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Mensile Manifestazioni Artistiche e Culturali
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Anno XLV - N. 8 Ottobre 2012 - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n.46) Art. 1, Comma 1, dcb Milano
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ARTECULTURA
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MARCAPIANO
“Astratto Figurativo Animato”
IL SOGNO INTUITO DALLA LINEA
ALIMENTA LO SPAZIO DEL COLORE
E ANIMA LA DINAMICA DELL’ARMONIA
Milano, Sala Olimpia Artecultura
29 settembre - 12 ottobre 2012
Inaugurazione ore 18
Nel corso del Novecento uno degli
aspetti fondamentali del dibattito
artistico si è rivelato la tormentata
dialettica astratto - figurativo. Artisti,
movimenti, correnti, di opposti punti
di riferimento si sono aspramente
contrastati sul fine della pittura, se essa
avesse dovuto perseverare in un
orientamento figurativo, sia pure
aggiornato alle nuove sensibilità,
oppure se non era ormai giunto il tempo
di sperimentare nuovi linguaggi,
provare altre sensazioni al di là di
quanto è oggettivamente rappresentabile. Ma ad uno sguardo più
retrospettivo, allorché ci si inoltra verso
il cuore del terzo millennio, si può
chiaramente avvertire come la polemica
sia stata del tutto inutile o fuorviante in
quanto l’arte nella sua essenza e
motivazione più profonde non si deve
e non si lascia irretire all’interno di
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schemi che appartengono alla forzatura
clas- sificatoria, a quell’ideologismo
no- vecentesco che ancora in qualche
residuo concettuale continua a permanere, ma destinato naturalmente ad
un suo definitivo superamento. Una
premessa, importante, questa per
orientare verso una lettura non
superficiale dell’opera di Marcapiano,
artista di raffinata sensibilità che con le
sue recenti e motivate ricerche si pone
ben al di là di questi schemi del passato,
per sperimentare, invece, morfologie,
simboli, idee che possano attivamente
comunicare con lo spazio e l’uomo del
suo tempo, aprendo differenti orizzonti
all’esperienza estetica.
Anzitutto, occorre sottolineare,
Marcapiano è un artista eclettico nel
senso che non circoscrive il suo ruolo
operativo a quella che convenzionalmente è indicata come la pittura
tradizionale, ma il suo confronto
creativo si dispone a diverse esperienze
che spaziano dall’olio alla china e
all’incisione in una suggestiva contaminazione tra arti, tra applicazione e
ricerca. Ed è proprio in questa organica
e metodica compenetrazione tra diversi
linguaggi che si può cogliere un senso
concreto e non retorico di modernità
che ben contraddistingue l’inventiva
dell’artista. Egli si pone in un sentiero
espressivo in cui concettualità e
decorazione si integrano in schemi
compositivi dinamici e per certi versi
razionali. Esperienze, quindi, che
possono presentare una loro assonanza
con il gusto sperimentale del Bauhaus
oppure anche con il grafismo linearista
dell’Art Decò non a caso il primo vero
frutto modernista dell’Arte del XX
secolo. Naturalmente sono solo
indicazioni di carattere storiografico,
utili per avere dei punti di riferimento,
perché la sintesi formale e stilistica che
emerge dalle sue composizioni si rivela
personale, legata alle sensazioni, alle
idee, alla visione propria dell’artista.
Nello sviluppo della sua sintassi
Copertina:
Pagina di si
Pagina di de
“COMPIAC
“VISIONE”
“VIOLETTA
“DIVERTIM
“CANTAUT
Le opere rip
visiva è da rilevare l’elegante
potenzialità della linea che circoscrive
arabeschi, paesaggi improbabili,
visioni, in cui astratto e figurativo
creativamente si sperdono nella
musicalità della composizione e tocca
allora all’occhio dell’osservatore
ricostruire i tratti salienti del soggetto,
immaginare una possibile forma tra
l’ipnosi sensoriale delle linee e il ritmo
organico, molecolare della texture
compositiva. Perché infatti nelle tele
di Marcapiano la pittura si trasfigura
in tonalità cangianti tra “effetto
increspato” ed “effetto lisciato”. Da
rilevare, inoltre, la presenza della linea
curva con la sua vocazione generatrice
di cerchi, spirali, che sviluppano
meccanismi, ingranaggi, che imprimono energia percettiva alle varie
configurazioni, rendono gli schemi
raffigurati realtà vive, mondi da
esplorare. Ed ora si giunge alla
definizione di un linguaggio artistico
per il quale la natura del metodo
operativo e delle scelte tecniche
conferisce alle opere e alle opzioni di
materiali un valore equivalente pari
alla delineazione del soggetto o della
funzione rappresentata. Marcapiano
indica nella sua personale articolazione
visiva una inedita sintesi tra l’ambiguità
della forma visiva e il valore aggiunto
della decorazione, troppo spesso
“dimenticato” da una concezione
piuttosto arida dell’arte e della sua
emotività. Marcapiano, al contrario,
elabora con i suoi colori, le sue forme,
una vibrante concezione dell’armonia,
in cui pare avvertire richiami musicali,
suggestioni orientalizzanti ma senza
vacui estetismi, ma con la forza di
strutture espressive che quell’armonia
continuamente ritrovano nei meandri,
nei labirinti senza fine della nostra
incerta eppur affascinante esistenza.
Teodosio Martucci
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MARCAPIANO, artista di grande
talento, definito innovativo ma anche di
altri tempi, ci propone un’arte estremamente
raffinata ed elegante, unica nel genere,
nella tecnica e per il forte coinvolgimento
che suscita. La sua particolarità infatti non
si riferisce solo all’indiscussa abilità
tecnico-esecutiva, dove ogni linea viene
tracciata esclusivamente a mano libera e in
modo istintivo, escludendo quindi qualsiasi
supporto strumentale grafico e bozzetti
preventivi, ma anche alla capacità di
trasformare in movimento, colore e arte
ogni sua emozione. Arte dotata di grande forza trasmissiva che avvolge, cattura e
porta ad entrare nel quadro per vivere un
viaggio non solo nel mondo delle linee e dei
colori, con le più svariate e raffinate
sfumature, ma anche dei suoni, rumori,
profumi e giochi di luci e riflessi che si
percepiscono nei suoi dipinti. Viaggio unico
e irripetibile di quel preciso istante, viaggio
fantastico come se si liberasse il bambino
sognatore che c'è in ognuno di noi, viaggio
nella nostra persona come se il dipinto
agisse da specchio, viaggio nel tempo per
rivivere sensazioni di epoche passate ed
assaporare emozioni di prospettive future.
Ideatore di un nuovo genere artistico
“Astratto Figurativo Animato”, Marcapiano
realizza le sue opere con tecniche differenti
che spaziano dall’olio su tela alla china,
dall’incisione su vetro allo sferismo. La
sua peculiarità consiste proprio nel riuscire
a personalizzare tutte queste tecniche, ormai
diffusissime nel mondo artistico, generando
interesse, stupore e ammirazione in
qualsiasi tipo di osservatore di ogni età.
L’olio su tela consiste in una stesura
di diversi strati di colore sulla tela. In
questo modo l’artista crea le prime
sfumature, che costituiscono la base per la
realizzazione del quadro, definendo così un
effetto lisciato. Successivamente, con la
parte retrostante del pennello, esegue una
combinazione di segni, dritti o curvilinei
tracciati in modo istintivo, che costituiscono
la cosiddetta marcatura. Infine la lavorazione più complessa e particolareggiata:
l’aggiunta di ulteriori strati di colore puro
che Marcapiano lavora in modo meticoloso
e attento con un pennello sottilissimo,
andando a mescolare i colori stesi sulla tela
a diverse profondità, creando così
inimmaginabili giochi di luce e colori, dovuti
anche alla lavorazione in “rilievo” del
dipinto che giunge alla massima espressività
se osservato da più angolazioni.
Anche le chine, eseguite utilizzando
diverse combinazioni policrome, presentano
un effetto sorprendente, dove ogni raccordo
delle linee è pressoché perfetto.
Le incisioni, principalmente su vetro,
sono create con punte diamantate di diversi
spessore e durezza, che la mano dell’artista
riesce a far scorre sulle fragilissime superfici
con estrema destrezza e maestria. L’effetto
diamantato ottenuto nella composizione
finale regala all’osservatore una sensazione
magica e preziosa a tal punto che gli risulta
impossibile sottrarsi a tanta bellezza.
Tutte le sue opere, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, sono
riconducibili al genere artistico da lui ideato
“Astratto Figurativo Animato”. Le sue
composizioni infatti sono astratte, ma nel
contempo figurative in quanto è possibile
dare una personale interpretazione alle
immagini rappresentate individuando, sia
nell’insieme che nelle parti, ciascuno con
la propria sensibilità ed immaginazione,
dei personaggi, degli animali o dei paesaggi.
Ma la peculiarità di questo genere
consiste proprio nella dinamicità delle
creazioni di Marcapiano, in quanto
l’osservatore inizia a vedere questi
personaggi muoversi nel loro ambiente in
una dimensione tridimensionale. L’animazione della sua arte tocca numerose altre
sfumature, che riguardano anche l’aspetto
psicologico, esperienziale ed interpretativo
di ogni persona. Infatti, infinite sono le
sfaccettature della nostra personalità e
differenti sono le esperienze che influenzano
la nostra vita: questo si riflette in una
varietà di interpretazioni che offrono
percezioni sempre diverse delle sue opere,
come se nei suoi dipinti l’Artista avesse
inserito anche una quarta dimensione, il
tempo.In questo modo Marcapiano ci
coinvolge direttamente nelle sue opere,
rendendoci creatori in prima persona e
aiutandoci a liberare la creatività e
l’espressività che ci caratterizza.
Marcapiano partecipa a varie iniziative
artistiche sia nazionali che internazionali,
dove riscuote notevoli riscontri sia dal
pubblico che dalla critica, vincendo anche
diversi premi. E’ possibile visitare lo spazio
espositivo permanente dell’artista in via
Alto Adige, 154 Gardolo (TRENTO).
Erica Broilo
Info: [email protected] -- 3466869229
www.marcapiano.it
Copertina: “ALTROMONDO”, olio su tela,
70x70 cm, 2011.
Pagina 2 da sinistra: oli su tela
“PICCOLO PRINCIPE“, 20x25 cm, 2011
“FACCIA A FACCIA”, 20x25 cm, 2011
“FOLLETTO”, 20x25 cm, 2011
Pagina 3 ,in alto da sinistra: oli su tela
“GIOSTRA D’ARTE“, 50x50 cm, 2011
“CICLOPE“, 30x30 cm, 2011
in basso da sinistra: oli su tela
“CONFIDENZA”, 20x30 cm, 2011
“VELATA”, 20x50 cm, 2011
“SIPARIO”, 30x50 cm, 2011
Pagina 4, in senso orario da sinistra: chine
“FOLLETTO”, 35x50 cm, 2011
“ANIMA DANZANTE”, 20x60 cm, 2011
“ILLUSIONSTA”, 35x50 cm, 2011
Pagina 5: incisioni su vetro.
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