Il derby di Charlie Recalcati «Varese ora è più serena
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Il derby di Charlie Recalcati «Varese ora è più serena
— BASKET / PARLA IL GRANDE EX Derby, Charlie Recalcati sceglie Varese «Varese sarà praticamente al completo con le sue gerarchie e le sue logiche, con le quali convive da tempo e sta affrontando per trovare alchimie più efficaci; al contrario Cantù sarà tutta da scoprire». Così il grande doppio ex Charlie Recalcati parla del derby tra Openjobmetis e Red October in porgramma domani sera al Pa1A2A Sciascia a pagina 4 1 Il derby di Charlie Recalcati «Varese ora è più serena» SERIE A - IL DOPPIO EX«Cantù ha perso uomini e certezze Carlo Recalcati "gioca" in anticipo il derby di domani tra Varese e Cantù. Dopo essere stato protagonista prima da giocatore e poi da allenatore della sfida più sentita tra le regine della provincia lombarda, l'ex coach di entrambe le squadre (foto Blitz in alto) analizza così la situazione delle due "malate": «Sicuramente sta peggio Cantù, che ha un roster assottigliato dopo aver perso giocatori su cui puntava molto, e pure la guida tecnica, anche se essendo subentrati gli assistenti le scelte non saranno molto diverse. Al contrario mercoledì ho visto una Varese in crescita contro un' ottima squadra come Oldenburg, con una panchina lunga che ha permesso di sopperire all'assenza di Johnson». Dunque Openjobmetis favorita per il match di domani? E quanto vale la posta in palio? «Nonostante il momento non brillante sul piano dei risultati, Varese sarà praticamente al completo con le sue gerarchie e le sue logiche, con le quali convive da tempo e sta affrontando per trovare alchimie più efficaci; al contrario Cantù saia tutta da scoprire. Partita della svolta per chi la vincerà? Una vittoria non basta, ma intanto dà punti in classifica che fanno molto gola. E poi aumenterà la fiducia dato che per i tifosi battere i cugini vale almeno tre vittorie». Come ha visto Varese in occasione della sfida contro l'Oldenburg? «Avevo visto l'Openjobmetis contro il Paok Salonicco, squadra di livello inferiore rispetto ai tedeschi, e ci sono stati progressi tan- gibili. Merito di Maynor? Anche, ma non solo: Anosike e Pelle in staffetta hanno occupato con concretezza lo spot di centro, ognuno con i propri limiti ed i propri pregi. Poi a volte noi allenatori commettiamo l'errore di pretendere dai giocatori che compensino le necessità della squadra chiedendo cose che non sono nelle loro corde; invece certi elementi, e O.D. ne è l'esempio più pratico, vanno sfruttati per quello che sanno fare, come la squadra di Moretti ha fatto mercoledì». Una Varese rinfrancata e con più sicurezze: è d'accordo? «Quattro settimane fa avevo visto una squadra bloccata, tesa e timorosa. Mercoledì invece ho visto giocatori sicuri, determinati e convinti dei propri mezzi: c'è stato un passaggio importante che ha riportato confidenza e fiducia, ritrovare sicurezza è il primo modo per superare le difficoltà». Dunque non si aspetta che chi perderà il derby la chiamerà per un'opera di "pronto soccorso" in panchina? «Domani sarò al PalA2A per seguire la partita, ma penso proprio di no: anche ieri, così come nei giorni scorsi, il telefono non ha squillato. Poi quel che accadrà dopo non lo può sapere nessuno, ma al momento mi sento libero di pensare alle mie cose senza concentrarmi su Varese o Cantù. Non vivo nell'angoscia di trovare a tutti i costi una squadra e non sto soffrendo nelT attesa di una chiamata: per tornare in panchina dovrà valerne la pena». Giuseppe Sciascia