L`accensione del motore
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L`accensione del motore
73/HELP 22-12-2006 12:12 Pagina 1 L’accensione del motore In queste pagine illustreremo le modalità di accensione del motore Sirio S15 MT della tua Yamaha in miniatura. Si tratta di operazioni relativamente semplici, che con il tempo e la pratica diventeranno pressoché automatiche. Se però hai scarsa esperienza di modellismo, non scoraggiarti di fronte alle prime, inevitabili difficoltà: segui con scrupolo le indicazioni riportate e, se necessario, ripeti più volte la procedura. Prima di illustrare passo a passo le modalità di avviamento, richiamiamo la tua attenzione su una questione della massima importanza: il rodaggio. Come tutti i micromotori per modellismo, anche il Sirio che equipaggia la tua moto richiede un periodo di rodaggio precedente al normale utilizzo. Se dunque desideri salvaguardarne l’integrità e mantenerlo a lungo in buone condizioni di efficienza, devi assolutamente sottoporlo a questa procedura. Dopo aver effettuato il rodaggio del propulsore, potrai finalmente far funzionare il tuo modello in pista. Vediamo in dettaglio come intervenire. Il rodaggio del Sirio S15 MT Per prima cosa assicurati che la miscela da impiegare contenga al massimo il 15 per cento di nitrometano e una percentuale di olio sintetico o degommato non inferiore al 10 per cento (vedi al riguardo ‘Tech’, pagine 17-18). Regola quindi il carburatore come ti abbiamo spiegato alla pagina 54 di ‘Help’: vite dello spillo del massimo aperta di quattro giri a partire dalla posizione di chiusura; vite dello spillo del minimo aperta di due giri e mezzo (sempre partendo dalla posizione di chiusura). Dopo aver acceso il propulsore, dovrai consumare almeno due pieni tenendo il motore al minimo con il modello fermo (registra di conseguenza il minimo meccanico). La procedura di accensione del motore è costituita da un insieme di operazioni destinate a diventare familiari a ogni appassionato di modelli dinamici a scoppio. Nella foto, i materiali occorrenti. Per evitare surriscaldamenti, ti consigliamo di non installare la carenatura e di raffreddare il propulsore indirizzando un flusso d’aria sulla testata con l’aiuto di un comune ventilatore domestico. In questa fase è opportuno che la carburazione sia piuttosto grassa, perciò non preoccuparti se il motore si spegne di frequente. Puoi anzi arricchirla ancora un po’ aprendo lo 55 73/HELP 22-12-2006 12:12 Pagina 2 spillo del massimo di un quarto o di mezzo giro. Una volta consumati i primi due pieni, fai rifornimento e inizia ad accelerare con moderazione per brevi intervalli di tempo. Al termine di questo terzo pieno il rodaggio potrà considerarsi concluso e il modello sarà pronto per il normale utilizzo. Per quanto concerne la carburazione, ti rimandiamo alla tabella che troverai nella scheda di ‘Help’ del prossimo fascicolo. L’occorrente per l’accensione Foto sopra. La verifica del funzionamento dei servi rientra fra i controlli da fare prima dell’accensione. Foto qui a lato. Il condotto d’aspirazione del carburatore con all’interno la finestra del cursore in posizione semichiusa. Foto sotto. Il rifornimento di miscela va effettuato usando l’apposito riempitore. Questo strumento consente di evitare spargimenti di miscela sul modello. Occupiamoci ora di come effettuare l’accensione vera e propria. Per quanto riguarda i materiali occorrenti, oltre alla Yamaha, ti serviranno un cacciavite a taglio diritto per eventuali regolazioni, la chiave per la candela, l’accendicandela con la batteria ben carica, un riempitore con la miscela, il cardano di accensione (che riceverai con l’uscita 75), un avviatore o un trapanino, il radiocomando, un flacone di olio per filtri e uno straccetto. Infine, per non sporcarti le mani, indossa un paio di guanti in lattice. Come procedere 1. Esegui alcuni controlli preliminari. Accendi il radiocomando e accertati del corretto funzionamento dei servi. Poi svita la candela e provane il funzionamento inserendola sull’accendicandela: se il filamento diventa incandescente, la candela è a posto. Rimuovila subito per non rischiare di bruciarla, quindi avvitala nuovamente nella testata. 2. A radiocomando spento, apri un po’ il carburatore 56 73/HELP 22-12-2006 12:13 Pagina 3 spostando la squadretta del servo dell’acceleratore. Controlla che la finestra del cursore del carburatore sia in una posizione simile a quella illustrata nella foto al centro della pagina precedente. Ora riaccendi il radiocomando, verifica di nuovo la posizione della finestra del cursore e, se necessario, regola la posizione del tirante collegato alla squadretta. Lascia il radiocomando acceso. ↖ 3. Prendi il filtro dell’aria e ungi la spugnetta con l’apposito olio per i filtri. Quindi innesta il filtro sul carburatore. Adoperando il riempitore, versa la miscela nel serbatoio, badando a non sporcare il modello. 4. Afferra l’avviatore con il cardano. Dopo esserti assicurato che il dispositivo ruoti in senso antiorario, inserisci la testa del cardano nella presa di forza del rotostart. Facendo girare per qualche istante l’avviatore, la miscela affluirà nei tubetti del circuito di alimentazione. Quando vedrai che essa è giunta al carburatore, fermati. Per agevolare questa operazione, mentre azioni l’avviatore puoi tenere tappato con un dito lo scarico della marmitta. 5. Ora inserisci l’accendicandela, controllando che si aggrappi saldamente alla candela. Infila di nuovo il cardano nel rotostart e aziona l’avviatore: dopo qualche istante il motore si accenderà. Per facilitare l’avviamento, premi qualche volta il grilletto dell’acceleratore. Appena il propulsore si sarà acceso, rimuovi immediatamente il cardano dal roto- Foto in alto. L’avviatore, predisposto per ruotare in senso antiorario, va inserito nella presa di forza del rotostart. Foto qui sopra. Dopo aver fatto affluire la miscela nel circuito di alimentazione, si posiziona l’accendicandela; a quel punto, perché il motore si accenda, basterà azionare l’avviatore per alcuni istanti. Foto a lato. Una volta avviato il propulsore, si può regolare la carburazione. 57 73/HELP 22-12-2006 12:13 Pagina 4 La procedura per spegnere il motore non presenta difficoltà particolari. È sufficiente premere la spugna del filtro dell’aria con un dito (foto qui sopra), oppure tappare con uno straccetto lo scarico della marmitta, come mostrato nella foto in alto a destra. start; attendi circa una decina di secondi e poi stacca anche l’accendicandela. Se occorre, effettua la regolazione della carburazione. 6. Per spegnere il motore, esistono due sistemi. Puoi premere con un dito il filtro dell’aria, schiacciando la spugna: in tal modo il propulsore salirà di giri e poi si spegnerà. In alternativa, puoi tappare lo scarico della marmitta. In quest’ultimo caso, ti suggeriamo di usare uno straccetto per non scottarti. Dopo lo spegnimento, tieni per alcuni minuti il modello in posizione verticale con la marmitta rivolta verso il basso, così da far defluire i residui di olio; al termine della giornata, versa qualche goccia di ‘after run’ nel propulsore (vedi ‘Help’, pagine 37-38). Una scelta importante: avviatore o trapanino? Per azionare il rotostart del tuo modello, dovrai usare uno speciale cardano che ti verrà fornito con l’uscita 75. Il cardano è stato progettato per essere usato sia con un avviatore da modellismo, sia con un comune avvitatore (un utensile conosciuto anche con il nome di ‘trapanino’, benché serva per avvitare e svitare). L’impiego di un avviatore per modellismo è l’ideale. Se ne sei sprovvisto, potrai procurartene uno continuando ad acquistare la nostra opera: sono infatti previste alcune uscite aggiuntive alle quali saranno allegati i componenti per l’assemblaggio di un avviatore perfettamente idoneo alle tue esigenze. È tuttavia possibile accendere il propulsore della tua Yamaha anche con un trapanino avvitatore, a patto che rispetti due parametri fondamentali. Per prima cosa dovrà avere una velocità di rotazione 58 non inferiore a 1200 giri al minuto (altrimenti il motore non si accenderebbe) ma non troppo superiore a questo valore (in basso a sinistra, l’etichetta con le specifiche di un modello). In secondo luogo dovrà essere dotato di frizione regolabile. È infatti importantissimo impostare la frizione su valori bassi (ad esempio 3 o 4 su una scala da 1 a 16): in tal modo, se il micromotore dovesse ingolfarsi, la frizione bloccherebbe il cardano, impedendo che esso continui ad agire sugli organi interni del propulsore (foto qui sotto). Qualora il trapanino fosse privo di frizione, o questa fosse regolata su un valore troppo elevato, in caso di ingolfamento il motore rischierebbe di subire gravi danni (piegatura della biella), un inconveniente che nella migliore delle ipotesi comporterebbe la sostituzione dell’intero accoppiamento.