la grande illusione dei contratti normali di lavoro AMOUR
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la grande illusione dei contratti normali di lavoro AMOUR
34 lettere GIORNALEdelPOPOLO VENERDÌ 18 GENNAIO 2013 + Utente e-GdP: best - Data e ora della consultazione: 18 gennaio 2013 08:45 Per un’economia utile a tutti dalla prima È il titolo di un’iniziativa federale, lanciata da un gruppo di viticoltori ginevrini attorno a Willy Cretegny circa un anno fa. Ora l’iniziativa, che vuole preservare la piazza economica svizzera, riceve sostegno da un comitato fondato da poco nella Svizzera tedesca, come si è appreso alla conferenza stampa tenutasi il 10 gennaio a Berna. I fautori dell’iniziativa chiedono un’economia che abbia cura delle risorse naturali e che tenga conto delle strutture sociali ed economiche locali. L’ordine economico deve fondamentalmente servire ai cittadini e non viceversa. La protezione della produzione locale deve assumere un’importanza maggiore della sete di guadagno delle grosse organizzazioni internazionali. L’iniziativa propone la reintroduzione di strumenti come i dazi o i contingenti d’importazione che sono stati applicati con successo già in tempi passati. Come ulteriore effetto positivo verrebbe annullato il principio Cassis de Dijon, che permette l’importazione di merce da tutti i paesi dell’UE, senza che debbano corrispondere alle norme qualitative svizzere. Le pretese dell’iniziativa sono in netto contrasto con la dottrina del libero mercato che, nonostante le esperienze negative in campo mondiale, anche in Svizzera dominano il concetto economico nazionale. Il rinomato economista austriaco Stefan Schulmeister, per esempio, spiega la crisi economica attuale con il fatto che oggi il mercato finanziario, raggirando l’economia reale, si orienti esclusivamente e unilateralmente alla competitività e alla crescita. Egli afferma che se non ha luogo un ripensamento questo sistema è destinato ad autodistruggersi. Egli propone tra l’altro un capitalismo di mercato che, almeno in parte, sia regolato dallo Stato, cosa che Keynes aveva già proposto 80 anni fa. Gli obiettivi dell’iniziativa «Per un’economia utile a tutti» (www.economie-utile-a-tous.ch) vanno nella stessa direzione: il rispetto reciproco, la libertà decisionale sulla politica economica del proprio paese, la sua cogestione attiva e un’economia i cui obiettivi si orientino ai bisogni locali della società. Sicuramente è quello che si augurano molte cittadine e cittadini svizzeri, che sottoscriveranno con piacere questa iniziativa. Il primo maggio 2013 è l’ultimo termine per la raccolta delle firme. Elisabeth Calcagnini, Buchen La grande illusione dei contratti normali di lavoro il santo del giorno PRISCA (...) alcun problema dal punto di vista della tutela dell’occupazione. L’AITI ha già ribadito che non è possibile a suo parere fissare un contratto collettivo che regoli tutta l’industria perché i rami d’attività sono molto eterogenei fra loro; ciò non esclude però che si possa promuovere una contrattazione collettiva per singoli rami d’attività o anche solo per singole aziende laddove esiste il consenso per farlo. Altro errore è quello di dire che l’avvento della libera circolazione delle persone ha sconvolto globalmente le regole. Per quanto riguarda il settore industriale ticinese possiamo ribadire che su oltre 25mila lavoratori quelli che guadagnano sino a 3mila franchi al mese sono circa 5mila e si tratta praticamente solo di lavoratori frontalieri. Siamo d’accordo che si tratta di un basso salario per un residente in Ticino, ma non per un lavoratore che vive all’estero e dispone così di un potere d’acquisto maggiore in patria. Questi lavoratori frontalieri non sono arrivati in Ticino con la libera circolazione delle persone bensì sono qui da diversi anni. Pensare pertanto, come ha fatto il Consiglio di Stato, che fissando un salario minimo di 3mila franchi vi saranno più ticinesi che andranno a lavorare nella produzione è un’illusione. I ticinesi nell’industria assumono invece prevalentemente altre funzioni. Non parliamo poi del mito del lavoro aggiunto. Si vuol far credere alla popolazione che in Ticino vi siano prevalentemente imprese a scarso valore aggiunto quando non è così. Il valore aggiunto esiste in ogni attività, non bisogna pensare che solo le imprese più tecnologicamente avanzate creino prodotti ad alto valore aggiunto. Inoltre, un’impresa è generalmente composta di numerosi reparti: senza gli operai in produzione non vi sarebbero nemmeno gli ingegneri che si occupano di ricerca e sviluppo. Certamente anche il padronato deve fare uno sforzo per rendere consapevoli i datori di lavoro non solo della necessità di rispettare le regole, bensì anche dell’importanza di gestire il mercato del lavoro resistendo alla tentazione di seguire vie di fuga che presto o tardi si ritorcerebbero contro di loro, creando oltretutto una disparità evidente fra le aziende che si comportano bene (la maggioranza comunque sia) e quelle che invece sfalsano la concorrenza ricorrendo al dumping salariale. L’AITI non difende né difenderà chi causa abusi salariali dimostrati, però non è nemmeno disposta ad assecondare la superficialità e le banalizzazioni con le quali si sta discutendo in questo Cantone da mesi a proposito del mercato del lavoro e dei livelli salariali. A proposito dei contratti normali di lavoro approvati dal Consiglio di Stato abbiamo già spiegato in numerose occasioni perché ci siamo opposti. Ma al di là di questo, la nostra impressione è che lo Stato, che da un lato è giustamente chiamato a sorvegliare il mercato del lavoro, dall’altro lato assumendo questo compito, complice certamente anche la pressione politica e pubblica contro i lavoratori frontalieri, sta quasi mettendo in difficoltà il partenariato sociale. Mi spiego con un esempio: nell’ultima riunione della Commissione Tripartita il funzionariato pubblico ha chiesto controlli in un ramo d’attività dove esiste una commissione paritetica, dove dunque le parti sociali già sorvegliano il mercato del lavoro! Che dire poi del fatto che oggi oramai basta una segnalazione di presunti abusi salariali sulla base di uno o due buste paga, poco importa se la segnalazione è supportata o meno da dati e fatti concreti, per far scattare a Bellinzona immediati controlli? Siamo davvero sicuri che questa isteria collettiva, che oramai ha preso anche le autorità di controllo, dia infine dei benefici reali per i lavoratori ? Non sarebbe invece meglio sostenere le parti sociali nel loro lavoro di confronto sulle condizioni di lavoro effettive in azienda? I recenti annunci di licenziamenti in alcune imprese sono un segnale d’allarme che ci deve preoccupare. Le difficoltà finanziarie degli stati dove esportiamo abbinate alla forza del franco svizzero mettono a rischio i posti di lavoro. Possiamo mettere tutte le regole di questo mondo per controllare il mercato del lavoro ma se poi i posti di lavoro scompaiono abbiamo fatto un esercizio inutile. Vorremmo allora sentire maggiormente dall’autorità cantonale delle risposte in merito ai progetti futuri per questo Cantone, sempre che ve ne siano. Stefano Modenini Evelina consiglia Un piatto semplice per stupire gli ospiti? Cucinate i tortelli di zucca. La nonna diceva che sono buoni come l’abbraccio della mamma. martire del I secolo La tradizione la presenta come la fondatrice di un oratorio domestico sull’Aventino ospitato nella sua casa, sul quale venne poi eretta un’antica chiesa, al cui nome è ancora legato un titolo cardinalizio. La figura di Prisca è del tutto oscura di dati storici fondati. Non così invece nella tradizione devota, che la ritenne addirittura la prima martire in ordine di data, della Chiesa occidentale. La stessa tradizione dice che sarebbe stata battezzata da San Pietro e che avrebbe subito la decapitazione poco dopo, sotto l’imperatore Claudio Tiberio. Una tradizione che però non ha nessun fondamento, né può appoggiarsi su nessun documento. Perciò, mentre non si può dubitare dell’esistenza di una Prisca, proprietaria dell’oratorio domestico sull’Aventino, non si può avallare questa tradizione, per quanto antica, riferita a una santa martire dello stesso nome. Giustamente, quindi, la sua commemorazione è stata ristretta alla sola Basilica romana che ne conserva il nome, e presso la quale Prisca viene onorata, non tanto come un santa, quanto come una generosa benefattrice. Quando cucinate il pollo aggiungete uno spicchio di mango che darà un sapore esotico al pollo. Aggiungete anche uno spruzzo di succo di limone. Stupirete gli ospiti che copieranno la ricetta. Frullato del bosco. Frullate 150 grammi di frutti di bosco con due cucchiai di zucchero e mezzo litro d’acqua. Buono d’inverno e d’estate. Al bimbo piccolo che suda molto dar da bere spesso acqua fresca e a piccoli sorsi. Anche quando ha le labbra secche e fa poca pipì. Il dermatologo mette in guardia le persone con pelle chiara, occhi chiari e capelli biondi, perché quando si espongono al sole si scottano più facilmente e sono più soggetti a eritemi e scottature. Proteggersi con prodotti adatti. Insalata di riso alla greca. Mescolate il risotto cotto al dente con formaggio feta, olive, cetrioli, cipolla, prezzemolo, yogurt, olio di oliva, sale e pepe. <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwNLcwtQAAzED4lQ8AAAA=</wm> La maschera di argilla rimuove anche le cellule morte, rinnovando la pelle e operando una pulizia molto in profondità. <wm>10CFWMMQ7DMAwDXySDomRZrccgW5Ch6O6l6Jz_T3GyZSAIHg7ctl4L7izr_l0_XQG6pLas2RlWLFu3fN0N1SDU3gpmdcIfvtCBCcblCFQ0hkIYwjrc57DrYTI2RDl-_xPLaCY6gAAAAA==</wm> I sanitari del bagno che presentano macchie sgradevoli strofinatele con succo di limone, anche le macchie più ostinate. Prima di mette in lavatrice le camicie, spennellate i colletti con schampoo che scioglierà i grassi del corpo. Le macchie di sangue copritele con un impasto di acqua e bicarbonato e lasciare agire mezz’ora. Poi togliere con una spugna. Per cucire orli e stoffe pesanti, sfregare il tessuto da cucire con del sapone duro e l’ago passerà senza difficoltà. Santi di sabato 19 gennaio Mario; Germana; Susanna; Pia; Abbondanza Per lo shampoo a secco fatto in casa si può usare la fecola di mais. Preghiera perenne: Parrocchia di S. Francesco, Locarno Per le mani ruvide versate nel palmo delle mani un cucchiaio di zucchero e sopra dell’olio per la pelle dei bambini. Sfregate energicamente le mani per qualche minuto, poi lavatele con il sapone. Mani morbidissime. Domenica: lunedì: Martedì: Mercoledì: PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI: Tel: 0041 (0) 900 55 22 02 13.30 14.00 17.00 14.00 (1.- Fr./min. IVA incl., da rete fissa) www.cinestar-lugano.ch OUR WEEKLY ORIGINAL VERSIONS le nostre versioni originali settimanali: Life of Pi E/d,f - Seven Psychopaths E/d,f - Amour F/i FIDÉLITÉ PRESENTA TOM HANKS HALLE BERRY JIM BROADBENT HUGO WEAVING JIM STURGESS SUSAN SARANDON HUGH GRANT MIGLIOR SCENEGGIATURA I nostri film DAI CREATORI DELLA TRILOGIA DI MATRIX DAL LIBRO CULTO DI DAVID MITCHELL TUTTO È CONNESSO MIGLIOR FILM STRANIERO <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwtDA3NwMAIlhJEw8AAAA=</wm> <wm>10CFWMKw6AMBAFT7TNe9t2u7CS4AiC4GsImvsrPg4xZjKZZYma8DHN6z5vQUCLOL01C1cmqxa5DKllD5CmYB4JZXW1Xy5agEf0NxFQaJ0QNlH2MtTO_A4eR4el6zhvN_OcI38AAAA=</wm> Un film di MICHAEL HANEKE AMOUR MIGLIOR COLONNA SONORA DAL 10 GENNAIO 2013 MIGLIOR FILM E MIGLIOR REGIA ascot-elite.ch APERTURA CASSA: Giovedì: 17.00 Venerdì: 16.30 Sabato: 13.30