Ha falciato un carabiniere, arrestato

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Ha falciato un carabiniere, arrestato
Articoli stampa
22 agosto 2013
da IL GAZZETTINO
Ha falciato un carabiniere, arrestato
Ai domiciliari Luca Bodo che nell’agordino ha investito in moto un maresciallo
Per il Procuratore di Belluno: «Ha tentato di aggirare il posto di blocco e aveva la targa coperta»
A nemmeno una settimana dal fatto è stato arrestato, e costretto ai domiciliari, su ordine del Gip
del tribunale di Belluno, Luca Bodo, 37 anni, il motociclista che ha investito Sandro Troian,
maresciallo dei carabinieri, che gli imponeva l'alt, ad un posto di controllo nel rientro di Ferragosto
lungo la strada regionale 203 Agordina. Il provvedimento restrittivo gli è stato notificato dai
carabinieri di Feltre e Padova nella tarda serata di martedì. Così il procuratore Francesco Saverio
Pavone: «Il motociclista, secondo la ricostruzione dei fatti, ha voluto investire il maresciallo Troian.
Non l'ha voluto investire direttamente ma ha accettato il rischio di investirlo nel momento in cui,
con una condotta alquanto scriteriata, ha cercato di evitare il posto di blocco».
Domiciliari perchè il carcere sarebbe stato troppo punitivo, «ma è la misura adeguata per un
comportamento del genere». Così assicura il Procuratore che aggiunge: «Teniamo presente che per
le sole lesioni personali gravi il maresciallo è stato due giorni in rianimazione. E con 90 giorni, al
momento, di prognosi per le fratture multiple, questo comporta una pena da tre a sette anni di
reclusione». A peggiorare la posizione, già grave del centauro, c'è la striscia di camera d'aria alta
almeno otto centimetri con la quale celava la targa della potente Yamaha. Una volta caduto, e
rimasto illeso, l'ha tolta e, cercando di passare inosservato, l'ha lanciata fra i cespugli, ma è stato
visto e bloccato dal carabiniere in pattuglia con Troian. Per il Procuratore, «questa è la
dimostrazione che si vuole violare le regole con la piena consapevolezza non solo di violarle ma
anche di garantirsi l'impunità». La moto, ora sotto sequestro, è già stata beccata da un autovelox
nell'estate del 2010 a Gaeta e Latina, sempre con la targa coperta. Ma il Bodo ha detto di aver già
denunciato l'accaduto asserendo che quella era una targa falsa, clonata. Sono in corso
accertamenti specifici.
Secondo quanto avrebbe detto ai militari Bodo si sarebbe difeso dicendo che sarebbe stata la
visiera scura del casco, che indossava, ad impedirgli di vedere il carabiniere che gli intimava di
fermarsi con tanto di paletta esposta.
«Ha rallentato appena visto la paletta dare l'alt - spiega ancora Francesco Saverio Pavone - poi
ha riaccelerato, questa la motivazione per la richiesta d'arresto. Accelerazione che ha causato
lesioni dolose gravi ed è pacifica la resistenza a pubblico ufficiale». Bodo è risultato negativo
all'alcoltest ma non è stato sottoposto ad esame tossicologico, omissione che il Procuratore ha
stigmatizzato, l'esame andava fatto quella sera.
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22 agosto 2013
Nonno Antonio ha festeggiato i cento anni
(L. Lev.) Tanti auguri nonno Antonio. Ha spento ieri 100 candeline Antonio Luigi Novelli di
Saletto. A festeggiarlo c'era tutta la famiglia, le figlie, il genero, i dodici nipoti e dieci pronipoti,
oltre a parenti ed amici. Il vicesindaco Moreno Boschello, a nome del Comune ha omaggiato
nonno Antonio con una pergamena ed una stampa che riproduce l'affresco della Madonna della
Certosa. «Grazie per la tua forza, la saggezza, la prontezza di spirito e la voglia di vivere - ha
detto la nipote Manuela.
da IL MATTINO DI PADOVA
In arresto il motociclista pirata
Ai domiciliari il centauro di Vigodarzere che ha investito un carabiniere a un posto di blocco
di Marco Ceci. Sono scattati ieri, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, gli arresti
domiciliari per Luca Bodo, il trentasenne di Vigodarzere che, la sera di Ferragosto, aveva
investito il maresciallo Sandro Trojan nel tentativo di eludere un posto di controllo dei
carabinieri in località La Stanga, a Sedico. Il provvedimento restrittivo, richiesto dal
procuratore di Belluno, Francesco Saverio Pavone, è stato eseguito dai carabinieri di Sedico e
di Feltre. Misura cautelare scattata, per lesioni personali gravi e resistenza a pubblico ufficiale,
perchè «Luca Bodo», ha precisato il procuratore Pavone, «ha accettato il rischio di investire il
maresciallo Sandro Trojan (le cui condizioni sono date, fortunatamente, in miglioramento,
ndr) nel momento in cui, con una condotta alquanto scriteriata, ha cercato di evitare il posto
di controllo. Una misura che ritengo adeguata, dobbiamo infatti tener presente che in
presenza di lesioni personali gravi, e il maresciallo Trojan è stato per due giorni in
rianimazione uscendovi con una prognosi di novanta giorni, la pena prevista va da tre a sette
anni di reclusione». Provvedimento scattato quindi in presenza di una chiara volontà di
trasgredire la legge da parte di Luca Bodo che, al momento dell’incidente, era stato trovato
con la targa della sua moto parzialmente coperta da un elastico. «È stata la dimostrazione che
voleva violare le regole, non solo con la piena consapevolezza di violarle, ma anche di
garantirsi l’impunità. Del resto, subito dopo essere caduto, si era rialzato e aveva provveduto
a togliere l’elastico, un pezzo di camera d’aria, dalla targa, gettandolo oltre la soglia della
strada». Subito dopo l’investimento, il centauro padovano era stato sottoposto ad
accertamento tramite alcoltest, risultato negativo, da parte della Polstrada. Resta intanto
sottoposta a sequestro la potente Yamaha R1 del trentasettenne di
Vigodazere.«Inizialmente», rivela il procuratore di Belluno, «avevo chiesto di effettuare alcuni
rilevamenti sulla motocicletta del Bodo, prima ancora che scattasse la misura cautelare nei
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22 agosto 2013
suoi confronti, ma il giovane ha sostenuto che il mezzo lo aveva in custodia un amico, senza
precisare chi questo fosse e dove si trovasse la moto: di qui la decisione di procedere con il
sequestro». Una motocicletta già nota alle forze dell’ordine, in quanto nell’estate 2010 la
targa, anche quella volta parzialmente coperta, risultava sanzionata da due autovelox: uno a
Latina, l’altro a Gaeta. «In quell’occasione Bodo», ha concluso il procuratore Pavone,
«sostenne che qualcuno gli aveva clonato la targa e aveva sporto denuncia. Ora stiamo
procedendo con accertamenti per appurare la veridicità di questa dichiarazione che, se fosse
falsa, sarebbe evidentemente foriera di ulteriori guai per il giovane». Il maresciallo Sandro
Trojan è stato operato per cinque ore venerdì scorso e ora resta sotto costante monitoraggio
da parte dei medici dell’ospedale San Martino di Belluno.
Ponte della Libertà, ciclista centrato da una vettura che voleva parcheggiare
Stava tornando a casa tranquillo, in sella alla sua bicicletta, quando è stato centrato in pieno
da un’auto che voleva parcheggiare nel posteggio del bar da Tiso, al ponte della Libertà che
porta a Limena. Paolino Coppo, 72 anni, è caduto a terra e si è procurato una contusione.
Lamentava un forte dolore ad una gamba, per essere stato sbalzato dalla bici. È rimasto
sempre vigile e non ha battuto il capo (anche perché indossava il casco) ed è stato trasportato
in ambulanza fino all’area verde del Pronto soccorso. È accaduto all’una di pomeriggio di ieri,
in via Annibale da Bassano, subito dopo il ponte, appena entrati nel territorio di Vigodarzere.
Paolino Coppo era impegnato a pedalare verso la sua abitazione di Terraglione, dove vive con
la moglie, quando la Ford Fiesta condotta dalla gestrice del bar annesso alla trattoria Tiso, l’ha
urtato durante la manovra di svolta per entrare nel parcheggio: Coppo è finito a terra. (cri.s.)
Antonio Luigi Novelli ha compiuto cento anni
VIGODARZERE Festa grande ieri in casa di Antonio Luigi Novelli, che ha compiuto cent’anni.
Nella sua casa di Saletto, frazione di Vigodarzere in cui è nato, si sono radunati parenti e amici,
per festeggiare lo splendido traguardo. C’erano le sue tre figlie Luciana, Silvana e Mariella, il
genero, i dodici nipoti e i dieci pronipoti. In rappresentanza del Comune, il vicesindaco
Moreno Boschello è passato a salutarlo per un brindisi e per donargli la riproduzione della
Madonna incinta. (cri.s.)
da IL CORRIERE DEL VENETO
Travolse carabiniere, motociclista arrestato
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22 agosto 2013
BELLUNO — Si aggrava la situazione per Luca Bodo, il 37enne motociclista di Vigodarzere che la
sera di Ferragosto, in località La Stanga lungo l'Agordina, ha investito il comandante della
stazione dei carabinieri di Sedico, Sandro Trojan, 39 anni, impegnato in quel momento in un
posto di controllo. Il procuratore di Belluno, Francesco Saverio Pavone, ha disposto nei confronti
del motociclista un'ordinanza di custodia cautelare, subito applicata dagli stessi carabinieri di
Sedico e Feltre dopo che già nei momenti successivi all'investimento l'uomo era stato dapprima
identificato e poi denunciato in stato di libertà. Il fatto risale alla sera di Ferragosto, quando
attorno alle 20 il maresciallo Trojan e un collega erano impegnati in un normale posto di
controllo lungo il pericoloso tratto di innesto alla vera e propria Agordina. Alla vista della moto
che arrivava lungo il rettilineo il maresciallo ha allungato la paletta e intimato l'alt. Il conducente,
però, secondo una prima ricostruzione, dopo aver rallentato avrebbe riaperto il gas per sfuggire
al posto di controllo.