Il traduttore

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Il traduttore
presentano
Il traduttore
un film di Massimo Natale
Film riconosciuto di interesse culturale
Dal MIBAC – Direzione Cinema
Kalitera Production Srl
INTHELFILM S.r.l
00161 Roma, Via Udine 30
Via
Ostiense 81/a- 00154 Roma
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Tribunale di Roma 4875/95C.C.I.A.A. 818797
Il traduttore
soggetto
Andrei Bina è uno studente rumeno che grazie ad una borsa di studio frequenta un corso di
specializzazione in lingue e letterature straniere all’Università di Roma. Dato che i soldi della
borsa sono pochi, di sera lavora in una pizzeria e di giorno, quando viene chiamato, in questura
dove traduce gli interrogatori e le intercettazioni di suoi connazionali. Quel lavoro sporco in
questura Andrei, tuttavia, non lo fa per racimolare qualche soldo in più, ma per tenere fede ad una
promessa che ha fatto alla sua ragazza moldava Mihaela quando ha lasciato la Romania, e cioè
che in qualche maniera le avrebbe procurato il permesso di soggiorno per far venire anche lei in
Italia.
Il lavoro in pizzeria e in questura distoglie Andrei inevitabilmente dallo studio, cosa che non sfugge
alla sua tutor, la quale, animata dal sincero desiderio di valorizzare il suo talento (Andrei, oltre al
romeno e all’italiano, parla perfettamente diverse lingue, tra cui il tedesco), lo mette in contatto con
una sua amica antiquaria, Anna Ritter, che vuole far tradurre il diario del marito tedesco
scomparso da poco in circostanze tragiche. Con questo delicato compito Andrei viene catapultato
in un mondo che fino a quel momento non ha neppure osato sognare. Gli incontri di traduzione
fanno nascere tra lo studente e la giovane vedova una grande vicinanza che presto si trasforma
in una forte attrazione sotterranea che Andrei decide di sfruttare quando scopre che le parole
d’amore nel diario del marito non sono per lei, ma per un’altra donna.
Andrei dimentica Mihaela e la promessa che le ha fatto, e sostituisce le parole del marito con
proprie parole in cui confessa di sbieco il suo amore alla donna. Anna scopre l’inganno e in un
primo momento allontana da sé l’audace affabulatore, ma poi decide di stare al gioco di
seduzione e si lascia conquistare. Anna e Andrei sprofondano in una travolgente passione che
cancella differenze di classe, paure e ostacoli esterni. Ma relegato ad una specie di alcova, uno
spazio ibrido tra magazzino e luogo abitabile, l’amore tra i due è destinato a durare poco: un
pomeriggio, una chiamata riporta Andrei impietosamente alle sue radici e alla promessa che ha
fatto...
Il traduttore
Note di regia
Il Traduttore è solo apparentemente una storia d’amore tra due persone appartenenti a
due mondi diversi: Il giovane immigrato Andrei e la bella e ricca Anna.
Così solo apparentemente la storia è quella di un traduttore. Fare il traduttore, in questa
nostra storia, è la metafora degli incontri, delle unioni e delle contaminazioni che
accompagnano la vita di ognuno di noi. Per Andrei fare il traduttore significa avere tra le
mani una realtà e dover scegliere se e come manipolarla, trasformarla, reinventarla per
renderla appetibile e gradita a chi lo ascolta e che non sempre vuole conoscere la verità.
Capita nel salotto elegante e ovattato di Anna, nel chiuso della sua stanza da letto, o nel
freddo e cinico scantinato della questura dove una parola, una intonazione o una virgola
possono significare libertà o carcere.
E’ un racconto che tocca e intreccia piani diversi:
C’è la storia di formazione: Il giovane Andrei e la severa Anna, accomunati per un breve
periodo dalla traduzione di un diario, imparano l’uno dall’altro e ognuno a proprie spese
come crescere ed andare avanti nella loro vita e come provare a lasciarsi alle spalle le
dolorose prove che questa gli ha riservato.
C’è una storia di immigrazione: diversa questa volta dalle solite. Andrei non è il solito
giovane immigrato sbandato ma un ragazzo pieno di talento e brillante che con le proprie
forze tenta di aprirsi una strada nella vita. E’ anche un incontro/scontro tra due culture,
quella occidentale ricca e moderna ma “vuota” e quella orientale, povera ma in pieno
movimento. C’è una importante storia d’amore, catartica come spesso accade nelle
brucianti seppur brevi passioni.
C’è la metafora dell’asimmetria della vita: mondi diversi che si sfiorano, si completano, si
allontanano, si attraggono e si infrangono:
Il mondo ovattato e sicuro di Anna che viene incrinato, infiltrato e alla fine dilaniato dal
giovane ragazzo sicuro di se, affascinante e capace di tessere una rete viva e vibrante con
le sue parole e le sue poesie. Una ferita dalla quale però nasce una vita forse migliore.
Il mondo fumoso e in chiaroscuro del poliziotto, che sfrutta e piega per i suoi meschini
interessi la capacità e i desideri di Andrei.
Il mondo della pura poesia, una presenza forte ma impalpabile, un velo che avvolge
queste esistenze e le colora, le arricchisce e le fa vibrare.
Claudia Gerini (Anna)
Attrice di cinema, televisione e teatro.
Nata a Roma. Si dedica agli studi
classici e alla danza. Inizia la sua
carriera presso un'agenzia pubblicitaria
che la ingaggia in svariati spot. La sua
carriera cinematografica si sviluppa sia
in Italia che all’estero al fianco di
importanti attori e registi come Banfi,
Castellitto, Tornatore, Mel Gibson,
passando con disinvoltura da ruoli
comici ai più drammatici. Il suo primo
successo
cinematografico
è
rappresentato da “Viaggi di Nozze” di
Carlo Verdone con il quale lavorerà ancora in “Grande, grosso e Verdone”. L’esordio in
televisione è nel programma di Gianni Boncompagni “Non è la Rai”, successivamente
conduce il Festival di San Remo con Pippo Baudo. In teatro si esibisce nello spettacolo
Angelo e Beatrice.Ultimamente ha partecipato ad alcuni dei progetti più interessanti del
cinema italiano contemporaneo. “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese, “Amiche da
morire” di Giorgia Farina e “Tulpa” di Federico Zampaglione.
PREMI
2012 Nomination DAVID DI DONATELLO: Migliore Attrice Protagonista per il film IL MIO
DOMANI di Marina Spada.
2008 Vincitrice del NASTRO D'ARGENTO per la sua interpretazione nel film GRANDE,
GROSSO E... VERDONE, con Carlo Verdone (prodotto da Aurelio e Luigi De Laurentiis).
2004 Nomination NASTRO D'ARGENTO: Migliore Attrice non Protagonista per il film THE
PASSION OF THE CHRIST di Mel Gibson.
Nomination DAVID DI DONATELLO: Migliore Attrice non Protagonista per il film NON TI
MUOVERE di Sergio Castellitto.
Vincitrice del Premio Capri Special Award a Claudia Gerini: uno dei volti simbolo del
nuovo cinema italiano, per la sua significativa partecipazione ai film dell'anno THE
PASSION di Mel Gibson (2004), NON TI MUOVERE di Sergio Castilletto (2004) ed anche
per il video-clip AMORE IMPOSSIBILE dei Tiromancino.
Rutger Hauer (Giorgio)
Attore olandese, conosciuto in tutto il mondo grazie all'interpretazione del
replicante filosofo in Blade Runnerdi Ridley Scott. Ha "visto cose che voi
umani...", ha riso e pianto in film di diverso genere, dimostrando grandi
capacità di versatilità. La passione con la quale porta avanti il suo
mestiere lo ha reso un personaggio cult tra i cinefili.
Gli esordi
Figlio d'arte (i genitori sono attori drammatici), cresce ad Amsterdam
assieme alla sua famiglia. Di animo irrequieto fin da giovane, a soli
quindici anni si imbarca su una nave mercantile per imitare lo spirito
avventuriero del nonno. Malato di daltonismo, è costretto a scendere a
terra, dove colleziona un'espulsione scolastica una dietro l'altra. I genitori
pensano allora di iscriverlo ad una scuola di recitazione ma anche lì non
resiste a lungo e alla prima occasione, viene cacciato via. Si diletta così in numerosi lavori, dall'elettricista
al carpentiere, prima di partire per la Svizzera, dove diventa una guida alpina e poco dopo un
macchinista nel teatro di Basilea. Nel 1967 ritorna nella città natia e porta a termine gli studi d'arte
drammatica. Si diploma e in breve si avvicina al mondo del teatro sperimentale che frequenta per
cinque anni, fino al debutto televisivo nella serie olandese Floris (1969), dove interpreta un coraggioso
cavaliere.
L'amicizia con Verhoeven e il successo di Blade Runner
Il suo carattere stravagante e la versatilità del talento si assemblano bene insieme; un connubio che si fa
subito notare da un grande autore come Paul Verhoeven che lo chiama a recitare nel ruolo da
protagonista inFiore di carne (1973), Kitty Tippel... quelle notti passate sulla strada (1974), Soldato
d'orange (1979) eSpetters (Spruzzi) (1979). La collaborazione tra i due connazionali garantisce ad
Hauer una certa visibilità in Europa. In seguito oltrepassa i confini, conquistandosi una fama
internazionale, grazie al poliziesco I falchi della notte (1980), dove recita al fianco di Sylvester Stallone, e
al ruolo del replicante filosofo di Blade Runner(1982) di Ridley Scott. Da quel momento in poi, dalla
frase memorabile "Ho visto cose che voi umani...", la sua vita cambia totalmente, raggiunge una
popolarità sbalorditiva e il suo personaggio conquista un posto speciale nella top ten dei ruoli cult del
cinema.
Alti e bassi di un attore in ricerca
Nella prima metà degli anni Ottanta, lo vediamo in alcuni film mediocri (Assassinio a sangue
freddo, Chanel solitarie, Il nido dell'aquila) che equilibrano il grande successo di pubblico e critica degli
altri film del periodo, tutti firmati da registi di spessore. Ammantato in un'atmosfera plumbea da noir,
recita nell'ultimo film di Sam Peckinpah, Osterman Weekend (1983), ma si afferma anche in un ruolo
più sentimentale nel romantico Ladyhawke (1985) di Richard Donner. È un intenso killer senza cuore
nell'angosciante The Hitcher - La lunga strada della paura (1986) di Robert Harmon, prima di lavorare
con il regista italiano Ermanno Olmi come protagonista de La leggenda del santo bevitore (1988),
vincitore del Leone d'Oro a Venezia.
I b-movies e qualche film mediocre
Con la fine degli anni Ottanta e durante gli anni Novanta, lavora molto ma non replica i successi dei
decenni precedenti. Ormai attore conosciuto in tutto il mondo, è lui a farsi affiancare da Madonna e Matt
Dillon ne I maledetti di Hollywood (1989), da Nastassja Kinski e Faye Dunaway in In una notte di chiaro
di luna (1989) di Lina Wertmüller ma entrambi i film non ottengono grandi consensi. Colleziona così una
galleria di personaggi in film minori come Detective Stone (1991), Le mani della notte (1992) e
l'horror Buffy l'ammazzavampiri(1992), flop colossale, inspiegabile interpretazione di un grande attore
come Hauer. Il suo destino sembra ormai relegato ai b-movies (tra i quali ricordiamo Sopravvivere al
gioco, Sangue innocente, Crossworlds - Dimensioni incrociate), rimette in luce le sue qualità recitative
in Simon Magus (1999) di Ben Hopkins, interessante commedia drammatica che riflette indirettamente
sull'Olocausto.
Il ritorno da protagonista
Ritorna al vecchio amore della fantascienza con il film Swarm - Minaccia dalla giungla (2001), poi
compare in parti minori nel drammatico I banchieri di Dio - Il caso Calvi (2002) e in Confessioni di una
mente pericolosa(2003) di George Clooney. Compare anche in Sin City (2005) e Batman
Begins (2005), oltre che nel film dedicato allo sport Vivere un sogno (2007), prima di ritornare
protagonista assoluto di un film nell'epico Barbarossa (2009) di Renzo Martinelli, dove duetta con Raz
Degan. Nel 2011 lo vediamo nel thriller Il Rito e ancora una volta diretto dal maestro Ermanno Olmi nel
drammatico Il villaggio di cartone. L'anno successivo è nelle sale cinematografiche con il drammatico
film di Lech Majewski I colori della passione, nel quale interpreta il ruolo del pittore Pieter Bruegel
mentre dipinge uno dei suoi massimi capolavori, "La salita al Calvario", e poi con Dracula 3D di Dario
Argento.
George Pistereanu (Andrei)
Diplomato al liceo artistico Dinu Lipatti è iscritto
all’UNATC, Accademia Univesitaria Rumena di
Teatro e Cinema.
Nel 2009 ha ricevuto il
premio “Agire” dell’UNATC per la sua
intepretazione di Silviu in I Want to Whistle, I
Whistle di Florin Serban Orso d'argento al
Festival di Berlino nel 2010.
Nel 2011 interpreta LoverBoy di Catalin
Mitulescu con Ada Condeescu presentato al
Certain Regard del Festival di Cannes 2011
Massimo Natale (Regia)
Dopo vent’anni passati a lavorare in teatro, cinema, musica e televisione e – soprattutto – dopo 14 anni
passati a collaborare con un vero e proprio maestro della macchina teatrale come Pietro Garinei, nel
2001, dirige il primo spettacolo teatrale: una commedia dolce amara di Andrea Jeva: “Aiutami Aiuto
Aiutami”. Protagonisti: Silvia Delfino, Elena Ronchetti e Alessandro Marrapodi. Con questo spettacolo
vince il premio come miglior spettacolo alla rassegna teatrale Ettore Petrolini.
Nel 2002 dirige “La signora Papillon”di Stefano Benni con Silvia Delfino, Sergio Zecca, Antonella Rendina
e Marco Zandra.
Il terzo spettacolo (nel 2003) è stato un testo contemporaneo di Giancarlo Lucariello e Ennio Speranza
che è nato al festival di Borgio Verezzi: “Lennon e John” con Giampietro Ingrassia, Giuseppe Cederna e
Gabriele Foschi.
Nell’estate 2005 ancora al festival di Borgio Verezzi. Questa volta una commedia romantica: “Sabrina”
(chi non ricorda il film con Humpry Bogart e Audrey Hepburn?). Protgonisti Corrado Tedeschi e Corinne
Bonuglia. 3 esauriti per chiusura del festival e il dispiacere di aver dovuto mandare indietro un migliaio di
persone che chiedevano una recita ulteriore sono stato il biglietto da visita di questo inizio tournèe.
Nel 2006 “Notting Hill”, con Anna Falchi e Marco Bonini, prodotto dalla Planet Musical, un’altra
commedia romantica…Il debutto è stato il 18 ottobre a Messina e poi tre mesi di tournèe italiana
toccando città come Milano, Napoli, Palermo, Bologna,, Bergamo ecc… Nel periodo 14 giugno 2006/14
gennaio 2007 “Notting Hill” è stato lo spettacolo di prosa più visto in Italia, secondo solo ad “Unplugged di
Aldo Giovanni e Giacomo”.
Nel 2007 il passaggio al cinema con la scrittura e la regia del cortometraggio “Amiche”
prodotto dalla Intelfilm di Mario Mazzarotto. Il progetto che ha ottenuto il sostegno del
Ministero dei Beni Culturali, Dipartimento Cinema. Protagoniste Cecilia Dazzi e Silvia
Delfino. Il corto ottiene una segnalazione speciale dei Nastri d’Argento il valore etico
e sociale e partecipa ad alcuni Festival nazionali e internazionali
Sempre nel 2007 dirige il recital di poesia e musica “Come avessi sete” scritto e
interpretato da Francesca Merloni e le musiche originali di Roberto Colavalle. Questo
spettacolo è il primo spettacolo interamente prodotto dal Teatro Sistina che apre così,
proprio con una regia di Massimo Natale, la sua attività di ricerca e sperimentazione
teatrale.
Successivamente realizzata, sempre come ideazione e regia e sempre prodotti dalla
Intelfilm, alcuni spot pubblicitari con Pino Insegno per la Pitagora Finanziaria Spa.
A giugno 2008 dirige, con debutto nazionale al Festival di Asti, lo spettacolo teatrale “I
have a dream” con MariaLaura Baccarini. Uno spettacolo sulla memoria e dedicato ai
grandi discorsi della storia, da Pericle a Martin Luther King, da Roberspierre a Gandi,
dall’indiano Giacca Rossa a Benazir Buttho.
Nel 2009, a Marzo, torna ad ideare e dirigere gli spot della Pitagora Spa
Il 20 aprile 2009 debutta sul prestigioso palco del Teatro Sistina mettendo in scena
“Ascolta il canto del vento”, spettacolo dedicato all’epopea degli indiani nativi americani
con Maria Laura Baccarini e Gabriele Sabatini e prodotto da Gabriele Guidi con il
sostegno della Fondazione Roma.. Musiche di Matteo Cremolini, luci di Maurizio Fabretti e
direzione del coro del M° Roberto Colavalle
Settembre 2009. Primo Ciak del debutto nel cinema. Firma infatti la regia del
lungometraggio “L’estate di Martino” prodotto dalla Movimento film e RaiCinema.
Protagonisti Treat Williams (indimenticato Berger di Hair) e il giovanissimo Luigi Ciardo.
Aprile 2010. Mette in scena, insieme a Gabriele Guidi, il monologo Neurosi delle 7,47 di
Ennio Speranza. Protagonista Gabriele Sabatini.
Maggio 2010. Collabora alla messa in scena, con debutto il 20 luglio al Festival La
Versiliana, “Chi ha paura muore ogni giorno”, spettacolo con il Giudice Giuseppe Ayala
tratto dall’omonimo libro edito da Mondadori.I temi: la lotta alla mafia, il maxi processo e la
storia di due grandi uomini, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ottobre 2010: Partecipa nella sezione Alice del Festival di Roma 2010 con il film L’Estate
di Martino. Nei mesi successivi il film è selezionato in alcune manifestazioni e rassegne
europee. Dicembre 2010. Premio “Director’s Breakdown” al Festival Internazionale di
Capri Aprile 2011. L’Estate di Martino ottiene il premio come migliore opera prima e come
miglior montaggio al BAFF2011. Presidente di Giuria Carlo Lizzani
Giugno-Luglio 2011: Premio Flaiano 2011 premio del pubblico quale miglior film.
Successivamente Festival Internazionale Maremetraggio di Trieste. Premio del pubblico
come miglior film e Migliore attrice esoridiente
Novembre 2011. Premio quale miglior regista italiano al Denver Film Festival (USA)
Febbraio 2012. Dirige a Roma, al teatro Golden, "Evil Bar" commedia con musica
interpretata da Valeria Monetti, Silvia Delfino, Elena Ronchetti e Giorgia Massaro. Testo
scritto con Gianni Quinto, musiche e direzione musicale di Roberto Colavalle, coreografie
di Manolo Casalino, costumi di Tina de Guida.
Marzo 2012 ancora una volta incontra la tematica della mafia dirigendo "Dietro i tuoi
passi", spettacolo dedicato alla memoria di Peppino Impastato, un giovane giornalista e
attivista ucciso dalla mafia nel 9 maggio 1978. Di questo spettacolo firma anche le scene
mentre le musiche sono di Roberto Colavalle. Protagonisti Claudia Perna, Calogero
Macaluso. Francesco Basile, Domenico Cangialosi e Duan Melodia.
Aprile 2012 - "L'Estate di Martino" vince i premi come miglior film e miglior attore
protagonista al Sicilian Film Festival di Miami (USA)
Gennaio 2013 dirige la commedia di Gianni Clamenti “Una volta nella vita”.
Sempre nel gennaio 2013 per la “giornata della memoria” mette in scena alla Discoteca di
Stato il musical “Mr Dago” scritto da Marco Bonini e Jo Bologna con le musiche di Roberto
Colavalle.
Kalitera Production Srl
La Kalitera Production è una giovanissima società di produzione che però basa le sue
radici sull’esperienza del suo direttore Artistico e Proprietario Massimo Natale.
Massimo Natale inizia professionalmente il suo camino nel 1981 con la collaborazione
con il Festival di Taormina e come addetto stampa della casa di produzione Italian
International Film di Fulvio Lucisano.
Iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1987 è stato anche iscritto al sindacato giornalisti
cinematografici e all’associazione consulenti pubblicitari.
Successivamente ha collaborato con la Buena Vista Distribuzione e all’organizzazione del
premio cinematografico “I nastri d’argento”, del Festival “Panatenee Pompeiane”, del
Festival dei Due mondi di Spoleto,
del Festival del Cinema Sportivo prima e
successivamente del Festival del Cinema Giovani di Torino.
Nel 2001 debutta come produttore e regista teatrale e negli anni mette in scena commedie
brillanti e testi impegnati passando da Sabrina e Notting Hill a Lennon & John duello
teatrale dedicato alla morte di John Lennon. Dopo una decina di regie teatrali passa alla
regia cinematografica con un cortometraggio “Amiche” che ottiene una segnalazione dei
Nastri D’argento per l’alto contenuto sociale.
Nel 2010 presenta al Festival del Cinema di Roma, sezione Alice il suo primo
lungometraggio “L’Estate di Martino” coprodotto da Rai Cinema e riconosciuto film di
interesse Culturale dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Nel cast Treat Williams e
il giovanissimo Luigi Ciardo.
Con questo film, distribuito e presentato in tutto il mondo, dalla Russia All’America,
dall’Australia alla Spagna passando per Cecolovacchia, Germania, Francia, Inghilterra,
ottiene una serie di premi si in Italia che all’estero.
INTHELFILM Srl
INTHELFILM è una società di produzione televisiva e cinematografica attiva dal 1995.
I progetti della INTHELFILM spaziano dai programmi televisivi ai documentari, spot e
videoclip e negli ultimi anni la società si è distinta per la produzione di film per il cinema e
la televisione caratterizzati da uno spiccato appeal europeo e internazionale. La sua
attività ha sempre avuto un particolare riguardo per le tematiche sociali e civili, e
un’attenzione per l’innovazione tecnologica e del linguaggio cinematografico, mirando a
conciliare al tempo stesso la passione per un cinema di qualità con le esigenze del vasto
pubblico.
INTHELFILM ha sempre mostrato e ricercato, sin dai suoi primi esordi, la collaborazione
di partner stranieri per implementare le potenzialità del proprio team creativo. Grazie alla
sua decisa vocazione europeista ed internazionale, la società ha stretto numerosi contatti
con collaboratori esteri per le precedenti produzioni e prosegue nella ricerca di validi
partner per i suoi futuri progetti attraverso la sua assidua presenza nei principali festival,
meeting e production market internazionali.
La linea editoriale seguita da INTHELFILM, in termini di sviluppo, prosegue nella ricerca di
prodotti di qualità e originali affidati anche a registi emergenti che abbiano già dimostrato
talento e professionalità. La fiducia nella validità dei suoi lavori è sostenuta dal vivo
interessamento già dimostrato da diversi partner nazionali e stranieri e dalle stesse
istituzioni del settore.
Nel 2009 Intelfilm coproduce con Blue Film il documentario di Marco Simon Puccioni, “Il
colore delle Parole”, presentato in concorso nella Sezione Orizzonti alla 66° Mostra del
Cinema di Venezia.
Il film “Riparo” di Marco Simon Puccioni con la star internazionale Maria De Medeiros e
Antonia Liskova, è una co-produzione italo-francese sostenuta dai fondi europei MEDIA ed
EURIMAGES. “Riparo” è stato selezionato per rappresentare l’Italia nella sezione
Panorama del 57mo Festival di Berlino e ha vinto numerosi premi in diverse
competizioni. Dopo aver partecipato a più di 60 Festival in tutto il mondo, è stato venduto
in molti territori ed è stato distribuito in Italia nel 2008 registrando un successo di critica e
di pubblico nel circuito d’essai.
Nel 2010 INTHELFILM ha seguito la produzione esecutiva de “L’estate di Martino” per la
regia di Massimo Natale con Treat Williams e del cortometraggio “Linea Nigra” di Anna
Gigante con Ivan Franek, presentato nella sezione Controcampo Italiano alla 67° Mostra
Internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 2012 ha prodotto per RAI TRE DOC. il documentario sulle famiglie omogenitoriali,
Prima di tutto, per la regia di Marco Simon Puccioni.
Nel 2013 ha prodotto il lungometraggio Come il vento, diretto da Marco Simon Puccioni e
interpretato da Valeria Golino, Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli.
Come il Vento ha ricevuto il sostegno del Mibac – per lo sviluppo e per la produzione –
dei fondi europei MEDIA ed EURIMAGES e contributi da parte di diverse film commission
regionali.
Come il vento è stato presentato in Prima Mondiale – Fuori Concorso – al festival
Internazionale del Film di Roma, edizione 2013, ottenendo un successo di critica e
pubblico.
Nel 2014, in seguito ad un cambiamento societario, INTELFIM ha mutato il proprio nome
in INTHELFILM. I produttori sono Marco Puccioni e Giampietro Preziosa; Edvige Liotta si
occupa di sviluppo e progettazione film.
Wider Films (Distribuzione)
WIDER FILMS viene fondata nel
2012 da Giovanni Cassinelli, e si impone nel
panorama italiano con il film Appartamento ad Atene, opera prima del regista
Ruggero Dipaola con Laura Morante, Richard Sammel e Gerasimos Skiadaresis che
raccoglie un gran numero di premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Il secondo titolo distribuito è Miss Violence del greco Alexandros Avranas,
sconvolgente ritratto familiare, in concorso alla Settantesima edizione della Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, pellicola che si aggiudica il Leone
d'argento come miglior regia e la Coppa Volpi come migliore attore all'interprete
maschile Themis Panou.
La pellicola viene premiata con il Premio Arca Cinema Giovani come miglior film ed il
Premio Fedora come miglior film dell'area euro-mediterranea.
E' con il film vincitore dell'edizione del Sundance Film Festival 2013 che la WIDER
prosegue la sua avventura distribuendo nelle sale Prossima Fermata Fruitvale
Station di Ryan Coogler, con Michael B. Jordan (prossimamente sugli schermi nel
nuovo colossal I fantastici quattro), Melonie Diaz ed il premio Oscar Octavia
Spencer. Il film, intensa ed attualissima ricostruzione di un fatto di cronaca che
racconta un episodio di ordinario razzismo ai danni di un giovane afroamericano, si
aggiudica il riconoscimento di Miglior Film e Premio del Pubblico al Sundance 2013,
oltre che il Prix de l'Avenir nella sezione “Un Certain Regard” a Cannes.
A Maggio 2014, con l’avvento di Edvige Liotta, WIDER FILMS inaugura una divisione
dedicata allo sviluppo ed alla produzione cinematografica e televisiva con l’obiettivo di
produrre dei film nei quali alti standard di qualità si coniughino alle esigenze di un
ampio pubblico.
A Giugno 2014 WIDER FILMS si prepara a distribuire nelle sale italiane The Congress,
opera seconda del regista Israeliano Ari Folman, già canditato all'Oscar e vincitore di
un Golden Globe con “Valzer con Bashir”.
Il film, la cui protagonista è Robin Wright affiancata da Harvey Keitel e Paul Giamatti, è
un ibrido psichedelico che mescola cinema ed animazione e racconta le difficile scelte
di un'attrice sulla via del tramonto. The Congress è stato presentato alla Quinzaine
des réalisateurs al Festival di Cannes 2013.
Scheda tecnica
Prodotto da
Giampietro Preziosa, Marco Puccioni e Massimo Natale
Regia
Massimo Natale
Cast Principale
Anna – Claudia Gerini
Giorgio – Rutger Hauer
Andrei – George Pistereanu
Cast Tecnico
Direttore della fotografia – Massimo Franchi
Montaggio – Roberto Missiroli
Scenografia – Emita Frigato
Costumi – Ginevra Polverelli
Società di Produzione
Kalitera
Coproduzione
Italia Polonia
Distribuzione
Wider Films
TV
In trattativa con RAI e Mediaset
Nazionalità
Italiana
Genere
Romantico
Formato
HD digitale – Colore
Lingua
Italiano
Durata
90
Stato dello Sviluppo
Produzione
Riprese
Italia Polonia
Inizio Riprese
2014 – 2015
Riferimenti Produttivi
Giampietro Preziosa, Marco Puccioni
Inthelfilm