LA PAGINA DEL PAZIENTE La malattia arteriosa periferica
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LA PAGINA DEL PAZIENTE La malattia arteriosa periferica
LA PAGINA DEL PAZIENTE La malattia arteriosa periferica Questa pagina sintetizza i principali messaggi contenuti nell’articolo precedente ed è stata pensata come strumento d’informazione per i pazienti. I lettori del BIF, medici e farmacisti, possono fotocopiarla e distribuirla agli utenti interessati. Quali sono i sintomi? • All’inizio, la malattia arteriosa periferica non dà sintomi ma, peggiorando, può causare dolori e crampi ai polpacci o alle natiche quando si cammina o si passeggia, anche per periodi molto brevi. In certi casi il dolore è piuttosto intenso, tanto da impedire il cammino, ma si riduce e scompare con il riposo, per ritornare tuttavia quando si ricomincia a camminare. Si può provare anche indolenzimento o debolezza o senso di pesantezza alle gambe, senza dolore. • Il dolore che si presenta quando si cammina e scompare con il riposo è chiamato, con un termine latino, claudicatio intermittens. Per capire come origina questo dolore alle gambe, si può fare un paragone con il motore di un’automobile: la benzina (il sangue) arriva al motore (i muscoli) se il tubo che la porta (le arterie) è pulito. Se questo tubo si restringe, il motore non ha problemi se gira al minimo, ma quando si schiaccia l’acceleratore (quando si cammina) la benzina non è sufficiente e il motore tende a spegnersi. • Un altro sintomo è il raffreddamento della cute in specifiche aree delle gambe o dei piedi, o modificazioni di colore della cute. • Si può provare senso di bruciore o di dolore ai piedi o alle dita dei piedi mentre si è a riposo e in particolare in posizione supina (questo è un segno di una malattia arteriosa periferica più grave). BIF Gen-Apr 2002 - N. 1-2 • Possono verificarsi lesioni della dita e del piede che non si rimarginano rapidamente. Quali sono i fattori di rischio? • Il fumo è l’imputato numero uno della malattia arteriosa periferica, il fattore di rischio più importante, ancora più responsabile di questa malattia che di quella alle coronarie. Il fumo ostacola la cura della malattia. Chi è colpito da malattia arteriosa periferica deve assolutamente smettere di fumare, perché anche 1 o 2 sigarette al giorno possono ripercuotersi negativamente sul trattamento. • I pazienti diabetici sono maggiormente soggetti alla malattia arteriosa periferica. Essi devono attuare uno scrupoloso controllo della glicemia e il mantenimento di valori normali, essenziali per la prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari e di complicazioni lesive ai piedi. • L’incidenza della malattia arteriosa periferica aumenta con l’età, con una maggioranza di pazienti sintomatici oltre i 60 anni. • Bisogna anche considerare la predisposizione ereditaria. Sono a maggior rischio di malattia arteriosa periferica coloro che hanno parenti prossimi affetti da malattie cardiache. • L’ipertensione è un fattore di rischio perché danneggia la parete delle arterie. Cosa deve fare chi è colpito da questa malattia? La formazione delle placche nelle arterie, che sono all’origine della malattia arteriosa periferica, può spesso essere bloccata o addirittura regredire. Le persone colpite da questa malattia devono smettere di fumare quanto prima, svolgere con regolarità una serie di esercizi fisici, modificare l’alimentazione con una dieta povera di grassi e sale, ridurre il peso se eccessivo e abbassare la pressione del sangue. Nei casi più gravi di malattia arteriosa periferica occorre assumere regolarmente dei farmaci o anche ricorrere all’intervento chirurgico. Rivolgetevi ai vostri medici curanti che potranno sottoporvi ad una serie di esami per conoscere la vostra situazione e consigliarvi il migliore trattamento.▲ Bibliografia Cos’è la malattia arteriosa periferica? La malattia arteriosa periferica è una malattia che colpisce le arterie degli arti, in particolare delle gambe. Le arterie, come sappiamo, portano il sangue dal cuore a tutti i tessuti del corpo e, quando sono sane e funzionanti, hanno una parete liscia all’interno che consente al sangue di scorrere liberamente impedendo che si formino coaguli. Durante l’attività fisica, quando i muscoli necessitano di un maggior apporto di ossigeno, il cuore e le arterie aumentano il flusso di sangue per far fronte alla richiesta. La malattia arteriosa periferica origina in seguito alla formazione di depositi di grasso (denominati placche) sulle pareti delle arterie che portano il sangue alle gambe. Questo processo è anche chiamato aterosclerosi o indurimento delle arterie. Le arterie lentamente si restringono e possono anche ostruirsi a tal punto che il sangue non riesce più a scorrere liberamente, specialmente nelle gambe e nei piedi. 1. Peripheral arterial disease (patient page). JAMA 2001;286:1406. 15