NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ADDETTI ALLA

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NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ADDETTI ALLA
PIANO DI EMERGENZA
A cura del R.S.P.P. prof.ssa Barone Rita Iolanda
NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ADDETTI
ALLA GESTIONE EMERGENZA ANTINCENDIO
Il piano di Emergenza dell’Istituto Siani redatto dal R.S.P.P. prof.ssa Barone Rita
Iolanda, ha previsto l’individuazione degli addetti alla Squadra di Emergenza, così
come previsto dall’art. 18 comma 1 lettere b del D.Lgs. 81/08 che sancisce l'obbligo da
parte del Datore di lavoro e del Dirigente di “designare preventivamente i lavoratori
incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di
evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di
primo soccorso e, comunque di gestione dell’emergenza” che assumono un ruolo attivo
nella prevenzione e nella gestione di eventuali emergenze, e che ricevono uno specifico
addestramento per l’attuazione di tale compito.
DEVE ESSERE COSTANTEMENTE PRESENTE NELL'AREA DI COMPETENZA ED INTERVENIRE
MATERIALMENTE PER AFFRONTARE LA SITUAZIONE DI EMERGENZA.
ADDETTI ALL’ANTINCENDIO
GAROFALO ANTONIO
MINUTOLO GIOVANNI
TRABUCCO RAFFAELE
Reperibilità
C. S.
A. T.
A. A.
Plesso A / Plesso B / Guardiola
Plesso A - Piano Secondo Laboratorio Tratt. Testi
Plesso A – Piano Terra Ufficio Amministrativo Direzione
INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI
1. Valutare se l’incendio può effettivamente essere spento, in breve tempo, con i mezzi di estinzione (estintori, naspi,
idranti) disponibili.
Non tentare l’operazione di spegnimento se non si è sicuri.
2. In caso affermativo, mentre almeno un operatore della squadra
interviene con l'estintore più vicino
contemporaneamente l'altro operatore (meglio se interviene l’addetto alle mansioni specifiche)
- toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore segnalato
- interrompe, se presente, il flusso del gas intervenendo sulle valvole di intercettazione
procura almeno un altro estintore predisponendolo per l'utilizzo, mettendolo a distanza di sicurezza dal fuoco
ma facilmente accessibile dal primo operatore
allontana le persone con precedenza a coloro che occupano gli ambienti più vicini al punto dell’incendio,
compartimenta la zona dell'incendio,
allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardarne
la propagazione.
3.
Utilizzare gli estintori come da addestramento:
- indossare i DPI dedicati (visiera, guanti protettivi, ecc,)
- togliere la spina di sicurezza
- tenere verticale l' estintore
- premere a fondo la leva di comando
- una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile a verificare la funzionalità
dell’estintore avanzando in profondità per aggredire il fuoco da vicino;
- se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al fuoco
un angolo massimo di 90°;
- operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace;
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-
dirigere il getto alla base delle fiamme (non perpendicolarmente ad esse) e non attraversare con il getto le
fiamme;
agire progressivamente prima sulle fiamme vicine poi verso il centro;
non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti (l’intervento con un estintore dura mediamente una decina di
secondi per cariche ordinarie da 6kg)
4. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato e gli occhi con gli occhiali.
5. Se non si riesce a controllare l’evento in breve tempo, attivare le procedure di chiamata ai Vigili del Fuoco
e di evacuazione dell’Istituto.
GARANTIRSI ALLE SPALLE UNA VIA DI FUGA
N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensione si deve arieggiare il locale, parchè è più importante tenere bassa
la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l'accensione di altro materiale
presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi.
INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI
1. Avvisare i Vigili del Fuoco al numero
115
Non è consentito, su iniziativa personale, richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e/o altro organismo
esterno
2. Nel caso l’addetto all’antincendio non sia in grado di poter affrontare il pericolo deve darne immediata
informazione al Coordinatore dell'Emergenza, che valutata l’entità del pericolo deciderà di emanare l’ordine di
evacuazione dell’edificio (attenersi alle disposizioni di quest’ultimo come tutti gli altri)
COORDINATORE DELL’EMERGENZA
Formalmente individuato nella figura del Dirigente e ha il
massimo grado di responsabilità decisionale durante
l'emergenza.
 Il Coordinatore dell’Emergenza è l’incaricato al quale
devono far capo tutte le informazioni riguardanti
l’emergenza.
Deve essere sostituito, in caso di assenza e/o impedimento,
da persone già designate come tali e già previste nel piano.
prof.ssa MANCINI ROSARIA
in sostituzione
prof.ssa CUTULI MARIA GABRIELLA
Prof. SELLITTO GUGLIELMO
3. L’addetto alle mansioni specifiche provvede ad interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più
a monte possibile.
4. L’addetto all’antincendio compartimenta le zone circostanti.
5. L’addetto all’antincendio utilizza naspi per provare a spegnere l'incendio e per mantenere a più basse
temperature le zone circostanti.
6. La Squadra di Emergenza allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da
circoscrivere l'incendio e ritardare la propagazione.
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RACCOMANDAZIONI FINALI
Quando l'incendio è domato :
- accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;
- arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori;
- far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a strutture portanti
IMPORTANTE:
- Attenzione alle superfici vetrate a causa del calore possono esplodere
- In caso di impiego di estintori ad Co2 in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali dopo la scarica.
- Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, usare grandi quantità d 'acqua oppure
avvolgere la persona in una coperta o indumenti.
CHECK LIST del Documento di Valutazione dei Rischi
ELENCO PRESIDI ANTINCENDIO
PLESSO A – PIANO TERRA
NUMERO
UBICAZIONE
MEZZI DI ESTINZIONE
TIPO
CONTROLLO
MEZZI DI ESTINZIONE
TIPO
VARIE
1
2
3
4
5
6
7
8
PLESSO A – PIANO PRIMO
NUMERO
UBICAZIONE
1
2
3
4
5
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PLESSO A – PIANO SECONDO
NUMERO
UBICAZIONE
MEZZI DI ESTINZIONE
TIPO
CONTROLLO
1
2
3
4
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CHECK LIST del Documento di Valutazione dei Rischi
ELENCO PRESIDI ANTINCENDIO
PLESSO B – PIANO TERRA
NUMERO
UBICAZIONE
MEZZI DI ESTINZIONE
TIPO
CONTROLLO
MEZZI DI ESTINZIONE
TIPO
CONTROLLO
1
2
3
4
5
6
7
PLESSO B – PIANO PRIMO
NUMERO
UBICAZIONE
1
2
3
4
Legenda
Mezzi di estinzione:
Tipo:
I = Idrante
P = Polvere
E = Estintore
S = Schiuma
M = Manichetta
AC = Acqua
N = Naspo
CO2 =Anidride carbonica
H = Halon
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Tabella sostanze estinguenti per tipo di incendio
Classe di Incendio
Materiali
Sostanze Estinguenti
da proteggere
Acqua Acqua
Getto
Pieno
Schiuma
Nebulizz
Vapore
CO2
P
1
Legnami, carta e carboni
2
Gomma e derivati
A
2
Tessuti naturali
INCENDI DI MATERIALI
SOLIDI COMBUSTIBILI,
INFIAMMABILI ED
INCANDESCENTI
H

2
Cuoio e pelli




2
Libri e documenti




2
Quadri, tappeti pregiati e mobili
d’arte




2
Alcol, eteri e sostanze solubili in
acqua
B
INCENDI DI MATERIALI E
Vernici e solventi
LIQUIDI PER I QUALI E’
NECESSARIO UN
EFFETTO DI COPERTURA
E DI SOFFOCAMENTO
Oli minerali e benzine
Automezzi
Idrogeno
C
INCENDI DI MATERIALI
GASSOSI INFIAMMABILI Metano, propano, butano
Etilene, propilene, e acetilene
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Nitrati, nitriti, clorati e perclorati
D
INCENDI DI SOSTANZE
CHIMICHE SPONTANEAMENTE COMBUSTIBILI
IN PRESENZA DI ARIA,
REATTIVE IN PRESENZA
DI ACQUA O SCHIUMA
CON FORMAZIONE DI
IDROGENO E PERICOLO
DI ESPLOSIONE

Alchilati di alluminio
Perossido di bario, di sodio e di
potassio
Magnesio e manganese
Sodio e potassio
Alluminio in polvere
INCENDI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE
SOTTO TENSIONE
E
Trasformatori
3

Alternatori
3

Quadri ed interruttori
3

Motori elettrici
3


Impianti telefonici
Legenda

USO VIETATO
1
IN EDIFICI CHIUSI E CON IMPIANTI FISSI
SCARSAMENTE EFFICACE
2
SPENGONO L’INCENDIO MA NON ELIMINANO
GLI INNESCHI (BRACI)
EFFICACE
3
PERMESSA PURCHE’ EROGATA DA IMPIANTI
FISSI
EFFICACE MA DANNEGGIA I
MATERIALI
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Tabella sostanze estinguenti - Effetti
SOSTANZA
CARATTERISTICHE
EFFETTI SUL CORPO UMANO
ANIDRIDE
CARBONICA
Di relativa efficacia, richiede una abbondante erogazione; il costo è Possibilità di ustioni da freddo per
moderato. Utilizzata in mezzi di estinzione fissi a saturazione d’ambiente e contatto durante l’erogazione.
mobili.
Durante la scarica di mezzi mobili in
Gli estintori portatili risultano pesanti a causa della robustezza imposta locali molto angusti o di impianti fissi a
dalla pressione di conservazione allo stato liquido.
saturazione d’ambiente pericolo di
asfissia
Durante l’espansione a pressione atmosferica si raffredda energicamente
tipo BC
POLVERE
Costo e prestazioni molto variabili a seconda
del tipo e della qualità impiegata.
tipo ABC
Tipi adatti per qualsiasi classe di fuoco.
(polivalente)
Utilizzata in mezzi fissi e mobili.
per metalli
In locali angusti o in caso di
investimento
diretto
possibili
irritazioni alle vie respiratorie e agli
occhi; raramente dermatosi.
halon 1301 - 1211
Di elevata efficacia, richiede una erogazione
(Aerare dopo l'erogazione in
limitata, con raggiungimento di minime
ambienti chiusi)
concentrazioni ambientali.
HALON
Costo elevato. Utilizzato in mezzi di halon 2402
spegnimento fissi a saturazione d’ambiente
(Impiegare solo all'aperto)
e mobili.
Innocuità decrescente nell’ordine di
elencazione.
Alle concentrazioni di estinzione
effetti reversibili di tipo anestetico e
del ritmo cardiaco.
Formazione di sostanze tossiche per
decomposizione termica.
In sintesi:
Raccomandazioni sui tipi di estintori e loro uso
CO2: usare estintori a CO2 su liquidi infiammabili, gas, apparecchiature elettriche, solidi.
POLVERE: usare estintori a polvere su liquidi infiammabili, gas, solidi.
ACQUA: usare acqua su materiali solidi che non si sciolgono e per raffreddare recipienti e strutture in
prossimita' dell'incendio, da non usare assolutamente su apparecchiature elettriche in tensione.
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MEZZI DI ESTINZIONE FISSI
Esiste a servizio dell’attività un impianto fisso a IDRANTI /NASPI, impiegabili per incendi dovuti a materiali compatibili
con l’uso dell’acqua:
L’impianto è così composto:
 Idranti UNI 45
 Idranti UNI 70
 Naspi
 Riserva Idrica
 Gruppo di pompaggio
ISTRUZIONI PER L'USO DEGLI IDRANTI:
 Aprire la cassetta (se è necessario rompere il vetro facendo attenzione a non ferirsi);
 svolgere la manichetta;
 avvitare la lancia;
 aprire la saracinesca di mandata;
 dirigere il getto dell’acqua alla base delle fiamme (non perpendicolarmente ad esse); se si interviene in due
disporsi sullo stesso lato rispetto alle fiamme;
 garantirsi alle spalle una via di fuga.
CONTROLLO DEI PRESIDI ANTINCENDIO
Il controllo degli estintori di pronto impiego avrà frequenza mensile e comporterà la verifica di:
 condizioni generali di ciascun estintore;
 manichetta, raccordi e valvola;
 peso dell'estintore;
 controllo della pressione interna (il valore di pressione, indicato dal manometro, è compreso entro il campo
verde della scala;
 integrità del sigillo.
Costantemente deve invece essere verificato che:







l’area antistante l’estintore sia sgombera e che lo stesso sia facilmente accessibile.
l’estintore non sia stato manomesso ed in particolare che non risulti manomesso o mancante il dispositivo di
sicurezza atto ad evitare azionamenti accidentali;
l’etichetta sia esposta a vista e ben leggibile;
l’estintore non presenti tracce di corrosione, perdite, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, o altre
anomalie;
l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto;
il cartellino di manutenzione sia presente e correttamente compilato;
la presenza del cartello che segnala la posizione dell’estintore;
La manutenzione ordinaria è effettuata da ditta esterna specializzata.
Al termine della prova, su ciascun estintore sarà apporto una targhetta con la data e l'esito della verifica.
Estintori che dovessero risultare inefficienti dovranno essere ritirati dalla società fornitrice per la riparazione e
temporaneamente sostituiti con un estintore di riserva.
La società di manutenzione è responsabile della sostituzione dell'agente estinguente, alla scadenza della sua
efficacia.
MANUTENZIONE PERIODICA DEGLI IDRANTI
Garantire costantemente il mantenimento delle seguenti condizioni:
 la presenza della manichetta e della lancia;
 il tubo flessibile sia opportunamente riavvolto e collegato alla lancia;
 l’integrità del vetro di protezione;
 la presenza del cartello di segnalazione;
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
l’area antistante l’idrante sia sgombera e che lo stesso sia facilmente accessibile.
Durante la normale attività lavorativa egli deve:
 controllare le uscite di sicurezza e le vie di fuga affinché risultino sempre agibili e libere da eventuali ingombri
 essere a conoscenza della presenza di eventuali persone portatrici di handicap
 essere sempre a conoscenza dell’eventuale presenza di visitatori esterni
 essere a conoscenza delle aree a rischio di incendio o locali molto frequentati (ad es. locale centrale termica,
aule particolarmente difficili da evacuare, laboratori in cui si utilizzano molti infiammabili, depositi di sostanze
infiammabili, ecc...);
 essere a conoscenza che gli accessi all’edificio devono essere lasciati sempre liberi per l’accesso dei mezzi di
soccorso;
 essere a conoscenza della dislocazione dei pulsanti di sgancio e/o valvole di intercettazione generali della
corrente elettrica, dei gas tecnici, dell’acqua, della centrale termica, degli impianti di condizionamento e
trattamento dell’aria;
 essere a conoscenza dell’ubicazione dei dispositivi di protezione individuale in dotazione agli addetti e dei
presidi di primo soccorso.
 fare presente al Dirigente qualsiasi anomalia che possa compromettere il buon esito delle procedure di
evacuazione
Il Coordinatore della Squadra di Emergenza è la prof.ssa Barone Rita Iolanda
Tel 339 7819129
Tutti i dipendenti devono conoscere i nomi degli incaricati del primo soccorso, il loro numero di telefono e il posto di
lavoro presso la scuola.
Ogni lavoratore deve mettersi a disposizione degli incaricati di primo soccorso in caso di infortunio: quando
occorre, l'addetto al primo soccorso è autorizzato a richiedere l'aiuto di altri
Saper chiedere aiuto:
In qualsiasi situazione di emergenza, il primo nemico da battere è il tempo: tutti gli sforzi di chi gestisce le emergenze
sono tesi a ridurre il tempo dell’intervento e del primo soccorso.
Chi sa chiedere aiuto in modo corretto contribuisce a ridurre il tempo necessario ad intervenire.
Per questa ragione:
7. quando chiede aiuto, telefonando al numero interno, dà indicazioni il più possibile precise sulla situazione,
segnalando:
o le proprie generalità.
o la tipologia dell'emergenza
o il luogo da cui è avvenuto l’incidente
o quante persone sembrano coinvolte nell’emergenza
8. racconta l’essenziale a chi risponde alla chiamata: tenere occupata la linea più dello stretto necessario può
rendere impossibile la comunicazione verso i Soccorsi esterni
9. sa che il telefono locale è utilizzabile solo per le comunicazioni importanti e urgenti
10. non è consentito, su iniziativa personale, richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e/o altro
organismo esterno (il 115 per i Vigili del Fuoco, il 118 per l’Emergenze Sanitarie, il 113 per la Polizia, il 112
per i Carabinieri, il 117 per la Guardia Forestale, lo 0668201 per il Dipartimento della Protezione Civile)
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