Gli estremi fragili della vita! O -altra faccia della stessa medaglia

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Gli estremi fragili della vita! O -altra faccia della stessa medaglia
 Gli estremi fragili della vita!
O -altra faccia della stessa medaglia- le perle preziose della vita
Questo è quanto ci propone il racconto odierno della Presentazione al Tempio di Gesù.
Un racconto che ha come protagonisti un bambino e due vecchi (Simeone ed Anna).
Due estremi.
L’inizio e la fine della vita.
I punti di passaggio, normalmente segnati e carichi di speranza e di paure: la vita che è appena cominciata
e la vita che sta per finire.
Estremi di fronte ai quali oggi talvolta sperimentiamo opposti e altalenanti sentimenti e tendenze:
- da una parte la tendenza a rifiutare la vita che comincia ( di bambini ne nascono sempre di meno); e
- dall’altra la tendenza a temere la vita che finisce (  la vecchiaia è un grave problema personale e
sociale).
E nel frattempo però cosa facciamo?!
Viviamo “giustamente” la nostra vita di tutti i giorni.
Ma mi chiedo e vi invito a chiedervi: ora come si può vivere bene la vita normale di tutti i giorni se non
riusciamo ad accettare con apertura di cuore i punti deboli della vita?!
Non si può vivere il quotidiano se non si accetta lo straordinario.
Il Bambino presentato al tempio significa che tutta la sua umanità è messa davanti a Dio. E, nella sua
umanità, la nostra, con i suoi fragilissimi inizi e la sua fragilissima fine.
E, tra gli inizi e la fine, sta la vita “banale”, quotidiana, ordinaria … quella a cui ritorna Gesù con i suoi
genitori dopo al Presentazione al tempio.
Tra Betlemme e il Calvario sta Nazaret. Tutto è davanti a Dio, tutto è offerto a lui.
Tutto viene “composto”, tutto viene a trovare e ad avere il suo posto, la sua giusta valorizzazione.
 “Estremi fragili della vita”
Questa è la vicenda della nostra vita di tutti i giorni.
Direi in modo più semplice: l’impegno e l’attività che ci attende ogni giorno.
Comporre e tenere insieme gli estremi che la nostra quotidianità ci consegna.
Mettere insieme cioè quelle polarità che rendono da una parte ricca e piena la nostra esistenza e dall’altra
la rendono anche non facile, per certi versi contraddittoria e incongruente.
Quali sono queste polarità?
- Il desiderio e il compimento;
- la novità e l’ordinarietà
- la freschezza e l’esperienza
- Il germoglio e il tronco.
- l’attesa e l’arrivo.
- la semplicità e la sapienza.
E’ una bella sfida.
Non è per nulla facile.
Anzi è un compito e un impegno “fragile” ma allo stesso tempo “coinvolgente”.
Fare questo, riuscire a fare questo è cogliere e custodire il “segreto” della vita.
Quel segreto che sta dentro e dietro il volto e la storia di un bambino come dietro e dentro la storia di un
anziano.
Quel segreto che sta dentro e dietro il nostro volto e la nostra storia.
Come non commuoversi di fronte ad una vita che nasce e come non intenerirsi di fronte alla limpidezza
degli occhi di una persona anziana che ti guarda e ti scruta …. e ti parla senza aprire bocca?!
Come non esplodere in gioia quando nasce un bambino e come non piangere quando una vita si spegne?!
Come non essere contenti per la vitalità che sperimentiamo dentro di noi e come non rimanere turbati e
rammaricati rispetto alle contraddizioni e alla nostra scarsa resistenza che sperimentiamo nell’approccio
alla quotidianità?!
Come non stupirci e commuoverci davanti alla vita senza temere di morire?
Perle preziose entrambe (le polarità)
Perle preziose che ci dicono come la vita di cui facciamo parte è più grande di noi.
Perle preziose che stanno lì e che ci chiedono di essere valorizzate nel nostro cuore, nella nostra mente e
nel nostro agire.
Perle preziose quasi eteree, impercettibili, impalpabili tanto da sfuggirci velocemente dalle mani.
Perle preziose da raccogliere in modo attento, altrimenti rischiano di “frangersi” e di cadere e perdersi per
terra in mille frammenti.
Anche per questo sono “fragili”.
Essendo “estremi fragili” rischiano di essere marginate e di diventare marginali: stanno agli “estremi”,
stanno sul confine, sul limite … come la nascita e la morte.
 Affronta e affrontiamo questa sfida!
Qui sta la bellezza e la diretta della vita.
Componiamo, teniamo insieme, valorizziamo questi frammenti … che talvolta ci appaiono come estremi
fragili e contradittori della vita.
Teniamoli tra le nostre braccia: teniamoli stretti e abbracciamoli!
Ricordandoci che gli “estremi fragili della vita” sono “le perle preziose” della e per la nostra vita
Buon abbraccio e buon collage … almeno in e per questa settimana!