Articolo zanzare San Mauro_2015

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Articolo zanzare San Mauro_2015
Quest'anno, come da molti anni, l’Amministrazione Comunale di San Mauro Torinese, attraverso la
Regione Piemonte e IPLA, si occupa del contrasto alle zanzare sul territorio.
Nel 2015, oltre alla ormai ben nota Zanzara Tigre, è ritornata a farci visita una vecchia
conoscenza, la Zanzara di Risaia, che da alcuni anni era tenuta a bada dagli interventi aerei
effettuati sulle piane risicole delle province di Torino, Alessandria, Vercelli e Novara. Purtroppo
quest'anno a causa di tagli di bilancio, la Regione Piemonte non ha potuto più far effettuare questi
trattamenti e, sfortunatamente, a causa della vicinanza delle risaie di Piana San Raffaele e di San
Benigno, ce ne stiamo accorgendo tutti!
Questo aspetto, unito alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli (caldo umido, con
scarsa escursione termica fra giorno e notte) spiegano la eccezionale presenza dei
fastidiosi insetti nelle nostre giornate e nottate.
Le stazioni di monitoraggio gestite sul territorio regionale da IPLA per conto della Regione
raccontano di incrementi anche del 1000% (!) rispetto allo scorso anno, proprio della Zanzara di
Risaia.
La Zanzara di Risaia (nome scientifico Ochlerotatus caspius) si distingue dalle altre zanzare per il
disegno che porta sul dorso dell'addome a "crocette"
chiare.
Le femmine pungono sia durante il giorno che durante la
notte, con un picco di attività nelle ore più fresche della
giornata e al crepuscolo. Esse mostrano un elevato grado
di antropofilia e possono essere fonte di fastidio per l’uomo
e gli animali domestici. Si tratta di una specie che punge
soprattutto all’aperto, ma in presenza di densità elevate
non sono rari i casi di attacchi all’interno delle abitazioni.
L’attività degli adulti cessa in genere all’inizio dell’autunno.
La Zanzara di Risaia depone le sue uova sul suolo umido
della risaia. Queste uova poi si schiudono quando la risaia torna ad essere riempita d'acqua. I cicli
di asciutta/sommersione delle risaie sono numerosi durante la stagione, per cui queste zanzare
proliferano da maggio a settembre.
Come tutte le zanzare, anche questa specie ha 4 stadi larvali ed uno pupale. La durata del ciclo
larvo-pupale varia a seconda della temperatura: in piena estate dura appena 3-5 giorni!
Si tratta di una specie con grandi capacità di spostamento: in presenza di popolazioni molto grandi
e di situazioni climatiche favorevoli (temperatura ed umidità elevate) le femmine riescono a coprire
varie decine di chilometri dai luoghi in cui sono nate a quelle in cui arrecano fastidio.
Al momento in Piemonte non sono presenti particolari rischi sanitari legati alla presenza di questa
zanzara, se non quelli legati a possibili reazioni allergiche alla sua puntura. E' invece un vettore di
filariosi canina.
La Zanzara Tigre (Aedes albopictus) è un insetto di origine asiatica, capace di adattarsi ad
utilizzare qualunque piccola raccolta d’acqua dolce per
l’ovideposizione e per il successivo sviluppo larvale.
I suoi siti di sviluppo larvale sono rappresentati dai cosiddetti
microfocolai urbani, come caditoie stradali, sottovasi e
qualsiasi altra raccolta di acqua di ridotte e ridottissime
dimensioni.
Sfasciacarrozze, depositi di copertoni usati, discariche,
cimiteri, orti urbani sono tra i più comuni esempi di luoghi
ricchi di focolai di sviluppo larvale: un qualsiasi contenitore
abbandonato all’aperto e destinato a riempirsi dopo ogni pioggia rappresenta un sito idoneo
all’ovideposizione.
La Zanzara Tigre non si sposta in genere più di poche centinaia di metri dal focolaio larvale ma, in
favore di vento, è in grado di effettuare più ampi spostamenti.
Non bisogna sottovalutare, inoltre, i fenomeni di trasporto passivo: la zanzara, infatti, può entrare
accidentalmente nelle automobili, camion, treni, navi, aerei, e spostarsi con rapidità a distanze
considerevoli, molto lontane da quella di origine.
Il contenimento dell’infestazione di Zanzara Tigre, non può prescindere dalla partecipazione
attiva dei cittadini, la quale si esplica attraverso il riconoscimento e l’eliminazione dei cosiddetti
“focolai domestici”.
Concretamente, ecco i comportamenti che i cittadini dovrebbero attuare:
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Curare la manutenzione di giardini, terrazzi, orti, onde evitare l’involontaria formazione di
raccolte d’acqua, potenziale habitat per lo sviluppo larvale, in particolare nelle zone più
coperte da vegetazione.
Contenitori di uso comune, come sottovasi, abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi,
ecc. vanno svuotati completamente e puliti accuratamente per eliminare le eventuali uova
con una frequenza almeno settimanale.
Anche al chiuso, controllare che non si formino focolai di sviluppo in colture idroponiche,
vasi di radicazione, ecc. Anche questi contenitori vanno svuotati completamente e puliti
almeno una volta la settimana.
Contenitori d’acqua inamovibili, quali ad es. vasche in cemento, bidoni e fusti per
irrigazione degli orti, vanno coperti ermeticamente con strutture rigide che impediscano alle
zanzare adulte di entrare nel contenitore e deporre le uova: teli di plastica o reti zanzariere
ben tesi e legati.
Nelle piccole fontane ornamentali da giardino vanno introdotti pesci (es. pesci rossi).
Curare la manutenzione di grondaie, vasche e piscine in disuso per evitare il formarsi di
ristagni.
Le cisterne sotterranee, le caditoie, i pozzetti d’ispezione delle gronde e i tombini in cui può
ristagnare l’acqua vanno trattati ogni due settimane con prodotti larvicidi a base di Bti,
Diflubenzuron o Piriproxifen, acquistabili presso le rivendite di prodotti per il giardinaggio, i
consorzi agrari, le ferramenta e alcuni supermercati.
Non abbandonare alcun tipo di rifiuto all’esterno.
Non lasciare copertoni, giochi, secchi, vasi vuoti, bacinelle, vaschette e recipienti vari
all’aperto.
Segnalare all'Amministrazione la presenza di potenziali focolai (copertoni, rifiuti, ecc.).
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito http://zanzare.ipla.org/, predisposto da IPLA e
Regione Piemonte e al profilo facebook ufficiale: https://www.facebook.com/zanzare.ipla.
Eventuali segnalazioni possono essere inoltrate al numero verde 800.171.198 (attivo dal lunedì al
venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00) o nell’apposita sezione (contatti) del sito.