Report Bolivia - Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo
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Report Bolivia Foglio di Informazione & Collegamento con la Realtà boliviana edito in La Paz dal Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo esce quando riesce - n°2 anno 7 lunedì 22 dicembre 2014 NATALE BOLIVIANO di Piero Meda È Natale, o perlomeno ci avviciniamo al periodo natalizio. Molti amici e parenti mi domandano se si sente l’atmosfera natalizia, ma qui in Bolivia mi riesce difficile respirarla perché siamo in estate e le giornate sono lunghissime. Quindi è un Natale un po’ diverso, sarà il primo Natale in estate. Infatti di giorno si può quasi osare dire che fa caldo, ma le prime piogge stanno già iniziando ad arrivare. Per chi vive in città o per i turisti l’arrivo delle piogge è visto come cosa negativa, ma in campagna sono importantissime, sia per riempire i bacini (ormai secchi) sia per le coltivazioni. In questo periodo si nota inoltre una migrazione massiccia: l’anno scolastico è finito e molte famiglie con i figli si trasferiscono in città per guadagnare dei soldi extra aspettando la raccolta agricola (aprile-maggio). Le vacanze scolastiche quindi diventano per molti bambini un ulteriore aiuto per le famiglie. Ieri, per esempio, ho incontrato per strada Roberto, un bambino di 10 anni del Nord di Potosì che è venuto in “vacanza” a La Paz. Cammina tutto fiero con i suoi vestiti sporchi di grasso e il suo seggiolino per pulire le scarpe. Roberto mi spiega, mentre facciamo un pezzo di strada insieme, che è bello fare il lustrascarpe e mi spiega le zone dove guadagna di più. Per pulire le scarpe chiede un boliviano (circa 8 centesimi di euro) e tutto felice stava tornando da sua Report Bolivia mamma che lavora nella zona più povera di El Alto. Rimango a riflettere su queste “vacanze”, su questa migrazione temporanea. Ogni angolo della città si sta riempiendo di bambini che prendono il posto dei genitori nei posti di vendita, c’è chi vende frutta, chi giornali e chi carne. E in più si sommano tanti bambini che chiedono l’elemosina, puliscono le scarpe oppure vendono qualche caramella. Qui l’estate non è proprio il tempo di vacanze come lo viviamo in Italia. L’estate rappresenta un periodo di lavoro per i bambini, che in questo modo partecipano al sostegno delle proprie famiglie. Verso fine gennaio Roberto e tanti altri bambini torneranno nel loro paesino perché ricomincia la scuola e perché a marzo inizierà la raccolta di patate, poi la quinoa e poi l’orzo per il bestiame. Sicuramente Roberto, quando vive nel suo paesino, non passa il resto dell’anno a giocare per riposarsi dai mesi estivi di lavoro, ma farà come i tanti bambini che ho incontrato in campagna, aiuterà in casa, nei campi e a pascolare le pecore 1 dopo la scuola. Il mio sarà un Natale diverso, anche per questo. ELEZIONI GENERALI BOLIVIANE di Ilaria Di Nunzio l 12 ottobre si sono tenute le elezioni generali in Bolivia. Il seguente articolo è stato scritto pochi giorni prima della chiusura della campagna elettorale da Ilaria Di Nunzio, una volontaria in servizio civile qui a La Paz con un'altra ONG italiana, Aspem. L’articolo è stato pubblicato sul sito www.cronacheinternazionali.com, pagina web realizzata da alcuni studenti dell’Università di Bologna desiderosi di mettere in gioco le proprie conoscenze ed esperienze circa la politica internazionale. La Paz - Quando sono arrivata in Bolivia, lo scorso aprile, non si parlava ancora apertamente di elezioni: tutti sapevano che ad ottobre ci sarebbero state le votazioni generali ma, teoricamente, non si conoscevano neanche i nomi dei candidati ufficiali. Eppure, dal primo momento in cui ho messo piede nel Paese, mi è parso di respirare e percepire intorno a me un’aria di campagna elettorale neanche troppo dissimulata, perlomeno da parte del partito del Presidente Evo Morales, il MAS (Movimiento al Socialismo). Il 12 ottobre, cinque candidati concorreranno alla Presidenza del Paese: Evo Morales, rappresentante del MAS; Samuel Doria Medina, candidato della coalizione Unidad Demócrata (UD); Jorge Quiroga del Partido Demócrata Cristiano (PDC); Juan del Granado, ex sindaco di La Paz e rappresentante del Movimiento Sin Miedo (MSM); e infine Fernando Vargas Mosúa, del Partido Verde de Bolivia (PVB). Nella stessa giornata si eleggeranno, oltre a Presidente e Vicepresidente, anche 130 membri della Camera dei Deputati e 36 Report Bolivia membri integranti del Senato. Ma sicuramente è l’elezione del Presidente quella più importante, essendo, in virtù dei maggiori poteri decisionali (Capo di Stato e di Governo), la figura principale dello Stato Plurinazionale Boliviano. Se nessuno dei candidati raggiungerà la maggioranza assoluta, si tornerà a votare per un secondo turno il 7 dicembre. Di dubbi in realtà ce ne sono molto pochi. Artepolitica.com definisce le elezioni in Bolivia come “la certezza”, nel senso che con grandissime probabilità Evo Morales verrà eletto Presidente della Repubblica per la terza volta (per la prima volta dalla promulgazione della nuova Costituzione, avvenuta nel 2009). Se così non dovesse essere, sarà una sorpresa immensa a livello nazionale e internazionale. Dal momento della presentazione ufficiale dei candidati e delle liste è iniziata una bombardante campagna elettorale in qualsiasi angolo della capitale. Basta prendere un autobus in centro città con direzione El Alto per farsi un’idea: nel breve tratto di autostrada che separa le due città, la vista meravigliosa di La Paz è offuscata dalla miriade di cartelloni e dai murales che, come funghi, da mesi, continuano a spuntare in qualsiasi lato ed angolo di strada. E si tratta solo ed unicamente di MAS. Le poche zone in cui si riesce a scovare qualche cartellone di Doria Medina sono Miraflores e la Zona Sur. L’unica sua gigantografia posta nel centro della città non ha avuto vita facile: l’hanno dovuta sostituire per ben tre volte, dati i danni riportati per atti di vandalismo. Più di un milione di persone con accesso 2 gratuito alla sanità, la nazionalizzazione dell’energia elettrica, il gas domiciliare, i fondi stanziati per l’educazione, il ritorno al mare, la valorizzazione della foglia di coca e della cultura indigena, le grandi opere pubbliche e, non da ultimo, le nuove linee di teleferico tra La Paz e El Alto, rappresentano i punti forti della sua campagna elettorale, tutti studiati a puntino: la maggior parte di queste politiche o azioni ha visto la luce solo nell’ultimo anno e, come il teleférico, deve essere conclusa o raggiungere buoni obiettivi entro il 12 ottobre, data delle elezioni. Di certo, non sorprende la capacità comunicativa che Evo possiede, capacità che è sempre stata un suo punto di forza e che molto successo è riuscita a regalargli anche all’estero. Evo sa come parlare al suo popolo, sa dove puntare, sa perfettamente quali argomenti toccare e in che modo; e questo è un vantaggio notevole rispetto ai suoi oppositori, che poco o nulla possono fare contro il Presidente. L’aver intrapreso azioni dirette internazionalmente, ha molto aiutato la figura del Presidente a livello interno, oltre ad altre questioni fondamentali come il riconoscimento dei diritti dei popoli indígenas, la valorizzazione della foglia di coca e l’attacco al sistema capitalistico mondiale. Nel Paese, comunque, la campagna elettorale nelle ultime settimane ha alzato i toni: tutti i candidati hanno iniziato ad accusarsi vicendevolmente a causa delle loro mancanze o dei loro complotti contro i cittadini. Nonostante tutto, comunque, i pronostici lo danno vincitore con il 54%, con uno stacco notevole rispetto agli altri candidati (Doria Medina 14%, Quiroga 7%, Juan del Granado 3%). Se così fosse, non si passerebbe neanche alla seconda tornata elettorale, dato che Morales potrebbe vincere (come è già accaduto in passato) raggiungendo la maggioranza assoluta al primo turno. Al momento, quindi, rimaniamo in attesa aspettando i risultati di queste elezioni. Il 12 ottobre il popolo boliviano si fermerà e avrà come unico obiettivo quello di andare a votare per scegliere i propri rappresentanti politici. Chiedendo ad alcuni colleghi se avessero già scelto chi votare, la loro risposta è stata: “el MAS, no hay más” (il MAS, non c’è di più). L’unico dubbio al momento è se Evo riuscirà anche stavolta a vincere Report Bolivia direttamente al primo turno o si dovrà aspettare dicembre per conoscere il nome del prossimo Presidente Boliviano. Nell’attesa, ci godiamo gli ultimi giorni di campagna elettorale. http://www.cronacheinternazionali.com/boli via-elezioni-2014-la-mega-campagnaelettorale-di-evo-7216 Le elezioni sono state vinte a grande maggioranza da Evo Morales, come previsto. Ciò che non ci si poteva immaginare, era che riuscisse a vincere con una maggioranza di voti così alta, circa il 61%, superando così ogni previsione. L’avversario più temuto, Doria Medina, ha ottenuto il 25%, mentre grande delusione c’è stata per il risultato del Movimiento Sin Miedo, che con il 2,78 % non è più riconosciuto a livello legale come partito politico. Con questi risultati, Evo Morales governerà per altri cinque anni, senza preoccuparsi troppo delle opposizioni. Il teleferico che unisce El Alto a La Paz, ottimo mezzo di trasporto per eludere l'incessante traffico cittadino. 3 ESPERIENZA DI EDUCAZIONE ALTERNATIVA NEL CENTRO DI RIABILITAZIONE PER ADOLESCENTI PRIVATI LIBERTÀ “QALAUMA” DI di Matteo Peresson Il giorno 12 dicembre si è tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi di sei ragazzi ed una ragazza del centro Qalauma. L’aspetto educativo degli adolescenti del Centro, sia tecnico che umanistico, è affidato ad un'istituzione che dipende dal Ministero dell’Educazione, chiamata “CEA”, Centro de Educación Alternativa che si occupa di fornire un' istruzione in tutte quelle situazioni ed ambienti in cui le persone non possono accedere ad una scolarizzazione standard. Per legge in ogni carcere devono essere presenti i professori del CEA e da un anno nel centro Qalauma il personale di professori e tecnici e´ notevolmente aumentato, riuscendo ad offrire un servizio completo e di qualità ai ragazzi che studiano. A livello umano la cerimonia è stata molto emozionante e le parole degli intervenuti ed invitati hanno coronato degnamente il momento tanto atteso dai futuri diplomati. Il direttore del CEA, prendendo la parola, ha voluto sottolineare come questi ragazzi siano esempio per tutti e come il loro sforzo deve essere giustamente riconosciuto ed emulato. Un traguardo che risulta così importante per un giovane in “condizioni normali” è ancor più´straordinario per un adolescente che si trova in uno stato di reclusione. Il CEA ha voluto far coincidere la cerimonia di chiusura per le vacanze estive con l’evento dei diplomi, mostrando ai ragazzi tutto l’orgoglio che il Centro prova per la loro crescita educativa e, perché no, di vita. Ho potuto constatare con piacere, che durante la celebrazione, sono stati premiati anche i migliori studenti dei vari corsi, rispettivamente un ragazzo ed una ragazza: l’incentivo che il Governo offre a queste eccellenze è di mille boliviani (circa 100 euro) che dovranno essere impiegati dalla famiglia del giovane o da egli stesso, per provvedere all'iscrizione all'università. Report Bolivia Negli ultimi tempi la popolazione del Centro sta aumentando considerevolmente, sempre più giovani entrano a far parte di Qalauma: l’incremento del numero degli “interni”, ha fatto sì che CVCS e Progetto Mondo Mlal abbiamo aperto negli ultimi sei mesi nuovi laboratori dove i ragazzi possano mettere in pratica le nozioni apprese durate le ore di scuola. Attualmente il Centro di riabilitazione conta dodici laboratori (cucito, artigianato, disegno libero, serigrafia, carpenteria, cucina, panetteria, agronomia, elettronica, metalmeccanica), e quattro corsi umanistici che offrono ai 140 ragazzi/e un' esperienza educativa e di formazione che in un futuro prossimo possa essere condivisa anche da altri centri simili che, si spera, nasceranno sulle orme di Qalauma. Sono sicuro che ci saranno ancora molte premiazioni di diplomi e molti studenti eccellenti di cui il centro potrà andar fiero. RETE COMUNITARIAPOST-PENITENZIARIA: UNENDO LE NOSTRE MANI, CAMBIAMO UNA VITA di Paola Toncich Si avvicinano le feste, il Natale “imperialista” è arrivato anche in Bolivia, i mendicanti che si riversano nella capitale dalle zone più povere del 4 paese sono incalcolabili e alcune delle fasce più deboli e dimenticate della popolazione, non festeggeranno o almeno non lo faranno come vorrebbero. Tra queste, anche i ragazzi del Centro Qalauma, a cui il 25 dicembre non mancheranno i panetones, ma la cui preghiera non sarà rivolta al Bambino, bensì a che l'ora della libertà scocchi il più presto possibile. E a quell'ora, all'uscita di Qalauma, quando salteranno di nuovo nel mondo, ci sarà una rete a farli rimbalzare e a “proteggerli”, affinché l'impatto con la società non sia troppo duro. Qalauma è sì un centro penitenziario, ma sui generis, dove lavori, studi, condividi momenti di divertimento e può capitare che fuori non ci siano queste condizioni ad attenderti, bensì la mancanza di lavoro, di famiglia, di casa...e la strada diventa l'alleato più forte della recidività. Ë per questo che CVCS insieme ad altre 20 istituzioni (il numero è destinato a crescere, visto l'interesse per la tematica), tra cui ministeri, ONG, operatori sociali, imprese, associazioni di giustizia e diritti umani, sportive, religiose, artistiche, comunità terapeutiche, università, famiglie, ha costituito una rete comunitaria per il post-penitenziario, il cui obiettivo è la reintegrazione sociale e lavorativa degli adolescenti e giovani con responsabilità penale. Il modello di responsabilizzazione che si applica a Qalauma verrà replicato una volta che il/la ragazzo/a deciderà di entrare nel programma, nel quale verrà aiutato da un´equipe delle differenti istituzioni e dall'assistente sociale di CVCS a cercare un lavoro, una casa, a continuare gli studi e a coltivare i suoi interessi, secondo un piano di vita personalizzato. Da notare la volontà di alcune istituzione pubbliche di collaborare con questa rete, in un paese dove lo Stato risulta assente nelle dinamiche di reinserimento sociale postcarcerario. In attesa di intraprendere il cammino con il primo ragazzo che entrerà a far parte di questo programma, andiamo a farci una chocolatada a Qalauma e... ... Auguriamo a tutti un Natale LIBERO (da costrizioni, cattivi sentimenti e troppi impegni!)... Report Bolivia ¡HASTA EL PROXIMO AÑO, HERMANOS! MATTEO,PIERO & PAOLA Report Bolivia si pubblica in La Paz, [email protected] CVCS Centro Volontari Cooperazione allo Sviluppo Vuoi aiutarci nel portare avanti i nostri progetti? Ogni piccola goccia d'acqua contribuisce a riempire il secchio … dona quanto vuoi, tante piccole donazioni contribuiranno ad appoggiare i nostri progetti in Bolivia. Nella causale Bolivia” scrivi “Appoggio progetti Credito Cooperativo Cassa Rurale Lucinico, Farra e Capriva IBAN IT23 M086 2212 4010 0400 0060 012 di Ti ricordiamo che ogni donazione è fiscalmente deducibile C.F. 91000280312 5