A nome della Professoressa Carmelina Rotundo, le invio il

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A nome della Professoressa Carmelina Rotundo, le invio il
TRANSPORTS
Passionately and desperately (appassionatamente, disperatamente)
By public transportation.
Per me che non guido, l'uso del mezzi pubblici è vitale necessità con tutti gli annessi e connessi che questa dipendenza comporta.
Condivido così con loro gioia e dolori, passioni e disperazioni.
I “BUSES” sono entrati nella mia quotidianità, tanto che nelle ore di affollamento ( non si sa perché quando
li prendi sono regolarmente affollati ) io tento così di superare difficoltà di salita e di discesa i timori dei borseggi.
Che dire dei ritardi, delle corse saltate? Propongo di esporre giornali o giochi per ingannare il tempo di attesa,
infatti a Perugia hanno avuto la geniale idea di confortare l'attesa stampando alle fermate poesie ed a Firenze per iniziativa
dell'Accademia Vittorio Alfieri (presidente Dalmazio Masini) stampano poesie sui biglietti ATAF.
E' il traffico un padrone delle nostre città e a poco o nulla valgono cambi di corsia, sottopassaggi, ponti …le macchine
sono in costante aumento di numero.
La rush hour, universalmente conosciuta, l'italianissima ora di punta, quando tutti saltano in macchina, prima per andare al lavoro, poi
per tornare a casa e la traffic Jam, l'ingorgo insieme combinati rimandano ad incubi di città dove tutti in macchina, sì ma nessuno si
muove.
L' Underground altra grande invenzione, per la prima volta nella mia vita, l'ho presa nientemeno che a Londra, dove
è chiamata TUBE e in età ormai adulta.
Nella mia prima dichiarazione d'amore ad una città scrivevo: "Ho percorso le distanze di Londra sulle colorate linee della TUBE, ma il
corpo ha avuto paura di perdersi nell'anonimato nelle scritte pubblicitarie nelle precise indicazioni di marcia. Ho allora desiderato di
vedere il cielo e di bagnarmi ad un temporale d' estate".
Poi la Metropolitana è sparita dalla mia vita per riportarmi a Lisbona e di recente a Roma per andare a Città del
Vaticano dove i giornalisti sono stati ricevuti dal Santo Padre Benedetto XVI per la prima pubblica udienza.
Sull'acqua ho viaggiato su una zattera, traversante l'Arno, da una sponda all'altra e sempre sull'Arno in barca più
volte per culminare in un 24 Giugno, quando i fochi di San Giovanni li ho visti da una barca dei renaioli.
Altrettanto indimenticabile la gita sul fiume Cam a Cambridge ( punting)
Altri grandi viaggi in mare, da Genova a Barcellona, da Brindisi ad Atene.
L' aereo?
Quando sono tra le nuvole si realizza il mio sogno di volare.
Un volo straordinario quello da Roma ad Helsinki tutto in the rainbow; essere nell'arcobaleno vivere un tempo
lunghissimo nei suoi, colori mi ha ispirato un racconto splendidamente rappresentato in due dipinti della straordinaria
artista Yvonne Di Palma (ogni opera pittorica è di 70 x 140 cm.). Per leggerlo andare nel sito
http:// tundoro.altervista.org
( se si vuole lasciare traccia della visita cliccare su POESIE, poi su AMORE dove c'è spazio per i lettori che diventano
anche loro protagonisti del sito). A Roma e ad Helsinki ho viaggiato in tramvia, quella che verrà anche a Firenze.
L'elicottero l'ho poi preso una sola volta nella vita grazie allo studio Torricelli, per fare un giro panoramico su Firenze.
I miei più grandi amori? Sono per lei la gondola che in una mia poesia ho definito virgola della
laguna, così straordinaria da sembrare uscita dal sogno e per lui il treno a prova di questi amori alcune poesie che trascrivo in ordine
cronologico:
La Fuga, Dodici valige, Vorrei , L'arrivo del treno a San Casciano, All'alba.
Ognuna con un destino felice.
La fuga tratta dal volume “Permette una poesia ?” pubblicato da Cultura Editrice nell'anno 1981 è musicata dal chitarrista Walter
Giulianetti e viene scelta da Marilù e Walter della
ditta Cangi di Città di Castello che l' hanno voluta stampare per un Natale su dei cartelloni 6 m. per 3 m. su fondo rosso a stelle bianche
, questi cartelloni danno il benvenuto
a Città di Castello ( Perugia)
La poesia è così divenuta la più grande del mondo.
I Cangi hanno anche stampato dei biglietti augurali abbinando la poesia alla Danza di Matisse
La fuga
Il treno è in fuga.
Corriamo.
Tutti dobbiamo salirci.
La gioia non aspetta nessuno
ed è troppo veloce a passare
.
Tra le poesie più applaudite nella fantastica serata
del 28 Aprile 2004 svoltasi grazie alla Camerata dei Poeti ( presidente Marcello Fabbri)
alla Sala Convegni della Cassa di Risparmio di Firenze ( Via Folco Portinari ) e grazie all' Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze,
Simone Siliani.
Dodici valigie
.
Una vecchia signora è ferma alla stazione
ed ha con sé dodici valigie
tutte vuote;
gli indumenti,i gioielli se li è già
messi tutti addosso.
Aspetta con pazienza
l'arrivo del treno che non ritarda mai
Vorrei
(è illustrata da una studentessa dell'Istituto d'arte Cristina Ciari.)
Vorrei .. .
vorrei comprarmi
un berretto
a mafioso uno scialle
e partire sul
treno delle 5.
Vorrei comprarmi
un paio di scarpe leggere,
una valigia marrone
metterci dentro pezzetti di cielo
di terra
uno spicchio di luna
due raggi di sole
e partire per
dipingere
i sogni di sempre
col treno delle 5.
L'arrivo del treno a San Cassiano (Forlì)
L'arrivo del treno.
riempie lo spazio e il
tempo di quel prezioso
istante.
Il suono inconfondibile di
oggetto meccanico in
movimento su rotaie tocca
alberi, declivi,
ogni più piccola
foglia di grandi chiome
e poi, le lascia
quasi in attesa del prossimo
arrivo.
All'Alba
All' alba sul treno da Perugia ritornando a Firenze.
E' bello immergersi in questa luce di poesia che va cambiando attimo per attimo.
Vezzosi i verdi come si lasciano scoprire uscendo dalle tenebre della notte,
Ed il lago Trasimeno che va ritagliandosi i suoi azzurri per rassomigliare al cielo!
Il treno che culla lo sguardo, i pensieri sul tragitto ben definito dei binari!
Mi sto allontanando da Perugia.
Quanti girasoli a capo chino!
Filari di viti!
oltre, oltre lo spazio pensieri che mi riportano a Sara e a Nadia.
Passeggeri che conversano.
Il treno, che meraviglia mi sta portando nella luce del giorno.
Altri racconti ed una sceneggiatura per un film sono sempre ambientati in treno o alla stazione.
Riguardo alla gondola l'ho direttamente collegata al mio concetto della vita ed a voi lettori dedico
questi versi già letti a Radio Uno da Giulio Del Sere:
LA VITA
La vita è una mattonata
in testa e
una gondola a Venezia
FIRMANO LA LAGUNA (illustrate da Daniele Tempesti e Nella Campolmi).
Virgole, virgole, virgole.
dondolano.
virgole tutte d'uguale colore
passano.
In piedi, cappello e fascia
le dispone il gondoliere:
Carmelina Rotundo.