La rete metropolitana di Catania diventa `rete della - Ibam-Cnr

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La rete metropolitana di Catania diventa `rete della - Ibam-Cnr
La rete metropolitana di Catania diventa ‘rete della conoscenza’ per raccontare
la città grazie all’intesa tra Ibam Cnr e Ferrovia Circumetnea
La stazione Stesicoro della metropolitana di Catania, inaugurata oggi in presenza del Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, rappresenta la prima tappa del “Museo
diffuso della Città di Catania”, progetto ideato dall’accordo siglato lo scorso 10 ottobre tra il
Direttore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (IBAM CNR), Daniele Malfitana e il Direttore Generale della Gestione Governativa
Ferrovia Circumetnea (FCE), Alessandro Di Graziano.
Il “Museo diffuso della città di Catania”, idea nata dall’accordo siglato, lo scorso 10 ottobre,
tra il Direttore dell’Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle
Ricerche (IBAM CNR), Daniele Malfitana e il Direttore Generale della Gestione Governativa
Ferrovia Circumetnea (FCE), Alessandro Di Graziano, inizia a prende forma. Il punto di partenza è
la stazione Stesicoro della metropolitana di Catania, inaugurata oggi in presenza del Ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in cui protagonista assoluto è stato uno dei
monumenti simbolo dell’antico splendore della città etnea, l’anfiteatro romano sito a pochi passi
dalla nuova stazione metropolitana.
L’obiettivo che sta dietro tale progetto mira a riadattare superfici e spazi di servizio della
metro (scale, mezzanini, piattaforme di sosta e accesso) trasformandoli, da asettici luoghi di
passaggio, in tappe strutturate di una ‘rete della conoscenza’, occasione per riscoprire secondo
modelli, codici e linguaggi della modernità, contenuti di ricerca scientifica di alto livello, essenziali
per la comprensione del paesaggio storico, esito di complessi fenomeni di stratificazione storica che
hanno interessato la città di Catania.
E così grandi immagini e brevi note testuali, in italiano e in inglese, accolgono l’utente sin
dal suo primo ingresso nella stazione Stesicoro, fornendo, con la struttura di un vero e
proprio glossario, il senso di termini tecnici riferiti ai vari settori dell’anfiteatro.
Con lo stesso principio, una timeline (linea del tempo) accompagna l’utilizzo delle scale
mobili come occasione di un viaggio alla riscoperta delle principali vicende storiche che hanno
interessato quella parte della città e, dunque, l’anfiteatro romano, e per realizzare le quali si è scelto
di isolare ed evidenziare graficamente una sequenza di date significative della storia passata e
recente del monumento: dalla sua costruzione al suo abbandono e alla sua riscoperta. Le immagini,
direttamente estratte dalla ricostruzione virtuale dell’anfiteatro romano realizzata dagli esperti
archeologi, architetti e grafici dell’ITLab IBAM CNR, coordinato dall’arch. Francesco Gabellone e
con il contributo di Ivan Ferrari e Francesco Giuri (IBAM CNR di Lecce), insieme con una
selezione di immagini storiche e fotografie d’epoca, corredate da brevi didascalie e poste in vari
punti della stazione, offrono, infine, una straordinaria e inedita occasione per ricontestualizzare il
monumento nel suo esatto contesto storico e topografico e di seguirne le tappe della riscoperta
iniziata sul finire del XVI secolo.
Ma questa è solo una piccola parte del progetto, pensata tempestivamente per l’apertura ma
che è destinata ad arricchirsi. A breve, infatti, alcune riproduzioni di opere scultoree selezionate con
Responsabili Ufficio Comunicazione
Silvia Iachello – Giusi Meli
tel: + 39-095-311981 (int. 213) - (int. 207)
fax: + 39-095-311981
[email protected][email protected]
c/o Palazzo Ingrassia -­‐ via Biblioteca, 4 -­‐95124 Catania -­‐ Tel: +39 095 311981/ Fax: +39 095 311981 E-­‐mail: [email protected] sito web http://www.ibam.cnr.it/ rigore filologico fra quelle rinvenute durante le attività di scavo che negli ultimi secoli hanno
interessato la città di Catania, e i cui originali sono conservati nelle collezioni civiche di Castello
Ursino, contribuiranno ad accrescere ed amplificare messaggi e contenuti scientifici fruibili
all’interno della stazione Stesicoro. Una tappa che l’IBAM sta ora studiando d’intesa con il Comune
di Catania avendo già la disponibilità del Sindaco Enzo Bianco a procedere in questa operazione di
riproduzione di alcune opere.
Allo stesso modo e nell’ottica di offrire contenuti dinamici, capaci di tenere dietro,
adattandosi, all’avanzare della ricerca, dei videowall faranno parte integrante dell’allestimento della
stazione Stesicoro, offrendo al viaggiatore un’ulteriore occasione, estremamente coinvolgente, di
riscoperta del proprio passato.
«Solo abbandonando gli stretti confini del laboratorio di ricerca e mettendo in atto strategie
di comunicazione dirette all’intera comunità, l’archeologia può svolgere quella funzione pubblica,
di cui oggi l’intera società ha bisogno per recuperare un legame con il proprio passato troppo a
lungo trascurato». Questo è quanto sostiene Daniele Malfitana, Direttore dell’IBAM, quando
illustra il senso di questo progetto, che ambisce a utilizzare i risultati di questa prima esperienza
come base per una strategia più ampia da estendere al resto della rete metropolitana cittadina.
Il team multidisciplinare che sta curando il progetto ‘museo diffuso’ è composto da
ricercatori e tecnologi dell’IBAM CNR (Antonino Mazzaglia e Giuseppe Cacciaguerra, che
guidano un gruppo composto da Loriana Arena, Samuele Barone, Licia Cutroni, Lara De Giorgi,
Annarita Di Mauro, Giovanni Fragalà, Silvia Iachello, Giovanni Leucci, Giusi Meli, Claudia
Pantellaro, Danilo Pavone, Salvatore Russo, Maria Luisa Scrofani) e da Andrea Guardo, Luca
Tringali e Aldo Tringali di IVISTUDIO – Architettura e interni, Catania, a cui si deve l’ideazione
del concept grafico del progetto.
Catania 20/12/2016
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Silvia Iachello – Giusi Meli
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