche un collegio italiano. Agli inizi del ‘900, i Gesuiti e gli
studenti italiani rientrarono in Italia per
essere sostituiti da insegnanti Gesuiti
provenienti da Lione. In quella occasione, sia la sezione italiana che l’insegnamento dell’italiano furono soppressi in
favore del francese.
M.I. : Per arrivare ai giorni nostri,
secondo lei è vero che per gli italiani
il Principato di Monaco continua a
rappresentare un mito ?
S.E. René Novella : Ne sono assolutamente  convinto.  A  sostegno  di  questa
tesi ricordo come, durante la mia permanenza a Roma in veste di Ambasciatore
di Monaco, che si è protratta per quasi
vent’anni, ho frequentato molti italiani
e varie personalità, e tutti parlavano del
Principato di Monaco come il luogo dei
sogni, una specie di Italia ideale. Ancora
recentemente ho sentito affermare da un
turista italiano, che Monaco rappresenta
una  sorta  d’Italia  fuori  dall’Italia.  Del
resto  la  Storia,  oltre  alla  vicinanza
geografica, il clima e la sicurezza, è un
ulteriore elemento che alimenta “il mito”,
per molti versi intriso di tradizioni soprattutto liguri.
M.I. : Eccellenza, per concludere,
che rapporti ha attualmente con la
comunità italiana di Monaco ?
S.E. René Novella : Partecipo volentieri
come conferenziere, e come ospite, a numerose  iniziative  promosse  dalle  varie
entità e associazioni italiane a Monaco.
Da quando sono ritornato nel Principato
ho comunque avuto modo di costatare
che la presenza
italiana è sempre  maggiore,
negli  esercizi
commerciali
così come negli
eventi  culturali
e gastronomici.
Non posso fare
altro che rallegrarmene.
Reprenons
l’interview avec
S.E.M. René Novella
Deuxième et dernière partie
Monaco Imprese : Pietro Ceresa,
cité dans le “Livre d’or des Italiens à
l’étranger” a été un inventeur génial
qui a fait fortune en Principauté de
Monaco.
S.E.M. René Novella : Il nait à Altare (en
province de Savone) et se marie avec une
Monégasque. C’était le grand-père maternel de ma mère. A Monaco, il élabore une
nouvelle version du “tir au pigeon” qui
fut ensuite brevetée en Belgique, France
et Argentine. Le stand de tir était situé où
se trouve actuellement l’hôtel Fairmont et
était géré par la SBM. On y organisa des
tournois et des compétitions pendant environ un siècle pour ensuite le supprimer
vers la fin des années 50. Pietro Ceresa
inventa aussi un ingénieux système pour
les vitrines des bijouteries : à la fermeture, les bijoutiers qui voulaient mettre à
l’abri les objets précieux, appuyaient tout
simplement sur un bouton et alors la marchandise descendait dans un coffre-fort.
Enfin, Ceresa, alors qu’il travaillait dans
une  usine  qui  produisait  les  roulettes,
inventa un système antivol pour les casinos : un bouton qui mettait immédiatement en sécurité la recette du croupier.
M.I. : Ainsi Ceresa a apporté du
prestige aux Italiens qui se sont installés
à l’étranger. Mais à l’époque, la
Principauté de Monaco était peut-être
l’endroit idéal pour réussir, étant donné
qu’elle était en pleine expansion avec
les fastes que le Casino, les thermes et
l’Opéra offraient ?
S.E.M.  René  Novella  :  Nous  devons
considérer la période historique de référence. La Principauté de Monaco a dû
réinventer sa configuration et ses activités, non pas par choix mais par nécessité.
En effet, lorsque le plébiscite de 1860
donna le Comté de Nice et la Savoie à
… / p.44
Monaco Imprese n° 2
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la France, Monaco perdit le pouvoir sur
Menton et Roquebrune, réduisant son territoire de 93,75%, se séparant de 83,57%
de sa population et de terrains agricoles
cultivés comme les plantations d’oliviers
et  d’agrumes.  A  partir  de  ce  moment,
l’activité économique de Monaco devait
trouver d’autres ressources.
M.I. : Ce fut la naissance du Casino qui
marqua l’essor de Monaco ?
S.E.M. René Novella : En réalité il y a
plusieurs raisons. Quand le Prince Charles III, qui régnait à Monaco, donna à la
France tous les droits sur les deux villes
avec le traité franco-monégasque du 2 février 1861 ; en plus de sanctionner l’union
douanière entre les deux Etats, il créa les
conditions pour la réalisation d’une voie
carrossable,  jusqu’alors  inexistante  et,
plus tard (1er octobre 1868) le passage à
Monaco de la voie ferrée. Dans le même
temps, Charles III eu l’intuition d’ouvrir
un casino, ce qui était interdit dans les
communes limitrophes et, en 1863, avec
l’intervention de François Blanc (administrateur d’un casino en Allemagne) et
la création de la Société des Bains de Mer
(SBM) commença la vraie fortune de la
Principauté de Monaco.
M.I. : Et donc le nouveau nom
“Monte-Carlo”.
S.E.M. René Novella : En effet, il naît
en l’honneur du grand exploit du Prince
Charles III. La Principauté de Monaco,
de petit village apparemment sans avenir,
s’était transformée. De ses trois quartiers,
le “Rocher” en tant que centre-ville, la
“Condamine” en tant que zone portuaire
et de pêches, et l’esplanade des “Spélugues”, appelée ainsi car riche de grottes,
c’était justement cette dernière a s’être
développée selon le modèle des villes
thermales belges et allemandes avec des
hôtels de luxes. Elle avait donc besoin
d’un  nouveau  nom.  C’était  le  1er  juin
1866, parmi les différents noms proposés,
tels que “Charleville”, “Mont-Charles” et
“Elysée Alberti”, en honneur du Prince
Héréditaire, le quartier des “Spélugues”
pris le nom italien “Monte-Carlo” prononcé à la française.
Prince Charles III créa le 28 mars 1848
une Garde Nationale et la Garde d’honneur  du  Prince  fut  constituée  par  des
anciens Papalins de l’armée pontificale
en fuite. Mon grand-père maternel était
papalin et arriva à Monaco pour servir le
Prince Albert 1er dans la Garde d’honneur.
Ensuite, en 1904, naquit la Compagnie
des Carabiniers du Prince et mon grandpère rentra au Casino comme comptable.
Il était originaire des Marche et introduisit des plats typiques de sa terre d’origine, les suppli et une version élaborée
du beignet de morue, avec raisins secs et
pulpe de tomates.
M.I. : Ainsi, un grande transformation.
S.E.M. René Novella : Les joueurs et touristes venaient de tous les coins du monde,
permettant aux caisses de la Principauté
de Monaco d’être riches et florissantes.
Ceci est la raison pour laquelle le 8 février 1869, le Prince Charles III choisit
de supprimer les impôts directs, en entreprenant, en même temps, une importante
activité de construction et de développement immobilier : d’une part la réalisation
de grand ouvrages liés à la SBM, comme
la construction de l’Opéra et des grands
hôtels, d’autre part la naissance de villas
et d’ hôtels particuliers construits par des
architectes et bâtisseurs italiens.
M.I. : Et les Jésuites ?
S.E.M. René Novella : En même temps
que les Papalins, suite à l’annexion de
Rome au Règne d’Italie, une cinquantaine de Pères de la Compagnie de Jésus arrivèrent à Monaco, expulsés du Piémont.
Sur demande du Prince Charles III, ils
créèrent un collège fréquenté par l’élite
local. Quelques années plus tard, ces mêmes Jésuites ouvrirent aussi un collège
italien. Au début du siècle dernier, les
Jésuites et les étudiants italiens rentrèrent en Italie pour être remplacés par des
enseignants  jésuites  lyonnais.  En  cette
occasion, la section italienne et l’enseignement de la langue furent supprimés en
faveur du français.
M.I. : Il existe aussi d’autres traces
d’italianité à Monaco, comme l’exode
des Papalins par exemple.
S.E.M. René Novella : Suite à la scission
des villes de Menton et Roquebrune, le
M.I. : Pour en arriver à nos jours,
selon vous, est-il vrai que Monaco est
toujours un mythe pour les Italiens ?
S.E.M. René Novella : J’en suis absolument persuadé. Pendant ma permanence
à  Rome  en  tant  qu’Ambassadeur  de
Monaco, j’ai fréquenté beaucoup d’Italiens et de personnalités qui me parlaient
de Monaco comme du “Pays des Rêves”,
une sorte d’Italie idéale. Encore récemment, j’ai entendu un touriste italien affirmer que Monaco représentait une Italie
en dehors de l’Italie. Outre la proximité
géographique, le climat et la sécurité,
l’Histoire est l’élément suplémentaire qui
alimente ce “mythe” plein de traditions,
surtout ligures.
M.I. : Excellence, en conclusion, quels
rapports avez-vous actuellement avec la
communauté italienne de Monaco ?
Je participe volontiers en qualité de conférencier et comme invité à de nombreuses
initiatives organisées par les associations
italiennes de Monaco. Depuis mon retour,
j’ai constaté que la présence italienne est
toujours plus importante dans les activités commerciales mais aussi culturelles
et gastronomiques. Je ne peux que m’en
féliciter.
Maria Bologna
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Monaco Imprese n° 2
S.E.M. René Novella
Monaco Imprese n° 2
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Vita italiana a
Monte-Carlo
L’ultima  conferenza  proposta
dall’Associazione
Dante  Alighieri
è  stata  tenuta  da
Antonio  Marzano, professsore di
economia politica
ed  già  Ministro
della  Repubblica
Antonio Marzano
italiana,  sul  tema
“L’Europa: sognatori ? No sonnambuli”.
Il professore ha fornito uno spaccato sintetico, raccontato attraverso episodi e momenti salienti, degli ultimi 50 anni della
storia europa, dal Trattato di Roma fino ai
rischi latenti del mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla strategia di
Lisbona. L’attività della associazione si è
comunque conclusa lo scorso 24 maggio,
all’Hotel Hermitage, con la consegna dei
diplomi  di  lingua  italiana  per  stranieri
da parte del Presidente dott. Fabrizio Di
Giura. L’attività e le conferenze della
Dante Alighieri riprenderanno il 26 novembre prossimo.
Continuano le presentazioni delle specialità gastronomiche regionali a cura dell’
Associazione  Monaco-Italie.  Lo  scorso 19 giugno, associati e simpatizzanti
dell’AMI si sono ritrovati al Ristorante
‘Il Giardino’. Lo chef Raffaele ha proposto un menu tipicamente napoletano
con accompagnamento di chitarre e canti
della tradizione campana. E’ stata poi la
volta della serata “Pasta a tutte le salse”,
proposta il 5 luglio dal Ristorante ‘Amici Miei’. In un ambiente conviviale, gli
ospiti hanno degustato una serie di piatti
di pasta, rigorosamente al dente, conditi
con differenti sughi e salse secondo ricette casalinghe della buona cucina italiana.
Prossimo appuntamento : la cena dibattito con il giornalista Alberto Toscano per
il 18 settembre prossimo all’Automobile
Club di Monaco.
L’11 giugno scorso è terminata l’esposizione ‘Mhytos, Miti ed archetipi nel
mare della conoscenza’ promossa dall’Ambasciata d’Italia a Monaco. La mostra, organizzata dall’Associazione Monaco-Italie, rientra nelle attività previste
dal partenariato con l’Ambasciata per la
promozione di eventi artistici e culturali
in comune. La mostra Mythos, inaugurata ad Atene il 5 dicembre 2006 dal Presidente del Consiglio Romano Prodi, è
approdata nell’atrio del Casino del Principato di Monaco il 2 giugno scorso, in
occasione della Festa della Repubblica,
per una durata di 10 giorni. Erano presenti all’evento l’Ambasciatore d’Italia in
Monaco, Mario Polverini, il Prof. Renato
Miracco,  curatore  e  coordinatore  della
mostra, nonché molte autorità monegasche. La mostra completa presenta oltre
100 opere provenienti dalle più importanti Istituzioni e Musei italiani ma, a Monaco, abbiamo ammirato una selezione dei
pezzi più significativi, con grande suc-
cesso di pubblico. Nel corso dell’evento
è stato distribuito in omaggio il catalogo
realizzato dalla Fondazione Mazzotta,
stampato grazie al generoso contributo
della libreria ‘Scripta Manent’, della società ‘Degraff’ e di Capitalia Luxemburg
filiale di Monaco.
Con il patrocinio del Com.It.Es. (Comitato Italiani all’Estero), la collaborazione
di  Gruppo  Ferrero  ed  il  sostegno  della Banca UBS di Monaco, il 14 giugno
scorso, è stato presentato al Monte-Carlo
Country Club l’ultimo libro della famosa
tennista italiana Lea Pericoli, “C’era una
volta  il  tennis”.  L’iniziativa,  promossa
nell’ambito degli “Incontri con l’autore” organizzati da Luisella Berrino (Cast
Monaco) ha avuto come ospite Nicola
Pietrangeli. I brillanti ex campioni hanno raccontato qualche episodio tratto dal
libro, uno straordinario album dei ricordi di una vita spensierata, grondante di
entusiasmo e generosità, e all’insegna di
uno sport ancora povero, ma avventuroso
e genuino.
Lo scorso 15 giugno, grazie all’idea dell’attivo  ristoratore  Michele  Florentino,
coadiuvato dalla AIIM, si è tenuto un
incontro tra autorità e imprenditori della
Regione Toscana ed operatori del Principato di Monaco. La delegazione Toscana,
accolta nei locali del Ristorante ‘Amici
Miei’ ha salutato i presenti con gli interventi dell’architetto Daniele Fanteria,
il Direttore dell’Agenzia di Promozione
Turistica, dott. Robero Pucci, ed il Vicepresidente del Consiglio Regionale della
Toscana, on. Paolo Bartolozzi.
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Monaco Imprese n° 2
Ancora una volta, i sapori della Toscana
hanno accompagnato la promozione di
scambi culturali ed economici di rilievo. Erano presenti l’ambasciatore d’Italia Mario Polverini e diverse personalità
monegasche tra le quali il Segretario di
Stato René Novella, l’ambasciatore Henri Fissore, il vice direttore dell’Expansion
Economique, Guy Michel Crozet, il Direttore della Chambre de Développement
Economique,  Jean-Pierre  Fonteneau.  Il
giorno successivo la Mairie di Monaco,
rappresentata  dal  vice  sindaco,  Andrè
Campana, ha ricevuto al Jardin Exotique
la delegazione toscana unitamente ad alcuni consiglieri del Comites e della AIIM
per un aperitivo ed una simpatica visita
guidata del sito.
Su  proposta  del  Console  Onorario
d’Albania,  Marchese  Giuseppe  Durazzo, è stata realizzata a Genova al Museo
Luzzati un’esposizione d’arte dal titolo
‘Sulla rotta dei delfini: visioni di mare
tra Monte-Carlo, Genova e Durazzo’.
L’inaugurazione, avvenuta a Genova lo
scorso 22 giugno, è la prima tappa dell’esposizione che si chiuderà il prossimo
9 settembre. Come evento collaterale è
stata organizzata una tavola rotonda animata dal Marchese Durazzo e presieduta
dall’Ambasciatore  d’Albania  in  Italia,
Llesh Cola. Presenti all’incontro diversi
imprenditori italiani residenti in Monaco
e Genova. In quella sede sono state illustrate le strategie di sviluppo prioritarie
in Albania e sono stati presi alcuni contatti. In particolare si è concretizzata la
possibilità di formare tecnici e studenti
albanesi grazie al progetto proposto da
Lea Pericoli, Nicola Pietrangeli, Luiselca Berrino
Vie italienne à
Monaco
L’Association  Monaco-Italie  continue
dans ses présentations de spécialités gastronomiques régionales. Le 19 juin dernier, les adhérents et amis de l’AMI se
sont retrouvés au restaurant “Il Giardino”.
Le Chef Raffaele a proposé un menu typiquement napolitain avec accompagnement musical de guitares et de chants de
la région Campanie. Ensuite, l’association a organisé la soirée “Pâtes à toutes
les sauces”, le 5 juin au restaurant “Amici
Miei”. Dans une ambiance conviviale,
les invités ont dégusté toute une série de
plats de pâtes, rigoureusement al dente,
rehaussées  de  différentes  sauces  selon
les recettes maison de la buona cucina
italiana.  Le  prochain  rendez-vous  sera
le dîner-débat avec le journaliste Alberto
Toscano, prévu le 18 septembre prochain
à l’Automobile Club de Monaco.
La  dernière  conférence  proposée  par
l’Association Dante Alighieri a été tenue par M. Antonio Marzano, Professeur
d’économie politique et ancien Ministre
de la République italienne, sur le thème :
L’Europe : rêveuse ? Non somnambule”.
Le Professeur a fourni un résumé, riche
en épisodes remarquables, des 50 dernières années en Europe, du Traité de Rome
jusqu’aux risques latents de manquer les
objectifs prévus par la stratégie de Lisbonne. L’activité de l’association s’est
terminée le 24 mai dernier, à l’hôtel Hermitage, lors de la remise des diplômes
de langue italienne pour étrangers, par
le Président M. Fabrizio Di Giura. L’activité et les conférences de l’association
reprendront le 26 novembre prochain.
L’exposition “Mhythos, Mythes et archétypes de la Connaissance”, promue
par l’Ambassade d’Italie à Monaco, s’est
terminée le 11 juin dernier. Elle a été organisée par l’Association Monaco-Italie
et fait partie des activités prévues dans
le partenariat avec l’Ambassade, pour la
promotion,  en  commun,  d’évènements
artistiques et culturels. L’exposition Mythos, inaugurée à Athènes par le Président du Conseil italien, Romano Prodi, le
5 décembre 2006, a donc été présentée,à
partir du 2 juin et ce pendant 10 jours,
dans le hall d’entrée du Casino de Monaco, par l’Ambassadeur Mario Polverini, à l’occasion de la Fête Nationale
italienne. Le Professeur Renato Miracco,
responsable et coordinateur de l’exposition était présent à la cérémonie ainsi que
nombreuses personnalités monégasques.
una  importate  azienda  italiana.  Tra  le
personalità presenti alla mostra, si annoveravano il Sig. Alexandre Bordero,
consigliere nazionale, in rappresentanza
del Principato di Monaco, e vari artisti
protagonisti dell’esposizione tra cui Lele
Luzzati, Flavio Costantini, Artan Shabani, Roland Tasho, Sylvia Loew ed il monegasco Claude Gauthier che ha omaggiato con una litografia la dott.ssa Marie
Christine Grillo Van Klaveren, Segretaria
esecutiva dell’Accobams, partner ufficiale della mostra e dell’Anno del Delfino.
Monaco Imprese n° 2
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L’exposition  complète  comprend plus de 100 œuvres provenant des musées italiens les
plus  importants.  A  Monaco,
nous avons admiré une sélection des pièces les plus significatives, suscitant un grand
succès  auprès  des  visiteurs.
Au cours de l’évènement, il a
été distribué gratuitement un
catalogue, réalisé par la Fondation Mazzotta, et imprimé
grâce à la généreuse contribution  de  la  librairie  Scipta
Manent, de la société Degraff
et  de  Capitalia  Luxembourg
filiale de Monaco.
Sous le patronage du Com.
It.Es. (Comité des Italiens à
l’Etranger), avec la collaboration du Groupe Ferrero et
le soutien de la Banque UBS
de Monaco, le 14 juin der- Giuseppe Maria Durazzo et Mme Marie Christine Grillo Van Klaveren
nier, auprès du Monte-Carlo
homologues monégasques. La Délégation
Country Club, a été présenté le dernier
toscane, accueillie chez “Amici Miei” a
livre de l’ancienne joueuse de tennis itasouhaité la bienvenue aux invités, avec
lienne Lea Pericoli, “Il était une fois le
les interventions de l’architecte M. Datennis”. L’initiative, promue  dans  le  caniele Fanteria, le Directeur de l’Agence
dre  des  “Rencontres avec l’auteur” orde promotion du tourisme, M. Roberto
ganisée par Mme Luisella Berrino (Cast
Pucci, et le Vice-Président du Conseil
Monaco), a eu comme invité l’ancien
Régional de la Toscane, M. Paolo Bartotennisman italien Nicola Pietrangeli. Les
lozzi. Les saveurs de la Toscane ont acbrillants anciens champions ont raconté
compagné, une fois encore, la promotion
certains épisodes tirés du livre, un album
d’importants échanges culturels et écoextraordinaire  de  souvenirs  d’une  vie
nomiques. Etaient présents l’Ambassasaine et sans-souci, pleine d’enthousiasdeur d’Italie, M. Mario Polverini et plume et de générosité, sous le signe d’un
sieurs personnalités monégasques dont
sport encore non mercantile, aventureux
le Secrétaire d’Etat, M. René Novella,
et authentique.
l’Ambassadeur M. Henri Fissore, le Vice
Directeur de l’Expansion Economique,
Suite à une idée du restaurateur Michele
M. Guy Michel Crozet, le Directeur de
Florentino, et avec la collaboration de
la Chambre de Développement Economil’AIIM, le 15 juin dernier, s’est tenue
que, M. Jean-Pierre Fonteneau. Le lendeune rencontre entre les autorités et entremain, la Mairie de Monaco, représentée
preneurs  de  la  région  Toscane  et leurs
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Monaco Imprese n° 2
par son Adjoint, M. André Campana, a
reçu au Jardin Exotique, la Délégation
toscane ainsi que certains Conseillers du
Comites et de l’AIIM pour un apéritif et
une visite guidée du site.
Sur  proposition  du  Consul  Honoraire
d’Albanie, Marquis Giuseppe Durazzo,
le musée Luzzati de Gênes a été le théâtre d’une exposition d’art intitulée “Sur
la route des dauphins : images de mer
entre Monte-Carlo, Gênes et Durrës”.
L’inauguration du 22 juin, a été la première étape de l’exposition qui se terminera le 9 septembre prochain. Comme
évènement associé, une “table ronde”,
organisée par le Marquis Durazzo, et présidée par l’Ambassadeur d’Albanie en
Italie, M. Llesh Cola, a permis de réunir
plusieurs entrepreneurs italiens résidents
à Monaco et à Gênes. A cette occasion,
ont été illustrées les stratégies
de développement prioritaires
en Albanie et des contacts ont
été pris. En particulier, la formation de techniciens et d’étudiants albanais se concrétisera
grâce à un projet proposé par
une importante entreprise italienne. Parmi les personnalités présentes se trouvaient M.
Alexandre Bordero, conseiller
national, représentant la Principauté  de  Monaco,  et  plusieurs  artistes  protagonistes
de l’exposition dont Lele Luzzati, Flavio Costantini, Artan
Shabani,  Roland  Tasho,  Sylvia  Loew  et  le  Monégasque
Claude Gauthier qui a offert
une lithographie à Mme Marie
Christine Grillo Van Klaveren,
Secrétaire Exécutive de l’Accobams, partenaire officiel de
l’exposition et de l’Année du
Dauphin.
Niccolo Caissotti di Chiusano, Jean-Pierre Fonteneau, Diego Munafò
Monaco Imprese n° 2
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SATRI
la tradizione italiana all’insegna dell’innovazione
e dello stile
La Società SATRI SAM, impresa
generale di costruzioni, e SEFONIL
SAM, società specializzata in promozioni immobiliari sono, da piu’
di 30 anni, tra gli attori piu’ importanti del mercato immobiliare
monegasco. All’origine del gruppo
vi è la famiglia Marzocco.
L’attività tradizionale di costruzioni
del  gruppo,  svolta  dalla  SATRI,  è
stata  creata  dall’italiano  Domenico
Marzocco, piu’ di 40 anni fa, ed è
attualmente  seguita  dai  successori,
Claudio, Paolo, Luca e Daniele  promotori  dello  sviluppo dell’azienda a
Monaco.
Con una clientela esigente, composta
sia da privati che da pubbliche amministrazioni, l’offerta della SATRI si
distingue per la qualità degli immobili, di standing elevato, con finiture e
soluzioni architettoniche innovative.
Per citare alcune costruzioni prestigiose realizzate di recente, indichiamo la “Villa Hermosa” e la “Villa de
Rome”. Entrambi gli immobili sono
splendide rivisitazioni neoclassiche
di ville che dominano dall’alto l’ansa
di Santa Devota, come icone di uno
stile inconfondibile.
Alcuni  immobili  realizzati  dalla
SATRI si distinguono sia per il frequente uso del marmo sulle facciate
o negli interni, che per l’utilizzo di
strutture artistiche per l’arredamento
(è il caso di una statua di Folon posta
in una terrazza privata, ndr).
Un’azienda, la SATRI, che puo’ facilmente gestire progetti di costruzione
complessi come rinnovare immobili
con lo stile armonioso del lusso autentico, fatto di dettagli d’avanguardia.
La  SATRI  è  presente  anche  nelle
grandi opere urbane come, ad esempio, la costruzione dei primi palazzi
del “Fontvieille Village” e le diverse costruzioni commissionate dallo
Stato monegasco.
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Monaco Imprese n° 2
Attualmente  il  Gruppo  Marzocco,
oltre ad essere impegnato nella costruzione di ‘Villa Sphinx” e di ‘Villa
des Gaumattes’, è tra i cinque candidati selezionati per lo studio, il finanziamento, la costruzione e la promozione immobiliare delle diverse opere
che fanno parte del progetto di estensione sul mare - detto del ‘Portier’- di
circa 275 000 m2.
Par exemple, la “Villa Hermosa” et la
“Villa de Rome” sont deux constructions récentes qui témoignent de cet
esprit.  Les  deux  immeubles  représentent  une  nouvelle  interprétation
néoclassique de villas, qui dominent
la baie de Sainte Dévote, comme des
icônes d’un style que l’on ne peut
confondre.
Le due società del Gruppo Marzocco
impiegano  in  tutto  un  centinaio di
persone ; segno tangibile che la qualità riesce ad affermarsi con successo
nel sofisticato mercato monegasco,
pur mantenendo lo stile di una tradizione che ogni giorno si rinnova.
Certains  immeubles  construits  par
SATRI s’illustrent non seulement par
l’emploi fréquent du marbre pour les
façades et les intérieurs, mais aussi
par l’utilisation de structures artistiques pour la décoration (c’est le cas
d’une statue de Folon sur une terrasse
privée, ndr.).
SATRI
la tradition italienne sous le
signe de l’innovation
et du style
La société SATRI SAM, entreprise
générale  de  construction,  et
SENOFIL SAM, société spécialisée
en promotions immobilières sont,
depuis plus de 30 ans, parmi les
acteurs  les  plus  importants  du
marché immobilier monégasque.
A l’origine du groupe on trouve la
famille Marzocco.
L’activité traditionnelle de construction du groupe, effectuée par SATRI,
a été créée, il y a 40 ans, par l’Italien
Domenico Marzocco. Actuellement,
elle  est  poursuivie  par  ses  successeurs, Claudio et Paolo, puis Luca et
Daniele promoteurs du développement de l’entreprise à Monaco.
Avec une clientèle exigeante, composée par des particuliers et par des
administrations publiques, l’offre de
SATRI se distingue grâce à la qualité
des immeubles de haut standing, avec
des finitions et des solutions architecturales innovantes.
S AT R I   e s t   u n e   e n t r e p r i s e   q u i
peut facilement gérer des projets de
constructions complexes aussi bien
que  la  rénovation  d’immeubles,
dans  un  style  harmonieux  et  dans
la mise en scène d’un luxe authentique, fait de détails d’avant-garde.
SATRI  est  présente  aussi  dans  les
grandes oeuvres urbaines comme les
premiers immeubles du “Fontvieille
Village” et à travers les différentes
constructions commandées par l’Etat
monégasque.
Actuellement, excepté la construction
de “Villa Sphinx” et “Villa des Gaumattes”, le groupe Marzocco compte
parmi les cinq candidats retenus pour
l’étude, le financement, la construction et la promotion immobilière des
différentes oeuvres qui font partie du
projet d’extension sur la mer - dit du
“Portier”- d’environ 275000 m2.
Les  deux  sociétés  du  Groupe
Marzocco, emploient une centaine de
personnes ; signe tangible que la qualité peut s’affirmer avec succès sur le
marché monégasque tout en maintenant le style d’une tradition qui se renouvelle chaque jour.
La CDE
tende la mano agli imprenditori italiani
Da molti mesi ormai, la CDE (Chambre
de Développement Economique) è impegnata in una politica di avvicinamento al
corpo diplomatico-consolare monegasco
al  fine  di  promuovere  l’economia  del
Principato all’estero e di cercare nuovi
investitori. Appena rientrato da un’operazione di marketing globale in Germania,
il Polo Investimenti della CDE si è recato
il 5 luglio scorso a Roma per avviare
contatti con le realtà italiane. Elisabeth
Ritter-Moati, giovane e brillante Direttrice Generale con delega agli investimenti
e  alla  promozione  della  CDE,  grazie
all’opportunità offerta dall’Ambasciatore
di Monaco in Italia, Philippe Blanchi, a
potuto tenere una riunione di lavoro in
ambasciata con i 14 Consoli del Principato presenti sul territorio, per instaurare
rapporti di reciproca e fattiva collaborazione tra la Chambre e la rete consolare.
L’incontro è stato decisamente proficuo,
ricco di idee e proposte concrete per la
promozione dell’economia monegasca in
Italia. Con un Ambasciatore recentemente accreditato, una rete consolare capillare, un nuovo Polo dedicato alla ricerca
d’investimenti e alla promozione globale
del Principato all’estero, si preannuncia-
no interessanti azioni future in Italia, un
Paese  tradizionalmente  vicino  al  Principato di Monaco sia dal punto di vista
geografico che culturale. Dal canto suo,
l’AIIM , legata da vincoli di amicizia e
collaborazione alla CDE, non farà certamente mancare il suo supporto
La CDE
se rapproche des
entrepreneurs italiens
Depuis  plusieurs  mois  déjà,  la  CDE
concrétise son projet de création de passerelles  avec  le  corps  diplomatique  et
consulaire de la Principauté, un moyen
unique pour elle de prolonger son action
de promotion de l’économie monégasque
à  l’étranger  et  d’optimiser  notamment
son action de recherche d’investisseurs.
Tout juste revenu d’une opération de promotion globale en Allemagne fin juin, le
nouveau pôle investissement de la CDE
était le 5 juillet dernier à Rome pour initier un travail similaire sur l’Italie.
Elisabeth  Ritter-Moati,  Directrice  Générale  chargée  des  investissements  et
de la promotion de la CDE a ainsi saisi
l’opportunité offerte par S.E. M. Philippe Blanchi, Ambassadeur de Monaco à
Rome qui réunissait pour la première fois
depuis sa prise de fonction les 14 consuls
de Monaco en Italie, pour envisager des
collaborations entre la CDE et le réseau
diplomatique et consulaire de la Principauté dans ce pays.
Cette prise de contact réalisée dans le
cadre d’une séance de travail à l’Ambassade, puis d’un dîner, a permis à tous les
intervenants de prendre le temps d’échanger leurs idées et projets d’actions de promotion de l’économie de la Principauté
dans ce pays, et bien sûr leurs réseaux.
Un Ambassadeur récemment accrédité,
des consuls répartis sur le territoire italien,
une partie de la CDE désormais dédiée à
la mission de recherche d’investisseurs
et à la promotion globale de Monaco à
l’étranger, autant de raisons qui laissent
présager d’intéressantes actions et collaborations futures dans ce pays particulièrement proche de la Principauté tant du
point de vue géographique que culturel.
Sur la gauche, S.E.M. Philippe Blanchi, Ambassadeur de Monaco en Allemagne, et Madame Annie Blanchi, Sur la droite S.E.M. Jean-Claude Michel,
Ambassadeur de Monaco au Saint-Siège, et Madame Josette Michel. Au centre, Elisabeth Ritter-Moati, Directrice Générale Investissement et Promotion de la CDE.
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Aoun Assurances
competenza e disponibilità al servizio di tutti
Incontriamo Mathieu Louis Aoun Direttore dell’agenzia Aoun Assurances
A soli 24 anni, con una esperienza di
lavoro di 5 anni a Washington, Mathieu
Louis Aoun ha messo subito a frutto la
sua attitudine all’internazionalizzazione.
Da  quando  nel  2004  è  rientrato  a
Monaco, l’agenzia Aoun assurances, rilevata dal padre libanese Pierre Aoun nel
1985, è passata sotto la sua direzione.
Oggigiorno ha già tre sedi in Monaco e
una vasta clientela.
“Gli italiani sono tra i nostri migliori
clienti - sostiene Mathieu - e rappresentano il 30% del nostro portafoglio”.
Monaco Imprese : Impiegate una
quindicina di persone ed una buona
parte di loro parla italiano: cosa offrite
ai vostri clienti in particolare ?
M.  Mathieu  Louis  Aoun  :  “La  nostra
agenzia è specializzata in assicurazione
di beni di lusso ma offre servizi mirati
anche a lavoratori dipendenti cosi’ come
ai professionisti. In particolare offriamo
contratti e soluzioni ad hoc in grado di
soddisfare qualunque richiesta.”
Monaco Imprese : Quindi tanti italiani
ma anche tante formule ed offerte...
M. Mathieu Louis Aoun : “Questo è il
vantaggio  di  essere  il  rappresentante
di un grande gruppo di assicurazioni, il
GAN. Possiamo confezionare prodotti altamente qualificati ed è per questo che la
nostra clientela è diversificata ma soprattutto giovane ed internazionale.”
52
Monaco Imprese n° 2
Monaco Imprese : Non dimenticando
che i trasporti marittimi e le loro
coperture assicurative sono a Monaco
molto richieste.
M. Mathieu Louis Aoun : “Infatti siamo
in grado di proporre una vasta gamma di
polizze assicurative che coprono i trasporti marittimi ma anche terrestri, e tutti i
rischi ad essi legati”.
Monaco Imprese : Quindi va tutto a
gonfie vele, è il caso di dire...
M. Mathieu Louis Aoun : “Sono molto
soddisfatto  del  nostro  lavoro.  Volevo
inoltre  aggiungere  che  siamo  sensibili
alle problematiche ambientali. In tal senso, oltre che essere efficienti nella gestione della nostra clientela, a Monaco siamo
stati i primi a utilizzare uno scanner per il
rimborso dei fogli malattia, grazie ai servizi di un’azienda creata da una italiana
residente nel Principato. Innovazione e
competenza per i nostri clienti è la nostra
regola”.
Aoun Assurances
compétence et disponibilité
au service de tous
Nous rencontrons M. Mathieu Louis
Aoun, directeur du cabinet Aoun
Assurances
A 24 ans, après une expérience de travail de 5 années passées à Washington,
Mathieu  Louis  Aoun  a  immédiatement
Mathieu Louis Aoun
rentabilisé  son  aptitude  à  l’internationalisation. Depuis son retour à Monaco
en 2004, le cabinet Aoun assurances,
repris en 1985 par son père libanais,
Pierre Aoun, est passé sous sa direction
et compte, aujourd’hui, trois bureaux à
Monaco et une importante clientèle.
“Les Italiens sont parmi nos meilleurs
clients - affirme Mathieu Louis Aoun et ils représentent 30% de notre portefeuille”.
Monaco Imprese : Vous employez une
quinzaine de personnes dont la plupart
parlent l’italien : qu’offrez-vous en
particulier à vos clients ?
M. Mathieu Louis Aoun : “Notre agence
est spécialisée dans l’assurance des biens
de luxe mais elle offre aussi des services
ciblés aux salariés et aux entrepreneurs
grâce à des contrats et des solutions sur
mesure”.
Monaco Imprese : Donc beaucoup
d’Italiens mais aussi beaucoup de
formules et propositions…
M. Mathieu Louis Aoun : “C’est l’avantage d’être le représentant d’un grand
groupe d’assurances, le GAN. Nous apportons  des  produits  hautement  qualifiés et, pour cette raison, notre clientèle
est non seulement diversifiée mais aussi
jeune et internationale”.
Monaco Imprese : N’oublions pas
que les transports maritimes et
leur couverture de risques sont très
demandés à Monaco.
M. Mathieu Louis Aoun : “En effet, nous
sommes en mesure de proposer une large
gamme de contrats d’assurances qui couvrent les transports maritimes mais aussi
terrestres, et tous les risques rattachés”.
Monaco Imprese : Ainsi on peut dire
que vous naviguez pleines voiles …
M. Mathieu Louis Aoun : “Je suis effectivement très satisfait de notre travail. Je
voudrais aussi ajouter que nous sommes
particulièrement sensibles aux problèmes
de l’environnement. Ainsi, en plus d’une
gestion efficace de notre clientèle, nous
avons été les premiers en Principauté à
utiliser un scanner pour le remboursement
des feuilles de maladie, par le biais des
services d’une société monégasque créée
par une ressortissante italienne. Notre règle est : innovation et compétence pour
tous nos clients”.
Monaco Imprese n° 2
53
Monaco Sécurité Privée
Creata nel 1975 con decreto ministeriale  n.  75.398  del  26  settembre  1975,
la  nostra  società,  con  capitale  di
240.000 euro, conta attualmente nel suo
organico (autorizzazione ministeriale del
10 novembre 2003 rinnovata il 2 febbraio
2007) :
- 26 guardie giurate (allenamento settimanale) di cui 15 specializzate nella lotta
anti-incendio ;
- 5 agenti I.G.H. per il controllo di palazzi di oltre 27 metri di altezza ed addestrati
per il pronto soccorso ;
- 2 tecnici per l’installazione di sistemi
di allarme ;
- 30 agenti di sicurezza.
Prima  dell’assunzione,  il  richiedente  è
controllato dalla “Pubblica Sicurezza” la
quale ci autorizza o meno ad assumerlo
nella nostra squadra. Ogni persona, uomo
o donna, in uniforme o in borghese, è dotata di ricetrasmittente permanentemente
collegata alla nostra centrale e, successivamente, alla “Direzione della Pubblica
Sicurezza”.
54
Monaco Imprese n° 2
Età e anzianità di servizio medie sono rispettivamente di 43 e 10 anni ; una decina
delle nostre guardie ha più di quindici
anni di anzianità.
Il  nostro  parco  comprende :  2  camion
bindati ; 3 veicoli di pattuglia ; 4 scooter
d’intervento ; 1 veicolo tecnico.
La nostra attività professionale si svolge
in tutti i settori della sicurezza :
- Trasporto di valori ;
-  Protezione  e  accompagnamento  di
persone ;
-  Sorveglianza  e  ronde  nelle  banche,
gioeillerie, hotel, palazzi,…
-  Controlli,  protezione  e  filtraggio  in
occasione di manifestazioni sportive, artistiche, sfilate di moda, esposizioni di
gioielli, vendite all’asta,…
- Installazione di sistemi di allarme (intrusione, incendio, aggressione, controllo
accesso).
Il nostro centralino telefonico e di videosorveglianza vigila 24 ore su 24, tutto
l’anno, e ordina l’intervento immediato
di una squadra armata al segnale di allarme o richiesta di soccorso da parte di un
cliente o agente in difficoltà. Deteniamo
le chiavi della maggior parte degli sportelli bancari, delle gioiellerie e società
private,  di  negozi  e  appartamenti  monegaschi, in buste sigillate e numerate,
poste all’interno di casseforti ignifughe
e collegate al servizio di allarme della
“Pubblica Sicurezza”.
Créée en 1975 (Arrêté Ministériel numéro 75.398 du 26 septembre 1975) notre Société au capital de 240.000 Euros,
compte actuellement dans son effectif:
Agrément  ministériel  du  10  novembre
2003 renouvelé le 02 février 2007
- 26 Gardes Armés (entraînement hebdomadaire) dont 15 rompus à la lutte contre
l’incendie
- 5 Agents I.G.H. pour le contrôle d’immeubles de plus de 27 mètres de haut,
et  entraînés  pour  porter  les  premiers
secours
-  2  Techniciens  pour  l’installation  de
systèmes d’alarme
- 30 Agents de Sécurité.
Préalablement à tout embauche, le postulant est contrôlé par le
service administratif de la Sûreté Publique qui nous autorise ou
non à employer le demandeur d’emploi dans notre équipe.
Chacun, homme ou femme, en uniforme ou en civil, est doté d’un
transmetteur radio, en liaison permanente avec notre Poste Central
et par suite avec la Direction de la Sûreté Publique.
La moyenne d’age est de 43 ans et l’ancienneté est en moyenne de
10 ans ; une dizaine de nos gardes compte plus de quinze années
de service.
Notre parc mobile comporte :
2 camions blindés ; 3 voitures de patrouille ; 4 scooters d’intervention ; 1 véhicule technique.
Notre activité professionnelle s’exerce dans tous les domaines de
la sécurité :
- Transport de valeurs.
- Protection et accompagnement de personnes.
-  Surveillance  et  rondes  dans  les  banques,  bijouteries,  hôtels, immeubles…
- Contrôle, protection et filtrage dans des manifestations sportives, artistiques, défilés de mode, présentations de bijoux, ventes
aux enchères…
- Installation de systèmes d’alarme (intrusion, incendie, agression,
contrôle d’accès)
Notre standard téléphonique et de télésurveillance veille 24 heures sur 24, tout au long de l’année et ordonne une intervention
immédiate par un binôme armé, sur déclenchement d’alarme ou
sur appel de détresse d’un client ou d’un Agent en difficulté. Nous
détenons les clefs de la plupart des Agences bancaires et joailleries de Monaco, de sociétés privées, de magasins ou demeures
individuelles, sous pochettes scellées numérotées, dans nos armoires fortes ignifugées et reliées au service alarme de la Sûreté
Publique.
Georges SANGIORGIO,
Administrateur Délégué
Ristorante Saint Benoit
La cucina del mare
all’insegna del magico
panorama monegasco.
Il ristorante Saint Benoit nasce nel 1985
dopo che il Principe Rainieri III, visitando i cantieri del parking de la Costa, rimase colpito dalla bellezza del paesaggio
che si poteva ammirare della terrazza in
costruzione. Il Principe Sovrano indico’
quel luogo come posto ideale per un ristorante. L’idea fu raccolta e poco tempo
dopo il ristorante nasceva con il nome
di  Saint  Benoit,  uno  dei  Santi  Patroni
del Principato. Si realizzo’ cosi’ il sogno
dello Chef e titolare, Marcel Athimond,
e di sua moglie : un ristorante d’elite che
si affaccia sulla splendida baia del Porto
Ercole.
Sarà per il panorama ma il menù è stato
ideato ispirandosi soprattutto ai “sapori
del mare”. Le specialità proposte sono interpretazioni creative ma dai gusti auten-
tici, e non mancano raffinati piatti a base
di carne. Tutta la cucina è apprezzata da
una ricercata ed affezionata clientela che
non rinuncia ai piaceri del palato e del
magico ambiente monegasco.
Le restaurant
Saint Benoît
à Monaco
la cuisine de la mer depuis
un panorama magique.
Le restaurant Saint Benoît naît en 1985,
après que le Prince Rainier III, en visitant le chantier du parking de la Costa, est
touché par la beauté du paysage, qu’on
pouvait admirer alors, depuis la terrasse
en construction. Le Prince Souverain indiqua ce lieu, comme l’endroit idéal pour
un restaurant. L’idée fut retenue et peu de
temps après, un restaurant naissait sous
le nom de “Saint Benoît”, l’un des Saints
patrons de Monaco. Le rêve du propriétaire et Chef, Marcel Athimond, et de son
épouse se concrétise : un restaurant de
distinction qui donne sur la magnifique
baie du Port Hercule.
C’est peut-être du au panorama car le
menu est inspiré surtout des saveurs de
la  mer.  Les  spécialités  proposées  sont
des interprétations créatives, aux goûts
authentiques  et  l’on  compte  aussi  plusieurs  plats  raffinés  à  base  de  viande.
Toute la cuisine y est appréciée par une
clientèle recherchée et fidèle qui ne renonce ni aux plaisirs de la bouche ni à
l’ambiance magique de la Principauté.
Monaco Imprese n° 2
55
Il fascino di Torre del Lago
e la musica di Giacomo Puccini
rivivono ogni anno grazie alla Fondazione Festival di Puccini
Quando il Maestro scoprì Torre del Lago,
ne resto’ ammaliato, descrivendola come
un “gaudio supremo…paradiso…eden.”
E’ passato piu’ di un secolo ormai ma,
grazie alla Fondazione, il binomio “Torre
del Lago-Puccini” rimane un riferimento
per gli appassionati di musica lirica e per
i turisti che desiderano visitare i luoghi
cari al compositore.
Quest’anno,  per  la  53a  Edizione  del
Festival  di  Puccini,  andranno  in  scena
quattro opere : Madama Butterfly, Tosca,
La Bohème e La Rondine.
Due nuovi allestimenti firmati da due dei
più grandi artisti d’arte contemporanea,
faranno da cornice a 15 magiche serate
dal 20 luglio al 19 agosto.
La grande novità è il ritorno a Torre del
Lago, dopo 19 anni di assenza, di una
delle  opere  relegate  a  torto  tra  i  titoli
minori di Giacomo Puccini, ‘La Rondine’. L’opera andrà in scena dal 10 al 16
agosto con scenografie e costumi firmati
dal Nall in collaborazione con l’Opera di
Nizza.
L’artista americano è noto nel Principato
di  Monaco  per  l’esposizione  “Violata
Pax”  che  ha  avuto  luogo  la  scorsa
estate. Nel 2005 costui realizzò per la
Fondazione, la scenografia ed i costumi
dell’opera di Puccini “La Fanciulla del
West”. Franco Moretti, Direttore generale della Fondazione, spiega i motivi di
questa scelta.
Monaco Imprese : Come è avvenuto il
vostro incontro ?
Franco Moretti : Abbiamo scoperto l’artista Nall nel Principato quando abbiamo
messo in scena al Forum Grimaldi una
nostra produzione di Madama Butterfly.
Abbiamo ammirato ed apprezzato le sue
meravigliose  opere,  proprio  al  Forum
Grimaldi, e ci siamo incontrati a Torre
del Lago nell’estate del 2003. Dopo avergli illustrato il nostro progetto “Scolpire
l’Opera”, che ha consentito alla Fondazione del Festival Pucciniano di combinare il linguaggio universale della musica
immortale di Giacomo Puccini con quello
dell’ arte contemporanea, abbiamo capito
che Nall sarebbe stato uno straordinario
interprete di questa nuova filosofia, vale
a dire proporre allestimenti non tradizionali dei capolavori pucciniani.
56
Monaco Imprese n° 2
Dopo il successo di “Fanciulla del West”,
siamo felicissimi di collaborare con Nall
per  questo  nuovo  allestimento  de  “La
Rondine”.
Monaco  Imprese  :  Come  mai  avete
scelto “La Rondine” per concludere le
rappresentazioni del Festival ?
Franco Moretti : Putroppo, “La Rondine”
è una delle rappresentazioni del repertorio pucciniano meno frequentate, anche
se molto interessante e coinvolgente sia
dal punto di vista musicale che dell’azione  scenica.  Pensiamo  che  Nall  sappia
perfettamente rappresentare, con la sua
arte, tutta la bellezza di questa opera la
cui prima fu proprio a Montecarlo.
Con un simile preludio, non si puo’ certo
mancare l’appuntamento.
Le charme de Torre
del Lago et la
musique de Giacomo
Puccini
revivent tous les ans grâce
à la Fondation Festival
Puccini
Quand le Maestro découvrit Torre del
lago, il fût fasciné en la décrivant comme
une “joie suprême… paradis… eden”.
Plus d’un siècle s’est écoulé mais grâce à
la Fondation, le couple “Torre del LagoPuccini” reste une référence pour les passionnés de musique lyrique et pour les
touristes qui souhaitent visiter les lieux
chers au compositeur.
Cette  année,  pour  la  53ème  Edition  du
Festival de Puccini, quatre œuvres seront
mises en scène : Madame Butterfly, Tosca, La Bohème et La Rondine.
Deux nouveaux décors, signés par deux
des plus grands artistes d’art contemporain, seront présentés au cours de 15 soirées, du 20 juillet au 19 août.
La grande nouveauté est le retour à Torre del lago, après 19 années d’absence,
d’une  des  œuvres,  reléguée  à  tort  aux
titres mineurs de Giacomo Puccini, La
Rondine. L’œuvre sera présentée du 10
au 16 août avec les scénographies et costumes signés par Nall en collaboration
avec l’Opéra de Nice. L’artiste américain
est connu en Principauté de Monaco pour
l’exposition  Violata  Pax  qui  a  eu  lieu
l’été dernier. En 2005, Nall réalisa pour
la Fondation, la scénographie et les costumes de l’œuvre de Puccini La Fanciulla
del West. Franco Moretti, Directeur général de la Fondation, nous explique les
motifs de ce choix.
Monaco Imprese : Comment vous êtes
vous rencontrés ? Franco Moretti : Nous avons découvert
l’artiste Nall à Monaco quand nous avons
mis  en  scène  au  Forum  Grimaldi  une
production de Madama Butterfly. Nous
avons admiré et apprécié ses œuvres magnifiques, justement au Forum Grimaldi,
et nous nous sommes rencontrés à Torre
de Lago au cours de l’été 2003. Après
lui avoir présenté notre projet “Sculpter
l’Œuvre”, lequel a permis à la Fondation
de concilier le langage universel de la
musique immortelle de Giacomo Puccini
avec celui de l’art contemporain, nous
avons  compris  que  Nall  aurait  été  un
interprète  extraordinaire  de  cette  nouvelle  philosophie,  c’est  à  dire  proposer des décors non conventionnels pour
les chefs-d’œuvre de Puccini. Après le
succès de Fanciulla del West, nous sommes très heureux de collaborer avec Nall
pour le nouveau décor de La Rondine.
Monaco Imprese : Pour quelle raison
avez-vous choisi La Rondine en
conclusion des représentations du
Festival ?
Franco Moretti : Malheureusement, La
Rondine est une des représentations du
répertoire de Puccini moins fréquentée,
même si elle est très intéressante aussi
bien du point de vue musical que de l’action  scénique.  Nous  pensons  que  Nall
sait  représenter  parfaitement,  avec  son
art, toute la beauté de cette œuvre dont la
Première fut justement lancée à Monaco.
Avec ces préludes, nous ne pouvons pas
manquer le rendez-vous.
Maria Bologna
Monaco Imprese n° 2
57
Daniela Steiner VIII
The new montain beauty chic
E’  in  Italia,  e  precisamente  presso  il
Relais & Chateaux Rosa Alpina a San
Cassiano in Alta Badia, che Daniela Steiner inaugura nel 1989 la sua prima “Care
Suite” Daniela Steiner Beauty Spa. Di li
a poco, la conoscenza del settore e la professionalità dei servizi proposti, le hanno
permesso l’apertura di altre sedi presso
hotel di rinomata fama in località altrettanto prestigiose come St. Moritz, Sharm
El Sheikh, il Cairo, Zermath, Mazzara
del Vallo, Peschiera del Garda, Venezia,
Pragelato, Alexandria d’Egitto e recentemente a Parigi presso l’hotel Ritz.
Nos services, tels que les soins pour le
visage, les mains, les pieds et le corps
sont conçus comme de Very Luxury Spa.
Etant donné que tous les Spa ont été dessinés par un architecte italien très célèbre,
les espaces intérieurs et les décorations
reflètent le style transalpin.
M.I. : Quels genre de produits
utilisez-vous ?
Daniela Steiner : J’ai créé une ligne exclusive de produits cosmétiques, conçue
et produite en Suisse.
Ci  risponde  proprio  lei,  Daniela,  incontrata  nel  suo  centro  Beauty  Spa  a
Monaco, a pochi passi dal Casino’
Monaco Imprese : Quali servizi si
possono trovare nei centri “Care Suite”
di Daniela Steiner ?
Daliela Steiner : Da sempre la mia filosofia è quella di offrire il meglio, privilegiando la qualità alla quantità. I nostri
servizi, quali i trattamenti al viso, mani,
piedi  e  al  corpo,  sono  concepiti  come
Very Luxury Spa. Gli spazi e gli arredamenti riflettono poi lo stile italiano visto
che tutte le Spa sono state disegnate da un
architetto italiano molto famoso.
M.I. : Che tipo di prodotti usate ?
Daliela Steiner : Ho creato una mia esclusiva linea cosmetica, concepita e prodotta
in Svizzera
M.I. : Quali servizi propone il suo centro
Spa a Monaco ?
Daliela  Steiner  :  Intanto  sono  previste
nuove  ambientazioni  per  il  prossimo
autunno  lasciando  intatto  il  concetto
delle cabine davvero spaziose e lussuose.
Voglio che coloro che entrano nel mio
Beauty Spa, percepiscano lo stile specificamente europeo dei nostri trattamenti,
i quali sono esattamente all’opposto delle
Spa asiatiche. Inoltre, a Monaco, tra i vari
trattamenti ne propongo uno in particolare chiamato “Morning Rose”, consistente
in un massaggio speciale a base di olio
di rose, legno di sandalo orientale e fragranza di boccioli d’orchidee, che ridona
totale benessere allo spirito ed al corpo.
Non resta altro da fare che
lasciarsi tentare…
58
Monaco Imprese n° 2
DANIELA
STEINER VIII
The new montain
beauty chic
C’est en Italie, précisément au Relais &
Chateaux Rosa Alpina de St. Cassiano en
“Alta Badia” que Daniela Steiner inaugure en 1989 sa première “Care Suite”
Daniela Steiner Beauty Spa. Depuis, sa
connaissance du secteur de la beauté et
la professionnalité des services proposés,
lui ont permis d’ouvrir d’autres Centres
dans  des  hôtels  d’exception  de  villes
prestigieuses comme St. Moritz, Sharm
El Sheikh, Le Caire, Zermath, Mazzara
del Vallo, Peschiera del
Garda, Venise, Pragelato,
Alexandrie  en  Egypte
et récemment à Paris à
l’Hôtel Ritz.
Lors  d’une  rencontre
dans son Centre Beauty
Spa  de  Monaco,  à
quelques pas du Casino,
Daniela  répond  à  nos
questions :
Monaco Imprese :
Quels services pouvons
nous trouver dans les
Centres “Care Suite”
de Daniela Steiner ?
Daniela Steiner : Depuis
toujours,  ma  philosophie est celle d’offrir le
meilleur, en privilégiant
la qualité à la quantité.
M.I. : Quels services offrez-vous dans
votre Centre Spa de Monaco ?
Daniela Steiner : En premier lieu, nous
prévoyons dès l’automne, une nouvelle
adaptation  esthétique  en  laissant  intact
le concept des cabines qui sont vraiment
très spacieuses et luxueuses. Je veux que
les clients qui entrent dans mes centres de
beauté, perçoivent le style typiquement
européen de nos traitements, lesquels sont
à l’opposé des Spa asiatiques. De plus, à
Monaco, je propose entre autre, un traitement particulier appelé “Morning Rose”
qui consiste en un massage spécial à base
d’huile de roses, bois de santal oriental et
boutons d’orchidées, qui redonne un bien
être total, à l’esprit et au corps.
Il ne reste rien d’autre à faire que de se
laisser tenter…..
Monaco Imprese n° 2
59
International University
of Monaco
Il prezzo dell’eccellenza
Chi saranno domani i quadri e dirigenti
delle  grandi  multinazionali  ?  Da  dove
verranno queste donne e questi uomini ai
comandi di un’economia sempre più globalizzata  ?  Oggigiorno  l’assunzione  di
giovani responsabili, competenti e idonei
alla direzione d’impresa è diventata una
posta di vitale importanza. Molte scuole
o università rispondono ai bisogni della
mondializzazione galoppante, ma poche
assicurano una correlazione seria tra insegnamento e realtà imprenditoriali.
L’International University of Monaco è
tra queste ultime. Di dimensioni umane,
con un numero chiuso di 400 studenti
in tutto, l’IUM si annovera oggi tra le
migliori  università  al  mondo  e  le  più
riconosciute  al  livello  internazionale.
Unica università del Principato, nel 2000
Maxime A. Crener (President and Dean)
ne ha assunto la direzione. Quest’uomo
appassionato,  profondo  conoscitore
dell’insegnamento e delle funzioni dirigenziali, era la persona più adatta per
parlarci dell’ateneo.
Monaco Imprese : Quest’università
sembra unica nel suo genere. Quali
sono le sue peculiarità ?
Maxime  Crener  :  Innanzi  tutto,  l’insegnamento delle materie si svolge in lingua inglese ma la sua vera ricchezza è la
diversità culturale. Abbiamo quasi 65 nazionalità presenti (statunitensi, canadesi,
cinesi, scandinavi,…) di cui un gruppo
più importante di francesi e,
soprattutto, d’italiani con una
vera parità uomo/donna. Richiediamo la conoscenza di
almeno tre lingue ma i nostri
studenti  devono  scrivere  e
parlare l’inglese perfettamente. Mediamente parlano tutti
almeno quattro lingue.
M.I. : Qual’è il livello
richiesto per entrare nella
scuola e quali sono i corsi
proposti?
Maxime Crener : Per il corso generale di
Scuola Superiore di Commercio, i nostri
studenti entrano dopo la licenza liceale.
Essendo le domande di ammissione importanti, prendiamo solo diplomati con
voti alti. Lo studente è ammesso dopo un
colloquio con il direttore del programma
ed il superamento di una serie di test.
Quando lasciano l’università, gli studenti
sono in possesso di un Bac + 4 (Bachelor con specializzazione in commercio).
Al fine di garantire buone condizioni di
lavoro  e  concentrazione,  abbiamo  solo
classi con un massimo di 20 studenti. La
disciplina è piuttosto rigorosa e non tolleriamo alcuna assenza ingiustificata ai
corsi. Abbiamo una percentuale di riuscita ai test MFT di fine corso pari all’
80%. Di fatto, i nostri studenti sono nel
20% TOP di riuscita al livello mondiale.
Questi studi sono largamente apprezzati
dalle aziende. Il 70% degli studenti è già
assunto prima della fine dei corsi e, in un
breve periodo, il 100% di loro trova un
impiego.
Classificata tra le 100 migliori scuole
al livello mondiale
M.I. : Offrite anche la possibilità di
continuare gli studi ?
Maxime Crener : Siamo effettivamente accreditati MBA (Master in Business Administration) e riconosciuti da “The Economist” come il 75° migliore MBA al mondo.
Per una piccola scuola come la nostra, si
tratta di una referenza e ne andiamo fieri.
Prendiamo solo una trentina di studenti
all’anno. A volte sono persone attive, che
hanno già un’esperienza di lavoro, e che si
vogliono perfezionare seguendo moduli di
tre mesi (executive MBA).
60
Monaco Imprese n° 2
Proponiamo  ugualmente  un
Master  of  Science  in  ingegneria finanziaria e un Master  of  Science  in  gestione
patrimoniale  (Family  business). Questi due corsi, molto
specializzati e ricercati, sono
dedicati ai giovani che hanno
almeno un Bac + 4. Facciamo
una selezione durissima degli
studenti e ne prendiamo solo  una  decina  all’anno. Anche qui siamo multiculturali.
Dopo un tale percorso, questi giovani
possono guadagnare fino a 70.000 euro
all’anno. A 25 anni non è poco !
M.I. : Nel 2006 avete spinto la
formazione in direzione del “Lusso”.
Maxime Crener : In effetti, il Lusso non
è più appannaggio di un’eredità familiare
bensì d’importanti trust finanziari. Quindi, per rispondere a questa nuova domanda, abbiamo approntato un Master of
Science in Management di prodotti e servizi di lusso. Una formazione di un anno
che tratta gli argomenti relativi al management, al marketing così come le questioni legali inerenti il settore del Lusso.
La specializzazione è stata recentemente
integrata da quattro nuove opzioni : “Presentazione dell’Industria del Lusso”, “Introduzione al management dei prodotti di
lusso”, “Finanza e strategia dei prodotti
di lusso” e “management delle marche di
lusso”. Abbiamo altresì un programma
di dottorato. Per tale formazione, lavoriamo in collaborazione con l’università
di Nizza.
M.I. : Da dove vengono i professori ?
Maxime Crener : Abbiamo 37 professori
a tempo pieno che preparano gli studenti
a diventare uomini e donne responsabili
sia nella vita di tutti i giorni sia in quella
professionale. Sono tutti di altissimo livello. Possiedono tutte le qualità universitarie richieste per insegnare, tra cui il
dottorato, ma beneficiano anche di una
esperienza minimo decennale in azienda.
Anche loro vengono da più parti. La diversità è una particolarità del nostro corpo insegnante.
Monaco Imprese n° 2
61
A breve, l’università multiculturale
monegasqua esporterà le sue
competenze in Italia.
M.I. : Le competenze di IUM si
esportano anche all’estero ?
Maxime Crener : Siamo in effetti presenti all’estero tramite, per esempio, le nostre antenne a Shangai e Taiwan. Tuttavia
stiamo attualmente negoziando l’apertura
di un centro a Carmetto, in provincia di
Como. Questa operazione ci aprirebbe il
mercato studentesco italiano e consentirebbe maggiori interscambi con il Paese
limitrofo.
M.I. : Dove alloggiate gli studenti e
quanto costano i corsi ?
Maxime  Crener :  Abbiamo  un  servizio
integrato che prende a carico la ricerca di
alloggi nel Principato e dintorni a seconda
del budget. Generalmente si tratta di alloggi estivi, resi liberi durante il periodo
scolastico.  Non  esistendo  sovvenzioni,
gli studi sono a pagamento come in qualsiasi altro istituto. Per il corso generale
bisogna contare 7000 euro all’anno. Per
quanto concerne Masters e MBA, le tariffe sono rispettivamente 14000 e 22000
euro annui. Come in qualsiasi altro istituto, gli studenti possono beneficiare di
borse a seconda dei Paesi di origine.
Abbiamo effettuato, in poche parole, la
visita  guidata  di  un’Università  atipica,
una scuola rara, tanto per la varietà dei
corsi  e  l’eccellenza  dell’insegnamento
quanto per la diversità degli studenti ed
insegnanti.  Gli  studenti  che  hanno  la
fortuna di entrarvi, sono certi d’uscirne
“Bachelor”  ed  in  possesso  di  un  vero
passaporto per accedere ad una grande
carriera.
International
University of Monaco
Le prix de l’excellence
Qui seront, demain, les cadres et dirigeants  des  grandes  entreprises  internationales ? D’où sortent ces hommes et
femmes qui, un jour, tiendront les rênes
d’une économie de plus en plus mondialisée ? C’est de nos jours, un enjeu stratégique et vital pour les entreprises de recruter de jeunes cadres déjà adaptés aux
exigences de la prise de responsabilité et
possédant les compétences pour assurer
des fonctions de direction.
Plusieurs écoles ou universités répondent
aux besoins de cette mondialisation galopante, mais peu assurent un lien concret
entre le contenu des enseignements et la
réalité du terrain.
L’International  University  of  Monaco
est de celles-ci. De taille humaine, n’acceptant qu’un maximum de 400 étudiants
62
Monaco Imprese n° 2
pour  les  différents  cursus,  l’IUM  fait
aujourd’hui partie des meilleures écoles
du monde et des plus reconnues sur le
plan international. Seule université monégasque, elle est depuis 2000 dirigée par
Maxime A.Crener (Président and Dean).
Cet homme passionné ayant connu l’enseignement et des fonctions de dirigeant,
était la personne la mieux placée pour
nous parler de son établissement.
M.I. : Cette université semble unique
en son genre. Quelles en sont les
particularités ?
Maxime  Crener :  La  première  de  ses
particularités est de dispenser tout son
enseignement en anglais. Mais sa vraie
richesse est sa diversité culturelle. Nous
avons près de 65 nationalités représentées  (américains,  canadiens,  chinois,
scandinaves,  européens  etc…  dont  un
groupe un peu plus important de français
et surtout d’italiens) avec une vraie parité
garçons/filles. Nos étudiants doivent maîtriser l’anglais et nous exigeons au moins
trois langues vivantes. Mais en moyenne,
ils parlent tous au moins quatre langues.
M.I. : Quel est le niveau exigé pour
entrer dans l’école et quels sont les
cursus ?
Maxime Crener : Pour le cursus général
d’Ecole Supérieure de Commerce, nos
étudiants arrivent après le baccalauréat.
La demande étant importante, nous ne
prenons que des bacheliers avec mention
pour les français et équivalent pour les
étrangers. Ils seront admis après entretien
avec le directeur du programme et un certain nombres de tests. Lorsqu’ils sortent,
ils sont en possession d’un Bac + 4 (Bachelor spécialisé en commerce). Pour un
meilleur travail et une meilleure concentration, nous n’avons que des petites classes d’un maximum de 20 étudiants.
Grâce à la discipline qui est assez rigoureuse, nous ne tolérons aucune absence
injustifiée aux cours, nous sommes à 80%
de réussite aux tests MFT de sortie. En
fait, nos étudiants sont dans le 20 TOP %
de réussite au niveau mondial. Ces études
sont largement plébiscitées par les entreprises. De plus, 70% des élèves sont engagés en cours d’études et, à cours terme
100% trouvent un emploi.
Classée dans le top 100 des meilleures
écoles mondiales
M.I. : Vous offrez aussi la possibilité
d’aller plus loin dans les études.
Maxime Crener : Nous sommes effectivement accrédités MBA (Master and
business administration) et nous sommes
reconnus par “The Economist” pour être
la 75éme meilleure MBA du monde. Pour
une petite école comme la nôtre, c’est
une référence et nous en sommes très
fiers. Nous ne prenons qu’une trentaine
d’étudiants par an. Ce sont quelquefois
des actifs qui ont une expérience des affaires et qui viennent se perfectionner par
modules de trois mois (executive MBA).
Nous  proposons  également  un  Master
of science en ingénierie des finances et
un Master of science en gestion de patrimoine (family business). Ces deux cursus
très pointus et très recherchés sont ciblés
vers des jeunes qui ont déjà au moins un
bac + 4. Nous sommes très sélectifs sur
le choix de nos étudiants et n’en prenons
qu’une dizaine par an. Et, là aussi, nous
sommes pluriculturels. Après un tel parcours, ces jeunes loups peuvent toucher
jusqu’à 70 000 euros/an. A 25 ans, c’est
déjà pas mal !
M.I. : En 2006, vous avez étoffé vos
formations dans le domaine du luxe ?
Maxime Crener : En effet, le luxe n’est
plus  l’apanage  d’un  héritage  familial,
mais dépend d’énormes trusts financiers.
Donc,  pour  répondre  à  cette  nouvelle
demande, nous avons mis en place un
Master of Science en Management de
Produits et Services de Luxe. Une formation d’un an qui aborde les sujets relatifs au management, au marketing ainsi
qu’aux questions légales dans le domaine
du luxe. Une spécialisation enrichie de
quatre nouvelles options : “Présentation
de l’Industrie du Luxe”, “Introduction au
Management  des  Produits  de  Luxe”,
“Finance et Stratégie des Produits de
Luxe” et “Management des Marques de
Luxe”. Nous avons également un programme  de  doctorat.  Pour  ce  cursus,
nous  travaillons  en  collaboration  avec
l’Université de Nice.
M.I. : D’où sont issus les professeurs ?
Maxime Crener : Nous avons trente sept
professeurs à temps complet qui préparent nos étudiants à devenir des hommes
et femmes responsables tant dans la vie
citoyenne que dans leur carrière professionnelle. Ils sont tous de très haut niveau.
Ils ont les qualités universitaires dont le
doctorat pour enseigner mais bénéficient
également d’une expérience d’au moins
dix ans dans une entreprise. Eux aussi,
viennent d’un peu partout. La diversité
est également l’une des particularités de
nos enseignants.
L’université multiculturelle
monégasque va bientôt exporter ses
compétences en Italie
M.I. : Les compétences IUM
s’exportent également à l’étranger ?
Maxime Crener : Nous avons en effet des
implications à l’étranger comme nos antennes à Shangaï et à Taïwan. Mais nous
sommes actuellement en pleine négociation pour ouvrir un centre à Carmetto,
dans la province de Como. Une extension
qui nous ouvrirait le marché estudiantin
italien et nous permettrait d’envisager
plus d’échange avec ce pays voisin.
M.I. : Où hébergez-vous vos étudiants et
les combien coûtent les études ?
Maxime Crener : Nous avons un service
intégré qui se charge de trouver des logements sur la Principauté et aux alentours
suivant les budgets. Ce sont en général
des logements d’été laissés vacants pendant les périodes scolaires. N’étant absolument  pas  subventionné,  les  études
sont payantes, mais pas plus qu’un autre
établissement. Pour le cursus général, il
faut compter 7000 euros par an. En ce
qui concerne les Masters, il faut compter
14 000 euros/an, et pour les MBA, les tarifs tournent autour de 22 000 euros/ an.
Comme  pour  tout  établissement,  les
étudiants  peuvent  bénéficier  de  bourses suivant les conditions de leur pays
d’origine.
Voilà en quelques mots, une visite guidée
d’une université atypique, une école rare,
tant dans le large panel de ses cursus et
l’excellence  de  son  enseignement  que
dans  la  diversité  de  ses  étudiants  et
enseignants.  Les  étudiants  qui  ont  la
chance de pouvoir y entrer sont certains
d’en sortir “bachelor” et munis d’un véritable passeport pour une grande carrière.
Nelly Nussbaum
Monaco Imprese n° 2
63
Louis Sciolla
il genio di un Sarto che da più di 60 anni
impone a Monaco il suo stile inconfondibile
Le fait de parler directement à cet élégant
personnage, créateur d’un style, aux idées
aussi claires que la coupe parfaite de ses
habits, ne laisse certes pas indifférent, et
les raisons de son succès sont évidentes.
La distinction n’a ni âge ni mode à suivre,
remarque Louis Sciolla, car il ne peut y
avoir de compromis pour la qualité des
habits que nous proposons.
Nato a Monaco nel 1928 da genitori piemontesi, Louis Sciolla ha illustrato la sua
abilità di “haut couturier” proponendo
stile  e  eleganza  per  un  abbigliamento
maschile di alta classe.
Da quando, a 12 anni, impose in famiglia
la sua decisione di diventare sarto, probabilmente Louis Sciolla, figlio di genitori
piemontesi emigrati a Monaco, non sapeva che la sua arte lo avrebbe condotto
a diventare il tailleur d’habits e Fournisseur Breveté della Famiglia Grimaldi. E,
magari,  nemmeno  poteva  immaginare
che alcune grandi marche avrebbero adoperato il suo nome per descrivere alcuni
tagli particolari di tasche e colletti di camicie che sono oramai il “segno” tipico
della sua griffe.
Di  certo  però,  parlare  direttamente
con questo distinto signore, creatore di
stile, dalle idee tanto chiare quanto i tagli
perfetti dei suoi abiti, non lascia indifferenti e sono evidenti le ragioni del suo
successo.
“Lo stile non ha età né mode da inseguire,
sostiene  con  passione  Sciolla,”  “perché
non esistono compromessi per la qualità
degli abiti che proponiamo. Dai sarti riconosciuti per talento ai migliori artigiani,
questa è stata la mia politica di selezionatore, senza condizioni. Ancora oggi i miei
fornitori, alcuni di antica e fedele tradizione, rappresentano quanto di meglio il
mercato internazionale possa offrire. Per
ciascun articolo che confeziono, cerco la
più alta qualità dei tessuti e ogni elemento
deve rappresentare il mio stile.”
Da Louis Sciolla si percepisce che ogni
dettaglio non ha conformismo. “Cio’ che
proponiamo nella nostra boutique sono
articoli come Zilli o Brioni, con le personalizzazioni “Sciolla”, che ho voluto
e continuo a richiedere per l’uomo che
vuole vestire con eleganza. Le cuciture,
perfette e lineari, hanno sempre distinto
l’abito classico e ne risaltano i dettagli”.
I clienti scelgono di vestire Louis Sciolla
anche perché sono sicuri che ogni abito o
indumento sarà indossato alla perfezione,
con un servizio cosiddetto “mezza misura”, molto ricercato dai veri amanti del
buon gusto.
64
Monaco Imprese n° 2
Louis Sciolla
La boutique di Louis Sciolla si estende
per più di 300 metri quadrati e propone
nell’insieme tre differenti stili, classico,
sportwear e multibrands.
Da noi la classe è un’attitudine - conclude
Louis Sciolla e, a differenza di tanti, nel
nostro punto vendita non esiste la politica
degli sconti né tanto meno dei saldi perché il servizio, in quanto a qualità e stile,
ha un solo prezzo.
Louis Sciolla,
le génie d’un couturier qui,
depuis plus de 60 ans
impose son incomparable
style à Monaco
Né à Monaco en 1928 de parents piémontais, Louis Sciolla a illustré son talent de
grand  couturier  en  proposant  style  et
élégance pour l’habillement masculin de
grand luxe.
Alors qu’à douze ans, il impose à sa famille sa décision de devenir couturier,
Louis Sciolla, fils de Piémontais émigrés
à Monaco, ne savait probablement pas
que son art l’aurait conduit à devenir le
tailleur d’habits et le Fournisseur Breveté
de la Famille Grimaldi.
Peut-être qu’il n’imaginait pas aussi que
de grandes marques auraient ensuite utilisé son nom pour décrire certaines coupes
particulières de poches et de col de chemises, lesquels sont désormais le signe
caractéristique de sa griffe.
Des  couturiers  reconnus  pour  leur  talent, associés aux meilleurs artisans, telle
a  été,  sans  condition,  ma  politique  de
sélection.
Encore  aujourd’hui,  mes  fidèles  fournisseurs représentent le meilleur de ce
que le marché international peut offrir.
Pour chaque article que je confectionne,
je sélectionne la plus haute qualité des
tissus et tout élément doit exprimer mon
style.
Chez Louis Sciolla, nous percevons très
bien que chaque détail est sans conformisme. “Ce que nous proposons dans
notre boutique sont des articles de chez
Zilli ou Brioni, avec la personnalisation
Sciolla que j’exige et continue à demander, pour tout homme qui veut s’habiller
avec élégance. Les coutures, parfaites et
linéaires, ont toujours distingué un habit
classique et mis en relief les détails”.
Les  clients  choisissent  de  s’habiller
“Louis Sciolla”  parce  qu’ils  sont  sûrs
que chaque vêtement sera porté à la perfection, avec un service sur mesure, très
recherché par les amateurs d’élégance.
La  boutique  de  Louis  Sciolla  s’étend
sur plus de 300 mètres carrés et propose
trois  styles  :  classique,  sportwear  et
multibrands.
Chez  nous,  le  luxe  est  une  habitude,
conclut Louis Sciolla et, à la différence
des autres, dans notre magasin nous ne
suivons pas la politique de rabais ou de
soldes car le service, en tant que qualité
et style, n’a qu’un seul prix.
Monaco Imprese n° 2
65
In occasione del
compleanno della
Presidente, Signora
Fernanda Casiraghi,
l’AIIM ha voluto
renderle omaggio,
donandole uno smalto
su rame raffigurante il
suo panfilo, ad opera
dell’artista mentonese
Michel Blanc (nella
foto).
A l’occasion de
l’anniversaire de la
Présidente, Madame
Fernanda Casiraghi,
l’AIIM a voulu lui
rendre hommage en
lui offrant un émail sur
cuivre représentant son
yacht, créé par l’artiste
mentonais Michel Blanc
(photo).
66
Monaco Imprese n° 2
Scripta Manent
Incontriamo Liana Marabini a Monaco,
nella sua libreria, Scripta Manent (nome
rivelatore che, tradotto dal latino, significa “ciò che è scritto rimane”) : oasi di
pace, luce soffusa, profumo di pergamene secolari.
A Monaco, paese in cui lei, italiana, ha
scelto di vivere (“E’ un Paese che amo
immensamente, un modello di Stato perfetto”, ci dice Liana). Scaffali pieni di
meravigliosi libri.
E ancora : piante verdi, mobili antichi,
oggetti d’arte, il ritratto del Principe Alberto II (“E’ un sovrano molto amato qui
nel  Principato…”)  :  la  libreria  Scripta
Manent è questo. Liana Marabini è uno
storico dell’arte, specializzata in arte culinaria antica, ma anche autore, editore e
produttore di film per la televisione. Tutto
intorno allo stesso tema : la gastronomia
dell’antichità.
Una specializzazione che le è valsa una
fama mondiale : esperta della materia,
stima (per i tribunali e per i privati) il valore dei patrimoni che includono importanti collezioni di libri antichi ; collabora
con le case d’asta e aiuta i bibliofili che
hanno la fortuna di poter realizzare delle
collezioni ; le sue conferenze sul tema
riscuotono un successo ormai acclamato.
Ci accoglie nel suo mondo, quello dei
libri da collezionismo, illustrandoci l’importanza delle opere antiche sul vivere
quotidiano in generale e sulla gastronomia in particolare.
“Le guerre e le invasioni, le vittorie e
le sconfitte, le invenzioni e le scoperte
dell’uomo sono dei momenti di passaggio che, pur influenzando o modificando
il nostro modo di vivere, sono ben definiti e facilmente narrabili.
Ma ciò che ha rappresentato veramente
la vita quotidiana della gente, quello che
mangiavano, quello che dicevano, come
decoravano le loro case e i loro giardini,
il modo di vestirsi, le norme di comportamento è più difficile da scoprire. I fatti e
le gesta legati alle vittorie e alle sconfitte
sono immortalati dai monumenti, raccontati dai menestrelli e commemorati dai
popoli quali episodi grandiosi e unici ma
la quotidianità rimane inafferrabile.
“Scripta  Manent”  ha  come  ambizione
quella di aiutare i lettori contemporanei a
comprendere meglio le azioni quotidiane
dei propri antenati. Non è certo facile ma
noi amiamo le sfide.
Gli strumento che noi utilizziamo sono
libri e manoscritti antichi. Noi aiutiamo
i collezionisti (ma anche i ricercatori e
gli storici di ogni disciplina) a scoprire
quando  una  pietanza  è  stata  inventata,
da chi, com’era servita, quali erano i vini
che l’accompagnavano così come quale
piatti e bicchieri erano utilizzati per servire questi alimenti, come si decorava la
tavola, con quali fiori e quali colori.
Ed ancora, quali viaggi furono intrapresi
per scoprire erbe e spezie, quali erano gli
abiti in voga nei secoli passati, che mobili
e che piante abbellivano la vita dei nostri
antenati…
In breve, la nostra libreria vi aiuta a comprendere meglio e ad amare gli stili di
vita dei nostri predecessori.”
Liana ci mostra poi delle edizioni talmente rare che per un attimo crediamo
di essere all’interno di un museo. E, in
effetti, la seconda edizione del “Cuisinier
français” di La Varenne non si trova di
certo dietro un angolo : esiste un esemplare qui, nella libreria Scripta Manent,
ed un altro nella Biblioteca Nazionale ;
altre due copie sono nelle mani di due
collezionisti privati. Ma lei non ci dice se
i due collezionisti prima citati cono suoi
clienti  :  apprendiamo  dunque  che  una
delle regole d’oro dei librari di libri antichi è quella di non rivelare mai il nome
dei loro clienti, i bibliofili.
“Il bibliofilo è colui che ama, ricerca e
conserva con cura e gusto libri rari e preziosi - ci spiega Liana - può infatti collezionare anche libri relativi ad una disciplina particolare come, nel nostro caso,
è la gastronomia. Cerca le edizioni rare
o originali, libri antichi, con attenzione
particolare  alla  rilegatura,  alla  qualità
della stampa, opere con dediche, annotazioni autografe di personalità conosciute,
gli ex-libris, la notorietà dell’autore, il
valore del testo, lo stato del volume, le
opere su particolari tematiche di cui sono
appassionati. E’ un amante dei libri che
è spesso fiero della sua biblioteca e delle
sue collezioni. E ne è geloso. E’ un ambiente abbastanza chiuso e difficile da
comprendere  :  riconosco  che  Roman
Polanski ha avuto il merito di … / p.68
Monaco Imprese n° 2
67
riuscire, almeno in parte, a spiegare un
po” di questo mondo nel suo film “La
nona porta’ recitato da Johnny Depp :
consiglio di vedere questa pellicola per
meglio  comprende  il  mondo  dei  bibliofili.”
Ammiriamo la lista manoscritta di Dom
Pérignon che descrive i vini conservati
nelle cantine del Re Sole (“Questa opera
non è in vendita, fa parte della mia personale collezione”, ci dice Liana) ; dei manoscritti su pergamena del XIII secolo :
ci sono delle ricette di liquori e confetture
scritte da monaci.
Guardiamo con emozione le prime edizioni delle opere di Menon (“La cuisinière
bourgeoise”), di Carême, di Massialot, di
Bartolomeo Scappi (il primo libro di cucina illustrato, 1570), di Platina (il primo
libro ci ricette stampate, 1475), di BrillatSavarin, di Parmentier o d’Escoffier. Ci
sono anche documenti degni di un museo
come una fattura di vendita relativa alle
vettovaglie  che  furono  imbarcate  sulle
caravelle di Cristoforo Colombo (1494),
la lista della cucina di Louis XIV (Versailles, 1698), il primo libro d’astrologia
gastronomica (1450), una ricetta di amaretti inviata a Marie Antoinette dal suo
pasticcere, la collezione completa dei volumi della prima guida dei ristoranti (Grimod de la Réynière), i codici di condotta
(galateo) redatto da Monsignor della Casa
e moltissime altre meraviglie…
Ma allora, per collezionare delle opere
antiche  di  gastronomia  bisogna  essere
molto ricchi?
“Ma  no…”  risponde  Liana  che  sorride divertita “Deve sapere che mi presto
volentieri ad aiutare i giovani cuochi a
iniziare la propria collezione. Ed il mio
consiglio è sempre lo stesso : bisogna
iniziare con libri di modesto valore, che
costi qualche centinaia di Euro per poi
arrivare,  poco  alla  volta  a  includere
e  potersi  permettere  opere  sempre  più
68
Monaco Imprese n° 2
importanti. Tra i nostri clienti ci sono anche alcuni tra gli chef di rinomata fama
internazionale. Queste sono persone che
hanno avuto la curiosità di comprendere
come la cucina è davvero evoluta attraverso i secoli : l’hanno capito così bene
che nel loro lavoro sono unici…”
Qualche nome ? Macché, resta un segreto, senza dubbio,…
Scripta Manent
Nous  rencontrons  Liana  Marabini  à
Monaco, dans sa librairie, Scripta Manent (nom révélateur, qui, traduit du latin,
signifie “les écritures restent”) : hâvre de
paix, lumière tamisée et parfum de parchemins séculaires. A Monaco, où elle,
Italienne, a choisi de vivre (“C’est un
pays que j’aime énormément, un modèle
d’Etat parfait”, nous dit-elle).
Des rayonnages chargés de livres merveilleux. Et encore : des plantes vertes,
des meubles anciens, des objets d’art, le
portrait du Prince Albert II (“C’est un
souvrain très aimé ici, dans la Principautée”) : tout cela est la librairie “Scripta
Manent”.
Liana Marabini est historienne de l’art,
avec une spécialisation très pointue dans
l’art culinaire ancien, mais aussi auteur,
éditeur et producteur de films pour la télévision. Toujours sur le même thème : la
gastronomie ancienne.
Une spécialisation qui lui vaut une renommée mondiale ; experte en la matière, elle donne son avis (aux tribunaux
et aux particuliers) dans la valorisation
des successions comportant des collections importantes de livres anciens ; elle
collabore avec les maisons de ventes aux
enchères et aide les bibliophiles fortunés
à constituer leurs collections ; ses conférences sur la matière enregistrent un succès qui n’est plus à démontrer.
Elle nous accueille dans son monde, celui
des livres de collection et nous explique
l’importance  des  ouvrages  anciens  de
civilisation materielle en général et de
gastronomie en particulier.
“Les guerres et les invasions, les victoires et les défaites, les inventions et les découvertes de l’homme, sont des moments
passagers, qui bien qu’ils aient influencé
ou modifié notre façon de vivre, sont facilement racontables et bien définis.
Mais ce qui a vraiment constitué la vie
de tous les jours des gens, ce qu’ils mangeaient, ce qu’ils disaient, comment ils
décoraient leurs maisons et leurs jardins,
comment ils s’habillaient, quelles étaient
leurs règles de comportement, c’est plus
difficile à découvrir.
Les faits et les gestes liés aux victoires
et aux défaites sont représentés sur les
monuments, chantés par les troubadours
et commémorés par les peuples, en tant
qu’épisodes majeurs et uniques mais ce
qu’on faisait tous les jours pour vivre
reste insaisissable.
“Scripta Manent” a pour ambition d’aider
nos contemporains à mieux comprendre
le quotidien de leurs ancêtres. Ce n’est
pas facile, mais nous aimons les défis.
Les instruments que nous utilisons sons
les livres et les manuscrits anciens. Nous
aidons les collectionneurs (mais aussi les
chercheurs et les historiens en tout genre)
à découvrir quand un plat a été inventé,
par  qui,  comment  il  était  servi,  quels
étaient  les  vins  qui  l’accompagnaient,
mais aussi quels assiettes et verres étaient
utilisés pour ces nourritures, comment on
décorait la table, avec quelles fleurs et
quelles couleurs.
Et  encore,  quels  voyages  ont  été  entrepris  pour  découvrir  épices  et  végétaux, quels vêtements étaient en vogue
dans les siècles passés, quels meubles et
quelles plantes embellissaient la vie de
nos ancêtres…
Bref, notre librairie vous aide à comprendre et à aimer les styles de vie de nos prédécesseurs.”
… / p.70
Monaco Imprese n° 2
69
Elle nous montre des éditions tellement
rares, qu’on se croirait au musée. Et, en
effet, la deuxième édition du “Cuisinier
français” de La Varenne ne cour pas les
rues : il ya un exemplaire ici, à Scripta
Manent et un autre à la Bibliothèque nationale ; deux autres dans deux collections particulières. Elle ne nous dit pas si
ces deux collectionneurs sont ses clients :
nous  apprenons  qu’une  règle  d’or  des
libraires de livres anciens est de ne jamais révéler le nom de leur clients, les
bibliophiles.
“Le bibliophile est celui qui aime, recherche et conserve avec soin et goût, les livres rares, précieux”, nous explique-elle.
“Il peut collectionner des livres relatifs
à un domaine particulier, dans notre cas,
la gastronomie. Il recherche les éditions
rares  ou  originales,  les  livres  anciens,
les reliures, la qualité d’impression, les
ouvrages dédicacés, les annotations autographes de personnes célèbres, les ex-libris, la notoriété de l’auteur, la valeur du
texte, l’état du volume, les ouvrages sur
des domaines thématiques qui le passionnent. C’est un amateur de livres qui est
souvent fier de sa bibliothèque et de ses
collections. Et jaloux. C’est un monde assez fermé et difficile à comprendre : j’ac-
corde du mérite à Roman Polanski qui a
réussit, au moins en partie, d’expliquer un
peu ce monde dans son film La neuvième
porte, avec Johnny Depp : je conseille
la vision de ce film, pour commencer à
comprendre le monde des bibliophiles.”
Nous  admirons  la  liste  manuscrite  par
Dom Pérignon qui décrit les vins exitants
dans la cave du Roi Soleil (“Cette pièce
n’est pas à vendre, elle fait partie de ma
collection personnelle”, nous dit-elle) ;
des manuscrits sur parchemin du XIIIème
siècle : ce sont des recettes de liqueurs et
confitures, écrites par des moines.
Nous  regardons  avec  émotion  les  premières éditions des ouvrages de Menon
(“La cuisinière bourgeoise”), de Carême,
de Massialot, de Bartolomeo Scappi (le
premier livre de cuisine illustré, 1570),
de Platina (le premier livre de recettes
imprimé, 1475), de Brillat-Savarin, de
Parmentier ou d’Escoffier. Il y a aussi des
documents dignes d’un musée comme
une facture de vente de victuailles embarqués sur les caravelles de Cristophe
Colomb  (1494),  la  liste  de  cuisine  de
Louis XIV (Versailles, 1698), le premier
livre d’astrologie gastronomique (1450),
une recette de macarons envoyée à Marie
Antoinette par son pâtissier, la collection
complète des volumes du premier guide
des restaurants (Grimod de la Réynière),
les  règles  de  comportement  rédigées
par Monsignor della Casa et beaucoup
d’autres merveilles…
Mais alors, pour collectioner des ouvrages anciens de gastronomie il faut être
très riche ?
“Mais  non…”  elle  rit,  amusée.  “Vous
savez, j’aide beaucoup de jeunes chefs
à  commencer  une  collection.  Et  mon
conseil est toujours le même : commencer avec des livres plus modestes, qui
coûtent quelque centaines d’Euros, pour
y arriver, petit à petit, à comprendre et à
pouvoir se permettre les ouvrages plus
importants. Parmi nos clients il ya aussi
quelques uns des chefs les plus importants de la planète. Ce sont des gens qui
ont eu la curiosité de comprendre comment la cuisine a vraiment évolué à travers les siècles : ils l’ont compris et leur
travail les rend uniques…”
Leurs noms ? Secrèts, bien sur…
Librairie “Scripta Manent”
29, rue du Portier
Monte-Carlo - 98000 MONACO
Tél. 97 77 51 10
Internet : www.scriptamanent-monaco.com
E-mail : [email protected]
Wine Pier - Hôtel Welcome
Sulla strada di Cocteau
Una volta passate le mura della cittadella di Villefranche, si rimane incantati
dalla bellezza della baia. Ci si dimentica
quasi del motivo per cui si è venuti. Una
cena forse ? Sul molo, i ristoranti non
mancano ! Ma non c’è fretta…. Perché
non prendere un aperitivo , seduti comodamente in terrazza, rinfrescati da una
leggera  brezza.  Il  Wine  Pier,  a  fianco
dell’hôtel Welcome, sembra il posto ideale. Già ristorante dell’albergo, il locale ha
visto passare le più importanti star del
cinema. Ognuna di loro ha lasciato un
ricordo fotografico sui muri della sala e
della terazza. Ma è stato soprattutto Jean
Cocteau a innamorarsi del posto, e a lasciare la sua impronta. L’anima dell’artista
è sempre presente. Scavato all’interno di
una arcata del XIII secolo, il Wine Pier è
un locale tranquillo e sereno. Il bicchiere
di vino bianco è sempre accompagato da
salatini provenzali e i barmen , Thomas
e Dominique, sapranno consigliarvi con
giudizio. Al calare della notte, il Wine
Bar attende i nottambuli con champagne
di qualità. Qui il tempo passa lentamente
in compagnia di una vista sul mare blu
turchese.
70
Monaco Imprese n° 2
Wine Pier
Hôtel Welcome
Dans les pas de Cocteau
Une fois traversé la splendeur architecturale des murailles de la Citadelle de Villefranche, on se laisse pénétrer par celle,
plus naturelle, de l’une des plus belles rades du monde. On en oublierait presque
pourquoi on est venu !
Un dîner peut-être ? Les restaurants ne
manquent pas sur le quai ! Mais avant…
pourquoi ne pas se détendre et prendre un
verre paisiblement installé sur une terrasse rafraîchie par une brise légèrement
iodée.  Le  Wine  Pier,  attaché  à  l’hôtel
Welcome  semble  idéal.  Anciennement
restaurant de l’hôtel, l’endroit a vu passer
les plus grandes stars de cinéma. Chacun
d’eux à laissé sa marque sur les photos
qui habillent les murs de la salle et de la
terrasse. Mais, c’est surtout Jean Cocteau
qui, tombé amoureux du lieu, y a posé
son empreinte. L’âme de l’artiste semble
toujours hanter les lieux. Creusé dans une
voûte qui date du XIIIème siècle, le Wine
Pier est un havre cossu empreint de paix
et de sérénité. Le verre de vin blanc s’accompagne toujours d’un grignotage aux
senteurs de Provence et les barmen, Thomas et Dominique, sauront vous conseiller
judicieusement. Une fois la nuit tombée,
le Wine Pier attend le noctambule pour
finir la soirée avec un champagne de qualité. Ici, le temps s’écoule avec, comme
gourmandise, une vue majestueuse aux
dégradés de turquoise…
Nelly Nussbaum
Le Wine Pier, Hôtel Welcome,
3 quai Cerubet (bord de mer) 06230 Villefranche sur Mer.
Tel : 04.93.76.27.62
[email protected] / www.welcomehotel.com
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