CINA: Missione Italiana della Filiera Automotive

Transcript

CINA: Missione Italiana della Filiera Automotive
CINA: Missione Italiana della Filiera Automotive
Confindustria e ICE organizzano, dal 22 al 25 Novembre 2010, la Missione
della filiera italiana dell’Automotive in Cina, promossa dal Ministero dello
Sviluppo Economico in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, in
collaborazione con l’ANFIA, Associazione Nazionale della Filiera dell’Industria
Automobilistica, e con l’Unione Industriale di Torino.
Questa iniziativa si inserisce concretamente tra le attività di follow-up, post
Missione di Sistema Paese in Cina dello scorso Giugno (con tappe a Chongqing,
Shanghai e Pechino, 220 imprese partecipanti e 2.500 incontri bilaterali di
business), volte ad approfondire il mercato focalizzando su quei settori che
presentano più opportunità di sbocco per le nostre PMI, tra cui l’automotive è
senz’altro il principale.
Nei primi 7 mesi del 2010 i volumi complessivi delle immatricolazioni in Cina
sono cresciuti del 43% a 10,26 milioni di veicoli, tra cui le autovetture hanno
avuto la stessa percentuale di incremento (7,67 milioni). Le previsioni per il
2010 indicano che il settore potrebbe superare quota 15 milioni di veicoli
venduti.
Le società produttrici di auto continuano ad aprire impianti di produzione in
Cina, il che implica che queste ricercheranno fornitori di componenti auto in
maniera sempre più sistematica.
Il governo cinese si è prefissato l’obiettivo di rendere il mercato
automobilistico più sostenibile e più pulito, stabilendo che entro il 2020 le
strade della Cina dovranno essere popolate di auto elettriche o ibride.
Sedici delle principali aziende a controllo statale del Paese hanno annunciato
un'alleanza che prevede investimenti entro il 2012 per 100 miliardi di yuan
o 14,7 miliardi di dollari per lo sviluppo di auto elettriche.
L’associazione cinese dei costruttori di automobili (CAAM) sta incitando
l'industria automobilistica cinese a gestire correttamente il rapporto tra il
miglioramento della qualità del prodotto e il mantenimento di una
crescita veloce.
L’obiettivo principale di questa missione imprenditoriale sarà quello di
consentire alle aziende italiane di stabilire partnership di collaborazione,
produzione e fornitura con le aziende cinesi, nonché di valutare insediamenti e
investimenti in Cina, per cogliere tempestivamente l’opportunità offerta dal
boom del settore automobilistico nel Paese.
L’auspicio è che ciò possa realmente rappresentare un volano di sviluppo per
le imprese italiane del settore automotive, un comparto strategico nel
panorama industriale nazionale.
Le tappe dell’iniziativa prevedono: Canton, dove c’è l’importante gruppo
automobilistico cinese Guangzhou Automobile Industry Group (GAIG), che nel
2009 ha firmato un accordo di joint venture industriale con la Fiat, nonché le
grosse case automobilistiche Honda, Nissan e Toyota; e Shanghai, sede del
primo produttore cinese di auto, Shanghai Automotive Industry Corporation
(SAIC), e dove sono presenti quasi tutti i leader mondiali del settore.
Il programma, molto simile nelle due tappe, prevede: seminari operativi;
incontri bilaterali di business fra le imprese, con i responsabili acquisti e i
tecnici delle case automobilistiche cinesi; visite a stabilimenti produttivi, centri
di ricerca e distretti industriali; firme di accordi; ed incontri con il management
delle aziende visitate. I partner cinesi dell’organizzazione della missione
sono: CCPIT-China Council for the Promotion of International Trade, le
Municipalità e le Associazioni di settore (CAAM-China Association of Automobile
Manufacturers e GAIA-Guangdong Automotive Industry Association).
La delegazione è formata da 66 partecipanti, 33 aziende (di cui 18
provenienti dal Piemonte e 8 dalla Lombardia) e 2 associazioni industriali. Le
aziende partecipanti sono esclusivamente del comparto automotive in
rappresentanza dei settori componentistica - sia per il primo impianto, sia per i
ricambi - e design.
12 aziende, presenti in delegazione, sono già presenti in Cina con uno
stabilimento produttivo, un ufficio o semplicemente un agente cinese che li
rappresenta. Almeno 2 aziende stanno valutando o finalizzando l’apertura di
uno stabilimento in Cina, che sia in grado di servire i costruttori di auto locali e
che gli permetta di conquistare posizioni di leadership sul mercato cinese.
Tra le aziende italiane partecipanti sono anche presenti leader nel settore a
livello internazionale, tra cui: Brembo, FAAM, Magneti Marelli, Pininfarina,
Prima Industrie e Gruppo Sila.
La delegazione è inoltre composta da aziende che coniugano innovazione e
tecnologia, rispetto dell’ambiente e massima attenzione alla qualità dei
prodotti nell’intero processo produttivo.