PROFUMO di PANE - BARABAO Teatro

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PROFUMO di PANE - BARABAO Teatro
scheda artistica
PROFUMO di PANE
Tratto da IL LIBRO DI RUTH
Produzione:
BARABAO Teatro
Personaggi
Interpreti
Di e con:
Cristina e Romina Ranzato
OLGA
Romina Ranzato
Game coach:
Mirco Trevisan
CECILE
Cristina Ranzato
Arrangiamenti
musicali:
Ivan Di Noia
Scenografia:
Francesco Di Noia
Costumi:
Roberta Bianchini
Tecnico Luci:
TJ Service di Luca Favretto
Foto di scena:
Giorgio Bellingardo
Genere:
Teatro d’ATTORE e di FIGURA
Durata:
60 minuti
Età consigliata:
dai 6 in su
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Breve Trama
“Bambine e bambini, ragazzi di tutte le età, benvenuti all’audio-racconto interattivo PROFUMO DI PANE”
ed eccoci ancora in compagnia di Olga e Cecile, alle prese questa volta con un libro che non è solo un libro,
parole che hanno attraversato i millenni.
Dal libro dei libri, una commovente storia dalle note profumatamente femminili. Ruth la protagonista di un
racconto che inizia in lutto, rimasta vedova in giovane età decide di rimanere accanto alla suocera Naomi,
vittima dello stesso doloroso destino.
La fuga sarebbe la reazione che verrebbe istintiva a chiunque, il ritorno alla casa paterna, la voglia di ricominciare daccapo per un nuovo futuro, ma Ruth sorprendentemente dice NO «Non insistere con me che ti abbandoni e torni indietro senza di te, perché dove andrai tu, andrò anch’io, e dove ti fermerai, mi fermerò». Insieme,
nonostante il dolore, insieme, nonostante la povertà, insieme, nonostante tutto… fino alla fine, al lieto fine.
La vita, torna a sorprendere, offrendo nuove possibilità per chi è pronto a coglierle e Ruth dopo aver raccolto
da terra il grano avanzato dalla mietitura, dopo aver elemosinato il pane, tornerà a sorridere e diventerà madre, e nonna, e bisnonna di un uomo chiamato Davide.
Note di Regia
Un desiderio che prende forma: raccontare la Bibbia ai ragazzi. Quel libro che c’è quasi in ogni casa (magari in
un angolo impolverato, magari in un cassetto), quel libro che è diventato sacro a molte religioni, quel libro che
ha attraversato la storia dell’uomo e le storie degli uomini, ma raccontarlo come?
Un impresa! Così siamo partiti da un punto e di lì abbiamo mosso i primi passi. Ruth, ha un posto speciale, un
libricino interamente dedicato a lei, e a tratti sembra un racconto addirittura romantico.
Una giovane moabita, una ragazza straniera, rimasta vedova si rifiuta di abbandonare la vecchia suocera Naomi,
decide di rimanerle accanto e per farlo è costretta ad abbandonare il paese natale e spigolare il grano nei
campi freschi di mietitura. Olga e Cecile orchestrano il racconto alla loro maniera, tra oggetti, rumori, immagini,
parole e canzoni rimanendo presto coinvolte dagli avvenimenti.
Oltre alle due donne principali particolare rilievo avrà la voce del popolo, una realtà di paese nella quale ci si
riconosce facilmente anche ai giorni nostri, donne e uomini che lavorano e chiacchierano, mentre le notizie di
bocca in bocca volano veloci, il raccolto del grano procede lento sino alla festa della mietitura. Betlemme, la
casa del pane, nel suo momento di maggior giubilo, cornice della promessa d’amore tra Ruth e Boaz; i festeggiamenti saranno talmente coinvolgenti che per certo anche il pubblico presente in sala sentirà l’emozione
della festa e forse anche il profumo del pane appena sfornato!
Dicono che una storia ben raccontata è simile a un’esperienza realmente vissuta, se Olga e Cecile saranno
capaci di farvi assaporare tutta l’estate di queste parole, forse abbiamo iniziato bene quest’avventura biblica.
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Spunti didattici:
In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia ecco un esempio. Perché la misericordia è fatta di
gesti, anche piccoli, ma reali. Ruth dice chiaramente NO, NON TI LASCIO SOLA.
In un momento storico in cui la religione è guardata con timore la proposta è quella di non perderne i valori
universali.
Così anche per Ruth, in quel viaggio che chiamiamo vita la strada è fatta di fiumi da guadare, sentieri da non
perdere, mari in tempesta, tramonti da togliere il fiato, grano da raccogliere e in tutto questo siamo al centro
di un cerchio che è la nostra famiglia, ma più in grande i nostri amici, ma più in grande il nostro paese, ma più
in grande…
Sociologi, antropologi e pedagogisti ci parlano di una società occidentale in rapido cambiamento, dove l’irruzione dei mezzi informatici e mediatici favorisce l’isolamento della persona, dove famiglia e comunità sono
chiamate ad accogliere i valori di apertura democratica a rischio di perdere la propria identità e tradizione, un
futuro al quale la crisi dei mercati economici guarda con incertezza, e in questo panorama le parole TEATRO
e BIBBIA suonano quasi anacronistiche.
Il Teatro può essere un mezzo, un modo per parlare alle persone e di persona, senza schermi né barriere; la
Bibbia può essere un pacco a sorpresa pieno di storie, storie ricche di valore, piene di parole balsamiche, curative; la Misericordia può essere il fine, l’altro un compagno di viaggio, di quel viaggio che chiamiamo vita.
PER ulteriori INFO e CONTATTI:
Via G.di Vittorio n° 7
35028 - Piove di Sacco (PD)
Susanna Piccin 347 36 06 760
Romina Ranzato 340 45 76 857
www.barabaoteatro.it
[email protected]