IL sistema pensionistico (1° parte)
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IL sistema pensionistico (1° parte)
Corso di Scienza delle finanze Lezione 4 IL sistema pensionistico (1° parte) Il sistema pensionistico Definizioni Le ragioni dell’intervento pubblico Confronto fra sistemi pensionistici a) rendimento b) effetti sul risparmio c) equità d) ripartizione del generazioni rischio fra Il sistema italiano Equilibrio macroeconomico e finanziario Definizione Il sistema pensionistico è un meccanismo che trasferisce risorse correntemente prodotte dalla popolazione attiva a favore di a) chi ha cessato di lavorare per vecchiaia b) chi ha cessato di lavorare per anzianità contributiva c) chi non ha mai partecipato alla forza lavoro ma era legato da rapporti familiari con un lavoratore deceduto d) chi non ha mai contribuito ma è sprovvisto di qualsiasi forma di reddito Funzioni del sistema pensionistico a) assicurativa (income smoothing) L’individuo rinuncia a parte delle sue risorse quando attivo per vedersi riconosciuto un certo livello di consumo quando non potrà più lavorare b) previdenziale garantire all’individuo al termine dell’attività lavorativa il mantenimento del tenore di vita raggiunto (supposto abbia adeguatamente contribuito al finanziamento del sistema) c) assistenziale garantire a tutti i cittadini un reddito minimo adeguato per un’esistenza dignitosa •la funzione assicurativa associa strettamente il trattamento pensionistico ai contributi versati; •la funzione previdenziale, collegando le pensioni ai redditi percepiti (generalmente) nell'ultima fase lavorativa, implica, come vedremo, una preferenza per le carriere caratterizzate da una crescita salariale rapida; •La funzione assistenziale richiede una dissociazione tra contributi versati e pensioni percepite in modo da favorire i redditi bassi. Realizzazione delle funzioni del sistema pensionistico in assenza di intervento pubblico Funzioni assicurativa e previdenziale attraverso a) il risparmio privato, investendo sul mercato dei capitali o sottoscrivendo delle polizze assicurative b) trasferimenti intrafamigliari Funzione assistenziale delegata al volontariato (ad es., alle organizzazioni religiose) Con la rivoluzione industriale e il dissolvimento della famiglia patriarcale si e' andati verso un sistema assicurativo che (nel caso) era finanziato dai contributi dei lavoratori e dei datori di lavoro. I contributi versati venivano generalmente investiti nel mercato immobiliare o dei titoli di stato, ma frequentemente non garantivano rendimenti certi. Negli ultimi decenni del XIX secolo, la Germania di Bismarck inizio' a mettere le basi del primo e più sviluppato sistema di previdenza sociale. La caratteristica essenziale dell'intervento pubblico moderno in previdenza e', a partire da quella prima versione di previdenza sociale, l'obbligatorietà dell'assicurazione pensionistica. Nel dopoguerra si e' quindi affermata una garanzia di rendimento dei contributi versati, legando le prestazioni erogate ai salari di mercato e indicizzando le prestazioni all'evoluzione dei prezzi. Ma perché l’intervento pubblico?! Ragioni dell’intervento pubblico 1) Realizzazione assistenziale della funzione 2) Fallimenti dei mercati dei capitali ♦ Limitato sviluppo dei mercati dei capitali; ♦ Asimmetrie informative (tra investitori e intermediari finanziari) sul rischio degli investimenti: 3) Fallimenti dei mercati assicurativi Le assicurazioni private non possono garantire copertura con rischi non indipendenti. es.: nel caso di inflazione l'indicizzazione e' generalmente garantita dall’operatore pubblico mentre gli enti di previdenza privati garantiscono solo il valore nominale delle prestazioni; 4) Assicurazione come bene meritorio ♦ la collettività può ritenere miope chi non costituisce delle risorse per la vecchiaia; previdenza e vecchiaia possono quindi esser viste come beni di merito (la società sovrappone / impone le proprie preferenze a quelle del consumatore). Sistemi Pensionistici Classificazione Finanziamento delle prestazioni Il finanziamento del sistema pensionistico avviene mediante il versamento di contributi sociali versati dalla popolazione attiva. I contributi sociali comprendono tutti i versamenti che le persone assicurate e i loro datori di lavoro destinano agli organismi che erogano le prestazioni pensionistiche. In presenza di uno squilibrio tra entrate contributive e uscite pensionistiche lo stato può intervenire, direttamente o attraverso trasferimenti agli enti di previdenza, facendo ricorso alla fiscalità generale. Ripartizione Le prestazioni sono finanziate tramite i contributi della popolazione attiva - E’ un principio etico di solidarietà tra generazioni In un sistema a ripartizione il gettito contributivo (somma dei contributi sociali versati) e' destinato al finanziamento delle prestazioni erogate nello stesso periodo; - L'erogazione individuale e' determinata sulla base di criteri specifici; - In un sistema a ripartizione non si ha esigenza di accumulare riserve per il pagamento delle pensioni: il gettito contributivo di un anno (a carico delle generazioni attive) e' destinato al finanziamento delle pensioni (erogate alle coorti che hanno cessato di produrre reddito); Capitalizzazione Le prestazioni sono finanziate attraverso i fondi accantonati dal lavoratore durante gli anni di attività - In un sistema a capitalizzazione i contributi che ogni lavoratore versa nel periodo di attività sono investiti sul mercato dei capitali. - Nel periodo di pensionamento la pensione percepita dallo stesso lavoratore sarà pari ai contributi versati aumentati del rendimento ottenuto dal loro impiego, distribuiti per il periodo di vita attesa. - In un sistema a capitalizzazione si ha accumulazione di riserve per il periodo che, per ogni individuo, incorre tra il versamento dei contributi e il pagamento della pensione. Determinazione delle prestazioni Ripartizione Sistema retributivo La pensione annuale è pari ad una certa percentuale della retribuzione pensionabile moltiplicata per il numero di anni di contribuzione P = β ⋅ Rp ⋅ L P = ammontare della pensione liquidata; β = coefficiente di rendimento di un anno di contribuzione; Rp = retribuzione pensionabile; L = numero di anni di contribuzione (durata della vita lavorativa); es.: Rp = l'ultima remunerazione (RL) Rp = media delle retribuzioni indicizzate di tutta la vita Il tasso di sostituzione (definito come il rapporto tra la pensione e l'ultima retribuzione percepita) e' pari a: PR L =βL ovvero: pensione/ultima retribuzione = coefficiente di rendimento x il numero di anni di contribuzione. Infine: Un sistema a ripartizione dove la retribuzione pensionabile è uguale all’ultima retribuzione, consente di realizzare pienamente la funzione previdenziale. Determinazione delle prestazioni Ripartizione Sistema contributivo La pensione annuale è determinata moltiplicando il montante contributivo (tramite la capitalizzazione, ad un tasso di rendimento, r, convenzionalmente fissato, dei contributi versati da un lavoratore) per un coefficiente. δ = aliquota contributiva m = tasso di crescita salariale r = parametro di rivalutazione L MC =∑ δR1 (1 + m) j =1 quindi P = MC ×a(L) j −1 (1 + r ) L− j Determinazione delle prestazioni Capitalizzazione La pensione annuale è determinata eguagliando il montante dei contributi versati nel corso della vita retributiva al valore attuale delle pensioni future (VA(P)) che si prevede di erogare, data la speranza di vita. Il calcolo delle pensionistiche in un capitalizzazione e' analogo un sistema a ripartizione metodo contributivo. prestazioni sistema a al calcolo in basato sul La differenza sostanziale riguarda il fatto che nel 1°caso i contributi sono investiti sul mercato dei capitali. Il montante contributivo e' cosi' determinato sulla base del rendimento, r, effettivamente ottenuto sul mercato. (rz= il tasso di sconto utilizzato per calcolare, nell'anno del pensionamento, il valore attuale delle pensioni future; e(L) = speranza di vita all'anno L (anno del pensionamento)) MC = VA(P) quindi MC=P x α(L) , P = MC = MC x a(L) α(L) dove a(L)= 1 (=coeff. di trasformazione) α(L) NB: quando rz = 0, il valore attuale delle P x e(L) pensioni e' pari a Il tasso di rendimento Ripartizione vs. Capitalizzazione Ripartizione una quota, α, del monte salari è destinata al pagamento delle pensioni nello stesso periodo l'occupazione cresce ad un tasso n e la produttività individuale (e con lei il salario individuale), al tasso m Equilibrio Pt = α Wt Pt +1 = α Wt +1 = α Wt (1 + n)(1 + m) Rendimento (implicito) Pt +1 = 1 + n + m + nm α Wt Il rendimento implicito è (circa) pari alla somma tra tasso di crescita dell'occupazione e dei salari Capitalizzazione Equilibrio Pt +1 = αWt (1 + r ) Il rendimento è maggiore, uguale o inferiore rispetto al rendimento in un sistema a ripartizione quando il tasso di interesse, r, e' (rispettivamente) maggiore, uguale o minore della somma dei tassi di crescita dell'occupazione e dei salari, n + m (circa) Il tasso di rendimento Retributivo vs. Contributivo Tasso rendimento interno, i MC(i)=VAP(i) Osservazione 1 Per particolari valori dei parametri il metodo retributivo può determinare pensioni eguali al sistema contributivo (a parità di contribuzione). Osservazione 2 Il metodo contributivo garantisce sempre l’eguaglianza dei tassi di rendimento interni fra contribuenti – pensionati. P dipende esclusivamente dai contributi versati e dal tasso di rivalutazione; i livelli retributivi o la loro dinamica temporale non incidono. Osservazione 3 Il sistema retributivo non garantisce in generale l’eguaglianza dei tassi di rendimento interno. Osservazione 4 I sistemi retributivi favoriscono le carriere dinamiche. Tanto minore è il periodo su cui si calcola la retribuzione pensionabile tanto maggiore sarà la differenza dei TRI a favore delle carriere dinamiche. EQUITA’ Un sistema pensionistico può realizzare diversi concetti di equità Equità attuariale: realizzata quando a tutte le storie contributive e pensionistiche individuali è garantito lo stesso tasso di rendimento interno (= tasso che eguaglia in un dato istante di tempo il VA dei contributi versati al VA del flusso di pensioni). Equità previdenziale: realizzata quando a tutti gli individui, a parità di durata della vita lavorativa, viene garantito lo stesso tasso di sostituzione (= Pensione/Ultima retribuzione). Equità assistenziale: realizzata quando tutti i cittadini possono raggiungere un livello di reddito minimo. Esempio TRI - metodo retributivo Aliquota contributiva 15% (% della retribuzione versata come contributi) Coefficiente di rendimento 0,16 (= β) P1: Retribuzione pensionabile = ultima retribuzione P2: Retribuzione pensionabile = media retribuzioni R1 A B C R2 R3 R4 R5 P1 60 80 100 120 140 112 100 100 100 100 100 80 20 40 60 80 100 80 P2 TRI1 TRI2 80 15,8% 2,5% 80 2,2% 2,2% 48 25,7% 2,8%