settembre 2013 - Parrocchia del Duomo di Piove di Sacco

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settembre 2013 - Parrocchia del Duomo di Piove di Sacco
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La nostra scuola
si racconta
I.P.
Scuola “Santa Capitanio” Via Castello, 24 – Piove di Sacco (Padova)
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L’INIZIO DI UN NUOVO ANNO VISTO
DA EPIFANIO COCCATO
PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE “SANTA CAPITANIO”
L’avvicinarsi di un nuovo anno scolastico è sempre motivo di ansia e di attesa ma anche di gioia
sia per i bambini che per i loro genitori.
Dopo la sosta feriale, settembre si avvicina rapidamente ed è necessario prepararsi per tempo
alla nuova avventura. I genitori raccomandano ai figli di finire i compiti delle vacanze e di
prepararsi mentalmente al nuovo impegno scolastico mentre i ragazzi ed i bambini sono ansiosi
di ritrovare le loro insegnanti ed i loro compagni di classe.
INTERVISTA A DON LORENZO VOLTOLIN
VICARIO PARROCCHIALE ED INSEGNATE DI RELIGIONE
ARRIVO A PIOVE DI SACCO E … IL MIO IMPEGNO PASTORALE ED
EDUCATIVO SI CHIAMA ANCHE SCUOLA CATTOLICA
Quando arrivando a Piove di Sacco – Duomo hai saputo che in Parrocchia c’ era una
Scuola cattolica, dell’ Infanzia e Primaria, gestita dalla Fondazione Santa Capitanio,
quali sono state le tue prime riflessioni?
Già desideravo l’ insegnamento. Mi piaceva la possibilità d’ incontro con le nuove generazioni ed
il contatto con ragazzi e famiglie.
Di conseguenza, vedevo nella Scuola Parrocchiale una grande opportunità sia dal punto di vista
umano che Pastorale.
Quali sono stati i tuoi primi progetti e le tue aspettative quando ti preparavi a
divenire insegnante di religione in questa Scuola?
Non avevo grandi esperienze per cui volevo imparare a svolgere bene questo mio primo compito.
Volevo per questo ascoltare, conoscere ragazzi e famiglie, per “agganciare” alle varie attività
parrocchiali (AC, SCAUTISMO, FAMIGLIE …)
SETTEMBRE 2013
Nella scuola Santa Capitanio la segreteria e la direzione sono già in funzione da agosto mentre
tutto il personale docente ed ausiliario inizierà in pieno l’attività il 2 settembre.
Alle ore 8 precise le insegnanti si troveranno in assemblea ed inizieranno la riunione con una
preghiera per chiedere a Dio e alla Vergine la loro protezione. Seguirà il saluto del presidente
della Fondazione con le “solite” raccomandazioni di inizio anno.
Dopo due mesi di silenzio e di assoluta calma, i corridoi e le aule incominceranno a rianimarsi e
nei volti di tutti si potrà intravedere entusiasmo, voglia di lavorare, gioia e amicizia.
Genitori, insegnanti ed educatori con il loro contributo dovranno dare forza ed autorevolezza al
sistema educativo e al quadro di valori su cui si fonda la nostra scuola, valori ispirati al Vangelo
e alla tradizione cristiana della nostra gente.
Ora, a distanza di cinque anni, come definiresti le opportunità che questa scuola
cattolica ha offerto al tuo impegno pastorale?
La scuola, in generale, ed, in particolare quella Parrocchiale e cattolica, rappresenta un grande
“volano pastorale”, che ti facilita l’ annuncio del Vangelo e ti consente di proporre e di ritrovare
giovani e famiglie nelle varie attività parrocchiali.
Cosa vorresti di miglio e di diverso in e per questa Scuola?
Vorrei veder crescere e mettere in pratica la sensibilità pastorale di chi opera in essa, come
gestione, direzione ed insegnamento , attraverso il diretto coinvolgimento nelle attività pastorali.
Mi piacerebbe si rafforzasse il dialogo tra insegnanti e famiglie, con un patto educativo tra di
loro. Vorrei l’ incremento di attività para o extrascolastiche che mettano in collegamento Scuola e
Patronato in un percorso educativo che va oltre la didattica.
Cosa, invece, ritieni irrinunciabile di ciò che questa Scuola rappresenta per la
Parrocchia e per il territorio, in genere?
Ritengo irrinunciabile la sua finestra sul mondo della cultura e, quindi, il suo spazio di
evangelizzazione , in quanto vi entra anche chi non è già inserito nella vita parrocchiale e
della Comunità. Rappresenta un’ esperienza pastorale che si volge all’ esterno in un ambito
extrascolastico. Penso fondamentale il suo apporto ad una visione integrale della persona che è
corpo, intelligenza, spirito, senso sacro, come componente ineludibile dell’ uomo.
Associazione Genitori
una “Piacevole
Eredità”
Quando ti assumi una responsabilità, piccola o grande che sia, inevitabilmente
il pensiero va all’impegno che tale responsabilità comporta, alle energie che
richiede, al tempo che ad essa dovrai dedicare, quel tempo che nelle nostre
vite non è mai abbastanza, e anche, senza retorica, alla possibilità di non
essere all’altezza di chi ti ha preceduto. Questo è quanto successo a noi,
qualche mese fa, quando l’associazione genitori ci ha chiesto di avvicendare
Paolo Sipala e Michele Morello a conclusione della loro esperienza. Poi,
però, ci siamo guardati intorno e abbiamo pensato a ciò che è diventata
l’associazione genitori in questi anni, alle innumerevoli iniziative a sostegno
della scuola e dei nostri bambini, a quanto importante sia stata nell’avvicinare
le famiglie alla scuola, nel far sentire i nostri figli non solo parte ma partecipi
di un mondo, quello della scuola, che assieme alla famiglia rappresenta tutto
il loro mondo. E allora ci siamo resi conto che ciò che noi oggi troviamo, ciò
che altri genitori ci lasciano non è un impegno gravoso, non è un dispendio
di tempo ma è, più semplicemente, una splendida e “Piacevole Eredità”,
da apprezzare, da custodire, da far crescere con lo stesso loro impegno ed
entusiasmo.
Allora, ci mettiamo al lavoro, con l’inizio di questa nuova avventura e di
questo nuovo anno scolastico, affinché si continui ad organizzare e a ricreare
quei momenti di aggregazione che in questi anni ci hanno aiutato a stare
assieme, a conoscerci, a confrontarci, a realizzare delle cose insieme e,
perché no, a divertirci. Non c’è mica niente di male nello stare bene assieme.
Le feste di inizio e di fine anno scolastico, le iniziative legate al periodo
natalizio, la festa di carnevale, il pranzo di fine anno in parco, sono oramai
delle piacevoli tradizioni che l’associazione genitori non ha alcuna intenzione
di sopprimere o ridimensionare, anzi, se un’intenzione c’è è quella di
migliorarle, se possibile, di renderle ancora più belle e significative.
Vorremmo anche provare ad aggiungere qualcosa di nuovo, partendo,
com’è sempre stato e com’è giusto che sia, dai bisogni della scuola. In
fondo l’associazione genitori è nata e continua ad esistere per questo. Noi,
se guardiamo ai bisogni della scuola in questo momento la prima cosa a cui
pensiamo è la necessità di aprire verso l’esterno, di “portare fuori” il grande
valore didattico, educativo ed umano che la nostra scuola indubbiamente
possiede e sa trasmettere, di farlo conoscere a coloro che ancora non lo
conoscono. Tutto questo non significa banalmente fare e farsi pubblicità, per
quanto ci riguarda significa qualcosa di più e qualcosa di diverso, significa
creare delle iniziative di rilievo informativo, culturale ed umano il cui
naturale palcoscenico sia proprio la scuola. Significa unire bambini, genitori
e scuola, intesa come istituzione, con il comune obiettivo di produrre un
valore aggiunto, un qualcosa in più che prenda linfa all’interno della scuola
e si propaghi all’esterno, verso quella parte della comunità che spesso ci
ignora, che fa finta di ignorarci e che la nostra scuola, invece, ha bisogno di
“raggiungere”.
Possiamo fare molte cose e possiamo farle anche bene ma c’è bisogno
dell’aiuto di tutti. Non significa che tutti debbano fare tutto o tutti debbano
contribuire nella stessa misura. Offrire il proprio aiuto non significa solo
faticare, può significare anche offrire idee, conoscenze, competenze,
entusiasmo, disponibilità a fare anche una piccola cosa nel momento in cui
nessun’altro può farla.
In questo inizio di anno scolastico un particolare pensiero va ai genitori
che entrano a far parte quest’anno del mondo della Santa Capitanio e ai
genitori che vi sono entrati di recente. Offriremo loro particolare attenzione,
li ascolteremo più di quanto non sia stato fatto finora perché pensiamo che
il futuro dell’associazione sia nelle mani di tutti i genitori e non soltanto
di quelli che, come noi, fanno parte di questa scuola già da qualche anno.
Crediamo che la vita e il futuro dell’associazione dipenda soprattutto dalla
nostra capacità di capire la funzione vitale che la componente genitoriale
può avere in una scuola cattolica e paritaria come la nostra.
Noi faremo di tutto per svolgere al meglio il nostro ruolo. Cercheremo
di ascoltare la voce di tutti i genitori. Cercheremo di informarvi, di
raggiungervi e, se possibile, di coinvolgervi, seppure senza invadenza e
senza prevaricazione, solo con la discrezione, la naturalezza e l’entusiasmo
che, da sempre, caratterizza la nostra associazione.
Grazie fin d’ora per il l’aiuto che saprete dare all’associazione genitori, alla
nostra scuola, ai nostri figli e buon anno scolastico a tutti!!!
Graziano Gastaldi e Chiara Conte
INTERVISTA ALLA DIRETTRICE DELLA SCUOLA
Ai genitori che l’ hanno scelta?
FIDUCIA e ESSERE COMUNITA’. Iscrivere un bambino alla scuola cattolica è una scelta importante, significa
affidarsi ad un’istituzione perché se ne condividono i valori, non significa invece chiederle di essere come
noi la desideriamo. La scuola “Santa Capitanio” si caratterizza anche per il fatto di essere una comunità
in cui si “mettono in comune”, appunto, risorse, tempo e idee per il bene dei bambini; l’essere comunità è
fidarsi gli uni degli altri, anche e soprattutto nei momenti di difficoltà.
INIZIA UN NUOVO ANNO SCOLASTICO
QUALI SONO LE RIFLESSIONI IMMEDIATE DELLA DIRETTRICE?
L’inizio di un nuovo anno scolastico è sempre un momento emozionante ed impegnativo: sappiamo qual
è la meta da raggiungere, ma i modi, i tempi ed i luoghi sono tutti da creare e da scoprire. Il lavoro
della scuola, pur avendo dei saldi principi di fondo, non ha schemi fissi, soluzioni immediate o ricette
preconfezionate, è flessibile e si trasforma sulla base dei bambini che accoglie e delle situazioni che si trova
ad affrontare. I suoi tempi non sono calcolabili, perché sono quelli unici di ognuno degli alunni con cui sta
crescendo. La nostra certezza di insegnanti è di fare il massimo e l’auspicio è di riuscire a dare, assieme
a tutti i genitori, quelle “radici profonde” e solide che potranno garantire un sereno presente ed un buon
futuro ai nostri alunni.
Ai bambini e ragazzi che la frequenteranno?
PASSIONE. E’ una parola che vi affido per la vita: appassionarsi è uno dei modi più forti per sentirsi vivi
e veri! La famiglia e la scuola dovrebbero aiutarvi a scegliere ciò che vi piace, darvi gli strumenti per
conoscerlo e gestirlo bene, perché poi possiate fare grandi cose per il bene comune. Spero davvero che noi
insegnanti con i vostri genitori riusciremo a farvi questo regalo, però ricordate che da parte vostra serve la
buona volontà, i risultati migliori si raggiungono con la collaborazione di tutti!
Al direttivo della fondazione?
PERSEVERANZA. Una caratteristica che già riconosco in voi. Dare un’opportunità di crescita cristiana ai bambini
è una finalità “alta” che richiede un notevole sforzo, soprattutto quando i luoghi comuni suggeriscono che
la formazione e l’istruzione abbiano come fine ultimo, esclusivo, il lavoro e di conseguenza il guadagno.
Grandi personalità della storia ci insegnano che si possono raggiungere risultati insperati quando la meta è
chiara e per arrivarci ci si affida a Dio. Grazie!
QUALI SONO LE SUE PAROLE:
Agli insegnanti di questa scuola?
RESILIENZA e FEDE. La prima è la capacità di riadattarsi in maniera positiva di fronte agli ostacoli ed
agli “urti”, la seconda è la base sicura della nostra esistenza. Sappiamo bene che non sono parole già
conquistate: sono frutto di continua maturazione per noi educatori che non siamo “mai arrivati”. A voi
insegnanti devo un GRAZIE speciale per ciò che insieme riusciamo ad essere e a fare!
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Notte al parco
Ciao amici della Santa Capitanio !!! V
i vogliamo raccontare una bellissima esperienza che spero avrete modo di vivere anche
voi nei prossimi anni!! Ma andiamo con ordine... Alla fine di questo anno scolastico noi
di quinta abbiamo trascorso due giorni interi assieme e abbiamo pure dormito in tenda.
Il tutto e’ cominciato il sabato mattina quando abbiamo scaricato i nostri bagagli in atrio della scuola.
Che emozione salutarsi e ritrovarsi in questa occasione diversa dalla normalità delle lezioni. Subito
siamo stati catturati dagli esperti della protezione civile che ci hanno spiegato come si montano le tende
da campo in caso di emergenza e quali siano le regole base da tenere in un campo per poter permettere
a tutti di convivere in spazi delimitati anche se non ci si conosce molto bene. È stata un’emozione
molto forte, provare a pensare a come si devono sentire le persone che si ritrovano impaurite fuori
dalle loro case e con l ‘aggravio di dover convivere senza le solite comodità con persone che non si
conoscono, spaventati e con l’incertezza per il futuro. Fortunatamente non abbiamo avuto tempo per
rattristarci ulteriormente perché siamo stati subito coinvolti dal programma della giornata. Il pranzo
è stato preparato dalle nostre mamme e vi assicuriamo che era veramente ottimo. Nel pomeriggio
abbiamo avuto la possibilità di provare diversi laboratori, che grazie alla dedizione dei nostri papà ci
ha permesso di capire meglio come si svolgono alcuni mestieri che abbiamo sempre dato per scontati.
Che bello provare a prendere un calco di una dentatura o provare a comporre un sandalo o ascoltare
il battito del cuore di un cucciolo di cane!!! La giornata ci è letteralmente volata e ci siamo ritrovati di
botto a sera quando sono arrivati i nostri genitori per la cena e per giocare assieme a noi nel parco
ad alce rossa, che divertente... Che bello vedere tutti, adulti e bambini per un paio d’ore divertirsi in
maniera spensierata concentrando le energie nel gioco, un momento che ha riportato tutti alla stesa
età. La nostalgia che si leggeva nei loro volti mentre la felicità invadeva noi bambini che finalmente
potevamo giocare con i nostri genitori. Per finire ci siamo ritrovati tutti attorno ad un grande falò
per ringraziare il Signore della splendida giornata trascorsa e pregarLo di proteggerci per il futuro.
E... Finalmente genitori a casa, e noi... Tutti nelle tende! Due per i maschi, e la terza invece per le
“principesse”. Difficile dormire dopo tutte le emozioni della giornata ma alla fine la stanchezza ha
preso il sopravvento e il silenzio e’ finalmente calato nel campo. Al mattino sveglia presto, colazione
tutti assieme e di nuovo pronti per la festa di fine anno. Messa, consegna dei diplomi, canto finale!
Ce la faremo? È stata dura,ma alla fine tanta era la felicità e la voglia di stare assieme che non
abbiamo sentito neppure la fatica. A fine giornata, quando ci siamo ritrovati per caricare i nostri
sacchi a pelo e salutarci eravamo felici per le giornate vissute ma allo stesso tempo un po’ tristi.
Salutare i compagni di scuola con i quali abbiamo trascorso cinque anni, sapere di non averli più come
compagni di banco, sapere che non varcheremo più tutte le mattine la soglia di Corte Milone, dove ci
attendeva Giannina per darci il buon giorno non sarà facile!! Nei nostri cuori rimarrà però il ricordo
indelebile di questi bellissimi anni e di tutte le nostre esperienze vissute assieme ai nostri amici...
Ci ricorderemo per sempre della Santa Capitanio... !!! Ragazzi e ragazze di quinta A e quinta B
ENGLISH CAMP 2013
La luna radioattiva e i bambini con le ali
Anche quest’anno abbiamo vissuto la grande avventura dell’english camp che ci ha fatto fare un
viaggio nel Regno Unito attraverso attività che spaziano dalle gare a squadre, al teatro, allo sport e
alla musica. Come sempre ci hanno accompagnano i tutor, con i quali abbiamo potuto comunicare
solo in lingua inglese, e gli helpers guidati dalla nostra Camp Director Mrs Eva Meneghello. I nostri
tutor quest’anno provenivano da Inghilterra, Galles, Irlanda e Stati Uniti. Ci siamo divisi in gruppi a
seconda delle età e del livello di conoscenza riferito al Quadro comune europeo di riferimento per
la conoscenza delle lingue. Le cinque giornate sono state intense, ma il divertimento è stato tanto.
Abbiamo maturato insieme la passione per la lingua, il piacere della condivisione e l’apertura alle
culture diverse dalla nostra all’interno di un’importante occasione, insolita e stimolante, per stare in
gruppo e metterci alla prova. Anche quest’anno il camp si è concluso con la consegna degli attestati e
con lo spettacolo che abbiamo realizzato tutti assieme al cinema Marconi. Speriamo di essere riusciti
a divertire i nostri genitori, noi sicuramente si! Per tutto quanto ha fatto, un ringraziamento speciale
va alla nostra Camp Director Mrs Eva Meneghello.
I due fratelli Claire e Joe il 29 febbraio 1972, anno bisestile, andarono a vedere la
parten… oh! Ho dimenticato le descrizioni.
Claire era una bambina piccola, paffutella con un paio di grandi occhialoni. Portava
sempre un cappello con 5 fiorellini finti . I suoi occhi erano marrone nocciola e i suoi
capelli rossi sempre nascosti sotto ad un simpatico cappellino.
Joe, invece, era un bambino alto, magro e con un paio di grandi occhialoni. I suoi
occhi erano marroni, aveva i capelli biondi e le sopracciglia folte e color oro.
Come stavo dicendo, Joe e Claire andarono a vedere la partenza di un razzo perché
erano appassionati di avventure vissute nello spazio. Arrivarono giusto in tempo
per vedere il razzo decollare, però per terra c’era una corda per evitare che il razzo
partisse prima del tempo. Quando i bambini videro la corda si aggrapparono ad essa
e, appena il razzo partì, loro, che erano aggrappati alla corda volarono via con il
razzo. I bambini erano impauriti; ad un certo punto videro una luna radioattiva
e impulsivamente ci saltarono sopra. La luna capì in quale pericolosa avventura si
erano cacciati, così li riportò sulla Terra e loro tornarono a casa. La mattina seguente
i due bambini, ancora storditi ed eccitati, tornarono nel posto in cui la sera prima era
decollato il razzo e videro un pezzo della luna (radioattiva) che li aveva rimandati
a casa. Appena toccarono il pezzo di luna spuntarono sulle loro spalle delle ali e
immediatamente volarono in alto in alto, fino a lei e le chiesero di poter volare nel
cielo. La luna acconsentì ma chiese in cambio un piccolo favore:
“Ora che avete le ali potreste portare questa lettera alla stella polare ?”
“Ma certo!” annuirono.
Fu un viaggio meraviglioso, ricco di ostacoli e di emozioni fortissime; finalmente
raggiunsero la stella polare e le diedero la lettera e si addormentarono.
La stella polare fece un lungo respiro poi lesse:
“CIAO!”
La luna conoscendo l’amore dei bambini per il cielo aveva deciso di regalare loro
un’avventura indimenticabile. La stella li riaccompagnò a casa e il mattino seguente
i due ragazzini si svegliarono nel loro lettino caldo, accogliente, convinti di aver
vissuto soltanto un bellissimo sogno.
I ragazzi della quarta
I ragazzi del camp
Alcuni numeri: quest’anno i partecipanti sono sensibilmente aumentati, 63 contro i 45 dell’anno
scorso. Anche quest’anno il camp era aperto a studenti che non frequentano la Santa Capitanio e
infatti circa il 20% degli iscritti proveniva da altre scuole, il che denota un tangibile interessamento
della comunità per le attività organizzate dalla nostra scuola.
3
dall’album dei ricordi …
CENTO ANNI DA “MOSTRARE”
ERA IL 1926 E GIÀ SI PARLAVA DI LABORATORI
L
S
crive Teresa (Beppina) Ditadi – Ranzato, nel 2006, in occasione del suo novantesimo compleanno “Mi viene tra le mani questa striscia … penso e … ricordo
gli 80 anni che mi separano dalla sua creazione … mi piacerebbe che non
andasse mai gettata via …
Mio figlio, Luigino, l’ ha fatta affettuosamente incorniciare ed eccola qui appesa …
guardate!!! Guardate!!! E pensate al 1926, quando frequentavo la quinta elementare
dalle Suore di Maria Bambina.
Imparavamo i primi punti del cucito e del ricamo: punto a giorno, punto intrecciato,
punto corda, punto rosa, punto cappa, punto erba, punto crocetta.
Alla fine della sesta, poiché le elementari si allungavano fino alla settima, portai a
casa questo ricamo che rappresenta i giochi e le corse con la corda di quei tempi”
a scuola primaria Santa Capitanio ha raggiunto quest’anno il ragguardevole
traguardo del centenario: 100 anni vissuti al fianco della cittadinanza di
Piove di Sacco e della comunità di san Martino, per i quali ha continuato
a svolgere un’azione educativa performante e ha voluto essere un punto di
riferimento culturale. In occasione di questa importante ricorrenza, la Fondazione
Santa Capitanio, assieme all’Associazione Genitori, organismo voce delle
famiglie, ha pensato di allestire una mostra che, attraverso fotografie, immagini,
disegni e oggetti vari, potesse ripercorrere e raccontare il valore che questo
istituto scolastico ha rappresentato nella vita della nostra cittadina. Naturalmente,
l’operazione è stata possibile grazie all’intervento delle famiglie degli alunni della
scuola dell’infanzia e della primaria, che si sono date da fare andando a scovare
nelle proprie soffitte e in quelle di parenti e amici oggetti e ricordi dell’esperienza
vissuta presso la scuola. La mostra è stata inaugurata domenica 2 giugno, in
concomitanza con la Festa di conclusione delle attività dell’anno scolastico, con
grande affluenza di visitatori non solo in quel giorno ma anche in quelli seguenti,
tanto che la sua chiusura è stata posticipata per consentire a tutti gli interessati,
più o meno giovani, studenti attuali e passati, nonni accompagnati da nipoti,
di poterla visitare e di rievocare assieme con nostalgia e commozione gli anni
trascorsi all’interno della scuola, i volti delle maestre, gli insegnamenti delle varie
suore che hanno prestato servizio nella scuola. Dietro ai volti delle fotografie o
ai lavoretti esposti ci sono le storie delle tante famiglie di Piove di Sacco e dei
paesi limitrofi che hanno o hanno avuto legami con la nostra scuola, a conferma
della sua funzione di realtà educativa che in questi cento anni, pur tenendo fede
ai valori cardini su cui fonda la propria realtà di scuola cattolica paritaria, ha
cercato di adeguare l’offerta formativa da proporre alle famiglie del piovese.
Grazie mamma e nonna Beppina per la testimonianza che ci lasci … i tuoi figli non
hanno certo buttato la tua striscia e noi te la pubblichiamo nel nostro giornalino, oltre
ad averla esposta nella mostra del centenario.
Tu rappresenti una delle tante mamme di un tempo che affidavano i loro figli alla nostra scuola, prima di tutto, perché la conoscevano, avendola frequentata ed, inoltre,
perché, come diceva anche la mia di mamma (io e una delle tue figlie eravamo compagne di classe) qui trovavano attenzione, rispetto, compagni con cui prepararsi per
la scuola e per la vita, ricchi di quel bagaglio di conoscenze, ma anche di principi e
valori che gradualmente acquisivano e sperimentavano, forti della guida delle suore.
Queste sapevano trasmettere la sicurezza che derivava dal loro costante riferimento
alla guida educativa del vangelo, come, anche, dall’ affettuosa collaborazione che
sapevano costruire con i genitori.
Chiara Negrisolo
L’associazione
genitori
in
collaborazione
con
la
MESSAGGIO IMPORTANTE A TUTTI I GENITORI
scuola
Anche quest’anno, con l’inizio del nuovo anno scolastico, si aprirà il tesseramento e l’adesione
all’Associazione Genitori e Amici della Scuola Santa Capitanio. E’ un piccolo gesto che tutti i genitori
possono fare ed è estremamente importante per il sostegno dell’Associazione e della Scuola stessa.
Il tesseramento ci permette di avere un vostro recapito e di creare quindi un canale comunicativo, di
informarvi e di rendervi partecipi delle nostre numerose iniziative e attività. Ricordiamo che l’Associazione
Genitori opera integralmente a sostegno della Scuola Santa Capitanio e quindi dei nostri bambini che la
frequentano.
organizza per venerdì 27 Settembre la festa di inizio anno.
Sarà un’occasione importante per stare assieme e per conoscere i
genitori e i bambini che da quest’anno entrano a far parte della
Santa Capitanio. Non mancheranno le novità e le sorprese.
Tutti i genitori sono ovviamente invitati. Nei prossimi giorni
Associazione Genitori Tel. 340 5256417 Mail: [email protected]
saranno forniti tutti i dettagli e le informazioni necessarie.
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