Grilli - Aracne Rivista

 Iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Rimini: n° 11 del 24-­‐05-­‐2011
ISSN: 2239-­‐0898 www.aracne-­‐rivista.it Rubriche 2014– Messa a fuoco Remo Ceserani Grilli Messa a fuoco #31 Grilli di Remo Ceserani lo amano di più sono gli orientali, forse anche attirati da quel Il grillo è, curiosamente, assai gradito agli uomini, linguaggio monosillabico, che assomiglia un po’ al loro. nonostante sia bruttino e anche abbastanza nocivo alle In Cina fin da prima della dinastia Tang (quindi dal 500 a. C.) culture. È unanimemente considerato, tra gli insetti, uno dei si è sviluppato un forte interesse per il canto dei grilli; più simpatici. Dipenderà dai suoi comportamenti abbastanza durante la dinastia Tang (618-­‐906 d. C.) la gente ha bizzarri, quel suo rintanarsi e saltar fuori quando meno te cominciato a ospitare i grilli in gabbiette di bambù per farsi l’aspetti, ma soprattutto quel suo canto, che è poi il canto tener compagnia con il loro canto; sotto la dinastia Song dei maschi per sedurre le femmine, quel cri-­‐cri forse (960-­‐1278 d. C.) la lotta fra grilli è diventato uno sport monotono ma che sembra infondere negli ascoltatori una popolare e allevatori e scommettitori hanno inventato, per certa serenità e addirittura una certa allegria. Fra i popoli che rafforzare i loro campioni, diete a base di riso, cetrioli e semi 1
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ISSN: 2239-­‐0898 www.aracne-­‐rivista.it Rubriche 2014– Messa a fuoco Remo Ceserani Grilli di loto. Proverbi e filastrocche hanno messo in rapporto i che catturano la farfalla e ne fanno strazio, il grillo si consola: comportamenti del grillo con il succedersi delle stagioni e dei «Oh! oh! dit le grillon, je ne suis plus fâché/ ; il en coûte trop lavori agricoli. In Giappone i poeti, per secoli ormai, hanno cher pour briller dans le monde/ .Combien je vais aimer ma assistito incantati a vite e comportamenti dei grilli: allegri di retraite profonde!/ Pour vivre heureux, vivons caché». primavere, tristi d’autunno, alla ricerca in inverno di In Inghilterra Milton (Il penseroso), invitava tutti a tener un’ultima tiepidezza presso il focolare. Il grande Kobayashi buona cura dei grilli e Dickens ha elevato il grillo a consigliere Issa ha riempito di grilli i suoi haiku: «Pioggia d’estate/Si di famiglia nella favola di Natale Il grillo del focolare, offrendo spegne nella sera/Il cri-­‐cri di un grillo». E gli appassionati di così un esempio per il nostro Collodi. In Germania i grilli zen hanno registrato il canto dei grilli su dischi e altri media hanno riempito i libri per ragazzi, ma anche dato il nome, per accompagnare la meditazione. In Francia, anche se La come appellativo affettuoso, a un carro armato: i generaloni Fontaine ha riservato al grillo solo un piccolo angolino nel tedeschi devono essersi ispirati all’apparato di offesa del suo bestiario in favola, ci ha pensato un poeta minore del grillo e hanno cercato di creare un’immagine meno Settecento, Jean-­‐Pierre Claris de Florian, chiamato Florianet aggressiva della macchina micidiale. E così, più o meno, nel da Voltaire, a raccontare la storia del grillo e della farfalla: resto del mondo. Anche da noi detti e proverbi (tutti come «Un pauvre petit grillon/ caché dans l’herbe fleurie/ Regardait sappiamo poco attendibili, ma rivelatori del rapporto che un papillon/ Voltigeant dans la prairie». La storia racconta intratteniamo con il mondo naturale) confermano il posto della grande invidia del grillo per le coloratissime ali e le belle che il grillo ha nel nostro immaginario, con quella sua evoluzioni della farfalla: «a lei madre natura ha dato tutto, a bizzarra figura di capricciosità e allegria canterina; «avere i me niente»; ma quando arriva un manipolo di pinocchietti grilli per la testa», «essere allegri come un grillo», «sentirsi 2
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ISSN: 2239-­‐0898 www.aracne-­‐rivista.it Rubriche 2014– Messa a fuoco Remo Ceserani Grilli venire il grillo di far qualcosa». C’è, nel grillo del focolare come vecchio e petulante folclore emiliano, questa gustosa storiella, maestro di noiosi moralismi); alla fine, però, che parla di un frate cercatore -­‐ quelli che Collodi, facendone una specie di correlativo elemosinavano cibo di casa in casa -­‐ alle oggettivo della coscienza del burattino, lo prese con un contadino che gli aveva appena trasforma in immagine severa e quasi bonaria offerto un sacchetto di noci. Parlando del della coscienza, una specie di incarnazione, più e del meno, il contadino avrebbe chiesto nell’essere di legno, del suo super-­‐ego in al frate: «come mai quest’anno ci sono così formazione). Dopo che Pinocchio l’ha tanti grilli?». Al che il frate avrebbe risposto crudelmente schiacciato sul muro, Collodi lo citando un proverbio: «Gran grilleria, gran fa ricomparire, prima sotto forma di fantasma carestia». Il contadino, temendo il peggio ̶ poi addirittura come grillo risorto e ormai in «scusi, sa» ̶ si sarebbe ripreso le noci appena donate. Poco consonanza con i pentimenti del monello, facendone anche dopo, nel suo giro, il frate avrebbe incontrato un altro in questo caso una presenza positiva. contadino: «Frate, perché quest’anno ci sono così tanti In questi nostri mali tempi, che sono di carestia e non di grilli?». Senza pensarci due volte, il frate avrebbe risposto. abbondanza, c’è attorno a noi, come una biblica «Allegria, non conosci il proverbio: Grande grillanza, grande maledizione, una grande, immensa grilleria: i grilli, abbondanza»? improvvisamente trasformati in cavallette, si mettono a Quanto a Pinocchio, la figura del grillo nel libro di Collodi saltare come pazzi, ci attaccano e ci assordano. Eppure tanti, sembrerebbe propendere per una connotazione negativa (il anzi tantissimi, di noi beatamente, senza pensarci due volte, 3
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ISSN: 2239-­‐0898 www.aracne-­‐rivista.it Rubriche 2014– Messa a fuoco Remo Ceserani Grilli costruiscono per loro gabbiette, organizzano tornei di lotta, Remo Ceserani è stato docente di letterature comparate nelle ne registrano gli strilli su You tube. Cosa ha fatto di male Università di tutto il mondo. Docente all’Università di Bologna, l’Italia per riempirsi di grilli che cantano in modo stridente, oggi è visiting professor all’Università di Stanford. Autore del non rispettano le regole della metrica, emettono bave manuale di letteratura “Il materiale e l’immaginario” con Lidia de Federicis (1979/96), è stato curatore del “Dizionario dei temi velenose? Dove è finito quel Pinocchio un po’ monello che letterari”, con Mario Domenichelli e Pino Fasano (2006/7) e di pur dovrebbe ancora essere tra noi? “Nebbia”, con Umberto Eco. Ha pubblicato, tra gli altri, “Il romanzo sui pattini” (1990); “Raccontare la letteratura (1990); “Il fantastico” (1996); “Raccontare il postmoderno” (1997); “Lo straniero” (1998); Guida allo studio della letteratura” (1999); “Treni di carta. L’immaginario in ferrovia: l’irruzione del treno nella letteratura moderna” (2002); “Convergenze. Gli strumenti letterari ed altre discipline” (2010); “L’occhio della Medusa. Pubblicato nel mese di Maggio 2014 Fotografia e letteratura” (2011). 4