Firenze, Sala Richelieu - Villa Finaly

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Firenze, Sala Richelieu - Villa Finaly
COMUNICATO STAMPA
DA FIRENZE PARTE IL PROGETTO “SCIASCIA E LA FRANCIA”
Firenze, Sala Richelieu - Villa Finaly -via Bolognese 134 R - 25 gennaio 2016, ore 17,30
Lunedì 25 gennaio 2016, con inizio alle ore 17,30, a Firenze, presso la Sala Richelieu di Villa Finaly- Chancellerie des Universités de
Paris (via Bolognese 134 r), si terrà la conferenza di presentazione del progetto di ricerca internazionale “Leonardo Sciascia e la
Francia”, in occasione della quale sarà presentato il quinto volume di Todomodo, la prima rivista di studi sciasciani, diretta da Francesco
Izzo e Carlo Fiaschi, pubblicata dalla storica casa editrice fiorentina Leo S. Olschki. L’iniziativa è promossa dagli Amici di Leonardo
Sciascia, associazione non profit che dal 1993 mantiene viva la memoria e le idee dello scrittore siciliano attraverso molteplici iniziative,
come i convegni itineranti Leonardo Sciascia Colloquia, l’ultimo dei quali svoltosi poche settimane fa a Palermo nel quarantennale della
prima edizione de “La scomparsa di Majorana”), o i volumi della collana Sciascia Scrittore Europeo, (è appena uscito quello sui rapporti
inediti tra “Sciascia e la Jugoslavia”), o una vivacissima presenza in rete e sui social networks (Leonardo Sciascia Web,
www.amicisciascia.it). L’ospitalità della manifestazione sciasciana a Villa Finaly -che a Firenze, e in Italia, rappresenta ufficialmente
tredici istituzioni universitarie, tra le quali la Sorbonne, eredi dell'antica Université de Paris- non è casuale per illustrare un progetto
triennale che nasce per scandagliare il profondo legame di Leonardo Sciascia con la letteratura, la politica e la cultura del paese europeo
da lui più amato e prevede la pubblicazione collegata di volumi da Olschki. Basta sfogliare le quasi quattrocento pagine di Todomodo e
vedere la densità di contributi di respiro francese: l’editoriale del decano degli italianisti di Francia, Mario Fusco, i richiami a Gustave
Flaubert, l’influenza di Michel Foucault, le riflessioni sulla centralità - nella formazione e nel pensiero di Sciascia- di Michel de
Montaigne, e dei philosophes del “secolo educatore” come Voltaire e Diderot. La Francia insomma come vera “patria dell'anima”, fonte
di ispirazione artistica e riferimento intellettuale determinante per uno scrittore dimostratosi, al contempo, “un moraliste nel senso
secentesco della parola, un philosophe nel senso settecentesco del termine e, riprendendo un’etichetta ancora in uso, uno dei grandi
intellectuels del nostro Novecento”. Parole queste ultime tratte da un altro contributo nel medesimo fascicolo di Todomodo, dedicato a
Paul Valéry, di cui è autrice la comparatista milanese Maria Teresa Giaveri che sarà a Villa Finaly in qualità di relatrice e chef d’équipe
del progetto. La manifestazione del 25 gennaio (ingresso libero, ma gradita la registrazione E-mail a [email protected] ) sarà introdotta
dal benvenuto della direttrice della Villa Finaly, Brigitte Cédolin, e dai saluti di Giovanni Capecchi (Università per Stranieri di
Perugia, che del progetto figura tra i sostenitori) e Georgia Corbo (Editore Olschki). Dopo l’intervento di Giaveri, sarà la volta di
Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari,Venezia) che dell’opera di Leonardo Sciascia è specialista tra le maggiori. Edo Janich,
artista friulano amico dello scrittore dai tempi della collaborazione con Elvira Sellerio a Palermo, chiuderà la serata illustrando, in veste
di autore, la suggestiva acquaforte che correda l’edizione di testa, per bibliofili e amateur d’estampes, di Todomodo. Il programma
annovera un momento importante, a riprova dell'impegno profuso dall'Associazione nel rapporto con le istituzioni, pur nella
salvaguardia della propria autonomia: dopo il riconoscimento di Benefattore della Città di Milano, di cui gli Amici di Sciascia sono stati
insigniti prima del 2010 da Letizia Moratti e ancora nel 2014 da Giuliano Pisapia, e la stipula del protocollo d'intesa approvato agli inizi
di quest’anno con il Comune di Palermo, l'Associazione sigla a Villa Finaly un atto analogo con il Comune di Firenze, approvato
dalla Giunta lo scorso 30 luglio, volto a instaurare diverse forme di collaborazione per la più proficua riuscita delle numerose iniziative
pubbliche di cui il sodalizio è promotore: dall'uso di sedi istituzionali per seminari e convegni alla partnership con biblioteche, scuole e
centri di studio (valga tra tutti il rapporto consolidato con il Gabinetto Vieusseux), dal patrocinio morale alle iniziative intraprese
ovunque, non solo in Italia, al sostegno nelle campagne di promozione e di comunicazione. Tutto questo a riprova dell'importanza che
per Leonardo Sciascia rivestì la cultura toscana, lui siciliano di Racalmuto che Geno Pampaloni definì fiorentino inconsapevole in
occasione del Premio Amici del Latini che l’autore de l’affaire Moro ritirò proprio a Firenze nel maggio 1988. Ad apporre la firma
pubblica sul Protocollo saranno il vice-sindaco di Firenze Cristina Giachi e il presidente dell'Associazione Amici di Leonardo Sciascia,
l’imprenditore e bibliofilo marchigiano Luigi Carassai.
PER REGISTRARSI ALL’EVENTO E INFORMAZIONI:
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www.amicisciascia.it