La voce della comunità parrocchiale
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La voce della comunità parrocchiale
A N N O V – N ° 1 3 – D I C E M B R E 2 0 1 2 Parrocchia di Santa Maria alle Poggiola SARÀ UN NATALE VERO? In questo numero… Sarà un Natale vero? (p. 1) La Chiesa mette 17 case a disposizione delle famiglie (p. 3) Battezzati e passati all’eternità (p. 3) In memoria di Raichi Giovanna (p. 4) Il dono che resta (p. 4) Caritas e Fede (p. 5) La leggenda della Festa della Befana (p. 6) Nell’anno della Fede (p. 7) Concerto di Natale (p. 7) L’angolo del divertimento (p. 8) Pellegrinaggio a Lourdes (p. 9) Programma delle celebrazioni durante le festività natalizie (p. 10) Mi sento fortunato, caro Gesù, nel farti gli auguri di buon compleanno. In ogni Natale Tu sei il festeggiato, ma quante volte noi ci appropriamo della festa… e Ti lasciamo nell’angolo di un vago ricordo senza impegno, senza cuore e senza ospitalità sincera! Da oltre duemila anni, ad ogni Natale noi ci scambiamo gli auguri perché avvertiamo che la tua Nascita è anche la nostra nascita, la nascita della Speranza, la nascita dell’Amore, la nascita di Dio nella grotta della nostra povertà. Però, quanto mi dispiace doverlo riconoscere! il tuo Natale! Il tuo Natale è minacciato da un falso natale, che prepotentemente ci invade e ci insidia nell’effimero fino al punto di non vedere più e non sentire più il richiamo del vero Natale: il tuo Natale! Quante luci riempiono le vie e le vetrine in questo periodo! Anche sul piazzale davanti alla chiesa abbiamo messo, con i bambini e i ragazzi, un albero addobbato con le luci. Ma siamo pienamente convinti che la Luce sei Tu? E se interiormente gli uomini restano al buio, a che serve ad- Periodico a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio Attività editoriale a carattere non commerciale ai sensi previsti dall’art. 4 DPR 16/10/1972 n. 633 e successive modifiche Direttore responsabile: Don Gianluca Pellini - e-mail: [email protected] Redazione: Loc. Le Poggiola 1- 52100 Arezzo – 0575/363582 ASPETTANDO NATALE... dobbare la notte con variopinte luminarie? fare l’esperienza meravigliosa del dono, Non è una beffa, o Gesù? Non è un tradi- per vivere il Natale insieme a Te, o Gesù! mento del Natale? Queste domande, caro Questo sarebbe il regalo natalizio più belGesù, si affollano nel mio cuore, mi sento lo! un ipocrita e diventano un invito forte alla conversione. Carissimi, anche se “Dobbiamo preoccuparci che si veda la stella mettiamo un po’ di luce, dobbiamo preoccu- cometa della testimonianza della vita abitata e trasformata dalla Tua Presenza.” parci che le nostre famiglie, la nostra parrocchia assomiglino veramente a Betlem- In questo periodo, per chi lo volesse, same. Che si veda la stella cometa della testi- rà possibile portare in parrocchia viveri a monianza della vita abitata e trasformata lunga scadenza che serviranno per la nodalla Tua Presenza. Questi interrogativi stra Caritas parrocchiale, per soccorrere non possiamo, non vogliamo, non dobbia- coloro che vivono una situazione di disamo evitarli se vogliamo vivere un autenti- gio. co Natale. A questo punto io ti auguro ancora, con tutto il cuore, buon compleanno, Gesù! Dalle case e dai luoghi di divertimenti, in Ma ho paura che la tua Festa non sia la questi giorni, escono musiche che vorreb- nostra festa. bero essere invito alla gioia. Ma di quale gioia si tratta? Gli uomini hanno scambiato il piacere con la gioia: quale mistificazione! Il piacere è il sollecito della carne e, pertanto, sparisce subito e va continuamente e insaziabilmente ripetuto; la gioia, invece, è il fremito dell’anima che giunge a Betlemme e vede Dio e resta affascinata e coinvolta nella festa dell’Amore puro. Sarà questa la nostra gioia, sarà questo il nostro Natale? Gesù, come vorrei che fosse così! Ma c’è un altro pensiero che mi turba e mi fa sentire quanto sia distante il nostro natale dal tuo Natale. Come sarebbe bello se a Natale, invece di riempire le case di cose inutili, le svuotassimo per condividere con chi non ha, per Pagina 2 Cambiaci il cuore, o Gesù, affinché la nostra comunità possa diventare Betlemme e tutti noi possiamo gustare la gioia del tuo Natale con Maria, con Giuseppe, con i pastori e con tante anime che, con il cuore, hanno preso domicilio a Betlemme. Buon Natale a tutti… ma ora sapete di quale Natale intendo parlare. Vostro don Gianluca La voce della Parrocchia LA CHIESA METTE 17 CASE A DISPOSIZIONE DI FAMIGLIE Le abitazioni di proprietà ecclesiastica vengono affittate a canone agevolato, dopo il restauro finanziato e realizzato dall’IDSC in collaborazione con la Regione tramite il Comune di Cortona Sono state consegnate ufficialmente questa mattina dall’Arcivescovo Riccardo Fontana e dal Sindaco di Cortona Andrea Vignini 17 abitazioni a canone agevolato per altrettante famiglie. L’operazione è stata realizzata grazie al restauro di quattro antichi complessi nel Comune di Cortona: tre appartamenti a Ronzano, quattro a Fossa Del Lupo, quattro a Riccio e sei a Sant’Andrea di Sorbello. “L’intervento – spiega l’Arcivescovo - si è reso necessario per aiutare le famiglie in tempo di crisi. Un sempre maggior numero di nuclei familiari, sebbene non abbiano i requisiti per l’accesso agli alloggi di edilizia popolare, non riescono ad affittare un’abitazione a prezzi di mercato”. L’operazione è stata realizzata grazie a un cofinanziamento del 65% dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero e del 35% da parte della Regione, a seguito di un protocollo d’intesa siglato con la Conferenza Episcopale Toscana. Il Comune di Cortona ha seguito l’iter amministrativo per la realizzazione e per l’assegnazione delle abitazioni alle famiglie. Il recupero degli immobili è avvenuto utilizzando materiali coerenti con i caratteri e la tradizione locale recuperando gli elementi architettonici caratteristici di ogni fabbricato. Gli interventi sono stati compiuti avendo come fine di garantire la qualità della vita delle persone e assicurando alle famiglie un canone agevolato per i prossimi 25 anni. “Abbiamo deciso di intraprendere questi interventi per contribuire a calmierare il mercato delle abitazioni - spiega il Presidente dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero della diocesi di ArezzoCortona-Sansepolcro, monsignor Donato Buchicchio -. Abbiamo voluto riqualificare queste strutture per fare la nostra parte per aumentare la coesione e l’inclusione sociale tramite una più adeguata offerta abitativa”. “Questa operazione, dichiara il Sindaco di Cortona Andrea Vignini, rappresenta un esempio di come si possono raggiungere risultati importanti mettendo in rete le forze, le risorse e le competenze. Come Amministrazione Locale siamo molto felici per questa iniziativa che risponde concretamente alle esigenze di tante famiglie del territorio”. Il costo complessivo delle opere eseguite è di circa 2.200.000 euro. Arezzo, 7 dicembre 2012 BATTEZZATI E PASSATI ALL’ETERNITA’ Ha ricevuto il sacramento del battesimo Sono Passati all’eternità Storri Filippo Pierluigi Di Francesco e Chiara Al neo battezzato e alla sua famiglia il nostro augurio di ogni bene nel Signore. Suor Alfonsina Raichi Giovanna Alle famiglie nel doloro per la perdita dei loro cari, tutta la comunità è vicina con l’affetto e la preghiera. Anno IV—Numero 10 Pagina 3 IN MEMORIA DI RAICHI GIOVANNA In memoria di Raichi Giovanna, una nostra parrocchiana deceduta il 17 novembre 2012, il marito Mariottini Aldo e le figlie Federica e Francesca ci lasciano alcune riflessioni sul testamento della mamma. Questo pensiero su Giovanna si potrebbe intitolare “per ringraziare Dio dei suoi doni”. Il dono è Giovanna: umile, semplice, profonda nei suoi pensieri e nelle sue riflessioni su Dio e gli uomini, ricca di attenzioni per il bene degli altri, una dei “piccoli del vangelo”. Riferisco un breve brano dei suoi appunti, delle sue volontà espresse per iscritto già nel 2002: “grazie mille volte figlie mie per tutto ciò che mi avete dato e se io ho tramandato qualcosa di utile (anche gli errori) voi mi avete dato molto di più e mi avete insegnato tanto: io pregavo, voi mi avete insegnato a farlo profondamente. Anche tu Aldo mi hai portato per mano a conoscere di più Dio. (non quello che ognuno vuole vedere, ma quello che ci ha dato Gesù).” E questo fa capire come Giovanna in u- miltà attribuiva agli altri tanto bene che lei aveva nel cuore. In più è difficile trovare chi sottolinea come Gesù ha mostrato il vero volto di Dio. A Filippo che dice: “mostraci il padre e ci basta”, Gesù risponde: “Filippo chi ha visto me, ha visto il Padre.” E Giovanna ancora: “trovo normale chiedere in anticipo un funerale semplice in coerenza con la semplicità che mi ha accompagnato dalla nascita in poi. Grazie Dio Padre di avermi dato sempre il necessario per vivere… Grazie Dio Padre, grazie Gesù, grazie Spirito Santo di avere aspettato che vi vedessi con occhi nuovi. Dio Padre un grazie molto sentito per tutte le persone che mi hai fatto conoscere e per avermi fatto vedere persone con le loro sofferenze… anche il tuo Amore, la tua potenza riflessa nei loro occhi pieni di gioia e di amore cantando le tue lodi e pregando anche per gli altri pensavo è dono di Dio.” Grazie Giovanna; una persona trasparente che amava la sincerità del cuore, che amava la verità perché è specchio di Dio. IL DONO CHE RESTA Siamo prossimi a Natale, sappiamo che è gioia, nascita, allo stesso tempo "è amore". Amore incondizionato, spogliato dei fronzoli dell'apparenza; il 25 dicembre ci dà l'opportunità per riflettere sulla nostra esistenza. Quante volte, stressati dal lavoro, le preoccupazioni, l'ipocrisia che respiriamo intorno a noi, diventiamo sordi e incapaci di far parlare il nostro cuore. Penso spesso a quelle famiglie, disastrate, che per egoismo si dividono e non posso percepire l'importanza della condivisione in ogni Pagina 2 momento della quotidianità. Si finisce per compensare l'assenza del genitore con regali costosi come computer, vestiti firmati, ecc. Gli oggetti passano, ma i sentimenti condivisi restano. La gioia dell'amore lascia il segno per sempre. Il ricordo di quella serenità e opportunità, sperimentata nell'anima, nel rapporto con gli altri è il dono più bello del Natale. È scoprire l'amore incondizionato che è tenerezza di un abbraccio. Buon Natale a tutti dal terz’ordine francescano La voce della Parrocchia CARITAS E FEDE Sabato 17 novembre 2012, alle ore 9,30 si è svolta l’assemblea delle Caritas Parrocchiali presso il Palazzo Vescovile di Sansepolcro a cui hanno partecipato anche alcuni rappresentanti della parrocchia delle Poggiola (la Parrocchia ha da tempo iniziato un cammino volto a creare un centro Caritas efficiente e moderno). Dopo un momento di accoglienza (veramente sentito da parte di chi lo ha offerto e da chi lo ha ricevuto) è iniziata la riflessione su “Come intensificare la Testimonianza della carità nell’anno della Fede”. Ha preso la parola per primo il referente diocesano delle Caritas parrocchiali Alessandro Buti che ha comunicato i nomi di alcuni referenti dell’ufficio Caritas per sostenere coloro che entrano a far parte di questa organizzazione. C’è stato l’intervento, poi, del Direttore Diocesano don Giuliano Francioli che ha sottolineato come la Caritas è CHIESA, non una associazione, è gratuità di cuore, è un cammino d’amore nell’amore da affrontare con responsabilità e disponibilità all’ascolto dell’Altro senza prevenzioni né giudizi. Per focalizzare il tema del convegno il Direttore della Caritas diocesana di Siena, Giovanni Tondo, ha fatto riferimento al Concilio del 1962 (da cui ha preso forma la Caritas), voluto da Giovanni XXIII il quale diceva “la Chiesa è di tutti soprattutto dei poveri… la Chiesa è nata per servire...” Coloro che si mettono al servizio della Caritas devono provare un amore “preferenziale” per i poveri e i loro bisogni scegliendo di vivere come famiglia di Dio mettendo al primo posto la legge dell’amore e non cedere solo Anno IV—Numero 10 all’assistenzialismo. La Carità deve svolgere un accompagnamento educativo per stimolare chi la riceve e iniziando insieme un rapporto fatto di fiducia, nella legalità. L’operatore Caritas ha come dote l’umiltà e pone al centro l’animazione intesa come: “evangelizzazione” dove la carità delle opere dà forza alla carità delle “Parole”: attinge dalla liturgia la forza dell’amore gratuito di Dio per le persone. La fede si rende operosa per mezzo della carità: fede e carità si aiutano vicendevolmente. Giovanni Tondo termina la sua presentazione con una storia di Bruno Ferrero, “La rosa” Il poeta tedesco Rilke abitò per un certo periodo a Parigi. Per andare all’Università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica francese, una strada molto frequentata. Un angolo di questa strada era permanente occupato da una mendicante che chiedeva l’elemosina ai passanti. La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una statua, con la mano tesa e senza mai alzare gli occhi su chi le dava qualcosa. Rilke non le dava mai nulla, la sua compagna le dava spesso una moneta. Un giorno,la giovane francese, meravigliata, gli domandò: “Ma perché non dai mai nulla a quella poveretta?”. Rilke, poiché era un poeta, rispose: “Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani”. Alcuni giorni dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l’atto di andarsene. Allora accadde qualcosa di inatteso: la mendicante alzò gli occhi, guardò il poeta, si sollevò a stento da terra, prese la mano dell’uomo e la Pagina 3 CARITAS E FEDE baciò. Poi se ne andò stringendo la rosa al petto. Non si vide per una settimana. Otto giorni dopo la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della strada. Silenziosa e immobile come sempre. “Ma di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla?” chiese la giovane francese. Il poeta rispose:”Della rosa!”. Sua Eccellenza il Vescovo ha chiuso i lavori con alcune considerazioni che invita- vano i fedeli ad impegnarsi nella preghiera e a vivere operosi nella carità: per prepararsi al Natale occorre anche una conversione tenendo conto che non è sempre importante “riempire le mani” di coloro che hanno bisogno, ma riempire anche il loro cuore. Il convegno si è concluso con la celebrazione della Santa Messa in Cattedrale Irene, Teresa e Licio LA LEGGENDA DELLA FESTA DELLA BEFANA Da una ricerca effettuata nel recente passato, mi ha colpito tra le altre cose, anche la leggenda della festa della befana che non sapevo, che mi ha incuriosito e che vorrei portare a conoscenza dei lettori del giornalino parrocchiale che, probabilmente anch’essi, ignorano. BEFANA deriva dal greco Epifania che significa “apparizione, manifestazione” Fu nella notte tra il 5 e 6 Gennaio che i Re Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro, incenso e mirra. Anche la Befana appare nel cielo a cavallo della sua scopa, a consegnare doni e carbone, a seconda che i bambini siano stati buoni o cattivi. Una leggenda spiega la coincidenza così: Una sera d’inverno freddo, freddissimo, bussarono al portoncino della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano, si erano messi in cammino per rendere omaggio a Gesù. Le chiesero dove era la strada per Betlemme e la vecchina indicò loro il cammino da proseguire ma, nonostante le insistenze, non si unì a loro! Aveva troppe faccende da sbrigare la vecchierella. Pagina 2 Dopo che i Re Magi se ne furono andati verso Betlemme, capì: aveva commesso un errore! Doveva raggiungerli al più presto! Uscì a cercarli, per raggiungere con loro il Bambin Gesù ma, nonostante cercasse con insistenza, non riuscì a trovarli. Allora si fermò ad ogni porta lasciando un dono ad ogni bambino, nella speranza che uno dei bambini in fasce da lei omaggiato fosse Gesù. E da allora, ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 e 6 Gennaio a cavallo della sua scopa... Anche noi festeggeremo questo evento, come ogni anno, coinvolgendo i giovanissimi, i giovani e i meno giovani che lo desiderano, al teatro parrocchiale di San Giuliano il pomeriggio del 6 Gennaio. Tutti sono invitati a partecipare se non come protagonisti, almeno come spettatori, per rendere bella e coinvolgente questa nostra festa annuale. Giorgio Matteini La voce della Parrocchia NELL’ANNO DELLA FEDE La parrocchia offre, per chi vuole approfondire la sua fede, degli incontri su “laboratorio di preghiera e vita - Imparare a pregare per imparare a vivere” È un servizio per imparare e approfondire l’arte di pregare. Questo tirocinio si basa soprattutto sull’esperienza, come in una scuola teorico/pratica: pregando si impara a pregare. Si impara a entrare in rapporto personale con il Signore, con diverse modalità, dai primi passi fino alle altezze della contemplazione. Dato che pregare, oltre a grazia in quanto attività umana è anche arte, la struttura del laboratorio possiede e offre una pedagogia progressiva, un carattere metodico e molta disciplina. Risultato? Amici e discepoli del Signore. Mediante un intreccio di meditazione sulla parola di Dio, preghiera intensa, riflessione comunitaria ed esercizi per mettere in silenzio tutto l’essere, il partecipante supera passo dopo passo, il mondo intimo di angosce ed ansie, paure e tristezze. Come risultato di una viva esperienza di fede vissuta e di laboratorio, il partecipante è inondato a poco a poco di una pace mai sognata. Da una intensa contemplazione della persona di Gesù Cristo, il laboratorio lancia il cristiano verso un processo di trasformazione in Cristo, per essere ogni volta più simile a Gesù: gentile, paziente,umile, sensibile e misericordioso non preoccupato per se e preoccupato per gli altri… chiedendosi ad ogni passo: che cosa farebbe Gesù al mio posto? E agendo di conseguenza. Questo servizio dei laboratori di preghiera e vita è riconosciuto e approvato dalla santa sede nel 1997, è stato definitivamente confermato con decreto di approvazione dal consiglio pontificio per i laici il 4 ottobre 2002. Un servizio che costituisce il culmine e il coronamento di tutta l’attività apostolica di padre Ignacio Larranaga, per la sua forza espansiva per i suoi frutti e per l’alta considerazione che la santa sede e i vescovi hanno manifestato nei suoi riguardi. La missione dei laboratori è quella di impiantare un Dio vivo nei cuori, e al tempo stesso aprire una sorgente di pace, di fortezza e di gioia in quei cuori. Da un lato è il compito di una nuova evangelizzazione, dall’altro è un compito eminentemente umanizzante. Il primo incontro si terra martedì 15 gennaio alle ore 21,00. Non perdere questa ocRisultato? Vincere complessi e traumi, casione. controllo di nervi, stabilità emotiva e giocon affetto don Gianluca ia di vivere. CONCERTO DI NATALE La schola Cantorum di Saione si è proposta per eseguire un concerto di musiche di brani natalizi nella nostra parrocchia. Abbiamo accettato di buon grado l’incontro. L’esibizione avverrà sabato 29.12.2012 alle ore 21,15 nella nostra Anno IV—Numero 10 Chiesa. Tutti i parrocchiani che vogliono passare una piacevole serata, ascoltando brani tradizionali in un’atmosfera natalizia, sono invitati ad assistere all’evento. Il Parroco Don Gianluca Giorgio Matteini Pagina 3 L’ANGOLO DEL DIVERTIMENTO Unisci i puntini da 1 a 49. Cosa apparirà? Pagina 2 Annerite soltanto gli spazi segnati con il puntino La voce della Parrocchia PELLEGRINAGGIO A LOURDES NELL’ANNO DELLA FEDE, LA PARROCCHIA DI SANTA MARIA ALLE POGGIOLA ORGANIZZA DALL’ 8 AL 13 APRILE UN PELLEGRINAGGIO A LOURDES Programma 08 Aprile Arezzo / Nimes Ritrovo dei Sigg.ri partecipanti nei luoghi stabiliti, al mattino presto. Partenza in autopullman g.t. in direzione della Francia del sud, percorrendo l’autostrada via Viareggio, Genova, Ventimiglia. Soste di ristoro lungo l’itinerario e pranzo libero. Arrivo a Nimes a fine pomeriggio, sistemazione in albergo nelle camere riservate, cena e pernottamento. Tempo a disposizione per una visita panoramica della città, detta la “Roma” francese, per i numerosi monumenti d’epoca romana, che custodisce. 09 Aprile Nimes / Lourdes Prima colazione in albergo. Proseguimento verso Lourdes, dove arriveremo per l’ora di pranzo. Sistemazione in albergo nelle camere riservate e pomeriggio libero per le prime attività religiose al Santuario. Rientro in albergo per cena e pernottamento. 10/11 Aprile Lourdes Pensione completa in albergo. Giornate dedicata alla visita del Santuario ed alle attività religiose. 12 Aprile Lourdes / Carcassonne / Nimes Prima la prima colazione partenza per Carcassonne, che dista circa 150Km . Arrivo e resto della mattinata dedicato alla visita di questa bella cittadina d’impronta medievale, con particolare riferimento al nucleo storico, all’interno delle mura . Pranzo in ristorante e proseguimento verso Nimes . Sistemazione in albergo nelle camere riservate, cena e pernottamento. 13 Aprile Nimes / Dolceacqua / Arezzo Dopo la prima colazione partenza per il rientro in Italia. Soste facoltative lungo il percorso e pranzo in ristorante sulle colline che sovrastano Ventimiglia (Lago Bin), dove riassaporeremo le pietanze della nostra cucina, degustandole in un ricco menù. Nel pomeriggio prosegue il viaggio verso Arezzo. Anno IV—Numero 10 IL COSTO DEL VIAGGIO CON MINIMO 30 PARTECIPANTI E’ DI Euro 490 HOTEL 3 STELLE TUTTI CON CAMERE CON SERVIZI. Supplemento camera singola Euro 180. Nel prezzo sono comprese bevande ai pasti dalla cena del 1° giorno al pranzo ultimo giorno Per Prenotazione Don Gianluca 340/9011397 Quota di partecipazione €. 405 Hotel 4* a Lourdes “””””””””””””””””””” €. 342 Hotel 3* a Lourdes Suppl singola €. 195 Hotel 4* a Lourdes “””””””””””” €. 174 Hotel 3* a Lourdes La quota include: Viaggio con bus g.t., tutti i pedaggi inclusi // Sistemazione negli alberghi indicati in calce // pensione completa dalla cena del primo giorno al pranzo dell’ultimo // Bevande ai pasti incluse a Lourdes e Lago Bin // Assicurazione di viaggio Europ Assistance . La quota NON include: Ingressi, extra personali , bevande ai pasti lungo il percorso (Nimes e Carcassonne) tutto ciò non espressamente riportato in programma o indicato come “facoltativo”. ALBERGHI PREVISTI Nimes Hotel Holiday Inn www.holidayinn-nimes.com Lourdes 3* Grand hotel Moderne www.grandhotelmoderne.com 4* OPPURE Lourdes Hotel National www.hotelnationallourdes.com 3* Pagina 3 PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE Lunedì 24 dicembre: martedì 1 gennaio 2013: Santa messa della notte ore 24,00 solennità santa madre di Dio Martedì 25 dicembre: natale del Signore: ore 8,00: Santa messa in parrocchia ore 10,00: Santa messa dalle suore ore 11,15: Santa messa in parrocchia ore 18,00: Santa messa in parrocchia mercoledì 26 dicembre: Santo stefano ore 8,00: Santa messa in parrocchia ore 10,00: Santa messa dalle suore ore 11,15: Santa messa in parrocchia con tutte le coppie di sposi ore 8,00: Santa messa in parrocchia ore 10,00: Santa messa dalle suore ore 11,15: Santa messa in parrocchia domenica 6 gennaio: epifania del Signore ore 8,00: Santa messa in parrocchia ore 10,00: Santa messa dalle suore ore 11,15: Santa messa in parrocchia domenica 13 gennaio: battesimo del Signore ore 8,00: Santa messa in parrocchia ore 10,00: Santa messa dalle suore lunedì 31 dicembre ultimo giorno dell’anno: ore 17,00: Santa messa dalle suore ore 18,00: santa Messa vespertina della solennità Santa Madre di Dio, con canto del Te Deum e benedizione eucaristica. Sarà celebrata la messa per tutti i defunti dell’anno 2012. ore 11,15: Santa messa in parrocchia con la presenza di tutti bambini battezzati nell’anno 2012.