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SEZIONE 2 ESAME CLINICO SISTEMATICO Graham Devereux Graham Douglas Apparato respiratorio ESAME DELL’APPARATO RESPIRATORIO 148 Anamnesi 155 Anatomia 149 Esame obiettivo 158 Sintomi e definizioni 149 Tosse 149 Disfonia (raucedine) 150 Respiro sibilante (“wheeze”) 150 Stridore 151 Stertore respiratorio 151 Espettorato 151 Emottisi 152 Dispnea 152 Dolore toracico 153 Pattern respiratorio 154 Sintesi finale 167 7 Esami e indagini diagnostiche 167 147 147-176-capitolo-7.indd 147 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO ESAME DELL’APPARATO RESPIRATORIO 148 147-176-capitolo-7.indd 148 25/07/14 10.54 Sintomi e definizioni ANATOMIA L’apparato respiratorio è costituito da vie aeree superiori, ovvero naso, bocca, orofaringe e laringe, e da vie aeree inferiori, ossia trachea e polmoni. Il polmone sinistro contribuisce per il 45% della superficie totale disponibile per lo scambio gassoso, in quanto il cuore ingombra principalmente l’emisistema sinistro del torace. Il polmone destro è suddiviso in tre lobi (superiore, medio e inferiore), mentre quello sinistro in due (superiore e inferiore) (Fig. 7.1). Le vie aeree (bronchi) veicolano l’aria agli alveoli nel corso dell’inspirazione, mentre durante l’espirazione eliminano i gas di scarto, principalmente anidride carbonica, al di fuori del corpo. La struttura funzionale elementare deputata allo scambio gassoso è l’acino, con bronchioli ramificati che portano ai grappoli di alveoli (Fig. 7.2). Gli alveoli sono piccole sacche contenenti aria, rivestite di cellule epiteliali appiattite (pneumociti di I tipo) e avvolte da una fitta rete di capillari nella quale si completa lo scambio gassoso. Gli alveoli e i capillari hanno pareti estremamente sottili e instaurano un contatto molto prossimo configurando la membrana alveolo-capillare; anidride carbonica e ossigeno diffondono efficientemente attraverso questa struttura. In ciascun polmone sono presenti all’incirca 300 milioni di alveoli, con un’area superficiale totale di 40-80 m2 disponibile per lo scambio gassoso. La circolazione sanguigna nel polmone è duplice: la prima, detta circolazione bronchiale, ha funzione trofica per l’albero tracheo-bronchiale, in quanto veicola sangue ossigenato e nutrimenti con le arterie bronchiali, che derivano dall’aorta. La seconda, detta circolazione polmonare, è deputata allo scambio gassoso, in quanto veicola il sangue deossigenato (venoso) verso i capillari che avvolgono gli alveoli con le arterie polmonari. SINTOMI E DEFINIZIONI Tosse Con il termine tosse si indica il suono caratteristico prodotto da un un atto espiratorio violento contro una glottide inizialmente chiusa. Per tosse acuta si intende una condizione della durata inferiore a 3 settimane; per tosse cronica si intende una condizione che perdura più di 8 settimane. La causa più comune di tosse acuta è l’infezione virale del tratto respiratorio superiore. La tosse acuta è solitamente una manifestazione benigna che si risolve spontaneamente in poco tempo, ma che può anche accompagnarsi a condizioni più gravi (Box 7.1). Quando una tosse cronica si manifesta in un paziente 7.1 Sintomi preoccupanti associati a tosse s %MOTTISI s $ISPNEARESPIRATORIA s &EBBRE s $OLORETORACICO s 0ERDITADIPESO 147-176-capitolo-7.indd 149 1 Segni di riferimento topografico della pleura 2 Segni di riferimento 1 Segni di riferimento topografico dei polmoni 1 Segni di riferimento topografico della pleura della pleura 2 topografico Segni di riferimento 2 Segni di riferimento topografico dei polmoni topografico dei polmoni 3 4 5 63 34 45 56 6 Incisura cardiaca Scissura obliqua Scissura orizzontale Incisura cardiaca Trachea Incisura Scissuracardiaca obliqua Scissura obliqua orizzontale Scissura Trachea orizzontale Trachea 7 Lobo superiore destro Lobo superiore Lobo superiore destro Lobo medio destro Lobo inferiore Lobo destro medio Lobo medio Fegato Lobo inferiore Lobo inferiore destro destro Fegato Fegato Lobo superiore Lobo Lobo superiore Lobo superiore medio Lobo Lobo Lobo medio inferiore medio Lobo Lobo inferiore inferiore superiore Lobo Lobo Lobo superiore medio superiore Lobo Lobo inferiore Lobo medio medio Lobo Lobo inferiore inferiore Lobo superiore Lobo Lobo superiore Lobo superiore inferiore Lobo Lobo inferiore inferiore Lobo superiore Lobo Lobo Lobo superiore inferiore superiore Lobo Lobo inferiore inferiore Fig. 7.1 Anatomia topografica del torace. (A) I punti di repere dei polmoni e della pleura, della trachea e dei bronchi. La trachea normalmente è posta centralmente. Sulla parete toracica anteriore, la biforcazione della trachea corrisponde con l’angolo sternale, quella cresta ossea trasversa posta tra giunzione dello sterno e manubrio sternale. Contare le coste verso il basso partendo dalla seconda cartilagine costale a livello dell’angolo sternale. (B) Anatomia topografica dei lobi del polmone destro e dei visceri sottostanti. (C) Lobi dei polmoni: vista anteriore (superiore) e vista laterale (inferiore). 149 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 Fig. 7.2 L’acino è la struttura funzionale elementare deputata allo scambio gassoso. non fumatore con radiografia del torace normale, allora è probabile sia provocata da malattia da reflusso gastroesofageo, sinusite cronica con scolo retronasale o terapia antipertensiva con ACE-inibitori (Box 7.2). Sia l’asma grave sia la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) possono scatenare accessi di tosse sibilante prolungata oltre che una tosse secca parossistica a seguito di una banale infezione virale e tale manifestazione può perdurare anche diversi mesi (iperreattività bronchiale). Una tosse “alta” poco energica (“bovina”) con raucedine suggerisce la presenza di cancro del polmone che sta invadendo il nervo laringeo ricorrente sinistro provocando paralisi della corda vocale sinistra, ma può manifestarsi anche con debolezza dei muscoli respiratori dovuta a disturbi neuromuscolari. L’infiammazione, l’infezione o il tumore della laringe provocano episodi di tosse violenta, abbaiante o dolorosa con raucedine associata, oltre al tipico suono inspiratorio stridulo o gracchiante dello stridore (p. 151). Una tosse grassa (produttiva) suggerisce la presenza di secrezione nelle prime vie aeree a causa di infezione dei bronchi e bronchiettasia. La tosse grassa che si manifesta al risveglio mattutino è tipica della bronchite cronica dei fumatori. È da considerare una normale manifestazione, funzionale alla eliminazione dell’eccesso di muco raccoltosi durante il sonno; tuttavia una qualsiasi alterazione nelle caratteristiche di questa tosse può indicare cancro del polmone. Tracheite e polmonite provocano tosse secca (non produttiva), che si può associare a dolore toracico. La tosse secca cronica è caratteristica delle malattie interstiziali del polmone, come ad esempio la fibrosi polmonare idiopatica (detta anche alveolite fibrosante). Altre caratteristiche associate alla tosse La tosse notturna che interrompe il sonno è caratteristica dell’asma bronchiale. L’asma professionale e l’esposizione a polveri e fumi provocano una tosse cronica che migliora durante i fine settimana e i periodi di ferie. Colpi di tosse durante e dopo la deglutizione di liquidi suggeriscono malattia neuromuscolare dell’orofaringe. La sincope da tosse (sincope laringea) è causata dal repentino aumento della pressione intratoracica, che compromette il ritorno venoso al cuore, riducendo di conseguenza la gittata cardiaca. Disfonia (raucedine) 7.2 Cause della tosse Tosse acuta (<3 settimane) Tosse cronica (>8 settimane) 150 147-176-capitolo-7.indd 150 Radiografia del torace normale Radiografia del torace patologica Infezione virale del tratto respiratorio Infezione batterica (bronchite acuta) Inalazione accidentale di corpo estraneo Inalazione accidentale di polveri/fumi irritanti Polmonite Presenza di corpo estraneo radiopaco Polmonite acuta da ipersensibilità Malattia da reflusso gastroesofageo Asma bronchiale Iper-reattività bronchiale postvirale Rinite/sinusite Tabagismo Farmaci, in particolare ACE-inibitori Esposizione continuativa a polveri/fumi irritanti Tumore del polmone Tubercolosi Malattia interstiziale del polmone Bronchiettasia La disfonia (raucedine) è causata il più delle volte dalla laringite. Il danno provocato al nervo laringeo ricorrente sinistro da un tumore localizzato presso l’ilo sinistro provoca raucedine con tosse “bovina”, poiché la corda vocale sinistra non è più in grado di addursi con la fonazione (si veda il Cap. 13). Respiro sibilante (“wheeze”) Il termine “wheeze” indica un suono acuto simile a un sibilo prodotto dalla repentina accelerazione del flusso d’aria mentre attraversa vie aeree parzialmente ostruite per broncospasmo o per stenosi. Si manifesta principalmente in corso di espirazione, ma i pazienti possono produrre crepitii per la presenza di secrezione nelle vie aeree superiori o nella laringe anche nel corso della fase inspiratoria, come nel caso dello stridore. Il “wheeze” generato in corso di attività fisica è comune nell’asma bronchiale e nella BPCO. Il risveglio notturno con “wheeze” suggerisce asma o dispnea parossistica notturna, mentre la sua presenza al risveglio del mattino è più suggestiva di una BPCO. 25/07/14 10.54 Sintomi e definizioni Colore Stridore Il termine stridore indica un rumore acuto e spesso stridulo prodotto da turbolenza del flusso d’aria attraverso una parziale ostruzione delle prime vie aeree. Si manifesta il più delle volte durante l’inspirazione, ma può presentarsi anche all’atto dell’espirazione o essere bifasico. Lo stridore inspiratorio indica la presenza di una stenosi localizzata presso le corde vocali; lo stridore bifasico suggerisce ostruzione tracheale, mentre lo stridore all’espirazione suggerisce ostruzione tracheobronchiale. Il restringimento delle vie aeree più piccole e periferiche provoca “wheeze” (si veda la Fig. 13.22). La presenza di stridore impone un approfondimento diagnostico. Le cause più comuni comprendono: infezione/infiammazione, ad esempio epiglottide acuta nei bambini e negli adulti in giovane età; tumori della trachea e dei bronchi principali, ovvero compressione estrinseca della trachea e dei bronchi principali da parte dei linfonodi negli anziani. Più raramente vanno prese in considerazione anafilassi e presenza di corpo estraneo. Stertore respiratorio Con il termine stertore respiratorio si indica una tipologia di respiro russante simile al verso di un suino che è indicativo di restrizione/ostruzione del tratto rinofaringeo o orofaringeo, come ad esempio nel caso dell’ascesso peritonsillare. Espettorato L’espettorato è la secrezione mucosa prodotta dal tratto respiratorio. Normalmente le vie aeree producono circa 100 ml di espettorato chiaro biancastro al giorno, che viene trasportato verso l’orofaringe e quindi deglutito. Esistono quattro tipologie principali di espettorato (Box 7.3). 7.3 Tipi di espettorato Tipo Aspetto Causa Sieroso Limpido, acquoso Schiumoso, rosa Edema polmonare acuto Chiaro, grigiastro Bronchite cronica/ broncopneumopatia cronica ostruttiva Asma Mucoide Biancastro, vischioso Purulento Giallastro Verdastro Rugginoso Rosso ruggine 147-176-capitolo-7.indd 151 Cancro a cellule alveolari >ÆWebWffadSfaUZ[SdaT[S`USefdaaÃ_gUa[VWÄh[W`W prodotto nella bronchite cronica e nella BPCO in assenza di infezioni attive. >ÆWebWffadSfaV[Ua^adWY[S^^Sefdae[_S`[XWefS nelle infezioni acute del tratto respiratorio inferiore (di regola associato alla ricca presenza di neutrofili attivati) e nell’asma bronchiale (associato alla presenza di eosinofili). >ÆWebWffadSfabgdg^W`faV[Ua^adWhWdVSefda (di regola associato alla presenza di neutrofili lisati) indica infezione cronica, ad esempio nella BPCO o bronchiettasia. L’espettorato è verdastro poiché i neutrofili lisandosi rilasciano un enzima con pigmentazione verde: la mieloperossidasi. Il primo espettorato prodotto al mattino da un paziente con BPCO può essere verde a causa della stagnazione notturna dei neutrofili. >ÆWebWffadSfaUa^addgYY[`Wbg_S`[XWefSde[`W^^W fasi iniziali della polmonite pneumococcica, poiché l’infiammazione polmonare provoca lisi eritrocitaria (Fig. 7.3). 7 Quantità Grandi volumi di espettorato purulento sono mobilizzati nei pazienti affetti da bronchiettasia, particolarmente con certe variazioni della postura. L’espulsione improvvisa con colpi di tosse di quantità copiose di espettorato purulento può indicare la rottura di un ascesso polmonare o di un empiema nell’albero bronchiale. L’espulsione di abbondanti quantità di espettorato acquoso con sfumature rosa in un paziente con difficoltà respiratoria acuta suggerisce edema polmonare ma, se ciò perdura per settimane (broncorrea), allora bisogna pensare a un tumore polmonare a cellule alveolari. Sapore e odore L’espettorato con sapore cattivo od odore disgustoso suggerisce infezione da batteri anaerobi e si manifesta nella bronchiettasia, nell’ascesso polmonare e nell’empiema. Nella bronchiettasia l’alterazione del sapore dell’espettorato può indicare un’esacerbazione infettiva. Materiale solido Nell’asma e nell’aspergillosi broncopolmonare allergica è possibile che secrezioni dense ristagnino nelle vie aeree, sino a solidificarsi per essere poi successivamente Infezione broncopolmonare acuta Asma (eosinofili) Infezione di lunga data Polmonite Bronchiettasia Fibrosi cistica Ascesso polmonare Polmonite pneumococcica Fig. 7.3 Espettorato color ruggine nella polmonite pneumococcica. 151 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 7.5 Cause di dispnea respiratoria Non cardiorespiratorie s !NEMIA s !CIDOSIMETABOLICA s /BESITÌ s 0SICOGENE s .EUROGENE Cardiache 1 cm Fig. 7.4 Tappo di muco di un paziente affetto da asma. s )NSUFlCIENZAVENTRICOLARE sinistra s -ALATTIADELLEVALVOLE mitraliche s #ARDIOMIOPATIA s 0ERICARDITECOSTRITTIVA s 6ERSAMENTOPERICARDICO abbondante Respiratorie 7.4 Cause dell’emottisi Tumore Maligno s #ANCRODELPOLMONE s -ETASTASIENDOBRONCHIALI Benigno s #ARCINOIDEBRONCHIALE Infezione s "RONCHIETTASIA s 4UBERCOLOSI s !SCESSOPOLMONARE s -ICETOMA s &IBROSICISTICA Vascolari s )NFARTOPOLMONARE s 6ASCULITIADESEMPIO la poliangioite) s 4RAUMATORACICO s #ORPOESTRANEOINSPIRATO s #ARDIACAADESEMPIO malattia delle valvole mitraliche) s %MATOLOGIAADESEMPIO discrasie ematiche) s -ALFORMAZIONE artero-venosa s 3INDROMEDI'OODPASTURE s )ATROGENA s "IOPSIABRONCOSCOPICA s "IOPSIAPOLMONARE transtoracica s $IATERMIABRONCOSCOPICA s )NSUFlCIENZAVENTRICOLARE sinistra acuta s 4ERAPIAANTICOAGULANTE Vie respiratorie s 4UMOREDELLALARINGE s #ORPOESTRANEO s !SMABRONCHIALE s "0#/ s "RONCHIETTASIA s #ANCRODELPOLMONE s "RONCHIOLITE s &IBROSICISTICA Parenchima s &IBROSIPOLMONARE s !LVEOLITE s 'RANULOMATOSIPOLMONARE (ad esempio sarcoidosi) s 4UBERCOLOSI s 0OLMONITE s )NFEZIONIDIFFUSE ad esempio polmonite da Pneumocystis jiroveci s 4UMOREMETASTATICO linfangite carcinomatosa) Circolazione polmonare s 4ROMBOEMBOLIAPOLMONARE s 6ASCULITEPOLMONARE s )PERTENSIONEPOLMONARE primaria Pleuriche s 0NEUMOTORACE s 6ERSAMENTOABBONDANTE s &IBROSIPLEURICADIFFUSA Parete toracica s #IFOSCOLIOSI s 3PONDILITEANCHILOSANTE Neuromuscolari s -IASTENIAGRAVE s .EUROPATIE s $ISTROlEMUSCOLARI s 3INDROMEDI'UILLAIN"ARRÏ Durata e frequenza espulse tossendo sotto forma di materiale vermiforme, veri e propri calchi dei bronchi (Fig. 7.4). Altro materiale solido che a volte si espelle con la tosse include tessuto tumorale necrotico e corpi estranei inspirati, ad esempio cibo, denti e compresse. Emottisi Con il termine emottisi si intende l’emissione di sangue dal tratto respiratorio con la tosse; questa condizione impone sempre un approfondimento diagnostico (Box 7.4). Quantità e aspetto 152 Un espettorato chiaro biancastro striato di sangue o la presenza in esso di coaguli per più di una settimana suggerisce cancro del polmone. L’emottisi con espettorato purulento suggerisce infezione. L’emissione di quantità copiose di sangue è evento raro, ma potenzialmente fatale; le sue cause comprendono cancro del polmone, bronchiettasia e tubercolosi e, meno comunemente, ascesso polmonare, micetoma, fibrosi cistica, fistola aorto-bronchiale e granulomatosi con poliangioite (detta anche granulomatosi di Wegener). 147-176-capitolo-7.indd 152 La bronchiettasia provoca emottisi intermittente associata a espettorato purulento sempre più abbondante col trascorrere degli anni. Emottisi abituali che si ripetono da una settimana o più sono suggestive di cancro del polmone; altre cause includono tubercolosi e ascesso polmonare. Episodi sporadici di emottisi, se associati a sintomi quali dolore al petto di tipo pleuritico e difficoltà respiratoria, suggeriscono tromboembolia e infarto polmonare e necessitano di indagini immediate. Dispnea Il termine dispnea (difficoltà a respirare) indica un’eccessiva percezione soggettiva dell’attività respiratoria ed è comune dopo un’intensa attività fisica. I pazienti usano i termini “fiato corto”, “difficoltà a respirare abbastanza aria” o “sfinimento” (Box 7.5). Modalità di insorgenza, durata e progressione La difficoltà respiratoria psicogena può manifestarsi all’improvviso, a riposo o mentre si parla. In questi casi i pazienti affermano comunemente di non essere in 25/07/14 10.54 Sintomi e definizioni 7.6 Dispnea respiratoria: modalità di esordio, durata e progressione Minuti s 4ROMBOEMBOLIAPOLMONARE s 0NEUMOTORACE s !SMABRONCHIALE s )NALAZIONEACCIDENTALE di corpo estraneo s )NSUFlCIENZAVENTRICOLARE sinistra acuta 7.7 Scala della dispnea respiratoria secondo il Medical Research Council (MRC) Grado 1 Fiato corto mentre si cammina in fretta sul piano o su per una lieve salita Grado 2 Fiato corto quando si cammina al passo con un coetaneo o sul piano Grado 3 .ONSIRIESCEASTAREALPASSODEICOETANEI o bisogna fermarsi per riprendere fiato quando si cammina in piano Grado 4 Ci si ferma dopo aver camminato per 100 metri, o per alcuni minuti, in piano Grado 5 Troppo affannato per uscire di casa (Grado 5b) Troppo affannato per lavarsi o vestirsi Da ore a giorni s 0OLMONITE s !SMABRONCHIALE s %SACERBAZIONEDELLA"0#/ Da settimane a mesi s !NEMIA s 6ERSAMENTOPLEURICO s $ISTURBIRESPIRATORI neuromuscolari 7 Da mesi ad anni s "0#/ s &IBROSIPOLMONARE s 4UBERCOLOSIPOLMONARE grado di respirare aria a sufficienza e di aver bisogno di fare respiri profondi. La conseguente ipocapnia provoca stordimento, vertigini, formicolio alle dita e attorno alla bocca e senso di oppressione toracica. Questi sintomi aggravano a loro volta l’ansia e peggiorano la situazione (Box 7.6 e si veda il Cap. 2). Variabilità e fattori aggravanti/ attenuanti La dispnea respiratoria in decubito (ortopnea) è solitamente associata a insufficienza ventricolare sinistra. Può anche manifestarsi in presenza di debolezza dei muscoli respiratori, di versamento pleurico abbondante, di ascite massiva, di obesità patologica o di una qualsiasi malattia polmonare grave. La dispnea respiratoria in posizione eretta (platipnea) che si attenua quando il paziente si stende è rara ed è espressione di shunt destro-sinistro attraverso un forame ovale pervio, di difetto del setto interatriale o di importante shunt intrapolmonare. La dispnea respiratoria in decubito laterale (trepopnea) è dovuta a malattia polmonare unilaterale (il paziente preferisce sdraiarsi sul fianco del polmone sano), a cardiomiopatia dilatativa (il paziente preferisce sdraiarsi sul lato destro) o a tumori che comprimono le vie aeree centrali e i vasi sanguigni principali. La dispnea respiratoria che provoca il risveglio del paziente durante il sonno è tipica dell’asma e dell’insufficienza ventricolare sinistra (dispnea parossistica notturna). I pazienti affetti da asma si svegliano solitamente fra le 3 e le 5 del mattino con respiro sibilante (“wheeze”) associato. Di contro, una difficoltà a respirare al risveglio è più tipica della BPCO e tende a migliorare dopo aver espettorato. I pazienti con asma da sforzo manifestano difficoltà respiratoria che peggiora progressivamente a partire da 5-10 minuti dopo l’interruzione dell’attività fisica. Se si sospetta asma bronchiale, fare domande circa l’esposizione agli eventuali fattori scatenanti come allergeni, fumo, profumi, esalazioni, aria fredda o medicinali, come ad esempio acido acetilsalicilico e FANS. Allergeni comuni includono gli acari della polvere (quando si scuotono 147-176-capitolo-7.indd 153 lenzuola e coperte o si passa l’aspirapolvere), proteine animali (gatti, cani, cavalli), i pollini dell’erba (falciando il prato, durante la “stagione della rinite allergica”) e i pollini delle piante. La dispnea respiratoria che migliora durante i fine settimana o i periodi di ferie è indicativa di forme di asma professionale. Fare domande sui sintomi che accompagnano la difficoltà respiratoria, ad esempio dolore al petto, tosse, “wheeze” (si veda il Box 7.11). Gravità della dispnea La dispnea respiratoria mentre si cammina su una superficie piana, su lievi pendenze o mentre si salgono le scale rappresenta una condizione clinicamente significativa. I pazienti con grave difficoltà respiratoria sono dispnoici anche a riposo, quando camminano per casa, si lavano, si vestono e persino mentre mangiano (Box 7.7). La BPCO è caratterizzata da un’ostruzione del flusso d’aria che è solitamente progressiva e non completamente reversibile. È definita come riduzione del rapporto volume espiratorio forzato al primo secondo (FEV1)/ capacità vitale forzata (FVC) post-broncodilatatore al di sotto del 70%. L’asma bronchiale, invece, è caratterizzata da un’ostruzione reversibile delle vie aeree. Dolore toracico Il dolore toracico può avere origine dalla pleura parietale, dalla parete toracica, o dalle strutture mediastiniche (Box 7.8). Il dolore toracico non può originare dai polmoni in quanto la loro innervazione non prevede afferenze di tipo nocicettivo. Il dolore pleurico è acuto, lancinante e si intensifica con gli atti respiratori o con la tosse. La flogosi della pleura parietale che si rapporta alle prime sei coste provoca dolore localizzato. La flogosi della pleura parietale che riveste il diaframma centrale innervato dal nervo frenico è percepita a livello del collo o della estremità della spalla. I sei nervi intercostali inferiori innervano la pleura parietale che si rapporta alle ultime sei coste e al diaframma esterno, e il dolore derivante da questi siti può essere riferito all’addome superiore. Embolia polmonare, 153 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 7.8 Cause del dolore toracico Non centrali Pleuriche s )NFEZIONEPOLMONITE bronchiettasia, tubercolosi s 4UMOREMALIGNO tumore del polmone, mesotelioma, metastasi pleuriche s 0NEUMOTORACE s )NFARTOPOLMONARE s -ALATTIADELTESSUTO CONNETTIVOARTRITE reumatoide, LES Parete toracica s 4UMOREMALIGNOTUMORE del polmone, mesotelioma, metastasi ossee s 4OSSEDISPNEARESPIRATORIA persistenti s 3TIRAMENTISTRAPPIMUSCOLARI s -ALATTIADI"ORNHOLMINFEZIONE da coxsackievirus B) s 3INDROMEDI4IETZE (costocondrite) s &RATTURADELLECOSTE s #OMPRESSIONEDEINERVI intercostali s &UOCODI3!NTONIOSULTORACE (herpes zoster) Centrali Tracheali s )NFEZIONE s 0OLVERIIRRITANTI Cardiache s 4ROMBOEMBOLIA polmonare massiva s )NFARTOMIOCARDICO acuto/ischemia Esofagee s %SOFAGITE s 2OTTURA 154 Grandi vasi s $ISSEZIONEAORTICA Mediastiniche s #ANCRODELPOLMONE s 4IMOMA s ,INFADENOPATIA s -ETASTASI s -EDIASTINITE polmonite, pneumotorace e frattura delle coste sono cause comuni di dolore toracico di tipo pleuritico. Il dolore alla parete toracica che è improvviso e localizzato dopo vigorosi colpi di tosse o trauma diretto, è caratteristico delle fratture delle coste o di contratture dei muscoli intercostali. L’herpes zoster in fase prevescicolare e la compressione delle radici dei nervi intercostali possono provocare dolore toracico con una distribuzione dermatomerica caratteristica. Il dolore alla parete toracica provocato da invasione diretta da parte di cancro del polmone, mesotelioma o metastasi litiche alle coste è solitamente sordo, persistente o continuo, non è collegato alla respirazione, peggiora progressivamente e disturba il sonno. Il tumore di Pancoast, una neoplasia che colpisce l’apice polmonare, può coinvolgere la prima costa e il plesso brachiale limitrofo, provocando dolore percepito lungo il lato mediale del braccio omolaterale. Il dolore mediastinico è centrale, retrosternale e non si esacerba con gli atti respiratori o con la tosse. Polveri irritanti o infezione dell’albero tracheobronchiale possono provocare un dolore retrosternale percepibile come bruciore che si esacerba quando si tossisce. Il manifestarsi di dolore retrosternale sordo e persistente, che disturba il sonno, è una caratteristica del cancro che metastatizza nei linfonodi mediastinici o di un timoma che infiltra o comprime le strutture circostanti. Una tromboembolia polmonare massiva che determina un repentino aumento della pressione ventricolare destra può provocare un dolore toracico molto simile a quello dell’ischemia miocardica acuta (si veda il Cap. 6). 147-176-capitolo-7.indd 154 Pattern respiratorio Frequenza respiratoria Il termine tachipnea indica una frequenza respiratoria 25 atti respiratori/min. È provocata dall’aumentato stimolo ventilatorio come nella febbre, nell’attacco di asma bronchiale e nell’esacerbazione della BPCO, o dal compenso alla ridotta capacità ventilatoria nella polmonite, nell’edema polmonare e nella malattia interstiziale del polmone (si vedano i Box 7.17 e 7.18). Una bassa frequenza respiratoria 10 atti respiratori/min (bradipnea) si manifesta nella tossicità da oppioidi, nell’ipercapnia grave, nell’ipotiroidismo, nell’aumento della pressione intracranica e nelle lesioni ipotalamiche. Ritmi respiratori patologici Il respiro periodico (respiro di Cheyne-Stokes) è una forma di respiro patologico ciclico con un aumento della frequenza e profondità degli atti respiratori, seguito dalla diminuzione dell’intensità e della frequenza respiratoria, intervallata da pausa di apnea o ipopnea. Questa condizione è correlata a un’alterata sensibilità del centro respiratorio alla CO2 o a un significativo rallentamento del tempo di circolazione fra il polmone e i chemorecettori. L’iperventilazione è una risposta comune a un acuto stato di ansia o distress emotivo, che provoca uno stato di alcalosi respiratoria con ipocapnia. In questi casi la respirazione è profonda, irregolare e sospirosa, e non si è in grado di percepire il completo riempimento dei polmoni. Nei casi di iperventilazione acuta possono manifestarsi tetania e occasionalmente crisi epilettiche. L’iperventilazione con atti inspiratori profondi e sospirosi a cui seguono brevi pause ed espirazioni brevi (respiro di Kussmaul) si manifesta in corso di acidosi metabolica come nel caso di chetoacidosi diabetica, insufficienza renale acuta, acidosi lattica e avvelenamento da salicilati e da metanolo. Sebbene i pazienti possano non essere consapevoli di questo respiro patologico, la loro frequenza respiratoria aumenta e sembrano patire “fame d’aria”. Per apnea si intende l’interruzione dell’attività respiratoria; l’ipopnea è una riduzione del flusso d’aria o dei movimenti respiratori 50% per 10 secondi o più. La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome) è la combinazione fra sonnolenza eccessiva durante il giorno e ostruzione ricorrente delle vie aeree superiori, con frammentazione del sonno, provocata dall’ostruzione delle vie aeree superiori per collassamento del retrofaringe. Si registra una prevalenza di OSAS nel 2-4% per gli uomini e nell’1-2% per le donne (Box 7.10), con episodi multipli di apnea durante il sonno. In questi casi sono descritti un forte russamento, poi una pausa dell’attività respiratoria seguita da un grugnito e ripresa del russamento. Il russamento semplice (benigno) è un fenomeno comune, certamente più frequente delle OSAS, che colpisce il 40% degli uomini di mezza età e il 20% delle donne di mezza età. I pazienti che presentano sonnolenza durante il giorno e mentre sono alla guida, in particolare se sono titolari di una patente di guida per mezzi per il trasporto di merci o di trasporto pubblico, vanno studiati con urgenza. 25/07/14 10.54 Anamnesi 7.9 Dispnea respiratoria acuta: sintomi comunemente associati Dolore toracico assente s %MBOLIAPOLMONARE s 0NEUMOTORACE s !CIDOSIMETABOLICA s )POVOLEMIASHOCK s )NSUFlCIENZAVENTRICOLARE sinistra acuta/edema polmonare Per ciascuna delle situazioni della vita quotidiana elencate sotto, chiedere al paziente di valutare la probabilità di appisolarsi o addormentarsi (dato riferito limitatamente agli ultimi 6 mesi; N.d.C .ONMICAPITAMAI 1 = Probabilità scarsa 2 = Probabilità discreta 3 = Probabilità elevata s %MBOLIAPOLMONARE s &RATTURADELLECOSTE Situazione Dolore toracico pleuritico s 0OLMONITE s 0NEUMOTORACE Dolore toracico centrale s )NFARTOMIOCARDICO con insufficienza ventricolare sinistra s %MBOLIAPOLMONARE massiva/infarto polmonare esteso “Wheeze” e tosse s !SMABRONCHIALE s "0#/ 7.10 Sintomi della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) s 2USSAMENTO s !PNEERIFERITE dal convivente s 3ONNOCHENONRISTORA (ad esempio senso di spossatezza) s 3ONNOAGITATO s .ICTURIA s 3ONNOLENZAECCESSIVADURANTE il giorno s #OMPROMISSIONEDELLIVELLO di concentrazione s %PISODIDISOFFOCAMENTO durante il sonno s )RRITABILITÌALTERAZIONI della personalità s $IMINUZIONEDELLALIBIDO ANAMNESI Manifestazioni cliniche Tosse Porre domande sulla durata della tosse e quando, nel corso della giornata, si fa più forte e fastidiosa. Il manifestarsi della tosse quando ci si corica la sera può essere dovuto a reflusso gastroesofageo; la tosse che interrompe il sonno è tipica dell’asma; la tosse che si manifesta quando ci si alza il mattino può essere provocata da rinosinusite e scolo retronasale. “Wheeze” Porre domande relativamente ai fattori scatenanti come infezioni virali, attività fisica o esposizione ad allergeni (animali domestici, pollini) e il rapporto con l’occupazione svolta. Espettorato Quando si vogliono formulare domande sull’espettorato bisogna essere molto specifici, in quanto i pazienti spesso trovano imbarazzante parlarne o potrebbero deglutirlo. Chiedere quale sia il colore dell’espettorato prodotto e del volume che viene espulso quotidianamente con la tosse. 147-176-capitolo-7.indd 155 7.11 Scala di Epworth per la sonnolenza Probabilità di appisolarsi s 3TARESEDUTIALEGGERE s 'UARDARELATELEVISIONE s 3TARESEDUTIINUNLUOGOPUBBLICO ad esempio a teatro o durante una riunione s #OMEPASSEGGEROINAUTOPERUNORA senza soste s 3DRAIATODURANTEUNMOMENTODIRELAX nel pomeriggio, circostanze permettendo s 3TARESEDUTIEPARLARECONQUALCUNO s 3TARESEDUTITRANQUILLIDOPOUNPRANZO senza alcolici s )NAUTOMENTRESIÒFERMIPERQUALCHE minuto nel traffico 7 Totale %33¥-7*OHNSn#ONAUTORIZZAZIONE Emottisi Determinare la quantità e il possibile distretto anatomico responsabile del gemizio di sangue. Chiarire se il sangue è stato espulso con la tosse dal tratto respiratorio, vomitato (tratto gastrointestinale superiore) o se è apparso improvvisamente in bocca senza tosse (tratto nasofaringeo). Dispnea Per stabilire il grado di difficoltà respiratoria usare la scala di valutazione del Medical Research Council (si veda il Box 7.7). Quale distanza può percorrere a piedi il paziente prima di fermarsi per riposare? Ottenere una stima del tempo impiegato a percorrere una data distanza e il numero di soste implicate: ad esempio, da casa a un negozio. Fare domande sull’impatto che la dispnea ha sull’attività lavorativa e sugli hobby, come ad esempio attività sportiva, giardinaggio, ballo, nuoto o scarpinare nella natura. Il paziente è in grado di camminare in salita o di tenere il passo con i suoi coetanei? Il Box 7.9 sintetizza alcune combinazioni di sintomi nei pazienti con dispnea respiratoria acuta. Dolore toracico Procedere a una attenta caratterizzazione del dolore toracico usando l’approccio SOCRATES (si veda il Box 2.10). Pattern respiratorio Fare domande su eventuali alterazioni della frequenza o del ritmo respiratorio. Se il paziente accusa sonnolenza durante il giorno, chiedere a chi dorme con lui se il paziente manifesta apnea, forte russamento, irrequietezza notturna, irritabilità e alterazioni della personalità (Box 7.11). 155 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 Anamnesi Implicazioni correnti Condizione respiratoria Farmaco Eczema, rinite allergica $IATESIALLERGICAESUSCETTIBILITÌ ALLASMAALLERGICO Broncocostrizione Asma infantile )NPASSATOLASMAERA comunemente nota come “bronchite asmatica”; oggi si parla di bronchiolite Beta-bloccanti /PPIOIDI &!.3 Tosse ACE-inibitori Bronchiolite obliterante Penicillamina Malattia polmonare diffusa del parenchima Agenti citotossici, bleomicina, metotrexato !GENTIANTINlAMMATORI sulfasalazina, penicillamina, SALIDORO!3! &ARMACICARDIOVASCOLARI amiodarone, idralazina !NTIBIOTICINITROFURANTOINA Uso improprio di farmaci per via EV Radiazioni Tromboembolia polmonare Estrogeni Ipertensione polmonare Estrogeni $EXFENmURAMINAFENmURAMINA Versamento pleurico Amiodarone .ITROFURANTOINA Fenitoina Metotrexato Pergolide Depressione respiratoria /PPIOIDI Benzodiazepine “Wheeze” infantile ricorrente associato a infezioni virali Attinente alla (recidiva di) asma bronchiale in età adulta Tosse convulsa, morbillo Cause riconosciute di bronchiettasia, in particolare se complicate da polmonite Polmonite, pleurite Causa riconosciuta di bronchiettasia Episodi ricorrenti possono essere una manifestazione di bronchiettasia Tubercolosi Riattivazione se non trattata efficacemente in precedenza ,INSUFlCIENZARESPIRATORIAPUÛ complicare la toracoplastica Il micetoma nella cavità POLMONAREPUÛPRESENTARSI con emottisi Malattie del tessuto connettivo, ad esempio artrite reumatoide Le malattie polmonari sono complicanze riconosciute, ad esempio fibrosi polmonare, versamenti, bronchiettasia Tumore maligno pregresso Recidiva, malattia metastatica/ pleurica Gli agenti chemioterapici sono cause riconosciute di fibrosi polmonare Fibrosi polmonare indotta da radioterapia Viaggi recenti, immobilità, cancro Tromboembolia polmonare Intervento chirurgico recente, svenimento Aspirazione di corpo estraneo, contenuti gastrici Polmonite, ascesso polmonare $ISTURBINEUROMUSCOLARI Insufficienza respiratoria Aspirazione Anamnesi medica remota Chiedere informazioni su eventuali malattie respiratorie e non respiratorie pregresse (Box 7.12). Anamnesi farmacologica 156 7.13 Esempi di condizioni respiratorie su base iatrogena 7.12 Implicazioni cliniche in relazione ai dati dell’anamnesi patologica remota Specificare il tipo di inalatore in uso, la dose in microgrammi (non in erogazioni) e la frequenza delle erogazioni. Chiedere ai pazienti di mostrare come usano l’inalatore per verificare che lo facciano correttamente. Prendere nota del grado di efficacia dei farmaci precedentemente prescritti, ad esempio corticosteroidi orali 147-176-capitolo-7.indd 156 e -agonisti per via inalatoria, senza escludere alcun farmaco assunto al presente o in precedenza, se si sospetta malattia respiratoria indotta da farmaci (Box 7.13). Anamnesi familiare La fibrosi cistica è la malattia autosomico-recessiva grave più comune fra gli europei, con una percentuale di portatori sani pari a 1 : 25 e un’incidenza di ~1 : 2500 nati vivi. Anche il deficit di 1-antitripsina (associato a enfisema e BPCO) ha ereditarietà recessiva. Un’anamnesi familiare di asma, eczema e rinite allergica aumenta la possibilità di una predisposizione a una produzione eccessiva di IgE in risposta agli allergeni (atopia). La sintomatologia asmatica di genitori o nonni che erano fumatori potrebbe verosimilmente essere stata invece diagnosticata erroneamente per BPCO. Un’anamnesi familiare di tubercolosi può suggerire una infezione pregressa che si può riattivare successivamente nel corso della vita. I pazienti con malattia amianto-correlata (ad esempio asbestosi), ma senza alcuna storia di esposizione di tipo professionale, possono essere venuti a contatto con l’amianto per via indiretta, ad esempio tramite indumenti da lavoro contaminati con amianto, che un parente impiegato in attività ad alto rischio espositivo ha portato a casa a lavare. 25/07/14 10.54 Anamnesi Stili di vita Anamnesi occupazionale Fumo di sigaretta Nonostante la progressiva riduzione del tabagismo in molti paesi che hanno attuato severe politiche di controllo antitabacco, l’attuale prevalenza di BPCO e l’incidenza del cancro del polmone rimangono elevate in quanto riflettono il trend storico di queste patologie fumo-correlate. Stabilire a che età i pazienti hanno iniziato a fumare, il loro consumo medio in numero di sigarette/die o in grammi di tabacco/settimana nel caso di sigarette “rollate” a mano e, se hanno smesso, da quanto tempo. Calcolare il consumo in “pack-years”: vale a dire il numero di anni per cui si è fumato un pacchetto da 20 sigarette al giorno. Ad esempio, due “pack-years” equivalgono all’aver fumato un pacchetto da 20 al giorno per 2 anni (si veda il Box 2.20). Comunemente, i pazienti con BPCO hanno una storia tabagica di 20 “pack-years”. Smettere di fumare è indispensabile per migliorare lo stato di salute; dopo i 40 anni, per ogni anno che si continua a fumare si perdono, in media, 3 mesi di aspettativa di vita. Animali domestici Indagare circa la presenza di animali domestici. Peli e pelame di cani, gatti, roditori e cavalli possono aggravare l’asma bronchiale. Polmonite da ipersensibilità e psittacosi sono associate al contatto con uccelli e loro escrementi. Il tipo di occupazione ha un ruolo importante in molti disturbi respiratori. Prendere nota di tutti i lavori, sia full che part-time, svolti dal paziente da quando questi ha terminato gli studi e il numero di anni trascorsi in ciascuna posizione lavorativa (Box 7.14). Comprendere con esattezza che cosa comportasse il lavoro e la durata delle eventuali esposizioni. L’esposizione a un rischio riconosciuto favorisce la diagnosi, ha implicazioni per l’impiego svolto e potrebbe costituire la base per una causa di indennità. L’amianto è un materiale che è stato ampiamente impiegato nei cantieri navali, in edilizia e idraulica fino agli anni ’70; successivamente si è scoperto che questo materiale era la causa di gravi malattie polmonari come il mesotelioma pleurico e l’asbestosi, annoverate tra la più importanti cause di morte in ambito lavorativo. Il tipo di occupazione è particolarmente importante nell’asma bronchiale dell’adulto a insorgenza tardiva, come nel caso dell’asma del panettiere dovuta alla polvere di farina, e nella malattia interstiziale del polmone, come nel caso del cosidetto polmone del contadino, una polmonite da ipersensibilità dovuta alla rapida proliferazione di actinomiceti termofili nel fieno. Alcune malattie professionali sono peggiori all’inizio della settimana lavorativa, come ad esempio la bissinosi (asma dei cardatori), dovuta alla polvere di cotone, o la febbre da umidificatori, dovuta al ricircolo di aria contaminata per via di muffe che hanno proliferato nell’acqua stagnante degli impianti di climatizzazione. L’asma professionale migliora durante i periodi di ferie, quando il paziente non è al lavoro. 7 7.14 Esempi di malattie polmonari professionali Malattia polmonare Esposizione Occupazione Fibrosi polmonare Amianto Quarzo (silice) Carbone Berillio Cantieri navali/operai edili, idraulici, fabbricanti/ addetti alle caldaie Minatori, operai di cave, scalpellini Minatori (miniere di carbone) .UCLEAREINDUSTRIEAEROSPAZIALI BPCO Carbone Minatori (miniere di carbone) Tumore maligno Amianto Radon Cantieri navali/operai edili, idraulici, fabbricanti/ addetti alle caldaie Minatori (miniere di metallo) Cotone, lino, canapa Lavorazione di cotone, lino, canapa Spore fungine di actinomiceti termofili o Micropolyspora faeni /PERAIAGRICOLIESPOSTIAlENOAMMUFlTO Polmone dei lavoratori del malto Aspergillus clavatus Esposizione a maltaggi per whisky 0OLMONEDELLALLEVATOREDIUCCELLI Abbondanza di piume/guano di uccelli Allevatori di piccioni, proprietari di uccelli Asma Animali Granaglie, farina Segatura Colofonia Enzimi Isocianati Resine epossidiche Sostanze farmaceutiche Formaldeide, paraldeide, lattice Veterinari, tecnici di laboratorio Agricoltori, panettieri, mugnai Falegnami, carpentieri Saldatura, saldatori Produzione di detersivi, prodotti farmaceutici Verniciatura a spruzzo, verniciatura Adesivi, vernici Industria farmaceutica Personale di ospedali Bissinosi Polmonite da ipersensibilità Polmone del contadino 157 147-176-capitolo-7.indd 157 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 ESAME OBIETTIVO Esame obiettivo generale Osservare i pazienti non appena si presentano alla visita medica. Verificare se sono presenti difficoltà respiratoria, eccessivo dimagramento, cianosi e valutare lo stato mentale. Sequenza dell’esame clinico -ISURARELAFREQUENZARESPIRATORIAATTIRESPIRATORIMINDITUTTI IPAZIENTICONDISPNEARESPIRATORIA"OX 0RENDERENOTASEILPAZIENTEMANIFESTADISPNEARESPIRATORIAA RIPOSOEMISURARELAFREQUENZARESPIRATORIAATTIRESPIRATORIMIN PERSECONDIMENTRESICONTROLLAILPOLSOESIVALUTANO i movimenti del torace. Osservare se il paziente respira utilizzando anche i muscoli accessori della respirazione. Riscontri normali Muscoli della respirazione Durante la normale re- spirazione (a riposo) le donne usano i muscoli intercostali più che il diaframma, e i loro movimenti respiratori sono prevalentemente toracici. Gli uomini invece sfruttano maggiormente il diaframma e i loro movimenti respiratori sono prevalentemente addominali. Riscontri patologici I muscoli sternocleidomastoideo, il platisma e il muscolo trapezio sono muscoli accessori della respirazione, che vengono impiegati precocemente in caso di ostruzione delle vie aeree. Se il paziente si siede sporgendosi in avanti con le mani/braccia poste sulle cosce o le ginocchia, in modo da portare in avanti il cingolo scapolare, elevando le clavicole e la parte superiore del torace, favorisce l’escursione respiratoria aumentando il volume polmonare e la pressione negativa intratoracica. L’impiego dei muscoli accessori è caratteristico nella BPCO grave e nell’asma acuto grave. In caso di insufficienza respiratoria grave o, più raramente, di lesioni bilaterali del nervo frenico che provocano paralisi diaframmatica, l’addome e il torace si muovono in modo paradosso; durante l’inspirazione l’addome si sposta verso l’interno quando la parete toracica si muove verso l’esterno. Alcuni pazienti affetti da BPCO grave (ad esempio, con enfisema) sembrano respirare a labbra socchiuse. Questo atteggiamento inconsapevole aumenta la pressione positiva di fine espirazione, riducendo il collassamento delle vie aeree più periferiche e migliorando la ventilazione. Stridore Sequenza dell’esame clinico 158 Chiedere al paziente di tossire e poi di inspirare ed espirare profondamente con la bocca ben aperta. Ascoltare attentamente i suoni emessi dalla bocca del paziente per individuare l’eventuale stridore. 147-176-capitolo-7.indd 158 Fig. 7.5 Cianosi centrale della lingua. Cianosi Sequenza dell’esame clinico Labbra e lingua Chiedere al paziente di aprire la bocca e controllare se le labbra e la parte inferiore della lingua presentano UNACOLORAZIONEBLUVIOLASTRAALLALUCENATURALE&IG Riscontri patologici Il termine cianosi indica la colorazione bluastra della cute e delle mucose dovuta alla presenza nel sangue di una concentrazione assoluta di emoglobina ridotta (non ossigenata) 50 g/l. La cianosi centrale indica ipossiemia arteriosa. In presenza di una normale concentrazione di emoglobina, la cianosi centrale si manifesta quando la saturazione di ossigeno del sangue arterioso si abbassa al di sotto del 90%, che corrisponde a una PaO2 di circa 8 kPa (60 mmHg). Nei pazienti anemici o ipovolemici è possibile non riscontrare cianosi, in quanto solo quando l’ipossia è molto grave si raggiunge una concentrazione sufficiente di emoglobina ridotta. Invece, i pazienti con policitemia diventano cianotici con pressioni parziali dell’ossigeno arterioso relativamente più elevate. Raramente, la cianosi centrale è provocata da metaemoglobinemia dovuta a emolisi intravascolare o su base iatrogena. La cianosi periferica è riscontrabile a carico delle dita di mani e piedi ed è solitamente dovuta a disturbi circolatori o al freddo, ma può anche manifestarsi in pazienti con cianosi centrale grave. Pressione arteriosa Sequenza dell’esame clinico -ISURARELAPRESSIONEARTERIOSAECONTROLLAREILPOLSOSIVEDAIL Cap. 6). Riscontri patologici Una pressione diastolica 60 mmHg si associa a un aumento della mortalità nella polmonite acquisita in comunità (Box 7.15 e 7.17). Nel pneumotorace spontaneo a valvola (anche noto come pneumotorace iperteso), si 25/07/14 10.54 Esame obiettivo 7.15 Strumento predittivo di mortalità nella polmonite acquisita in comunità Il CURB-65ASSEGNAREPUNTOCIASCUNOPERSTATO confusionale; livelli ematici di urea 7 mmol/l; frequenza respiratoria 30 atti respiratori/min; pressione arteriosa (blood pressure) diastolica 60 mmHg; ed età 65 anni) prevede LAMORTALITÌINPAZIENTIAFFETTIDAPOLMONITEACQUISITAINCOMUNITÌ Guidelines for the management of community-acquired pneumonia INADULTSUPDATE4HORAX3UPPL)))n A 7.16 Frequenza respiratoria e polmonite acquisita in comunità Un valore della frequenza respiratoria 30 atti respiratori/min ÒUNIMPORTANTESEGNOPROGNOSTICOAVVERSONELLAPOLMONITE ACQUISITAINCOMUNITÌSIVEDAIL"OX 7 'ARCIA/RDONEZ-!'ARCIA*IMINEZ*-0AEZ&ETAL#LINICALASPECTSAND prognostic factors in elderly patients hospitalised for community-acquired PNEUMONIA%UR*#LIN-ICROBIOL)NFECT$ISn .EILL!--ARTIN)27EIR2ETAL#OMMUNITYACQUIREDPNEUMONIAAETIOLOGY ANDUSEFULNESSOFSEVERITYCRITERIAONADMISSION4HORAX n 7.17 Caratteristiche della polmonite grave acquisita in comunità (CRB-65) B Fig. 7.6 Lesioni cutanee associate a condizioni respiratorie. (A)%RITEMANODOSOSULLETIBIE(B) Noduli cutanei metastatici da cancro del polmone. manifesta ipotensione per l’aumento della pressione nello spazio pleurico con riduzione del ritorno venoso verso il cuore e rischio di arresto cardiaco. Il polso paradosso è un’esagerazione della normale variabilità del volume del polso con il ciclo respiratorio (Box 7.18). Una riduzione del volume del polso, con un calo della pressione arteriosa sistolica 10 mmHg durante la fase inspiratoria, è da considerarsi patologica e può essere causata da tamponamento cardiaco (si veda il Cap. 6). Aspetto della cute Il manifestarsi di eritema nodoso sulle tibie è una caratteristica della sarcoidosi e della tubercolosi (Fig. 7.6A). Nei pazienti con cancro disseminato possono manifestarsi noduli sottocutanei rilevati, compatti e non dolenti (Fig. 7.6B). Esame delle mani Ippocratismo digitale La maggior parte dei pazienti con ippocratismo digitale ha malattia toracica (cancro del polmone, bronchiettasia, malattia interstiziale del polmone), ma questa condizione è anche associata a disturbi gastrointestinali e può essere familiare (si veda il Box 3.10). Di rado, l’ippocratismo digitale si sviluppa con relativa rapidità in diverse settimane, come ad esempio nell’empiema. L’osteoartropatia polmonare ipertrofica è rara e quasi sempre associata a cancro del polmone, solitamente nella 147-176-capitolo-7.indd 159 s 3TATOconfusionale s &REQUENZArespiratoria 30 atti respiratori/min s 0RESSIONEARTERIOSAblood pressure) – diastolica 60 mmHg s %TÌ 65 anni 7.18 Polso paradosso e asma acuto )LPOLSOPARADOSSOÒUNIMPRECISOINDICATOREDELLAGRAVITÌ DELLASMAACUTO 0EARSON-'3PENCE$02YLAND)ETAL6ALUEOFPULSUSPARADOXUS INASSESSINGACUTESEVEREASTHMA"-* tipologia a cellule squamose. Si manifesta un pronunciato ippocratismo delle dita di mani e piedi, con dolore ed edema a carico di polsi e caviglie. Le radiografie dell’estremo distale dell’avambraccio e della parte inferiore delle gambe mostrano neo-apposizione ossea a livello subperiostale ben distinta dalla corticale delle ossa lunghe (Fig. 7.7). Alterazioni a carico di dita e unghie Le macchie brunastre sulle dita e le unghie dei fumatori di sigarette sono provocate dal processo di combustione del tabacco, non dalla nicotina (Fig. 7.8). La rara “sindrome delle unghie gialle” è associata a linfedema e a versamento pleurico essudativo (Fig. 7.9). L’uso eccessivo di farmaci broncodilatatori a base di -agonisti o teofillina provoca spesso un lieve tremore delle dita. Nei casi di grave insufficienza ventilatoria, con ritenzione di eccessivi livelli di anidride carbonica, si riscontra un evidente tremore a battito di ali (asterissi o “flapping tremor”). Ciò è conseguenza di una 159 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 Fig. 7.7 Radiografia della parte inferiore delle gambe nell’osteoartropatia polmonare ipertrofica. Le frecce mostrano la neoapposizione ossea a livello subperiostale. Fig. 7.8 Dita con macchie da tabacco. aberrazione funzionale dei centri diencefalici preposti al mantenimento del tono muscolare coinvolto nella postura. L’asterissi unilaterale è dovuta a lesioni focali a carico dell’emisfero cerebrale controlaterale. Sequenza dell’esame clinico Chiedere al paziente di allungare le braccia davanti a sé estendendo le mani in dorsiflessione con le dita a ventaglio &IG6ERIlCARESEÒPRESENTETREMOREGROSSOLANO a scosse ampie aritmiche simili a un battito di ali (asterissi o “flapping tremor”). In alternativa, chiedere al paziente di stringere con forza il dito MEDIOEINDICEPERSECONDI)PAZIENTICONhmAPPING tremor” non sono in grado di mantenere la presa. Fig. 7.9 Sindrome delle unghie gialle. Esame del collo Pressione venosa centrale (PVC) e turgore delle giugulari Riscontri patologici 160 Le giugulari si presentano turgide e rilevate quando la PVC è alta, come nel caso di insufficienza cardiaca destra. L’ipossia cronica nella BPCO è causa di vasocostrizione riflessa delle arterie polmonari, con ipertensione polmonare, dilatazione cardiaca destra ed edema periferico con aumento della PVC e turgore delle giugulari. Questa condizione è chiamata cuore polmonare. La PVC è alta e il turgore è marcato quando la pressione intratoracica è molto aumentata, come nel caso del pneumotorace a valvola o dell’asma acuto grave. Una embolia polmonare massiva può determinare un marcato aumento della PVC, così importante che il turgore delle giugulari è apprezzabile anche con il paziente in posizione eretta. Nell’ostruzione della vena cava superiore (SVCO) (Fig. 7.11A) la PVC è aumentata, con distensione non pulsatile delle vene del collo e scomparsa del riflesso addomino-giugulare. Nella maggior parte dei casi è dovuta a cancro del polmone con compressione della vena cava 147-176-capitolo-7.indd 160 Fig. 7.10 Asterissi. Corretta posizione della mano e del braccio per rilevare il “tremore a battito di ali” da ritenzione di CO2. superiore. Altre cause comprendono linfoma, timoma e fibrosi mediastinica. Nella SVCO possono anche manifestarsi vampate di calore al viso e stridore quando le braccia vengono sollevate sopra la testa. Noduli cervicali Sequenza dell’esame clinico 6ERIlCARESEÒPRESENTEINGROSSAMENTODEILINFONODICERVICALI SOPRACLAVEARIEDELLOSCALENO&IGGE 25/07/14 10.54 Esame obiettivo Prima costa Muscolo scaleno medio Arteria succlavia Muscolo scaleno anteriore Linfonodi Clavicola Muscolo sternocleidomastoideo A Sterno Fig. 7.13 Rapporto di relazione dei linfonodi con lo scaleno anteriore. 7 e nella tonsillite sono solitamente dolenti; nella tubercolosi e nel cancro metastatico spesso si “aggrovigliano” formando una massa, e i linfonodi calcificati risultano duri come sassi al tatto. I linfonodi palpabili, difficilmente mobilizzabili dato che infiltrano i tessuti profondi o la cute, sono generalmente maligni (Box 7.19). Esame del torace B Fig. 7.11 Ostruzione della vena cava superiore. (A)6ENEDELCOLLO turgide e distese. (B) 6ENESUPERlCIALIDILATATESULTORACE Chiedere al paziente di sedersi su un bordo del lettino o su una sedia, se possibile con il petto e la parte superiore dell’addome completamente scoperti. Per prima cosa eseguire un esame completo della parte posteriore del torace, poi della parte anteriore. Sequenza dell’esame clinico Auricolari posteriori Cervicali superiori Cervicali posteriori (triangolo posteriore) Sopraclaveari Preauricolari Forma del torace Sottomentonieri Sottomandibolari Pretracheali Medio-cervicali Cervicali inferiori Fig. 7.12 Stazioni linfonodi del collo. %SAMINAREILCOLLOMEDIANTEPALPAZIONEP!NNOTARE dimensioni e consistenza dei linfonodi palpabili e se questi sono fissi o mobili rispetto ai tessuti circostanti. Riscontri patologici L’ingrossamento dei linfonodi del muscolo scaleno può essere la prima evidenza di cancro metastatico del polmone, mentre una linfadenopatia cervicale localizzata è un esordio tipico del linfoma. Nel linfoma di Hodgkin, i linfonodi sono di norma “gommosi”; nella sepsi dentale 147-176-capitolo-7.indd 161 Osservare il torace e prendere nota del rapporto fra diametro antero-posteriore e diametro trasverso. 6ERIlCARESESONOPRESENTICICATRICIDIPREGRESSIINTERVENTI al torace (cuore, polmoni), e ricercare tumefazioni, segni e macchie sulla pelle. Riscontri normali Il torace deve essere simmetrico e avere sezione trasversale ellittica. Il diametro antero-posteriore deve essere inferiore al diametro trasverso. Riscontri patologici Nei casi in cui il diametro antero-posteriore è superiore al diametro trasverso, il torace ha la forma di una botte. Ciò è associato a iperinsufflazione polmonare in 7.19 Linfoadenopatia e cancro del polmone In un paziente con cancro del polmone, la presenza di un NODULOSOPRACLAVEAREPALPABILEÒFORTEMENTEINDICATIVA DIDIFFUSIONEMETASTATICA VAN/VERHAGEN("RAKEL+(EIJENBROK-7ETAL-ETASTASES in supraclavicular lymph nodes in lung cancer: assessment with palpation, 53AND#42ADIOLOGY 161 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 B A C D Fig. 7.14 Anomalie morfologiche del torace. (A)4ORACEiperinsufflato con la caratteristica ritrazione intercostale. (B) Cifoscoliosi. (C) 4ORACEcarenato con solco di Harrison prominente (freccia). (D)4ORACE 162 pazienti con BPCO/enfisema grave (Fig. 7.14A), sebbene il grado di disproporzione non sia correlato alla gravità dell’ostruzione delle vie aeree o alla riduzione della funzionalità polmonare. Il termine cifosi indica un’eccessiva curvatura anteriore della colonna vertebrale, mentre il termine scoliosi indica invece la presenza di curvatura laterale. La cifoscoliosi, che implica entrambe le anomalie anatomiche (Fig. 7.14B), può essere idiopatica o secondaria a poliomielite infantile o tubercolosi spinale, e può provocare deformità e disabilità gravi. Può ridurre la capacità ventilatoria e rendere gli atti respiratori più laboriosi. Questi pazienti sviluppano insufficienza ventilatoria progressiva con ritenzione di anidride carbonica e cuore polmonare già in giovane età. Il torace carenato (detto anche torace di piccione) è una prominenza localizzata dello sterno e delle cartilagini costali adiacenti, accompagnata spesso da ritrazione delle coste che forma solchi simmetrici orizzontali (solchi di Harrison) al di sopra del margine costale (Fig. 7.14C). Si realizza per iperinsufflazione polmonare con 147-176-capitolo-7.indd 162 contrazioni ripetute e vigorose del diaframma in presenza di una struttura ossea del torace ancora in uno stadio di elevata flessibilità prepuberale. La causa più frequente è ascrivibile ad asma infantile grave e scarsamente controllato, ma è possibile manifestazione nell’osteomalacia e nel rachitismo. Il torace a imbuto (detto anche petto escavato) è un’anomalia anatomica dello sviluppo con una depressione localizzata dell’estremità inferiore dello sterno (Fig. 7.14D) o, meno frequentemente, di tutta la sua lunghezza. I pazienti sono generalmente asintomatici ma preoccupati dal loro aspetto. Nei casi gravi il cuore è spostato a sinistra e la capacità ventilatoria è ridotta. Cute Tra le lesioni sottocutanee che possono essere visibili annotiamo noduli tumorali metastatici, neurofibromi e lipomi, così come le anomalie vascolari (ad esempio la dilatazione dei tratti vascolari venosi nella SVCO) (si veda la Fig. 7.11B). 25/07/14 10.54 Esame obiettivo 7.20 Comuni cause di deviazione tracheale Attrazione verso il lato della lesione polmonare s #OLLASSAMENTODELLOBO superiore o di tutto il polmone s &IBROSIDELLOBOSUPERIORE s 0NEUMONECTOMIA Spostamento in direzione opposta al lato della lesione polmonare s 0NEUMOTORACEIPERTENSIVO s 6ERSAMENTOPLEURICO massivo Massa nel mediastino superiore Fig. 7.15 Esame per individuare lo spostamento della trachea. ! " Fig. 7.16 Valutazione dell’espansione toracica dal davanti. (A)%SPIRAZIONE(B) Inspirazione. Palpazione Determinare la posizione del mediastino localizzando la trachea e la pulsazione del battito cardiaco a livello apicale (Box 7.20). Sequenza dell’esame clinico Con il paziente che guarda in avanti, verificare se sono presenti deviazioni della trachea. 0OSIZIONAREDELICATAMENTELAPUNTADELLINDICEDESTRO NELLINCISURASOPRASTERNALEEPALPARELATRACHEA&IG Questa operazione può risultare fastidiosa per il paziente: procedere con delicatezza e spiegare ciò che si sta facendo. Un lieve spostamento verso destra è comune nei soggetti sani. -ISURARELADISTANZAFRALINCISURASOPRASTERNALEELACARTILAGINE CRICOIDEAAMPIEZZEDIDITASONODACONSIDERARSINORMALI ampiezze inferiori suggeriscono iperinsufflazione polmonare. Riscontri patologici Lo spostamento del mediastino superiore provoca deviazione tracheale. Lo spostamento della pulsazione del battito cardiaco a livello apicale può indicare spostamento del mediastino inferiore (si veda il Cap. 6). Lo spostamento dell’impulso cardiaco senza deviazione tracheale è generalmente dovuto a ipertrofia ventricolare sinistra, ma può manifestarsi nella scoliosi, nella cifoscoliosi o nel torace a imbuto di grado marcato. Può essere difficoltoso localizzare il battito apicale cardiaco in caso di obesità, versamento pericardico, scarsa funzionalità ventricolare sinistra o iperinsufflazione polmonare, come nella BPCO/enfisema. L’intensità del sollevamento dell’ipertrofia ventricolare destra, riscontrata nell’ipertensione 147-176-capitolo-7.indd 163 s 'OZZORETROSTERNALE s ,INFOMA s #ANCRODELPOLMONE 7 polmonare grave, si apprezza meglio in corrispondenza del margine parasternale sinistro (si veda la Fig. 6.22C). Nell’iperinsufflazione grave è riscontrabile il segno di Oliver-Cardarelli o “strattone tracheale”, una abnorme pulsazione laringo-tracheale sincrona alla sistole cardiaca. Per apprezzarla al meglio, basta afferrare la cartilagine cricoidea del paziente e sollevarla delicatamente in avanti; si percepirà uno strattone verso l’interno a ogni atto inspiratorio. Espansione toracica Sequenza dell’esame clinico 0OSIZIONARSIDIETROALPAZIENTEEVALUTARELESPANSIONEDEILOBI superiori mediante osservazione del movimento delle clavicole con gli atti respiratori. 6ALUTARELESPANSIONEDEILOBIINFERIORIPOSIZIONANDOSALDAMENTE LEMANISULLAPARETETORACICA%STENDERELEDITAATTORNOAI lANCHIDELTORACEDELPAZIENTE&IG)POLLICIDEVONOQUASI toccarsi sulla linea mediana e stare appena sopra il torace in modo da seguire liberamente il movimento della parete toracica con la respirazione. Chiedere al paziente di fare un respiro profondo. I pollici devono ALLONTANARSISIMMETRICAMENTEDIALMENOCMLUNODALLALTRO Con il paziente in posizione supina, verificare se durante l’inspirazione si manifesta un movimento paradosso verso l’interno dell’addome. Riscontri normali Entrambi i lati del torace devono espandersi simmetricamente e in egual misura durante la normale respirazione a volume corrente e in corso di massima inspirazione. Riscontri patologici La ridotta espansione di un lato indica la presenza di un’anomalia a suo carico: ad esempio, versamento pleurico, collasso polmonare o lobare, pneumotorace e fibrosi unilaterale. La riduzione bilaterale del movimento della parete toracica è comune nella BPCO grave e nella fibrosi polmonare diffusa. Il movimento paradosso verso l’interno può indicare paralisi diaframmatica o, più di frequente, BPCO grave. La doppia frattura di una serie di coste o dello sterno fa diventare mobile o “lassa” la parete toracica fra le strutture osteocartilaginee interessate (si veda la Fig. 19.6). 163 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 L’enfisema sottocutaneo è apprezzabile alla palpazione come caratteristica sensazione di crepitio quando si applichi una leggera pressione con i polpastrelli sui tessuti contenenti gas (Fig. 7.17) e può essere presente rigonfiamento diffuso della parete toracica, del collo e del volto. Può complicare l’asma acuto grave, lo pneumotorace spontaneo o traumatico, o la rottura dell’esofago, ed è una complicazione del drenaggio intercostale. L’enfisema mediastinico si manifesta se l’aria penetra nel mediastino ed è associato a un caratteristico crepitio sistolico all’auscultazione del precordio (segno di Hamman). Nella costocondrite da sindrome di Tietze si riscontra dolore a carico delle cartilagini costali. È possibile riscontrare dolore localizzato delle coste in prossimità di aree di infarto polmonare o frattura. Sequenza dell’esame clinico Percussione La percussione consente al medico di apprezzare la tonalità e l’intensità del suono generato con questa manovra e di percepire le vibrazioni postpercussione. Tamburellare in sequenza le aree corrispondenti su entrambi i lati del torace (Fig. 7.18). Collocare il palmo della mano sinistra sul torace del paziente CONLEDITALEGGERMENTEDISTANZIATE&IG# 0REMERESALDAMENTEILDITOMEDIODELLAMANOSINISTRACONTRO il torace, allineato alle coste sottostanti l’area da sottoporre a percussione. Colpire il centro della falange media del dito medio sinistro con la punta del dito medio destro, esercitando un movimento libero oscillante del polso e non dell’avambraccio. Il dito utilizzato per la percussione non deve rimanere sul punto percosso per evitare di attutire la nota generata. 4AMBURELLAREGLIAPICIPOLMONARICOLPENDOCONLASUPERlCIE palmare del dito medio sinistro lungo il bordo anteriore del muscolo trapezio, coprendo la fossa sopraclaveare e percuotendo verso il basso. 4AMBURELLARELACLAVICOLADIRETTAMENTESULTERZOMEDIALEPOICHÏ la percussione laterale produce suoni ottusi per via dei muscoli delle spalle. Chiedere al paziente di piegare le braccia sulla parte anteriore del torace, in modo da allontanare le scapole l’una dall’altra e tamburellare sulla parte superiore del torace posteriore. Non tamburellare nei pressi della linea mediana: le strutture solide della colonna vertebrale toracica e della muscolatura paravertebrale producono una nota ottusa. -APPARELEAREEANOMALETAMBURELLANDOEDISTINGUENDOLEAREE RISONANTIDAQUELLECHEPRODUCONONOTEOTTUSE4AMBURELLARE ciascun lato simmetricamente in modo alternato e confrontare la tonalità e l’intensità della nota emessa. Riscontri normali Il polmone normale produce una nota risonante, il cosiddetto suono chiaro polmonare (Box 7.21). Riscontri patologici Fig. 7.17 Enfisema sottocutaneo riscontrato a livello del collo e della parete toracica all’esame radiologico del torace (indicato dalle freccie). A 164 B In caso di pneumotorace viene prodotta una nota iper-risonante, mentre la percussione su strutture solide, ad esempio fegato, cuore, o un’area consolidata del polmone (polmonite) produce una nota ottusa. La percussione esercitata su un fluido, ad esempio versamento pleurico (Box 7.21), produce una nota estremamente ottusa (“ottusità sorda”, detta anche “ottusità di coscia”). Individuare il livello superiore di ottusità del fegato tamburellando lungo la parete anteriore della parte destra del torace; nell’adulto tale livello è rappresentato dalla quinta costa C Fig. 7.18 Punti suggeriti per la percussione. (A) 0ARETETORACICAANTERIOREELATERALE(B)0ARETETORACICAPOSTERIORE(C)4ECNICADIpercussione. 147-176-capitolo-7.indd 164 25/07/14 10.54 Esame obiettivo 7.21 Nota alla percussione 7.22 Cause della riduzione del murmure vescicolare Tipo Area di rilevamento Conduzione ridotta Risonante Polmone normale Iper-risonante Pneumotorace Ottusa Consolidamento polmonare s /BESITÌISPESSIMENTO parete toracica spessa s 6ERSAMENTOOISPESSIMENTO foglietti pleurici Collassamento polmonare Flusso d’aria ridotto Fibrosi polmonare grave s 'ENERALIZZATEADESEMPIO "0#/ Ottusità sorda Versamento pleurico Emotorace s 0NEUMOTORACE s ,OCALIZZATEADESEMPIO polmone collassato per cancro ostruttivo del polmone 7 sulla linea emiclaveare. La presenza di una nota risonante al di sotto di questo livello è un segno di iperinsufflazione (BPCO/enfisema o asma grave). L’area di ottusità cardiaca nella parte anteriore sinistra del torace può risultare ridotta quando i polmoni sono iperinsufflati. L’ottusità basale dovuta a elevazione del diaframma è indistinguibile da quella da versamento pleurico. Auscultazione Fondamentalmente i suoni che raggiungono la parete toracica sono a bassa frequenza e si odono meglio con la campana di uno stetofonendoscopio. Il diaframma, invece, identifica meglio suoni di tonalità più elevata, come nel caso dello sfregamento pleurico. Lo sfregamento di cute e peli contro il diaframma dello stetofonendoscopio durante la respirazione profonda può provocare rumori anomali come crepitii, e nei pazienti di corporatura magra può essere difficile applicare perfettamente il diaframma sulla cute della parete toracica. Sequenza dell’esame clinico 0ROCEDEREALLASCOLTOCONILPAZIENTERILASSATOCHECOMPIEATTI RESPIRATORIPROFONDICONLABOCCAAPERTA%VITAREDIPROLUNGARE inutilmente la procedura, in quanto ciò provoca alcalosi respiratoria con vertigini e in casi estremi anche tetania. Auscultare ciascun lato simmetricamente e sistematicamente in modo alternato, confrontando i reperti sonori tra loro e cercando di includere nell’esame quante più aree del polmone possibili. Ascoltare: anteriormente da sopra la clavicola verso il basso fino ALLASESTACOSTA LATERALMENTEDALLASCELLAALLOTTAVACOSTA posteriormente verso il basso fino all’undicesima costa. 6ALUTAREQUALITÌEAMPIEZZADEISUONIRESPIRATORI)NDIVIDUARE eventuali interruzioni fra inspirazione ed espirazione, e fare ATTENZIONEALLAPRESENZADIEVENTUALISUONIAGGIUNTI%VITARE l’auscultazione nei pressi della linea mediana anteriormente o posteriormente: queste aree possono trasmettere suoni generati direttamente dalla trachea o dai bronchi principali. Riscontri normali Il flusso turbolento all’interno delle prime vie aeree provoca i suoni respiratori udibili presso la parete toracica. Con lo stetofonendoscopio, essi hanno le caratteristiche 147-176-capitolo-7.indd 165 di un suono frusciante (murmure vescicolare). Durante la normale respirazione il contributo della laringe è esiguo, ma essa può accentuare i suoni respiratori nel corso di respirazioni profonde e forzate. L’intensità dei suoni respiratori è in relazione al flusso d’aria e al tessuto attraverso il quale si propaga l’onda sonora. Il pattern e l’intensità dei suoni respiratori rispecchiano la ventilazione loco-regionale. I suoni si attenuano quando si propagano attraverso i polmoni normali in quanto il parenchima è un cattivo conduttore del suono. In un paziente in posizione eretta i suoni respiratori sono normalmente più intensi presso l’apice polmonare nella prima fase della inspirazione e presso le basi nella fase di mezzo. Durante l’espirazione, i normali suoni respiratori si affievoliscono rapidamente mentre il flusso d’aria rallenta. Riscontri patologici Si ha riduzione del murmure vescicolare in caso di obesità, versamento pleurico, ispessimento marcato della pleura, pneumotorace, iperinsufflazione dovuta a BPCO/ enfisema e in corrispondenza di zone atelettasiche dove il bronco principale risulta occluso (Box 7.22). Se i suoni respiratori sembrano globalmente impercettibili, chiedere al paziente di tossire. Nel caso in cui la riduzione dei suoni respiratori sia dovuta a ostruzione bronchiale da eccessiva raccolta di secrezioni, è probabile che i suoni possano essere uditi meglio dopo aver tossito. Il soffio bronchiale è un suono respiratorio ad alta tonalità profondo o soffiante, simile a quello udito lungo la trachea e la laringe durante la normale respirazione. I suoni respiratori sono di durata e intensità simili sia in inspirazione sia in espirazione, con una pausa caratteristica fra le due fasi (Fig. 7.19). Si riscontrano soffi bronchiali quando il tessuto polmonare normale viene sostituito da tessuto uniformemente conduttivo e il bronco principale sottostante è pervio (Box 7.27), quindi in questo caso si tende a escludere la possibilità di una neoplasia polmonare che provochi ostruzione bronchiale. Il soffio bronchiale e la pettoriloquia sussurrata sono udibili in corrispondenza di aree di consolidamento polmonare (polmonite), all’apice di un versamento pleurico e di aree di fibrosi densa. Il termine egofonia indica un caratteristico timbro belante o nasale che assume la voce del paziente all’auscultazione in caso di polmone consolidato (polmonite) o presso il livello più alto di un versamento pleurico. È dovuto a una migliorata trasmissione dei suoni ad alta frequenza attraverso un polmone anomalo, con selettiva filtrazione delle frequenze più basse (Box 7.28). 165 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 Inspirazione Espirazione 7.23 Criteri di Wells semplificati per la diagnosi di tromboembolia polmonare Fattori di rischio Punteggio s %MBOLIAPOLMONAREOTROMBOSIVENOSA profonda pregresse 1,5 s )MMOBILIZZAZIONEOINTERVENTOCHIRURGICO complesso nelle 4 settimane precedenti 1,5 s #ANCRO 1 Reperti clinici s %MOTTISI 1 s &REQUENZACARDIACABPM Fig. 7.19 Rappresentazione diagrammatica dei suoni respiratori. (A)6ESCICOLARI(B) Bronchiali. Notare la pausa fra inspirazione ed espirazione e la variazione di tonalità e la qualità soffiante e tubolare dei suoni respiratori bronchiali. Suoni patologici aggiuntivi 166 I crepitii sono una successione di brevi suoni respiratori non musicali causati dal collassamento delle vie aeree più periferiche al momento dell’espirazione; con la successiva inspirazione, l’aria entra rapidamente in queste vie aeree distali, e gli alveoli e i piccoli bronchi si aprono bruscamente producendo il caratteristico crepitio. Notare in quale fase del ciclo respiratorio si apprezzano i crepitii (Box 7.25). Crepitii udibili nella fase inspiratoria iniziale suggeriscono patologie delle piccole vie aeree e possono manifestarsi nella bronchiolite. Nell’edema polmonare i crepitii si manifestano nella fase di mezzo della inspirazione. Fini crepitii udibili nella fase terminale della inspirazione, simili al suono prodotto dallo sfregare i capelli fra le dita (simili al “velcro”), sono caratteristici della fibrosi polmonare. Nel caso della bronchiettasia sono udibili crepitii sia per tutta la durata della inspirazione sia della espirazione. Si possono udire crepitii quando l’aria forma bolle nelle secrezioni di bronchi principali, di bronchi dilatati nella bronchiettasia o di cavità polmonari. Questi crepitii sono grossolani, gorgoglianti e si modificano con i colpi di tosse poiché così vengono rimosse le secrezioni. Il “wheeze” è provocato dalla vibrazione continua delle pareti delle vie aeree per via di un flusso areeo turbolento e hanno qualità musicale. Il “wheeze” si realizza con il restringimento delle vie aeree ed è udibile in momenti precisi del ciclo respiratorio. È più forte durante l’espirazione, perché le vie aeree normalmente si dilatano durante l’inspirazione e si restringono durante l’espirazione (accentuando quindi il flusso turbolento). Il “wheeze” inspiratorio implica un importante restringimento delle vie aeree. Il “wheeze” ad alta tonalità deriva dalle vie aeree più distanti ed è fischiante o sibilante. Il “wheeze” a bassa tonalità ha origine nei bronchi prossimali di dimensioni più grandi. Il “wheeze” va distinto dal suono forte e stridente dello stridore (p. 151). Il “wheeze” è caratteristico di asma e BPCO, ma ha scarso valore per determinare la gravità dell’ostruzione 147-176-capitolo-7.indd 166 1,5 s 3EGNIDITROMBOSIVENOSAPROFONDA 3 $IAGNOSIALTERNATIVAMENOPROBABILERISPETTO a quella di embolia polmonare 3 )NTERPRETAZIONEDELPUNTEGGIOTOTALEOPUNTOPROBABILITÌSCARSA PUNTIPROBABILITÌMODERATAOPIáPUNTIPROBABILITÌELEVATA 7.24 Fattori di rischio principali per la tromboembolia polmonare s &RATTURADELLANCADELBACINOODELLAGAMBA s #HIRURGIAPROTESICADELLANCAODELGINOCCHIO s )NTERVENTICOMPLESSIACARICODELLADDOMEODELLAPELVI s 4RAUMAMAGGIORE s ,ESIONEDELMIDOLLOSPINALE s 4UMOREMALIGNO 7.25 Cause di crepitio Fase di inspirazione Causa Iniziale Malattia delle piccole vie aeree, come ad esempio nella bronchiolite Di mezzo Edema polmonare Terminale Fibrosi polmonare (fase iniziale) Edema polmonare (di media entità) 3ECREZIONIBRONCHIALINELLA"0#/ polmonite, ascesso polmonare, cavità polmonari tubercolari (grossolane) Bifasica Bronchiettasia (grossolana) delle vie aeree. In caso di grave ostruzione delle vie aeree il “wheeze” può non essere apprezzabile a causa del ridotto (o assente, nei casi pù gravi) flusso d’aria; in assenza di flusso non si possono generare i suoni respiratori (condizione che configura “silenzio respiratorio”). Una ostruzione bronchiale fissa, più comunemente dovuta a cancro del polmone, può causare “wheeze” localizzato con una singola nota musicale che non si schiarisce tossendo. Il rumore da sfregamento pleurico è comparabile al suono prodotto piegando pelle rigida o calpestando neve fresca. Esso viene prodotto quando pleura viscerale e parietale infiammate strofinano l’una sull’altra e si percepisce meglio con il diaframma dello stetofonendoscopio. Viene udito durante la respirazione profonda alla fine dell’ispirazione e all’inizio dell’espirazione. Uno sfregamento pleurico è solitamente associato a dolore 25/07/14 10.54 Esami e indagini diagnostiche 7.26 Indicatori della tromboembolia polmonare 7.27 Cause di soffi bronchiali Considerato singolarmente nessun sintomo o segno ha valore PREDITTIVOPERLATROMBOEMBOLIAPOLMONARE-EGLIOSERVIRSIDITEST COMPOSITIVALIDATICOMEICRITERIMODIlCATIDI7ELLS"OX Comuni 7ELLS03'INSBERG*3!NDERSON$2ETALUse of a clinical model for safe management of patients with suspected pulmonary embolism. Ann Intern -EDn 7ELLS03!NDERSON$22ODGER-ETALExcluding pulmonary embolism at the bedside without diagnostic imaging: management of patients with suspected pulmonary embolism presenting to the emergency department by using a simple clinical model and D-dimer!NN)NTERN-ED s &IBROSIPOLMONARE localizzata s !LLAPICEDIUNVERSAMENTO pleurico s #ONSOLIDAMENTOPOLMONAREPOLMONITE Non comuni s #OLLASSAMENTOPOLMONARE (nel punto in cui il bronco PRINCIPALESOTTOSTANTEÒ pervio) 7.28 Diagnosi clinica di polmonite pleurico e può essere ascoltato in corrispondenza di aree di flogosi pleurica, come nel caso di infarto polmonare dovuto a embolia polmonare. L’embolia polmonare è l’ostruzione di una sezione dell’albero vascolare polmonare da parte di un trombo distaccatosi da un distretto vascolare distante, ad esempio, le vene profonde delle gambe o del bacino (Figg. 7.18 e 7.19; Box 7.23 e 7.24). Spesso l’embolia polmonare non è riconosciuta e meno di un terzo dei pazienti ha sintomi o segni di trombosi venosa profonda (Box 7.26). Uno sfregamento pleurico può essere ascoltato nella polmonite o nella vasculite polmonare. In caso di coinvolgimento della pleura adiacente al pericardio, è possibile udire anche uno sfregamento pleuropericardico. Il rumore da sfregamento pleurico scompare quando un versamento comincia a interporsi tra i due foglietti pleurici. Il rumore di schiocco nel pneumotorace (“click”) è un suono ritmico, in sincronia con la sistole cardiaca, prodotto quando è presente aria tra i due foglietti pleurici sovrastanti il cuore. Un cigolio (“squeak”) che si manifesta a metà espirazione è caratteristico della bronchiolite obliterante – una rara complicanza dell’artrite reumatoide – dove le vie aeree più periferiche sono interessate da restringimenti o completamente obliterate per via della flogosi cronica e della fibrosi. Risonanza vocale Sequenza dell’esame clinico Chiedere al paziente di pronunciare “uno, uno, uno” mentre lo si ausculta per valutare la qualità e l’ampiezza della risonanza vocale. Chiedere al paziente di sussurrare “uno, uno, uno” mentre si prosegue l’ascolto. Riscontri normali Nei polmoni in condizioni normali si odono le componenti a bassa tonalità delle parole, mentre le componenti ad alta intensità risultano attenuate e di conseguenza le parole sussurrate non risultano udibili. Riscontri patologici Nel consolidamento polmonare (polmonite) le parole pronunciate sono ben udibili. In corrispondenza di un’area in cui è presente versamento o atelettasia le parole risultano attutite. 147-176-capitolo-7.indd 167 La presenza di soffi bronchiali e di egofonia in un paziente PIRETICOCONTOSSEÒFORTEMENTEINDICATIVADIPOLMONITE 7 (ECKERLING034APE4'7IGTON23ETALClinical prediction rule for pulmonary infiltrates!NN)NTERN-ED Le parole sussurrate non vengono udite nel polmone in condizioni di normalità, ma in caso di consolidamento (polmonite) il suono viene trasmesso, producendo “pettoriloquia sussurrata”. SINTESI FINALE Sequenza dell’esame clinico Osservare l’aspetto e il comportamento generali del paziente. 6ERIlCARESEÒPRESENTECIANOSIDELLELABBRAEDELLALINGUA %SAMINARELACUTEPERINDIVIDUAREEVENTUALIRASHONODULI Ascoltare per determinare se sono presenti raucedine e stridore. %SAMINARELEMANIPERINDIVIDUAREIPPOCRATISMODIGITALE cianosi periferica e tremore. -ISURARELAPRESSIONEARTERIOSA %SAMINAREILCOLLOPERINDIVIDUAREAUMENTODELLA06# e linfadenopatia cervicale. 2EGISTRARELAFREQUENZARESPIRATORIA Osservare il pattern respiratorio e verificare se il paziente usa i muscoli accessori. %SAMINARELAPARTEANTERIOREEPOSTERIOREDELTORACE per individuare anomalie morfologiche e cicatrici. 0ALPARELATRACHEAESENTIREILBATTITOAPICALECARDIACO per individuare evidenze di spostamento del mediastino. 4AMBURELLARELAPARTEANTERIOREEPOSTERIOREDELTORACE per individuare aree di ottusità o iper-risonanza. Auscultare la parte anteriore e posteriore del torace per individuare suoni respiratori alterati e suoni aggiuntivi. Certe tipologie di segni clinici sono solitamente associate APARTICOLARIALTERAZIONIPATOLOGICHEDEIPOLMONI&IGG E ESAMI E INDAGINI DIAGNOSTICHE Si veda il Box 7.29. 167 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 A Cancro del polmone .& '-- '(').%,'- Segni di versamento 2,)',$(' toracica ridotta 21--.,$-4,(+3 %%) +.,,$(' 2.('$+ ,)$+-(+$ e risonanza vocale ridotti/assenti ))(+-$,&( digitale C Polmonite --(('!.,$('% ' %%1)(%&('$- "+/ 3) Cianosi centrale )(- ',$(' )+ ,,$(' $,-(%$ !60 mmHg ' %%1)(%&('$- "+/ 3 E Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) $,()% -(+$( )(%$$- &$, ('+$ ,( $&.,(%$ accessori 1# 0 3 Ptosi/sindrome di Horner $'! '()-$ +/$% '(.%$ nella zona dello scaleno Segni di collassassamento 2,)',$(' -(+$ ridotta 2--.,( %%) +.,,$(' 2.('$+ ,)$+-(+$ e risonanza vocale ridotti Macchie di tabacco Febbre (con brividi) + *. '0+ ,)$+-(+$ ' %%1)(%&('$- "+/ 3 Segni di consolidamento 2,)',$(' -(+$ ridotta 2--.,(%%) +.,,$('e 2(!!$+('#$%$ ,!+ "& '-( )% .+$( 2.& '--+$,(''0 vocale Cianosi centrale .& '-- .(+ )(%&('+ (+ $) +$',.!!%-( !(+&$(-$!!$(%-4/ '-$%+e B Asma Stato di agitazione (,(''(% '0$'1,&"+/ 3) Ritrazione intercostale (nel bambino) Cianosi centrale ($'1,&"+/ 3) 1# 0 3,$% '0$( + ,)$+-(+$( ' %%1,&"+/ 3) I) +$',.!!%0$(' toracica Polso accelerato +%% '--($'1,& "+/ 3) D Fibrosi polmonare idiopatica (alveolite fibrosante) Cianosi centrale ,)',$(' -(+$ ridotta $'$+'-(%$+ )$-'-$ - % $',)$+-(+$ ))(+-$,&( digitale & %% /$"%$e negli stadi avanzati di malattia F Tromboembolia polmonare (%(+ )% .+$-$( !+ "& '-()% .+$( Segni di versamento 2,)',$(' -(+$ ridotta 21--.,$-4,(+3 %%) +.,,$(' 2.('$+ ,)$+-(+$ e risonanza vocale ridotti Macchie di tabacco & %% /$"%$ .(+ )(%&('+ "'$$-+(&(,$)+(!(' 2Unilaterale 2 & 2Calore 2Dolorabilit4 Fig. 7.20 Segni clinici di comuni patologie respiratorie.06#PRESSIONEVENOSACENTRALE36#/Superior Venal Caval Obstruction), ostruzione della vena cava superiore. 168 147-176-capitolo-7.indd 168 Fig. 7.21 Angio TC polmonare che evidenzia un embolo di grandi dimensioni all’interno dell’arteria polmonare principale (indicato dalla freccia). 25/07/14 10.54 Esami e indagini diagnostiche 7.29 Esami e indagini diagnostiche nelle malattie respiratorie Esame/indagine Indicazione/commento Clinica Flusso di picco espiratorio Pulsossimetria -ONITORAGGIODELLASMAASMAACUTO Insufficienza respiratoria Valutazione del fabbisogno di ossigeno Analisi del sangue Conta leucocitaria Alta nelle infezioni del tratto respiratorio inferiore Ematocrito Alto nella policitemia Conta degli eosinofili !LTAIN Asma allergico Eosinofilia polmonare Aspergillosi broncopolmonare allergica Sindrome di Churg-Strauss 7 Proteina C reattiva !LTAIN Polmonite Empiema Sodio sierico "ASSOIN Cancro del polmone a piccole cellule (sindrome paraneoplastica ASSOCIATACONINADEGUATASECREZIONEDELLORMONEANTIDIURETICO;!$(= Legionellosi e qualsiasi forma grave di polmonite /SMOLALITÌEMATICAEURINARIA )NADEGUATASECREZIONEDI!$( Calcio sierico Alto in presenza di metastasi ossee, sarcoidosi e cancro del polmone a cellule squamose Test di funzionalità epatica Metastasi epatiche Immunoglobuline $ElCITNELLABRONCHIETTASIAADESEMPIOIPOGAMMAGLOBULINEMIA !TTIVITÌDELLENZIMADICONVERSIONEDELLANGIOTENSINA Elevata nella sarcoidosi Alfa 1-antitripsina $ElCITNELLENlSEMAPANACINOSOEREDITARIO IgE totali e specifiche (RAST test) Stato atopico (asma) !NTICORPIANTINUCLEO!.! Fibrosi polmonare idiopatica (alveolite fibrosante) !NTICORPIANTICITOPLASMADEINEUTROlLI!.#! 0ROTEINASIC!.#! -IELOPEROSSIDASIP!.#! Granulomatosi con poliangioite (granulomatosi di Wegener) Poliangioite microscopica Sindrome di Churg-Strauss Precipitine sieriche Polmonite da ipersensibilità (alveolite allergica estrinseca) Agglutinine a frigore (IgM) Infezione da Mycoplasma Analisi sierologica (anticorpi IgG) Infezione virale del tratto respiratorio, ad esempio influenza, virus respiratorio sinciziale Lievi infezioni batteriche, ad esempio Mycoplasma, Legionella, Chlamydia $DIMERO Tromboembolia venosa Tripsina immunoreattiva Screening della fibrosi cistica Genotipizzazione del regolatore transmembrana della fissazione del complemento (CFTR) Fibrosi cistica $OSAGGIOPERILRILASCIODELLINTERFERONEGAMMA Infezione latente da Mycobacterium tuberculosis Analisi delle urine Antigene capsulare dello pneumococco Batteriemia pneumococcica Antigene urinario della Legionella Legionellosi Test cutanei Reazione di Mantoux Esposizione al Mycobacterium tuberculosis Prick test con allergeni Stato atopico (asma) Test del sudore Fibrosi cistica nel bambino Segue 169 147-176-capitolo-7.indd 169 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 7.29 Esami e indagini diagnostiche nelle malattie respiratorie – seguito Esame/indagine Indicazione/commento Funzionalità respiratoria Emogasanalisi arteriosa )NSUFlCIENZARESPIRATORIAALTERAZIONEDELLEQUILIBRIOACIDOBASE Spirometria $IAGNOSIMONITORAGGIODI"0#/EASMA 4ESTDIDIFFUSIONEALVEOLOCAPILLAREDEL#/ "ASSOIN Malattia interstiziale del polmone %NlSEMA"0#/ Curve flusso-volume Rilevazione di ostruzione delle vie aeree extratoraciche e intratoraciche Pressioni massime inspiratorie ed espiratorie $ISTURBIRESPIRATORINEUROMUSCOLARI Capacità vitale forzata in posizione eretta e supina $ISTURBIRESPIRATORINEUROMUSCOLARI Test da sforzo Corsa per 6 minuti $IAGNOSIDIASMANEIBAMBINIENEGLIADULTIINGIOVANEETÌ Test del cammino per 6 minuti 6ALUTAZIONEDELLADISABILITÌADESEMPIONELLA"0#/ Test da sforzo cardiopolmonare #ONSUMOMASSIMODIOSSIGENO6/2) $ISTINGUELADIFlCOLTÌRESPIRATORIADOVUTAAMALATTIAPOLMONARE da quella dovuta a malattia cardiaca Test di provocazione bronchiale aspecifico %SCLUSIONEDELLASMA Studi di provocazione bronchiale specifici Asma, soprattutto asma professionale /SSIDONITRICONELLARIAESPIRATA $OSAGGIODEGLISTEROIDIINALATORINELLASMA Studio del sonno notturno (ad esempio polisonnografia) Sindrome delle apnee del sonno Esami radiologici TC del torace Massa polmonare o mediastinica Stadiazione del cancro del polmone Malattia pleurica TC ad alta risoluzione Malattia interstiziale del polmone Bronchiettasia Scintigrafia ventilo-perfusoria Tromboembolia polmonare Angiogramma polmonare con TC Tromboembolia polmonare Ipertensione polmonare Ecocardiogramma $ILATAZIONECARDIACADESTRACUOREPOLMONARE Ecografia della parete toracica Caratterizzazione e quantificazione del versamento pleurico Tomografia a emissione di positroni (PET)/TC Stadiazione del cancro del polmone Esami invasivi Agoaspirato dei linfonodi Linfoadenopatia cervicale Broncoscopia Sospetto cancro del polmone Sospetta inspirazione di corpo estraneo Prelievo di campioni per esami microbiologici Biopsia polmonare transbronchiale Sospetta sarcoidosi polmonare Sospetto tumore maligno diffuso Agoaspirato e biopsia pleurici Versamento pleurico non diagnosticato Agoaspirato toracico percutaneo Lesione periferica/sospetto cancro del polmone Mediastinoscopia Stadiazione del cancro del polmone Massa mediastinica Toracoscopia Malattia pleurica non diagnosticata Biopsia polmonare (a cielo aperto o intervento toracoscopico video-assistito) Malattia interstiziale del polmone 170 147-176-capitolo-7.indd 170 25/07/14 10.54 Esami e indagini diagnostiche Trachea Vena cava superiore Aorta Arteria polmonare sinistra Scissura orizzontale Bordo ventricolare sinistro Atrio destro Anteriormente alla VI costa A Bolla gastrica B Angoli costofrenici acuti Fig. 7.22 Rappresentazione schematica di una normale radiografia posteroanteriore del torace. Notare i profili vertebrali appena visibili ATTRAVERSOLOMBRACARDIACA!"LINDICECARDIOTORACICODEVEESSERE Esame radiologico del torace L’esame radiologico standard del torace consiste in una proiezione posteroanteriore (PA) con la pellicola davanti alla parte anteriore del torace e la sorgente di raggi X posta a 2 metri dietro il paziente (Fig. 7.22). Nel caso di radiografie anteroposteriori (AP) la sorgente dei raggi X sta davanti al paziente. Questo tipo di radiografia tende a ingrandire le strutture come il cuore (telecuore). Confrontare sempre una radiografia anomala del torace con quelle eseguite in precedenza per verificare se le anomalie si stanno risolvendo o se sono di vecchia data. Sequenza dell’esame clinico Controllare sistematicamente: Nome, data e orientamento della radiografia: normalmente, LERADIOGRAlE!0SONOCONTRASSEGNATECOMETALI!LTRIMENTI PRESUMERECHELAPROIEZIONESIA0! Campi polmonari: devono essere semitrasparenti allo stesso modo. Individuare la scissura orizzontale che va dall’ilo destro ALLA6)COSTASULLALINEAASCELLARE Apici polmonari: eseguire una ricerca specifica di masse, cavitazioni e consolidamento al di sopra e dietro le clavicole. 4RACHEACONFERMARECHEOCCUPIUNAPOSIZIONECENTRALEAMETÌ TRALEESTREMITÌDELLECLAVICOLE6ERIlCARESESONOPRESENTI masse paratracheali, gozzo retrosternale. Cuore: controllare che la forma del cuore sia normale e che il suo diametro massimo sia inferiore a metà del diametro TRANSTORACICOINTERNOINDICECARDIOTORACICO6ERIlCARE specificamente se sono presenti masse retrocardiache. Ilii: l’ilo sinistro deve essere più alto di quello destro. #ONFRONTARELAFORMAELADENSITÌDEIDUEILIIENTRAMBIDEVONO apparire concavi lateralmente. Un aspetto convesso suggerisce la presenza di una massa o di linfadenopatia. $IAFRAMMIILDIAFRAMMADESTRODEVEESSEREPIáALTODIQUELLO SINISTRO,ESTREMITÌANTERIOREDELLA6)COSTADESTRADEVE incrociare la sommità della cupola diaframmatica. In caso contrario, i polmoni sono iperinsufflati. 147-176-capitolo-7.indd 171 Angoli costofrenici: questi devono essere angoli acuti ben definiti. La perdita di uno o di entrambi suggerisce la presenza di liquido pleurico o ispessimento pleurico. 4ESSUTIMOLLINOTARELAPRESENZADIENTRAMBELEOMBREDELLE mammelle nei pazienti di sesso femminile. Osservare la parete toracica per individuare eventuali masse di tessuto molle o enfisema sottocutaneo. Ossa: osservare attentamente coste, scapole e vertebre per individuare eventuali fratture e lesioni metastatiche in ciascun OSSO&IGGE Esame dell’espettorato L’espettorato dei pazienti che vengono ricoverati con sintomi respiratori andrebbe sempre analizzato. La colorazione di Gram contribuisce a individuare rapidamente l’organismo causale: ad esempio, Gram-positivo – pneumococco o stafilococco; Gram-negativo – Haemophilus influenzae. Se i sintomi del paziente e la radiografia del torace suggeriscono tubercolosi, inviare con urgenza diversi campioni di espettorato per la colorazione con auramina (screening); se risultano positivi, eseguire la colorazione di Ziehl-Neelsen. I campioni positivi indicano un grado elevato di infettività; il paziente va isolato e trattato con urgenza, e la condizione notificata. 7 Pulsossimetria Un pulsossimetro è una apparecchiatura medica simile a uno spettrofotometro che misura la saturazione di ossigeno nel sangue arterioso (SpO2) calcolando la differenza di assorbimento della luce da parte di ossiemoglobina e desossiemoglobina. I moderni ossimetri utilizzano una sonda che incorpora una sorgente luminosa e un sensore collegati a un orecchio o a un dito del paziente (Fig. 7.25). Questi dispositivi sono facili da usare, portatili, non invasivi e poco costosi. Trovano largo impiego nel monitoraggio continuo della SpO2 e per stabilire i giusti livelli di ossigenoterapia. Nei pazienti con patologie acute senza rischi di ritenzione di CO2, la SpO2 deve essere mantenuta al 94-98%. Movimenti artefatti, scarsa perfusione tissutale, ipotermia e smalto per unghie possono falsare le letture di SpO2 che risultano inspiegabilmente basse. Di contro, la pigmentazione della pelle scura e livelli elevati di bilirubina o di carbossiemoglobina possono risultare in letture di SpO2 inspiegabilmente elevate. L’ossimetria è meno precisa con saturazioni 75%. Emogasanalisi arteriosa I valori dei gas del sangue arterioso (PaO2 , PaCO2) e dell’equilibrio acido-basico (pH e HCO3–) si ottengono mediante l’analisi di campioni eparinizzati di sangue arterioso prelevato dall’arteria radiale, brachiale o femorale (Box 7.30 e Fig. 7.26). Acidosi respiratoria Nel caso di asma grave acuto, polmonite grave, esacerbazioni di BPCO e malattie neuromuscolari si può verificare un aumento repentino della PaCO2 con diminuzione del pH per via di una ipoventilazione alveolare. 171 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 E A B C F G Fig. 7.23 Esempi di riscontri patologici D all’esame radiologico del torace. (A) 4UBERCOLOSI consolidamenti e cavitazioni in entrambe le zone apicali. (B) Consolidamento da polmonite a carico del lobo superiore destro con broncogramma aereo. (C)0NEUMOTORACEDESTRO(D)6ERSAMENTOPLEURICO sinistro. (E)2ADIOGRAlAPOSTEROANTERIOREDELTORACE che mostra un secondo profilo dovuto al collassamento del lobo medio destro (freccia). (F) Collassamento del lobo superiore sinistro. (G)4#DELTORACECHEEVIDENZIAMALATTIA bronchiettasia: tipiche dilatazioni dei bronchi che sono più grandi dell’arteria polmonare adiacente (segno dell’anello con castone) (frecce). 172 147-176-capitolo-7.indd 172 25/07/14 10.54 Esami e indagini diagnostiche A B C D 7 Fig. 7.24 Tumore polmonare nel polmone destro. (A)2ADIOGRAlADELTORACE(B)4#DELTORACE(C)4OMOGRAlAAEMISSIONEDIPOSITRONI0%4 che mostra l’aumentata captazione da parte del tumore. (D) Aspetto del tumore polmonare visto attraverso il fibrobroncoscopio (freccia). 7.30 Cause comuni di disturbo acido-base Disturbo pH CO2 HCO3– Causa Acidosi respiratoria )NSUFlCIENZARESPIRATORIAACUTAPER Asma acuto grave Polmonite grave %SACERBAZIONEDELLA"0#/ $EFORMITÌSCHELETRICADELTORACEADESEMPIOCIFOSCOLIOSI $ISTURBINEUROMUSCOLARIADESEMPIODISTROlAMUSCOLARE Alcalosi respiratoria Iperventilazione dovuta ad ansia/panico Cause a carico del sistema nervoso centrale, ad esempio ictus, emorragia subaracnoidea Avvelenamento da salicilati, fase iniziale Acidosi metabolica !UMENTATAPRODUZIONEDIACIDIORGANICI Chetoacidosi diabetica !VVELENAMENTOALCOLMETANOLOETILENGLICOLEFERROSALICILATO Insufficienza renale acuta Acidosi lattica, ad esempio shock, postarresto cardiaco 0ERDITADIBICARBONATI Acidosi tubulare renale, diarrea grave, malattia di Addison Alcalosi metabolica 0ERDITADIACIDI Emesi grave, aspirazione nasogastrica 0ERDITADIPOTASSIO Terapia diuretica eccessiva, iperaldosteronismo, sindrome di Cushing, INGESTIONEDILIQUIRIZIAINGESTIONEECCESSIVADIALCALISINDROMELATTEALCALI 147-176-capitolo-7.indd 173 173 25/07/14 10.54 APPARATO RESPIRATORIO 7 7.31 Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ,A"0#/ÒCARATTERIZZATADAOSTRUZIONEDELmUSSODARIACHE ÒGENERALMENTEPROGRESSIVAENONCOMPLETAMENTEREVERSIBILE EDÒDElNITACOMEUNARIDUZIONEDELRAPPORTOVOLUMEESPIRATORIO forzato al primo secondo (FEV1)/capacità vitale forzata (FVC) ALDISOTTODELMISURATADOPOBRONCODILATATORE National Clinical Guideline Centre. Chronic obstructive pulmonary disease: management of COPD in adults in primary and secondary care. London: .ATIONAL)NSTITUTEFOR(EALTHAND#LINICAL%XCELLENCE Alcalosi respiratoria L’iperventilazione si manifesta in diverse patologie respiratorie (asma, tromboembolia polmonare, pleurite), ad alta quota e negli stati di ansia acuta. L’iperventilazione alveolare determina diminuzione della PaCO2 con conseguente aumento del pH. Se l’iperventilazione persiste, come avviene con soggiorni in alta quota, l’aumentata escrezione renale di HCO3– ha come risultato la normalizzazione del pH, vale a dire alcalosi respiratoria compensata. Fig. 7.25 Pulsossimetro con sonda posizionata su un dito. [HCO3] mmol/l [H+] nmol/l pH 7,0 100 5 90 7,1 10 15 20 80 70 7,2 60 7,3 50 7,4 40 7,5 7,6 25 me Aci tab dos oli i ca 20 40 Range normale 10 0 ica cron iratoria i resp Acidos uta ac Alc meta alosi bolic a si alo a Alc atori ta pir acu res 30 Ac i sp i re s ido ia or rat 30 0 2 0 15 4 6 8 10 12 kPa 30 45 60 75 90 mmHg PaCO2 del sangue arterioso (kPA) Fig. 7.26 Diagramma dell’equilibrio acido-base. Nomogramma dell’equilibrio acido-base che mostra i rapporti fra pH (H+0A#/2 e bicarbonato. Le bande in rosa rappresentano i limiti dell’intervallo DICONlDENZAALDELDISTURBOACIDOBASE 174 Un innalzamento della PaCO2 per più di 2-3 giorni si può manifestare nel caso di BPCO, debolezza dei muscoli respiratori a causa di malattie neuromuscolari e deformità scheletriche toraciche, e si accompagna a ritenzione renale di HCO3– con normalizzazione del pH, vale a dire acidosi respiratoria compensata. In alcuni pazienti con BPCO, i bassi livelli di PaO2 sono responsabili dello stimolo alla respirazione. Pertanto la rimozione di questo stimolo mediante un eccesso di ossigenoterapia può causare ipoventilazione alveolare con ulteriore incremento nei livelli di PaCO2, con rischio di aggravamento e morte. 147-176-capitolo-7.indd 174 Acidosi metabolica Nella insufficienza renale acuta, chetoacidosi diabetica e acidosi lattica, l’acidosi metabolica è provocata da perdita di HCO3– e diminuzione del pH. La diminuzione del pH stimola i chemorecettori arteriosi, provocando iperventilazione alveolare con conseguente eliminazione della PaCO2. Alcalosi metabolica La principale anomalia da alcalosi metabolica è la marcata ritenzione di HCO3–, spesso legata a deplezione renale tubulare di K+ o perdita di H+, con un conseguente aumento del pH. L’aumento del pH induce ipoventilazione alveolare tramite i chemorecettori arteriosi, con conseguente aumento della PaCO2. Spirometria I volumi polmonari dinamici vengono misurati inspirando profondamente fino al raggiungimento della capacità polmonare totale e quindi espirando con sforzo massimale in uno spirometro fino a raggiungere il volume residuo. Il volume espirato nel primo secondo è il FEV1 e il volume totale espirato è la FVC. I normali valori predittivi di FEV1 e FVC sono influenzati da età, sesso, altezza e razza. Negli adulti giovani e di mezza età sani il rapporto FEV1/FVC è normalmente 75%. Negli anziani il rapporto è solitamente del 70-75%. La riduzione del rapporto FEV1/FVC indica ostruzione delle vie aeree. Il grado di ostruzione è rappresentato dal FEV1 assoluto espresso come percentuale del valore predetto. Un’ostruzione delle vie aeree che si normalizza dopo assunzione di un 2-agonista inalatorio o uno steroide orale per 5 o più giorni (un aumento assoluto del FEV1 200 ml che è 15% della baseline) privilegia una diagnosi di asma rispetto a una di BPCO (Box 7.31). 25/07/14 10.54 Esami e indagini diagnostiche 5 4 FEV1 3 2 1 Ingresso 0 A Uscita FVC Volume di aria espirata (litri) Volume di aria espirata (litri) Uscita 0 1 2 3 4 Tempo (secondi) 5 6 5 4 3 2 Ostruttivo 1 Ingresso 0 B Restrittivo 0 1 2 3 4 5 Tempo (secondi) 6 Fig. 7.27 Curve spirometriche volume-tempo (A) Il paziente completa un’inspirazione profonda alla quale fa seguire una espirazione forzata e completa. Il flusso massimale tende a rallentare man mano che l’espirazione forzata procede. (B) 0ATTERNOSTRUTTIVIERESTRITTIVI.ELLOSTRUZIONE ILRAPPORTO&%6&6#ÒBASSONELLARESTRIZIONEÒNORMALEOELEVATO&%6VOLUMEESPIRATORIOMASSIMONELPRIMOSECONDO&6#CAPACITÌVITALEFORZATA Nelle malattie polmonari interstiziali, come ad esempio fibrosi polmonare idiopatica, sarcoidosi polmonare o polmonite da ipersensibilità, vi è una diminuzione della FVC con conservazione del rapporto FEV1/FVC, tipica di un deficit di tipo restrittivo (Fig. 7.27). Picco di flusso espiratorio Il picco di flusso espiratorio (PEF) si misura inspirando profondamente fino al raggiungimento della capacità polmonare totale per poi espirare con il massimo 7 sforzo in un misuratore del picco di flusso. La misurazione del PEF è importante per la valutazione dell’asma acuto e per la diagnosi di asma professionale, dove riduzioni del PEF vengono registrate sistematicamente nel corso della settimana lavorativa, mentre migliorano durante i fine settimana e nei periodi di ferie. Riduzioni del PEF 60 l/min ( 20% PEF massimo) che si manifestano di prima mattina sono indicativi di asma bronchiale. Un riduzione 60 l/min del PEF ( 15% alla baseline) dopo attività fisica è diagnostico di asma da sforzo (si veda il Box 7.29). 175 147-176-capitolo-7.indd 175 25/07/14 10.54