Artisti . Corriere dell arte

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Artisti . Corriere dell arte
P e r i o D i C o
D i
C u L T u r a
e
i n F o r M a z i o n e
I.P.
Fondato da Carlo accossato nel 1994
CORRIEREdell’ARTE
Direzione e redazione: p.za zara, 3 – 10133 Torino
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XXii - n° 15 - Venerdì 9 Dicembre 2016
€ 3,50
COURRIER DES ARTS
Il Corriere dell’Arte è su facebook con più di 7.000 contatti da tutto il mondo e on line con oltre 500 visitatori al giorno
I sogni nel cassettone del cardinale
Torino, a Palazzo Madama un tripudio gotico
i
Cofanetto di Guala Bicchieri
1220-1225
Rame traforato
sbalzato, cesellato
inciso e dorato;
smalto champlevé
paste vitree;
legno di noce
con
incamottatura
di gesso e colla
su garza
di cotone
poi rivestita
di gommalacca
marrone
© Museo Leone, Vercelli / Palazzo Madama, Torino
Maria Luisa Tibone
n collaborazione con il
Musée de Cluny, approda a Torino – sala
atélier di Palazzo Madama
– la mostra di arte gotica
che, intorno al baule da viaggio del cardinale Guala bicchieri (acquisito ai Musei
Civici nel 2004), costruisce
una storia ducentesca. a par-
tire dagli smalti che ornavano il famoso cofano, si
esplora un importante
aspetto dell’arte decorativa,
che rappresenta soggetti profani, creature fantastiche,
scene di combattimenti e
momenti della conquista
amorosa. Materiali preziosi
che ebbero una fortuna ottocentesca nei falsi in stile, che
la mostra documenta nell’ul-
Rubens l’italiano
A Palazzo Reale di Milano
i
anDrea D’aGosTino
taliano, fiammingo, ritrattista, paesaggista, pittore di corte, viaggiatore
e diplomatico, precursore prima e
protagonista poi della grande stagione
barocca. Pietr Paul rubens (1577–1640)
è stato questo e molto altro. La mostra
inaugurata a Palazzo reale a Milano,
Pietro Paolo Rubens e la nascita del
Barocco indaga sulla sua permanenza
italiana, durata dal 1600 al 1608, e sull’influsso esercitato su tanti pittori italiani più giovani. Promossa e prodotto
dal Comune di Milano - assessorato
alla Cultura -, Palazzo reale e Civita
Mostre, e patrocinata dal MibaCT, articolata in dieci sezioni e allestita da
Corrado anselmi, la mostra è a cura di
anna Lo bianco, per anni alla guida di
Palazzo barberini a roma, città che ha
prestato un nucleo consistente di opere
dai suoi principali musei. Per questa oc-
tima sezione. Ma il maggior
interesse della rassegna appare la riscoperta poprio
della figura del collezionista,
il cardinale vercellese Guala
bicchieri, religioso ma soprattutto diplomatico di
fama internazionale. Fu lui,
esattamente ottocento anni
fa, a riconfermare a bristol
la Magna Charta Libertatum. Per i servigi resi alla
Corte inglese in quella occasione, l’alto prelato ricevette
la rendita dell’abbazia di
sant’andrea di Chesterton.
Ciò gli permise, al ritorno in
patria, di fondare uno dei
primi monumenti gotici in
italia, sant’andrea di Vercelli, abbazia alla quale destinò le sue ricchezze e le
sue collezioni, appunto. a
questo proposito, nella mostra torinese compare – con
traduzione – una rara pergacontinua a pag. 2
Sotto, Pietr Paul Rubens
(Siegen, 1577 – Anversa, 1640)
“Seneca morente”, 1612-1615
olio su tela, 182x121 cm.
© Museo del Prado, Madrid
Ligabue
Complesso del Vittoriano in Roma
e le tinte dell’anima
i
Fabrizio FLorian
l senso tragico dell’esistenza, la vita come lotta
impari contro forze oscure,
la visionarietà primiti-
vistica unita all’acceso
espressionismo fanno di
antonio Ligabue (1899–
1965) un personaggio
quanto mai estremo e torcontinua a pag. 2
Nell’immagine qui sopra, Antonio Ligabue
(Zurigo, 18 dicembre 1899 – Gualtieri, 27 maggio 1965)
“Autoritratto con berretto da motociclista”, 1954-55
olio su tavola di faesite, 80x70 cm., coll. priv. ©
casione, spiega la curatrice, “si è capovolto il
punto di vista: non tanto Rubens caposcuola
dei Fiamminghi, ma Rubens e l’Italia; e soprattutto Rubens per l’Italia”. insomma, un
pittore praticamente “italiano”, dallo stile simile a quello degli altri protagonisti qui esposti con numerose opere: Giovanni Lanfranco,
Pietro da Cortona, salvator rosa, fino a Luca
Giordano, ma anche quel grande scultore che
fu Gian Lorenzo bernini. non è un caso che
altri illustri colleghi stranieri di rubens,
anche loro attivi a lungo in italia – come Van
Dyck o Velasquez – non siano mai stati definiti “italiani” dalla critica, come invece accadde per rubens (il copyright è del celebre
bernard berenson, nel suo Pittori italiani del
Rinascimento). il risultato è una grande sfilata
di quadri fortemente dinamici e teatrali: Cristi
risorti, santi martirizzati, Maddalene penitenti, dipinti biblici e mitologici – nei quali i
protagonisti sono soprattutto sansone ed ercole, due personaggi che rubens amava
molto per la possibilità di raffigurare muscocontinua a pag. 2
2
CORRIEREdell’ARTE
Pagina
9 Dicembre 2016
COURRIER DES ARTS
segue dalla prima pagina
I sogni nel cassettone del cardinale
mena ducentesca che elenca gli oggetti
che il Guala si propone di donare alla
stessa abbazia, allora ancora in costruzione. Tra le opere rare che circondano
il cofano principale, compare un cofanetto traforato cesellato e dorato con
smalti champlevés. appartiene al Museo
Leone di Vercelli ed è la prima volta che
viene esposto. altri smalti dal Louvre e
da collezioni private provengono da cassoni ormai smembrati; sono di grande
interesse per i decori profani. Con la citata fortuna ottocentesca degli smalti,
la mostra si conclude, mentre l’immagine incisa dello spazio esterno e interno di sant’andrea a Vercelli rievoca,
protagonista, uno dei più importanti
reperti architettonici del mondo gotico.
Cofano di Guala Bicchieri, Limoges, 1220-1225 ca.
rame traforato, sbalzato, cesellato, stampato, inciso e dorato;
smalto champlevé, paste vitree;
legno di noce verniciato; tela di canapa grigia
© Palazzo Madama, Torino
Palazzo Madama
Museo Civico d’Arte Antica
P.za Castello – Torino
“Lo scrigno del Cardinale”
Guala Bicchieri collezionista
di arte gotica
tra Vercelli, Limoges, Parigi e Londra
Mostra storico-retrospettiva
a cura di simonetta Castronovo
e Christine Descatoire
Fino al 6 febbraio 2017
info: 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it
segue dalla prima pagina
Rubens l’italiano
lature e corpi in tensione
– e, ancora, condottieri a
cavallo e alcuni ritratti di
moglie e figli (peccato per
i pochi ritratti presenti: fu
proprio questo uno dei generi prediletti da rubens).
il punto di forza è nell’avere accostato ai suoi
dipinti delle sculture antiche che lo influenzarono:
una Venere al bagno
ispirò le sue susanne
spiate dai vecchioni, dal
Laocoonte (presente in
sala con un busto-copia
del bernini), che si contorce dal dolore, le fisionomie di tanti suoi santi.
Poi cippi, colonne, sarcofagi e statuine, che riportò
nelle sue composizioni
come sfondi o basi di appoggio per le sue figure,
con una straordinaria libertà inventiva. “Un’arte
grandiosa, la sua, innovativa, che mescola la
pittura classica all’arte
veneta, a Michelangelo
– conclude la curatrice –
il tutto con una straordinaria libertà e in una
maniera anticonformista e innovativa che non
si era mai vista prima”.
Scorcio
dell’allestimento espositivo
della mostra
“Pietro Paolo Rubens
e la nascita del Barocco”
al Palazzo Reale di Milano
fino al 27 febbraio
foto © aut./Civita/MiBACT
Palazzo Reale di Milano
P.za Duomo 12 – Milano
“Pietro Paolo Rubens
e la nascita del Barocco”
Mostra retrospettiva
Fino al 26 febbraio 2017
info: www.mostrarubens.it
Accademia “Albertina” di Belle Arti di Torino
Diplomi Honoris Causa a Eccellenze dell’Arte e della Cultura
e nuovi Accademici d’Onore
nella seduta del 20 ottobre del Consiglio accademico dell’Albertina sono stati deliberati
i Diplomi Honoris Causa per l’anno 2016-2017: sono stati assegnati a Dante Ferretti
e Francesca Lo Schiavo, tra i maggiori autori della scenografia contemporanea, vincitori di ben tre premi oscar ciascuno, e a Giulio Paolini, artista di livello internazionale,
tra i massimi esponenti del concettuale. i riconoscimenti saranno consegnati in un’apposita cerimonia, in data che sarà comunicata a breve. il titolo di Accademico d’Onore
è stato attribuito a Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico italiano, a mons.
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, all’editore Paola
Gribaudo e allo scenografo, già direttore dell’accademia albertina, Carlo Giuliano.
segue dalla prima pagina
Ligabue
e le tinte dell’anima
mentato che oggi possiamo
ammirare in una mostra, curata da sandro Parmiggiani e
sergio negri, presso il Complesso del Vittoriano. L’artista, nato a zurigo, dopo anni
di vagabondaggi giunge a
Gualtieri, sulle rive del Po,
dove, grazie al fondamentale
incontro con renato Marino
Mazzacurati, esponente della
scuola romana, inizia ad avvicinarsi alla pittura: la sua
notevole visionarietà e capacità di trasfigurazione gli permisero di conquistare una
propria identità e, dopo fatiche e ostracismi, i riconoscimenti da parte di appassionati
e di storici dell’arte. Le cento
opere presenti in mostra presentano un vasto corpus che
comprende le varie fasi,
spesso contrastanti, del suo
percorso artistico: da i primi
incerti esordi, con opere dall’impianto formale semplice,
spesso concentrato su di
un’unica immagine centrale,
con pochi elementi di vegetazione e deboli richiami cromatici, a dipinti che lasciano
già trasparire la notevole sensibilità inventiva (Caccia
grossa, 1929 e Leopardo con
gazzelle, 1928-1929). a partire dal 1939 assistiamo a un
progresso nell’elaborazione
di forme più complesse: protagonista indiscusso della tela
è il colore steso con tonalità
particolarmente calde (come
il rosso, l’arancione, il blu miscelate a varie tonalità di
verde e giallo), impreziosito
da una materia molto spessa
e brillante (Aquila con volpe,
1949-1950). all’ultimo decennio della produzione di
Ligabue, colpito da uno pa-
resi che lo lascerà invalido,
appartengono i celebri autoritratti (tra i quali Autoritratto
con berretto da motociclista,
1954-1955) nei quali l’artista
racconta impietosamente il
suo volto affermando costantemente la sua identità di
uomo e di artista. si assiste a
una graduale riduzione tonale
in favore di una più sobria ed
efficace visione figurativa
segno di una nuova concezione stilistica. Come evidenzia il curatore sandro
Parmiggiani: “Ciò che affascina nella sua opera, in cui
spira il vento del moderno, è
la costante fusione di due diverse ottiche, considerate alternative e inconciliabili:
l’esasperazione visionaria e
il decorativismo manierista.
Ligabue è infatti riuscito,
come solo i grandi pittori
sanno fare, a esprimere e a
fare convivere, nello stesso
quadro, una duplice tensione
emotiva: quella che, nella
foga del racconto, dell’immedesimazione e dell’esaltazione, incendia i colori,
esaspera le forme, arrivando
a tutto coinvolgere in una
sorta di vento panico; l’altra,
che s’abbandona al gusto di
iterare e di disseminare nel
corpo del dipinto certi motivi
decorativi come nei mantelli
degli animali, negli abiti indossati, nella vegetazione,
negli interni e nelle strutture
esterne di case e castelli”.
Complesso
del Vittoriano
Ala Brasini
Via s. Pietro in carcere
roma
Antonio Ligabue
Fino all’8 gennaio 2017
info: 06 8715111
www.ilvittoriano.com
tel. 091 6190928
Bruno Lucca
l’esplorazione del quotidiano
Galleria Weber&Weber – Torino
C
MASSIMO CENTINI
urata da Daniele Monarca,
che firma pure l’interessante
e stimolante saggio in catalogo, la mostra Viaggio intorno alla
mia stanza di Bruno Lucca (fino al
prossimo 23 dicembre alla Galleria
Weber&Weber) ha il proprio focus
nel titolo nell’omonimo libro che
Xavier de Maistre scrisse, a Torino,
nel 1787 (poi pubblicato nel 1794),
quando era detenuto in una stanza
della Cittadella: una detenzione
comminata poiché colpevole di aver
sfidato a duello un ufficiale di grado
superiore. Lucca compie, con l’ausilio della fotografia, un’operazione
narrativa che parte dall’esplorazione
del quotidiano, del privato, delle
cose minimali, costruendo un mosaico di immagini apparentemente
scollegate, ma in realtà unite da
un’unica radice, che trae la propria
linfa vitale dalla capacità di percepire risonanze e riverberi nel micromondo che ci circonda. In un’epoca
dominata da voyeurismo accentuato
dalla Rete e dai sistemi di comunicazione che hanno nell’autopromozione del selfie l’anello forte
della nuova immagine, una ricerca
come quella compiuta da Bruno
Lucca si pone anche in modo interlocutorio nel mare magnum dell’arte
contemporanea: il suo sguardo è
proiettato oltre i ceppi delle convenzioni; in tal modo il prodotto visivo
risulta quasi un’opera aperta, che
oltre a risultare in continuo divenire,
può essere implementata dall’osser-
vazione, dal quasi alchemico incontro tra essere e apparire. Come aveva
fatto De Maistre – poi altri che sul
finire del XVIII secolo seppero
trarre emozioni dall’osservazione
delle cose spesso così consuete da
sembrare trasparenti – l’artista non
rinnega una certa topofilia, anzi ne
fa strumento poetico del suo viaggio
con tanti approdi, che ben presto si
fanno territori nei quali individuare
altri percorsi, altre scoperte. Completa le due grandi installazioni, costituite dalla simbiotica unione
delle foto, una serie di ritratti (grafite su gesso trattato), in cui riverberano le movimentazioni non
volute della prima dagherrotipia,
forse con qualche eco che – visto il
ruolo trasversale della fotografia in
questa mostra – ci sembra evochi
suggestioni riconducibile alla Fotodinamica di Bragaglia (ma è appunto una suggestione personale).
Galleria
Weber&Weber
Arte Contemporanea
Via Principe Tommaso 7 – Torino
Bruno Lucca
“Viaggio intorno alla mia stanza”
Mostra personale
Fino al 23 dicembre
Info: 011 19500694
www.galleriaweber.it
[email protected]
Orario:
da martedì a sabato
dalle 15,30
alle 19,30
Bruno Lucca, “Viaggio intorno alla mia stanza”, 2016, 287 stampe fotografiche a sublimazione
© l’artista / Weber&Weber, Torino
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CORRIEREdell’ARTE
Laura Fusco
la poesia
danza
9 Dicembre 2016
Pagina
COURRIER DES ARTS
All’Astra - Teatro Piemonte Europa – Torino
H
CHIARA AMAR
anno detto che la sua
poesia è “una mitopoiesi contemporanea”,
che “quello che scrive diventa
mito”, come avveniva nell’antichità ai grandi cantori. È tradotta
in diversi Paesi europei, a New
York e in Quebec, invitata in
Università italiane e straniere.
Lei ama alternare i periodi di solitudine ispirata in cui scrive a
quelli in cui sale sui palchi e
porta la Poesia al suo pubblico.
Che è quello vasto e indifferenziato della musica e degli eventi
popolari. Poetessa visionaria, da
anni rende i suoi reading eventi
unici. Collabora con festival e
musei, i suoi versi ispirano compositori e opere d’arte, esposte
in gallerie, e persino una coreografia e sono diventati danza.
Esperienza che Laura Fusco ripropone in un doppio progetto
che firma e dirige. La parte iniziale ricomincia, in prima assoluta italiana, da Torino, il 18 e 19
febbraio 2017, per Teatro Piemonte Europa, al Teatro Astra.
Si intitola Re-Wind ed è un Atelier di Poesia e Danza dedicato
a giovani danzatori coreografi e
poeti autori, invitati a creare, in
tempo reale e lavorando insieme, nuovi testi e nuove coreografie, appunto, ispirandosi
Laura Fusco
foto © aut./TPE
reciprocamente. Tema: l’anima
e le anime delle donne, spesso
suoi soggetti, cui ella ha dedicato lavori e scritti, collaborando
anche con Amnesty International e Libera, per sostenerne i diritti. Il laboratorio è una novità
assoluta per l’Italia. Un nuovo
confine superato. Ma non basta.
Da qui e da altre esperienze, incontri e materiale che sta creando e raccogliendo, nascerà
anche un progetto di spettacolo
tra poesia e danza su suoi testi,
che la Fusco firmerà come poetessa, interpretandoli in scena, e
come regista, collaborando con
i danzatori stessi. Titolo e
piazze, per ora, sconosciuti.
Un in progress appassionante.
Le iscrizioni all’Atelier
del 18 e 19 febbraio 2017
sono aperte e in corso.
Per informazioni
e per partecipare:
tel. 011 5119409
email
relazioniesterne
@fondazionetpe.it
TPE - Teatro Astra
Via Pilo 6 – Torino
Atelier “Re-Wind”
di Laura Fusco
18 e 19 febbraio 2017
Info: 011 5119409
011 5634352
fondazionetpe.it
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CORRIEREdell’ARTE
Balla, inno al futuro
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9 Dicembre 2016
COURRIER DES ARTS
Ad Alba, Fondazione Ferrero
S
MARIA LUISA TIBONE
ono vita, luce, velocità i tre
momenti determinanti dell’opera di Giacomo Balla,
che la mostra – curata da Ester
Cohen e aperta fino al 27 febbraio
alla Fondazione Ferrero di Alba
– interpreta; talora sontuose, talora
rarefatte, ma sempre ricche di forti
contrasti luminosi, di tagli prospettici audaci, di analisi dinamiche, in
una continua ricerca di nuove categorie di rappresentazione. La firma
Futurballa, adottata dall’artista nel
periodo centrale della sua carriera,
è il titolo dell’esposizione che parte
dal momento giovanile – da Torino
a Roma –, scoprendovi un afflato
populista che ritrae ora la modestia
di un lavoro (Il falegname, Il cesellatore), ora la miseria di un’esistenza (Il mendicante, I malati) nei
grandi olii; e ancora i prodigi della
fatica, nella sequenza di schizzi
della Giornata dell’operaio. Un
approccio sociale, un verismo partecipato animano questi quadri che,
a tratti, sembrano accostarsi alla fotografia come avviene nel celebre
“Fallimento”. Tra i più di cento
pezzi presenti in mostra, splende la
serie di Compenetrazioni iridescenti, che rivelano l’importante
momento futurista, sottolineato
pure da ampie, indimenticabili ricerche di moto, come nella Bambina che corre sul balcone e nel
Dinamismo di un cane al guinzaglio, che si articolano nella scia
delle sperimentazioni di Muybridge e di Marey. I due importanti
dipinti ad olio su tela dominano,
isolati, sulle pareti della sala centrale della rassegna. Siamo nell’anno 1912, che vede una sfilata
di capolavori, a partire da Le mani
del violinista, ritmo d’archetti, prestato da un raro museo londinese.
Ecco allora la vasta serie delle
Compenetrazioni iridescenti, prodigioso vanto della GAM di Torino, che supera, nella completa
adesione alla poetica del citato futurismo gli echi giovanili della ricerca divisionista. La retrospettiva
Giacomo Balla (Torino, 18 luglio 1871 – Roma, 1º marzo 1958)
“Dinamismo di un cane al guinzaglio”, 1912, olio su tela, 91x110 cm.
© Albright-Knox Art Gallery, Buffalo / Fondazione Ferrero, Alba / SIAE 2016
procede, verso gli Anni Venti, con
composizioni astratte, frutto di ricerche matematiche e di approcci
spaziali. Una quarantina degli
esemplari esposti proviene da
collezioni private: è questo un
pregio della rassegna, che accanto ai prestiti di importanti istituzioni è stata capace di allineare
sorprendenti capolavori celati.
Fondazione Piera, Pietro
e Giovanni Ferrero
Via Vivaro 49 – Alba (Cn)
“FuturBalla”
Mostra retrospettiva
antologica monografica
a cura di Ester Coen
Fino al 27 febbraio 2017
Info: 0173 35833
www.fondazioneferrero.it
Chiaraluce, Della Savina, Filannino e Pistola
È
Quadruplice personale all’Educatorio della Provvidenza in Torino
in corso fino all’11 dicembre, presso gli spazi dell’Educatorio della
Provvidenza, la mostra degli Artisti italiani Stefania Chiaraluce, Ettore
Della Savina, Pasquale Filannino, Carla Pistola. Stefania Chiaraluce
è nata a Perugia, dove ancora vive immersa nel verde dell’Umbria. Figlia d’arte,
cresciuta nella bottega di suo padre pittore e scultore, Giovanni Chiaraluce da
Todi, è oggi un’autrice poliedrica, le cui opere traspirano di solare energia, imprimendo sensazioni sulla tela, che vanno ben oltre la pura essenza dell’immagine
visiva; selezionata tra i migliori artisti contemporanei, ha esposto, per tutto luglioottobre, nello spazio allestito dal critico Giorgio Gregorio Grasso per Expo 2015.
Ettore della Savina, eclettico, capace di esprimersi in soluzioni poetiche e formali
sempre stimolanti per i profondi riferimenti, apre ad un modo colmo di allegorie
a tratti esoteriche: da sempre presente nell’ambiente artistico-culturale subalpino,
egli esprime una straordinaria personalità, un carattere intelligente, ricco di genialità e fantasia. Le sue tele raccontano uno spaccato della nostra epoca, mutuata
attraverso astrazioni complesse, come il comune immaginario della conquista
atomica o spaziale, o l’elettronica, in forme che danno emozione e sanno decifrare
l’impatto storico dell’evoluzione umana. Pasquale Filannino, già noto gallerista
torinese, nasce nel 1942 a Cerignola (in provincia di Foggia), vive e lavora a Torino. Comincia ad esporre in Italia e all’estero a partire del 1962, momento in cui
il suo lavoro pittorico si compone di cicli, il più recente dei quali, è espresso nella
sua opera come un viaggio perenne nelle vedute piemontesi. Carla Pistola nasce
a Jesi (Ancona), dove risiede e lavora. Sposata, ha due figli, Martino, di diciassette
anni, e Francesco, di undici. Il disegno ha sempre fatto parte della sua vita: fin
da piccola amava infatti soffermarsi ad osservare un noto pittore della sua città,
Giuliani, che amava dipingere dal vivo ad acquarello le zone caratteristiche, i
monumenti e vari altri elementi della città. Talentuosa autodidatta, disegno e pittura rimangono momento di svago ed hobby, imprescindibili per lei. (c.p./e.l.)
Pasquale Filannino, “La Gran Madre vista dai Murazzi", 2016
acrilico su tela, 80x120 cm. © aut./EdP
Educatorio della Provvidenza
C.so Trento 13 – Torino
Personale degli Artisti Italiani
Stefania Chiaraluce
Ettore Della Savina
Pasquale Filannino
Carla Pistola
Fino al 11 dicembre
Info: 011 595292
[email protected]
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CORRIEREdell’ARTE
In Valle di Susa un’eccellenza architettonica
ospita le esposizioni di noti artisti nazionali
9 Dicembre 2016
La Chiesa di San Rocco a Condove (To)
L
Pagina
COURRIER DES ARTS
Veduta interna della Chiesa di San Rocco a Condove (To)
con l’allestimento della mostra personale di Vinicio Perugia, foto © aut. / Gruppo Amici di San Rocco / Parrocchia di Condove
’antica chiesa parrocchiale dedicata a San
Rocco venne costruita a Condove (To) intorno al XII secolo; le prime notizie scritte
sulla sua storia risalgono invece al 1290, anno in cui
la Certosa di Montebenedetto autorizzò il trasporto
di legname “per la ricostruzione della chiesa di Condove”. L’edificio subì nei secoli diversi rimaneggiamenti, dovuti anche alle frequenti inondazioni del
vicino Rio della Rossa: il fabbricato fu capovolto, con
l’abbattimento dell’abside originaria, il tamponamento dell’arco trionfale e la realizzazione della porta
di accesso. Ad ovest, dove originariamente si trovava
la facciata con l’ingresso, fu costruita una nuova ab-
side poligonale e due cappelle laterali, che delimitano
un transetto mai esistito. Durante i lavori di restauro,
proprio nella fase di scavo dell’abside antica, fu ritrovato un pezzo di buona oreficeria, in bronzo e smalto,
raffigurante la Crocefissione, mentre i sondaggi architettonici misero in luce un affresco dell’arco trionfale, considerato il più antico, forse, della Valle. Nel
2014, mons. Claudio Iovine, parroco di Condove,
diede l’incarico all’Associazione Amici di San
Rocco, coordinati da Valter Vesco, di realizzare un
progetto di prioritaria importanza per la comunità del
paese e della Val Susa: valorizzare questa veneranda
struttura, offrendo attività di alto valore artistico e cul-
turale. Si giunge così al terzo anno di intenso lavoro, connotato da ampia vivacità intellettuale,
allestendo anche importanti mostre ed eventi. Ora
la chiesa è conosciuta anche per la qualità estetica
di artisti espositori di levatura nazionale. (el. pi.)
Per informazioni: Valter Vesco
responsabile del Gruppo Amici di San Rocco:
[email protected]
Chiesa di San Rocco
Via Battisti – Condove (To)
Info: 011 9643224
La potente poesia pittorica di Vinicio Perugia
Mostra personale nella Chiesa di San Rocco, ex parrocchiale di Condove (To)
P
ELENA PIACENTINI
rofondamente attuale il pensiero
ecologico espresso nella personale Gli occhi del bosco di Vinicio Perugia, conclusasi il 30 ottobre
presso la Chiesa di San Rocco in Condove (To). All’interno del luogo sacro,
recentemente attrezzato per strutture
artistiche contemporanee, ha preso
forma con paziente e tenace determinazione una installazione forte come
la crescita di una foresta. I prodromi
son stati rivelati nel testo di presentazione alla mostra; messaggio inequivocabile è rappresentato dal grande
acquerello Megattera, in cui l’artefice
ha ritratto un grande albero sradicato:
l’autore ne ha descritto l’infelice forma
di cetaceo arenato sulla spiaggia, rivelando un occhio nascosto nel nodo
della corteccia. Come si è convenuto
alla dinamica creativa di un artista, il
suo pensiero è corso ad una lettura del
romanzo di Luis Sepúlveda Il mondo
alla fine del Mondo; è nato così il dipinto di due metri per quattro, dal titolo
Ondata, in cui sono raffigurati un gigantesco brulichio di muti tronchi tagliati. L’acrilico su tela diventa così
manifesto eloquente contro la deforestazione perpetuata dall’uomo: un affilato e gigantesco messaggio di
personale accusa alla situazione ecologica contemporanea. Perugia si è
identificato nell’albatro che circumna-
viga a perdita d’occhio la desolante catasta di legname, con il suo sgraziato
procedere terrestre, lui che altrimenti
in aria sarebbe “principe indiscusso
delle nubi” (Charles Baudelaire, L’Albatros, ne I fiori del male, n.d.r.). Sicura la potenza descrittiva della tecnica
pittorica, efficace l’inquieta poesia
che ha sovrastato il grande quadro.
Chiesa di San Rocco
Via Battisti – Condove (To)
“Gli occhi del bosco”
Dipinti e incisioni di Vinicio Perugia
Mostra conclusa
Info: 011 9643224
www.vinicioperugia.com
Vinicio Perugia, “Ondata”, 2016
acrilico su tela, 200x400 cm. © l’artista
C’è tutto un mondo dentro
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CORRIEREdell’ARTE
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COURRIER DES ARTS
Michele Baretta, nel centenario, al Castello di Racconigi, sito “capace di coniugare tutela e produzione di cultura”
N
GIORGIO BARBERIS
elle sale espositive del Castello di Racconigi (Cn) è in corso fino al 12 novembre la
retrospettiva dedicata a Michele Baretta,
nel centenario della nascita, un grande autore che,
già in giovane età, si è avvicinato professionalmente
alla pittura ed all’affresco, cominciando a delineare
quel suo “mondo personale” fatto di figure, paesaggi,
libere composizioni, percorsi incantati ed arte sacra,
attraverso i quali farà scattare la propria idea di concepire una realtàdiversamente strutturata. In rassegna
una scelta carrellata che propone quasi cinquant’anni
di attività. Come sottolinea nella propria introduzione
il direttore del Castello e Parco di Racconigi, l’architetto Riccardo Vitale: “L’iniziativa conferma l’attenzione del complesso racconigese per quegli artisti
piemontesi che, se pur meglio conosciuti in un ambito regionale, evidenziano nella loro opera un forte
Autoritratto di Michele Baretta
© aut./PMdP/MiBACT
legame con la migliore
tradizione pittorica europea del Novecento […];
la sua opera in divenire,
il suo cammino ricco di
stimoli e sfide avvincenti,
la sua ricerca di un equilibrio tra tradizione e mo-
dernità, mi sembrano
simboleggiare anche il
percorso intrapreso dal
Complesso di Racconigi
alla ricerca di una propria identità capace di
coniugare tutela e valorizzazione, conservazione
e produzione di cultura”.
“Maestri del ’900” alla Galleria TeArt di Torino
Le delizie del collezionismo d’Autore
S
ELENA PIACENTINI
i è appena conclusa presso la Galleria TeArt di Torino la collettiva
Maestri del ’900, a cura di Giovanni
Canale. Trentadue le opere esposte, dei
seguenti autori: Lidio Ajmone, Mino
Argento, Mario Calandri, Romano
Campagnoli, Felice Casorati, Marc
Chagall, Mauro Chessa, Fernando
Eandi, Ettore Fico, Vincenzo Gatti,
Ezio Gribaudo, Renato Guttuso,
Amedeo Modigliani, Enrico Paolucci, Luciano Proverbio, Massimo
Quaglino, Daniela Romano, Piero
Ruggeri, Mario Schifano, Giacomo
Soffiantino, Anna Sogno, Luigi Spazzapan, Henry de Toulouse-Lautrec,
Francesco Tabusso, Felice Vellan.
I lavori in mostra sono il risultato di un
profondo amore che Gianni Canale nutre
da anni per il collezionismo: egli ci ha
spiegato che “La passione è nata quasi
per caso, in un pomeriggio intorno agli
anni Sessanta: passeggiando per via Po
e scorrendo le vetrine della Galleria La
Bussola, venni totalmente conquistato da
un disegno di Morandi; in seguito ho as-
Enrico Paulucci (1901–1999), “Regata”, 1960
olio su tela, 40x30 cm. © aut./TeArt
siduamente frequentato i salotti culturali,
investendo anche parte delle mie risorse
economiche”. Il livello qualitativo degli
esemplari in mostra è davvero assai
elevato. Tra le novità di quest’anno, si
son potuti ammirare lo splendido olio
su tavola di Mauro Chessa, dal titolo
Luce nel Bosco, la litografia a colori
Figura di Marc Chagall e due litografie originali di Toulouse-Lautrec.
Galleria TeArt
Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino
“Maestri del ’900”
Mostra collettiva
a cura di Giovanni Canale
Conclusa
Info: 011 6966422 / 340 3829726
[email protected]
[email protected]
Marc Chagall, (1887–1985),“Figura”, 1968 ca.
litografia originale a colori, Ed. Mourlot, Parigi
© aut./TeArt
La facciata del Castello di Racconigi, foto © aut./CePdR/WorldPress
Castello di Racconigi
P.za Carlo Alberto (lato destro)
Via Morosini 1 – Racconigi (Cn)
“Michele Baretta 1916–1987
Nel centenario della nascita”
Mostra retrospettiva pittorica monografica
Fino al 12 novembre
Info: 0172 84595/84005
www.ilcastellodiracconigi.it
www.polomusealepiemonte.beniculturali.it
Un’appassionante giostra
di forme e colori
È
Alla Galleria ‘Arte Città Amica’ di Torino
in corso fino al 17 dicembre presso la Galleria
‘Arte Città Amica’ di Torino la
collettiva Il Mistero dell’Arte,
che vede la partecipazione di
circa settanta artisti con opere di
ottima esecuzione, che vanno
dall’informale al figurativo,
all’astrattismo, all’incisione e
alle installazioni. Ogni autore si
è espresso con il proprio stile e
carattere, creando così un appassionante giostra di forme e
di colore. Questa esposizione ha
tutte le prerogative per stimolare e catturare l’attenzione dei
visitatori. Ecco gli artisti in mostra: Giampiero Actis, Egidio
Albanese, Corrado Alderucci,
Natalia Alemanno, Luciano
Amati, Mauro Azzarita, Giulio Benedetti, Enrica Berardi,
Antonio Branca, Fabrizio
Brazzale, Valeria Caldera,
Eduardo Carrasco (“Mono”),
Gian Luigi Castelli (“Giancastelli”), Anna Cervellera,
Maria Lilla Cimini, Daniela
Cosoleto, Isidoro Cottino,
Alessandro Cruscuoli, Alfredo De Leonardis, Antonio
De Paoli, Michele De Stefano,
Piero Ducato, Valeria Facello,
Franco Fassone, Renata Ferrari, Silvia Finetti, Luciana
Francone, Nobue Fujii, Carla
Gentile, Maria Rosa Giovenale (“Moja”), Franco Gotta,
Luigi Grassi, Samira Hosseinzadeh, Fiorenzo Isaia, Gaetano Lanatà, Elda Lazzaretto,
Gabriella Lucatello, Giuseppe
Manolio, Carla Massimetti,
Mirella Mendola, Piera Miletto, Laura Mosca, Giovanni
Moscatelli, Francesco Murlo,
Cristina Novella, Franca Valeria Oliveri, Angelo Piras,
Paolo Pirrone, Nazareno
Randò, Paola Rignanese, Antonio Robella, Alberto Rossotto,
Bianca
Sandri,
Giuseppe Sanino, Anna Sartori, Maria Scalia, Renata
Seccatore, Gianni Sesia della
Merla, Maria Teresa Spinnler, Luciano Valensin, Claudio Vindigni, Pietro Giorgio
Viotto, Fausto Zanni, Laura
Zecchini, Loredana Zucca.
(c.s./v.c.)
Galleria ‘Arte Città Amica’
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
“Il Mistero dell’Arte”
Mostra collettiva
Fino al 17 dicembre
Info: 011 7717471
www.artecittaamica.it
Orario: dal lunedì al sabato
dalle 16,00 alle 19,00
(domenica, chiuso)
La dualità della luce e dell’ombra
Mariella Crosio e Mara Destefanis al Circolo degli Artisti di Torino
S
ANDREA DOMENICO TARICCO
ono due le artiste che ho avuto il
piacere di analizzare presso il
Circolo degli Artisti di Torino:
Mariella Crosio e Mara Destefanis.
La prima ci cala in universi introspettivi al limite di una dimensione jun-
ghiana: il suo esistenzialismo metafisico pone il soggetto ai margini di un
varco simbolico in cui la maschera
della verità oggettiva decade in nome
di un sapere più profondo. Un discorso
che è stato sempre vivo nella sua produzione pittorica, ma potenziato dall’incontro nel 2005 con la psicoanalista
Silvia Montefoschi, da cui comprende
la necessità di sublimare dalle esperienze personali ed evolversi nella sfera
universale dell’essere. Sappiamo di lei
che da ragazza si è laureata in Lingua
e Letteratura Inglese e ha vissuto per
un periodo negli Stati Uniti, dove ha
frequentato i Corsi di Scultura di Sidney Simon presso la Art Students League e i Corsi di Industrial Psychology
e Labour Studies alla Columbia University, sino al suo successivo rientro
in Italia, dove ha poi perfezionato le
tecniche e lo stile compositivo. Dall’altra parte, Mara Destefanis, che consente il percorso inverso, proiettando
lo spettatore verso la superficie e l’esteriorità della composizione mediante
involucri formali teatralizzanti, atti ad
affascinare l’occhio per mezzo di animazioni vivide del colore. Anche lei
sin da piccola è stata attratta dalla pittura, quindi spinta dalla sua vocazione
a frequentare a Torino l’Istituto Arti-
L’introspezionista
Mariella Crosio © aut./CdA
È
Antonio Ricci a Rinascenza Contemporanea – Torino
con soddisfazione che la Galleria Rinascenza Contemporanea ospita a Torino, per il
periodo delle feste natalizie, l’ingegner
Antonio Ricci. La sua pittura, il suo
stile figurativo, il suo senso estetico del
bello in realtà nascondono qualcosa di
più profondo: il desiderio di calarsi
nelle profondità intimistiche dei suoi
soggetti per togliere la maschera delle
apparenze alla realtà storica in cui vive
ed offrirci la purezza di creature celesti,
incontaminate, volute dal misterioso
progetto cosmico per esaltare la bellezza divina insita nelle cose. Non a
caso l’autodidatta frusinate è stato contattato per la messa in scena della mostra Lemuria, che ha per oggetto
l’ascendenza mitica, seguendo le connotazioni teosofiche della terza razza
radice che abitò le regioni poste tra le
Americhe e l’Asia. Secondo questa
leggenda, le antiche tribù galattiche festeggiavano il solstizio d’inverno, perché apriva un varco celeste verso i
mondi infiniti e gli dèi scendevano
sulla Terra. La discendenza Nephilim
è stata ampiamente venerata sin dall’Antico Testamento, anche se riferita
ai Giganti o Titani e indurrebbe alla radice aramaica che definiva proprio così
la Costellazione
di Orione. Tra gli apologisti cristiani, in particolare Tertulliano, si
affermava – in relazione al Libro di
Enoch – che i figli
degli dèi fossero caduti
dal cielo e avessero assunto le sembianze da
Set, mentre i figli degli
uomini discendessero
da Caino. Elementi
rintracciabili pure nelle
antiche credenze sumeriche, che li definivano Annunaki,
ovvero di sangue prin-
stico ENALC e successivi corsi di pittura su ceramica, scultura, acquerello
ed olio. Nel suo iter compositivo veniamo così spostati nello spazio e nel
tempo, viaggiando negli infiniti varchi
fisici della creazione in atto, in cui la
figura umana diviene parte di una scenografia portante, ove il singolo gesto
così come la messa in opera dell’assieme compositivo concorrono a descrivere la bellezza dell’essere,
abolendo il senso della stasi e conferendo alla mutevolezza delle cose lo
stato assoluto di perfezione. Per una
via o per l’altra, l’aspetto insito di una
metafisica simbolica è imperante, dato
il fatto che la figura umana, con i suoi
slanci materiali o le proprie influenze
psichiche, sia sempre evocata, anche
quando apparentemente non viene
rappresentata. Dalla configurazione
centrifuga della Crosio, per mezzo
della quale sembra possibile compiere
un moto che dall’interno viene verso
l’esterno, assistiamo al moto centripeto
della Destefanis, per il cui tramite
dall’esterno caliamo sempre più in
profondità. Punti di attrazione che
consentono alla gravitazione emozionale di muoversi in potenza nella
sfera del vissuto, consentendo così al
fruitore di divenire parte attiva di un
cipesco. Essi appartenevano ad una discendenza infera. Premesse che inducono agli smascheramenti pittorici di
Antonio Ricci, il cui livello di introspezione include un percorso anacronistico: il senso realistico da cui parte è
solo il vettore per esprimere il suo universo interiore fatto di simboli, archetipi ed astrazioni figurate di un
7
CORRIEREdell’ARTE
9 Dicembre 2016
Pagina
COURRIER DES ARTS
percorso pittorico fuori dal tempo,
in cui luce ed ombra divengono
parti necessarie e concomitanti.
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
Mostre personali delle Socie pittrici
Mariella Crosio e Mara Destefanis
Concluse
Info: 011 8128718
www.circolodegliartistitorino.it
Mara Destefanis © aut./CdA
linguaggio altamente introspettivo, appunto. Nella sua galleria produttiva la
figura umana è il centro di un universo
in estensione, la culla di un’evoluzione
che già contiene il germe di ciò che
sarà. Ecco allora la potenza di un dettaglio, il frammento di un ricordo così
come la centralità di una posa: centri
nevralgici di energia condensata da
cui l’occhio parte per calarsi infinitamente in realtà più sottili non immediatamente riconoscibili allo sguardo
diretto di chi osserva. (an. tar.)
Rinascenza
Contemporanea
Galleria
Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Volta 1/F – Torino
“Lemuria”
Mostra Personale
di Antonio Ricci
Dal 21 dicembre 2016
al 21 gennaio 2017
Info: 328 6979208
pleromanticismo.jimdo.com
www.corrieredellarteartisti/
gallerie/rinascenza-contemporanea
Antonio Ricci, “Il risveglio di Afrodite”, 2016
olio su tela trattata con sabbia © aut./RC
8
Spettacoli
CORRIEREdell’ARTE
Vince il dramma familiare e classista di Qiwu Zang
Pagina
9 Dicembre 2016
Al 34° Torino Film Festival, con record di affluenza di pubblico, premiato il “neorealismo” alla cinese
i
COURRIER DES ARTS
Manuela Marascio
l 34° Torino Film Festival (con
dedica a David Bowie in manifesto) si è concluso lo scorso 26 novembre, registrando un ulteriore
incremento di ingressi nelle sale;
spiccano i dati relativi alla partecipazione giovanile, certamente incentivata dall’interessantissima rassegna I
Did It My Way, incentrata sui qua-
© TFF
Fotogramma di una scena di “The Donor” di Qiwu Zang
(protagonista Ni Dahong, al centro nell’immagine)
pellicola vincitrice della 34a edizione
del Torino Film Festival
© aut./WhatsFilm/TFF
rant’anni della nascita del punk. Ma
sono state tante le chicche che hanno
attirato ben tremila spettatori in più rispetto all’edizione 2015, come la partecipazione di nanni Moretti, che ha
presentato al cinema “Massimo” la
proiezione di Palombella rossa in
versione restaurata, e la presenza
come guest director di Gabriele salvatores. la giuria, con ed lachman
presidente, ha assegnato il premio per
il Miglior Film a The Donor, di Qiwu
Zang (già assistente alla regia di
Zhang Yimou, n.d.r.), riconoscendo
la poetica e l’intensità di narrazione a
“una nuova voce del cinema cinese
che ci arricchirà tutti”, come è stato
dichiarato in fase di premiazione. si
tratta di un dramma che ha per protagonisti un uomo, sua moglie e il figlio, un cugino ricco e la sorella di
quest’ultimo, che ha bisogno di un
nuovo rene per non morire: atmosfere
noir e un’analisi estremamente lucida
dei rapporti di classe esistenti nella
società contemporanea, per prove
d’attore di rara intensità. il Premio
speciale della Giuria è andato a Los
Tante commedie in clima natalizio
Teatro di dicembre, da William Shakespeare a Enrico Brignano
Torino Spettacoli / TST
a
ll’Erba va in scena,
fino al prossimo 8
gennaio 2017, uno dei più
esilaranti e sorprendenti
gialli di agatha christie,
Assassinio su Nilo, per la
regia di Piero nuti: un
nuovo a tu per tu con una
scrittrice particolarmente
amata dalle produzione
Torino Spettacoli, già veterana delle repliche di
Trappola per topi e La tela
del ragno. Questa volta lo
scenario è un lussuoso battello in navigazione per
l’egitto, dove si ritrovano
diversi personaggi uniti da
un comune destino, fatto di
denaro, gelosia e passioni
nascoste, nonché custodi,
ognuno, di un segreto inconfessabile: un’opera giocata su ironia e suspence,
che tiene lo spettatore incollato alla poltrona fino
allo svelamento di un finale davvero inaspettato.
immancabili, poi, come
ogni anno, le repliche di
Forbici Follia al Gioiello,
dal 21 dicembre all’8 gennaio. all’Alfieri è possibile assistere al nuovo
show di enrico Brignano,
Enricominicio da me, che
festeggia i suoi trent’anni
di carriera e di grandi successi, intraprendendo un
viaggio nel tempo, analizzando il passato e ridando
vita a storici pezzi che
hanno caratterizzato la sua
comicità: quel che Brignano offre ai suoi spettatori è un gioco scenico
diviso tra il ricordo di ciò
che è stato e lo sguardo a
ciò che sarà, ricominciando dal qui ed ora, da se
stesso come uomo di spettacolo e persona. Dal 13 al
18, poi, imperdibile il Marchese del Grillo, firmato
Massimo romeo Piparo,
con enrico Montesano:
una brillante commedia
musicale tratta dal film di
Mario Monicelli con alberto sordi, affresco della
roma papalina di inizio
’800. Passando al cartellone del Teatro Stabile,
fino al 18 dicembre va in
scena al Gobetti Misura
per misura, diretto da Jurij
Ferrini, che torna a William shakespeare dopo
averlo esplorato e messo in
scena molte volte nei suoi
venticinque anni di carriera; e lo fa a partire dalla
traduzione che nel 1992 lo
stesso stabile torinese
commissionò a cesare
Garboli in occasione dell’allestimento firmato da
luca ronconi. È una storia
di giustizia e misericordia,
magistralmente in equilibrio tra dramma e commedia, che plasma una
perfetta metafora teatrale
sull’enorme differenza esistente fra il potere e l’autorità, con protagonista il
Duca di Vienna, che, per
Decentes, di lukas Valenta rinner:
storia di una cameriera che trova lavoro in una ricca zona residenziale
alla periferia di Buenos aires e che
un giorno, all’improvviso, scopre
l’esistenza di una comunità, al di là
del filo spinato, perfettamente in armonia con la natura e la propria corporeità, sfidando appunto le regole
dei “decenti”. Meritatissimo il Premio per la Miglior attrice a rebecca
Hall, in Christine di antonio campos: la vera storia di christine chubbuck, giornalista di una tv americana
negli anni settanta, che si suicidò in
diretta, non riuscendo a reggere le
pressioni del mondo mediatico e
scontando giorno dopo giorno una
sempre più lacerante disperazione.
infine, Premio per il Miglior attore al
giovanissimo nicolas Duran, protagonista di Jesus, diretto da Fernando
Guzzoni: un ragazzo allo sbando in
una terra cilena in cui persistono i
divari generazionali tra i padri cresciuti sotto Pinochet e i figli che non
hanno alcun punto di riferimento,
tra street dance, sessualità promiscua e bravate con esito tragico.
cercare di comprendere la
natura del peccato, abbandona il comando, si traveste da frate e, sotto falso
nome, si nasconde nei bassifondi, lasciando al suo vicario angelo il compito di
ripulire la città dalla corruzione e dal vizio. infine, si
segnala al Carignano,
fino a domenica 11, Ivanov, la prima delle grandi
opere teatrali di Čechov,
qui diretta da Filippo Dini:
un uomo amorfo e senza
qualità, che trascina chi lo
circonda nell’abisso dell’inattività e dell’indifferenza, anticipando i
grandi inetti novecenteschi affioranti dalla penna
di Pirandello e svevo,
Gončarov, Musil e Joyce.
un microcosmo di personaggi condannati a scontare il peso dell’esistenza,
tra la noia e la disillusione più totale. (ma. ma.)
NEwYOrk NEwYOrk
U
foto © aut.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
MAURO LUCENTINI
n’ondata di meraviglie dell’arte barocca si abbatte in
questi giorni sull’Isola di
Manhattan, riscaldando gli animi intirizziti da un freddo autunnale precoce
e sconcertati dall’esito delle elezioni.
L’ultima ad arrivare è una figura di
donna seminuda, languida e paffuta,
che sorride misteriosamente seduta in
poltrona, una Cleopatra morente del
pittore romagnolo Guido Cagnacci
(1601–1663): giunta per gentile concessione dell’Accademia di Brera, sarà
adesso esposta all’Istituto Italiano di
Cultura in Park Avenue. A presentarla
al pubblico ha provveduto il giovane
capo conservatore della Frick Collection, Xavier Salomon, un inglese ma
di formazione italiana (ha studiato al
Liceo “M. Colonna” di Roma), autore
dell’unico libro su Cagnacci apparso
in epoca contemporanea. Un altro
quadro appunto del Cagnacci era stato
esposto qualche giorno fa, per iniziativa dello stesso Salomon, come fulcro
di una mostra alla Frick, dal cui titolo,
Cagnacci’s Repentant Magdalene: a
masterwork of the Italian Baroque, già
traspare l’intenzione di ricollocare
sull’alto livello che gli è dovuto questo
straordinario allievo di Guido Reni, in
buona parte dimenticato non solo dalle
presenti generazioni ma anche, sempre, in passato. In quest’altro dipinto
una Maddalena, che non sembra affatto pentita, è sdraiata, anch’essa seminuda, al suolo, monopolizzando gli
sguardi per la stessa delicatezza cromatica, equilibrio compositivo e di
chiaroscuri e squisitezza formale che
li dirigono sulla Cleopatra. Come ha
osservato Salomon nella sua conferenza all’IIC, alla scarsa notorietà di
queste opere ha sicuramente concorso
il fatto che sul loro autore non si è mai
saputo quasi nulla e che quel pochissimo che si è saputo viene esclusivamente dalle procedure giudiziarie
mosse contro di lui per le sue ininterrotte trasgressioni dei costumi morali
del tempo, sia da parte delle autorità
papali in Romagna sia, in seguito,
dell’autorità imperiale a Vienna, dove
trascorse l’ultima parte della sua vita.
Xavier Salomon ha fatto al riguardo –
saltando da un secolo all’altro – un interessante parallelo tra il lavoro del Cagnacci e quello, pure sottile, sensuale
e umano, di un altro romagnolo, Fe-
9
CORRIEREdell’ARTE
Spicchi di barocco nella Grande Mela
9 Dicembre 2016
Pagina
COURRIER DES ARTS
Guido Cagnacci, Valentin de Boulogne e Velázquez protagonisti a Manhattan
Diego Rodríguez de Silva y Velázquez
(Siviglia, 1599 – Madrid, 1660)
“Ritratto del cardinale
Camillo Astalli-Pamphili”
1650 ca., olio su tela
61x48,5 cm. © HSoA/Met
Guido Cagnacci
(Santarcangelo di Romagna, 1601
Roma, 1663)
“Cleopatra morente”, 1660 ca.
olio su tela, 120x158 cm.
© Pinacoteca di Brera, Milano
Istituto Italiano di Cultura
a New York
derico Fellini, e con l’intera Dolce vita
italiana, e ha parargonato le donne cagnaccesche all’Anita Ekberg che nel
famoso film guazza pettoruta nella
Fontana di Trevi. Nel frattempo, anche
il Metropolitan Museum ha annunciato l’esposizione di un altro quadro
di Cagnacci, una seconda Dying Cleopatra, che si trastulla con un’aspide
velenosa sul seno. Alla base di tutte
queste coincidenze sembra esistere
una specie di coalizione tra Salomon,
il capo del summenzionato Istituto di
Cultura, Giorgio van Straten, di recente nomina, e il Console Generale a
Nuova York, Francesco Genuardi, anch’egli da poco arrivato, per portare la
grandezza dell’Arte del Belpaese all’attenzione dell’America, dove per un
complesso di circostanze anche economiche e politiche il ricordo non solo
di quest’arte, ma addirittura dell’Italia,
sembra ogni giorno – e soprattutto
nelle giovani generazioni – sempre più
svanire. Per rimanere al barocco, è ancora il Met Museum che parla di
un’altra scoperta, con la mostra Valentin de Boulogne: beyond Caravaggio,
che, organizzata dalla curatrice Keith
Christiansen in collaborazione con il
Louvre di Parigi, mette insieme da
ogni parte del mondo quarantacinque
dei sessanta quadri sopravvissuti di
questo grande pittore, per quella che,
incredibilmente, è la prima esposizione monografica mai dedicatagli
nella storia. Nato a Coulommiers nel
1594 ma trasferitosi a Roma fin da ragazzo per rimanervi fino alla morte
precoce vent’anni dopo, Valentin fu allievo di Bartolomeo Manfredi, attraverso il quale subì il potente
magnetismo del Caravaggio, raffigurando nei suoi soggetti un movimentato quanto appassionato panorama
dei bassifondi romani, con bevitori,
giocatori, zingari e prostitute; il reali-
dubbiamente quanto
affermato dalla denominazione della
mostra: “il vero”.
smo della sua visione ebbe poi in Francia influenza determinante su artisti
come Courbet e Manet. Dire, però,
come nel titolo citato, che Valentin va
“oltre” Caravaggio grazie alla sua dinamica e senso del dramma, mi trova
dissenziente. Basti pensare alla Vocazione di San Matteo in San Luigi dei
Francesi a Roma per capire perché.
Ma, forse, il più profondo omaggio
all’arte barocca vien tributato, sempre in questi giorni, dal Met medesimo, in una delle sue gallerie, con
una retrospettiva più modesta, Velázquez: Truth in Painting, nella quale
cinque degli eccezionali ritratti del
maestro sivigliano (1599–1660) – tra
cui quello, appena restaurato, dell’ineffabile cardinale Camillo AstalliPamphili, naturalmente parente del
papa, con la sua “biretta” di sghimbescio, dipinto dall’artista in uno dei
suoi lunghi e decisivi viaggi nella capitale pontificia – rappresentano in-
Metropolitan
Museum of Art
5th Ave 1000
New York (NY)
“Valentin
de Boulogne:
Beyond Caravaggio”
Fino al 16 gennaio 2017
“Velázquez Portraits:
Truth in Painting”
Fino al 12 marzo 2017
Info: 001 212 5703951
www.metmuseum.org
Istituto Italiano di Cultura
a New York
Park Ave. 686 – New York (NY)
“Cleopatra morente”
di Guido Cagnacci
Fino al 19 gennaio 2017
Info: 001 212 8794242
www.iicnewyork.esteri.it
Frick Collection
70th Str. 1/E – New York (NY)
“Cagnacci’s repentant Magdalene:
A masterwork
of the Italian Baroque”
Fino al 22 gennaio 2017
Info: 001 212 2880700
www.frick.org
CINEMA a stelle e strisce
Incassi a suon di musical
Box Office USA, la Disney festeggia con “Moana”
L
’ultimo, lungo week-end di novembre, quello imperniato a partire da giovedì sulla massima Festa Nazionale degli Stati Uniti, il Thanksgiving, o
Rendimento di Grazie (a Dio per l’assistenza ai pilgrim fondatori), ha visto
un nuovo trionfo per la Walt Disney, grazie al lungometraggio animato Moana,
che ha incassato oltre 81 milioni di dollari nei cinema nordamericani, poco
meno del record assoluto della passata stagione, in occasione della medesima
festività, conseguito sempre da Disney (con Frozen, che allora rese ben 96
milioni). Il film è un musical che si svolge sul pittoresco sfondo delle isole
polinesiane e ha per personaggio centrale un pupazzo ridanciano di nome
Maui. Ha ricevuto un buon trattamento dai critici, anche per la partecipazione
al sonoro di Lin Manuel Miranda, astro di Hamilton, spettacolo musicale teatrale di immenso successo attualmente in scena a Broadway. Il secondo posto
ai botteghini è spettato, molto stentatamente, ad Allied della Paramount, con
circa 9 milioni e mezzo: interpretato da Brad Pitt e Marion Cotillard, aveva
ricevuto recensioni mediocri. Il pubblico comunque continua ad affluire
nelle sale: in tutti gli S.U., le vendite di biglietti hanno realizzato nel 2016,
sino ad oggi, dieci miliardi e cento milioni di dollari, un aumento del quattro
e mezzo per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. (mau. luc.)
[I dati degli incassi nei cinema americani sono forniti dall’Agenzia Rentrak ©]
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CORRIEREdell’ARTE
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9 Dicembre 2016
COURRIER DES ARTS
TORINO e PIEMONTE
“La passione
secondo Carol Rama”
Mostra retrospettiva
“ProtoBalla
La Torino del giovane Balla”
Mostra retrospettiva
GAM - Galleria Civica
d’Arte Moderna
e Contemporanea
Via Magenta 31 – Torino
Fino al 5 febbraio 2017
Fino al 27 febbraio 2017
Info: 011 4429523
www.gamtorino.it
A cura di Teresa Grandas
e Paul B. Preciado
in collaborazione con MACBA
A cura di Virginia Bertone
e Filippo Bosco
in collaborazione
con Fondazione Ferrero
“Emanuele d’Azeglio
Il collezionismo
come passione”
Dal Burlington Club di Londra
al Museo Civico di Torino”
Mostra retrospettiva
Palazzo Madama
Museo Civico d’Arte Antica
P.za Castello – Torino
Fino al 6 marzo 2017
Info: 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it
A cura di Cristina Maritano
Gus Van Sant
Mostra retrospettiva
antologica monografica
MNC
Museo Nazionale del Cinema
Fondazione “M.A. Prolo”
Mole Antonelliana
Via Montebello 20 – Torino
Fino al 9 gennaio 2017
Info: 011 8138563
www.museocinema.it
A cura di M. Orleans
e F. Tissot
“All’ombra del ventaglio”
Mostra collettiva
PHOS
Centro Polifunzionale
per la Fotografia
e le Arti Visive
Diretto da Enzo Obiso
Via Vico 1 – Torino
Fino al 17 febbraio 2017
Info: 011 7604867
www.phosfotografia.com
“Meccaniche melodiche
metropolitane"
Mostra personale
di Rudi Punzo
CSA Farm Gallery
Contemporary Art
Via Vanchiglia 36 (i.c.) – Torino
Fino a dicembre
Info: 011 0441264 / 339 7796065
www.csafarmgallery.it
www.cosmoshopart.it
A cura di Marcello Corazzini
L’“evoluzione della specie” delle
sculture sonore di Punzo. (cs./e.l.)
Vernissage
Venerdì 16 dicembre - ore 18,00
Circolo degli Artisti di Torino
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
155a Mostra sociale
Mercoledì 21 dicembre - ore 18,00
Galleria
Rinascenza Contemporanea
Associazione Culturale
Via Volta 1/F – Torino
“Lenuria”
Mostra personale di Antonio Ricci
in o
a Tor
Rinascenza
Contemporanea
Segnalazioni
in ITALIA
“Arnaldo Pomodoro
90 anni di scultura”
Rassegna di mostre
retrospettive monografiche
Palazzo Reale
Sala delle Cariatidi
P.za Duomo 12 – Milano
Fino al 5 febbraio 2017
Info: 02 54911/88465230
www.palazzorealemilano.it
Triennale di Milano
Palazzo dell’Arte
V.le Alemagna 6 – Milano
Fino al 5 febbraio 2017
Info: 02 724341
www.triennale.it
Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12 – Milano
Fino al 5 febbraio 2017
Info: 02 794889
www.museopoldipezzoli.it
Fondazione A. Pomodoro
Via Vigevano 9 – Milano
Fino al 5 febbraio 2017
Info: 02 89075394
fondazionearnaldopomodoro.it
“Meraviglie degli Zar
I Romanov
e il Palazzo Imperiale
di Peterhof”
La Venaria Reale
P.za della Repubblica 4
Venaria R.le (To)
Fino al 29 gennaio 2017
Info: 011 4992333
www.lavenaria.it
A cura di Elena Kalnitskaya
Peterhof State Museum-Reserve
“Helmut Newton
Fotografie
White Women
Sleepless Nights
Big Nudes”
Palazzo Ducale di Genova
Fondazione per la Cultura
P.za Matteotti 9 – Genova
Fino al 22 gennaio 2017
Info: 199 151121
010 8171600/663
www.palazzoducale.genova.it
“FuturBalla”
Mostra retrospettiva
Fondazione Piera, Pietro
e Giovanni Ferrero
Via Vivaro 49 – Alba (Cn)
Fino al 27 febbraio 2017
Info: 0173 295259
www.fondazioneferrero.it
A cura di Ester Coen
“Tempo reale
e tempo della realtà”
Gli orologi di Palazzo Pitti
dal XVIII al XX secolo
Galleria d’Arte Moderna
Palazzo Pitti
P.za Pitti 1 – Firenze
Fino all’8 gennaio 2017
Info: 055 2388601/616
su questa pagina
il Corriere dell’Arte
dedica uno spazio
agli APPUNTAMENTI d’ARTE.
È possibile segnalare
eventi, mostre,
vernissage, iniziative culturali ecc.
per informazioni e tariffe :
>>> tel. 011 6312666 <<<
Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)
CORRIEREdell’ARTE
COURRIER DES ARTS
Direttore Editoriale
Pietro Panacci
Direttore Responsabile
Virginia Colacino
Caporedattore
Chiara Pittavino
Comitato Editoriale
Giorgio Barberis, Rolando Bellini,
Massimo Boccaletti, Franco Caresio,
Angelo Caroli, Claudia Cassio,
Massimo Centini, Fernanda De Bernardi,
Marilina Di Cataldo,
Gian Giorgio Massara,
Alessandro Mormile, Massimo Olivetti,
Enzo Papa, Lorenzo Reggiani,
Gianfranco Schialvino,
Maria Luisa Tibone
Corrispondente da Berlino
Sabatino Cersosimo
Corrispondente da New York
Mauro Lucentini
[email protected]
Hanno collaborato
C. Amar, A. D’Agostino, F. Florian, C. Gallo,
E.S. Laterza, M. Marascio, E. Piacentini,
C. Pittavino, T. Rossetto, A.D. Taricco, D. Tauro
Realizzazione grafica interna
a cura di Enrico S. Laterza
Fotografo ufficiale
Antonio Attini
Redazioni distaccate
Milano Rosa Carnevale
Tel. 339 1746312
Roma e Napoli Fabrizio Florian
Tel. 388 9426443
Palermo Caterina Randazzo
Tel. 334 1022647
Concessionaria di Pubblicità
interna
Stampa e distribuzione
EditService S.r.l.
Str. Piossasco 43/U – Volvera (To)
Editore Corriere dell’Arte
Associazione Culturale Arte Giovani
P.IVA 06956300013
Aut. Trib. Torino n. 4818 del 28/07/1995
Abbonamenti
Annuale:
euro 60,00 per l’Italia;
euro 120,00 per l’estero
Arretrati: euro 5,00 a copia
Ai Weiwei “Libero”
Mostra personale
Palazzo Strozzi
P.za Strozzi – Firenze
Fino al 22 gennaio 2017
Info: 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
A cura di Arturo Galansino
“The Lasting
L’intervallo e la durata”
Mostra collettiva
GNAM
Galleria Nazionale d'Arte
Moderna e Contemporanea
V.le delle Belle Arti 131 – Roma
Fino al 29 gennaio 2017
Info: 06 322981
lagallerianazionale.com
A cura di Saretto Cincinelli
“Roma, il Mondo”
Fotografia 2016
Festival Internazionale
di Roma - XV edizione
MACRO
Museo d’Arte
Contemporanea Roma
Via Nizza 4 – Roma
Fino all’8 gennaio 2017
Info: 06 0608
www.museomacro.org
www.fotografiafestival.it
A cura di Marco Delogu
e Alessandro Dandini de Sylva
Rassegna organizzata
da Zètema Progetto Cultura
in collaborazione con Quodlibet
“Storie di giocattoli
Dal Settecento a Barbie”
Chiesa Convento
di San Domenico Maggiore
P.za S. Domenico M.re – Napoli
Fino al 19 marzo 2017
Info: 081 459188
Mostra a cura di Vincenzo Capuano
Cammino nell’immaginario ludico
dall’epoca dei Lumi al consumismo.
pagam. tramite c.c.postale n. 45958055
pagam. con bonifico bancario - cod. IBAN:
IT83Z0760101000000045958055
intestato a / beneficiario:
Associazione Culturale Arte Giovani
ABBÒNATI
al
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a 60 euro
per un anno
20 numeri a casa tua
Gallerie
ACCADEMIA Galleria
Via Accademia Albertina 3/e – Torino
Tel. 011 885408
Email: [email protected]
www.galleriaaccademia.it
Orario: 10,00-12,30/16,00-19,30;
chiuso lunedì
Fino al 23/12
“Le sculture luminose”
di Marco Lodola
Mostra di opere
dalla Collezione della Galleria
ARTE CITTÀ AMICA
Centro Artistico Culturale
Via Rubiana 15 – Torino
Tel. 011 7717471 - Fax 011 7768845
Email: [email protected]
www.artecittaamica.it
Orario: lun. - sab.16,00-19,00; dom. chiuso
Fino al 17/12
“Il Mistero dell’Arte”
Mostra collettiva
ARTE PER VOI Associazione Culturale
P.za Conte Rosso 3 – Avigliana (To)
Luigi Castagna - Tel. 011 9369179
Cell. 339 2523791
Email: [email protected]
www.artepervoi.it
Giuliana Cusino - Tel. 011 9369179
Cell. 339 5059793
Email: [email protected]
Orario: sab. - dom. 15,00-19,00
Fino al 29/1/2017
“Africa, dove vive lo Spirito dell’Arte”
L’arte tradizionale africana
incontra l’arte contemporanea
Mostra collettiva
CIRCOLO DEGLI ARTISTI DI TORINO
Palazzo Graneri della Roccia
Via Bogino 9 – Torino
scala B destra - 1° piano (digitare 4444+ )
Tel./fax 011 8128718
Email: [email protected]
www.circolodegliartistitorino.it
Orario: lun. - ven. 15,30-19,30
Tutti i lunedì mattina, dalle 9,00 alle 13,00,
il secondo e l’ultimo mercoledì del mese,
dalle 19,30 alle 23,00
Scuola Libera di Nudo
(prenotazione obbligatoria)
Fino al 13/12
“Colori e pensieri dell’anima”
Mostra personale di Federigo Sclopis
Dal 16/12 2016 al 13/1/2017
155a Mostra sociale
LA LANTERNA Galleria
di Maristella SANDANO
Direttore Artistico: Livio Pezzato
Via S. Croce 7/c – Moncalieri (To)
Tel. 011 644480 - Fax 011 6892962
Email: [email protected]
www.lalanternaarte.com
Orario: mart. - sab. 15,30-18,30
A. Arcidiacono, S. Attisani, A. Cannata,
V. Cavalleri, A. Ciocca, E. Colombotto Rosso,
D. De Agostini, G. De Agostini, A. De Rosa,
M. Ercolano, L. Garelli, Gianbar,
E. Gribaudo, S. Lake, E. Longo, S. Manfredi,
L. Mottura, D. Pasquero, G. Peiretti, G. Pezzato,
L. Pezzato, C. Pirotti, G. Righini, T. Russo,
L. Sabatino, G. Sesia della Merla, G. Valerioti
inoltre pittori ucraini, naïf croati
grafica nazionale ed internazionale
LA LUNA Art Gallery
Via Roma 92 – Borgo San Dalmazzo (Cn)
Cell. 339 7108501
Email: [email protected]
www.artgallerylaluna.com
Orario: ven. 16,00-19,00;
sab. 10,30-13,00/16,00-19,00;
dom. 10,30-12,00
11
CORRIEREdell’ARTE
LUNA ART COLLECTION
Spazio espositivo
Via Nazionale 73/1 – Cambiano (To)
Tel./Fax 011 9492688
Email: [email protected]
www.luna-art-collection.com
Orario: lun. - ven. 8,30-17,30;
sab. 8,30-17,30 (previa telefonata)
In permanenza serigrafie d’arte
a tiratura limitata
di Coco Cano, Francesco Casorati,
Isidoro Cottino, Theo Gallino, Franco Negro,
Ugo Nespolo, Ernesto Oldenburg,
John Picking, Marco Puerari,
Giorgio Ramella, Maurizio Rivetti,
Francesco Tabusso, Silvio Vigliaturo
RINASCENZA CONTEMPORANEA
Associazione Culturale
Via Volta 1/F – Torino
Cell. 328 6979208
Email:[email protected]
www.pleromanticismo.jimdo.com
Orario: mar. - sab. (su appuntamento)
Fino al 19/12
“Nidir/Minerva”
Mostra personale di Ariane Schuschardt
Dal 21/12 2016 al 21/1/2017
“Lenuria”
Mostra personale di Antonio Ricci
SENESI Arte
Via S. Andrea 44 – Savigliano (Cn)
Orario: mar. - sab.9,30-12,30 /15,30-19,30
Tel. 0172 712922
Email: [email protected]
www.senesiarte.it
SILVY BASSANESE Arte Contemporanea
Via Galileo Galilei 45 – Biella
Tel./Fax 015 355414
Email: [email protected]
www.silvybassanese.it
Orario: mart. - ven. 16,30-19,30;
sab. e festivi su appuntamento
STORELLO Galleria d’Arte
Via del Pino 54 – Pinerolo (To)
Tel. 0121 76235
Orario: mart. - sab. 9,00-12,15/15,30-19,00;
lun. e dom. chiuso
In permanenza opere di Avataneo, Carena,
Coco Cano, Faccincani, Fresu, Garis,
Luzzati, Massucco, Musante
TEART Associazione Artistico-culturale
Via Giotto 14 – Torino
Tel. 011 6966422
Email: [email protected]
Orario: mart. - sab.17,00-19,00
Fino al 21/12
“Anemos” Selezione
Mostra personale di Vita Nolé
TINBER Art Gallery @ Pragelato
Via Albergian 20 - Souchères Hautes
Pragelato (To)
Tel. 0122 78461
Email: [email protected]
www.tinberartgallery.it
Orario: sab. e dom. 10,00-12,30/15,30-19,00
Opere di Tino Aime, Jean-François Béné,
Andrea Berlinghieri, Gianni Bertola,
Fulvio Borgogno, Flaviana Chiarotto,
Enrico Challier, Dino Damiani,
Pierflavio Gallina, Lia Laterza,
Claudio Malacarne, Vinicio Perugia,
Elena Piacentini, Mariangela Redolfini,
Sergio Saccomandi, Luciano Spessot
M.ro Raul VIGLIONE
Studio - Galleria - Mostra Culturale
Via Servais 56 – Torino
Tel. 011 798238 - Cell. 335 5707705
Email: [email protected]
www.raulviglione.it
A.L.P.G.A.M.C.
9 Dicembre 2016
Pagina
COURRIER DES ARTS
BIASUTTI & BIASUTTI Galleria d’Arte
Via Bonafous 7/1 – Torino
Tel. 011 8173511
www.biasuttiebiasutti.com
Orario: mart. - sab.10,00-12,30/15,30-19,30
LA TESORIERA Centro Arte
C.so Francia 268 – Torino
Tel. 011 7792147
www.tesoriera.com
Orario: mart. - sab. 10,00-13,00/16,00-20,00;
lunedì e festivi chiuso (o su appuntamento)
Arte Antica
AVERSA Galleria
Dipinti dell’800 e del Primo ’900
Via Cavour 13 (int. cortile) – Torino
Tel. 011 532662
Email: [email protected]
www.aversa-galleria.it
Orario: mart. - sab. 10,00-12,15/15,30-19,00
Esposizione di dipinti dell’800 e del Primo ’900
DELLA ROCCA Casa d’Aste
Via della Rocca 33 – Torino
Tel. 011 8123070/888226 - Fax 011 836244
Email: [email protected]
www.dellarocca.net
LUIGI CARETTO Galleria
dal 1911 Dipinti Antichi
Via Maria Vittoria 10 – Torino
Tel. 011 537274
Email: [email protected]
www.galleriacaretto.com
Orario: mart. - sab. 9,45-12,30/15,45-19,30
Esposizione di dipinti di Maestri fiamminghi e olandesi
SANT’AGOSTINO Casa d’Aste
a Torino dal 1969
C.so Tassoni 56 – Torino
Tel. 011 4377770 - Fax 011 4377577
www.santagostinoaste.it
Orario: mart. - sab. 9,30-12,30/15,30-19,30
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tel. 011 3040863
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CORRIERE dell’ARTE - 9 Dicembre 2016
ARTISTI
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email : [email protected] [referente: Chiara Pittavino]
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