il ramen - Aula Digitale 2.0

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il ramen - Aula Digitale 2.0
IL GIAPPONE
Il Giappone, noto anche come Impero del Sol Levante, è uno stato insulare dell'Asia
orientale. Situato nell'oceano Pacifico, si trova a est della Cina, Corea del Nord, Corea
del Sud, Russia e del Mar del Giappone. Si sviluppa nell'area compresa tra il Mare di
Ohotsk nel nord, fino al mar Cinese Orientale e Taiwan nel sud. Il Giappone è
un arcipelago composto da 6852 isole. Le quattro isole più grandi
sono: Honshū, Hokkaidō, Kyūshū e Shikoku, che da sole rappresentano circa il 97%
della superficie terrestre del Giappone. Molte isole sono montagne, alcune di origine
vulcanica; per esempio, la vetta più alta del Giappone: il Monte Fuji, è un vulcano attivo.
Con una popolazione di circa 128 milioni di abitanti, il Giappone è la decima nazione più
popolosa al mondo. La Grande Area di Tōkyō, che include Tōkyō stessa e numerose
prefetture vicine, è di fatto la più grande area metropolitana del mondo, con oltre 30
milioni di residenti.
AMBIENTE E CLIMA
Il Giappone è situato lungo il margine orientale del continente asiatico, ed è
costituito da una catena di isole che si snodano lungo un arco di monti il più
alto dei quali è il Monte Fuji (3776 m). La maggior parte di queste montagne è
di origine vulcanica; in virtù di questo fatto le isole possiedono molte sorgenti
termali e offrono panorami spettacolari, ma sono anche soggette a terremoti e
'tsunami'. Il Giappone si colloca infatti tra le regioni più sismiche del mondo.
Il Giappone è collocato in una zona temperata dell'emisfero nord e quindi il
suo clima è generalmente mite.
Il clima del Giappone generalmente temperato, a volte varia in modo sensibile
da nord a sud ed è molto simile a quello della parte centrale degli Stati Uniti.
Tuttavia le stagioni sono ancora ben definite e generalmente la primavera
presenta un clima gradevole dalla fine di marzo fino ai primi di maggio. La
stagione delle piogge che ha inizio il mese di giugno dovrebbe durare un
mese, ma generalmente arriva fino a metà luglio. Il clima caldo ed umido dura
tutta l'estate fino a settembre e generalmente, i tifoni si scatenano nei mesi di
agosto.
L'autunno che inizia verso la fine di settembre si protrae fino a metà novembre.
L'inverno comincia a metà novembre e si prolunga, a volte, fino a metà marzo
con abbondanti nevicate ovunque, comprese le zone costiere.
IL KIMONO
Il kimono è un indumento tradizionale giapponese, nonché il costume nazionale
giapponese. In origine il termine "kimono" veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito
è passato ad indicare specificamente l'abito lungo portato ancora oggi da persone di
entrambi i sessi e di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la
dinastia cinese Tang. Il kimono è una veste dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie,
con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei
polsi. Tradizionalmente, le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente
lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato furi sode. La veste è avvolta attorno al
corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro, tranne che ai funerali dove
avviene il contrario, è fissato da un'ampia cintura annodata sul retro, chiamata obi. Molti
credono che il kimono sia l'uniforme utilizzata nella pratica delle arti marziali giapponesi,
dovuto spesso all'errata credenza diffusa nei film del genere, in realtà si usa il termine
Keikogi per identificare l'abbigliamento per la pratica delle discipline marziali. Il kimono
viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi, specialmente ai
sandali geta e zori (simili alle infradito) e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita
chiamati tabi. La storia e lo sviluppo del kimono vennero pesantemente influenzati
dall'abbigliamento tradizionale cinese del popolo Han. Fu comunque nell'VIII secolo che
il costume cinese divenne popolare in Giappone. Durante il periodo Edo le maniche
iniziarono ad allungarsi, specialmente tra le donne non sposate, e la cintura obi iniziò a
diventare più larga, con vari tipi di nodi e allacciature sempre meno semplici. Da allora la
forma base del kimono maschile e femminile è rimasta essenzialmente immutata.
FESTE NAZIONALI
1 gennaio:
Shogatsu: il Capodanno rappresenta la festa religiosa più importante e celebrata in tutto
il Giappone; anche le strade vengono addobbate con decorazioni fatte con fusti di
bambù, rami di prugno, di pino e corde ornate di carta colorata.
1 febbraio:
Giorno della fondazione del Giappone.
Seconda settimana di febbraio:
Yuki Matsuri (Festival di Sapporo): la tradizionale festa della neve è uno degli eventi a
livello internazionale più conosciuto e visitato, tanto da considerarlo avvenimento da
non perdere per chi si trova in Giappone in questo periodo dell'anno; le enormi sculture
di neve e ghiaccio create da artisti non solo giapponesi, solitamente raffigurano edifici e
altri soggetti e restando illuminate, di notte, sono uno spettacolo unico.
14-15 aprile:
Bellissima sfilata di carri e di costumi del periodo Edo.
5 maggio:
Giorno dei bambini. Festività dedicata esclusivamente alle famiglie con figli maschi. La
tradizione prevede di festeggiare questo giorno collocando all’esterno della propria
abitazione una canna di bambù ornata di carpe di carta o di tessuto tante quanti sono i
figli maschi presenti nella famiglia.
7 luglio:
Tanabata Matsuri (festa delle stelle): celebrata in tutto il Giappone, si ritiene che i
desideri espressi in questa giornata vengano sempre esauditi.
24 luglio:
Gion Matsuri, a Kyoto: la festa più importante della storica capitale del Giappone, che si
celebra in ricordo della miracolosa cessazione dell'epidemia di peste che colpì la città
nell'anno 869.
Dal 13 a l6 agosto:
O-Bon: festa dei morti legata alla religione buddhista; in questa occasione inoltre si
accendono lanterne che vengono lasciate a galleggiare nei fiumi, nei laghi e in mare.
15 settembre: Giorno del rispetto per gli anziani.
23 dicembre: Anniversario dell’imperatore.
Al contrario dei paesi cattolici il Giapponese festeggia il Natale, ma ovviamente non
come festa religiosa, ma solo per il piacere di stare con gli amici.
Il Natale è perciò una festa strettamente commerciale e non è considerato giorno
festivo.
SUSHI
Il sushi è un piatto tipico della cucina giapponese a base di riso insieme ad altri
ingredienti come pesce, alghe, vegetali o uova. Il ripieno può essere crudo, cotto o
marinato e può essere servito appoggiato sul riso, arrotolato in una striscia di alga,
disposto in rotoli di riso o inserito in una piccola tasca di tofu. Stupirà molti
appassionati di sushi sapere che il loro piatto preferito della cucina giapponese in
realtà non ha origini giapponesi.
In effetti, molti elementi fondanti della cultura giapponese in realtà, hanno origini
straniere. E’ successo spessissimo: con il ramen, il tofu, il tempura, ma anche con il
buddhismo Zen o i bonsai. Tutte cose importate in Giappone da paesi esteri, ma che
col tempo sono state così modificate, adattate al gusto e allo stile giapponese da
diventare qualcosa di molto diverso da ciò da cui hanno avuto origine, tanto da poterle
ormai tranquillamente definire propriamente e originariamente nipponiche.
Le origini del sushi risalgono al quarto secolo. In varie zone del sud est asiatico era
diffuso un particolare metodo di conservazione del pesce. Esso veniva eviscerato,
salato e posto in mezzo a riso cotto. La fermentazione del riso provocava l’aumento
dell’acidità dell’ambiente in cui si trovava il pesce che poteva così durare anche vari
mesi, essere trasportato e stoccato. Al momento di consumare il pesce così
conservato, il riso però veniva eliminato. Questa tecnica di conservazione del pesce
venne introdotta in Giappone dalla Cina o dalla Corea assieme alla coltivazione del
riso tra il terzo e l’ottavo secolo e in alcune regioni è ancora in uso con il nome di
Narezushi o Funazushi a seconda della zona di produzione e del pesce utilizzato.
IL RAMEN
Il ramen è un tipico piatto giapponese a base di tagliatelle di tipo cinese di frumento
servite in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con
guarnizioni in cima come maiale affettato alghe marine secche, kamaboko, cipolla verde
e a volte mais. Praticamente ogni località del Giappone ha la propria variante di ramen.
Il ramen è di origine cinese, tuttavia non è chiaro quando esso fu introdotto in Giappone.
Fino al 1900 i ristoranti che servivano cucina cinese da Canton e Shanghai offrivano un
piatto di semplice ramen di tagliatelle (tagliate, piuttosto che tirate a mano), un po' di
guarnizioni, e un brodo insaporito con sale e ossa di maiale. Molti cinesi inoltre
conducevano chioschi mobili di cibo da strada, vendendo ramen e gnocchi di gyōza ai
lavoratori. Entro la metà del primo decennio del Novecento, questi chioschi usavano un
tipo di corno musicale per pubblicizzare la propria presenza, una pratica che alcuni
venditori mantengono tuttora con altoparlanti e registrazioni trasmesse di continuo.
All'inizio del periodo Shōwa, il ramen era diventato un piatto popolare quando si
mangiava fuori. Dopo la seconda guerra mondiale si diffuse nel mercato giapponese la
farina economica importata dagli Stati Uniti d'America. Nello stesso periodo milioni di
soldati giapponesi erano tornati dalla Cina e dall'Estremo oriente continentale. Molti di
questi rimpatriati erano diventati pratici di cucina cinese e di conseguenza aprirono
ristoranti cinesi in tutto il Giappone. Mangiare ramen, benché diffuso, era ancora
un'occasione speciale che richiedeva mangiare fuori.
ANIME GIAPPONESI
Anime, è un neologismo con cui in Giappone, a partire dalla fine degli anni settanta del
XX secolo, si indicano l'animazione ed i film d'animazione, fino ad allora chiamati dōga
eiga (film animato) o manga eiga, (film di fumetti), mentre in Occidente, viene
comunemente utilizzato per indicare le opere di animazione di produzione
giapponese. I primi anime ad arrivare in Italia sono stati alcuni lungometraggi distribuiti
nei cinema tra il 1959 ed il 1975. La diffusione degli anime con più successo in Italia si
è avuta nella seconda metà degli anni settanta, con l'importazione di serie televisive
da parte, inizialmente, della televisione di Stato. Il 13 gennaio 1976 la Rete 2 (oggi Rai
2) diede infatti il via alla messa in onda di Barbapapà, il primo cartone animato
giapponese trasmesso in Italia, seguito nel gennaio 1978 da Heidi e Atlas UFO Robot.
Heidi
L’anime Heidi, trae ispirazione dal famoso romanzo scritto da Johanna Spyri,
pubblicato nel 1880 e ambientato fra la Svizzera e la Germania intorno alla fine
dell'Ottocento. È stato utilizzato come spunto per numerosi film e cartoni
animati ed ha avuto molto successo, specialmente tra i bambini.
La storia racconta di come Heidi, una bambina di cinque anni orfana, venga
allevata con profondo amore dal nonno sulle montagne svizzere, vicino
a Maienfeld, dove la principale occupazione è portare al pascolo le capre,
assieme al suo amico Peter. A otto anni, invece, quando la sua unica zia la
porta a Francoforte, inizierà a imparare non solo a leggere e scrivere, ma anche
a confrontarsi con altre persone, in particolare con Clara, una bambina costretta
a stare sulla sedia a rotelle, fin dalla sua nascita.
Nel romanzo della Spyri si presenta decisamente forte il contrasto tra l'immota
campagna montana e l'operosa città industriale, contrasto che, pur descritto
attraverso gli occhi di una bambina del tutto particolare, non manca di
verosimiglianza: la montagna è sì decisamente bella, ma anche terribile; viene
inoltre descritto il lavoro minorile e la piaga dell'analfabetismo.
Holly e Benji, due fuoriclasse
Holly e Benji, due fuoriclasse è il nome dell'anime calcistico televisivo.
Prodotto e realizzato nel 1983 dalla Tsuchida Production, si compone di 128
episodi. In Italia, l'anime appare nel luglio 1986. Esso riscosse molto successo ed è
proprio per sfruttare questo successo che Mediaset, quando decise di mandare in
onda un altro anime sul calcio (Palla al centro per Rudy), decise di creare dei
legami (inesistenti nella versione originale) tra Holly e Benji e Palla al centro per
Rudy in modo da far aumentare l'audience del nuovo cartone. Per esempio nel
primo episodio della serie si diceva che Rudy proveniva dalla Saint Francis, la
squadra del portiere Benji Price. La serie andò in onda in prima visione su Italia 1
dal 1986. Esistono delle differenze tra il manga e l’anime di Holly e Benji: rispetto
alla storia del manga, nell’anime, sono state aggiunte parti nuove come ad esempio
la parte del torneo di Parigi, sognata da Holly mentre era ricoverato in ospedale.
Holly ricorda, in sogno, che al termine del torneo delle elementari lui e i suoi
amici/rivali erano stati convocati nella nazionale juniores per giocare i mondiali di
Parigi. In queste puntate Holly e co. affrontarono avversarie fortissime come
l'Inghilterra ai quarti e la Francia in semifinale, riuscendo però a batterle
raggiungendo la finale dove affrontò la Germania. La Germania si portò in
vantaggio di due reti ma il Giappone grazie alla sua grandissima determinazione
riuscì a pareggiare. E proprio sul gol del 2-2 che si conclude il sogno di Holly.
Jeeg robot d’acciaio
Jeeg robot d'acciaio, è un manga giapponese a tematica mecha,
pubblicato per la prima volta su una rivista
dalla Kodansha nell'aprile del 1975. Go Nagai si occupò del
soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. La storia tratta del
risveglio dal sonno millenario dell'antico popolo Yamatai,
governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e
Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg.
Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime di 46 episodi,
prodotta dalla Toei Animation sempre nel 1975. La serie è stata
trasmessa per la prima volta in Italia nel 1979, dove ha riscosso
un notevole successo, paragonabile solo a quello di altre serie del
genere, come UFO Robot Goldrake e le serie di Mazinga. Nel
2007 è uscito in Giappone l'anime Kotetsushin Jeeg che riprende
la trama del manga di Nagai e che vede un nuovo protagonista,
insieme a diversi personaggi storici.
Pokémon è un media franchise giapponese di proprietà della The Pokémon Company e
creato nel 1996 da Satoshi Tajiri. Esso è incentrato su delle creature immaginarie
chiamate "Pokémon", che gli umani possono catturare, allenare e far combattere per
divertimento. Il franchise nasce come coppia di videogiochi sviluppati da Game Freak e
pubblicati da Nintendo per la console portatile Game Boy. L'enorme successo ottenuto
in tutto il mondo ha portato alla creazione di ulteriori videogiochi, anime, film, manga, un
gioco di carte collezionabili, libri e innumerevoli gadget e giocattoli.
Il nome è una parola macedonia originata dalla coppia di parole Pocket Monster. La
contrazione, inizialmente dovuta alle ridotte dimensioni dello schermo del Game Boy,
sarebbe dovuta essere "Pockemon", come visibile sia nell'anime che nel gioco di carte
collezionabili, formata dalla contrazione della grafia corretta «Pocket Monster». Tuttavia
si preferì rimuovere la «c», sia per evitare confusione che per ragioni commerciali legate
all'esistenza di Monster in my pocket, una catena di franchising affiliata alla ditta
statunitense Mattel. I vari videogiochi che li vedono protagonisti hanno venduto, al 2014,
oltre 260 milioni di copie, rendendo Pokémon il secondo franchise videoludico per
volume di vendite dopo Super Mario. Secondo stime della The Pokémon Company
aggiornate al 2013 e riportate dalla rivista giapponese Famitsū, il franchise ha generato
introiti per 4000 miliardi di yen, di cui 1800 in Giappone e 2200 all'estero. Al 2016
l'azienda dichiara oltre 275 milioni di videogiochi venduti in tutto il mondo.