OperazioneMargonara orasbarcailgruppoDeFeo

SERIE D COL VADO
PRIMA: SPAREGGIO
savona
Oggi il calcio
alla resa dei conti
REBAGLIATI e SIRIANI >> 43
DOMENICA 6 MAGGIO 2007
NUOVI IMPRENDITORI PER LA TORRE DI FUKSAS
L’APPELLO
Operazione Margonara
ora sbarca il gruppo De Feo
Migliaia di dipendenti in tutto il mondo e un fatturato di 230 milioni
Uno dei volantini sulle auto
IL FENOMENO
L’amore
diventa
pubblico
Striscioni, scritte con la
vernice spray, volantini. Vie
e piazze savonesi si stanno
riempiendo di dichiarazioni
d’amore davvero speciali
CANCELLI e GERVINO >> 19
Schiesaro e Fazio al Campus
UNIVERSITÀ
Schiesaro:
«Il Campus
nuovo traino
per la città»
Per Alessandro Schiesaro,
presidente della Spes, il
momento di sviluppo è
storico. «E adesso un
masterplan per Legino»
SERVIZIO >> 18
ESORCISMO
«Savona
deve lottare
contro
il demonio»
Teatro Don Bosco gremito
per il talk show con don
Achille Tronconi, esorcista
della diocesi. «La battaglia
con Satana non è finita»
ROMANATO>>25
CONL’OPERAZIONEdellaMargo­
nara sbarca a Savona uno dei più im­
portanti imprenditori italiani. Si
tratta del campano Paolo De Feo,
membro del board della Banca d’Italia
e leader del gruppo napoletano Ipm,
con ramificazioni in tutto il mondo e
una holding insediata a Milano, dove
ha lo studio anche il commercialista
Gianfranco Matti, neo amministra­
tore delegato della Porticciolo srl, la
società tra il gruppo Gambardella e il
gruppo Spada che dovrà realizzare il
porto e la torre di Fuksas.
Dalpuntodivistadellequotesociali,
nella compagine della Porticciolo srl
non ècambiatonulla(iduesocihanno
fra l’altro il diritto di prelazione l’uno
sull’altro), come ha spiegato ieri il
neoadGianfrancoMattialSecoloXIX,
nella sua prima intervista pubblica. La
novitàclamorosaèperòlapartnership
strettatralaholdingchefacapoallafa­
miglia De Feo ed il gruppo francese
Jean Spada, la sede a Nizza, socio pari­
tetico dell’operazione alla Margonara
insieme alla Omnia di Gambardella.
Gli accordi stipulati tra i due gruppi
porteranno i De Feo a Savona ed
hanno una gittata ancora più ampia
perché coinvolgono i due gruppi (De
Feo e Spada, appunto) in numerose
operazioni congiunte sui porti e le in­
frastruttureturisticheintuttoilMedi­
terraneo. In questo modo, anche
l’operazione alla Margonara va ad in­
serirsi in un quadro più ampio. De Feo
e i suoi emissari sono già stati a Savona
alcuni mesi fa, quando la trattativa tra
i due gruppi ha preso corpo.
I movimenti intorno all’operazione
della Margonara, tuttavia, potrebbero
non essere finiti. Voci sempre più insi­
stenti, infatti, parlano di un forte inte­
ressamento di Mondo Marine dei fra­
telli Elio e Ferruccio Stroppiana. Si
tratta di trattative che, in questo caso,
non hanno ancora avuto uno sbocco
certo, ma ­ come per l’arrivo di De Feo
­ vanno nella direzione di un forte raf­
forzamento tecnico, finanziario ed
imprenditoriale
dell’operazione.
Tutti motivi per i quali, negli ambienti
politici, istituzionali e imprenditoriali
savonesi, queste ultime novità sono
viste con grande favore.
Paolo De Feo, come detto, è uno dei
13membridelboarddellaBancad’Ita­
lia, o per meglio dire del suo Consiglio
superiore, al quale spetta, tra il resto,
la scelta del presidente, del direttore e
del vicedirettore della banca centrale
italiana. Un ruolo delicatissimo che dà
l’idea della solidità dell’imprenditore
e del suo gruppo. Nato a Mirabella
Eclano, nell’avellinese, nel 1942, ha
preso nel 1963 la guida della Ipm, In­
dustria politecnica meridionale spa,,
fondatadalpadreRemonel1958.E’ri­
tenuto dagli osservatori economici il
fautore, insieme ai due fratelli Carlo e
Marco, di un piccolo miracolo che ha
pochi uguali nell’economia meridio­
nale. Il gruppo ­ ramificato in Italia,
Europa e persino in Africa ­ ha scalato
P
il settore delle information and com­
munication techonologies, arrivando
ad avere migliaia di dipendenti. L’atti­
vità è stata poi diversificata anche nei
settorideivinidipregio,nell’editoriae
nelle infrastrutture turistiche. Se­
condoalcunisitieconomici,nel2001il
gruppo ha fatturato 230 milioni di
euro (il 60% nell’export). De Feo è
stato, tra il resto, presidente della
Confindustria campana e compo­
nente della giunta nazionale di Con­
findustria, consigliere del grande tea­
tro napoletano San Paolo e reggente
censore della Banca d’Italia. Un curri­
culum impressionante, nel quale gli è
addebitata anche una inimicizia sto­
rica con il conterraneo Antonio
D’Amato (già presidente di Confindu­
stria) e la fama di imprenditore vicino
al centrosinistra.
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il Filmstudio
Felice Rossello, autore
televisivo, interviene
sulla crisi della storica
sala cinematografica
cittadina
SINO all’aprile del
2006 sono stato presi­
dente del Nuovo Film­
studio. Dall’aprile del 2006 ho fatto
parte del nuovo direttivo con la ca­
rica di vice presidente. Da un mese
circa ho dato le dimissioni per dis­
sidi sulla gestione della nuova diri­
genza, dimissioni a cui, con grande
maleducazione, per non dire con
disprezzo degli elementari principi
democratici, non ho ricevuto rispo­
sta.Laletteracheierimiamoglieha
ricevuto dal Consiglio Direttivo in
cui si dice che il Nuovo Filmstudio
non ha appoggi pubblici e che i film
d’essai sono in crisi per cui la sala si
trova in crisi economica per i costi
di gestione, se nella prima parte è
vera nella seconda nasconde un
fatto: dalle entrare del Filmstudio
ci traggono danari (pochi) troppe
persone. Non è che la rinuncia alla
sua piccola prebenda da parte di
qualche consigliere risolverebbe i
costi di gestione della sala, ma un
piccolo contributo lo darebbe. D’
altra parte da anni si sapeva che il
cinema d’essai è in crisi, meglio non
è in crisi, ha ormai limitato a una
presenza minima, ma costante, il
suo pubblico. L’ha fidelizzato.
Come incrementarlo? Questo è il
grande problema delle sale di essai,
ma non del Filmstudio che già dai
tempi di Mirko Bottero differen­
ziava l’offerta sia di film che di ma­
nifestazioni. D’altra parte proprio
ladifferenziazioneel’autofinanzia­
mento con sponsor era il progetto
che ci eravamo proposti. Abbiamo
invitato di quando in quando star
che potessero dare ai savonesi l’oc­
casione di incontrare ”gente da
prima pagina” e mettessero il Film­
studio sulle prima pagine delle cro­
nache locali. Si erano anche iniziate
collaborazioni con le Istituzioni
(leggi Spes e Scienze della Comuni­
cazione) per la costituzione di una
mediateca da aprirsi contempora­
neamente alla biblioteca del cam­
pus e nella sede del Nuovo Filmstu­
dio ed altre cose erano in pro­
gramma. Queste collaborazioni
sono state disattese dai nuovi diri­
genti.Con le forze presenti al
Nuovo Filmstudio si potrebbero
fare grandi cose, ma non si fanno,
perché?Le istituzioni pubbliche
non hanno più la funzione di aprire
i cordoni delle borse soltanto, sap­
piamo bene che possono elargire
poco denaro, ma possono diventare
invece sponsor o garanti presso pri­
vati. A costo di imitare il grande
Pertini, scusate l’immodestia, in­
vito i giovani a dire la loro e a pro­
porre idee per la gestione della sala,
facendo tabula rasa di tutto e pen­
sando che quella potrebbe essere
ancheunasalacinematografica,ma
non soprattutto una sala cinemato­
grafica.
n
>> LA NOVITÀ
••• È STATA ultimata la nuova ban­
china di lungomare Matteotti (da­
vanti alla Capitaneria) che ospiterà
il Consorzio artigiano degli opera­
tori nautici che vanta nove soci: cin­
que imprese artigiane e quattro
cantieri navali (Navalmeccanica,
Sparano, Nova e Nautica Savonese).
Entro il mese di giugno il piazzale di
questa banchina lunga circa 180
metri dovrebbe essere consegnato
al Consorzio che potrà cominciare la
costruzione dei capannoni. Se tutto
fila liscio entro l’estate 2008 in que­
st’area inizierà l’operatività delle re­
altà nautiche confluite nel Consor­
zio. Si stima ci lavorerà un numero
oscillante tra le 50 e le 70 persone.
17
Ogni impresa avrà a disposizione un
capannone con altezza 12 metri e
ampiezza di circa 560 metri qua­
drati. Gli spazi maggiori ovviamente
saranno destinati ai quattro cantieri
navali che necessitano di aree per la
costruzione, riparazione e rimes­
saggio di imbarcazioni. I quattro
cantieri, peraltro, nella nuova ban­
china troveranno dimensioni uguali
o persino inferiori a quelle che già
oggi possiedono nei rispettivi siti.
Dove sono oggi, però, per un mo­
tivo o per l'altro devono sloggiare:
in particolare Navalmeccanica e
Sparano che si trovano all’interno di
aree portuali che l’Autorità portuale
vuole sfruttare diversamente. E lo
stesso la Nautica Savonese che si
trova nella zona della Margonara
dove sorgerà il porto di Fuksas.
Dietro tutti questi traslochi, così, ci
sono trattative con l’Authority per
concordare l’aspetto economico del
cambiamento. «Al di la di tutto spe­
riamo di insediarci più velocemente
possibile» dice Roberto Macario
della “Nova”. Dal punto di vista
della suddivisione della nuova ban­
china, tra l’altro, lo stesso Consorzio
ha fatto notare a più riprese che gli
spazi destinati ai suoi soci sono via
via diminuiti dalla nascita del pro­
getto ad oggi per far posto al co­
losso vicino “Mondo Marine” che si
è allargato.
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