Atto d`Indirizzo - IC Dante
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Atto d`Indirizzo - IC Dante
Istituto Comprensivo Statale “Dante Alighieri” Via San Francesco d’Assisi n.152 – Tel/Fax: 0984/991203 –C.F 80004760783 87055 SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) E-Mail [email protected] – [email protected] Sito: www.icdantesgf.gov.it ............................................................................................................... Al Collegio dei Docenti E P.C. Al Consiglio d’istituto Ai Genitori Al personale ATA All'albo della scuola e sul sito web Prot. 3622/A19 San Giovanni in Fiore 13.10.2015 OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ART.1,COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTI - il D.P.R. n.297/94; - La Legge 59/11997 che introduce l’autonomia scolastica e il profilo della dirigenza; - il D.P.R. n. 275/99 che disciplina l’autonomia scolastica; - l’art. 3 del D.P.R. 275/99, come novellato dall’art. 1, c. 14 della L. 107/2015; - il D.P.R. 20 marzo 2009, N.89, recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2009, N. 133 ; - il CCNL Comparto Scuola ; - l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; - la Legge n. 107/2015; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento (entro il 15 gennaio 2016 per il triennio 2016/17 2017/18 – 2018/19), il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 1 4) Annualmente, entro il mese di ottobre, il piano può essere rivisto; 5) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 6) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO - delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012; - della delibera del Collegio dei Docenti del 30.06.2015 di predisposizione del Piano Annuale d’Inclusione per l’a.s. 2015-16; - delle indicazioni per la redazione del Piano dell’offerta formativa a.s. 2015/16, formulate tenendo conto degli esiti del Rapporto di autovalutazione e sulla base delle linee di indirizzo del Consiglio di Istituto che costituiscono il punto di partenza del presente atto di indirizzo; - degli interventi educativo – didattici e delle linee d’indirizzo fornite dal Consiglio d’Istituto nei precedenti anni scolastici; - delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione; RISCONTRATO CHE - Al fine dell’emanazione delle seguenti linee di indirizzo il Dirigente Scolastico attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte dalle associazioni sociali; - Per l’attuazione del Piano l’istituzione può avvalersi di un organico potenziato; PREMESSO CHE Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma costituisce il programma completo e coerente di strutturazione del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono. Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo ispirato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso. EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo 2 per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: • accrescere le abilità di svolgimento delle prove di verifica di tipo strutturato; • migliorare i risultati conseguiti nelle prove nazionali; • stimolare le capacità metacognitive; 3) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali,sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: • coinvolgere sinergicamente le scuole nella valorizzazione del patrimonio storico artistico- e culturale del territorio • approccio continuo alla didattica innovativa; 4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge 107/2015: commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole): innalzare i livelli di istruzione e le competenze di studenti e studentesse rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento; contrastare le disuguaglianze socioculturali e territoriali; prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica; realizzare una scuola aperta al territorio quale laboratorio di ricerca, sperimentazione e innovazione; garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo; predisporre una programmazione triennale con la partecipazione degli OOCC alle decisioni della scuola organizzando le attività sui principi della diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, sull’integrazione e miglior utilizzo delle tecnologie per la piena realizzazione del curricolo della scuola, il potenziamento dei saperi e delle competenze con le forme di flessibilità organizzativa e didattica previste dal DPR 275/99. commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari): - per il potenziamento dell’offerta e gli obiettivi di cui al comma 7 si terrà conto in particolare delle seguenti priorità riportate nelle Schede dei campi di potenziamento di cui alla nota prot. n. 30549 del 21.09.2015: • Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese; • Potenziamento delle competenze matematico-logico-scientifiche; • Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano, al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; • Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture; • Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; • Potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con BES; - per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente quanto segue: • l'IC è un Istituto composto da tre ordini di scuola e 6 plessi dislocati nel 3 Comune; • ne consegue pertanto la determinazione del seguente fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali: n. 1 Laboratorio di informatica da allocare nell'edificio che ospita la Scuola Primaria “Dante Alighieri”; n. 1 Laboratorio di informatica da allocare nell'edificio che ospita la Scuola Primaria “Marconi”; n. 1 Laboratorio linguistico-multimediale da allocare nell'edificio che ospita la Scuola Primaria “Dante Alighieri”; n. 1 laboratorio scientifico da allocare nell'edificio che ospita la Scuola Primaria “Dante Alighieri”; n. 1 Laboratorio artistico da allocare nell'edificio che ospita la Scuola secondaria di I grado; acquisto di materiale didattico per implementare i laboratori. - per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: Scuola Infanzia n. 3 plessi con 3 sezioni a tempo normale Primaria n. 2 plessi con 14 classi di cui 10 classi a tempo pieno e 4 classi a tempo normale (28 ore) Classe AAAA Posto comune 12 Religione 9h EEEE 24 +1 Inglese Religione Secondaria 1° grado n. 1 plesso con 9 Classi a tempo normale A043 A059 A345 A245 A445 A028 A030 A032 A033 RC Posto 2 1 + 6h 5 3 1 + 9h 6h 12h 1 1 1 1 9h 1 - per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, il fabbisogno è stato definito in relazione alla Circolare MIUR prot. n. 000549 del 21.09.2015 secondo cui l'IC individua le priorità di intervento selezionando i campi di potenziamento contenuti nella scheda n. 1 per il primo ciclo, secondo il seguente ordine: 1. Potenziamento Linguistico 2. Potenziamento Motorio 3. Potenziamento Scientifico 4 4. Potenziamento Umanistico Socio Economico E Per La Legalità 5. Potenziamento Artistico E Musicale 6. Potenziamento Laboratoriale - nell’ambito delle scelte di organizzazione, saranno previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe; - dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento). Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; - per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: DSGA 1 AA CS 3 10 commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti): • corso intensivo e periodico sulle tecniche di primo intervento e soccorso; • incontri di formazione/informazione sulla sicurezza in ottemperanza al D. Lvo 81/2008 rivolto a tutto il personale; • formazione sui temi dell’handicap e della disabilità, oltre le specifiche professionalità di sostegno; • seminari di formazione sulla Legge 107/2015 (linee operative di attuazione); • formazione personale ATA: innovazioni digitali, gestione amministrativo-contabile, ricostruzione carriera, Inventario commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): I temi saranno argomento di studio trasversale di tutte le discipline. E' prevista partecipazione degli alunni anche ad iniziative esterne (incontri con autori sul tema, dibattiti, seminari, filmografia...) programmate in itinere in relazione al target degli alunni (differenziati per ordine di scuola) . comma 20 (Insegnamento Lingua Inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola Primaria): • Nei limiti delle risorse in organico, utilizzo di docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonché docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualità di specialisti. Preparazione alla certificazione secondo il QCER commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): Nell'arco del triennio la scuola attiverà una serie di iniziative rivolte ai docenti, agli alunni e al personale Ata finalizzati al raggiungimento degli obiettivi 5 seguenti: a) realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti; b) potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche; c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonché lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca; d) formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli studenti; e) formazione dei direttori dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per l’innovazione digitale nell’amministrazione; f) potenziamento delle infrastrutture di rete; g) valorizzazione delle migliori esperienze delle istituzioni scolastiche anche attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e di formazione; h) definizione dei criteri e delle finalità per l’adozione di testi didattici in formato digitale; Sarà individuato un docente cui affidare il coordinamento delle attività di cui sopra. comma 124 (formazione in servizio docenti): area sicurezza: min. ore 4 area disciplinare: min. ore 4 area tecnologico-informatica: min. ore 4 (distinto per livello base, intermedio, avanzato) lingua inglese: min. ore 4 (distinto per livello base, intermedio, avanzato) Contenuto del PTOF. Secondo le indicazioni della legge, il Piano deve ora essere più centrato sul cuore del processo formativo e indicare le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi che la scuola si pone. Tradotto in termini di progettazione di istituto, questo vuol dire rafforzare ed evidenziare la coerenza interna di tutte le attività della scuola – curricolari ed extracurricolari – e dare a ciascuna attività pieno riconoscimento formativo, anche sperimentando forme di valutazione di apprendimenti in contesti diversi dalle aule. La varietà dell'offerta formativa e delle attività e dei progetti dell'istituto – di ciascuno di essi – dovranno progressivamente trovare corrispondenza nelle valutazioni sui progressi degli alunni. In ogni momento della vita scolastica vi è un'opportunità di crescita personale, di sviluppo di competenze, di acquisizione di conoscenze che dovremo imparare a registrare e valorizzare appieno. I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici anche dal consiglio d’istituto (Dal 1 settembre 2012 come IC) e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” potranno essere inseriti nel Piano; in particolare si ritiene di dovere inserire i seguenti punti: • verticalizzazione del curricolo (Indicazioni Nazionali 2012); • implementare le strategie atte a ridurre la variabilità dei risultati tra le classi e a migliorare i risultati degli alunni; 6 • formulazione rubriche di valutazione per ordini di scuola; • implementare le strategie inclusive in ogni ordine di scuola. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Scelte di gestione e amministrazione Nel rispetto delle competenze previste dalle norme, il Piano dell'Offerta Formativa poggerà su scelte di gestione e amministrazione coerenti con le finalità che esso esprime. La prima scelta è quella della condivisione delle decisioni, per valorizzare tutte le professionalità, di docenti e ATA, e impostare rapporti positivi con le famiglie degli studenti. La seconda è quella della attivazione e potenziamento di rapporti con le realtà professionali, imprenditoriali, associative, formative e con le istituzioni del territorio. La terza è quella di formalizzare lo staff di gestione e monitoraggio del Piano dell'Offerta Formativa composto, oltre che dal Dirigente, dai Docenti Collaboratori Vicari, dai Coordinatori dei plessi, dai docenti con Funzioni Strumentali e dal DSGA. Il Piano dovrà essere predisposto a cura dal gruppo di lavoro a suo tempo individuato dal collegio docenti, eventualmente affiancato dalle Funzioni strumentali, entro il 15 gennaio 2016, per essere portato all’esame del collegio stesso. IL DIRIGENTE SCOLASTICO ( Prof. Gennaro BARBATO) firma autografa sostituita a mezzo stampa ex art.3, c.2 D.Lgs n.39/93 7