marija judina biografia antologia - Associazione Italiana Centri
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MARIJA JUDINA BIOGRAFIA Marija V. Judina nasce il 9 settembre 1899 a Nevel’. Grazie al suo talento, nell’estate del 1912 viene iscritta al conservatorio di San Pietroburgo, dove studierà per cinque anni con i più valenti musicisti del tempo. Il ritorno nel 1917 è imposto dalla morte della madre. In questi anni Marija studia privatamente, dà concerti e intanto insegna. Nel ‘20 la giovane pianista ritorna a San Pietroburgo, si specializza al conservatorio. Nel ’23 le viene conferito il titolo di “Professore”. Gli anni ’23 - ’29 sono un periodo di intenso lavoro sia nell’ambito dell’insegnamento che in quello dell’attività concertistica, dove l’interpretazione della Judina viene recepita all’unanimità come un fenomeno artistico straordinario. poteva restare senza conseguenze. Nel 1930 viene licenziata dal Conservatorio. Nel 1933 si trasferisce a Mosca, suona come solista dell’orchestra radiofonica; impossibilitata a partire per il fronte in qualità di infermiera - interprete come avrebbe voluto, tiene concerti benefici. Trascorre quasi tutto il 1943 al fronte, nella San Pietroburgo stretta dalla morsa dei tedeschi, suonando nelle sale cittadine. Se la morte di Stalin, nel 1953, allevia un po’ la sua situazione, viene licenziata anche dall’istituto musicale, dove aveva mantenuto l’insegnamento, a causa del suo sostegno a Pasternak. Negli anni ‘60 chiede di essere ammessa all’Accademia teologica; per difficoltà derivanti dal clima sovietico, tuttavia, le permetteranno solo di suonare Bach per gli studenti e il corpo docente, per “aiutarli a scoprire questo grande compositore, così profondamente credente e fedele alla Chiesa”. Questi concerti, decreta il rettore, saranno anche il suo “esame di maturità come musicista - teologa”. Nel 1927 fa conoscenza con padre Florenskij e la sua famiglia. Marija serberà anche con loro una fedele amicizia. La cerchia delle amicizie si allarga a scrittori, poeti, pittori, la cui compagnia influenza molto il suo modo di interpretare. Il 1929 segna il suo debutto trionfale a Mosca; tuttavia la sua schiettezza non Il 19 giugno 1969 Marija viene investita da un’auto, e l’incidente le causa alcune fratture alle dita della mano destra. È una grave menomazione per una pianista, ma lei la accetta serenamente, scorgendovi un segno di Dio che ora le chiede il sacrificio totale di sé. Muore il 19 novembre 1970. ANTOLOGIA da sia universale, so che ne esistono altre. Ma sento che solo questa è per me. Dio, lo Spirito mi si sono svelati per la prima volta attraverso l’arte, attraverso un suo ramo - la musica. Questa è la mia vocazione! Io ci credo e credo anche nella forza che mi è data nel percorrerla. Devo inoltrarmi senza fine, instancabilmente sulla strada della contemplazione, raccogliermi per l’illuminazione che un giorno mi sorprenderà. In questo è il senso della mia vita qui. Io sono l’anello di congiunzione nella catena dell’arte.” Marija Judina, 30/08/16, pag. 35, “Liberi” “Ringrazio la Provvidenza per ogni giorno in cui vedo il bosco e le stelle, e la brina, e sono circondata da anime giovani – magari un po’ ingenue ma limpide e commoventi”. Marija Judina, pag. 99, “Più della musica” “Voglio mostrare alla gente che si può vivere senza odiare, pur essendo liberi e indipendenti. Sì, voglio cercare di essere degna della mia voce interiore... Bisogna crescere fino alla propria reale statura, investire tutte le proprie energie.” Marija Judina, 1917, pag. 36, “Liberi” “Conosco solo una strada che porta a Dio, l’arte. Non voglio affermare che la mia stra- “La musica non le bastava, non riusciva a bastarle... l’impeto che lei ha avuto dentro per tutta la vita non era riconducibile agli schemi del mestiere, o agli schemi della poesia, del- ALTRI APPUNTAMENTI CENTRO CULTURALE IL VILLAGGIO Domenica 25 marzo 2012 ore 15.30 Cercasi maestro: Visita ai laboratori della farmacia Favero di Udine Per bambini della scuola primaria e famiglie. Via De Rubeis 1, Udine Venerdì 13 aprile 2012 Adolescenti oggi: una grande sfida educativa. Cattarina Silvio, educatore. Istituto Bearzi, Via Don Bosco, 2 - 33100 Udine Venerdì 15 giugno 2012 ore 21.00 “Il profumo dei limoni. Tecnologia e rapporti umani nell’era di Facebook” Presentazione del libro con Jonah Lynch, autore. PROGRAMMI PROVVISORI. POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI. la musica o della filosofia. Lei era più di tutto questo. Lei capiva che non era ancora tutto, non era ancora l’essenziale, che l’essenziale era qualcos’altro...” Bachtin, pag. 7, “La nuova Europa” n. 4/10 “I suoi non erano concerti, ma qualcosa di completamente diverso, l’avvenimento di un esperienza personale, interiore. Tra la Judina e i suoi ascoltatori si instaura un dialogo, in cui la genialità dell’artista ha il dono di saper evocare la capacità conoscitiva più preziosa che è insita in noi, lo stupore. Il genio è rivelatore dell’umano, consente alla persona di scoprire dentro di sé qualcosa che non sapeva di custodire. È questo il compimento del dialogo” Evgenija Otten, pag. 13, “La nuova Europa” n. 4/10 Come trovarci Il Villaggio: Via Stuparich 7/A Udine, Tel/Fax Segreteria: 0432/232961, mar - ven 8.30-12.30, ven 17.00 - 18.30, Tel. sede: 0432/530057 Il Villaggio on-line Per tenerti aggiornato sulle nostre attività iscriviti a [email protected], oppure contattaci a [email protected]. http://www.ilvillaggio.org/ Autorizzazione del Tribunale di Udine n° 32 del 27/07/2006 iscritto al R.O.C. al n. 14909 in data 20/03/2007 - Proprietario: Associazione Centro Culturale Il Villaggio - indirizzo redazione: Via Stuparich 7/a - Direttore Responsabile: dott. Flavio Zeni. Stampato da: Selekta srl Via della Polveriera 16, 33100 Udine. In caso di mancato recapito pregasi restituire al mittente che si impegna a versare la relativa tariffa presso CPO, Viale Europa Unita 8, 33100 Udine detentore del conto. IL VILL GGIO Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353 /2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB UDINE Trimestrale - Anno VI - Marzo 2012 - n°3 Periodico dell’Associazione Centro Culturale Il Villaggio TESTIMONE DELLA VITTORIA DELLA BELLEZZA. Marija Judina LA PIANISTA CHE COMMOSSE STALIN CI ACCOMPAGNA A SCOPRIRE LO SPLENDORE DELLA BELLEZZA ANCHE DENTRO I TEMPI PIÙ TRAGICI. “Ecco in che cosa ha torto, signor Intellettuale: - scrive Marija Judina a un suo corrispondente in Germania – non esiste dogma, credenza, pratica religiosa, spiritualità, vita autenticamente religiosa che sia una cosa scontata […]. La novità nasce ogni giorno; esattamente come Johann Sebastian Bach ogni domenica componeva una nuova cantata, anche la nostra vita interiore deve vibrare incessantemente ed essere in continuo movimento... in attesa dell’inaudito miracolo che sta per venirci a sorprendere da Dio, dal mondo, dall’uomo... Ecco come stanno le cose!” (pag. 89-90). Marija Veniaminovna Judina, nata nel 1899 e morta nel 1970, vive in una delle epoche più drammatiche della storia della Russia, e non solo della Russia. Grande pianista, emarginata dal potere per la sua indipendenza e la sua fede, vede imprigionare, uccidere, sparire molti amici e maestri; ma quello che emerge dalle sue lettere, dai suoi scritti, dalla memoria di chi l’ha conosciuta, è la figura di una donna affascinata dalla bellezza, dal miracolo che continuamente riemerge nella vita e nella storia e che l’arte ci rivela. Questa esperienza la apre alla fede, che diventa per lei radice e fondamento e le dà la libertà e la forza per vivere senza menzogna (come negli stessi anni diceva Solgenitsin), anche davanti a Stalin, la propria esperienza di vita, di fede, di educazione, di arte altissima, aperta a tutto ciò che di vero e bello c’è nel nuovo e nel vecchio, con il coraggio di parlare a favore degli amici perseguitati, con la carità di aiutare chiunque era nel bisogno. Così, davanti alla morte del figlioletto della sorella, afferma: “No, la nostra vita è nulla, se non è santificata e illuminata. Perchè altrimenti la morte è l’ultimo termine di ogni cosa. Guarda ad esempio l’attuale “disgrazia”: Jakov è morto e la “felicità” di Flora e Moisej è distrutta, ma non è forse il contrario?... Bisogna amare tutto, ma attaccarsi eternamente solo a Dio. E la luce riappare [...] Iddio, dammi le forze per compiere ciò che mi è chiesto qui. Amen. Signore, aiutali! Insegna loro ad accogliere tutti i colpi del destino come una tua grazia. Signore, a te innalzo la mia ardente preghiera” (pag. 22-23). Nel percorso verso la Pasqua, attraverso strade spesso accidentate, quando la speranza che la bellezza, la verità, il bene trionfino, che la resurrezione del Signore vinca, illumina la nostra vita ma è come incrinata dalla confusione, dalla paura, da un ultimo scetticismo, sentiamo l’esigenza di compagni e testimoni. Marija Judina è per noi oggi uno di questi compagni e testimoni nel cammino verso la Pasqua. “Sono una peccatrice, ottusa, dispersiva, ma come diceva il nostro caro Boris Pasternak, “un’eco lontana del coro / d’udire talvolta m’è dato”.[...]” (pag. 122) Un coro che, come per lei, canta la presenza anche fra noi del Signore risorto, oggi. Giorgio Lorenzon Le citazioni sono tratte da: Giovanna Parravicini “Marija Judina - più della musica” Edizioni La Casa di Matriona 2010. MARIJA JUDINA - LA PIANISTA CHE COMMOSSE STALIN Udine, 27 Marzo 2012 - Sala Madrassi Pianoforte: Giulio Giurato Voci recitanti: Laura Aguzzoni, Saverio Mazzoni Adattamento: Roberto Ravaioli Testi tratti da: G. Parravicini Marija Judina - Più della Musica Ed. La Casa di Matriona Marija Judina (1899-1970) è stata una dei più grandi pianisti russi del ‘900, sconosciuta in Occidente ed emarginata in patria - dove pure era considerata un prodigio di perfezione musicale e tecnica - a causa dell’ostracismo del regime, che aveva paura del suo cristianesimo senza riserve, del suo temperamento indomito e della sua indipendenza di vedute. Lo spettacolo, attraverso un filo conduttore narrato, letture dagli scritti della Judina e brani del suo repertorio interpretati dal vivo, ripercorre i tratti straordinariamente umani di questa grandissima artista. Non solo una rievocazione, pur suggestiva, di una figura del passato, ma l’incontro presente e vivo, attraverso la parola e la musica, con la bellezza di una vita spesa per l’amore al Vero. PER ESSERE AGGIORNATI PIÙ TEMPESTIVAMENTE SULLE ATTIVITÀ CHE IL VILLAGGIO PROPONE, IL METODO PIÙ SEMPLICE ED ECONOMICO È QUELLO DI ISCRIVERSI ALLA MAILING LIST. Potete iscrivervi mandando una e-mail a: [email protected] oppure su: www.ilvillaggio.org Evento realizzato con il contributo dell’ERDISU MARIJA JUDINA La pianista che commosse Stalin Martedì 27 Marzo ore 21.00 Sala Madrassi Via Gemona 60, Udine Ingresso Libero Pianoforte: Giulio Giurato Voci recitanti: Laura Aguzzoni, Saverio Mazzoni Adattamento: Roberto Ravaioli Testi tratti da G. Parravicini Marija Judina - Piu’ della Musica, ed. La Casa di Matriona • Chagall - Resistenza - 1937 centro di aggregazione giovanile il pellicano Centro Culturale E. Piccinini associazione culturale universitaria AntonioRosmini