Prova 55

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Prova 55
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Il/La candidato/a legga il testo seguente
Felicità al top a 74 anni “E’ la vera età dell’oro”
LONDRA – “La felicità”. Sosteneva quel grande conoscitore dell’animo umano che era Anton
Checov, “è come la salute: quando la possiedi, non te ne accorgi”. Eppure sembra che ci sia un
momento in cui l’uomo e la donna non soltanto sono felici alla massima potenza, ma sono anche
consapevoli della loro fortuna: succede, a quanto pare, a 74 anni. Troppo tardi, dirà qualcuno,
meglio tardi che mai risponderà qualcun altro, ma stando ai risultati di uno studio psicologico
internazionale è quello il momento giusto per accorgersene.
“Se fai buon uso di quello che hai capito, fatto e scoperto nella prima metà della vita, la seconda
parte può essere di giorno in giorno sempre più gratificante”, commenta il dottor Carlo Strenger
della Tel Aviv University, uno degli studiosi che hanno partecipato alla ricerca. (...)
La “Second Life” batte la prima, non solo nel mondo virtuale e di internet. Liberi da preoccupazioni
finanziarie, perché hanno risolto tutti i problemi economici o perché non hanno più bisogno di molti
soldi da spendere, liberati dalla responsabilità nei confronti dei figli da allevare, e pure spesso nei
confronti dei nipoti, a quel punto già grandicelli, con in più la capacità per fare un equo bilancio
della propria vita, per capire che le piccole gioie provate sono state le più grandi, i settuagenari
sarebbero la generazione più felice di tutte.
Lo afferma un rapporto condotto da psicologi americani ed europei per oltre vent’anni, attraverso
una serie di sondaggi con persone di diversa età, reddito e condizione sociale, pubblicato sulla
rivista scientifica Social Indicator Research e ripreso dalla stampa britannica.
Risulterebbe che l’età più infelice di tutte – e questo è forse poco sorprendente – è l’adolescenza,
dopodiché si continua a essere mediamente infelici o comunque ansiosi e preoccupati, fino ai 40
anni di età, mano a mano che si devono affrontare, e possibilmente superare, prove di ogni tipo, dai
voti scolastici agli esami universitari, dalla ricerca di un lavoro ai sogni di carriera, dall’acquisto (a
rate) di una casa alla nascita e alla crescita dei figli. Tra i 40 e i 45 anni il livello di contentezza,
scontentezza o incertezza rimane più o meno identico, e poi a 46 comincia la risalita verso una
soddisfazione sempre maggiore, il cui apice, per l’appunto, viene raggiunto a 74 anni. (...)
(Enrico Franceschini, La Repubblica, 25/02/2010)
1. Il/La candidato/a riassuma l’articolo letto in un testo di circa 90 parole
2. Il/La candidato/a basandosi sui risultati della ricerca riportati nell’articolo, scriva
un’intervista a un settantenne felice o a un adolescente infelice, tra coloro che sono stati
oggetto della ricerca. L’intervista deve contenere le domande e le risposte e deve rendere in
modo chiaro quali siano stati i temi affrontati per stabilire il grado di felicità o di infelicità.
(120 parole)
3. A proposito dei risultati della ricerca il/la candidato/a scriva alla rubrica per i lettori del
quotidiano “La Repubblica” una lettera con la quale esprime la propria opinione,
motivandola con argomenti pertinenti. (200 parole)