InCEnTIVAzIonE DEl TurIsmo InComIng, AnAlIsI DI bIlAnCIo

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InCEnTIVAzIonE DEl TurIsmo InComIng, AnAlIsI DI bIlAnCIo
ATTIVITÀ DIDATTICHE 1
Tema d’esame
Incentivazione del turismo
incoming, analisi di bilancio,
budget, back office nelle
imprese turistiche
MATERIE ECONOMICHE (classe 5a IP Tecnico servizi turistici)
Il tema proposto presenta la struttura delle più recenti prove d’esame di Economia
e tecnica dell’azienda turistica: una parte a trattazione obbligatoria, relativa a problematiche del settore turistico a livello internazionale e nel nostro Paese, e due
punti a scelta tra tre differenti argomenti.
di Carla SABATINI
Negli ultimi anni l’Italia è retrocessa al quinto posto a livello mondiale come Paese di destinazione turistica. Anche il nostro Paese ha inoltre risentito delle conseguenze
della crisi economica mondiale, che ha causato una flessione dei movimenti turistici internazionali.
L’Organizzazione Mondiale del Turismo, tuttavia, prevede che gli arrivi turistici internazionali aumentino nel
2010, anche se l’incremento interesserà in modo meno
accentuato alcune aree di destinazione, quali l’Europa e
le Americhe.
Gli elementi che prevedibilmente agiranno a favore della
crescita del turismo mondiale sono:
•
•
Successivamente il candidato svolga due dei seguenti
punti.
•
la ripresa di alcuni mercati di origine dei flussi turistici, come il Regno Unito e la Federazione Russa;
il fatto che una crisi è di solito seguita da una fase
di ripresa e la conseguente aspettativa che le aree di
destinazione turistica si attivino per supportare tale
opportunità;
ATTIVO
A) Crediti verso soci per versamenti
ancora dovuti
B) Immobilizzazioni
• Immobilizzazioni immateriali
• Immobilizzazioni materiali
• Immobilizzazioni finanziarie
C) Attivo circolante
• Rimanenze
• Crediti
• Attività finanziarie
• Disponibilità liquide
D) Ratei e risconti
Totale
il fatto che le crisi forniscono un’opportunità per
affrontare le debolezze strutturali e realizzare strategie che incoraggino lo sviluppo sostenibile e la
conversione alla “green economy”.
Il candidato illustri i fattori che a suo giudizio sono
all’origine della perdita di posizione internazionale
dell’Italia quale meta turistica e indichi, con riferimento al territorio nazionale e/o alla propria regione, in che
modo si può far leva sui fattori evidenziati dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per incentivare il turismo incoming nel nostro Paese.
1. Un’impresa turistica presenta i seguenti dati relativi
allo Stato patrimoniale e al Conto economico al 31/12
dell’esercizio n:
Stato patrimoniale al 31/12/n
PASSIVO
A) Patrimonio netto
- • Capitale
• Riserve
• Utile dell’esercizio
(di cui utile da accantonare 23.080 euro)
B) Fondi per rischi e oneri
230.000 (tutti con scadenza a breve termine)
8.220.000
356.000
C) TFRL
(con scadenza a medio/lungo termine)
D) Debiti
345.000 (di cui a breve scadenza 270.000 euro)
424.000
260.000
18.500
67.000 E) Ratei e risconti
9.920.500 Totale
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5.000.000
776.000
230.800
40.000
295.000
3.100.000
478.700
9.920.500
online
ATTIVITÀ DIDATTICHE 2
Tema d’esame
Conto economico dell’esercizio n
A) Valore della produzione
9.163.400
Differenza tra valore e costi della produzione
1.023.400
8.140.000
B) Costi della produzione
C) Proventi e oneri finanziari
− 306.000
E) Proventi e oneri straordinari
− 160.000
D) Rettifiche di valore di attività finanziarie
− 218.000
Risultato prima delle imposte
339.400
− 108.600
Imposte sul reddito dell’esercizio
230.800
Utile dell’esercizio
Presentare l’analisi patrimoniale, finanziaria e reddituale del bilancio e redigere una relazione di commento dei
risultati ottenuti.
2. Presentare i budget settoriali su base annua e il budget economico annuale di un’impresa alberghiera che
presenta le seguenti caratteristiche:
Capacità ricettiva
200 posti letto
Obiettivo di occupazione media annua
67%
Periodo di apertura
Segmenti di clientela serviti
Trattamento fornito
Prezzo medio per presenza (trattamento BB)
Tutto l’anno
Business 80% – Leisure 20%
Costo del personale settore camere
Bed and breakfast
85 euro (segmento business); 70 euro (segmento
leisure)
40% dei ricavi del settore camere
Costi per materiali di consumo
2% dei ricavi del settore camere
Costi di lavanderia
Ricavi diversi (telefono, Internet, lavanderia clienti)
Costi di distribuzione e di amministrazione
Ammortamenti
Oneri finanziari
Imposte dell’esercizio
3. Nelle imprese turistiche assumono particolare rilevanza non solo le operazioni di front office, che prevedono un rapporto diretto con i clienti, ma anche quelle
di back office, dalle quali dipende l’efficienza dell’attività aziendale.
3% dei ricavi del settore camere
1% dei ricavi del settore camere
30% dei ricavi del settore camere
10% dei ricavi del settore camere
6% dei ricavi del settore camere
35% del risultato prima delle imposte
Illustrare i settori aziendali coinvolti nelle attività di
back office e le operazioni che in essi vengono svolte,
corredando la trattazione con esempi che ne sottolineino l’importanza ai fini di una corretta gestione.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 3
Svolgimento del tema d’esame
Incentivazione del turismo
incoming, analisi di bilancio,
budget, back office nelle
imprese turistiche
INCENTIVAZIONE DEL TURISMO INCOMING
L’Italia, considerata tradizionalmente una meta turistica
per eccellenza per il clima, le bellezze artistiche e naturali,
ha perso da anni la propria posizione preminente come Paese di destinazione dei flussi turistici internazionali, collocandosi al quinto posto dopo la Francia, gli Stati Uniti, la
Spagna e la Cina.
Tra i fattori all’origine di tale perdita di posizione si possono individuare i seguenti:
• la prevalenza nel tessuto produttivo di piccole e medie
imprese; la ridotta dimensione impedisce loro di avvantaggiarsi delle economie di scala di cui godono le
imprese di maggiori dimensioni (più diffuse nei Paesi
esteri) e rende più difficoltoso il loro accesso al credito;
• un rapporto qualità/prezzo inferiore rispetto ai nostri
concorrenti; prezzi poco competitivi, anche a causa,
secondo gli addetti al settore, di un’aliquota IVA più
alta rispetto agli altri Paesi;
• l’arretratezza tecnologica, che si manifesta, per esempio, nella scarsa presenza delle strutture ricettive on
line o nella bassa qualità dei loro siti;
• una limitata conoscenza del concetto di turismo sostenibile, che si manifesta, tra l’altro, in una scarsa attenzione alla qualità dell’ambiente;
• un ridotto sfruttamento delle nostre risorse artistiche
(in alcuni Paesi concorrenti, per esempio, la media annua dei visitatori dei musei è più alta rispetto a quella
dell’Italia);
• una limitata presenza di strutture, quali campi da golf
e porti turistici, che consentano di praticare nuovi tipi
di turismo in crescita;
• una qualità delle vie di comunicazione e dei mezzi di
trasporto non competitiva rispetto ad altre nazioni;
• la mancanza, in alcuni casi, di un’adeguata cultura
dell’ospitalità, che si traduce in scarsa attenzione alla
qualità del servizio offerto.
Accanto a questi elementi di carattere strutturale, l’Italia
ha risentito, al pari delle altre nazioni, degli effetti negativi
della congiuntura economica mondiale, attualmente in via
di miglioramento, secondo quanto prevede l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).
Gli elementi che secondo l’OMT agiranno a favore della ripresa della crescita mondiale del turismo potrebbero essere
utilizzati come fattori chiave dall’Italia per l’incentivazione
del turismo incoming nel nostro Paese nei seguenti modi.
•
•
•
Per quanto concerne la ripresa del mercato britannico
e russo, adeguando l’offerta agli standard richiesti da
questi segmenti di mercato ed effettuando massicce
campagne di promozione in questi Paesi, soprattutto
nei confronti dei tour operator, che muovono grandi
quantità di turisti. Per quanto riguarda il mercato russo, ad esempio, si ricorda che dal 2009 gli alberghi
italiani che aspirano ad accogliere turisti russi possono accedere a una specifica classificazione alberghiera, denominata Russkiy Kliuch (Chiave Russa), i cui
standard sono stati definiti dai principali tour operator
russi. L’attribuzione del numero delle “chiavi” è subordinata alla presenza nell’hotel di servizi dedicati
al mercato russo, quali menu, materiale commerciale
e sito web in lingua russa, personale che parli russo e
con conoscenza delle abitudini russe, presenza di riviste e canali tv in lingua.
Del secondo elemento indicato dall’OMT si sottolinea come la fase di ripresa che segue la fase di crisi
vada adeguatamente supportata in modo attivo dalle
aree di destinazione turistica; questo comporta degli investimenti da parte sia del settore pubblico, in
modo che vengano attuate delle adeguate politiche di
macromarketing mix, sia delle imprese, per esempio
nella direzione dell’innovazione (creazione di nuovi
prodotti turistici) e di un migliore rapporto qualità/
prezzo rispetto all’attuale (per esempio ricorrendo
alla creazione di reti di imprese, attraverso contratti di
franchising o consorzi).
Il fatto che le crisi forniscano un’opportunità per realizzare strategie di sviluppo sostenibile e di conversione alla “green economy” richiede infine un cambiamento di mentalità degli operatori del settore, oltre
a investimenti pubblici e privati per la realizzazione di
strutture e infrastrutture che operino secondo i canoni
del turismo sostenibile (fonti energetiche alternative,
riduzione degli sprechi, riciclaggio dei rifiuti, riduzione delle emissioni inquinanti e così via).
PUNTO 1 – ANALISI DI BILANCIO
L’analisi di bilancio richiede il calcolo dei principali indici
(strutturali, di solidità, di solvibilità e di redditività).
Per poter effettuare tale calcolo è necessario procedere a
una riclassificazione del bilancio, al fine di individuare i
seguenti valori:
• attivo corrente
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 4
Svolgimento del tema d’esame
•
•
•
•
•
•
•
attivo immobilizzato
capitale proprio
passività correnti
passività consolidate
capitale di debito
capitale permanente (o fonti permanenti)
reddito operativo
L’attivo corrente è composto dalle disponibilità liquide (18.500 euro), dalle disponibilità finanziarie (crediti
esigibili nel breve periodo + attività finanziarie + ratei e
risconti attivi = 424.000 + 260.000 + 67.000 = 751.000
euro) e dalle rimanenze (345.000 euro), per un totale di
1.114.500 euro.
L’attivo immobilizzato è pari alla somma delle immobilizzazioni immateriali (230.000 euro), delle immobilizzazioni materiali (8.220.000 euro) e delle immobilizzazioni
finanziarie (356.000 euro), per un totale di 8.806.000 euro.
Il capitale proprio è pari alla somma del capitale
(5.000.000 di euro), delle riserve (776.000 euro) e della
quota di utile da accantonare (23.080 euro), per un totale
INDICE
Rigidità degli impieghi
di 5.799.080 euro.
Le passività correnti sono costituite da tutte le fonti di capitale di debito con scadenza a breve, entro i dodici mesi:
fondi per rischi e oneri (40.000 euro) + debiti a breve scadenza (270.000 euro) + ratei e risconti passivi (478.700
euro) + quota di utile da distribuire ai soci (207.720 euro),
per un totale di 996.420 euro.
Le passività consolidate sono date dalla somma del TFRL
(295.000 euro) e dei debiti con esigibilità superiore a dodici mesi (3.100.000 – 270.000 = 2.830.000 euro), per un
totale di 3.125.000 euro.
Il capitale di debito è dato dalla somma delle passività correnti (996.420 euro) e delle passività consolidate
(3.125.000 euro), per un totale di 4.121.420 euro.
Il capitale permanente è costituito dalla somma delle
passività consolidate (3.125.000 euro) e del capitale proprio (5.799.080 euro), per un totale di 8.924.080 euro.
Il reddito operativo è rappresentato dalla differenza tra
valore della produzione (9.163.400 euro) e costi della produzione (8.140.000 euro), pari a 1.023.400 euro.
Il calcolo degli indici viene riportato nella tabella seguente.
FORMULA
attivo immobilizzato
_________________ × 100
totale impieghi
Elasticità degli impieghi
attivo corrente
____________ × 100
totale impieghi
Grado di capitalizzazione
capitale proprio
______________
capitale di debito
Indice di indipendenza
capitale proprio
_____________ × 100
finanziaria
totale impieghi
Indice di dipendenza finanziaria capitale di debito
______________ × 100
totale impieghi
Indice di indebitamento
totale impieghi
_____________
(leverage)
capitale proprio
Margine di struttura
capitale proprio – attivo
immobilizzato
Margine di copertura delle
capitale permanente – attivo
immobilizzazioni
immobilizzato
Autocopertura delle
capitale proprio
_________________
immobilizzazioni
attivo immobilizzato
capitale permanente
Copertura delle
_________________
immobilizzazioni
attivo immobilizzato
CALCOLO
8.806.000
________ × 100
9.920.500
1.114.500
________ × 100
9.920.500
5.799.080
________
4.121.420
5.799.080
________ × 100
9.920.500
4.121.420
________ × 100
9.920.500
9.920.500
________
5.799.080
5.799.080 – 8.806.000
RISULTATO
88,77%
8.924.080 – 8.806.000
+ 118.080
5.799.080
________
8.806.000
8.924.080
________
8.806.000
0,66
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11,23%
1,41
58,46%
41,54%
1,71
– 3.006.920
1,01
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 5
Svolgimento del tema d’esame
Patrimonio circolante netto
attivo corrente – passività correnti 1.114.500 – 996.420
+ 118.080
Current ratio (indice di
disponibilità)
attivo corrente
______________
passività correnti
utile netto d’esercizio
__________________ × 100
capitale proprio
reddito operativo
______________ × 100
totale impieghi
1,12
ROE
ROI
Dal punto di vista patrimoniale, l’azienda si presenta fortemente immobilizzata: la percentuale di immobilizzazioni corrisponde infatti all’88,77% degli impieghi, a fronte
di un 11,23% di attivo corrente.
Per quanto riguarda le fonti di finanziamento, l’azienda
presenta una prevalenza del capitale proprio rispetto al capitale di debito: il grado di capitalizzazione, pari a 1,41,
rivela che il capitale proprio è circa una volta e mezza il
capitale di debito ed è in grado di finanziare più della metà
degli impieghi (il 58,46%, secondo quanto risulta dall’indice di indipendenza finanziaria).
Il leverage attesta che per ogni euro di investimenti finanziati con capitale proprio, altri 0,71 centesimi vengono
finanziati con capitale di debito. L’indice è soddisfacente, dal momento che viene considerato tale quando non è
superiore a 2.
Il margine di struttura, così come l’indice di autocopertura
delle immobilizzazioni, indicano che una parte delle immobilizzazioni viene finanziata con capitale di debito; il
margine di copertura delle immobilizzazioni e l’indice di
copertura delle immobilizzazioni evidenziano che tutte le
immobilizzazioni sono finanziate con capitale permanente, cioè di durata adeguata. La situazione è quindi equilibrata, anche se da tenere sotto controllo, in quanto il capitale permanente supera di poco l’attivo immobilizzato.
1.114.500
________
996.420
230.800
________ × 100
5.799.080
1.023.400
________ × 100
9.920.500
3,98%
10,32%
Il patrimonio circolante netto (o, in alternativa, l’indice di
disponibilità) indica infine la capacità dell’azienda di far
fronte ai propri impegni a breve scadenza.
La struttura patrimoniale e quella finanziaria dell’azienda
si presentano dunque complessivamente equilibrate, nonostante l’elevato grado di rigidità degli impieghi e l’elevato
ricorso al capitale di debito (oltre quattro milioni di euro).
La situazione economica si presenta invece, almeno per
quanto riguarda il ROE (inferiore al 4%), non particolarmente soddisfacente, per quanto indubbiamente superiore
ai tassi di interesse attualmente corrisposti per investimenti alternativi a basso rischio. Il ROI (10,32%) indica che
per ogni 100 euro investiti nell’azienda la gestione tipica
ha prodotto un reddito operativo di 10,32 euro.
PUNTO 2 - BUDGET ECONOMICO ALBERGHIERO
Il budget economico di un’impresa alberghiera è caratterizzato dall’elaborazione di una serie di budget settoriali,
che vengono poi unificati in un unico documento.
Gli obiettivi di budget annuali vengono di solito suddivisi
in obiettivi mensili.
Il primo budget che viene redatto è il budget delle presenze nel quale si indicano gli obiettivi, in termini di volumi di occupazione e quindi di presenze attese, relativi
all’anno successivo.
BUDGET DELLE PRESENZE
Capacità ricettiva = 200 posti letto × 365 giorni
73.000
Obiettivo presenze annue = 73.000 × 67%
48.910
Obiettivo occupazione annuo
67%
39.128
Obiettivo presenze segmento business = 48.910 × 80%
9.782
Obiettivo presenze segmento leisure = 48.910 × 20%
Successivamente si procede alla redazione del budget del
settore camere, nel quale vengono evidenziati i ricavi e i
costi di settore attesi nell’anno successivo. Al settore ven-
gono imputati anche i costi di lavanderia e per materiali di
consumo, assorbiti prevalentemente, anche se non esclusivamente, da questo reparto.
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 6
Svolgimento del tema d’esame
BUDGET DEL SETTORE CAMERE
Ricavi segmento business = 85 × 39.128
3.325.880
Totale ricavi settore camere = 3.325.880 + 684.740
4.010.620
684.740
Ricavi segmento leisure = 70 × 9.782
1.604.248
Costo del personale = 4.010.620 × 40%
120.319
Costi di lavanderia = 4.010.620 × 3%
Costi per materiali di consumo = 4.010.620 × 2%
Totale costi settore camere = 1.604.248 + 120.319 + 80.212
Profitto lordo di settore = 4.010.620 − 1.804.779
80.212
1.804.779
2.205.841
Infine si passa al calcolo delle rimanenti voci da inserire nel budget economico:
Ricavi diversi = 4.010.620 × 1% = 40.106
Costi di distribuzione e di amministrazione = 4.010.620 × 30% = 1.203.186
Ammortamenti = 4.010.620 × 10% = 401.062
Oneri finanziari = 4.010.620 × 6% = 240.637
Il budget economico annuale dell’impresa alberghiera si presenterà nel seguente modo:
Ricavi settore camere
BUDGET ECONOMICO
4.010.620
40.106
Ricavi diversi
Valore della produzione
4.050.726
Costo del personale
1.604.248
Costi di lavanderia
120.319
Costi per materiali di consumo
80.212
Costi di distribuzione e di amministrazione
1.203.186
Costi della produzione
3.409.027
401.062
Ammortamenti
Differenza tra valore e costi della produzione
641.699
240.637
Oneri finanziari
Risultato prima delle imposte
401.062
140.372
Imposte dell’esercizio
260.690
Utile dell’esercizio
Gli importi sono stati arrotondati all’unità di euro.
PUNTO 3 - OPERAZIONI DI BACK OFFICE NELLE IMPRESE TURISTICHE
Le operazioni di back office hanno una rilevante importanza soprattutto nelle imprese ricettive e nei tour operator (TO), in particolare in quelli definiti “chiusi”, che non
svolgono attività di vendita diretta al pubblico.
In entrambe le tipologie di imprese un corretto svolgimento delle attività di back office garantisce l’efficienza della
gestione aziendale.
Nelle imprese ricettive i reparti coinvolti nelle attività di
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ATTIVITÀ DIDATTICHE 7
Svolgimento del tema d’esame
back office sono i seguenti:
• reception, che rileva le prenotazioni, gli arrivi, le partenze, le presenze e calcola i più importanti indici statistici ad essi relativi (indici generali di occupazione,
quale l’indice di occupazione dei posti letto, e indici
specifici, quali l’incidenza del turismo individuale o
da intermediazione);
• economato, che si occupa sia dell’acquisto dei beni e
servizi necessari all’attività ricettiva (ufficio acquisti),
sia della conservazione delle merci (ufficio magazzino), sia delle relative registrazioni (per esempio la
scheda merce, necessaria per verificare che una determinata tipologia di merce non scenda al di sotto della
scorta di sicurezza);
• segreteria, che effettua le registrazioni sulla main
courante, fondamentale ai fini della compilazione del
conto d’albergo, e provvede all’invio all’amministrazione dei dati relativi ai ricavi;
• tutti i reparti, in quanto centri di costo, ciascuno dei
quali effettua dei consumi, che vengono riepilogati
all’interno del reparto stesso prima di essere trasmessi
in amministrazione per le relative registrazioni;
• amministrazione, che si occupa della tenuta delle
scritture contabili, ai fini della determinazione del risultato economico dell’attività svolta, e del riepilogo
dei costi e dei ricavi dei diversi reparti o divisioni,
nonché del calcolo dei relativi indici su base perio-
dica, per poterne analizzare l’andamento (ricavi medi
per camera o per presenza, costi medi per presenza
ecc.). Spesso questo reparto si occupa anche della gestione del personale.
Nei TO le attività di back office sono svolte dai seguenti organi:
• direzione amministrativa, i cui addetti, suddivisi in
un numero di uffici che dipende dalla dimensione del
TO, si occupano di contabilità, cassa, fatturazione, assistenza nella stipulazione dei contratti, dell’archivio,
del personale e di aspetti legali;
• direzione tecnica o operativa, nella quale si concentra l’attività produttiva del TO, a sua volta suddivisa
in: ufficio programmazione (progetta i pacchetti turistici); ufficio ricettivo (si occupa di attività incoming,
quali servizi di accoglienza e di accesso); ufficio booking, che riceve le prenotazioni e le conferma presso i
fornitori dei servizi (nei TO di maggiori dimensioni la
conferma viene effettuata dall’ufficio operativo); ufficio trasporti e documenti, che si occupa dei rapporti
con i vettori e con le ADV e predispone la biglietteria
e la modulistica; ufficio servizi accessori, che cura i
rapporti con le banche e le assicurazioni;
• direzione commerciale, che ha il compito di effettuare
ricerche e sviluppare strategie di marketing e comunicazione, curare i rapporti con i clienti e promuovere
azioni di fidelizzazione.
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