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AchabMagazine PRODOTTI - NOVITA' - SOLUZIONI AchabMagazine - n.16 - giugno 2014 Distribuiamo software e serenità EDITORIALE pag. 3 Cloud, mica Cloud IN PRIMO PIANO pag. 4 MailStore La soluzione più efficiente ed economica per l’archiviazione delle email NUOVE OPPORTUNITÀ pag. 8 Kaseya Traverse Un nuovo modo di dire monitoraggio Sommario AchabMagazine n.16 - giugno 2014 3 Editoriale / Cloud, mica Cloud 4 In primo piano / MailStore: la soluzione più efficiente ed economica per l’archiviazione delle email 6 In primo piano / Webroot, l’antivirus senza firme 8 Nuove opportunità / Kaseya Traverse: un nuovo modo di dire monitoraggio 10 L’infografica di Achab 12 Strumenti per i rivenditori / Dove vai se una App non ce l’hai? 14 Intervista al CEO / Achab incontra Tim Berger, CEO di MailStore 16 Case study / Ripresa in vista? Il segreto è muoversi con rapidità 18 L’angolo dei tecnici Direttore Hanno collaborato Grafica Per contattare la redazione 2 AchabMagazine Andrea Veca Andrea Pernice, Bruno Rinoldi, Claudio Panerai, Daria Trespidi, Elisa Tassoni, Ilaria Colombo, Luca Benaglio, Luca Biffi, Valeria Ravani Francesco Pelicioli - Mille Ottani S.r.l. [email protected] Cloud, mica Cloud B ella doccia fredda: il Pil dell’Italia di nuovo in frenata. Il bel grafico di Capital Economics illustra l’evoluzione di diverse economie dal 2008, fatto 100 il Pil in quell’anno. Pare che ci dobbiamo dare da fare ancora di più! Abbiamo aggiunto il software di archiviazione della posta elettronica MailStore. Grande opportunità per i ri- venditori che vogliono offrire questo servizio, indispensabile a chiunque utilizzi la email professionalmente. O vendendo la licenza al cliente, o erogando il servizio dal proprio cloud. Parlando di cloud, la seconda novità è Webroot, il primo antivirus che sposta l’intelligenza nella rete, diminuendo sia il carico sui client sia i requisiti di banda. Altra grossa opportunità per chi desideri migliorare la vita dei propri utenti e aumentarne la sicurezza grazie all’approccio talmente innovativo da far finire Webroot tra i visionari nel Magic Quadrant di Gartner. Sempre dal cloud arriva il monitoraggio di Kaseya Traverse che controlla non solo i singoli componenti, ma an- che la loro aggregazione in un processo di business. Per fare funzionare un gestionale servono il server, l’applicativo, il DB, gli switch, eccetera: quando “il programma è lento” quale componente non funziona, chi deve intervenire? Insomma molto cloud, ma non solo cloud: ci si sta rendendo conto che il cloud non è la panacea, ma neanche una minaccia mortale. È solo uno strumento di lavoro da amalgamare con gli altri per offrire il servizio migliore ai propri clienti. Ma i prodotti da soli non bastano. Per questo stiamo lavorando a una App per consentire ai nostri clienti di lavorare meglio con noi. E abbiamo organizzato numerosi eventi (road show, web tv, webinar) per aumentare il successo comune grazie alla interazione continua. A proposito, Achab Open Forum 2014 si svolgerà il 9 e 10 ottobre: ci vediamo lì. Andrea Veca Amministratore di Achab www.achab.it/andreaveca www.facebook.com/andreaveca www.linkedin.com/in/andreaveca E D I T O R I A L E 3 IN PRIMO PIANO Le novità in casa Achab MailStore: la soluzione più efficiente ed economica per l’archiviazione delle email Luca Benaglio gni giorno in Italia O vengono inviate centi- naia di milioni di email: si parla di circa 450 milioni di messaggi. L’utilizzo della posta elettronica è passato, nel corso degli anni, da semplice e rapido strumento di comunicazione, alternativo alla posta cartacea o al fax, a vero e proprio supporto documentale, indispensabile per la gestione delle attività quotidiane, sia professionali sia private. Con l’introduzione negli ultimi anni della posta elettronica certificata (PEC), la comunicazione via email ha ottenuto, in specifici casi, anche una valenza legale. Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se tutti i vostri messaggi inviati e ricevuti nel corso degli anni si cancellassero, oppure se la vostra casella di posta elettronica non fosse più accessibile? Perdereste gran parte del vostro patrimonio informativo e alcuni dati potrebbero essere smarriti per sempre, con conseguenze certamente non positive. 4 AchabMagazine Una soluzione c’è ed è tanto semplice quanto geniale: avere un archivio di posta elettronica che, automaticamente e in modo sistematico, vada a copiare e mettere al sicuro tutte le email che transitano nel vostro server di posta. MailStore è la risposta più efficace ed economica alla necessità di salvaguardare la vostra posta elettronica e di averla a disposizione in qualsiasi momento. Il software, concepito e prodotto in Germania da MailStore Software GmbH, si pone come obiettivo quello di facilitare la vita all’utente finale, dandogli la possibilità di proteggere le email ricevute e inviate e di agevolarne la ricerca. Ogni messaggio in transito all’interno del proprio server di posta viene infatti copiato, indicizzato e compresso nell’archivio di MailStore, pronto per essere riutilizzato qualora ce ne fosse la necessità. Le modalità di accesso all’archivio che il software mette a disposizione dell’utente sono molte, prima su tutte l’opzione browser: ovunque voi siate, con un qualsiasi computer connesso alla rete, vi basta andare sul sito dedicato e inserire i vostri dettagli di accesso; istantaneamente avrete a portata di mano tutta la tua posta pregressa. Si può accedere all’archivio anche tramite smartphone o tablet: l’ottima interfaccia mobile permette una ricerca facile e veloce. Un client dedicato MailStore e un add-in installabile sul proprio Outlook completano le possibilità di ingresso immediato all’archivio. I criteri di ricerca utilizzabili nell’archivio di MailStore sono molteplici: oltre alla più comune ricerca per parola indicizzata all’interno di oggetto, mittente, destinatario e corpo dell’email e alla possibilità di selezionare un range temporale da cui estrapolare i messaggi di cui si ha bisogno, con MailStore si può anche ricercare contenuti presenti negli allegati indicizzati (documenti Office, PDF e file di testo). Si può comunque avere a disposizione nel database la struttura a cartelle e sottocartelle già utilizzata. Instal- lando l’add-in MailStore su Outlook, infine, si otterrà una barra di ricerca in stile Google: sembrerà di cercare i propri messaggi nel client, mentre si sta effettuando la ricerca direttamente nell’archivio di MailStore. L’installazione di MailStore è semplice, rapida ma tutt’altro che costrittiva: dopo aver stabilito con chiarezza cosa si vuole archiviare e con che modalità, in pochi clic si potrà iniziare a conservare la propria posta elettronica, con la certezza di metterla al sicuro e con la tranquillità di poterla ripristinare in qualsiasi momento. In una struttura con più utenti, inoltre, si può impostare nei minimi dettagli la modalità di accesso ai vari database, stabilendo con precisione quale utente potrà accedere a quale archivio di posta: un software che si potrebbe definire “sartoriale” tanto è evidente e reale la possibilità di impostarlo su misura in base alle proprie esigenze. Non solo: in fase di installazione si può anche decidere di riporre nell’archivio tutto il proprio pregresso storico, andando così a ridurre notevolmente le dimensioni dei file PST, notoriamente soggetti a rischio di corruzione e Le webtv di MailStore Nel corso della webtv dello scorso 21 gennaio, Achab ha presentato MailStore, spiegando perché è necessaria una soluzione di archiviazione delle email, quali sono le caratteristiche chiave del prodotto, come si vende e quanto costa. Lo scorso 4 febbraio si è tenuta una seconda webtv con la partecipazione di Francesco Burragato e Stefano Figà Talamanca, Direttore Commerciale e Direttore Tecnico di Sensible Data, che hanno voluto condividere la propria esperienza con MailStore spiegando perché, tra le varie proposte di mercato, hanno scelto proprio questo prodotto, come si installa e come si vende e quali sono stati i riscontri dei clienti. Per chi non ha potuto seguire le trasmissioni, sono disponibili le registrazioni tramite i QR Code o i link qui sotto. Guarda la webtv di presentazione di MailStore: www.achab.it/webtvMailStore_Achab Guarda la webtv con la testimonianza di Sensible Data: www.achab.it/webtvMailStore_SensibleData Scopri cosa raccontare ai tuoi clienti su MailStore in 100 secondi: www.achab.it/MailStore100secondi danneggiamento e destinati a crescere con l’aumento del traffico email anno dopo anno. Conseguenza di tutto ciò è un notevole e tangibile alleggerimento di tutta la struttura gestionale della posta elettronica. Generalmente, ci si rende conto di quanto sia importante conservare nella massima sicurezza le proprie email quando un problema legato alla perdita di informazioni contenute nella propria posta elettronica non si può più risolvere, ovvero quando quel messaggio di cui avevamo tanto bisogno e che abbiamo disperatamente cercato si è dimostrato, a tutti gli effetti, irreperibile. Prevenire questo rischio concreto è possibile grazie a MailStore, la soluzione più efficiente ed economica per l’archiviazione della posta elettronica per le PMI. www.achab.it/MailStore IN PRIMO PIANO 5 IN PRIMO PIANO Le novità in casa Achab Webroot: l’antivirus senza firme Elisa Tassoni el mese di aprile abbia- N mo aggiunto a listino un nuovo antivirus. Immagi- no già la vostra reazione: “Un altro antivirus? Ce ne sono già parecchi sul mercato e tutti hanno già un antivirus installato”. Un articolo comparso recentemente su La Repubblica riportava le parole di Brian Dye, Vice Presidente di Symantec: “I software antivirus sono morti, non sono più sufficienti a proteggere i nostri computer. Sono un business destinato a scomparire. Il modello che ha resistito fino a oggi è quello passivo: per proteggere un computer da una nuova minaccia, bisogna aggiornare prima l’antivirus, fargli sapere che esiste un nuovo virus e quindi dargli gli strumenti per difendersi. In futuro bisognerà fare in modo che i sistemi di protezione siano attivi...” (Fonte: repubblica.it, 7 maggio 2014). Per entrare nell’ottica di Webroot, è questo il nome dell’antivirus che abbiamo scelto, occorre aprire la mente e cambiare completamente modo di pensare alla sicurez- 6 AchabMagazine za dei sistemi. Webroot è un antivirus nel cloud, non si basa sulle firme ed è sempre aggiornato in real-time, per questo motivo è efficace al 100% contro il malware. La rete a cui si appoggia, chiamata Webroot Intelligence Network (WIN), ha un database centrale su infrastruttura Amazon replicato in Stati Uniti, Europa e Australia. Questo database contiene parecchi terabyte (oltre 150) di malware già classificato e viene arricchito dai milioni di clienti che utilizzano il prodotto e che giornalmente contribuiscono con circa 200 gigabyte di informazioni. Abbiamo inoltre alcune grandi aziende, come per esempio Cisco, PaloAlto, F-Secure, GFI, Facebook, che utilizzano all’interno dei propri sistemi tecnologie di Webroot e danno feedback sullo stato di file e URL. Immagino che qualcuno di voi si possa preoccupare: i dati e i file dei clienti che vanno a finire nel cloud! In realtà Webroot funziona inviando semplicemente un hash (impronta) MD5, i con- tenuti dei file non sono né pertinenti né importanti per identificare il file stesso, quindi non vengono mai passati nel corso del processo di determinazione del malware. Tra le tante funzionalità di Webroot mi piace ricordare quelle fantastiche secondo noi Scansione ultrarapida e client leggero: questa è la caratteristica principale di Webroot, si tratta di un antivirus molto leggero (l’eseguibile è meno di 1 MB), poco invasivo e il tempo necessario per scansire una macchina non supera mai i 5 minuti. Console centralizzata: si tratta di una console via web, accessibile ovunque, per cui non è necessario avere hardware dedicato. Consente di controllare con profili e criteri tutte le macchine, sia fisse che mobili. Per i rivenditori inoltre è possibile avere una console multitenant per visualizzare como- damente tutte le installazioni dei propri clienti. Sandbox e Rollback: quando un software o una applicazione non ancora classificati vanno in esecuzione, il sistema monitora tutte le attività e, una volta determinato che si tratta di un virus, ripristina le macchine e cancella le modifiche effettuate dal virus. Come potete facilmente comprendere riduce sensibilmente la necessità di installare una macchina da zero. System cleaner: rimuove tutte le tracce delle nostre attività su internet (cookies, file temporanei, file scaricati ecc.), in questo modo la macchina è più sicura. Modalità read only e override: quando installiamo il prodotto possiamo scegliere la modalità read only, cioè Webroot segnala semplicemente quello che farebbe su quella determinata macchina. Possiamo quindi verificare subito se il prodotto considera alcune applicazioni presenti nei nostri ambienti dannose e, attraverso la funzionalità override, segnalare che devono essere considerate attendibili e possono lavorare. La funzionalità override ci consente anche di risol- www.achab.it/Webroot vere il problema dei falsi positivi: non è necessario attendere l’intervento del produttore, ma possiamo istruire Webroot a considerare buono un determinato software. Identity shield o protection: protegge il browser da attacchi esterni, se utilizziamo Webroot anche con un Keylogger non sarà possibile recuperare i dati digitati. Agent command: attraverso la console possiamo inviare comandi agli endpoint (per esempio cambiare una licenza, decidere se un software è attendibile o meno, modificare dei parametri) senza dover accedere a ogni singola macchina e risparmiando così tempo prezioso. Webroot è disponibile in diver- se versioni: Endpoint per la protezione di macchine Windows e Mac, Mobile per la protezione di dispositivi mobili Android e iOS, ha inoltre una versione Web Security Service che funziona come proxy o content firewall e internet filtering dedicata alle reti aziendali. La sua leggerezza ne consente l’utilizzo con altri software di sicurezza, per rendere la propria rete ancora più sicura oppure per consentire al cliente di testare il prodotto prima di decidere di cambiare antivirus. Ultima caratteristica, ma non meno importante, è il rapporto prezzo/prestazioni entusiasmante. Il mio consiglio a questo punto è: aprite la mente e provate questo nuovo antivirus! IN PRIMO PIANO 7 NUOVE OPPORTUNITÀ Achab per voi Kaseya Traverse: un nuovo modo di dire monitoraggio Claudio Panerai aseya Traverse è il primo strumento di monitoraggio nel suo genere. “Ancora un tool di monitoraggio?”. Lo so che questo è il primo pensiero... Perché si fa presto a dire monitoraggio. Proseguite nella lettura perché c’è qualcosa di interessante da scoprire. I sistemi IT oggi sono complessi, strutturati e spesso anche geograficamente distribuiti. E la maggior parte dei sistemi di monitoraggio, da anni, si limita a segnare che un “pezzo” di infrastruttura non va più; ma chi è impattato da questo errore? Quale applicazione ne risentirà? E quale impatto ha sul business questo disservizio? K Kaseya Traverse risponde a queste domande Kaseya Traverse è la prima applicazione di monitoraggio che fornisce una visione dell'infrastruttura IT business oriented, mappando e collegando l’infrastruttura IT ai processi e ai servizi business. Oggi le applicazioni di moni- 8 AchabMagazine toraggio sono esclusivo appannaggio dei tecnici IT, ma i manager non sanno se i propri sistemi informativi stanno erogando il servizio “promesso” a livello di business. La domanda che si fanno i manager oggi non è solo: “Il gestionale non funziona più: quale componente della rete è il responsabile?”, ma anche: “Perché il gestionale è lento?”. Invece di limitarsi semplicemente a etichettare come servizio una serie slegata di oggetti IT scorrelati fra di loro (reti, router, server, servizi software), Traverse va oltre permettendo la creazione di servizi basati sulle relazioni infrastrutturali dell’IT sottostante per definirne i livelli di servizio. La vista di un insieme di oggetti informatici dal punto di vista del business si chiama service container. Quando un IT manager vede sulla dashboard che si accende la spia di un service container (per esempio, il gestionale) può immediatamente sape- re quale componente tecnico è il responsabile del disservizio. Proseguendo con l’esempio del gestionale, per farlo girare ci sarà un server (fisico o virtuale) su cui gira l’applicativo vero e proprio; poi esisteranno un SQL server (magari in cluster), uno o più router, uno o più switch a far colloquiare tutte le componenti. Ebbene, Kaseya Traverse pur monitorando gli oggetti “singolarmente” è in grado di raggrupparli in un’unica vista logica. Non male, vero? Se temete che creare gli oggetti “container” che descrivano tutti i sistemi informativi e i servizi erogati sia un’impresa ciclopica siete fuori strada. Il modulo di discovery di Traverse scopre da solo tutti i server, i servizi, gli apparti di rete e soprattutto le relazioni di dipendenza fra questi oggetti in modo da creare una vista grafica della topologia di rete e una vista logica di tutti gli elementi insieme. Insomma a meno che non si voglia specificamente fare qualcosa a mano, sarà Traverse a fare tutto da solo. Le password degli apparati Chi si occupa di reti e sistemi non deve solo monitorare, deve aggiornare, cambiare, upgradare… Ed essere in grado di tornare indietro annullando le modifiche. Accontentàti! Traverse possiede un modulo di Network Configuration Management che supporta la gestione della configurazione di un’ampia varietà di router, firewall, switch e load balancer. L’architettura distribuita di Traverse permette di eseguire il backup e il ripristino dei file di configurazione dai dispositivi di rete anche se situati in sedi remote. Quindi gli amministratori di rete che gestiscono gli apparati potranno avere in un unico posto il sistema di monitoraggio e il sistema che gestisce le configurazioni degli apparati sottoposti a monitoraggio. Utenti e sicurezza Traverse possiede un modello di sicurezza che supporta l’utilizzo della medesima istanza del software da parte di più dipartimenti, utenti o clienti diversi. Questo permette di creare utenti autorizzati alla sola lettura o alla let- Le w Le ebtv ebtv eb tv d Ma ail ail ilS ilSt Stttor ore ore or webtv dii M MailStore I cruscotti di Kaseya Traverse permettono di avere tutto sotto controllo. tura e scrittura, utenti amministrativi all’interno di un dipartimento o dominio, o utenti amministrativi per più dipartimenti o domini. All’interno dello stesso “setup” di Traverse possono essere abilitate visualizzazioni “private” per specifici utenti anche qualora siano basate su informazioni di monitoraggio provenienti dalla stessa rete. Esemplificando, se all’interno di una stessa azienda va giù un router è chiaro che il servizio email è fermo: è giusto che gli utenti del network vengano avvisati, ma chi si occupa di Exchange può dormire sonni tranquilli (almeno per questa volta). Service Provider e SLA L’architettura distribuita e la flessibilità di Traverse sono di particolare interesse per i Service Provider (MSP): non solo Traverse permette di sca- lare su realtà multi-sito, ma fornisce anche visibilità e gestione dei dispositivi all’interno delle reti remote dei clienti. I tecnici possono monitorare i sistemi anche remoti senza bisogno di VPN né di configurazioni speciali della rete. Traverse supporta il monitoraggio degli SLA: un apposito cruscotto visualizza in tempo reale quanto manca al rispetto o alla violazione degli SLA permettendo di ricercare analiticamente le cause sottostanti nei casi di violazione. E il deployment è molto semplice perché tutta l’intelligenza e l’interfaccia utente stanno nel cloud; l’unica cosa da installare è un servizio di raccolta dati all’interno di ogni sede che si intende tenere sotto monitoraggio. www.achab.it/KaseyaTraverse NUOVE OPPORTUNITÀ 9 STRUMENTI PER I RIVENDITORI Le novità più attese Dove vai se una App non ce l’hai? Andrea Veca Perché una App Da qualche tempo sembra che tutti annuncino una App: banche, società di trasporti, fruttivendoli... Anche noi abbiamo cominciato a chiederci se potesse avere senso una App per i nostri rivenditori. Anzitutto le visite al nostro sito da parte di dispositivi mobili sono in costante aumento. Per questo abbiamo ottimizzato diverse sezioni del sito affinché sia responsive: presenti le stesse informazioni con un’interfaccia diversa a seconda che vi si acceda da smartphone o da PC. La seconda considerazione riguarda l’efficacia della comunicazione via email, che è invece in declino. Avviene sempre più spesso che i nostri messaggi si perdano nella miriade di email che raggiungono la inbox dei nostri rivenditori. Rivenditori i quali vorrebbero ricevere le nostre comunicazioni, altrimenti avrebbero la possibilità di fare optout, ma per un motivo o per l’altro non vi accedono. 12 AchabMagazine Alla luce di queste valutazioni abbiamo deciso di sviluppare una App. Secondo le indicazioni di Eric Ries nel suo The Lean Startup abbiamo individuato il Minimum Viable Product, cioè l’insieme minimo di funzionalità che rechi valore all’utilizzatore. Il piano è di sottoporre ai nostri rivenditori la prima versione e valutarne la reazione. Se lo strumento si rivela efficace e i rivenditori dimostrano di utilizzarlo volentieri aggiungeremo altre funzionalità. Le idee non mancano di certo e siamo certi che trarremo ispirazione anche dal riscontro di chi usa effettivamente l’applicazione. Se invece lo strumento non si rivela utile, passeremo al prossimo progetto. Per il nostro Minumum Viable Product abbiamo individuato tre aree funzionali: la comunicazione, la gestione delle offerte e l’interazione con il supporto tecnico. Il nome dell’App Il passo successivo è stato la scelta del nome da dare all’applicazione. Compito più arduo di quanto avessimo preventivato perché bisogna individuare il giusto equilibrio tra un nome “carino”, ossia non troppo noioso, e uno funzionale, cioè che descrivesse la sostanza dell’App. Dopo un po’ di proposte e confronti ci siamo convinti che AchApp (contrazione di Achab e App) fosse la scelta giusta. Sistemi operativi supportati E infine abbiamo dovuto scegliere le piattaforme da sviluppare. I sondaggi che proponiamo in Area Rivenditori ci sono venuti in aiuto e abbiamo deciso di partire con Android e iOS. Funzionalità: comunicazione La parte di comunicazione si affianca alle notizie via posta elettronica, senza però sostituirle. Come per le newsletter ciascun utente potrà decidere quali comunicazioni ricevere mediante AchApp. E potrà decidere se ricevere le comunicazione solo tramite l’App, solo tramite email o su entrambi i canali. Il vantaggio di ricevere le comunicazioni via App è che non si corre il rischio di perderle tra dozzine di altre (né che rimangano intrappolate nel filtro antispam) e che le si può consultare quando si ha un attimo di calma senza che ci affollino la inbox. Funzionalità: gestione delle offerte Come i rivenditori di Achab sanno bene, noi facciamo largo uso delle offerte. Un’offerta è in sostanza un carrello precompilato che comprende sconti ed extrasconti, tiene conto della scadenza dell’offerta e consente al destinatario di accettarla convertendola in un ordine in un paio di clic. Le offerte sono disponibili all’interno dell’Area Rivenditori, ma sono anche inviate ai rivenditori via email. Valgono dunque le stesse considerazioni fatte per le newsletter: non sarebbe più comodo un canale alternativo alle email che consentisse di evadere le offerte senza interferenze con la inbox e il filtro antispam? Ecco quindi che AchApp notificherà la presenza di una nuova offerta illustrandone tutti i dettagli. L’utente può accettare l’offerta al volo, rifiutarla – condividendo, se vuole, le ragioni del rifiuto – oppure aggiungere un reminder al proprio calendario. Se decide di accettarla, l’offerta viene convertita automaticamente in un ordine; se la modalità di pagamento è anticipata l’utente potrà o saldare subito con carta di credito, venendo connesso automaticamente al sito di Banca Sella, oppure pagare con calma con bonifico. Funzionalità: supporto tecnico AchApp consente di seguire l’evoluzione di un caso di supporto tecnico mostrandone la timeline cioè la sequenza di azioni (email, telefonate, sessioni di controllo remoto) che si sono svolte per risolvere il problema. Non solo: l’utente può inviare ulteriori informa- zioni sul caso, e aprire nuove richieste di supporto. Prossimi passi Attualmente AchApp è in beta e contiamo di raggiungere la prima versione rilasciabile entro la pausa estiva. A quel punto seguirà una fase pilota in cui coinvolgeremo rivenditori volontari che utilizzino la versione 1.0 dell’applicazione aiutandoci a individuare eventuali bachi ma soprattutto dandoci indicazioni su come apportare aggiustamenti funzionali che migliorino l’esperienza dell’utente. Corretto quanto ci sarà da correggere, rilasceremo AchApp durante l’autunno di questo anno. Se volete partecipare alla fase pilota, non esitate a scriverci a [email protected]. Vi aspettiamo! STRUMENTI PER I RIVENDITORI 13 I N T E RV I S TA A L C E O La voce del vostro successo Achab incontra Tim Berger, CEO di MailStore Luca Benaglio uongiorno Tim e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. B Quando e come hai deciso di creare e sviluppare MailStore? Ho fondato MailStore Software GmbH insieme al mio amico e socio Stefan Schultze, che attualmente ricopre il ruolo di Chief Technical Officer all’interno dell’azienda. Io e Stefan ci siamo conosciuti alle scuole superiori e insieme ci siamo appassionati al mondo dell’ IT, allargando col tempo le nostre conoscenze e competenze in materia. Abbiamo sperimentato insieme tutti i principali sviluppi tecnologici degli ultimi anni, dal Commodore 64 all’introduzione della tecnologia CD-ROM, fino alla marcia trionfale di Internet. Originariamente MailStore è stato ideato con l’obiettivo di proteggere e rendere più sicure le nostre caselle di posta personali, ma in brevissimo tempo il suo suc- 14 AchabMagazine cesso e la conseguente richiesta sono cresciuti in maniera incredibilmente rapida. L’idea sulla quale ci siamo basati per la creazione del software è stata quella di sviluppare una robusta struttura, di facile utilizzo, per l’archiviazione della posta elettronica, sfida molto dura e complessa per quei tempi: i clienti hanno reso vincente questa idea, la cui filosofia è tutt’oggi insita nel prodotto. Quante persone lavorano per MailStore Software GmbH? MailStore Software GmbH conta circa trenta dipendenti nella nostra sede centrale di Viersen, in Germania, oltre ad altri dipendenti presenti in Nord America; questo, ovviamente, senza contare tutte le persone, parte attiva del successo di MailStore, che giornalmente seguono e supportano il prodotto presso i nostri distributori dislocati in tutto il mondo. Tim Berger CEO di MailStore In che direzione andrà lo sviluppo di MailStore Software GmbH nel prossimo futuro? MailStore continuerà il suo percorso nello sviluppo e nella commercializzazione di software per l’archiviazione della posta elettronica. Abbiamo moltissime idee su come migliorare e incrementare la nostra proposta futura, quindi mi aspetto un periodo positivamente intenso per gli anni a venire: tutto il nostro impegno e le nostre energie verranno messi al servizio degli obiettivi che ci siamo prefissati. Cosa ti aspetti dal mercato della archiviazione della posta elettronica nei prossimi cinque anni? Un dato di fatto è che le aziende si stanno appoggiando sempre di più all’email come mezzo di comunicazione intra ed extra aziendale, il volume di messaggi in entrata e in uscita è destinato a un rapido aumento nel breve termine. Parallelamente, anche la posta elettronica intesa come contenitore di informazioni e documentazione con rilevanza legale è in costante crescita. Alla luce di questi due fattori, l’importanza di avere una soluzione per l’archiviazione della posta elettronica nelle strategie IT delle aziende è in continuo sviluppo. Penso anche che nel futuro vedremo un sempre maggior interesse verso servizi di archivio email gestiti esternamente; anche in questo caso siamo pronti alla sfida, grazie alla nostra nuova versione MailStore Service Provider Edition. Quali sono i tuoi hobby e le tue passioni? Mia moglie e io siamo in attesa del nostro primo figlio, quindi credo proprio di poter dire addio alla parola hobby! A parte gli scherzi, nel mio tempo libero amo dedicarmi allo sport, qualunque esso sia. Mi piace molto, inoltre, cucinare e sono un forte appassionato di cinema: sono in fervida attesa per il nuovo Lo Hobbit in BluRay 3D, pur- MAILSTORE La gestione efficiente a lungo termine della posta elettronica è la chiave del successo di ogni azienda. MailStore fornisce le migliori soluzioni per affrontare questa sfida: archiviazione email, gestione dello storage, requisiti di conformità, eDiscovery e migrazione. Con più di 20.000 clienti in oltre 70 paesi, l’azienda è leader mondiale nel proprio settore. troppo non sono riuscito ad andare a vederlo nella sua rappresentazione teatrale, quindi lo aspetto al cinema. www.achab.it/MailStore Il Management team di MailStore Da sinistra, Philip Weber, COO, Tim Berger, CEO e Stefan Schultze, CTO. INTERVISTA AL CEO 15 CASE STUDY Soluzioni reali per il mondo reale Ripresa in vista? Il segreto è muoversi con rapidità Ilaria Colombo La crisi economica degli ultimi anni ha consolidato la tendenza a “fare di più con meno”, portando in particolare l’industria del software a non concentrarsi più unicamente sullo sviluppo funzionale, ma a prestare attenzione anche ai criteri di semplicità, automazione e integrazione. ambienti IT G limaggior parte della delle aziende sono usciti dalla crisi penalizzati, e ciò ha ostacolato il pieno sfruttamento delle opportunità. Come affrontare la ripresa economica? Riallacciandosi all’esperienza di chi in passato ha già dimostrato di saper gestire con successo momenti di crescita e cambiamento. Ce.Di. SISA È il caso di Ce.Di. SISA Centro Nord, il centro distributivo che segue quattrocento punti vendita consorziati diffusi dal settentrione fino all’Umbria e al Lazio, con le insegne SISA, IperSISA, SISASuperstore, Issimo, Negozio Italia e Quick. Nato nel 1992 con la responsabilità iniziale del solo nord est, Ce.Di. SISA Centro Nord ha registrato nell’arco di pochissimi anni una crescita esponenziale di dipendenti, clienti e aree geografiche servite che ha portato ad affiancare alla sede centrale una serie di depositi 16 AchabMagazine e piattaforme distributive locali nelle province di Padova, Teramo, Roma e Latina. 2MServizi Alfredo Pedrina, responsabile IT, ricorda l’impatto che tale evoluzione ha comportato sull’email: “Nel 1992 non si parlava certo di email come oggi, dato che allora si usava soprattutto il fax; ma la posta elettronica era perfetta per la nostra necessità di dialogare rapidamente con i punti vendita per informarli sulle attività promozionali e di marketing, sugli aggiornamenti anagrafici degli articoli e per l’invio di file ai loro back office. Alla ricerca dello strumento che potesse fare per noi, su indicazione del nostro partner tecnologico 2MServizi avevo sperimentato la primissima versione del software MDaemon, che mi aveva colpito per la semplicità di implementazione e personalizzazione, senza parlare dei costi contenuti e dell’assenza dei vin- coli funzionali e di struttura che avevamo riscontrato con al- tre soluzioni”. MDaemon Tutte caratteristiche che hanno poi consentito di gestire senza problemi un allargamento avvenuto a ritmi talmente sostenuti da costringere l’IT ad adottare strategie reattive aggirando oltretutto L’azienda opera nel settore IT B2B dal 1991 e collabora con oltre trecento clienti in Italia e all’estero. Si occupa di fornire soluzioni complete e personalizzate: consulenza, valutazione in loco delle soluzioni esistenti, vendita di hardware e software, assistenza e manutenzione. www.2MServizi.it limiti esterni come quelli della connettività. “Dovendo fronteggiare costantemente l’apertura di nuove sedi, l’aumento del numero dipendenti, la crescita dei volumi di email in transito e l’iniziale disponibilità di connessioni Internet lente e instabili, abbiamo preferito evitare accentramenti optando piuttosto per l’installazione di server di posta dipartimentali nelle varie sedi”, ricorda Pedrina. “Questo ci ha permesso di arrivare a gestire senza problemi un totale di duecentocinquanta caselle email con un traffico giornaliero complessivo di circa tremila messaggi con un elevato numero di allegati”. Le caselle di posta, inizialmente POP3, sono oggi in corso di migrazione verso IMAP in modo da renderne più pratico l’utilizzo da dispositivi mobili: l’impatto sul server conseguente a questa scelta è significativo ma tranquillamente sopportabile, grazie anche alla scelta di virtualizzare MDaemon in modo da farlo rientrare nelle strategie di storage e backup generali dell’infrastruttura IT senza bisogno di procedure specifiche. E l’arrivo della connettività MPLS, con le sue caratteristiche di ridondanza e affidabilità, ha reso possibile progettare la centraliz- zazione dell’intero sistema di posta entro il 2014 in modo da chiudere un cerchio iniziato oltre venti anni fa. Uno dei vantaggi principali di MDaemon è stata la gestione delle quasi duecento mailing list aziendali: “Nel nostro lavoro sono essenziali le mailing list, che ci permettono di inviare comunicazioni estremamente mirate su target di clienti definiti con precisione dalla direzione marketing e da quella amministrativa”, spiega Pedrina. I Plug-in di MDaemon Anche l’introduzione normativa della posta elettronica certificata nel 2012 è stata risolta con il plugin Gateway PEC e un’implementazione su misura: “Alle caselle PEC aziendali giungono numerose fatture di fornitori che vanno quindi smistate sulle caselle interne dei colleghi dell’amministrazione a seconda del settore particolare cui ogni fattura si riferisce: alimentari freschi, surgelati, secco ecc. Scarichiamo dunque tutta la posta PEC sul server per poterne tenere una copia centrale, quindi la inoltriamo alle caselle personali attraverso i filtri di MDaemon approfittando del più efficace funzionamento del- Alfredo Pedrina, Responsabile IT di Ce.Di SISA Centro Nord le regole sulle caselle POP3 rispetto alle caselle PEC”, spiega Pedrina non nascondendo la soddisfazione per il perfetto funzionamento di un sistema che nel solo 2013 ha aiutato sette colleghi amministrativi a smaltire quasi 40.000 messaggi mantenendo una costante disponibilità grazie anche a un altro plugin come SecurityPlus. In conclusione, Pedrina afferma: “In tutti questi anni non ho trovato altre soluzioni tanto configurabili come questa, che non a caso è stata scelta anche dagli altri Ce.Di. territoriali SISA”. MDaemon® www.achab.it/MDaemon CASE STUDY 17 L'ANGOLO DEI TECNICI Soluzioni a portata di mano Webroot, l’antivirus senza firme Bruno Rinoldi MailStore Proxy: archiviare la posta anche se non si possiede un mail server Luca Biffi è un antivirus di nuova generaW ebroot zione che a prima vista disorienta un po’ quelli che, come me, sono abituati a un antivirus classico. La leggerezza e la rapidità di installazione e scansione lasciano inizialmente perplessi, quasi diffidenti. Il file di installazione è minuscolo (meno di un MB) e la velocità di scansione elevatissima: la scansione dell’hard disk del mio PC è durata un minuto circa, tanto che la prima volta ho sentito il bisogno di lanciare una seconda scansione, incredulo. Ma il tempo è proprio quello: un minuto! Quanto agli aggiornamenti, che consumano banda e che bisogna schedulare o verificare, Webroot neppure li prevede. Eppure rileva minacce che l’antivirus tradizionale sulla nostra macchina ignora (possiamo tranquillamente lasciare anche l’antivirus, perché Webroot ci convive senza problemi). Qual è la causa di tanta leggerezza ed efficacia? Webroot non scarica firme, non installa moduli: prende dal Cloud quello che gli serve e lo usa per proteggere la macchina su cui gira. La gestione del prodotto può avvenire dalla singola macchina o da una console Web, sul portale del produttore. Fra le altre feature figurano un modulo per la protezione dei dati immessi durante la navigazione in internet e un meccanismo particolare che, in caso di infezione, permette di annullare tutte le eventuali modifiche apportate da un virus al PC. Webroot è disponibile anche per Mac e mobile. sono aziende che non hanno un mail C iserver proprio, ma che usufruiscono dei servizi messi a loro disposizione da un ISP. Non essendoci un mail server di proprietà, l’archiviazione delle email, se effettuata, tipicamente è di tipo locale su file PST, manuale, o altra soluzione in genere a discrezione dell’utente. È possibile proporre una soluzione centralizzata e automatica di archiviazione in uno scenario di questo tipo? MailStore Proxy è una piccola utility che, come dice il nome, fa da proxy POP3/SMTP in ingresso e uscita. Non è un server di posta, non memorizza le email che gestisce, ma ne effettua una copia in una cartella a cui potrà accedere per l’archiviazione vera e propria. Accennato a cosa fa MailStore Proxy, chiariamo alcuni dubbi. - Supporta l’autenticazione per utente, se richiesta dall’ISP? Sì, il proxy può sia fornire delle credenziali fisse sia rimbalzare all’ISP quelle fornite dagli utenti. - Supporta SSL? Sì, supporta le comunicazioni criptate sia dai client sia verso l’ISP. - Supporta IMAP? No, nel caso di account che lavorano in IMAP con l’ISP, occorre archiviare la posta degli utenti accedendo ai loro client in IMAP oppure chiedere all’ISP di fare una copia dei messaggi in una cartella catch-all. - Qualora l’azienda preveda una policy di rotazione periodica delle password, gli utenti possono modificare la password sul proxy in autonomia? Non serve in quanto le password degli utenti non sono configurate sul proxy. www.achab.it/Webroot www.achab.it/MailStore 18 AchabMagazine CI BAMM, la console unificata di BackupAssist Qualche commento su MDaemon e l’ultimo ActiveSync Andrea Pernice Luca Biffi ovità in arrivo, dopo il rilascio della versione 8, per gli amanti di BackupAssist: il team di sviluppo di Cortex è all’opera per fornire uno nuovo strumento di amministrazione a chi deve gestire molte installazioni. BAMM è l’acronimo di BackupAssist MultiSite Manager, la nuova console che consentirà l’unificazione dei vari servizi di amministrazione che la versione 7 aveva relegato solo in ambito LAN. Non solo: la console BAMM permetterà una gestione completa e remota delle installazioni di BackupAssist; sarà infatti possibile: - installare e aggiornare da remoto BackupAssist in modo silenzioso; - configurare e avviare Job come se si fosse davanti alla console; - avviare il ripristino dei file senza accedere alla console principale di BackupAssist; - aggiornare e attivare le licenze delle installazioni; - verificare la reportistica di ogni Job e ricevere via email un report globale. BAMM è il nodo centrale di un’infrastruttura che collega i vari server di controllo presenti nelle reti LAN (chiamati Site Controller) a cui andranno collegate le varie installazioni di BackupAssist. Con questa struttura BackupAssist vuole superare il concetto di programma stand alone per il backup di singoli server per aiutare tutti i tecnici IT che cercano semplicità ed efficacia ma che si trovano a dover gestire sedi e infrastrutture distribuite geograficamente. Che dire allora? Benvenuta BAMM! N da MDaemon 14, il server A partire ActiveSync supporta anche la sincro- nizzazione delle cartelle condivise ovvero le cartelle personali (email, contatti, calendari e attività) che un account condivide con altri. Alt-N, mascherando lato server queste cartelle come personali, riesce ad aggirare quella che è una limitazione di ActiveSync. In questo breve spazio vorrei fare alcune annotazioni, tecniche e non: - ActiveSync è un protocollo per coprire l’intero parco di dispositivi mobili (recenti); - il comportamento dei client che accedono alle cartelle condivise mediante il protocollo ActiveSync può variare: non tutti i dispositivi sono in grado di gestire la sincronizzazione di email, eventi, contatti, attività e note; - il server ActiveSync di MDaemon supporta tutte le versioni del protocollo (2.5, 12, 14, 14.1). Alcuni dispositivi, per esempio i Samsung, necessitano di lavorare con le vecchie versioni del protocollo; - ActiveSync è una DLL di WorldClient, per cui occorre pubblicare le porte 80/443; - sono necessari MDaemon PRO e la licenza ActiveSync; - per i device Android occorre una versione recente del SO (4.4.2 o successive). Un’ultima nota: con Outlook 2013 non è possibile condividere i contatti, per una limitazione imposta da Outlook. MDaemon® www.achab.it/MDaemon www.achab.it/BackupAssist L'ANGOLO DEI TECNICI 19 F14 ACHAB OPEN FORUM Achab Open Forum 2014 Via libera all’evoluzione Cambiare, trasformare, affinare, migliorare, innovare, svecchiare, stravolgere, correggere: per prosperare bisogna continuare a evolvere. Achab Open Forum 2014 ti aiuta con approfondimenti tecnici e commerciali sui prodotti, ospiti speciali, networking e divertimento. Segna la data in agenda e visita la pagina web dell’evento per scoprire tutti i dettagli: www.achab.it/OpenForum Achab S.r.l. piazza Luigi di Savoia, 2 20124 Milano tel 02 54108204 http://www.achab.it [email protected] Achab Open Forum, il miglior evento IT per far crescere il tuo business. Non mancare all’appuntamento! 9 e 10 ottobre 2014 Lazise (VR) - Hotel Parchi del Garda