SAVONA la riviera CHE NON TI ASPETTI

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SAVONA la riviera CHE NON TI ASPETTI
dm in libertà
savona
la riviera
che non ti
aspetti
Lasciati guidare dal profumo di fiori e agrumi:
scoprirai giardini all’inglese e borghi
medievali, pareti di calcare e grotte preistoriche.
E persino una seconda cappella Sistina
di maNUELA SORESSI scrivile a [email protected]
La vista su Alassio dai
Giardini di Villa della Pergola,
una delle attrazioni più
romantiche e spettacolari
della zona.
Città di mare e di collina, Savona va scoperta
partendo dalla fortezza del Priamar, un balcone di
pietra che difende il centro storico, fatto di carruggi
stretti e grandi palazzi dai portali di ardesia, per
aprirsi poi su una splendida vista sul golfo Ligure.
Oltrepassata la torre civica del Brandale con la
sua grande campana, uno dei simboli della città,
arrivi alla Cattedrale e scopri... la cappella Sistina:
sì, la commissionò proprio papa Sisto IV, quello
che ne volle una anche Roma e la fece dipingere da
Michelangelo! Questa è meno famosa, ma pur
sempre suggestiva. Pochi passi e sei al Museo della
Ceramica (piazza Chabrol 1, museodellaceramica.
savona.it): ospitato nel Palazzo del Monte di Pietà e
rinnovato da poco, con i suoi mille pezzi è uno dei
più importanti d’Europa. E anche uno dei più
piacevoli, grazie alle narrazioni audiovisive e alle
postazioni multimediali lungo il percorso. Per lo
“struscio” passeggia tra corso Italia e via Paleocapa, dove al
n.11 c’è Nicchia, il posto giusto per comprare l’esclusivo
profumo al fiore di chinotto. Ai tavolini della storica
Pasticceria Besio (piazza Mameli 21r) assaggia i deliziosi
amaretti, poi concludi la passeggiata alla vecchia darsena,
con un aperitivo en plein air o una cena a bordo mare.
Ricorda di ordinare panissa di ceci e farinata bianca,
le specialità locali. Se cerchi prodotti artigianali esplora
l’entroterra. Percorri una quindicina di chilometri tra
uliveti, boschi e ville Liberty, e arrivi ad Altare: fin dal ’400
i suoi maestri vetrai erano richiesti in tutta Europa
e hanno lasciato capolavori da scoprire nel museo locale
(museodelvetro.org) e nelle tante botteghe dove ancora si
soffia il vetro, come quella di Sandro Bormioli (via Roma
39/a). Tornando verso la costa, merita una deviazione
Albissola Superiore, famosa da più di 500 anni per le sue
maioliche: per acquisti doc (e dimostrazioni) puoi andare
nella storica bottega dei fratelli Gaggero (via Spotorno 9).
Sopra. La Fortezza del Priamar, costruita
nel 1542. Nei secoli è stato anche
un carcere, dove Giuseppe Mazzini scontò
una pena. A destra. Una sala
del Museo della Ceramica.
La gita per le romantiche
In primavera l’aria si riempie del profumo delle zagare
del chinotto: originario della Cina, è ormai “oriundo”
di Savona, dove cresce da oltre 500 anni. Quest’agrume,
orgogliosamente vintage, ha una storia e una versatilità
particolari che scopri nel parco di San Pietro in
Carpignano a Quiliano, alle porte di Savona. Troverai
anche laboratori del gusto per imparare tutto sul
chinotto e assaggiare delizie come i canditi e le confetture
(su prenotazione, tel. 0198335278). Se i fiori del
chinotto annunciano la primavera, quelli dell’elleboro
sono il più effimero e delicato saluto all’inverno che
finisce. C’è tempo solo fino al 22 marzo per riempirsi gli
occhi con il bianco, il rosa, il viola e il nero del Giardino
degli Ellebori di Pietra Ligure (ilgiardinodegliellebori.it),
un cottage garden con 350 varietà (alcune rare,
come quelle gialle), di cui una settantina si possono anche
acquistare. Lo shopping botanico continua a Ceriale:
l’Oasi del Geranio ha una delle maggiori collezioni europee
di questi fiori, con oltre 900 varietà, molte sorprendenti
come quelle al profumo di limone o a forma di stella
(loasidelgeranio.it). Mezz’ora di auto e sei ad Alassio dove,
dal 14 marzo, puoi visitare gli scenografici Giardini di Villa
della Pergola (giardinidivilladellapergola.com), con le
terrazze verdi sul mare, fra ulivi e aranci, palme e cipressi
che si alternano a piante rare ed esotiche, dai cactus ai fiori
di loto, fino agli agapanti. È un posto magico, da assaporare
in primavera come facevano gli inglesi a fine ’800.
L’escursione per le curiose
Tra Savona e Finale Ligure si apre uno dei tratti più belli
di costa della Liguria, con rocce bianche che si specchiano
nel mare e deliziosi borghi marinari. Fai una sosta a Noli,
un gioiello con la bella chiesa romanica di San Paragorio.
È curioso anche il Castello, dove puoi sperimentare
l’ebbrezza di farti guidare da avatar tridimensionali:
scarichi l’apposita app da liguriaheritage.it, punti lo
smartphone o il tablet negli spot indicati all’interno del
castello e vedi comparire Federico Barbarossa e altri
personaggi storici che descrivono le opere e raccontano
Sotto. Il chinotto,
l’agrume simbolo di Savona
e della sua riviera.
A destra. Villa della Pergola
in piena fioritura.
la storia di Noli. Ancora qualche minuto di auto
lungo il litorale e arrivi a Varigotti (varigotti.it), la
perla del Ponente, un antico borgo di pescatori
famoso per le case rosse, gialle, arancioni che si
affacciano sulla spiaggia. Se ami la natura selvaggia,
da qui prosegui verso il sorprendente Altopiano
delle Manie (turismo.provincia.savona.it), con i
suoi sentieri bordati di siepi di rosmarino
e lavanda da percorrere a piedi, in mountain bike o
a cavallo. Qui ci sono pareti di roccia a
strapiombo su valli profonde, come quella di rocca
di Corno, perfette per le arrampicate. Se
continui, arrivi a Finalborgo, uno dei più bei borghi
medievali d’Italia. Ultima tappa: se viaggi con i
bambini fermati alle Grotte di Toirano per cercare
le orme di orsi e cavernicoli, camminare nelle
viscere della Terra tra stalattitie stalagmiti e
scoprire i misteri e le storie raccontati dalle guide
durante il percorso (toiranogrotte.it).
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