Si yo quiero (ti voglio) Diversivo Non mi porti piu`
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Si yo quiero (ti voglio) Diversivo Non mi porti piu`
Si yo quiero (ti voglio) Es un a luz aberrante amica mia es un calor che ti toglie il respiro es un sueno di colori cangianti un amor es un tiempo solo fatto di te Es como arena soffiata dal vento es todo el mundo che ti porti accanto es una risa che si affaccia alle labbra un amor es un tiempo s olo fatto di te Si yo quiero baciarti Perché sei dulce come piace a me Si yo quiero toccarti Y dammi un beso che mi accenda la voglia di te Es como agua que ti bagna la pelle es un rumor che poi diventa assordante es un cielo coperto di stelle un amor es un tiempo solo fatto di te Diversivo Su questa pelle mi si arrampica la notte nera di tuoi capelli attorcigliati e sembra quasi vero che puoi strappare dai miei sensi l'ultimo respiro così ti chiedo di trovare solo un diversivo e dimostrarmi che si può cadere insieme senza respirare evidenziare sulle labbra questo vuoto che tu vuoi colmare Di fronte a questa voglia di te È solo questa voglia che c'è Dove s'infrangono le chimiche di umori e cuori? Dove ti ho già incontrata neve sciolta da vapori che ricompone simmetrie di luoghi che ho cercato e della terra lascia che sommerga il mio passato ora dimostrami che puoi cadere insieme a me per respirare e lascia che su queste labbra si distenda solo il tuo sapore Non mi porti piu' Lampo di luce che resta sospeso nel tempo su questa marea di miele e d'argento che cambia e modella orizzonte e le onde che a riva rovesciano il cuore e di sponde che sporgono, unico appiglio, di questo rumore profondo, un abbaglio, e piega la schiena su sassi e detriti di ori lasciati e pensieri smarriti. Tu, non mi porti più via come se il mondo poi restasse spento steso accanto a me, che cado da lassù dove c'è pioggia che lava e vuota ogni senso quel che penso è. Passo confuso lamento di mani che restano stese, di palmi che ruvidi cercano acqua; deserti e città che sommergono gemiti e lacrime asciugano su abiti smessi distesi in un sonno che sa di pudore, rimargina un cuore, lasciato in attesa di un gelo carnale che lancia monete che può barattare. Gesso e cera Dove vado dove mi porta questa vita incognita che muove sotto i piedi a volte lenta a volte senza via di uscita e mi si spacca l'anima a metà fra quel lascio e quel che cerco nel finto muoversi nel vuoto stare fermo Ho mani che scavano fra ricordi ho occhi segnati dalle notti fredde e solo creta fra le mani che voglio modellare e gesso e cera sparsi sulla pelle e linee da tracciare Quel che vedo sono spiriti che vagano nel tempo e sono cento e poi mille voci uguali che si confondono e non si comprendono Nella tua bocca Vorrei sapere se questo silenzio di pensieri e solo provvisoria assenza dei tuoi desideri perché mi arrampico e intanto cado giù. Così puoi dirmi se ti va di risvegliare un po' la mia confidenza consumata o dubito di avere nervi buoni per stare in bilico. Quindi mi basta poco per disilludermi quindi fai presto perché sto per immergermi. Nella tua bocca per morderti l'anima nella tua bocca per morderti l'anima. Ora puoi smettere con la tua noia ironica con quell'atteggiamento da divina cinica che il tempo è un brivido e non lo butto via. Circo di ombre Acrobati sul filo del mondo in equilibrio tra cielo e cemento che danzano sospesi girando sul limite di gioia e di pianto I soliti pagliacci di strada comici caduti danzando sul selciato di questa contrada tra le smorfie di chi sta applaudendo Passi si trascinano stanchi passi che consumano i fianchi per il peso di tutti i ricordi con il peso di tutti i rimpianti Senza più compagnia con cui bere senza più il trucco per mascherare dentro a un circo di ombre sogni e stelle a brillare sulla giostra del tempo di miseria e di neve che scompare Assorti domatori di fiere divisi fra coraggio e paure con nervi di fuoco e vapore feriti che chiedono cure Onda C'è una linea di confine fra te e il mare un orizzonte basso sciolto fra il buio e il sale e sono stelle quelle luci ferme a brillare e sono impronte che il vento gioca a mescolare. E c'è un abbraccio che conserva un po' del dolore che si è scavato il suo rifugio per non farsi vedere e intanto passano le stelle dove non c'è più mare e intanto i passi sulla terra coprono il rumore. Di quest'onda grande di tutta la vita che al tempo poi lascia soltanto questo sorriso che mi porto accanto con quest'aria fredda e tutti i miei sogni seduti accanto a me su questa sabbia e solo vento sulle labbra. C'è una pioggia grigia e densa nascosta dal vapore e ad un respiro la città sembra barcollare e un anno indossa il suo cappello per salutare ed io l'osservo mentre chiude gli occhi per guardare. Indietro per te Guardo indietro e già mi manca un po' quel tuo sorriso stretto alle mie labbra la tua maglietta gialla i tuoi stivali le unghie disegnate Che si stringevano sulla schiena senza più lasciare che neanche un sogno volasse fuori e adesso capita che vorrei tornare Indietro per te e mi chiedo cos'è questa nostalgia che non va più via sulla strada che va verso la mia città chiudo gli occhi così da non perderti Guardo indietro e già mi manca un po' quel tuo profumo da baciare su ogni istante della tua pelle calda e ho qui il sapore di quelle mani che si perdevano…stringendosi… Un giorno di te Quello che passa davanti ai miei occhi è un po' di te un freddo di mani che lente si levano a chiedere che la nostra notte di questo miliardo di stelle rimanga fissata ancorata è solo Un giorno di te un giorno di te Alberi piegano al vento e l'inverno si allinea al passo costante da qui a scalare un sonno che sa dei tuoi sogni e mi lascio affondare rimango sospeso vorrei respirare e solo Un giorno di te un giorno di te E vortici come passaggi di attimi che si distendono nudi su brividi è solo quello che sei è solo quello che sei.