LA SAGRA DEL CANE VOLANTE. "Ho visto Cavaliere in cielo

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LA SAGRA DEL CANE VOLANTE. "Ho visto Cavaliere in cielo
LA SAGRA DEL CANE VOLANTE.
"Ho visto Cavaliere in cielo..!!!"
Un po' sognante e con un beato sorriso in viso, il bimbo sdraiato in terra ripeteva questa frase
ammirando il cielo di fine settembre. La sua manina indicava un punto fra una nuvola e l' altra ;
Cavaliere che volteggiava in cielo doveva essere proprio uno spettacolo. Peccato che nessuno lo
potesse vedere se non il bambino sdraiato col beato sorriso sognante stampato in faccia. Aveva gli
occhi semichiusi e le guanciotte rosee. Il braccio alzato e l' indice puntato verso l' azzurro
ondeggiavano un po' a sinistra , un po' a destra.
Una piccola folla si radunava accanto a lui e lo guardava stranito ed incuriosito. Guardavano lui e
poi il cielo e non vedevano niente . Propio niente.
Ecco però la voce di una donna rompere quello strano incanto.
"Che hai fatto figlio mio ?!!!"Gridò.
La povera donna, che gettò a terra il panino che aveva preso dopo aver fatto la coda al banco della
sagra, si fece largo tra la gente e prese in braccio il piccoletto che le sorrise sognante.
"O mio Dio si è bevuto il vino !!!!"
Ebbene sì. Il piccino che aspettava la madre sul muretto, a pochi metri dal bancone della sagra del
vino, dopo aver mangiato un saporito panino con salciccia, doveva aver avuto tanta sete.
Si era infatti scolato un bel bicchierone di vino bianco, dolce e fresco, che la madre aveva
appoggiato accanto a lui sul muricciolo.
Ed ora il bambino vedeva Cavaliere, il cane del vicino, volare nel cielo terzo di metà settembre.
Ed era felice.
Si sentiva leggero come una piuma di cuscino.
Sorrideva e non capiva la disperazione della madre che lo raccoglieva da terra e lo portava dal
dottore del paese correndo come una gazzella tra le viuzze strette rivestite di ciotoli tondi levigati
dal mare.
Il dottore vedendo il bambino barcollante e felice, disse alla madre di fargli bere un bel bicchier di
latte e di metterlo a letto.
Non c'era da preoccuparsi, che un bicchier di vino non aveva mai ucciso nessuno.
Intanto chissà dov' era finito Cavaliere.
Magari era su qualche nuvola, ad abbaiare ai gabbiani.