La voce della comunità parrocchiale

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La voce della comunità parrocchiale
A N N O
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D I C E M B R E 2 0 1 2
Parrocchia di Santa Maria alle Poggiola
SARÀ UN NATALE VERO?
In questo numero…
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Sarà un Natale vero? (p. 1)
La Chiesa mette 17 case a disposizione delle famiglie (p. 3)
Battezzati e passati all’eternità (p. 3)
In memoria di Raichi Giovanna (p. 4)
Il dono che resta (p. 4)
Caritas e Fede (p. 5)
La leggenda della Festa della Befana (p. 6)
Nell’anno della Fede (p. 7)
Concerto di Natale (p. 7)
L’angolo del divertimento (p. 8)
Pellegrinaggio a Lourdes (p. 9)
Programma delle celebrazioni durante le
festività natalizie (p. 10)
Mi sento fortunato, caro Gesù, nel farti gli auguri di buon compleanno.
In ogni Natale Tu sei il festeggiato, ma quante
volte noi ci appropriamo della festa… e Ti lasciamo nell’angolo di un vago ricordo senza
impegno, senza cuore e senza ospitalità sincera!
Da oltre duemila anni, ad ogni Natale noi ci
scambiamo gli auguri perché avvertiamo che la
tua Nascita è anche la nostra nascita, la nascita
della Speranza, la nascita dell’Amore, la nascita di Dio nella grotta della nostra povertà.
Però, quanto mi dispiace doverlo riconoscere!
il tuo Natale! Il tuo Natale è minacciato da un
falso natale, che prepotentemente ci invade e ci
insidia nell’effimero fino al punto di non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale: il tuo Natale!
Quante luci riempiono le vie e le vetrine in
questo periodo!
Anche sul piazzale davanti alla chiesa abbiamo
messo, con i bambini e i ragazzi, un albero addobbato con le luci. Ma siamo pienamente
convinti che la Luce sei Tu? E se interiormente gli uomini restano al buio, a che serve ad-
Periodico a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio
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ASPETTANDO NATALE...
dobbare la notte con variopinte luminarie? fare l’esperienza meravigliosa del dono,
Non è una beffa, o Gesù? Non è un tradi- per vivere il Natale insieme a Te, o Gesù!
mento del Natale? Queste domande, caro Questo sarebbe il regalo natalizio più belGesù, si affollano nel mio cuore, mi sento lo!
un ipocrita e diventano un invito forte alla
conversione.
Carissimi, anche se
“Dobbiamo preoccuparci che si veda la stella
mettiamo un po’ di luce, dobbiamo preoccu- cometa della testimonianza della vita abitata e
trasformata dalla Tua Presenza.”
parci che le nostre famiglie, la nostra parrocchia assomiglino veramente a Betlem- In questo periodo, per chi lo volesse, same. Che si veda la stella cometa della testi- rà possibile portare in parrocchia viveri a
monianza della vita abitata e trasformata lunga scadenza che serviranno per la nodalla Tua Presenza. Questi interrogativi stra Caritas parrocchiale, per soccorrere
non possiamo, non vogliamo, non dobbia- coloro che vivono una situazione di disamo evitarli se vogliamo vivere un autenti- gio.
co Natale.
A questo punto io ti auguro ancora, con
tutto il cuore, buon compleanno, Gesù!
Dalle case e dai luoghi di divertimenti, in Ma ho paura che la tua Festa non sia la
questi giorni, escono musiche che vorreb- nostra festa.
bero essere invito alla gioia.
Ma di quale gioia si tratta? Gli uomini
hanno scambiato il piacere con la gioia:
quale mistificazione! Il piacere è il sollecito della carne e, pertanto, sparisce subito e
va continuamente e insaziabilmente ripetuto; la gioia, invece, è il fremito
dell’anima che giunge a Betlemme e vede
Dio e resta affascinata e coinvolta nella
festa dell’Amore puro.
Sarà questa la nostra gioia, sarà questo
il nostro Natale? Gesù, come vorrei che
fosse così!
Ma c’è un altro pensiero che mi turba e mi
fa sentire quanto sia distante il nostro natale dal tuo Natale.
Come sarebbe bello se a Natale, invece di
riempire le case di cose inutili, le svuotassimo per condividere con chi non ha, per
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Cambiaci il cuore, o Gesù, affinché la nostra comunità possa diventare Betlemme e
tutti noi possiamo gustare la gioia del tuo
Natale con Maria, con Giuseppe, con i pastori e con tante anime che, con il cuore,
hanno preso domicilio a Betlemme.
Buon Natale a tutti… ma ora sapete di
quale Natale intendo parlare.
Vostro don Gianluca
La voce della Parrocchia
LA CHIESA METTE 17 CASE A DISPOSIZIONE DI FAMIGLIE
Le abitazioni di proprietà ecclesiastica vengono affittate a canone agevolato, dopo il restauro finanziato
e realizzato dall’IDSC in collaborazione con la Regione tramite il Comune di Cortona
Sono state consegnate ufficialmente questa
mattina dall’Arcivescovo Riccardo Fontana e dal Sindaco di Cortona Andrea Vignini 17 abitazioni a canone agevolato per
altrettante famiglie. L’operazione è stata
realizzata grazie al restauro di quattro antichi complessi nel Comune di Cortona:
tre appartamenti a Ronzano, quattro a
Fossa Del Lupo, quattro a Riccio e sei a
Sant’Andrea di Sorbello.
“L’intervento – spiega l’Arcivescovo - si è
reso necessario per aiutare le famiglie in
tempo di crisi. Un sempre maggior numero di nuclei familiari, sebbene non abbiano
i requisiti per l’accesso agli alloggi di edilizia popolare, non riescono ad affittare
un’abitazione a prezzi di mercato”.
L’operazione è stata realizzata grazie a un
cofinanziamento del 65% dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero e del
35% da parte della Regione, a seguito di
un protocollo d’intesa siglato con la Conferenza Episcopale Toscana. Il Comune di
Cortona ha seguito l’iter amministrativo
per la realizzazione e per l’assegnazione
delle abitazioni alle famiglie.
Il recupero degli immobili è avvenuto utilizzando materiali coerenti con i caratteri e
la tradizione locale recuperando gli elementi architettonici caratteristici di ogni
fabbricato. Gli interventi sono stati compiuti avendo come fine di garantire la qualità della vita delle persone e assicurando
alle famiglie un canone agevolato per i
prossimi 25 anni.
“Abbiamo deciso di intraprendere questi
interventi per contribuire a calmierare il
mercato delle abitazioni - spiega il Presidente dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero della diocesi di ArezzoCortona-Sansepolcro, monsignor Donato
Buchicchio -. Abbiamo voluto riqualificare
queste strutture per fare la nostra parte per
aumentare la coesione e l’inclusione sociale tramite una più adeguata offerta abitativa”.
“Questa operazione, dichiara il Sindaco di
Cortona Andrea Vignini, rappresenta un
esempio di come si possono raggiungere
risultati importanti mettendo in rete le forze, le risorse e le competenze. Come Amministrazione Locale siamo molto felici
per questa iniziativa che risponde concretamente alle esigenze di tante famiglie del
territorio”.
Il costo complessivo delle opere eseguite è
di circa 2.200.000 euro.
Arezzo, 7 dicembre 2012
BATTEZZATI E PASSATI ALL’ETERNITA’
Ha ricevuto il sacramento del battesimo
Sono Passati all’eternità
Storri Filippo Pierluigi
Di Francesco e Chiara
Al neo battezzato e alla sua famiglia il nostro augurio di ogni bene nel Signore.
Suor Alfonsina
Raichi Giovanna
Alle famiglie nel doloro per la perdita dei
loro cari, tutta la comunità è vicina con
l’affetto e la preghiera.
Anno IV—Numero 10
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IN MEMORIA DI RAICHI GIOVANNA
In memoria di Raichi Giovanna, una nostra
parrocchiana deceduta il 17 novembre 2012,
il marito Mariottini Aldo e le figlie Federica e
Francesca ci lasciano alcune riflessioni sul testamento della mamma.
Questo pensiero su Giovanna si potrebbe
intitolare “per ringraziare Dio dei suoi
doni”. Il dono è Giovanna: umile, semplice, profonda nei suoi pensieri e nelle sue
riflessioni su Dio e gli uomini, ricca di attenzioni per il bene degli altri, una dei
“piccoli del vangelo”.
Riferisco un breve brano dei suoi appunti,
delle sue volontà espresse per iscritto già
nel 2002:
“grazie mille volte figlie mie per tutto ciò
che mi avete dato e se io ho tramandato
qualcosa di utile (anche gli errori) voi mi
avete dato molto di più e mi avete insegnato tanto: io pregavo, voi mi avete insegnato a farlo profondamente. Anche tu
Aldo mi hai portato per mano a conoscere
di più Dio. (non quello che ognuno vuole
vedere, ma quello che ci ha dato Gesù).”
E questo fa capire come Giovanna in u-
miltà attribuiva agli altri tanto bene che lei
aveva nel cuore. In più è difficile trovare
chi sottolinea come Gesù ha mostrato il
vero volto di Dio. A Filippo che dice:
“mostraci il padre e ci basta”, Gesù risponde: “Filippo chi ha visto me, ha visto
il Padre.”
E Giovanna ancora: “trovo normale chiedere in anticipo un funerale semplice in
coerenza con la semplicità che mi ha accompagnato dalla nascita in poi. Grazie
Dio Padre di avermi dato sempre il necessario per vivere… Grazie Dio Padre, grazie Gesù, grazie Spirito Santo di avere aspettato che vi vedessi con occhi nuovi.
Dio Padre un grazie molto sentito per tutte le persone che mi hai fatto conoscere e
per avermi fatto vedere persone con le loro
sofferenze… anche il tuo Amore, la tua
potenza riflessa nei loro occhi pieni di gioia e di amore cantando le tue lodi e pregando anche per gli altri pensavo è dono
di Dio.”
Grazie Giovanna; una persona trasparente
che amava la sincerità del cuore, che amava la verità perché è specchio di Dio.
IL DONO CHE RESTA
Siamo prossimi a Natale, sappiamo che è
gioia, nascita, allo stesso tempo "è amore".
Amore incondizionato, spogliato dei fronzoli dell'apparenza; il 25 dicembre ci dà
l'opportunità per riflettere sulla nostra esistenza.
Quante volte, stressati dal lavoro, le preoccupazioni, l'ipocrisia che respiriamo intorno a noi, diventiamo sordi e incapaci di
far parlare il nostro cuore. Penso spesso a
quelle famiglie, disastrate, che per egoismo si dividono e non posso percepire
l'importanza della condivisione in ogni
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momento della quotidianità. Si finisce per
compensare l'assenza del genitore con regali costosi come computer, vestiti firmati,
ecc. Gli oggetti passano, ma i sentimenti
condivisi restano. La gioia dell'amore lascia il segno per sempre. Il ricordo di quella serenità e opportunità, sperimentata
nell'anima, nel rapporto con gli altri è il
dono più bello del Natale. È scoprire l'amore incondizionato che è tenerezza di un
abbraccio.
Buon Natale a tutti
dal terz’ordine francescano
La voce della Parrocchia
CARITAS E FEDE
Sabato 17 novembre 2012, alle ore 9,30 si
è svolta l’assemblea delle Caritas Parrocchiali presso il Palazzo Vescovile di Sansepolcro a cui hanno partecipato anche alcuni rappresentanti della parrocchia delle
Poggiola (la Parrocchia ha da tempo iniziato un cammino volto a creare un centro
Caritas efficiente e moderno).
Dopo un momento di accoglienza
(veramente sentito da parte di chi lo ha
offerto e da chi lo ha ricevuto) è iniziata la
riflessione su “Come intensificare la Testimonianza della carità nell’anno della Fede”.
Ha preso la parola per primo il referente
diocesano delle Caritas parrocchiali Alessandro Buti che ha comunicato i nomi di
alcuni referenti dell’ufficio Caritas per sostenere coloro che entrano a far parte di
questa organizzazione.
C’è stato l’intervento, poi, del Direttore
Diocesano don Giuliano Francioli che ha
sottolineato come la Caritas è CHIESA,
non una associazione, è gratuità di cuore,
è un cammino d’amore nell’amore da affrontare con responsabilità e disponibilità
all’ascolto dell’Altro senza prevenzioni né
giudizi.
Per focalizzare il tema del convegno il Direttore della Caritas diocesana di Siena,
Giovanni Tondo, ha fatto riferimento al
Concilio del 1962 (da cui ha preso forma
la Caritas), voluto da Giovanni XXIII il
quale diceva “la Chiesa è di tutti soprattutto dei poveri… la Chiesa è nata per servire...”
Coloro che si mettono al servizio della Caritas devono provare un amore
“preferenziale” per i poveri e i loro bisogni
scegliendo di vivere come famiglia di Dio
mettendo al primo posto la legge
dell’amore e non cedere solo
Anno IV—Numero 10
all’assistenzialismo.
La Carità deve svolgere un accompagnamento educativo per stimolare chi la riceve e iniziando insieme un rapporto fatto di
fiducia, nella legalità.
L’operatore Caritas ha come dote l’umiltà
e pone al centro l’animazione intesa come:
“evangelizzazione” dove la carità delle opere dà forza alla carità delle “Parole”: attinge dalla liturgia la forza dell’amore gratuito di Dio per le persone.
La fede si rende operosa per mezzo della
carità: fede e carità si aiutano vicendevolmente.
Giovanni Tondo termina la sua presentazione con una storia di Bruno Ferrero,
“La rosa”
Il poeta tedesco Rilke abitò per un certo periodo
a Parigi. Per andare all’Università percorreva
ogni giorno, in compagnia di una sua amica
francese, una strada molto frequentata. Un angolo di questa strada era permanente occupato
da una mendicante che chiedeva l’elemosina ai
passanti. La donna sedeva sempre allo stesso
posto, immobile come una statua, con la mano
tesa e senza mai alzare gli occhi su chi le dava
qualcosa.
Rilke non le dava mai nulla, la sua compagna
le dava spesso una moneta.
Un giorno,la giovane francese, meravigliata, gli
domandò: “Ma perché non dai mai nulla a
quella poveretta?”.
Rilke, poiché era un poeta, rispose: “Dovremmo
regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani”.
Alcuni giorni dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l’atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa di inatteso: la mendicante alzò gli occhi, guardò il poeta, si sollevò a
stento da terra, prese la mano dell’uomo e la
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CARITAS E FEDE
baciò. Poi se ne andò stringendo la rosa al petto.
Non si vide per una settimana. Otto giorni dopo
la mendicante era di nuovo seduta nel solito
angolo della strada. Silenziosa e immobile come
sempre.
“Ma di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla?” chiese la giovane francese.
Il poeta rispose:”Della rosa!”.
Sua Eccellenza il Vescovo ha chiuso i lavori con alcune considerazioni che invita-
vano i fedeli ad impegnarsi nella preghiera
e a vivere operosi nella carità: per prepararsi al Natale occorre anche una conversione tenendo conto che non è sempre importante “riempire le mani” di coloro che
hanno bisogno, ma riempire anche il loro
cuore.
Il convegno si è concluso con la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale
Irene, Teresa e Licio
LA LEGGENDA DELLA FESTA DELLA BEFANA
Da una ricerca effettuata nel recente
passato, mi ha colpito tra le altre cose, anche la leggenda della festa della befana che
non sapevo, che mi ha incuriosito e che
vorrei portare a conoscenza dei lettori del
giornalino parrocchiale che, probabilmente anch’essi, ignorano.
BEFANA deriva dal greco Epifania che
significa “apparizione, manifestazione”
Fu nella notte tra il 5 e 6 Gennaio che i Re
Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro,
incenso e mirra. Anche la Befana appare
nel cielo a cavallo della sua scopa, a consegnare doni e carbone, a seconda che i
bambini siano stati buoni o cattivi.
Una leggenda spiega la coincidenza così:
Una sera d’inverno freddo, freddissimo,
bussarono al portoncino della casa della
Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano,
si erano messi in cammino per rendere omaggio a Gesù. Le chiesero dove era la
strada per Betlemme e la vecchina indicò
loro il cammino da proseguire ma, nonostante le insistenze, non si unì a loro!
Aveva troppe faccende da sbrigare la vecchierella.
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Dopo che i Re Magi se ne furono andati
verso Betlemme, capì: aveva commesso
un errore! Doveva raggiungerli al più presto!
Uscì a cercarli, per raggiungere con loro il
Bambin Gesù ma, nonostante cercasse con
insistenza, non riuscì a trovarli.
Allora si fermò ad ogni porta lasciando un
dono ad ogni bambino, nella speranza che
uno dei bambini in fasce da lei omaggiato
fosse Gesù.
E da allora, ha continuato per millenni,
nella notte tra il 5 e 6 Gennaio a cavallo
della sua scopa...
Anche noi festeggeremo questo evento,
come ogni anno, coinvolgendo i giovanissimi, i giovani e i meno giovani che lo desiderano, al teatro parrocchiale di San
Giuliano il pomeriggio del 6 Gennaio.
Tutti sono invitati a partecipare se non come protagonisti, almeno come spettatori,
per rendere bella e coinvolgente questa nostra festa annuale.
Giorgio Matteini
La voce della Parrocchia
NELL’ANNO DELLA FEDE
La parrocchia offre, per chi vuole approfondire la sua fede, degli incontri su
“laboratorio di preghiera e vita - Imparare
a pregare per imparare a vivere”
È un servizio per imparare e approfondire
l’arte di pregare. Questo tirocinio si basa
soprattutto sull’esperienza, come in una
scuola teorico/pratica: pregando si impara
a pregare.
Si impara a entrare in rapporto personale
con il Signore, con diverse modalità, dai
primi passi fino alle altezze della contemplazione.
Dato che pregare, oltre a grazia in quanto
attività umana è anche arte, la struttura del
laboratorio possiede e offre una pedagogia
progressiva, un carattere metodico e molta
disciplina.
Risultato? Amici e discepoli del Signore.
Mediante un intreccio di meditazione sulla
parola di Dio, preghiera intensa, riflessione
comunitaria ed esercizi per mettere in silenzio tutto l’essere, il partecipante supera passo dopo passo, il mondo intimo di angosce
ed ansie, paure e tristezze.
Come risultato di una viva esperienza di
fede vissuta e di laboratorio, il partecipante è inondato a poco a poco di una pace
mai sognata.
Da una intensa contemplazione della persona di Gesù Cristo, il laboratorio lancia il
cristiano verso un processo di trasformazione in Cristo, per essere ogni volta più simile
a Gesù: gentile, paziente,umile, sensibile e
misericordioso non preoccupato per se e
preoccupato per gli altri… chiedendosi ad
ogni passo: che cosa farebbe Gesù al mio
posto? E agendo di conseguenza.
Questo servizio dei laboratori di preghiera e
vita è riconosciuto e approvato dalla santa
sede nel 1997, è stato definitivamente confermato con decreto di approvazione dal
consiglio pontificio per i laici il 4 ottobre
2002.
Un servizio che costituisce il culmine e il
coronamento di tutta l’attività apostolica di
padre Ignacio Larranaga, per la sua forza
espansiva per i suoi frutti e per l’alta considerazione che la santa sede e i vescovi hanno manifestato nei suoi riguardi.
La missione dei laboratori è quella di impiantare un Dio vivo nei cuori, e al tempo
stesso aprire una sorgente di pace, di fortezza e di gioia in quei cuori. Da un lato è il
compito di una nuova evangelizzazione,
dall’altro è un compito eminentemente umanizzante.
Il primo incontro si terra martedì 15 gennaio alle ore 21,00. Non perdere questa ocRisultato? Vincere complessi e traumi, casione.
controllo di nervi, stabilità emotiva e giocon affetto don Gianluca
ia di vivere.
CONCERTO DI NATALE
La schola Cantorum di Saione si è
proposta per eseguire un concerto di musiche di brani natalizi nella nostra parrocchia.
Abbiamo accettato di buon grado
l’incontro. L’esibizione avverrà sabato
29.12.2012 alle ore 21,15 nella nostra
Anno IV—Numero 10
Chiesa.
Tutti i parrocchiani che vogliono passare
una piacevole serata, ascoltando brani tradizionali in un’atmosfera natalizia, sono
invitati ad assistere all’evento.
Il Parroco Don Gianluca
Giorgio Matteini
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L’ANGOLO DEL DIVERTIMENTO
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La voce della Parrocchia
PELLEGRINAGGIO A LOURDES
NELL’ANNO DELLA FEDE, LA PARROCCHIA DI SANTA MARIA ALLE
POGGIOLA ORGANIZZA DALL’ 8
AL 13 APRILE UN PELLEGRINAGGIO A LOURDES
Programma
08 Aprile
Arezzo / Nimes
Ritrovo dei Sigg.ri partecipanti nei luoghi stabiliti, al
mattino presto. Partenza in autopullman g.t. in direzione della Francia del sud, percorrendo l’autostrada
via Viareggio, Genova, Ventimiglia. Soste di ristoro
lungo l’itinerario e pranzo libero. Arrivo a Nimes a
fine pomeriggio, sistemazione in albergo nelle camere riservate, cena e pernottamento. Tempo a disposizione per una visita panoramica della città, detta la
“Roma” francese, per i numerosi monumenti d’epoca
romana, che custodisce.
09 Aprile
Nimes / Lourdes
Prima colazione in albergo. Proseguimento verso
Lourdes, dove arriveremo per l’ora di pranzo. Sistemazione in albergo nelle camere riservate e pomeriggio libero per le prime attività religiose al Santuario.
Rientro in albergo per cena e pernottamento.
10/11 Aprile Lourdes
Pensione completa in albergo. Giornate dedicata alla
visita del Santuario ed alle attività religiose.
12 Aprile
Lourdes / Carcassonne / Nimes
Prima la prima colazione partenza per Carcassonne,
che dista circa 150Km . Arrivo e resto della mattinata
dedicato alla visita di questa bella cittadina
d’impronta medievale, con particolare riferimento al
nucleo storico, all’interno delle mura . Pranzo in ristorante e proseguimento verso Nimes . Sistemazione in albergo nelle camere riservate, cena e pernottamento.
13 Aprile
Nimes / Dolceacqua / Arezzo
Dopo la prima colazione partenza per il rientro in
Italia. Soste facoltative lungo il percorso e pranzo in
ristorante sulle colline che sovrastano Ventimiglia
(Lago Bin), dove riassaporeremo le pietanze della
nostra cucina, degustandole in un ricco menù. Nel
pomeriggio prosegue il viaggio verso Arezzo.
Anno IV—Numero 10
IL COSTO DEL VIAGGIO CON MINIMO 30 PARTECIPANTI E’ DI Euro 490
HOTEL 3 STELLE TUTTI CON CAMERE CON SERVIZI.
Supplemento camera singola Euro 180.
Nel prezzo sono comprese bevande ai pasti dalla cena
del 1° giorno al pranzo ultimo giorno
Per Prenotazione Don Gianluca 340/9011397
Quota di partecipazione €. 405 Hotel 4* a Lourdes
“””””””””””””””””””” €. 342 Hotel 3* a Lourdes
Suppl singola
€. 195 Hotel 4* a Lourdes
“”””””””””””
€. 174 Hotel 3* a Lourdes
La quota include:
Viaggio con bus g.t., tutti i pedaggi inclusi // Sistemazione negli alberghi indicati in calce // pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo
dell’ultimo // Bevande ai pasti incluse a Lourdes e
Lago Bin // Assicurazione di viaggio Europ Assistance .
La quota NON include:
Ingressi, extra personali , bevande ai pasti lungo il
percorso (Nimes e Carcassonne) tutto ciò non espressamente riportato in programma o indicato come
“facoltativo”.
ALBERGHI PREVISTI
Nimes
Hotel Holiday Inn
www.holidayinn-nimes.com
Lourdes
3*
Grand hotel Moderne
www.grandhotelmoderne.com
4*
OPPURE
Lourdes
Hotel National
www.hotelnationallourdes.com
3*
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PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI
DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE
Lunedì 24 dicembre:
martedì 1 gennaio 2013:
Santa messa della notte
ore 24,00
solennità santa madre di
Dio
Martedì 25 dicembre:
natale del Signore:
ore 8,00: Santa messa in parrocchia
ore 10,00: Santa messa dalle suore
ore 11,15: Santa messa in parrocchia
ore 18,00: Santa messa in parrocchia
mercoledì 26 dicembre:
Santo stefano
ore 8,00: Santa messa in parrocchia
ore 10,00: Santa messa dalle suore
ore 11,15: Santa messa in parrocchia
con tutte le coppie di sposi
ore 8,00: Santa messa in parrocchia
ore 10,00: Santa messa dalle suore
ore 11,15: Santa messa in parrocchia
domenica 6 gennaio:
epifania del Signore
ore 8,00: Santa messa in parrocchia
ore 10,00: Santa messa dalle suore
ore 11,15: Santa messa in parrocchia
domenica 13 gennaio:
battesimo del Signore
ore 8,00: Santa messa in parrocchia
ore 10,00: Santa messa dalle suore
lunedì 31 dicembre
ultimo giorno dell’anno:
ore 17,00: Santa messa dalle suore
ore 18,00: santa Messa vespertina della
solennità Santa Madre di Dio, con canto
del Te Deum
e benedizione eucaristica.
Sarà celebrata la messa per tutti i defunti dell’anno 2012.
ore 11,15: Santa messa in parrocchia
con la presenza di tutti bambini
battezzati nell’anno 2012.