Caporiacco (1922) Fauna Arachnologica Carnia e

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Caporiacco (1922) Fauna Arachnologica Carnia e
fJO.
SAGGIO SULLA FAUNA ARACNQLOGICA
1
DELLA CARNIA E REGI6KI LIMITROÌ:' E
del Dr. Lodovico di Capori-acco
R.' Istlll!IO Zoologico di Firmze
Chiunque si occupi di aracnologta, e prenda in considerazione quanto fu séritto, in modo particoiare, sugli Aràcnidi
italiani, constaterà còine la regione Car;lica, pur così i~teres •
...sante sotto tanti aspetti, e per la sua posizione fra la regione
Alpina, la regione Pannon~ca 'e' la regione Balcanica, e pt:r
varietà di terreni e di vegetazione, sia quasi affatto scono,sci uta, pc:r quanto riguarda la. sua fauna aracnologica.
Non si può. dire davvero che tale lacuna delle nostre
conoscenze derivi dal fatto che 'le A Ipi non attirino gli aracnologi, che anzi, le regioni alpine contermini furono studiate da
molti e valenti specialisti, quali lo Hahn,. il Koch. Carlo e
Koch LlIigi, il Simon, il Thorell, il Bertkau, il Cambridge;
il BOsenberg, il Chyzer, il Culczinsky, il de Lessert; e per
quel che riguarda in speCial modo la fa~na 'aracnologica italiana, essa fu oggetto di partico'lari ricerche di ben noti stu·
diosi, quali il Pavesi ed il Canestrini, cui seguirono molti
altri, quali il Ninni, il$orde>l1i, il Cavanna, il De Carlini, il
Cantoni.
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Ma, con tutto cio;1Ja~. nOstra :regione venne sempre negletta, ed è perciò che, trovandomi in Carnia nell'estate 192 l,
volÌi dedicare le mie vacanze alla raccolta di materiale che
potesse servire per uno studio della fauna aracnologica carnica; ed è in base al materiale così raccolto che io hO compilato questa nota. Trattandosi di forme fortemente legate
all'ambiente, e soggette, talvolta, a causa di esso, a interessanti localizzazioni, faccio precedere l'elenco da brevi notizie
riguardanti le condizioni fisiche, geologiche e botaniche, della
~~gione.
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. Assai varià è la regione Carnica, sia:" daL punto ·-di·vista
dell'altitudine, sia da quello deila costituzione geològica e
della vegetazione. L'altitudine infatti varia da circa, 3:00 metri
sul mare, a 278 [ m., altezza raggiunta dal MOhte CogJian.s
nello!lpartiacque Tagliamento-Gail, e forse superata di pochi
m~tri da qualche cima non ancora misurata della catena ~fra
Gail e DI'ava.
La: cate~a ~pa:rtiacquè fra Gai('e Tagliam~ntoè~o5tit'~itéi'
da un asse di roccie paleozoiché antiche e, prevalentemente
da calcari, i quali nella parte occidentale, della Carnia propriC!._ si ergono; quali nude muraglie bianche, ad altezze che Supe-ninò i zooometri, sul confine fra Italia ed Austria. Solo poche:
erbe iIlignàno nèllefessure delle roccie, ~, nei pUltti più ripa- .
.rati,si trovano piccoli nevai. A questa massa calcarea si'
appoggiano potenti strati di scisti .carboniferi, formanti quasi
. c6ntralforte alla muraglia èalcarea nella parte occidentale; 'nella
parte ori.entale invece spesso gli sdsti ricoprono quasi,co,rr:pleta:- .'
mente i calcari, che appaiono come spuntoni insignificanti, e
formano essi 'la catena spartiacque. Questa zona scistosache
'si e~teÌ1de presso a poco fino all'alto Degano e alto Piave,
a~la Val Calda, e alle conche di Paluz~a e diPaularo,e che
comprende' gli alti bacini del Pàdola, Piave, Degano, But.e
Chiarsò,è ricchissima cl,i acque sorgenJ,i e'dètutta coperta
_ di vegetazione: campi e prati grassi sul' fondo delle vallate~
dehse 'foreste dai 900-1000 a 1400 m~tri; pitl in alto, pascoli
d'alta mon.tagna con zone di cespugli.
Essenza
predominante
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nei boschi di q llesta ZOna è l'abet~ ~?SSO;'··Rlìt.-:r~rO,-nene-zotle
più elevate,. e quasi mai abbastani~.
abbondante da' formar
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bosco il larice. I cespugli, fittissimi, 56110 di alni e, più in su, .
.di rododeridri e salici nani.
".
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Alla regione paleozoica dj spartiacque segue.a su~ una
fascia <!:i gessi, calcari e arenarie pcrmo-tr:iassiche: sono terreni
piuttosto poveri d'a~qua, presentanti fenomeni èarsici po~o p'ronunciati.
_ Questa zona comprende press'a poco tutto il resto della
Carnia propria, cioè·la destra dell'alta val Tagliamento, la valle
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del Lumiei, la valle della Pesarina, la media valle del gano, il bacino della Vinadia, e il medio bacino deiTa·-B~lt-~-d~1
Chiarsò; essa viene invece a mancare nd baci nod--;lI, alta
Féua:-'Questa 7.Ona presenta aspetti assai diversi,
L'alto Tagli.~mento è coperto di fOleste di bosco ceduo
(specialmente faggio) misto ad abete, nel -folldo delle vallate;
più su predomina ['abete' misto a larice; poi compaiono i
pascoli alpini. I bacini del Lumiei e della'Pesarina s~no coperti di· immensi boschi diabete -fino all'altezza di 1$00 1600
m.; ad essi succedono i pa5coli. che si alzano fino sopla i
2000·metri. Qua e là (fra Lumiei e alto Tagliamento, fra
·Pesarina e alto Degano e alto Piave) spuntano isole· di dolo.
-mia llude. Le valli medie del Degano, But e- Chiarsòsono
coltivate, sparse di _prati e di sampi, fino verso gli 800 m.,
fino a 1500 m. all'incirca predomina il bosco di faggio e
di abete; salendo, troviamo gli alni, rododendri e i- pascoli.
'II bacino della Vinadia si presenta invece com-e un tavolato
calcareo poco alto (in media 900 m.) con una magra vegetazione, pochi aiberi, e con solchi profondissimi, percolsi dal
torrente e dai suoi affluenti:Nel bacino della Fella· invece, alla zona di scisti carboniferi
s'appoggia immediatamente tina regione di terreni quasi tutti
calcarei triassici, - dolom itici: essi franano facil mente e danno
luogo Cl - grandi falde di detrito, che ven2"0no poi coperte da
boschi di pini, abeti e faggi.
Le prealpi C1autan.e sono ~eparate dalla Carni'l propria
da lIna zona -bassa collinosa.o piana, sul Tagliamento. Questa
:tOna, ove sorgono i centri pri"l)cipali della Carnia, è in qualche
punto ristretta al solo greto del Tagliamento, ma talora è larga
qualche chilometro, e all~ra è coltivata a campi o a prati.
Nella parte più alta del Tagliamento invece, il solo torrente
separa le Carniche dalle Clautanc.
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Le Clalltane sono qnasi tutte calcaree; triassicheoella
parte settentrionale, Giura-Liassiche a Sud; solo nelle parti più
esterne compaiono terreni più recenti. Questi monti selvaggi,
alti (molte cime snperano i 2500 m.) hanno l'aspetto tipico
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-delle' Dolomiti: immani torrioni scoscesi, mura-'glie giganti,
cu-spidi aguzze, ove vivono a mala pena poche erbe, aggrappate al duro sasso; talora 'però le rupi sono tappezzate per
grandi estensioni dal piccolo pino mugo. Le vallate sono
riempite da ellOrmi frane, recenti o antiche, coperte da boschi
di faggio, abete e larice, il quale ultimo in vari luoghi si
sPinge fin sopra i 2000, m e t r i . : _ " '0:,, ,.., ..' '
, ,:Tutta la Carnia .è' p:ovosissi.ma, an7.iè" la regione più
o ' , , - pio~osa d'Italia, e il clima, ordinariamente più rigido di quanto
. ; 0 ~on comporterebbe l'altitudine, si .risente di questa grande
" precipitazione atmosferica. Tutte le piante presentano i loro
:timiti di vegetazione assai abbassati, talùne anzi in modo
straordinario, per varie centinaia di metri, e i coleotteri, unici
animali nella nostra regione studiati sistem~ticaniel!te dal
punto di vista della,Ioro distribuziorie, presentano lo stesso
Jendm,eno. .
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" Come già dissi/la mia collezione venne fatta durante l'estate
del ~I92 I. Nonostante impiegassi quasi ,tutta l'estate a girarela
Cafl~ar non potei, naturalmente, percorrerla dovunque: le mie
,. ~'tcoltezio'ni si riferiscono quindi in special ,modo al medio ed
:, alto bacino del Degano con il tratto di catenà che fa da
spartiacque fra Degano e, Gai); ai monti dell'il'Valcalda,al
baci\lo del Lumiei ed alla P"l"te settentrionale deIl.e Clautane.
. , AHoscopo di avere una coll<:,zione che mi potesse dare
·,.un'idea qùanto più esatta possibile della fauna aracnologica,
non trascurai alcuno di 'quei metodi,,~ l'.engono consigliati
al collezionista cosci~nzioso:La m~ggidr 'pà~t'e dei ragni della
mia collezioJle furono raccolti da ni~; però vari amici e comp'aghidi escursioni' concorsero ad arricchire la raccolta; ad
.essi mi è grato manifestar q Ili la m!a riconoscenza: uno spe- .
dalm.ente fra tutti è. degno di menzione: voglio dire il
Chiar,;mo Prof. :Michele Gortani, il· quale nelle sue frequenti
gitea~copo di studio geologico, non trascurò mai di raccogliere e di portarmi quanti esemplari gri capitavano fra mano,
..~ .. a'cùisoiio debitore di varie torme rare ed interessanti. "
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... _~f~s~ilto
l'elencò dei ragni raç~olti, con~uelle no~t!!ie
di "carattere sist~matico, cor.ologico ed ecologico, che ritengo
po~sallo. interessare chi si occupa di questo gruppo di Artropodi. All'elenco, aggiungo' tutte.quelle cOI1:òid.~azioni d'ordine
generale .e quelle conclusioni alle quali ii miolàvoro mi ha
permesso di giungere; nonchè l,1na nota bibliografica~eon
l'~lenco dei principali
lavori
da me:·eonsultati.
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Ph~l.à il g i i (la e .
"o':Liobli~1tm C.' Kech.
1•. Liolmmtlfl /imbatmn (L Koch).
.
.. Sui muri e sulle roccie, abbastanza fn;q lIe~te i~Malga
.. Pussà,:; in. 950,~'~ Forcella' Caserata, m.' 1700 (Claut.), . in
Agosto; '(Asera 'Avanza, m.qoo (Forni Avoitri); conca di
Sauris•. m. 950, in Settembre.'
.
. Habitat :,cSavoia, Valais, Sv)zzera, TiraTo e Lombardia
·-:,(Vaf\Ggezzo).' , .
. , .. , ., ' , r . "~o " , .
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2. Liobllmmi I<upestre {Hey,bst).
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,Fra. le . erbe e sui 'cesp~gli, tanto nella zona . 9ò~co~a,' ",
qmi'rll:~ nei 'pascoli d'alta montagna.'
Abbastarlzafrequente: M. Scuffia, m. 1409 (Ravascletto)
" ."
in I:.;ttglio; Col Gentile e Forchia, m. )700.2000 (O va 1'9.),
<if.Luglio-Agosto; '.805co ~,ésis mi~. 1'900 (Claut),' Agosto; Casera'
,'?Valz, m.:r200 '(Fòrni Ave)tri,' Af.~~torposchi della conca di
.
Sauris, m. 900-1500 in S e t t , e m b r e . ' ',. .
Habitat: B~viera, Sviz;era o~ientale; Tirolo, Fran~ia (?),
'Italia (Calabria).
.
·Prosalpia L. Koch ..
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3. Prosalpilr. o:bnièlziata(L K9Ch). .
Frequente sulle cime più alte,· fra i sassi; sotto la c:ma
del Zellenkofel,' m. 2100 (Paluzza); in Luglio; .. gruppo dei
.' M.tiperalbJ, Avarp;a, , çhiadéni5' e Creblbial~'ca, m. '2000-2600'
(Forni Avoltrie Sa~pada) il1 Agosto.
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65 Hàbitat:, Catena alpina Secondo il Simon, tale specie s;
trova al disopra dei 2500 m. sul mare; come si vede, nella
nostra regione discende notevolmente più In basso.
Plla/allgùml L.
, 4. Pfza!allgi;mt opilio (L.).
'Un solo 0', su un muro, a Ovaio, m. 500, in Luglio., ,':;,'
,,' Habitat: Tutta l'Europa.
,
,
P!atyb1t1J1ts C. Koch.
'~,"., S>,P!atyblt 1ttts cmliger (Herm.).
, _ U n solo es. sui cespugli isolati nei prati di M. Scuffia,
'rn. I4d'ò (Ravascletto), in Luglio.
,
Habitat: nei boschi di Francia, Germania, Russi~, 111-"
'ghilterra, etc., comune.
' 6 . Platybm~1tS bucephall/s (C. Koch).
"
_Frequente nella zona deg-li alni e nelle praterie d'alta
':moì'ltagna, per terra: M, Valsecca, m. 2000 (Ra\'ascletto) in
'Luglio; M. Forchia e C?l Gentile. l~ 1700-2000 (Ov;{ro) in
Luglio; M.Pramaggiore, m., 2300-2450 (Claut) in Agosto;
Chiadin di Chiadénis, m. 2000 (Forni Avoltri) in Agosto;
'Casera Razzo, ,m,' 1700 (Saoris) in Settembre.
,
, Habitat:' centro della Francia, Galizia e1'irolo; ivi però
esso abita neUe foreste di abete, ove a me noi1 è mai acca'dutodi trovarlo.
Oligolophus C. Koch à Fr. M.
7~, Oììgolophus moria. (F.).
'Yreqt;ente, nei cespuglio per~e!ra,.;,t~n,~(). nella z,ona dei
boschi cOlne in q 1,1 eIla delle praterie~a!.pJne: l\ii',"Scuffia ni. '1400;
M. Valsecca e Crasulina,' m. 200o"{Ravascletto)' in Luglio;
Mont di Miezz, m. 12'00, è Col Gentile, m. 2000, (Ovaro) in
,Luglio e Agosto; Val di Suola, m'. 1600 (Forni di Sopra),
,Agosto; Giogo Veranis, m. 2000, (Forni Avoltri), Agosto;
cima del Trogkofel, m. 2200 (Pontebba), Settembre; conca di
Sauris,m. 950-1600, in Settembre_
Habitat: Montagneçiella' Francia, Germani'!, Inghilterra,
Scandinavia, Svizzera" Ungheria, Lombardia (Val Vigezzo).
8. Oligolopltus palfillt1tS (Ltr.)
l\Iem, Soc:.. Enl.. I, 1922.
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fili
Raro; per terra, nelle regioni dei pascoli alpini e d~lle
cime: alta Va! di Suola, Ill, r800 (Forni di Sopr;J), Ago:-;to"7'
Cima dci }'cralba, m,209° (Forni Avoltri), Agostc; punta
dell'Ucciell, m. Ib')O (Sau,-is), Settembre; un co;. nel b,):;co
d'abèti del Buòo presso la ~raina, 11\. 1000 (Sauri,;) ili Settembre,
Habitat: Francia, Svizzer.l, nei' bo,;chi d'abeti.
9. Oligo!opll1t~, a!pitllfS (Herbst).
Comul1is,:;imo, tanto nella regione dei boschi, come in
quella dei pascoli e delle cime nude: Laghi Craslliina, m. 1800
e M. Scuffia, m. 14')0 (Ravascletto), Luglio; \1. Forchia, Col
Gentile, Chiadin, m. 1510-:2000 (Ovaro) Luglio-Agosto; Val
di Suoi;), m. 16002000 (Fol'lli di Sorra), Agosto; Chiadin di
Chiadénis, m. 2000 (Forni Avoltri), Agosto; sotto i ghiacciai
del Canìn, m. 2200 (Raccolana), Settembre; Casera Ra7.7:o,
m. 1700, F',u. Olbe, m. 1500, Cas." l'alac', III. 1500, Cas. n
Tintina, m. [500, Latteis, 14°0, La Marna, 111. 900 (Sauris),
in Settembre; bosco di Tualis, m. 500 (Comegliilns), Sett·embre.
Habitat: Alvernia, Alpi Francesi, Pirenei,' Svi7.lera, Ungheria, Italia (Basil.icata) nella zona delle foreste e delle
praterie.
IO. Oligolopltlls g!acialis (C. Koch).
Un esemplare sotto la cima del Roszkofel, 1ì1, 2000
(Pontafel), in Settembre, un altro in Val Raccol<IlIil, m. 800,
I n Sette 111 brc.
Abita tutta la catena delle Alpi, c, secondo il Simon
non disccnde rnili al disotto dei J 800 111.; j.>erciò suppongo
che l'esemplarc da me trovato iII Val Raccolana vi sia stato
trasportato, forse dalle acque, dalle cime del Canili o del
Montasio, [r2. le quali, quasi a picco, è scava-ta Val Raccolilna.
Il. O!igo!op/ms cilierilSCI!IlS (C., Koch).
R;).ro, tanto nei boschi d'abete,collle nella regione dci
cespugli: M. Scuff1il, m. 1100- 1400, e Cucii l'i7.7.ul, 111. 1400
(Ravascletto), Luglio; Cas.I·Forchia, 111. 17°° (Ovaro) Luglio
e Agosto.
Habitat: Tlltta la catena alpill<I,
67
Nemastomidae
Ncmastoma C. Koch .
Nemastoma c/tY}'Somelas (Herm.).
Due giovani, urio sul Col Gentile, m. 2000 (Ovaro)~ l'altrG
a P. sso .. di Suola, m. 2000 (Forni di Sopra), .sotto i. sassi,
Agost'o.. .
.~ ~
. . Habitat: .Alpi, F~~'hCi:l, '.G~r~;~i·a) Ingiliit~~'r~;~dal' ~are
alle più alte cime.
." .....
. 12.
I
;
.
CHERNETES
Cheliferidae
. Obisium Leach.
.. 13: Obisium alpitmlll Cc. Koch).
Un solo esemplare, sotto i sassi, a Valdajer, m.
(Ligosullo) in Lugliò.
Habitat:
Valais,
Tirolo, Boemia.
.
I
1600
ARANEAE
CRIBELLAT AE
Dictynidae
.Amauyobius C.· Koch.
14 Am(lttrobius ciaustrart'us (Hahn).
Fr.a i sassi e sotto le corteccie, nella regione dei boschi,
e nelle abitazioni: nelle case, a Mione, m. 7r 2 (Ovaro) e ad /
Ovaro,m. 500, Luglio.S·ettembre; nei boschi di Sauris, 111. 900.. 1200, Settembre; sotto i sassi .alla .l\1il!na, m. 95ò (Sauris),
Settembre.
...:.
.~-"~;;:. ,. :.'. ~;f).;::>, .... . . ' .
l-Iabitat: Tutta la catena alpilla: Ungheria: Toscana, Sicilia, Russia meridionale, America settentrionale.
IO" varì individui di questa specie è notevole il c'olorito;
l'addome è di, color bruno, le parti fl;i~e, as~ai sClire, ridotte
a due ·macchie longitudinali in avanti, e a 4-5 larghi accenti
di dietrò~
15.. AmallyobiltS sitJli!t's (Blackw.).
Nei prati di media montagna: M. Scuffia, -m. 1400 (Ra_
vascletto), Settembre; Casera Valinia, m. 14°°,. e casali