San Terenzo rivive in un secolo di foto

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San Terenzo rivive in un secolo di foto
{SPZ-0-1310-3} Wed Oct 12 20:17:31 2005
ALBUM
CULTURA, SPETTACOLI, MODE E PERSONAGGI
San Terenzo rivive in un secolo di foto
Quattro immagini della San Terenzo che fu tratte dalla mostra che la Pro Loco allestirà sabato e domenica lungo via Trogu. Ma l’idea è già quella di riproporla
e signore con gli ombrellini. La
Lautomobili
passeggiata sul mare, senza
e senza traffico, con i
bambini che correvano liberi. Il
muretto a chiudere il lungomare.
E il pontile di una volta, cui attraccavano i vaporetti dell’Unione
Operaia: gli antenati dei vaporetti
che in estate sono ritornati, dopo
decenni, a collegare la borgata di
San Terenzo con quella di Lerici,
in un nuovo percorso in traghetto
fino a Tellaro.
La Pro Loco di San Terenzo si
tuffa nel passato, e propone sabato e domenica una mostra singolare di fotografie recuperate nei
bauli delle nonne, in mezzo ai ricordi del passato: le immagini saranno esposte con molta semplicità direttamente in strada, lungo
il percorso di via Trogu, che taglia
l’abitato più antico del borgo, fino
al mare.
«Abbiamo chiesto alle famiglie
un aiuto - spiega Walter Bilotta,
che cura l’iniziativa - tutti ci hanno dato una mano. Le immagini
messe insieme sono state digitalizzate, in modo da non perdere
la bellezza originaria delle fotografie: ne emerge una straordinaria galleria del borgo, dal 1860 al
1969. Anni in cui il nostro modo
di vivere era completamente diverso, e la vita scorreva con ritmi
che adesso sono perduti».
La Pro Loco, con i suoi 450 soci
fondatori, punta ad attirare su
San Terenzo l’attenzione dei tanti
villeggianti che da sempre preferiscono questa parte della costa
lericina, perché meno “turistica”
rispetto al capoluogo: «Contiamo
di ripetere la mostra nei prossimi
fine settimana - anticipa Bilotta crediamo possa essere interessante per tutti, osservare cosa è
cambiato, e come, rispetto al secolo scorso...».
All’inizio dell’Ottocento, Villa
Magni, dove soggiornarono Percy
e Mary Shelley, era protesa nel
mare “come una nave in tempesta”, e non era separata come oggi
dalla strada e dalla scogliera. E il
pontile partiva da terra verso il
largo, direttamente, come un
gabbiano dalla spiaggia. Ricorda
nella sua storia lericina in foto-
La Pro Loco organizza
per il weekend una
mostra realizzata con le
immagini fornite dalle
stesse famiglie: il borgo
raccontato con foto
dal 1860 al 1969
grafia, il professor Enrico Calzolari, la visione che ne ebbe ai primi
del Novecento lo scrittore inglese
D. H. Lawrence, autore dello
“scandaloso” romanzo “L’amante
di Lady Chatterly”. Vide dal vaporetto dell’Unione Operaia una San
Terenzo tutta in rosa: «E’ un meraviglioso mattino, con un grande, piatto, massiccio mare blu e
strane vele lontane, con una profonda luminosità di perla - scrisse, appuntando le impressioni direttamente da bordo - e San Terenzo è tutta scintillante di rosa
sulla spiaggia...».
Una osservazione cromatica,
quella dello scrittore, che risulta
“suffragata dalla geologia”, che
spiega come alcune pietre del
promontorio santerenzino siano
appunto di quarzite rosa. Evidentemente, prima della Grande
Guerra del ’15-18, la spiaggia era
ancora formata con “il materiale
naturale, derivante dall’erosione
del promontorio, mentre oggi la
spiaggia è frutto di ripascimenti
effettuati di materiali estranei”.
Anzi. Per effetto della diga antistante il borgo, che frena la circolazione delle acque, il fenomeno
del dissabbiamento costringe il
Comune a frequenti asportazioni
della sabbia, che si accumula sui
fondali: un paio di anni fa, intere
camionate di spiaggia santerenzina sono state portate alla Venere
Azzurra, nel tentativo di ridare
consistenza all’arenile, divorato
dalle mareggiate.
Fra i dettagli santerenzini catturati dalle fotografie d’epoca, c’è
la fontana di Biscaretti, che sorgeva al centro della passeggiata a
mare, ed era stata eretta in seguito allo scoppio della polveriera di
Falconara, 1500 tonnellate di
esplosivo saltate in aria in un attimo, che avevano aperto un cratere di 300 metri e provocato oltre
240 morti, il 28 settembre del
1922. Biscaretti era l’ammiraglio
che aveva coordinato gli interventi della Regia Marina. Il suo
nome venne legato anche alla costruzione dell’acquedotto che
raccolse in quegli stessi anni le
acque alle pendici del Monte Canarbino. Senza la strada delle
auto, la piazza davanti all’abitato
- dove ora ci sono le aiuole - appariva più grande. Al centro, poco
oltre la fontana, si ergeva il monumento ai Caduti.
Sondra Coggio
Gli spezzini alla scoperta degli “Antichi Sapori”
ro Ruggiero la seconda edizione della rassegna
artirà oggi, con un convegno
P
introduttivo che si terrà
presso l’auditorium del Centro
culturale giovanile "Dialma Ruggiero" e col patrocinio della Regione Liguria, la seconda edizione dell’iniziativa "Alla scoperta
degli antichi sapori".
L’iniziativa, articolata in un
percorso didattico culturale destinato alle scuole primarie e secondarie di primo grado della
provincia come corso di
formazione-aggiornamento è rivolta a educare a corrette abitudini alimentari ed alla valorizzazione dei prodotti tipici del territorio provinciale spezzino - nello
specifico della filiera del latte
delle aziende produttive della
Val di Vara - che verranno introdotti sperimentalmente nelle
mense scolastiche.
“Alla scoperta degli antichi sapori” prosegue sul solco tracciato dalla precedente edizione, ac-
colta nell’ambito cittadino con
una formula di successo che
comprendeva incontri pubblici
con esperti, filmati con proposte
di pellicole cinematografiche sul
tema del cibo, incontri-visite
presso i musei sul tema della tavola e della cucina e dimostrazioni culinarie degli operatori
gastronomici locali, con filo conduttore la produzione e la cultura gastronomica come espressione del territorio da cui promanano.
A realizzare l’iniziativa è il Comune della Spezia, assessorato
al Sistema formativo ed università ed assessorato al Turismo, in
collaborazione con Amministrazione provinciale, assessorato
all’Agricoltura e parchi, Coop Liguria, Istituzione per i Servizi
culturali, Istituto zooprofilattico
di Piemonte, Liguria e Val d’ Aosta, Asl 5 (Dipartimento prevenzione) e con l’ausilio di Slow
Food La Spezia/Cinque Terre e
Cir Cooperativa Italiana di Ristorazione
La presente edizione, che, pur
limitata alle scuole, alle quali si
rivolge in modo particolare,
comprende momenti pubblici
come il convegno introduttivo e
altri momenti che si presenteranno nel corso della sua effettuazione, riprende la formula
precedentemente sperimentata,
offrendo alle scuole le giornate
di incontro al Museo Lia (21 ottobre, sul tema: "Quando il cibo
è arte") , presso gli archivi multimediali del Centro Dialma Ruggiero (28 ottobre: "Libri da gustare - Videocibiamoci"), punto
di incontro Coop Liguria (4 novembre: "Mangiare il territorio;
tradizione e scienza nell’ alimentazione"; 18 novembre: "Sicurezza alimentare: tipicamente
controllati ...") e sala della Provincia (25 novembre: "Prodotti
locali: patrimonio da scoprire").
Il convegno introduttivo di
oggi, oltre agli interventi del sindaco e degli assessori comunali
al sistema formativo ed università, Paolo Manfredini, e al turismo, Donatella Ferrari, e dell’assessore provinciale all’agricoltura e parchi, Federico
Barli, vedrà gli interventi di
Francesco Berardini, vicepresidente Coop Liguria, di Maurizio
Sentieri, curatore del progetto
"Banca delle tradizioni", docente
di storia medievale presso l’Università di Bologna e storico dell’
alimentazione con numerose
pubblicazioni sul tema, di Enzo
Secco, medico del Dipartimento
di prevenzione Asl spezzina,
nonché di Valter Bordo di Sloow
Food Italia. Seguirà una degustazione a cura dei presidi Sloow
Food.
13 ottobre 2005, Giovedì ● 33