La poesia e le cose minime. Didier Rimaud
Transcript
La poesia e le cose minime. Didier Rimaud
Cultura LEGGERE È PENSARE Una poesia religiosa, ma poesia vera da tutti i punti di vista... 7 Novità in libreria ■ Messalino 2011 Letture di tutte le domeniche e feste (Elledici) Questo Messale, nuovo nei commenti, si presenta strutturato in forma di lectio divina per aiutare il fedele - attraverso i testi del Messale romano e del Lezionario a pregare e a vivere la liturgia festiva della Chiesa (euro 6,50). La poesia e le cose minime. Didier Rimaud “P Sabato, 8 gennaio 2011 er l’inverno son nato:/ attendere ancora,/ sapere che il vento/ è dal nord, aspettare/ che tutto cambi e disgeli/ e si corra all’aperto./ È acceso il mio fuoco,/ la mia cenere è calda.// Per l’inverno son nato:/ ora nasce ogni cosa”. Il gesuita Didier Rimaud (19222003) ha scritto probabilmente uno dei più affascinanti elogi dell’ombra, della povertà, dell’inverno, appunto, stagione di apparente morte delle cose e invece passaggio necessario per il ritorno alla pienezza della vita. L’uscita in libreria dell’antologia di poesie “Angeli e cicale” (Ancora, 152 pagine, euro 13,00 ) ci permette di guardare più in profondità in questa straordinaria poetica che è religiosa nel senso più pieno del termine, in quanto non illustrazione liturgica, ma affermazione di autentica adesione alla vita e al suo mistero. L’essere cristiano di Didier emerge non per affermazioni e spiegazioni, ma dovunque si posi l’occhio, anche là dove non vi si trovi scritto il nome di Dio e dei santi. Come nella citazione iniziale, la poesia diviene strumento di penetrazione nell’essenza del mistero della vita, e in questo caso essa punta dritta alla sua apparente negazione: la morte, qui simboleggiata dall’inverno. Eppure questa lirica s’intitola “Nato per l’inverno”, eppure essa celebra il silenzio della natura quando ogni cosa sembra avvolta nel sudario della non-esistenza. È che Didier privilegia il Sabato Santo. La morte appare nello scenario prima della celebrazione della Pasqua di resurrezione: il poeta rivaluta, per questo, tutto ciò che per analogia ad essa può essere avvicinato: la sofferenza, la mancanza, l’assenza, la disperazione. Il poeta, però, non celebra il nulla, ma proprio il senso di quella privazione, il suo essere parte di un cammino che porta in alto e che deve purificare per riuscire ad averlo, il suo senso. L’esempio del Cristo e quello di Dante, che deve necessariamente scendere nella disperazione dell’inferno, dicono molto a Didier. La mancanza dunque, anche quella materiale di averi, per libera scelta o per fatalità: essa viene cantata dal poeta con una leggerezza e con una facilità che richiamano da vicino l’exemplum francescano: “A me la libertà/ di scrivere musiche/ sul muro dell’onta/ e incollare canzoni/ sui muri della borsa. (...) A me la libertà/ di calzar gli zoccoli/ alla cena dei grandi/ per prendere il pane/ che è pane dei poveri”. Ma, al di là di questa pur affascinante celebrazione della marginalità, è impressionante notare la straordinaria leggerezza del verso di Didier, che anche nella traduzione italiana conserva quel musicale invito a non prendersi cura del troppo e del domani, anche quando affronta le cose, la città, la natura, l’ordine del mondo: “Vi scrivo/ perché fa un po’ freddo ormai,/ e le luci s’accendono dietro le tende/ e le auto sul ponte fanno strisce di luce/ gialla e rossa./ Vi scrivo/ perché il Rodano scende calmo al mare,/ perché l’orizzonte è opale e giallo oro,/ e la città è troppo bella e troppo rosa i suoi tetti”. ■ F. Geda Foto AC - Il Settimanale Nessuna concessione alla retorica del paesaggio familiare, solo accostamenti che in altri striderebbero, e che qui invece rendono la magia del riconoscimento del miracolo in ogni cosa: le apparentemente minime cose della vita quotidiana sono una forza, in realtà, talmente violenta che costringono il poeta alla scrittura. I Vangeli, i Salmi, il Cantico dei Cantici, sono solo alcune delle radici di un discorso che è soprattutto poetico, e che rimanda per alcuni movimenti misteriosi, allusivi, immersi quasi panicamente nell’enigma della natura, alla poesia di Yves Bonnefoy. Il che non vuol dire impossibili parentele o inappropriati paragoni. Oggetti privilegiati dello sguardo poetico di Didier sono le zone franche della società e dell’uomo, quelle zone difficili da notare perché l’ombra impedisce al nostro sguardo di scorgerle, e soprattutto perché le sentiamo inquietamente risuonare anche dentro di noi, e comprendiamo, rimuovendole, che ci appartengono: “I nostri corpi/ lisci e levigati/ come dei frutti!/ Ma una ferita almeno,/ quella del cuore, e una fessura/ alla parete dell’anima,/ perché vengano dolci/ il miele nel cavo/ della roccia e l’olio/ sui sassi e sulle spine”. È l’elogio del dolore, della sua necessità affinché si possano compiere le meraviglie del riconoscimento e della riconciliazione. Didier appare in queste poesie un prete innamorato della vita, ma nel contempo capace di andare a sondare territori di confine, oltre i quali c’è ombra, follia, dolore e morte. Una poesia religiosa, ma poesia vera da tutti i punti di vista, degna di stare nelle antologie, ma che, purtroppo, è ancora appannaggio di pochi cultori. MARCO TESTI ■ È nata la prima piattaforma web cattolica “Eliber”: dalla carta al formato e-book “E liber” è il nome della prima piattaforma web cattolica per la distribuzione e vendita di e-book, realizzata dal “Messaggero di sant’Antonio” in partnership con “LibreriadelSanto.it” e “Messaggero Distribuzione”. Dal 15 dicembre su www.libreriadelsanto.it è possibile acquistare i primi e-book di editori cattolici. Per ora all’iniziativa partecipano, con titoli scelti, “Edizioni Messaggero Padova”, “Libreria Editrice Vaticana”, “Elledici”, “Città Nuova”, “Edizioni Paoline”, “Cantagalli”, “Queriniana” e “Marcianum Press”. “Ogni libro - spiega l’ufficio stampa del ‘Messaggero di sant’Antonio’ - sarà disponibile per l’acquisto e l’immediato download in 2 formati: *.ePub e *.pdf. Si pagherà, però, una sola volta, a differenza di altri e-store presso i quali occorre pagare per ogni formato. I file, naturalmente, resteranno a disposizione dell’utenteacquirente nella sua area riservata su LibreriadelSanto.it, senza limiti di tempo. La scelta del doppio formato nasce dall’attenzione per teologi, filosofi, letterati, storici, ricercatori, docenti e uomini di studio in genere, che hanno l’esigenza di un testo di riferimento paginato, del tutto fedele alla pubblicazione cartacea, anche per poter citare correttamente l’originale”. L’iniziativa, spiega ancora l’ufficio stampa, “non è rivolta soltanto al libro. ‘Eliber’, infatti, fin dal suo avvio includerà nel proprio progetto anche la realtà delle riviste teologiche e di attualità religiosa. Per ora saranno acquistabili ‘Credere Oggi’, ‘Rivista Liturgica’ e ‘Parole di Vita’, in formato *.ePub e *.pdf”. L’ufficio Stampa di Paoline annuncia i cinque titoli in formato elettronico disponibili: sono tre testi di un noto autore contemporaneo, Valerio Albisetti: Felici nonostante tutto, I sogni dell’anima, Essere un po’ depressi fa bene, e due grandi opere classiche della spiritualità delle origini: Didachè - Lettere di Ignazio di Antiochia - A Diogneto (curata da don Agostino Clerici) e La Tradizione apostolica. Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini Castoldi) Enaiatollah Akbari è un bambino. Il padre lavora per un ricco signore dell’Afghanistan. Ma un giorno l’uomo muore e la madre alla fine deve prendere l’estrema decisione di accompagnare il bambino in Pakistan e lo lascia solo. Enaiatollah Akbari a nove anni deve cavarsela da solo. Inizia per lui un incredibile viaggio che lo porterà in Italia (euro 16,00). ■ A. Verdecchia Itinerari pedagogici dietro la macchina da presa (Paoline) Il secondo volume della collana LabMedia, dedicata ai diversi ambiti e strumenti della comunicazione, propone una articolata riflessione sul cinema, magistrale interprete delle istanze contemporanee e, proprio per questo, considerato strumento privilegiato per l’educazione e la trasmissione dei valori. Il libro si sofferma sul rapporto cinema-Chiesa e in generale sulla forte valenza pedagogica del cinema (euro 10,00). ■ A. Terrani Preghiere ai Santi che guariscono (Ancora) Ancora oggi molti cristiani colpiti dalla malattia sentono il bisogno di ricorrere, oltre alle indispensabili cure mediche, anche all’aiuto dei «Santi che guariscono». Di ogni Santo guaritore questo volumetto riporta qualche notizia biografica e una o più preghiere della pietà popolare – per chiedere la grazia della guarigione (euro 8,90). ■ S. Dianich Il mestiere dello studente e la vocazione (EDB) Lo studente che intende applicarsi seriamente e raggiungere un buon risultato lavora molto di più di un operaio o un impiegato medio. Questo aspetto della vita di chi studia spesso non viene considerato nella sua vera portata. Studiare da adulti - tale è l’esperienza universitaria - deve essere considerato un vero e proprio lavoro, duro e gratificante insieme. L’autore sottolinea come studiare significhi rendersi “discepoli”, sottoponendosi a una “disciplina”, perché non c’è acquisizione di sapere senza ordine, senza regole, senza impegno, senza ascesi (euro 4,80). a cura di Agostino Clerici